“Uscii dallo stato di adolescente femmina per entrare nel mondo

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“Uscii dallo stato di adolescente femmina per entrare nel mondo
Il Comune di Pianoro
In collaborazione con
Associazione Culturale Ca’Rossa
A.N.P.I. Pianoro
Con il Patrocinio del CSGE - Centro di studi sul Genere e l'Educazione
Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università di Bologna
Presenta
QUESTIONE DI DONNA
Settimana di riflessione sull’impegno politico, sociale e culturale femminile
“Uscii dallo stato di adolescente femmina per entrare nel mondo degli adulti col bagaglio di
alcuni punti di vista trasmessi dall’educazione che avevo ricevuto: che la donna ha le
stesse, identiche capacità dell’uomo di realizzarsi come essere umano. La mia
permanente tendenza a non farmi escludere , perché donna, da nessuna attività, non era
affatto un’aspirazione a mascolinizzarmi. Il bello era appunto agire come una donna,
sentendomi sempre più donna.” Joyce Salvadori Lussu
Questione di donna nasce dall’esigenza di aprire uno spazio di riflessione sull’impegno
femminile, un confronto tra generazioni che, a partire dal passato, guardi al presente,
mettendo in evidenza l’evoluzione del ruolo sociale, politico e culturale della donna. La
contemporaneità è il risultato dei fatti storici che la hanno preceduta, la conoscenza e la
valorizzazione di questi fatti storici è direttamente proporzionale alla formazione di una
cittadinanza attiva e consapevole. Senza le teste mozzate dalla rivoluzione francese e gli
spargimenti di sangue nell’Inghilterra delle suffragette, le donne non avrebbero ottenuto il
diritto al voto e alla partecipazione attiva alla società di cui sono parte integrante. Se la
storia può essere premessa e condizione per la costruzione di una società democratica e
libertaria, capace di dare il giusto valore alle risorse della propria memoria e del proprio
territorio, è importante che sia storia di tutti coloro che l’hanno fatta, nessuno escluso. Il
territorio di Pianoro è stato caratterizzato, fin dal periodo della seconda guerra mondiale,
da una forte partecipazione politica femminile e continua a mantenere viva questa
partecipazione, un ulteriore spazio di confronto non può che essere un contributo a questa
tradizione.
Rossella Dassu
Venerdì 16 maggio
Sala Arcipelago, Via della Resistenza 201, Pianoro (BO)
h. 19.00
L’impegno politico e culturale delle donne tra ieri e oggi/ingresso gratuito
Introduce e coordina
Federica Zanetti CSGE- Centro Studi sul Genere e l’Educazione del Dipartimento di
Scienze dell’Educazione, Università di Bologna
Joyce Lussu
Una vita all’insegna dell’impegno/ ingresso gratuito
Intervengono
Chiara Cretella
Chiara Cretella - Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione
dell'Università di Bologna/Curatrice delle riedizioni dei testi di Joyce Lussu
Rossella Dassu
Ass. Cult. Ca’Rossa Attrice e Regista/Autrice dello spettacolo “L’Altra Storia” ispirato alla
vita di Joyce Lussu
Marcella Piccinini
Regista e Documentarista/Autrice del documentario “La mia casa e i miei coinquilini”
ispirato alla vita di Joyce Lussu
Federica Trenti
Biografa di Joyce Lussu
h. 20.30
Crescentine a cura delle anziane della Sala Arcipelago/a pagamento
h. 21.30
L’Altra Storia*
Vita di Joyce Lussu
Spettacolo Teatrale/Ingresso € 8 bambini fino ai 12 anni ingresso gratuito
Una coproduzione
Associazione Culturale Ca’Rossa (BO)/Cada Die Teatro (CA)
Martedì 20 maggio
Auditorium delle Scuole Medie di Rastignano
h. 09.30
Le scarpe mi stanno strette*
Spettacolo teatrale
Realizzato con le giovani attrici del “Laboratorio teatro dei 13”
(Lo spettacolo nasce da una serie di interviste alle anziane del territorio e ricostruisce, tra
fantasia e realtà, la vita di due giovanissime donne di Pian di Macina durante la seconda
guerra mondiale)
Replica rivolta alle Classi V delle Scuole Elementari di Rastignano
Segue dibattito/Laboratorio con A.N.P.I. Pianoro
Giovedì 22 maggio
Centro Giovanile Pianoro Factory Via dello Sport 2/3 Pianoro Nuovo (BO)
h. 10.00
Le scarpe mi stanno strette*
Spettacolo teatrale
Replica rivolta alle Classi V Elementari di Pianoro
Segue dibattito/Laboratorio con A.N.P.I. Pianoro
Giovedì 23 maggio
Centro Giovanile Pianoro Factory Via dello Sport 2/3 Pianoro Nuovo (BO)
h.09.30
Le scarpe mi stanno strette*
Spettacolo teatrale
Replica rivolta alle Classi III delle Scuole Medie di Pianoro
Segue dibattito/Laboratorio con A.N.P.I. Pianoro
h. 11.00
Le scarpe mi stanno strette
Spettacolo teatrale
Seconda replica rivolta alle Classi III delle Scuole Medie di Pianoro
Segue dibattito/Laboratorio con A.N.P.I. Pianoro
h. 21.00
Le scarpe mi stanno strette
Spettacolo teatrale
Replica aperta al pubblico, ingresso ad offerta libera
Info e contatti
Rossella Dassu Cell. 39 347 5723984 Mail [email protected]
Maurizio Sangirardi Cell 39 339 3953869 [email protected]
L’Associazione Ca’ Rossa è un’associazione senza scopo di lucro iscritta nel Registro
Provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale; nasce nel 1997 dall’incontro di
alcuni artisti, tecnici e operatori teatrali per l’esigenza di creare un gruppo di lavoro che
operi nel campo dello spettacolo ai fini di promuovere la diffusione delle attività sociali e
culturali nei settori del teatro, della musica, della danza ed in tutte le altre forme d’arte e di
spettacolo, sia a livello nazionale che internazionale.
L’Associazione Ca’ Rossa ha promosso dalla sua fondazione numerosissime attività
culturali e artistiche atte a sviluppare attitudini e comportamenti attivi dei soci e dell’utenza
e tese a diffondere la conoscenza e la diffusione delle arti relative al teatro, alla danza, alla
musica e alle arti figurative in genere.
Chiara Cretella
Dottore di ricerca in italianistica è Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze
dell’Educazione dell'Università di Bologna, ha curato per l’editore Gwynplaine le edizioni
delle opere di Joyce Lussu “Padre, padrone e padreterno”, “Il libro delle streghe”, “L’uomo
che voleva nascere donna” e “L’acqua del 2000”.
Rossella Dassu nasce nella Sardegna degli anni settanta. Si forma come attrice, regista e
formatrice teatrale, studiando danza e teatro tra Cagliari, Bologna e Pontedera. Tra i suoi
principali maestri Danio Manfredini, Claudio Morganti e Yurij Al’sic. Dal 1997 vive a
Bologna dove lavora come attrice, regista e formatrice teatrale, realizzando progetti suoi e
collaborando con altre realtà territoriali.
Marcella Piccinini si diploma All’Accademia de Belle Arti di Bologna nel 1997, frequenta
l’Ecole d’arts appliqués in Svizzera e si laurea al Dams con indirizzo cinematografico.
Debutta come regista cinematografica nel 2006 con il documentario ”La Montagna bianca:
la vita poetica di Luciano De Giovanni”. Realizza diversi documentari, partecipa al corso di
regia di Marco Bellocchio con cui collabora in diversi film. Dal 2011 lavora alla
realizzazione del film documentario “La mia casa e i miei coinquilini”, ispirato alla figura di
Joyce Lussu.
Federica Trenti si laurea a Bologna in Storia contemporanea nel 2002 con la tesi “La vita
e l’opera di Joyce Lussu” che successivamente sviluppa fino alla pubblicazione della
biografia “Il Novecento di Joyce Salvadori Lussu. Vita ed opera di una donna antifascista”,
pubblicata da“Le voci della Luna” nel 2009. Interviene in diversi convegni su Joyce Lussu,
producendo articoli contenuti nelle rispettive raccolte. Nel frattempo diventa coltivatrice
diretta e produce frutta nella campagna bolognese.
Federica Zanetti è Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione
dell’Università di Bologna, dove insegna Didattica degli adulti e strategie
dell’empowerment e della cittadinanza attiva. Coordina insieme a Laura Gobbi il progetto
“Teatro e cittadinanza”, in collaborazione con il Dipartimento della Formazione
dell’Università di San Marino. E’ membro del Centro Studi sul Genere e l’Educazione del
Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
*Seguono le schede degli spettacoli inerenti all’iniziativa
Associazione Culturale Ca’ Rossa
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
L’Altra Storia
Vita di Joyce Lussu
Una produzione
Associzione Culturale Ca’Rossa (BO)
Cada Die Teatro (CA)
Di e con Rossella Dassu
Regia e collaborazione drammaturgica Alessandro Lay
Suoni e Regia Audio Fabio Fiandrini
Musiche Originali Trees of mint
Luci Luigi Sermann
Scene Roberto Marchi
Grafica Elisabetta Ferraro
Organizzazione Maurizio Sangirardi
Promozione e Ufficio Stampa Martina Ferraro
Ho incontrato Joyce Lussu per caso, mentre facevo un’ennesima ricerca per un testo da leggere in occasione dell’otto marzo. Attratta dal cognome familiare, ho iniziato a frugare tra i suoi libri e sono stata travolta dalla forza dirompente, da quell’ inesauribile vitalità che l’ha portata ad essere presente dovunque la storia parlasse di ingiustizia. Lei così marchigiana, così alta, così bionda e bellissima, io così piccola, così sarda e scura. Eppure mi sono sentita incredibilmente vicina. La mia vita di attrice che cerca di portare avanti il suo mestiere non ha molto a che vedere con le sue gesta eroiche di guerrigliera del mondo, eppure … mi sento vicina. E’ da questa vicinanza che nasce lo spettacolo, dal desiderio di appropriarmi di ciò che in lei è la forza della storia, quella storia con la S maiuscola da cui mi sento esclusa. Eppure è in quella Storia che nasce questo oggi. E così, attraverso un’altra vita, per capire meglio la mia, cercando i punti di contatto, confondendomi con lei, in quella scatola nera e magica che sospende il tempo e che si chiama teatro.. Rossella Dassu Ho conosciuto Joyce Lussu pochi anni prima che morisse. Amava portare le unghie lunghe e curate, amava i fiori e le sciarpe colorate, e aveva vissuto da clandestina dall'età di 12 anni, aveva fatto la resistenza da soldato, aveva seguito i guerriglieri durante fughe e azioni militari in Congo, in Angola, in Kurdistan e in tanti altri paesi del cosi detto Terzo Mondo . Era stata femminista ante litteram e poi estremamente critica coni l femminismo storico, parlava di una guerra mondiale che non era mai finita e di terzo mondo quando in Italia avevamo più notizie su Marte che sull'Africa. Ho conosciuto Joyce Lussu, che ha fatto la storia. L'altra storia, quella che non ci raccontano. Alessandro Lay Joyce Lussu
1912 – 1998
Donna, madre, scrittrice, traduttrice, ambientalista e antimilitarista, Joyce Lussu attraversa il
ventesimo secolo senza mai perdere di vista la necessità di essere protagonista degli eventi storici
e politici di cui si fa attiva portavoce. Nata nel 1912 da due ricchi intellettuali marchigiani che
rinunciano ai loro privilegi per opporsi al fascismo, cresce clandestinamente in Svizzera dove si
forma in ambienti scolastici internazionali, sostenendo gli esami di Stato in Italia. L’incontro con
Emilio Lussu, compagno e marito con cui condivide la militanza antifascista, rafforza il suo spirito
critico nei confronti dei meccanismi di potere che sacrificano i più deboli a vantaggio di piccole
minoranze. Nel periodo successivo alla guerra fa parte del Movimento Internazionale per la Pace,
attraverso cui entra in contatto con i guerriglieri dei Paesi del Terzo Mondo con cui condivide
momenti di guerriglia e di cui si fa portavoce, attraverso un insolito lavoro di traduttrice. Nell’ultima
fase della vita si ritira nelle Marche, terra d’origine, dove porta avanti il progetto di riscrivere la
storia a partire dal punto di vista di quelle minoranze che la storiografia istituzionale tende a
mettere a tacere.
Associazione Culturale Ca’ Rossa
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Le scarpe mi stanno strette
Testo e Regia Rossella Dassu
Con Adriana Barbieri e Ada Quondamatteo
Collaborazione alla regia Alessandro Lay
Luci e Suono Marco Ponti
Scene Roberto Marchi
Organizzazione Maurizio Sangirardi
In collaborazione con l’Associazione A.N.P.I. Pianoro
“Le scarpe mi stanno strette”, “Felice non è felice”, “La mia barba è bionda” sono alcuni tra i tanti
messaggi in codice, trasmessi da Radio Londra e destinati alle forze della Resistenza che si
oppongono alla dittatura nazifascista. L’Italia è coinvolta nella seconda guerra mondiale e la
popolazione si ritrova improvvisamente a fronteggiare situazioni di emergenza e pericolo che
coinvolgono l’intera popolazione, a partire dai bambini fino ad arrivare agli anziani. La
comunicazione tra partigiani è difficile, si vive nascosti nelle montagne, le armi scarseggiano e i
nemici sono eserciti pericolosi e ben organizzati. Se gli eserciti nazifascisti sono formati da soli
uomini, la Resistenza italiana non prevede la differenza di genere, anzi, spesso sono le donne a
veicolare pericolose informazioni e armi.
La narrazione nasce da una serie di incontri ed interviste con gli anziani/e del territorio di Pianoro,
attuali custodi di una memoria destinata inevitabilmente a perdersi. A partire dai loro racconti,
abbiamo ricostruito le abitudini e i costumi della popolazione della frazione di Pian di Macina,
durante il periodo della seconda guerra mondiale. Tra storia e immaginazione, Marta e Maria, le
due giovanissime protagoniste, assistono ad una serie di eventi che cambieranno profondamente
la loro vita e i paesaggi nei quali, fino a quel momento, si era svolta. L’arrivo dei tedeschi, il
continuo movimento della linea del fronte, la persecuzione dei partigiani, le fughe e i nascondigli
scavati sotto terra, diventano per le due bambine lo spunto per immaginare una vita straordinaria,
fatta di avventure e di eroismo. Tra fantasia e realtà, Marta e Maria accompagnano gli spettatori
alla scoperta di un luogo che si è perso e sulle cui macerie si è ricostruito l’oggi.
Il Teatro dei 13 è un progetto di laboratorio permanente per lo studio dell’arte scenica realizzato
dal Comune di Pianoro in collaborazione con l’Associazione Ca’Rossa. Produce spettacoli e
performance finalizzati alla sensibilizzazione su tematiche di interesse sociale quali il lavoro
precario, la parità di genere e l’interculturalità.