Leica M Monochrom
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Leica M Monochrom
Test MTF centro studi Progresso FOTOGRAFICO Leica M Monochrom Dopo la prova sul campo dei tre fotografi a cui l’abbiamo affidata, è la volta del test di laboratorio. Pur avendo lo stesso sensore della M9, la Monochrom ha prestazioni differenti proprio per l’assenza del filtro RGB della matrice di Bayer. Risoluzione 18 Mpxl Dimensioni sensore 23,9 x 35,8 mm Fattore moltiplicativo della focale 1x Sensibilità base 320-10000 ISO Sensibilità estesa 160-10000 ISO Velocità raffica 1,69 f/s Tempo di otturazione minimo Messa a fuoco 1/4000 s manuale a telemetro Live View assente Modalità video assente Pulizia sensore manuale Stabilizzazione dell’immagine sul sensore assente Monitor 2,5 pollici - 230.000 punti Mirino galileiano 32 TUTTI FOTOGRAFI Accanto alle nuove Leica M e Leica M-E la casa di Solms ha a catalogo la Leica M Monochrom; annunciata da tempo, solo da poco è disponibile effettivamente. L’originalità della macchina è la sua “specializzazione” per la fotografia bianconero: dispone infatti dello stesso sensore Full Frame della M9, privo però della matrice Bayer a filtri, rossi, verdi e blu, che consentono di registrare i colori; la luce giunge quindi non filtrata sui pixel del sensore, che riproduce un’immagine solo monocromatica. Il bianconero E’ indubbio che le immagini in bianconero abbiano un fascino particolare, ma soprattutto rientrano nella filosofia dei fotoreporter che hanno fatto la storia della fotografia con una Leica al collo. Ma non è un ritorno al passato, alle immagini un tempo consuete, è un modo di fotografare diverso col quale si tagliano informazioni che possono distrarre per porre l’attenzione sulle forme, sui contrasti. Ridiventa possibile modellare la luce coi filtri colorati (ad esempio per far emergere le nuvole nel cielo), usare gli effetti Hi-Key e Low-Key, che solo con le immagini bianconero raggiungono la loro massima efficacia comunicativa. La Leica M Monochrom è pensata per ottenere il massimo dall’immagine in bianconero. Maggiore sensibilità e minore rumore L’eliminazione della matrice di Bayer con i filtri RGB, se da un lato causa la perdita dell’informazione cromatica, dall’altro consente un notevole aumento della sensibilità del sensore, che riceve una maggior quantità di luce. Se sulla M9 abbiamo una sensibilità nominale di 160 ISO, qui abbiamo una sensibilità esattamente doppia, 320 ISO. La sensibilità massima inoltre arriva a 10.000 ISO, contro i 2.500 ISO del modello a colori. La maggiore sensibilità porta con sé anche la possibilità di ottenere, a parità di esposizione, immagini con un livello di rumore inferiore; rumore che risulta ancora più basso grazie alla perdita dell’informazione cromatica. La componente cromatica del rumore è infatti molto percepibile dato che le alterazioni nella riproduzione dei colori si notano maggiormente di quelle dei dettagli. Un rumore contenuto si traduce immediatamente anche in una gamma dinamica più ampia, in quanto le ombre risultano più leggibili. La Monochrom non ha nulla di diverso rispetto alla tradizionale M9; identici il mirino galileiano ed il datato display da 2,5” e 230.000 punti. A differenza delle reflex, il corpo delle Leica a telemetro è sottile: dipende dall’assenza del box specchio. Anche le ottiche, non dovendo superare il lungo tiraggio imposto dallo specchio reflex, sono di dimensioni contenute. Sulla calotta troviamo infatti la sola slitta flash, la ghiera dei tempi e il pulsante di scatto, coassiale all’interruttore di accensione. Manca il filtro anti-aliasing Veniamo ora al secondo aspetto di rilievo. Come la Leica M9 anche la Monochrom è priva del filtro anti-aliasing. A livello teorico questa scelta rischia di compromettere la fedeltà nella riproduzione delle immagini in quanto espone la fotocamera all’introduzione di artefatti; nella pratica però il problema risulta molto limitato, soprattutto sulla Monochrom in quanto gli eventuali artefatti difficilmente appaiono fastidiosi proprio perché le immagini sono monocromatiche. E’ difficile accorgersi se un dettaglio è un artefatto oppure parte del soggetto, a meno che il suo colore non sia totalmente diverso da quello del soggetto stesso. Gli artefatti possono apparire fastidiosi nel caso della formazione di moirè, ovvero di pattern ripetitivi; questo può avvenire in presenza di soggetti che contengano trame di tessuti o griglie. Qualora dovesse manifestarsi tale difetto, basta modificare leggermente la distanza di ripresa per evitarne la comparsa. Il corpo è in metallo su uno chassis pressofuso in lega di magnesio. Differenze tra Leica M9 e Leica M Monochrom Microfiltri RGB Compressione Jpeg Peso Sensibilità ISO WB, scelta dello spazio colore, regolazione della saturazione. Leica M Monochrom No Fine 600 g Base: 320 - 10000 ISO Estesa: 160 -10000 ISO Auto No Leica M9 Sì Fine, Basic 585 g Base: 160 - 2500 ISO Estesa: 80-2500 ISO Auto Sì TUTTI FOTOGRAFI 33 Preselettore del campo di inquadratura: il dispositivo permette di visualizzare nel mirino le cornicette corrispondenti ai diversi obiettivi. Il pulsante di sblocco dell’ottica. I tempi di posa vanno da 8 secondi a 1/4000s più la posa B; l’interruttore di accensione permette di impostare lo scatto singolo, lo scatto continuo e l’autoscatto. I comandi sul dorso della Monochrom, ed in alto il mirino ottico a telemetro. Una sola la connessione: la porta USB. Alcuni menù molto spartani. 34 TUTTI FOTOGRAFI Alla destra del display si trova il pad a quattro vie con ghiera di controllo coassiale. Il display è protetto da un cristallo zaffiro. Rimosso il fondello si accede al vano batteria e allo slot per le schede di memoria SD. Una raffinatezza: inserti in gomma sulla calotta a protezione della finitura. Come sul sensore della M9, a mano a mano che ci si allontana dal centro dell’immagine le microlenti sono progressivamente spostate rispetto ai rispettivi elementi sensibili. In questo modo si riduce l’oscuramento dei bordi senza che occorra amplificare il segnale;unacompensazionesoftware è comunque necessaria e viene fatta in funzione della focale dell’obiettivo utilizzando l’informazione trasmessa direttamente dall’ottica (o impostata manualmente). Ecco il sensore della Leica M Monochrom: è un CCD da 18 Mpxl come quello della M9, ma è privo ovviamente dei filtri colore RGB. Se sulla M9 la sensibilità nominale è di 160 ISO, qui è il doppio, 320 ISO. La sensibilità massima inoltre arriva a 10.000 ISO, contro i 2.500 ISO del modello a colori. Una vista esterna del telemetro… e cosa si trova sotto la calotta. Il sistema esposimetrico della Leica Monochrom è molto preciso e affidabile; l’esposimetro legge la luce riflessa da una striscia bianca e due strisce grigie dipinte nella parte centrale della prima tendina. I vantaggi per la nitidezza Visti i problemi che l’assenza del filtro antialiasing comunque introduce viene istintivo chiedersi perché mai convenga togliere questo dispositivo. Il motivo è semplice. Il filtro anti-aliasing è un filtro passa-basso che taglia le frequenze spaziali più elevate dell’immagine; detto in parole semplici è un filtro che fa perdere nitidezza. Questo avviene non solo per i dettagli più sottili, ovvero per le frequenze spaziali più elevate, ma anche, seppur in modo minore, sui dettagli più grandi, ovvero sulle frequenze spaziali più basse. Togliere il filtro anti-aliasing aumenta quindi la nitidezza e produce lo stesso effetto che si potrebbe avere utilizzando un obiettivo di qualità superiore, e sappiamo che la qualità degli obiettivi Leica è davvero elevata. In termini di nitidezza non va trascurata nemmeno la perdita determinata dalla matrice di filtri RGB tipica delle comuni fotocamere digitali per l’interpolazione dei singoli colori; sulla Monochrom non esiste interpolazione. Le dimensioni delle immagini Le dimensioni delle immagini Raw, che la Monochrom registra nel formato Adobe DNG, non sono cambiate rispetto a quelle della M9 nonostante la perdita dell’informazione cromatica; il numero di pixel infatti non è cambiato e quindi la mole dei dati da memorizzare è pressoché identica. Cambiano invece le dimensioni delle immagini Jpeg, per le quali è possibile una compressione sensibilmente superiore. Come sulla M9 è possibile la contemporanea registrazione di un’immagine DNG e Jpeg Fine. Le microlenti Dato che sulle Leica M è assente il box specchio, gli obiettivi hanno un tiraggio molto inferiore a quello degli obiettivi per fotocamere reflex; le ottiche grandangolari quindi non sfruttano gli schemi ottici retrofocus utilizzati per allontanare il fuoco dal punto nodale posteriore da cui deriva che gli angoli di incidenza della luce sul sensore possono diventare molto grandi, soprattutto in presenza di un sensore Full Frame. Questo fa sì che, senza opportune precauzioni, non tutta la luce che arriva sulle microlenti possa giungere sugli elementi sensibili. Per questo motivo, come sul sensore della M9, man mano che ci si allontana dal centro dell’immagine, le microlenti sono progressivamente spostate rispetto ai rispettivi elementi sensibili. In questo modo viene ridotto in gran parte l’oscuramento dei bordi senza che occorra amplificare il segnale, che comporterebbe un aumento di rumore; una compensazione software è comunque necessaria e viene fatta in funzione della focale dell’obiettivo utilizzando l’informazione trasmessa direttamente dall’ottica, o impostata manualmente. TUTTI FOTOGRAFI 35 Tecnologia Rumore e sensibilità: un’analisi ancora migliore A partire da questo fascicolo presentiamo in modo differente alcuni dati relativi al funzionamento delle fotocamere, accogliendo le indicazioni delle più recenti norme ISO a riguardo. La misura della sensibilità Sarà solo durante la trasformazione in Jpeg che le immagini verranno differenziate, tramite l’utilizzo di una diversa curva di trasferimento. Analogamente alle sensibilità maggiori talvolta il segnale luminoso non viene amplificato analogicamente (totalmente o in parte), ma solo dopo la conversione analogico/ digitale, con una semplice operazione di moltiplicazione. Questo si verifica normalmente con le sensibilità siglate come “estese”. Il più delle volte la moltiplicazione avviene prima della registrazione nel formato Raw, ma può avvenire anche successivamente, durante la trasformazione in Jpeg sulla fotocamera o tramite il software di conversione. In questo caso il grafico mostrerà una sensibilità misurata inferiore a quella nominale; una situazione di questo tipo si verifica ad esempio con la Fujifilm X Pro 1, presentata su questo stesso fascicolo. La misura del rumore Per la misura della sensibilità utilizzeremo i dati ottenuti dai file Raw. I dati che pubblicheremo non sono quindi confrontabili con quelli pubblicati in precedenza che si basavano sulla valutazione dei file Jpeg, ma pubblicheremo un articolo in modo da presentare i dati rielaborati delle principali fotocamere. Il valore numerico di sensibilità della fotocamera indica quanta luce occorre che giunga al sensore per avere un’esposizione corretta; la norma ISO 12232 suggerisce come esposizione corretta quella che consente di avere 3 EV in sovra-esposizione rispetto alla luminosità media dell’immagine. Per misurare la sensibilità quindi misuriamo la quantità di luce (H in lux secondi) che consente di avere sulla fotocamera un segnale al 12,5% del segnale massimo registrabile (quello di saturazione). La sensibilità è data dalla formula S = 10/H. Nel grafico presentiamo sull’asse delle ascisse i valori nominali, ovvero l’impostazione ISO della fotocamera, e sull’asse delle ordinate la sensibilità ottenuta con le nostre misurazioni. I due dati coincidono quando i punti colorati giacciono sulla diagonale. E’ importante notare che eventuali differenze tra i due valori non costituiscono un indice di cattivo funzionamento della fotocamera, ma semplicemente descrivono il suo comportamento. Ad esempio la Leica M Monochrom ha per le due sensibilità nominali 160 e 320 lo stesso valore misurato 300; questo significa che a livello di immagine Raw le due impostazioni di sensibilità si comportano in modo identico. 36 TUTTI FOTOGRAFI Il rumore nelle immagini si presenta come irregolarità nella luminosità e nel colore. Il rumore è tanto più fastidioso quanto più ci impedisce di distinguere il segnale luminoso; quindi non è importante valutare il rumore in sé, bensì il rapporto tra il segnale ed il rumore (segnale/rumore). Tanto maggiore è il rapporto segnale/rumore, tanto migliore è l’immagine. Per avere la migliore corrispondenza possibile tra le variazioni del rapporto segnale/rumore e la nostra percezione, dato che la vista lavora su scala logaritmica, dobbiamo passare da una rappresentazione lineare (quella che abbiamo usato nei nostri grafici finora) ad una logaritmica, riportando i valori del rapporto segnale/rumore in decibel (dB) , dove dB = 20 log10 (segnale/rumore). Dunque i valori numerici risultano differenti rispetto al passato e non sono direttamente confrontabili, ma pubblicheremo un articolo in modo da presentare i dati rielaborati delle principali fotocamere. Il Contenimento del rumore: dati completi Il Contenimento del rumore con grigio 18% Questo grafico riassume tutte le misurazioni eseguite. Per ogni sensibilità (ogni curva colorata) misuriamo il rapporto segnale/rumore a numerosi livelli di esposizione. Il livello di esposizione massimo (3 EV) corrisponde al massimo segnale registrabile (100%). Ogni step EV in meno corrisponde ad un dimezzamento dell’esposizione. Abbiamo evidenziato inoltre il livello grigio 18% (18% del segnale) perché su questo livello valuteremo più in dettaglio i dati nei grafici successivi. E’ evidenziato anche il livello 20dB, che costituisce secondo le norme ISO il livello minimo al quale si ha una buona qualità delle immagini, per il quale il segnale è 10 volte più grande del rumore. Questo livello ci servirà per valutare la latitudine di posa. In questo grafico riportiamo gli stessi dati presenti nel grafico precedente “Contenimento del rumore: dati completi” per il solo segnale 18%, in modo più facilmente leggibile e confrontabile. Sull’asse delle ascisse riportiamo i valori ISO misurati, quindi in presenza di differenze tra i valori di sensibilità nominali e misurati (vedi grafico sensibilità ISO), i punti di misurazione risulteranno leggermente spostati rispetto ai riferimenti dell’asse. La linea rossa riporta i dati rilevati direttamente sul sensore e possono essere utilizzati per confrontare fotocamere dotate dello stesso numero di pixel. La linea blu riporta invece i dati ricampionati a 8 Mpixel, simulando l’effetto su una stampa 20x30 cm, e ci consente quindi di confrontare anche fotocamere che dispongono di un numero di pixel diverso. Il confronto di sensori con diversa risoluzione Molto spesso ci si trova nella necessità di confrontare fotocamere con un numero di pixel diverso. Più aumenta il numero di pixel, a parità di dimensioni del sensore, più si riducono le dimensioni di ogni pixel; si riduce quindi la quantità di luce incidente e di conseguenza il rapporto segnale/rumore. Questo ragionamento vale però solo a livello di ogni singolo pixel, e non vale se consideriamo le immagini prodotte dall’intero sensore. Per eseguire un confronto significativo dobbiamo riferirci ad un’applicazione pratica, come ad esempio una stampa, e vedere come due fotocamere con diversa risoluzione si comportano per ottenere lo stesso prodotto finale. Una stampa 20x30 cm (circa un A4) stampato a 300 dpi contiene circa 8 Mpixel. Ricampioniamo allora l’immagine a questa risoluzione più bassa e calcoliamo di conseguenza il nuovo rapporto segnale/rumore, che sarà sempre più alto, dato che il rumore viene a ridursi nella “fusione” di più pixel. Dunque confrontare fotocamere con diversa risoluzione è possibile e per questo prevediamo in entrambi i grafici “Contenimento del rumore – con grigio 18%” e “Latitudine di posa”, delle curve specifiche in colore blu ottenute ricampionando i valori per delle stampe 20x30 cm. Il grafico Latitudine di posa La latitudine di posa ci dice quanti livelli di grigio possiamo visualizzare. Questo dato, di estrema importanza per il fotografo, è strettamente legato alla capacità della fotocamera di riprodurre segnali luminosi di bassa intensità con poco rumore. Secondo le norme ISO perché l’immagine sia ben leggibile anche nelle ombre il rapporto segnale/ rumore non deve scendere sotto i 20 dB. Partendo quindi dal grafico “Contenimento del rumore: dati completi” valutiamo per quanti EV il rapporto segnale/ rumore rimane al di sopra del valore 20dB. Anche per questo grafico utilizziamo in ascisse i valori ISO misurati, e riportiamo 2 curve, una rossa che si riferisce al dato misurato sul sensore, ed una blu relativa ai dati ricampionati per una stampa 20x30cm. Quest’ultima risulta più pratica per confrontare le prestazioni di diverse fotocamere. TUTTI FOTOGRAFI 37 m a di he te ro ame to Progresso Fotografico IL GIUDIZIO: AUTONOMIA VELOCITÀ Raffica: 9 scatti a 1,6 fotogrammi/s Tempo di accensione: s Tempo di accensione: 0.92 0.92 s con formato Jpeg 18MP Fine Giudizio Ritardo scatto: s Ritardo nello nello scatto: 0.14 0.14 s Tempo di accensione: 0.92 s Le dimensioni dei fileDurata inregistrazione byte dipendono dalla registrazione 5,26 s Durata Raw:Raw: 5,26 compress sione usata e dal Transfer contenuto di dettagli del soggetto. Transfer rate: 6,6 MB/s rate: 6,6 MB/s Ritardo nello scatto: 0.14 s Per i formati di uso piùPanasonic frequente abbiamo eseguito un con Panasonic SDHC UHS-1 Classe con SDHC UHS-1 Classe 10 10 ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto Durata registrazione Raw: 5,26 s Raffica: 9 scatti 1,6 fotogrammi/s Raffica: 9 scatti a 1,6afotogrammi/s che consente un'elevata compressione. Transfer rate: 6,6 MB/s Fine con formato Jpeg 18MP con formato Jpeg 18MP Fine con Panasonic SDHC Classe 10 Denominazione Pixel ByteUHS-1 Compr. FORMATI DNG 5216x3472 kB 0,9:1 Raffica: 9 scatti 35580 a 1,6 fotogrammi/s Jpeg 18MP Fine 5216x3472 5688 kB 3,1:1 Misure eseguite presso con formato Jpeg 18MP Fine il Le dimensioni dei3840x2592 in byte dipendono compresLe dimensioni infilebyte dipendono compresJpeg 10MP Fine dei file 2298 kBdalla dalla 4,2:1 Studi sione usata dal contenuto di dettagli del soggetto. sione4.5MP usataFine e dalecontenuto diCentro dettagli del soggetto. Jpeg 2592x1728 1181 kB 3,7:1 Per i formati dipiù uso1728x1152 più frequente abbiamo eseguito un Per i2MP formati di Progresso uso frequente abbiamo eseguito un3,5:1 Jpeg Fine 563 kB Fotografico ritratto sfondo uniforme, un compressoggetto ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un dalla soggetto Le 1MP dimensioni dei file insubyte dipendono Jpeg Finea mezzobusto 1280x864 367 kB 2,9:1 FORMATI FORMATI FORMATI cheusata consente compressione. che consente compressione. sione eun'elevata dal un'elevata contenuto di dettagli del soggetto. Per i formati di uso più frequente eseguito un Denominazione Compr. Denominazione Pixel Pixelabbiamo Byte Byte Compr. ritratto su sfondo uniforme, soggetto DNG a mezzobusto5216x3472 5216x3472 DNG 3558035580 kB unkB 0,9:1 0,9:1 che consente un'elevata compressione. Jpeg 18MP 5216x34725688 5688 Jpeg 18MP Fine Fine 5216x3472 kB kB 3,1:1 3,1:1 Giudizio Jpeg 10MP 3840x2592 2298 Jpeg 10MP Fine Fine 3840x2592 2298 kB kB Compr. 4,2:1 4,2:1 Denominazione Pixel Byte Jpeg 4.5MP 2592x17281181 Jpeg Fine Fine 2592x1728 kBkB kB 3,7:1 DNG4.5MP 5216x3472 355801181 0,9:13,7:1 REC (senza monitor): 554 scatti Jpeg 2MP Fine 1728x1152 563 563 Jpeg Fine 1728x1152 3,5:1 Jpeg2MP 18MP Fine 5216x3472 5688kB kB kB 3,1:13,5:1 Jpeg 1MP Fine PLAY 367 Jpeg Fine 1280x864 367 2,9:1 Jpeg1MP 10MP Fine 3840x2592 2298kB kB kB 4,2:12,9:1 : 3 1280x864 h 58 minuti Jpeg 4.5MP Fine 2592x1728 1181 kB 3,7:1 Jpeg 2MP Fine 1728x1152 563 kB 3,5:1 38Jpeg TUTTI 1MPFOTOGRAFI Fine 1280x864 367 kB 2,9:1 AUTONOMIA CURVE SENSITOMETRICHE Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sen- CURVE SENSITOMETRICHE AUTONOMIA AUTONOMIA Luminosità registrata AUTONOMIA CURVE SENSITOMETRICHE CURVE SENSITOMETRICHE CURVE SENSITOMETRICHE Luminosità registrata VELOCITÀ VELOCITÀ a quella ottenibile con la M9 grazie all'assenza di sui pixel.mostrano Questa come fotocamera è anche Leinterpolazione curve sensitometriche reagisce il senGiudizio Giudizio priva del filtrodella anti-aliasing; ciò che da un lato consente sore al variare quantità diseluce lo raggiunge. mantenere la nitidezza, dall'altro Ladiquantità di lucemolto è dataelevata dal prodotto dell' intensità (Lux) espone la fotocamera al rischio Moiré. REC (senza monitor): 554 scatti REC (senza monitor): 554 scatti per il tempo di esposizione (s). Il rumore è bassissimo. Si tratta della migliore prestaGiudizio alle varie sensibilità ISO PLAY :58 3h 58 minuti Full Frame PLAY : 3 h minuti zione finora riscontrata su una fotocamera immagine con contrasto 'standard' grazie dei(senza filtri RGB. 100 %all'assenza REC monitor): 554 scatti Sensibilità Le curva sensitometrica a 160 ISO ha un contrasto 160 ISO 80 % estremamente elevato luci, e questo fa sì PLAY : 3sulle h 58alte minuti Le curve sensitometriche mostrano come reagisce senLe che curve sensitometriche mostrano come reagisce il sen320ilaISO la latitudine di posa complessiva sia identica 60 % sore al variare della quantità di luce che lo raggiunge. sore al variare della quantità di luce che lo raggiunge. quella della sensibilità 320 ISO. 400 ISO La quantità di èluce èintrodotti data dal prodotto dell' intensità La Iquantità luce data dal prodotto intensità (Lux) 40 % valori didisharpening dalladell' fotocamera sono(Lux) ISO per il tempo di esposizione per ilcurve tempo di esposizione (s). (s). come reagisce il800 Le sensitometriche mostrano senabbastanza contenuti. 20 % 1600 ISO sore al variare della quantità di luce cheISO lo scrittura raggiunge. alle varie sensibilità La raffica è piuttosto lenta, come pure la delle alle varie sensibilità ISO immagine immagine con contrasto con La quantità Raw di luce data dal'standard' prodotto intensità (Lux) immagini in ècontrasto memoria, sia'standard' per dell' il basso transfer 3200 ISO % Sensibilità 100 che %100per rate grosse dimensioni LaSensibilità prontezza per il tempo dileesposizione (s). bassa Quantità di luce dei file.alta 6500 ISO -4 -3 -2 -1 0 di 80 scatto 160 ISO 160 ISO allenella varie norma. sensibilità ISO % 80è%invece . log (Lux s) immagine 10000 ISO con contrasto 'standard' L'autonomia è accettabile. 320 ISO 320 ISO Luminosità registrata VELOCITÀ Centro Studi Centro Studi Progresso Fotografico Progresso Fotografico Misure eseguite presso il PLAY : 3 h 58 minuti IL GIUDIZIO: Centro Studi La risoluzione è splendida, leggermente superiore Progresso Fotografico REC (senza monitor): 554 scatti Luminosità registrata Luminosità registrata Luminosità registrata Leica Monochrom Leica MM Monochrom Leica M Monochrom Misure eseguite presso il Misure eseguite presso il Giudizio Leica M Monochrom Luminosità registrata Luminosità registrata La risoluzione è splendida, leggermente superiore a quella ottenibile con la M9 grazie all'assenza di interpolazione sui pixel. Questa fotocamera è anche priva del filtro anti-aliasing; se ciò da un lato consente di mantenere molto elevata la nitidezza, dall'altro espone la fotocamera al rischio Moiré. Il rumore è bassissimo. Si tratta della migliore prestazione riscontrata su una fotocamera Full Frame ILfinora GIUDIZIO: IL GIUDIZIO: grazie all'assenza dei filtri RGB. La risoluzione è splendida, leggermente superiore a La risoluzione è splendida, leggermente superiore a Le curva sensitometrica a 160 ISO ha un contrasto ottenibile la grazie M9 grazie all'assenza quellaquella ottenibile con con la M9 all'assenza di di estremamente elevato sulle alte luci, e questo fa sì IL interpolazione GIUDIZIO: sui pixel. Questa fotocamera è anche interpolazione sui pixel. Questa fotocamera è anche che la latitudine di posa complessiva sia identica a del filtro anti-aliasing; ciòundalato unsuperiore lato consente priva del filtro anti-aliasing; se leggermente ciòseda consente La priva risoluzione è splendida, a quella della sensibilità 320 ISO. di mantenere molto la nitidezza, dall'altro diquella mantenere molto elevata nitidezza, dall'altro ottenibile con la elevata M9lagrazie all'assenza di I valori di sharpening introdotti dalla fotocamera sono espone la fotocamera al rischio Moiré. può esporre espone la fotocamera al rischio Moiré. interpolazione sui pixel. Questa fotocamera è anche abbastanza contenuti. Il rumore èanti-aliasing; bassissimo. Si tratta migliore prestaIl priva rumore bassissimo. Si tratta della migliore prestadelèfiltro se ciò dadella un lato consente La raffica è piuttosto lenta, come pure la scrittura delle zione riscontrata su fotocamera una Full Frame zione finorafinora riscontrata su una Full dall'altro Frame di mantenere molto elevata la fotocamera nitidezza, immagini Raw in memoria, sia per il basso transfer grazie dei filtri RGB. grazie all'assenza dei filtri RGB. espone la all'assenza fotocamera al rischio Moiré. rate che per le grosse dimensioni dei file. La prontezza Le curva sensitometrica a ISO 160 ISO hacontrasto unprestacontrasto LeIl rumore curva sensitometrica a hamigliore un è bassissimo. Si 160 tratta della di scatto è invece nella norma. estremamente elevato sulle alte luci, eFull questo estremamente elevato sulle altefotocamera luci, e questo fa sì fa sì zione finora riscontrata su una Frame L'autonomia è accettabile. chelatitudine la latitudine difiltri posa complessiva sia identica a che la di dei posa complessiva sia identica a grazie all'assenza RGB. sensibilità ISO. quella della della sensibilità 320 ISO. 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L'autonomia è accettabile. immagini Raw in memoria, sia per il basso transfer rate che per le grosse dei0.14 file. sLa prontezza Ritardodimensioni nello scatto: di scatto è invece nella norma. L'autonomia è accettabile. Durata registrazione Raw: 5,26 s Transfer rate: 6,6 MB/s Giudizio conGiudizio Panasonic SDHC UHS-1 Classe 10 Le sor La per immag Sensibilità 400 ISO 400 ISO 160 ISO 4080 % 100 %%40 % Contrasto 800 ISO 800 ISO 320 ISO impostato sulla 20 % 60 % 20 % 80 % 1600 1600 ISO ISO fotocamera 400 ISO Giudizio 40%% 3200 3200 ISO ISO 60 800 ISO Quantità bassabassa Quantità di lucedi luce alta alta basso 6500 ISO 6500 ISO 20%%-4 -4 -3 -3 -2 -1 -2 -1 0 40 1600 ISO basso immag Tempo di accensione: 0.92 s 0 med. log. s) (Lux . s) log (Lux 1000010000 ISO ISO 3200 ISO standard 20 % al variare del contrasto impostato al variare del contrasto impostato Quantità di luce immagine bassa immagine Ritardo nello scatto: 0.14alta s0 6500 ISO med. alto con sensibilità 320 con -4 -3 sensibilità -2 320 ISO -1 ISO 100 %100 % . Contrasto log (Lux s) Contrasto 10000 ISO alto bassa Quantità di luce alta5,26 s Durata registrazione Raw: impostato sulla sulla -3 -2 -1 0 1 impostato al variare del contrasto impostato 80 % 80 % . s) 6,6 immagine Transfer rate: MB/s log (Lux fotocamera fotocamera con sensibilità 320 ISO con Panasonic SDHC UHS-1 Classe 10 100 60 %%60 % Contrasto bassobasso impostato sulla Raffica: 9 scatti a 1,6 fotogrammi/s 4080 %%40 % med. basso med. basso fotocamera con formato Jpeg la 18MP FineCIPA La sensibilità è misurata secondo norma DC-004. standard standard 20 % 60 % 20 % Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizionebasso necessaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1% med. alto med. alto 40 % med. basso del segnale massimo di registrazione (livello dialta saturazione). alto bassa Quantità di luce alto bassa Quantità di luce alta Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compres20 %-3 -3 -2 -2 -1 0 1 standard -1 0 1 Valore nominale Valore misurato . s) del soggetto. sione usata e dal contenuto di dettagli . s)(Lux log log (Lux med. alto 160 % variare del contrasto impostato 100 60 %%60 al immagine con sensibilità 320 ISO VELOCITÀ SENSIBILITÀ ISO FORMATI Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un alto bassa 320 Quantità di luce altasoggetto ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un -3 -2 -1 0 1 400 che consente un'elevata compressione. . log (Lux s) La sensibilità è misurata secondo la norma DC-004. 1600 La sensibilità è misurata secondo la norma CIPACIPA DC-004. Denominazione Pixel Byte Compr. 3200 Essa viene valutata tenendo dell'esposizione necesEssa viene valutata tenendo contoconto dell'esposizione necesDNG 35580 kB 6500 a produrre un5216x3472 grigio medio corrispondente al0,9:1 46,1% sariasaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1% Jpeg 18MP Fine kB 3,1:1 del segnale massimo di registrazione (livello diDC-004. saturazione). del massimo di5216x3472 registrazione (livello di saturazione). Lasegnale sensibilità è 10000 misurata secondo la5688 norma CIPA Jpeg 10MP Fine 3840x2592 2298 kB 4,2:1 Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necesnominale Valore misurato ValoreValore nominale Valore1181 misurato Jpeg 4.5MP Fine 2592x1728 kB 3,7:1 saria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1% 160 160 Jpeg Fine massimo 1728x1152 563 kB di saturazione). 3,5:1 del2MP segnale di registrazione (livello 320 320 SENSIBILITÀ SENSIBILITÀ ISOISO SENSIBILITÀ ISO Jpeg 1MP Fine 1280x864 400 Valore400 nominale 1600 1601600 3200 3203200 6500 4006500 10000 10000 1600 3200 6500 367 kB Valore misurato 2,9:1 La Es sar del 1R 0LV Progresso Fotografico 0LVXUDWL 1RPLQDOL ,62PLVXUDWL La risoluzione è misurata con una mira a basso Essa dipende dal numero di pixel del sensore e 0LVXUDWL 0LVXUDWL 1RPLQDOL Linee in verticale 1RPLQDOL 6HJQDOHUXPRUHLQG% 6HJQDOHUXPRUHLQG% 6HJQDOHUXPRUHLQG% 6HJQDOHUXPRUHLQG% ,62PLVXUDWL /DWLWXGLQHGLSRVD FRQVHJQDOHUXPRUHPDJJLRUHGLGE,62 TUTTI FOTOGRAFI 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP 9DOXWDWRVXOVHQVRUH LWXGLQHGLSRVDLQ(9 ,62PLVXUDWL Anche la latitudine di ,62PLVXUDWL posa rimane sempre sufficientemente ampia, pure alla massima sensibilità, anche se per avere un buon dettaglio anche nelle ombre conviene utilizzare la fotocamera non oltre i 6400 ISO nominali. G% 0LVXUDWL 1RPLQDOL LATITUDINE DI POSA /DWLWXGLQHGLSRVDLQ(9 6HJQDOHUXPRUHLQG% 6HJQDOHUXPRUHLQG% 6HJQDOHUXPRUHLQG% /DWLWXGLQHGLSRVDLQ(9 Rapporto segnale / disturbo Rapporto segnale ,62PLVXUDWL / disturbo RUMORE: SEGNALE / DISTURBO NUOVE MISURE DEL RUMORE QDOHUXPRUHLQG% ,62PLVXUDWL ,62PLVXUDWL 6HJQDOHUXPRUHLQG% Trasferimento di modulazione % 6HJQDOHUXPRUHLQG% 2000 1500 800 1000 600 400 200 >> RISOLUZIONE MTF - SHARPENING ,62PLVXUDWL contrasto. Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening au dalla menti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può gene nitidezza dell'obiettivo utilizzato. rare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italia 6HQVLELOLWj,62 no come maschera di contrasto o di nitidezza. con Leica Summicron-M 50mm f/2 160 ,62QRPLQDOL 9DOXWDWDDOGHOVHJQDOHPDVVLPRGHLILOHUDZ,62 centro 140 Impostazioni dello 3000 bordo Sharpening 2500 120 ,62QRPLQDOL 2000 sulla fotocamera &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHGDWLFRPSOHWL 100 bordo centro 1500 9DORULULOHYDWLGDOO DQDOLVLGHLILOHUDZ,62 80 Off f/2 2250 2800 6HQVLELOLWj,62 ,62QRPLQDOL &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHGDWLFRPSOHWL 60 *ULJLR f/2,8 2250 2920 1000 bassa 9DOXWDWDDOGHOVHJQDOHPDVVLPRGHLILOHUDZ,62 9DORULULOHYDWLGDOO DQDOLVLGHLILOHUDZ,62 40 800 f/42680 2920 ,62QRPLQDOL standard 20 *ULJLR 600 2800 2920 f/5,6 med.alta f/82800 2920 400Ú Ú f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 Ú f/2 Ú Ú G% Linee in verticale Diaframma Ú Ú Ú G% ,62QRPLQDOL Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore. Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla 6HQVLELOLWj,62 (9VRYUDVRWWRHVSRVL]LRQH &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHGDWLFRPSOHWL Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il 9DORULULOHYDWLGDOO DQDOLVLGHLILOHUDZ,62 9DOXWDWDDOGHOVHJQDOHPDVVLPRGHLILOHUDZ,62 presentenell'immagine. segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse ,62QRPLQDOL (9VRYUDVRWWRHVSRVL]LRQH *ULJLR è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10. luci ,62QRPLQDOL &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHFRQJULJLR Formato Jpeg Formato Jpeg 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP con le impostazioni standard della 9DOXWDWRVXOVHQVRUH fotocamera con le impostazioni standard della fotocamera Ú 80 &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHGDWLFRPSOHWL 9 &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHFRQJULJLR Ú immagine 8 9DORULULOHYDWLGDOO DQDOLVLGHLILOHUDZ,62 70 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP Ú tolleranza con basso 7 ,62QRPLQDOL 60 G% *ULJLR in alteÚ luci rumore 6 50 5 40 EV 4 30 grigio medio 3 Ú 20 immagine 2 tolleranza G% Ú 10 con elevato (9VRYUDVRWWRHVSRVL]LRQH 1 in basseÚ luci 0 0 nominali 0 0 0 0 0 ISO rumore 0 0 G% Ú G% ,62QRPLQDOL 160 320 400 1600 3200 6500 10000 160 320 400 1600 3200 6500 10000 0 0 0 0 0 0 0 La Leica una sensibilità misurata molto Intutti i grafici relativi al rumore le curve ed i riferimenti delle M Monochrom mostra Sensibilità ISO ISO appaiono pertanto sovrapvicinaa quella Sensibilità nominale ISO per tutte le impostazioni della fotocasensibilità nominali 160 e 320 mera , tranne che per i 160 ISO; questa impostazione produce posti. &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHFRQJULJLR &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHGDWLFRPSOHWL Formato Raw prodotti dalla sensibilità superiore Formato Raw dei file9DORULULOHYDWLGDOO DQDOLVLGHLILOHUDZ,62 Raw identici a quelli Il rumore misurato sul grigio 18% è estremamente contenuto, 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP con può agevolmente standard del dalla curva blu dell’immagicon leèimpostazioni del programma di conversione le impostazioni programma di conversione 320 ISO; il softwarestandard di conversione in Jpeg che provvede come si vedere ,62PLVXUDWL ,62QRPLQDOL *ULJLR 80 (9VRYUDVRWWRHVSRVL]LRQH immagine a diminuire la luminosità nelle luci medie e basse abbassando ne9ricampionata per le stampe 20x30cm. 70 con basso la sensibilità “apparente”,,62PLVXUDWL come è possibile vedere dalle curve /DWLWXGLQHGLSRVD 8 tolleranza 7 60 rumore sensitometriche. FRQVHJQDOHUXPRUHPDJJLRUHGLGE,62 in alte luci 6 50 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP /DWLWXGLQHGLSRVD 5 Ú 40 FRQVHJQDOHUXPRUHPDJJLRUHGLGE,62 EV &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHFRQJULJLR Ú 4 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP 30 Ú grigio medio 3 G% Ú immagine G% 20 2 con elevato tolleranza 10 1 0 rumore 0 0 0 0 0 0 in basse luci 0 0 160 320 400 1600 3200 6500 10000 160 320 400 1600 3200 6500 10000 0 0 0 0 0 0 0 Sensibilità ISO Sensibilità ISO (9VRYUDVRWWRHVSRVL]LRQH * Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma * Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e ,62PLVXUDWL G% ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media CIPA DC-004 600 immagini raw valutate a 48 bit. /DWLWXGLQHGLSRVD &RQWHQLPHQWRGHOUXPRUHFRQJULJLR FRQVHJQDOHUXPRUHPDJJLRUHGLGE,62 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP 9DOXWDWRVXOVHQVRUH 9DOXWDWRVXVWDPSH[FP 39 >> con esposizione al 18% per 400 ISO nominali (0,036 lux secondi) 45 Segnale / rumore in dB Segnale / rumore in dB 40 35 30 valutato per stampe 20x30cm 38,1 38 FOTOCAMERE A CONFRONTO 37,3 40 33,8 33 33,9 Contenimento del rumore a 400 ISO 25 con esposizione al 18% per 400 ISO nominali (0,036 lux secondi) 45 valutato per stampe 20x30cm 20 40 40 15 38,1 38 37,3 Fuji Canon Nikon 35 Leica Nikon Canon Canon Monochrom D800 5D MkIII 1Dx X-Pro1 D D3200 33,9 33,8 650 33 30 25Contenimento del rumore a 200 ISO con esposizione al 18% per 200 ISO nominali (0,072 lux secondi) 45 20 valutato per stampe 20x30cm Segnale / rumore in dB Segnale / rumore in dB Segnale / rumore in dB 40 15 41 40,6 Leica Nikon Canon 39,6 Canon Fuji Canon Nikon Monochrom D800 5D MkIII 1Dx X-Pro1 650 D D3200 37 35 36,1 35,7 30 Contenimento del rumore a 1600 ISO 25 con esposizione al 18% per 1600 ISO nominali (0,009 lux secondi) 45 valutato per stampe 20x30cm 20 40 15 Leica Nikon Canon Canon Fuji Canon Nikon 35 Monochrom D800 5D MkIII 1Dx X-Pro1 650 D D3200 33 32 32 31,9 30 Contenimento del rumore a 1600 ISO 28,5 28,1 (0,009 lux secondi) 25 con esposizione al 18% per 1600 ISO nominali 27,4 45 valutato per stampe 20x30cm 20 40 15 35 Leica Nikon Canon Canon Monochrom D800 5D MkIII 1Dx 33 32 32 31,9 30 Fuji Canon Nikon X-Pro1 650 D D3200 Segnale / rumore in dB 28,5 28,1 25Contenimento del rumore a 3200 ISO27,4 con esposizione al 18% per 3200 ISO nominali (0,0045 lux secondi) 45 20 valutato per stampe 20x30cm 40 15 35 Leica Nikon Canon Canon Monochrom D800 5D MkIII 1Dx Fuji Canon Nikon X-Pro1 650 D D3200 30 29,2 28,9 28,7 28,9 25 24,4 24,7 20 15 Leica Nikon Canon Canon Monochrom D800 5D MkIII 1Dx Fuji Canon Nikon X-Pro1 650 D D3200 Nel confronto con le altre fotocamere Full Frame a 400 ISO (effettivi) la Monochrom spicca al di sopra di tutte, anche della Nikon D800, con un vantaggio di quasi 2 dB. E’ una prestazione davvero lusinghiera, anche se dobbiamo far notare che una parte del merito sta nell’eliminazione operata dalla Leica della componente cromatrica (ripresa solo bianconero) e del relativo rumore. 40 TUTTI FOTOGRAFI Il corpo Per quanto riguarda la realizzazione meccanica la Monochrom non ha nulla di diverso rispetto alla tradizionale M9. Il corpo è interamente in metallo su uno chassis pressofuso in lega di magnesio, con rivestimenti in similpelle nera; abbiamo lo stesso fondello in ottone anodizzato nero rimovibile, tramite il quale si accede al vano batteria ed allo slot della scheda di memoria. Identici il mirino galileiano con il sistema di messa a fuoco manuale a telemetro che hanno fatto la storia e la fortuna delle Leica M. Le funzioni di ripresa Le funzioni presenti nel menù di controllo sono pressoché identiche a quelle della M9, a parte quelle legate alla resa cromatica. Sono dunque spariti il bilanciamento del bianco, la scelta dello spazio colore e la regolazione della saturazione. Abbiamo invece la possibilità di applicare alle immagini Jpeg tre viraggi, ovvero seppia, tono freddo ed al selenio, ciascuno con due livelli di intensità. Il controllo dell’esposizione La preview delle immagini consente il controllo dell’esposizione tramite un ampio istogramma che, Leica tiene a precisarlo, è derivato dai dati Raw, e quindi estremamente affidabile. E’ inoltre possibile evidenziare sia le aree sovra-esposte che quelle sotto-esposte, regolando il livello di soglia di intervento della segnalazione. Ingrandendo l’immagine si visualizzerà l’istogramma solo per l’area mostrata a monitor. Questo accurato sistema di controllo consente al fotografo di ottenere un’esposizione perfettamente calibrata. Va tra l’altro segnalato che il sistema esposimetrico della Leica Monochrom è molto preciso e affidabile, ma piuttosto semplificato, essendo costituito da un unico fotodiodo al silicio posto sul fondo della fotocamera che legge la luminosità dell’immagine direttamente sull’otturatore. La luce infatti viene riflessa da una striscia bianca e due strisce grigie dipinte nella parte centrale della prima tendina. Dal software alla stampa su carta baritata Per trarre il massimo della qualità dai file prodotti con la Monochrom Leica mette a disposizione dei suoi clienti il download gratuito dei software Lightroom 4 e Nik Software Silver Efex Pro. Quest’ultimo in particolare è molto interessante per la Monochrom in quanto è espressamente progettato per lavorare su immagini bianconero. Dispone di strumenti particolarmente pratici per il controllo della gamma dinamica e dello sharpening. Un algoritmo particolarmente efficiente per la generazione della grana consente di emulare 20 pellicole bianconero particolarmente note. Ovviamente non si può pensare ad un’immagine bianconero senza la stampa su carta fotografica. Per questo Leica ha preso accordi con il laboratorio tedesco WhiteWall per offrire un servizio di stampa da file su carta baritata. Scheda tecnica della Leica Monochrom Sensore Tipo Microfiltri Filtro anti aliasing Stabilizzazione immagini sul sensore Formato sensore Pixel effettivi Rapporto tra i lati Pulizia del sensore Sensibilità ISO WB Formati immagine Registrazione Jpeg + Raw Creazione/selezione manuale cartelle Obiettivi Focali disponibili Innesto Moltiplicazione focale Messa a fuoco Controllo messa a fuoco Base telemetrica Mirino Tipo mirino Cornici Compensazione della parallasse Ingrandimento Correzione diottrica Pulsante per il controllo della profondità di campo Monitor Tipo Regolazione luminosità Orientabile Touch screen Livella elettronica Caratteristiche ripresa Otturatore Tempi di otturazione Autoscatto Scatto continuo Scatto silenzioso CCD Assenti - immagine monocromatica No No 23,9 x 35,8 mm 18 Mpxl 3:2 Manuale Base: 320 - 10000 ISO passi 1/3 EV Estesa: 160 -10000 ISO Auto No DNG: 5212 x 3472 Jpeg Fine: 5212 x 3472, 3840x 2592, 2592 x 1728, 1728 x 1152 , 1280 x 846 Sì Sì Da 16 a 135mm Leica M - con sensore codice obiettivo a 6 bit 1x Telemetro 47,1mm (base meccanica 69,25mm x ingrandimento mirino 0,68x) Galileiano - con cornici Per 35 e135mm, 28 e 90mm, 50 e 75mm, le cornici sono tarate per una distanza di ripresa di 1m. A distanze superiori l’area inquadrata dal sensore è superiore a quella delimitata: 7.3% (28mm) e 18% (135mm) Automatica 0,68 x -0,5 diottrie; disponibili lenti correttive da -3 a +3 diottrie No 2,5 pollici - 230.000 punti Manuale a 5 livelli No No No Tendine a scorrimento verticale e bassissimo rumore In priorità di apertura: da 32s a 1/4000 In manuale: da 1/8 a 1/4000 con passi di 1/2 EV Posa B: fino a 240s 2s, 12s 2 f/s Standard, soft, discreto, soft & discreto Modalità di esposizione Esposimetro Sensibilità esposimetro Compensazione dell’esposizione AE Bracketing Esposizione semplificata (scene) Filtri Manuale, priorità di apertura TTL con lettura media bilanciata al centro direttamente sulla prima tendina, tramite un fotodiodo Da 0 a 20 EV (ISO 160, 23°C) ±3 EV (passi 1/3 EV) ±2 (3, 5, 7 scatti ) No Viraggio seppia, tono freddo, al selenio Flash Flash interno Assente Connessione flash esterni Slitta Lettura flash Tramite 2 fotodiodi Sincro flash 1/180 s Modalità controllo TTL Riduzione effetto occhi rossi No Sincro sulla seconda tendina Sì Compensazione esposizione +/- 3EV con passi 1/3 EV flash Live view - Video - Audio Live View Assente Microfono Assente Altoparlante Assente Registrazione Video Assente Registrazione commenti No audio Varie Corpo Interamente in metallo su uno chassis pressofuso in lega di magnesio; rivestimenti in similpelle nera; fondello in ottone anodizzato nero Tropicalizzazione No Pannelli LCD No Dimensioni 139 x 37 x 80mm Peso (solo corpo) 600 g Schede di memoria SD; SDHC Connettori USB Lingue 9 tra cui l’italiano Indicazioni di copyright No Ingrandimento in Circa 20x riproduzione Riproduzione Immagine: singola, con istogramma, con aree sovra/sotto esposte, con informazioni. Indice: a calendario, 9 immagini, 4 immagini Riproduzione temporizzata No Istogrammi Luminosità Evidenziazione aree sovra/ Sovraesposizione e sottoesposizione, sottoesposte con definizione dei livelli di soglia Software Download gratuito dei pacchetti software Adobe Photoshop Lightroom 4 e Nik Software Silver Efex Pro Alimentazione Batteria al litio BP-SCL1 (3,7V, 1860 mAh, 6,9 Wh) Autospegnimento 2, 5, 10 minuti WiFi No GPS (opzionale) No Battery grip (opzionale) No Controllo a distanza No TUTTI FOTOGRAFI 41 Le misure del Centro Studi Progresso Fotografico La risoluzione è splendida, leggermente superiore a quella ottenibile con la M9 grazie all’assenza di interpolazione sui pixel. Un ottimo sensore quindi, ma buona parte del merito di questa prestazione va allo straordinario Summicron M 50mm f/2. Vaanchesottolineatoche questa fotocamera è priva del filtro anti-aliasing che eleva la nitidezza; con determinati soggetti esiste il rischio di moiré, ma è contenuto. Il rumore e la latitudine di posa Il rumore della Leica M Monochrom è bassissimo. Si tratta della migliore prestazione finora riscontrata su una fotocamera Full Frame, con un rapporto segnale/rumore superiore anche a quello della Nikon D800. L’assenza dei filtri RGB consente infatti un utilizzo ottimale della luce che giunge sul sensore; ne deriva una sensibilità molto elevata, 300 ISO, di pochissimo inferiore ai 320 ISO dichiarati. La fotocamera risulta inoltre utilizzabile fino alla sua sensibilità massima di 10.000 ISO, per la quale si ottiene una latitudine di posa ancora superiore ai 3 EV, anche se è preferibile superare i 6400 ISO per avere un buon dettaglio anche nelle ombre. Va comunque ricordato che l’assenza dell’informazione cromatica, e del relativo rumore cromatico, consente sempre una diminuzione del rumore percepito. Le curve sensitometriche Le curve sensitometriche ottenute dall’analisi dei file Jpeg ci mostrano in modo chiaro come le due sensibilità 160 ISO e 320 ISO, che mostrano un comportamento identico nelle immagini Raw, vengano differenziate dal software della fotocamera al momento della conversione interna in Jpeg. Mentre la curva a 320 ISO sale al livello di saturazione in modo pressoché lineare, come tutte le sensibilità superiori, la curva a 160 ISO, a partire dal 50% della luminosità registrata, si impenna con un contrasto estremamente elevato, raggiungendo lo stesso livello di saturazione della curva a 320 ISO. Dunque la sensibilità “apparente” è effettivamente 160 ISO, ma le prestazioni relative a rumore e latitudine di posa sono identiche a quelle della sensibilità 320 ISO. 42 TUTTI FOTOGRAFI Piuttosto evidenti inoltre le variazioni di contrasto sempre sulle immagini Jpeg alle diverse impostazioni della fotocamera. I livelli di saturazione però non cambiano, quindi ad un aumento del contrasto sul grigio medio corrisponde una diminuzione del contrasto sulle alte luci. MTF-sharpening I valori di sharpening introdotti dalla fotocamera sono abbastanza contenuti. Pro Pro e Contro La risoluzione p p p p Nitidezza elevatissima Alta sensibilità e basso rumore Mirino luminosissimo Scatto silenzioso Contro q Velocità operativa limitata q Assenza autofocus q Immagini solo bianconero q Prezzo elevato La velocità La Leica M Monochrom, come già la M9, si è dimostrata una fotocamera piuttosto lenta. La raffica non supera i 1,6 fotogrammi al secondo ed è limitata a sole 9 immagini, indipendentemente dal formato di registrazione. Inoltre vi è la lentezza della scrittura delle immagini in memoria. Il transfert Rate è di appena 6,6 MB/s ed il peso davvero considerevole delle immagini Raw, circa 35 MB, fanno sì che a buffer di memoria interno pieno occorrano ben 5,26 secondi prima di poter scattare una nuova immagine. La prontezza di scatto è invece nella norma, 0,14 secondi, ed anche il tempo di accensione è inferiore al secondo. Prezzi Leica M Monochrom: € 6.800 Distribuzione: Leica Camera Italia, Viale Biancamaria 21, 20122 Milano www.leica-camera.it L’autonomia L’autonomia non è particolarmente elevata a causa dalle piccole dimensioni della batteria, tuttavia risulta accettabile. In riproduzione possiamo tenere acceso il monitor per 3 ore e 58 minuti; in ripresa abbiamo potuto eseguire 554 scatti alla minima risoluzione e qualità. Il giudizio complessivo La qualità delle immagini è ulteriormente migliorata rispetto alla Leica M9, sia nella definizionechesoprattuttonelcontenimento del rumore, per l’assenza dei filtri RGB. Pregevole come sempre la compattezza e la silenziosità del corpo macchina. Il mirino galileiano non fornisce indicazioni molto precise sull’area inquadrata e limita la gamma di focali utilizzabili, tuttavia è estremamente luminoso e consente una percezione immediata del soggetto, che risulta sempre a fuoco e nel campo visivo. La messa a fuoco a telemetro richiede un po’ di pratica, ma è utilizzabile anche in situazioni di illuminazione molto scarsa. Gli svantaggi principali sono la lentezza della raffica e della registrazione delle immagini in memoria; queste limitazioni però non pregiudicano il nostro giudizio estremamente positivo su questa fotocamera, che ha il pregio di riportare l’attenzione del fotografo sulle immagini in bianconero, che sono una parte fondamentale della storia della fotografia. E la Leica M Monochrom è in questo ambito quanto di meglio si può trovare sul mercato. Sergio Namias Firmware 0.017