Anno II - N° 14 Ottobre 2008
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Anno II - N° 14 Ottobre 2008
Notiziario mensile dell’Arcidiocesi di Benevento - Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali - Anno II - N° 14 Ottobre 2008 “A VELE SPIEGATE” LA chiesa beneventana, dunque, prende il largo. L’anno pastorale è appena iniziato, ma la barca è già sospinta lontano dalla riva. Si va verso il mare aperto. E, in piena navigazione, è necessario essere preparati ad ogni imprevisto. Ecco perché si è scelto di lavorare attraverso un metodo ben preciso: delineare un progetto pastorale, strategie operative attraverso le quali raggiungere obiettivi chiari, in tempi definiti e con ruoli precisi per ognuno degli operatori coinvolti nel grande disegno di evangelizzazione della Chiesa universale, e quindi, della chiesa beneventana. In piena navigazione, allora, ma con una traiettoria precisa. In libero movimento, ma inseriti in un disegno. In azione su una sorta di “barca a vele spiegate” sospinta dalla forza creativa dello Spirito Santo. d.d’a. CEI EVENTO Il forte monito del cardinale Angelo Bagnasco alle pagine 2-4 AGGIORNAMENTO alle pagine 5-6 INCONTRI Il clero sannita riflette sul Postmoderno alle pagine Messaggio per la giornata del ringraziamento Esercizi spirituali dal 24 al 28 novembre 8-9 a pagina 15 ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 2 Pagina CEI: COMUNICATO FINALE DEL CARDINALE ANGELO BAGNASCO “PREOCCUPA LA VIOLENZA CONTRO GLI IRREGOLARI: SONO NOSTRI FRATELLI” Il Consiglio Episcopale Permanente, presieduto da S.Em. il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, si è riunito per la sua sessione autunnale dal 22 al 25 settembre 2008, presso la sede della CEI in Roma. Durante i lavori è stata avviata la riflessione per definire il tema degli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020; è stato approvato il testo della “Lettera ai cercatori di Dio” ed è stata esaminata la prima bozza della nota “Educare al bene comune”. Sono stati quindi approvati il Messaggio per la Giornata per la vita del 2009 e una lettera del Consiglio Episcopale Permanente al nuovo Presidente dell’Azione Cattolica Italiana. 1. La Chiesa come “comunione” al di là di contrapposizioni e riduzioni “La peculiare unione che fa di tutte le membra un medesimo corpo, il Corpo mistico di Cristo”, ha dato l’avvio a una riflessione volta a riscoprire nell’oggi il mistero della Chiesa. Valorizzando la nota immagine dell’Apostolo Paolo, di cui ricorre quest’anno il bimillenario della nascita, il Cardinale Presidente ha inteso così riproporre la “comunione” come chiave di lettura essenziale della Chiesa e come via per evitare “presunte antinomie o approcci unilaterali”. Non c’è contrapposizione – ha puntualizzato S.Em. il Card. Bagnasco – “tra la Chiesa verticale e quella orizzontale, tra la comunione visibile e quella invisibile, tra la comunione eucaristica e quella gerarchica”, tra Chiesa universale e Chiesa particolare. Tale visione condivisa ha costituito la premessa per un ascolto attento della situazione ecclesiale nel mondo e nel nostro Paese. Si è espressa, in primo luogo, accorata solidarietà a tutti i cristiani vittime oggi di persecuzione, come è tragicamente accaduto nelle ultime settimane nella regione indiana dell’Orissa, non senza aver ribadito la necessità di un forte impegno per la tutela e la promozione del diritto alla libertà religiosa, “quale caposaldo della civiltà dei diritti dell’uomo e come garanzia di autentico pluralismo e vera democrazia”. Riandando alla Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata nel luglio scorso a Sydney, si è evidenziato come essa si sia rivelata ancora una volta una straordinaria occasione di dialogo tra il Papa e le giovani generazioni, confermando che la missione costituisce l’autentico respiro della Chiesa e lo sprone di una coraggiosa evangelizzazione. I Vescovi che hanno accompagnato i giovani in Australia si sono detti convinti che lo stesso carisma episcopale ritrovi a contatto con loro la sua connaturale dimensione di paternità e di guida nel cammino spirituale. Tutti sono stati colpiti dall’esperienza del silenzio che ha contraddistinto diversi momenti della GMG e che ha confer- mato la disponibilità dei giovani a una ricerca seria ed esigente, specialmente quando sono aiutati da educatori veri – sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli laici –, capaci di coglierne e orientarne al meglio la naturale attitudine al bene e al bello. A tali educatori va la riconoscenza e l’incoraggiamento dei Vescovi italiani. Un altro significativo luogo di esperienza ecclesiale è stato individuato nel pellegrinaggio, facendo memoria del recente viaggio apostolico di Benedetto XVI a Lourdes, in occasione del centocinquantesimo anniversario delle apparizioni mariane. Infatti, “la dimensione del pellegrinaggio popolare, lungi dal rivelarsi obsoleta, sta in realtà conoscendo una stagione di sorprendente rilancio”. È ciò che vivono le tante persone di ogni età e condizione sociale che affollano i santuari del nostro Paese e all’estero e che sono parte di un popolo che cerca “non necessariamente (…) il miracolo sperato o già ottenuto, ma piuttosto la forza di andare avanti, un senso per cui valga la pena vivere”. Sia l’evento della GMG che l’esperienza del pellegrinaggio inducono a ritenere che l’impegno evangelizzante della Chiesa debba assumere sempre di nuovo la forma dell’accompagnamento educativo, che sostiene e incoraggia l’esperienza quotidiana e sa farsi carico degli interrogativi e dei bisogni dell’uomo d’oggi. Si tratta, a ben vedere, di trovare nella profondità sacramentale della comunione ecclesiale le energie ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina per affrontare con lucidità e realismo aperto alla speranza le grandi sfide poste da una società in rapida trasformazione. A partire da tale consapevolezza, i membri del Consiglio Permanente hanno avviato una riflessione preparatoria che sfocerà nell’individuazione, da parte della prossima Assemblea Generale, del tema degli orientamenti pastorali della Chiesa in Italia per il decennio 2010-2020. A tal fine, la Segreteria Generale è stata incaricata di preparare un “libro verde” sulla questione educativa. 2. L’educazione liturgica delle comunità e la formazione dei futuri presbiteri La valutazione della traduzione italiana dell’eucologia del “proprio” del Tempo e di quello dei Santi della editio typica tertia del Messale Romano è stata l’occasione per ribadire l’esigenza sempre più diffusa di una nuova e approfondita educazione spirituale e liturgica. Penetrare le parole e le azioni della vita sacramentale della Chiesa è la strada da tutti richiamata per aiutare i credenti a cogliere in profondità il significato delle celebrazioni liturgiche, in particolare dell’Eucaristia. Per favorire una più fruttuosa partecipazione occorre infatti interiorizzare i segni liturgici. Solo questa disposizione d’animo può guarire le comunità dal rischio dell’approssimazione e della banalizzazione, facendo riscoprire il gusto e la bellezza dell’ars celebrandi. L’elaborazione di un parere richiesto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, in ordine alla preparazione di una nuova edizione della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis, ha con- sentito di riflettere su alcuni temi concernenti la formazione dei futuri presbiteri. È emersa in particolare la necessità di colmare la distanza tra la formazione accademica e l’avviamento al ministero pastorale, garantendo una più proficua integrazione di tutte quelle dimensioni (umana, teologica, pastorale, spirituale) che configurano, sotto i diversi profili, il ministro di Dio. Ciò sarà possibile solo se i candidati interiorizzeranno la necessità di un cammino di fede adeguato alle esigenze del servizio a cui sono chiamati e saranno accompagnati da educatori capaci di dare unità al percorso formativo del seminario. 3. Lo scenario sociale e politico: superare il catastrofismo “Più che un Paese da incubo, il nostro è un Paese che ciclicamente conosce gli spasmi di un travaglio incompiuto, dove però i segmenti luminosi non mancano e i punti di forza neppure”. Questa interpretazione semplice e pacata, espressa dal Cardinale Presidente, è stata condivisa dai membri del Consiglio Permanente, i quali a loro volta l’hanno arricchita di notevoli spunti. Proprio il contatto diretto con la gente favorisce infatti la percezione della delicatezza del momento presente, soprattutto per 3 quelle famiglie che faticano a fronteggiare gli effetti della crisi economica, anche se non mancano segnali che attestano una nuova consapevolezza dell’importanza di legami stabili e del bisogno di punti di riferimento autorevoli. A partire da queste considerazioni, è stato ribadito che la legittima aspirazione a un modello federalista, soprattutto in campo fiscale, se può essere incentivo a una maggiore responsabilità nella gestione delle risorse, non può pregiudicare il principio della solidarietà e della comunanza dei destini, cardini dell’unità del Paese. Speciale attenzione è stata riservata pure al fenomeno dell’immigrazione, notando che singoli episodi di intolleranza non possono far dimenticare “una secolare cultura dell’accoglienza e di rispetto per il fratello – per quanto diverso – in difficoltà”. Su tale problema l’accorato appello di Benedetto XVI offre gli elementi necessari per inquadrare il fenomeno migratorio “all’interno di una visione umanistica irrinunciabile e in un contesto nel quale ciascuna delle parti interessate ha responsabilità e doveri”. Cultura dell’accoglienza non significa ovviamente minore attenzione ai problemi della sicurezza, mediante politiche di superamento della marginalità e di salvaguardia della legalità. La drammatica vicenda di Eluana ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 4 Pagina Englaro ha posto in evidenza una situazione che tocca in Italia ben duemila persone. Nell’affrontare la questione, i Vescovi hanno anzitutto espresso vicinanza a loro e alle rispettive famiglie, ribadendo l’importanza di accrescere una spiritualità della condivisione e della presa in carico di chi soffre, così che la comunità cristiana sia sempre partecipe delle ferite e delle prove di tanti uomini e donne e la società civile non faccia mancare i necessari supporti per il concreto esercizio della cura dei malati che hanno perso ogni autonomia. In secondo luogo, a fronte del rischio di pronunciamenti giurisprudenziali che aprano la strada nel nostro Paese all’interruzione legalizzata della vita, mediante la sospensione dell’idratazione e del nutrimento, hanno aderito alla puntuale determinazione evocata nella prolusione dal Cardinale Presidente, il quale ha ricordato che un’eventuale legge sul “fine vita” sarebbe cosa ben diversa da una normativa che legittimi la nozione di testamento biologico, espressione di una cultura dell’autodeterminazione: “quel che in ultima istanza chiede ogni coscienza illuminata, pronta a riflettere al di fuori di logiche traumatizzanti indotte da singoli casi per volgersi al bene concreto generale, è che in questo delicato passaggio – mentre si evitano inutili forme di accanimento terapeutico – non vengano in alcun modo legittimate o favorite forme mascherate di eutanasia, in particolare di abbandono terapeutico, e sia invece esaltato ancora una volta quel favor vitae che a partire dalla Costituzione contraddistingue l’ordinamento italiano”. In tale contesto di rispetto della vita, dal concepimento alla fine naturale, si inserisce pure l’approvazione del Messaggio che sarà pubblicato in occa- sione della Giornata per la vita del 2009, intitolato “La forza della vita nella sofferenza”, a conferma della costante attenzione della comunità cristiana a questa frontiera decisiva dell’esistenza umana, capace di evidenziare la forza innovativa e paradossale del messaggio evangelico, che in Cristo trasforma la sofferenza e la morte stessa in occasione di riscatto e salvezza. 4. Lettera all’Azione Cattolica Italiana, documenti e adempimenti statutari In conformità a quanto deciso nella sessione del 27 maggio scorso, è stata licenziata una lettera al Presidente dell’Azione Cattolica Italiana recentemente eletto, per “manifestare l’interesse e l’attenzione che il C o n s i g l i o Episcopale Permanente, facendosi voce dei Vescovi italiani, prova nei confronti dell’Associazione, alla quale guarda con viva gratitudine e fiduciosa attesa”. È stato dato l’assenso alla pubblicazione di una “Lettera ai cercatori di Dio”, a firma della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi: il testo, che vedrà la luce nei prossimi mesi, si propone come strumento sia per la lettura e la meditazione personale, sia per dialoghi destinati al primo annuncio, previi all’approfondimento proprio degli strumenti catechistici. Si è dato mandato alla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro di perfezionare la stesura di una nota intitolata “Educare al bene comune”, ripresentandola al Consiglio Permanente per l’approvazione definitiva. Fra gli adempimenti giuridicoamministrativi, è stato deliberato, a far data dal 1° gennaio 2009, l’incremento del 3% del valore del punto per il calcolo della remunerazione del clero, fissandolo a € 12,36, ed è stata stabilita la quota della remunerazione che deve essere assicurata alle Facoltà teologiche e dagli Istituti superiori di scienze religiose ai sacerdoti impegnati in qualità di docenti stabili e di officiali a tempo pieno. È stata riconosciuta la rilevanza nazionale del Movimento Testimoni del Risorto, approvandone lo statuto. Sono stati inoltre approvati il nuovo statuto del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI) e alcune modifiche allo statuto del M o v i m e n t o Apostolico Ciechi (MAC). 5. L’annuncio della nomina del nuovo Segretario Generale Al termine dei lavori, il Cardinale Presidente ha annunciato che il Santo Padre, su proposta della Presidenza, sentito il Consiglio Episcopale Permanente, ha nominato Segretario Generale della CEI, per il prossimo quinquennio, S.E. Mons. Mariano Crociata (nella foto), Vescovo di Noto. Questi assumerà l’incarico il 20 ottobre prossimo. In tale occasione il Presidente, anche a nome dei Vice Presidenti e di tutto l’Episcopato, ha espresso profonda gratitudine per il lavoro svolto al Segretario uscente, S.E. Mons. Giuseppe Betori, recentemente eletto alla sede arcivescovile di Firenze. ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina 5 MESSAGGIO PER LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO (9 novembre 2008) “HO AVUTO FAME E MI AVETE DATO DA MANGIARE” (MT 25,35) L a parola del Vangelo ci ricorda che il pane dato al povero è dato a Gesù stesso. Egli lo riceve da noi, lo trasforma e ce lo ridona moltiplicato e arricchito di nuova forza: è il “pane quotidiano”, che il Signore ci ha insegnato a chiedere al Padre. I discepoli avevano implorato: “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11,1). La risposta di Gesù rivela il suo dialogo profondo e concreto con il Padre: sintesi di una spiritualità incarnata, il Padre Nostro pone al centro la richiesta del “pane quotidiano”. Il dialogo dell’uomo con Dio passa anche attraverso la richiesta di un bene primario come il pane, così come tutta la vita di Cristo ha attinto dal mondo rurale, in tante sue dimensioni, ispirazione per annunciare il Regno di Dio. La Chiesa, seguendo l’insegnamento del Vangelo, non solo prega “dacci oggi il nostro pane quotidiano” ma, sull’esempio del Signore che ha sfamato la folla moltiplicando pani e pesci, si impegna in tutti i modi con innumerevoli iniziative di promozione umana e di condivisione, perché a nessuno manchi il necessario per vivere. È questo il motivo per cui oggi ci rivolgiamo al Padre fonte di ogni bene, anche di quelli offertici dalla terra, fiduciosi del suo intervento e del suo aiuto nell’impegnativa ricerca della via migliore per rendere giustizia a ogni uomo, cui spetta la possibilità di sostenersi con dignità attraverso l’accesso al cibo di cui ha bisogno per v i v e r e . “Fondamentale è «sentire» la terra come «nostra casa comune» e scegliere, per una sua gestione a servizio di tutti, la strada del dialogo piuttosto che delle decisioni unilaterali”. Questo invito, contenuto nel messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 41a Giornata Mondiale della Pace, ci stimola a considerare anche quest’anno la Giornata del Ringraziamento come un’occasione di riflessione per contribuire alla realizzazione della pace attraverso la giustizia, con particolare riferimento alla destinazione universale delle risorse alimentari. Questo richiamo si colloca in un periodo segnato da un fenomeno, manifestatosi negli ultimi anni con caratteristiche inedite e, per molti versi, drammatiche, che ha come risultante la crescita incontrollata dei prezzi dei prodotti alimentari. L’umanità sta vivendo una crisi alimentare non più limitata, come nel passato, a poche aree del pianeta, ma ten- denzialmente estesa anche a quelle popolazioni da tempo considerate immuni da tale rischio. È importante saper dar ragione di questa crisi, evidenziandone anzitutto le cause: mutamenti climatici, con il verificarsi di ripetuti fenomeni di siccità o inondazioni in aree importanti per la produzione di cereali, aumento della domanda di cereali e mangimi da parte di Paesi emergenti, minore investimento di cereali per alimentazione a beneficio di produzioni per biocarburanti, crescita del prezzo e speculazioni finanziarie sul petrolio e sulle derrate alimentari. Questa situazione determina una redistribuzione del reddito tanto più odiosa, quanto più penalizzante per i Paesi poveri. Risulta quindi necessario, dopo averne evidenziate le cause, lavorare per trovare gli strumenti idonei per risolvere questa situazione di ingiustizia. Il segno compiuto da Gesù con la moltiplicazione dei pani e dei pesci offerti da un ragazzo rimasto sconosciuto (cfr Gv 6,9) indica chiaramente la via della disponibilità alla condivisione come strada maestra per risolvere nella giustizia il problema alimentare. Come altri settori che fanno riferimento alla convivenza umana, anche l’agricoltura deve essere considerata una componente essenziale del “bene comune”. Come, infatti, abbiamo affermato nella Nota pastorale «Frutto della terra e del lavoro dell’uomo», “va riconosciuto che il problema della fame, con la sua drammatica rilevanza etica e politica, non dipende tanto dalla disponibilità complessiva di cibo a livello globale, quanto dalla distribuzione non equa delle capacità di ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 6 Pagina produzione e da fattori di arretratezza e ingiustizia economica e sociale, per i quali troppi esseri umani non hanno ancora un adeguato accesso agli alimenti anche in aree e Paesi del mondo autosufficienti quanto alla produzione agricola” (n. 10). Nel messaggio alla Conferenza di alto livello sulla sicurezza alimentare mondiale promossa dalla FAO a Roma dal 3 al 5 giugno scorso, Benedetto XVI ha affermato che “ogni persona ha diritto alla vita: pertanto, è necessario promuovere l’effettiva attuazione di tale diritto e si debbono aiutare le popolazioni che soffrono per la mancanza di cibo a divenire gradualmente capaci di soddisfare le proprie esigenze di un’alimentazione sufficiente e sana”. Lo sviluppo dell’agricoltura e l’attenzione al mondo rurale devono essere ben presenti a quanti sono chiamati a compiere scelte politiche di lungo respiro. A questo proposito, ancora nel messaggio alla FAO, cogliamo il monito del Santo Padre, il quale ci ricorda che “vanno elaborate nuove strategie di lotta alla povertà e di promozione rurale. Ciò deve avvenire anche INIZIATIVE attraverso processi di riforme strutturali, che consentano di affrontare le sfide della medesima sicurezza e dei cambiamenti climatici; inoltre, occorre incrementare la disponibilità del cibo valorizzando l’industriosità dei piccoli agricoltori e garantendone l’accesso al mercato”. A partire dalla cosiddetta “sovranità alimentare” e dal “primario diritto al cibo”, desideriamo incoraggiare tutti coloro che, a livello istituzionale o associativo, come singoli e come comunità, si adoperano per contribuire alla soluzione di questo problema, rafforzando il ruolo dei piccoli coltivatori nei Paesi in via di sviluppo, incoraggiando i mer- cati locali e regionali, denunciando le politiche monopolistiche delle grandi industrie agro-alimentari e infine promuovendo il benessere della famiglia rurale e in particolare delle donne. Non possiamo non concludere volgendo il nostro sguardo adorante all’Eucaristia, “pane vivo, disceso dal cielo” (Gv 6,51). Essa è per noi cristiani modello e fonte di autentica solidarietà: chi si nutre del Pane di Cristo non può restare indifferente dinanzi a chi, anche ai nostri giorni, è privo del pane quotidiano, nella sicura speranza che la preghiera del giusto non rimarrà inascoltata, secondo le parole del salmista: “Il Signore rimane fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi” (Sal 146,6-9). La Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. IL PROGETTO DELL’UFFICIO SCUOLA GUIDATO DA DON LIVIO IANNACCONE Corso di perfezionamento “IRC tra arte e teologia” L’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Benevento, in collaborazione con la PFTIM sezione san Luigi di Napoli, scuola di alta formazione di arte e teologia, ha organizzato il corso di perfezionamento dal titolo IRC tra arte e teologia. Le lezioni si terranno sempre di lunedì, dalle ore 15 alle ore 19 presso la Sala Madonna delle Grazie del Seminario arcivescovile di Benevento. La prima lezione si svolgerà il 27 ottobre. Il calendario successivo sarà il seguente: 24 novembre 2008, 22 dicembre 2008, 19 gennaio 2009 e 16 febbraio 2009. Il corso sarà articolato sulle seguenti tematiche: arte moderna ispirata al cristianesimo; la bellezza: luogo teologico e artistico; processo di grammatica artistica dal paleocristiano al tardo medioevo; la comunicazione tra arte e teologia; etica filosofica dell’arte; interculturalità; psicologia e sociologia dell’arte e dei consumi turistici e culturali; metodologia per la ricerca sui Beni Culturali di Benevento. Il corso di perfezionamento Irc, tra arte e teologia è rivolto a docenti di religione cattolica di ogni ordine e grado in servizio nelle scuole pubbliche dell’Arcidiocesi di Benevento. Per gli insegnati di religione di ruolo sarà rilasciata certificazione valida ai fini del punteggio nelle graduatorie regionali all’O. M. n. 27 del 21/02/08. Per gli insegnanti di religione a incarico annuale e per i supplenti sarà rilasciata analoga certificazione ai fini del punteggio negli elenchi diocesani. Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12. Telefono: 0824/323316 – Fax: 0824/323374 Sito web: www.ircbn.it email: [email protected] ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina 7 COMUNICAZIONI: AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE PER LAICI PER I MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE, RINNOVO DEL MANDATO A lla luce dell’esperienza dello scorso anno e dei suggerimenti pervenuti, anzitutto si ritiene opportuno operare una distinzione tra i ministri laici e le suore. Pertanto, per ciò che riguarda le suore, saranno le relative Madri Superiore a garantire la formazione e l’aggiornamento. Il mandato sarà ad esse rinnovato ogni anno nel corso della celebrazione della giornata per la vita consacrata (2 febbraio). Tutte coloro che devono rinnovare il mandato annuale presenteranno all’Ufficio Liturgico la propria domanda, insieme alla richiesta del parroco nel cui territorio si esercita il ministero, entro il 20 dicembre. I ministri laici, invece, sono tenuti a partecipare in questo anno al corso di formazione sulla Parola di Dio “Scuola della Parola” organizzato dal nostro ISSR. Gli incontri si terranno presso il seminario Arcivescovile da Novembre a Maggio dalle ore 16,30 alle ore 18,30 con scadenza quindicinale. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione di cui una copia dovrà essere consegnata all’Ufficio Liturgico per il rinnovo del mandato. La partecipazione è quindi obbligatoria per tutti. Per INFORMAZIONI il rinnovo del mandato, inoltre, è necessaria la domanda del Parroco che attesta l’esercizio del ministero nel proprio territorio parrocchiale. Le domande dovranno pervenire all’Ufficio Liturgico entro il 31 gennaio 2009. Coloro che intendono ricevere per la prima volta il ministero straordinario della Comunione, invece, devono presentare domanda corredata dalla richiesta del proprio parroco entro il 31 ottobre p.v. Chi non è in possesso di diploma presso un istituto teologico e non frequenta alcun corso presso detti istituti deve necessariamente seguire gli appositi corsi di formazione presso la Scuola per i ministeri dello Studio Teologico o, lì dove sono previsti, anche nelle scuole zonali di formazione che si atterranno, per ciò che riguarda i corsi, alle indicazioni date dall’Ufficio e dallo Studio Teologico. NOTA LITURGICO-PASTORALE La parola di Dio nella vita della comunità cristiana Il nuovo anno pastorale vede la nostra Chiesa locale impegnata nella riscoperta dell’importanza della Parola di Dio nella vita della comunità cristiana. Pertanto, mi è sembrato doveroso fornire alcuni suggerimenti che possono liberamente essere accolti all’interno delle nostre comunità. Nelle chiese sarebbe opportuno allestire un “angolo della Parola” cioè uno spazio opportuno dove venga messa in particolare evidenza la Parola di Dio (es. Bibbia o Lezionario o anche testi biblici illustrati). E’ importante però che questo “angolo della Parola” sia curato opportunamente in modo tale che risalti l’adorazione di Cristo presente nella sua Parola (ad es. si possono utilizzare fiori freschi e ceri che nella nostra tradizione sono simbolo di particolare attenzione e venerazione, si può essere attenti a non lasciare aperta sempre la stessa pagina, ecc…). Importante è che non diventi un angolo in cui la Parola sembra abbandonata. E’ da evitare anche che questo angolo sia allestito sul presbiterio perché lì è già presente “l’altare della Parola” che è l’ambone. Sarebbe quindi inutile un “doppione della Parola” che liturgicamente non ha senso. Un secondo suggerimento riguarda proprio questo “altare della Parola”. Nelle nostre liturgie deve risaltare che l’ambone è il luogo dove si proclama la Parola di Dio e solo la Parola di Dio. Pertanto, si potrebbe maggiormente diffondere la lodevole consuetudine, già in uso in varie nostre chiese, di evitare di leggere dall’ambone tutto ciò che non è Parola di Dio. Ad esempio, saluti e discorsi (sempre possibilmente da evitare all’interno delle celebrazioni liturgiche) dovrebbero svolgersi in altro luogo adatto ma mai dall’ambone. Stessa cosa vale per il commentatore o per l’animatore liturgico. Le intenzioni per la preghiera dei fedeli o preghiera universale, invece, possono essere proferite anche dall’ambone. Credo sia utile ricordare anche l’importanza della “proclamazione della Parola” che non deve mai essere una semplice “lettura”. Pertanto si faccia il possibile per formare i nostri lettori a rendere un vero e proprio “servizio alla Parola”. È molto importante incentrare di più la predicazione sulla Parola. Pertanto restano fondamentali nella predicazione i criteri della brevità (non si dovrebbero superare i 10 minuti), della chiarezza espositiva dei concetti, del fondamento nella Parola e della attualizzazione “qui ed ora”. Concludo ricordando che l’Ufficio liturgico è a disposizione per concordare eventuali incontri/confronti che possono essere utili a quanto sopra auspicato. Pagina a cura di don Francesco Melito ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 8 Pagina IL POSTMODERNO AL CENTRO D L’ ultimo corso di aggiornamento del clero ha avuto come tema “Il postmoderno spiegato ai parroci” ed è stato guidato da don Armando Matteo. L’aggiornamento, quanto mai interessante e vivace, ha aiutato i partecipanti a prendere coscienza del fenomeno culturale della “post modernità” e delle enormi sfide e sollecitazioni che pone all’esperienza di fede cristiana. Nella prima relazione (“Il disagio postmoderno del cristianesimo”) il relatore si è soffermato ad illustrare il fenomeno della postmodernità. Dopo il fallimento della modernità caratterizzata dal rifiuto di Dio e dalla sovravalutazione dei progressi scientifici e tecnici, la postmodernità ha scelto di abbandonare ogni certezza e ogni valore per risolversi nel “nichilismo” e nel “relativismo” oltre che nel triste individualismo e nell’illusorio edonismo. La cultura postmoderna si presenta dunque come disagio, insofferenza, abbandono, “caduta del senso”. Il numero dei fedeli cristiani è drasticamente in diminuzione e soprattutto il mondo giovanile sembra non essere più interessato al discorso cristiano. La maggior parte delle persone non ha più alcuna “antenna” per recepire il messaggio della fede, anzi, ai più sembra che il cristianesimo non abbia nulla a che fare con il desiderio di felicità che è in ogni uomo. Senza dubbio la prima esigenza che si pone agli operatori della pastorale ed in particolare ai parroci chiamati a ricercare e offrire buone ragioni per credere nel Vangelo è quella di prendere coscienza di una tale situazione per rispondere efficacemente alle sue sfide. La seconda relazione (“Le coordinate della mentalità postmoderna”), dal taglio decisamente più filosofico, ci ha aiutati a riflettere sulle cause che hanno determinato la situazione attuale. Tali cause vanno ricercate in tre eventi che si sono verificati negli ultimi anni: La caduta del platonismo, la fine delle meta-relazioni e la caduta del muro di Berlino. a) Innanzitutto la caduta del platonismo. Al riguardo bisogna osservare che l’occidente si è formato a partire da alcuni pensatori di cui il più importante è Platone. Platone per la prima volta ci ha insegnato a guardare il mondo non semplicemente dal punto di vista della realtà sensibile e sperimentabile. Esiste una realtà “non visibile” che è molto più importante di quella visibile, anzi ciò che non si vede dà la spiegazione alle cose che si vedono. E’ Platone che ha inventato il concetto di eternità che successivamente è stato evangelizzato dal cristianesimo. E’ lui che ha insegnato che la natura di Dio è diversa da quella degli uomini. Ed è lui che ha avviato il discorso sulla vita oltre la morte. Oggi, invece, nessuno crede più che ciò che si vede è “solo” una parte della realtà. Per la cultura postmoderna esiste solo ciò che si vede e, dunque, il mondo metafisico non è più riconosciuto come esistente. b) Il rifiuto delle meta-relazioni. La società contemporanea ha visto nascere il pensiero relazionale. Oggi ogni cosa ha significato a seconda delle relazioni che instaura con le altre parti del sistema. Ciò che di una cosa interessa non è quello che essa è in se stessa (metafisica), ma l’uso che di essa se ne può fare. Si è imposta così la legge della tecnica: ciò che si può fare si deve fare. La mentalità tecnica ha aumentato il tenore di vita. La vita non è più concepita come un pellegrinaggio verso una meta da raggiungere anche con il sacrificio (idea sviluppata da S. Agostino); l’uomo non è un pellegrino, ma un viandante o un turista: non deve fare sacrifici, ma cogliere al volo le occasioni che gli si presentano (“life is now”). La via del sacrificio è diventata inumana e di conseguenza il messaggio cristiano è diventato incomprensibile: il paradiso bisogna viverlo su questa terra. c) La caduta del muro di Berlino (novembre 1989). Si è trattato di un fatto epocale dalle enormi conseguenze: sono nati nuovi alleanze, ideologie, partiti; la rappresentanza istituzionale ha smesso di essere un elemento a sostegno della propria credibilità; lo stesso valore della legge nasce dal consenso dei cittadini (nel diritto romano la legge aveva valore in se stessa). La terza relazione (“Il Vangelo tra estraneità e profezia”) ha ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina 9 DEL DIBATTITO DEI SACERDOTI evidenziato il fatto che il tempo della postmodernità ha reso più difficile all’uomo comprendere il Vangelo: la fede non sembra più essere “conveniente”; le persone hanno imparato ad andare avanti anche senza Dio; la famiglia ha smesso di essere il canale naturale della trasmissione della fede e di conseguenza certi valori e insegnamenti sono diventati estranei alle nuove generazioni. Gli orizzonti della libertà si sono ampliati enormemente ma ciò ha creato anche la terribile angoscia di essere “uomo libero”, uomo che deve scegliere e quindi che può anche sbagliare. Ed ecco allora che la società ha cominciato a proporre soluzioni stereotipate e scorciatoie ai problemi della vita. L’esempio più grande ci è dato dalla pubblicità che, proponendo soluzioni a buon mercato, tende ad eliminare l’angoscia del dover scegliere. Tutto questo, però, ha portato anche alla nascita di nuovi idoli che stanno creando situazioni disumane: dipendenza da “gratta e vinci”; dieta; spot; mezzi tecnologici sempre più sofisticati… A questo punto è necessario recuperare l’istanza critica del cristianesimo e il suo grande messaggio: Dio è Colui che serve l’uomo e non si serve dell’uomo. Nella quarta relazione (“Immaginare una nuova pastorale”) don Armando ha offerto quattro piste operative da percorrere per una nuova azione pastorale: 1- Innanzitutto bisogna chiarire che è cristiano chi si dona a Dio con tutto se stesso (non semplicemente chi crede ad alcune verità di fede o osserva alcune norme di condotta). Bisogna imparare a vedere il mondo con gli occhi di Gesù; lasciarsi plasmare dai suoi sentimenti; conoscere la Parola di Dio. I giovani devono essere aiutati a vedere nel Vangelo il libretto di istruzione della propria vita. 2 - Deve cambiare il modo di valutare la bontà della nostra azione pastorale. Non basta contare il numero delle persone presenti alle nostre celebrazioni o ai nostri eventi religiosi. Bisogna invece verificare se i cristiani sono sereni o depressi, felici o infelici, capaci o incapaci di perdono. Verificare se i cristiani sono davvero preoccupati di fare bene il proprio dovere; se sanno impegnare positivamente la loro libertà; se sanno investite le proprie capacità in opere di carità e di amore. 3 - E’ importante, poi, allargare gli orizzonti dell’ospitalità parrocchiale: creare nuovi spazi di accoglienza e di ascolto. Fare attenzione al cammino di maturazione nella fede che è lento e progressivo e, di conseguenza, distinguere l’adesione a Cristo dalle espressioni della diaconia per giungere alle quali ci vuole molta pazienza e tempo. Per tale ragione, vanno ideati percorsi, strutture, spazi di inserimento graduale nella vita della comunità. 4 - Molto importante è anche instaurare un nuovo rapporto con i movimenti ecclesiali. Essi, infatti, costituiscono una grazia di Dio e una grande novità, ma bisogna superare le grandi divisione che a volte essi generano nella Chiesa. Il cristianesimo è proposta per tutti gli uomini e non per pochi eletti. I movimenti allora devono inserirsi nel molto più ampio discorso parrocchiale e relazionarsi con il territorio. A conclusione dell’aggiornamento don Armando ha voluto offrire ai parroci alcuni suggerimenti su quelle che dovrebbero essere le loro virtù: 1- Riscoprire la profezia: annuncio della verità sull’uomo e su Dio. Il sacerdote deve aiutare gli uomini a superare l’idolatria delle cose e ad amare il vero bene. 2 - Sviluppare l’accoglienza e l’ascolto. Il parroco deve avere la capacità di rinunciare a qualcosa per scoprire quanto sia importante ascoltare, consigliare, guidare, confortare… Rivedere l’ordine delle priorità. 3 - Aiutare le persone a guarire dalla paura di vivere, a riprendere in mano la propria vita, ad entrare in un contatto personale con Gesù. Nella parrocchia gli uomini vanno portati a capire che Gesù li guarisce e li aiuta a stare in piedi. Il parroco deve essere un vero traghettatore verso Gesù. Don Pietro Florio ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 10 Pagina CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO 2° FESTIVAL DI CORTOMETRAGGI "FILMANDO LA SOLIDARIETÀ" I l Centro Servizi per il Volontariato della provincia della Benevento "Cantieri di Gratuità" promuove il 2° Festival di cortometraggi "Filmando la Solidarietà". I cortometraggi devono essere completamente ideati e realizzati da organizzazioni di volontariato, cittadini, film-makers, scuole e/o studenti di tutto il territorio nazionale. Attraverso la realizzazione dei film i cittadini e le associazioni potranno presentare se stessi, mostrare il loro modo di pensare e avvicinarsi alla comunità, analizzando una problematica sociale del loro territorio. Ogni partecipante od organizzazione dovrà presentare un cortometraggio della durata massima di 15 minuti, titoli di testa e coda compresi. Sono previste due sezioni: a tema libero nell'ambito solidale e/o sociale; sulla tematica immigrazione e migrazione.Il modulo d'iscrizione ed il bando completo è reperibile sul sito web del CeSVoB: www.cesvob.it o presso la segreteria del CeSVoB, al viale Mellusi 68, palazzo del Volontariato - 82100 Benevento. La data di scadenza per la spedizione o consegna PROMOZIONI CULTURALI del materiale è fissata per il giorno 15 dicembre 2008 (fa fede il timbro postale/corriere). I due migliori corti (uno per ciascuna delle due sezioni in concorso) saranno scelti da una commissione di esperti del settore. I premi in palio sono una videocamera e la realizzazione di copie in DVD dei cortometraggi vincitori. Tutti i film ammessi al concorso, saranno presentati al Festival "Filmando la Solidarietà" nel mese di gennaio 2009. Nell'ambito dell'iniziativa il CeSVoB organizza, nel mese di ottobre, anche un percorso formativo sulle tecniche di ripresa e montaggio audiovisivo, dal titolo "Scrivere e girare un cortometraggio", per consentire ai partecipanti una preparazione adeguata ai fini della produzione di corti. Il corso è gratuito e si terrà presso la sala formazione del CeSVoB di Benevento. I moduli formativi saranno tenuti da esperti del settore a livello nazionale. Per ulteriori informazioni scrivere a: [email protected] o telefonare al numero 0824-310092 fax 0824359795. L’IMPEGNO DEL CENTRO DI CULTURA “MONS. RAFFAELE CALABRÌA” "Art Today. Perché l'arte contemporanea è arte" Continua l'impegno del Centro di Cultura dell'Università Cattolica di Benevento a favore della promozione della cultura e dell'arte. Sarà il prof. Francesco Morante, noto docente di Storia dell'Arte presso il Liceo Artistico di Benevento e direttore artistico della Galleria d'Arte "Rosso Fenice" di Benevento a tenere le lezioni di "Art Today. Perché l'arte contemporanea è arte". Un nuovo ciclo di incontri, che inizieranno il 7 novembre prossimo e continueranno per quattro venerdì consecutivi presso la sede del Centro di cultura in piazza Orsini, con i quali si propone di avvicinare all'arte con- temporanea tutti coloro che non hanno una competenza specifica nel campo, ma che desiderano avere delle chiavi di lettura per poter leggere e comprendere autonomamente le diverse manifestazioni artistiche che caratterizzano la scena odierna."Oggi l'arte è molto diversa da quella prodotta fino a pochi decenni fa - spiega lo stesso professore Francesco Morante - spaziando in una molteplicità di linguaggi e tecniche prima sconosciuta. Ciò comporta che per poter comprendere l'arte è richiesto un approccio non superficiale. Ma questa comprensione è meno complicata di quanti molti pensano: basta solo avere il giusto approccio e la giusta metodologia". Tutti gli incontri si terranno sempre dalle ore 17 alle ore 19 nei giorni 7, 14, 21 e 28 novembre prossimi. Il Centro di cultura rilascerà un attestato di partecipazione a tutti coloro che ne faranno richiesta, potendo utilizzare come credito formativo per gli studenti o come formazione ed aggiornamento per gli insegnanti.Per tutte le informazioni su questa e le altre iniziative del centro di cultura è possibile contattare la segreteria ai numeri 0824 29267 o 328 6131890 oppure consultando il sito www.centrodicultura.eu. ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina 11 INIZIATIVA DELL’UFFICIO MISSIONARIO DIOCESANO ADOZIONI D’AMORE A DISTANZA: ECCO COME SOSTENERE I PICCOLI L’ Ufficio missionario diocesano continua a raccogliere adesioni per le cosiddette “Adozioni a distanza”. Negli ultimi anni circa 40 famiglie o singoli hanno aderito a questa importante forma di aiuto, tramite il Centro Missionario. Con questa iniziativa si sostengono in modo molto semplice la crescita e gli studi di un bambino (POIM) del Terzo Mondo, e si contribuisce così alla crescita sociale delle nazioni povere. Con una limitata quota annuale (260 Euro) è possibile pagare completamente gli studi scolastici di un bambino. Di lui si riceveranno tutte le informazioni utili, e una sua fotografia. Regolarmente si riceveranno notizie sui progressi del bambino da parte del missionario responsabile. E’ possibile scrivere al missionario o al responsabile dell’Istituto a cui appartiene il bambino, iniziando così un contatto diretto. Riteniamo che questo tipo di aiuto sia molto utile per opera- re una vera “crescita” umana e sociale nei paesi poveri: senza grossi clamori, ma “a goccia a goccia” è possibile offrire l’opportunità di istruzione a molti bambini. Aderire a questa iniziativa è molto semplice: basta farci sapere la propria disponibilità, telefonandoci o dicendolo in Parrocchia. L’adottante, dopo aver effettuato il versamento postale, riceverà a casa sua tutto il materiale informativo, la fotografia del bambino, e le lettere del missionario o dell’Istituto responsabile. La gran parte delle Adozioni a distanza sottoscritte tramite il nostro Ufficio sono nelle missioni gestite dal PIME (Pontificio Istituto delle Missioni Estere di Milano), ma siamo in contatto per le adozioni anche con altri istituti (Comboniani, Suore Missionarie, POIM, POSPA, ecc.). In questi anni sono state sottoscritte inoltre anche due adozioni a distanza di seminaristi (POSPA) in Paesi di Missione (India ), che si stanno preparando a diventare sacerdoti. Inoltre il nostro Ufficio ha intenzione di organizzare alcuni incontri durante l’anno a cui sono invitati tutti gli adottanti. Con essi è possibile incontrarci fra di noi e conoscere alcu- ni missionari che ci portano esperienze dirette proprio da quei paesi dove giunge il nostro aiuto. Milioni di bambini soffrono la fame o vivono in condizioni disumane! Centinaia di milioni di piccoli non potranno mai studiare e rimarranno analfabeti per tutta la vita! Milioni di bambini, specialmente in Africa e Asia, sono costretti a lavorare in condizioni di schiavitù, o sono avviati verso l’orribile mercato della prostituzione infantile! Noi cristiani non possiamo rimanere indiffenti! Più “Adozioni d’amore a distanza” ci saranno e più bambini avranno realmente la possibilità di studiare e di costruire un futuro migliore per sé, per la propria famiglia e per il paese in cui vivono. “Regaliamoci” un’Adozione a distanza, o “regaliamola” ai nostri bambini o ai nostri nipotini: quale occasione migliore per fare veramente un regalo che sia un gesto di Amore? “ Se sei interessato a sottoscrivere una Adozione a distanza, contattaci via email: [email protected] o telefona al n. 0824.323313 - fax al n. 0824.323377. Ti forniremo tutti i chiarimenti e le informazioni a riguardo. ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 12 Pagina IL COMITATO ZONALE DELL’ANSPI PRESENTA IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ GLI ANIMATORI TRA I BANCHI PER CRESCERE E FAR CRESCERE P er la fine di ottobre 2008 e precisamente dal 31, il comitato zonale dell’Anspi, organizzerà, per chi lo desidera, un ciclo di incontri formativi mensili sull’importanza della figura dell’animatore. Gli incontri sono rivolti a chi gestisce già un oratorio e a chi ha il desiderio di aprire un oratorio presso la propria parrocchia. Gli incontri, della durata massima di 2 ore, saranno suddivisi in 4 momenti salienti: 1- momento spirituale: riflettere sull’argomento dell’incontro alla luce del Vangelo, 2 -momento esperienziale: sviluppare la traccia dell’incontro sulla base di esperienze personali e documentali, 3 -momento ludico: apprendimento delle tecniche di animazione, giochi, bans e quant’altro fa oratorio, 4 - momento del dibattito: discussione su quanto appreso. Il programma mensile è sul sito del comitato zonale, www.anspibenevento.org. L’oratorio è una grossa risorsa educativa per il territorio, non è semplicemente una risposta al problema del tempo libero. Qualcuno pensa che sia un modo per far giocare i ragazzi e basta, invece si sviluppa un clima di accoglienza; è una comunità di persone che mette i ragazzi al centro, riconoscendoli protagonisti della loro crescita umana e cristiana; è prendersi cura di loro; è un ambiente educativo che veicola valori. E’ soprattutto un progetto d’impegno per una comunità cristiana che deve dedicarsi alla formazione e alla crescita integrale dei ragazzi. Più aumentano le proposte affascinanti per i ragazzi, più si rende necessario l’oratorio, perché aiuta i ragazzi a orientarsi tra le tante proposte. L’oratorio ha poi il fascino della gratuità: educazione che testimonia la gratuità all’impegno di chi educa e che educa alla gratuità. Scopo degli incontri è quello di accrescere il senso di appartenenza non al gruppo oratorio ma alla Chiesa universale. Molti giovani sono in balia di se stessi e non basta che ci siano strutture, è necessario che ci sia un ambiente aperto dove il giovane possa sentirsi accompagnato a crescere in tutte le dimensioni della sua personalità, stando bene con se stesso, con gli altri, con il creato, con Dio, e fare esperienze positive. L’oratorio dà queste possibilità. Tuttavia, la peculiarità dell’oratorio, che fa da ponte tra la chiesa e la strada, è la presenza di animatori con una forte passione educativa, capaci di spendere il proprio tempo libero per i giovani , che desiderano per i nostri ragazzi una vita “piena ed abbondante”, che sognano per loro un futuro migliore. Rosario De Nigris IN BREVE GLI APPUNTAMENTI NELLA SEDE DI PIAZZA ORSINI Gli incontri si terranno nella sede dell’Anspi zonale sita in piazza Orsini, 27 presso la curia arcivescovile di Benevento. Venerdì 31 ottobre 2008 ore 17.30 Venerdì 28 novembre 2008 ore 17 Venerdì 30 gennaio 2009 ore 17 Venerdì 27 febbraio 2009 ore 17 Venerdì 28 marzo 2009 ore 17 Venerdì 24 aprile 2009 ore 17,30 Venerdì 29 maggio 2009 ore 17,30 Venerdì 26 giugno 2009 Per informazioni più dettagliate rivolgersi a: Rosario De Nigris tel. 082457524 e-mail: [email protected] Massimo Del Vecchio 0824817769 e-mail: [email protected] ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina 13 ZONA FORTORINA - PARROCCHIA DI SAN LEONARDO ABATE DI BASELICE OLTRE 200 RAGAZZI IN CAMPO PER LA XXII FESTA DEL CIAO C irca 200 ragazzi sotto la guida del parroco e degli educatori, sabato 11 ottobre e domenica 12 ottobre si sono ritrovati al campetto comunale, divisi per squadre per festeggiare insieme l’inizio dell’anno pastorale della Parrocchia San Leonardo Abate di Baselice. La “festa del ciao” è ormai entrata a pieno titolo nella tradizione della parrocchia di Baselice che da 22 anni coinvolge sempre tanti ragazzi. Il loro entusiasmo è così contagioso e travolgente che l’intera comunità ripensa alla scena di Gesù che nonostante le “lamentele” degli apostoli più “anziani” diceva ai ragazzi: “Lasciate che i bambini vengano a me...” Sì, perchè la festa del ciao ha come fine ultimo e più importante quello di rendere sensibili i ragazzi e con loro le famiglie all’invito di Gesù ad andare a Lui, per stringere con Lui un patto di amore e di amicizia nel segno del vero Amore! Attraverso il gioco e la sana competizione i ragazzi si affrontano con grande agonismo e spirito di squadra fianco a fianco, piccoli e grandi (i ragazzi di III media sono i capisquadra!) non tanto per vincere ma soprattutto per partecipare senza rivalità nascoste. Le squadre si sono affrontate sabato e domenica pomeriggio cimentandosi in varie discipline come il tiro alla fune, la corsa nei sacchi, varie staffette, il canzoniere, la gara di rugby, il lancio della bottiglia aperta, il gioco della patata… L’agonismo, la grinta e la passione dei ragazzi è stata totale per puntare l’obiettivo: arrivare a tagliare il traguardo e cantare vittoria. La squadra vincente ha vinto una bella pizza consumata insieme agli organizzatori; la seconda classificata ha vinto una torta gelato e la terza un gelato ad ogni componente della squadra. Ma il momento centrale dell’intera festa è l’incontro speciale con Gesù con la partecipazione di tutti i ragazzi alla Santa Messa delle 9.30 della domenica. La Messa delle 9.30 della domenica è quella dei ragazzi; viene animata da loro per tutto l’anno, ma la domenica della festa del ciao è davvero speciale: si cura tutto nei minimi particolari! I canti, le letture, l’offertorio... Tutto contribuisce a far diventare bello l’ incontro con Gesù nell’Eucaristia. Con la festa del ciao si dà inizio al catechismo, ai “primi venerdì” anche per i ragazzi, si riapre l’Oratorio ANSPI per tutta la stagione invernale mentre nel periodo estivo c’è a disposizione per tutti il Centro Oasi San Leonardo Abate in contrada Serra Mangialatte a un km, da Baselice. E proprio all’Oasi si è svolta la VII Festa dei giovani domenica 19 ottobre. I giovani si sono ritrovati nella mattinata in oratorio per le iscrizioni alla festa e per le formazioni delle squadre. Dopo la partecipazione alla Messa delle ore 11.30 in Parrocchia, si sono recati all’Oasi per il pranzo a sacco e poi, per l’intero pomeriggio, si sono divertiti anche loro in variopinte gare e discipline sportive. Nel tardo pomeriggio si è esibita una “band” musicale formata dai giovani presenti e cui ha fatto seguito un bel momento di riflessione e di programmazione pastorale per i giovani. La parrocchia con queste iniziative si impegna a sostenere i giovani e i ragazzi della comunità baselicese per dare loro un po’ di speranza nel futuro inculcando loro l’amore per la propria terra e per le proprie tradizioni. don Michele Benizio ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 14 Pagina ZONA TAMMARO - FESTA DI SANTA CECILIA CONCORSO PER I CORI POLIFONICI E VEGLIA DI PREGHIERA MISSIONARIA In questi tempi ancora miti dell’autunno, nelle nostre comunità fervono i lavori dell’inizio delle attività per il nuovo anno pastorale. In rodaggio sono alcune parrocchie dove sono stati nominati nuovi parroci. Ad esse in particolare va il nostro augurio sincero e cordiale perché con l’aiuto del Signore costruiscano una Chiesa “Casa e scuola di comunione”. L’associazione “S. Cecilia” di Circello in collaborazione con i cori polifonici delle parrocchie di Circello e Castelpagano, ha indetto la seconda rassegna di cori polifonici che si terrà a Circello nella chiesa dell’Annunziata il 23 novembre 2008, festa di Santa Cecilia. Il presidente M° Vincenzo Del Grosso, l’associa- zione ed i parroci sono lieti di invitare i cori di altri paesi a partecipare con l’esecuzione di almeno due brani musicali di libera scelta. I giovani del gruppo missionario di Pontelandolfo guidati dai loro animatori hanno organizzato una veglia di preghiera missionaria, che sarà celebrata domenica 26 ottobre alle ore 20 nella chiesa di S. Maria degli Angeli. Essi sono contenti di invitare i loro coetanei e le comunità parrocchiali dei paesi vicini ad unirsi a loro per chiedere al Signore santi sacerdoti, zelanti religiosi e religiose e ferventi laici per diffondere il regno di Dio in questi tempi diffidi ma anche belli della storia. don Giuseppe Girardi ZONA PASTORALE BELVEDERE CORSO PRE-MATRIMONIALE Sabato 18 ottobre, alle ore 20.30, presso l’oratorio della parrocchia di Sant’Agnese in San Giorgio del Sannio, inizia il percorso di formazione e riflessione in preparazione al matrimonio. L’iniziativa è aperta alle coppie delle parrocchie della zona, previo contatto con il loro parroco. FORMAZIONE PER CATECHISTI La nascente equipe di catechesi della Zona Pastorale Belvedere, propone ai catechisti del suo territorio, un percorso di formazione, verifica e confronto, presso l’oratorio di S. Agnese in San Giorgio del Sannio. Il primo incontro si è tenuto venerdì 10 ottobre e ha visto la partecipazione di circa settanta catechisti (accompagnati dai loro parroci) provenienti da quasi tutte le parrocchie della zona. La serata è iniziata con i saluti del vicario foraneo don Pino Mottola, seguiti dall’intervento di don Ermanno Ruocchio, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, e dalla presentazione del percorso formativo da parte di don Alessandro Grimaldi. Quest’ultimo ha sottolineato che l’intenzione non è quella di trasmettere alcune nozioni della dottrina cristiana. L’argomento oggetto di studio non è il contenuto del catechismo, ma l’azione catechistica in sé, a partire dalla prassi attuale nelle nostre parrocchie: la centralità della Parola di Dio, la figura del catechista, le relazioni interpersonali all’interno del gruppo, gli strumenti di comunicazione, sono alcuni degli argomenti sui quali si rifletterà. Questa scelta nasce dall’esperienza vissuta delle nostre comunità, dalla necessità di dover ripensare nuove dinamiche per rispondere ai mutamenti dell’epoca in cui viviamo, tenendo presente come essi si manifestano nella diocesi di Benevento e in particolare nella zona pastorale Belvedere. Ogni azione educativa, infatti, richiede conoscenza della situazione di cui si parla, consapevolezza teorica di ciò che si vuole trasmettere, organizzazione pratica dei mezzi e degli strumenti a disposizione e motivazione spirituale in ciò che si fa. I destinatari di questa proposta sono innanzitutto i catechisti e chi desidera diventarlo, ma anche chi vuole semplicemente accrescere la propria personale formazione cristiana attraverso la riflessione ed il confronto. L’obiettivo prefissato è quello di creare una nuova mentalità tra i catechisti, affinchè possano rivedere l’attuale prassi formativa e riproporre adeguati itinerari di educazione alla fede. Il metodo utilizzato, suggerito dalla CEI, è quello dei laboratori, nei quali si lavorerà secondo criteri empirico-critici. Si parte dall’osservazione delle esperienze che, attraverso finestre teoriche e lavori di gruppo, vengono valutate, studiate ed eventualmente corrette. Gli argomenti sono divisi per moduli: area biblica, catechetica, pedagogica, comunicativo-relazionale, progettuale. La proposta non ha la pretesa di essere esaustiva. Si tratta di un primo confronto, dove vengono trattate “soltanto” alcune linee generali per una possibile rinnovata azione catechistica, al fine di offrire un servizio utile alla propria comunità parrocchiale e quindi alla Chiesa. Il prossimo incontro si terrà venerdì 14 novembre. LEZIONI BIBLICHE Ogni terzo mercoledì del mese, alle 19.30, presso la parrocchia di S. Agnese in San Giorgio del Sannio, corso di formazione biblica. Gli incontri saranno tenuti da P. Antonino, dei frati francescani conventuali del convento di piazza Dogana in Benevento, che introdurrà i partecipanti nel mondo della Bibbia, presentandone la struttura e le modalità di approccio. don Alessandro Grimaldi ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 Pagina 15 GLI INCONTRI SI TERRANNO ALL’OASI MARIA IMMACOLATA DI MONTECALVO IRPINO CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI PER I SACERDOTI E I DIACONI Corso di esercizi spirituali per i sacerdoti e i diaconi della diocesi di Benevento. Oasi Maria Immacolata, Montecalvo Irpino (AV) 24-28 novembre 2008. Carissimi, anche quest’anno il nostro Arcivescovo ha voluto che venisse organizzato un corso di esercizi spirituali per i sacerdoti e diaconi della nostra Arcidiocesi. Il corso, che si terrà a Montecalvo Irpino presso l’Oasi Maria Immacolata, inizierà alle ore 16:00 di lunedì 24 novembre p.v. e terminerà con il pranzo di venerdì 28 novembre. Ci guiderà nelle meditazioni dom Romano Cecolin, Abate benedettino del monastero di Finalpia (SV), esperto di “Lectio Divina”. Tema del corso sarà: “La Parola nella vita del presbitero”. La quota di partecipazione al corso è di € 160,00 (relativa al solo costo dei quattro giorni di pensione completa in camera singola con servizi). La quota è indivisibile e al momento dell’iscrizione è necessario versare un anticipo di € 50,00. È vivo desiderio del nostro Arcivescovo che tutti i sacerdoti e diaconi partecipino a questi esercici per poter vivere insieme un forte momento di crescita spirituale e per poter rafforzare la comunione all’interno del nostro presbiterio. È importante comunicare al più presto e, comunque, entro e non oltre il 15 novembre p.v. La propria adesione a: don Pietro Florio, c/o Parrocchia San Donato Benevento, tel. 0824.28.198; 347.55.65.694; e-mail: [email protected] don Pompilio Cristino, c/o Curia Arcivescovile Benevento, tel. 0824.32.33.28; 0824.21.779; fax 0824.32.33.75 don Alessandro Saraco, c/o Segreteria dell’Arcivescovo di Benevento, tel. 0824.32.33.02; 347.54.36.508; e-mail: [email protected] Qualora dovessero esserci delle necessità particolari in relazione al vitto o all’alloggio è necessario comunicarle al momento della prenotazione. Si raccomanda di portare camice e stola per la concelebrazione e breviario e bibbia per la preghiera liturgica e personale. In attesa di un vostro riscontro, mi affido alle vostre preghiere. Fraternamente in Cristo. don Pietro Florio ChiesaInforma - Ottobre 2008 Anno II - n° 14 16 Pagina DIARIO ARCIVESCOVO 29 ottobre – 27 novembre 2008 MER. 29 H. CONFERENZA EPISCOPALE CAMPANA GIUBILEO SACERDOTALE MONS. MAINOLFI PARROCCHIA S. GENNARO GIOV. 30 H. 9.30 CONSIGLIO PRESBITERALE VEN. 31 H. 9.30 UDIENZE H. 18.00 INIZIO MINISTERO DON A. FRAGNITO DOM 02 H. 10.30 COMMEMORAZIONE DEFUNTI H. 18.30 COMMEMORAZIONE DEFUNTI LUN. 03 H. 9.30 UDIENZE H. 16.30 SCUOLA DELLA PAROLA MAR. 04 H. 7.00 SANTA MESSA H. 9.30 UDIENZE MER. 05 - GIOV. 20 VIAGGIO PASTORALE IN AUSTRALIA VEN. 21 H. 7.30 SANTA MESSA H. 10.00 17.30 H. 9.30 9.30 H. 18.30 DOM. 23 H. 17.30 UDIENZE UDIENZE FESTA SANTA CECILIA SANTA MESSA LUN. 24 H. 9.30 VEN. 28 GIOV. 27 H. 9.30 ESERCIZI SPIRITUALI CLERO DIOCESANO SAB. 22 Supplemento a Periodico di impegno religioso socio-culturale H. RITIRO DEL CLERO A cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali Benevento Direzione e Redazione: Piazza Orsini, 33 (Bn) Tel. 0824 323326 Fax 0824 323344 Email: [email protected] www.diocesidibenevento.it °°° Stampa MB Modulistica Beneventana s.r.l. Zona Ind.le Pezzapiana (Bn) Tel/Fax 0824 54189 Email: [email protected] Progetto grafico e impaginazione Daniele Leone POMPEI EPISCOPIO EPISCOPIO TORRECUSO CIMITERO CATTEDRALE EPISCOPIO SEMINARIO SEMINARIO EPISCOPIO MONASTERO VISITAZIONE EPISCOPIO EPISCOPIO CATTEDRALE CONTRADA IANNASSI MONTECALVO IRPINO MONTECALVO IRPINO AGENDA 29 ottobre – 27 novembre 2008 MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE GIOVEDÌ 30 OTTOBRE VENERDÌ 31 OTTOBRE LUNEDÌ 03 NOVEMBRE DOMENICA 09 NOVEMBRE DOMENICA 23 NOVEMBRE GIUBILEO SACERDOTALE MONS. PASQUALE MAINOLFI PARROCCHIA SAN GENNARO - H. 17.30 CONSIGLIO PRESBITERALE SALA VERDE - H. 9.30 INIZIO MINISTERO DON A. FRAGNITO TORRECUSO - H. 18.00 SCUOLA DELLA PAROLA SEMINARIO ARCIVESCOVILE H. 16.30 GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE PER IL SOSTEGNO ECONOMICO DEL CLERO LUNEDÌ 24 VENERDÌ 28 NOVEMBRE GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE ESERCIZI SPIRITUALI CLERO DIOCESANO - MONTECALVO IRPINO RITIRO DEL CLERO - MONTECALVO IRPINO - H. 9.30 CRESIME Sabato 08 novembre H. 10.45 Cattedrale