TELENOVELA INFINITA
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TELENOVELA INFINITA
L’Altra Sesto s.a.s. periodico d’informazione – attualità – politica – cultura – cronaca – sport. Registrazione n° 1951 del 30 aprile 2009 presso Tribunale di Monza N°18 anno 2011 tel. 02-224.76.547 fax 02224.76.547sede legale e sede operativa via Andrea Costa 14 Sesto S. Giovanni 20099–MI- Fotolito e Stampa A.G. Bellavite s.r.l. Missaglia (LC) 039-92.00.686 sito internet: www.laltrasesto.com indirizzo di posta elettronica: [email protected] - distribuzione gratuita APRILE 2011 TELENOVELA INFINITA A cinque anni di distanza dall’acquisto dei capannoni di via Veneto da parte del centro di cultura islamica di Sesto si continua a parlare della «moschea» sestese. Nonostante le proteste dei residenti e l’impegno del Comune per cercare una sistemazione alternativa, la questione resta apertissima e continua a scatenare polemiche e dibattito in città. L’Altra Sesto PAG. 2 PARLIAMO DI... Se lo dice il direttore... MOSCHEA IN VIA VENETO? NO, GRAZIE NO ALLA MOSCHE IN VIA VITTORIO VENETO. Questo è il pensiero netto, forte e chiaro mio e del gruppo politico che rappresento: i Giovani Sestesi. La moschea o qualsiasi altro luogo di aggregazione sia esso un cinema o un altro luogo di culto porta con sé problemi di viabilità e sicurezza, pertanto non riteniamo via Vittorio Veneto il luogo adatto. Ma prima di fare l’ennesi spot elettorale, io direi di affrontare questo che, da tempo, è un argomento molto sentito e discusso dalla cittadinanza sestese. Si discute molto su dove costruire la moschea ma in pochi si interrogano sul perché fare una moschea. Perché, dunque una moschea? È evidente che la prima motivazione è quella della libertà di culto. La libertà di culto è un principio irrinunciabile, un principio che la chiesa Cattolica afferma da molto tempo e con forza, pensando ai tanti cristiani che non possono esercitare la propria fede in giro per il mondo. Personalmente credo che il principio della libertà religiosa debba coinvolgere e impegnare le istituzioni che devono fare la loro parte. Le istituzioni devono assumersi responsabilità e dare risposte e garantire ad ogni persona le condizioni per esercitare il proprio culto, ma allo stesso tempo questo principio impegna anche chi ne usufruisce. La comunità islamica sestese chiede uno spazio per pregare, bene, allora si assuma anche la responsabilità di vigilare affinché le attività religiose non facciano da contorno ad attività di propaganda antioccidentale o di incitazione al terrorismo. Già perché alcune delle paure molto forti ATTUALITA’ 3 ATTUALITA’ 4 INTERVISTA 5 POLITICA 6 ATTUALITA’ 7 SESTO DI IERI E DI OGGI 8 ATTUALITA’ 9 ATTUALITA’ 10 SVAGO 11 L’ANGOLO DELLA CULTURA 12 STRANEZZE SESTESI 13 SPORT 14 ARTE 15 e sentite dal popolo italiano sono proprio queste. Quindi alla politica spetta il compito e la responsabilità di verificare attentamente quali attività vengono svolte, chi sono i responsabili, chi gestisce l’eventuale centro, da chi sono finanziati e soprattutto controllare la fase di costruzione del luogo. Ma prima di poter fare tutto questo la politica e le istituzioni devono, con impegno e trasparenza, preparare i cittadini sestesi all’integrazione con un serio percorso di informazione, dando loro delle risposte rispetto ad un uso strumentale che non porta a nulla se non ad animare sentimenti razzisti. I Giovani Sestesi sono contro ogni forma di illegalità e clandestinità, allo stesso tempo sono a favore di una integrazione corretta degli extracomunitari purché siano regolari e rispettosi della legge Italiana. Ma la moschea, in via Veneto, non s’ha da fare. [email protected] CONSIGLIO SULLE FALCK, CHE TORTURA! DI ASTERISCO Il Direttore, ci ha imposto di seguire ancora una volta, i lavori del Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni. Mai tortura fu così feroce. Una noia mortale. Abbiamo assistito alla fiera dell’ovvietà, con punte di propaganda da comizio di mercato, che ci hanno sconcertato. Si parlava di progetto Aree Falck, ma diversi interventi erano più rivolti alla prossima campagna elettorale, che ai contenuti della proposta illustrata dal Sindaco. Peraltro, l’unico intervento degno della discussione, è stato proprio quello del primo cittadino, che con calma, e in maniera quasi didascalica, ha presentato la proposta così come è ad oggi. La discussione, in- vece, ha preso subito un’altra piega, sin dai primi interventi. Il primo intervento è stato quello del Consigliere Comunale del gruppo AN/PDL (gruppo che esiste solo nella città di Sesto), cha ha chiesto e usufruito del raddoppio dei tempi, per la serie, rivolto ai cittadini presenti “visto che siete venuti, adesso ve la faccio pagare”. L’unica cosa che abbiamo capito, e certamente sarà un limite nostro, e che il Consigliere farà, in non si sa quale partito, la campagna elettorale del prossimo anno, con la parola d’ordine “No al centro commerciale”. Poi ci sono stati altri interventi, uno in particolare ha svolto la sua arringa, rivolgendosi ad un certo Bizzi (abbiamo poi scoperto essere il nuovo proprietario dell’area), minacciando di mobi- litare il suo partito contro ogni eventuale ipotesi speculativa di questo signore. Per curiosità, ci siamo informati con quanti voti fosse stato eletto questo Consigliere. Risulta essere stato eletto con 17 voti di preferenza. Il Signor Bizzi, potrà dormire sonni tranquilli. Poi c’è stato un intervento di un consigliere di maggioranza, che ha parlato di lavoro. Bene, noi che siamo sempre attenti a queste tematiche, dobbiamo ammetterlo: non abbiamo capito nulla! Mentre la discussione, andava avanti, all’improvviso dai banchi del Consiglio, si è sentito un “Forza Padania”. Era la consigliera della Lega Nord, simpatica assessore ci dicono in un altro Comune. Non abbiamo capito il perché di questa esternazione, anche perché a par- lare in quel momento era l’inossidabile capogruppo di AN/PDL (partito sestese) alleato della stessa Lega Nord. Misteri della politica. Ad una certa ora, stanchi e provati, approfittando dell’allontanamento del direttore, siamo andati a dormire. Non sappiamo come è finita. Ci è bastato quello che abbiamo visto e sentito. Per quanto, abbiamo subito, dobbiamo ammetterlo: TAFAZZI , nei nostri confronti, è proprio un Signor Nessuno! Chi vuole scrivere ad «Asterisco» o commentare i suoi articoli lo può fare all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] i commenti più originali o significativi saranno pubblicati su L’Altra Sesto L’Altra Sesto PAG. 3 ATTUALITA’ VIGILI SESTESI PREMIATI Dopo aver sventato una tentata violenza nei confronti di una donna Premiati con un encomio solenne dal Sindaco di Sesto Giorgio Oldrini i tre agenti della Polizia Locale che, la notte dell’8 marzo, hanno salvato una giovane donna da una violenza sessuale. I tre agenti, premiati per la tempestività e l’efficacia del loro intervento che ha consentito anche di assicurare alla giustizia uno dei due assalitori, sono: Favino Griesi, Luca Monopoli e Luca Callari. Moschea, Lamiranda all’attacco Apprendo con stupore dal comunicato stampa del Comitato Civico Qaurtiere 3 che i capannoni di Via Vittorio Veneto sarebbero stati riattivati dopo il primo blocco avvenuto nel 2010 a seguito delle proteste dei cittadini e del PDL sestese. Data l'eccezionalità della questione purconsiderando che la seduta di questa sera è dedicata alla discussione delBilancio di Previsione 2011 del Comune ho ritenuto in via d'urgenza assoluta Chiedere al Sindaco di esprimersi nuovamente ed ufficialmente sulla questione con parole chiare. Una volta per tutte il Sindaco dica alla città se è favorevole o meno alla moschea/centro culturale islamico in via Vittorio Veneto. Non è più tempo di sotterfugi o sterili polemiche! E' tempo di prese di posizioni chiare ed irrinunciabili! Premiati con un attestato di merito anche il Commissario aggiunto Lorena Meregalli e il sottoufficiale Piero Bernardi, che hanno coordinato l’intervento e assistito la giovane vittima. Durante la premiazione il Sindaco Oldrini ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione nei confronti delle donne vittime di violenza ed ha annunciato che l’Amministrazione, dopo essersi costituita parte ci- Targhe, coppe, medaglie e molto altro nel regno di Pasquale Vino in via Carlo Cattaneo 5. Un regno che ha più di quarant’anni e che ora, purtroppo è rimasto senza il suo re. “Era un uomo presente, che ha sempre dato molto sia alla città che ai cittadini” dice la moglie Eleonora. Disponibile, anche fin troppo e gran chiacchierone passava le sue giornate in negozio, anche solo per mettere in ordine. Aveva energie da vendere e quando non era impegnato nel lavoro si dedicava alla musica o allo sport. Dapprima chitarrista, poi tastierista suonava in un gruppo, giusto per divertirsi e far divertire. Anche lo sport è stato un ingrediente fondamentale della sua vita, il judo in particolare. Prima come atleta e poi come allenatore Pasquale Vino è stato uno sportivo doc. Nonostante i suoi numerosi interessi trovava sempre il tempo per tutti, o meglio riusciva a coinvolgere molte persone, famigliari compresi, in ciò che faceva. “Non faceva nulla per i soldi”, ci dice la figlia Alessia, “ era appassionato, gli piaceva aiutare gli altri e non pretendeva nulla in cambio”.“Adesso la situazione non è semplice, se chiudessi mi sembrerebbe di fare un torto a Pasquale per questo non lo faccio. Questo posto era la sua vita, non si può vendere”, conclude la moglie Eleonora. vile nel processo ai quattro romeni accusati della brutale violenza del Villaggio Falck, presenterà la propria richiesta di costituirsi parte civile anche al processo di appello. Non appena saranno noti i termini di presentazione, l’Amministrazione si costituirà anche nel processo contro l’assalitore dell’8 marzo. CIAO, PASQUALE L’Altra Sesto PAG. 4 ATTUALITA’ IL FUTURO DELLE PARROCCHIE Non solo oratorio per i giovani ma anche volontariato e sostegno per la comunità. Se ne è parlato nel corso di un dibattito organizzato dai Giovani sestesi in Villa Puricelli Guerra. DI ALESSANDRA SACCHELLI Che ruolo ricoprono le parrocchie nella vita sociale dei sestesi di oggi? Se una volta le campane delle chiese scandivano a suon di rintocchi la giornata, nell’era telematica tra iphone e computer superdotati quale funzione invece svolgono ancora le parrocchie? Questi i temi su cui lo scorso martedì 22 marzo si è tenuto un incontro pubblico presso la Sala del Camino di Villa Puricelli Guerra, promosso dai Giovani Sestesi, che con il manifesto “Cittadini in movimento” hanno voluto sottolineare l’impegno politico e sociale infuso nelle azioni e volontà stesse del movimento sestese. Ad aprire le danze, Paolo Vino, segretario dei Giovani Sestesi, che ha radunato intorno a sé una tavolata di rappresentanti ecclesiastici, nelle persone di Don Alberto Rivolta della Parrocchia Mazzucconi, Don Antonio Corvi della San Giuseppe, ed infine Don Gigi Musazzi della Parrocchia San Carlo Borromeo, coordinati dalle domande a brucia pelo della giornalista Laura Lana de “Il Giorno”. Leitmotiv della serata sono state, provocatoriamente, la ricerca e la comprensione del ruolo delle parrocchie del territorio sestese, forse ormai unicamente associate alle attività degli oratori, divenuti una sorta di rifugium pecatorum per bambini e genitori, che utilizzano l’oratorio come parcheggio ricreativo ed estivo per i propri figli, considerando così la chiesa come erogatrice di servizi, più che di insegnamenti. Parere in contrasto però con quello di Don Alberto, che ribadisce il ruolo “aggregativo” che gli oratori e le chiese da sempre svolgono, capaci di unire bambini e ragazzi, ma anche adulti, in unica esperienza comune, quella della vita. Anche Don Antonio si discosta dal concetto “chiesa=oratorio”, poiché le parrocchie sono ben altro, certo l’oratorio si delinea quale mezzo e lugo dove creare “sani e onesti cittadini”, per poi renderli pronti a spiccare in sicurezza il volo della vita, ma la chiesa ha funzioni anche di sostegno, volontariato, ad esempio, così come Don Gigi pone l’accento sui valori che le parrocchie diffondono alla comunità. Certamente, ai giorni nostri, le parrocchie si delineano come servizi, come un bene, ma, lo stesso Don Antonio afferma che i valori vengono prima dei servizi, e donano quel di più che diversifica l’oratorio da un parco giochi puro e semplice. Ciò che conta è “l’entusiasmo con cui i bambini che decidono, per diversi motivi, di entrare in oratorio”, affrontando le lezioni di vita ed insegnamenti, cercando di metterli in pratica nello svolgersi quotidiano. “Ciò che ci si aspetta dai bambini che seguono l’oratorio, non è che ne escano, una volta adolescenti, come dei perfetti buon samaritani, ma che siano gioiosi e felici di ciò che con noi imparano”. È questo il ruolo delle parrocchie e dei loro “professionisti” ad oggi, come lo era nel passato, ma ora sempre più rimane indispensabile “seminare in spazi opportuni” per tirar su delle persone migliori, sfida ancor più grande in un’epoca come la nostra, tra informatizzazione e mediazione, che rendono i rapporti più distanti e confusi, e dove di “selve oscure” se ne trovano tante sul “cammin di vita”, e spesso anche ogggi è proprio la chiesa a dover portar sulla “retta via”, per dirla alla dantesca. BILANCIO COMUNALE, TARIFFE INVARIATE il Consiglio comunale di Sesto San Giovanni ha approvato il Bilancio di previsione 2011. Come per tutti gli altri enti locali, anche a Sesto si è vista una riduzione dei trasferimenti statali dell’11,72%, per un mancato introito di oltre 2,5 milioni di euro. “Senza contare – dichiara l’Assessore al Bilancio Pasqualino Di leva – i tagli a Regioni e Province che ricadranno a cascata su di noi con effetti che ad oggi non siamo in grado di stimare”. L’approvazione del Federalismo fiscale, inoltre, pone altri problemi (come la compartecipazione all’Iva, che ancora non permette una stima delle entrate) che mettono in seria discussione la possibilità per i comuni di programmare il futuro. Come conseguenza, nel bilancio 2011 la propensione all’investimento è calata, passando dal 23,55% del 2010 al 12,74%. Anche se – grazie all’utilizzo dei risparmi degli anni precedenti – la disponibilità economica per le opere pubbliche è destinata a salire in maniera significativa. “Malgrado questo – ha proseguito Di Leva – abbiamo scelto di mantenere gli interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione, aumentando anzi del 5% i fondi destinati alla fascia da 0 a 14 anni e del 4,5% quelli a favore della popolazione sopra i 60 anni. Il tutto, senza andare a toccare le tariffe dei servizi, che incidono sui costi delle famiglie”. Unica eccezione la TARSU, ferma ormai dal 1993, che è stata aumentata del 5% (aumento che si traduce, in media, in 8-10 euro per famiglia all’anno). Aumenta però anche la fascia di esenzione Irpef, che passa dagli attuali 17.500 a 18.000 euro. “Da quando ci siamo insediati – ha dichiarato il Sindaco di Sesto Giorgio Oldrini – la nostra scelta è stata quella di operare una gestione oculata della cosa pubblica, operando un rigoroso controllo del debito, rispettando il Patto di stabilità e mantenendo invariate le tariffe dei servizi per non gravare sulle famiglie sestesi. Grazie a questa impostazione, anche in una situazione di estrema difficoltà siamo riusciti ad approvare un bilancio 2011 che non rinuncia ai servizi e anzi aumenta gli investimenti per giovani e anziani. Credo – ha concluso il Sindaco – che questa serietà, peraltro certificata dallo stesso Ministero competente, sia stata capita anche dai consiglieri dell’opposizione. Alcuni di loro, infatti, hanno scelto di astenersi su molte delle delibere che compongono il bilancio, anche in contrasto con l’opinione del loro gruppo consigliare”. Soc. Editoriale L’Altra Sesto s.a.s. Sede legale via A. Costa 14 20099 Sesto San Giovanni (MI) Anno di Fondazione 2009 Ideatori: Paolo Vino e Massimiliano Mamprin Soci Fondatori: Paolo Vino, Giovanni Scognamiglio, Francesca Pilotto e Alessandro Catulli Direttore Responsabile: Paolo Vino Responsabile Progetto: Massimiliano Mamprin Grafica pubblicitaria: Linea Grafica Sesto San Giovanni Hanno collaborato: Alessandra Sacchelli, Elisa Colombo, Davide Montanari, il cavaliere inesistente, Giorgio Valleris, “l’asterisco”, Valentina Gironi, Riccardo De Gaetano, Giulia Minghetti. chiuso in redazione il 9 aprile 2011 La collaborazione al giornale è gratuita. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati. Gli articoli pubblicati riflettono il pensiero dei singoli autori e non vincolano in alcun modo la linea di condotta della società editrice e del direttore responsabile di questo periodico. La direzione si riserva la facoltà di condensare e modificare, secondo le esigenze e senza alterarne la sostanza, gli scritti a sua disposizione. Senza il consenso dell’editore e vietato riprodurre, con qualsiasi mezzo, il giornale o sue parti. Alcune immagini sono tratte da internet, per informazioni contattare l’indirizzo mail: [email protected]. L’Altra Sesto PAG. 5 L’INTERVISTA «HO UN GRANDE FUTURO... ALLE SPALLE» Intervista con l’Assessore Pasqualino Di Leva, politico sestese di lungo corso che parla di cosa farà da grande. Il nuovo Sindaco o addio alla politica? C’è stato un importante Consiglio Comunale, che ha discusso del progetto Piano/Bizzi sulle ex aree Falck. Una discussione, impegnativa che ha visto la partecipazione di gran parte dei Consiglieri Comunali. Abbiamo chiesto all’Assessore Pasqualino Di Leva, politico di lungo corso, certamente uno tra i più esperti, un suo commento. D) Assessore Di Leva, come giudica la discussione avvenuta in Consiglio? R) E’ sempre importante, anzi determinante, su scelte di così alto valore, discutere nella sede naturale, che è l’assemblea cittadina, i termini della discussione vanno inquadrati, nell’ambito di valutazione, di chi è chiamato a governare, cioè il Sindaco e la Giunta. La relazione del Sindaco Oldrini, penso che rispondesse a tutto ciò. Oldrini, ha inquadrato, con obiettività la situazione allo stato dei fatti, impegnandosi a informare e a discuterne con il Consiglio, nell’evolversi degli sviluppi. D) Gran parte della discussione si è concentrata sullo sviluppo commerciale, qual è la sua opinione? R) Io penso, che lo sviluppo progettuale delle aree Falck, debba assolutamente, coniugarsi come disegno generale della città. Le proposte che si avanzeranno, dovranno necessariamente, inquadrarsi con la storia della realtà esistente, e con essa dovranno dialogare. E’ importante quindi, che le scelte che si faranno, siano scelte che rilanciano anche in maniera moderna, l’identità di Sesto, dove lavoro, servizi, commercio, ambiente siano il pilastro su cui si fonda la città di domani. Sarebbe sbagliato concentrare la progettazione, su una concezione commercio/centrica, come sarebbe sbagliato, anche una discussione solo su questo aspetto, la cui strumentalizzazione sarebbe evidente. D) Lei vuole dire che aspetta la proposta nel suo complesso? R) Certo, non è una mia richiesta, ma è quella dovrà avvenire. D) Ultima domanda, Lei recentemente ha rilasciato un’intervista che ha lasciato tutti sorpresi, dichiarando la fine del Suo impegno politico per la fine della consigliatura prevista per l’anno prossimo. Qualcuno avanza, l’ipotesi, che Lei vuole tenersi mani libere, per poi candidarsi, altri pensano a forti dissidi tra Lei e la maggioranza in particolare con il PD. R) Penso, che Sesto merita di essere governata, nella continuità della buona amministrazione, vanto di questa città, che premia storicamente la sinistra da 65 anni. Oggi i tempi sono cambiati, i partiti non sono più gli stessi, e la formazione del personale politico ne risente. C’è molto individualismo, e scarso costrutto. Se penso a come si formavano i quadri politici una volta, e come oggi siamo rappresentati mi vengono i brividi. Usando una felice espressione di Vittorio Gasmann, dico <<Ho un grande avvenire dietro le spalle>>. Tuttavia, c’è modo e modo di fare politica. Certamente io continuerò nei modi, e nelle forme che riterrò più opportune! D) Però, non ha risposto su presunti dissidi con i partiti di maggioranza! R) Grazie, e arrivederci!. TUTTI IN SELLA Passo, Trotto, Galoppo. Tre andature, un solo animale: il cavallo. Tre parole, un unico concetto: fare sport imparando. Notevole per un’associazione no profit, come quella di Via Pisa, quartier generale in quel del Parco Media Valle Lambro, dove tra le fronde incantate lontane dal traffico cittadino, corrono felici i cavalli di Passo, Trotto, Galoppo. E già, perché oltre ad insegnare a cavalcare e ad entrare in sintonia con questo splendido animale, i maestri cercano di coniugare l'attività sportiva con la tutela ambientale del parco, raccogliendo le cartacce sparse, ma pensano anche al volontariato sociale (aderendo ai Garibaldini Volontari a cavallo per la Protezione Civile) e tifano per la solidarietà (attivando corsi gratuiti per diversamente abili e minori in situazioni di disagio). Dopo l’intervista di alcuni mesi fa, siamo tornati a parlare con Massimo, portavoce dell’Associazione, che ci narra delle loro attività. mantenete? Essendo un'associazione no-profit non possiamo parlare di prezzi ma di contributi che gli associati corrispondono per partecipare alle attività (rivolte esclusivamente ai tesserati Passo Trotto Galoppo). Dunque per salire in sella è necessario iscriversi all'associazione e la quota per il 2011 è di 25 euro. Poi proponiamo abbonamenti di 5 lezioni da 30 minuti (40 euro) oppure, per i più esperti 5 lezioni da 60 minuti (70 euro). Con i più piccoli facciamo delle passeggiate per il parco da 15 minuti (5 lezioni da 15 min, 20 euro). Le lezioni vengono fissate su appuntamento. Parallelamente in questi giorni stiamo già raccogliendo le iscrizioni per le Settimane Verdi, i nostri centri estivi. Per questo Vi rimando al nostro blog www.passotrottogaloppo.blogspot.com. Siamo già sommersi dalle richeste e dalle adesioni!!! Per la precisione il contributo per le Settimane Verdi (da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 18) è di 130 euro. Con la natura che si risveglia quali attività speciali proporrete agli amanti dell’equitazione? Iniziative che ci frullano in testa ne abbiamo diverse, ma una programmazione precisa ancora ci manca. La pianificazione non è il nostro forte! Presto col favore della primavera avremo diverse occasioni per portare Eliseo e Nuvola (2 dei loro cavalli) in città per i “battesimi della sella”, ovvero portare a spasso per la città i cavalli. Ci piace dedicarci a questa attività a titolo gratuito perché vogliamo moltiplicare le occasioni per far conoscere i nostri bardigiani (i cavalli) a tutti i bambini, senza farci cercare ma arrivando come per magia sotto i loro palazzi, nei loro quartieri. Anzi il nostro sogno è fare in modo che a Sesto San Giovanni trovarsi a tu per tu con un cavallo non sia un evento sporadico ma un incontro frequente e ordinario, anche se ovviamente rimane un animale straordinario. A proposito, domenica 5 giugno saremo allo SpazioArte con un battesimo della sella speciale perché raccoglieremo fondi per Emergency. Sarà l'occasione per fare due belle cose in un colpo solo: salire in sella e sostenere un'importante associazione che garantisce cure gratuite alle vittime della guerra e della povertà. Buono a sapersi. Prima accennava al ruolo che la famiglia Melzi ha giocato per la Vostra Associazione… Abbiamo conosciuto la famiglia Melzi l'autunno scorso durante una delle psicogeografie organizzate dal Presidente del PMVL in compagnia delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie), di alcuni tecnici del settore Qualità Urbana e altre associazioni che lavorano sul parco. Esplorare l'aerea su cui insiste la cava Melzi (o meglio ex cava, visto che si dedicano solo alla trasformazione e non più all'estrazione) è stato molto affascinante perché è un angolo di città veramente suggestivo. Il sopralluogo ci ha condotto in questo paesaggio lunare interrotto, quando meno te l'aspetti, da prati verdi popolati da lepri, conigli selvatici, cornacchie, merli, anatre e tanti altri. Un territorio contraddittorio in cui è tanto forte il segno della mano dell'uomo quanto quello della forza della natura. E chiacchierando abbiamo scoperto la grande passione della famiglia Melzi per gli animali e in particolare per i cavalli. Così siamo entrati in sintonia e abbiamo raccontato il nostro progetto, il nostro impegno per il parco e l'idea di arricchire la città di Sesto San Giovanni con la presenza di cavalli. Tutto ciò è piaciuto molto ai Melzi che non ci hanno pensato due volte per offrire ospitalità ai nostri cavalli e un supporto fondamentale alla nostra associazione. ALESSANDRA SACCHELLI E per chi volesse, visto le temperature che si alzano, fare un giretto a cavallo in vostra compagnia? Per essere partici, che prezzi L’Altra Sesto PAG. 6 POLITICA UNESCO, SESTO NON S’ARRENDE Ma la concorrenza è spietata. E dal Comune dicono «Avanti, ma non sarà facile» Il cammino è ancora lungo ed è lastricato di ostacoli, ma Sesto non si arrende. A tre anni di distanza dall’avvio del percorso di candidatura per portare Sesto nell’Olimpo dei siti che fanno parte del patrimonio Unesco, il Comune fa sapere che l’architetto Adele Cesi, funzionaria dell’ufficio patrimonio Unesco del ministero dei Beni culturali ha visitato la nostra città nei giorni scorsi. Al termine del ‘sopralluogo’, il funzionario ha sentenziato che: «il patrimonio c’è ma oggi è inaccessibile». Insomma, la porta non è chiusa, ma neppure spalancata. Dal Comune fanno sapere che: «... Pur tra le difficoltà che un progetto di candidatura italiano può incontrare, legato sia al fatto che una parte del patrimonio deve ancora essere riqualificata, sia alla consistente presenza di siti del nostro Paese già presenti nel patrimonio mondiale Unesco, il percorso di Sesto andrà avanti». Insomma, l’impegno è stato ribadito, ma si evince chiaramente anche l’invito alla prudenza e ad abbandonare facili entusuasmi. La cosa è diffcile. Molto difficile. La nostra città si candida nella sezione «Paesaggio cultutrale evolutivo». Una categoria nella quale sono già presenti meraviglie del nostro Paese come la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Palazzo Reale di Caserta, le Residenze Sabaude e la piazza del Duomo di Pisa. Oltre a quella sestese, che punta tutto sull’archeologia industriale, un’altra candidatura importante è quella di Crespi d’Adda, con il suo villaggio operaio. E per i prossimi cinque e più anni difficilmente Sesto riuscirà ad imporsi, dal momento che la lista di aspiranti conta già 40 candidature - vedi tabella (arcipelago della Maddalena, i centri storici di Lucca e Parma e Volterra, la Via Appia, le grotte carsiche pugliesi...). Il carroponte di via Granelli. Sotto: la lista delle candidature italiane per l’Unesco ASILI NIDO, OBIETTIVO LISBONA Approvato l’ordine del giorno della consigliera sestese Roberta Perego (Pd) Il 23 marzo scorso è stato approvato in Provincia un Ordine del Giorno presentato da Roberta Perego, in cui si chiede l'impegno non solo per la realizzazione di nuove strutture per la Prima Infanzia, ma anche per la valorizzazione delle strutture già esistenti, attraverso il sistema dei convenzionamenti con i Comuni e le Associazioni di rappresentanza. Qual è la situazione attuale? Innanzitutto è doveroso premettere che quando parliamo di servizi alla Prima Infanzia noi abbiamo l'esempio del nostro Comune, che è particolarmente virtuoso in questo settore; tuttavia la situazione rimane piuttosto critica in altri Comuni della Provincia di Milano, che è tra le Province con il più alto tasso di occupazione femminile. L'obiettivo che ci si auspica di raggiungere è quello di Lisbona, che prevedere di riuscire ad offrire i Servizi alla Prima Infanzia almeno al 33% della popolazione compresa tra 0-36 mesi. Qual è invece il Suo obiettivo? Ho scelto di presentare in Consiglio Provinciale un Ordine del Giorno durante la discussione del Bilancio di Previsione 2011 per chiedere alla Provincia un maggior sforzo nella collaborazione con i Comuni, così da favorire la realizzazione di nuovi asili nido. Allo stesso tempo, convinta che per fronteggiare il numero sempre crescente di domande per i Servizi alla Prima Infanzia sia importante il sistema delle Convenzioni tra Comune e strutture private già esistenti, ho chiesto di realizzare un tavolo tra Provincia, Comuni e Associazioni di Riferimento delle struttue private, così da poter contribuire - e io spero anche economicamente - alla realizzazione di convenzionamenti. @ lettera LA PISTA CICLABILE DI VIALE MATTEOTTI.. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione la circolazione in V.le Matteotti in Sesto S.G, in particolare la libera circolazione delle biciclette. Avete mai provato a percorrere in bici, detto viale, in ambo i sensi? Avete mai provato il percorso con l'autobus o altro mezzo ingombrante, di fianco? Sarebbe interessante misurare lo spazio tra bus ciclista e macchine in sosta. Tenuto conto che un ciclista, specie se anziano, difficilmente mantiene una linea retta, facile essere urtati o urtare. Certo le statistiche diranno che il tasso d'incidenti dovuti al rischio sopraesposto é nullo o quasi. Rimane il fatto che i ciclisti quando sono affiancati dal bus, o mettono i piedi a terra o si infilano in qualche spazio tra le macchine in sosta. Se i conducenti di bus o di altro mezzo ingombrante sono prudenti, rallentano fino a che il ciclista non si defila. Ho posto, a mio modesto modo di vedere, un problema reale. Non ho una soluzione. Un pensierino, visto lo spazio a verde posto fra le due carreggiate, mi frulla in testa, dico solo pensierino. Viste le varie riqualificazioni che il Comune ha in corso, sono sicuro che abbia in pectore anche la soluzione del problema a beneficio dell'incolumità di noi poveri ciclisti. Lettera firmata L’Altra Sesto PAG. 7 ATTUALITA’ RANDAGI, DIETROFRONT DEL COMUNE A due anni dalla controversa assegnazione al canile di Pantigliate per curare i cani accalappiati a Sesto, l’Amministrazione fa retromarcia: ecco un nuovo bando. L’obiettivo è favorire di più l’adozione degli amici a quattro zampe C’era una volta la Lega Nazionale per la difesa del cane. Nella sede di Redecesio di Segrate dell’associazione c’erano anche i randagi accalappiati a Sesto San Giovanni. Pochi, cinque o sei al massimo. Poi, due anni fa, nel 2009, il Comune di Sesto decide di rimettere la palla al centro e dà il via a un nuovo bando per la gestione dei trovatelli sestesi. Lo vince il canile ‘Il Molino’ di Pantigliate, con un’offerta mi- MENO RANDAGI PER LE STRADE «Il numero di randagi è sceso in maniera sensibile. Da una parte – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Lella Brambilla - sta entrando a regime l’obbligo del microchip che permette - dopo i dieci giorni di permanenza obbligatoria nei canili sanitari - di restituire immediatamente l’animale al suo padrone. E’ poi migliorata la cultura di chi adotta un cane e i fenomeni di abbandono sono più rari. D’altra parte – ha concluso l’Assessore – dobbiamo ringraziare il grande lavoro fatto dall’associazione ambientalista LEAL che, al canile sanitario di Lissone, si adopera per promuovere l’adozione. Negli ultimi due anni, grazie a questo im- pegno, sono stati infatti una dozzina i cani “sestesi” che hanno ritrovato una famiglia”. La gara d’appalto per l’affidamento del servizio di custodia prevedeva delle premialità per le strutture più piccole (il massimo consentito era di 200 cani) e con il miglior rapporto numerico tra operatori e cani ospitati. L’offerta vincitrice è stata quella del “Canile Cani Sciolti”, gestito dalla Cooperativa sociale ONLUS La Goccia di Pozzo d’Adda, al costo di 3 euro al giorno per animale. Il canile prevede una capienza massima di 60 posti. Ad oggi i cani ospitati sono 28. LA PROTESTA SU FACEBOOK BASTA CONVEZIONI CON IL CANILE DI PANTIGLIATE E ZELO B. PERSICO. Questo il titolo di una pagina su Facebook, il social network più usato nel nostro Paese. Questa la descrizione della pagina. Da decenni i canili di Pantigliate e di Zelo Buon Persico sono le strutture di riferimento per molti comuni dell'hinterland milanese. Prima della legge 281 i cani accalappiati e condotti qui venivano "siringati" senza pietà. Dopo il 1991, i randagi ospiti hanno avuto una pessima qualità della vita: box angusti, cibo di pessima qualità, cure mediche inesistenti, sterilizzazioni saltuarie. Vani sono stati i tentativi di associazioni serie di svolgere un lavoro continuativo che consentisse ll'adozione dei cani: tutti coloro che danneggiavano il business dei proprietari affidando troppi animali sono stati cacciati uno dopo l'altro. Le intimidazioni e le minacce del proprieta- rio (o le vere e proprie aggressioni fisiche) hanno impedito a molti di sporgere denuncia. Noi diciamo "basta" a questa vergogna e vogliamo fare pressione sui comuni affinchè: - valutino con attenzione se tali strutture rispondano ai requisiti previsti per legge, in particolare dopo l'approvazione della nuova legge regionale - verifichino le condizioni dei propri randagi ospiti in questi due canili e controllino il numero effettivo di animali a proprio carico - impongano alla proprieta' la presenza di una associazione di propria fiducia e promuovano le adozioni con i mezzi a propria disposizione. Riteniamo inaccettabile che nel 2009, in una provincia come quella di Milano, esistano situazioni di questo genere, che persistono da lungo tempo con la connivenza di vari soggetti pubblici e privati. gliore rispetto ai concorrenti. Niente di strano. Stessa strada imboccata anche dall’amministrazione comunale di Cornate d’Adda. Da quel momento però, sul web, si scatena un’ondata di polemiche. Gli stessi volontari della Lega di Redecesio di Segrate decidono di adottare i cani ‘sestesi’ per non trasferirli in quel di Pantigliate. Siti web e portali animalisti si scagliano contro l’affidamento. Negli anni scorsi i gestori della struttura di Pantigliate sono balzati algi ‘onori’ delle cronache per il caso di altri canili che avevano in gestione come quello di Zelo Buon Persico. Basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca ‘canile di Zelo Buon Persico’ per trovare decine di pagine web, post e messaggi sull’argomento. Di complimenti però se ne leggono pochi, anzi. Queste però sono solo voci di corridoio, pettegolezzi. Ma c’è di più. Negli anni scorsi i controlli dei Nas avevano rilevato la presenza di carogne e pessime condizioni igieniche nella struttura di Zelo. Prima ancora, nel 1997, il padrone del canile (che è lo stesso di quello di Pantigliate) era stato denunciato dall’allora presidente di Gaia, Stefano Apuzzo, per il comportamento di un addetto che, invece di accalappiare un aggressivo cane randa- gio gli avrebbe aiazzato contro un altro cane. Storie note al mondo grazie al web. Ciò nonostante il Comune di Sesto aveva deciso di rispettare l’esito della gara e affidare i cani al Molino. Nonostante un altro comune come quello di Pessano, nel frattempo, avesse già scelto di disdire la convenzione con Pantigliate per le inadeguate condizioni in cui versavano i cani. Nonostante il blitz degli amministratori del Comune di Gorgonzola di qualche anno prima che, nel 2003, andarono nel canile di Pantigliate (col quale erano ovviamente convenzionati) e tornarono a casa con cinque dei loro cani che non scoppiavano di salute. Ma per l’assessore all’Ambiente di Sesto, Lella Brambilla: «Il Comune ha verificato più volte le condizioni della struttura di Pantigliate, anche con sopralluoghi anche a sorpresa dei nostri veterinari». Adesso che l’affidamento è scaduto, toccherà alla Cooperativa ‘La Goccia’ di Pozzo d’Adda curare i quattro randagi sestesi ospitati a Pantigliate. La scelta di rimettere in gara il servizio sembra quindi dettata solo dalla volontà di trovare strutture che favoriscano maggiormente percorsi di adozioni piuttosto che fornire semplici stalli per le bestie. L’Altra Sesto PAG. 8 SESTO DI IERI E DI OGGI TUTTA LA VITA PER LA POLITICA Ruggiero Lattisi nel ricordo del figlio Silvano: «Innamorato del suo lavoro» “In famiglia si avvertiva la sua presenza anche quando non c’era. E’ inutile negare che ciò accadeva spesso dato che mio padre era spesso fuori o impegnato in una delle innumerevoli e lunghe telefonate che arrivavano a casa nostra in qualsiasi momento. Era comunque sempre presente, anche quando materialmente non era lì. Era per noi un punto di riferimento: se mia madre lo era per il lato “dell’assistenza”, si occupava di noi, ci faceva da mangiare, ci aiutava ad addormentarci ecc.. lui lo era per il confronto, per lo scambio di idee, per la scuola. Capitava che avessi qualche difficoltà con un tema o con un problema di matematica, lo aspettavo fino a mezzanotte o lo svegliavo presto la mattina seguente chiedendogli aiuto e lui si metteva accanto a me e insieme “saltavamo l’ostacolo”. Ci teneva all’istruzione, come tutti i padri voleva per noi quello che lui non aveva avuto. Era un oratore, ascoltarlo era un piacere. Forse era questo il suo più grande pregio: sapeva parlare ma soprattutto farsi ascoltare. Una volta i comizi si facevano in piazza e lui riusciva a radunare i sestesi e rapirli coi suoi discorsi. Appena poteva dedicava a me e mio fratello più piccolo il suo tempo e le sue energie, riuscendo a far diventare il suo lavoro un mondo a parte che non interferiva col nostro: ci portava in giro, parlava con noi, veniva a vedere le nostre partite di calcio… Ma a mia madre non bastava, gli rimproverava sempre di lasciarla troppo tempo sola con noi e di conseguenza lei non riusciva a occuparsi di tutto. Quel “tutto” erano i mestieri, la spesa, le lavatrici.. le faccende di casa insomma. Mio padre era innamorato del suo lavoro e lasciarlo è stata dura per lui. Dall’oggi al domani ha dovuto reinventarsi una nuova vita, non sapeva da che parte girarsi e dove andare. Era ricercato, conosciuto da tutti e si sentiva inutile. Noi abbiamo cercato di stargli più vicini possibile ma ha sofferto molto quando è uscito dalla politica; era come se una parte di lui se ne fosse andata”. ELISA COLOMBO BASSOLI: «UOMO ONESTO E SINCERO. GRAZIE» Mi ha fatto molto piacere che mi sia stato chiesto di scrivere qualcosa di Ruggero Lattisi,perché penso che persone come lui che molto hanno dato alla città, debbano essere ricordate e conosciute in particolare dai più giovani,che guardano a quegli anni come a qualcosa di un’altra epoca.Ma una società che vive solo nel presente e non ha radici rischia di non saper resistere agli scossoni dati dai cambiamenti epocali a cui stiamo assistendo.Divenni sindaco nell’ottobre del 1985 di una giunta monocolore PCI perché la storica alleanza tra socialisti e comunisti si era incrinata sul progetto per il futuro della città. Sesto cominciava allora a vivere sulla propia’ pelle’la riduzione dei posti lavoro e della produzione che porterà poi alla chiusura definitiva delle grandi fabbriche. Lattisi era stato uno dei più impegnati a ricucire l’alleanza di sinistra,con la bonomia che gli era propia ma anche con la passione politica che lo portava certe volte a urlare con una grinta che riusciva a impressionare che non lo conosceva .Anche per questo era la persona giusta a fare il vice sindaco, di un sindaco giovane per di più donna,in una città dove non si facevano i cioccolatini ma l’acciaio. Lui seppe cogliere la novità e non si comportò mai in modo “maschilista”come si diceva allora. Si trattava di far uscire la città da una situazione d’incertezza,la domanda a cui dovevamo rispondere era:”senza le fabbriche cosa sarebbe stata la città operaia per eccellenza, che aveva costruito il suo mito sulla forza politica e sociale dei lavoratori e del contributo dato alla Resistenza. Come era possibile difendere i diritti dei lavoratori e nel contempo dare un futuro alla città riutilizzando le aree già dimesse,migliorando la qualità urbana e favorendo la nascita di nuovi posti di lavoro? Devo dire che lui seppe dare un contributo importante al progetto per il riutilizzo delle aree già dimesse,che venne messo in atto nel quadro di un globale ripensamento di Sesto , che da città-fabbrica doveva diventare la città dei lavori e doveva riqualificarsi sul piano ambientale e culturale per poter accogliere l’innovazione in tutti i campi.Alcune volte abbiamo avuto motivi di scontro,ma mai è mancato da parte sua lo spirito di leale collaborazione nell’interesse della città.Le sono sempre stata grata per questo,per quel rapporto onesto e sincero che ci ha sempre aiutato ad affrontare anche i momenti più difficili.Lattisi aveva un grande senso delle istituzioni che voleva dire prima di tutto servizio e lavoro per la città, senza risparmiarsi,rapporto costante con i cittadini e le istituzioni che li rappresentavano, orgoglio di rappresentare una città di grande valore a cui anche in campo nazionale si guardava come a un mito,la famosa “Stalingrado”d’Italia..Aveva anche qualche debolezza, come tutti gli esseri umani, che lo rendeva molto simpatico.Ricordo che una volta si impuntò perché non voleva partire dal binario 17 della Stazione Centrale. Dovevamo andare a Roma a rappresentare la nostra città in una importante cerimonia nazionale,ma lui riteneva che quel numero non fosse di buon auspicio,alla fine vinse il suo” famoso”delle istituzioni,e partimmo.Non è facile trasmettere la grande speranza e passione che animò uomini come lui che avevano vissuto la Resistenza e la ricostruzione,ma certo se la nostra città è sempre stata all’avanguardia in molti campi lo dobbiamo anche a persone come lui . Sen. Fiorenza Bassoli (PD) L’Altra Sesto PAG. 9 IL COMMERCIANTE DEL MESE 20 ANNI DI LAVORO IN VIA CATTANEO Nicola è uno dei pochissimi calzolai rimasti. Un mestiere difficile in via d’estinzione DI ELISA COLOMBO è difficilissimo potersi permettere un apprendista”. Amara Verità. Il sole delle due di pomeriggio, una via “E’ un mestiere che si deve fare per pasCarlo Cattaneo semi deserta e la decalco- sione, non per arricchirsi. Io entro in nemania di un pinguino natalizio che fa ca- gozio la mattina felice di quello che polino dalla porta a vetri del negozio. faccio, non vedo il guadagno ma il la“Calzoleria Nicola”, così recita l’insegna: voro”, conclude Nicola. “ Il lavoro è cosono arrivata. Apro la porta a vetri, il cam- stituito per l’80% dalla manodopera, la panello suona e una folata di colla misto gomma non va a male per intenderci, ma gomma mi accoglie, è un odore gradevole. è molto difficile riparare: non si deve ve“Arrivo!” grida una voce dal retrobottega. dere che la scarpa è stata trattata. L’attenInizio a guardarmi intorno: scaffali pieni zione ai materiali inoltre è fondamentale, di borse, scarpe, scatole e sacchetti di devono essere di primissima qualità: carta bianchi, quelli che normalmente quando la scarpa si rompe nessuno va a contengono il pane. In men che non si reclamare alla casa produttrice o nel nedica si materializza un uomo in maniche gozio in cui l’ha comprata ma se dopo di camicia e grembiule blu. E’ Nicola, uno esser stata riparata si scuce o si scolla nuodei pochi calzolai rimasti nella nostra vamente il cliente si lamenta col calzolaio. città. Quindi bisogna fare attenzione, anche per“Sono arrivato qui nel 1969, dalla provin- ché al giorno d’oggi i materiali usati per la cia di Bari e da allora faccio questo me- produzione sono diversi e di difficile restiere. A quel tempo i ragazzini venivano peribilità. La soddisfazione è molta, un subito mandati in bottega, ad imparare un cliente contento di riavere sistemate le sue qualche mestiere: scuola e bottega, questa scarpe con puntualità o le commissioni da era la solfa” ci dice. “In quegli anni parte di negozi di un certo calibro mi renc’erano cinque calzolai nel raggio di cento dono ancora più appagato. Non è comunmetri, ora sono uno dei pochi rimasti. E’ que un mestiere costante ma va in base un lavoro che nessuno vuole più fare: alla moda e al tempo: se la moda sono le troppo faticoso, io lavoro anche dieci/un- zeppe io lavoro poco così come se fa dici ore al giorno, oltretutto “gli odori del molto freddo poiché la gente esce meno e mestiere” rischiano di essere portati a casa consuma ancora meno”. e ad alcuni non piace. Oltretutto non ci Dopo più di vent’anni Nicola conserva sono gli incentivi per insegnare a farlo: ancora la dedizione al mestiere e la pasnon esistono scuole professionali che for- sione per farlo e ogni mattina alza la sermino e tra le tasse, l’affitto e le altre spese randa felice. L’Altra Sesto PAG. 10 ATTUALITA’ UN GRUPPO DI ATLETI SPECIALI Dall’hockey alla canoa. Lo sport, occasione per divertirsi e imapare Il giorno 27 gennaio 2010, più di un anno fa, si è costituita l’associazione SPORTIAMO ONLUS, organizzazione non lucrativa d’utilità sociale. L’associazione si dedica ad attività ludiche mirate all'integrazione e alla possibilità di avviamento alla pratica sportiva per i disabili. L’associazione persegue i seguenti obiettivi: lo sviluppo e la diffusione di attività sportive tra le persone disabili, intese come mezzo di formazione psico-fisica e morale dei soci, mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa, con particolare riferimento alla promozione e all’attività didattica. “Si tratta di un’innovazione nel campo perché se prima i bambini erano indirizzati ad un’unica disciplina, ora hanno la possibilità di abbracciarne diverse, per permettere a ciascuno di meglio esprimere il proprio talento a seconda delle capacità fisiche o intellettive. Grazie all’aiuto di un team professionale composto anche di psicologa e fisioterapista, il bambino è aiutato nell’affrontare il suo percorso di sviluppo attraverso le discipline più confacenti, onde evitare che la non riuscita causi traumi o abbandono totale dello sport. Le basi sono innanzitutto il gioco e lo stare insieme, poi viene lo sport, per acquisire consapevolezza di sé ed imparare a stare insieme. Molti anche i bambini autistici che grazie al gioco hanno ritrovato la serenità della condivisone. E ultimamente – spiega ancora Marco Buscicchio, appassionato presidente dell’associazione e 12 volte campione italiano di atletica in carrozzina – è in atto il processo di integrazione con bambini normodotati affinché già da piccoli capiscano che la diversità può essere solo motivo di incontro. E allora li mettiamo anche sulla carrozzina per far capire loro la fatica che fanno gli amici”. Il ritrovo è ogni venerdì dalle 17 alle 19 nella palestra delle scuole elementare e media di Bosisio Parini (Lecco). E quando fa più caldo sulla canoa o in piscina. Tante sono le associazioni sportive che si prestano per dimostrazioni per i piccoli. La storia di Sportiamo è una storia in espansione: il presidente ci spiega fieramente che era partito con soli 3 bambini e ora ne conta 51, dato risalente all’ultima pizzata. Perché l’associazione non è solo sport, ma è anche occasione di ritrovo al di fuori della palestra, con famiglie e amici. Un grandissimo traguardo per chi come Buscicchio coglie nell’essenzialità e nella semplicità di un sorriso un obiettivo di vita. L’agenda, come sempre pienissima, per i prossimi mesi prevede: 25-04 Handbike maratona del santo 42,195 Km 14-05 Wheelchair Hockey-dimostrazione con l'atleta nazionale Mattia Muratore 21-05 Wheelchair tchouckball dimostrazione con l'atleta Andrea Lanza 05-06 Saggio di fine anno all'interno della manifestazione Csi a Bulciago 19-06 Campionato Italiano a cronometro di handbike a Mogliano Veneto TV 31-07 Tutti in canoa a Mandello del Lario 08-10 Prima giornata del Wheelchair Tennis 10-10 Handbike Maratona di carpi (Mo) 24-10 Handbike Maratona di Venezia GIULIA MINGHETTI L’Altra Sesto PAG. 11 SVAGO Una voce per Sesto Sono ancora aperte le iscrizioni al concorso canora «Una voce per Sesto». Per iscriversi è necessario scaricare il modulo dal sito www.saleprova.net. Chi passerà le selezioni parteciperà alla gran finale del 7 maggio a SpazioArte. Per ulteriori informazioni visitare il sito web: www.sestosg.net. Vacanze, i buoni Ripartono i buoni vacanze, ovvero i bonus da spendere nelle località turistiche come hotel, campeggi, ristoranti... Da quest’anno, chi lo desidera, potrà essere aiutato nella compilazione della domanda per accedere ai buoni rivolgendosi alla segreteria del settore Servizi alla persona del Comune in via Benedetto Croce 12. Per info: www.sestosg.net. UN INNO ALLA PACE DI RICCARDO DE GAETANO Si era appena alzato, si passava la mano fra i capelli spettinati mentre, lasciandosi alle spalle l'esotico corpo nudo della sua seducente compagna, si avviava verso lo specchio sopra al lavandino. I tenui raggi di sole di quella fresca mattinata attraversavano le finestre bagnate illuminando la stanza di suggestivi colori. John, ancora assopito, immerse il viso nell'acqua tiepida e si asciugò la mente da tutte le preoccupazioni che lo stavano assillando. Il salone dall'altro lato della casa non era ancora arredato e forse non lo sarebbe stato mai, conteneva solamente un pianoforte bianco Steinway posto davanti all'enorme parete a vetri che dava sul giardino. Appoggiando una mano sul cuscino si avvicinò alla sua sognante innamorata, le diede un bacio e, guardando nuovamente il libro di poesie che lei aveva scritto, sorrise fiero e corse ispirato davanti all'immobile stru- scavare nel proprio ego e ritromento. Quella distesa di tasti lucidi e le- vare l'origine delle emozioni che lo accompagnavano da vigati suscitavano un certo ormai troppo timore reverentempo. ziale, soIl riverprattutto bero s e na- turale come della sala John non vuota e le sue eri dotato di pareti immacolate una tecnica particolarmente sviluppata ma, era sembravano imprimere una proprio questa sensazione di di- forza straordinaria ai suoni dei sagio che gli serviva adesso per primi accordi. Lo sguardo di John si sollevò dalla sua mano sinistra e cercò di raggiungere il leggio dove ritti sull'attenti aspettavano un paio di fogli pentagrammati e un quadernino con un vecchio testo cancellato con una vigorosa scrollata di penna. Accanto alla violenta correzione c'era una sola parola, evidenziata da una nuvoletta che la circondava. John ascoltò il suggerimento che si era appuntato e di gettò, insieme a una manciata di accordi, scrisse il testo della sua canzone. La sagoma in penombra appoggiata alla porta si avvicinò in silenzio al suo diletto compositore e, senza aprire bocca, gli chiese dolcemente il quaderno. Amava iniziare a leggere dal fondo e si commuoveva ancora davanti alla firma del suo uomo così, partendo da John Lennon, scorse la pagina fino alla vistosa correzione, sorridendo una lacrima le corse giù per le labbra precipitando dentro alla nuvoletta disegnata, accanto alla parola “Imagine”. L’Altra Sesto PAG. 12 L’ANGOLO DELLA CULTURA Sotto copertina VIENI VIA CON ME, ANZI RESTIAMO Dopo il successo televisivo ecco nuovo il libro di Roberto Saviano DI DAVIDE MONTANARI Non c’è dubbio che Vieni via con me sia stato l’evento televisivo dell’anno. Il programma ideato e condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano, noto e fin troppo discusso autore del bestseller internazionale Gomorra, con i suoi quasi 9 milioni di spettatori di media, è stato più seguito delle partite di Champions League e dei reality show che affollano il palinsesto televisivo italiano, Grande Fratello su tutti. Ora quello che è stato da molti definito un fenomeno non solo e non tanto televisivo, ma anche e soprattutto culturale, per come ha affrontato tematiche quali la legalità, la moralità o l’etica, è un libro che rende di nuovo accessibili al pub- al cinema blico alcune storie e realtà italiane in una forma ampiamente rivista e arricchita, puntando a farle diventare, ancora una volta, storie di tutti. Storie, otto in tutto a cui corrispondono altrettanti capitoli, volti in fondo a dare dell’Italia un unico ritratto, allo stesso tempo di denuncia e di persone, che ripercorrono e scavano dentro alcune delle ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro Paese. Dal mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, al subdolo meccanismo della macchina del fango (espressione entrata ormai a far parte del linguaggio comune), passando per l’espansione della criminalità organizzata al Nord, tema che fece molto scalpore suscitando le reazioni di diversi esponenti del Pdl e soprattutto della Lega Nord, e per l'infinita emergenza rifiuti a Napoli. Accanto alla denuncia “giornalistica” c’è poi, come detto, il racconto, commosso e ammirato, di vite vissute con onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla ’ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei. Storie che ogni volta che vengono rispolverate pongono l’accento su qualcosa che non dovrebbe appartenere ai dibattiti, soprattutto a quello politico, ma unicamente alla volontà, alla scelta, del singolo. Esempi su cui possiamo ancora contare per risollevarci e costruire un’Italia diversa. NOI CREDEVAMO, LUCI E OMBRE DEL RISORGIMENTO Per eleggere il film del mese questa volta vale la pena fare un passo indietro e ripescare un film noto forse più per la polemica relativa alla scarsa distribuzione nelle sale nostrane che per una qualità sempre più rara da trovare nel panorama cinematografico italiano degli ultimi anni e che gli va senza dubbio riconosciuta: quella di essere un film coraggioso. Stiamo parlando dell’ultimo film di Mario Martone incentrato sul tema italiano dell’anno, ovvero il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il film, che sta per uscire in Dvd, si intitola Noi credevamo e segue le vicende di tre giovani ammiratori di Mazzini e delle sue idee, prosegue con le lotte garibaldine e finisce con l’Unità, gettandoci sopra un sacco di ombre. L’occasione del 150° e il revisionismo storico dominante, che vede il Risorgimento come una sciagura per il Nord, quasi impongono una rivisitazione del tema, che Martone mette in scena con un’accuratezza per la ricostruzione storica a volte eccessiva. Tema che è senza dubbio il carattere ripetitivo della politica italiana: oltre alla divisione in due fronti (repubblicani e mo- narchici) emerge con chiarezza l’incapacità a fare fronte comune, la spinta inarrestabile a dividersi a diffidare gli uni degli altri all'interno dello stesso schieramento. Noi credevamo è quindi un’opera che rilegge la situazione italiana di oggi, e quindi chi siamo e cosa siamo diventati, proprio attraverso il collegamento diretto col Risorgimento. Un’opera assolutamente non celebrativa su una fase storica di cui il popolo, come spesso accade, ha finito con l'essere più spettatore o oggetto che non protagonista in grado di decidere del proprio futuro. L’Altra Sesto PAG. 13 STRANEZZE SESTESI I CITTADINI CHIEDONO, L’AMMINISTRAZIONE RISPONDE L’assessore all’ambiente di Sesto, Ersilia Brambilla, risponde alle nostre domande sulle stranezze sestesi pubblicate sullo scorso numero de L’Altra Sesto QUELLE STRANE MONTAGNETTE.... In via Pisa, all’ingresso del Parco della Media Valle del Lambro ci sono «collinette» dalla forma strana. Cosa sono? Quelle strane montagnette si trovano in un’area del Parco della Media Valle del Lambro, esattamente alla Porta Meridionale: l’area in questione è stata messa sotto sequestro da parte della prefettura di Milano quindi è un’area non accessibile al pubblico e per questo motivo è stata recintata. L’area richiede un intervento prima di caratterizzazione ( procedura prevista dalla legge per venire a conoscenza degli inquinanti presenti)poi di bonifica vera e propria; possiamo ipotizzare che siano cumuli di inerti ( piastrelle, mattoni resti di muratura) scaricati abusivamente molti anni fa . Purtroppo l’intervento è particolarmente oneroso e non è quindi stato inserito, al momento, nella programmazione degli interventi dell’Amministrazione Comunale. Auspichiamo che vengano messe a disposizione risorse per questo tipo d’interventi anche dalla Regione e dalla Provincia , affinchè non vengano a gravare sulle sole casse del comune. IL RILEVATORE RUMOROSO Funziona o non funziona? L’apparecchio in via Cesare da Sesto ha il monitor spento ma emette strani rumori. Cosa rileva? Stiamo parlando della centralina di rilevamento degli inquinanti nell’aria collocata in via C. da Sesto, centralina di proprietà di ARPA (Agenzia Regionale per l’Ambiente) che rileva due specifici inquinanti, CO (monossido di carbonio) e NO2 (Biossido di azoto). La centralina non rileva PM10 e PM 2,5 (polveri sottili) ritenuti oggi gli inquinanti più pericolosi per la salute dei cittadini. La centralina fa parte della rete di rilevamento della Qualità dell’aria della Regione, i dati rilevati sono pubblicati giornalmente sia sul sito di ARPA che su quello del nostro Comune, ma non compaiono nel monitor di fianco alla centralina, poiché tale monitor da tempo è fuori uso. Abbiamo chiesto ad ARPA di intervenire per spostare la centralina e rimuovere il monitor rotto proprio in occasione del progetto di rifacimento del giardino storico di Villa Zorn. ARPA ci ha informato che stanno rivedendo tutta la rete regionale delle centraline e che a breve verrà installata una nuova centralina più moderna.Restiamo in fiduciosa attesa. OPERA INCOMPIUTA O NO? La scorsa estate via ai i lavori per dare un nuovo look ai giardini storici. questo è il risultato. Lavori terminati o no? Il progetto dei Giardini Storici che interessa il giardino di Villa Zorn e Villa Mylius è stato sottoposto al parere della Sovraintendenza dei Beni Culturali di Milano, che ha espresso recentemente parere positivo sul nostro progetto definitivo. Pertanto è in fase di conclusione la redazione del progetto esecutivo che avvierà l’intervento di riqualificazione del giardino di villa Zorn che è stato solo anticipato con l’intervento sulla sede stradale, I cantieri per i lavori partiranno entro l’anno. Auspichiamo che le vasche fioriere vengano sponsorizzate nell’ambito della campagna “Bene Comune” dai commercianti di via C. da Sesto, in ogni caso per la fioritura primaverile l’Amministrazione comunale ha deciso proprio in questi giorni di piantumare le vasche piccole,mentre le grandi sono state realizzate quest’autunno con la piantumazione di specie di graminacee ornamentali che con la bella stagione si svilupperanno creando una gradevole e insolita bordura. L’Altra Sesto PAG. 14 SPORT GEAS NUOTO FA INCETTA DI ORI La squadra sestese ha conquistato quattordici titoli ai campionati nazionali giovanali NUOTO - Si sono appena conclusi i Campionati Italiani Giovanili di nuoto , allo Stadio del Nuoto a Riccione ( 25-30 Marzo 2011) , e il Geas nuoto già raccoglie i frutti del nuovo gemellaggio con il Malaspina nuoto di San Felice:10 importanti medaglie, delle quali 4 d ‘oro, ad opera di Leonardi nei 100 e 200 stile, e Pizzamiglio nei 50 dorso e 200 dorso; A queste 4 medaglie d oro si aggiungono anche 3 Argenti( 2 Pizzamiglio, 1Gimondi ) e 3 bronzi ( 1 Gimondi, 1 Broglia, 1 Ardissino ) . Questo è un risultato storico notevole – asserisce il Direttore generale del Geas nuoto Tore Montella – di cui la società va molto fiera; risultato che ci proietta tra le primissime società lombarde ad aver conquistato 10 medaglie così importanti a questi Campionati, più il secondo posto nella classifica generale cadetti maschile - . Ma l’attenzione ora si sposta subito ai Campionati Italiani Assoluti dal 14 Aprile, sempre a Riccione, nei quali gli atleti rossoneri dovranno confrontarsi con i più forti nuotatori Italiani di ogni età, e cercheranno di strappare il pass per i prossimi Campionati Mondiali di Shangai, in programma a Luglio . -I risultati per ora sono incoraggianti, ma ai Campionati assoluti saranno tutti agguerriti e riuscire ad andare a medaglia sarà un risultato prestigioso e importante, al quale puntiamo - . Intanto anche il fondista Sestese Andrea Bondanini si prepara per le selezioni di Giugno per mondiali ed europei, ed è appena tornato da un proficuo ritiro di due settimane a Roma con la Nazionale; non parteciperà con i suoi compagni Sestesi ai Campionati di Riccione per meglio prepararsi alle selezioni a Giugno . LA NUOVA PRO SESTO VOLA IN VETTA CALCIO - Sola in vetta. La nuova Pro Sesto è sempre più sola in cima alla classifica del campionato promozione girone C. Con 71 punti e 8 lunghezze di vantaggio su Arcene, i biancocelesti guidano la classifica. Nella trasferta di Desio, la compagine sestese supera di misura i padroni di casa (0-1) con un gol del solito Jacopo Colombo che vale la sesta vittoria consecutiva. Squadra imbattuta da quando al timone è arrivato Melosi che, dopo aver scritto pagine importanti sul campo del Breda, sta dimostrando tutto il suo valore anche come allenatore. Prossima gara in programma è quella in casa contro la Pro Lissone. Un’occasione importante che potrebbe valere un’intera stagione. La promozione è a un passo. =<;:98768 54321;50/;.-1,0//-+;*0;)-22(;%4**4;0$44;%-3#4334;4;%4**4 "0!!$-) 4; 0!!0/%1/024+; %1,4; -; )0$24**-; 9:<66; 868;987::9;31/1;)1#/-;20/21;0/21;-;)0$24**1/!!*-)-20$-;-;) -4%4$424;)130;)4/2$0;2221;4321;)1/;*0 "121$0"-0;0;$-31320;;#1*21;34#*-)4;$!0/;9*1 $02-1/ 4224$0*#4/24;3-/-"-)0;43*1$0-1/4;$!0/0+;-/;$02-)0 ;*0/%0$4;0;)0))-0;%-;*1 -;0!!0/%1/02-+;4/2$0$,-+;4;3)02 20$4;"121$0"-4;#10"-021;) 4;#132$0/1;2221;-*;"03)-/1;%/0;!4**40;1$#0-;-/;%4)0%4/0 9;4321;-*;)031;%-;0$)1;$!0/-+;"121$0"1;) 4;,-,4;/4* #-*0/434+;) 4;)1#4;0*2$-;43*1$021$-; 0;1$2021;*0;$!0/ 4*1$02-1/;0%;/;*-,4**1;0/)1$0;3))433-,1+;)022$0/%1 /4-;$1$-;3)022-;/1/;31*1;*1 -;4%;1422-;#0;0/) 4;4$ 31/4; 9;)13 ;) 4;"0!!$-) 4;%-3#4334+;134%0*-;3-) -02$-)-;-/;%- 331+;0*!4$ -;0!!0/%1/02-;4;20/2-;0*2$-;*1 -;0/)1$0;%- ,4/20/1;%4-;,4$-;4;$1$-;342;"121$0"-)-+;%1,4;-*;"121$0"1 )1/2$01/4;*0;,-20;*0;#1%4**0;0**0;#1$24;*1 -;4% 1422-;)$40/%1;%4*-;3)022-;0;#42(;2$0;-*;"03 -1/;4;-*;3$ $40*4; 54!!4/4;0$)1;3-0;0/)1$0;#1*21;-1,0/4+; 0;31*1;;0//-+ 4;32-0;0/)1$0;34$-#4/20/%1;4%;43*1$0/%1;-*;#1/%1;%4**0 "121$0"-0+;-;31-;3)022-;/1/;31/1;#0-;!0/0*-+;#0;"$221;%/;-/24/31;*0,1$1;%-;$-)4$)0;%4-;*1 -;4;%-;)$0;%4-;%4220 *-; 0;30;"121$0"-0;;)0$0224$-020;%0;)1*1$-;242$-+;1#!$4;4 2$022-;#1*21;#0$)02-;4+;34331+;0*;)4/2$1;%-;4330;);*0;"- $0;#0/0+;0;,1*24;-/;3-/21/-0;)1/;*0;%4)0%4/0;%4*1 -+;0*2$4;,1*24;-/;)1/2$013--1/4;0%;4330 .$0-4;0-;31-;3)022-;#4$0,-*-13-;0$)1;3-;320;)$40/%1;/0 !1/0;$420-1/4;-/;-/24$/42;4;)$4%1;) 4;34/2-$4#1;0$ *0$4;0/)1$0;%-;*-;#1*21;$4321+;/4*;"$0224#1;12424;"0$,/-%40;%-;4**-;) 4;31/1;-;31-;*0,1$-;/0,-0/%1;2$0;*4 0-/4; %4*; 31; 3-21; 4$31/0*4; 220$!0/- 121$0 !*1312)1#;1/;%-,4$2-#4/21 20099 Sesto San Giovanni Via Roma, 23 Tel./Fax 02.26.222.128 [email protected] L’Altra Sesto PAG. 16