Coppa America atti 8 e 9
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Coppa America atti 8 e 9
Borlenghi/LRC www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Dopo Trapani va in archivio la prima stagione della nuova Coppa America: “Alinghi” si conferma imbattibile e la Sicilia unica per capacità organizzative e calore umano di Chiara Cioni l milionesimo spettatore dall’inizio degli Atti del 2005 è stato premiato a Trapani nel corso dell’Atto 9. Avvicinare la Coppa America al pubblico, creare partecipazione e coinvolgimento era l’intento dell’AC Management quando ha deciso di organizzare le regate di quest’anno in tre diversi paesi europei. Sembrerebbe proprio aver funzionato, e in particolare quest’ultima tappa siciliana è stata l’apice dell’entusiasmo, delle emozioni e dello spettacolo. Solo il primo week-end i visitatori registrati nella zona pubblica erano 175.000. Ma non è solo una questione di numeri. L’accoglienza offerta agli equipaggi dal pubblico, quotidianamente assiepato sulle banchine per salutare la partenza e il ritorno delle barche, è stata, a detta di I 102 Novembre 2005 tutti i team, meravigliosa e piena di calore, per non parlare delle centinaia di barche spettatori schierate attorno al campo di regata a dispetto di temporali e mare mosso. Quel campo di regata umorale e imprevedibile, ricco ogni giorno di nuove sfide, che ha impegnato a fondo i team, affascinando e divertendo timonieri, tattici, navigatori e strateghi e mettendo a dura prova l’affiatamento e il fisico degli equipaggi. Un vento molto instabile in direzione e in intensità, corrente e onde formate hanno fatto sì che avesse la meglio chi poteva contare su barche, vele e attrezzature ben tenute, sull’abitudine a condizioni meteo impegnative e sull’allenamento necessario ad affrontare anche situazioni di emergenza. Esempio ed exemplum su tutti, Alinghi, che ha allenato l’equipaggio a una procedura programmata per riparare i cedimenti del- le attrezzature. Così, quando nel Flight 7 contro Team Germany, subito dopo la partenza, cede il moschettone della drizza randa, nessuno a bordo si scompone e il prodiere in poco tempo si arrampica sull’albero, aggancia la vela in testa d’albero con uno stroppo e la regata continua con, ovviamente, la vittoria del team svizzero. Altro chiaro esempio, forse meno scontato, è quello del Team Shosholoza che, avvezzo al mare di Città del Capo, non si lascia intimorire e dà prova, anche grazie alla presenza del nuovo tattico Dee Smith (ex di America True), di ottime potenzialità: il 5° posto nelle regate di flotta, nelle quali il feeling con il campo di regata è fondamentale, è un risultato eloquente. Ma l’ascesa di Shosholoza e i miglioramenti ottenuti nella messa a punto dell’imbarcazione, l’unica nuova della flotta, emergono anche nei match-race: le 3 vittorie contro K-Challenge, United Internet Team Germany e China Team dimostrano un progressivo miglioramento che porta il team sudafricano dall’ultimo posto nei matchrace di Valencia, all’11mo di Malmo con una sola vittoria, fino al 10mo di Trapani. Molto bene in flotta anche gli spagnoli di Desafìo che, vincendo l’ultima regata dell’Atto 9, tolgono ai colleghi sudafricani la quarta posizione in classifica generale. Nei match-race, invece, il team di Jablonski delude rispetto ai risultati degli altri Atti e si ac contenta dell’ottavo posto. Seppur battuto per due volte nello stesso giorno, “Alinghi” ha vinto anche l’Act 8 in virtù dei successi negli scontri diretti Melandri/SoloVela Trapani, Atto Atto 9 Atto88 e Atto9 Novembre 2005 103 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Coppa America CLASSIFICA GENERALE ATTI 2005 Atto 5 Atto 6 2 (11) 1 (12) 3 (10) 3 (10) 4 (9) 2 (11) 1 (12) 4 (9) 8 (5) 5 (8) 6 (7) 8 (5) 7 (6) 9 (4) 9 (4) 6 (7) 5 (8) 7 (6) 10 (3) 10 (3) 12 (1) 11 (2) 11 (2) 12 (1) Atto 7 Atto 8 Atto 9 Punti 1 (12) 1 (12) 1 (12) 71 4 (9) 2 (11) 3 (10) 61 2 (11) 4 (9) 2 (11) 61 3 (10) 3 (10) 6 (7) 57 5 (8) 8 (5) 4 (9) 42 11 (2) 6 (7) 8 (5) 34 6 (7) 5 (8) 12 (1) 32 8 (5) 7 (6) 7 (6) 32 9 (4) 9 (4) 10 (3) 30 7 (6) 11 (2) 9 (4) 21 10 (3) 10 (3) 5 (8) 18 12 (1) 12 (1) 11(2) 9 Con FRA60, la barca dei neozelandesi nel 2000, K-Challenge risente particolarmente del vento forte e del mare mosso di Trapani, soprattutto nelle regate di flotta, in cui si qualifica ultima con ben 2 ritiri su 5 prove. Nei match-race, invece, nonostante alcuni problemi strutturali che inficiano un paio di prove, Peponnet dà vita a splendidi duelli, e stupisce con la vittoria su Alinghi nel Flight 10, dopo un sorpasso estremo nell’ultima poppa, e su Emirates Team New Zealand nel Flight 2 con un delta di 01.45. Il team francese chiude l’Atto 8 in quinta posizione subito dietro i big, con 7 match vinti su 11. Anche +39 Challenge, un po’ impreparato alle nuove condizioni meteo e sofferente per la barca non nuovissima, incappa in una serie di rotture e di disavventure in manovra, ma continua a fare ottime partenze nei match-race e a godere di una solida tattica nelle regate di flotta, grazie alla presenza di Ian Walker. Il team di Luca Devoti si qualifica in entrambi gli Atti settimo e chiude il 2005 in ottava posizione. Momento di difficoltà per l’altro team italiano, Mascalzone Latino - Capitalia Team. Gli Atti trapanesi si aprono con la dipartita di Hamish Pepper, che decide di abbandonare il team per alcune divergenze di opinioni prima dello scadere dei 180 giorni, termine ultimo per poter lavorare con un altro equipaggio di Coppa America (nel caso in questione probabilmente Shosholoza). Il divorzio però è solo temporaneo e Pepper torna sui suoi passi. Definitivi, invece, gli abbandoni del team da parte del tailer statunitense Jon Ziskind - tornato con BMW Oracle - e del team manager neozelandese Tom Weaver. Nel frattempo le cose non vanno troppo bene nei match-race e Favini lascia il timone in partenza allo stratega Cameron Dunn. Il team chiude l’Atto 8 in nona posizione con 3 vittorie. Tantissime le rotture che, sia nei match-race sia in flotta, pregiudicano i risultati di Mascalzone Latino. Melandri/SoloVela Sotto,“Luna Rossa” e “Mascalzone LatinoTeam Capitalia” duellano davanti alla tonnara di Bonagia; a destra, il pozzetto di “BMW Oracle” Melandri/SoloVela Atto 4 1 (12) 2 (11) 3 (10) 4 (9) 6 (7) 5 (8) 7 (6) 9 (4) 8 (5) 10 (3) 12 (1) 11 (2) Ferri/ACM Pos Team 1° Alinghi 2° ETNZ 3° BMW Oracle 4° Luna Rossa Ch 5° Desafìo Esp 6° Victory Ch 7° K-Challenge 8° +39 Ch 9° Masc Latino 10° UI Team Germ 11° Shosholoza 12° China Team Palfrader/LRC Sotto, “Luna Rossa” incrocia a poppa di “Emirates Team New Zealand”, l’Atto 8 è perso; a destra, Spithill e De Angelis poco dopo l’arrivo Melandri/SoloVela Discorso a sé merita Luna Rossa. Numerose le critiche mosse al challenger dello Yacht club Italiano per la regata contro Emirates Team New Zealand nel fatidico Flight 11 che, con la premessa della vittoria su BMW Oracle, avrebbe potuto regalare al sindacato di Bertelli la vittoria dell’Atto. Al cancello di poppa, entrambe le barche scelgono la boa di sinistra: mentre il team italiano è in vantaggio ma deve strambare per girare la boa, TNZ arriva molto veloce in lay line. A questo punto Luna Rossa gira la boa e prosegue dritto verso il lato destro del campo (opzione 1), non lasciando a TNZ altra scelta che virare e andare verso sinistra. All’ultima boa al vento i neozelandesi sono in vantaggio di 39” e concludono tagliando per primi il traguardo. In molti hanno accusato il pozzetto di Luna Rossa di non aver marcato TNZ (opzione 2), ma in quella situazione virare in controllo dell’avversario probabilmente non sarebbe stata la mossa giusta: in condizioni di vento leggero e con scarsa velocità, Luna Rossa avrebbe sicuramente avuto difficoltà a mantenere la posizione di sopravento rispetto a NZL 82. Inoltre, il vento entrato in seguito da sinistra, avrebbe facilitato i neozelandesi, che si trovavano a sinistra, a sopravanzare ITA 74. Analizzando la prima bolina e il primo lato di poppa, appare chiaro come la scelta fatta dal team di De Angelis sia stata l’unica possibile in quel momento, relegando le critiche del post regata a superficiali chiacchiere da bar. Luna Rossa conclude quindi bene l’Atto 8 ed è terza con 9 CLASSIFICA Atto 8 - Match Race Posiz 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° Team Vittorie/match disputati ALINGHI 9/11* EMIATES TEAM NEW ZEALAND 9/11* LUNA ROSSA 9/11* BMW ORACLE 9/11* K-CHALLENGE 7/11 VICTORY CHALLENGE 6/11 +39 CHALLENGE 4/11 DESAFIO ESPANOL 4/11 MASCALZONE LATINO - CAPITALIA TEAM 3/11 TEAM SHOSHOLOZA 3/11 UNITED INTERNET TEAM GERMANY 2/11 TEAM CHINA 1/11 * La parità è stata risolta isolando i 4 team e considerando quale di questi ha battuto il maggior numero di volte degli altri tre. Alinghi ed Emirates TNZ erano primi alla pari, avendo vinto entrambi su 2 degli altri 3.Tra le due vince Alinghi, perché ha battuto Emirates TNZ nello scontro diretto. Allo stesso modo Luna Rossa è terza, perché ha sconfitto BMW Oracle nello scontro diretto. Atto 9 - Flotta Posiz Team Parziali Punti 1° ALINGHI 3,1,1,1,3 56** 2° BMW ORACLE 1, 2, 2, 2, 2 56** 3° EMIRATES TEAM NEW ZEALAND 2, 3, 5, 3, 6 46 4° DESAFIO ESPANOL 6, 6, 4, 8, 1 40 5° SHOSHOLOZA 5, 5, 3, 7, 8 37 6° LUNA ROSSA CHALLENGE 11, 4, 6, 6, 4 34 7° +39 CHALLENGE 8, 8, 7, 11, 5 26 8° VICTORY CHALLENGE 10, 11, 8, 5, 7 24 9° UNITED INTERNET TEAM GERMANY 4, 7, 11, 12, 9 a22 10° MASCALZONE LATINO - CAPITALIA TEAM 12, 10, 9, 4, 11 19 11° CHINA TEAM 9, 9, 12, 9, 10 16 12° K-CHALLENGE 7, DNF, 10, 10, DNF 12 ** La parità viene risolta in favore del team con i migliori piazzamenti parziali Novembre 2005 105 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Coppa America “+39 Challenge” con Trapani sullo sfondo; per i ragazzi guidati da Iain Percy sono arrivati due settimi posti Un momento delle combattute regate di flotta; in primo piano “+39” e “Mascalzone Latino” Ferri/ACM vittorie su 11, a pari punti con gli altri “grandi”, mentre delude nelle regate di flotta dove finisce sesta. Tra i team più forti, oltre a un ottimo BMW Oracle, sia nei match-race che nelle regate di flotta, Alinghi continua “primo della classe”. Con Ed Baird al timone e nonostante una 106 Novembre 2005 PROGRAMMA PROVVISORIO 2006 Nel 2006 sono previsti 3 Atti a Valencia: • Atto 10 - 11/17 maggio, match race • Atto 11 - 19/21 maggio, regate di flotta • Atto 12 - 22 giugno/2 luglio, match race che oltre al consueto Round Robin contempla anche semifinali e finale giornata sfortunata in cui perde i suoi primi due match dopo 31 vittorie consecutive, il team svizzero si gode il trionfo in entrambi gli Atti di Trapani ed è incoronato Campione della Louis Vuitton 2005 della Classe America’s Cup. La tappa siciliana chiude la stagione “sperimentale” del 2005 e dà inizio a un periodo di riflessione per tutti i team che, grazie a campi di regata e a situazioni sempre diverse, hanno avuto l’occasione quest’anno di esplorare e misurare i propri limiti e le proprie capacità, in vista delle sfide della prossima stagione. Dal 2006 infatti i punteggi degli Atti avranno un peso maggiore, in quanto verranno moltiplicati per 2, mentre, ancora maggiore sarà il valore dell’unico Atto del 2007, in cui i punti saranno moltiplicati per 3. Ricordiamo che il totale dei punti accumulati dai team nei vari Atti servirà a stilare una classifica finale, la Louis Vuitton Ranking Overall, dalla quale, per ovvie ragioni, è escluso Alinghi. In base a tale classifica, i team otterranno punti di vantaggio (bonus points) che si sommeranno a quelli ottenuti nei Round Robin della Louis Vuitton Cup. Il primo classificato otterrà 4 punti, pari a 2 vittorie nei Round Robin, i team dal 2° al 4° tre, quelli dal 5° al 7° due e quel li dall’8° all’11° uno.