Anno II - N° 14 Ottobre 2008

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Anno II - N° 14 Ottobre 2008
Notiziario mensile dell’Arcidiocesi di Benevento - Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali - Anno II - N° 14 Ottobre 2008
“A VELE SPIEGATE”
LA
chiesa beneventana, dunque, prende il
largo. L’anno pastorale è
appena iniziato, ma la barca
è già sospinta lontano dalla
riva. Si va verso il mare aperto. E, in piena navigazione, è
necessario essere preparati
ad ogni imprevisto.
Ecco perché si è scelto di
lavorare attraverso un metodo ben preciso: delineare un
progetto pastorale, strategie
operative attraverso le quali
raggiungere obiettivi chiari,
in tempi definiti e con ruoli
precisi per ognuno degli
operatori coinvolti nel grande disegno di evangelizzazione della Chiesa universale, e quindi, della chiesa
beneventana.
In piena navigazione, allora,
ma con una traiettoria precisa. In libero movimento, ma
inseriti in un disegno. In
azione su una sorta di
“barca a vele spiegate”
sospinta dalla forza creativa
dello Spirito Santo.
d.d’a.
CEI
EVENTO
Il forte monito del
cardinale Angelo
Bagnasco
alle pagine
2-4
AGGIORNAMENTO
alle pagine
5-6
INCONTRI
Il clero sannita
riflette sul
Postmoderno
alle pagine
Messaggio per
la giornata del
ringraziamento
Esercizi spirituali
dal 24 al 28
novembre
8-9
a pagina
15
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CEI: COMUNICATO FINALE DEL CARDINALE ANGELO BAGNASCO
“PREOCCUPA LA VIOLENZA CONTRO GLI
IRREGOLARI: SONO NOSTRI FRATELLI”
Il Consiglio Episcopale Permanente, presieduto da S.Em. il Card. Angelo Bagnasco,
Arcivescovo di Genova, si è riunito per la sua
sessione autunnale dal 22 al 25 settembre
2008, presso la sede della CEI in Roma.
Durante i lavori è stata avviata la riflessione
per definire il tema degli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020; è stato approvato il testo della “Lettera ai cercatori di Dio”
ed è stata esaminata la prima bozza della
nota “Educare al bene comune”.
Sono stati quindi approvati il Messaggio per
la Giornata per la vita del 2009 e una lettera del Consiglio Episcopale Permanente al
nuovo Presidente dell’Azione Cattolica
Italiana.
1. La Chiesa come “comunione” al
di là di contrapposizioni e riduzioni
“La peculiare unione che fa di tutte le
membra un medesimo corpo, il Corpo
mistico di Cristo”, ha dato l’avvio a
una riflessione volta a riscoprire nell’oggi il mistero della Chiesa.
Valorizzando la nota immagine
dell’Apostolo Paolo, di cui ricorre quest’anno il bimillenario della nascita, il
Cardinale Presidente ha inteso così
riproporre la “comunione” come chiave di lettura essenziale della Chiesa e
come via per evitare “presunte antinomie o approcci unilaterali”. Non c’è
contrapposizione – ha puntualizzato
S.Em. il Card. Bagnasco – “tra la
Chiesa verticale e quella orizzontale,
tra la comunione visibile e quella invisibile, tra la comunione eucaristica e
quella gerarchica”, tra Chiesa universale e Chiesa particolare. Tale visione
condivisa ha costituito la premessa per
un ascolto attento della situazione
ecclesiale nel mondo e nel nostro
Paese. Si è espressa, in primo luogo,
accorata solidarietà a tutti i cristiani vittime oggi di persecuzione, come è tragicamente accaduto nelle ultime settimane nella regione indiana dell’Orissa,
non senza aver ribadito la necessità di
un forte impegno per la tutela e la promozione del diritto alla libertà religiosa, “quale caposaldo della civiltà dei
diritti dell’uomo e come garanzia di
autentico pluralismo e vera democrazia”.
Riandando alla Giornata Mondiale
della Gioventù, celebrata nel luglio
scorso a Sydney, si è evidenziato come
essa si sia rivelata ancora una volta una
straordinaria occasione di dialogo tra il
Papa e le giovani generazioni, confermando che la missione costituisce l’autentico respiro della Chiesa e lo sprone
di una coraggiosa evangelizzazione. I
Vescovi che hanno accompagnato i
giovani in Australia si sono detti convinti che lo stesso carisma episcopale
ritrovi a contatto con loro la sua connaturale dimensione di paternità e di
guida nel cammino spirituale. Tutti
sono stati colpiti dall’esperienza del
silenzio che ha contraddistinto diversi
momenti della GMG e che ha confer-
mato la disponibilità dei giovani a una
ricerca seria ed esigente, specialmente
quando sono aiutati da educatori veri –
sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli
laici –, capaci di coglierne e orientarne
al meglio la naturale attitudine al bene
e al bello. A tali educatori va la riconoscenza e l’incoraggiamento dei Vescovi
italiani.
Un altro significativo luogo di esperienza ecclesiale è stato individuato nel
pellegrinaggio, facendo memoria del
recente viaggio apostolico di
Benedetto XVI a Lourdes, in occasione del centocinquantesimo anniversario delle apparizioni mariane. Infatti,
“la dimensione del pellegrinaggio
popolare, lungi dal rivelarsi obsoleta,
sta in realtà conoscendo una stagione
di sorprendente rilancio”. È ciò che
vivono le tante persone di ogni età e
condizione sociale che affollano i santuari del nostro Paese e all’estero e che
sono parte di un popolo che cerca
“non necessariamente (…) il miracolo
sperato o già ottenuto, ma piuttosto la
forza di andare avanti, un senso per cui
valga la pena vivere”.
Sia l’evento della GMG che l’esperienza del pellegrinaggio inducono a ritenere che l’impegno evangelizzante
della Chiesa debba assumere sempre di
nuovo la forma dell’accompagnamento educativo, che sostiene e incoraggia
l’esperienza quotidiana e sa farsi carico
degli interrogativi e dei bisogni dell’uomo d’oggi. Si tratta, a ben vedere, di
trovare nella profondità sacramentale
della comunione ecclesiale le energie
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per affrontare con lucidità e realismo
aperto alla speranza le grandi sfide
poste da una società in rapida trasformazione. A partire da tale consapevolezza, i membri del Consiglio
Permanente hanno avviato una riflessione preparatoria che sfocerà nell’individuazione, da parte della prossima
Assemblea Generale, del tema degli
orientamenti pastorali della Chiesa in
Italia per il decennio 2010-2020. A tal
fine, la Segreteria Generale è stata incaricata di preparare un “libro verde”
sulla questione educativa.
2. L’educazione liturgica delle
comunità e la formazione dei futuri presbiteri
La valutazione della traduzione italiana dell’eucologia del “proprio” del
Tempo e di quello dei Santi della editio
typica tertia del Messale Romano è stata
l’occasione per ribadire l’esigenza sempre più diffusa di una nuova e approfondita educazione spirituale e liturgica.
Penetrare le parole e le azioni della vita
sacramentale della Chiesa è la strada da
tutti richiamata per aiutare i credenti a
cogliere in profondità il significato
delle celebrazioni liturgiche, in particolare dell’Eucaristia. Per favorire una più
fruttuosa partecipazione occorre
infatti interiorizzare i segni liturgici.
Solo questa disposizione d’animo
può guarire le comunità dal
rischio dell’approssimazione e della banalizzazione, facendo riscoprire il
gusto e la bellezza dell’ars
celebrandi.
L’elaborazione di un parere
richiesto
dalla
Congregazione per l’Educazione
Cattolica, in ordine alla preparazione di
una nuova edizione della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis, ha con-
sentito di riflettere su alcuni temi concernenti la formazione dei futuri presbiteri.
È emersa in particolare la necessità di
colmare la distanza tra la formazione
accademica e l’avviamento al ministero
pastorale, garantendo una più proficua
integrazione di tutte quelle dimensioni
(umana, teologica, pastorale, spirituale)
che configurano, sotto i diversi profili,
il ministro di Dio. Ciò sarà possibile
solo se i candidati interiorizzeranno la
necessità di un cammino di fede adeguato alle esigenze del servizio a cui
sono chiamati e saranno accompagnati da educatori capaci di dare unità al
percorso formativo del seminario.
3. Lo scenario sociale e politico:
superare il catastrofismo
“Più che un Paese da incubo, il nostro
è un Paese che ciclicamente conosce
gli spasmi di un travaglio incompiuto,
dove però i segmenti luminosi non
mancano e i punti di forza
neppure”. Questa interpretazione semplice e pacata,
espressa dal Cardinale
Presidente, è stata condivisa
dai membri del Consiglio
Permanente, i quali a loro
volta l’hanno arricchita di
notevoli spunti. Proprio il contatto
diretto con la gente favorisce infatti la
percezione della delicatezza del
momento presente, soprattutto per
3
quelle famiglie che faticano a fronteggiare gli effetti della crisi economica,
anche se non mancano segnali che
attestano una nuova consapevolezza
dell’importanza di legami stabili e del
bisogno di punti di riferimento autorevoli.
A partire da queste considerazioni, è
stato ribadito che la legittima aspirazione a un modello federalista, soprattutto in campo fiscale, se può essere
incentivo a una maggiore responsabilità nella gestione delle risorse, non può
pregiudicare il principio della solidarietà e della comunanza dei destini, cardini dell’unità del Paese.
Speciale attenzione è stata riservata
pure al fenomeno dell’immigrazione,
notando che singoli episodi di intolleranza non possono far dimenticare
“una secolare cultura dell’accoglienza e
di rispetto per il fratello – per quanto
diverso – in difficoltà”. Su tale problema l’accorato appello di Benedetto
XVI offre gli elementi necessari per
inquadrare il fenomeno migratorio
“all’interno di una visione umanistica
irrinunciabile e in un contesto nel
quale ciascuna delle parti interessate ha
responsabilità e doveri”. Cultura dell’accoglienza non significa ovviamente
minore attenzione ai problemi della
sicurezza, mediante politiche di superamento della marginalità e di salvaguardia della legalità.
La drammatica vicenda di Eluana
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Englaro ha posto in evidenza una
situazione che tocca in Italia ben duemila persone. Nell’affrontare la questione, i Vescovi hanno anzitutto
espresso vicinanza a loro e alle rispettive famiglie, ribadendo l’importanza di
accrescere una spiritualità della condivisione e della presa in carico di chi
soffre, così che la comunità cristiana
sia sempre partecipe delle ferite e delle
prove di tanti uomini e donne e la
società civile non faccia mancare i
necessari supporti per il concreto esercizio della cura dei malati che hanno
perso ogni autonomia.
In secondo luogo, a fronte del rischio
di pronunciamenti giurisprudenziali
che aprano la strada nel nostro Paese
all’interruzione legalizzata della vita,
mediante la sospensione dell’idratazione e del nutrimento, hanno aderito alla
puntuale determinazione evocata nella
prolusione dal Cardinale Presidente, il
quale ha ricordato che un’eventuale
legge sul “fine vita” sarebbe cosa ben
diversa da una normativa che legittimi
la nozione di testamento biologico,
espressione di una cultura dell’autodeterminazione: “quel che in ultima
istanza chiede ogni coscienza illuminata, pronta a riflettere al di fuori di logiche traumatizzanti indotte da singoli
casi per volgersi al bene concreto
generale, è che in questo delicato passaggio – mentre si evitano inutili
forme di accanimento terapeutico –
non vengano in alcun modo legittimate o favorite forme mascherate di eutanasia, in particolare di abbandono terapeutico, e sia invece esaltato ancora
una volta quel favor vitae che a partire
dalla Costituzione contraddistingue
l’ordinamento italiano”.
In tale contesto di rispetto della vita,
dal concepimento alla fine naturale, si
inserisce pure l’approvazione del
Messaggio che sarà pubblicato in occa-
sione della Giornata per la vita del
2009, intitolato “La forza della vita
nella sofferenza”, a conferma della
costante attenzione della comunità cristiana a questa frontiera decisiva dell’esistenza umana, capace di evidenziare
la forza innovativa e paradossale del
messaggio evangelico, che in Cristo
trasforma la sofferenza e la morte stessa in occasione di riscatto e salvezza.
4. Lettera all’Azione Cattolica
Italiana, documenti e adempimenti statutari
In conformità a quanto deciso nella
sessione del 27 maggio scorso, è stata
licenziata una lettera al Presidente
dell’Azione Cattolica
Italiana recentemente eletto, per “manifestare l’interesse e
l’attenzione che il
C o n s i g l i o
Episcopale
Permanente, facendosi
voce
dei
Vescovi
italiani,
prova nei confronti
dell’Associazione,
alla quale guarda con
viva gratitudine e fiduciosa attesa”.
È stato dato l’assenso alla pubblicazione di una “Lettera ai cercatori di Dio”,
a firma della Commissione Episcopale
per la dottrina della fede, l’annuncio e
la catechesi: il testo, che vedrà la luce
nei prossimi mesi, si propone come
strumento sia per la lettura e la meditazione personale, sia per dialoghi destinati al primo annuncio, previi all’approfondimento proprio degli strumenti catechistici.
Si è dato mandato alla Commissione
Episcopale per i problemi sociali e il
lavoro di perfezionare la stesura di una
nota intitolata “Educare al bene comune”, ripresentandola al Consiglio
Permanente per l’approvazione definitiva. Fra gli adempimenti giuridicoamministrativi, è stato deliberato, a far
data dal 1° gennaio 2009, l’incremento
del 3% del valore del punto per il calcolo della remunerazione del clero, fissandolo a € 12,36, ed è stata stabilita la
quota della remunerazione che deve
essere assicurata alle Facoltà teologiche
e dagli Istituti superiori di scienze religiose ai sacerdoti impegnati in qualità
di docenti stabili e di officiali a tempo
pieno.
È stata riconosciuta la rilevanza nazionale del Movimento Testimoni del
Risorto, approvandone lo statuto.
Sono stati inoltre approvati il nuovo
statuto
del
Movimento Adulti
Scout
Cattolici
Italiani (MASCI) e
alcune modifiche allo
statuto
del
M o v i m e n t o
Apostolico Ciechi
(MAC).
5. L’annuncio della
nomina del nuovo
Segretario Generale
Al termine dei lavori, il Cardinale
Presidente ha annunciato che il Santo
Padre, su proposta della Presidenza,
sentito il Consiglio Episcopale
Permanente, ha nominato Segretario
Generale della CEI, per il prossimo
quinquennio, S.E. Mons. Mariano
Crociata (nella foto), Vescovo di
Noto. Questi assumerà l’incarico il 20
ottobre prossimo. In tale occasione il
Presidente, anche a nome dei Vice
Presidenti e di tutto l’Episcopato, ha
espresso profonda gratitudine per il
lavoro svolto al Segretario uscente,
S.E. Mons. Giuseppe Betori, recentemente eletto alla sede arcivescovile di
Firenze.
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MESSAGGIO PER LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO (9 novembre 2008)
“HO AVUTO FAME E MI AVETE DATO
DA MANGIARE” (MT 25,35)
L
a parola del Vangelo ci ricorda che il pane dato al povero
è dato a Gesù stesso. Egli lo
riceve da noi, lo trasforma e
ce lo ridona moltiplicato e arricchito di
nuova forza: è il “pane quotidiano”, che
il Signore ci ha
insegnato
a
chiedere
al
Padre. I discepoli avevano
implorato:
“Signore, insegnaci a pregare”
(Lc 11,1). La
risposta
di
Gesù rivela il
suo dialogo
profondo
e
concreto con il
Padre: sintesi
di una spiritualità incarnata, il Padre Nostro pone al
centro la richiesta del “pane quotidiano”. Il dialogo dell’uomo con Dio passa
anche attraverso la richiesta di un bene
primario come il pane, così come tutta
la vita di Cristo ha attinto dal mondo
rurale, in tante sue dimensioni, ispirazione per annunciare il Regno di Dio.
La Chiesa, seguendo l’insegnamento del
Vangelo, non solo prega “dacci oggi il
nostro pane quotidiano” ma, sull’esempio del Signore che ha sfamato la folla
moltiplicando pani e pesci, si impegna
in tutti i modi con innumerevoli iniziative di promozione umana e di condivisione, perché a nessuno manchi il
necessario per vivere. È questo il motivo per cui oggi ci rivolgiamo al Padre
fonte di ogni bene, anche di quelli offertici dalla terra, fiduciosi del suo intervento e del suo aiuto nell’impegnativa
ricerca della via migliore per rendere
giustizia a ogni uomo, cui spetta la possibilità di sostenersi con dignità attraverso l’accesso al
cibo di cui ha
bisogno per
v i v e r e .
“Fondamentale è
«sentire» la terra
come «nostra casa
comune» e scegliere, per una sua
gestione a servizio
di tutti, la strada
del dialogo piuttosto che delle decisioni unilaterali”.
Questo invito,
contenuto nel
messaggio del Santo Padre Benedetto
XVI per la 41a Giornata Mondiale della
Pace, ci stimola a considerare anche
quest’anno
la
Giornata
del
Ringraziamento come un’occasione di
riflessione per contribuire alla realizzazione della pace attraverso la giustizia,
con particolare riferimento alla destinazione universale delle risorse alimentari.
Questo richiamo si colloca in un periodo segnato da un fenomeno, manifestatosi negli ultimi anni con caratteristiche
inedite e, per molti versi, drammatiche,
che ha come risultante la crescita incontrollata dei prezzi dei prodotti alimentari. L’umanità sta vivendo una crisi alimentare non più limitata, come nel passato, a poche aree del pianeta, ma ten-
denzialmente estesa anche a quelle
popolazioni da tempo considerate
immuni da tale rischio. È importante
saper dar ragione di questa crisi, evidenziandone anzitutto le cause: mutamenti
climatici, con il verificarsi di ripetuti
fenomeni di siccità o inondazioni in
aree importanti per la produzione di
cereali, aumento della domanda di
cereali e mangimi da parte di Paesi
emergenti, minore investimento di
cereali per alimentazione a beneficio di
produzioni per biocarburanti, crescita
del prezzo e speculazioni finanziarie sul
petrolio e sulle derrate alimentari.
Questa situazione determina una redistribuzione del reddito tanto più odiosa,
quanto più penalizzante per i Paesi
poveri. Risulta quindi necessario, dopo
averne evidenziate le cause, lavorare per
trovare gli strumenti idonei per risolvere questa situazione di ingiustizia. Il
segno compiuto da Gesù con la moltiplicazione dei pani e dei pesci offerti da
un ragazzo rimasto sconosciuto (cfr Gv
6,9) indica chiaramente la via della
disponibilità alla condivisione come
strada maestra per risolvere nella giustizia il problema alimentare. Come altri
settori che fanno riferimento alla convivenza umana, anche l’agricoltura deve
essere considerata una componente
essenziale del “bene comune”. Come,
infatti, abbiamo affermato nella Nota
pastorale «Frutto della terra e del lavoro dell’uomo», “va riconosciuto che il problema della
fame, con la sua drammatica rilevanza etica e
politica, non dipende tanto dalla disponibilità
complessiva di cibo a livello globale, quanto
dalla distribuzione non equa delle capacità di
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produzione e da fattori di arretratezza e ingiustizia economica e sociale, per i quali troppi
esseri umani non hanno ancora un adeguato
accesso agli alimenti anche in aree e Paesi del
mondo autosufficienti quanto alla produzione
agricola” (n. 10). Nel messaggio alla
Conferenza di alto livello sulla sicurezza
alimentare mondiale promossa dalla
FAO a Roma dal 3 al 5 giugno scorso,
Benedetto XVI ha affermato che “ogni
persona ha diritto alla vita: pertanto, è necessario promuovere l’effettiva attuazione di tale
diritto e si debbono aiutare le popolazioni che
soffrono per la mancanza di cibo a divenire gradualmente capaci di soddisfare le proprie esigenze di un’alimentazione sufficiente e sana”. Lo
sviluppo dell’agricoltura e l’attenzione
al mondo rurale devono essere ben presenti a quanti sono chiamati a compiere
scelte politiche di lungo respiro. A questo proposito, ancora nel messaggio alla
FAO, cogliamo il monito del Santo
Padre, il quale ci ricorda che “vanno elaborate nuove strategie di lotta alla povertà e di
promozione rurale. Ciò deve avvenire anche
INIZIATIVE
attraverso processi di riforme strutturali, che
consentano di affrontare le sfide della medesima
sicurezza e dei cambiamenti climatici; inoltre,
occorre incrementare la disponibilità del cibo
valorizzando l’industriosità dei piccoli agricoltori e garantendone l’accesso al mercato”. A
partire dalla cosiddetta “sovranità alimentare” e dal “primario diritto al
cibo”, desideriamo incoraggiare tutti
coloro che, a livello istituzionale o associativo, come singoli e come comunità,
si adoperano per contribuire alla soluzione di questo problema, rafforzando
il ruolo dei piccoli coltivatori nei Paesi
in via di sviluppo, incoraggiando i mer-
cati locali e regionali, denunciando le
politiche monopolistiche delle grandi
industrie agro-alimentari e infine promuovendo il benessere della famiglia
rurale e in particolare delle donne. Non
possiamo non concludere volgendo il
nostro sguardo adorante all’Eucaristia,
“pane vivo, disceso dal cielo” (Gv 6,51).
Essa è per noi cristiani modello e fonte
di autentica solidarietà: chi si nutre del
Pane di Cristo non può restare indifferente dinanzi a chi, anche ai nostri giorni, è privo del pane quotidiano, nella
sicura speranza che la preghiera del giusto non rimarrà inascoltata, secondo le
parole del salmista: “Il Signore rimane fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà
il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il
Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i
giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei
malvagi” (Sal 146,6-9). La Commissione
Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la
giustizia e la pace.
IL PROGETTO DELL’UFFICIO SCUOLA GUIDATO DA DON LIVIO IANNACCONE
Corso di perfezionamento “IRC tra arte e teologia”
L’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Benevento, in collaborazione con la PFTIM sezione san Luigi di Napoli, scuola di
alta formazione di arte e teologia, ha organizzato il corso di
perfezionamento dal titolo IRC
tra arte e teologia. Le lezioni si
terranno sempre di lunedì, dalle
ore 15 alle ore 19 presso la Sala
Madonna delle Grazie del
Seminario arcivescovile di
Benevento. La prima lezione si
svolgerà il 27 ottobre. Il calendario successivo sarà il seguente: 24
novembre 2008, 22 dicembre 2008, 19 gennaio 2009 e 16
febbraio 2009. Il corso sarà articolato sulle seguenti tematiche: arte moderna ispirata al cristianesimo; la bellezza: luogo
teologico e artistico; processo di grammatica artistica dal
paleocristiano al tardo medioevo; la comunicazione tra arte e
teologia; etica filosofica dell’arte; interculturalità; psicologia e
sociologia dell’arte e dei consumi turistici e culturali; metodologia per la ricerca sui Beni Culturali di Benevento. Il corso di
perfezionamento Irc, tra arte e teologia è rivolto a docenti
di religione cattolica di ogni ordine e grado in servizio nelle
scuole pubbliche dell’Arcidiocesi di Benevento. Per gli insegnati di religione di ruolo sarà rilasciata certificazione valida
ai fini del punteggio nelle graduatorie regionali all’O. M. n. 27
del 21/02/08. Per gli insegnanti di religione a incarico annuale e per i supplenti sarà rilasciata analoga certificazione ai fini
del punteggio negli elenchi diocesani. Per informazioni e
iscrizioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Scuola
dell’Arcidiocesi, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12.
Telefono: 0824/323316 – Fax: 0824/323374
Sito web: www.ircbn.it email: [email protected]
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COMUNICAZIONI: AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE PER LAICI
PER I MINISTRI STRAORDINARI DELLA
COMUNIONE, RINNOVO DEL MANDATO
A
lla luce dell’esperienza dello scorso anno e dei suggerimenti pervenuti, anzitutto si ritiene opportuno operare
una distinzione tra i ministri laici e le suore. Pertanto, per
ciò che riguarda le suore, saranno le relative Madri
Superiore a garantire la formazione e l’aggiornamento. Il mandato
sarà ad esse rinnovato ogni anno nel corso della celebrazione della
giornata per la vita consacrata (2 febbraio). Tutte coloro che devono
rinnovare il mandato annuale presenteranno all’Ufficio Liturgico la
propria domanda, insieme alla richiesta del parroco nel cui territorio
si esercita il ministero, entro il 20 dicembre. I ministri laici, invece,
sono tenuti a partecipare in questo anno al corso di formazione sulla
Parola di Dio “Scuola della Parola” organizzato dal nostro ISSR. Gli
incontri si terranno presso il seminario Arcivescovile da Novembre
a Maggio dalle ore 16,30 alle ore 18,30 con scadenza quindicinale. Al
termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione di cui
una copia dovrà essere consegnata all’Ufficio Liturgico per il rinnovo del mandato. La partecipazione è quindi obbligatoria per tutti. Per
INFORMAZIONI
il rinnovo del mandato, inoltre, è necessaria la domanda del Parroco
che attesta l’esercizio del ministero nel proprio territorio parrocchiale. Le domande dovranno pervenire all’Ufficio Liturgico entro il 31
gennaio 2009. Coloro che intendono ricevere per la prima volta il
ministero straordinario della Comunione, invece, devono presentare
domanda corredata dalla richiesta del proprio parroco entro il 31
ottobre p.v. Chi non è in possesso di diploma presso un istituto teologico e non frequenta alcun corso presso detti istituti deve
necessariamente seguire gli appositi corsi di formazione presso la Scuola per i ministeri dello
Studio Teologico o, lì dove sono
previsti, anche nelle scuole
zonali di formazione che si
atterranno, per ciò che riguarda i corsi, alle indicazioni date
dall’Ufficio e dallo Studio
Teologico.
NOTA LITURGICO-PASTORALE
La parola di Dio nella vita della comunità cristiana
Il nuovo anno pastorale vede la nostra
Chiesa locale impegnata nella riscoperta
dell’importanza della Parola di Dio nella
vita della comunità cristiana. Pertanto, mi
è sembrato doveroso fornire alcuni suggerimenti che possono liberamente essere accolti all’interno delle
nostre comunità. Nelle chiese
sarebbe opportuno allestire
un “angolo della Parola” cioè
uno spazio opportuno dove
venga messa in particolare
evidenza la Parola di Dio (es.
Bibbia o Lezionario o anche
testi biblici illustrati). E’
importante però che questo
“angolo della Parola” sia
curato opportunamente in
modo tale che risalti l’adorazione di
Cristo presente nella sua Parola (ad es. si
possono utilizzare fiori freschi e ceri che
nella nostra tradizione sono simbolo di
particolare attenzione e venerazione, si
può essere attenti a non lasciare aperta
sempre la stessa pagina, ecc…).
Importante è che non diventi un angolo
in cui la Parola sembra abbandonata. E’
da evitare anche che questo angolo sia
allestito sul presbiterio perché lì è già presente “l’altare della Parola” che è l’ambone. Sarebbe quindi inutile un
“doppione della Parola” che
liturgicamente non ha senso.
Un secondo suggerimento
riguarda proprio questo “altare
della Parola”. Nelle nostre liturgie deve risaltare che l’ambone
è il luogo dove si proclama la
Parola di Dio e solo la Parola di
Dio. Pertanto, si potrebbe maggiormente diffondere la lodevole consuetudine, già in uso in
varie nostre chiese, di evitare di leggere
dall’ambone tutto ciò che non è Parola di
Dio. Ad esempio, saluti e discorsi (sempre possibilmente da evitare all’interno
delle celebrazioni liturgiche) dovrebbero
svolgersi in altro luogo adatto ma mai
dall’ambone. Stessa cosa vale per il commentatore o per l’animatore liturgico. Le
intenzioni per la preghiera dei fedeli o
preghiera universale, invece, possono
essere proferite anche dall’ambone.
Credo sia utile ricordare anche l’importanza della “proclamazione della Parola”
che non deve mai essere una semplice
“lettura”. Pertanto si faccia il possibile
per formare i nostri lettori a rendere un
vero e proprio “servizio alla Parola”. È
molto importante incentrare di più la predicazione sulla Parola. Pertanto restano
fondamentali nella predicazione i criteri
della brevità (non si dovrebbero superare
i 10 minuti), della chiarezza espositiva dei
concetti, del fondamento nella Parola e
della attualizzazione “qui ed ora”.
Concludo ricordando che l’Ufficio liturgico è a disposizione per concordare
eventuali incontri/confronti che possono
essere utili a quanto sopra auspicato.
Pagina a cura di
don Francesco Melito
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IL POSTMODERNO AL CENTRO D
L’
ultimo corso di aggiornamento del clero ha
avuto come tema “Il postmoderno spiegato ai parroci” ed è stato guidato da don Armando
Matteo. L’aggiornamento, quanto mai interessante e vivace, ha aiutato i partecipanti a prendere coscienza del fenomeno culturale della “post modernità” e delle
enormi sfide e sollecitazioni che pone all’esperienza di fede
cristiana. Nella prima relazione (“Il disagio postmoderno del
cristianesimo”) il relatore si è soffermato ad illustrare il fenomeno della postmodernità. Dopo il fallimento della modernità caratterizzata dal rifiuto di Dio e dalla sovravalutazione
dei progressi scientifici e tecnici, la postmodernità ha scelto
di abbandonare ogni certezza e ogni valore per risolversi nel
“nichilismo” e nel “relativismo” oltre che nel triste individualismo e nell’illusorio edonismo. La cultura postmoderna
si presenta dunque come disagio, insofferenza, abbandono,
“caduta del senso”. Il numero dei fedeli cristiani è drasticamente in diminuzione e soprattutto il mondo giovanile sembra non essere più interessato al discorso cristiano. La maggior parte delle persone non ha più alcuna “antenna” per
recepire il messaggio della fede, anzi, ai più sembra che il cristianesimo non abbia nulla a che fare con il desiderio di felicità che è in ogni uomo. Senza dubbio la prima esigenza che
si pone agli operatori della pastorale ed in particolare ai parroci chiamati a ricercare e offrire buone ragioni per credere
nel Vangelo è quella di prendere coscienza di una tale situazione per rispondere efficacemente alle sue sfide.
La seconda relazione (“Le coordinate della mentalità postmoderna”), dal taglio decisamente più filosofico, ci ha aiutati a
riflettere sulle cause che hanno determinato la situazione
attuale. Tali cause vanno ricercate in tre eventi che si sono
verificati negli ultimi anni: La caduta del platonismo, la fine
delle meta-relazioni e la caduta del muro di Berlino. a)
Innanzitutto la caduta del platonismo. Al riguardo bisogna
osservare che l’occidente si è formato a partire da alcuni
pensatori di cui il più importante è Platone. Platone per la
prima volta ci ha insegnato a guardare il mondo non semplicemente dal punto di vista della realtà sensibile e sperimentabile. Esiste una realtà “non visibile” che è molto più
importante di quella visibile, anzi ciò che non si vede dà la
spiegazione alle cose che si vedono. E’ Platone che ha
inventato il concetto di eternità che successivamente è stato
evangelizzato dal cristianesimo. E’ lui che ha insegnato che
la natura di Dio è diversa da quella degli uomini. Ed è lui che
ha avviato il discorso sulla vita oltre la morte. Oggi, invece,
nessuno crede più che ciò che si vede è
“solo” una parte della realtà. Per la cultura postmoderna esiste solo ciò che si
vede e, dunque, il mondo metafisico
non è più riconosciuto come esistente.
b) Il rifiuto delle meta-relazioni. La
società contemporanea ha visto nascere il pensiero relazionale. Oggi ogni
cosa ha significato a seconda delle relazioni che instaura con le altre parti del
sistema. Ciò che di una cosa interessa
non è quello che essa è in se stessa
(metafisica), ma l’uso che di essa se ne
può fare. Si è imposta così la legge della
tecnica: ciò che si può fare si deve fare.
La mentalità tecnica ha aumentato il
tenore di vita. La vita non è più concepita come un pellegrinaggio verso una
meta da raggiungere anche con il sacrificio (idea sviluppata da S. Agostino);
l’uomo non è un pellegrino, ma un
viandante o un turista: non deve fare
sacrifici, ma cogliere al volo le occasioni che gli si presentano (“life is now”). La
via del sacrificio è diventata inumana e
di conseguenza il messaggio cristiano è
diventato incomprensibile: il paradiso bisogna viverlo su
questa terra. c) La caduta del muro di Berlino (novembre
1989). Si è trattato di un fatto epocale dalle enormi conseguenze: sono nati nuovi alleanze, ideologie, partiti; la rappresentanza istituzionale ha smesso di essere un elemento a
sostegno della propria credibilità; lo stesso valore della legge
nasce dal consenso dei cittadini (nel diritto romano la legge
aveva valore in se stessa).
La terza relazione (“Il Vangelo tra estraneità e profezia”) ha
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DEL DIBATTITO DEI SACERDOTI
evidenziato il fatto che il tempo della postmodernità ha reso
più difficile all’uomo comprendere il Vangelo: la fede non
sembra più essere “conveniente”; le persone hanno imparato ad andare avanti anche senza Dio; la famiglia ha smesso
di essere il canale naturale della trasmissione della fede e di
conseguenza certi valori e insegnamenti
sono diventati estranei alle nuove generazioni. Gli orizzonti della libertà si
sono ampliati enormemente ma ciò ha
creato anche la terribile angoscia di essere “uomo libero”, uomo che deve scegliere e quindi che può anche sbagliare.
Ed ecco allora che la società ha cominciato a proporre soluzioni stereotipate e
scorciatoie ai problemi della vita.
L’esempio più grande ci è dato dalla
pubblicità che, proponendo soluzioni a
buon mercato, tende ad eliminare l’angoscia del dover scegliere. Tutto questo,
però, ha portato anche alla nascita di
nuovi idoli che stanno creando situazioni disumane: dipendenza da “gratta e
vinci”; dieta; spot; mezzi tecnologici
sempre più sofisticati… A questo
punto è necessario recuperare l’istanza
critica del cristianesimo e il suo grande
messaggio: Dio è Colui che serve l’uomo e non si serve dell’uomo.
Nella quarta relazione (“Immaginare
una nuova pastorale”) don Armando ha
offerto quattro piste operative da percorrere per una nuova azione pastorale:
1- Innanzitutto bisogna chiarire che è cristiano chi si dona a
Dio con tutto se stesso (non semplicemente chi crede ad
alcune verità di fede o osserva alcune norme di condotta).
Bisogna imparare a vedere il mondo con gli occhi di Gesù;
lasciarsi plasmare dai suoi sentimenti; conoscere la Parola di
Dio. I giovani devono essere aiutati a vedere nel Vangelo il
libretto di istruzione della propria vita.
2 - Deve cambiare il modo di valutare la bontà della nostra
azione pastorale. Non basta contare il numero delle persone presenti alle nostre celebrazioni o ai nostri eventi religiosi. Bisogna invece verificare se i cristiani sono sereni o
depressi, felici o infelici, capaci o incapaci di perdono.
Verificare se i cristiani sono davvero preoccupati di fare
bene il proprio dovere; se sanno impegnare positivamente
la loro libertà; se sanno investite le proprie capacità in opere
di carità e di amore.
3 - E’ importante, poi, allargare gli orizzonti dell’ospitalità
parrocchiale: creare nuovi spazi di accoglienza e di ascolto.
Fare attenzione al cammino di maturazione nella fede che è
lento e progressivo e, di conseguenza, distinguere l’adesione a Cristo dalle espressioni della diaconia per giungere alle
quali ci vuole molta pazienza e tempo. Per tale ragione,
vanno ideati percorsi, strutture, spazi di inserimento graduale nella vita della comunità.
4 - Molto importante è anche instaurare un nuovo rapporto con i movimenti ecclesiali.
Essi, infatti, costituiscono una grazia di Dio e una grande
novità, ma bisogna superare le grandi divisione che a volte
essi generano nella Chiesa. Il cristianesimo è proposta per
tutti gli uomini e non per pochi eletti. I movimenti allora
devono inserirsi nel molto più ampio discorso parrocchiale
e relazionarsi con il territorio.
A conclusione dell’aggiornamento don Armando ha voluto
offrire ai parroci alcuni suggerimenti su quelle che dovrebbero essere le loro virtù:
1- Riscoprire la profezia: annuncio della verità sull’uomo e
su Dio. Il sacerdote deve aiutare gli uomini a superare l’idolatria delle cose e ad amare il vero bene.
2 - Sviluppare l’accoglienza e l’ascolto. Il parroco deve avere
la capacità di rinunciare a qualcosa per scoprire quanto sia
importante ascoltare, consigliare, guidare, confortare…
Rivedere l’ordine delle priorità.
3 - Aiutare le persone a guarire dalla paura di vivere, a
riprendere in mano la propria vita, ad entrare in un contatto personale con Gesù. Nella parrocchia gli uomini vanno
portati a capire che Gesù li guarisce e li aiuta a stare in piedi.
Il parroco deve essere un vero traghettatore verso Gesù.
Don Pietro Florio
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CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO
2° FESTIVAL DI CORTOMETRAGGI
"FILMANDO LA SOLIDARIETÀ"
I
l Centro Servizi per il Volontariato della provincia
della Benevento "Cantieri di Gratuità" promuove il 2°
Festival di cortometraggi "Filmando la Solidarietà". I
cortometraggi devono essere completamente ideati e
realizzati da organizzazioni di
volontariato, cittadini, film-makers,
scuole e/o studenti di tutto il territorio nazionale. Attraverso la realizzazione dei film i cittadini e le associazioni potranno presentare se
stessi, mostrare il loro modo di
pensare e avvicinarsi alla comunità,
analizzando una problematica
sociale del loro territorio. Ogni partecipante od organizzazione dovrà
presentare un cortometraggio della
durata massima di 15 minuti, titoli di testa e coda compresi.
Sono previste due sezioni: a tema libero nell'ambito solidale
e/o sociale; sulla tematica immigrazione e migrazione.Il
modulo d'iscrizione ed il bando completo è reperibile sul sito
web del CeSVoB: www.cesvob.it o presso la segreteria del
CeSVoB, al viale Mellusi 68, palazzo del Volontariato - 82100
Benevento. La data di scadenza per la spedizione o consegna
PROMOZIONI CULTURALI
del materiale è fissata per il giorno 15 dicembre 2008 (fa fede
il timbro postale/corriere). I due migliori corti (uno per ciascuna delle due sezioni in concorso) saranno scelti da una
commissione di esperti del settore. I premi in palio sono una
videocamera e la realizzazione di
copie in DVD dei cortometraggi
vincitori. Tutti i film ammessi al
concorso, saranno presentati al
Festival "Filmando la Solidarietà"
nel mese di gennaio 2009.
Nell'ambito
dell'iniziativa
il
CeSVoB organizza, nel mese di
ottobre, anche un percorso formativo sulle tecniche di ripresa e montaggio audiovisivo, dal titolo
"Scrivere e girare un cortometraggio", per consentire ai partecipanti una preparazione adeguata ai fini della produzione di corti. Il corso è gratuito e si
terrà presso la sala formazione del CeSVoB di Benevento. I
moduli formativi saranno tenuti da esperti del settore a livello nazionale. Per ulteriori informazioni scrivere a: [email protected] o telefonare al numero 0824-310092 fax 0824359795.
L’IMPEGNO DEL CENTRO DI CULTURA “MONS. RAFFAELE CALABRÌA”
"Art Today. Perché l'arte contemporanea è arte"
Continua l'impegno del Centro di
Cultura dell'Università Cattolica di
Benevento a favore della promozione della cultura e dell'arte. Sarà il
prof. Francesco Morante, noto
docente di Storia dell'Arte presso il
Liceo Artistico di Benevento e direttore artistico della Galleria d'Arte
"Rosso Fenice" di Benevento a tenere le lezioni di "Art Today. Perché
l'arte contemporanea è arte". Un
nuovo ciclo di incontri, che inizieranno il 7 novembre prossimo e continueranno per quattro venerdì consecutivi presso la sede del Centro di
cultura in piazza Orsini, con i quali
si propone di avvicinare all'arte con-
temporanea tutti coloro che non
hanno una competenza specifica nel
campo, ma che desiderano avere
delle chiavi di lettura per poter leggere e comprendere autonomamente
le diverse manifestazioni artistiche
che caratterizzano la scena odierna."Oggi l'arte è molto diversa da
quella prodotta fino a pochi decenni
fa - spiega lo stesso professore
Francesco Morante - spaziando in
una molteplicità di linguaggi e tecniche prima sconosciuta. Ciò comporta che per poter comprendere l'arte è
richiesto un approccio non superficiale. Ma questa comprensione è
meno complicata di quanti molti
pensano: basta solo avere il giusto
approccio e la giusta metodologia".
Tutti gli incontri si terranno sempre
dalle ore 17 alle ore 19 nei giorni 7,
14, 21 e 28 novembre prossimi. Il
Centro di cultura rilascerà un attestato di partecipazione a tutti coloro
che ne faranno richiesta, potendo
utilizzare come credito formativo
per gli studenti o come formazione
ed aggiornamento per gli insegnanti.Per tutte le informazioni su questa
e le altre iniziative del centro di cultura è possibile contattare la segreteria ai numeri 0824 29267 o 328
6131890 oppure consultando il sito
www.centrodicultura.eu.
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INIZIATIVA DELL’UFFICIO MISSIONARIO DIOCESANO
ADOZIONI D’AMORE A DISTANZA:
ECCO COME SOSTENERE I PICCOLI
L’
Ufficio missionario diocesano continua a raccogliere adesioni per le
cosiddette “Adozioni a
distanza”. Negli ultimi anni circa 40
famiglie o singoli hanno aderito a questa importante forma di aiuto, tramite
il Centro Missionario. Con questa iniziativa si sostengono in modo molto
semplice la crescita e gli studi di un
bambino (POIM) del Terzo Mondo, e
si contribuisce così alla crescita sociale
delle nazioni povere. Con una limitata
quota annuale (260 Euro) è possibile
pagare completamente gli studi scolastici di un bambino. Di lui si riceveranno tutte le informazioni utili, e una sua
fotografia. Regolarmente si riceveranno notizie sui progressi del bambino
da parte del missionario responsabile.
E’ possibile scrivere al missionario o al
responsabile dell’Istituto a cui appartiene il bambino, iniziando così un
contatto diretto. Riteniamo che questo
tipo di aiuto sia molto utile per opera-
re una vera “crescita” umana e sociale
nei paesi poveri: senza grossi clamori,
ma “a goccia a goccia” è possibile
offrire l’opportunità di istruzione a
molti bambini. Aderire a questa iniziativa è molto semplice: basta farci sapere la propria disponibilità, telefonandoci o dicendolo in Parrocchia.
L’adottante, dopo aver effettuato il
versamento postale, riceverà a casa sua
tutto il materiale informativo, la fotografia del bambino, e le lettere del missionario o dell’Istituto responsabile. La
gran parte delle Adozioni a distanza
sottoscritte tramite il nostro Ufficio
sono nelle missioni gestite dal PIME
(Pontificio Istituto delle Missioni
Estere di Milano), ma siamo in contatto per le adozioni anche con altri istituti (Comboniani, Suore Missionarie,
POIM, POSPA, ecc.). In questi anni
sono state sottoscritte inoltre anche
due adozioni a distanza di seminaristi
(POSPA) in Paesi di Missione (India ),
che si stanno preparando a diventare
sacerdoti. Inoltre il nostro Ufficio ha
intenzione di organizzare alcuni incontri durante l’anno a cui sono invitati
tutti gli adottanti. Con essi è possibile
incontrarci fra di noi e conoscere alcu-
ni missionari che ci portano esperienze
dirette proprio da quei paesi dove
giunge il nostro aiuto. Milioni di bambini soffrono la fame o vivono in condizioni disumane! Centinaia di milioni
di piccoli non potranno mai studiare e
rimarranno analfabeti per tutta la vita!
Milioni di bambini, specialmente in
Africa e Asia, sono costretti a lavorare
in condizioni di schiavitù, o sono
avviati verso l’orribile mercato della
prostituzione infantile! Noi cristiani
non possiamo rimanere indiffenti! Più
“Adozioni d’amore a distanza” ci
saranno e più bambini avranno realmente la possibilità di studiare e di
costruire un futuro migliore per sé, per
la propria famiglia e per il paese in cui
vivono. “Regaliamoci” un’Adozione a
distanza, o “regaliamola” ai nostri
bambini o ai nostri nipotini: quale
occasione migliore per fare veramente
un regalo che sia un gesto di Amore? “
Se sei interessato a sottoscrivere una
Adozione a distanza, contattaci via email: [email protected] o telefona al n. 0824.323313 - fax
al n. 0824.323377. Ti forniremo tutti i
chiarimenti e le informazioni a riguardo.
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IL COMITATO ZONALE DELL’ANSPI PRESENTA IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ
GLI ANIMATORI TRA I BANCHI
PER CRESCERE E FAR CRESCERE
P
er la fine di ottobre 2008 e precisamente dal
31, il comitato zonale dell’Anspi, organizzerà, per chi lo desidera, un ciclo di incontri formativi mensili sull’importanza della figura
dell’animatore. Gli incontri sono rivolti a chi gestisce
già un oratorio e a chi ha il desiderio di aprire un oratorio presso la propria parrocchia. Gli
incontri, della durata massima di 2
ore, saranno
suddivisi in 4
momenti salienti: 1- momento
spirituale: riflettere sull’argomento
dell’incontro alla luce del Vangelo,
2 -momento esperienziale: sviluppare la traccia dell’incontro sulla
base di esperienze personali e documentali, 3 -momento ludico: apprendimento delle tecniche di animazione,
giochi, bans e quant’altro fa oratorio, 4 - momento del
dibattito: discussione su quanto appreso. Il programma
mensile è sul sito del comitato zonale, www.anspibenevento.org.
L’oratorio è una grossa risorsa educativa per il territorio, non è semplicemente una risposta al problema del
tempo libero. Qualcuno pensa che sia un modo per far
giocare i ragazzi e basta, invece si sviluppa un clima di
accoglienza; è una comunità di persone che mette i
ragazzi al centro, riconoscendoli protagonisti della
loro crescita umana e cristiana; è prendersi cura di loro;
è un ambiente educativo che veicola valori. E’ soprattutto un progetto d’impegno per una comunità cristiana che deve dedicarsi alla formazione e alla crescita
integrale dei ragazzi. Più aumentano le proposte affascinanti per i ragazzi, più si rende necessario l’oratorio, perché aiuta i ragazzi a orientarsi tra le tante proposte.
L’oratorio ha poi il fascino della
gratuità: educazione che testimonia la gratuità all’impegno di chi
educa e che educa alla gratuità.
Scopo degli incontri è quello di
accrescere il senso di appartenenza non al gruppo oratorio ma alla
Chiesa universale. Molti giovani
sono in balia di se stessi e non basta che ci siano strutture, è necessario che ci sia un ambiente aperto dove il
giovane possa sentirsi accompagnato a crescere in tutte
le dimensioni della sua personalità, stando bene con se
stesso, con gli altri, con il creato, con Dio, e fare esperienze positive. L’oratorio dà queste possibilità.
Tuttavia, la peculiarità dell’oratorio, che fa da ponte tra
la chiesa e la strada, è la presenza di animatori con una
forte passione educativa, capaci di spendere il proprio
tempo libero per i giovani , che desiderano per i nostri
ragazzi una vita “piena ed abbondante”, che sognano
per loro un futuro migliore.
Rosario De Nigris
IN BREVE
GLI APPUNTAMENTI NELLA SEDE DI PIAZZA ORSINI
Gli incontri si terranno nella sede dell’Anspi zonale
sita in piazza Orsini, 27 presso la curia arcivescovile
di Benevento.
Venerdì 31 ottobre 2008 ore 17.30
Venerdì 28 novembre 2008 ore 17
Venerdì 30 gennaio 2009 ore 17
Venerdì 27 febbraio 2009 ore 17
Venerdì 28 marzo 2009 ore 17
Venerdì 24 aprile 2009 ore 17,30
Venerdì 29 maggio 2009 ore 17,30
Venerdì 26 giugno 2009
Per informazioni più dettagliate rivolgersi a:
Rosario De Nigris tel. 082457524
e-mail: [email protected]
Massimo Del Vecchio 0824817769
e-mail: [email protected]
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ZONA FORTORINA - PARROCCHIA DI SAN LEONARDO ABATE DI BASELICE
OLTRE 200 RAGAZZI IN CAMPO
PER LA XXII FESTA DEL CIAO
C
irca 200 ragazzi sotto la guida del parroco
e degli educatori, sabato 11 ottobre e
domenica 12 ottobre si sono ritrovati al
campetto comunale, divisi per squadre
per festeggiare insieme l’inizio dell’anno pastorale
della Parrocchia San Leonardo Abate di Baselice.
La “festa del ciao” è ormai entrata a pieno titolo
nella tradizione della parrocchia di Baselice che da 22
anni coinvolge sempre tanti ragazzi. Il loro entusiasmo è così contagioso e travolgente che l’intera
comunità ripensa alla scena di Gesù che nonostante
le “lamentele” degli apostoli più “anziani” diceva ai
ragazzi: “Lasciate che i bambini vengano a me...” Sì,
perchè la festa del ciao
ha come fine ultimo e più
importante quello di rendere sensibili i ragazzi e
con loro le famiglie
all’invito di Gesù ad
andare a Lui, per stringere con Lui un patto di
amore e di amicizia nel
segno del vero Amore!
Attraverso il gioco e la
sana competizione i
ragazzi si affrontano con
grande agonismo e spirito di squadra fianco a fianco,
piccoli e grandi (i ragazzi di III media sono i capisquadra!) non tanto per vincere ma soprattutto per
partecipare senza rivalità nascoste. Le squadre si
sono affrontate sabato e domenica pomeriggio
cimentandosi in varie discipline come il tiro alla fune,
la corsa nei sacchi, varie staffette, il canzoniere, la
gara di rugby, il lancio della bottiglia aperta, il gioco
della patata… L’agonismo, la grinta e la passione dei
ragazzi è stata totale per puntare l’obiettivo: arrivare
a tagliare il traguardo e cantare vittoria.
La squadra vincente ha vinto una bella pizza consumata insieme agli organizzatori; la seconda classificata ha vinto una torta gelato e la terza un gelato ad
ogni componente della squadra. Ma il momento centrale dell’intera festa è l’incontro speciale con Gesù
con la partecipazione di tutti i ragazzi alla Santa
Messa delle 9.30 della domenica.
La Messa delle 9.30 della domenica è quella dei
ragazzi; viene animata da loro per tutto l’anno, ma
la domenica della festa del ciao è davvero speciale: si
cura tutto nei minimi particolari! I canti, le letture,
l’offertorio... Tutto contribuisce a far diventare bello
l’ incontro con Gesù nell’Eucaristia. Con la festa del
ciao si dà inizio al catechismo, ai “primi venerdì”
anche per i ragazzi, si riapre l’Oratorio ANSPI per
tutta la stagione invernale mentre nel periodo estivo
c’è a disposizione per
tutti il Centro Oasi San
Leonardo Abate in contrada Serra Mangialatte a
un km, da Baselice.
E proprio all’Oasi si è
svolta la VII Festa dei
giovani domenica 19
ottobre. I giovani si sono
ritrovati nella mattinata
in oratorio per le iscrizioni alla festa e per le formazioni delle squadre.
Dopo la partecipazione alla Messa delle ore 11.30 in
Parrocchia, si sono recati all’Oasi per il pranzo a
sacco e poi, per l’intero pomeriggio, si sono divertiti
anche loro in variopinte gare e discipline sportive.
Nel tardo pomeriggio si è esibita una “band” musicale formata dai giovani presenti e cui ha fatto seguito
un bel momento di riflessione e di programmazione
pastorale per i giovani.
La parrocchia con queste iniziative si impegna a
sostenere i giovani e i ragazzi della comunità baselicese per dare loro un po’ di speranza nel futuro
inculcando loro l’amore per la propria terra e per le
proprie tradizioni.
don Michele Benizio
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ZONA TAMMARO - FESTA DI SANTA CECILIA
CONCORSO PER I CORI POLIFONICI
E VEGLIA DI PREGHIERA MISSIONARIA
In questi tempi ancora miti dell’autunno, nelle nostre
comunità fervono i lavori dell’inizio delle attività per il
nuovo anno pastorale. In rodaggio sono alcune parrocchie
dove sono stati nominati nuovi parroci. Ad esse in particolare va il nostro augurio sincero e cordiale perché con
l’aiuto del Signore costruiscano una Chiesa “Casa e
scuola di comunione”. L’associazione “S. Cecilia” di
Circello in collaborazione con i cori polifonici delle parrocchie di Circello e Castelpagano, ha indetto la seconda
rassegna di cori polifonici che si terrà a Circello nella chiesa dell’Annunziata il 23 novembre 2008, festa di Santa
Cecilia. Il presidente M° Vincenzo Del Grosso, l’associa-
zione ed i parroci sono lieti di invitare i cori di altri paesi a
partecipare con l’esecuzione di almeno due brani musicali
di libera scelta. I giovani del gruppo missionario di
Pontelandolfo guidati dai loro animatori hanno organizzato una veglia di preghiera missionaria, che sarà celebrata
domenica 26 ottobre alle ore 20 nella chiesa di S. Maria
degli Angeli. Essi sono contenti di invitare i loro coetanei
e le comunità parrocchiali dei paesi vicini ad unirsi a loro
per chiedere al Signore santi sacerdoti, zelanti religiosi e
religiose e ferventi laici per diffondere il regno di Dio in
questi tempi diffidi ma anche belli della storia.
don Giuseppe Girardi
ZONA PASTORALE BELVEDERE
CORSO PRE-MATRIMONIALE
Sabato 18 ottobre, alle ore 20.30, presso
l’oratorio della parrocchia di Sant’Agnese
in San Giorgio del Sannio, inizia il percorso di formazione e riflessione in preparazione al matrimonio. L’iniziativa è aperta
alle coppie delle parrocchie della zona,
previo contatto con il loro parroco.
FORMAZIONE PER CATECHISTI
La nascente equipe di catechesi della Zona
Pastorale Belvedere, propone ai catechisti
del suo territorio, un percorso di formazione, verifica e confronto, presso l’oratorio di S. Agnese in San Giorgio del Sannio.
Il primo incontro si è tenuto venerdì 10
ottobre e ha visto la partecipazione di
circa settanta catechisti (accompagnati dai
loro parroci) provenienti da quasi tutte le
parrocchie della zona. La serata è iniziata
con i saluti del vicario foraneo don Pino
Mottola, seguiti dall’intervento di don
Ermanno Ruocchio, direttore dell’Ufficio
Catechistico Diocesano, e dalla presentazione del percorso formativo da parte di
don Alessandro Grimaldi. Quest’ultimo
ha sottolineato che l’intenzione non è
quella di trasmettere alcune nozioni della
dottrina cristiana. L’argomento oggetto di
studio non è il contenuto del catechismo,
ma l’azione catechistica in sé, a partire
dalla prassi attuale nelle nostre parrocchie:
la centralità della Parola di Dio, la figura
del catechista, le relazioni interpersonali
all’interno del gruppo, gli strumenti di
comunicazione, sono alcuni degli argomenti sui quali si rifletterà.
Questa scelta nasce dall’esperienza vissuta
delle nostre comunità, dalla necessità di
dover ripensare nuove dinamiche per
rispondere ai mutamenti dell’epoca in cui
viviamo, tenendo presente come essi si
manifestano nella diocesi di Benevento e
in particolare nella zona pastorale
Belvedere. Ogni azione educativa, infatti,
richiede conoscenza della situazione di cui
si parla, consapevolezza teorica di ciò che
si vuole trasmettere, organizzazione pratica dei mezzi e degli strumenti a disposizione e motivazione spirituale in ciò che si
fa. I destinatari di questa proposta sono
innanzitutto i catechisti e chi desidera
diventarlo, ma anche chi vuole semplicemente accrescere la propria personale formazione cristiana attraverso la riflessione
ed il confronto. L’obiettivo prefissato è
quello di creare una nuova mentalità tra i
catechisti, affinchè possano rivedere l’attuale prassi formativa e riproporre adeguati itinerari di educazione alla fede. Il
metodo utilizzato, suggerito dalla CEI, è
quello dei laboratori, nei quali si lavorerà
secondo criteri empirico-critici. Si parte
dall’osservazione delle esperienze che,
attraverso finestre teoriche e lavori di
gruppo, vengono valutate, studiate ed
eventualmente corrette. Gli argomenti
sono divisi per moduli: area biblica, catechetica, pedagogica, comunicativo-relazionale, progettuale. La proposta non ha
la pretesa di essere esaustiva. Si tratta di un
primo confronto, dove vengono trattate
“soltanto” alcune linee generali per una
possibile rinnovata azione catechistica, al
fine di offrire un servizio utile alla propria
comunità parrocchiale e quindi alla
Chiesa. Il prossimo incontro si terrà
venerdì 14 novembre.
LEZIONI BIBLICHE
Ogni terzo mercoledì del mese, alle 19.30,
presso la parrocchia di S. Agnese in San
Giorgio del Sannio, corso di formazione
biblica. Gli incontri saranno tenuti da P.
Antonino, dei frati francescani conventuali del convento di piazza Dogana in
Benevento, che introdurrà i partecipanti
nel mondo della Bibbia, presentandone la
struttura e le modalità di approccio.
don Alessandro Grimaldi
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GLI INCONTRI SI TERRANNO ALL’OASI MARIA IMMACOLATA DI MONTECALVO IRPINO
CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI
PER I SACERDOTI E I DIACONI
Corso di esercizi spirituali per i sacerdoti e i diaconi
della diocesi di Benevento. Oasi Maria Immacolata,
Montecalvo Irpino (AV) 24-28 novembre 2008.
Carissimi, anche quest’anno il nostro Arcivescovo ha
voluto che venisse organizzato un corso di esercizi
spirituali per i sacerdoti e diaconi della nostra
Arcidiocesi.
Il corso, che si terrà a Montecalvo Irpino presso
l’Oasi Maria Immacolata, inizierà alle ore 16:00 di
lunedì 24 novembre p.v. e terminerà con il pranzo di
venerdì 28 novembre.
Ci guiderà nelle meditazioni dom Romano Cecolin,
Abate benedettino del monastero di Finalpia (SV),
esperto di “Lectio Divina”.
Tema del corso sarà: “La Parola nella vita del presbitero”.
La quota di partecipazione al corso è di € 160,00
(relativa al solo costo dei quattro giorni di pensione
completa in camera singola con servizi). La quota è
indivisibile e al momento dell’iscrizione è necessario
versare un anticipo di € 50,00.
È vivo desiderio del nostro Arcivescovo che tutti i
sacerdoti e diaconi partecipino a questi esercici per
poter vivere insieme un forte momento di crescita
spirituale e per poter rafforzare la comunione all’interno del nostro presbiterio.
È importante comunicare al più presto e, comunque,
entro e non oltre il 15 novembre p.v. La propria
adesione a:
don Pietro Florio, c/o Parrocchia San Donato
Benevento, tel. 0824.28.198; 347.55.65.694; e-mail:
[email protected]
don Pompilio Cristino, c/o Curia Arcivescovile
Benevento, tel. 0824.32.33.28; 0824.21.779; fax
0824.32.33.75
don
Alessandro
Saraco,
c/o
Segreteria
dell’Arcivescovo di Benevento, tel. 0824.32.33.02;
347.54.36.508; e-mail: [email protected]
Qualora dovessero esserci delle necessità particolari
in relazione al vitto o all’alloggio è necessario comunicarle al momento della prenotazione.
Si raccomanda di portare camice e stola per la concelebrazione e breviario e bibbia per la preghiera
liturgica e personale.
In attesa di un vostro riscontro, mi affido alle vostre
preghiere. Fraternamente in Cristo.
don Pietro Florio
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DIARIO
ARCIVESCOVO
29 ottobre – 27 novembre 2008
MER. 29
H.
CONFERENZA EPISCOPALE CAMPANA
GIUBILEO SACERDOTALE MONS. MAINOLFI
PARROCCHIA S. GENNARO
GIOV. 30 H. 9.30
CONSIGLIO PRESBITERALE
VEN. 31 H. 9.30
UDIENZE
H. 18.00
INIZIO MINISTERO DON A. FRAGNITO
DOM 02 H. 10.30 COMMEMORAZIONE DEFUNTI
H. 18.30
COMMEMORAZIONE DEFUNTI
LUN. 03 H. 9.30
UDIENZE
H. 16.30
SCUOLA DELLA PAROLA
MAR. 04 H. 7.00
SANTA MESSA
H. 9.30
UDIENZE
MER. 05 - GIOV. 20 VIAGGIO PASTORALE IN AUSTRALIA
VEN. 21 H. 7.30
SANTA MESSA
H.
10.00
17.30
H.
9.30
9.30
H. 18.30
DOM. 23 H. 17.30
UDIENZE
UDIENZE
FESTA SANTA CECILIA
SANTA MESSA
LUN. 24 H. 9.30
VEN. 28
GIOV. 27 H. 9.30
ESERCIZI SPIRITUALI CLERO DIOCESANO
SAB. 22
Supplemento a
Periodico
di impegno religioso
socio-culturale
H.
RITIRO DEL CLERO
A cura dell’Ufficio
Comunicazioni Sociali
Benevento
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Stampa
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Beneventana s.r.l.
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Progetto grafico
e impaginazione
Daniele Leone
POMPEI
EPISCOPIO
EPISCOPIO
TORRECUSO
CIMITERO
CATTEDRALE
EPISCOPIO
SEMINARIO
SEMINARIO
EPISCOPIO
MONASTERO
VISITAZIONE
EPISCOPIO
EPISCOPIO
CATTEDRALE
CONTRADA
IANNASSI
MONTECALVO
IRPINO
MONTECALVO
IRPINO
AGENDA
29 ottobre – 27 novembre 2008
MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE
GIOVEDÌ 30 OTTOBRE
VENERDÌ 31 OTTOBRE
LUNEDÌ 03 NOVEMBRE
DOMENICA 09 NOVEMBRE
DOMENICA 23 NOVEMBRE
GIUBILEO SACERDOTALE MONS. PASQUALE MAINOLFI
PARROCCHIA SAN GENNARO - H. 17.30
CONSIGLIO PRESBITERALE
SALA VERDE - H. 9.30
INIZIO MINISTERO DON A. FRAGNITO
TORRECUSO - H. 18.00
SCUOLA DELLA PAROLA
SEMINARIO ARCIVESCOVILE H. 16.30
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE PER IL SOSTEGNO
ECONOMICO DEL CLERO
LUNEDÌ 24 VENERDÌ 28
NOVEMBRE
GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE
ESERCIZI SPIRITUALI CLERO DIOCESANO - MONTECALVO IRPINO
RITIRO DEL CLERO - MONTECALVO IRPINO - H. 9.30
CRESIME
Sabato 08 novembre
H.
10.45
Cattedrale