Editoriale - Associazione Ticinese Famiglie Affidatarie
Transcript
Editoriale - Associazione Ticinese Famiglie Affidatarie
Letture consigliate: Film consigliati: Impressum EDITORE: DIREZIONE EDITORIALE: DIRETTORE: REDAZIONE E PUBBLICITÀ: Adottare e lasciarsi adottare Monica Crotti Nell’ambito degli scritti sul tema dell’adozione, la riflessione di carattere pedagogico ed educativo è rimasta sostanzialmente in ombra. Lo studio di Monica Crotti intende richiamare la prospettiva pedagogica per evidenziare l’inscindibile nesso tra elaborazione teorica di categorie interpretative e concreta attività di sostegno educativo al percorso di costruzione del “familiare”. Fin dal titolo scelto, il volume identifica nell’adozione reciproca un imprescindibile principio di pedagogia familiare, dove la relazione genitoriale e filiale nasce e si struttura secondo una logica di partecipazione e responsabilità condivisa. La fiducia nella generatività personale e di coppia si coniuga con un approccio educativo centrato su capacità e risorse della persona umana, pur in situazioni di difficoltà esistenziale. Io loro e Lara Carlo Verdone. Italia 2010 Padre Carlo Mascolo (Carlo Verdone), un missionario, dopo aver prestato il proprio servizio in Africa decide di tornare nella sua città natale, Roma. La scelta di ritornare in patria è dettata da una crisi di fede che sta vivendo il protagonista: il rientro pertanto, vorrebbe essere un modo per riordinarsi le idee. Purtroppo tale intento è sacrificato dai mille problemi che investiranno il missionario: i suoi familiari, infatti, lo travolgeranno con i loro problemi. Tra questi: il padre è sposato con una badante moldava e i figli hanno paura che la matrigna rubi loro l’eredità. Le cose non saranno facilitate dall’entrata in scena di Lara (Laura Chiatti), figlia della badante. STAMPATO IN SVIZZERA DA: Ricordiamo che sul sito sono visibili tutti i libri disponibili nella nostra biblioteca. I libri sono a disposizione del pubblico interessato, per consultarli o chiederli in prestito vi invitiamo a contattare l’ATFA. Ultime novità: La pedagogia deve vigilare sulla promozione dei diritti dell’infanzia e potenziare pratiche educative valide nella famiglia e per la famiglia, affinchè l’adulto recuperi la capacità di prendersi cura della vita nascente, in una società e cultura che spesso operano per il diritto di avere un figlio, dimenticando il valore e i doveri connessi all’essere genitori. Editore: Vita e Pensiero (2006) Teen television Gli adolescenti davanti e dentro la Tv Alberto Pellai Un libro per chiarire quanto gli adolescenti amano la Tv e come la Tv ama gli adolescenti. Un libro per chi vuole conoscere gli effetti che la televisione ha sulla costruzione dei valori, dei comportamenti e degli atteggiamenti di chi sta crescendo, ma soprattutto per chi intende aiutare ragazzi e ragazze a farsi una propria opinione di vita e del mondo anche grazie (e nonostante) la Tv. Nel volume, i risvolti psicologici ed educativi della relazione adolescenti e Tv vengono ampiamente esplorati e confermati da una attenta indagine relativa ai programmi maggiormente amati dai ragazzi italiani. In particolare, il libro approfondisce il rapporto adolescenti e Tv presentando i dati di una ricerca sulla trasmissione “Amici” i cui risultati vengono commentati e discussi da Maria de Filippi, autrice e conduttrice del programma. Un libro per aiutare genitori, insegnanti ed operatori dell’adolescenza a scoprire quanto i ragazzi amano la Tv, ma soprattutto a capire se e quanto la Tv ama i ragazzi. Editore: FrancoAngeli (2007) Abbiamo recentemente aperto una sezione dedicata ai film in dvd, anche questi possono essere chiesti in prestito. Invictus Clint Eastwood. U.S.A. 2009 Lo sport come veicolo di unità nazionale; il rugby protagonista della rinascita di un popolo, quello dei neri, che dopo l’apartheid ha bisogno di ritrovare fiducia e speranza nella vita. “Invictus”, l’ultimo film di Clint Eastwood ricostruisce la storia di come Nelson Mandela e il capitano della squadra di rugby del Sud Africa, Francois Pienaar, unirono le loro forze per arrivare alla pacificazione del Paese. Nel 1995 la Coppa del mondo di rugby si svolse proprio in Sudafrica: quale migliore occasione per far rinascere nel Paese un sentimento di unità nazionale? Interpretato da uno straordinario Morgan Freeman, il neo eletto presidente Mandela spera di poter riunire il suo popolo con il linguaggio universale dello sport e spinge la squadra nazionale di rugby, gli Springboks, capitanata da Pienaar (Matt Damon), a vincere il campionato del mondo. Anche se l’ingiustizia dell’apartheid è stata ufficialmente abolita, infatti, il solco che divide la popolazione non è stato ancora colmato. “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo - scrisse Mandela in quell’anno - ha il potere di ispirare, ha il potere di unire il popolo, come poche altre cose fanno”. Quel Campionato del Mondo, in quel 1995 che ancora risentiva le ferite dello sfruttamento dei bianchi sui neri, servì a sanare le ferite del passato e a infondere una speranza per il futuro. Obiettivo comune di Mandela e Pienaar: ‘Una squadra, un Paese’. Nel film, il capitano della squadra riceve una telefonata sorprendente: dall’altro capo della cornetta c’è il presidente Mandela in prima persona che lo invita a un thè. Mandela chiede a Pienaar di guidare la squadra alla vittoria. Il giocatore esce dall’incontro scosso, confuso. C’è una frase che gli rimbalza nella mente, che il presidente gli ha suggerito durante l’incontro: “Io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima”. È una citazione della poesia “Invictus” che fa da sfondo all’intera pellicola. Prima di iniziare a lavorare sul progetto Freeman ha incontrato di persona Mandela, conosciuto in Sud Africa come ‘Madiba’ (così viene chiamato dai neri nel film). “Una volta chiesero a Mandela chi avrebbe potuto interpretarlo sullo schermo e lui rispose ‘Morgan Feeman’. Quando l’ho incontrato - rivela l’attore americano - gli ho detto che ero onorato che avesse fatto il mio nome”. Freeman aveva già lavorato con Eastwood in uno dei suoi capolavori, “Million dollar baby”: “Morgan è grande - ha affermato il regista - non avrei potuto immaginare nessun altro nel ruolo di Mandela. Hanno la stessa autorevolezza e lo stesso carisma. Morgan ha anche una voce simile alla sua e ha lavorato molto per cogliere le inflessioni di Mandela, credo ci sia riuscito molto bene”. La sceneggiatura del film è di Anthony Peckham, ed è tratta dal libro “Playing the Enemy” di John Carlin (tradotto in italia “Ama il tuo nemico”). Anno 4 n°2 - Settembre 2010 Editoriale I tuoi diritti quando non puoi più vivere nella tua famiglia Ciao, questo inserto lo scrivo per te giovane, per te che non puoi momentaneamente più vivere e crescere presso i tuoi genitori. Ti scriverò brevemente delle 18 norme che dovrebbero regolamentare la tua vita nella famiglia affidataria o istituto. Esse si appoggiano sulla convenzione delle nazioni unite del 20 novembre 1989 dei diritti dei bambini. Le persone che ti accudiscono devono conoscere i tuoi diritti, devono ascoltarti, e considerare la tua opinione. È importante che tu sappia cosa puoi fare quando qualcosa non funziona o se ti trovi in difficoltà. 1. Tu e la tua famiglia ricevete aiuto fin dall’inizio L’UFAM (Ufficio Famiglie e minori) ti aggiudica all’inizio del percorso, un “case manager”, (una persona responsabile per il tuo caso, di norma un’assistente sociale), che ti affiancherà e alla quale tu ti puoi sempre rivolgere per tutte le domande che di volta in volta emergeranno. Questa persona parlerà con e tutte le altre persone coinvolte nella tua storia, per trovare la migliore soluzione. 2. Tu hai diritto ad esprimer la tua opinione E’ importante che tu esprima i tuoi desideri, i tuoi punti di vista. Devi essere al corrente della situazione e hai diritto a partecipare alle decisioni che ti riguardano. Associazione Tici ne Famiglie Affidata se Vicolo Antico 2 - C. rie P. 40 6943 Vezia Tel. 091 / 966 00 91 Fax 091 / 966 09 52 e-mail: [email protected] fo www.atfa.info ATFA C.P40 -6943 Vezia Jean-Pierre Bäschlin Roberto Mazzantini Mazzantini & Associati SA Corso Elvezia 10, 6900 Lugano Lepori_Storni, Via Boscioro 20 6962 Viganello 3. Hai diritto di essere accudito nel modo migliore Qual è il luogo migliore in cui vivere? Questa è una domanda molto importante. Tutte le persone coinvolte nel caso lavorano per te e desiderano trovare la sistemazione migliore per te. Il “case manager” ti ascolta e valuta attentamente tutti i tuoi bisogni, i tuoi desideri, la tua salute, la tua religione, e quant’altro; e ti terrà informato passo per passo di quello che sta succedendo. 4. Puoi vivere con i tuoi fratelli/sorelle Si cercherà sempre una soluzione perché tu e i tuoi fratelli possiate convivere nella stessa casa. Solo quando separarvi è la soluzione migliore si procede in questa direzione ma hai comunque il diritto di restare sempre in contatto con i tuoi fratelli/sorelle. 5. Il trasloco nella tua nuova abitazione viene preparato con cura Cominci a conoscere la tua nuova casa (famiglia affidataria o istituto), il cambiamento avviene passo per passo, così che tu possa adattarti al meglio al nuovo ambiente. Sei accolto nel migliore dei modi dai tuoi genitori affidatari o dagli educatori. Loro hanno la formazione e l’esperienza per prendersi cura di te in modo ottimale. E’ importante che tu protesti se qualcosa non avviene nella modalità corretta e definita, se non vieni accolto bene nella nuova casa o se il cambiamento sconvolge troppo la tua vita. 6. Tu sai perché la nuova casa è il luogo migliore per te in quel momento E ‘importante che tu possa svilupparti bene secondo il tuo modo di essere, con i tuoi desideri, i tuoi punti forti e i tuoi punti deboli. A questo scopo, viene elaborato per te un progetto educativo nel quale vengono definiti tutti i punti importanti per la tua cura e crescita. Il Case Manager, parla con te e cominciate a conoscervi meglio e insieme a te può costruire il progetto educativo che naturalmente può essere adattato di volta in volta. Attenzione! Fatti sentire se non riesci a comprendere perché devi vivere nella nuova sistemazione. 7. La tua nuova casa ti offre benessere e sicurezza Nella nuova casa ti puoi sentire a tuo agio. Puoi mantenere il contatto con i tuoi genitori, i tuoi fratelli, i tuoi amici. La famiglia affidataria o gli educatori si preoccupano affinché il progetto educativo si applichi nel tuo quotidiano. L’UFAM, attraverso il “case manager” vigila se tutto sia preposto al tuo benestare nella nuova casa. 8. Rimani in contatto con la tua famiglia Se tu lo desideri i contatti con la tua famiglia devono essere garantiti, ad eccezione di motivi gravi che non lo permettono. L’UFAM in collaborazione con l’Autorità Tutoria stabilisce le modalità e i tempi di questi contatti. Attenzione, tu, puoi anche manifestare di non desiderare dei contatti anche se la tua famiglia li vuole. Non sei obbligato. Deve essere comunque un tuo bisogno e un tuo piacere incontrare i tuoi famigliari. 9. Le persone che ti accudiscono sono competenti nel loro lavoro Le famiglie affidatarie e gli istituti sono formate e dispongono dell’esperienza necessaria per svolgere il compito importante e delicato di accudirti. L’UFAM stabilisce cosa devono sapere e come devono formarsi le famiglie affidatarie. Tutti gli operatori, educatori, genitori affidatari frequentano delle formazioni continue. Attenzione! Manifesta tranquillamente il tuo disappunto se le persone che ti accudiscono non sanno darti spiegazioni, se sono sovraccaricate, se non sono abbastanza pazienti e comprensive, e se non riuscite ad instaurare un buon feeling. 10. Tu meriti fiducia comprensione e rispetto Le persone che ti accudiscono ti comprendono e ti rispettano, si comportano con te in modo aperto e sincero. Loro comprendono la tua situazione e passo per passo insieme a te costruiscono una buona relazione. E’ tuo diritto lamentarti presso il “case manager”, se ti si manca di rispetto, se vieni accudito continuamente da nuove persone figure professionali e se senti che non puoi fidarti di nessuno. 11. Tu meriti fiducia comprensione e rispetto Tu sei la persona che ti conosce meglio di tutti. Ed è per questo che ti si ascolta e si prendono in considerazione i tuoi sentimenti, che devi essere partecipe di tutto ciò che riguarda la tua vita. La famiglia affidataria o gli educatori devono sostenerti a sviluppare le tue capacità e a prendere le decisioni giuste per il tuo futuro. L’UFAM per il tramite del “case manager” è responsabile affinché tu sia partecipe di tutte le decisioni importanti che ti riguardano. 12. Tu meriti fiducia comprensione e rispetto Nella tua nuova situazione abitativa vivi in modo sicuro e sano, perseguendo i tuoi interessi. Puoi raggiungere comodamente la scuola, gli amici, e anche altri luoghi per te importanti. Attenzione! Puoi reclamare se non ti senti sicuro nella nuova abitazione, se non ti è permesso di condurre una vita normale e se hai la sensazione che la tua nuova casa metta a repentaglio la tua salute. 13. Vengono considerate le tue particolari esigenze Hai un handicap? Allora verranno prese tutte le misure necessarie alle tue particolari esigenze. Il “case manager” informa tutte le persone coinvolte nella tua storia personale del tuo handicap e si assicura che la tua nuova casa sia adatta alle tue particolari esigenze. La famiglia affidataria o l’istituto dispongono della corretta formazione per rispondere ai tuoi particolari bisogni e favoriscono tutte le necessarie terapie e i trattamenti medici. Attenzione! Protesta se non ti si aiuta sufficientemente, se la casa non è attrezzata adeguatamente, se non puoi accedere alle cure necessarie. 14. Vieni sostenuto a diventare autonomo La famiglia affidataria o gli educatori ti sostengono e ti accompagnano nel diventare una persona autonoma, sicura di se, attiva e ben inserita. Vieni incoraggiato ad assumerti delle responsabilità nella vita quotidiana e ti viene mostrato come affrontare situazioni pratiche come la gestione del denaro, contatti con le autorità, assicurazioni, ecc. Attenzione! Fatti sentire se ritieni che non ti si aiuta a prendere la tua vita nelle mani. continua... 15. Vieni sostenuto a diventare autonomo Il termine del periodo di vita presso la famiglia affidataria o l’istituto è un passo importante nella tua vita. Per questo i tempi e modalità dell’uscita vengono accuratamente programmati con la tua partecipazione. Tutte le persone coinvolte nella tua storia avranno cura di ascoltarti e di considerare i tuoi punti di vista nelle decisioni e di accompagnarti nel processo di uscita verso una situazione di indipendenza e autonomia o di rientro presso la tua famiglia d’origine. Anche in questa fase fatti sentire se non viene tutto accuratamente pianificato, se ti senti non considerato e se hai paura dell’incertezza per quello che ti attende. 16. Sei informato su ogni passo e partecipi alle decisioni Si parla con te della dimissione e ti si trasmette tutte le informazioni importanti affinché tu possa immaginarti il tuo futuro. Tutti sono informati di quanto sta succedendo e in particolare tu sei informato rispetto a quello che sta succedendo. Attenzione! Fai sentire la tua voce se credi che i tuoi desideri non siano compresi. o se non capisci bene quello che sta succedendo. 17. Tu sei partecipe alla creazione del tuo futuro Quali sono i desideri per il tuo futuro? Puoi in ogni momento sottoporre le tue idee e renderti partecipe in modo attivo alla creazione del tuo futuro e della tua vita. Il tuo futuro è anche nelle tue mani. L’UFAM avrà cura di renderti partecipe di tutte le decisioni riguardanti la tua vita, mentre la famiglia affidataria o l’istituto di daranno la possibilità di partecipare in modo attivo alla creazione del tuo nuovo luogo di vita occupandosi anche che la tua famiglia possa essere coinvolta nelle decisioni. Attenzione! Protesta se la tua uscita non viene programmata bene, se pensi di non essere coinvolto nelle decisioni importanti, se ti viene richiesto troppo e se non ti viene dato il tempo adeguato per il distacco. 18. Le famiglie affidatarie e le persone coinvolte restano a tua disposizione anche in futuro Anche dopo avere lasciato la casa che ti ha ospitato, riceverai appoggio dalla famiglia affidataria o dall’istituto se ne avrai bisogno. Sarà intrapreso tutto affinché il cambiamento si riveli un’opportunità per il tuo futuro e per la tua vita. L’UFAM si preoccuperà a sostenerti anche dopo la tua uscita dalla famiglia affidataria o Fiera di Rivera dall’istituto nella misura in cui tu lo desideri. In questo senso favorirà i contatti tra te e le persone che sono diventate importanti e di riferimento per te. La famiglia affidataria o l’istituto valuteranno insieme a te come mantenere un contatto e come appoggiarti per dei bisogni particolari. La porta resta sempre aperta per te. Attenzione! Fatti valere! Se non sei in chiaro cosa succederà con te in futuro, se ti senti costretto a fare qualcosa che non vuoi, se non sai a chi ti potrai rivolgere per le tue domande. E’ bello sapere che anche in futuro ci sarà qualcuno che si occuperà di te. Queste 18 norme che hai letto sono state elaborate da bambini e adolescenti che hanno vissuto l’esperienza dell’affido famigliare o della vita in istituto con l’aiuto di genitori, genitori affidatari, professionisti del ramo educativo e autorità che si sono posti la questione di come dovrebbe funzionare la vita di minori che sono collocati fuori dalla propria famiglia. Formazione per le famiglie Ricordiamo che la partecipazione alle formazioni organizzate dall’ATFA è un requisito fondamentale per essere o diventare famiglia affidataria (Legge per le Famiglie). Sabato 20 novembre 2010 La terza giornata formativa si terrà sabato 20 novembre, questa è una data importante per ricordare l’importanza della Convezione per i diritti del fanciullo (20 novembre 1989 a New York), la quale è stata ratificata dalla Svizzera con strumento depositato il 24 febbraio 1997 ed entrata in vigore per la Svizzera il 26 marzo 1997: Art. 20 1. Ogni fanciullo il quale è temporaneamente o definitivamente privato del suo ambiente familiare oppure che non può essere lasciato in tale ambiente nel suo proprio interesse, ha diritto a una protezione e ad aiuti speciali dello Stato. 2. Gli Stati parti prevedono per questo fanciullo una protezione sostitutiva, in conformità con la loro legislazione nazionale. 3. Tale protezione sostitutiva può in particolare concretizzarsi per mezzo dell’affidamento familiare, della kafalah di diritto islamico, dell’adozione o, in caso di necessità, del collocamento in adeguati istituti per l’infanzia. Nell’effettuare una selezione tra queste soluzioni si terrà debitamente conto della necessità di una certa continuità nell’educazione del fanciullo, nonché della sua origine etnica, religiosa, culturale e linguistica. Corso in-formativo Il nuovo corso in-formativo per le nuove famiglie interessate all’affidamento familiare, si terrà sabato 9 e 23 ottobre e sabato 13 e 27 novembre. Ricordiamo che questo corso è nato lo scorso anno per tutte le nuove famiglie che vogliono intraprendere il percorso per diventare famiglie affidatarie. Noi dell’ATFA siamo interessati a raccogliere tutte le tue e vostre considerazioni, esperienze e opinioni in merito. Scriveteci. Progetto amore Domenica 6 giugno l’ATFA ha partecipato alla manifestazione organizzata da “Progetto Amore”, associazione nata lo scorso anno grazie a Paolo Meneguzzi. Gli scopi della nostra partecipazione sono stati molteplici: far conoscere ad altre famiglie l’esistenza dell’affido, proporre un simpatico momento d’incontro per le famiglie affidatarie, raccogliere fondi: per questo abbiamo venduto le torte preparate da molte famiglie affidatarie (che ringraziamo di cuore!!) e abbiamo organizzato un gioco a premi per tutti bambini, il quale ha avuto molto successo! La vendita delle torte e il gioco hanno reso Fr. 1’350.- Acquistate e aiutateci a vendere il calendario ATFA 2011!!! L’ATFA ha deciso di proporre il proprio calendario anche per il 2011, che rispetto a quello dello scorso anno è stato arricchito con ricorrenze utili alle famiglie (calendario scolastico, manifestazioni ed eventi in Ticino, fiere, mercati, …). Il calendario sarà venduto al prezzo di 12.- e il ricavato contribuirà a colmare il 25% che l’Associazione deve trovare ogni anno per poter proseguire la propria attività. Chi volesse acquistare il calendario o aiutare l’Associazione a venderlo, può contattare la sede dell’ATFA. I calendari saranno disponibili anche all’Assemblea annuale e alla formazione famiglie. Per versamento quota soci (50.- CHF) o donazioni: c.c.p. 69-10438-5 L’Associazione ringrazia tutti coloro che hanno donato un contributo a favore delle attività promosse dall’ATFA. Sabato 27 marzo l’ATFA ha partecipato alla Fiera di Rivera organizzando un banchetto informativo, un gioco a premi e la vendita delle torte. La vendita delle torte ha fruttato circa Fr. 400.Vorremmo dire un GRAZIE DI CUORE a tutte le famiglie affidatarie che hanno preparato le torte!!! ASSEMBLEA ANNUALE Volete dire la vostra? L’ATFA per sostenere voi famiglie ha bisogno di raccogliere le vostre domande e/o osservazioni.. Qui sotto troverete uno spazio dove scrivere le vostre riflessioni. Se lo desiderete, queste verranno pubblicate sotto forma di lettera aperta sul prossimo numero dell’ infoATFA così da giungere a tutte le famiglie e nel contempo permetteranno all’Associazione di avere nuovi spunti per svolgere al meglio il suo ruolo. Domande Giovedì 16 settembre alle ore 20:00 presso il Centro Diurno di Rivera si è svolta come di consueto l’Assemblea annuale. Cognome Data di nascita Concerto di Paolo Conte Il Concerto per l’infanzia, organizzato da quest’anno anche da ATFA insieme all’ Associazione Pro Juventute, alla Fondazione Amilcare e all’Associazione Progetto Genitori, ha ottenuto molto successo. L’artista che vi ha partecipato è stato Paolo Conte, cantautore della musica italiana e conosciuto a livello internazionale. L’avvenimento si è tenuto sabato 15 maggio presso il Palazzetto Fevi di Locarno. L’evento ha riscosso tanta partecipazione nonostante i giorni di festa (ponte Ascensione), molte sono state le persone che hanno apprezzato l’artista con la sua orchestra. L’ATFA ringrazia di cuore Roberto Mazzantini per tutto il lavoro svolto e per l’impegno profuso per le attività della nostra Associazione. Ringrazia anche il Garage Tognetti di Gordola per averci sostenuto quale principale sponsor dell’evento. Nome Indirizzo NAP Luogo Tel. priv. Osservazioni Tel. cell. E-Mail Voglio restare anonimo: sì no contattato personalmente: sì no Desidero essere