Dal finito al - INFN Sezione di Napoli
Transcript
Dal finito al - INFN Sezione di Napoli
Dal finito al “finito“finito finito-illimitato illimitato” Giuseppe Longo Ordinario di Astrofisica Dipartimento Di ti t di Scienze S i Fi i h Fisiche Università di Napoli Federico II Lecce, 24 gennaio 2003 Mondo terrestre: corruttibile ed imperfetto p (cronos) dominato dal tempo 4 elementi di Empedocle: Aristotele aria, acqua, terra e fuoco Tendenza ai luoghi naturali Pneuma v. v vuoto Mondo celeste: perfetto e incorruttibile, eterno 1 elemento: l m nt : la l quintessenza quint ss n Etere vs. vuoto Tolomeo Nicolò Copernico (1473‐1543): De rivolutionibus orbium coelestium Giovanni Keplero (1571‐1630): Astronomia nova, Armonices mundi Armonices mundi Le tre leggi sui moti planetari Tycho Brahe (1546‐1601) 1610 William Parsons, Terzo Conte di Rosse (1800-1867) Gabriel Doppelmayer (1677-1750) M101 William Herschel (1738-1822) (1738 1822) Orione Thomas Digges (1546-1595) Galileo Galilei (1564-1642) Joseph Stepling, SJ (1716 - 1778) Klementinum, Praga Sala di Matematica If Nature and Nature's laws layy hid in night: g God G said, Let Newton be! and all was light. — Alexander Pope M 1M 2 f =G 2 r Isaac Newton ♦ Legge di gravitazione universale ♦ Unione di cielo e terra ♦ Azione a distanza Î etere ♦ Propagazione istantanea ? ♦ Luce Î corpuscoli in moto Per Newton, spazio e tempo sono assoluti, cioè i medesimi ovunque nell’Universo e immutevoli o immutabili “Absolute A space, p , in its own nature,, without relation to anything external, remains always similar and immovable...” “Absolute, true and mathematical time, of itself, and from its own nature, flows equably without relation to anything external...” l ” R Renato t C Cartesio t i e Gottfried G ttf i d Wilhelm Wilh l Leibnitz L ib it non concordavano sulla assolutezza di spazio s i e tempo t Leibnitz: “Ritengo che lo spazio, cosìì come il ttempo, sia qualcosa di puramente relativo.” Nel 1692 Newton espone la sua visione cosmogonica a Richard Bentley, Master del Trinity College, Cambridge. “It seems to me that, if the matter of our sun and planets, and all the matter of the universe, were evenly scattered through all the heavens, and every particle had an innate gravity towards all the rest, and the whole space throughout which this matter was scattered, d was finite, fi i the h matter on the h outside id off this hi would ld by b its i gravity tend towards all the matter on the inside, and by consequence fall down into the middle of the whole space space, and there compose one great spherical mass. But, if the matter were evenly disposed p throughout g an infinite f space, p , it could never v convene v into one mass, but some of it would convene into one mass and some into another, so as to make an infinite number of great masses, scattered great distances from one to another throughout all that infinite space. And thus might the sun and fixed stars be formed, supposing the h matter were off a lucid l id nature.”” Isaac Newton “Se la materia del nostro sole e dei pianeti, insieme a tutta la materia dell’universo, fosse uniformemente sparsa su tutto il cielo …..” ma ………… “... parte della materia si raccoglierebbe su una massa e parte su un’altra,, così da fare un numero infinito di grandi p g masse … in questo modo potrebbero essersi formati il sole e le stelle fisse …” il sistema comporta un generale collasso ….. che, secondo Newton, è tenuto sotto controllo da …. Dio Christian Huygens e la teoria ondulatoria Il parziale p i l recupero p d dell vuoto t Scoperta della natura di Saturno Se l’universo è infinito, eterno, trasparente e statico ⇒ Paradosso di Olbers ill cielo c elo notturno dovrebbe essere br brillante llante come la superfice del Sole dunque, almeno una delle ipotesi ainfinità aeternità eternità atrasparenza astaticità è falsa ! Gustave Courbet, Il daino Maxwell 1873 - unificazione dei fenomeni elettrici e magnetici Hertz La luce come onda elettromagnetica Necessità dell’etere spostamento rispetto all’etere specchio specchio p semiriflettente sorgente A Michelson A. Michelson etere 1881‐‐1930 1881 Non si osservano frange di interferenza. Dunque, non c’è c è moto della Terra rispetto all’etere! Ma ... Albert Einstein I quanti La Relatività Ristretta e Generale Il modello d ll di universo i statico t ti 1917 Λ repulsione attrazione G Immanuel Kant Edwin Powell Hubble (1889 1953) (1889‐1953) (1724‐1804) Nel 1926 Hubble fornisce la prova definitiva che le nebulose sono gli “universi isola” di kantiana memoria. Nel 1930 scopre la famosa legge di proporzionalità tra la distanza e la velocità di recessione recessione, detta Legge di Hubble: V = Hd Legge di Hubble Distanza di luminosità galassia Edwin P. Hubble Il grande Scoppio Il grande Scoppio Big Bang Big Bang Raffaello Sanzio La scuola di Atene dim mensione d dell’universso 1922 aperti chiuso Geometrie non euclidee sferica ora tempo p piatta o p euclidea iperbolica Alexander Friedmann (1888-1925) l’impulso è tale che il grave sfugge per sempre gg p p l’impulso è maggiore, ma non ancora sufficiente l’impulso è insufficiente ed il grave ricade ed il grave ricade massa M Se la forza di richiamo diminuisce, uno stesso impulso sortisce ti un effetto ff tt maggiore massa m < M Gli u G universi e s “standard” sta da d d di Friedmann ed a ρc = densità critica ρ Ω= ρc < 1 aperto p = 1 piatto > 1 chiuso L’espansione p è sempre p decelerata! Il motore è nell’iniziale nell iniziale impulso. impulso Penzias & Wilson inten nsità 1965 Dati di COBE rappresentati con un Corpo Nero a T = 2.736° 73 K lunghezza d d’onda onda George Gamow COBE Moto rispetto al CMB Via Lattea C Cosmic Background Explorer i B k dE l