Leggi il diario di bordo della vacanza in Romagna e Marche

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Leggi il diario di bordo della vacanza in Romagna e Marche
Romagna & Marche
dal 31/10/2012 al 04/11/2012
A: S. Giov. Persiceto
B: Longiano
C: Corinaldo
D: Acqualagna
E: Passo del Furlo
F: Urbino
G: Gradara
H: Igea Marina
Ecco i partecipanti a questo viaggio:
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Tony, Paola, Fabio, Cristian
Paolo, Enza, Ricky, Gaia
Max, Denny, Mattia, Simone
Stefano, Manola, Ale
Doriano, Sandra
Jack, Michela, Axel, Denise
Robby, Consy, Fiona
I primi due equipaggi composti da Doriano e Max partono da SGP alle 18.15 circa in direzione Longiano,
considerando il pessimo orario per attraversare la tangenziale di Bologna, utile per arrivare a San Lazzaro, dove inizia
la A14 decidiamo di prendere l’autostrada a Casalecchio di Reno così da percorrere i chilometri equivalenti a quelli
della tangenziale direttamente in autostrada. Il viaggio scorre tranquillo e durante i 139km circa che ci separano
dalla meta Max riceve alcune telefonate.
La prima da parte di Consy, la quale informa il gruppo che la loro partenza è ritardata a causa di un inconveniente; un
topolino si è infilato dentro al camper durante il periodo di inattività, utilizzando tutto ciò che vi era all’interno per
crearsi la “sua garconniere”. Le scarpe di Fiona si sono trasformate in un magazzino rifornitissimo di gomma per
costruire il nido, mentre la sciarpa, la pedana e alcuni vestiti hanno fornito il “necessarie” per la coperta… Non si è
proprio fatto mancare nulla, aprendo una confezione di “gobbetti” Barilla per mangiare. I cassetti si sono trasformati
nel parco giochi e passando dall’uno all’altro si è divertito un sacco. Il suo divertimento è stato la dannazione di
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Consy e Robby, i quali per raggiungere il gruppo a Longiano si sono alzati alla 6.00 del mattino per ri-preparare il
mezzo.
Del topo non se ne è più saputo nulla. E’ sparito!
La seconda telefonata è di Paola, la quale doveva partire insieme a Paolo e Stefano per incontrarsi al solito
distributore dell’Eni sulla trasversale di pianura. Purtroppo un incidente ha causato una lunga coda e per non
ritardare ulteriormente Paola e Tony partono senza gli altri. Si incontreranno cammin facendo.
La domanda sorge spontanea, “ma quando impareranno che per andare sulla A14 da San Giovanni in Persiceto non è
necessario, anzi è proprio fuori luogo andare fino a Funo per poi arrivare sulla A14 passando per la A13?”
Non lo sapremo mai! 
A parte queste pseudo “sfighe” il viaggio prosegue tranquillo fino a Longiano anche se su due strade diverse: Max e
Doriano prendono l’uscita Valle del Rubicone, mentre Tony e gli altri escono a Cesena nord. Dall’uscita di Cesena la
strada è più breve di qualche chilometro, ma un’amica conosciuta sul web ed esterna al Team Susézza Pasa, Silvia da
Cesenatico, ci consiglia di mangiare “La piadina della Magda”, in via/piazza S. Rocco 8, a Gatteo. Inutile sottolineare
la bontà.
Arriviamo a Longiano e fatichiamo un po’ a trovare il parcheggio che in sostanza è una piazza, Piazza Racca; per la
precisione in via Circonvallazione, sempre suggerito da Silvia. E’ un parcheggio, ma è dotato di CS e carico dell’acqua
gratuito. L’unica nota negativa del viaggio è il meteo; acqua a dirotto, sempre, sempre!
Parcheggiamo i mezzi quasi riempiendo il parcheggio visto quanti siamo, ma è comodissimo, in un minuto a piedi si è
in pieno centro.
Terminiamo la serata con la degustazione delle torte fatte dalla nostre “zdore”.
Stufa accesa per conciliare la notte.
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01/11/2012
Verso le 9.30 usciamo dai camper per dirigerci verso il centro di Longiano, il meteo è notevolmente migliorato, non
piove più e volge al bello . Peccato per la festa di Halloween prevista per la sera prima, il paesino è addobbato qua
e là con fantasmi, mostri e ragni finti.
Visitiamo il castello pagando 2€ il biglietto anziché 3, il Team è il Team .
Mentre stiamo visitando il castello arrivano Consy e Robby, i quali parcheggiano a fianco a noi. Per pranzo
rimaniamo nella via centrale del paese, dove tra un’altra piadina e un bombolone caldo riusciamo a pranzare
benissimo…
Visitiamo anche il rifugio bellico sotterraneo e la Collegiata di S. Cristoforo.
Nel primo pomeriggio accendiamo i motori e ci dirigiamo a Corinaldo. Troviamo posto vicino al supermercato Conad
della città, in via Lepri, (200mt a sx dopo il Conad) è presente il CS con carico acqua gratuito. A dire il vero, il
parcheggio era abbastanza pieno e abbiamo parcheggiato proprio sotto al piazzale per camper, su sterrato e
probabilmente aperto casualmente in onore della festa di Halloween anche qua andata buca per via della pioggia.
Appena parcheggiato partiamo in direzione centro, 5 minuti a piedi, dove ci accorgiamo che da queste parti la festa
di Halloween è proprio sentita da tutti, amministrazione Comunale compresa. Tutte le vie della piacevole cittadina
sono addobbate a tema. Il piccolo borgo è ricco di taverne e bar dove non perdiamo l’occasione di assaporare una
deliziosa cioccolata in tazza e una buona birra media. La ragazza del bar ci confida che nel corso degli anni non le mai
capitato di vedere un “flop” come quest’anno a proposito della festa di Halloween. Tutto questo per colpa del
meteo.
Torniamo ai camper per cena, dove l’aperitivo fa da padrone e ci sediamo a tavola più per abitudine che per fame.
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E’ incredibile, siamo in vacanza, ci alziamo da letto non proprio prestissimo, non facciamo praticamente nulla tranne
divertirci, ma alla sera siamo stanchi morti… così il dopocena lo passiamo tra una chiacchiera e l’altra fino alle 23.30,
momento in cui ci “cala la palpebra”… buonanotte!
02/11/2012
L’appuntamento è per le 9.30 con partenza in direzione Acqualagna. No! Prima bisogna svuotare la cassetta del WC,
così partenza alle 9.50. Il Team è bello anche per questo.
Arriviamo ad Acqualagna e parcheggiamo vicino al campo sportivo a 900mt dal centro in via Aldo Gamba. Mentre
cazzeggiamo per capire cosa dobbiamo fare passa un bus navetta il quale si ferma e ci viene chiesto se vogliamo
salire; chiediamo per dove, l’autista prontamente risponde: “per il centro signori!”
Come dicono a Roma, “sti cazzi!”
Noi rimaniamo esterrefatti, un bus navetta che passa una volta all’ora per prendere e portare dei poveri camperisti
considerati alla stregua degli zingari e per di più GRATISSS?? Roba da non credere! In 3 minuti siamo in centro .
Anche qua, qualcuno dovrebbe imparare… ma facciamo finta di niente.
Il centro di Acqualagna non è eccezionale, se non per la sagra del tartufo, la quale riempie la piazza di stand e turisti.
Visitiamo il museo archeologico (gratuito) e giriamo la cittadina in lungo e in largo. Cerchiamo anche un paio di
scarpe da ginnastica per Simone, il quale ha avuto la brillante idea di mettersi un paio di scarpe di suo fratello
lasciando a casa le sue; peccato che il fratello ha il doppio della sua età…
Arriva mezzogiorno e siccome gli stand in piazza vendono primi e secondi piatti take away ne approfittiamo per
assaporare delle ottime tagliatelle e tortellini al tartufo, oltre alla locale specialità, la “Crescia” una sorta di piadina
molto buona.
Torniamo ai mezzi, questa volta a piedi con Manola in testa che guida il gruppo; attenti, non è così facile vederla in
queste vesti quando si tratta di andare a piedi .
La ragazza del Museo ci ha informato circa “La Gola del Furlo” così partiamo in direzione di questo bel posticino.
Dopo pochi chilometri arriviamo in loco e troviamo un ampio prato con tanti alberi adatto a parcheggiare i VR,
peccato che il terreno sia pieno d’acqua.
Visitiamo il Museo del Territorio (via Flaminia, al km 247, Località Furlo di Acqualagna, cercate una casa cantoniera)
(gratuito) e decidiamo su consiglio della guida di procedere con i mezzi per visitare la diga 3,5km più avanti. La visita
si può effettuare anche a piedi percorrendo 3,5km in andata + 3,5km in ritorno lasciando i mezzi nel parcheggio
adiacente il museo.
Consigliamo VIVAMENTE di andare con il mezzo fino alla diga e dopo 300mt dalla stessa lasciatelo nel parcheggio a
bordo strada (sulla sx se arrivate da Acqualagna). Il percorso per arrivare a piedi alla diga NON è nel sottobosco ma
lungo la statale, bruttissimo.
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La diga non è niente di che, ma visto che eravamo lì… Ci siamo solo pentiti di non avere con noi della carne e della
carbonella per fare una bella grigliata su quel bel prato. Sarà per la prossima.
Lasciamo la Gola del Furlo e andiamo verso Urbino dove parcheggiamo i mezzi vicino al campo sportivo, è presente
anche un’AA ben segnalata sempre nelle immediate vicinanze. Abbiamo preferito il parcheggio sopra al campo
sportivo perché leggermente più vicino al centro, di qui comunque, vediamo l’AA in basso rispetto a noi (gratuita).
Ormai è sera e l’idea di andare in centro non ci sfiora nemmeno, rimandiamo tutto a domattina.
E’ sera e vediamo quello che potrebbe essere il cane di Tony, si, il cane con il collare a led sarebbe sicuramente
quello di Tony.
03/11/2012
Ci prepariamo ad uscire dai mezzi per le 9.30 e partire per visitare il centro storico di Urbino. La distanza dal centro è
di circa 10 minuti a piedi da percorrere in salita, ma affrontabile anche da Manola. La prima cosa che visitiamo è la
casa di Raffaello, la quale è piena di quadri riprodotti da giovane artisti contemporanei. Noi nella nostra ignoranza
non siamo in grado di capire ciò che stiamo guardando, ma una cosa è sicura, anche se sono “copie” sono comunque
state eseguite da qualcuno che è un grado di tenere in mano la matita e il pennello nel migliore dei modi, ecco un
esempio:
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Il biglietto d’entrata è costa 3,50€.
Usciti dalla casa ci dirigiamo verso la fortezza, la quale dona un perfetto panorama ai suoi visitatori. Alcuni di noi,
quelli più presi dall’aspetto “CULturale” optano per girovagare nel mercato presso la piazza alla fine
dell’interminabile salita che si deve percorrere per arrivare alla fortezza Albornoz.
Visitiamo la splendida cattedrale di Urbino con l’interno quasi completamente bianco.
Girovaghiamo per il centro della splendida città per tutta la mattina e gran parte del pomeriggio. Manola, Doriano,
Stefano e Sandra optano per pranzare al ristorante, mentre il resto del gruppo pranza al sacco nella piazza centrale.
Torniamo ai camper e svuotiamo i serbatoi presso il CS dell’AA qui sotto e fatto questo partiamo in direzione
Gradara.
Nel frattempo ci raggiungono Jack, Michela, Axel e Denise in giro anche loro per il ponte di novembre.
Arrivati alla cittadina scegliamo di fare un giretto con il camper per trovare un parcheggio comodo e che contenga
tutti, quello che troviamo è adiacente il parcheggio degli autobus, ma siamo in tanti e non ci stiamo, così torniamo
qualche centinaia di metri più in basso proprio all’inizio del paese, comunque a 300mt dal centro storico.
Parcheggiati i mezzi mettiamo alla prova Manola, con una bella salita verso il centro. Visitiamo il Museo Storico e la
grotta, dove i bambini impazziscono per gli strumenti di tortura e riempiono gli adulti di domande, la più curiosa la fa
Simone: “papà, ma perché con quello ti schiacciavano la testa?” Vengono altresì proposte domande riguardo le
cinture di castità, dove glissiamo sulla risposta… Il biglietto d’entrata costa 10€ per due adulti e 2€ per i bambini.
Decidiamo di percorrere il camminamento di ronda (giro sulle mura della città), un po’ deludente per quanto è breve
anche se offre un bel paesaggio. Il biglietto che abbiamo fatto comprende anche la visita alla Rocca certamente più
suggestiva e piacevole. Il prezzo, 5€ per gli adulti e gratis i bambini.
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Durante la vista della città, complice il parcheggio per i mezzi non proprio di nostro gradimento nasce l’idea di
spostarci sul mare, dove magari può scapparci una mangiatina di pesce. Il problema è trovare il ristorante per
prenotare i 24 posti a sedere. Pensa e ripensa torna alle nostre menti il ristorante che abbiamo frequentato più volte
in occasione delle visita alla fiera Mondo Natura. Il numero di telefono che abbiamo risulta disattivato, ma riusciamo
a trovare il nuovo numero con lo smartphone di Max e prenotiamo per le 20.30-21.00.
Finita la visita a Gradara partiamo in direzione Igea Marina, dove Paola fa da padrona. Le vacanze trascorse qui per
anni da bambina tornano alla mente e nonostante le strutture siano chiuse e la situazione generale desolante
assaporiamo già le prelibatezze del pescato.
Come parcheggio optiamo per quello antistante il mega negozio “Igea Carni” in via Sandro Pertini, nonostante sia
vicino alla ferrovia i treni che passano non si sentono e quindi perfetto per il nostro scopo.
Siamo arrivati verso le 19.00 e pur sapendo ciò che ci aspettava per cena decidiamo di magiare due patatine e bere
una birrina.
Tony sta portando il tavolino dell’aperitivo quando vediamo sbucare la macchina della Polizia Municipale.
“Houston, we have a problem!”
I 3 Agenti si affiancano ai nostri camper e abbassando il finestrino chiedono: “avete intenzione di passare qui la
notte?” Prontamente Max risponde: “certamente, possiamo?” Gli agenti confermano la possibilità di dormire nel
piazzale e si scusano per averci scambiati per una carovana di nomadi.
Il tutto è nato da una telefonata da parte di un ENORME COGLIONE che vedendo arrivare 7 camper pensava fosse in
corso l’attacco a Fort Apache… senza parole.
Verso le 20.15 partiamo in direzione del ristorante “Sirocco” a 10 minuti a piedi dal parcheggio.
Ci sediamo e dopo aver deciso cosa mangiare arrivano gli antipasti, cozze gratinate, cape sante, gamberetti ecc. ecc.
Nemmeno noi lo sapevamo, ma in compagnia abbiamo due “fighetti” Doriano e Paolo a cui piacciono “Le Crudité”
così vengono ordinate due porzioni di sta roba al limite del voltastomaco. Questo per i non amanti, ovviamente .
Nonostante tutto, parte del crudo viene assaggiato un po’ da tutti tranne che da Stefano, il quale questa sera è il
“pugnettaro” (persona a cui non va mai bene niente) di turno. Di solito il premio lo vince Max.
Le crudité comprendono anche ostriche e cicale di mare; inizialmente Doriano non riesce ad assaggiare le ostriche
perché mangiate da Fabio e Axel. Il commento di Axel è stato: “sembra di mangiare un calzino sporco” sacrilegio!
Riordiniamo le ostriche.
Le cicale di mare erano talmente fresche che erano ancora VIVE!
Doriano ha risolto il problema come “Victor l’eliminatore” nel film Nikita. Le ha addentate e strappate a metà.
Ora le cicale sono morte.
Tra gli antipasti e i primi entra nel locale un venditore ambulante di rose. Beh, non ci crederete, gli uomini del Team
Susézza Pâsa hanno regalato una rosa alle loro Belle!
Per alcuni romanticoni non è poi “tanta roba”, ma non si può dire la stessa cosa se a donare la rosa alla sua bella è
Robby. Mettiamo una foto per immortalare il momento; il mondo DEVE sapere!
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Concludiamo la cena con la grigliata e la frittura di turno. Al termine escono pure dagli orecchi.
Rientriamo ai mezzi per mezzanotte circa.
04/11/2012
dormiamo fino alle 9.30.
Verso le 10.30 Paolo e Enza partono per il rientro, le lavatrici incombono.
Il resto del gruppo ripercorre la strada fino in centro per concedersi un caffè nell’unico bar aperto dopodiché anche
Doriano e Sandra lasciano il Team per tornare a casa. Tutti gli altri rimangono fino a dopo pranzo nel parcheggio per
poi partire verso la maison intorno alle 14.30. Il viaggio di ritorno è scorrevole anche se meno piacevole di quello che
abbiamo fatto per “andare” in vacanza, d’altronde anche questi quattro giorni sono finiti.
Il viaggio in numeri:
 Km percorsi 580
 Gasolio 114€
 Autostrada 27€
 Camping & Parking 0€
 Ristoranti 97€
 Varie 59€
 Totale 297€
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