Piano dell`offerta formativa Anno scolastico 2007/2008

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Piano dell`offerta formativa Anno scolastico 2007/2008
Istituto Tecnico Industriale Statale
“E.Fermi”
Ascoli Piceno
Piano dell’offerta formativa
Anno scolastico 2007/2008
Indice
Struttura del POF
Introduzione
Premessa
pag.
3
4
5
CAP.1 Identità ed Organizzazione della Scuola
Contesto economico, sociale e culturale
Risorse umane
Organi di gestione
Calendario degli organi collegiali
7
9
11
13
27
CAP.2 Offerta formativa curriculare
I percorsi formativi
Attività didattica e metodologie
Verifica e valutazione
Patto formativo
28
29
37
40
43
CAP.3 Ampliamento dell’offerta formativa
I progetti
46
48
CAP.4 Rapporti con le famiglie
54
CAP.5 Servizi aggiuntivi offerti dalla scuola
56
CAP.6 Strutture e attrezzature
Descrizione attività di laboratorio
58
61
CAP.7 Servizi di segreteria
70
CAP.8 Processi di autovalutazione dell’Istituzione scolastica
Monitoraggio e valutazione POF
72
73
2
STRUTTURA DEL POF
7. servizi di
segreteria
6. strutture e
attrezzature
8. Processi di
autovalutazione
dell’istituzione
scolastica
nell’ottica del
miglioramento del
servizio offerto
Introduzione
1. Identita’ ed
organizzazione
della scuola
2. Offerta
formativa
curricolare
3.Ampliamento
dell’offerta
formativa
5. servizi
aggiuntivi
offerti dalla
scuola
4. rapporti
con le famiglie
3
INTRODUZIONE
Il Piano dell’offerta formativa è:
•
il documento fondamentale con cui la scuola esplicita la propria progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa;
•
lo strumento con cui nella Pubblica Amministrazione si realizzano i principi di trasparenza,
economicità, efficienza ed efficacia.
Come sancito dalle normative ministeriali vigenti, il P.O.F. è stato elaborato avvalendosi delle
indicazioni fornite da tutte le componenti scolastiche (docenti, studenti, personale ATA, R.S.U.) dal
Consiglio d’Istituto (Finalità ed obiettivi), dal COGES (Comitato genitori) e dal COSES (Comitato
studenti).
4
PREMESSA
Indirizzi e scelte generali del Consiglio d’Istituto
Il POF è stato redatto tenendo conto dei criteri generali, sotto indicati, deliberati dal Consiglio
d’Istituto nella seduta del 29 maggio 2007 all’unanimità dei presenti:
favorire l’avvio di un sistema di qualità volto al miglioramento dell’erogazione dei servizi
istituzionali ed al miglioramento dei tassi di successo scolastico.
curare i progetti volti al recupero ed al sostegno degli studenti in difficoltà dei quali dovrà
essere misurata l’efficacia sul conseguimento degli obiettivi previsti.
realizzare i progetti d’approfondimento prevalentemente orientati alle tematiche di
specializzazione ed ai rapporti con il mondo del lavoro. Il collegio dei docenti privilegerà le
proposte di specializzazione rispetto a quelle individuali.
Nell’anno scolastico 2007/08 la dirigenza dell’ITIS “E.Fermi” viene affidata al nuovo Dirigente
Scolastico Prof.ssa Bianca Maria Pia Marrè che dà l’avvio all’anno scolastico con l’atto d’indirizzo
che declina anche le finalità e gli obiettivi di Istituto.
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Questo atto di indirizzo per il nuovo anno scolastico nasce dal desiderio di far conoscere al Collegio
Docenti e al Consiglio di Istituto la mia “vision”, il campo di azione entro il quale intendo muovermi
nello svolgere il compito di Dirigente Scolastico di questo prestigioso Istituto che ancora non
conosco ma del quale, in questo se pur breve inizio d’anno, ho già potuto apprezzare le notevoli
professionalità e l’ottima organizzazione.
Nel redigerlo ho tenuto conto delle peculiarità della scuola, di alcune scelte formulate dal Collegio
Docenti e dal Consiglio di Istituto, dei questionari della Customer satisfaction somministrati a docenti
ed alunni.
La conoscenza accurata della scuola attraverso l’osservazione e l’analisi attenta delle sue
caratteristiche e risorse, dei suoi meccanismi di funzionamento Sarà una mia priorità.
Condivido pienamente i criteri formulati dal Consiglio di Istituto che individua nel consolidamento
del sistema di qualità del servizio erogato e nel miglioramento dei tassi di successo scolastico alcuni
degli obiettivi prioritari dell’ Istituto.
Credo che solo attraverso un percorso di qualità si possa infatti rafforzare il ruolo e l’identità degli
Istituti Tecnici, dare loro piena dignità e renderli competitivi nella formazione umana e professionale
di giovani che, grazie alle competenze acquisite, saranno in grado di continuare gli studi o di inserirsi
in modo autonomo nel mondo del lavoro a livello locale, nazionale ed europeo praticando una
cittadinanza attiva.
Partendo da questi presupposti intendo valorizzare le azioni e le iniziative già intraprese, proseguire
il percorso di innovazione iniziato negli anni precedenti dal Dirigente Lattanzi, collegarmi con il
territorio e con il mondo del lavoro.
Elemento centrale di ogni azione sarà lo studente, il raggiungimento del successo scolastico e
formativo, il suo benessere complessivo.
Ciò comporterà particolare attenzione all’andamento scolastico degli allievi, al recupero e al sostegno
degli studenti in difficoltà o diversamente abili, ad azioni di orientamento in itinere (fra le diverse
specializzazioni) e finale per il proseguimento degli studi universitari/superiori o l’inserimento dei
giovani nel mondo del lavoro; alla valorizzazione delle eccellenze; al consolidamento dei rapporti
con il mondo esterno seguendo le indicazioni del Ministro Fioroni che intende dare impulso alla
5
cultura tecnico-scientifica e sviluppare la metodologia dell’ alternanza scuola-lavoro (atto di indirizzo
28 /06/2007).
Lo sviluppo qualitativo dell’offerta formativa comporta la capacità di lavorare per progetti, il
controllo dei processi attraverso indicatori e descrittori, la valutazione dei risultati nella prospettiva
del miglioramento del servizio offerto; attività queste, peraltro già adottate dalla scuola.
Ritengo, a questo proposito, che sia di fondamentale importanza il ruolo docente che, nella sua
libertà didattica e di ricerca potrà rispondere ai bisogni fondamentali di apprendimento degli alunni e
consolidare quella cultura della collegialità e della responsabilità dell’azione educativa che sono i
presupposti di un processo di apprendimento-insegnamento di qualità gestito all’insegna della
trasparenza.
Nell’ambito delle competenze del Dirigente sarà mio compito mettere la comunità scolastica in
condizione di lavorare in modo sereno ed efficace garantendo la legalità e la trasparenza delle azioni,
la gestione unitaria della scuola, la valorizzazione delle risorse umane, la sicurezza dell’ambiente e
l’ordine. In questo ambito ritengo fondamentale la sorveglianza dei ragazzi da parte della
componente docente durante i periodi di ingresso, ricreazione, cambio ora e uscita e confido nella
piena collaborazione del personale docente.
Essendo responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio,
sarò supporto attivo e partecipe di tutte le decisioni importanti che potranno coinvolgere l’ Istituto,
esecutore delle delibere degli organi collegiali e gestirò la scuola adottando la condivisione delle
decisioni e delle responsabilità e basandomi sull’ istituto della delega, del coordinamento e della
divisione dei compiti.
Considero infine, fondamentale la comunicazione che dovrà essere capillare e facilmente fruibile da
tutte le componenti dell’Istituzione scolastica attraverso metodi diversificati.
Alla luce di queste considerazioni la scuola che immagino sarà una scuola di qualità, seria e rigorosa
con sé stessa e con gli studenti, attenta al processo di apprendimento-insegnamento, centrata sui
bisogni dello studente; una scuola improntata al rispetto delle regole, delle persone e delle cose.
Sarà una scuola efficiente, attiva e presente nel territorio, una comunità educante dove ognuno sarà
chiamato a dare il proprio contributo con un impegno puntuale e preciso e con il buon esempio a cui
i giovani sono sempre molto attenti e sensibili.
Confidando nel sostegno del Collegio e del Consiglio di Istituto, auguro un anno scolastico di sereno
e proficuo lavoro.
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CAP 1. IDENTITÀ E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
CENNI STORICI
L’I.T.I.S. “E. Fermi” tra passato e presente
La necessità di istituire in Ascoli Piceno un Istituto Tecnico Statale era molto sentita alla fine degli
anni cinquanta perché i giovani ascolani desiderosi di conseguire il diploma di perito industriale
dovevano recarsi a Fermo con tutti i comprensibili conseguenti disagi. L’ITIS nasce proprio come
sede staccata dell’Istituto “Montani” di Fermo nell’anno 1959/60.
Nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 15 ottobre 1960, su decreto del Ministro G. Elkan,
s’insedia il Commissario Governativo Marchese Piero Ambrosi Sacconi Natali;
l’ing. Gino Postacchini viene nominato Preside incaricato del nuovo Istituto Tecnico Industriale
Statale per chimici industriali con corso collaterale per Elettricisti. L’Istituto ha un corso completo di
cinque classi con un totale di 138 allievi ospitati nella sede di via D. Angelini 18. Dopo il primo anno
di funzionamento si dà vita ad un’intensa attività organizzativa delle officine e dei laboratori che
debbono essere creati dal nulla. Il numero degli studenti cresce vertiginosamente tanto che nel 1964
le prime classi sono 12 per un totale di 1221 alunni. Ciò impone la richiesta di altre specializzazioni,
per questo viene effettuato un referendum tra gli alunni i quali esprimono preferenze nell’ordine:
Elettronica, Telecomunicazioni, Metalmeccanica, Termotecnica.
A decorrere dall’anno scolastico 1964/65 vengono istituite le specializzazioni di Elettrotecnica ed
Elettronica e Telecomunicazioni.
Il record di affluenza registrato nei primi anni di attività crea infiniti problemi sia in relazione alla
possibilità di reperire un numero sufficiente di aule sia in relazione alla difficoltà di attrezzare
adeguatamente i laboratori, i gabinetti scientifici ed i reparti di lavorazione.
In questi anni l’ITIS vede attivate cinque sedi: quella di via Pretoriana (Palazzo Ferretti) quella di via
M. Federici (Palazzo GI) quella di via Soderini 10 (Palazzo Pascali) quella di via D. Angelini, a
queste si aggiungerà la sede della Scuola Media Salaria inferiore per la specializzazione Materie
Plastiche.
Nell’anno scolastico 1963/64 la presidenza passa all’ing. Calisto Minnucci e presidente del
Consiglio di Amministrazione è l’avv. R. Tozzi Condivi.
Il primo ottobre 1966 è attivata la specializzazione di Materie Plastiche. Nel verbale del Consiglio di
Amministrazione del 14 ottobre 1968 viene attestata la consegna del nuovo edificio dell’ITIS in via
della Repubblica 31/A che all’inizio ospita solo le classi del biennio. Nell’anno scolastico 1967/68 la
presidenza passa al prof. Gianfranco Capponi. Nel marzo 1969 viene chiesta la sezione serale per
Elettrotecnici che va ad arricchire il numero delle altre specializzazioni.
Nell’anno scolastico 1974/75 la presidenza è assunta dal prof. Angelo Albertini; nel ventennio della
sua presidenza vengono attivate le sperimentazioni delle specializzazioni. Nella seduta del Collegio
dei Docenti del 6/11/81, i docenti sono chiamati a deliberare sulla proposta di intitolazione
dell’Istituto che ne è privo dal 1959. Il preside Albertini dà come indicazione il nome di Enrico
Fermi che viene preferito agli altri proposti: Natta, Calzecchi Onesti, Tozzi Condivi.
Il prof. Giorgio Lattanzi assume la presidenza nell’a.s. 1995/96. Con lui l’Istituto si avvia
all’autonomia scolastica, prima in via sperimentale poi a regime. Si aggiunge alle preesistenti la
specializzazione di Informatica di cui esiste già un corso serale per adulti lavoratori.
Nel 2006 viene concessa la nuova specializzazione di Meccanica che verrà attivata a partire dall’anno
scolastico 2008/09.
Nell’anno scolastico 2007/08 assume la dirigenza la Prof.ssa Bianca Maria Pia Marrè.
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Enrico Fermi
Fisico italiano naturalizzato statunitense Enrico Fermi, nasce a Roma il 29 settembre1901. Già a dieci
anni ha uno straordinario interesse per la matematica e soprattutto per la fisica, probabilmente
stimolato dai discorsi degli amici di suo padre, alcuni dei quali sono ingegneri. Laureatosi nel 1922
alla Scuola Normale di Pisa, nel 1927 è chiamato da O. M. Corbino (intorno al quale si forma il
gruppo dei ragazzi dell'Istituto di Via Panisperna costituito da grandi fisici come E.Amaldi,
E.Maiorana e lo stesso Fermi) a ricoprire la cattedra di fisica teorica all'Istituto di fisica di Roma. Nel
1929 è nominato accademico d'Italia. Gli scritti di fisica teorica pubblicati in questo periodo lo
rendono noto in campo internazionale, specialmente quelli riguardanti l'elaborazione della statistica,
detta di F.-Dirac, cui obbediscono elettroni, protoni e neutroni e altre particelle subatomiche, in
seguito dette fermioni. Successivamente propone una teoria matematica, di cui fornisce le prove
sperimentali, relativa al decadimento b e all'esistenza del neutrino. Tali studi lo portano a svolgere
negli anni 1933-34, in collaborazione con E. Amaldi, E. Segré, F. Rasetti, B. Pontecorvo e O.
D'Agostino una serie di
fondamentali ricerche sperimentali
sulla
radioattività
provocata mediante bombardamento
con neutroni, nonché sul
rallentamento dei neutroni per
mezzo di nuclei di
idrogeno (in origine quelli della
paraffina e dell'acqua
comune) e sull'azione dei neutroni
lenti. Per l'insieme di
questi lavori sui neutroni gli viene
assegnato il premio
Nobel per la fisica nel 1938.
Recatosi a Stoccolma per
ricevere il premio, Fermi preferisce
non rientrare in Italia in
seguito alla promulgazione delle
leggi antisemitiche (la
moglie è di religione ebraica) e si
stabilisce (1939) negli
U.S.A., prima come professore alla
Columbia University e quindi all'Institute of Nuclear Studies dell'Università di Chicago, che oggi
porta il suo nome. Qui si dedica al problema di ottenere la liberazione controllata di energia nucleare
da materiale radioattivo in misura praticamente utilizzabile. Il risultato è raggiunto il 2 dicembre 1942
con l'entrata in funzione del primo reattore nucleare (pila di Fermi.), alla cui realizzazione Fermi
contribuisce in maniera decisiva. Dal 1944 prende parte agli studi per la realizzazione della prima
bomba atomica, a Los Alamos. Successivamente, tornato agli incarichi universitari, svolge ricerche
sulla fisica delle alte energie, propone (1947) una teoria sull'origine della radiazione cosmica ed
elabora matematicamente l'elettrodinamica quantistica. E' anche valente didatta e divulgatore; tra le
sue opere si ricordano: Introduzione alla fisica atomica (1928), Molecole e cristalli (1934),
Thermodynamics (1937), Elementary Particles (1951).Muore a Chicago, Illinois il 28 Novembre
1954.
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CONTESTO ECONOMICO, SOCIALE
E
CULTURALE
DEL TERRITORIO
Il bacino di utenza dell'ITIS "E. Fermi" di Ascoli Piceno è costituito dal territorio del Comune di
Ascoli e dei Comuni della Vallata del Tronto, sia della provincia di Ascoli che di Teramo.
L'economia del territorio ascolano è a medio sviluppo, caratterizzata da:
• Un’agricoltura intensiva a valle, estensiva a monte, con basso indice di occupati.
• Un'industria di piccola e media impresa.
Nei toni chiaroscuri del territorio la disoccupazione, che si attesta intorno al 13%, si conferma come
primo problema, accanto a quello della fragilità delle aziende.
Marcate difficoltà ed andamento tendenzialmente recessivo si registrano nella generalità dei settori
merceologici, ma l’aggravamento più evidente è quello di alcuni comparti, quali quello tessile e
quello edile che va subendo una contrazione. Attualmente processi di ristrutturazione sono in atto nel
settore metalmeccanico, in quello chimico e in quello alimentare. Il problema dello sviluppo
economico ed industriale è strettamente connesso alla disomogeneità del territorio. Si identificano
come azioni prioritarie, quelle tendenti a migliorare viabilità stradale e ferroviaria, non secondari i
problemi dell’energia e dell’apertura verso nuovi mercati, anche internazionali. Risente della
situazione anche il settore del commercio, più attivo nelle zone costiere, dove è trainante la spinta del
turismo estivo che registra sia un incremento delle imprese che delle strutture alberghiere. Tuttavia
anche Ascoli potrebbe puntare sul turismo, quale città ricca d’arte e di storia, ma, per quanto si
registri un certo incremento di presenze e di permanenze, nel complesso il turismo non riesce ad
emergere come potrebbe, per cui andrebbe più efficacemente promosso. Il territorio in cui si colloca
l'ITIS "E. Fermi" attraversa una fase di lento sviluppo, ma nel contempo Ascoli, con la sua fisionomia
particolare di antica città medioevale, ricca di storia e di tradizioni, costituisce un ambiente con una
propria unicità; presenta i limiti di una città di provincia che può offrire stimoli circoscritti, sbocchi
professionali limitati e conosce in forma molto più ridotta i problemi del degrado e della violenza che
riguardano le aree metropolitane.
Il territorio di Ascoli Piceno presenta il profilo medio della città di provincia del centro con i
problemi che le caratterizzano: la mancanza di spazi ricreativi per i giovani, il bisogno di
incrementare lo sviluppo socio-culturale e le difficoltà occupazionali giovanili. E' con questa realtà
territoriale che la scuola deve confrontarsi, per fare in modo che la propria offerta formativa non
abbia un profilo medio, ma risponda invece alle carenze e alle offerte del territorio, creando spazi
aperti al mondo esterno ed inserendosi come soggetto attivo nella dinamica culturale, sociale ed
economica, nell'ottica di un fecondo interscambio d'una attenta progettazione.
L’area territoriale
L’area territoriale è caratterizzata da una presenza della cultura industriale e, nonostante il processo di
terziarizzazione, il fulcro dell’economia locale restano le industrie soprattutto quelle di medie e
piccole dimensioni. Esse, cresciute all’ombra delle grandi aziende, hanno saputo diversificarsi e
qualificarsi nella produzione.
Elevato è anche il livello di tecnologia ed automazione utilizzato in quasi tutte le aziende del
territorio, pertanto sono richieste una qualificazione occupazionale e una formazione mirata.
Presenti nel territorio imprese di calzature, edilizia, impiantistica-telecomunicazioni, industria
alberghiera, turismo, legno, metalmeccanica e terziario avanzato.
Di recente il territorio ha subito la crisi di diverse imprese e secondo le recenti previsioni
occupazionali per settori, il tasso occupazionale non sarebbe incoraggiante.
Per questo l’I.T.I.S. vuole da sempre puntare sulla qualificazione dell’istruzione e sulla
collaborazione con diverse aziende del territorio che ospitano alunni per esperienze di stages.
Costruttivo è il costante raccordo che l’Istituto attua con l’Università locale che ospita alunni per
esperienze di orientamento post diploma.
9
Come stabilito dal Decreto legislativo del 31/3/1998 N.112, le esigenze progettuali e formative
dell’Istituto si integrano con il ruolo svolto dagli Enti locali nel pieno rispetto dell’Autonomia
Scolastica.
La programmazione formativa interagisce infatti con:
• Agenzie Nazionali per Progetti Europei e Progetti Assistiti dal Ministero;
• Regione Marche per calendario scolastico, formazione professionale post-secondaria e postobbligo scolastico, formazione tecnico superiore, rete scolastica;
• Provincia per interventi di edilizia scolastica, fornitura di materiali d’ufficio, piani di
utilizzazione dell’edificio e delle attrezzature;
• Enti locali per servizi di supporto organizzativo per gli alunni in situazione di svantaggio o di
handicap e per contributi che sostengono la realizzazione del P.O.F.;
• A.S.L con consulenti ed esperti per servizi relativi al C.I.C.;
• Università, Associazione Industriale, Camera di Commercio per orientamento postsecondaria ;
• Scuole medie inferiori per orientamento post-scuola media;
• Ditte, Industrie del territorio ascolano per l’organizzazione di stage;
• Scuole superiori del territorio ascolano per accordi di rete e consorzi.
• La Fondazione della Cassa di Risparmio e la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno perché
ancora una volta, fiduciosi delle valenze progettuali dell’Istituto, hanno contribuito
finanziariamente alla realizzazione di particolari progetti del P.O.F.
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RISORSE UMANE
•
Le Risorse Umane (Docenti e non Docenti) che con le loro specifiche competenze e con il senso
di responsabilità del ruolo svolto, rendono possibile il raggiungimento degli obiettivi fissati dal
Consiglio d’Istituto, sono numericamente definite dal Dirigente Scolastico , sulla base delle
disposizioni dettate dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Per l’anno scolastico 2007/08 l’organico d’Istituto è costituito da N° 169 unità, così suddivise:
Personale docente
n. 121
Personale non docente n. 47 (di cui 1 DSGA ,10 Assistenti amministrativi, 18 Assistenti tecnici, 18
Collaboratori scolastici)
L’organico complessivo per l’anno scolastico 2007/2008 è così costituito:
Dirigente
DSGA
Docenti
Assistenti Amministrativi
Assistenti Tecnici
Collaboratori scolastici
N. 1
N. 1
N. 121
N. 10
N. 18
N. 18
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ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
Dirigente
Scolastico
Prof.ssa Bianca Maria Pia Marrè
Consiglio d’istituto
Giunta Esecutiva
Direttore
S.G.A.
Dott. Luigi Brandimarte
Collaboratore Vicario
Prof.ssa Maria Annita
Erculei
Area 1
Prof. Cecchetti
Collaboratore
Prof. Massimo Balena
Segreteria
Amministrativa
Segreteria
Didattica
Assistenti
Tecnici
Addetti
Al magazzino
Ufficio
Tecnico
Addetto
Centro
audiovisivi
Responsabile
Biblioteca
Funzioni
Strumentali
Collegio
Dei docenti
Consigli di
classe
Comitato
di valutazione
Area 2
Prof Gurdi
Gruppo H
Area 3
Prof.Felicetti
Coordinatori
di dipartimento
C.I.C
Area 4
Prof. Simonetti
Coordinatori
Specializzazioni
Area 5
Prof Anselmi
Collaboratori
Scolastici
Direttori
di laboratorio
Addetto
Sala Stampa
12
Area 6
Prof. Di Marco
ORGANI DI GESTIONE
Dirigente scolastico: garantisce il rispetto e l’applicazione delle normative ministeriali, è
responsabile dell'organizzazione delle risorse umane, del Piano dell'Offerta Formativa. Per la parte
amministrativa predispone e cura i bilanci preventivi e consuntivi di spesa su indicazioni e criteri
fissati dal Consiglio d’Istituto.
Consiglio d’Istituto: è costituito da rappresentanti di tutte le componenti scolastiche interne ed
esterne ed è presieduto da uno dei suoi membri eletto a maggioranza assoluta all'interno del
Consiglio, tra i rappresentanti dei genitori. Stabilisce le finalità e gli obiettivi generali d’Istituto.
Approva la programmazione educativa interscolastiche ed extra-scolastiche del Piano di Offerta
Formativa presentato dal Collegio dei Docenti.
Delibera i bilanci preventivi e consuntivi di spesa e gli acquisti delle attrezzature scolastiche su
indicazioni della giunta esecutiva.
Ha potere deliberante per quanto concerne:
• Adozione del regolamento interno dell’Istituto;
• Adattamento del calendario scolastico alle esigenze del territorio;
• Criteri per visite didattiche e viaggi d’istruzione;
• Promozione di consorzi, di collaborazione con altre scuole;
• Promozione di attività culturali, sportive;
• Adattamento dell’orario interno alle esigenze degli allievi;
• Criteri generali per la formazione delle classi.
Giunta Esecutiva: è composta da un docente, da un rappresentante degli ATA, da un genitore, e da
un rappresentante degli studenti. Sono membri di diritto il Dirigente scolastico che la presiede ed il
Responsabile dei Servizi Generali ed amministrativi. La Giunta prepara i lavori del Consiglio
d’Istituto, predispone il bilancio preventivo e consuntivo e cura la realizzazione di quanto deliberato
dal Consiglio stesso.
Collaboratori del Dirigente Scolastico:
Sono scelti dal Dirigente tra i componenti del collegio dei docenti per coadiuvare l’attività della
scuola.
Tra le seguenti mansioni le prime quattro attengono specificatamente al Collaboratore vicario.
Sostituzione D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi…
Sostituzione docenti assenti
Controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi,
uscite anticipate ) e docenti
Contatti con le famiglie
Controllo corridoi
Controllo firma Docenti alle attività collegiali programmate
Delega a redigere circolari Docenti-Alunni su argomenti specifici
Delega a presiedere il gruppo di lavoro Handicap
Controllo e coordinamento attività di recupero-approfondimento
Collegio dei docenti: è composto dal personale docente dell’istituto ed è presieduto dal Dirigente
Scolastico.
I componenti il Collegio eleggono, a scrutinio segreto, i propri rappresentanti nel comitato di
valutazione, nel Consiglio d’Istituto e designano annualmente le funzioni obiettivo.
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Al Collegio dei Docenti competono:
L’elaborazione del Piano dell’ Offerta formativa sulla base delle indicazioni generali espresse dal
Consiglio d’istituto.
La scelta delle iniziative di aggiornamento per i docenti dell’istituto.
L’adozione dei libri di testo.
La suddivisione in trimestri o in quadrimestri dell’anno scolastico.
Funzioni strumentali: nell’anno scolastico 2007/08 il Collegio dei Docenti individua sei aree
relative ad attività peculiari dell’Istituto da affidare ad altrettante funzioni strumentali al POF.
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2007/2008
DOCENTE
ASSEGNATARIO
FUNZIONE
ATTIVITA’
▪
N. 1
Prof. Cecchetti Luciano
Coordinamento attività di
Orientamento e comunicazione con
l’esterno
▪
▪
▪
▪
N. 2
Prof. Gurdi Ennio
Coordinamento attività di recupero
contro il disagio e la dispersione
scolastica; accoglienza alunni
stranieri;
Commissione Intercultura
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
N. 3
Prof.ssa Felicetti Fiorella
Coordinamento delle attività relative
al P.O.F.
▪
▪
▪
▪
N. 4
Prof. Simonetti Gianfranco
Coordinamento attività organi
collegiali, coordinatori di classe.
Coordinamento attività aggiuntive
integrative degli alunni.
▪
▪
▪
14
Coordinamento attività di
informazione agli studenti delle
Scuole Medie;
Raccordo Scuola Media e verifica
dell’efficacia dell’Offerta Formativa
ai fini del proseguimento degli studi;
Coordinamento servizi di accoglienza
– Classi Prime Terze;
Continuità Biennio e Triennio.
Monitoraggio alunni in difficoltà
(mensili per interventi di recupero
immediati e mirati);
Coordinamento docenti coordinatori e
Tutors (Prime e Terze Classi) per
interventi di recupero contro il disagio
e la dispersione scolastica;
Coordinamento gruppo contro la
dispersione;
Accoglienza alunni e famiglie di
Immigrati;
Raccordo con operatori C.I.C.
Coordinamento della
programmazione, della progettazione
dell’attività didattica curriculare;
Coordinamento della programmazione
della progettazione, dell’attività
didattica extracurriculare;
Coordinamento riunioni con i
Docenti, alunni, genitori per
presentazione progetti P.O.F.;
Monitoraggio e Valutazione delle
attività del POF;
Rapporti Scuola-Famiglia, operatori
scolastici (informazioni concernenti le
proposte dell’offerta formativa), con
enti e associazioni esterne;
Rapporti con il gruppo progettazione
Istruzione Superiore.
Attività di sostegno agli organi
collegiali: Collegio Docenti, incontri
con Docenti per programmazioni
progetti P.O.F., incontri Funzioni
Strumentali e Dirigente Scolastico,
ecc. (verbali);
Coordinamento e realizzazione delle
visite guidate e/o viaggi d’istruzione e
relativo monitoraggio (Alunni,
docenti, genitori);
Coordinamento tutoraggio soggetti in
tirocinio di formazione e orientamento
convenzione scuola-università, corsi
SSIS
Valutazione del Sistema dell’Istruzione (SNVSI) ex
P.P.
N. 5
Prof. Anselmi Andrea
Coordinamento attività docenti e non
docenti
N. 6
Prof. Di Marco Elvezio
Orientamento post diploma e
Coordinamento attività con il
territorio. Comunicazione con
l’esterno
15
Raccordo con i responsabili di
dipartimento per iniziative di
formazione;
Progettazione e coordinamento delle
attività di formazione e
aggiornamento dei docenti, non
docenti, genitori;
Coordinamento informatizzazione
scrutini ed esami;
Monitoraggio e analisi profitto alunni
biennio (intermedia e finale);
Accordo di rete.
▪
Orientamento post diploma;
▪
Realizzazione programmi di sviluppo
finalizzati all’inserimento nel mondo
del lavoro;
▪
Raccordo con le Università e le realtà
imprenditoriali del territorio;
▪
Promozione stages presso Università
e/o Industrie;
Monitoraggio alunni diplomati (scelte universitarie,
occupazionali ecc.)
Compiti e Funzioni del Coordinatore di dipartimento
1) Presiede “il dipartimento disciplinare” e ne organizza i lavori per quanto riguarda le attività di
progettazione disciplinare;
2) Definisce, con i docenti del “dipartimento disciplinare”, il contributo della disciplina al
profilo educativo-culturale dello studente al termine del biennio e del triennio;
3) Verifica periodicamente, in ambito di dipartimento, i tempi e le modalità di attuazione della
programmazione disciplinare concordata;
4) Coordina l’effettuazione di prove di verifica comuni secondo la tipologia e le modalità
concordate per le classi, raccoglie ed elabora i dati relativi ai risultati;
5) Raccoglie e sottopone all’esame del “dipartimento disciplinare” proposte di iniziative e di
ricerca, di flessibilità didattica, di attivazione di opportune strategie di sostegno agli alunni in
difficoltà;
6) Relaziona al D.S. e al Collegio Docenti in merito alle proposte di interesse comune ed elabora
progetti da inserire nel POF;
7) Tiene i rapporti con la F.S. area 5 “Coordinamento attività docenti”, per la realizzazione di
corsi di formazione, seminari ecc.;
8) Cura le fasi organizzative, preliminari e finali, per le proposte di adozione dei libri di testo e
relaziona al Collegio Docenti;
9) Collabora con l’ufficio di segreteria per la fase di compilazione degli elenchi definitivi dei
libri di testo.
Coordinatori di dipartimento
1
Religione
Gurdi Ennio
2
Italiano
Scalella Maria Adele
3
Matematica
Damiani Luigi
4
Inglese
Bracciolani Manuela
5
Elettronica
Mattioli Luigi
6
Elettrotecnica
Cannavicci Settimio
7
Scienze
Cimaroli Anna Maria
8
Diritto
Savini Antonella
9
Informatica
Ciccanti Rossella
10
Fisica
Balena Massimo
11
Chimica
Citeroni Manuela
12
Tecnologia e Disegno
Cameli Luciano
13
Meccanica
Canestrini Alberto
14
Educazione Fisica
Angeletti Angelo
16
Comitato di Valutazione: esercita le competenze in materia di anno di formazione del personale
docente dell’istituto e di riabilitazione del personale docente
Consiglio di classe: è costituito dai docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori, e degli
studenti; è presieduto da un docente membro del Consiglio delegato dal Dirigente Scolastico a
coordinare le attività del Consiglio stesso ed a presiederlo in sua assenza. Sono di competenza del
Consiglio di classe:
Programmazione educativa e didattica
Sperimentazione
Valutazione dell’andamento didattico e disciplinare periodica e finale
Comunicazione e informazione per studenti e per genitori.
Compiti e Funzioni del TUTOR
La figura del Tutor è prevista nelle prime e terze classi ed ha i seguenti compiti:
1. Collabora con il Coordinatore di Classe, quale supporto nella individuazione di situazioni di
svantaggio degli studenti e nella attivazione di opportune strategie di recupero.
2. Tiene i contatti con il referente del C.I.C.
3. Funge da collegamento nel rapporto Scuola-Famiglia e Docenti-Studenti.
Compiti e Funzioni del Coordinatore del Consiglio di classe
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Coordina i Consigli di Classe in assenza del Dirigente Scolastico.
Redige il verbale della seduta del Consiglio di Classe, in presenza del Dirigente Scolastico.
Predispone la programmazione di classe.
Controlla e riferisce settimanalmente al Dirigente Scolastico e alla Segreteria Didattica circa
le assenze (giustificate e non), i ritardi, le note disciplinari, le uscite anticipate.
Cura i rapporti Scuola-Famiglia: consegna le pagelle, la documentazione interperiodale di
valutazione, riferisce circa l’andamento didattico-disciplinare, con particolare attenzione agli
allievi in difficoltà, predisponendo adeguate strategie di sostegno e recupero.
Funge da tramite nel rapporto docenti-studenti e di questi ultimi con il C.I.C.
Supporta i rappresentanti di classe nell’organizzazione delle assemblee.
E’ responsabile e cura, con la collaborazione di tutti i docenti del Consiglio di Classe e dei
Collaboratori Scolastici, il trattamento dei dati personali contenuti nei registri di classe ai
sensi del D.Lgs n. 196/2003.
17
Coordinatori e Tutor Biennio
Classi
Coordinatore
Tutor
1^A
Benvenuti Anna
Galiè Narciso
1^B
Poli Maria Rita
Di Pasquale Caterina
1^C
Cecere M. Donata
Corradetti Alessandra
1^D
Francescangeli Gabriella
Anselmi Andrea
1^E
Laurenzi Omar
Morganti Rossana
1^F
Marconi Franco
Bellini Patrizia
1^G
Amadio Roberta
Scalella M. Adele
2^A
Latini Rosanna
2^B
Verrocchio Roberta
2^C
Marconi Filippo
2^D
Tondi Emiliana
2^E
Galanti Marco
2^F
Bellini Patrizia
2^G
Coccia Maria
2^H
Corradetti Alessandra
3^A CH
Priori Domenico
4^A CH
Citeroni Manuela
5^A CH
Simonetti Gianfranco
3^B CH
Pierantozzi Patrizia
4^B CH
Di Ascenzo Sandra
5^B CH
Tartaglia Giuliano
3^A ET
Pignotti Gabriele
4^A ET
Felicetti Fiorella
5^A ET
Mattioli Luigi
5^B ET
Cittardi Bruno
3^A EA
Mariani Peppino
4^A EA
Grassi Augusto
5^A EA
Tribotti Sandro
3^B EA
Cecchetti Luciano
4^B EA
Cannavicci Settimio
5^B EA
Raimondi A. Maria
4^C EA
Ruggia Calogero
3^A INF
Ciccanti Rossella
4^A INF
Di Bella Mario
5^A INF
Rizza Pasqualina
3^B INF
Mariani Anna
4^B INF
Di Marco Elvezio
5^B INF
Damiani Giampiero
3^A MP
Laureati Giuseppe
4^A MP
Galiè Narciso
5^A MP
Albanese Nunzio
Mascetti Massimiliano
Di Stanislao Michele
Botticelli Luciano
Ricci Rossella
Damiani Luigi
Neri Caterina
Di Bella Mario
Botticelli Luciano
18
Responsabile della sicurezza: in ottemperanza alla legge 626, ha il compito di coordinare le attività
inerenti la prevenzione e la protezione.
Gruppo H : è costituito da docenti che coadiuvati dai colleghi di sostegno, si occupano delle
programmazioni didattiche ed educative e delle problematiche relative agli allievi portatori di
handicap.
Coordinatori di Specializzazione: gestiscono i rapporti tra le varie specializzazioni e la Dirigenza
Scolastica ed Amministrativa. Elaborano e curano gli acquisti inerenti le risorse materiali su proposta
dei colleghi di specializzazione.
COORDINATORI DI SPECIALIZZAZIONE
1
2
3
4
5
6
Biennio
Chimica
Elettronica e Telecomunicazioni
Elettrotecnica e Automazione
Informatica
Materie Plastiche
Balena Massimo
Ferrari Ezio
Mattioli Luigi
Tribotti Sandro
Di Marco Elvezio
Canestrini Alberto
Responsabili di laboratorio: coordinano il funzionamento dei laboratori dei vari indirizzi curandone
anche l’inventario. Collaborano con i responsabili di specializzazione.
RESPONSABILI LABORATORI A.S. 2007/08
1 Prof.
Botticelli Luciano
Gruppo Sportivo
2 Prof.
Cameli Luciano
Lab. Tecnologia Dis. Rep. Lav. Mecc.
3 Prof.
Canestrini Alberto
Aula di Disegno delle Materie Plastiche
4 Prof.
Cittardi Bruno
Lab. di T.D.P. Elettronica
5 Prof.
Cipollini Maurizio
Laboratori di Sistemi Automatici
6 Prof.
Alfonsi Attilio
Laboratorio Informatica del Biennio
7 Prof.
Pignotti Gabriele
Lab. Di Misure Elettriche 3e Classi
8 Prof.
Del Gobbo Renato
Laboratori Informatica Triennio e Server d'Istituto
9 Prof.
Di Bella Mario
Laboratorio Linguistico
10 Prof.
Natalini Giorgio
Laboratori di Elettronica e Telecomunicazioni
11 Prof.
Galiè Narciso
Laboratorio Chimica Biennio
12 Prof.
Cimaroli A.Maria
Laboratorio di Scienze
13 Prof.
Bruni Antonio
Lab. Rep. Lavorazioni delle M.P.
14 Prof.
Bruni Antonio
Lab. Tecn. Chimica Materie Plastiche
15 Prof.
Ruggia Calogero
Lab. T.D.P. Elettrotecnica 3e - 4e - 5e
16 Prof.
Balena Massimo
Lab. Di Fisica 1e e 2e
17 Prof.
Simonetti Gianfranco
Lab. di Ch. 2 e Impianti Chimici Industriali
18 Prof.ssa
Talamonti Donatella
Aula Multimediale
19 Prof.
Angelini Vittoria
Laboratorio Chimica 1
20 Prof.
Tribotti Sandro
21 Prof.
Di Eugenio Emilio
Lab. Macchine Elettriche 4e e 5e
Ufficio Tecnico, Centro TVCC, Handicap 2000, Sala Stampa,
C.I.C.
19
COMMISSIONE PROGRAMMAZIONE E ACQUISTI A.S. 2007/08
1
Prof. Balena Massimo
Biennio
2
Prof. Ferrari Ezio
Chimica
3
Prof. Mattioli Luigi
Elettronica e Telecomunicazioni
4
Prof. Tribotti Sandro
Elettrotecnica e Automazione
5
Prof. Di Marco Elvezio
Informatica
6
Prof. Canestrini Alberto
Materie Plastiche
7
Prof. Di Eugenio Emilio
Ufficio Tecnico
8
Prof. Botticelli Luciano
Palestra
9
Prof. Di Bella Mario
Lab. Linguistico
10
Dott. Brandimarti Luigi
D.S.G.A.
11
Rag. Silvi Dante
Assistente Tecnico
COMMISSIONE REGOLAMENTO - A.S. 2007/08
1
Prof.
Anselmi Andrea
2
Prof.
Balena Massimo
3
Prof.
Canestrini Alberto
4
Prof.
Cecchetti Luciano
5
Prof.ssa
Cecere M. Donata
6
Prof.ssa
Citeroni Manuela
7
Prof.
Mariani Peppino
8
Prof.ssa
Morganti Rossana
20
COMMISSIONE INTERCULTURA - A.S. 2007/2008
1
Prof.ssa
Di Ascenzo Sandra
2
Prof.
Di Bella Mario
3
Prof.ssa
Di Pasquale Caterina
4
Prof.
Morra Mario
5
Prof.ssa
Verrocchio Roberta
COMMISSIONE SCUOLA-LAVORO - A.S. 2007/2008
1
Prof.
Canestrini Alberto
2
Prof.
Del Gobbo Renato
3
Prof.
Di Eugenio Emilio
4
Prof.
Di Marco Elvezio
5
Prof.
Grassi Augusto
6
Prof.
Laurenzi Omar
7
Prof.
Tartaglia Giuliano
COMMISSIONE SPECIALIZZAZIONE MECCANICA - A.S. 2007/2008
1
Prof.
Cameli Luciano
2
Prof.
Canestrini Alberto
3
Prof.
Di Eugenio Emilio
4
Prof.
Gregori Leopoldo
5
Prof.
Laureati Giuseppe
6
Prof.
Laurenzi Omar
7
Prof.
Tomassini sandro
21
GRUPPO H - A.S. 2007/08
1
Prof.ssa
Angelini Vittoria
2
Prof.ssa
Censori Paola
3
Prof.ssa
Galanti Ida
4
Prof.
Gurdi Ennio
5
Prof.ssa
Mariani Manuela
6
Prof.ssa
Morganti Rossana
7
Sig.ra
Romandini Carla
8
Sig.
Porfiri Mirko 5^A ET
FORMAZIONE CLASSI 2007/2008
1
Prof.
Celani Serafino
2
Prof.
Cori Domenico
3
Prof.ssa
Felicetti Fiorella
4
Prof.ssa
Latini Rosanna
5
Prof.ssa
Mariani Anna
6
Prof.ssa
Morganti Rossana
22
COMMISSIONE ELETTORALE A.S. 07/08
1
Docente
Prof. Cipollini Maurizio
2
ATA
Sig.ra Migliori Rita
3
Genitore-Presidente
Prof. Malavolta Pietro
4
Alunno
Sig. Lattanzi Massimo
COMMISSIONE PER VALUTAZIONE SERVIZIO A.S. 2007/08
1
Prof.
Balena Massimo
2
Prof.ssa
Mariani Anna
3
Prof.ssa
Tondi Emiliana
4
Prof.
Vagnoni Antonio
5
Prof.ssa
Bracciolani Manuela (Supplente)
6
Prof.
Simonetti Gianfranco (Supplente)
23
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Svolge attività lavorativa di rilevante
complessità ed avente rilevanza esterna. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella
definizione e nella esecuzione degli atti a carattere amministrativo- contabile, di ragioneria e di
economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna.
Firma tutti gli atti di sua competenza.
Segreteria Amministrativa: i dipendenti della Segreteria amministrativa operano a stretto contatto
con il Direttore dei Servizi Generali ed amministrativi, svolgendo le seguenti mansioni:
- gestione amministrativo- contabile- fiscale del personale dell’istituto;
- gestione liquidazione compensi accessori e pagamenti fatture;
- predisposizione dei bilanci preventivi e consuntivi;
- collegamenti diretti mediante Intranet con il M.P.I. per richieste e/o inserimenti dati dell’Istituto.
Segreteria Didattica: il personale della segreteria didattica supporta al dirigente, al vicario, al
Direttore Amministrativo, ai collaboratori del dirigente, ai docenti, ed agli alunni e alle loro famiglie
per:
• Tutte le incombenze di carattere didattico;
• Informazioni inerenti la scuola;
• Gestione protocollo per corrispondenza in arrivo ed in uscita;
• Sportello didattico: richieste dell’utenza.
Magazzino: Il personale è addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla
registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e dei prodotti in giacenza;
Collaboratori scolastici: assolvono a compiti di sorveglianza connesse alle attività dell’istituzione
scolastica.
Hanno cura dei locali, mobili, oggetti, macchinari, attrezzi e strumenti dell’Istituto.
Assistenti tecnici: svolgono supporto tecnico preparando materiale e strumenti per le esperienze
didattiche e per le esercitazioni pratiche nei laboratori.
Collaborano con l’Ufficio Tecnico in relazione agli acquisti di attrezzature tecnico - scientifiche ed al
loro collaudo.
Sono addetti al riordino ed alla conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche.
SERVIZI TECNICI
Ufficio Tecnico: Gli addetti all’ufficio tecnico (N.2) operano in stretto contatto con il Dirigente
Scolastico e con il Direttore dei servizi amministrativi e generali; si occupano della ricezione diretta
delle richieste scritte di acquisti e di manutenzione provenienti dagli assistenti tecnici di laboratorio e
dai responsabili di specializzazione.
Attivano procedure di richieste di preventivi di spesa interpellando le ditte del territorio,
predispongono gli elenchi dei fornitori. Collaborano, inoltre, con la Provincia (proprietaria della
struttura scolastica) per la manutenzione dell'immobile.
C.I.C. CENTRO D’INFORMAZIONE E CONSULENZA
1. Natura e finalità
L’esperienza dei C.I.C. nasce, nella scuola italiana, su indicazione del D.P.R. 309/90.
Essa rappresenta l'occasione per offrire agli studenti un servizio caratterizzato soprattutto come
spazio di ascolto, come area di animazione, come momento di progettualità comune, come risorsa di
sostegno/supporto nell'ambito della scuola allo scopo di migliorare la qualità della vita che giovani e
adulti conducono nell'istituto scolastico. (cfr. Progetto presentato dal M.P.I. alla presidenza del
Consiglio dei Ministri nell'anno 1992).
24
L'idea generale sottesa a questo complesso di norme si può riassumere nel modo seguente: la scuola
non può perseguire i suoi fini istituzionali d'istruzione e di promozione dell'apprendimento, per
rendere effettivo il diritto allo studio, senza farsi carico, per la sua parte, della rimozione degli
ostacoli che compromettono più o meno gravemente il raggiungimento di tali fini. (...) L'impegno di
rimozione che la scuola deve affrontare, in quanto istituzione di questa Repubblica, implica la
necessità di lavorare non solo con i contenuti disciplinari e con le didattiche specifiche, ma anche con
i processi, con le relazioni, con i significati, con le motivazioni da cui dipendono il successo o
l'insuccesso scolastico, la gioia, la tristezza, la voglia di vivere e di lavorare o la rinuncia, la disistima
di sé, il rifiuto più o meno esplicito della vita, nelle forme dell'uso di droga, della fuga da casa, della
noia, della devianza, della delinquenza, della violenza e del suicidio. Il diritto allo studio acquista
perciò sempre più il carattere di diritto alla buona qualità della vita scolastica, condizione
indispensabile per l'efficacia e l'efficienza del servizio offerto … in vista della promozione di
esperienze formative efficaci, sia sul piano della lotta all'insuccesso scolastico, sia sul piano della
valorizzazione dei talenti." (C.M. n. 362 del 22/12/1992)
Tali considerazioni postulano una configurazione del centro non come servizio isolato ed avulso
da tutto il contesto scolastico, ma come momento di sintesi a cui concorrono diversi soggetti e
competenze (dagli insegnanti al personale specialistico dei servizi socio-sanitari o degli enti ausiliari
presenti sul territorio).
2. La struttura
Lo spazio fisico di riferimento è un’ aula attrezzata al primo piano. L'aula è stata abbellita dalla
realizzazione di due murales (su pannello in legno multistrato) da parte di due gruppi di ragazzi
risultati vincitori, nell'anno scolastico 1994-95, del concorso "Diamo un nome al C.I.C." E' stata
inoltre dotata di un computer collegato alla rete.
3. Tipo di attività
▪ Attività di informazione: sul modello di uno sportello informagiovani.
▪ Attività di programmazione
▪ Attività di ascolto
Le prime due attività sono state pressoché interamente sostituite dall’elaborazione di progetti che
confluiscono nel P.O.F.
La funzione di ascolto invece, rimane l’aspetto più caratterizzante il servizio offerto ed è
finalizzata ad accogliere richieste di studenti in difficoltà o comunque desiderosi di un orientamento
su eventuali problemi di interesse comune o di rilevanza personale. Preziosa, a tale riguardo, appare
la collaborazione con gli operatori esterni che sono presenti nel Centro alcune ore la settimana.
Data la coincidenza con le lezioni scolastiche, le modalità di accesso al servizio vanno
opportunamente regolamentate (foglio di richiesta, appuntamento, ...). E' possibile fare incontri con
intere classi o in piccoli gruppi su richiesta dei ragazzi e con modalità da concordare con un certo
anticipo (una settimana, dieci giorni) in modo da poter preparare adeguatamente l'incontro. Al
servizio possono accedere anche gli insegnanti e i genitori.
4. Operatori
Nel C.I.C., oltre ad alcuni docenti, prestano la loro collaborazione per alcune ore la settimana due
psicologhe. Il loro lavoro, pur se correlato all’attività didattica e a quella del Consiglio di Classe,
avviene nel più assoluto rispetto della privacy degli utenti.
5. Tempi/orari di apertura
Attualmente il C.I.C. osserva il seguente orario di apertura: Mercoledì dalle ore 9.00 alle ore
13.00. E’ comunque previsto un ampliamento dell’orario ad altri giorni della settimana.
25
6. Modalità di accesso
Al servizio si accede:
▪ direttamente durante le ore di apertura per fissare un appuntamento;
▪ attraverso il modulo predisposto, reperibile anche presso la segreteria didattica,
compilato con nome/cognome/classe/indicazione del servizio richiesto e imbucato
nell’apposita cassetta situata di fianco alla porta della stanza del C.I.C;
▪ tramite i docenti referenti proff. Galiè Narciso e Gurdi Ennio o, comunque, attraverso
qualsiasi altro insegnante;
▪ tramite la vicepresidenza (le famiglie anche attraverso prenotazione telefonica).
▪ Si ricorda, inoltre, che è disponibile on line il modulo di richiesta di prenotazione ad uno
dei servizi offerti dal C.I.C., collegandosi al sito del nostro Istituto www.itisap.it, sezione
servizi, e da lì al C.I.C.
7. Collaborazioni
Nel quadro più ampio delle attività di Educazione alla Salute, il C.I.C. coordina la realizzazione
di alcuni Progetti svolti in collaborazione con Enti operanti nel nostro territorio.
1. In particolare, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione U.O. di Promozione ed
Educazione alla Salute dell’ASUR 13 di Ascoli Piceno. i seguenti progetti:
▪ Peer Education e stili di vita (alcol, fumo, prevenzione delle malattie a trasmissione
sessuale,…).
▪ Incontri di educazione all’affettività e alla sessualità.
▪ Progetto Easy contact.
▪ Attività di orientamento scolastico/professionale per l’a.s. 2007-2008
2. In collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Ascoli Piceno il Progetto
“Volontaria…mente”.
INSERIMENTO DI ALUNNI CON HANDICAP
Particolare attenzione la scuola rivolge al problema dell’inserimento di alunni in situazione di
handicap impegnandosi, per quanti di essi non raggiungeranno il diploma, alla realizzazione di un
progetto di integrazione tra scuola e mondo del lavoro. Esso offre:
- Concrete opportunità di sviluppo sia sul piano degli apprendimenti disciplinari, sia su quello
dell’acquisizione di abilità operative e pratiche.
- Permette all'alunno di svolgere un ruolo attivo all'interno della società superando quelle
condizioni che possono impedire lo sviluppo delle potenzialità nell'apprendimento, nella
comunicazione e nelle relazioni sociali.
In osservanza alla Legge n. 104/92 che sancisce il diritto allo studio dei disabili in ogni contesto
scolastico, l’Istituto offre un percorso formativo articolato su quattro progetti:
a- preaccoglienza ed accoglienza;
b- percorso integrazione scuola- lavoro;
c- laboratorio protetto;
d- laboratorio di musico- terapia;
e- attività di nuoto-terapia
26
Calendario degli organi collegiali
Consigli di classe I quadrimestre
N. Consiglio
I Consiglio
II Consiglio
Mese
Ottobre
Novembre
III Consiglio
Gennaio
Tipo di attività
Programmazione di classe
Elaborazione I valutazione
interperiodale
Scrutini I quadrimestre
Consigli di classe II quadrimestre
N. Consiglio
I Consiglio
Mese
Marzo
II Consiglio
Maggio
Maggio
III Consiglio
Giugno
Collegio docenti
N. Collegio
I Collegio
II Collegio
III Collegio
IV Collegio
V Collegio
VI Collegio
VII Collegio
Mese
Settembre
Settembre
Ottobre
Novembre
Febbraio
Maggio
Giugno
Riunioni per gruppi disciplinari
N. Riunione
I Riunione
II Riunione
Mese
Settembre
Aprile
Tipo di attività
programmazione
scelta libri di
testo
27
Tipo di attività
Elaborazione II valutazione
interperiodale
Scelta libri di testo
Elaborazione del documento
del 15 maggio
Scrutini finali
CAP 2. OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
Finalità d’Istituto. L’obiettivo primario che l’ITIS “E.fermi” si prefigge è una solida preparazione
professionale coniugata armonicamente con una formazione culturale ed umana completa, per
consentire allo studente di esplicitare al meglio le proprie capacità ed esperienze non solo nel mondo
del lavoro, ma anche nella più complessa ed articolata realtà sociale e culturale con cui dovrà
sollecitamente imparare a confrontarsi ed interagire.
Nel biennio propedeutico particolare attenzione viene dedicata al contenimento della dispersione
con attività di Tutors, progetto intercultura, progetto H e progetti integrati che affiancano gli
insegnamenti curricolari.
A tutti gli studenti è offerto un servizio di orientamento diretto alla scelta dell’indirizzo della
Specializzazione nel passaggio tra biennio e triennio e degli studi universitari.
L’Istituto offre, per le varie specializzazioni del triennio, la possibilità di partecipare a progetti
inerenti a tematiche disciplinari settoriali e realizza numerosi contatti con aziende ed Enti allo scopo
di offrire agli studenti la possibilità di visite tecniche e stages. Sono stati stipulati protocolli d’intesa
con Assindustria ed agli allievi è offerta l’opportunità di arricchire la propria preparazione mediante
tirocinio e pratiche di alternanza scuola/lavoro.
Infine partecipa con i suoi studenti a gare sportive di zona ed a Campionati studenteschi.
L’attività didattica ed educativa è centrata sullo studente, sulla sua formazione umana, culturale e
professionale, sul processo di apprendimento-insegnamento, sul miglioramento della qualità del
servizio offerto.
28
I PERCORSI FORMATIVI
ATTIVITÀ CURRICOLARE
Per l'anno scolastico 2007/2008 l'attività didattica curricolare si articola secondo i seguenti indirizzi
e relativi quadri orari:
BIENNIO
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE D'INSEGNAMENTO
Educazione Fisica
Religione / Attività Alternative
Italiano
Storia
Matematica (a)
Lingua Straniera
Geografia
Scienze della Terra
Biologia
Diritto ed Economia
Discipline di indirizzo
Chimica e Laboratorio
Fisica e Laboratorio
Tecnologia e Disegno
Totale ore settimanali
I
II
2
1
5
2
5 (2)
3
3
3
2
2
1
5
2
5 (2)
3
3
2
3 (2)
4 (2)
3 (2)
36
3 (2)
4 (2)
6 (3)
36
*tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
Il biennio, raccordandosi alla scuola media, fornisce agli allievi una preparazione culturale di
tipo generale e nello stesso tempo costituisce la base propedeutica delle successive specializzazioni.
Non di rado questo segmento scolastico costituisce per l’alunno il momento più impegnativo e critico
dell’intero percorso quinquennale di studi. Il biennio è anche il momento della verifica della scelta
fatta e della maturazione della scelta della futura specializzazione. Nel biennio trovano spazio, in una
equilibrata misura, materie umanistiche e scientifiche, nella convinzione che a queste materie è
demandato il compito fondamentale di costruire una cultura critica, flessibile, utile per ogni ulteriore
percorso di studi.
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
29
SPECIALIZZAZIONE IN CHIMICA
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE D'INSEGNAMENTO
III
IV
V
Religione / Attività Alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia ed Educazione Civica
Lingua Straniera
Matematica
Economia Ind.le con elementi di Diritto
Educazione Fisica
Chimica Fisica e Lab.
Chimica Organica Biorg. delle ferment. e
Lab.
Analisi Chimica, Elaborazione Dati e Lab.
Tec.Chimiche Ind.li, Principi di
automazione e di organizzazione Ind.le
Totale ore settimanali
1
3
2
3
4
2
5 (2)
5 (3)
1
3
2
3
3
2
2
3 (1)
6 (3)
1
3
2
2
3
2
2
3
3(2)
8 (6)
3(2)
6 (4)
5(2)
8 (8)
7(3)
36
36
36
*tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
L'analisi della struttura molecolare della materia, degli organismi viventi, e del macroscopico
(struttura dell'universo) costituiscono la base su cui la chimica fonda la ricerca scientifica e con la
quale contribuisce al progresso ed al benessere dell'umanità.
Molteplici sono i settori produttivi in cui la chimica trova applicazione:
• ambiente;
• biologia;
• farmacologia;
• geochimica;
• raffinerie;
• petrolchimico.
Il percorso formativo fornisce una preparazione di base consona alle nuove realtà produttive che
prefigurano nuovi bisogni e tendono a ridefinire il concetto di professionalità del perito chimico nel
senso della più ampia polivalenza delle capacità e delle competenze.
Le conoscenze teoriche apprese sono infatti rivisitate nelle esercitazioni pratiche di laboratorio con
l'utilizzo di strumentazioni tecnologicamente avanzate e con l'ausilio di strumenti informatici.
Sbocchi occupazionali
Nell'ambito del proprio livello operativo, il perito chimico può svolgere le seguenti mansioni:
• Tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nei settori:
chimico, petrolchimico, raffinerie, merceologico, biochimico, farmaceutico, clinico, bromatologico,
ecologico e dell'igiene ambientale;
• Tecnico addetto alla conduzione ed al controllo di impianti di produzione di industrie chimiche,
petrolchimiche e raffinerie;
• Tecnico operatore nei laboratori scientifici e di ricerca;
• Tecnico addetto al controllo e tutela ambientale;
• Tecnico addetto alla gestione impianti di depurazione, impianti di smaltimento rifiuti e trattamento
aria.
• Collaboratore nella progettazione di impianti.
Prosecuzione studi
è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
30
SPECIALIZZAZIONE IN ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE DI INSEGNAMENTO
III
IV
V
Religione / Attività Alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia ed Educazione Civica
Lingua Straniera
Matematica
Economia Industriale, Elementi di Diritto
Educazione Fisica
Meccanica e Macchine
Elettrotecnica
Elettronica
Sistemi Automatici
Telecomunicazioni
Tecnologia Disegno e Progettazione
Totale ore settimanali
1
3
2
3
4
1
3
2
3
3
2
2
1
3
2
2
3
2
2
3
5 (3)
4 (2)
3
5 (4)
36
4 (2)
6 (3)
6( 2)
5 (4)
36
2
3
6 (3)
4 (2)
4 (2)
4 (3)
36
* tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati.
I moderni e sempre più sofisticati computer, le fibre ottiche , i sistemi satellitari
costituiscono una realtà tecnologica in continuo divenire che fonda le radici nelle ricerche teoriche
della matematica e nelle concrete realizzazioni elettroniche.
Il percorso formativo del Perito in elettronica e telecomunicazioni lo mette in grado di:
• acquisire padronanza nelle tecniche di misura adottate e nelle motivazioni delle eventuali procedure
normalizzate;
• approfondire la conoscenza delle funzioni di elaborazione e generazione dei segnali;
• sviluppare competenze relative ai moderni sistemi di telecomunicazioni digitali;
• progettare e analizzare sistemi per l'elaborazione, la trasmissione e ricezione di segnali elettrici,
gestione di impianti di sicurezza e allarme;
• risolvere problemi di controllo e manutenzione, messa a punto ed ottimizzazione degli apparati di
elaborazione, controllo e visualizzazione dati di processo.
Sbocchi occupazionali
I principali settori in cui il Perito in elettronica e telecomunicazioni trova impiego sono:
• in tutte le aziende dove esiste un controllo di processo
• nelle le aziende che producono o utilizzano apparecchiature elettroniche e che si occupano di
hardware;
• nel campo delle telecomunicazioni;
• nei centri di elaborazione dati;
• nei sistemi di protezione ambientale;
• nell’insegnamento tecnico pratico;
• nell’impiego pubblico e privato.
Prosecuzione studi
è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
31
SPECIALIZZAZIONE IN ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Religione / Attività Alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia ed Educazione Civica
Lingua Straniera
Matematica
Economia Industriale, Elementi di Diritto
Educazione Fisica
Meccanica e Macchine
Elettrotecnica
Elettronica
Sistemi Automatici
Impianti Elettrici
Tecnologia Disegno e Progettazione
Totale ore settimanali
III
IV
V
1
3
2
3
4
1
3
2
3
3
2
2
1
3
2
2
3
2
2
5 (3)
3
4 (2)
3
5 (4)
36
6 (3)
2
3
6 (3)
4 (2)
4 (2)
4 (3)
36
5 (3)
5
5 (4)
36
* tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
L'elettrotecnica risponde a qualsiasi problematica inerente la produzione e l’utilizzazione di
energia elettrica ed energia alternativa. Non esiste una società tecnologicamente avanzata senza
strumenti e macchinari atti a produrre e distribuire energia.
Obiettivo della specializzazione è quello di formare una figura professionale capace di inserirsi in
realtà produttive differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico
sia da quello dell'organizzazione del lavoro.
Il perito in Elettrotecnica è in grado di:
• progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici ma completi;
• partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di impianti e sistemi sovrintendendo alla
manutenzione degli stessi;
• analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;
• analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, conversione,
trasporto e utilizzazione dell'energia elettrica.
Sbocchi occupazionali
Il perito in elettrotecnica può trovare occupazione nei seguenti settori:
• impianti di produzione, distribuzione e utilizzazione di energia elettrica;
• impianti elettrochimici, siderurgici ;
• Aziende di costruzione di macchine elettriche;
• Automazioni industriali e civili.
Prosecuzione studi
è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
32
SPECIALIZZAZIONE IN MATERIE PLASTICHE
Corso sperimentale
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE DI INSEGNAMENTO
III
IV
V
Religione / Attività Alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia ed Educazione Civica
Lingua Straniera
Economia Industriale ed elementi di diritto
Matematica
Educazione Fisica
Elettrotecnica e Laboratorio
Meccanica Applicata, Macchine e Lab.
Impianti di MP Organizzazione e Disegno
Chimica e Laboratorio
Elementi di Informatica
Chimica e Tecnologia delle MP
Tecnologia Meccanica e Laboratorio
Totale ore settimanali
1
3
2
3
1
3
2
3
2
3 (1)
2
1
3
2
2
2
3 (1)
2
4(3)
5(2)
3 (2)
6(3)
6(4)
5(4)
36
7(5)
5(3)
36
4 (1)
2
3(1)
4(2)
4 (2)
4(3)
2(1)
4(2)
36
* tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
La plastica è entrata prepotentemente nella cultura della società moderna ed è indispensabile in
ogni settore industriale (settore automobilistico, elettronico, elettrotecnico, informatico, alimentare ).
Molti sono inoltre i componenti e gli oggetti di uso quotidiano prodotti in materiale plastico. La
specializzazione di Materie Plastiche dell'Istituto è l'unica esistente non solo nella regione Marche ma
in tutta l'Italia centro- meridionale.
Il perito industriale in Materie Plastiche è in grado di provvedere alla progettazione,
all'organizzazione, al controllo e al collaudo delle lavorazioni nell'industria delle materie plastiche e,
in generale, nell'industria manifatturiera.
Sbocchi occupazionali
Il perito industriale in Materie Plastiche può inserirsi nei seguenti settori industriali:
• aziende che producono materiale plastico;
• aziende che si occupano o producono materiale di riciclaggio
• enti locali, ditte private che si occupano di problemi di natura ecologica;
• laboratori di analisi dei materiali.
Prosecuzione studi
è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
33
SPECIALIZZAZIONE IN INFORMATICA
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Religione / Attività Alternative
Lingua e Lettere Italiane
Storia ed Educazione Civica
Lingua Straniera (inglese)
Matematica gen., applicata e Lab.
Educazione Fisica
Calcolo
delle
prob.,statistica,ricerca
operativa e Laboratorio
Elettronica e Lab.
Informatica generale,applicaz. tecnico
scientifiche e Laboratorio
Sistemi,automazione e Laboratorio
Totale ore settimanali
III
IV
V
1
3
2
3
6 (2)
2
3 (1)
1
3
2
3
5 (2)
2
3 (1)
1
3
2
3
4 (2)
2
3 (1)
5 (3)
6 (4)
6 (3)
6 (3)
6 (3)
5 (2)
5 (2)
36
5 (3)
36
7 (4)
36
* tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
L'informatica ha subito negli ultimi anni una sensibile evoluzione:linguaggi e metodi di
programmazione che erano noti solo a pochi specialisti della materia si sono diffusi e sono diventati
bagaglio professionale comune ad una vasta categoria di tecnici. Le architetture dei sistemi di
elaborazione si sono notevolmente evolute e si sono diffuse sia le reti locali sia le reti geografiche che
danno grande risalto ai problemi di trasmissione dei dati e di condivisione delle risorse fra utenti.
Il perito Industriale in informatica acquisisce competenze atte a metterlo in condizione di:
• collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi applicativi;
• collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e
telematici;
• sviluppare pacchetti software nell'ambito di applicazioni di calcolo tecnico-scientifico e di sistemi
gestionali;
• progettare sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il dimensionamento
di interfaccia verso apparati esterni.
• scegliere e implementare la tipologia di rete più opportuna per il collegamento di computer;
• pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in realtà produttive e dimensionare sistemi di
elaborazione dati;
• curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati;
• assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base
sul software e sull'hardware.
Sbocchi occupazionali
Il Perito Industriale per l'Informatica trova la sua collocazione in :
• imprese specializzate nella produzione di software;
• aziende che gestiscono software dimensionamento ed esercizio di sistemi di elaborazione
dati, organizzazione e gestioni di reti di computer ;
• industrie addette alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazioni;
• enti di gestione servizi informatici;
• industrie di hardware;
• gruppi di consulenza software ed hardware.
Prosecuzione studi
è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
34
SPECIALIZZAZIONE IN INFORMATICA
CORSO SERALE PER STUDENTI LAVORATORI
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DEL TRIENNIO
MATERIE D'INSEGNAMENTO
III
IV
V
Religione
1
1
1
Lingua e lettere italiane
3
3
3
Storia ed Ed. Civica
1
1
1
Inglese
2
2
2
Matematica generale, applicata e Lab.
5 (2)
5 (2)
4 (2)
Elettronica e Laboratorio
5 (2)
5 (2)
5 (2)
Calcolo delle probabilità, Statistica, Ricerca
operativa e Lab.
3
3
2
Informatica generale, Applicazioni tecnicoscientifiche e Lab.
5 (3)
5 (3)
5 (2)
Sistemi, Automazione e Lab.
4 (2)
4 (2)
6 (3)
Educazione Fisica
1
1
1
Totale ore settimanali
30
30
30
* tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
Un regolare corso di studi che consente di conseguire il diploma di Perito in Informatica pur
continuando a svolgere la propria attività lavorativa.
IL DIRITTO ALLO STUDIO CONCRETAMENTE RECUPERATO
Le lezioni si svolgono dalle ore 18.30 alle ore 22.50
35
SPECIALIZZAZIONE IN MECCANICA
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Lingua e lettere italiane
Storia
Lingua straniera
Economia industriale ed Elementi di diritto
Matematica
Meccanica applicata e Macchine fluido
Tecnologia meccanica ed Esercitazioni
Disegno, Progettazione ed Organizzazione
industriale
Sistemi ed Automazione industriale
Educazione fisica
Religione/Attività alternative
Totale ore settimanali
III
IV
V
3
2
3
4 (1)
6
5 (5)
3
2
3
2
3 (1)
5 (4)
6 (6)
3
2
2
2
3 (1)
5
6 (6)
4
5 (3)
6
6 (3)
2
1
4 (3)
2
1
4 (3)
2
1
36
36
36
* tra parentesi sono indicate le ore di esercitazione nei laboratori attrezzati
Nel settore meccanico, l'obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad
affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle
discipline di indirizzo, integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da
capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle
realtà aziendali. Il Perito Industriale per la Meccanica, acquisisce conoscenza dei principi
fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base nel settore meccanico ed in
particolare:
• delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali;
• delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;
• della organizzazione e gestione della produzione industriale
• dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;
• delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.
Sbocchi Occupazionali
Il perito meccanico può inserirsi nei seguenti settori operativi
• fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione;
• programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché dell'analisi e della valutazione
dei costi;
• dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;
• progettazione di elementi e semplici gruppi meccanici;
• controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;
• utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
• gestione di sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;
• sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;
• controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di
manutenzione;
• gestione della sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente
Prosecuzione studi
è consentito l’accesso a tutte le facoltà universitarie
Orario scolastico
dalle ore 7.55 alle ore 13.25
36
ATTIVITA’ DIDATTICA E METODOLOGIE
Il nuovo obbligo scolastico eleva la durata dell’obbligo d’istruzione a dieci anni come in altri paesi
dell’Unione Europea. L’introduzione del nuovo obbligo scolastico si colloca nel quadro delle norme
sul diritto/dovere all’istruzione e alla formazione, in base alle quali nessun giovane può interrompere
il proprio percorso formativo senza aver conseguito un titolo di studio o una qualifica professionale
entro il 18° anno di età.
L’obbligo di istruzione non ha carattere di terminalità e intende favorire il pieno sviluppo della
persona nella costruzione di sé, di corrette relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la
realtà naturale e sociale e vuole essere uno strumento per contrastare la dispersione scolastica.
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi
culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale).
Il quadro europeo delle qualifiche e dei titoli contiene le definizioni di conoscenze, abilità e
competenze.
Tabella relativa agli obiettivi intesi in termini di competenze, conoscenze, abilità/capacità
Imparare ad imparare. Organizzare l’apprendimento utilizzando e
scegliendo varie fonti e varie modalità di informazione e formazione.
Progettare (elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di studio/lavoro utilizzando le conoscenze apprese per
raggiungere gli obiettivi stabilendo delle priorità stabilendo strategie e
verificando i risultati attesi)
Comunicare. Sapersi esprimere in forma orale e scritta in modo chiaro
cercando di usare la terminologia appropriata. Saper leggere e comprendere
testi di varia natura individuandone i punti salienti. Saper applicare le
regole ed i principi fondamentali. Saper utilizzare strumenti di lavoro
cartacei, informatici e multimediali. Saper collegare argomenti della stessa
disciplina e/o di discipline diverse e cogliere prime relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, lontani nel luogo e nello spazio individuando
differenze, cause ed effetti.
Collaborare e partecipare. Interagire nel gruppo comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, gestendo le
conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed attività collettive
nel riconoscimento dei diritti degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile. Sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale, far valere al suo interno diritti e bisogni
riconoscendo quelli degli altri, le regole e le responsabilità.
Competenze trasversali
37
Individuazione delle competenze, abilità e conoscenze da raggiungere alla fine del biennio per
aree disciplinari
Asse dei linguaggi
Competenze. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
consessi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi
ed operativi.
Abilità/capacità. Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale (di
interesse personale, quotidiano, sociale e professionale). Esporre in modo
chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati. Riconoscere
differenti registri comunicativi di un testo. Interagire in conversazioni brevi
e semplici scambiando informazioni.
Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni della
comunicazione)
Conoscenze. Principali strutture grammaticali delle lingua italiana.
Conoscenza del lessico fondamentale per gestire comunicazioni orali in
contesti formali ed informali. Codici fondamentali della comunicazione
orale e non. Contesto, scopo e destinatario della comunicazione.
Principale organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo,
argomentativo. Fasi della produzione scritta.
Conoscenza del lessico di base della lingua straniera su argomenti di vita
quotidiana, sociale e professionale. Uso del dizionario bilingue. Regole
grammaticali fondamentali. Corretta pronuncia di un repertorio di parole e
frasi d’uso comune. Semplici modalità di scrittura.
Competenze. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed
algebrico rappresentandole anche in forma grafica.
- Individuare strategie appropriate per risolvere problemi.
- Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità specifiche di tipo
informatico.
Abilità/Capacità. Comprendere il significato logico-operativo di numeri
appartenenti a sistemi numerici diversi. Saper convertire da una all’altre (da
frazioni a decimali, da frazioni apparenti a interi ecc…) Significato di
potenza, calcolare potenze, applicarne le proprietà. Risolvere brevi
espressioni nei diversi sistemi numerici. Rappresentare la soluzione di un
problema con un’ espressione e calcolarne il valore.
Comprendere il significato logico-operativo di rapporto e grandezza
derivata. Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di
proporzionalità. Comprendere i passaggi di una dimostrazione.
- Formalizzare il percorso di soluzione di un problema
attraverso
modelli algebrici e grafici.
- Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati e
rappresentarli mediante istogrammi e diagrammi a torta.
Riconoscere una relazione tra variabili in termini di
proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla in una
funzione.
Conoscenze. Gli insiemi numerici, rappresentazioni, operazioni,
ordinamento. Sistemi di numerazioni. Espressioni algebriche e operazioni.
Equazioni e disequazioni di I grado. Sistemi di equazioni e disequazioni di I
grado.
-Fasi risolutive di un problema con diagrammi.
-Tecniche di risoluzione di un problema con frazioni,
proporzioni, percentuali, equazioni e disequazioni di I grado.
- Significato di analisi e organizzazione dei dati numerici.
- Piano cartesiano.
- Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici.
- La notazione scientifica per i numeri reali.
- Concetto di approssimazione.
Asse matematico
38
Asse scientificotecnologico
Competenze. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i
concetti di sistema e di complessità.
Abilità/Capacità. Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei
fenomeni naturali, fisici, chimici, biologici, geologici o degli oggetti
artificiali o la consultazione di testi o media. Organizzare e rappresentare
dati raccolti. Individuare una possibile interpretazione dei dati in base a
semplici modelli. Utilizzare classificazioni e/o schemi logici per riconoscere
il modello di riferimento. Riconoscere i principali aspetti di un ecosistema.
Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella
modifica dell’ambiente. Saper spiegare il principio di funzionamento e la
struttura dei principali dispositivi fisici e software. Utilizzare le funzioni del
software per produrre testi e comunicazioni multimediali.
Conoscenze. Concetto di misura e sua approssimazione di errore. Tecniche
di misurazione e sequenze dell’operazione. Fondamentali meccanismi di
catalogazione. Utilizzo programmi software. Concetto di sistema e di
complessità. Schemi, tabelle, grafici e software dedicati. Semplici schemi
per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente
all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo. Concetto di
ecosistema. Struttura del computer, di internet, struttura generale ed
operazioni di principali pacchetti applicativi.
Competenze. Capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione
locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli, secondo le coordinate
spazio temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e
culturali.
- Collocare la propria esperienza personale in un sistema di
regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti
dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e
dell’ambiente.
- Partecipare responsabilmente come persona e cittadino alla
vita sociale ampliando i propri orizzonti e comprendendo i
valori dell’inclusione e dell’integrazione.
-Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio.
Abilità/Capacità. Leggere anche in modalità multimediale le differenti
fonti per ricavarne informazioni su eventi storici. Individuare mezzi e
strumenti dell’innovazione tecnologica attraverso le epoche storiche.
- Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi della Costituzione
italiana; le caratteristiche essenziali della norma giuridica a partire dalla
propria esperienza e dal contesto scolastico. Identificare i diversi modelli di
organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona-famiglia-societàStato.
- Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività
economiche del proprio territorio.
Conoscenze. Conoscere in forma diacronica e sincronica le principali tappe
storiche a partire dagli ominidi, paleolitico, neolitico fino al XIV secolo;
-Conoscere le diverse tipologie di fonti, le principali tappe dello sviluppo
della innovazione tecnico-scientifica e dell’innovazione tecnologica.
- Conoscere la Costituzione italiana, gli organi dello Stato e sue funzioni.
- Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e gerarchia delle fonti.
- Principali problematiche relative all’integrazione e tutela dei diritti umani.
- Conoscere gli strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del
proprio territorio.
- Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio.
Asse storico-sociale
39
VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA
La verifica è la raccolta delle informazioni sulle quali verrà espressa la valutazione. Essa si realizzerà
in modo vario con gli strumenti di volta in volta ritenuti più idonei, ma non necessariamente con tutti
tra quelli di seguito elencati:
• interrogazioni;
• colloqui con gruppi di alunni o estesi all'intera classe;
• interventi liberi;
• prove scritte (dove previste);
• test;
• attività di laboratorio (dove prevista);
• esercizi in classe o a casa.
VALUTAZIONE
La valutazione è il giudizio sulle informazioni raccolte, cioè l'atto con cui si misura il divario tra lo
stato raggiunto e, quello previsto (obiettivo).
Essa, a seconda del momento in cui viene espressa e dei tipo di giudizio formulato, si qualifica come:
diagnostica;
formativa;
sommativa;
pedagogica;
longitudinale;
prognostica;
globale o finale.
La valutazione diagnostica è l'indagine che il docente svolge per conoscere la situazione di partenza
di una classe e scegliere il percorso didattico.
La valutazione formativa è quella che si attua durante l'insegnamento, inteso come colloquio
educativo, e che fornisce un riscontro immediato del processo di apprendimento.
La verifica formativa fa ricorso, di volta in volta, agli strumenti ritenuti più idonei, quali:
domande dal posto durante la lezione;
domande dal posto alla fine della lezione;
domande dal posto all'inizio della lezione successiva;
test;
esercizi in classe o a casa;
interventi liberi.
Alla verifica formativa non si affida solo il compito di controllare il processo di insegnamentoapprendimento ma anche quello, non meno importante, di rinforzare continuamente i concetti chiave.
La valutazione derivante dalla verifica formativa può contribuire alla valutazione globale solo se
favorevole allo studente, ad eccezione del caso di evidente negligenza.
La valutazione sommativa valuta il livello raggiunto rispetto agli obiettivi, al termine di ogni
segmento didattico. (Tipici strumenti sono l'interrogazione e il compito in classe)
La valutazione pedagogica valuta la diligenza dell'alunno verso i doveri scolastici.
La valutazione longitudinale valuta la situazione finale in relazione a quella iniziale, cioè,
l'avanzamento dell'alunno nel conseguimento degli obiettivi.
La valutazione prognostica stima la possibilità dell'alunno di recuperare le carenze e di seguire
proficuamente il programma di studi dell'anno seguente.
La valutazione globale o finale è quella in cui confluiscono tutte le valutazioni precedenti, ad
eccezione chiaramente di quella diagnostica, pesate secondo la discrezionalità dell'insegnante. Va
espressa in sede di scrutinio ed è la valutazione da cui discende l'esito finale dell'anno scolastico.
40
TABELLA RELATIVA ALLA VALUTAZIONE
Livell
i
1
2
3
4
5
6
7
Comprensione
Applicazione
Analisi
Sintesi
Nessuna
Ha difficoltà di
apprendimento
Non riesce ad
applicare
nessuna
conoscenza
Non è in
grado di
effettuare
alcuna analisi
Non sa
sintetizzare le
minime
conoscenze
acquisite
Minima
Ha qualche
difficoltà di
apprendimento
Non riesce ad
applicare le
conoscenze
minime
acquisite
Non è in
grado di
effettuare
analisi
Non riesce a
sintetizzare le
conoscenze
acquisite
Frammentaria
e superficiale
Commette
errori anche
nell’esecuzione di compiti
semplici
Riesce con
molti stenti ad
applicare le
conoscenze
minime
Non è in
grado di
effettuare
analisi oltre le
minime
Riesce
stentatamente
a sintetizzare
le conoscenze
acquisite
Imprecisa e
con qualche
lacuna
Commette
qualche errore
anche nei
compiti
semplici
Riesce ad
applicare le
proprie
conoscenze
ma con errori
sparsi
E’ in grado di
effettuare
analisi solo in
modo parziale
E’ in grado di
effettuare solo
sintesi parziali
Completa ma
priva di
approfondimenti
Non commette
errori gravi
Sa applicare le
conoscenze in
compiti
semplici senza
errori
Sa effettuare
analisi
complete ma
non
approfondite
Sa sintetizzare
le conoscenze
ma solo se
guidato
Completa e
con
riferimenti
logici
Non commette
errori ma solo
imprecisioni
Sa applicare
discretamente
le proprie
conoscenze
Sa effettuare
analisi
complete
Sa sintetizzare
le conoscenze
Completa ed
approfondita
Non commette
errori
Applica bene
le procedure e
le conoscenze
Sa effettuare
analisi con
buoni risultati
Sa sintetizzare
le conoscenze
anche con
rapporti
personali
Solo se
sollecitato e
guidato riesce
a stento a
formulare
valutazioni
Solo se
sollecitato e
guidato è in
grado di
effettuare
valutazioni
non
approfondite
Se sollecitato e
guidato è in
grado di
effettuare
valutazioni
approfondite
E’ in grado di
effettuare
valutazioni
soggettive
E’ in grado di
valutare in
modo
autonomo e
responsabile
Completa,
coordinata,
ampliata
Non commette
errori né
imprecisioni
nella
esecuzione dei
problemi
Applica le
procedure e le
conoscenze in
problemi
nuovi
Sa applicare
analisi
critiche e
costruttive
anche su
nuovi
problemi
Sa sintetizzare
le conoscenze
e trasferirle ad
altre
esperienze
E’ in grado di
esprimere e
valutare
autonomamente
Conoscenza
8
41
Voto in
decimi
Valutazione
Non è capace
di autonomia
di giudizio
anche se
sollecitato
Non è capace
di autonomia
di giudizio
Da 1 a 2
Totale
insufficienza
3
Gravissima
insufficienza
4
Grave
insufficienza
5
Insufficienza
6
Sufficienza
7
Discreto
8
Buono
9-10
Ottimo
VALUTAZIONE FINALE DEGLI ALLIEVI
La valutazione è uno dei momenti più significativi e delicati del lavoro del docente. Essa si
concretizza nella formulazione di un giudizio globale sulla crescita formativa dell’allievo espresso
mediante un voto in decimi .
•
•
•
L'alunno verrà dichiarato non promosso quando le insufficienze riportate siano rappresentative di
carenze che nella loro globalità, secondo il parere del Consiglio di classe, non consentono
l'ammissione e la frequenza alla classe successiva;
L’alunno verrà dichiarato promosso quando abbia riportato la sufficienza in tutte le discipline.
Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato
conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato
giudizio di non promozione, il consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del
giudizio finale, attuando le direttive del D.M. 80/2007.
La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe,
indicando specificatamente carenze rilevate dell’alunno dai docenti delle singole discipline ed i
voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha
raggiunto la sufficienza. La scuola comunica altresì gli interventi didattici finalizzati al recupero
dei debiti formativi che attiva e porta a temine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità ed i
tempi delle relative verifiche da effettuare.
I genitori che ritengono di non avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola
debbono comunicarlo alla stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle
verifiche come sopra indicato
La conclusione dei sopra citati interventi didattici, di norma entro il 31 agosto dell’a.s. di
riferimento, non può andare oltre la data d’inizio delle lezioni dell’anno successivo. Il consiglio di
classe in sede d’integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti ed
alla formulazione del giudizio definitivo.
In caso di esito positivo l’alunno è ammesso a frequentare la classe successiva.
CREDITO FORMATIVO
Tutte le attività svolte dall'allievo, nel corso del triennio di specializzazione presso enti esterni alla
scuola, debitamente documentati e reputati dal consiglio di classe costruttivi e coerenti alla
formazione personale dell'individuo in crescita ed alla formazione professionale dell'allievo danno
diritto, come da normativa vigente ad un punteggio ai fini dell'esame di stato.
CREDITO SCOLASTICO
Come stabilito dalla normativa vigente (D.P.R.323/98) il consiglio di classe attribuisce ad ogni
alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascun degli ultimi tre anni di scuola, un
apposito punteggio denominato credito scolastico. La somma dei singoli punteggi attribuiti
costituisce il credito scolastico con cui il candidato si presenta agli esami di stato ed esprime la
valutazione del grado di preparazione complessiva con particolare riguardo al profitto, frequenza
scolastica, interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo, alle attività dell'area di progetto
ed integrative.
42
PATTO FORMATIVO
La proposizione di un Patto Formativo che i singoli Consigli di Classe offrono, nella prospettiva di
instaurare un rapporto di costruttiva collaborazione con gli allievi e sottoscrivendo un reciproco
impegno, ha lo scopo preciso di:
- creare condizioni e relazioni positive in aula per favorire l’apprendimento
- promuovere la partecipazione attiva degli studenti in clima di serenità e fiducia
- coinvolgere le famiglie nella formazione globale degli alunni
Principi fondamentali del Patto Formativo
L’Istituzione scolastica ha il dovere di:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Garantire la prestazione del servizio scolastico nel rispetto dei principi stabiliti dalla Costituzione
della Repubblica e delle Normative emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione;
Favorire l’inserimento democratico di tutti gli allievi senza alcuna distinzione di sesso, razza,
religione o ideologie politiche;
Instaurare rapporti di fiducia tra l’amministrazione e l’utenza;
Favorire ogni forma d’informazione completa e trasparente su tutte le attività didattiche;
Offrire la massima disponibilità alle famiglie collaborando alla formazione degli allievi;
Assicurare l’integrità degli allievi;
Garantire ambienti sani ed attrezzature sicure;
Promuovere ogni forma di iniziativa scolastica con la collaborazione di tutti gli operatori
scolastici secondo criteri di efficacia ed efficienza;
Fornire agli studenti una preparazione consona alle personali diligenza e potenzialità.
Allievi: Diritti e Doveri
Gli allievi hanno il diritto/dovere di:
Autocontrollo e rispetto delle persone, del personale della scuola e dei compagni;
Rispettare le norme che regolano il funzionamento della scuola: puntualità, frequenza,
tempestività nelle giustificazioni e una partecipazione attiva all’attività didattica;
• Rispettare l’ambiente in cui operano e le attrezzature messe a disposizione dalla scuola;
• Acquisire autonomia di lavoro consolidando la propria preparazione con un impegno costante in
classe ed a casa;
• Acquisire conoscenze, competenze, capacità consone ad un perito tecnico;
• Essere informati sui percorsi formativi di ogni disciplina in termini di obiettivi e criteri di
valutazione;
• Visionare le prove scritte elaborate;
• Conoscere tutte le attività promosse dall’istituto;
• Partecipare attivamente alle iniziative scolastiche;
Genitori: Diritti e Doveri
•
•
Il genitore ha il diritto /dovere di:
• Essere informato sul piano d’offerta formativa;
• Partecipare attivamente alle iniziative ed alle riunioni organizzate dall’istituto;
• Collaborare con l’istituzione scolastica per la progettazione e la realizzazione del P.O.F., per il
raggiungimento degli obiettivi formativi e didattico-progfessionali del figlio;
• Vigilare sul comportamento e l’impegno personale del figlio.
43
Docenti : Diritti e doveri
Ogni docente ha il dovere di:
• Educare e formare nel pieno rispetto dell'applicazione dei principi sanciti dal contratto di lavoro e
della libertà d’insegnamento;
• Svolgere le funzioni secondo le vigenti normative e secondo il regolamento d’istituto;
• Esplicitare la propria offerta formativa, assicurandone la trasparenza, in termini di contenuti,
strumenti di verifica, metodi e valutazione;
• Collaborare informando, nelle modalità stabilite dalla Scuola, la famiglia su frequenza e profitto
degli alunni;
• Collaborare attivamente e secondo le proprie competenze alle iniziative del piano d’offerta
formativo;
Ogni docente ha il diritto di:
• Richiedere agli allievi puntualità non solo nel suo significato tradizionale, bensì anche in quello
più esteso quale ad esempio rispetto delle scadenze e degli impegni;
• Richiedere atteggiamenti di disponibilità ed attiva partecipazione degli alunni al lavoro proposto
dai docenti nonché attenzione durante le verifiche e le attività di esercitazione;
• Il Consiglio di Classe deve informare la famiglia, per il tramite del coordinatore di classe e nelle
modalità stabilite dalla Scuola su assenze prolungate, scarso profitto, comportamento scorretto
degli alunni per una proficua collaborazione;
OBIETTIVI GENERALI PER L'ORIENTAMENTO
Coerentemente al D.M.323/99 che regola l’orientamento scolastico a livello nazionale (l’istituto è
scuola polo per l’orientamento scolastico) ed agli obiettivi educativi e formativi deliberati dal
Consigli d’Istituto, il Collegio dei Docenti ha programmato azioni d’orientamento formative e
educative atte a:
• favorire l’acquisizione dell’identità personale (coscienza di sé) delle proprie potenzialità ed
attitudini;
• Intervenire in situazioni di disagio che possono generare l’abbandono scolastico;
• Perseguire una cittadinanza attiva all’insegna della partecipazione personale e dello sviluppo di
una coscienza critica;
• Realizzare il diritto democratico allo studio per evitare l’incremento della dispersione scolastica e
delle situazioni di svantaggio;
• Migliorare la qualità dell’informazione, in vista del proseguimento degli studi e/o
dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Per perseguire tali obiettivi, l’orientamento sarà articolato secondo il seguente schema progettuale:
in entrata
MODALITÀ
in itinere
in uscita
Orientamento d’ingresso per studenti della scuola media
informazioni sugli aspetti caratterizzanti l’Istituto mediante materiale illustrativo;
incontri illustrativi tenuti da docenti dell’Istituto, presso le scuole medie del territorio, con i
genitori degli allievi frequentanti la classe terza;
visite guidate in istituto con simulazioni d’esperienze di laboratorio,(ospitati nelle classi del
biennio) ;
organizzazione della Giornata del Genitore;
44
Orientamento degli alunni del biennio per la scelta della specializzazione
Presentazione agli alunni della seconda classe degli indirizzi presenti in Istituto da parte dei
responsabili di specializzazione, nei giorni prefissati dalla scuola per l’orientamento postbiennio.
Visita guidata ai laboratori caratterizzanti le specializzazioni;
Orientamento post- secondaria
L’orientamento in uscita avviene sia in funzione della possibilità d’orientare i diplomandi verso le
Università sia verso il mondo del lavoro attraverso:
•
•
•
•
•
•
Partecipazione alla “giornata dell’orientamento “ promossa dall’ITC di Ascoli Piceno;
Collegamento Internet per preiscrizioni universitarie;
Contatti con le Università e soprattutto con l’UNICAM e il CUP per eventuali conferenze per
alunni e/o genitori rivolte anche alle classi quarte sui nuovi corsi di laurea;
Contatti con “Informagiovani” del Comune per programmare incontri con le forze Armate,
Associazione Industriali, Camera di Commercio;
Partecipazione alla giornata “obiettivo lavoro” organizzata dalla Regione Marche;
Visite programmate ad Università delle Marche (Ancona), Università di Camerino;
45
CAP 3. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'ITIS "E. Fermi" di Ascoli Piceno, per innalzare il tasso di successo scolastico e diminuire la
dispersione, per evitare che gli studenti più meritevoli non vengano penalizzati da un appiattimento
dell'offerta formativa e da uno standard di conoscenze attestato su livelli minimi, integra i percorsi
formativi con le attività di recupero e di approfondimento.
ATTIVITÀ DI RECUPERO PREVISTE PER TUTTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO
Gli interventi di recupero rientrano nelle attività ordinarie dell’I.T.I.S. “E.Fermi” e sono volte
fondamentalmente a prevenire l’insuccesso scolastico; si realizzano in ogni periodo dell’anno
scolastico a partire dalle prime settimane di avvio delle lezioni.
Esse sono programmate da ciascun Consiglio di Classe sulla base di indicazioni organizzative
approvate dal Consiglio d’Istituto e sulla base di criteri didattico metodologici definiti dal Collegio
dei Docenti.
L’Istituto promuove la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di recupero programmate
dandone informazione alle famiglie.
I destinatari dell’attività di recupero sono quegli alunni che non hanno maturato le abilità sufficienti a
conseguire il successo scolastico.
Gli obiettivi da perseguire riguardano l’acquisizione dei contenuti fondamentali delle discipline e
degli strumenti indispensabili per maturare la formazione educativa e didattica.
Lo sportello didattico tende a sviluppare il senso di responsabilità dell’alunno che, consapevole
della sua situazione di debolezza, diviene il soggetto richiedente dell’offerta formativa.
La frequenza dello S.D. è libera.
L’Intervento mirato è lo strumento che il Docente adotta per quei ragazzi che evidenziano carenze
sia a livello contenutistico che metodologico. L’allievo segnalato è obbligato a frequentare i corsi. Il
rendimento sarà oggetto di una breve relazione individuale.
Il recupero curriculare consente il consolidamento dei contenuti e l’acquisizione di un efficace
metodo di studio. L’insegnante, accertata la difficoltà di acquisizione di segmenti e/o unità didattiche
da parte degli studenti, interviene rafforzando conoscenze pregresse e promuovendo uno studio più
partecipato e proficuo.
46
In ottemperanza al D.M. 3 Ottobre 2007, n. 80 e alla successiva O.M. n. 92/07 del 5/11/07, su
indicazioni del Comitato tecnico-scientifico il Collegio dei Docenti (in data 07/11/2007) ed
il Consiglio d’Istituto hanno deliberato i seguenti interventi di recupero per l’anno scolastico
corrente:
1. Le attività di sostegno da realizzare nel primo quadrimestre sono state programmate per un
numero di 700 ore complessive all’interno dei gruppi classe.
2. Per il recupero delle insufficienze registrate negli scrutini intermedi sarà sperimentato un
modello formativo utilizzando la quota del 20% prevista dal D.M. 47/2006.
L’I.T.I “E.Fermi” ha deliberato nella seduta del 07/11/2007 la sospensione delle attività didattiche
nel periodo 21 Gennaio 02 Febbraio 2008 per attivare, in orario curriculare, i recuperi per alunni
con debiti formativi e l’approfondimento di tematiche attinenti alle varie discipline per i più
diligenti.
Il nuovo progetto di recupero-approfondimento prevede cinque giorni di attività e la sospensione
nei due sabati, utilizzando la flessibilità a classi aperte, con moduli orari di cento minuti.
Al termine dell’attività è prevista una verifica scritta per accertare l’avvenuto recupero.
Le classi si scompongono in modo da formare gruppi di livello sia per il recupero che per
l’approfondimento, raddoppiando il numero delle normali quaranta classi di cui è costituito
l’Istituto considerando il biennio e le cinque specializzazioni.
La nuova esperienza è stata prevista per prevenire l’insuccesso scolastico, evitare i rientri
pomeridiani per gli alunni pendolari, migliorare la qualità dell’apprendimento e nel contempo
valorizzare le eccellenze. A fianco dei recuperi infatti sono previste, soprattutto per le classi
terminali, attività di orientamento, seminari tenuti da psicologi ed approfondimenti di
specializzazione. La sperimentazione di tale modalità di recupero-approfondimento intende
declinare le nuove direttive ministeriali in materia.
3. Per il II quadrimestre (periodo febbraio-aprile) saranno da prevedere attività di recupero
pomeridiane compatibilmente alle disponibilità finanziarie ed alle difficoltà del rientro dovute
al pendolarismo.
4. Per il recupero delle insufficienze conseguente agli esiti degli scrutini finali saranno
programmate attività di recupero da realizzare nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 luglio e
dal 20 al 31 agosto. Per tale attività di recupero la Scuola si avvale di docenti interni e/o della
collaborazione di soggetti esterni. Le operazioni di verifica finale, effettuate nel periodo 1 – 8
settembre, sono organizzate dal Consiglio di classe e condotte dai docenti delle discipline
interessate.
5. La Scuola provvede a dare comunicazione di tempi e modalità di recupero alle famiglie,
fermo restando la possibilità che esse hanno di provvedere autonomamente al recupero delle
carenze disciplinari del figlio informandone formalmente la Scuola.
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO
Le attività di approfondimento sono rivolte a tutti gli alunni dell’Istituto, in particolare, quelli che
esprimono interessi e capacità che l’insegnamento curriculare non sempre è in grado di soddisfare.
In tale modo la scuola intende rispondere anche a esigenze non prettamente scolastiche e porre al
servizio di un’utenza diversificata le proprie competenze e risorse.
L’arricchimento dell’offerta formativa si avvale dei docenti dell’Istituto e, anche, della
collaborazione di enti e partners esterni. Le metodologie utilizzate sono coerenti con gli obiettivi da
perseguire e peculiari alle tematiche proposte.
L’attività di approfondimento deve permettere all’eccellenza di poter accedere a contenuti
disciplinari di livello superiore e al di fuori del programma disciplinare.
47
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: I PROGETTI
A.S. 2007/08
n.
1
2
DOCENTE
COORDINATORE
PROGETTO
Potenziamento metodo di studio e Per gli Insegnanti di
recupero abilità di base
Matematica
classi terze
Di Ascenzo
Metodo di studio efficace
Di Ascenzo
classi prime e seconde
DENOMINAZIONE
PROGETTO
Doc. 90
Doc. 90
Doc. 140
Doc. 140
Doc. 32
A.T. 24
da definire
3
Remedial Work Project
4
Campi ed onde elettromagnetiche Mattioli
Doc. 12
A.T. 4
NO
5
Motori speciali
Tribotti
Doc. 12
NO
6
Tecniche della scrittura
Felicetti
No
Doc. 30
7
Corso di elettrotecnica
Di Marco
No
Doc. 20
8
Automazione uffici dell'istituto
Damiani
Doc. 72
A.T. 36
Doc. 24
A.T. 12
9
Il PC: come assemblare,
inizializzare, mettere in rete.
Di Marco
Doc. 30
A.T. 30
NO
Damiani G.
Doc. 36
A.T. 18
Doc. 24
A.T. 12
Tribotti
Doc. 100
NO
10
11
Installazione e configurazione
reti. Sistemi operativi. Free
Software e Linux.
ENEL - Concorso Energia in
gioco
Bracciolani
Febbr-Apr 08 Ott-Dic 08
ore
ore
12
Concorso Bticino Scuola
Mariani Peppino
Doc. 80
NO
13
Elementi di lingua latina
Albanese
Doc. 20
NO
Albanese
Doc. 20
NO
Simonetti
Doc. 12
NO
14
15
Storia Contemporanea
approfondimento avvenimenti di
attualità
Chimica degli alimenti di tutti i
giorni
16
ECDL - Patente Europea del
Computer
Del Gobbo
Doc. 36
A.T. 36
Doc. 36
A.T. 36
17
Infinito e Infinitesimo
Dipartimento di
matematica
Damiani Luigi
Esp. 2
NO
18
Patentino per guida ciclomotore
Angeletti
N.Doc. 64
Esp. Doc. 24
NO
19
20
21
22
Orientamento:
- Orientamento per gli allievi
della scuola media di 1° grado e
per gli allievi del biennio ITIS
Orientamento:
- Accoglienza degli allievi delle
scuole medie
Orientamento:
- Laboratorio didattico di fisica,
chimica, scienze per le scuole
medie
Ascoli romana, medievale
Cecchetti
N.Doc. 180
A.T. 50
A.A. 8
C.S. 60
N.Doc.
270
A.T. 110
A.A. 8
C.S. 60
Cecchetti
N.Doc. 70
NO
Cecchetti
Doc. 30
A.T. 30
Doc. 15
A.T. 15
Bellini
Doc. 25
NO
Doc. 6
N.Doc. 6
A.T. 3
Esp. 4
23
Progetto Asculum - dai Piceni ai
Longobardi
Di Pasquale
Doc. 10
N.Doc. 8
A.T. 6
Esp. 14
24
Informazione degli studenti
all'emergenza ed evacuazione
dell'Istituto in caso di situazioni
di pericolo - L. 626/94
Tartaglia
N.Doc. 90
U.T. 30
NO
25
CIC - Progetti vari -ASUR 13
Gurdi
senza oneri
senza
oneri
26
Progetto per le attività motorie e
sportive
Angeletti
Doc. 240
N.Doc. 20
Doc. 480
N.Doc. 30
27
Progetto Leonardo "Eustage"
Verrocchio
SI
SI
€. 2.750,00
NO
Esp. 9
A.T. 15
NO
28
29
Aggiornamento del documento
della valutazione del rischio con
Tartaglia
il rischio rumore...(D.Lgs.626/94
e succ...)
Intercultura e didattica
dell'accoglienza - Corso di
Anselmi Andrea
aggiornamento per docenti
30
Corso di lingua inglese per
docenti
Anselmi Andrea
Doc. 20
A.T. 20
NO
31
Programmare e insegnare per
unità di apprendimento
Anselmi Andrea
Doc. 3
A.T. 18
Esp. 6
NO
32
Viaggi di Istruzione
Simonetti
SI
SI
33
Olimpiadi dell'informatica
Ciccanti
SI
SI
34
Olimpiadi della matematica
Cecere
Doc. 10
NO
35
Olimpiadi della chimica
Ferrari
SI
49
36
Concorsi Vari - INAIL
Talamonti
SI
SI
37
I giochi della mente: bridge e
scacchi
Martorelli
Doc. 36
N.Doc. 36
A.T. 36
Doc. 36
N.Doc. 36
A.T. 24
38
UNICEF
Coccia Maria
Doc. 12
Doc. 12
39
Eccellenze
Coccia Maria
Doc. 12
Spese €.
15.000,00
Doc. 12
NUOVI PROGETTI A.S. 2007/08
n.
DOCENTE
Febbr-Apr 08
DENOMINAZIONE PROGETTO COORDINATORE
ore
PROGETTO
1
La Fonte a Cagnà
2
Realizzazione Lab. Di Tecn. ad
Doc. 24
uso delle classi del biennio
Gregori - Laurenzi N.Doc.24
nell'ambito della materia di tecn. E
ATA 32
dis.
Doc. 8
N.Doc.8
ATA 8
3
Corso di nuoto-terapia
Mariani Manuela
senza oneri
senza oneri
4
Laboratorio protetto sala-stampa
Mariani Manuela
senza oneri
senza oneri
Mariani Manuela
senza oneri
senza oneri
Di Bella Mario
Doc. 12
A.T. 12
da definire
F.S. area 2 - Gurdi
Ennio
Doc. 90
Doc. 60
5
6
7
Progetto territorio per lo sviluppo
delle autonomie sociali
Certificazioni
Internazionali(preparazione agli
esami per certificazioni
internazionali -PET….)
Laboratorio di Italiano L2 - per
alunni stranieri
Priori Domenico
Esp.doc. 200
Non Doc 100
Ott-Dic 08
ore
Esp.doc. 200
Non Doc 100
8
Laboratori e reparti sicuri
Canestrini Tartaglia
N.Doc. 300
A.T. 60
Doc. 45
N.Doc. 60
A.T. 60
9
Meccanoplastica
Canestrini Alberto
Doc. 40
N.Doc. 80
A.T. 30
Doc. 30
N.Doc. 60
A.T. 20
10
Ascoli e le sue tradizioni: Il
Carnevale
Coccia Maria
Spese varie
€. 500,00
50
NO
FLESSIBILITA’
La scuola, è noto, è luogo di apprendimento di comportamenti individuali e sociali, di saperi, cioè
luogo di istruzione e educazione (sapere, saper fare, saper essere).
E’ altrettanto noto che i tempi dell’apprendimento si differenziano a seconda delle persone, essendo
in connessione anche con gli “stili” di apprendimento di ciascuno. Lo stile è l’approccio preferito
all’apprendimento e si sostanzia ed esprime nelle modalità di approccio specifiche,sensoriali,
cognitive, socio/affettive di un individuo. L’attenzione agli stili individuali esige due azioni
complementari, e cioè “adattare i compiti agli studenti” e, quindi, vagliare gli stimoli offerti, nello
stesso tempo o in tempi successivi, in modo da fornire a ciascuno quelli più rispondenti al proprio
stile, e “adattare gli studenti ai compiti” e, dunque, potenziare anche le altre modalità di
apprendimento non evidenziate/utilizzate dal proprio stile. In sintesi si tratta di disporre di una
pluralità e varietà di metodi, strumenti didattici e di poter adottare diverse modalità di lavoro
conferendo alla propria azione didattica gli elementi di flessibilità richiesti dalle varie situazioni.
Ai fini della promozione del successo formativo l’organizzazione modulare del tempo assume un
ruolo centrale anche in un contesto di lavoro tradizionale caratterizzato dalla conservazione
dell’impianto settimanale dell’orario delle lezioni.
Le modalità di attuazione della flessibilità (delibera C.D. 13/12/02) sono:
1. Classi aperte
2. Compattazione disciplinare
3. Lavorare per progetti
PROGETTI EUROPEI
PROGETTO LEONARDO
La scuola aderisce nell’ambito del partenariato italiano al progetto Europeo promosso
dall’Assessorato alle Politiche Formative e del lavoro della provincia di Macerata. Il Progetto
rappresenta lo sviluppo ideale di due iniziative formative a livello europeo “Greening Europe
Together I” e “Greening Europe Together II” mirate alle tematiche ambientali.
Gli obiettivi del Progetto sono:
• Favorire il primo contatto dei giovani, ancora in formazione scolastica con il mondo del lavoro in
ambito internazionale;
• Orientare verso le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
I beneficiari del programma sono studenti iscritti al terzo e quarto anno dell’Istituto che hanno
maturato competenze specifiche in ambito tecnico linguistico. Questi usufruiranno di una borsa di
studio finalizzata ad esperienze lavorative all’estero.
Al termine del tirocinio agli allievi partecipanti all’iniziativa sarà rilasciato il documento comunitario
“EUROPASS TRAINING” che attesterà il periodo di formazione professionale all’estero.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Rapporti Scuola –Lavoro.
L’Istituto è da sempre molto attivo nell’ambito delle collaborazioni con le Istituzioni ed il mondo del
lavoro e considera come obiettivi prioritari in questo ambito:
- favorire la migliore conoscenza del mondo del lavoro da parte degli studenti;
- favorire i contatti delle aziende che si rivolgono alla scuola per facilitare l’inserimento
lavorativo dei neodiplomati;
- sviluppare corsi post-diploma in collaborazione con Università, Centri di formazione
professionale, Associazioni di imprese.
51
In relazione ai primi due punti sopra citati sono previste visite guidate ad aziende ed attività di stages.
La percentuale di studenti che abbandona gli studi durante o al termine del biennio richiede un’
attenzione particolare anche all’offerta di sostegno e indirizzo rispetto alle possibili scelte alternative
nell’ambito dei corsi professionali.
Per questo motivo, dall’anno scolastico 2007/08 l’Istituto ha attivato una commissione “Alternanza
scuola-lavoro” che si occupa di trovare i possibili canali di interazione tra l’Istituzione scolastica e la
formazione professionale per offrire agli alunni, più interessati alle attività pratiche e con un profitto
non soddisfacente nelle discipline teoriche, la possibilità di alternare periodi di formazione teorica a
scuola ad altri di formazione tecnico pratica presso aziende.
ATTIVITÀ CULTURALI
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Finalità:
• offrire agli studenti l’opportunità di una visita guidata in località di interesse artistico-culturale
collegate alla programmazione didattica e decise dal consiglio di classe.
• educare alla condivisione di esperienze formative in ambito extra-scolastico;
• migliorare la socializzazione fra gli studenti della classe e dell’Istituto di appartenenza;
• arricchire il rapporto relazionale docenti/allievi in contesti extra-curriculari;
• far conoscere realtà e situazioni nuove;
• affinare gli interessi dei ragazzi ed il loro senso estetico;
• accrescere la motivazione allo studio di una seconda lingua straniera (in caso di viaggio
all’estero);
• favorire la formazione di una coscienza europea (in caso di viaggio all’estero).
Tipologia di attività esperibili:
•
1) Viaggi di integrazione culturale:
hanno finalità essenzialmente cognitive di aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e
folcloristici, ovvero di partecipazione a manifestazioni e concorsi;
2) Viaggi di integrazione della Preparazione di indirizzo:
•
sono finalizzati all’acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche di interesse per il settore di
istruzione coinvolto.
Vi rientrano le visite in aziende, unità di produzione, la partecipazione a mostre o altre
esibizioni artistiche, le esercitazioni didattiche esterne, gli stages, i tirocini all’estero, ecc;
3) Viaggi connessi ad attività sportive:
•
comprendono sia i viaggi finalizzati allo svolgimento di specialità sportive, sia le attività
genericamente intese come sport alternativi;
4) Visite Guidate:
•
si effettuano nell’arco di una sola giornata presso musei, gallerie, località di interesse storicoartistico, parchi naturali, mostre, spettacoli, impianti industriali ecc.
52
RISORSE E COSTI
Nella scuola dell’autonomia il lavoro di progettazione è essenziale all’attività didattica.
Una programmazione progettuale risulta efficace solo se gli obiettivi sono sistematicamente collegati
alla disponibilità economica.
Di conseguenza il bilancio dell’istituzione scolastica formulato per capitoli comprendenti le varie
spese relative ai singoli progetti coerenti alle finalità della scuola e finalizzati al successo formativo e
al recupero delle situazioni di svantaggio, cessa di essere un semplice atto amministrativo e diviene
un vero e proprio piano di navigazione della scuola.
53
CAP 4. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Colloqui generali
-
Incontri pomeridiani avvengono nei mesi di Novembre e Aprile, periodi in cui è prevista la
valutazione interperiodale che viene comunicata alle famiglie.
Per esigenze individuali i docenti assicurano, a richiesta, la massima disponibilità al colloquio ed
alla collaborazione con le famiglie, attraverso incontri in orario antimeridiano, che sono però
sospesi nei mesi in cui avvengono i colloqui generali e nelle ultime tre settimane di attività
didattica, allo scopo di rendere più serena la valutazione conclusiva di fine anno.
Incontri Scuola – Famiglia
N. Incontro
I Incontro
II Incontro
Mese
Novembre
Aprile
Ricevimento su appuntamento
I docenti ritenendo i rapporti scuola/famiglia fondamentali per l’attività scolastica degli allievi, oltre i
ricevimenti generali, possono convocare, ritenendolo utile per il processo formativo degli alunni, i
genitori; assicurano altresì il colloquio a richiesta per appuntamento antimeridiano nel momento in
cui le famiglie lo richiedono.
Invio di documenti infraquadrimestrali
I Consigli di classe nelle periodiche riunioni del I e del II quadrimestre compilano il prospetto
generale del profitto di ciascun allievo, compilando le apposite pagelline dove vengono segnalate
situazioni differenziate per gravità delle insufficienze. Le pagelline del profitto infraquadrimestrali ed
indicazione dei recuperi sono consegnate ai genitori in occasione dei colloqui generali
scuola/famiglia del I e II quadrimestre.
Libretto giustificazioni
Le assenze degli allievi vengono autorizzate dal genitore o da chi ne fa le veci e giustificate sul
registro di classe dal docente della prima ora. Qualora l’alunno non fosse provvisto di giustificazione
essa viene segnalata sul registro e giustificata il giorno successivo altrimenti la riammissione in classe
è possibile solo mediante autorizzazione della presidenza.
Verrà sperimentato un libretto di giustificazioni con codice a barre che mediante un lettore elettronico
segnala l’assenza o il ritardo. Ciò permetterà una più precisa e immediata segnalazione di esse agli
uffici di segreteria.
Registro elettronico
L’Istituto effettua , già da alcuni anni, la registrazione elettronica delle assenze degli allievi, ciò
permette ai genitori, tramite password, di potervi accedere per verificare le assenze dei propri figli.
Invio SMS
Il Consiglio d’Istituto nella seduta del 8 novembre 2007 ha deliberato la sperimentazione di un nuovo
sistema di comunicazione con le famiglie relativamente ad assenze, ritardi e note dei propri figli
mediante l’invio , da parte della Scuola, ai genitori di SMS. In tale sperimentazione è stata coinvolta
solo una classe quinta dell’Istituto che è stata invitata a partecipare all’iniziativa coinvolgendo anche i
genitori alfine di verificarne la validità da estendere, eventualmente, a tutte le classi per un più
tempestivo ed efficace monitoraggio della presenza/comportamento degli alunni.
54
PROGETTO FORMAZIONE COMITATI STUDENTI (COSES) E GENITORI (COGES)
Il “Progetto Formazione Comitati” ha come finalità prioritaria il riconoscimento dell’importante
ruolo svolto da tutti i soggetti ed organi cui è affidato il compito dell’educazione.
La costituzione di comitati costituiti da studenti (Coses) e da genitori(Coges) ha i seguenti obiettivi:
• Far acquisire ai genitori la consapevolezza del loro ruolo quali responsabili primari anche nella
scuola della crescita totale dei figli;
• Promuovere il coinvolgimento dei genitori per arginare e prevenire la dispersione scolastica;
• Orientare bene i figli per un opportuno inserimento nella società;
• Conoscere meglio i figli anche in relazione ai rapporti interpersonali all’interno della scuola;
• Conoscenza, formazione e prevenzione dalle dipendenze e rischi adolescenziali;
Competenze specifiche dei comitati
CO.SE.S: Comitato Studenti Educazione alla Salute:
• Avanza proposte e collabora alle indagini di richiesta di attività extracurricolari;
• Collabora con i docenti referenti di Educazione alla Salute;
• Tiene i contatti con gli studenti rappresentanti di classe;
E’ costituito da due rappresentanti degli alunni per ciascuna specializzazione, da quattro del biennio e
da uno scelto tra i rappresentanti d’istituto per un totale di 15 allievi.
COGES: Comitato genitori Educazione alla Salute;
• Avanza proposte e collabora alla realizzazione di iniziative orientate alla prevenzione dalle
dipendenze e dal disagio giovanile;
• È impegnato ad individuare strategie per migliorare il dialogo genitori-figli-docenti;
• Fornisce ai genitori i mezzi per agevolare l’orientamento sia per la scelta della specializzazione
(alla fine del biennio) che per l’avvio al mondo del lavoro;
* I rappresentanti del COSES e COGES sono integrati dopo le prime fasi dell’anno scolastico
55
CAP 5. SERVIZI AGGIUNTIVI OFFERTI DALLA SCUOLA
PATENTE EUROPEA DI INFORMATICA
La European Computer Driving Licence (ECDL)-“Patente Europea di guida del computer”- è un
certificato internazionale comprovante che chi ne è in possesso ha una conoscenza dei concetti
fondamentali dell’informatica e sa usare un personal computer nelle applicazioni standard di uso
quotidiano.
L’AICA (Associazione Italiana per l’informatica ed il Calcolo Automatico) gestisce il progetto
ECDL ed ha selezionato l’I.T.I.S. “E. Fermi” come Test center, autorizzandolo alla gestione diretta
dei corsi e degli esami.
Il servizio offerto dalla scuola è rivolto sia agli studenti dell’istituto sia all’utenza esterna.
CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE
Le CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI sono riconosciute in tutti i paesi e rappresentano una valida
qualificazione da inserire nel proprio curriculum vitae. Esse sono largamente richieste nel mondo del
lavoro, non soltanto da società straniere, ma anche da aziende italiane. Sono indispensabili per
accedere in alcune Università all’estero mentre in talune facoltà italiane sono inserite nei piani di
studio per il conseguimento della laurea. Inoltre si ritiene che le certificazioni rappresentano un
ottimo strumento per motivare e incentivare i ragazzi allo studio e all’apprendimento della lingua
straniera, anche perchè quelle acquisite nel Triennio superiore sono riconosciute come credito
formativo per l’esame di Stato.
Con il progetto “CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI” si vuole potenziare ed approfondire la
conoscenza della lingua straniera in vista della Certificazione Internazionale di livello B1 e B2 (vedi
Quadro europeo di Riferimento) che attesti nell’Unione Europea , in maniera oggettiva ed uguale in
tutti i paesi, i livelli di competenza linguistica raggiunti dagli allievi.
E’ spesso difficile, anzi per lo più impossibile, preparare gli studenti nelle ore antimeridiane per il
numero e l’eterogeneità degli studenti. Dei corsi pomeridiani organizzati con moduli specifici
possono fornire una preparazione mirata e sistematica in vista delle Certificazioni.
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
ACCREDITAMENTO DELL’ITIS “E.FERMI”
Con decreto del 19 gennaio 2006 l’ITIS “E.Fermi” ha ottenuto dalla Regione Marche – Servizio
Istruzione, Formazione e Lavoro – l’accreditamento per l’esercizio delle attività di orientamento e
formazione professionale per le seguenti macrotipologie:
- obbligo formativo
- formazione superiore
- formazione continua
L’Istituto ha attivato nel corrente anno scolastico un corso di formazione professionale per
apprendisti edili ed affini articolato in 120 ore di lezione.
Nell’anno scolastico 2006/07 è stato presentato ed approvato il progetto regionale di specializzazione
in responsabile produzione e controllo qualità settore chimico.
CORSI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA
L’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, visti i decreti attuativi sulla sicurezza negli ambienti di
lavoro (D.Lg 626/94) ha individuato il nostro Istituto come scuola polo (di una rete di 20 scuole) per
la sicurezza per la realizzazione dell’attività formativa delle figure sensibili individuate dal D.Lg
626/94. L’Istituto organizza pertanto corsi per:
1. rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
2. responsabile del primo soccorso
3. responsabile delle misure di prevenzione e protezione degli incendi
4. RSPP responsabile dei servizi di protezione e prevenzione
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ANALISI PER UTENZE ESTERNE
I laboratori di Materie Plastiche e di Chimica hanno in dotazione moderne attrezzature che
consentono sperimentazioni didattiche all'avanguardia ed analisi chimiche e meccaniche sofisticate
di materiali.
L'alta tecnologia delle strumentazioni e le competenze specifiche altamente qualificate dei docenti
della specializzazione consentono un servizio non solo interno alla scuola ma anche
per l’utenza esterna che faccia apposita richiesta al dirigente scolastico.
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CAP 6. STRUTTURE E ATTREZZATURE
IL CONTESTO INTERNO: SPAZI E DOTAZIONI TECNICHE
SPAZI
L’Istituto Tecnico Industriale Statale “E.Fermi” di Ascoli Piceno ha la sua sede in Viale della
Repubblica, n° 31 e sorge su un'area di 15400 mq nel quadrante sud-orientale della città.
L’immobile, sede dell’istituto, di proprietà dell’Amministrazione provinciale, è stato progettato
dall'architetto M. Rutelli. Nell'impostazione iniziale del progetto edilizio ,l'architetto Rutelli ha ideato
un complesso "flessibile", un organismo articolato in maniera da evitare cortili chiusi e raggruppare
gli spazi liberi in pochi campi della maggiore entità possibile. L'articolazione progettuale dell'edificio
è su disegno stellare, con il fulcro corrispondente alle scale principali degli alunni nell'incrocio fra i
due principali corpi didattici; da esso i corpi si sviluppano in tre direzioni presentando al termine dei
"sottofulcri" anch'essi corrispondenti a collegamenti verticali. La struttura odierna, ampliata negli
anni per sopperire all'incremento della popolazione scolastica, risponde alle normative di sicurezza
della Legge 626. L’Istituto, ben individuabile nel contesto urbano, è circondato da una vasta area
recintata adibita a parcheggio che risponde alle esigenze di tutte le componenti dell’utenza.
Le aule dotate di ampie vetrate sono disposte su 4 piani; al piano terra sono collocati gli uffici di
segreteria amministrativa e didattica, l’ufficio del direttore amministrativo, l’ufficio tecnico e gli
uffici della dirigenza ; al primo piano è collocata la sala docenti.
L’edificio comprende inoltre laboratori tecnologicamente rispondenti alle esigenze delle varie
discipline (TAB 1). In un istituto tecnico i laboratori sono didatticamente indispensabili per il
raggiungimento degli obiettivi specifici di indirizzo. Le simulazioni pratiche consentono agli allievi
di verificare sperimentalmente le conoscenze teoriche apprese, di acquisire padronanza nell’utilizzo
delle apparecchiature tecniche, di simulare esperienze pratiche lavorative e di sviluppare abilità
pratiche indispensabili per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’Istituto è dotato inoltre di moderni
laboratori linguistici ,indispensabili per l’approfondimento e l’acquisizione delle lingue straniere. Di
seguito sono indicati i laboratori dell’Istituto e le rispettive attività laboratoriali.
Al primo piano dell’edificio si trovano:
•
•
•
•
La sala stampa il cui servizio è strettamente subordinato agli obiettivi educativi –formativi
del Progetto “Laboratorio Protetto” per gli allievi portatori di handicap dell’Istituto ed alle
necessità di tutti gli operatori scolastici. La scuola ha in dotazione altre due fotocopiatrici a
scheda collocate in Biblioteca ed in sala docenti per soddisfare in qualunque momento le
urgenze didattiche ;
La sala proiezione e videoteca opportunamente schermata, è provvista di schermo e video
proiettore validi strumenti didattici per tutte le discipline che necessitano di materiale video
La sala proiezione è aperta a docenti e studenti sia durante le ore di lezione curricolare che
durante le ore extra- curricolari. E’ consentito l’accesso anche all’utenza esterna previa
autorizzazione del Dirigente scolastico;
La Biblioteca, ampia e funzionale, dotata di circa 13.000 volumi e riviste, funge anche da sala
di lettura. Un addetto è impegnato dalle ore 08.00 alle ore 11.00 nella gestione del prestito e
nella gestione computerizzata del patrimonio librario. La Biblioteca consente a studenti e
docenti di effettuare ricerche e letture di selezionati autori. Sono disponibili inoltre
abbonamenti a riviste, giornali e pubblicazioni tecnico-scientifiche. Ciascuna specializzazione
è dotata di biblioteca con testi e riviste di settore aggiornati.
Centro multimediale adiacente alla Biblioteca, è dotato di diversi computer collegati in rete
al Server dell’Istituto. Il centro multimediale è un valido supporto tecnologico alla didattica,
alla ricerca ed all'aggiornamento
58
•
Locale per il C.I.C (Centro Informazione e Consulenza).
Docenti referenti svolgono in questo locale confortevole ed accogliente attività d’informazione,
di ascolto e di programmazione rivolte agli studenti dell’Istituto in collaborazione con Medici
della ASL e con esperti dell'area psico-sociologica.
Di recente è stata aperta una nuova ala riservata ad attrezzate e moderne aule di disegno tecnico
e al laboratorio di scienze (I° piano)
•
Aula Magna di recente attrezzata e dotata di moderni ausili multimediali (II piano).
•
La palestra, staccata dal corpo principale, pur ampia, non risulta sufficiente per svolgervi le
inevitabili concomitanti attività motorie; una discreta integrazione viene offerta dagli spazi
esterni adiacenti la palestra:
- un campo pavimentato ed uno inerbito, adibiti al calcio.
Staccati dalla struttura principale, nel rispetto della legge 626 sono presenti:
a – casamatta per gas compressi collegata ai laboratori interni;
b – piazzola coperta per lo stoccaggio dei rifiuti tossici da portare allo smaltimento.
L’edificio scolastico è facilmente raggiungibile dalle varie direzioni; i collegamenti
sono garantiti da bus pubblici, oltre che per il normale orario di entrata e di uscita,
anche per le occasioni in cui la scuola ne faccia richiesta, in orario mattutino, per
visite guidate o altro; inoltre la tratta ferroviaria Ascoli Piceno/San Benedetto del
Tronto, con una “stazioncina” nei pressi dell’Istituto, costituisce un valido mezzo di
collegamento per molti ragazzi.
DOTAZIONI INFORMATICHE E TELEMATICHE
•
•
•
•
•
•
Rete LAN didattica con dominio dedicato
Rete LAN amministrativa con dominio dedicato
Rete Internet ed Intranet fruibile da ogni punto dell’Istituto anche tramite WRILESS ed
Access Point
Registro elettronico fruibile da casa tramite richiesta di apposite credenziali
Albo dei diplomati con possibilità di aggiornamento in remoto del proprio curriculum e foto
Convenzione con Microsoft “programma microsoft msdn academic alliance” con
possibilita’ di fornitura gratuita di programmi
•
Punto di ristoro situato nei locali a pianoterra, permette agli studenti ed a tutto il personale di
poter usufruire di bevande e panini sia durante l’intervallo del mattino che nella pausa pranzo
prima dei rientri pomeridiani
59
Dotazioni tecniche
LABORATORI
BIENNIO
BIENNIO E TRIENNIO
LAB. DI FISICA 1
LAB . LINGUISTICO 1
LAB. DI FISICA 2
LAB . LINGUISTICO 2
LAB. DI SCIENZE
AULE PER STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI N. 2
LAB . TECNOLOGIA E DISEGNO (N.3)
(CAD-CAM)
LAB. CHIMICA
LAB. INFORMATICA (N.2)
TRIENNIO
SPEC. MATERIE PLASTICHE
LAB. CHIMICA E TECNOLOGIA
LAB. REPARTI DI LAVORAZIONE
LAB. IMPIANTI E DISEGNO
LAB. TECNOLOGIA E MECCANICA
LAB. ROBOTICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
LAB. MECCANICA APPLICATA E MACCHINE
SPEC.ELETTRONICA E TELECOMUNICAZ.
LAB. TELECOMUNICAZIONI
LAB. ELETTRONICA IND.LE
LAB. SISTEMI AUTOMATICI
LAB. TECNOLOGIE DISEGNO E PROGETTAZIONE
SPEC. INFORMATICA
LAB. INFORMATICA E SISTEMI
LAB. MATEMATICA E CALCOLO
LAB. ELETTRONICA
SPEC. ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
LAB. MISURE ELETTRICHE
LAB. IMPIANTI ELETTRICI
LAB. ELETTROMECCANICA
LAB. SISTEMI AUTOMATICI
SPEC. CHIMICA
LAB. ANALISI QUALITATIVA
LAB. ANALISI QUANTITATIVA
LAB. ANALISI TECNICO STRUMENTALE
LAB. IMPIANTI CHIMICI
LAB. SISTEMI
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DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI LABORATORIO
BIENNIO
LABORATORI DI FISICA
Il corso biennale di Fisica si avvale di un laboratorio costituito di un’aula per il primo anno, una per il
secondo e una per la preparazione delle esperienze.
La dotazione della strumentazione e delle apparecchiature è tipica e tale da coprire ogni settore della
Fisica ordinariamente trattato in un corso elementare.
La realizzazione di esperimenti da parte del docente e degli allievi, singolarmente o in gruppo,
secondo un'attività di laboratorio variamente gestita (riprove, riscoperte, misure) è caratterizzata da
una continua, intensa e mutua fertilizzazione tra teoria e pratica, con strumentazione semplice e
talvolta raffinata e con gli allievi sempre attivamente impegnati sia nel seguire le esperienze
realizzate dall'insegnante, sia nel realizzarle direttamente, sia nell'elaborare le relazioni sull'attività
svolta.
L'attività di laboratorio deve essere vista prevalentemente come attività diretta degli allievi e
armonicamente inserita nella trattazione dei temi affrontati di volta in volta.
Il metodo sperimentale e la teoria della misura devono rappresentare un riferimento costante durante
tutto il corso e saranno affrontati non separatamente dai problemi fisici concreti, ma come naturale
conseguenza dell'attività teorica e di laboratorio. Quest'ultima sarà condotta normalmente da piccoli
gruppi di studenti sotto la guida dell'insegnante mediante l'esecuzione di semplici misure,
esperimenti, e attraverso la rappresentazione dei dati sperimentali.
Con l'attività di laboratorio gli allievi devono:
• sviluppare la capacità di proporre semplici esperimenti atti a fornire risposte a problemi di
natura fisica;
• imparare a descrivere, anche per mezzo di schemi, le apparecchiature e le procedure utilizzate
e aver sviluppato abilità operative connesse con l'uso degli strumenti;
• acquisire flessibilità nell'affrontare situazioni impreviste di natura scientifica e/o tecnica;
• imparare ad osservare spontaneamente le più comuni norme antinfortunistiche.
L’uso di eventuale materiale audiovisivo dovrà integrare ma non sostituire l’attività di laboratorio che
è da ritenersi fondamentale per l’educazione al saper “operare”.
LABORATORIO DI TECNOLOGIA E DISEGNO
Il laboratorio di tecnologia e disegno del biennio dispone di:
n. 3 aule ben dotate con tavoli per il disegno tradizionale;
n. 1 aula multimediale con 15 postazioni per il Disegno Assistito al Computer tramite SW specifici
(es. Autocad);
n. 1 laboratorio di metrologia, materiali e lavorazioni.
Il corso ha un’ impostazione unitaria, che trova il suo centro nell’analisi dell’oggetto, dall’ideazione
al processo produttivo. Ciò è del tutto in linea con i programmi ministeriali, dove questa materia è
definita come insegnamento di carattere teorico-pratico, nel quale le conoscenze tecnologiche, il
disegno e le attività di laboratorio devono essere integrate in un unico ciclo di apprendimento.
Dal punto di vista metodologico, considerato che il disegno è progetto, l’azione didattica attraverso
la partecipazione attiva all’apprendimento concorre a sviluppare le capacità di acquisire e di usare
le conoscenze.
LABORATORIO DI SCIENZE
Il laboratorio è dotato di numerosi microscopi e di vetrini per esercitazioni ed analisi specifiche,
nonché di una vasta collezione di campioni di minerali e rocce. Il laboratorio è inoltre dotato di mezzi
audiovisivi didattici per lezioni mirate.
61
TRIENNIO
SPECIALIZZAZIONE MATERIE PLASTICHE
LAB. CHIMICA E TECNOLOGIA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
uso della normativa nazionale (UNI) e internazionale (ISO, ASTM, DIN)
massa volumica, scorrevolezza, analisi granulometrica
assorbimento acqua, resistenza all'azione degli agenti chimici
determinazioni delle ceneri e delle cariche minerali
migrazione dei plastificanti, migrazione e tenuta del colore
analisi spettrofotometrica infrarossa (IR)
melt flow index (MFI), grado K delle resine PVC
curve sforzo/deformazione a trazione, flessione, compressione, moduli elastici
durezza Shore A e D e Rockwell
resistenza all'urto Izod e Charpy
resistenza alla lacerazione
flessibilità alle basse temperature
temperatura di rammollimento Vicat, temperatura di inflessione sotto carico (HDT)
determinazione della reazione al fuoco degli espansi
resistenza alle correnti striscianti, rigidità dielettrica
LAB. REPARTI DI LAVORAZIONE
•
•
•
•
•
miscelazione
miscelatori: dry blender, centrifugo (turbomixer), a due cilindri
estrusori: monovite, bivite
termoformatrice sotto vuoto
presse per lo stampaggio: a piani multipli, a compressione, a iniezione
LAB. IMPIANTI E DISEGNO
•
Esercitazioni applicative alle macchine trasformatrici e prove tecnologiche sui materiali per
applicazioni progettuali. Corso di disegno automatico AUTOCAD.
LAB. TECNOLOGIA E MECCANICA
•
•
•
•
•
•
•
prove di metrologia e di controllo di pezzi costruiti in rispetto alle norme UNI
prove di resilienza
prove di durezza e di microdurezza con l'ausilio del microscopio
prove di trazione
prove di temprabilità
analisi metallografica con reagenti chimici
metodi di controllo non distruttivi
LAB. ROBOTICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
•
sviluppo ed esecuzione di programmi al personal computer
LAB. MECCANICA APPLICATA E MACCHINE
•
•
•
•
•
analisi e controllo su combustibili e combustione
misura delle forze, lavoro, potenza, rendimento di macchine idrauliche
esercitazioni su macchine semplici
coefficienti d'attrito
montaggio di meccanismi per la trasmissione del moto e verifica delle condizioni di
funzionamento
62
TRIENNIO
SPECIALIZZAZIONE DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
LABORATORIO DI TELECOMUNICAZIONI
3° Anno di specializzazione
•
•
•
•
•
•
•
•
Gli alunni completano le conoscenze disciplinari mediante le seguenti attività
pratiche,
prove relative ai seguenti argomenti teorici:
modulazioni analogiche;
campionamento e multiplazione a divisione di tempo;
multiplatore PCM;
trasmissione dati, modulazioni numeriche, modem, protocolli di trasmissione;
reti telematiche.
Generatori di segnali, Oscilloscopi, Analizzatori di spettro, Personal Computer e
Data Tester sono gli strumenti utilizzati.
LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE
1° anno di specializzazione
•
•
•
•
Studio e verifica delle porte logiche.
Utilizzo di integrati a bassa e media scala di integrazione.
Realizzazione e collaudo di circuiti combinatori e sequenziali su bread-board e
simulazione al PC con programma workbench.
Utilizzo delle principali strumentazioni per l’analisi e la verifica dei circuiti
realizzati.
LABORATORIO DI ELETTRONICA
2° e 3° Anno – di specializzazione
Per ogni argomento teorico si svolgono esercitazioni in laboratorio per mezzo delle quali gli
alunni acquisiscono padronanza nell’uso della strumentazione, delle tecniche di misura
adottate e nel motivare le eventuali procedure normalizzate.
Multimetri, Generatori di segnale, Oscilloscopi ed Analizzatori di Spettro sono gli
strumenti utilizzati.
LABORATORIO DI SISTEMI AUTOMATICI
1° anno di specializzazione
L’azione didattica portata avanti nel laboratorio di Sistemi Automatici mira a stimolare nello studente
le capacità di elaborazione logica e di sintesi, nonché a fornire una metodologia ed un approccio alle
diverse tematiche in modo flessibile. Il discente, attraverso l’acquisizione di detti metodi, sarà capace
di orientarsi e realizzare in autonomia dispositivi automatizzati in un settore in continua evoluzione.
• Programmazione in linguaggio C
• Simulazione col foglio elettronico “Excel” di modelli di sistemi
• Studio dei componenti necessari all’automazione: sensori ed attuatori
63
2° anno di specializzazione
• Studio del microprocessore e linguaggio assembler
• Studio ed applicazioni in LabView
• Studio ed applicazioni in MATLAB
3° anno di specializzazione
• Studio di dispositivi gestiti da microcontrollori
• Assembler e applicazioni con microcontrollori
• Approfondimento del MATLAB
LABORATORIO DI TECNOLOGIA DISEGNO E PROGETTAZIONE DI Elettronica e
Telecomunicazioni
Il laboratorio di T.D.P., in cui le esercitazioni si svolgono nel rispetto delle norma di sicurezza, risulta
essere fondamentale per lo sviluppo della mentalità progettuale e di una adeguata sensibilità ai
problemi della realizzazione dei prototipi. I progetti proposti vengono disegnati con CAD elettronico,
quindi ancora con strumenti software (Orcad) viene eseguito il Layout dei circuiti stampati, cioè le
sbroglio delle piste per i collegamenti elettrici tra i componenti. La realizzazione del progetto
continua con il cablaggio dei componenti su schede a circuito stampato ed il collaudo.
Quest’ultimo richiede l’uso di strumentazione specifica di cui è dotato il laboratorio. Questo operare
ha come obiettivo una figura professionale versatile, autonoma, adatta al lavoro di equipe con una
preparazione di base, conoscenza delle tecnologie, della componentistica e degli strumenti di misura.
La scelta dei progetti da realizzare tende a favorire la sintesi degli argomenti trattati in teoria e a
precisare gli aspetti tecnologici e applicativi dei componenti e le modalità d’uso dei vari strumenti. Le
proposte di lavoro riguardano nel primo anno di specializzazione l’esecuzione di semplici impianti
elettrici civili nel rispetto della legge 46/90 e applicazioni di elettronica logica combinatoria; nel
secondo anno di specializzazione l’applicazione dell’elettronica logica sequenziale, la progettazione
ed esecuzione di circuiti alimentatori con componenti discreti ed integrati; nel terzo anno di
specializzazione l’applicazione dell’elettronica logica programmata e di dispositivi e amplificatori di
potenza.
64
TRIENNIO
SPECIALIZZAZIONE DI INFORMATICA
•
Informatica: Sviluppo di applicazioni desktop, in rete locale e Internet. Utilizzo di ambienti
di sviluppo e linguaggi di programmazione (C++, C#, Java). Sviluppo di siti web statici e
dinamici (HTML, Javascript, ASP, ASP.NET, JSP, PHP): Progettazione e sviluppo di
database con linguaggio SQL. Utilizzo di DBMS ( MS Access, MS SQL Server, MySQL).
•
Laboratorio di matematica: I laboratori di matematica dotati di un congruo numero di PC
(ogni allievo ha a disposizione il proprio computer) consentono ai discenti di approfondire e
rivisitare in veste informatica i contenuti teorici più significativi. L’utilizzo di software
(Excel, derive) permettono la risoluzione di problemi grafici o di calcolo numerico. Inoltre il
PC funge da tutor durante le ore di recupero delle abilità di base. La correttezza delle tecniche
matematiche applicate per la risoluzione di esercizi o problemi può essere verificata dagli
allievi usando software adeguati. L’opportunità di collegarsi mediante internet a siti
matematici offre la possibilità di ampliare le conoscenze acquisite con lo studio degli aspetti
storici inerenti le tematiche trattate o con l’acquisizione di nuove procedure risolutive
alternative a quelle apprese sui testi scolastici.
Statistica: verifica della parte teorica studiata in classe e relazioni sul lavoro svolto in
laboratorio.
Sistemi: Studio e simulazione sistemi. Hardware. Programmazione Assembly. Installazione e
configurazione sistemi operativi client (MS Windows 2000/XP, Linux) e server (MS
Windows Server 2003, Samba). Configurazione di servizi server (Web Server, DNS, DHCP,
FTP, Active Directory, SMTP, POP3, NNTP). Implementazione di reti LAN/WAN.
Simulazione e sviluppo di applicazioni di acquisizione dati e DSP (National LabWindows,
National LabView).
•
•
•
Elettronica per Informatica
Lab. 1° e 2° Anno di specializzazione
Attività:
Dalla teoria alla verifica strumentale del funzionamento delle Reti Logiche
Combinatorie R.L.C. e delle Reti Logiche Sequenziali R.L.S. per gli allievi del terzo
anno.
Elettronica analogica discreta che viene verificata e misurata strumentalmente
confrontandone i risultati e i grafici con quelli dei data – sheet per gli allievi del
quarto anno.
Lab. 3 Anno di specializzazione
Attività:
In questo laboratorio gli allievi dell'ultimo anno studiano i circuiti analogici integrati
(A.O.) usati nella manipolazione e nella conversione dei segnali sia analogici che
digitali utilizzati nei circuiti atti all’acquisizione e alla trasmissione di informazioni
numeriche o analogiche con l'utilizzo di strumenti quali gli Analizzatori di Spettro, di
Fourier, di Stati Logici.
65
TRIENNIO
SPECIALIZZAZIONE DI ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
LABORATORIO DI ELETTROTECNICA
Tutte le conoscenze acquisite nel corso teorico di elettrotecnica vengono verificate ed elaborate nel
laboratorio di misure elettriche. Il reparto, ricavato in ampi spazi, possiede tutta la strumentazione e le
attrezzature necessarie per effettuare il complesso delle prove articolate sui tre anni di corso,
riguardanti la misura delle grandezze elettriche, le prove ed i collaudi sulle macchine elettriche,
l’operatività secondo la normativa vigente in modo da consentire agli allievi di acquisire la
professionalità necessaria per affrontare le problematiche specifiche sul campo di lavoro. La
relazione tecnica, in versione classica o informatizzata, completa ogni singola prova effettuata.
Lab. 1° Anno di specializzazione
In sintonia con i contenuti del programma “principi e applicazioni di elettrotecnica generale” l’attività
di laboratorio consiste in:
• misura delle principali grandezze elettriche (resistenze, induttanze, capacità, tensione, corrente,
potenza, ecc.)
• Criteri di scelta della strumentazione e dei metodi di misura.
• Costruzione e funzionamento dei principali strumenti ed attrezzature utilizzate.
Lab. 2° Anno di specializzazione
Il programma teorico del IV anno prevede lo studio dei sistemi trifase, dei trasformatori e della
convenzione dell’energia elettrica per cui l’attività di laboratorio riguarda:
• Le prove sulle macchine elettriche (trasformatori e convertitori)
• Criteri generali sul collaudo.
• Operatività secondo le norme CEI.
Lab. 3° Anno di specializzazione
Al V° anno vengono trattate tutte le macchine rotanti per cui in laboratorio vengono effettuati:
• Prove sulle macchine elettriche rotanti (motori asincroni, motori corrente continua, dinamo,
alternatori, ecc.)
• Collaudo delle macchine elettriche.
• Viene studiata ad applicata la normativa di riferimento vigente.
LABORATORIO DI TDP
Nel laboratorio di Tecnologia Disegno e Progettazione gli studenti acquisiscono le fondamentali
abilità della progettazione e della realizzazione pratica mediante la conduzione di progetti di
complessità crescente in tutte le loro fasi.
Pertanto il laboratorio dispone di una biblioteca dotata di letteratura tecnica del settore, di un’ area
attrezzata con n. 12 computer per lo svolgimento dei progetti (relazioni, dimensionamenti, disegni,
computi metrici ecc.), pannelli per l’esecuzione di semplici impianti civili ed industriali a logica
tradizionale o computerizzata, uno spazio fornito di macchine utensili per la realizzazione di piccoli
trasformatori e motori.
66
1° Anno di specializzazione
Gli studenti apprendono le prime nozioni relative alla progettazione iniziando dagli impianti civili più
semplici, avvalendosi del computer, dei relativi software (CAD, foglio elettronico, word processor),
di libri, riviste e cataloghi di cui è fornita la biblioteca.
Dalla progettazione si passa poi alla realizzazione pratica a pannello. Gli argomenti trattati in questo
armo riguardano gli impianti luce con diversi tipi di accensione, impianti citofonici, impianti di
chiamata e segnalazione, impianti antifurto, sistemi di automazione domestica.
2° Anno di specializzazione
Il programma prevede la progettazione e la realizzazione di:
- Schemi di comando e segnalazione dapprima a logica cablata tradizionale per poi passare a quella
computerizzata;
- trasformatore monofase;
- alimentatore stabilizzato.
3° Anno di specializzazione
Al 3° anno di specializzazione si esegue la progettazione completa di impianti industriali e del
terziario.
Si eseguono prove di verifica e collaudo sugli impianti.
Si realizza l’avvolgimento per un motore asincrono trifase
LABORATORIO DI SISTEMI AUTOMATICI
Nel laboratorio di sistemi automatici vengono effettuate le applicazioni di informatica ed
automazione industriale con l’impiego delle tecnologie attuali utilizzate nel mondo del lavoro. La
ripartizione delle attività nel triennio è la seguente:
1° anno di specializzazione (2 ore)
-Automatismi e semplici sistemi programmabili
- Programmazione degli elaboratori in linguaggio di alto livello (Pascal, Basic)
2° anno di specializzazione (2 ore)
-Trasmissione dati e fibre ottiche
- Dispositivi per l’automazione industriale: trasduttori, regolatori, attuatori.
3° anno di specializzazione (3 ore)
-Sistemi di controllo automatico in particolare per le macchine elettriche.
-Automazione industriale: microcontrollori, PLC, controlli di processo
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TRIENNIO
SPECIALIZZAZIONE DI CHIMICA
Nell’Istituto esistono sei laboratori di chimica modernamente ed adeguatamente attrezzati sia dal
punto di vista della sicurezza che del rispetto ambientale.
1. Laboratorio di chimica del biennio propedeutico
2. laboratorio terzo anno, primo di specializzazione: analisi quali-quantitativa, chimica organica
di base, chimica fisica;
3. laboratorio quarto anno, secondo di specializzazione: analisi quantitative, analisi strumentali,
preparazioni organiche;
4. Laboratorio quinto anno, terzo di specializzazione; analisi tecniche e strumentali.
5. Laboratorio tecnologie chimiche ed energetica;
6. laboratorio chimica biologica e delle fermentazioni.
Suddividendo per materia vediamo le attività svolte nei vari laboratori.
Laboratorio del biennio
Nel biennio l’obbiettivo specifico dell’attività di laboratorio è l’acquisizione delle capacità di:
• progettare semplici esperimenti;
• stendere la relativa relazione;
• individuare ed assemblare la strumentazione necessaria;
• Rilevare dati e riportarli in forma di grafici e tabelle.
Laboratorio di chimica organica
L’uso razionale del laboratorio, con esercitazioni studiate nel pieno rispetto delle norme di sicurezza
e di tutela ambientale, mira ad una corretta assimilazione delle finalità del corso di chimica organica:
• Conoscenza razionale dei principi sui quali si basa la chimica dei derivati del carbonio e della
loro reattività;
• Apprendimento dei metodi di sintesi, separazione, purificazione ed identificazione delle
sostanze organiche;
• Comprensione del ruolo della chimica organica nei processi biologici.
Laboratorio di analisi chimica
Il corso di analisi chimica, che si articola in un intero ciclo triennale, è il risultato dell’attuazione
pratica di un apprendimento teorico ben definito. Nell’analisi qualitativa gli allievi imparano a
determinare i componenti di un miscuglio comprendente diversi sali.
Nell’analisi quantitativa, così come in quella strumentale, gli alunni devono raggiungere una pratica
di laboratorio che costituirà la base per la loro futura attività professionale. In particolare le analisi
tecniche devono servire ad acquisire una manualità non indifferente nell’utilizzo di apparecchiature
strumentali allo scopo di effettuare determinazioni di sostanze anche in piccolissime concentrazioni
ed in matrici complesse.
Laboratorio di tecnologie chimiche ed energetica
L’aspetto innovativo dell’indirizzo chimico è dato dall’istituzione del corso di Tecnologie Chimiche
Industriali dall’integrazione dei corsi di chimica industriale, impianti chimici, disegno ed
automazione.
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Si è ritenuto di sviluppare gli aspetti caratterizzanti l’automazione mediante esercitazioni pratiche di
laboratorio. Assume pertanto fondamentale importanza il laboratorio supportato da software di
simulazione.
Si ritiene inoltre di grande utilità l’uso in laboratorio di apparecchiature (valvole, pompe, ecc.) per
abituare l’allievo a confrontarsi con le dimensioni reali.
Nel laboratorio sono presenti vari impianti pilota funzionanti.
Laboratorio chimica delle fermentazioni
L’attività di questo laboratorio ha l’obbiettivo di arricchire la figura professionale del “perito
chimico” per fargli acquisire alcune fondamentali competenze in campo biologico e microbiologico.
L’approccio all’attività pratiche inizia dalle prime osservazioni al microscopio per giungere poi alle
esperienze più articolate e complesse: preparazione e sterilizzazione di terreni di coltura, isolamento
ed identificazione di colture pure, analisi batteriologice di acque, esecuzione di un ciclo fermentativo
assegnato, controllo dei parametri della fermentazione.
Il laboratorio è dotato delle indispensabili attrezzature di base oltre alla vetreria tipica ed a quella
ordinariamente in uso nei laboratori chimici, per consentire agli allievi una ordinata e sistematica
acquisizione delle tecniche operative più importanti.
LABORATORIO LINGUISTICO
L’Istituto dispone di due laboratori linguistici utilizzati rispettivamente dal biennio comune e dal
triennio di specializzazione.
Il laboratorio linguistico del biennio utilizza la strumentazione SONY per tutte le diverse funzioni
applicative. Fornito di 30 banchi-studente consente di monitorare costantemente il lavoro eseguito
dagli allievi attraverso la consolle digitale che visualizza le diverse attività in svolgimento.
Il laboratorio linguistico del triennio si serve delle attrezzature REVOX per realizzare svariate attività
didattiche, tutte monitorate attraverso il pannello di controllo.
Ogni laboratorio è fornito di impianto televisivo impiegato sia per visione di videocassette didattiche
che per programmi irradiati via satellite.
Infatti, il laboratorio è supportato da diverse apparecchiature di sostegno:
antenna parabolica motorizzata;
videoproiettore a parete;
lavagne luminose;
videoregistratori;
personal computer multimediale;
nastroteca di materiale didattico (inclusi film) in lingua originale;
biblioteca di settore per i docenti e per i discenti.
Tutte le attrezzature sono disponibili presso la “sala regia” adiacente ai due laboratori.
Nella “sala regia” operano i due tecnici addetti ai laboratori. Le lezioni si svolgono infatti in presenza
dei tecnici che ne gestiscono l’attrezzatura. Attraverso il loro costante lavoro i laboratori sono sempre
funzionanti ogni qual volta l’ora di lezione di lingua straniera debba svolgersi, secondo quanto
previsto dall’orario scolastico, nei laboratori.
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CAP7. SERVIZI DI SEGRETERIA
Orario per il pubblico
Lo sportello della Segreteria didattica garantisce il seguente orario di apertura al pubblico:
a) nei periodi attività didattica
Dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8,00 alle ore 13,45;
dalle ore 14,30 alle ore 17,30
Il sabato
dalle ore 8,00 alle ore 13,45;
Nel periodo che va dall’inizio delle lezioni al 31 ottobre, l’apertura è anticipata alle ore 7,45 per
favorire il ritiro dei libretti di giustificazione
b) nei periodi sospensione dell’attività didattica
Tutti i giorni:
dalle ore 8,00 alle ore 13,45;
c) rapporti con gli studenti
Per i rapporti con gli studenti lo sportello della Segreteria didattica resta aperto tutti i giorni dalle
ore 10,00 alle ore 12,00;
Rilascio certificati
Per il rilascio dei certificati sono assicurati i seguenti standard:
a) Rilascio dei certificati di iscrizione e frequenza agli studenti: entro 1 giorno lavorativo dalla
richiesta;
b) Rilascio dei con votazioni e giudizi: entro 3 giorni lavorativi dalla data di richiesta;
c) Rilascio dei certificati al personale entro 3 giorni lavorativi dalla richiesta (in caso di particolari
difficoltà di ricerca dei dati il termine può essere raddoppiato);
Trasparenza degli atti
L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
Per garantire la trasparenza degli atti, l’Istituto è impegnato a:
1. Consegnare agli studenti ed alle loro famiglie il Regolamento d’Istituto ed un estratto del
P.O.F. al momento della loro prima iscrizione alla Scuola;
2. Pubblicare tempestivamente sul sito internet della scuola www.itisap.it e mantenere aggiornati
il P.O.F. nella sua versione integrale, il Regolamento d’Istituto e la Carta dei Servizi;
3. Pubblicare tempestivamente all’Albo della scuola e sul sito internet il Programma annuale per
la gestione delle risorse finanziarie;
4. Pubblicare tempestivamente all’Albo della scuola le delibere del Consiglio d’Istituto e del
Collegio dei Docenti.
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Procedura di reclamo
Gli utenti ed il personale dipendente possono proporre reclami in relazione alle attività didattiche,
organizzative ed amministrative messe in atto dall’Istituto.
I reclami debbono essere presentati in forma scritta, con l’esatta individuazione della persona che lo
presenta. Non sono ammessi reclami presentati in forma anonima.
La procedura ed i tempi per la presentazione e la gestione dei reclami è la seguente:
Tipologia
Gestione dei
reclami e
realizzazione
di azioni
correttive
Strumenti e procedure
Il reclamo può essere
presentato, in ogni
momento, dai
beneficiari delle azioni
di formazione, allo
sportello della
“Segreteria didattica”.
Il reclamo sarà
protocollato entro la
giornata di
presentazione.
Soggetti coinvolti
Impiegato in servizio allo sportello:
- Raccoglie il reclamo, lo
protocolla e lo trasmette al
“Responsabile della qualità”;
Dirigente Scolastico:
- Risponde al soggetto che ha
presentato il reclamo e, nel caso
rilevi l’esistenza di carenze
organizzative o di altra natura
che giustificano il reclamo,
adotta le strategie per il loro
superamento.
Tempistica
Risposta ai
reclami:
entro 6 giorni
lavorativi dalla
data di
protocollo;
Rimozione
carenze rilevate:
entro 15 giorni
lavorativi dalla
data della risposta
Per la presentazione dei reclami può essere utilizzato il modello allegato o un suo fac-simile.
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CAP 8. PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
NELL’OTTICA DEL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO OFFERTO
AUTOVALUTAZIONE
Vengono adottati come strumento di autovalutazione delle attività svolte dall’Istituto:
1) Schede di valutazione da parte degli studenti frequentanti i progetti elaborate all’atto della loro
conclusione.
2) Scheda di valutazione da parte dei docenti elaborate all’atto della conclusione di un progetto o
della sua sospensione.
Dalla elaborazione dei dati in possesso, si possono evincere informazioni significative per
autovalutare le attività promosse dal Piano dell’offerta formativa, il grado di soddisfazione degli
allievi, la frequenza alle diverse attività.
I risultati del monitoraggio offrono elementi per la eventuale riproposizione di un progetto nel
successivo anno scolastico.
- L’elaborazione di istogrammi sui risultati dell’attività didattica consente di autovalutare in senso
diacronico l’offerta formativa della scuola.
- Sono da prevedere azioni di monitoraggio tramite questionari per studenti, docenti, personale ATA,
famiglie, per raccordare le operazioni di valutazione ed analisi dei risultati del servizio scolastico con
l’impianto del POF nella prospettiva di una implementazione del Sistema di Gestione della Qualità.
L’UTENZA DELL’ ITIS
Dal punto di vista didattico ed organizzativo, costituisce un problema l'alto numero di pendolari,
infatti una rilevazione statistica effettuata su un campione di 969 studenti mostra che circa 700 (il
72,2%) sono pendolari. L’attivazione del punto di ristoro nei locali interni alla scuola ha contribuito a
superare molte difficoltà logistiche legate al rientro pomeridiano degli studenti pendolari.
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE POF
I principi di trasparenza, efficacia ed efficienza della P.A., il diritto alla partecipazione attiva del
genitore e degli studenti al dialogo educativo dettati dall'autonomia scolastica e la necessità degli
operatori scolastici di adeguare l'offerta formativa e l'organizzazione scolastica ai bisogni degli
studenti dettano implicitamente l'adozione di strumenti di monitoraggio e di valutazione di quanto
esplicitato nel presente P.O.F. La valutazione della qualità del servizio scolastico non si configura e
non va confusa con eventuale sistema di controllo fiscale dei singoli operatori, la cui sinergia è
indispensabile per la realizzazione di tutte le attività proposte .Valutare l'efficienza e l'efficacia del
sistema scolastico dell'istituto nel suo complesso vuol dire:
• individuare aree e punti di eccellenza e disagio dell'offerta formativa;
• evitare la standardizzazione del processo di erogazione del servizio scolastico;
• rispondere adeguatamente alle diverse richieste dell'utenza, delle aziende, degli enti locali e del
territorio in cui la scuola si colloca.
L'istituto quindi, seguendo una prassi già collaudata, attuerà anche per l' a.s. 2007/2008 il seguente
percorso valutativo:
valutazione interna mediante monitoraggi in itinere e/o finali per:
• corsi di recupero;
• corsi di approfondimento e attività aggiuntive;
• bisogni formativi dei docenti;
• corsi di formazione dei docenti;
• orientamento;
• rilevazione sulla efficacia del P.O.F.;
• rilevazione mediante questionari sulle esigenze di studenti e genitori e del contesto esterno.
Sarà quindi monitorato complessivamente il P.o.f. nella corrispondenza esistente tra dichiarato,
eseguito, e percepito.
valutazione esterna rispondendo con tutti i dati oggettivi, utili alle iniziative di valutazione
promosse dagli organi (CEDE ovvero Centro Europeo dell'Educazione , M.P.I.) preposti alla
valutazione nazionale del sistema d'istruzione.
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