studio sul bacino del torrente maira e del torrente grana

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STUDIO SUL BACINO DEL TORRENTE MAIRA
E DEL TORRENTE GRANA-MELLEA
ATTIVITÁ:
REALIZZAZIONE STUDIO CONOSCITIVO DELL'HABITAT FLUVIALE
COMPLESSIVO DEL BACINO DI INDAGINE
TITOLO
CODICE DOCUMENTO
01_a
FILE
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Raccolta bibliografica
TIPO DI DOCUMENTO
Relazione
REALIZZAZIONE
BIOPROGRAMM s.c.r.l.
35124 Padova – via Tre Garofani 36/A -Tel 049 8805544 - Fax 049 8805544
31043 Fontanelle (TV) – via Aldo Moro 12/3 – Tel 0422 809171 - Fax 0422 809169
[email protected] – www.bioprogramm.it
01
31.03.2006
2 SAL
Dott. D. Turrin
Dott. G. Mazzetti
00
30.06.2005
1 SAL
Dott. D. Turrin
Dott. G. Mazzetti
Dott. P.Turin
Dott. P.Turin
REV.
DATA
MOTIVO
REDATTO
VERIFICATO
APPROVATO
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INDICE
INTRODUZIONE ........................................................................................................................... 1
1
MATERIALI E METODI....................................................................................................... 2
1.1
2.
Database dei dati raccolti ............................................................................................ 2
ANALISI CRITICA DEL MATERIALE REPERITO .......................................................... 4
2.1
Gestitone delle Risorse Idriche ................................................................................... 5
2.1.1
Utilizzazione e gestione della risorsa ................................................................................5
2.1.2
Pressioni antropiche e qualità delle acque ........................................................................8
2.1.3
Assetto idraulico e opere di regimazione ........................................................................11
2.2
Caratteristiche del territorio ....................................................................................... 14
2.2.1
Caratteristiche geologiche e litologiche...........................................................................15
2.2.2
Descrizione ambiti amministrativi ....................................................................................15
2.2.3
Infrastrutture viarie ..........................................................................................................16
2.2.4
Attività agricole e zootecniche.........................................................................................16
2.3
Meteorologia e climatologia ...................................................................................... 18
APPENDICE A – CATALOGO DEI CONTATTI CON ENTI E AMMINISTRAZIONI .................A1
APPENDICE B – CATALOGO BIBLIOGRAFICO .....................................................................B1
APPENDICE C – ELENCO DEI COLLABORATORI DI RICERCA...........................................C1
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I
Studio sul bacino del torrente Maira e del torrente Grana-Mellea
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INTRODUZIONE
Bioprogramm s.c.r.l. è stata incaricata dalla Provincia di Cuneo – Settore tutela fauna, caccia e
pesca (Deliberazione n. 6 del 14/01/2004 della Giunta Provinciale) dell’esecuzione di un lavoro
di studio sul bacino del Torrente Maira e Torrente Grana-Mellea. L’iniziativa è approvata e
finanziata dalla Regione Piemonte (DGR n. 54-4768 del 10/12/2001) e si inquadra nell’ambito
dei programmi di intervento in campo ambientale. Detto lavoro è finalizzato al ripristino
ambientale dell’ittiofauna nei torrenti Maira e Grana-Mellea a seguito degli inquinanti
dell’autunno 2001.
La presente relazione si riferisce alla fase di raccolta delle bibliografia disponibile e cioè del
materiale riguardante le aree ed i temi oggetto di studio, eventualmente disponibile presso Enti,
Istituti di ricerca, Agenzie. Tutto il materiale raccolto è stato esaminato e catalogato. L’elenco
della bibliografia raccolta è stata inserita in un database interrogabile ed aggiornabile.
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1 MATERIALI E METODI
1.1 Database dei dati raccolti
La relazione tecnico-metodogica prevede che i dati propedeutici alle successive attività di
studio, desunti e reperiti nel corso della raccolta dei dati e i risultati dell’analisi critica del
materiale esistente vengano organizzati all’interno di un database informatico interrogabile ed
aggiornabile in formato Access.
Il database è strutturato comprendendo i seguenti moduli:
•
il catalogo dei contatti con Enti ed Amministrazioni;
•
il catalogo bibliografico.
1) Catalogo dei contatti con Enti e Amministrazioni:
Il catalogo dei contatti con gli Enti e le Amministrazioni, riporta la descrizione riepilogativa dei
contatti avuti o degli enti presenti ed operanti sul territorio oggetto di studio che hanno
pubblicato o eseguito lavori utili al fine della successiva raccolta bibliografica e delle
informazioni necessarie alla realizzazione dello studio.
L’attività in esame ha previsto la ricerca di tutto il materiale bibliografico interessante ai fini
dell’obiettivo del presente studio e avente per oggetto i bacini in esame.
Il catalogo bibliografico consente pertanto di organizzare l’elenco degli studi, delle relazioni,
delle pubblicazioni e dei progetti che riguardano l’area in esame.
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Figura 1.1 – Struttura del catalogo bibliografico
Le funzionalità delle archivio informatizzato predisposto sono le seguenti:
•
visualizzazione degli Enti contattati per la raccolta del materiale bibliografico e presso i quali
è possibile reperire i dati;
•
archivio del materiale raccolto con breve descrizione.
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2. ANALISI CRITICA DEL MATERIALE REPERITO
Il materiale documentale reperito ed acquisito, costituisce parte sostanzialmente prevalente
degli studi già posti in essere e completati riguardanti i due bacini in esame, specie
considerando l’obiettivo del presente studio.
Sotto questo aspetto, si ritiene che i dati raccolti costituiscano un indispensabile punto di
partenza per le elaborazioni e gli approfondimenti previsti come attività da espletare ai fini della
redazione del presente studio.
Nella ricerca della bibliografia riguardante l’area in esame si è fatta particolare attenzione nella
ricerca dei seguenti dati:
•
Cartografie di base e tematiche;
•
Dati geologici e geomorfologici;
•
Censimento dei corpi idrici superficiali;
•
Dati geometrici e topografici caratterizzanti i corsi d’acqua indagati;
•
Dati idrologici e climatici;
•
Dati e le analisi attinenti determinazioni qualitative della risorsa idrica;
•
L’uso del suolo;
•
Dati floristici-vegetazionali;
•
Agglomerati urbani, attività industriali e produttive ed altro;
•
Usi dell’acqua;
•
Modalità di esercizio serbatoi, diversivi ed opere idrauliche;
•
Catasti utilizzazioni e derivazioni;
•
Catasti degli scarichi;
•
Reti di monitoraggio;
•
Aree di pertinenza fluviale;
•
Vincoli sui bacini in studio;
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•
Smaltimento dei rifiuti;
•
Infrastrutture viarie.
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Gli elaborati ad oggi acquisiti sono stati raggruppati secondo affinità nelle seguenti macroaree:
• Gestione delle Risorse Idriche;
• Caratteristiche del territorio;
• Meteorologia e climatologia.
2.1 Gestitone delle Risorse Idriche
In questo paragrafo sono raggruppate le pubblicazioni, i dati, le relazioni e tutto ciò che si è
riscontrato essere attinente alla gestione delle risorse idriche della provincia di Cuneo; i vari
documenti sono stati secondariamente ordinati secondo le diverse discipline: qualità delle
acque, trattamenti dei reflui, censimento delle derivazioni, ecc.
2.1.1 Utilizzazione e gestione della risorsa
REGIONE PIEMONTE (2001): “Proposte di linee guida per la predisposizione dei dossier
di compatibilità ambientale dei prelievi idrici dai corsi d'acqua naturali.” COLLANA
AMBIENTE N.23
Il libro si propone di presentare ai progettisti una metodologia generale di riferimento per la
stesura dei dossier di compatibilità ambientale per i prelievi idrici, fornendo inoltre una serie di
informazioni sulle possibili fonti da consultare per predisporre un inquadramento generale delle
caratteristiche dell'area.
PROVINCIA DI CUNEO - Settore risorse idriche: Estratto dal database di archiviazione
delle derivazioni
Documento elettronico contenente un estratto dell’archivio informatico del Settore Risorse
Idriche sulle concessioni di derivazione; per ogni concessione attiva sono state ricercate le
informazioni attinenti alla tipologia di derivazione, all’ubicazione dell’opera di derivazione, alle
disposizioni sulla regolamentazioni della portata, agli obblighi ittiogenici ecc.
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PROVINCIA DI CUNEO - Settore risorse idriche: Dati di archivio
Consultazione dell'archivio cartaceo delle pratiche di rilascio delle concessione di derivazione.
Nell’analisi dei disciplinari di autorizzazione delle concessioni è stata posta una particolare
attenzione agli aspetti relativi alla tutela dell' ittiofauna.
PROVINCIA DI CUNEO - Settore risorse idriche: Estratto archiviazione pozzi, derivazioni,
attingimenti e scarichi
Shape files conteneti i dati relativi a pozzi, derivazioni, attingimenti e scarichi.
C. Merlo, L. Allavena (2001): “Metodologia di verifica dei fabbisogni lordi nei comprensori
irrigui della Regione Piemonte” Regione Piemonte e Università di Torino
La pubblicazione presenta uno studio sui fabbisogni irrigui nella regione Piemonte; vengono
introdotte le formulazioni per i bilanci idrici relativi alla aree irrigue con specifico riferimento alla
tipologia di cultura ed alla della variabilità climatica.
Nella pubblicazione viene presentata la taratura della formula di Blaney-Criddle per la stima dell'
evapotraspirazione media, essa si basa sulla determinazione dell'evapotraspirazione di
riferimento (ETo) moltiplicata per un opportuno “coefficiente colturale” (kc) variabile in funzione
dello stadio fenologico.
Regione Piemonte (2004): “Piano di tutela delle acque - Monografia Aggregata:
Sottobacino Maira”
Documento ufficiale contenente la descrizione del bacino idrologico del torrente Maira. La
relazione contiene una caratterizzazione fisiografica, climatica e meteorologica del sottobacino
Maira.
Regione Piemonte (2004): “Piano di tutela delle acque -Sottobacino Maira- B MonografieB1 Aree Idrografiche”
Allegato al Piano di Tutela delle Acque descrivente lo stato delle conoscenze del bacino
idrologico del torrente Maira. La relazione raccoglie un insieme di tabelle riassuntive delle
caratteristiche idrografiche dell'area, indicando:
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• Sottobacini idrografici;
• Corpi idrici richiedenti specifiche misure di prevenzione;
• Caratterizzazione dell'area idrografica e relativi corpi idrici;
• Reti di monitoraggio ambientale;
• Stima delle pressioni ed impatti significativi esercitati dall'attività antropica;
• Stato quantitativo e qulitativo dei corpi idrici;
• Sintesi delle criticità rilevate;
• Obiettivi di qualità ambientale;
• Riequilibrio del bilancio idrico;
• Programma di misure.
Regione Piemonte (2004): “Piano di tutela delle acque -Sottobacino Grana Mellea- B
Monografie- B1 Aree Idrografiche”
Allegato al Piano di Tutela delle Acque descrivente
lo stato delle conoscenze del bacino
idrologico del torrente Grana Mellea. La relazione raccoglie un'insieme di tabelle riassuntive
delle caratteristiche idrografiche dell'area, indicando:
• Sottobacini idrografici;
• Individuazione dei corpi idrici richiedenti specifiche misure di prevenzione;
• Caratterizzazione dell'area idrografica e relativi corpi idrici;
• Reti di monitoraggio ambientale;
• Stima delle pressioni ed impatti significativi esercitati dall'attività antropica;
• Stato quantitativo e qualitativo dei corpi idrici;
• Sintesi delle criticità rilevate;
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• Obiettivi di qualità ambientale;
• Riequilibrio del bilancio idrico;
• Programma di misure.
2.1.2 Pressioni antropiche e qualità delle acque
Manuela Lingua (1990):Tesi di Laurea “Studio sulla qualità delle acque dei fiumi Maira e
Grana e valutazione dei potenziali inquinanti.” Università di Torino
Dopo alcuni cenni generali sull'idrografia, la geologia e il clima dei bacini del Maira e del Grana
vengono elencate le possibili fonti di inquinamento delle acque; nei successivi capitoli viene
esposto il metodo IBE e la sua applicazione sul Maira e sul Grana, infine vengono commentati i
risultati delle analisi chimico fisiche eseguite e viene affrontato il problema dell'eutrofizzazione
applicando un metodo per la stima del quantitativo di fosforo introdotto nei torrenti.
Ballesio F., Cavalli C., Civita M., Machiorlatti M., Oliviero G., Vigna B. (1995)“La pianura
cuneese (Piemonte meridionale): allocazione, qualità di base e vulnerabilità delle risorse
idriche sotterranee.” Quaderni di Geologia Applicata, Pitagora Editrice Bologna.
Estratto dagli atti del 2° CONVEGNO NAZIONALE SULLA PROTEZIONE E GESTIONE DELLE
ACQUE SOTTERRANEE: METODOLOGIE, TECNOLOGIE E OBBIETTIVI (Nonantola- MO,
17-18-19 maggio 1995)
Sono riassunti i risultati della ricerca pluriennale e multisettoriale sulla pianura Cuneese. Nel
documento sono illustrati i metodi di indagine utilizzati, in base ai quali è stato possibile
riconoscere i diversi sistemi di acquiferi dal punto di vista idrodinamico ed idrogeochimico. Per
ogni settore è presente una valutazione sulla vulnarabilità all'inquinamento e sulla qualità di
base delle acque. Infine sono indicate le aree più idonee ad essere vincolate come zona di
riserva idrogeologica.
ARPA Piemonte (2002): “Sistema per la gestione dei monitoraggi delle acque - Corsi
d'acqua superficiali e acque sotterranee 2000 - 2001 – 2002.” CD-Rom
La pubblicazione raccoglie i risultati del monitoraggio della qualità delle acque dei corpi idrici
sotterranei e superficiali della regione Piemonte per gli anni 2000, 2001 e 2002.
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I dati sono archiviati in schede di facile consultazione e sono estraibili mediante un'interfaccia
iterattiva. Per i diversi anni sono elencati i punti di monitoraggio, i parametri, i dati IBE e i dati
chimico fisici; è presente inoltre una cartografia in Arcview con i punti di campionamento e un
elenco degli indici di stato.
ARPA Piemonte (2003): “Censimento della qualità delle acque dei corpi idrici 2003.”
L'elaborato è costituito da più documenti contenenti i risultati del monitoraggio della qualità delle
acque dei corpi idrici sotterranei e superficiali della regione Piemonte per l'anno 2003; nel testo
sono elencati i punti di monitoraggio come i dati IBE e i dati chimico-fisici; è presente inoltre una
cartografia in Arcview e un elenco degli indici di stato.
ARPA Piemonte - Dipartimento di Cuneo (2003): "Smaltimento di liquami zootecnici con
depuratore".
Nella relazione è stata valutata un’ipotesi di localizzare di un impianto di trattamento dei liquami
di origine zootecnica con scarico dell’effluente nel torrente Maira.
La proposta prevede di smaltire una grande quantità dei reflui di origine animale in un impianto
di trattamento delle acque; oggetto dello studio è stato quello di valutarene l'impatto inquinante
nelle acque del torrente Maira mediante applicazione del modello qualitativo QUAL2E.
ARPA Piemonte - Dipartimento di Cuneo (2003): "Studio della qualita’ del torrente Grana
2002-2003".
Nella relazione sono state riassunte le informazioni di carattere chimico-fisico e biologico
raccolte in un tratto del torrente Grana dalle caratteristiche compromesse.
Il torrente Grana è stato oggetto di una campagna di monitoraggio eseguita dal Dipartimento
ARPA di Cuneo su di un tratto esteso da Valgrana e Fossano.
Il documento contiene :
• un censimento dei depuratori e degli insediamenti produttivi;
• misurazioni di portata;
• valutazione della qualità delle acque mediante indagini chimiche e microbiologiche;
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• valutazione della qualità delle acque mediante determinazione dell'IBE;
• valutazione della funzionalità dell'ecosistema fluviale mediante la determinazione dell'IFF.
Regione Piemonte - Assessorato all’Ambiente (2004-2005) – Dati sulla qualità chimicofisica-microbiologica e biologica dei torrenti Maira e Grana relativi all’anno 2004 e
all’estate 2005
I dati sono stati resi disponibili dalla Regione Piemonte in fogli Excel conteneti i risultati relativi
alla qualità chimico-fisica e microbiologica e biologica (IBE) dei torrenti Maira e Grana-Mellea
dell'anno 2004 e dell’estate 2005.
ARPA Piemonte - Dipartimento di Cuneo: “Verbali di sopralluogo di denuncia di
inquinamento delle acque del torrente Grana negli anni dal 1996 al 2002 e risultati delle
analisi.”
I documenti consistono in estratti dei verbali di sopralluogo relativi alla segnalazione degli eventi
inquinanti nel torrente Grana per il periodo compreso dal 1996 al 2002.
In ogni documento vengono brevemente riassunte le caratteristiche salienti dell'evento,
descrivendo il luogo, l'ora e gli aspetti immediatamente percettibili come morie di pesci,
schiume, torbidità dell'acqua o odori molesti; in un successivo rapporto il laboratorio chimico
dell’ARPA annovera i risultati delle analisi di laboratorio dei campioni prelevati a seguito della
segnalazione.
Provincia di Cuneo - Settore spargimento liquami: “Aree di spargimento liquami.”
Documento informatico contenente l'elenco delle aree agricole destinate a spargimento dei
liquami di origine zootecnica.
Il materiale consiste in un estratto di un database relativo ad una classificazione dell'utilizzo dei
suoli a scopo agricolo; ogni porzione di terreno viene identificata secondo le caratteristiche
catastali e le diverse finalità di utilizzo del terreno.
Queste informazioni permettono di individuare le aree adibite a spargimento dei liquami tali da
presentare maggiori caratteristiche di rischio.
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S. Marsili Libelli, G. Pacini, P. Covelli, C. Barresi (2002) “Sviluppo di un modello fluviale
integrato”. APAT Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente.
La pubblicazione presenta la sintesi di una applicazione di un modello di qualità delle acque
applicato sul fiume ARNO.
La relazione si sviluppa seguendo i seguenti punti:
• Studio del regime idraulico del fiume;
• Riassunto delle modalità di campagna di raccolta dati di qualità;
• Rappresentazione georeferenziata dell’asta fluviale;
• Individuazione dei punti di campionamento più rilevanti lungo l’asta fluviale ai fini del
monitoraggio della qualità;
• Sviluppo di un modello matematico per descrivere l’andamento dei principali parametri di
qualità lungo l’asta;
• Utilizzo del modello per valutare possibili interventi o modificazione del regime degli scarichi.
S. Marsili Libelli, V. Giacomelli, S. Cavalieri, M. Mazzoni (2000): “Modellistica fluviale”.
APAT Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente.
La pubblicazione presenta una relazione sullo stato delle conoscenze sulle applicazioni dei
modelli di qualità dei fiumi.
Dopo una breve introduzione sull' ecosistema acquatico, vengono esposte le tipologie di calcolo
utilizzate nei diversi approcci modellistici; quindi vengono descritti alcuni modelli di qualità
fluviale commercialmente disponibili ed, infine, vengono presentati alcuni esempi di studio di
modellazione qualitativa.
2.1.3 Assetto idraulico e opere di regimazione
Ufficio decentrato OO.PP. e difesa assetto idrogeologico (ex Genio civile): “Dati di
archivio.”
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Consultazione dell'archivio storico della Polizia Fluviale contenente i documenti relativi alle
pratiche di autorizzazione delle opere idrauliche del torrente Maira.
Autorità di bacino del fiume Po (2003): “Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI).”
I contenuti del Piano si articolano in interventi strutturali, relativi all’assetto di progetto delle aste
fluviali, dei nodi idraulici critici e dei versanti e interventi e misure non strutturali.
La normativa regolamenta le condizioni di uso del suolo secondo criteri di compatibilità con le
situazioni a rischio e indica le disposizioni per la programmazione dell’attuazione del Piano.
Le Norme di attuazione del Piano contengono indirizzi e prescrizioni dalle Direttive di piano.
Autorità di bacino del fiume Po (1997): “Piano stralcio delle fasce fluviali.”
Il piano stralcio delle fasce fluviali sui corsi d'acqua principali del bacino idrografico del fiume Po
è uno strumento per la delimitazione della regione fluviale redatto al fine di consentire una
efficiente programmazione delle azioni (opere, vincoli, direttive), atte a pianificare il corretto
assetto fisico del corso d'acqua compatibile con la sicurezza idraulica, l'uso della risorsa idrica,
l'uso del suolo e la salvaguardia delle componenti naturali e ambientali.
Autorità di bacino del fiume Po (2003): “Cartografia del Piano stralcio per l’Assetto
Idrogeologico (PAI).”
Elaborato cartografico relativo alla distribuzione delle fasce di uso dei suoli nelle aree soggette
a situazioni di rischio idrogeologico.
Autorità di bacino del fiume Po (1997): “Cartografia del Piano stralcio delle fasce fluviali.”
Gli elaborati cartografici del piano stralcio delle fasce fluviali sono costituiti da n. 135 tavole
grafiche in scala 1:25.000 e da n. 17 fogli di delimitazione delle fasce fluviali in scala 1:10.000 e
contiene la seguente classificazione in fascie:
Fascia di deflusso della piena (Fascia A)
In quest’area il Piano persegue l'obiettivo di garantire le condizioni di sicurezza assicurando il
deflusso della piena di riferimento, il mantenimento e il recupero delle condizioni di equilibrio
dinamico dell'alveo, favorendo l'evoluzione naturale del fiume e la stabilità delle difese e delle
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fondazioni delle opere d'arte, garantendo nel contempo il mantenimento dei livelli di magra.
Fascia di esondazione (Fascia B)
Nella Fascia B il Piano persegue l'obiettivo di mantenere e migliorare le condizioni di
funzionalità idraulica ai fini principali dell'invaso e della laminazione delle piene, unitamente alla
conservazione e al miglioramento delle caratteristiche naturali e ambientali.
Area di inondazione per piena catastrofica (Fascia C)
In quest’ultima area il Piano persegue l'obiettivo di integrare il livello di sicurezza alle
popolazioni, mediante la predisposizione prioritaria da parte degli Enti competenti ai sensi della
legge 225/92 e quindi da parte delle Regioni o delle Province, di Programmi di previsione e
prevenzione, tenuto conto delle ipotesi di rischio derivanti dalle indicazioni del presente Piano.
Regione Piemonte (1991): “Carta Tecnica Regionale 1:10000 della regione Piemonte.”
La carta tecnica regionale è stata elaborata a cura del Settore Cartografico, ed è il riferimento
cartografico ufficiale per il Sistema Informativo Territoriale e Ambientale Diffuso (SITAD).
La CTR alla scala 1:10.000 si compone di 796 sezioni, tagliate secondo il reticolo geografico e
sottomultiple rispetto alla Carta d'Europa al 50.000, lungo la superficie definita ai fini cartografici
del Piemonte, pari a 2.900.000 ettari.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Isoipse della regione
Piemonte.”
Schape files contengono i dati relativi all'altimetria del territorio piemontese ricavati sulla base
dei rilievi IGM alla scala 1:100.000, essi sono costituiti da isoipse con equidistanza 100 metri.
I dati sono stati ottenuti mediante processo di digitalizzazione manuale da ingrandimenti
fotomeccanici alla scala 1:50000 delle selezioni IGM 1:100.000.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004):
“Punti quote della
regione Piemonte.”
Schape files contengono i dati relativi all'altimetria del territorio piemontese ricavati sulla base
dei rilievi IGM alla scala 1:100.000, essi sono costituiti da aree speciali con quota non definita
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(rocce e ghiacciai) e punti quotati.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004):
“Idrografia della
provincia di Cuneo.”
Schape files descriventi il reticolo idrografico dei fiumi e torrenti nella provincia di Cuneo.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Laghi della provincia
di Cuneo.”
Schape files descrivente la distribuzione dei laghi nella provincia di Cuneo.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Aree inondabili della
regione Piemonte.”
Il materiale descrive la delimitazione delle aree allagabili e alluvionabili connesse ai corsi
d'acqua di pianura ed ai principali fondivalle alpini.
Le aree sono differenziate secondo tre ordini di tempi di ritorno e le potenzialità di trasporto
solido del corso d'acqua.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Alveo tipi e portate””
I contenuti negli shape files sono prodotti delle elaborazioni di archivi numerici della Banca Dati
Geologica e da cartografie del CNR-IRPI di Torino, nell'ambito di una ricerca tesa a valutare il
rischio idraulico di fiumi e torrenti.
Si tratta di valori di portata desunti o da osservazioni dirette (stazioni) o indirette (es. eventi di
piena).
2.2 Caratteristiche del territorio
In questa sezione viene elencato il materiale descrivente le peculiarità territoriali dei bacini
idrologici dei torrenti allo studio, come le identità geologiche, le unità amministrative, i vincoli
paesaggistici, ecc.
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2.2.1 Caratteristiche geologiche e litologiche
Civita M., Manzone L., Oliviero G., Vigna B. (1995): "Le sorgenti del Maira: studio di una
risorsa idrica di importanza strategica". QUADERNI DI GEOLOGIA APPLICATA,Pitagora
Editrice Bologna.
Estratto dagli atti del 2° CONVEGNO NAZIONALE SULLA PROTEZIONE E GESTIONE DELLE
ACQUE SOTTERRANEE: METODOLOGIE, TECNOLOGIE E OBBIETTIVI (Nonantola- MO,
17-18-19 maggio 1995)
Il complesso idrogeologico del sistema viene descritto secondo i diversi complessi geologici
nelle caratteristiche idrologiche, idrogeologiche e idrostrutturali.
La risorsa idrica della sorgente viene quantitativamente valutata secondo i parametri
idrodinamici del sistema, mentre i dati idrochimici e isotopici delle acque ne permettono una
valutazione qualitativa.
Politecnico di Torino-Dipartimento di Georisorse e Territorio (2003):-Progress Report“Studio e valutazione della vulnerabilità intrinseca delle acque sotterranee - aree di
pianura e collinare del territorio provinciale.”
Nel Progress Report è riassunto lo stato della ricerca sulla vulnerabilità intrinseca delle acque
sotterranee commissionato dalla Provincia di Cuneo al dipartimento di Georisorse e Territorio
del Poilitecnico di Torino.
Nel documento è rissunto lo stato delle conoscenze sull'aspetto geologico e strutturale
distinguendo:
• inquadramento geografico;
• inquadramento morfologico;
• l'assetto geologico stratigrafico dell'area.
2.2.2 Descrizione ambiti amministrativi
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Unità amministrative
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della regione Piemonte.”
Il materiale contiene i dati catalogati in shape files relativi alla perimetrazione delle aree
amministrative comunali nella Regione Piemonte; la carta è stata redatta sulla base della Carta
topografica di Italia I.G.M.I con successivi aggiornamenti. Il materiale descrive inoltre i limiti di
aggregazione in comunita montane, Asl e Province.
2.2.3 Infrastrutture viarie
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Viabilità della regione
Piemonte.”
Documenti relativi alla rete stradale e ferroviaria del territorio piemontese. I dati sono stati
inizialmente acquisiti sulla cartografia IGM 1:100000 divisi nei livelli: strade statali provinciali
comunali autostrade ferrovie e stazioni. La viabilita' provinciale e' stata successivamente
aggiornata ed integrata su indicazione e segnalazione delle Province piemontesi mentre le
strade statali, le ferrovie, le autostrade e le superstrade sono state aggiornate su indicazione
dell'Assessorato Trasporti e Viabilita' della Regione Piemonte e della Societa' Autostrade.
2.2.4 Attività agricole e zootecniche
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Corine della regione
Piemonte.”
La CORIN Land Cover o Carta di Copertura del Suolo è una carta digitalizzata della copertura
del suolo alla scala di 1:100.000, con unità minima interpretata di 25 ettari.
La mappa è stata ottenuta da un'interpretazione assistita da calcolatore di stampe di riprese
satellitari in scala 1:100.000, con apporto dei dati disponibili come cartografie tematiche, dati
statistici, riprese aeree fotogrammetriche, con particolare riguardo al volo Itali '88-'89 in scala
media 1:70.000 ad alta risoluzione.
Provincia di Cuneo – Carta forestale della provincia di Cuneo 2004
Shape files delle categorie di uso del suolo con distinzione dei tipi forestali in scala di dettaglio
di gran parte della provincia di Cuneo
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Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Uso del suolo della
regione Piemonte”
La carta di utilizzo del suolo della regione Piemonte contiene informazioni del tutto simili a
quelle contenute nella carta forestale, con delle differenze di rappresentazione scelte per
rispettare alcune specifiche discriminanti.
Regione Piemonte - Pianificazione e gestione Urbanistica (2004): “Capacità di uso del
suolo della regione Piemonte.”
Il materiale contenuto in shape files descrive la mappa delle singole classi di capacità d'uso dei
suoli,
tale carta è stata sviluppata sulla Land Capability Classification statunitense e
adeguatamente modificata per rappresentare il territorio piemontese.
I tematismi di base della carta sono quelli della base topografica in bianco e nero che contiene
le principali informazioni quali viabilità, idrografia, aree edificate, limiti amministrativi e
toponomastica.
Istat - Istituto Nazionale di Statistica(2001): “V Censimento generale dell’Agricoltura
Regione Piemonte.”
Il censimento elabora le informazioni relative alle caratteristiche strutturali delle aziende
agricole. Le informazioni di sintesi rispecchiano le distribuzioni comunali relative al numero delle
aziende agricole, alla loro dimensione complessiva in termini di superficie, alle principali forme
di utilizzazione dei terreni (seminativi, coltivazioni legnose agrarie, prati permanenti e pascoli,
boschi), alla consistenza degli eventuali allevamenti secondo le principali specie di bestiame
(bovini, ovini, caprini, equini e suini).
Regione Piemonte (2000): “Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006.”
Il Piano di Sviluppo Rurale è stato redatto ai sensi del Regolamento CE 1257/99 sul sostegno
allo sviluppo rurale secondo il Regolamento (CE) n. 1750/99.
Il piano si articola in una serie di misure obiettivo come ad esempio:
• Incrementarne la competitività dell’azienda agricola e i redditi agricoli,
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• Migliorare le condizioni di vita, di lavoro e di produzione, nonchè l’integrazione
nell’ambiente,
• Migliorare le capacità tecniche ed imprenditoriali,
• Favorire il ricambio generazionale e l’imprenditorialità giovanile in agricoltura,
• Conservare l’attività agricola quale strumento per il mantenimento degli spazi naturali e
dell’equilibrio agro ambientale,
2.3 Meteorologia e climatologia
In questo raggruppamento trovano allocazione le informazioni attinenti allo stato ed alla
evoluzione climatica dell’ambiente allo studio.
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale (2000): “Banca dati
metereologica 1990 – 2000.”
Un CD rom contenente i dati rilevati dalla rete metereologica regionale gestita da Settore
Meteoidrografico e reti di monotoraggio.
La BANCA DATI METEOROLOGICA è suddivisa in tre parti.
• La prima permette di consultare i valori giornalieri di:
• Temperatura dell'aria (media, massima e minima);
• Precipitazione (totale giornaliera);
• Altezza della neve al suolo (massima giornaliera);
• Umidità dell'aria (media, minima e massima giornaliera);
• Radiazione solare globale (totale giornaliero);
• Velocità del vento (media e massima giornaliera);
• Calme di vento
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• Direzione prevalente del vento e tempo di permanenza giornalieri.
La seconda permette di consultare i valori di precipitazioni di massima intensità calcolate per:
• unità temporali di 1, 3, 6, 12, 24 ore;
• periodi di più giorni consecutivi (da 1 a 5);
La terza fornisce informazioni sulle stazioni meteorologiche.
I valori sono stati elaborati a partire dai dati rilevati dalle stazioni automatiche della Regione
Piemonte.
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale (2000): “Precipitazioni e
temperature.”
La pubblicazione contiene una raccolta di dati e analisi sulle precipitazioni di carattere nevoso,
sulle piogge e temperature del trentennio 1966-1996 della Regione Piemonte.
Il lavoro è contenuto in una presentazione iterativa che conduce alla facile consultazione dei
dati e delle elaborazioni eseguite dalla Regione Piemonte e dall'Università degli Studi di Torino.
Il lavoro è suddiviso in quattro aree:
• Precipitazioni nevose sulle Alpi Piemontesi;
• Distribuzione Regionale di Piagge e Temperature;
• Banca Dati climatologica del Piemonte;
• Atlante Climatologico del Piemonte.
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale(2001): “Nuovo bollettino
Marius 2001.”
Pubblicazione della serie Quaderni della Regione Piemonte n°8, Dicembre 2001, contenente i
risultati del monitoraggio idrometrico e della qualità delle acque dell'anno 2000.
Il bollettino contiene una descrizione della rete di monitoraggio in telemisura comprensiva della
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descrizione delle tipologia e della distribuzione sul territorio delle stazioni disponibili.
I dati sono raccolti in tabelle e grafici descriventi:
-Livello idrometrico,
-Livello freatico,
-Portata,
-Temperatura,
-pH,
-Conducibilità elettrica specifica,
-Ossigeno disciolto.
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale(2002): “Nuovo bollettino
MARIUS 2002.”
Pubblicazione della serie Quaderni della Regione Piemonte n°9, Settembre2002, contenente i
risultati del monitoraggio idrometrico e della qualità delle acque dell'anno 2001.
Il bollettino contiene una descrizione della rete di monitoraggio in telemisura comprensiva della
descrizione delle tipologia e della distribuzione sul territorio delle stazioni disponibili.
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale(2003): “Nuovo bollettino
MARIUS 2003.”
Pubblicazione della serie Quaderni della Regione Piemonte n°10, Novembre 2003, contenente i
risultati del monitoraggio idrometrico e della qualità delle acque dell'anno 2002.
Il bollettino contiene una descrizione della rete di monitoraggio in telemisura comprensiva della
descrizione delle tipologia e della distribuzione sul territorio delle stazioni disponibili.
ARPA Piemonte - Area Previsione e Monitoraggio Ambientale(2004): “Nuovo bollettino
MARIUS 2004.”
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Pubblicazione della serie Quaderni della Regione Piemonte n°11,Ottobre 2004, contenente i
risultati del monitoraggio idrometrico e della qualità delle acque dell'anno 2003.
Il bollettino contiene una descrizione della rete di monitoraggio in telemisura comprensiva della
descrizione delle tipologia e della distribuzione sul territorio delle stazioni disponibili.
Regione Piemonte - Università di Torino (1998): “Distribuzione regionale di piogge e
temperature.” Collana Studi Climatici in Piemonte - Volume 1
La pubblicazione raccoglie le analisi delle precipitazione e delle temperature del periodo 19511986.
Il lavoro riassume lo studio sulla climatologia nella Regione Piemonte, frutto della
collaborazione tra la Regione Piemonte e l'Università degli Studi di Torino.
Nell'opera sono sviluppati i seguenti temi:
-Pluviometria, contenente la distribuzione delle precipitazioni annue, il numero medio annuo di
giorni di pioggia, distribuzione stagionale, regimi pluviometrici, distribuzione delle precipitazioni
nell'anno, precipitazioni di massima intensità eventi particolarmente intensi.
-Termometria, contenente l'andamento termico annuale, giornaliero, gli estremi termici, le
sommatorie termiche e le variazioni termiche con la quota.
-Classificazione climatica, con carta climatica elaborata secondo vari metodi.
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APPENDICE A – Catalogo dei contatti con Enti e Amministrazioni
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APPENDICE B – Catalogo bibliografico
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APPENDICE C – Elenco dei collaboratori di ricerca
Hanno collaborato allo svolgimento di questa attività:
Dott. Biol. Paolo Turin
Responsabile ricerca
Dott. Daniele Turrin
Ricerca bibliografica ed elaborazione dati
Dott. Giovanna Mazzetti
Ricerca bibliografica ed elaborazione dati
Dott. Giovanni Caudullo
Ricerca bibliografica ed elaborazione dati
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