Cara Dirigente, cari Docenti, dal lontano Canada sfogliando
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Cara Dirigente, cari Docenti, dal lontano Canada sfogliando
LETTERA ALLA DIRIGENTE E AI DOCENTI GIOVANNA BARZANÒ – Dirigente Tecnico MIUR - DG per gli ordinamenti e l'autonomia scolastica Cara Dirigente, cari Docenti, dal lontano Canada sfogliando Facebook, ho letto della vostra avventura di incomprensione e disguidi. Fatico un poco a crederci, perché qui dove sono, molti degli obiettivi e delle attività che ho visto perseguire in questi anni dalla vostra scuola sembrano essere considerati i più importanti ed efficaci per la crescita della gioventù del mondo. Sono infatti a Vancouver, al congresso annuale dell’associazione mondiale di “Educazione comparata” (CIES): più di mille studiosi di università, centri ricerca e scuole di tutto il mondo si confrontano sui temi più urgenti dell’educazione nei diversi paesi e sulle più avanzate teorie e strategie. È uno scenario molto attuale ed evoluto sul piano scientifico e socio-politico. Però è anche una grande emozione guardare da vicino la ricerca che studiosi e docenti conducono insieme nei più diversi angoli del mondo -più e meno ricchi- proprio sui temi su cui lavoriamo ogni giorno anche noi. Naturalmente si parla molto di diversità, di consapevolezza, di incontri, del loro valore e della loro ricchezza educativa, di quanto anche saper affrontare le frizioni e le sfide – a certe condizioni- possa essere fruttuoso. In una sessione cui ho partecipato ieri si sono presentati dati importanti sull’apprendimento. Si è dimostrato che - quando funziona bene organizzativamente - la scuola più varia e con presenze diverse anche problematiche è quella dove imparano meglio anche i ragazzi senza problemi e più dotati. Vivere in un ambiente di umanità ricca, che pone sfide - si è con insegnanti, bravi, attenti e ben coordinati- a quanto pare aiuta anche ad apprendere la matematica, l’inglese, il francese e la storia. Nell’occasione di questo convegno più che mai, ho pensato con orgoglio alle scuole italiane che partecipano ai progetti internazionali che seguo, ai dirigenti e agli insegnanti eccellenti che ho avuto modo di conoscere. Uno dei primi pensieri, pieno di soddisfazione, è stato proprio per il vostro IC Casteller, per l’apertura e il grande impegno, intelligente ed efficace, di chi ci lavora, che vedo rinnovarsi ormai da anni e ritrovo così apprezzato da chi ha avuto modo di conoscerlo anche all’estero. Ho molta fiducia che i genitori e la comunità nel complesso sapranno custodire e continuare a coltivare quello che hanno contribuito insieme alla scuola a costruire per i loro ragazzi, nella consapevolezza di quanto siano preziose per la loro crescita tutte le occasioni che la scuola coordina nell’ambito del suo progetto didattico. Un piccolo tesoro quello che si è costruito fin qui con il contributo di tutti, a quanto ci dicono anche i dati della ricerca internazionale. Proprio perché conosco bene anche nella pratica la ricchezza e l’innovatività di questo progetto didattico e la sua capacità di cogliere le occasioni e di elaborarle, mi piace pensare che diventerà un punto di forza anche accogliere qualche voce dissonante ed elaborare le preoccupazioni che qualcuno esprime, situandole nel contesto di confronto e dialogo che vogliamo promuovere anche con i ragazzi. Un saluto a tutti e a presto! Giovanna Barzanò