TELENOVELA INFINITA

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TELENOVELA INFINITA
L’Altra Sesto s.a.s. periodico d’informazione – attualità – politica – cultura – cronaca – sport. Registrazione n° 1951 del 30 aprile 2009 presso
Tribunale di Monza N°18 anno 2011 tel. 02-224.76.547 fax 02224.76.547sede legale e sede operativa via Andrea Costa 14 Sesto S.
Giovanni 20099–MI- Fotolito e Stampa A.G. Bellavite s.r.l. Missaglia
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APRILE 2011
TELENOVELA INFINITA
A cinque anni di distanza dall’acquisto
dei capannoni di via Veneto da parte
del centro di cultura islamica di Sesto
si continua a parlare della «moschea»
sestese. Nonostante le proteste dei
residenti e l’impegno del Comune per cercare
una sistemazione alternativa, la questione
resta apertissima e continua a scatenare
polemiche e dibattito in città.
L’Altra Sesto PAG. 2
PARLIAMO DI...
Se lo dice il direttore...
MOSCHEA IN VIA VENETO? NO, GRAZIE
NO ALLA MOSCHE
IN VIA VITTORIO
VENETO. Questo è il
pensiero netto, forte e
chiaro mio e del
gruppo politico che
rappresento: i Giovani Sestesi. La moschea o qualsiasi altro
luogo di aggregazione sia esso un cinema
o un altro luogo di culto porta con sé problemi di viabilità e sicurezza, pertanto non
riteniamo via Vittorio Veneto il luogo
adatto. Ma prima di fare l’ennesi spot
elettorale, io direi di affrontare questo
che, da tempo, è un argomento molto sentito e discusso dalla cittadinanza sestese.
Si discute molto su dove costruire la moschea ma in pochi si interrogano sul perché fare una moschea.
Perché, dunque una moschea? È evidente
che la prima motivazione è quella della libertà di culto. La libertà di culto è un
principio irrinunciabile, un principio che
la chiesa Cattolica afferma da molto
tempo e con forza, pensando ai tanti cristiani che non possono esercitare la propria fede in giro per il mondo.
Personalmente credo che il principio della
libertà religiosa debba coinvolgere e impegnare le istituzioni che devono fare la
loro parte.
Le istituzioni devono assumersi responsabilità e dare risposte e garantire ad ogni
persona le condizioni per esercitare il proprio culto, ma allo stesso tempo questo
principio impegna anche chi ne usufruisce. La comunità islamica sestese chiede
uno spazio per pregare, bene, allora si assuma anche la responsabilità di vigilare
affinché le attività religiose non facciano
da contorno ad attività di propaganda antioccidentale o di incitazione al terrorismo.
Già perché alcune delle paure molto forti
ATTUALITA’
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ATTUALITA’
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INTERVISTA
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POLITICA
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ATTUALITA’
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SESTO DI IERI E DI OGGI
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ATTUALITA’
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ATTUALITA’
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SVAGO
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L’ANGOLO DELLA CULTURA
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STRANEZZE SESTESI
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SPORT
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ARTE
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e sentite dal popolo italiano sono proprio queste. Quindi alla politica spetta
il compito e la responsabilità di verificare attentamente quali attività vengono svolte, chi sono i responsabili, chi
gestisce l’eventuale centro, da chi sono
finanziati e soprattutto controllare la
fase di costruzione del luogo.
Ma prima di poter fare tutto questo la
politica e le istituzioni devono, con impegno e trasparenza, preparare i cittadini sestesi all’integrazione con un
serio percorso di informazione, dando
loro delle risposte rispetto ad un uso
strumentale che non porta a nulla se
non ad animare sentimenti razzisti.
I Giovani Sestesi sono contro ogni
forma di illegalità e clandestinità, allo
stesso tempo sono a favore di una integrazione corretta degli extracomunitari
purché siano regolari e rispettosi della
legge Italiana. Ma la moschea, in via
Veneto, non s’ha da fare.
[email protected]
CONSIGLIO SULLE FALCK, CHE TORTURA!
DI ASTERISCO
Il Direttore, ci ha imposto di seguire ancora una
volta, i lavori del Consiglio Comunale di Sesto
San Giovanni. Mai tortura fu così feroce. Una noia mortale.
Abbiamo assistito alla fiera dell’ovvietà, con punte di propaganda da comizio di mercato, che ci hanno
sconcertato.
Si parlava di progetto Aree Falck, ma
diversi interventi erano più rivolti alla
prossima campagna elettorale, che ai
contenuti della proposta illustrata dal
Sindaco. Peraltro, l’unico intervento
degno della discussione, è stato proprio quello del primo cittadino, che
con calma, e in maniera quasi didascalica, ha presentato la proposta così
come è ad oggi. La discussione, in-
vece, ha preso subito un’altra piega,
sin dai primi interventi. Il primo intervento è stato quello del Consigliere
Comunale del gruppo AN/PDL
(gruppo che esiste solo nella città di
Sesto), cha ha chiesto e usufruito del
raddoppio dei tempi, per la serie, rivolto ai cittadini presenti “visto che
siete venuti, adesso ve la faccio pagare”.
L’unica cosa che abbiamo capito, e
certamente sarà un limite nostro, e che
il Consigliere farà, in non si sa quale
partito, la campagna elettorale del
prossimo anno, con la parola d’ordine
“No al centro commerciale”. Poi ci
sono stati altri interventi, uno in particolare ha svolto la sua arringa, rivolgendosi ad un certo Bizzi (abbiamo
poi scoperto essere il nuovo proprietario dell’area), minacciando di mobi-
litare il suo partito contro ogni eventuale ipotesi speculativa di questo signore. Per curiosità, ci siamo
informati con quanti voti fosse stato
eletto questo Consigliere. Risulta essere stato eletto con 17 voti di preferenza. Il Signor Bizzi, potrà dormire
sonni tranquilli. Poi c’è stato un intervento di un consigliere di maggioranza, che ha parlato di lavoro. Bene,
noi che siamo sempre attenti a queste
tematiche, dobbiamo ammetterlo: non
abbiamo capito nulla! Mentre la discussione, andava avanti, all’improvviso dai banchi del Consiglio, si è
sentito un “Forza Padania”. Era la
consigliera della Lega Nord, simpatica assessore ci dicono in un altro Comune.
Non abbiamo capito il perché di questa esternazione, anche perché a par-
lare in quel momento era l’inossidabile capogruppo di AN/PDL (partito
sestese) alleato della stessa Lega
Nord. Misteri della politica. Ad una
certa ora, stanchi e provati, approfittando dell’allontanamento del direttore, siamo andati a dormire. Non
sappiamo come è finita. Ci è bastato
quello che abbiamo visto e sentito.
Per quanto, abbiamo subito, dobbiamo ammetterlo: TAFAZZI , nei
nostri confronti, è proprio un Signor
Nessuno!
Chi vuole scrivere ad «Asterisco» o
commentare i suoi articoli lo può
fare all’indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
i commenti più originali o significativi saranno pubblicati su L’Altra
Sesto
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ATTUALITA’
VIGILI SESTESI PREMIATI
Dopo aver sventato una tentata violenza nei confronti di una donna
Premiati con un encomio solenne dal Sindaco di
Sesto Giorgio Oldrini i tre agenti della Polizia Locale
che, la notte dell’8 marzo, hanno salvato una giovane
donna da una violenza sessuale.
I tre agenti, premiati per la tempestività e l’efficacia
del loro intervento che ha consentito anche di assicurare alla giustizia uno dei due assalitori, sono: Favino
Griesi, Luca Monopoli e Luca Callari.
Moschea,
Lamiranda
all’attacco
Apprendo con
stupore dal comunicato
stampa del Comitato Civico
Qaurtiere 3 che
i capannoni di
Via Vittorio Veneto sarebbero stati riattivati dopo il
primo blocco avvenuto nel 2010 a seguito delle proteste dei cittadini e del
PDL sestese. Data l'eccezionalità
della questione purconsiderando che
la seduta di questa sera è dedicata
alla discussione delBilancio di Previsione 2011 del Comune ho ritenuto
in via d'urgenza assoluta Chiedere al
Sindaco di esprimersi nuovamente ed
ufficialmente sulla questione con parole chiare.
Una volta per tutte il Sindaco dica
alla città se è favorevole o meno alla
moschea/centro culturale islamico in
via Vittorio Veneto.
Non è più tempo di sotterfugi o sterili polemiche! E' tempo di prese di
posizioni chiare ed irrinunciabili!
Premiati con un attestato di merito anche il Commissario aggiunto Lorena Meregalli e il sottoufficiale
Piero Bernardi, che hanno coordinato l’intervento e
assistito la giovane vittima.
Durante la premiazione il Sindaco Oldrini ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione nei confronti
delle donne vittime di violenza ed ha annunciato che
l’Amministrazione, dopo essersi costituita parte ci-
Targhe, coppe, medaglie
e molto altro nel regno di
Pasquale Vino in via
Carlo Cattaneo 5.
Un regno che ha più di
quarant’anni e che ora,
purtroppo è rimasto senza
il suo re.
“Era un uomo presente,
che ha sempre dato molto
sia alla città che ai cittadini” dice la moglie Eleonora.
Disponibile, anche fin
troppo e gran chiacchierone passava le sue giornate in negozio, anche
solo per mettere in ordine. Aveva energie da
vendere e quando non era
impegnato nel lavoro si
dedicava alla musica o
allo sport. Dapprima chitarrista, poi tastierista
suonava in un gruppo,
giusto per divertirsi e far
divertire.
Anche lo sport è stato un
ingrediente fondamentale
della sua vita, il judo in
particolare.
Prima come atleta e poi
come allenatore Pasquale
Vino è stato uno sportivo
doc.
Nonostante i suoi numerosi interessi trovava
sempre il tempo per tutti,
o meglio riusciva a coinvolgere molte persone,
famigliari compresi, in
ciò che faceva.
“Non faceva nulla per i
soldi”, ci dice la figlia
Alessia, “ era appassionato, gli piaceva aiutare
gli altri e non pretendeva
nulla in cambio”.“Adesso
la situazione non è semplice, se chiudessi mi
sembrerebbe di fare un
torto a Pasquale per questo non lo faccio. Questo
posto era la sua vita, non
si può vendere”, conclude
la moglie Eleonora.
vile nel processo ai quattro romeni accusati della brutale violenza del Villaggio Falck, presenterà la propria
richiesta di costituirsi parte civile anche al processo di
appello.
Non appena saranno noti i termini di presentazione,
l’Amministrazione si costituirà anche nel processo
contro l’assalitore dell’8 marzo.
CIAO, PASQUALE
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ATTUALITA’
IL FUTURO DELLE PARROCCHIE
Non solo oratorio per i giovani ma anche volontariato e sostegno
per la comunità. Se ne è parlato nel corso di un dibattito
organizzato dai Giovani sestesi in Villa Puricelli Guerra.
DI ALESSANDRA SACCHELLI
Che ruolo ricoprono le parrocchie
nella vita sociale dei sestesi di
oggi? Se una volta le campane
delle chiese scandivano a suon di
rintocchi la giornata, nell’era telematica tra iphone e computer superdotati quale funzione invece
svolgono ancora le parrocchie?
Questi i temi su cui lo scorso martedì 22 marzo si è tenuto un incontro pubblico presso la Sala del
Camino di Villa Puricelli Guerra,
promosso dai Giovani Sestesi, che
con il manifesto “Cittadini in movimento” hanno voluto sottolineare
l’impegno politico e sociale infuso
nelle azioni e volontà stesse del
movimento sestese. Ad aprire le
danze, Paolo Vino, segretario dei
Giovani Sestesi, che ha radunato
intorno a sé una tavolata di rappresentanti ecclesiastici, nelle persone
di Don Alberto Rivolta della Parrocchia Mazzucconi, Don Antonio
Corvi della San Giuseppe, ed infine Don Gigi Musazzi della Parrocchia San Carlo Borromeo,
coordinati dalle domande a brucia
pelo della giornalista Laura Lana
de “Il Giorno”.
Leitmotiv della serata sono state,
provocatoriamente, la ricerca e la
comprensione del ruolo delle parrocchie del territorio sestese, forse
ormai unicamente associate alle attività degli oratori, divenuti una
sorta di rifugium pecatorum per
bambini e genitori, che utilizzano
l’oratorio come parcheggio ricreativo ed estivo per i propri figli, considerando così la chiesa come
erogatrice di servizi, più che di insegnamenti. Parere in contrasto
però con quello di Don Alberto,
che ribadisce il ruolo “aggregativo” che gli oratori e le chiese da
sempre svolgono, capaci di unire
bambini e ragazzi, ma anche adulti,
in unica esperienza comune, quella
della vita. Anche Don Antonio si
discosta dal concetto “chiesa=oratorio”, poiché le parrocchie sono
ben altro, certo l’oratorio si delinea
quale mezzo e lugo dove creare
“sani e onesti cittadini”, per poi
renderli pronti a spiccare in sicurezza il volo della vita, ma la chiesa
ha funzioni anche di sostegno, volontariato, ad esempio, così come
Don Gigi pone l’accento sui valori
che le parrocchie diffondono alla
comunità. Certamente, ai giorni
nostri, le parrocchie si delineano
come servizi, come un bene, ma, lo
stesso Don Antonio afferma che i
valori vengono prima dei servizi, e
donano quel di più che diversifica
l’oratorio da un parco giochi puro e
semplice.
Ciò che conta è “l’entusiasmo con
cui i bambini che decidono, per diversi motivi, di entrare in oratorio”,
affrontando le lezioni di vita ed insegnamenti, cercando di metterli in
pratica nello svolgersi quotidiano.
“Ciò che ci si aspetta dai bambini
che seguono l’oratorio, non è che
ne escano, una volta adolescenti,
come dei perfetti buon samaritani,
ma che siano gioiosi e felici di ciò
che con noi imparano”.
È questo il ruolo delle parrocchie e
dei loro “professionisti” ad oggi,
come lo era nel passato, ma ora
sempre più rimane indispensabile
“seminare in spazi opportuni” per
tirar su delle persone migliori, sfida
ancor più grande in un’epoca come
la nostra, tra informatizzazione e
mediazione, che rendono i rapporti
più distanti e confusi, e dove di
“selve oscure” se ne trovano tante
sul “cammin di vita”, e spesso
anche ogggi è proprio la chiesa a
dover portar sulla “retta via”, per
dirla alla dantesca.
BILANCIO COMUNALE, TARIFFE INVARIATE
il Consiglio comunale di Sesto San Giovanni ha approvato il
Bilancio di previsione 2011. Come per tutti gli altri enti locali,
anche a Sesto si è vista una riduzione dei trasferimenti statali
dell’11,72%, per un mancato introito di oltre 2,5 milioni di euro.
“Senza contare – dichiara l’Assessore al Bilancio Pasqualino
Di leva – i tagli a Regioni e Province che ricadranno a cascata
su di noi con effetti che ad oggi non siamo in grado di stimare”.
L’approvazione del Federalismo fiscale, inoltre, pone altri problemi (come la compartecipazione all’Iva, che ancora non permette una stima delle entrate) che mettono in seria discussione
la possibilità per i comuni di programmare il futuro. Come conseguenza, nel bilancio 2011 la propensione all’investimento è
calata, passando dal 23,55% del 2010 al 12,74%. Anche se –
grazie all’utilizzo dei risparmi degli anni precedenti – la disponibilità economica per le opere pubbliche è destinata a salire in
maniera significativa.
“Malgrado questo – ha proseguito Di Leva – abbiamo scelto di
mantenere gli interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione, aumentando anzi del 5% i fondi destinati alla fascia
da 0 a 14 anni e del 4,5% quelli a favore della popolazione sopra
i 60 anni. Il tutto, senza andare a toccare le tariffe dei servizi, che
incidono sui costi delle famiglie”.
Unica eccezione la TARSU, ferma ormai dal 1993, che è stata
aumentata del 5% (aumento che si traduce, in media, in 8-10
euro per famiglia all’anno).
Aumenta però anche la fascia di esenzione Irpef, che passa dagli
attuali 17.500 a 18.000 euro.
“Da quando ci siamo insediati – ha dichiarato il Sindaco di Sesto
Giorgio Oldrini – la nostra scelta è stata quella di operare una
gestione oculata della cosa pubblica, operando un rigoroso controllo del debito, rispettando il Patto di stabilità e mantenendo
invariate le tariffe dei servizi per non gravare sulle famiglie sestesi. Grazie a questa impostazione, anche in una situazione di
estrema difficoltà siamo riusciti ad approvare un bilancio 2011
che non rinuncia ai servizi e anzi aumenta gli investimenti per
giovani e anziani.
Credo – ha concluso il Sindaco – che questa serietà, peraltro
certificata dallo stesso Ministero competente, sia stata capita
anche dai consiglieri dell’opposizione. Alcuni di loro, infatti,
hanno scelto di astenersi su molte delle delibere che compongono il bilancio, anche in contrasto con l’opinione del loro
gruppo consigliare”.
Soc. Editoriale L’Altra Sesto s.a.s. Sede legale via A. Costa 14 20099
Sesto San Giovanni (MI)
Anno di Fondazione 2009
Ideatori: Paolo Vino e Massimiliano Mamprin
Soci Fondatori: Paolo Vino, Giovanni Scognamiglio, Francesca Pilotto
e Alessandro Catulli
Direttore Responsabile: Paolo Vino
Responsabile Progetto: Massimiliano Mamprin
Grafica pubblicitaria: Linea Grafica Sesto San Giovanni
Hanno collaborato: Alessandra Sacchelli, Elisa Colombo,
Davide Montanari, il cavaliere inesistente, Giorgio Valleris,
“l’asterisco”, Valentina Gironi, Riccardo De Gaetano, Giulia Minghetti.
chiuso in redazione il 9 aprile 2011
La collaborazione al giornale è gratuita. Articoli e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati. Gli articoli pubblicati riflettono il pensiero dei singoli autori e non vincolano in alcun modo la
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consenso dell’editore e vietato riprodurre, con qualsiasi mezzo, il giornale o sue
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L’Altra Sesto PAG. 5
L’INTERVISTA
«HO UN GRANDE FUTURO... ALLE SPALLE»
Intervista con l’Assessore Pasqualino Di Leva, politico sestese di lungo corso
che parla di cosa farà da grande. Il nuovo Sindaco o addio alla politica?
C’è stato un importante Consiglio Comunale, che ha discusso del progetto
Piano/Bizzi sulle ex aree Falck.
Una discussione, impegnativa che ha visto
la partecipazione di gran parte dei Consiglieri Comunali. Abbiamo chiesto all’Assessore Pasqualino Di Leva, politico di
lungo corso, certamente uno tra i più
esperti, un suo commento.
D) Assessore Di Leva, come giudica la
discussione avvenuta in Consiglio?
R) E’ sempre importante, anzi determinante, su scelte di così alto valore, discutere nella sede naturale, che è l’assemblea
cittadina, i termini della discussione vanno
inquadrati, nell’ambito di valutazione, di
chi è chiamato a governare, cioè il Sindaco
e la Giunta. La relazione del Sindaco Oldrini, penso che rispondesse a tutto ciò.
Oldrini, ha inquadrato, con obiettività la
situazione allo stato dei fatti, impegnandosi a informare e a discuterne con il Consiglio, nell’evolversi degli sviluppi.
D) Gran parte della discussione si è concentrata sullo sviluppo commerciale,
qual è la sua opinione?
R) Io penso, che lo sviluppo progettuale
delle aree Falck, debba assolutamente, coniugarsi come disegno generale della città.
Le proposte che si avanzeranno, dovranno
necessariamente, inquadrarsi con la storia
della realtà esistente, e con essa dovranno dialogare. E’ importante quindi, che le scelte che si
faranno, siano scelte che rilanciano anche in
maniera moderna, l’identità di Sesto, dove lavoro, servizi, commercio, ambiente siano il pilastro su cui si fonda la città di domani. Sarebbe
sbagliato concentrare la progettazione, su una
concezione commercio/centrica, come sarebbe
sbagliato, anche una discussione solo su questo
aspetto, la cui strumentalizzazione sarebbe evidente.
D) Lei vuole dire che aspetta la proposta nel
suo complesso?
R) Certo, non è una mia richiesta, ma è quella
dovrà avvenire.
D) Ultima domanda, Lei recentemente ha rilasciato un’intervista che ha lasciato tutti
sorpresi, dichiarando la fine del Suo impegno politico per la fine della consigliatura
prevista per l’anno prossimo. Qualcuno
avanza, l’ipotesi, che Lei vuole tenersi mani
libere, per poi candidarsi, altri pensano a
forti dissidi tra Lei e la maggioranza in particolare con il PD.
R) Penso, che Sesto merita di essere governata,
nella continuità della buona amministrazione,
vanto di questa città, che premia storicamente
la sinistra da 65 anni. Oggi i tempi sono cambiati, i partiti non sono più gli stessi, e la formazione del personale politico ne risente. C’è
molto individualismo, e scarso costrutto. Se
penso a come si formavano i quadri politici una
volta, e come oggi siamo rappresentati mi vengono i brividi. Usando una felice espressione di
Vittorio Gasmann, dico <<Ho un grande avvenire dietro le spalle>>. Tuttavia, c’è modo e
modo di fare politica. Certamente io continuerò
nei modi, e nelle forme che riterrò più opportune!
D) Però, non ha risposto su presunti dissidi
con i partiti di maggioranza!
R) Grazie, e arrivederci!.
TUTTI IN SELLA
Passo, Trotto, Galoppo. Tre andature, un solo
animale: il cavallo. Tre parole, un unico concetto: fare sport imparando. Notevole per
un’associazione no profit, come quella di Via
Pisa, quartier generale in quel del Parco Media
Valle Lambro, dove tra le fronde incantate lontane dal traffico cittadino, corrono felici i cavalli di Passo, Trotto, Galoppo. E già, perché
oltre ad insegnare a cavalcare e ad entrare in
sintonia con questo splendido animale, i maestri cercano di coniugare l'attività sportiva con
la tutela ambientale del parco, raccogliendo le
cartacce sparse, ma pensano anche al volontariato sociale (aderendo ai Garibaldini Volontari a cavallo per la Protezione Civile) e tifano
per la solidarietà (attivando corsi gratuiti per
diversamente abili e minori in situazioni di disagio). Dopo l’intervista di alcuni mesi fa,
siamo tornati a parlare con Massimo, portavoce dell’Associazione, che ci narra delle loro
attività.
mantenete?
Essendo un'associazione no-profit non possiamo parlare di prezzi ma di contributi che gli
associati corrispondono per partecipare alle attività (rivolte esclusivamente ai tesserati Passo
Trotto Galoppo). Dunque per salire in sella è
necessario iscriversi all'associazione e la quota
per il 2011 è di 25 euro. Poi proponiamo abbonamenti di 5 lezioni da 30 minuti (40 euro)
oppure, per i più esperti 5 lezioni da 60 minuti
(70 euro). Con i più piccoli facciamo delle passeggiate per il parco da 15 minuti (5 lezioni da
15 min, 20 euro). Le lezioni vengono fissate su
appuntamento. Parallelamente in questi giorni
stiamo già raccogliendo le iscrizioni per le Settimane Verdi, i nostri centri estivi. Per questo
Vi rimando al nostro blog www.passotrottogaloppo.blogspot.com. Siamo già sommersi dalle
richeste e dalle adesioni!!! Per la precisione il
contributo per le Settimane Verdi (da lunedì a
venerdì, dalle 8 alle 18) è di 130 euro.
Con la natura che si risveglia quali attività
speciali proporrete agli amanti dell’equitazione?
Iniziative che ci frullano in testa ne abbiamo
diverse, ma una programmazione precisa ancora ci manca. La pianificazione non è il nostro forte! Presto col favore della primavera
avremo diverse occasioni per portare Eliseo e
Nuvola (2 dei loro cavalli) in città per i “battesimi della sella”, ovvero portare a spasso per
la città i cavalli. Ci piace dedicarci a questa attività a titolo gratuito perché vogliamo moltiplicare le occasioni per far conoscere i nostri
bardigiani (i cavalli) a tutti i bambini, senza
farci cercare ma arrivando come per magia
sotto i loro palazzi, nei loro quartieri. Anzi il
nostro sogno è fare in modo che a Sesto San
Giovanni trovarsi a tu per tu con un cavallo
non sia un evento sporadico ma un incontro
frequente e ordinario, anche se ovviamente rimane un animale straordinario. A proposito,
domenica 5 giugno saremo allo SpazioArte
con un battesimo della sella speciale perché
raccoglieremo fondi per Emergency. Sarà l'occasione per fare due belle cose in un colpo
solo: salire in sella e sostenere un'importante
associazione che garantisce cure gratuite alle
vittime della guerra e della povertà.
Buono a sapersi. Prima accennava al ruolo
che la famiglia Melzi ha giocato per la Vostra Associazione…
Abbiamo conosciuto la famiglia Melzi l'autunno scorso durante una delle psicogeografie
organizzate dal Presidente del PMVL in compagnia delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie), di alcuni tecnici del settore Qualità
Urbana e altre associazioni che lavorano sul
parco. Esplorare l'aerea su cui insiste la cava
Melzi (o meglio ex cava, visto che si dedicano
solo alla trasformazione e non più all'estrazione) è stato molto affascinante perché è un
angolo di città veramente suggestivo. Il sopralluogo ci ha condotto in questo paesaggio
lunare interrotto, quando meno te l'aspetti, da
prati verdi popolati da lepri, conigli selvatici,
cornacchie, merli, anatre e tanti altri. Un territorio contraddittorio in cui è tanto forte il segno
della mano dell'uomo quanto quello della forza
della natura. E chiacchierando abbiamo scoperto la grande passione della famiglia Melzi
per gli animali e in particolare per i cavalli.
Così siamo entrati in sintonia e abbiamo raccontato il nostro progetto, il nostro impegno
per il parco e l'idea di arricchire la città di Sesto
San Giovanni con la presenza di cavalli. Tutto
ciò è piaciuto molto ai Melzi che non ci hanno
pensato due volte per offrire ospitalità ai nostri
cavalli e un supporto fondamentale alla nostra
associazione.
ALESSANDRA SACCHELLI
E per chi volesse, visto le temperature che si
alzano, fare un giretto a cavallo in vostra
compagnia? Per essere partici, che prezzi
L’Altra Sesto PAG. 6
POLITICA
UNESCO, SESTO NON S’ARRENDE
Ma la concorrenza è spietata. E dal Comune dicono «Avanti, ma non sarà facile»
Il cammino è ancora lungo ed è lastricato di ostacoli, ma Sesto non si arrende. A tre anni di distanza dall’avvio
del percorso di candidatura per portare Sesto nell’Olimpo dei siti che
fanno parte del patrimonio Unesco, il
Comune fa sapere che l’architetto
Adele Cesi, funzionaria dell’ufficio
patrimonio Unesco del ministero dei
Beni culturali ha visitato la nostra
città nei giorni scorsi. Al termine del
‘sopralluogo’, il funzionario ha sentenziato che: «il patrimonio c’è ma
oggi è inaccessibile». Insomma, la
porta non è chiusa, ma neppure spalancata. Dal Comune fanno sapere
che: «... Pur tra le difficoltà che un
progetto di candidatura italiano può
incontrare, legato sia al fatto che una
parte del patrimonio deve ancora essere riqualificata, sia alla consistente
presenza di siti del nostro Paese già
presenti nel patrimonio mondiale
Unesco, il percorso di Sesto andrà
avanti». Insomma, l’impegno è stato
ribadito, ma si evince chiaramente
anche l’invito alla prudenza e ad abbandonare facili entusuasmi. La cosa
è diffcile. Molto difficile.
La nostra città si candida nella sezione
«Paesaggio cultutrale evolutivo». Una
categoria nella quale sono già presenti
meraviglie del nostro Paese come la
chiesa di Santa Maria delle Grazie, il
Palazzo Reale di Caserta, le Residenze Sabaude e la piazza del Duomo
di Pisa. Oltre a quella sestese, che
punta tutto sull’archeologia industriale, un’altra candidatura importante è quella di Crespi d’Adda, con il
suo villaggio operaio. E per i prossimi
cinque e più anni difficilmente Sesto
riuscirà ad imporsi, dal momento che
la lista di aspiranti conta già 40 candidature - vedi tabella (arcipelago
della Maddalena, i centri storici di
Lucca e Parma e Volterra, la Via
Appia, le grotte carsiche pugliesi...).
Il carroponte di via Granelli.
Sotto: la lista delle candidature italiane per l’Unesco
ASILI NIDO,
OBIETTIVO LISBONA
Approvato l’ordine del giorno della
consigliera sestese Roberta Perego (Pd)
Il 23 marzo scorso è stato approvato in Provincia un
Ordine del Giorno presentato da Roberta Perego, in cui
si chiede l'impegno non solo per la realizzazione di
nuove strutture per la Prima Infanzia, ma anche per la
valorizzazione delle strutture già esistenti, attraverso il
sistema dei convenzionamenti con i Comuni e le Associazioni di rappresentanza.
Qual è la situazione attuale?
Innanzitutto è doveroso premettere che quando parliamo
di servizi alla Prima Infanzia
noi abbiamo l'esempio del nostro Comune, che è particolarmente virtuoso in questo
settore; tuttavia la situazione
rimane piuttosto critica in
altri Comuni della Provincia
di Milano, che è tra le Province con il più alto tasso di
occupazione
femminile.
L'obiettivo che ci si auspica di raggiungere è quello di
Lisbona, che prevedere di riuscire ad offrire i Servizi
alla Prima Infanzia almeno al 33% della popolazione
compresa tra 0-36 mesi.
Qual è invece il Suo obiettivo?
Ho scelto di presentare in Consiglio Provinciale un Ordine del Giorno durante la discussione del Bilancio di
Previsione 2011 per chiedere
alla Provincia un maggior
sforzo nella collaborazione con
i Comuni, così da favorire la
realizzazione di nuovi asili
nido. Allo stesso tempo, convinta che per fronteggiare il numero sempre crescente di
domande per i Servizi alla
Prima Infanzia sia importante il
sistema delle Convenzioni tra
Comune e strutture private già
esistenti, ho chiesto di realizzare un tavolo tra Provincia,
Comuni e Associazioni di Riferimento delle struttue private,
così da poter contribuire - e io spero anche economicamente - alla realizzazione di convenzionamenti.
@
lettera
LA PISTA CICLABILE
DI VIALE MATTEOTTI..
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione la circolazione in V.le Matteotti in Sesto
S.G, in particolare la libera circolazione delle biciclette.
Avete mai provato a percorrere in bici, detto viale, in ambo i sensi? Avete mai
provato il percorso con l'autobus o altro mezzo ingombrante, di fianco? Sarebbe
interessante misurare lo spazio tra bus ciclista e macchine in sosta. Tenuto conto
che un ciclista, specie se anziano, difficilmente mantiene una linea retta, facile
essere urtati o urtare. Certo le statistiche diranno che il tasso d'incidenti dovuti
al rischio sopraesposto é nullo o quasi. Rimane il fatto che i ciclisti quando sono
affiancati dal bus, o mettono i piedi a terra o si infilano in qualche spazio tra le
macchine in sosta. Se i conducenti di bus o di altro mezzo ingombrante sono prudenti, rallentano fino a che il ciclista non si defila. Ho posto, a mio modesto
modo di vedere, un problema reale. Non ho una soluzione. Un pensierino, visto
lo spazio a verde posto fra le due carreggiate, mi frulla in testa, dico solo pensierino. Viste le varie riqualificazioni che il Comune ha in corso, sono sicuro
che abbia in pectore anche la soluzione del problema a beneficio dell'incolumità
di noi poveri ciclisti.
Lettera firmata
L’Altra Sesto PAG. 7
ATTUALITA’
RANDAGI, DIETROFRONT DEL COMUNE
A due anni dalla controversa assegnazione al canile di Pantigliate per curare i
cani accalappiati a Sesto, l’Amministrazione fa retromarcia: ecco un nuovo
bando. L’obiettivo è favorire di più l’adozione degli amici a quattro zampe
C’era una volta la Lega Nazionale per la
difesa del cane. Nella sede di Redecesio di
Segrate dell’associazione c’erano anche i
randagi accalappiati a Sesto San Giovanni.
Pochi, cinque o sei al massimo.
Poi, due anni fa, nel 2009, il Comune di
Sesto decide di rimettere la palla al centro
e dà il via a un nuovo bando per la gestione
dei trovatelli sestesi. Lo vince il canile ‘Il
Molino’ di Pantigliate, con un’offerta mi-
MENO RANDAGI PER LE STRADE
«Il numero di randagi è sceso in maniera
sensibile. Da una parte – ha spiegato
l’Assessore all’Ambiente Lella Brambilla - sta entrando a regime l’obbligo del
microchip che permette - dopo i dieci
giorni di permanenza obbligatoria nei canili sanitari - di restituire immediatamente l’animale al suo padrone. E’ poi
migliorata la cultura di chi adotta un cane
e i fenomeni di abbandono sono più rari.
D’altra parte – ha concluso l’Assessore –
dobbiamo ringraziare il grande lavoro
fatto dall’associazione ambientalista
LEAL che, al canile sanitario di Lissone,
si adopera per promuovere l’adozione.
Negli ultimi due anni, grazie a questo im-
pegno, sono stati infatti una dozzina i
cani “sestesi” che hanno ritrovato una famiglia”.
La gara d’appalto per l’affidamento del
servizio di custodia prevedeva delle premialità per le strutture più piccole (il massimo consentito era di 200 cani) e con il
miglior rapporto numerico tra operatori e
cani ospitati.
L’offerta vincitrice è stata quella del “Canile Cani Sciolti”, gestito dalla Cooperativa sociale ONLUS La Goccia di Pozzo
d’Adda, al costo di 3 euro al giorno per
animale. Il canile prevede una capienza
massima di 60 posti. Ad oggi i cani ospitati sono 28.
LA PROTESTA SU FACEBOOK
BASTA CONVEZIONI CON IL CANILE DI PANTIGLIATE E ZELO B.
PERSICO. Questo il titolo di una pagina
su Facebook, il social network più usato
nel nostro Paese.
Questa la descrizione della pagina. Da
decenni i canili di Pantigliate e di Zelo
Buon Persico sono le strutture di riferimento per molti comuni dell'hinterland
milanese. Prima della legge 281 i cani
accalappiati e condotti qui venivano "siringati" senza pietà. Dopo il 1991, i randagi ospiti hanno avuto una pessima
qualità della vita: box angusti, cibo di
pessima qualità, cure mediche inesistenti, sterilizzazioni saltuarie.
Vani sono stati i tentativi di associazioni
serie di svolgere un lavoro continuativo
che consentisse ll'adozione dei cani: tutti
coloro che danneggiavano il business dei
proprietari affidando troppi animali
sono stati cacciati uno dopo l'altro. Le
intimidazioni e le minacce del proprieta-
rio (o le vere e proprie aggressioni fisiche) hanno impedito a molti di sporgere
denuncia.
Noi diciamo "basta" a questa vergogna
e vogliamo fare pressione sui comuni affinchè:
- valutino con attenzione se tali strutture
rispondano ai requisiti previsti per
legge, in particolare dopo l'approvazione della nuova legge regionale
- verifichino le condizioni dei propri randagi ospiti in questi due canili e controllino il numero effettivo di animali a
proprio carico
- impongano alla proprieta' la presenza
di una associazione di propria fiducia e
promuovano le adozioni con i mezzi a
propria disposizione. Riteniamo inaccettabile che nel 2009, in una provincia
come quella di Milano, esistano situazioni di questo genere, che persistono da
lungo tempo con la connivenza di vari
soggetti pubblici e privati.
gliore rispetto ai concorrenti. Niente di
strano. Stessa strada imboccata anche dall’amministrazione comunale di Cornate
d’Adda. Da quel momento però, sul web, si
scatena un’ondata di polemiche. Gli stessi
volontari della Lega di Redecesio di Segrate decidono di adottare i cani ‘sestesi’
per non trasferirli in quel di Pantigliate.
Siti web e portali animalisti si scagliano
contro l’affidamento. Negli anni scorsi i
gestori della struttura di Pantigliate sono
balzati algi ‘onori’ delle cronache per il
caso di altri canili che avevano in gestione
come quello di Zelo Buon Persico. Basta
digitare su un qualsiasi motore di ricerca
‘canile di Zelo Buon Persico’ per trovare
decine di pagine web, post e messaggi sull’argomento. Di complimenti però se ne
leggono pochi, anzi. Queste però sono solo
voci di corridoio, pettegolezzi. Ma c’è di
più.
Negli anni scorsi i controlli dei Nas avevano rilevato la presenza di carogne e pessime condizioni igieniche nella struttura di
Zelo. Prima ancora, nel 1997, il padrone
del canile (che è lo stesso di quello di Pantigliate) era stato denunciato dall’allora
presidente di Gaia, Stefano Apuzzo, per il
comportamento di un addetto che, invece
di accalappiare un aggressivo cane randa-
gio gli avrebbe aiazzato contro un altro
cane.
Storie note al mondo grazie al web. Ciò nonostante il Comune di Sesto aveva deciso
di rispettare l’esito della gara e affidare i
cani al Molino. Nonostante un altro comune come quello di Pessano, nel frattempo, avesse già scelto di disdire la
convenzione con Pantigliate per le inadeguate condizioni in cui versavano i cani.
Nonostante il blitz degli amministratori del
Comune di Gorgonzola di qualche anno
prima che, nel 2003, andarono nel canile di
Pantigliate (col quale erano ovviamente
convenzionati) e tornarono a casa con cinque dei loro cani che non scoppiavano di
salute. Ma per l’assessore all’Ambiente di
Sesto, Lella Brambilla: «Il Comune ha verificato più volte le condizioni della struttura di Pantigliate, anche con sopralluoghi
anche a sorpresa dei nostri veterinari».
Adesso che l’affidamento è scaduto, toccherà alla Cooperativa ‘La Goccia’ di
Pozzo d’Adda curare i quattro randagi sestesi ospitati a Pantigliate. La scelta di rimettere in gara il servizio sembra quindi
dettata solo dalla volontà di trovare strutture che favoriscano maggiormente percorsi di adozioni piuttosto che fornire
semplici stalli per le bestie.
L’Altra Sesto PAG. 8
SESTO DI IERI E DI OGGI
TUTTA LA VITA PER LA POLITICA
Ruggiero Lattisi nel ricordo del figlio Silvano: «Innamorato del suo lavoro»
“In famiglia si avvertiva la sua presenza
anche quando non c’era. E’ inutile negare che
ciò accadeva spesso dato che mio padre era
spesso fuori o impegnato in una delle innumerevoli e lunghe telefonate che arrivavano a
casa nostra in qualsiasi momento. Era comunque sempre presente, anche quando materialmente non era lì.
Era per noi un punto di riferimento: se mia
madre lo era per il lato “dell’assistenza”, si
occupava di noi, ci faceva da mangiare, ci
aiutava ad addormentarci ecc.. lui lo era per il
confronto, per lo scambio di idee, per la
scuola. Capitava che avessi qualche difficoltà
con un tema o con un problema di matematica, lo aspettavo fino a mezzanotte o lo svegliavo presto la mattina seguente
chiedendogli aiuto e lui si metteva accanto a
me e insieme “saltavamo l’ostacolo”. Ci teneva all’istruzione, come tutti i padri voleva
per noi quello che lui non aveva avuto.
Era un oratore, ascoltarlo era un piacere.
Forse era questo il suo più grande pregio: sapeva parlare ma soprattutto farsi ascoltare.
Una volta i comizi si facevano in piazza e lui
riusciva a radunare i sestesi e rapirli coi suoi
discorsi.
Appena poteva dedicava a me e mio fratello
più piccolo il suo tempo e le sue energie, riuscendo a far diventare il suo lavoro un mondo
a parte che non interferiva col nostro: ci portava in giro, parlava con noi, veniva a vedere
le nostre partite di calcio… Ma a mia madre
non bastava, gli rimproverava sempre di lasciarla troppo tempo sola con noi e di conseguenza lei non riusciva a occuparsi di tutto.
Quel “tutto” erano i mestieri, la spesa, le lavatrici.. le faccende di casa insomma.
Mio padre era innamorato del suo lavoro e lasciarlo è stata dura per lui. Dall’oggi al domani ha dovuto reinventarsi una nuova vita,
non sapeva da che parte girarsi e dove andare.
Era ricercato, conosciuto da tutti e si sentiva
inutile. Noi abbiamo cercato di stargli più vicini possibile ma ha sofferto molto quando è
uscito dalla politica; era come se una parte di
lui se ne fosse andata”.
ELISA COLOMBO
BASSOLI: «UOMO ONESTO
E SINCERO. GRAZIE»
Mi ha fatto molto piacere che mi sia stato chiesto di scrivere qualcosa di Ruggero Lattisi,perché penso che persone come lui che molto
hanno dato alla città, debbano essere ricordate
e conosciute in particolare dai più giovani,che
guardano a quegli anni come a qualcosa di
un’altra epoca.Ma una società che vive solo
nel presente e non ha radici rischia di non
saper resistere agli scossoni dati dai cambiamenti epocali a cui stiamo assistendo.Divenni
sindaco nell’ottobre del
1985 di una giunta monocolore PCI perché la storica
alleanza tra socialisti e comunisti si era incrinata sul
progetto per il futuro della
città. Sesto cominciava allora a vivere sulla propia’
pelle’la riduzione dei posti
lavoro e della produzione
che porterà poi alla chiusura definitiva delle grandi
fabbriche.
Lattisi era stato uno dei più
impegnati a ricucire l’alleanza di sinistra,con la bonomia che gli era propia
ma anche con la passione politica che lo portava certe volte a urlare con una grinta che riusciva a impressionare che non lo conosceva
.Anche per questo era la persona giusta a fare
il vice sindaco, di un sindaco giovane per di più
donna,in una città dove non si facevano i cioccolatini ma l’acciaio.
Lui seppe cogliere la novità e non si comportò
mai in modo “maschilista”come si diceva allora.
Si trattava di far uscire la città da una situazione d’incertezza,la domanda a cui dovevamo
rispondere era:”senza le fabbriche cosa sarebbe stata la città operaia per eccellenza, che
aveva costruito il suo mito sulla forza politica
e sociale dei lavoratori e del contributo dato
alla Resistenza. Come era possibile difendere i
diritti dei lavoratori e nel contempo dare un futuro alla città riutilizzando le aree già dimesse,migliorando la qualità urbana e
favorendo la nascita di nuovi posti di lavoro?
Devo dire che lui seppe dare un contributo importante al progetto per il riutilizzo delle aree
già dimesse,che venne messo in atto nel quadro di un globale ripensamento di Sesto , che
da città-fabbrica doveva diventare la città dei
lavori e doveva riqualificarsi sul piano ambientale e culturale per poter accogliere l’innovazione in tutti i campi.Alcune volte abbiamo
avuto motivi di scontro,ma mai è mancato da
parte sua lo spirito di leale
collaborazione nell’interesse della città.Le sono
sempre stata grata per questo,per quel rapporto onesto e sincero che ci ha
sempre aiutato ad affrontare anche i momenti più
difficili.Lattisi aveva un
grande senso delle istituzioni che voleva dire prima
di tutto servizio e lavoro per
la città, senza risparmiarsi,rapporto costante
con i cittadini e le istituzioni che li rappresentavano,
orgoglio
di
rappresentare una città di grande valore a cui
anche in campo nazionale si guardava come a
un
mito,la
famosa
“Stalingrado”d’Italia..Aveva anche qualche
debolezza, come tutti gli esseri umani, che lo
rendeva molto simpatico.Ricordo che una volta
si impuntò perché non voleva partire dal binario 17 della Stazione Centrale.
Dovevamo andare a Roma a rappresentare la
nostra città in una importante cerimonia nazionale,ma lui riteneva che quel numero non
fosse di buon auspicio,alla fine vinse il suo” famoso”delle istituzioni,e partimmo.Non è facile
trasmettere la grande speranza e passione che
animò uomini come lui che avevano vissuto
la Resistenza e la ricostruzione,ma certo se la
nostra città è sempre stata all’avanguardia in
molti campi lo dobbiamo anche a persone
come lui .
Sen. Fiorenza Bassoli (PD)
L’Altra Sesto PAG. 9
IL COMMERCIANTE DEL MESE
20 ANNI DI LAVORO IN VIA CATTANEO
Nicola è uno dei pochissimi calzolai rimasti. Un mestiere difficile in via d’estinzione
DI ELISA COLOMBO
è difficilissimo potersi permettere un apprendista”. Amara Verità.
Il sole delle due di pomeriggio, una via “E’ un mestiere che si deve fare per pasCarlo Cattaneo semi deserta e la decalco- sione, non per arricchirsi. Io entro in nemania di un pinguino natalizio che fa ca- gozio la mattina felice di quello che
polino dalla porta a vetri del negozio. faccio, non vedo il guadagno ma il la“Calzoleria Nicola”, così recita l’insegna: voro”, conclude Nicola. “ Il lavoro è cosono arrivata. Apro la porta a vetri, il cam- stituito per l’80% dalla manodopera, la
panello suona e una folata di colla misto gomma non va a male per intenderci, ma
gomma mi accoglie, è un odore gradevole. è molto difficile riparare: non si deve ve“Arrivo!” grida una voce dal retrobottega. dere che la scarpa è stata trattata. L’attenInizio a guardarmi intorno: scaffali pieni zione ai materiali inoltre è fondamentale,
di borse, scarpe, scatole e sacchetti di devono essere di primissima qualità:
carta bianchi, quelli che normalmente quando la scarpa si rompe nessuno va a
contengono il pane. In men che non si reclamare alla casa produttrice o nel nedica si materializza un uomo in maniche gozio in cui l’ha comprata ma se dopo
di camicia e grembiule blu. E’ Nicola, uno esser stata riparata si scuce o si scolla nuodei pochi calzolai rimasti nella nostra vamente il cliente si lamenta col calzolaio.
città.
Quindi bisogna fare attenzione, anche per“Sono arrivato qui nel 1969, dalla provin- ché al giorno d’oggi i materiali usati per la
cia di Bari e da allora faccio questo me- produzione sono diversi e di difficile restiere. A quel tempo i ragazzini venivano peribilità. La soddisfazione è molta, un
subito mandati in bottega, ad imparare un cliente contento di riavere sistemate le sue
qualche mestiere: scuola e bottega, questa scarpe con puntualità o le commissioni da
era la solfa” ci dice. “In quegli anni parte di negozi di un certo calibro mi renc’erano cinque calzolai nel raggio di cento dono ancora più appagato. Non è comunmetri, ora sono uno dei pochi rimasti. E’ que un mestiere costante ma va in base
un lavoro che nessuno vuole più fare: alla moda e al tempo: se la moda sono le
troppo faticoso, io lavoro anche dieci/un- zeppe io lavoro poco così come se fa
dici ore al giorno, oltretutto “gli odori del molto freddo poiché la gente esce meno e
mestiere” rischiano di essere portati a casa consuma ancora meno”.
e ad alcuni non piace. Oltretutto non ci Dopo più di vent’anni Nicola conserva
sono gli incentivi per insegnare a farlo: ancora la dedizione al mestiere e la pasnon esistono scuole professionali che for- sione per farlo e ogni mattina alza la sermino e tra le tasse, l’affitto e le altre spese randa felice.
L’Altra Sesto PAG. 10
ATTUALITA’
UN GRUPPO DI ATLETI SPECIALI
Dall’hockey alla canoa. Lo sport, occasione per divertirsi e imapare
Il giorno 27 gennaio 2010, più di un
anno fa, si è costituita l’associazione
SPORTIAMO ONLUS, organizzazione
non lucrativa d’utilità sociale.
L’associazione si dedica ad attività ludiche mirate all'integrazione e alla possibilità di avviamento alla pratica
sportiva per i disabili.
L’associazione persegue i seguenti
obiettivi: lo sviluppo e la diffusione di
attività sportive tra le persone disabili,
intese come mezzo di formazione
psico-fisica e morale dei soci, mediante
la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa, con particolare riferimento alla promozione e all’attività
didattica.
“Si tratta di un’innovazione nel campo
perché se prima i bambini erano indirizzati ad un’unica disciplina, ora hanno
la possibilità di abbracciarne diverse,
per permettere a ciascuno di meglio
esprimere il proprio talento a seconda
delle capacità fisiche o intellettive. Grazie all’aiuto di un team professionale
composto anche di psicologa e fisioterapista, il bambino è aiutato nell’affrontare il suo percorso di sviluppo
attraverso le discipline più confacenti,
onde evitare che la non riuscita causi
traumi o abbandono totale dello sport.
Le basi sono innanzitutto il gioco e lo
stare insieme, poi viene lo sport, per acquisire consapevolezza di sé ed imparare a stare insieme. Molti anche i
bambini autistici che grazie al gioco
hanno ritrovato la serenità della condivisone. E ultimamente – spiega ancora
Marco Buscicchio, appassionato presidente dell’associazione e 12 volte campione italiano di atletica in carrozzina –
è in atto il processo di integrazione con
bambini normodotati affinché già da
piccoli capiscano che la diversità può
essere solo motivo di incontro. E allora
li mettiamo anche sulla carrozzina per
far capire loro la fatica che fanno gli
amici”.
Il ritrovo è ogni venerdì dalle 17 alle 19
nella palestra delle scuole elementare e
media di Bosisio Parini (Lecco). E
quando fa più caldo sulla canoa o in piscina.
Tante sono le associazioni sportive che
si prestano per dimostrazioni per i piccoli.
La storia di Sportiamo è una storia in
espansione: il presidente ci spiega fieramente che era partito con soli 3 bambini e ora ne conta 51, dato risalente
all’ultima pizzata. Perché l’associazione non è solo sport, ma è anche occasione di ritrovo al di fuori della
palestra, con famiglie e amici.
Un grandissimo traguardo per chi come
Buscicchio coglie nell’essenzialità e
nella semplicità di un sorriso un obiettivo di vita.
L’agenda, come sempre pienissima, per
i prossimi mesi prevede:
25-04 Handbike maratona del santo
42,195 Km
14-05 Wheelchair Hockey-dimostrazione con l'atleta nazionale Mattia Muratore
21-05 Wheelchair tchouckball dimostrazione con l'atleta Andrea Lanza
05-06 Saggio di fine anno all'interno
della manifestazione Csi a Bulciago
19-06 Campionato Italiano a cronometro di handbike a Mogliano Veneto
TV
31-07 Tutti in canoa a Mandello del
Lario
08-10 Prima giornata del Wheelchair
Tennis
10-10 Handbike Maratona di carpi
(Mo)
24-10 Handbike Maratona di Venezia
GIULIA MINGHETTI
L’Altra Sesto PAG. 11
SVAGO
Una voce
per Sesto
Sono ancora aperte le iscrizioni al concorso canora
«Una voce per Sesto». Per
iscriversi è necessario scaricare il modulo dal sito
www.saleprova.net. Chi
passerà le selezioni parteciperà alla gran finale del 7
maggio a SpazioArte. Per
ulteriori informazioni visitare il sito web: www.sestosg.net.
Vacanze,
i buoni
Ripartono i buoni vacanze,
ovvero i bonus da spendere
nelle località turistiche
come hotel, campeggi, ristoranti... Da quest’anno,
chi lo desidera, potrà essere
aiutato nella compilazione
della domanda per accedere
ai buoni rivolgendosi alla
segreteria del settore Servizi alla persona del Comune in via Benedetto
Croce 12. Per info:
www.sestosg.net.
UN INNO ALLA PACE
DI RICCARDO DE GAETANO
Si era appena alzato, si passava
la mano fra i capelli spettinati
mentre, lasciandosi alle spalle
l'esotico corpo nudo della sua
seducente compagna, si avviava
verso lo specchio sopra al lavandino. I tenui raggi di sole di
quella fresca mattinata attraversavano le finestre bagnate illuminando la stanza di suggestivi
colori. John, ancora assopito,
immerse il viso nell'acqua tiepida e si asciugò la mente da
tutte le preoccupazioni che lo
stavano assillando.
Il salone dall'altro lato della
casa non era ancora arredato e
forse non lo sarebbe stato mai,
conteneva solamente un pianoforte bianco Steinway posto davanti all'enorme parete a vetri
che dava sul giardino.
Appoggiando una mano sul cuscino si avvicinò alla sua sognante innamorata, le diede un
bacio e, guardando nuovamente
il libro di poesie che lei aveva
scritto, sorrise fiero e corse ispirato davanti all'immobile stru-
scavare nel proprio ego e ritromento.
Quella distesa di tasti lucidi e le- vare l'origine delle emozioni che
lo accompagnavano da
vigati suscitavano un certo
ormai
troppo
timore reverentempo.
ziale, soIl riverprattutto
bero
s e
na-
turale
come
della sala
John non
vuota e le sue
eri dotato di
pareti immacolate
una tecnica particolarmente sviluppata ma, era sembravano imprimere una
proprio questa sensazione di di- forza straordinaria ai suoni dei
sagio che gli serviva adesso per primi accordi. Lo sguardo di
John si sollevò dalla sua mano
sinistra e cercò di raggiungere il
leggio dove ritti sull'attenti
aspettavano un paio di fogli
pentagrammati e un quadernino
con un vecchio testo cancellato
con una vigorosa scrollata di
penna. Accanto alla violenta
correzione c'era una sola parola,
evidenziata da una nuvoletta che
la circondava.
John ascoltò il suggerimento
che si era appuntato e di gettò,
insieme a una manciata di accordi, scrisse il testo della sua
canzone. La sagoma in penombra appoggiata alla porta si avvicinò in silenzio al suo diletto
compositore e, senza aprire
bocca, gli chiese dolcemente il
quaderno.
Amava iniziare a leggere dal
fondo e si commuoveva ancora
davanti alla firma del suo uomo
così, partendo da John Lennon,
scorse la pagina fino alla vistosa
correzione, sorridendo una lacrima le corse giù per le labbra
precipitando dentro alla nuvoletta disegnata, accanto alla parola “Imagine”.
L’Altra Sesto PAG. 12
L’ANGOLO DELLA CULTURA
Sotto copertina
VIENI VIA CON ME, ANZI RESTIAMO
Dopo il successo televisivo ecco nuovo il libro di Roberto Saviano
DI DAVIDE MONTANARI
Non c’è dubbio che Vieni via con
me sia stato l’evento televisivo
dell’anno. Il programma ideato e
condotto da Fabio Fazio e Roberto
Saviano, noto e fin troppo discusso autore del bestseller internazionale Gomorra, con i suoi
quasi 9 milioni di spettatori di
media, è stato più seguito delle
partite di Champions League e dei
reality show che affollano il palinsesto televisivo italiano, Grande
Fratello su tutti.
Ora quello che è stato da molti definito un fenomeno non solo e non
tanto televisivo, ma anche e soprattutto culturale, per come ha affrontato tematiche quali la legalità,
la moralità o l’etica, è un libro che
rende di nuovo accessibili al pub-
al cinema
blico alcune storie e realtà italiane
in una forma ampiamente rivista e
arricchita, puntando a farle diventare, ancora una volta, storie di
tutti.
Storie, otto in tutto a cui corrispondono altrettanti capitoli, volti
in fondo a dare dell’Italia un unico
ritratto, allo stesso tempo di denuncia e di persone, che ripercorrono e scavano dentro alcune delle
ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro Paese. Dal mancato
riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, al subdolo meccanismo della macchina del fango
(espressione entrata ormai a far
parte del linguaggio comune), passando per l’espansione della criminalità organizzata al Nord, tema
che fece molto scalpore suscitando
le reazioni di diversi esponenti del
Pdl e soprattutto della Lega Nord,
e per l'infinita emergenza rifiuti a
Napoli. Accanto alla denuncia
“giornalistica” c’è poi, come
detto, il racconto, commosso e ammirato, di vite vissute con onestà e
coraggio: la sfida senz'armi di don
Giacomo Panizza alla ’ndrangheta
calabrese, la lotta di Piergiorgio
Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione
di Piero Calamandrei. Storie che
ogni volta che vengono rispolverate pongono l’accento su qualcosa
che
non
dovrebbe
appartenere ai dibattiti, soprattutto
a quello politico, ma unicamente
alla volontà, alla scelta, del singolo.
Esempi su cui possiamo ancora
contare per risollevarci e costruire
un’Italia diversa.
NOI CREDEVAMO, LUCI E OMBRE DEL RISORGIMENTO
Per eleggere il film del mese questa
volta vale la pena fare un passo indietro e ripescare un film noto forse più per la polemica
relativa alla scarsa distribuzione nelle sale nostrane
che per una qualità sempre più rara da trovare nel panorama cinematografico italiano degli ultimi anni e
che gli va senza dubbio riconosciuta: quella di essere
un film coraggioso.
Stiamo parlando dell’ultimo film di Mario Martone
incentrato sul tema italiano dell’anno, ovvero il 150°
anniversario dell’Unità d’Italia. Il film, che sta per
uscire in Dvd, si intitola Noi credevamo e segue le vicende di tre giovani ammiratori di Mazzini e delle sue
idee, prosegue con le lotte garibaldine e finisce con
l’Unità, gettandoci sopra un sacco di ombre. L’occasione del 150° e il revisionismo storico dominante, che
vede il Risorgimento come una sciagura per il Nord,
quasi impongono una rivisitazione del tema, che Martone mette in scena con un’accuratezza per la ricostruzione storica a volte eccessiva. Tema che è senza
dubbio il carattere ripetitivo della politica italiana:
oltre alla divisione in due fronti (repubblicani e mo-
narchici) emerge con chiarezza l’incapacità a fare
fronte comune, la spinta inarrestabile a dividersi a diffidare gli uni degli altri all'interno dello stesso schieramento. Noi credevamo è quindi un’opera che rilegge
la situazione italiana di oggi, e quindi chi siamo e cosa
siamo diventati, proprio attraverso il collegamento diretto col Risorgimento.
Un’opera assolutamente non celebrativa su una fase
storica di cui il popolo, come spesso accade, ha finito
con l'essere più spettatore o oggetto che non protagonista in grado di decidere del proprio futuro.
L’Altra Sesto PAG. 13
STRANEZZE SESTESI
I CITTADINI CHIEDONO,
L’AMMINISTRAZIONE RISPONDE
L’assessore all’ambiente di Sesto, Ersilia Brambilla, risponde alle
nostre domande sulle stranezze sestesi pubblicate sullo scorso
numero de L’Altra Sesto
QUELLE STRANE MONTAGNETTE....
In via Pisa, all’ingresso del Parco della Media Valle del Lambro ci sono «collinette» dalla forma strana. Cosa sono?
Quelle strane montagnette si trovano in un’area del Parco della
Media Valle del Lambro, esattamente alla Porta Meridionale: l’area
in questione è stata messa sotto sequestro da parte della prefettura di
Milano quindi è un’area non accessibile al pubblico e per questo
motivo è stata recintata.
L’area richiede un intervento prima di caratterizzazione ( procedura
prevista dalla legge per venire a conoscenza degli inquinanti presenti)poi di bonifica vera e propria; possiamo ipotizzare che siano
cumuli di inerti ( piastrelle, mattoni resti di muratura) scaricati abusivamente molti anni fa . Purtroppo l’intervento è particolarmente
oneroso e non è quindi stato inserito, al momento, nella programmazione degli interventi dell’Amministrazione Comunale. Auspichiamo che vengano messe a disposizione risorse per questo tipo
d’interventi anche dalla Regione e dalla Provincia , affinchè non vengano a gravare sulle sole casse del comune.
IL RILEVATORE RUMOROSO
Funziona o non funziona? L’apparecchio in via Cesare da Sesto ha il monitor spento ma emette strani rumori. Cosa rileva?
Stiamo parlando della centralina di rilevamento degli inquinanti nell’aria collocata in via C. da Sesto, centralina di proprietà di ARPA
(Agenzia Regionale per l’Ambiente) che rileva due specifici inquinanti,
CO (monossido di carbonio) e NO2 (Biossido di azoto).
La centralina non rileva PM10 e PM 2,5 (polveri sottili) ritenuti oggi gli
inquinanti più pericolosi per la salute dei cittadini. La centralina fa parte
della rete di rilevamento della Qualità dell’aria della Regione, i dati rilevati sono pubblicati giornalmente sia sul sito di ARPA che su quello
del nostro Comune, ma non compaiono nel monitor di fianco alla centralina, poiché tale monitor da tempo è fuori uso. Abbiamo chiesto ad
ARPA di intervenire per spostare la centralina e rimuovere il monitor
rotto proprio in occasione del progetto di rifacimento del giardino storico di Villa Zorn. ARPA ci ha informato che stanno rivedendo tutta la
rete regionale delle centraline e che a breve verrà installata una nuova
centralina più moderna.Restiamo in fiduciosa attesa.
OPERA INCOMPIUTA O NO?
La scorsa estate via ai i lavori per dare un nuovo look ai giardini storici. questo è il risultato. Lavori terminati o no?
Il progetto dei Giardini Storici che interessa il giardino di Villa Zorn
e Villa Mylius è stato sottoposto al parere della Sovraintendenza dei
Beni Culturali di Milano, che ha espresso recentemente parere positivo sul nostro progetto definitivo. Pertanto è in fase di conclusione la
redazione del progetto esecutivo che avvierà l’intervento di riqualificazione del giardino di villa Zorn che è stato solo anticipato con l’intervento sulla sede stradale, I cantieri per i lavori partiranno entro
l’anno. Auspichiamo che le vasche fioriere vengano sponsorizzate nell’ambito della campagna “Bene Comune” dai commercianti di via C.
da Sesto, in ogni caso per la fioritura primaverile l’Amministrazione
comunale ha deciso proprio in questi giorni di piantumare le vasche
piccole,mentre le grandi sono state realizzate quest’autunno con la
piantumazione di specie di graminacee ornamentali che con la bella
stagione si svilupperanno creando una gradevole e insolita bordura.
L’Altra Sesto PAG. 14
SPORT
GEAS NUOTO FA INCETTA DI ORI
La squadra sestese ha conquistato quattordici titoli ai campionati nazionali giovanali
NUOTO - Si sono appena conclusi i
Campionati Italiani Giovanili di
nuoto , allo Stadio del Nuoto a Riccione ( 25-30 Marzo 2011) , e il
Geas nuoto già raccoglie i frutti del
nuovo gemellaggio con il Malaspina
nuoto di San Felice:10 importanti medaglie, delle quali 4 d ‘oro, ad opera
di Leonardi nei 100 e 200 stile, e Pizzamiglio nei 50 dorso e 200 dorso;
A queste 4 medaglie d oro si aggiungono anche 3 Argenti( 2 Pizzamiglio,
1Gimondi ) e 3 bronzi ( 1 Gimondi,
1 Broglia, 1 Ardissino ) .
Questo è un risultato storico notevole
– asserisce il Direttore generale del
Geas nuoto Tore Montella – di cui la
società va molto fiera; risultato che ci
proietta tra le primissime società lombarde ad aver conquistato 10 medaglie così importanti a questi
Campionati, più il secondo posto
nella classifica generale cadetti maschile - .
Ma l’attenzione ora si sposta subito ai
Campionati Italiani Assoluti dal 14
Aprile, sempre a Riccione, nei quali
gli atleti rossoneri dovranno confrontarsi con i più forti nuotatori Italiani
di ogni età, e cercheranno di strappare
il pass per i prossimi Campionati
Mondiali di Shangai, in programma a
Luglio . -I risultati per ora sono incoraggianti, ma ai Campionati assoluti saranno tutti agguerriti e riuscire
ad andare a medaglia sarà un risultato
prestigioso e importante, al quale
puntiamo - .
Intanto anche il fondista Sestese Andrea Bondanini si prepara per le selezioni di Giugno per mondiali ed
europei, ed è appena tornato da un
proficuo ritiro di due settimane a
Roma con la Nazionale; non parteciperà con i suoi compagni Sestesi ai
Campionati di Riccione per meglio
prepararsi alle selezioni a Giugno .
LA NUOVA PRO SESTO VOLA IN VETTA
CALCIO - Sola in vetta. La
nuova Pro Sesto è sempre più
sola in cima alla classifica del
campionato promozione girone
C. Con 71 punti e 8 lunghezze di
vantaggio su Arcene, i biancocelesti guidano la classifica.
Nella trasferta di Desio, la compagine sestese supera di misura i
padroni di casa (0-1) con un gol
del solito Jacopo Colombo che
vale la sesta vittoria consecutiva.
Squadra imbattuta da quando al
timone è arrivato Melosi che,
dopo aver scritto pagine importanti sul campo del Breda, sta dimostrando tutto il suo valore
anche come allenatore.
Prossima gara in programma è
quella in casa contro la Pro Lissone. Un’occasione importante
che potrebbe valere un’intera
stagione. La promozione è a un
passo.
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Via Roma, 23
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