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COMUNE DI CAGLIARI
Assessorato alla Cultura
COMUNICATO STAMPA
K’ARD: LA CARTA PER
L’ACCESSO
GRATUITO AI MONUMENTI
E ALLA RETE DEI BUS DI
CAGLIARI
www.karaliscard.it
W. EUGENE SMITH
Più reale del reale
Cagliari, Centro comunale d’arte e cultura Exmà
Centro Comunale d’Arte e Cultura
Inaugurazione: venerdì 16 luglio ore 19.00
fino al 26 settembre 2010
via San Lucifero, 71 – 09127 Cagliari
orario di visita: dal martedì alla
domenica dalle ore 10 alle 13 e
dalle 17.00 alle 22; chiuso il lunedì
Con data unica per l’Italia arriva, nel Centro comunale d’arte e cultura
Exmà di Cagliari, la mostra fotografica Più reale del reale che propone
circa 150 fotografie vintage di W. Eugene Smith (1918 Wichita, Kansas
– 1978 Tucson, Arizona).
ingresso: Intero 3 €; Ridotto 2 €
informazioni: tel. 070 666399
[email protected]
Ufficio Stampa Consorzio Camù
Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto
via Santa Croce, 18, 09124 Cagliari
tel. 070 6670190 fax 070 6649172
cell. 3466675296
Giuseppe Murru( responsabile)
Stefania Cotza, Michela Seu
e-mail: [email protected]
www.camuweb.it
 W. Eugene Smith, Guardia civil,
Spain. 1950 © The Heirs of W.
Eugene Smith Courtesy CCP, W.
Eugene Smith Archive
L’esposizione, che giunge in città con il contributo dell’Assessorato alla
Cultura del Comune di Cagliari, è curata da Enrica Viganò e prodotta
da La Fábrica (Madrid) che pubblica anche il catalogo, curato sempre
da Enrica Viganò.
Le fotografie (stampate dallo stesso Smith) e i documenti esposti, fra
cui diversi numeri della rivista LIFE, provengono dal Center for Creative
Photography di Tucson in Arizona, archivio e centro di ricerca di fama
internazionale, situato nell’Università dell’Arizona. Il Centro conserva gli
archivi completi di alcuni dei grandi fotografi del XX secolo fra cui
Eugene Smith, Ansel Adams, Edward Weston e Richard Avedon.
La mostra sarà visitabile da sabato 17 luglio (inaugurazione venerdì 16
alle ore 19) fino al 26 settembre.
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LA MOSTRA
COMUNE DI CAGLIARI
Assessorato alla Cultura
K’ARD: LA CARTA PER
L’ACCESSO
GRATUITO AI MONUMENTI
E ALLA RETE DEI BUS DI
CAGLIARI
www.karaliscard.it
Centro Comunale d’Arte e Cultura
via San Lucifero, 71 – 09127 Cagliari
orario di visita: dal martedì alla
domenica dalle ore 10 alle 13 e
dalle 17.00 alle 22; chiuso il lunedì
ingresso: Intero 3 €; Ridotto 2 €
informazioni: tel. 070 666399
[email protected]
Ufficio Stampa Consorzio Camù
Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto
via Santa Croce, 18, 09124 Cagliari
tel. 070 6670190 fax 070 6649172
cell. 3466675296
Giuseppe Murru( responsabile)
Stefania Cotza, Michela Seu
e-mail: [email protected]
www.camuweb.it
 W. Eugene Smith, Guardia civil,
Spain. 1950 © The Heirs of W.
Eugene Smith Courtesy CCP, W.
Eugene Smith Archive
La mostra rende omaggio al percorso di uno dei maestri della
fotografia documentale e si centra principalmente sui famosi saggi
fotografici Il medico di campagna, La levatrice, Un uomo di carità e
Il villaggio spagnolo, pubblicati per la più importante delle riviste
dell’epoca, LIFE.
Eugene Smith lavorò per LIFE dal 1946 al 1954, diventando
fotografo di fama internazionale. In mostra tutti e quattro i celebrati
reportage:
lavori
emotivamente
intensi,
fotograficamente
spettacolari e capaci di aprire gli occhi al mondo.
Nel 1955, lasciò LIFE e si unì all’Agenzia Magnum, ma il primo
lavoro per la famosa agenzia francese, sulla città di Pittsburgh, era
destinato a convertirsi in una personale odissea a causa della sua
ossessiva ricerca della perfezione.
Per la prima volta in mostra in Italia, oltre a Pittsburgh, anche l’altro
lavoro che realizzò da indipendente: Minamata, villaggio
giapponese contaminato da scarichi industriali, affrontato sempre
con quell’idealismo che lo spingeva a credere che la fotografia
potesse cambiare il mondo.
Nel 1948 LIFE gli affidò un servizio, Il medico di campagna, su un
medico di campagna, Ernest Ceriani, in Colorado. Il fotografo
doveva documentare il mestiere del dottore a contatto con casi e
soggetti diversi, ma Smith si cimentò a mostrare quanto di eroico ci
fosse in quel lavoro lontano dalla ribalta. Smith rese il protagonista
così umano e così vicino al lettore che pareva di conoscerne il
carattere. Il risultato - ottenuto sforando come d’abitudine i tempi
dell’assignement - fu straordinario ed elogiato da tutti.
La levatrice è un saggio del 1951 dedicato a una levatrice di colore
del profondo sud, Maude Callen, modello di coraggio e dignità. Il
fotografo vuole mostrare l’importanza di questa figura professionale
e approfittare del contesto sociale in cui si muove per toccare il
tema del razzismo e delle sue catastrofiche conseguenze. Le trenta
fotografie pubblicate da LIFE ricevettero un’attenzione speciale da
parte del pubblico e degli inserzionisti (18.000$ raccolti
spontaneamente), confermando a Smith che il reportage, capace di
colpire l’anima con immagini toccanti, poteva essere strumento per
cambiare le condizioni sociali.
In Il villaggio spagnolo troviamo un eccellente caso di reportage
sul territorio considerato da critici e storici dell’arte come “il più
raffinato risultato del suo genere”. Smith voleva trovare un villaggio
che potesse racchiudere in sé la rappresentazione delle condizioni
di vita della gente comune in Spagna, e lo trovò a Deleitosa in
Estremadura. Rientrò negli Stati Uniti con una dettagliata relazione
di 45 pagine redatta con un approccio etnologico, ma anche
condita di opinioni politiche ben precise. Inevitabili le discussioni
con la redazione e i compromessi per l’uscita dell’articolo che
comunque fu malvisto dal governo franchista.
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COMUNE DI CAGLIARI
Assessorato alla Cultura
Un uomo di carità rappresenta il punto di rottura con LIFE. Smith
da tempo insisteva per ottenere un incarico sul medico e filosofo
tedesco Albert Schweitzer, che svolgeva attività missionaria in
Africa. Finalmente nel 1954 partì per il Gabon e realizzò un
reportage esteso anche al villaggio e alla realtà africana, cogliendo
sapientemente l’uomo in azione, ma anche le atmosfere e i luoghi
tutt’intorno. Al suo rientro la redazione lo escluse dall’ideazione
dell’impaginato e Smith presentò le sue dimissioni.
Con Pittsburgh, finalmente indipendente, sognava di concretizzare
la perfetta sintonia tra immagini e parole e mantenere un ritmo
incalzante per tutto il racconto. Non arrivò mai a realizzare la sua
utopia, dichiarando lui stesso la sconfitta totale dopo anni di
accanita dedizione. Ciononostante, l’insieme dei suoi tentativi
diedero vita a uno straordinario photo-essay, con un ritmo
sincopato che si rivelò l’unico modo possibile per tradurre in
immagini le contraddizioni di una città complessa come Pittsburgh,
trasformata in personaggio.
K’ARD: LA CARTA PER
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Infine l’ultima delle sue crociate personali, Minamata, un villaggio
di pescatori contaminato da scarichi industriali. Le immagini di
Smith costituiscono il primo contributo alla nascita di una coscienza
ecologica in anni in cui la percezione dei danni ambientali provocati
dall’uomo era ancora piuttosto assente. Nel 1975 fotografie e testi
confluirono in una pubblicazione epica, in grado di toccare cervello
e cuore all’unisono.
I possessori della Karalis Card, avranno accesso gratuito alla
mostra.
via San Lucifero, 71 – 09127 Cagliari
orario di visita: dal martedì alla
domenica dalle ore 10 alle 13 e
dalle 17.00 alle 22; chiuso il lunedì
Comunicati e foto per i giornalisti sono scaricabili dall’area stampa
del sito www.camuweb.it
ingresso: Intero 3 €; Ridotto 2 €
informazioni: tel. 070 666399
[email protected]
Ufficio Stampa Consorzio Camù
Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto
via Santa Croce, 18, 09124 Cagliari
tel. 070 6670190 fax 070 6649172
cell. 3466675296
Giuseppe Murru( responsabile)
Stefania Cotza, Michela Seu
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Spain. 1950 © The Heirs of W.
Eugene Smith Courtesy CCP, W.
Eugene Smith Archive
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