anno iii • numero 5 • sabato 1-02-14

Transcript

anno iii • numero 5 • sabato 1-02-14
CREMASCO
Il
PICCOLO
Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474
Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona
Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012
Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it
€ 0,02 Copia Omaggio
ANNO III • NUMERO 5 • SABATO 1 FEBBRAIO 2014
NO TAV E FOIBE L’assessore comunale alla Cultura ha messo in fibrillazione la politica di casa nostra
IL CICLONE «VAILATI» IN COMUNE
IL PUNTO DI VISTA
Partono le riforme:
è una rivoluzione
A PAGINA 9
di Enrico Tupone
[email protected]
C
hi si aspettava che il viaggio delle riforme si fermasse come sempre alle
prime difficoltà sarà sicuramente deluso dal vedere come, in poco tempo e
grazie a Renzi ed all’accordo con Berlusconi,
abbiano visto la luce non solo la riforma elettorale ma anche il superamento del bicameralismo (Senato federale) e la modifica del Titolo V della Costituzione (con la limitazione
della competenza delle regioni).
Da qualsiasi parte si guardi ciò che è successo non si può disconoscere che si tratta di
un avvenimento epocale per la nostra democrazia bloccata, un avvenimento che per la
prima volta da vent’anni a questa parte rimette in marcia il convoglio delle riforme. Naturalmente la riforma elettorale nasce da un
compromesso e come tutti i compromessi si
presta a letture differenti. Chi si aspettava che
le nuova legge elettorale restituisse ai cittadini
una volta per tutte il diritto di scegliere i propri
rappresentanti, chi sperava che fosse una legge svincolata dagli interessi contingenti dei
singoli partiti o chi voleva che il compromesso
non venisse raggiunto con un leader condannato in via definitiva e decaduto, è probabilmente deluso. Ma resta il fatto che Berlusconi
è il leader della destra italiana ed attraverso
di lui passano gli accordi per qualsiasi tipo di
riforma. E non è che tutto ciò venga fatto per
compiacerlo ma si fa solo per provare a cambiare, a voltare pagina, a obbligare l’avversario a sottoscrivere un patto per poi cercare di
sconfiggerlo nelle urne.
Non voglio santificare Renzi ne voglio attribuire ai suoi atti più importanza di quanto non
abbiano ma devo riconoscere che da quando il
PD è nelle sue mani si è messo in moto il treno
del cambiamento facendo ritrovare speranza a
coloro che come me aspettano una stagione di
riforme, una stagione di cambiamenti, una
nuova primavera per l’Italia.
IL SINDACO: «PERCHÉ HO DETTO SÌ
AL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI»
A PAGINA 10
I
I violenti? Non compresi, ma isolati
l problema non è Paola Vailati: Rifondazione non si è mai dissociata dai No Tav violenti. E il problema non è neppure Stefania
Bonaldi che non è informata dei fatti. Dice: «Bisognerebbe recarsi in Val di Susa…». Ci sono stato dal 2006 al 2009. Ho intervistato tutti i sindaci che c’erano allora, partecipando anche alle assemblee pubbliche, per scrivere articoli su vari giornali della Mondadori. Vi ho trascorso almeno due mesi in tre anni. Partendo da Chiomonte dove, allora, sindaco era un certo Renzo Augusto Pinard, 51
anni, autotrasportatore. Poi sono stato a Bussoleno, Sant’Antonino,
Sant’Ambroglio, Avagliana. A Sant’Antonino, ho parlato più volte l’ormai celebre Antonio Ferrentino, insegnante, leader storico dei «No
Tav», di Rifondazione. E da lì sempre più giù, a Rivalta con una maestra come primo cittadino, poi a Orbassano, un ingegnere come sindaco, e ancora interviste e incontri con assessori provinciali, regionali.
Infine Mario Virano, architetto torinese.
Negli anni ‘70, durante le giunte Pci-Psi a Torino, Virano veniva
chiamato «il vescovo rosso» per la sua capacità di mediare. Convinto
da sempre che le infrastrutture possono essere un’opportunità per i
territori che vengono coinvolti. La sua storia inizia da leader del movimento studentesco alla facoltà di Architettura, poi si avvicina al Pci.
Diventa responsabile dei Trasporti della federazione comunista torinese, e nel settore viene reputato uno degli esperti nazionali. La sua
parola d’ordine: «Si va avanti, assemblea dopo assemblea». E così è
stato fino ad oggi per quanto riguarda la Tav.
Non si può fare una colpa alla Bonaldi. Non ha memoria storica;
troppo giovane. E neppure vale la pena ricordare alcuni convincimenti sulla Tav. Da Prodi a Bersani, da Chiamparino a D’Alema, alla
Bresso: «La Tav rappresenta il futuro produttivo del Piemonte e
dell'Italia» Poi c’è un certo Fassino, oggi sindaco di Torino. Da metà
degli Anni 70 e per un decennio, i più bui degli anni di piombo, Fassino è stato il responsabile delle fabbriche e della lotta al terrorismo del
Pci. Gli hanno chiesto poco fa: c’è un parallelo tra la violenza dei No
Tav con gli anni di piombo? La risposta: «C’è un elemento di affinità.
L’affinità sta nei metodi, nelle pratiche, nelle parole d’ordine, nella
logica: tutto è come allora. Serve una reazione netta. Non sono ammesse ambiguità, equivoci, neutralità. È necessario decidere da che parte
stare e io penso che una persona che si dice democratica, anche se non
è d’accordo con la Tav, ha il dovere di rifiutare la violenza e di contrastare chi la pratica».
E’ questo il concetto sul quale non si discute. Dai tempi di Berlinguer: i violenti, si diceva allora, vanno isolati, non capiti. Nessuna
solidarietà, nessun «Soccorso rosso» con relativi soldi raccolti per la
difesa legale (e chi ha orecchie per intendere…), nessuna solidarietà
«con i compagni che sbagliano…» (altre vecchi ricordi per intendere…). Ora, a leggere oggi alcune dichiarazioni di dirigenti cremaschi
del Pd, sembra che questa non sia più la linea di demarcazione. Pur di
difendere quest’amministrazione, si cede a qualsiasi compromesso?.
Mentre però si perdona chi solidarizza con la violenza No Tav, la
Boldrini, presidente della Camera, più a sinistra del Pd, di fronte alla
violenza dei grillini, accusa: «Volenze. Insulti. Turpiloquio. Minacce.
Aggressioni. Atti intollerabili in un Paese civile». E i No Tav che stanno minacciando di morte giornalisti, deputati del Pd torinese, poliziotti invece, «vanno capiti e compresi»? Incredibile!
*
2
Sabato 2 Febbraio 2014
Le preoccupazioni di Giuseppe Torchio per la sicurezza del Po
«Piene “anomale”, a rischio
la sicurezza degli argini»
T
di Michele Scolari
anta pioggia e fiumi di nuovo
gonfi: la nostra pianura è colpita
da continue depressioni atmosferiche e copiose precipitazioni. Da poco si è conclusa, con
esiti disastrosi, l’alluvione nel modenese,
in cui sono rimasti coinvolti quattro comuni in seguito alla rottura degli argini ed
all’esondazione del Secchia, dilagato nei
territori di Bomporto, Staggia, Villavara e
Bastiglia.
Ancora si è impegnati nella conta dei
danni e negli interventi di ripristino delle
aree alluvionate e i siti meteo già paventano nuovi rischi di dissesto idrogeologico
per i prossimi giorni. Forti precipitazioni,
in alcuni casi anche in veste di nubifragio,
sono previste almeno sino a domenica
su molte zone del settore orientale della
pianura. E l’osservato speciale è sempre
il Grande Fiume padano, dove si riversano le acque di numerosi affluenti, il cui
livello, nelle ultime ore, è ricominciato a
salire. Una circostanza che, per quanto
riguarda Cremona, desta preoccupazione
anche a fronte dell’alto rischio idrogeologico della zona cremonese: nell’indagine
dell’Associazione Nazionale Bonifiche
e del Consiglio Nazionale dei Geologi,
il territorio di Cremona è classificato al
punto 4, che rappresenta il massimo rischio di dissesto idrogeologico (come
già segnalato nel servizio su “Il Piccolo”
nell’edizione del 4 gennaio). A questa situazione, già di per sé critica per il rischio
di allagamenti, si aggiunge l’eccezionalità
delle ultime piene: fenomeni tipicamente
autunnali o primaverili, in ogni caso “anomali”, se rapportati al periodo invernale. E
proprio sull’eccezionalità di queste piene,
IL TERRITORIO CREMONESE PRESENTA
IL MASSIMO RISCHIO DI DISSESTO IDROGEOLOGICO
La depressione presente sul nostro paese richiede molta attenzione. La
perturbazione sopraggiunta ieri sull’Italia imperversa sull’intera penisola. E,
come già ricordato su queste colonne Cremona è situata nel punto massimo
di rischio di dissesto idrogeologico. Il dato proviene da un'indagine della Associazione Nazionale Bonifiche e del Consiglio Nazionale dei Geologi; sono
4 le classi di rischio, dalla più bassa (0) alla più alta (4). La nostra Provincia, in
quasi tutti i Comuni, è classificata con rischio 4, così come anche i territori di
Varese, Sondrio, Como, Milano, Pavia e Mantova. Una situazione che si palesa
in periodi di frequenti precipitazioni, come avviene in questi giorni. La velocità
con cui il fiume Po tende a crescere di livello e la facilità con cui ci si avvicina
al rischio di allagamenti, anche per colpa di rogge, canali e fossi, sono tutti
segnali indicativi. Del resto, si sa che la Pianura Padana presenti un clima e
una collocazione geografica di certo non ottimali sotto questo punto di vista,
e soprattutto che il fiume Po faccia da collettore per le acque provenienti dal
nord della Lombardia. Ma il problema maggiore è quello del consumo di suolo, che purtroppo in Lombardia e nel nostro territorio ha assunto dimensioni
sempre più ampie nel corso degli anni, come spiega Paride Antolini, geologo
e consigliere nazionale del Consiglio nazionale geologi. La situazione descritta
dalle sintesi previsionali per il Nord Ovest nei prossimi giorni non sembra così
critica. La pioggia dovrebbe insistere sino a domenica 3 e lunedì 4 febbraio,
anche se, stando agli attuali modelli, per martedì sera sarebbe previsto l’inserimento di un nuovo fronte perturbato, per la conferma del quale però si
attendono le evoluzioni sullo scacchiere barico europeo.
e sui rischi ad esse connessi, ha insistito recentemente il consigliere provinciale
Giuseppe Torchio, fortemente preoccupato per gli effetti causati dal recente
straripamento che ha colpito la provincia
di Modena. «Le recenti piene dei nostri
fiumi, “anomale” se rapportate al periodo
invernale e, in particolare, al mese di gennaio, hanno messo in evidenza, insieme
ai forti cambiamenti climatici, la necessità ‎di una decisa azione di verifica della
tenuta delle strutture di difesa arginale e
di sicurezza del Po e dei suoi affluenti».
In una mozione urgente depositata
recentemente, il consigliere intende impegnare la Giunta a rispondere su temi
urgenti e relativi proprio alla sicurezza del
Po: dai cambiamenti climatici agli interventi di manutenzione, dall’utilizzo di potenzialità idroelettriche, all’intermodalità e
nuova programmazione delle risorse Ue.
Cinque le richieste di delucidazioni rivolte alla Giunta, a cominciare dallo «stato
dell’arte degli interventi previsti dal piano “Valle del Po”». Il progetto era rivolto
alle 13 provincie rivierasche del Grande
Fiume, firmatarie nel gennaio 2007 del
“Protocollo di intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione
della sicurezza delle popolazioni della
valle del Po” e finalizzato all’individuazione dei progetti prioritari
per il territorio del Grande
Fiume. Durante il governo di
Romano Prodi, per finanziare
il piano erano stati stanziati
180 milioni con i fondi Fas
ad opera dell’allora ministro
Pierluigi Bersani: fondi successivamente «appostati
alla Presidenza del Consiglio» e, quindi,
«definitivamente cancellati». A proposito
del progetto “Valle del Po”, Torchio chiede inoltre «se sia stato ricandidato sulle
nuove risorse comunitarie che dovrebbero rendere disponibili 1,7 miliardi di euro
per la sola Lombardia nel prossimo quinquennio». Il Piano infatti era già finanziato
ma «neutralizzato a livello nazionale insieme al progetto di utilizzo delle cospicue
potenzialità idroelettriche anche in relazione alla asserita disponibilità da parte
di primari soggetti energetici in project
financing ed a costo zero
per lo Stato, ignorata per
oltre un lustro da tutti i livelli
decisionali».
Nel mirino del consigliere vi è anche «l’esecuzione
di canali a fini estetici per
Expo 2015», per giunta
«con apprensione e qualche difficoltà di governo delle infiltrazioni
mafiose», svelate per la prima volta e in
maniera diretta lo scorso 14 dicembre
in Commissione parlamentare Antimafia
dal prefetto milanese Francesco Paolo
Tronca (a partire dal quadro presentatogli da Dia, Questura e Carabinieri). A
quei lavori “estetici”, sono stati destinate
«A che punto sono gli
interventi del piano
“La valle del Po»?
3
Non solo detriti e legname: anche tanta plastica, elettrodomestici e addirittura bombole del gas
«Servono interventi decisi
o cammineremo sui rifiuti»
C’è bisogno dell’aiuto di tutti per mantenere pulite le sponde del Grande Fiume
«cifre consistenti». Per questo si chiede
di «verificare quali risorse siano rimaste
disponibili dopo il taglio di altri 100 milioni destinati, in particolare, alla sicurezza
idraulica da parte di Regione Lombardia, ed alla successiva parziale appostazione, peraltro del tutto insufficiente».
Contestualmente, in consigliere chiede
anche di riferire a «che punto sia la realizzazione degli interventi indicati a livello
progettuale ed in quali tempi si prevede
vengano ultimati e su quali fondi europei, comprese le dotazioni ambientali,
si intendano candidare», con un occhio
anche alle «proposte, nuove o reiterate
rispetto alle pregresse progettualità sviluppate, candidate ai vari livelli regionali,
nazionali ed europei, in ordine all’intermodalità ferro-gomma-acqua presso il
porto di Cremona, il terminal di Tencara
e la manutenzione dei tratti realizzati del
Canale Navigabile Mi-Cr-Po».
Piogge e piene fuori stagione non
rappresentano certo l’unico problema
per il Po. A complicare un quadro già
di per sé critico, è l’annoso problema
dei rifiuti. Un problema che riguarda un
po’ a tutte le stagioni, sia di piena che
di magra, con immondizia e rottami
abbandonati che vanno ad inquinare e
rovinare le bellezze naturali del Grande
Fiume.
Quando l’acqua si ritira dopo le ondate di piena, tonnellate di legname ed
altri detriti vanno ad ammucchiarsi non
soltanto tra le griglie della diga di Isola
Serafini o sotto i piloni dei ponti di via
Eridano o dell’autostrada, ma anche
su chilometri di sponde e spiaggioni,
dove, o adagiati al suolo o appesi ai
rami, restano altrettante tonnellate di
rifiuti, principalmente plastica e vetro.
Ma l'immondizia compare anche in
altri periodi oltre a quelli di piena. «I
rifiuti ci sono per colpa dell’inciviltà di
alcune persone», commenta l'associazione di protezione faunistico-ambientale Pro Natura Onlus “Il Nibbio”
di Spinadesco, spesso impegnata nella pulizia delle zone rivierasche e degli
spiaggioni. «In estate e in inverno la
presenza delle forze dell’ordine è meno
fitta di alcuni anni fa, per ovvi problemi.
Ma ciò che stupisce è che non dovrebbe neppure esserci bisogno della loro
presenza, perché è soprattutto una
questione di civiltà e di rispetto di un
patrimonio che è di tutti. Il Po è lungo
625 km. Se ciascuno per ogni località
rivierasca gettasse via i rifiuti senza
smaltirli correttamente usando gli appositi cestini o portandoseli a casa, in
che stato sarebbe l'Adriatico?».
L'immondizia è ovunque: dagli
spiaggioni alle sponde, senza escludere la strada alzaia. Sono quasi sempre
resti di pic-nic, bivacchi o comunque
di ritrovi, al termine dei quali alcuni incivili abbandonano i resti sparsi
sull'erba o sulla spiaggia. «Tanto che
- proseguono dall'associazione - non
poche volte ci capita di riempire sacchi
interi con l'immondizia abbandonata
dai passanti.
E anche la tipologia dei rifiuti sta
cambiando. «Si trovano sempre bottiglie, sacchetti ed altri oggetti di pla-
stica in grande quantità, assieme a
bottiglie di vetro. Ma si trovano anche
molte più lattine di birra, assieme a rifiuti di altro genere: da un po’ di tempo
rinveniamo anche beni durevoli come
parti di frigoriferi o pezzi di televisori e
di lavatrici. E non è mancato qualche
caso in cui abbiamo raccolto bombole
di gpl. Purtroppo recentemente abbiamo dovuto rallentare un po’ le attività
di raccolta e pulizia, in modo da poter
spalmare le risorse su tante urgenze
che aumentano giorno per giorno».
In seguito all’ultima onda di piena,
quella di venerdì 27 dicembre 2013, i
volontari sono stati di nuovo attivi nel
recupero di numerosi detriti abbandonati sulle sponde e sulle spiagge
al ritiro del fiume. Ed anche in quel
caso sono spuntati, assieme a legno
e plastica, numerosi resti di elettrodomestici.
Questa situazione è piuttosto deleterio per chi vuole fare due passi sulle
sponde del fiume: un pessimo spettacolo, sia dal punto di vista estetico che
igienico. E, come ormai da copione,
quando si rendono necessarie le azioni di rimozione dello sporco, spesso
le amministrazioni giocano al rimpallo
delle competenze. «Ma sono le amministrazioni gli angeli custodi del nostro
futuro» evidenziano i volontati. «Lo
Stato siamo noi. E allora va fatto il possibile per coinvolgere quante più persone possono nell'opera di pulizia, ad
esempio i pensionati che hanno tempo
libero a disposizione, valorizzando il
volontariato. O si interviene con decisione, o di questo passo ci troveremo
a dover camminare sui rifiuti».
4
Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
Statuto Padania Acque, Pd:
«Che sia davvero bene comune»
M5S, confronto davanti ai cittadini
Il Movimento risulta spaccato in due fazioni contrapposte, dopo l’allontanamento di un membro storico, Alessandro Tegagni
Lucia Lanfredi (candidata sindaco del gruppo): «Credo che vi sia stata una reazione esasperata»
Il Partito Democratico ritorna sulla questione
del nuovo statuto di Padania Acque, in questi giorni in fase di approvazione da parte dei Consigli
comunali. «Per promuovere l'acqua come bene
comune, inalienabile e primo presidio di democrazia, sostenuto da un referendum inequivocabile spiegano Francesca Pontiggia e Vittore Soldo,
della segreteria Pd – la segreteria ha formulato una
proposta nella quale si chiede ai consigli comunali
di deliberare una premessa integrativa allo statuto.
In tale premessa, oltre a sancire che l’acqua è
un bene comune ed in quanto tale è un diritto universale dell'uomo averne accesso, si invita la società Padania Acque Gestioni a prevedere forme di
partecipazione pubblica che siano garanti della
trasparenza nella gestione del sistema idrico cremonese, oltre che strumento di consultazione circa la qualità del servizio. Auspichiamo che tale
proposta, che si esprime chiaramente in termini
politici rispetto alla "risorsa acqua" e che non ha
alcuna implicazione tecnica sullo Statuto, possa
trovare ampia condivisione. Starà poi all'Assemblea dei Sindaci di Padania Acque decidere di inserire la premessa nello Statuto».
Ecco l’emendamento proposto dal Partito Democratico per lo Statuto di Padania Acque: «Rilevato che è opportuno incidere ulteriormente sulla
natura e sulla gestione del servizio si propone con
il seguente emendamento di inserire nello Statuto
la seguente premessa “oggetto del servizio è l'acqua che è bene comune in quanto indispensabile
ed insostituibile per la vita ed il vivere insieme,
pertanto: se ne riconosce il diritto umano, ossia
l'accesso all'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua
come bene comune pubblico; tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal
sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una
risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
la gestione risponde alle necessità del presente
senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze. Per garantire il rispetto dei principi sopra enunciati la società s'impegna a garantire forme di consultazione
e partecipazione pubblica da definirsi con specifica regolamentazione da emanarsi entro 6 mesi
dalla data di approvazione dello statuto».
S
di Giulia Sapelli
i respira un'aria pesante nel
Movimento 5 Stelle cremonese, che si trovano letteralmente diviso in due fazioni in seguito alla decisione del portavoce regionale Alessandro Tegagni di non partecipare
alle primarie e di abbandonare il
Movimento. Ma ora sembra arrivato
il momento della resa dei conti: sabato pomeriggio, dalle 14.30 alle
17.30, presso SpazioComune, è indetta una assemblea "plenaria"
aperta a tutti i cittadini, convocata
da Lucia Lanfredi, candidata sindaco del Movimento (dopo aver vinto
con il 70% le primarie). Un incontro
a cui sono invitati tutti i membri
delle due fazioni per un confronto
pubblico.
La decisione di Tegagni era arrivata in seguito ad alcune incomprensioni che lo hanno contrapposto ad una parte del movimento.
«Ho visto crearsi, all’interno del
gruppo, una situazione che non mi
piace» ha motivato uno degli storici
del gruppo cremonese. «Da mesi c’è
un gruppo di persone che sta facendo di tutto per spaccare il clima che
si era instaurato in anni di attività
comune.
Si sta alimentando un clima di
odio e di sospetto che è decisamen-
te deleterio per il movimento: per
questo mi sono chiamato fuori».
L'abbandono di Tegagni ha lasciato dietro di sè due fazioni che
ora si fanno la guerra. «Io me ne sono chiamato fuori, non ho contatti
con nessuno dei due gruppi. Ora,
politicamente parlando, voglio prendere le distanze da tutto. Ho anche
già fatto domanda al gruppo regionale per capire come mi devo muovere prima di lasciare il mio incarico
di portavoce. Dopo aver visto la po-
litica dall'interno, ora preferisco
starne lontano. Ora che l'ho vissuta
sulla mia pelle riesco a vedere molto
di più tutto il marcio che c'è dentro».
Il mistero è come si sia arrivati a
questo punto. Sia Tegagni che la
Lanfredi hanno ipotizzato la possibilità che vi sia qualcuno che lavora
dall'interno per "seminare zizzania".
Intanto c'è una netta spaccatura
tra il gruppo di attivisti rimasti nel
Movimento, che non ha però alcun
riconoscimento giuridico, e l'Asso-
ciazione Amici del M5S di Cremona,
nata in origine come ente giuridico
del movimento e ora composta dalla
cosiddetta "vecchia guardia", ossia i
dissidenti.
«Tutto è nato dall'allontanamento
di Tegagni» fa sapere Lucia Lanfredi.
«Ma ribadisco che nessuno gli ha
chiesto di andarsene. Nè io nè Alex
Conti (l'altro candidato alle primarie)
siamo coinvolti nel suo allontanamento. Anzi, personalmente avrei
preferito che restasse per confrontarsi alle primarie. Credo vi sia stata
una reazione esasperata di chi prima si è sentito perdente e dopo si è
auto-escluso. Non si può sparare a
zero dicendo che non c'è democrazia quando poi non ci si vuole confrontare. Ora corre voce che dall'altra parte si voglia creare un'altra lista
chiedendo che venga ufficialmente
riconosciuta, ma non funziona così.
Per questo abbiamo ritenuto necessario un confronto».
Sono tante le questioni aperte: la
presenza di un solo attivista come
referente di almeno cinque gruppi di
lavoro; il voto palese (deciso prima
delle primarie, ma per ora rimasto
lettera morta), il rinnovo della carica
di moderatore dell’assemblea scaduto il 31 dicembre (e ricoperto dalla
Lanfredi), la situazione che si è venuta a creare delle due fazioni contrapposte.
Lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione: varato il Piano triennale
Non cessioni
voglio che
di vario tipo, agli affidamenti
di lavori, forniture e servizi, all’indiziola mianecittà
ritorni
di concorsi e prove selettive per
l’assunzione del personale e progresal ventennio
sioni di carriera; e ancora la progettada Germania
che di opere pubblizione edEst
esecuzione
che,
gli
interventi
ha vissuto
prima di manutenzione
ordinaria e straordinaria degli edifici
dell’attuale
comunali, la pianificazione urbanistica, il condono edilizio. Anche le attiviamministrazione
E' stato varato dalla Giunta comunale il ‘Piano triennale di prevenzione
della corruzione 2014-2016.
Il Comune di Cremona ha individuato quali sono i settori e le attività
particolarmente esposti al rischio
corruttivo: dalle autorizzazioni per
impieghi ed incarichi che possono
dare origine a incompatibilità, alle attività oggetto di autorizzazione o con-
tà di polizia locale rientrano tra le attività che possono essere a rischio
curruzione. I dirigenti hanno individuato i dipendenti che, sulla base
delle attività loro assegnate, risultano
maggiormente esposti al rischio corruttivo: sono in tutto 226, che e sono
stati destinatari di adeguata formazione in materia di anticorruzione e
trasparenza.
Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
La sinistra che non ti aspetti
Intervista a Paolo Carletti candidato alle primarie per il Psi. «Sì alla collaborazione con il privato»
5
Malvezzi responsabile
provinciale
di Ncd Cremona
«La mia candidatura non punta alla vittoria mia, ma a quella del centrosinistra»
U
di Laura Bosio
na grande attenzione alla città, in specie temi come la
cultura, le municipalizzate e il
rilancio del commercio: è il
programma di Paolo Carletti
(Psi), che apre le porte alla collaborazione con i privati e racconta di una sinistra
diversa, "la sinistra che non ti aspetti",
come recita lo slogan con cui il candidato si propone alle primarie del centrosinistra.
Per quale motivo ha deciso di candidarsi?
«La mia candidatura non punta alla
vittoria mia, ma a quella del centrosinistra. Senza la nostra partecipazione,
peraltro, ci sarebbe stata una visione riduttiva della coalizione. Il nostro desiderio è intercettare il voto dell'elettorato
laico e moderato.
Ciò detto, è stato il partito ad individuare me come potenziale candidato,
pensando che fossi la persona capace
di rappresentare l'elettorato, non solo
del nostro partito; così mi sono prestato
volentieri a questa candidatura».
Ma quali sono le sue motivazioni
personali?
«Sono iscritto al partito da quando
avevo 19 anni e credo che i partiti possano ancora essere un ottimo strumento sociale. La politica vera e sana esiste
ancora, e mi da molta soddisfazione».
Quali sono i punti centrali del suo
programma?
«Abbiamo presentato un programma
molto concreto, i cui punti centrali sono:
recupero del centro storico e del suo
commercio, rafforzamento dei collegamenti tra Cremona e Milano, il rilancio
del fiume Po, la rivisitazione della gestione di Aem e dei rapporti con le
aziende partecipate».
Quest'ultimo è un tema molto dibattuto in questo periodo ...
«La nostra idea è che non mi sembra
Paolo Carletti
possibile che ciò che è nato come un
braccio del Comune abbia ora una gestione così aziendalistica. Allora a cosa
servono i CdA, se non per evitare che
accadano cose come i tagli alle utenze?
E questo non vuol dire che siamo contrari alle privatizzazioni, anzi: laddove
riteniamo che non si possa evitare una
azione di tipo aziendalistico, ben venga
la cessione di alcuni comparti del pubblico».
Un altro tema importante è quello
della cultura ...
«E' anacronistico e impraticabile pensare a un ruolo da protagonista unico
del Comune in ambito di tutela e promozione delle attività culturali, se si vuole
mantenere accettabile il livello dell'offerta culturale in città. Il Comune deve recuperare il suo ruolo di promotore e coordinatore di iniziative, ma ben vengano
i privati che vogliono metterci del loro.
Non solo è un bene, ma a questo punto
l'azione del privato diventa necessaria e
va stimolata.
Peraltro il sostegno dei privati in questo campo non è esattamente cosa solo
cremonese, visto che da oltre vent'anni
le direttive europee vanno nella direzione di incentivare l'ingresso dei privati,
così come la legislazione interna di tutti
gli Stati U.E. e di quella italiana, dal de-
creto Ronchey al Codice dei beni culturali, individuando nell'impegno privato
non solo un aiuto, ma una valorizzazione dell'offerta.
Quei privati infatti, il cui intervento in
ambito culturale non si è limitato ad una
semplice sponsorizzazione, hanno goduto di una forte legittimazione dell'immagine positiva e di un accrescimento
della loro funzione sociale che li incoraggia a reinvestire in nuovi progetti
culturali.
Noi rilanciamo, proponendo addirittura di adottare quanto fatto dall'attuale
Sindaco di Firenze: piattaforme di
"crowdfunding" che promuovano le iniziative culturali decise dal Comune, proponendosi come ricettori di sostegni
economici da parte dei privati, in modo
da avvicinare domanda di fondi e offerta
di aiuti. Forse, con questa visione della
promozione culturale, tra le altre cose,
non avremmo visto la città della musica
rischiare di perdere il suo istituto musicale, il Monteverdi».
Un altro tema controverso è quello
delle rette degli asili nidi.
«Quella di introdurre le rette non è
stata una decisione inevitabile, ma una
scelta politica. La scelta di ritenere che
le madri che non possono permettersi di
mandare i bambini al nido debbano stare a casa per tenerli. Questo è assoluta-
mente anacronistico, se pensiamo che
oggi, in tempo di crisi, per mandare
avanti una famiglia serve lo stipendio di
entrambi i genitori. Oggi l'asilo nido non
è più un privilegio, ma una necessità».
Lei parlava anche del rilancio del
commercio ...
«Il centro storico vive oggi una moria
di negozi impressionante che il Comune
non può in nessun modo ignorare; ad
esempio, le tasse sulle proprietà immobiliari di esercizi commerciali dovrebbero favorire l’apertura delle vetrine e non
il mantenimento delle vetrine chiuse.
Oggi i proprietari pagano l’aliquota Imu
minore se il negozio è vuoto e quella
maggiore se il negozio è aperto; ovviamente la scelta politica dovrebbe essere
quella opposta, che favorendo l’apertura dei locali commerciali indurrebbe i
proprietari ad abbassare pretese di affitto, spesse volte anacronistiche.
Sarebbe importante, come fatto con
successo in alte realtà, mettere al tavolo
delle trattative, con l’aiuto delle associazioni di categoria, affittuari e proprietari
di locali commerciali, proponendo loro il
rifacimento dei contratti in scadenza nei
due anni successivi ad un canone minore, ma assicurando sei anni di occupazione del locale, unendo così interessi
dei proprietari e degli affittuari».
Il consigliere regionale Carlo Malvezzi è stato ufficialmente nominato
responsabile del Comitato provinciale di Cremona del Nuovo Centrodestra. Lo ha annunciato il numero uno
del partito in Lombardia, Alessandro
Colucci, in una lettera inviata allo
stesso Malvezzi, nella quale è precisato che tale ruolo sarà «temporaneo» e servirà a «guidare la fase organizzativa del partito» nel territorio
cremonese «fino all’insediamento dei
nuovi organismi designati con metodo democratico». Malvezzi esprime il
proprio ringraziamento e si dice
«pronto ad un lavoro di costruzione
del movimento che, sul nostro territorio, è già cominciato dal mese di
Dicembre».
«Come è chiaro sin nel nome – riferisce il Consigliere regionale eletto
a Cremona – il nostro partito trova la
sua collocazione nell’area del Centrodestra, all’interno della quale giocherà un ruolo da protagonista. Mettiamo la crescita del lavoro al primo
posto, sia a livello nazionale, promuovendo riforme efficaci e liberali,
sia a livello locale, attuando politiche
che favoriscono le imprese. Siamo
un partito democratico e inclusivo –
precisa Malvezzi – che non significa
annullamento di identità, ma che a
partire da un’identità precisa si confronta con tutti».
Le prime uscite pubbliche hanno
fatto registrare grande interesse e
attenzione. «Stiamo raccogliendo
adesioni in tutti i comuni e a breve
organizzeremo un’assemblea dei referenti territoriali».
6
Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
Il sud della Lombardia ancora escluso. Bordo: «Ci spetta solo una manutenzione straordinaria». Rosita Viola: «Comune grande assente»
Cremona di nuovo la grande
esclusa del trasporto ferroviario:
come è emerso nel corso di un
Tavolo svoltosi nei giorni scorsi
in prefettura, dei 63 nuovi treni
promessi dall’assessore regionale Maurizio Del Tenno nessuno
sarà destinato alla tratta Mantova-Cremona-Milano. A lanciare
l'allarme è stato Franco Bordo,
parlamentare di Sel: «Trenord ha
dichiarato che spetta alla Regio-
Nessuno dei 63 nuovi treni promessi dalla Regione arriverà a Cremona
ne decidere dove verranno collocati i nuovi treni e che essa in
merito a questo ha già fornito
l’elenco delle tratte interessate
dagli interventi. Naturalmente la
Mantova-Cremona-Milano non è
tra queste, tanto che l’azienda ha
dichiarato che per tale tratt provvederà ad intervenire con lavori
straordinari per lo svecchiamento del materiale rotabile. In sostanza si sono impegnati nei lavori di eliminazione dei passaggi
a livello oltre al miglioramento
della qualità delle condizioni ambientali delle carrozze: dal riscaldamento ai sedili, dalla pulizia
alla integrità delle strutture”.
Sulla questione è intervenuta
anche Rosita Viola, candidata
alle primarie di centrosinistra:
«Al tavolo è emersa tutta l’inadeguatezza e il disinteresse di Regione Lombardia rispetto ai problemi che i pendolari vivono
quotidianamente – ha dichiarato
la candidata -. Sembra chiaro
che nessuno dei 63 nuovi treni
che entreranno in servizio sarà
messo sulle nostre linee ferroviarie, confermando lo stato di
abbandono in cui versano le linee di comunicazione su ferro
della nostra Città. I rappresentanti delle Istituzioni sono sempre più rassegnati e accondi-
scendenti davanti all’operato di
Regione Lombardia.
Il Comune di Cremona resta
fra i grandi assenti in questa discussione che interessa migliaia
di cittadini cremonesi, per non
parlare del resto del territorio.
Chi verrà a studiare, investire,
lavorare, ad acquistare, a vedere
una mostra o altro, se per arrivare nella nostra Città? Certo ci arriveranno in macchina».
«A Cremona c’è un problema sicurezza?»
I dati forniti dalla questura:+8,4%. Il Pd: «Incrementare i controlli e ripristinare il servizio dei vigili di quartiere»
Occorre PREVENZIONE
I consigli utili di Assoutenti
Come prevenire allora episodi di truffa? Lo spiega Luca Curatti,
presidente di Assoutenti Cremona.
PREVENIRE LE TRUFFE
• «Innanzitutto fondamentale è l'attenzione a quanto ci accade
attorno: se capita di scorgere, in strada, una persona anziana alle
prese con soggetti dal fare sospetto, non esitare a chiamare il
113, o comunque a intervenire nella discussione. Girarsi dall'altra
parte significa permettere che accadano queste cose.
• Mai firmare nulla e diffidare da chi propone investimenti o guadagni facili.
• Ricordare che l'apparenza inganna: chi si presenta per proposte
truffaldine spesso è vestito in maniera curata e ha modi gentili.
• Per quanto riguarda le truffe telefoniche, attenzione a non fornire informazioni personali nè a pronunciare risposte che contengano la parola sì.
• Non bisogna mai aprire a qualcuno che non si conosce, senza
che prima si sia qualificato.
• Può essere opportuno mettere una catenella alla porta di casa
che permetta di identificare chi suona il campanello senza aprire
completamente la porta.
• Stare attenti a coloro che si presentano come addetti di aziende
dell'Enel, Aem, ecc.
• Non fidarsi neppure di chi mostra tesserini di riconoscimento:
piuttosto telefonare all'ente per verificare se è vero che sta inviando in giro i propri addetti.
• In presenza di sconosciuti in casa chiamare un vicino di casa.
PREVENIRE I FURTI IN CASA
• Attenzione a chi si presenta alla porta di casa: spesso uno entra
distraendo la vittima e un complice nel frattempo commette il furto.
• Evitare di lasciare le chiavi sotto lo zerbino o nella fioriera, come
si usava un tempo.
• Lasciare le luci accese quando si è fuori casa.
• Installare un impianto di allarme.
• Tenere in casa un cane propenso ad abbaiare quando avverte
delle presenze estranee.
PREVENIRE I BORSEGGI
• Attenzione quando si effettuano prelievi in posta o in banca:
spesso ci sono persone che si appostano in prossimità dei bancomat e dei postamat per poi seguire il malcapitato e derubarlo o
borseggiarlo.
• Attenzione a chi per strada vi urta o vi sporca con qualcosa
(caffè, gelato, ecc): spesso è un espediente per distrarre la vittima
e poi derubarla.
• Attenzione a non lasciare la borsetta abbandonata neppure per
pochi istanti: spesso sono sufficienti.
• Quando si cammina in una strada meglio procedere contromano rispetto al senso di marcia, onde evitare attacchi da dietro.
• Atenzione a tenere sempre la borsetta dal lato del muro.
• Attenzione quando si viaggia sui mezzi pubblici: mai lasciare il
portafogli nella tasca posteriore o la borsetta dietro di sè.
• Mai fermarsi a parlare per troppo tempo con degli sconosciuti
lungo la strada.
• Se si ha l'impressione di essere seguiti meglio entrare in un negozio, in un bar o comunque fermare un passante.
• Mai tirare fuori il portafogli in strada.
• Se si hanno tanti soldi, meglio non lasciarli tutti nello stesso posto.
• Evitare di girare in luoghi isolati, specialmente la sera.
I
Luca Curatti: «Più colpite
le persone anziane e sole»
di Laura Bosio
dati dicono che a Cremona
si stia verificando un incremento della criminalità. Si
parla infatti di un aumento
dei furti denunciati nelle abitazioni del 8.4% (nel 2012
sono stati 1295, nel 2013 sono saliti a 1404). Anche i furti d'auto, i
furti con destrezza e i furti presso
gli esercizi commerciali sono in
aumento rispettivamente del 1,4,
del 3,8 e dell'1,2%. Furti, borseggi, rapine, raggiri e truffe si verificano ormai spesso. Solo nelle ultime settimane sono numerosi gli
episodi di questo tipo: dal furto in
ospedale di farmaci e di un televisore, alla rapina al centro sociale
anziani, nonché ai numerosi tentativi di truffa "porta a porta" e ai furti in abitazione. Occorre quindi focalizzare l'attenzione sulle misure
per contrastare questa situazione.
La crisi senza dubbio incide
molto su questa escalation e ora
non si può più negare che la città
abbia un "problema sicurezza": ne
è convinto il Pd, che nel corso
dell'ultimo consiglio comunale ha
chiesto - con un ordine del giorno
a firma del consigliere Roberto
Poli - di incrementare i controlli e
di ripristinare i vigili di quartiere,
ove ve ne fosse carenza. Il documento rileva che “nelle ultime settimane si è verificata in città una
escalation di furti in abitazioni e
negozi, aumentando il senso di insicurezza dei cittadini”. Ciò a fronte, negli ultimi mesi, di “una netta
Roberto Poli (Pd): «L’insicurezza
dei cittadini va affrontata».
Francesco Bordi: «Un grosso
problema è la carenza di personale»
riduzione della presenza dei vigili
di quartiere, come riferito in sede
istituzionale nella ultima commissione periferie del 8/11/13 da alcuni presidenti di quartiere”.
La richiesta, come evidenziato
nel documento, era di “rafforzare
la presenze in termini orari e di
continuità dei vigili nei quartieri
della città, con priorità alle aree più
a rischio di marginalità e devianza;
rafforzare la collaborazione tra la
Polizia municipale e le forze
dell'ordine per monitorare e gestire le situazioni più a rischio; ripor-
Il senso di disagio dei cittadini si manifesta
anche con le molte segnalazioni che pervengono alle associazioni dei consumatori. «Sono
moltissimi i nostri associati che negli ultimi tempi ci hanno segnalato di aver subito furti, borseggi, truffe...» racconta Luca Curatti, presidente di Assoutenti. «Solo un mese e mezzo fa
un signore 80enne ha prelevato 1.500 euro dal
suo conto corrente, poi si è recato al supermercato a fare la spesa. Mentre era in coda alla
cassa un uomo lo ha distratto chiedengoli delle
informazioni, probabilmente mentre un complice agiva alle sue spalle. Di fatto, una volta
giunto alla cassa non aveva più il portafogli. E'
una vera e propria escalation di reati, quella a
cui stiamo assistendo. Soprattutto a danno di
persone anziane e sole, spesso con redditi
medio-bassi. Ciò rende questi reati ancora più
odiosi, in quanto vanno a colpire la fragilità».
tare la questione in commissione
periferie per un approfondimento
politico del problema sicurezza nei
quartieri e per valutare le conseguenti azioni tecnico-operative”.
Per il Comune, come ha evidenziato l'assessore Francesco
Bordi, la questione parte dalla carenza di personale, che "c'era con
chi ci ha preceduto come c’è anche ora, ma non per questo l’attenzione alla sicurezza è diminuito, anzi si è cercato di ottimizzare
le poche risorse disponibili per incrementare il senso di sicurezza
nei quartieri anche in collaborazione con le altre forze di polizia, aumentando i controlli, anche sulla
velocità, come richiesto dai quartieri, cercando di fare prevenzione,
più che una presenza fissa, che
non è attuabile". L’assessore ha
dichiarato i numeri dell’attività della Polizia municipale nel 2013:
2136 pattuglie appiedate, 1241
servizi alle scuole, 837 pratiche
anagrafiche, 274 accertamenti
amministrativi, 250 controlli negli
oratori, 34 convocazioni di cittadini, 203 attività di viabilità, 68 casi
di diatribe tra vicini, 83 azioni per
disturbo da animali, 111 azioni di
polizia giudiziaria, 215 controlli per
veicoli abbandonati, 368 controlli
nei parchi e giardini, 117 controlli
di polizia stradale, 42 presenze alle manifestazioni, 115 presidi fissi
nei quartieri.
«E' vero, c'è carenza di personale, ma basterebbe mettere meno vigili sulle strade a fare multe e
più vigili a presidiare i quartieri» ribatte Poli. «Sicuramente una misura del genere non è sufficiente
per contrastare il fenomeno, ma
una presenza costante scoraggia
almeno in parte gli eventi di microcriminalità.
Riteniamo grave e preoccupante il voto contrario espresso in
Consiglio Comunale dalla maggioranza di centrodestra all’ordine
del giorno del Pd che chiedeva di
rafforzare la presenza dei vigili di
quartiere quale una delle possibili
immediate risposte al problema
della sicurezza in città».
«Recentemente - continua Poli
- vi è stato un episodio di rapina
con aggressione in un centro sociale anziani, che ha anche simbolicamente violato il senso di sicurezza tradizionalmente avvertito
nei luoghi di aggregazione. E l’insicurezza dei cittadini nella propria
città, nelle proprie abitazioni e perfino nei luoghi di aggregazione va
affrontata con interventi articolati
e trasversali secondo una logica di
sicurezza urbana nell’ambito di un
rafforzamento delle reti di coesione sociale , ma non può prescindere da azioni che vanno messe
in campo subito».
Cronaca
Piano di formazione dei dipendenti
La Giunta comunale ha approvato il Piano di formazione del Comune di Cremona per l’anno 2014. «Nel 2014 - dichiara l'assessore
Maria Vittoria Ceraso - si intende erogare formazione attingendo
il più possibile alle risorse interne al Comune ovvero alle professionalità di alcuni dipendenti su materie di interesse attuale e indifferibile, naturalmente in orario lavorativo nell'ambito della costante e
attenta riduzione dei costi. Particolare impulso verrà dato ai corsi di
informatica necessari per elevare i livelli di professionalità atti ad
un rilancio generale dell’ente. A tal proposito verrà costituito un
nuovo gruppo di referenti informatici di settore i quali, debitamente
preparati, saranno incaricati della formazione informatica necessaria a colmare le eventuali carenze rilevate». Obiettivo del Comune
di Cremona è gestire la formazione non più come un semplice
adempimento dei disposti contrattuali ma anche come dimensione
costante e fondamentale del lavoro e come strumento nella gestione delle risorse umane.
Sabato 1 Febbraio 2014
Approvato il Codice di comportamento per i dipendenti comunali
La Giunta comunale ha approvato il Codice
di comportamento dei dipendenti del Comune
di Cremona, che diventa immediatamente esecutivo e sarà pubblicato sul sito del Comune di
Cremona. «Con l'approvazione del Codice di
comportamento – dichiara al riguardo l'assessore Maria Vittoria Ceraso – si chiude un percorso impegnativo che ha coinvolto molte persone».
Lo scopo del Codice di comportamento dei
dipendenti è «di assicurare la qualità dei servizi,
la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura
dell'interesse pubblico. Inoltre gli obblighi di
condotta previsti nel Codice di comportamento
del Comune di Cremona verranno estesi, per
quanto compatibili, a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o
incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e
di incarichi negli uffici di diretta collaborazione
delle autorità politiche, nonché nei confronti dei
collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in
favore dell’amministrazione».
L’attività di vigilanza sul rispetto del Codice
viene effettuata dai rispettivi dirigenti/responsabili di ciascuna struttura, tenendo conto delle
violazioni accertate e sanzionate ai fini della
tempestiva attivazione del procedimento disciplinare e della valutazione individuale di ogni
singolo dipendente. L’attività di controllo sul rispetto dei codici di comportamento da parte
dei dirigenti/responsabili, nonché la mancata
vigilanza da parte di questi ultimi sull’attuazione
e sul rispetto dei codici presso le strutture di cui
sono titolati, è svolta dal direttore generale e dal
segretario generale.
Si sceglie sempre più la vita da single
Secondo i dati di Coldiretti Lombardia il 37% dei cremonesi vive da solo. Sono il 26% in più di 10 anni fa
A
di Laura Bosio
nche sul nostro territorio, sono sempre più numerose le
famiglie mononucleari, composte cioè da una persona
sola: il dato emerge da
un'analisi di Coldiretti Lombardia su
dati Istat. In dieci anni (2001-2011), nella provincia di Cremona le famiglie costituite da una sola persona sono aumentate del 26%, passando da 35.666
a 45.059, e oggi rappresentano il 37%
della popolazione. In Regione l’aumento
è ancora più marcato: si tratta del 37%,
passando da 969.504 a 1.330.332 unità.
Si parla, ormai, di quasi un terzo del totale delle famiglie.
Ma quali sono le motivazioni di questo
fenomeno? Lo abbiamo chiesto ad alcuni cremonesi che hanno fatto questa
scelta. «Vivo solo da ormai 6 anni e sto
decisamente bene: più libertà, nessuno
a cui dover rendere conto...» racconta
Livio, 35 anni. «Ci sono molti miei coetanei che ancora vivono con la propria
famiglia d'origine. Io ho voluto fare una
scelta diversa perché credo sia giusto
staccarsi dai genitori, ad un certo punto, anche se non si ha accanto una
persona con cui intraprendere un nuovo
percorso di vita».
La scelta di stare da soli può avere tantissime motivazioni. «Ho un fidanzato,
ma per ora preferisco vivere per conto
mio, anche se non è sempre facile arrivare a fine mese» racconta Daria, 27
anni. «Ho preso casa da poco, devo
sempre stare attenta alle spese, ma
nulla vale quanto la libertà di poter stare
7
soli. Il mio fidanzato a volte dorme a
casa mia, ma so che se voglio i miei
spazi me li posso prendere».
«Non sono single, ma ho diversi amici
che hanno fatto questa scelta - racconta Monica -. Chi perché i ritmi di lavoro
sono talmente intensi da non avere tempo per instaurare una relazione, chi ha
semplicemente voluto allontanarsi dalla
famiglia di origine».
«Un tempo a nessuno veniva in mente
di vivere solo: l'uomo usciva di casa
quando trovava moglie, la donna usciva
di casa quando trovava marito>>, spie-
ga Teresa, 42 anni. «Oggi le cose sono
molto cambiate, l'emancipazione femminile ci mette del suo, ma anche l'uomo ha spesso voglia di indipendenza,
anche se resta più legato ai genitori».
Tuttavia, non sempre la solitudine è una
scelta: sempre più spesso oggi c'è chi
si ritrova solo perché la società non gli
dà la possibilità di socializzare come
vorrebbe. E' il caso di Antonio, 52 anni:
«Mi sono ritrovato solo all'improvviso.
Avevo una moglie, poi se ne è andata, e
da 5 anni non ho più nessuno. Un tempo era più facile socializzare, ma oggi la
tecnologia allontana le persone. Non ci
si conosce al bar ma sui social network,
le distanze si amplificano, i rapporti diventano sempre più complessi».
E’ profondamente cambiata la concezione stessa di famiglia: vi sono ormai
molti modelli oltre a quello tradizionale
(madre, padre e figli). «Posso dire di rientrare nella categoria dei single, anche
se di fatto è come se fossi sempre con
qualcuno: nel nostro condominio siamo
tutti giovani e amici. Ognuno ha il proprio appartamento, ma è come fossimo
una grande famiglia. La sera spesso ci
ritroviamo nell'appartamento dell'uno o
dell'altro a guardare la tv o a mangiare la
pizza. Spesso facciamo insieme anche
la spesa».
«A livello economico – spiega la Coldiretti Lombardia – il costo della vita mensile incide di più sul bilancio di un single
rispetto alla media pro capite dei componenti di una famiglia di tre persone:
1.961 euro contro 1.064 euro. In particolare: 335 euro per cibi e bevande
contro 185 euro della famiglia. E anche
per l’abitazione il single paga il 40% in
più: 698 euro al mese contro 281 di media pro capite familiare».
Eppure, evidenzia ancora Coldiretti:
«Nonostante la crisi e i costi più alti, i
single sono cresciuti: nella provincia di
Monza Brianza – spiega la Coldiretti
Lombardia – sono passati da 66.098 a
98.987 (+50%) facendo registrare l’incremento maggiore. Aumenti superiori
alla media regionale del 37% anche
nelle province di Bergamo (+44%), Lodi
(+42%), Varese (+41%), Brescia (+40%),
Como (+39%) e Mantova (+38%)».
Sanzioni sui bus
Multe cento
volte il costo
del biglietto
Nuovo regime sanzionatorio
in arrivo per i bus cremonesi: dal
primo febbraio la multa sarà infatti pari a 100 volte il costo del
biglietto ordinario di corsa semplice. Lo ha annunciato nei giorni scorsi la giunta comunale. Il
nuovo regime è stato approvato
lo scorso 3 dicembre 2013 dal
Consiglio regionale (art. 46 della
LR 18/2013 — Modifiche alla LR
6/12). Sarà inoltre introdotta la
nuova riduzione del 30% per
sanzioni pagate entro 5 giorni
dalla contestazione o dalla notifica. Ma c'è di più: «Contemporaneamente, l’azienda di trasporto provvederà, unitamente
agli agenti di Polizia Locale, a
frequenti campagne di controllo
a bordo dei mezzi di trasporto
pubblico urbani» fa sapere ancora il Comune.
IN BREVE
Una ricerca su nidi e materne della città
Si terrà sabato 1 febbraio, alle 10.30, nella Sala dei Quadri di palazzo comunale, la presentazione ufficiale della ricerca condotta
dall'antropologa Angela Biscaldi (Università Statale di Milano) nei nidi e nelle scuole dell'infanzia della città, nell'anno scolastico 20102011, dal titolo "Etnografia della responsabilità educativa". Contestualmente sarà inaugurata la mostra dei disegni dei bambini dal titolo “Quello che gli adulti non dicono... La responsabilità educativa raccontata dai bambini” , realizzata grazie al contributo di AemCom. Nelle prossime settimane l'esposizione sarà ospitata nelle scuole e in altre sedi cittadine. La ricerca, sostenuta dall'assessore alle Politiche
educative Jane Alquati e approvata dalla giunta comunale, ha coinvolto centinaia di famiglie di bimbi, di età compresa tra zero e sei anni, e una cinquantina di testimoni privilegiati. I disegni esposti sono
stati realizzati da quasi 500 bambini di tutte le scuole cremonesi (comunali, statali e paritarie).
36ª Giornata per la vita
Nel pomeriggio
di sabato 1° febbraio, alla vigilia della
36esima Giornata
per la vita, alla Libreria Paoline di
Cremona (in via Decia) sarà presentato
il libro “Lui e l’aborto. Viaggio nel cuore maschile” (Edizione San
Paolo). L’appuntamento è per le 17 alla presenza dell’autore, Antonello Vanni, esperto di
bioetica e del ruolo educativo paterno. Il volume guarda ai padri degli oltre 5 milioni di bambini abortiti in Italia dal 1978 ad oggi.
Morbasco Sud, ok alla variante
La Giunta comunal ha approvato, in via definitiva, la variante al Programma Integrato di Intervento relativo
all’Ambito di trasformazione
A.S.-13.1 “Morbasco sud”
posto a nord di via I Maggio.
Il termine per la presentazione delle osservazioni era fissato per il 27 dicembre. A
seguito della pubblicazione degli atti riguardanti la
Variante, non è pervenuta alcuna osservazione.
«Prosegue la trasformazione urbana che ha portato
alla realizzazione del parco urbano del Morbasco,
100 mila metri quadrati di aree verdi già realizzate e
fruibili» evidenzia l'assessore Fasani.
Collaborazione con Giona
Su proposta dell'assessore alle Politiche
Educative Jane Alquati, la Giunta ha deciso
di aderire all’Associazione Nazionale Città in
Gioco “GioNa” per lo sviluppo di iniziative
nel campo del gioco.
L’Associazione collaborerà con l’Amministrazione comunale nel coordinamento delle manifestazioni promozionali ludico-educative, nella diffusione della cultura della tutela della qualità del gioco e delle risorse ludico-culturali, nella promozione e diffusione
dei giochi creativi in ambito educativo e formativo nonché in altri interventi mirati a tutelare e valorizzare il gioco nelle sue più ampie espressioni e forme.
8
Cronaca
Sabato 1 Febbraio 2014
La memoria può salvare il mondo
La storia di Vera Vigevani Jarach: il nonno morto ad Auschwitz, la figlia desaparecida in Argentina
I
di Agostino Francesco Poli
l Giorno della memoria si celebra
fin dal 2001, il 27 gennaio di ogni
anno. La data è simbolica, perché
commemora il giorno della liberazione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz, nel
1945, da parte dell’esercito sovietico.
Il “giorno della memoria” è dedicato
alle vittime della Shoah e delle deportazioni dei militari e dei politici che non si
sono piegati. Ci richiama a ricordare
una tragedia che non è di un solo Paese, e infatti, quasi tutti i Paesi d’Europa
hanno una data per il “giorno della memoria”.
Sapere, riflettere, pensare, ricordare
è dovere di tutti. La necessità di un
“giorno della memoria” è di imprimere
nella nostra coscienza collettiva l’immagine della responsabilità, il senso di
ciò che è accaduto, a partire dal modo
in cui la tragica catena di eventi che ha
portato alla deportazione ed allo sterminio degli ebrei, ma anche dei prigionieri politici, dei Sinti, dei Rom, dei pentecostali, dei Testimoni di Geova, degli
omosessuali, dei disabili (“rifiuti
dell’umanità”, secondo la logica aberrante dei nazifascisti) è stata proposta,
decisa, messa in opera, confidando su
complicità e silenzio di molti.
Va contrastata la tendenza all’oblio,
che spesso si manifesta. La memoria è
necessaria per onorare degnamente chi
ha sofferto per costruire un mondo migliore e ha subito la persecuzione per le
proprie idee, per la propria scelta di vita, per la propria appartenenza religiosa, ma anche per indagare e capire come si siano potuti formare gli avvenimenti del passato, per meglio comprendere il presente.
Ecco allora che la cura della memoria si esprime attraverso la valorizzazione delle ricerca storica, la riflessione, la
custodia attenta delle testimonianze,
delle parole, orali e scritte (in specie ora
che, per forza di cose, i protagonisti di
quegli anni terribili stanno scomparendo), dei disegni, delle immagini.
È bene ripetere qualcosa che spesso
si perde nella buona intenzione di non
dimenticare: la Shoah è anche un delitto italiano. La parte italiana di quel delitto – nel progetto, nelle leggi, nei propositi organizzativi del regime fascista,
mandante di quel delitto – è una parte
molto grande. È il contributo politico,
burocratico, istituzionale, morale di un
grande Paese allo sterminio di un popolo. A cominciare dai cittadini italiani
ebrei, consegnati alla macchina tedesca dello sterminio dopo essere stati
privati di ogni diritto.
Ha scritto lo storico Michele Sarfatti che, dal punto di vista della precisione meticolosa e ossessiva e della capacità di bloccare ogni strada di salvezza ai cittadini ebrei, le leggi razziali
italiane del 1938 hanno un impianto più
drastico, più costrittivo persino se confrontate con la legislazione tedesca
dell’epoca.
La deportazione degli ebrei italiani
verso i campi di concentramento e di
sterminio avveniva attraverso i treni.
Molti di questi convogli partivano dalla
Stazione centrale di Milano, dal binario
21. Un binario destinato al trasporto
«I militari volevano un nuovo ordine, che poi è vecchio quanto
il mondo, quello della sopraffazione dell’uomo sull’uomo»
merci, interrato, perché la deportazione
non doveva provocare troppo chiasso.
L’area era originariamente adibita al carico e scarico dei vagoni postali. I deportati erano caricati su vagoni merci,
che venivano sollevati tramite un elevatore e trasportati al sovrastante piano
dei binari. Una volta posizionati alla
banchina di partenza, venivano agganciati ai convogli diretti ai campi di concentramento e sterminio (AuschwitzBirkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e
Bolzano. Tanto per fornire alcuni numeri, dei due convogli che trasportarono
774 ebrei milanesi, tornarono solo 27
persone.
La signora Vera Vigevani Jarach non
partì da quel binario. Il suo nonno paterno era ebreo. Quando furono emanate le leggi razziali, il padre di Vera decise che quello era il momento di andar
via, di lasciare un Paese che li aveva rifiutati. Il nonno era più ottimista e decise di rimanere in Italia. Bisogna pensare a come dovessero sentirsi quei cittadini italiani di religione ebraica, magari
italiani da sempre (a Roma, alcune famiglie ebree abitavano lì fin dai tempi
dei Cesari), magari decorati sui campi
della I guerra mondiale, perfettamente
inseriti nella vita economica, sociale,
culturale, lavorativa italiana che, da un
giorno all’latro, persero ogni diritto di
cittadinanza. Il nonno di Vera fu tra
quelli che non vollero lasciare una terra
IN BREVE
Consegna a domicilio gratuita della spesa
Consegna a domicilio gratuita
della spesa per le persone in stato
di fragilità: questo il contenuto della convenzione siglata giovedì mattina tra Comune di Cremona, Auser
comprensoriale di Cremona e Coop
Lombardia. Il progetto prevede la
consegna al domicilio della spesa
effettuata presso la Coop, preventivamente ordinata dalla persona interessata (il costo degli acquisti è a
carico della persona, mentre la prenotazione e la consegna della spesa è gratuita). Sono destinatari
dell’attività i residenti sul territorio
del Comune di Cremona conosciuti e in carico al Servizio di assistenza sociale che abbiano i seguenti
requisiti: persone anziane e disabili
adulti con difficoltà motorie; chi è in
situazioni di non autosufficienza, disagio economico e sociale; anziani
soli o con rete parentale non in grado di provvedere a tale incombenza in modo autonomo; persone che
per motivi di salute non sono in grado, temporaneamente, di provvedervi in modo autonomo. Tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 9 alle ore
12 le persone interessate al servizio
che, di massima, sono segnalate
dai Servizi sociali del Comune di
Cremona, possono telefonare al
numero verde gratuito 800995988.
I volontari dell’Auser provvedono
alla prenotazione della spesa e
all’inoltro al supermercato Coop di
via del Sale, dove i dipendenti coadiuvati dai volontari del Comitato
soci di Cremona provvederanno a
preparare le borse della spesa che
saranno consegnate a domicilio dai
volontari dell’Auser nelle giornate di
martedì e giovedì.
Nasce lo spazio d’ascolto
Nell'ambito del progetto “Laboratorio famiglia” il
Centro per le Famiglie promuove e sostiene l'iniziativa
denominata “Spazio Ascolto” rivolta ai genitori che vogliano sottoporre ad un consulente educativo piccole
e grandi questioni di vita familiare. Lo “Spazio Ascolto”
sarà attivo dalle 10 alle 12 alla Piccola Biblioteca in via
Ugolani Dati, 4 ogni primo sabato del mese a partire da
febbraio e fino al mese di giugno secondo il seguente
calendario: sabato 1° febbraio, 1° marzo, 5 aprile, 3
maggio e 7 giugno. I consulenti sono messi a disposizione dal Settore Politiche Sociali, dal Consultorio Ucipem Cremona, dalla Cooperativa Iride e dal Centro della Relazione.
L'iniziativa è in sintonia con le finalità di sostegno e
cura della famiglia proprie del Centro nella cui sede di
Largo Madre Carelli, 5 (fronte Chiesa S. Bernardo) sono presenti sportelli di consulenza legale, educativa,
psicologica, lo sportello bonus gas ed energia oltre che
a gruppi di mutuo auto aiuto, spazi di riflessione culturale sulla famiglia in collaborazione sia con il privato sociale sia con il profit in una prospettiva di wellfare sociale integrato.
a cui sentivano di appartenere, persino
dopo l’offesa indecente delle leggi razziali. Ma il nonno di Vera, nel 1943, fu
deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove morì.
Vera e la sua famiglia si ricostruirono
una vita in Argentina: ma, nel 1976, i generali Videla, Massera e Agosti presero
il potere ed istaurarono una dittatura
militare di stampo fascista, che durò fino al 1983. Iniziò il ‘ Processo di Riorganizzazione Nazionale’: “Bisognava riorganizzare tutto l’ordinamento sociale,
politico e culturale dello Stato per legittimare nuove regole e un nuovo ordine,
che poi è vecchio quanto il mondo,
quello della sopraffazione dell’uomo
sull’uomo, eliminando tutti coloro che
credevano nella libertà e nella dignità
umana”, dice la signora Vigevani Jarach. La dittatura argentina decise di
eliminare tutti coloro che avrebbero potuto ostacolare anche solo con la loro
presenza questo piano, il “Piano Condor”. Dapprima l’eliminazione dei militanti, poi dei collaboratori, poi dei simpatizzanti ed infine dei “timidi”. Il resto
del mondo sostanzialmente tacque:
forse seppe poco, forse non voleva sapere. I generali argentini possedevano
amicizie e relazioni in molti Paesi, anche
in Italia, dove trovarono sostegno in Licio Gelli, fino all’affiliazione alla loggia
P2. I militanti, dice la signora Vera, erano tutti coloro che promuovevano i diritti umani e sociali, fossero di sinistra o
cattolici aveva poca importanza – ciò
che era importante era che essi esprimevano la loro opinione o il proprio sostegno a favore della dignità umana che
“prima ancora di essere un concetto
etico-morale è un concetto religioso”.
Fu così che scomparvero silenziosamente 30.000 persone, un’intera generazione: studenti, insegnanti, psicologi e psicoterapeuti, avvocati, assistenti sociali e operai impegnati nel
sindacato. Sono i “desaparecidos”:
sparivano, improvvisamente, perché
rapiti e condotti in luoghi segreti di detenzione, dove venivano terribilmente
torturati e poi, nella quasi totalità dei
casi, uccisi, spesso con i “voli della
morte”, gettati nell’oceano. La figlia
Franca, di diciotto anni, subì questa
sorte. “Mia figlia era una bellissima ragazza che sorrideva sempre perché
amava la vita, militava nel movimento
studentesco per una scuola più giusta,
come tanti allora, e voleva diventare
un’insegnante perché aveva capito
che è dall’educazione che si forma la
civiltà”. Franca scompare, e per la signora Jarach inizia l’incubo. Riceve risposte sempre vaghe o arroganti. “Cosa vuole, signora, sarà andata via con
il fidanzatino per qualche tempo …”.
Vera non si arrende e, con altre madri, inizia un lavoro di ricerca comune,
teso a chiedere di sapere, a reclamare
giustizia, a far prendere coscienza al
mondo di questa tragedia. Escono allo
scoperto; cominciano a girare in fila indiana lungo il perimetro della plaza de
Mayo a Buenos Aires, con le foto dei loro figli al collo e un foulard bianco che
copre il ca po. “In quei tempi cosi terribili era fondamentale avere qualcuno
vicino, stare tra di noi unite, quando
sentivamo il terrore di conoscere cosa
era successo ai nostri piccoli. Ci siamo
fatte forza a vicenda, per provare a ottenere informazioni sulla loro detenzione”. Vengono malmenate, arrestate, in
alcuni casi torturate e uccise: ma le madres resistono, indomite, per i loro figli
e, con le abuelas, le nonne, per i loro nipoti, sequestrati alle madri prigioniere e
dati in adozione. La dittatura argentina
finalmente finisce, ma non la sofferenza
di queste donne, che trovano un possibile riscatto solo nel tener viva la memoria dei loro figli e dei loro nipoti.
Torna questa parola, la memoria.
Nella storia di Vera Vigevani Jarach si
intrecciano due tragedie del Novecento. Sta a tutti noi coltivarne la memoria,
come monito per il presente ed il futuro. La memoria può salvare il mondo.
“Le Mille bolle magiche” al Bellini di Casalbuttano
Il prossimo week end arriva anche a
Cremona “Le Mille Bolle Magiche” il
Grande Spettacolo di Bolle di Sapone
presentato da Teatro e Spettacolo con
l'Artista Silvia Gaffurini. L'appuntamento è al Teatro Bellini di Casalbuttano per
sabato primo febbraio e domenica 2
febbraio con 4 repliche: sabato alle 16
e 20.30 e domenica alle ore 15 e 17.30.
Versione italiana del “Gazillion Bubble Show” di New York “Le Mille Bolle
Magiche” propone un viaggio fantastico nel meraviglioso mondo delle bolle
di sapone nel quale Silvia (La Fata Delle Bolle) presenterà il meglio delle sue
creazioni. Momenti di vero intrattenimento ma anche di poesia. Un finale altamente spettacolare con il Laser
Show” “Ocean of Bubbles” e migliaia di
bolle in tutto il teatro. «Io e tutto il team
siamo appena rientrati da Parigi -, racconta la Fata delle Bolle -, dove con un
calendario intenso abbiamo presentato
il nostro spettacolo al pubblico francese. Ora siamo felici di ritornare a dedicarci al pubblico italiano». Prenotazioni
al: 3357119281.
CREMA
Sabato 1 Febbraio 2014
9
Ha partecipato a un pranzo per la raccolta fondi di quattro «No Tav» accusati di attentato con finalità terroristiche
Il «caso Vailati», il sindaco l’ha difesa
C
di Redazione
ome non avesse già i
suoi grattacapi, tra i
quali quello del prossimo bilancio nel quale,
oltre ad un ulteriore
inasprimento delle tasse, è in
previsione, secondo le fondate
indiscrezioni del quotidiano «La
Provincia» che con l’amministrazione comunale ha un privilegiato filo diretto, anche tagli consistenti alla materna Franceschini,
al museo, al teatro e al Folcioni
(risparmi chiesti da un anno anche da questo giornale), il sindaco si è visto deflagrare nel Palazzo il «caso Vailati». E’ successo
questo.
Il sito on line «L’inviato quotidiano» ha scoperto che, domenica scorsa, tra i commensali al
pranzo che si è svolto all’Arci di
Ombriano, riuniti nella raccolta
per sostenere le spese legali delle quattro persone arrestate con
l’accusa di terrorismo
lo scorso 9 dicembre
dalla Digos di Torino,
nell'ambito di un'operazione contro i No
Tav - tra questi un ragazzo di origini cremasche, Mattia Zanotti, ora rinchiuso nel carcere
delle Vallette di Torino - c’era
anche l’assessore alla Cultura
del comune di Crema, Paola
Vailati. Questa notizia è stata
poi diramata, lunedì, durante il
consiglio comunale da Laura
Zanibelli, esponente del Nuovo
Centrodestra. Ed è diventato,
L'assessore alla Cultura, Paola Vailati
appunto, un «caso». Anche perché l’accusa a carico dei quattro, formulata dai pm Antonio
Rinaudo e Andrea Padalino, è
quella di attentato con
finalità terroristiche,
atto di terrorismo con
ordigni micidiali ed
esplosivi, detenzione
di armi da guerra,
danneggiamento. Alla
Zanibelli, si sono uniti
i due esponenti comunali di Forza Italia, Simone Beretta e Renato Ancorotti, poi anche altri
due consiglieri: Antonio Agazzi
e Tino Arpini. Insieme hanno
diramato un comunicato (al quale non si è associata la Lega, ma
che ha avuto parole altrettanto
pesanti nell’aula degli Ostaggi).
Il comunicato
durissimo
da centrodestra
Non si era ancora spento l’eco del
«caso Vailati» sui «No Tav», e mentre ogni
settimana continua la polemica - soprattutto sulle pagine de «Il Nuovo Torrazzo»
- riguardo al registro delle coppie di fatto,
che ecco nascere un ulteriore caso il cui
protagonista è il nuovo consigliere di Rifondazione comunista, Camillo Sartori,
entrato lunedì in consiglio comunale in
sostituzione di Beppe Bettenzoli, il quale nel suo intervento di insediamento
nella sala degli Ostaggi non è stato certo
solidale con le vittime delle foibe, cioè
con le migliaia di italiani (non tutti fascisti,
ma tanti privati cittadini e partigiani
“bianchi” uccisi dai partigiani comunisti
di Tito); discorso applaudito dall’assessore alla Cultura, Paola Vailati
Che cosa ha detto Camillo Satori che
dell’assessore è compagno di partito?
«E’ doveroso parlare brevemente della
giornata che ci sarà tra un paio di settimane (in ricordo delle vittime delle foibe,
ndr), voluta forse come riconoscimento
amorale da parte della destra, da quelli
che indossano la kippan ebraica il giorno
della memoria e quando la tolgono l’indomani si inventano una Bossi-Fini e
creano con altre forze politiche nuovi lager. Ebbene, tale giornata (il 10 febbraio,
ndr) è il frutto del revisionismo storico
dove c’è l’oltraggio del paragone tra le
vittime partigiane e quelle repubblichine.
Un’onta rispetto alla vita, alle opere e alla
«La dott.ssa Paola Vailati»
hanno scritto nel comunicato
firmato «privatamente può fare
quello che vuole ma non può
certo continuare a fare l’assessore». Da qui, l’invito a Stefania
Bonaldi: «Il sindaco di Crema
non può che sollevarla immediatamente dall’incarico che ricopre
nel governo della città», anche
perché «rispetto alle dimissioni
di Alex Corlazzoli, pretese dal
primo cittadino, l’atto pubblico
della Vailati è notevolmente più
grave. E il comune non può essere l’approdo per continue sperimentazioni scolastiche per insegnare a qualcuno a fare l’assessore».
Dopo il primo attimo di sconcerto, l’assessore preso di mira
ha chiarito il suo punto di vista
con un’intervista a un altro sito,
«Cremaoggi»: «Ho partecipato a
quel pranzo. Non è stato un atto
dettato da ingenuità. Come credo nelle manifestazioni pacifiche, e non nelle molotov che
non ho in alcun modo finanziato, credo
nei processi giusti e
nel diritto alla difesa
di tutti». E ancora:
«La mia storia politica, e quello che propongo fa parte di
quello che penso, però so anche
che ci sono aspetti e questioni
che se non condivise dalla giunta o dalla maggioranza non è né
il caso, né opportuno, che vengano portate avanti. Infatti riba-
disco che sul discorso Tav ci
sono diverse opinioni e non c’è
una linea precisa. L’accusa di
terrorismo, personalmente, può
essere considerata eccessiva.
Però questo, non è, forse, il pensiero più diffuso. Quindi la persona e la figura assessore si possono
scindere, perché io
non vivo la politica
come un lavoro ma
come una passione,
però so anche che ci
sono dei limiti che
vadano sempre rispettati, e così
ho fatto anche nel pranzo di domenica 19 gennaio».
La questione ha creato imbarazzo nel sindaco e nella sua
maggioranza? Assolutamente
Stefania Bonaldi:
«Un mero atto
di solidarietà»
no. Basta leggere che cosa scrive il sindaco in difesa del proprio
assessore, ma soprattutto di
quello che secondo Stefania Bonaldi sta succedendo in Val di
Susa dove si sta costruendo la
Tav Torino-Lione: «Esprimo la
mia solidarietà alle popolazioni
della Valle Susa che difendono
l’integrità del loro territorio, così
come difenderei i diritto dei cremaschi a dire di no al passaggio
di un’autostrada nel nostro centro cittadino. La vicenda della
Tav in Val di Susa è controversa;
esistono autorevoli pareri tecnici, sia italiani che francesi, che
esprimono molti dubbi sull’utilità
dell’opera e parte degli studiosi
ritiene che un potenziamento
delle linee ferroviarie esistenti
sarebbe più che sufficiente per
fronteggiare le previsioni di traffico. Forse bisognerebbe recarsi
in Valle Susa per comprendere le
devastazioni che il territorio, bene non rinnovabile, subirebbe
con le nuove infrastrutture».
Detto questo, ecco che cosa
pensa il sindaco della partecipazione dell’assessore Vailati al
pranzo di solidarietà e raccolta
fondi per l’assistenza legale ai
quattro accusati di attentato con
finalità terroristiche. «Dal mio
confronto con l’assessore Paola
Vailati è emerso che la posizione
personale della stessa in quel
luogo, dove né ha preso la parola
né ha partecipato in rappresentanza dell’amministrazione, si
configura come mero atto di solidarietà verso i cittadini per garantire il loro diritto alla difesa».
E sempre Paola Vailati applaude il discorso di Camillo Sartori, consigliere di Rifondazione
Contro le vittime delle foibe
Camillo Sartori, consigliere Rifondazione
morte delle migliaia di partigiani che hanno combattuto per liberare l’Italia dall’invasione nazista tedesca e soprattutto dai
veri traditori della patria, veri fascisti italiani».
Immediata è stata la reazione di Forza
Italia i cui consiglieri comunali, Simone
Beretta e Renato Ancorotti, hanno indetto una conferenza stampa: «Noi vogliamo sapere come la pensa l’assessore
alla Cultura rispetto a quanto dichiarato
dal consigliere» ha rimarcato Ancorotti. E
vogliamo sapere se l’assessore parteciperà alla giornata del 10 febbraio insieme
al sindaco. E ancora, vogliamo sapere
Società attiva nel mondo dei media
cosa intende fare il sindaco di questo
assessore. In merito all’intervento di Sartori, gli consiglio di andare a studiarsi la
storia. Capirà come i titini hanno infoibato e depredato 350mila italiani, non
350mila fascisti o repubblichini. Forse i
comunisti, queste cose, in un paese comunista, non avrebbero potuto dirle. E
per concludere, una battuta: ridateci Bettenzoli!».
Duro anche il commento di Beretta:
«La Vailati e Sartori hanno le idee chiarissime e lo stanno dimostrando in ogni
occasione. Quella che è in stato confusionale è il sindaco Stefania Bonaldi.
Chiediamo al sindaco di uscire dall’alleanza con Rifondazione comunista, dei
cui numeri non ha bisogno, per scrollarsi
di dosso opinioni imbarazzanti. In caso
contrario, se lei persevererà a tollerare
questi atteggiamenti, dovremo considerare di togliere la nostra collaborazione.
E assicuriamo che il nostro disimpegno
non riguarderà solo la città di Crema».
Per il potenziamento della propria struttura di vendita
di spazi pubblicitari
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it •
Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
CERCA
UN/A CONSULENTE
Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma
Sede Amministrativa e Direzione Generale - Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo
Compiti principali: elaborazione di offerte sulla base
di un portafoglio esistente, sviluppo e diversificazione
del portafoglio, cura degli aspetti legati al postvendita,
raggiungimento degli obiettivi di quantità e qualità.
Si richiede spiccata personalità, capacità di lavorare
all’interno di un team, doti organizzative e gestionali
Intraprendenza, motivazione. Auto propria, residenza in
loco.
Si offre trattamento economico superiore alla media e
adeguato alle reali capacità.
Zona di Lavoro: Il Cremasco
Se interessati e in possesso delle caratteristiche
richieste telefonare a 335 208695 per fissare colloquio.
OPERAIE CON PREGRESSA ESPERIENZA
NEL CONFEZIONAMENTO MANUALE PER
AZIENDA OPERANTE NEL SETTORE COSMETICO. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA.
PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE REGIONALI DI MOBILITA’ (L. 223/91).
NEOLAUREATO IN INGEGNERIA ELETTRONICA PER AZIENDA OPERANTE NEL SETTORE DELLA RICAMBISTICA INDUSTRIALE. FINALITA’ ASSUNZIONE. SEDE DI LAVORO: VICINANZE
CREMA.
MANUTENTORE MECCANICO PER AZIENDA
OPERANTE NEL SETTORE COSMETICO. RICHIESTA
L’ESPERIENZA PREGRESSA NELLA MANUTENZIONE
ORDINARIA/STRAORDINARIA DI MACCHINARI INDUSTRIALI. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA.
TORNITORE/FRESATORE SU MACCHINE
C.N.C. RICHIESTA LA BUONA CONOSCENZA DI
LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE.
OPERAIO CON ESPERIENZA STAMPAGGIO
SETTORE GOMMA-PLSTICA. SEDE DI LAVORO:
VICINANZE CASTELLEONE.
MAXWORK S.P.A. - FILIALE DI CREMA • Via Lago Gerundo, 18/3 - 26013 Crema (CR)
Tel. 0373 200471 - Fax. 0373 203449 • mail: [email protected] • www.maxwork.it
10
Crema
Sabato 1 Febbraio 2014
«Perché sì alla coppie di fatto»
I
Gionata Agisti
l tema del Registro delle
Unioni civili, approvato la
settimana scorsa dal Consiglio comunale, continua
a far parlare di sé e a suscitare polemiche, come era
logico aspettarsi. A far riflettere
è soprattutto la fretta con cui
l'amministrazione comunale
sembra aver varato il provvedimento, che peraltro ha un valore poco più che simbolico, visto
che spetta solo al Governo
aprire concretamente la strada
a nuove forme di unione tra
coppie etero od omosessuali.
Per di più, tre esponenti della
maggioranza - il presidente del
Consiglio comunale, Vincenzo
Cappelli, con
Emilio e Sebastiano Guerini hanno votato
contro. Dopo la
presa di posizione, in difesa della
concezione tradizionale del matrimonio, da
parte del parroco della cattedrale, don Emilio Lingiardi, direttamente dal pulpito del Duomo, è stato il capogruppo di
Forza Italia in Consiglio comunale, Simone Beretta, a rincarare la dose: «La scelta da cattolica 'adulta', da parte del sindaco, Stefania Bonaldi, è tanto
incomprensibile quanto irricevibile. Certamente più luterana
che cattolica. Per quanto sia
convinto che basti il semplice
buon senso per comprendere
che ciò non è cosa buona, non
pretendo che il mio pensiero
sia condiviso da chi sposa tuttora una fede comunista o un
laicismo edonista senz'anima».
«Per carità, la libertà è sacra
come l'aria che respiro» ha
continuato Beretta, «ma la “sacralità laica” tout court no e per
questo nulla concedo alla cattolica Bonaldi. Surreale ascoltarla mentre ci richiama alla
presa d'atto della realtà che ci
circonda. Dovremmo forse
suggerire ai nostri figli di adattarsi pedissequamente a seconda degli ambienti che frequentano? Si dovrebbe inse-
Nostra intervista al sindaco Stefania Bonaldi: «Sono cattolica, ma rispetto ogni cittadino»
gnare questo nelle scuole? Sarebbe per me inammissibile». A
chiarire le motivazioni della sua
decisione, ci ha pensato il sindaco stesso, da noi intervistato
al riguardo.
Perché non avete ritenuto
di rimandare il provvedimento, a maggior ragione visti i
pareri contrari all'interno della maggioranza? «La delibera
licenziata dal Consiglio comunale apre un percorso, consegnando all'amministrazione
una bozza di Registro delle
Unioni civili. Il passaggio successivo sarà quello delle competenti commissioni consiliari,
per l'occasione
supportate della
struttura amministrativa comunale. Infine, una
volta modificata
e integrata, la
delibera sarà riproposta all'approvazione del
Consiglio, dopo l'approfondimento e l'adattamento alla nostra realtà. Non siamo di fronte
a particolari urgenze, la mozione infatti aveva atteso di essere
esaminata all'ordine del giorno
del Consiglio comunale dopo
una giacenza di sei mesi. Le
cose si fanno per bene».
La riflessione sul fatto che
bisogna prendere atto della
realtà delle cose indica che
ogni cambiamento nella società comporta un dovere di
adattamento da parte di chi è
chiamato a prendere decisioni? «Semplicemente, ci dice
che l'amministrazione deve
stare vicino ai cittadini, altrimenti la politica rischia di essere sorpassata e mortificata da
una società più evoluta. Aggiungo che l’interlocutore
dell’amministrazione è prima di
tutto il singolo cittadino, con le
attese e le speranze di cui è
portatore. Nel caso specifico,
la parola d’ordine è “rispetto”
per ogni tipo di legame fondato
su sentimenti positivi, nella
consapevolezza che le relazioni
affettive non legano solo gli in-
«Il rischio? Superati
da una società
molto più evoluta»
Gianemilio Ardigò (Verdi): «Tutti con gli stessi diritti»
Sul registro delle unioni civili è intervenuto
anche Gianemilio Ardigò, dei Verdi Europei.
«Anche nel programma per l’elezione a sindaco
dei Verdi era presente l’istituzione di un registro
di fatto per le coppie e singoli che nelle loro realtà affettive possano avere uguali diritti e doveri».
E aggiunge: «Noi Verdi crediamo che tutti gli esseri umani - indipendentemente da sesso, età,
dividui, ma l’intera collettività».
Personalmente, lei è favorevole al matrimonio omosessuale e alla relativa possibilità di adozione? «Credo che
ognuno debba sentirsi libero di
amare nelle forme che la propria natura gli suggerisce. Se lo
fa senza ledere i diritti del prossimo e, se intende assumere un
impegno davanti alla collettività, è giusto che la collettività
accolga questo desiderio. Abbiamo chiarito che il tema dei
diritti dev’essere affrontato in
sede nazionale, ma la realtà
corre più veloce del pachiderma legislativo. L'ente locale, da
parte sua, deve garantire ciò
che è possibile garantire, evi-
orientamento o identità sessuale, origine etnica
o disabilità - hanno diritto a compiere le loro
scelte personali, a esprimersi liberamente e a
plasmare la loro vita come desiderano». Libertà
che, non di meno, significa tutela della diversità.
Proprio quest’ultima, secondo Ardigò, «costituisce una salvaguardia contro l’intolleranza,
l’estremismo e il totalitarismo».
tando ogni forma di discriminazione. Parliamo di ambito amministrativo, non certo di matrimoni o di adozioni, competenze che, appunto, non ci toccano. Chi ci attribuisce intenzioni
del genere è in malafede e forse dovrebbe ricordare che la
famiglia si tutela soprattutto
creando condizioni di giustizia
valide per tutti e non per gli
amici o per i compagni di movimento e di partito. Può essere
facile sciacquarsi la bocca con
concetti evocativi di valori e poi
magari piazzare professionalmente il figlio, a scapito di quello dei vicini».
Nel tempo, il suo rapporto
con la fede è mutato? Se sì, è
Ceduti al Comune i locali della struttura: destinati ai carabinieri in pensione?
Telecamere alla stazione, nel piazzale e nella zona dei binari
A seguito della dismissione
degli uffici di ferrovie, la stazione è stata dotata di occhi elettronici che terranno monitorati il
piazzale antistante l’edificio, la
zona interna e i binari. Il progetto è stato sviluppato dall’assessore Giorgio Schiavini con il
Consorzio.IT e Rete Ferroviaria
Italiana e mira, in collegamento
operativo con la polizia municipale e la sede di Rfi, a potenziare il meccanismo di prevenzione
generale e di controllo di una
delle zone nevralgiche della città. Il sistema, già in funzione,
unisce al valore della deterrenza
quello di strumento di effettivo
controllo, concretizzando quel
concetto di sicurezza integrata
che costituisce una risorsa fondamentale nell’azione di tutela
sul territorio.
«La sicurezza e la percezione
della stessa» ha spiegato l’assessore Schiavini, «sono aspetti
di primaria importanza per la
collettività. Appare necessario
potenziare soprattutto in una
zona così strategica come la
nostra stazione ferroviaria la videosorveglianza e i dispositivi
di sicurezza. Siamo così certi di
ottenere importanti risultati».
«Abbiamo raggiunto con Rfi
un accordo di comodato d’uso
al Comune dei locali soprastanti la stazione» afferma il sindaco
Bonaldi, «che ora sono in fase
di adeguamento strutturale e
che destineremo a sede di attività di diverse Associazioni; valuteremo anche la disponibilità
della Associazione dei carabinieri in pensione, con i quali è in
corso di ultimazione la stipula di
una convenzione. Le finalità sono anche di presidio della struttura della stazione e degli spazi
antistanti, nell’ambito della riqualificazione della zona dei
giardini pubblici».
possibile saperlo? Oppure ritiene che una professione di
fede sia una questione privata e, come tale, non debba
interessare al pubblico o influire sulla società? «La fede
e la staticità non vanno d'accordo, proprio il Vangelo ci insegna a guardare i segni dei
tempi. Ciò detto, mi considero
un amministratore laico. Le religioni sono un sottoinsieme in
una comunità e a nessuna di
esse è permesso di diventare
l'intero. Se accadesse, ci sarebbe qualcosa di sbagliato. A
Crema, ci sono tante etnie e
confessioni ma soprattutto ci
sono 35 mila individui diversi
l'uno dall'altro. Di fronte a me
possiedono tutti la medesima
dignità».
C'è chi sostiene che questa scelta dimostra una sudditanza nei confronti di Sel e
Rifondazione. La loro posizione politica ha contribuito a
determinare la sua scelta?
«Qualche volta sono autoritaria, qualche volta suddita. Bisogna che l'opposizione faccia la
pace con se stessa, altrimenti
la sua già visibile confusione
potrebbe travolgerla. Il nostro
programma amministrativo, sul
tema dei diritti, è chiarissimo.
Conviene rileggerlo e farlo rileggere anche ai detrattori. Naturalmente, un diritto non deve
ledere un altro ma si aggiunge
ad altri diritti creando progresso e incrementando il benessere di una platea più vasta di
cittadini. Questa la radice del
mio convincimento, frutto di
una posizione maturata attraverso il confronto e l'approfondimento personale, non certo a
fronte di pressioni o sudditanze
verso chicchessia. Il resto sono
chiacchiere da bar, che lascio
agli assidui frequentatori dei
medesimi».
Finalmente! Approvato
lo Sportello per le imprese
E’ stata approvata all’unanimità, la mozione unitaria
sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap). Pochi gli interventi in merito, tutti d’accordo nel sottolinearne l’utilità per l’economia del territorio. Renato Ancorotti
ha commentato: «Credo possa essere l’inizio di una collaborazione su un tema importante».
Alloni porta in Regione
la scuola Cielle di Crema
Altre razzie a Ombriano: la Lega reclama più sicurezza
«Gli ultimi accadimenti, la raffica di furti nel
quartiere di Ombriano unitamente al grido di
allarme dei commercianti, pongono per l’ennesima volta in primo piano il problema sullo
stato della sicurezza in città».
La Lega non demorde. E aggiunge: «Una
situazione la cui gravità è resa evidente dalla
diffusione dei dati sulla criminalità, da parte
della Polizia di Stato, che fotografano aumenti
delle denuncie fino a percentuali del 50% rispetto all’anno precedente. Di fronte a tale situazione la Lega Nord ritiene intollerabile ed
incomprensibile il persistente ritardo da parte
dell’amministrazione comunale e delle forze
consiliari, di maggioranza ed opposizione, nel
rendere operativo un luogo di discussione ed
elaborazione di possibili interventi nell’ambito
della sicurezza, nonché del miglioramento
della qualità di vita a Crema». E ancora: «A
fronte della richiesta di istituzione di una
“commissione consiliare sulla sicurezza” da
parte della Lega e non solo, la maggioranza
aveva proposto nell’ottobre scorso l’istituzione di un “tavolo sulla qualità della vita” nel
quale affrontare anche tali tematiche. Una
proposta cui avevamo risposto con favore
purché si attivasse il tutto in tempi brevi, ma
purtroppo, a distanza di mesi, siamo a registrare come nulla sia ancora partito a causa di
inutili diatribe tra chi sostiene il “tavolo” (maggioranza) e chi vorrebbe invece una “commissione” (parte della minoranza)». Concludono
quelli della Lega: «Il tempo dei bizantinismi
della politica è finito. Che si chiami tavolo,
commissione, consulta o altro ai cittadini, come alla Lega, non interessa. Il tema della sicurezza deve essere messo ai primi posti
dell’agenda amministrativa senza ulteriori ingiustificati ritardi».
Il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, ha accompagnato la delegazione del comitato promotore per il riutilizzo pubblico dell’ex scuola di Cielle dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, per chiedere di poter
riutilizzare l’edificio invece di lasciarlo andare all’abbandono e al
degrado. All’assessore sono state consegnate le 4mila firme raccoltea Crema e nel Cremasco.
«Non riconvertirla rappresenterebbe un inutile spreco di denaro pubblico» ha detto Alloni. Regione Lombardia si faccia carico
del problema e valuti attentamente se l’edificio può ospitare un
nuovo polo scolastico in luogo di quello che si vorrebbe realizzare nel quartiere di S. Bartolomeo, sempre a Crema».
Crema
I servizi offerti dal nostro ospedale. «Comunque, siamo sempre sotto i 30 giorni di attesa»
Quanto devo aspettare per una Tac?
L’
11
Sabato 1 Febbraio 2014
«Made in Crema»:
ha vinto il logo
di Noemi Cesena
Azienda Ospedaliera di CreLa dicitura della tabella che leggete qui sotto con «RL MTA», di difficile comprensione, è un acronimo che sta per
ma è considerata una realtà
Regione Lombardia - Monitoraggio tempi di attesa
di ottimo livello nel suo genere, potendo vantare anche
alcune eccellenze, come nel
% di pazienti che hanno avuto tempo medio
caso di cardiologia e gastroenterologia.
RL MTA
note
standard
la prestazione entro lo
di attesa nel
(22.gen.2014)
Ma quali sono in concreto i tempi di
po = 0gg
2013
standard regionale nel 2013
Prestazioni Ambulatoriali
attesa per ogni tipo di intervento, da
Sopra, il logo vincitore. Sotto gli altri due
Prima Visita Urologica
30
11gg
63%
26gg oltre il 40% delle prenotazioni entro 15gg
una semplice Tac alle operazioni più
Prima Visita Oncologica
30
8gg
----- prenotazione direttamente presso il CO - tem
complesse? Lo abbiamo domandato
Prima Visita Gastroenterologica
30
26gg
73%
25gg
Prima Visita Cardiologica
30
14gg
81%
20gg
alla direttrice sanitaria dell'azienda, la
Prima Visita Pneumologica
30
17gg
62%
19gg circa la metà delle prenotazioni entro 15gg
dottoressassa Frida Fagandini – i dati
Prima Visita Dermatologica
30
14gg
96%
13gg
in dettaglio sono riportati nella tabella
TAC con e senza Contrasto
40
7gg
97%
22gg
– a cui abbiamo anche chiesto un comTest Cardiovascolare da Sforzo
40
16gg
88%
18gg oltre il 54% delle prenotazioni entro 15gg
mento, alla luce dei parametri di preEcodoppler Cardiaco
40
23gg
75%
32gg
stazione imposti dalla Regione.
Esame Audiometrico
40
12gg
78%
26gg
«Recentemente, su un articolo di un
attesa media per classe di priorità
Interventi in regime ambulatoriale o ricovero
quotidiano locale, si faceva un confron7
vedi classe
Cataratta
to improprio tra il distretto sanitario
Tonsille
vedi classe
12 9A =33gg - B=50gg - C=206gg
cremasco e quello di Cremona, in cui
Emorroidi
28 A=28gg - B=153gg - C=323gg
vedi classe
ne uscivamo sminuiti. Per l'occasione,
Protesi Anca
vedi classe
20 A=26gg - B=43gg - C=79gg
venivano riportati i dati dell'Asl provinCONSIDERAZIONI GENERALI E METODOLOGICHE
ciale, aggiornati al 16 novembre scor• Per le prestazioni ambulatoriali i tempi di attesa rilevati riguardano unicamente i PRIMI ACCESSI sia per le visite che per qualsiasi altra prestazione
so, senza precisare, però, che a essere
• Per gli interventi è necessario considerare la priorità dal punto di vista clinico con la quale l'intervento viene inserito nella lista d'attesa (A<30gg - B<60gg - C<180gg e la classe
comparati, non erano solo la nostra
D per la quale non è definito un limite); la rilevazione ASL non effettua una distinzione per classe e il tempo di attesa rilevato è da considerare indipendentemente dalla classe
azienda ospedaliera e quella del capo• La rilevazione comprende tutti i punti di erogazione dell'AzOsp sul territorio nei quali, però, singolarmente è possibile riscontrare di volta in volta tempi anche molto diversi
luogo ma anche aziende private accre• Le rilevazioni mensili (di cui viene fatta una rielaborazione e pubblicati i risultati sul sito dell'ASL) si basano su rilevazioni puntuali in uno specifico giorno; ne consegue che
ditate, che forniscono ugualmente preil risultato può essere condizionato da casualità sia in positivo (posti che si liberano per disdette di precedenti prenotazioni) sia in negativo (agende non ancora calendarizzate)
• La rilevazione restrospettiva su un arco temporale molto ampio (anno 2013) e su tutte le prestazioni prenotate ed effettivamente erogate, consente una lettura reale e significativa
stazioni ambulatoriali e di ricovero.
(al di là di singoli episodi) dell'efficienza dei servizi offerti e della capacità di risposta alla richiesta di prestazioni
Dopo i saluti del preside Eugenio Clerici
Nella stessa sede, si diceva anche che
del Liceo artistico, i professori che hanno
il numero di abitanti del distretto di Crecoordinato le classi terza, quarta e quinta di
ma è- pari a quello del distretto cremovisite ambulatoriali sia per le prestazioDetto questo, veniamo ai tempi
graficaeelamultimedia,
nese. Per
Non gli
è così».
ni,
almeno
in
una
delle
sedi
che
ci
d’attesa.
«Quanto
a
questi,
non
bisointerventi è necessario considerare la priorità dal punto di vista clinico con la quale l'intervento viene inserito nella lista d'attesa (A<30gg - B<60gg - C<180gg
classe D Federico Pagliarini
ed Elisa Tagliati, hanno presentato i tre loE come è la realtà? «La popolaziocompetono - Crema, Soresina, Castelgna dimenticare la complessità della
ghi per caratterizzare «Made in Crema». Le
ne più numerosa è la nostra. Soresina,
leone e Rivolta d'Adda - riusciamo
problematica, per cui questi stessi
tre studentesse finaliste hanno spiegato il
ad esempio, che, nell'articolo in quesempre a essere perfino al di sotto del
tempi possono dipendere da numeroconcetto comunicativo alla base della loro
stione, veniva conteggiata nel distretto
tempo massimo, che è pari a 30 giorni.
se e diverse motivazioni, ad esempio:
realizzazione grafica. l logo vincitore è quelcremonese, è in realtà un nostro presiSicuramente, ci possono essere preun'offerta inadeguata, una domanda
lo di Noemi Cesena.
dio. Detto questo, a fronte di una quanstazioni più sofferenti di altre: a Crema,
inappropriata – dovuta al cittadino o
E’ seguita la premiazione da parte di
tità maggiore di utenti, la nostra azienad esempio, abbiamo avuto storicaai medici prescriventi – oppure le posGiuseppe Capellini, presidente di Reinduda ha un riconoscimento di risorse infemente problemi con la Tac, tanto che,
sibili eccellenze dell’ente. Per quanto
stria, Aldo Pedrini, vicepresidente Ascom
riore a quello di Cremona, in termini sia
ultimamente, abbiamo acquistato un
ci riguarda, riteniamo che l’azienda
Crema, Morena Saltini, assessore del Coeconomici che di personale. Storicasecondo apparecchio. È invece ottima
ospedaliera di Crema offra tutto quanmune di Crema, Anna Pace, esperta in
mente, infatti, se il nostro ospedale asla gastroenterologia, su cui, al massito le sia possibile, compatibilmente
Design della Comunicazione, Ruggero
sicura una produzione coerente con
Entrando nel concreto… «All'intermo, si possono avere problemi per la
alle risorse concesse, e che sia dotata
Massari, titolare di Bufalo Boutique, Enrica
l’assegnazione di attività ambulatoriale,
no dell'azienda è attivo un monitoragprima visita, ma non per quanto riguardi eccellenze per più di una disciplina.
Orsini, titolare di Leccornie Doc. La prima
è addirittura in “sovrapproduzione” per
gio costante, con una reportistica dati
da prestazioni e ricovero. Questo reSi deve anche riconoscere che il diiniziativa alla quale le aziende del Made in
quanto riguarda l’attività di ricovero.
sistematica e ogni unità operativa
parto, insieme a quello di cardiologia,
stretto cremasco si caratterizza per
Crema parteciperanno con il nuovo logo
Quest'ultima è caratterizzata da volumi
dell'ospedale viene allertata nel caso si
rappresenta indubbiamente il nostro
un basso livello di consumi sanitari,
sarà «Casa Sanremo» in occasione del
superiori rispetto a quanto finanziato,
stia avvicinando al limite previsto, perfiore all'occhiello. Entrambi vantano
statisticamente inferiore al dato proprossimo Festival della canzone italiana,
volumi appropriati e coerenti rispetto
ché la nostra efficienza è sotto controlprestazioni di alto livello in ambito revinciale, il che fa ragionevolmente
dove sarà organizzato un pranzo dal Made
alla richiesta della popolazione ma, allo mensile da parte della Regione. Nel
gionale, tanto per qualità che per tempensare a un buon grado di approin Crema per artisti, giornalisti e sponsors.
meno in parte, senza ristoro dei costi».
complesso, sia per quanto riguarda le
pistica».
priatezza della domanda».
Tempi di Attesa - consuntivo anno 2013
Stalloni: come saranno trasformati Finalpia: dopo il fallimento Icos, Comune prende l’avvocato
Giovedì pomeriggio, al palazzo della Regione a Milano, è stata convocata la segreteria tecnica per la promozione dell'accordo di programma sugli
Stalloni. Alla riunione erano presenti
Regione Lombardia, Comune di Crema ed Infrastrutture Lombarde per la
definizione di una serie di questioni
preliminari funzionali alla stesura del
nuovo accordo. Obiettivo: la riqualificazione degli Stalloni, mediante l’insediamento di nuovi servizi pubblici e
di interesse generale, quali la sede
dell’Asl, di alcune funzioni pubbliche
comunali, del Cre, parcheggi, piazze,
aree verdi, oltre ai previsti di uffici, negozi e botteghe artigianali.
Quest’ultima parte potrà essere
alienata mediante asta pubblica di
vendita; l’altra parte, non oggetto di
alienazione (edifici storici a chiostro),
sarà interessata dai lavori di realizzazione dell’Asl di Crema; infine la parte
degli immobili destinata a funzioni
pubbliche comunali, il Cre, nonché la
parte delle aree aperte al pubblico,
sarà trasferita al Comune di Crema.
«Siamo soddisfatti di questo primo
incontro e delle premesse per il nuovo
accordo» ha evidenziato il sindaco
Bonaldi, «i cui contenuti si pongono in
discontinuità rispetto al precedente, in
considerazione delle rimarcate esigenze di interesse pubblico più volte
evidenziate dalla nostra Amministrazione».
Mercoledì scorso si è riunito il Consiglio di amministrazione della Fondazione Finalpia, alla presenza del sindaco di
Crema e del legale avvocato Mondonico, del Foro di Milano.
Oggetto della convocazione una disamina puntuale della situazione della
Fondazione Opera Pia, a fronte dell’avvenuto fallimento della Icos soc. coop,
controparte contrattuale nel contratto di
locazione stipulato in data 2 novembre
del 2005 per la conduzione dello storico
immobile di Finalpia.
In tale sede il Consiglio di amministrazione ha deciso di conferire mandato all’avvocato Mondonico allo scopo di
valutare le più appropriate azioni ed i più
opportuni provvedimenti a tutela della
Fondazione, del relativo patrimonio e
dei rapporti convenzionali in essere, con
la finalità di una piena salvaguardia dei
diritti dell’Opera Pia. Contestualmente si
è aperto un canale di comunicazione
con il gruppo cui la società debitrice afferisce, onde verificare se esistano effettive, concrete ed immediate possibilità
Altro furto al campo sportivo Dossena: due in una settimana
Furto negli spogliatoi del campo sportivo Dossena, ai Sabbioni, martedì sera,
durante la partita di allenamento della
squadra Juniores dei Sabbioni. I ladri
hanno forzato una delle finestre degli
spogliatoi e hanno saccheggiato gli armadietti dei giocatori. Poi sono scappati
a piedi verso il parco Bonaldi portando
via telefonini, portafogli, documenti e
giubbotti. Un bottino di circa 3 mila euro.
su cui sta indagando la polizia. E’ il secondo furto che avviene al Dossena in
una settimana.
Furto con scasso anche alla rivendita
CINEMA
Programmazione settimanale
CREMONA
Spaziocinema Cremonapo
(0372-803674)
www.spaziocinema.info
• The Wolf of Wall Street
• Il segnato
• Dragon Ball Z:
La Battaglia degli Dei
• La gente che sta bene
di reperimento delle risorse necessarie
atte a superare la situazione di crisi.
Anche in questa delicata situazione
obiettivo primario della Fondazione Finalpia e del suo Consiglio di amministrazione è quello di perseguire gli scopi
istituzionali dell’ente, ovvero, nello specifico, garantire la repentina ripresa della
attività di assistenza sociale e socio sanitaria da realizzarsi attraverso l’utilizzo
della struttura da parte dei cittadini cremaschi, con particolare riferimento ad
anziani, disabili e famiglie.
• La mafia uccide solo d'estate
• I segreti di Osage County
• A spasso con i dinosauri 3D
• Last Vegas
• Belle & Sebastien
• Dallas buyers club
• Tutta colpa di Freud
Chaplin (0372-453005)
• La grande bellezza
• A spasso con i dinosauri
• Justin bieber's believe
Filo (349.8310931)
• Philomena
PIEVE FISSIRAGA
Cinelandia
(0371-237012)
www.cinelandia.it
• A spasso con i dinosauri
• Belle & Sebastien
• Hercules:
La leggenda ha inizio
CREMA
Porta Nova
(0373-218411)
www.multisalaportanova.it
• The Wolf of Wall Street
• La gente che sta bene
• I segreti di Osage County
• Tutta colpa di Freud
• Belle & Sebastien
• Il segnato
• Il segnato
• La gente che sta bene
• Tutta colpa di Freud
Wurth di via Milano, alle tre di notte. Entrati all’interno del market, è scattato
subito l’allarme, ma nel giro di pochi minuti, i ladri hanno preso capi di abbigliamento e utensili, poi sono fuggiti. I danni
si aggirano, forse, sui per 10mila euro,
ma la merce rubata era assicurata.
Marocchino cerca
di pugnalare agente
Nove mesi agli arresti domiciliari per
A.B., marocchino di 44 anni di Crema, che,
forse ubriaco, ha cominciato a disturbare i
clienti di un bar di viale Repubblica. Poi si
era rifiutato di pagare le consumazioni. Il
barista ha chiamato la polizia, ma quando
è arrivata la volante, l’uomo era appena
uscito dal bar. E’ stato subito individuato e
fermato da due poliziotti. Improvvisamente
l'uomo ha estratto un lungo cacciavite e ha
tentato di pugnalare alle spalle un agente.
Il capopattuglia è riuscito, però, a disarmarlo e immobilizzarlo, pur rimanendo
contuso nella colluttazione. Arrestato con
l’accusa di violenza e minaccia a pubblico
ufficiale, di resistenza e lesioni personali, e
processato, è stato condannato agli arresti
domiciliari per 9 mesi.
12
Crema
Sabato 1 Febbraio 2014
Finanziamento di 10mila euro da regione Lombardia. Le denunce: 90
Violenza contro le donne: contributo
Katiuscia Scotti
«Le botteghe di Crema»
Il nuovo presidente
«Le Botteghe di Crema»,
gruppo territoriale della
Confcommercio, hanno un
nuovo presidente: Katiuscia Scotti. La affiancano,
nel direttivo, Daniela Martone (titolare de «La Maison»)
e Gabrio Bossi (del negozio
«Emmegi»), entrambi con la
carica di vicepresidenti.
Non sono stati eletti gli altri
membri del consiglio, testimonianza concreta di un
gruppo aperto a tutti gli imprenditori della città. Non
più solo al “centro”, ma a
tutto il tessuto urbano.
«Katiuscia unisce l’esperienza nel lavoro in Crema
all’entusiasmo della giovane età» ha spiegato soddisfatto il vicepresidente provinciale Graziano Bossi.
«Da qualche mese, sin dalla
costituzione del gruppo, ha
lavorato con impegno per la
crescita delle imprese e per
la valorizzazione della città.
La sua elezione è arrivata
con il voto unanime dei colleghi. Una scelta che, sono
certo, saprà rendere ancora
più forte la presenza della
nostra associazione». Entrata giovanissima in negozio, da ormai una ventina
d’anni gestisce il punto
vendita di abbigliamento in
via Manzoni. Negli ultimi
mesi, poi, si è lanciata in
una nuova sfida imprenditoriale aprendo una attività
in via XX Settembre.
«Crema è una città attrattiva» spiega, «con una
buona qualità della vita.
Occorre valorizzare questi
punti di forza. Lo possiamo
fare mettendoci in gioco,
impegnandoci direttamente
per azioni di marketing territoriale. La vicinanza con
Milano, in occasione di Expo, è una occasione che
Katiuscia Scotti
dobbiamo cogliere appieno. Come distretto del
Commercia abbiamo ottenuto un cofinanziamento
importante. Ora occorre
mettere in campo le azioni
che abbiamo proposto alla
Regione». Quindi lancia un
appello ai colleghi. «La crisi
impone di superare le differenze, di annullare le distanze, di lavorare insieme mettendo al centro il “bene comune” della città. Abbiamo
un centro commerciale naturale davvero unico. Dobbiamo impegnarci per valorizzarlo attraverso una sinergia sempre più forte tra
tutti i soggetti interessati:
istituzioni, associazioni e,
naturalmente le imprese».
Non manca qualche criticità, in particolare legata
alla sicurezza. «Non è certo
un problema solo di Crema» spiega la presidente
delle Botteghe, «ma deve
essere una priorità per l’amministrazione. Come Confcommercio abbiamo sottoscritto un protocollo con
la Prefettura per collegare i
nostri impianti di videosorveglianza alle centrali operative delle forze dell’ordine. Un monitoraggio utile
non solo per i negozi ma
per tutta la comunità. Ma
occorre intensificare gli
sforzi per evitare una deriva
della situazione».
Sabato 1
I
l Comune di Crema è capofila
di un progetto disensibilizzazione al fenomeno della violenza contro le donne e ottiene dalla Regione Lombardia
un contributo di 10mila euro per il
proprio programma di iniziative
che ha partecipato al bando «Progettare le Parità in Lombardia».
L’annuncio è stato dato in un
gremito incontro tra l’Assessorato
alle Pari Opportunità e le Associazioni coinvolte nel progetto, oltre
alla presenza di enti ed istituzioni.
«Sono particolarmente lieta che la
domenica 2
10.20 linea verde orizzonti. Att
11.10 da oggi la rai. doc
12.00 la prova del cuoco. var
13.30Tg1 telegiornale
14.00 easy driver. Attualità
14.30Lineablu. Att
15.25Le amiche del sabato. Att
17.00Tg1 telegiornale
17.15 a sua immagine. Attualità
17.45 passaggio a nord ovest
18.50 l'eredità. game show
20.00 tg1 telegiornale/tg sport
20.35 affari tuoi. Game show
21.10 ti lascio una canzone. Talent
00.30 tg1 notte
10.00
10.30
10.55
12.00
12.20
13.30
14.00
16.30
16.35
18.50
20.00
20.40
21.30
23.40
00.40
qB. oslo
a sua immagina. Att
santa messa
recita dell'angelus
Linea verde. Att
tg1 telegiornale
l'arena. Talk
tg1 telegiornale
domenica in. Varietà
l'eredità. game show
tg1 telegiornale/tg sport
affari tuoi. Game show
braccialetti rossi. fiction
speciale tg1. Att
tg1 notte
09.30
10.00
10.35
11.30
13.00
13.25
14.00
14.50
17.00
18.05
18.50
19.35
20.30
21.05
21.50
rai parlamento. Att
SULLA VIA DI DAMASCO. Att
cronache di animali. doc
mezzogiorno in famiglia
tg2 giorno/ rai sport
rai sport dribbling
sea patrol. telefilm
voyager factory. Doc
sereno variabile. Att
90° minuto serie b
Squadra speciale Cobra 11
razza umana. Doc
tg2 20.30
castle. film
body of prof. Telefilm
08.40 Voyager Factory
09.05 il nostro amico charly.Tf
10.30 cronache di animali. doc
11.30 mezzogiorno in famiglia
13.00 tG2 giorno/tg motori
13.45 quelli che aspettano.Var
15.40 quelli che il calcio. Var
17.10 stadio sprint
18.05 90° minuto
19.30squadra spec. cobra11.tf
20.30 tg2 20.30
21.00 ncis unita' anticrimine.tf
21.45 hawaii five-0. tf
22.40 la domenica sportiva. Sport
01.00 tg2 notizie
09.15 colpo di mano a creta. F
11.30 tgr bellitalia. attualità
12.00 tg3/sport notizie/meteo3
12.25 tgr il settimanale. att
13.00 tgr ambiente italia
14.00 tg regione/tg3
15.00 rai educational-tv talk
16.55 per un pugno di libri. Quiz
17.55 un caso per due. Tf
19.00 tg3/tg regione/meteo
20.00 blob. varietà
20.10 che tempo che fa. Talk
21.30 indiana jones. Film
23.35 tg3/tg regione
00.05stelle nere. att
08.10 il monaco di monza. film
09.55 new york new york. Tf
10.45 telecamere. att
11.10 tgr estovest
12.00 TG3/meteo3
12.25 tgr mediterraneo. att
12.55 E' uno di quei giorni che...
13.45 Timbuctu. Doc
14.00 tg regione/tg3
14.30 in 1/2 ora. Attualità
15.00 tg3 lis
15.05 kilimangiaro. Att
19.00 tg3/tg regione/meteo/blob
20.10 che tempo che fa. Talk
22.40Report. Attualità
Regione abbia premiato con un
apporto economico» il progetto
del Comune di Crema» ha spiegato l’assessore Morena Saltini,
«nato dalle intenzioni raccolte nel
Piano d’Azione per le Parità, approvato in Consiglio comunale lo
scorso luglio e finalizzato a mettere in campo azioni concrete volte
al contrasto della violenza di genere».
Numerose sono le associazioni
e le istituzioni che hanno dato il
loro appoggio al progetto: Associazione Donne Contro la Violen-
Sabato 1
rete 4
09.00 carabinieri 6. Fiction
10.05 donnavventura. Att
10.50 ricette all'italiana. att
11.30 tg4 Telegiornale/meteo
12.00 un detective in corsia. Tf
13.00 la signora in giallo. tf
14.00 tg4 Telegiornale/meteo
14.45 lo sportello di forum. att
15.30 ieri e oggi in tv. att
16.00 Le indagini di Padre Castell
17.00 poirot. Film
18.55 tg4 Telegiornale/meteo
19.35Il segreto.Tf
20.30 tempesta d'amore. soap
21.30 the closer. Film
07.55 traffico/meteo.it
08.00 tg5 mattina
09.10 supercinema. Attualità
10.00 melaverde. Attualità
11.00 forum. Attualità
13.00Tg5 Telegiornale/meteo
13.40 beautiful. Soap
14.10 amici. Talent
16.00 verissimo. Attualità
canale 5 18.50 avanti un altro! Quiz
20.00Tg5 Telegiornale/meteo
20.40 striscia la notizia. Var
21.10C'e' posta per te. Var
00.30speciale tg5
01.30 tg5 rassegna stampa
06.10
06.55
07.45
08.40
10.30
12.25
13.40
16.25
17.50
18.30
italia 1 19.00
19.15
21.10
00.10
02.15
i maghi di waverly. Sit
Cyber Girls. Tf
True Jackson, VP. Tf
glee. telefilm
The secret circle. telefilm
studio aperto/sport
batman. Film
zathura. Film
alla fine arriva mamma. Sit
studio aperto/meteo
tom & jerry. cartoni
the mask. film
harry potter. film
aiuto vampiro. film
sport mediaset
za, U.S. Pergolettese 1932 s.r.l.,
Liceo Artistico Munari, Istituto
‘Sraffa’, Centro Sportivo Italiano
Crema, ma anche la rete territoriale formata dal Centro Risorse
Donna, la Comunità Sociale Cremasca a.s.c., la Comunità di prima accoglienza per donne Giulia
Colbert, la Rete ConTatto, la Polizia di Stato, la Compagnia Carabinieri di Crema, l’Azienda Sanitaria Locale della
Provincia di Cremona, l’Ospedale
Maggiore di Crema
e il Coni.
«Il fenomeno dei
maltrattamenti e
della violenza contro le donne» ha
spiegato ancora la Saltini - è rilevante: nel 2012 le donne che si
sono rivolte allo sportello d’ascolto
dell’associazione “Donne Contro
la Violenza” sono state 90. L’età
media è di 28/47 anni. Molte donne hanno dichiarato di subire contemporaneamente più di un tipo di
maltrattamento, i più diffusi sono:
quello psicologico, quello fisico,
quello economico e anche lo stalking». Uno dei bisogni più significativi, rilevato dall’osservatorio
dell’Associazione «Donne contro
la Violenza», presente sul territorio
da più di 20 anni (con 1.400 persone incontrate) è quello di supportare le donne che vivono momenti di
forte conflittualità offrendo spazi di
empowerment e di sviluppo a livello relazionale, psichico, economi-
co e legale. Il fenomeno della violenza alle donne è infatti un tema
complesso che richiede, per essere affrontato adeguatamente.
Per questi motivi l’Associazione
ha avviato da anni una intensa e
proficua collaborazione con diversi
enti pubblici ed associazioni private: forze dell’ordine, strutture d’accoglienza, operatori psico-sociali,
strutture sanitarie e istituzioni che
si occupano di prevenzione del territorio, promuovendo,
sostenendo e partecipando attivamente alla costituzione
di una rete (denominata «Rete Con-Tatto») con cui condivide protocolli e procedure per azioni coordinate e sinergiche.
«Intendiamo» ha concluso l’assessore Morena Saltini, «grazie
anche al contributo regionale che
abbiamo ottenuto, sensibilizzare la
cittadinanza sul tema della violenza in genere, coinvolgere attivamente, in particolar modo le giovani generazioni e le figure educative, in una riflessione sulla relazione
tra uomini e donne, quale base
culturale indispensabile per una
prevenzione della violenza. Vogliamo porre le basi culturali per arrivare a breve ad attivare anche servizi innovativi quali un punto di
ascolto per soli uomini finalizzato
ad azioni di sensibilizzazione al
maschile e di “gestione” dei soggetti maltrattanti».
Le azioni concrete
per contrastare
l’odioso fenomeno
domenica 2
08.20 mondo sommerso. tf
09.20 le storie di viaggio. Doc
10.00santa messa
10.50 pianeta mare. Attualità
11.30 tg4/meteo
12.00 pianeta mare. Attualità
12.55 magnifica italia. doc
13.55 donnavventua. Doc
14.45 i dannatinon piangono. f
17.00 un boss sotto stress. f
18.55 tg4 telegiornale/meteo
19.35Il segreto.Tf
20.30 tempesta d'amore. soap
21.15 non c'è 2 senza 4. film
23.35 spy game. Film
07.55
08.00
08.50
10.00
11.30
12.00
13.00
13.40
14.00
18.50
20.00
20.40
21.10
23.30
01.20
traffico-meteo. Attualità
tg5 mattina
le frontiere dello spirito
il grande nilo. doc
le storie di melaverde. Att
melaverde. Att
tg5 telegiornale/meteo
l'arca di noè. attualità
Domenica Live. attualità
avanti un altro! Quiz
tg5 telegiornale/meteo
paperissima sprint. Varietà
il segreto. Soap
matrix. attualità
tg5 notte
06.55 i maghi di waverly. Sit
07.00 my dad says. Sit
08.10 padre in affitto. Sit
08.55 r.i. stine's i racconti del brivido. f
10.30 gli esploratori del tempo. F
12.25 studio aperto/sport
14.00 le nebbie di avalon. film
17.30 e alla fine arriva
mamma! Sit
18.30 studio aperto/meteo
19.00 ritorno al futuro 3. Film
21.30 Lucignolo. Attualità
01.00 nfl - superbowl
04.30studio aperto
Sabato 1
la 7
domenica 2
07.30Tg La 7
07.55 omnibus. Attualità
09.45 coffee break. Att
11.00 otto e mezzo. Att
11.40 ladri per la pelle. Film
13.30 tg la7
14.00 tg la7 cronache. attualità
14.40 le strade di san
francisco.tf
16.30 non uccidevano mai la domenica. film
18.10 l'ispettore barnaby. f
20.00 tg la7
20.30 otto e mezzo. Att
21.10 il nemico alle porte. film
07.30Tg La 7
07.55 omnibus. Attualità
10.00 l'aria che tira. Attualità
11.00 otto e mezzo sabato. Att
11.50 sissi l favorita dello zar. Film
13.30 tg la7
14.00 tg la7 cronache. attualità
14.40 giovanni falcone. film
16.40 un re per quattro regine
18.10 l'ispettore barnaby. f
20.00 tg la7
20.30 domenica nel paese delle meraviglie. Var
21.10 mondo senza fine. film
11.00Il giorno del Signore
11.30 Studio 1 Dipiù. Rubrica
12.00Cosa bolle in pentola
12.30 L’uomo questo sconosciuto
13.30 Tg cremona
14.00 “La piazza”. Talk
16.00Telegiornale
16.30Gioielli sotto casa
17.00 Dentro l’impresa. Rubrica
17.30Borghi d’Italia. Rubrica
18.00Ciak! Motore!
19.00 tg cremona/nazionale
20.30Il giorno del Signore
21.00 il concerto
10.30Le città della musica
11.00 Santa Messa. dA Cremona
12.00Angelus
12.15 Il giorno del Signore
13.00 Anteprima la Grande Domenica
13.30 tg della domenica
14.00 Cremonese-Reggiana.diretta
14.30Cuneo-Pergolettese
16.25 Cremonese-Reggiana.diretta
17.00 Gioielli sotto casa
17.30 Le storie
18.00Borghi d’Italia. Rubrica
19.00 Ciak! Motore!/tg
19.30 la piazza. Attualità
21.00 Cremonese-Reggiana.diretta
Speciale Sochi 2014
L’Italia confida nel suo portabandiera
Armin Zoeggeler (40 anni) è ancora tra i favoriti nello slittino. Anche Carolina Kostner è molto attesa
L’
a cura di FABIO VARESI
obiettivo (e soprattutto) la
speranza del Coni è di fare
meglio del magro bottino di
medaglie racimolato quattro
anni fa a Vancouver (1 oro, 1
argento e 3 bronzi). In caso contrario, la
spedizione di Sochi 2014 (7-23 febbraio)
sarà archiviata come fallimentare. Ma le
prospettive non sono certo rosee, visto
che le speranze di podio non sono molte e aggrapparsi alla speranza dell’exploit di qualche sorpresa, potrebbe rivelarsi solo una chimera. Sicuramente ci
manca il campione su cui puntare ad
occhi chiusi, in grado di trascinare tutta
la spedizione (un Tomba o una Compagnoni, per intenderci), ma qualche asso
nella manica lo possiede anche l’Italia.
Su tutti il portabandiera azzurro Armin
Zoeggeler, due ori olimpici e sei mondiali nello slittino, fresco vincitore del titolo
europeo in Lettonia, a conferma del valore assoluto dell’altoatesino, malgrado
un’età avanzata (40 anni). Zoeggeler gareggia per salire almeno sul podio, ma in
cuor suo sogna la vittoria a coronamento di una carriera ineguagliabile. Per
quanto riguarda la disciplina regina (lo
sci alpino), abbiamo qualche possibilità
nelle gare veloci, in particolare discesa
libera e supergigante, con Innerhofer,
Paris, Heel e Fill, anche se solo il primo
(dopo le tre medaglie mondiali dello
scorso anno) sembra avere chance di
salire sul podio. Nelle prove tecniche e
in campo femminile si può sperare solo
in buoni piazzamenti, anche se Manfred
Moelgg e Patrick Thaler hanno qualche
possibilità nello speciale. In gara ci sarà
anche Razzoli, oro a Vancouver e salvatore della spedizione azzurra in Canada,
che solo grazie allo slalomista emiliano
è riuscita a salire almeno una volta sul
gradino più alto del podio. Da quel trionfo Razzoli non è più stato protagonista,
ma era giusto che difendesse il titolo,
nella speranza (a dire il vero vana) che si
ritrovi proprio alle Olimpiadi. Nello sci
alpino ci sono almeno cinque campioni
Armin Zoeggeler
a Torino 2006
Carolina Kostner
molto attesi: in campo maschile, nella
velocità il grande favorito è il norvegese
Svindal (campione in carica nel supergigante), mentre nelle prove tecniche i
dominatori sono l’americano Ligety (in
gigante e supercombinata) e l’austriaco
Hirscher, che sogna la doppietta (gigante-speciale), anche se dovrà stare attento allo stesso Ligety, ma anche al francese Pinturault e al tedesco Neureuther.
Tra le donne, assente l’americana Vonn,
proverà a fare incetta di medaglie la tedesca Maria Riesch (leader di Coppa del
Mondo), mentre in speciale la favoritissima è la giovane americana Shiffrin.
Attenzione, però, anche alla slovena
Maze, alla giovane Weirather del Liechtenstein e alla svizzera Gut. C’è molta
attesa anche per le gare di sci nordico (o
di fondo). L’Italia è reduce dalla delusione di Fiemme 2013 (senza medaglie come nel 2003) e non sarà facile tornare sul
podio olimpico, anche per una sola volta. Quattro anni fa gli azzurri vennero
“salvati” da Pietro Piller Cottrer (argento
nella 15 km) e a Sochi si aggrappano
ancora al veterano Giorgio Di Centa (due
ori a Torino 2006) e a Federico Pellegrino
nelle prove sprint, sperando che la staffetta faccia un altro miracolo sportivo.
La nazionale più forte è al momento
quella norvegese, con Petter Northug
tra gli uomini e soprattutto Marit Bjorgen
tra le donne, pronti a fare incetta di medaglie. Tante speranze azzurre sono riposte in Carolina Kostner, che ha vinto
tutto tranne che una medaglia olimpica
(come è fino ad ora accaduto a Tania
Cagnotto nei tuffi) e la rassegna russa
sembra l’ultima grande chance per salire sul podio a cinque cerchi nel pattinaggio artistico. Nel pattinaggio di velocità,
invece, dopo gli inattesi trionfi di Torino
2006 (due ori e un bronzo con un incredibile Enrico Fabris), sarà difficile raggiungere una medaglia. Qualche chance
in più nutrono gli atleti dello short track,
bronzo quattro anni fa con Arianna Fontana. Insomma, non resta che sperare in
un exploit degli azzurri, che sconfessi il
pessimismo che regna attorno alla spedizione italiana, spesso però brava a
sovvertire (in positivo) i pronostici nei
grandi appuntamenti.
GLI AZZURRI IN GARA
Sono 113 atleti gli atleti azzurri che partecipano a Sochi (69 uomini e 44 donne). Ecco
l’elenco completo, diviso per discipline.
Sci alpino: Luca De Aliprandini, Peter Fill, Stefano Gross, Werner Heel, Christof
Innerhofer, Manfred Moelgg, Roberto Nani, Dominik Paris, Giuliano Razzoli, Davide
Simoncelli, Patrick Thaler, Federica Brignone, Chiara Costazza, Elena Fanchini, Nadia
Fanchini, Denise Karbon, Francesca Marsaglia, Daniela Merighetti, Verena Stuffer.
Freestyle: Markus Eder, Giacomo Matiz, Silvia Bertagna, Deborah Scanzio.
Snowboard: Mainhard Erlacher, Roland Fischnaller, Tommaso Leoni, Aaron March,
Luca Matteotti, Christoph Mick, Emanuel Perathoner, Omar Visintin, Corinna Boccacini, Raffaella Brutto, Michela Moioli, Nadya Ochner.
Sci di fondo: Roland Clara, Francesca De Fabiani, Giorgio Di Centa, David Hofer,
Enrico Nizzi, Dietmar Noeckeler, Fabio Pasini, Mattia Pellegrin, Federico Pellegrino,
Debora Agreiter, Elisa Brocard, Virginia De Martin Topranin, Ilaria Debertolis, Greta
Laurent, Marina Piller, Gaia Vuerich.
Biathlon: Christian De Lorenzi, Lukas Hofer, Daniel Taschler, Dominik Windisch,
Markus Windisch, Nicole Gontier, Karin Oberhofer, Michela Ponza, Alexia Runggaldier,
Dorothea Wierer.
Salto: Davide Bresadola, Sebastian Colloredo, Roberto Dellasega, Evelyn Insam,
Elena Runggaldier.
Combinata nordica: Armin Bauer, Samuel Costa, Giuseppe Michielli, Alessandro
Pittin, Lukas Runggaldier.
Bob: Simone Bertazzo, Francesco Costa, Simone Fontana, William Frullani.
Slittino: Dominik Fischnaller, Patrick Gruber, Christian Oberstolz, Patrick Rastner,
Emanuel Rieder, Ludwig Rieder, Armin Zoeggeler, Sandra Gasparini, Sandra Robatscher, Andrea Voetter. Skeleton: Maurizio Oioli.
GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO
07.00 SNOWBOARD - Slopestyle (qual., masch.)
11.00 SNOWBOARD - Slopestyle (qual., femm.)
15.00 FREESTYLE - Moguls (qual. 1, femm.)
16.30 PATTINAGGIO DI FIGURA - Uomini (programma corto a
squadre)
18.10 PATTINAGGIO DI FIGURA - Coppie (programma corto a
squadre)
VENERDÌ 7 FEBBRAIO
17.00 Cerimonia di apertura
SABATO 8 FEBBRAIO
06.30 SNOWBOARD - Slopestyle (semifinali, masch.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Usa-Finlandia (femm.: Gruppo A,
1ª giornata)
09.45 SNOWBOARD - Slopestyle (finali, masch.)
11.00 SCI DI FONDO - Skiathlon (femm.)
14.00 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Svizzera (femm.: Gruppo
A, 1ª giornata)
12.30 SPEED SKATING - 5000 metri (masch.)
15.00 FREESTYLE - Moguls (qual. 2, femm.)
15.30 SLITTINO - Singolo masch. (1ª manche)
15.30 BIATHLON - Sprint (masch.)
15.30 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Danza programma corto)
17.10 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Donne programma corto)
17.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino Normale (qual.,
masch.)
17.40 SLITTINO - Singolo masch. (2ª manche)
19.00 FREESTYLE - Moguls (finale 1, femm.)
19.05 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Coppie programma libero)
19.35 FREESTYLE - Moguls (finale 2, femm.)
DOMENICA 9 FEBBRAIO
08.00 SCI ALPINO - Discesa libera (masch.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Giappone (femm.: Gruppo
B, 1ª giornata)
10.30 SNOWBOARD - Slopestyle (semifinali, femm.)
10.45 SNOWBOARD - Slopestyle (finali, femm.)
11.00 SCI DI FONDO - Skiathlon (masch.)
12.30 SPEED SKATING - 3000 metri (femm.)
14.00 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Germania (femm.: Gruppo
B, 1ª giornata)
15.30 BIATHLON - Sprint (femm.)
15.30 SLITTINO - Singolo masch. (3ª manche)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Uomini programma libero)
17.05 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Donne programma libero)
17.40 SLITTINO - Singolo masch. (4ª e ultima manche)
18.10 PATTINAGGIO DI FIGURA - Prova a squadre (Danza programma libero)
18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino Normale (primo round,
masch.)
19.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino Normale (final round,
masch.)
LUNEDÌ 9 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Danimarca-Cina (masch.: Round Robin, 1ª
sessione)
06.00 CURLING - Germania-Canada (masch.: Round Robin, 1ª
sessione)
06.00 CURLING - Svizzera-Svezia (masch.: Round Robin, 1ª
sessione)
06.00 CURLING - Russia-Gran Bretagna (masch.: Round Robin,
1ª sessione)
08.00 SCI ALPINO - Supercombinata, discesa libera (femm.)
10.45 SHORT TRACK - 1500 m (batterie, masch.)
11.00 HOCKEY GHIACCIO - Usa-Svizzera (femm.: Gruppo A, 2ª
giornata)
11.00 CURLING - Russia-Danimarca (femm.: Round Robin, 1ª
sessione)
11.00 CURLING - Svezia-Gran Bretagna (femm.: Round Robin,
1ª sessione)
11.00 CURLING - Cina-Canada (femm.: Round Robin, 1ª sessione)
11.00 CURLING - Svizzera-(femm.: Round Robin, 1ª sessione)
11.30 SHORT TRACK - 500 metri (batterie, femminili)
12.00 SCI ALPINO - Supercombinata, slalom speciale (femm.)
12.09 SHORT TRACK - 1500 metri (semifinali, masch.)
12.39 SHORT TRACK - Staffetta 3000 metri (semifinali, femm.)
13.08 SHORT TRACK - 1500 metri (finale, masch.)
14.00 SPEED SKATING - 500 metri (gara 1, masch.)
15.00 FREESTYLE - Moguls (qual. 1, masch.)
15.45 SLITTINO - Singolo femm. (1ª manche)
15.50 FREESTYLE - Moguls (qual. 2, masch.)
15.55 SPEED SKATING - 500 metri (gara 2, masch.)
16.00 HOCKEY GHIACCIO - Finlandia-Canada (femm.: Gruppo
A, 2ª giornata)
16.00 BIATHLON - Inseguimento (masch.)
16.00 CURLING - Usa-Norvegia (masch.: Round Robin, 2ª sessione)
16.00 CURLING - Svezia-Gran Bretagna (masch.: Round Robin,
2ª sessione)
16.00 CURLING - Danimarca-Russia (masch.: Round Robin, 2ª
sessione)
16.00 CURLING - Canada-Svizzera (masch.: Round Robin, 2ª
sessione)
17.35 SLITTINO - Singolo femm. (2ª manche)
19.00 FREESTYLE - Moguls (finale 1, masch.)
19.35 FREESTYLE - Moguls (finale 2, masch.)
MARTEDÌ 11 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Russia-Usa (femminile: Round Robin, 2ª
sessione)
06.00 CURLING - Svezia-Canada (femm.: Round Robin, 2ª
Sessione)
06.00 CURLING - Svizzera-Danimarca (femm.: Round Robin, 2ª
Sessione)
06.00 CURLING - Corea del Sud-Giappone (femm.: Round
Robin, 2ª Sessione)
07.00 FREESTYLE - Slopestyle (qual., femm.)
10.00 FREESTYLE - Slopestyle (finale, femm.)
11.00 SNOWBOARD - Halfpipe (qual., masch.)
11.00 HOCKEY GHIACCIO - Germania-Svezia (femm.: Gruppo
B, 2ª giornata)
11.00 CURLING - Norvegia-Russia (masch.: Round Robin, 3ª
sessione)
11.00 CURLING - Cina-Russia (masch.: Round Robin, 3ª sessione)
11.00 CURLING - Canada-Svezia (masch.: Round Robin, 3ª
sessione)
11.00 CURLING - Gran Bretagna-Germania (masch.: Round
Robin, 3ª sessione)
11.00 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (qual. femm.)
11.25 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (qual. masch.)
13.00 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (quarti di finale,
femm.)
13.25 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (quarti di finale,
masch.)
13.45 SPEED SKATING - 500 metri (gara 1, femm.)
13.56 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (semifinali, femm.)
14.06 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (semifinale,
masch.)
14.22 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (finale, femm.)
14.30 SCI DI FONDO - Sprint a tecnica libera (finale, masch.)
15.30 SLITTINO - Singolo femm. (3ª manche)
15.34 SPEED SKATING - 500 metri (gara 2, femm.)
16.00 SNOWBOARD - Halfpipe (semifinali, masch.)
16.00 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Giappone (femm.: Gruppo
B, 2ª giornata)
16.00 BIATHLON - Inseguimento (femm.)
16.00 CURLING - Danimarca-Giappone (femm.: Round Robin,
3ª sessione)
16.00 CURLING - Cina-Russia (femm.: Round Robin, 3ª sessione)
16.00 CURLING - Gran Bretagna-USA (femm.: Round Robin, 3ª
sessione)
IL CALENDARIO
16.00 CURLING - Corea del Sud-Svizzera (femm.: Round
Robin, 3ª sessione)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Coppie (programma corto)
17.20 SLITTINO - Singolo femm. (4ª e ultima manche)
18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino normale (primo round,
femm.)
18.30 SNOWBOARD - Halfpipe (finali, masch.)
19.20 SALTO CON GLI SCI - Trampolino normale (final round,
femm.)
MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Cina-Svizzera (masch.: Round Robin, 4ª sessione)
06.00 CURLING - Danimarca-Usa (masch.: Round Robin, 4ª
sessione)
06.00 CURLING - Norvegia-Germania (masch.: Round Robin, 4ª
sessione)
08.00 SCI ALPINO - Discesa libera (femm.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Svizzera-Finlandia (femm.: Gruppo
A, 3ª giornata)
10.30 COMBINATA NORDICA - Individuale (salto - trampolino
normale)
11.00 CURLING - Corea del Sud-Svezia (femm.: Round Robin,
4ª sessione)
11.00 CURLING - Giappone-Russia (femm.: Round Robin, 4ª
sessione)
11.00 CURLING - Canada-Gran Bretagna (femm.: Round Robin,
4ª sessione)
11.00 CURLING - Cina-Usa (femm.: Round Robin, 4ª sessione)
11.00 SNOWBOARD - Halfipe (qual., femm.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Usa (femm.: Gruppo A, 3ª
giornata)
13.30 COMBINATA NORDICA - Individuale (sci di fondo)
15.00 SPEED SKATING - 1000 metri (masch.)
15.15 SLITTINO - Doppio (1ª manche)
16.00 SNOWBOARD - Halfpipe (semifinali, femm.)
16.00 CURLING - Germania-Cina (masch.: Round Robin, 5ª
sessione)
16.00 CURLING - Svizzera-Gran Bretagna (masch.: Round
Robin, 5ª sessione)
17.00 CURLING - Danimarca-Svizzera (masch.: Round Robin,
5ª sessione)
16.00 CURLING - Russia-Canada (masch.: Round Robin, 5ª
sessione)
16.45 PATTINAGGIO DI FIGURA - Coppie (programma libero)
16.45 SLITTINO - Doppio (2ª e ultima manche)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Repubblica Ceca-Svizzera
(masch.; Gruppo C, 1ª giornata)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Lettonia-Svizzera (masch.: Gruppo
C, 1ª giornata)
18.30 SNOWBOARD - Halfpipe (finale, femm.)
GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Cina-Gran Bretagna (femm.: Round Robin, 5ª
sessione)
06.00 CURLING - Svizzera-Svezia (femm.: Round Robin, 5ª
sessione)
06.00 CURLING - Canada -. Danimarca (femm.: Round Robin,
5ª sessione)
07.15 FREESTYLE - Slopestyle (qual., masch.)
08.30 SKELETON - Singolo femm. (1ª manche)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Finlandia-Austria (masch.: Gruppo
B, 1ª giornata)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Giappone-Germania (femm.:
Gruppo B, 3ª giornata)
09.40 SKELETON - Singolo femm. (2ª manche)
10.30 FREESTYLE - Slopestyle (finale, masch.)
11.00 SCI DI FONDO - 10 km tecnica classica (femm.)
11.00 CURLING - Norvegia-Svezia (masch.: Round Robin, 6ª
sessione)
11.00 CURLING - Svizzera-Russia (masch.: Round Robin, 6ª
sessione)
11.00 CURLING - Canada-Danimarca (masch.: Round Robin, 6ª
sessione)
11.00 CURLING - Gran Bretagna-Usa (masch.: Round Robin, 6ª
sessione)
11.00 SHORT TRACK - 500 metri (quarti di finale, femm.)
11.27 SHORT TRACK - 1000 metri (batterie, masch.)
12.14 SHORT TRACK - 500 metri (semifinali, femm.)
12.35 SHORT TRACK - Staffetta 5000 metri (semifinali, masch.)
13.07 SHORT TRACK - 500 metri (finale, femm.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Slovenia (masch.: Gruppo
A, 1ª giornata)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Slovacchia-Usa (masch.: Gruppo
A, 1ª giornata)
15.00 SPEED SKATING - 1000 metri (femm.)
15.00 BIATHLON - Individuale (masch.)
16.00 CURLING - Svizzera-Canada (femm.: Round Robin, 6ª
sessione)
16.00 CURLING - Russia-Corea del Sud (femm.: Round Robin,
6ª sessione)
16.00 CURLING - Giappone-Usa (femm.: Round Robin, 6ª sessione)
16.00 CURLING - Svezia-Danimarca (femm.: Round Robin, 6ª
sessione)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Uomini (programma corto)
17.15 SLITTINO - Team Event
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Russia (femm.: Gruppo B,
3ª giornata)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Norvegia (masch.: Gruppo
B, 1ª giornata)
VENERDÌ 14 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Svezia-Cina (masch.: Round Robin, 7ª sessione)
06.00 CURLING - Germania-Usa (masch.: Round Robin, 7ª
sessione)
06.00 CURLING - Canada-Norvegia (masch.: Round Robin, 7ª
sessione)
08.00 SCI ALPINO - Supercombinata, discesa libera (femm.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Repubblica Ceca-Lettonia (masch.:
Gruppo C, 2ª giornata)
11.00 CURLING - Danimarca-Usa (femm.: Round Robin, 7ª
giornata)
11.00 CURLING - Gran Bretagna-Giappone (femm.: Round
Robib, 7ª giornata)
11.00 CURLING - Corea del Sud-Cina (femm.: Round Robin, 7ª
giornata)
11.00 CURLING - Russia-Svizzera (femm.: Round Robin, 7ª
giornata)
11.00 SCI DI FONDO - 15 km tecnica classica (masch.)
12.30 SCI ALPINO - Supercombinata, slalom speciale (masch.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Svizzera (masch.: Gruppo
C, 2ª giornata)
13.30 SKELETON - Singolo masch. (1ª manche)
14.45 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 1, femm.)
15.00 BIATHLON - Individuale (femm.)
15.00 SKELETON - Singolo masch. (2ª manche)
15.30 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 2, femm.)
16.00 CURLING - Svizzera-Germania (masch.: Round Robin, 8ª
sessione)
16.00 CURLING - Gran Bretagna-Danimarca (masch.: Round
Robin, 8ª sessione)
16.00 CURLING - Cina-Norvegia (masch.: Round Robin, 8ª
sessione)
16.00 CURLING - Russia-Usa (masch.: Round Robin, 8ª sessione)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Uomini (programma libero)
16.40 SKELETON - Singolo femm. (3ª manche)
17.50 SKELETON - Singolo femm. (4ª e ultima manche)
IO OLIMPICO
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Norvegia-Finlandia (masch.:
Gruppo B, 2ª giornata)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Canada-Austria (masch.: Gruppo
B, 2ª giornata)
18.30 FREESTYLE - Aerials (finale 1, femm.)
18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino lungo (qualification
round, masch.)
18.55 FREESTYLE - Aerials (finale 2, femm.)
19.12 FREESTYLE - Aerials (finale 3, femm.)
SABATO 15 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Canada-Giappone (femm.: Round Robin, 8ª
sessione)
06.00 CURLING - Gran Bretagna-Corea del Sud (femm.: Round
Robin, 8ª sessione)
06.00 CURLING - Cina-Svezia (femm.: Round Robin, 8ª sessione)
08.00 SCI ALPINO - SuperG (femm.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Slovacchia-Slovenia (masch.:
Gruppo A, 2ª giornata)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, femm.)
11.00 SCI DI FONDO - Staffetta 4x5 km (femm.)
11.00 CURLING - Svezia-Germania (masch.: Round Robin, 9ª
sessione)
11.00 CURLING - Russia-Cina (masch.: Round Robin, 9ª sessione)
11.00 CURLING - Canada-Gran Bretagna (masch.: Round
Robin, 9ª sessione)
11.00 CURLING - Danimarca-Svizzera (masch.: Round Robin,
9ª sessione)
11.00 SHORT TRACK - 1500 metri (batterie, femm.)
11.45 SHORT TRACK - 1000 metri (quarti di finale, masch.)
12.16 SHORT TRACK - 1500 metri (semifinali, femm.)
12.46 SHORT TRACK - 1000 metri (semifinali, masch.)
13.09 SHORT TRACK - 1500 metri (finali, femm.)
13.23 SHORT TRACK - 1000 metri (finali, masch.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, femm.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Usa (masch.: Gruppo A, 2ª
giornata)
14.30 SPEED SKATING - 1500 metri (masch.)
15.45 SKELETON - Singolo masch. (3ª manche)
16.00 CURLING - Canada-Russia (femm.: Round Robin, 9ª
sessione)
16.00 CURLING - Svezia-Usa (femm.: Round Robin, 9ª sessione)
16.00 CURLING - Danimarca-Cina (femm.: Round Robin, 9ª
sessione)
16.00 CURLING - Gran Bretagna-Svizzera (femm.: Round
Robin, 9ª sessione)
17.15 SKELETON - Singolo masch. (4ª e ultima manche)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Svezia-Lettonia (masch.; Gruppo
C, 3ª giornata)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Svizzera-Repubblica Ceca
(masch.: Gruppo C, 3ª giornata)
18.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino lungo (primo turno,
masch.)
19.30 SALTO CON GLI SCI - Trampolino lungo (final round,
masch.)
DOMENICA 16 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Svezia-Russia (masch.: Round Robin, 10ª
sessione)
06.00 CURLING - Gran Bretagna-Norvegia (masch.: Round
Robin, 10ª sessione)
06.00 CURLING - Canada-Usa (masch.: Round Robin, 10ª sessione)
08.00 SCI ALPINO - SuperG (masch.)
08.00 SNOWBOARD - Cross (qual., femm.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - Austria-Norvegia (masch.: Gruppo
B, 3ª giornata)
10.15 SNOWBOARD - Cross (quarti di finale, femm.)
10.31 SNOWBOARD - Cross (semifinali, femm.)
10.45 SNOWBOARD - Cross (finali, femm.)
11.00 SCI DI FONDO - Staffetta 4x10 km (masch.)
11.00 CURLING - Danimarca-Corea del Sud (femm.: Round
Robin, 10ª sessione)
11.00 CURLING - Giappone-Svizzera (femm.: Round Robin, 10ª
sessione)
11.00 CURLING - Svezia-Russia (femm.: Round Robin, 10ª
sessione)
11.00 CURLING - Canada-Usa (femm.: Round Robin, 10ª sessione)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Slovenia-USA (masch.: Gruppo A,
3ª giornata)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - Russia-Slovacchia (masch.:
Gruppo A, 3ª giornata)
15.00 SPEED SKATING - 1500 metri (femm.)
16.00 BIATHLON - Mass Start (masch.)
16.00 CURLING - Cina-Canada (masch.: Round Robin, 11ª
sessione)
16.00 CURLING - Norvegia-Svizzera (masch.: Round Robin, 11ª
sessione)
16.00 CURLING - Germania-Danimarca (masch.: Round Robin,
11ª sessione)
16.00 CURLING - Svezia-Usa (masch.: Round Robin, 11ª sessione)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Danza (programma corto)
17.15 BOB - Doppio masch. (1ª manche)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - Finlandia-Canada (masch.:
Gruppo B, 3ª giornata)
18.50 BOB - Doppio masch. (2ª manche)
LUNEDÌ 17 FEBBRAIO
06.00 CURLING - Corea del Sud-USA (femm.: Round Robin, 11ª
sessione)
06.00 CURLING - Russia-Gran Bretagna (femm.: Round Robin,
11ª sessione)
06.00 CURLING - Giappone-Cina (femm.: Round Robin, 11ª
sessione)
08.00 SNOWBOARD - Cross (qual., masch.)
10.30 SNOWBOARD - Cross (ottavi di finale, masch.)
11.00 CURLING - Norvegia-Danimarca (masch.: Round Robin,
12ª sessione)
11.00 CURLING - Germania-Russia (masch.: Round Robin, 12ª
sessione)
11.00 CURLING - Cina-Gran Bretagna (masch.: Round Robin,
12ª sessione)
11.00 CURLING - Svizzera-Usa (masch.: Round Robin, 12ª
sessione)
11.01 SNOWBOARD - Cross (quarti di finale, masch.)
11.13 SNOWBOARD - Cross (semifinali, masch.)
11.17 SNOWBOARD - Cross (finale, masch.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, femm.)
14.45 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 1, masch.)
15.30 FREESTYLE - Aerials (qualificazione 2, masch.)
15.30 BOB - Doppio masch. (3ª manche)
16.00 BIATHLON - Mass Start (femm.)
16.00 CURLING - Svezia-Giappone (femm.: Round Robin, 12ª
sessione)
16.00 CURLING - Cina-Svizzera (femm.: Round Robin, 12ª
sessione)
16.00 CURLING - Canada-Corea del Sud (femm.: Round Robin,
12ª sessione)
16.00 CURLING - Danimarca-Gran Bretagna (femm.: Round
Robin, 12ª sessione)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Danza (programma libero)
17.05 BOB - Doppio masch. (4ª e ultima manche)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, femm.)
18.15 SALTO CON GLI SCI - Prova a squadre (primo turno,
masch.)
18.30 FREESTYLE - Aerials (finale 1, masch.)
18.55 FREESTYLE - Aerials (finale 2, masch.)
19.12 FREESTYLE - Aerials (finale 3, masch.)
10.15 SALTO CON GLI SCI - Prova a squadre (final round,
masch.)
MARTEDÌ 18 FEBBRAIO
08.00 SCI ALPINO - Slalom Gigante (1ª manche, femm.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.)
10.30 COMBINATA NORDICA - Individuale (salto - trampolino
lungo)
10.30 SHORT TRACK - 1000 metri (batterie, femm.)
11.17 SHORT TRACK - 500 metri (batterie, masch.)
11.30 SCI ALPINO - Slalom Gigante (2ª manche, femm.)
11.56 SHORT TRACK - Staffetta 3000 m (finale, femm.)
13.00 COMBINATA NORDICA - Individuale (sci di fondo)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.)
14.00 SPEED SKATING - 10000 m (masch.)
14.45 FREESTYLE - Halfpipe (qual., masch.)
16.15 BOB - Doppio femm. (1ª manche)
17.23 BOB - Doppio femm. (2ª manche)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (playoff, masch.)
18.30 FREESTYLE - Halfpipe (finale, masch.)
MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO
06.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (qual., masch.)
07.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (qual., femm.)
08.00 SCI ALPINO - Slalom Gigante (1ª manche, masch.)
09.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.)
10.00 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (ottavi di finale,
masch.)
10.15 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica (semifinali,
femm.)
10.24 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (quarti di finale,
masch.)
10.37 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (semifinali,
masch.)
10.44 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (finale, masch.)
10.55 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (ottavi di finale,
femm.)
11.00 CURLING - (semifinali, femm.)
11.00 CURLING - (semifinali, femm.)
11.06 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica (semifinali,
masch.)
11.19 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (quarti di finale,
masch.)
11.30 SCI ALPINO - Slalom Gigante (2ª manche, masch.)
11.35 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (semifinali,
femm.)
11.43 SNOWBOARD - Parallelo Slalom Gigante (finale, femm.)
12.45 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica (finale, femm.)
13.15 SCI DI FONDO - Sprint tecnica classica a coppie (finale,
masch.)
13.30 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.)
14.30 SPEED SKATING - 5000 metri (femm.)
15.30 BIATHLON - Staffetta Mista
16.00 CURLING - (semifinali, masch.)
16.00 CURLING - (semifinali, masch.)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Donne (programma corto)
17.15 BOB - Doppio femm. (3ª manche)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (quarti di finale, masch.)
18.23 BOB - Doppio femm. (4ª e ultima manche)
GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO
08.45 FREESTYLE - Cross (qual., masch.)
09.00 COMBINATA NORDICA - Prova a squadre (salto)
09.30 CURLING - (finale per il bronzo, femm.)
10.30 FREESTYLE - Cross (ottavi di finale, masch.)
11.05 FREESTYLE - Cross (quarti di finale, masch.)
11.25 FREESTYLE - Cross (semifinali, masch.)
11.39 FREESTYLE - Cross (finale, masch.)
12.00 COMBINATA NORDICA - Prova a squadre (sci di fondo)
13.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per il bronzo, femm.)
14.30 CURLING - (finale per l’oro, femm.)
15.30 FREESTYLE - Halfpipe (qual., femm.)
16.00 PATTINAGGIO DI FIGURA - Donne (programma libero)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per l’oro, femm.)
18.30 FREESTYLE - Halfpipe (finale, femm.)
VENERDÌ 21 FEBBRAIO
08.45 FREESTYLE - Cross (qual., femm.)
09.30 CURLING - (finale per il bronzo, masch.)
10.30 FREESTYLE - Cross (ottavi di finale, femm.)
11.05 FREESTYLE - Cross (quarti di finale, femm.)
11.25 FREESTYLE - Cross (semifinali, femm.)
11.39 FREESTYLE - Cross (finale, femm.)
13.00 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, masch.)
13.45 SCI ALPINO - Slalom Speciale (1ª manche, femm.)
14.30 CURLING - (finale per l’oro, masch.)
14.30 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (quarti di
finale, masch.)
15.23 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (quarti di
finale, femm.)
15.30 BIATHLON - Staffetta (femm.)
16.12 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (semifinali,
masch.)
17.15 SCI ALPINO - Slalom Speciale (2ª manche, femm.)
17.30 SHORT TRACK - 500 metri (quarti di finale, masch.)
17.44 SHORT TRACK - 1000 metri (quarti di finale, femm.)
18.00 HOCKEY GHIACCIO - (semifinali, masch.)
18.15 SHORT TRACK - 500 metri (semifinali, masch.)
18.23 SHORT TRACK - 1000 metri (semifinali, femm.)
18.46 SHORT TRACK - 500 metri (finale, masch.)
18.56 SHORT TRACK - 1000 metri (finale, femm.)
19.21 SHORT TRACK - Staffetta 5000 metri (finale, masch.)
SABATO 22 FEBBRAIO
06.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (qual., femm.)
07.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (qual., masch.)
10.15 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (ottavi di finale, masch.)
10.30 SCI DI FONDO - 30 km Mass Start (femm.)
10.39 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (quarti di finale, masch.)
10.47 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (semifinali, masch.)
10.59 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (finale, masch.)
11.10 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (ottavi di finale, femm.)
11.41 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (quarti di finali, femm.)
11.50 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (semifinali, femm.)
11.58 SNOWBOARD - Parallelo Slalom (finale, femm.)
13.45 SCI ALPINO - Slalom Speciale (1ª manche, masch.)
14.30 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (semifinali,
femm.)
14.51 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (finali,
maschile)
15.14 SPEED SKATING - Inseguimento a squadre (finali, femm.)
15.30 BIATHLON - Staffetta (maschile)
16.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per il bronzo, maschile)
17.15 SCI ALPINO - Slalom Speciale (2ª manche, maschile)
17.30 BOB - Quattro maschile (1ª manche)
19.00 BOB - Quattro maschile (2ª manche)
DOMENICA 23 FEBBRAIO
08.00 SCI DI FONDO - 50 km Mass Start (maschile)
10.30 BOB - Quattro maschile (3ª manche)
12.00 BOB - Quattro maschile (4ª e ultima manche)
13.00 HOCKEY GHIACCIO - (finale per l’oro, maschile)
17.00 Cerimonia di chiusura
Tutti gli orari fanno riferimento al fuso orario italiano
Tutte le gare saranno trasmesse da Sky, che propone
560 ore di diretta. Per chi non è abbonato, può seguirle
su Cielo, unico canale in chiaro di Sky, che assicurerà
100 ore di diretta visibili a tutti (relative a 15 discipline e
a tutte le gare della spedizione azzurra). La Rai, invece,
che si è assicurata l’esclusiva di Rio 2016, proporrà gli
highlights dei principali eventi della giornata olimpica.
Speciale Sochi 2014
I miti azzurri sono Alberto e Deborah
LA STORIA Tomba e la Compagnoni sono gli unici italiani ad aver conquistato 3 medaglie d’oro ai Giochi Olimpici
Q
uella che sta per iniziare è la
22ª edizione dei Giochi
Olimpici invernali, che non
hanno certamente la cassa
di risonanza di quelli estivi,
ma che hanno accresciuto la loro popolarità da quando (nel 1994) non vanno
più in scena nello stesso anno con le
Olimpiadi estive. Per la prima volta la
rassegna sulla neve approda in Russia,
dopo che Mosca aveva organizzato i
Giochi nell’estate del 1980 (quelli del
primo boicottaggio). E’ lungo l’elenco
dei grandi campioni che hanno illuminato la scena negli ultimi decenni. Senza
far torto a nessuno, cerchiamo di ricordare le imprese (soprattutto quelle
azzurre), entrate nelle memoria dello
sport della neve. L’Italia vanta un medagliere complessivo di 106 medaglie (37
ori, 32 argenti e 37 bronzi) e si colloca
all’11° posto (9° se non si considerano
Unione Sovietica e Germania Est che
non esistono più). Al comando c’è la
Norvegia con 303 medaglie (di cui 107
d’oro), davanti agli Stati Uniti (87 ori),
ma in vetta ci sarebbe la Germania
sommando le medaglie conquistate dai
tedeschi, prima e dopo il Muro di
Berlino. Il maggior numero di ori per
l’Italia sono arrivati dallo sci alpino (13)
grazie a campioni indimenticabili come
Zeno Colò (a Oslo in discesa nel 1952),
Gustav Thoeni (a Sapporo nel 1972 in
gigante), Piero Gros (a Innsbruck ’76 in
speciale davanti a Thoeni), Alberto
Tomba (due successi a Calgary ’88 e
uno a Albertville ’92) e Giuliano Razzoli
quattro anni fa (senza dimenticare il
Alberto Tomba
a Calgary nel 1988
meno noto successo di Josef Polig in
combinata nel ’92). Tra le donne, il
primo oro è arrivato nel 1984 a Sarajevo
con Paoletta Magoni (in slalom speciale), al quale ha fatto seguito il fantastico
tris di Deborah Compagnoni (nel 1992 in
supergigante, nel 1994 a Lillehammer e
a Nagano nel 1998 in slalom gigante).
Per finire, nel 2002 a Salt Lake City,
arrivò l’inatteso oro di Daniela Ceccarelli
in supergigante (unico successo in carriera per l’atleta romana). In campo
straniero, mitici sono Toni Sailer (tre ori
a Cortina ’56) e Jean-Claude Killy (tris
d’oro a Grenoble ’68). Meritano citazione anche Ingemar Stenmark (forse il più
grande sciatore di tutti i tempi, due ori a
Lake Placid 1980), il norvegese Kjetil
André Aamodt (4 ori in tre diverse
Olimpiadi), la tedesca Rosi Mittermaier
(due ori e un argento a Innsbruck ’76) e
la croata Janica Kostelic (4 ori e due
argenti tra Salt Lake City e Torino).
Passando allo sci di fondo (o nordico,
come lo chiamano in Scandinavia),
sono 9 i trionfi azzurri, il primo con
Franco Nones nella 30 km a Grenoble
1968. Un successo clamoroso, perché a
quei tempi era difficile strappare un oro
agli scandinavi e ai sovietici. Vent’anni
dopo Maurilio De Zolt è tornato sul
podio (nella 50 km a Calgary). Il “grillo
del Cadore” ho poi vinto l’oro in staffetta (insieme a Vanzetta, Albarello e
Fauner) nello storico sprint a Lillehammer
davanti alla favoritissima Norvegia. Gli
altri due ori in campo maschile sono
arrivati a Torino 2006 con Giorgio Di
Centa nella 50 km e ancora in staffetta
(lo stesso Di Centa insieme a Valbusa,
Piller Cottrer e Zorzi). La famiglia Di
Centa ha regalato altri due ori all’Italia,
con le imprese di Manuela a Lillehammer
nel 1994, mentre Stefania Belmondo i
due ori li ha vinto ad Albertville ’92 e a
Salt Lake City dieci anni dopo, dove
trionfò anche Gabriella Paruzzi. Nel
fondo il mito è sicuramente Bjorn
Daehlie, otto ori e quattro argenti tra
Albertville ’92 e Nagano ’98. Ci sono poi
i 7 ori nello slittino (due di Zoeggeler e
altrettanti di Paul Hildgartner), disciplina
che a sempre regalato grandi soddisfazioni ai colori azzurri, mentre dal bob
sono arrivati quattro successi, due grazie al mitico Eugenio Monti (soprannominato il “rosso volante”), trionfatore sia
nel bob a due (con Luciano De Paolis)
che nel bob a quattro (con lo stesso De
Paolis, Armano e Zandonella) a Grenoble
nel ’68. L’ultimo oro è datato 1998 (a
Nagano), dove Gunther Huber e Antonio
Tartaglia vinsero nel bob a due a pari
merito con il Canada.
IL MEDAGLIERE
oro argento bronzo
Norvegia 107
106
90
Usa
87
95
71
Urss
78
57
59
Germania 68
72
48
Austria
55
70
76
Canada
52
45
48
Svezia
48
33
48
Svizzera 44
37
46
Finlandia 41
59
56
Ddr
39
36
35
Italia
37
32
37
Russia
36
29
26
Olanda
29
31
26
Francia
27
27
40
Sud Corea 23
14
8
Deborah Compagnoni
a Nagano nel 1998
CASALMAGGIORE
Sabato 1 Febbraio 2014
17
Bidoni col microchip, avvio positivo
Il prezzo dei singoli svuotamenti lo decideranno i Comuni, ma non inciderà oltre il 20% del totale. In arrivo sconti per i pannoloni
Giampiero Todeschini, presidente di Casalasca Servizi, illustra le novità e fa un primo bilancio della nuova raccolta del secco
L
di Vanni Raineri
a nuova raccolta di rifiuti del
comparto secco, non riciclabile, introdotta a Casalmaggiore
e Piadena è uno degli argomenti che stanno facendo
maggiormente discutere, ma come accade spesso è più facile che emergano
alla luce i comportamenti più deplorevoli rispetto ai tanti virtuosi che passano
sottotraccia.
Casalasca Servizi non è impegnata solo
su questo fronte: basti pensare che da
lunedì prossimo nuovi Comuni soci
avranno il porta a porta: ad accodarsi saranno le cremonesi Bordolano e Olmeneta.
Dagli anni Novanta, quando fu fondata Casalasca spa, di rifiuti ne sono passati dalla sede di San Giovanni in Croce,
e se il Casalasco è uno dei territori più
virtuosi d’Italia (i rapporti di Legambiente sono chiari sui dati della raccolta differenziata), grande merito va a questa
società, che iniziò il suo
cammino grazie alla spinta
dei venti comuni fondatori.
Oggi i comuni sono raddoppiati, estendendosi al territorio cremonese.
Il presidente (da ormai 10
anni) Giampietro Todeschini riassume le fasi principali di questa trasformazione, e con lui
c’è il responsabile tecnico Emanuele
Bernardelli, in Casalasca sin dal primo
giorno. Oggi i Comuni soci sono saliti a
44. Nel 2000 l’importante ingresso di due
privati, l’Aem di Cremona e la Tea di
Mantova, nel 2008 l’azienda diventa mista con l’ingresso di un partner privato a
seguito di una gara di rilevanza europea,
e contemporaneamente il raddoppio dei
Comuni soci. Nel 2006 Casalmaggiore e
Piadena fanno da apripista per il porta a
porta (la raccolta differenziata di ogni
prodotto davanti alle singole abitazioni ),
che rappresenta il volano per un sensibile miglioramento ambientale. Oggi Casalasca Servizi dà lavoro a 97 persone,
più 10 lavoratori interinali. Nell’indotto si
aggiungono una trentina di occupati nelle due coop sociali, la Gardenia di Casalmaggiore e Pulisoft di Cremona.
Casalasca Servizi, chiediamo a Todeschini, è un’azienda che va valutata
su un doppio binario anche per la sua
natura mista pubblico/privato: il risultato economico e il contributo ambientale.
«Nel casalasco la raccolta differenziata è salita al 70%, mentre a livello di costi siamo allineati al mercato, anche se il
servizio domiciliare dà la sensazione di
costi superiori. Siamo una provincia virtuosa».
Un virtuosismo che dovrebbe dare
frutti.
«Il recupero dei materiali fa tornare
parecchio denaro ai Comuni. La plastica, che comunque dobbiamo “pulire” (è
tollerato solo il 4-5% di prodotto non
conforme, mentre per la carta è il 3%),
rende bene, un po’ meno la carta, ma in
ogni caso non parliamo di costi di smaltimento ma di ricavi. Dai
tempi dei cassonetti di plastica in cui si trovava di tutto si è passati al secco trasparente, ed oggi i cittadini
si sono educati. Da parte
nostra riteniamo importante
lavorare sulle giovani generazioni: facciamo ogni anno
corsi nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi sulla raccolta differenziata».
Nel 2013 un nuovo passo avanti.
«La maggior parte dei comuni ha chiesto di passare dalla Tarsu alla Tares, una
svolta importante. La prima era calcolata sui soli metri quadrati dell’abitazione,
la seconda aggiunge una quota variabile riferita alla grandezza del nucleo familiare. Oltre alla Tares tributo si è poi aggiunta la Tares corrispettivo».
Ed eccoci dunque alla nuova raccolta anche in questo caso iniziata a
Casalmaggiore e Piadena.
«Si tratta della Tares puntuale, che misura il secco raccolto nelle singole abitazioni con identificativo dell’utenza».
La differenziata nel
Casalasco è al 70%
e crescerà ancora
Il presidente di Casalasca Servizi Giampietro Todeschini nel suo ufficio. Sotto, rifiuti lavorati nella sede di San Giovanni in Croce
L’ormai noto contenitore con microchip.
«Già. Con questo metodo possiamo
conteggiare gli svuotamenti. Tra novembre e dicembre – aggiunge Todeschini il servizio è stato introdotto come prova
nei due Comuni citati, dal primo gennaio è entrato a regime. Consegniamo bidoncini da 40 litri, al momento dello
svuotamento si rileva l’utente col microchip e l’operazione entra nella sua banca dati. Per questo consigliamo di esporlo solo una volta riempito, per minimizzare il numero di operazioni».
Era immaginabile che ci sarebbero
stati problemi.
«Il servizio è stato testato – afferma
Bernardelli – e gli agenti di polizia municipale e le Gev ci hanno dato una grossa mano per sistemare le anomalie riscontrate. Sacchi e contenitori non conformi non vengono ritirati. Invitiamo anzi
i cittadini che non hanno il contenitore, o
che ne necessitano di ulteriori, di venire
a ritirarli. Non costano nulla».
Quel che costa è il singolo svuotamento. Qual è il primo bilancio?
«Entro fine anno il 95% degli utenti ha
ritirato il contenitori, ormai siamo a quota 99%. I risultati sono positivi, all’inizio
i sacchi non ritirati erano il 5%, ora già
molti di meno. Al momento non sono
partite sanzioni, certo dopo alcuni giorni
i sacchi li ritiriamo comunque, ma solo
dopo aver avvisato la polizia municipale
che ha il potere anche di controllare il
contenuto dei sacchi e risalire al proprietario. Non è un sistema punitivo, gran parte della gente
ha capito che l’intento è
quello di creare un comportamento virtuoso per aumentare ulteriormente la
raccolta differenziata, e far
pagare di più a chi crea un
costo per la comunità. Parecchia gente sostiene: “Io la differenziata la faccio, quindi devo pagare di meno
rispetto a chi non la fa”. E’ giusto che sia
così».
Una delle prime critiche è che la
gente non conosce quale sia il prezzo
per ciascun svuotamento.
«Una volta che avranno dati sufficienti, saranno i singoli Comuni a stabilirlo.
Possiamo però dire che il meccanismo
del “puntuale” sul secco inciderà per il
15-20% della tariffa complessiva. Non è
tanto, ma sarà comunque un vantaggio
per chi differenzia».
I primi vantaggi non si sono fatti attendere.
«Casalmaggiore ad esempio è stata
suddivisa in 5 zone, e ogni giorno viene
fatto il servizio su ciascuna di esse. A
breve però si potrà suddividerla in 3 zone, con passaggi sempre settimanali ma
un servizio fatto in 3 giorni invece che 5».
Le reazioni sinora sono venute dal
centro principale, a Piadena come va?
«E’ un centro più piccolo e si è adattato meglio, tanto che non abbiamo re-
gistrato situazioni anomale».
Si è già valutato quando il servizio
potrà essere esteso agli altri Comuni?
«Dipenderà da loro, noi teniamo informate le varie Amministrazioni ma sta a
loro decidere».
E’ vero che sarà presto possibile
per l’utente controllare on line i propri
svuotamenti?
«Sì, potranno controllarli con il codice
utenza da metà anno sul nostro sito
(www.casalascaservizi.com) dove gli
utenti possono trovare anche i calendari dei vari comuni e varie informazioni».
Ma chi volesse chiedere chiarimenti a chi deve
rivolgersi?
«Al proprio Comune o a
noi (attraverso il numero
verde) per le questioni operative».
Sembra che ci siano persone che
pur di non pagare sono disposte a
portare i rifiuti nei Comuni che hanno
ancora i cassonetti, quando non versano in contenitori altrui.
«Sono ormai pochissimi i cassonetti,
non credo sia conveniente cercarli.
Quanto ai contenitori con microchip, sono dotati di lucchetto. Noi ritiriamo solo
quelli col lucchetto aperto».
C’è anche gente che i rifiuti li abbandona in giro.
«Un fenomeno che c’è sempre stato,
e che aumenta con l’inverno. Forse qualcuno in più c’è stato con la novità introdotta, ma non in misura rilevante».
Chiudiamo col caso pannoloni, sollevato da alcuni cittadini.
«Chi ha necessità di aumentare il numero di contenitori può chiederli, alle
agevolazioni sociali pensano le Amministrazioni attraverso sconti o svuotamenti gratuiti. Su questo tema, avvisiamo
che dal 1° febbraio si potrà venire qui in
sede per autocertificare la presenza in
famiglia di anziani o disabili».
Estendere la raccolta
col microchip? Lo
decidono i Comuni
Lezione agli alunni sulle insidie del web
Nelle scuole primarie in collaborazione col Rotary, che ha anche distribuito un libro-fiaba
Alcuni soci del Rotary Club Oglio Po hanno
sviluppato due service, uno distrettuale ed uno
interno al club, nelle scuole del casalasco. Sabato scorso hanno distribuito alle classi seconde elementari dell’Istituto Marconi i libretti
“Chicco alla ricerca della nota perduta”, un libro-fiaba da leggere per “viaggiare” affrontando temi importanti quali “la multietnicità”, “l’importanza dell’ascolto”, “la ricerca della felicità”.
A consegnare i volumetti erano presenti il presi-
dente Leonardo Stringhini, l’assistente del
governatore (essendo il service distrettuale)
Giuseppe Torchio ed i soci Claudio e Gianfranco Rivieri. A loro è andato il grazie della
direttrice scolastica Bruna Braga.
L’esperienza si è ripetuta nella giornata di
martedì 28 gennaio, quando i libretti sono stati
distribuiti anche agli alunni delle seconde classi
delle scuole di Vicobellignano, Rivarolo del Re
e (nel pomeriggio) Vicomoscano.
Nell’identica giornata, nelle stesse tre scuole, è proseguito il service del club legato alle
insidie del web, che già aveva fatto tappa nelle
scuole del capoluogo. Questo è rivolto agli
alunni delle classi quarte e quinte, ed è svolto in
collaborazione con Aemcom. Proprio l’ingegner Corrado Ignoti di Aemcom ha tenuto la
relazione ai giovani studenti. Da segnalare che,
data la bontà dell’iniziativa, la stessa Aemcom
l’ha riproposta a Cremona in collaborazione col
Comune.
Sopra Ignoti e il libro distribuito a Rivarolo del Re. A sinistra alla Marconi
18
Casalmaggiore
Sabato 1 Febbraio 2014
CHIUDE ANCHE IL “KIWI”
Il Bar Italia va ai cinesi
(v.r.) Dal Bar Italia al Bar Cina? La prospettiva sembra proprio essere questa. Un altro duro colpo al commercio del
centro di Casalmaggiore. Forse il colpo più duro. Chiariamolo
subito: quella che annunciamo non è una chiusura, ma l’avviso
di subentro è già arrivato sul tavolo dell’Ufficio Licenze del
palazzo comunale: il Bar Italia a giorni, anzi a ore, cambierà
padrone.
Se è vero che
la notizia della
chiusura della
vecchia gestione,
che ancora ruotava attorno alla
figura del compianto Vito
Scandiariato,
scomparso dopo
una malattia durata oltre un anno
Il Bar Italia di piazza Garibaldi
lo scorso 19 ottobre, era nell’aria da tempo, al centro dell’attenzione c’è ora
l’identità della successione alla guida dello storico esercizio di
Galleria Gorni, in piena piazza Garibaldi. Pare infatti che sia
ormai stato trovato un accordo tra i soci proprietari e nuovi
investitori cinesi, che sono in effetti stati visti nelle scorse settimane ai tavolini dello stesso bar.
Il 3 febbraio, stando a quanto viene riferito (e nessuno nega), il bar abbasserà le saracinesche: di fatto la gestione
uscente sta vivendo le sue ultime ore. Il giorno dopo potrebbe
già arrivare la firma dal notaio per l’acquisizione da parte degli
imprenditori con gli occhi a mandorla del locale, o meglio della licenza dato che l’immobile resterebbe in affitto. Come noto
gli acquirenti da Oriente stanno arrivando a frotte in Italia negli
ultimi anni, per investire a fronte della disponibilità di capitale
fresco: ma l’acquisto del Bar Italia, anche solo per il nome che
porta oltre che per il gran numero di avventori che sono passati in quel locale in questi anni, può essere considerato un
evento epocale.
Resta da capire se dietro il bancone ci sarà personale italiano (tattica spesso utilizzata, considerata la diffidenza serpeggiante verso la provenienza straniera dei proprietari) oppure
cameriere con gli occhi a mandorla. Considerato che in Galleria Gorni, proprio di fronte al Bar Italia, ha appena aperto una
gastronomia rumena, ecco che la zona commerciale clou del
centro casalese comincia a impratichirsi con linguaggi internazionali.
A Casalmaggiore un locale nella zona attuale del Bar Italia
esisteva già dagli anni ’50: si trattava del Caffè Sport da Armando. Poi arrivò il Bar Pergola (con annessa balera). Negli
anni ’60 comparve il primo Bar Italia, che però era in via Cavour e faceva concorrenza all’oratorio. Con la successiva costruzione della Galleria Gorni, infine, il trasferimento nell’attuale posizione. La gestione di Vito Scandariato, benvoluto da
tutti e vero e proprio centro catalizzatore del locale, è stata
l’ultima in ordine di tempo ed è durata oltre quindici anni: tutti
la ricordano con affetto. Ma adesso il cambio della guardia è
maturo e non mancherà di fare parlare.
A margine un’altra novità, sempre in piazza: il negozio di
abbigliamento Kiwi chiuderà i battenti e in questi ultimi mesi
liquiderà tutto. Qui la data è già stata presentata: 17 maggio. Il
negozio, peraltro, era passato alla ribalta della cronaca nel luglio 2013 per l’esposizione di un cartello polemico, che invitava i cittadini a comperare e ad approfittare dei saldi, perché
solo così l’economia poteva girare, non certo, come si leggeva
nel cartello, per i “bla bla” dei politici di Roma e Bruxelles. Al
momento non ci sono invece conferme sulla chiusura della
Gastronomia Bodini, in via Cairoli, altro negozio storico, sempre a pochi metri dal centro: da mesi campeggia il cartello
“Vendesi” in verità, ma all’Ufficio Licenze di Casalmaggiore
non è giunta alcuna comunicazione ufficiale. Resta inteso che
la fisionomia di piazza Garibaldi sta cambiando: e qualche
“crepa” in più rischia seriamente di aprirsi.
In un bar di Cingia ragazzo ruba una borsetta, ma non fa i conti con gli apparecchi a infrarossi
Inchiodato dalle telecamere
N
di Giovanni Gardani
on sa se essere amareggiato o soddisfatto
Sanni Bertoletti, proprietario del locale
“La Rosa Blu” che
sorge sulla via Giuseppina a Cingia de' Botti. Già visitato in passato dai ladri, che con una spaccata rubarono l’incasso delle
macchinette del videopoker e poi
lasciarono un beffardo messaggio (“ci dispiace ma abbiamo fame”), lo scorso sabato ha dovuto registrare un nuovo episodio di
furto, molto inferiore dal punto di
vista della dimensione ma comunque fastidioso. «Stavamo organizzando una festa nel locale racconta Bertoletti - quando ad
un certo punto, mezzora dopo la
mezzanotte, una nostra cliente
affezionata si è accorta che mancava la sua borsetta, peraltro di
marca: all’interno aveva un portafoglio, sempre di marca, con
soldi e documenti e due cellulari.
L’aveva lasciata su un tavolo del
locale e non l’ha più trovata».
La buona notizia, per la ragazza e per Bertoletti, è che ha funzionato il sistema di videosorveglianza interno. «Il locale era buio perché stavamo dando una festa simil discoteca, con le luci basse.
Per fortuna abbiamo telecamere a
infrarossi e così siamo riusciti a individuare perfettamente il ladro. Il
tutto in dieci minuti appena. Ci
spiace molto perché è un ragazzo
che viene di frequente nel nostro
bar. Pare avesse bisogno di contanti: ma bastava davvero che
chiedesse aiuto e 20 euro glieli
avrei allungati io. E’ incensurato, e
sicuramente non avrà una pena
pesante, ma mi domando perché
farsi un cattivo nome per una stupidata del genere». Sul furto indaga la compagnia di Scandolara
Ravara, che però ha già acquisito
le immagini. Già si conosce, comunque, l’autore del reato.
Non così invece sull’episodio
che martedì sera ha scosso la
tranquillità della frazione casalese
di Quattrocase: tre albanesi a bor-
Il Bar La Rosa Blu di Cingia de' Botti, dove è accaduto l'episodio
do di una Audi nera targata Modena sono stati colti in flagranza di
reato. Sul posto una pattuglia dei
carabinieri di Casalmaggiore che
coraggiosamente ha speronato
l’auto, tagliando loro la via di fuga.
I due albanesi seduti sui sedili anteriori sono riusciti a scappare a
piedi nei campi, prima di eludere i
posti di blocco a bordo di una Citroen C3 rubata mezzora dopo il
fatto a Vicomoscano, in un casci-
nale. Il terzo albanese, K. E. di 22
anni, non è invece riuscito a fuggire: ora è in carcere a Cremona, si
sa che risiede nell’hinterland milanese, dove le indagini si sono ora
spostate, ma rifiuta di collaborare.
La serata di Quattrocase è stata
particolarmente movimentata anche dall’esplosione di colpi di arma da fuoco, che sarebbero stati
sparati dai militari in aria per spaventare i fuggitivi.
Santa Chiara risponde Smobilita il magazzino
Sul caso disabili dopo la lettera di alcuni docenti
I dirigenti di Santa Chiara nella conferenza stampa di martedì
Non era difficile immaginare che il
caso disabili, lanciato su queste colonne sabato scorso, avrebbe provocato il clamore che poi ha effettivamente suscitato. La lettera critica di
alcuni insegnanti di sostegno nei confronti delle annunciate classi per soli
disabili in Santa Chiara conteneva argomenti che, si sia d’accordo o no,
meritano di essere approfondite, e i
vertici di Santa Chiara responsabilmente ne hanno preso atto. Lo hanno
fatto (in realtà Paola Cirani si è dissociata e non era presente) martedì
mattina, preferendo evitare risposte
immediate ma lasciando ad una conferenza stampa la possibilità di chiarire. L’iniziativa, è stato spiegato in
conferenza stampa, persegue il bene
dei ragazzi con disabilità. Si basa su
una norma regionale che ha anche
ottenuto l’approvazione di diversi or-
ganismi competenti in materia. Una
classe speciale, in pratica, è necessaria per rispondere a bisogni educativi speciali.
Il componente del cda Cinzia
Dall’Asta ha stigmatizzato il titolo da
noi proposto sulle “classi ghetto”. In
realtà era il titolo della lettera, non ci
saremmo mai sognati di utilizzare
quell’espressione se non fosse stata
nel documento. Cosa che ha riconosciuto l’altro membro del cda Carlo
Stassano. La presenza di Stassano
nel direttivo di Santa Chiara è in fondo la migliore garanzia che da parte
dell’Istituto non esisteva la benché
minima volontà di ghettizzare i diversamente abili. La sua storia personale
dedicata in gran parte all’inserimento
dei disabili nella società anche attraverso lo sport non ammette discussioni.
Aipo di Casalmaggiore
Il magazzino dell’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po, sarebbe in procinto di smantellare a Casalmaggiore.
Per la verità già privo di custode da un paio d’anni, il locale,
che si trova vicino alla chiesa diroccata di San Rocco, fronte
argine, sarebbe considerato pericolante, anche per il peso
dei grandi sacchi di sabbia che deve sostenere (strumenti
utilizzati, come noto, in caso di piena).
Proprio dal trasferimento di questi sacchi nasce il sospetto che Casalmaggiore stia per perdere, in tal senso, un presidio importante sul territorio, considerando che parliamo di
una cittadina rivierasca baciata dal Po con il quale, dunque,
da sempre convive.
Ad essere trasferiti sono stati ovviamente i sacchi in buone condizioni, dunque ancora utilizzabili in caso di emergenza e di piena o alluvione, per contrastare la forza del fiume e
alzare gli argini. Altri “balloni” di sacchi risalenti a parecchie
decine di anni fa erano infatti rovinati e, non essendo più
utilizzabili in modo efficiente, sono stati mandati al macero.
Resta il fatto che l’edificio, in questo modo, ha alleggerito
il carico che era costretto a sopportare, riducendo così il
pericolo di crolli legato alla struttura non solidissima dello
stesso. Un aspetto, quest’ultimo, che renderebbe assolutamente plausibile lo smantellamento del presidio.
Quasi 5mila i sacchi di terra e sabbia trasportati, dato che
di per sé non include necessariamente la dismissione
dell’edificio, ma comunque lascia intravedere orizzonti non
certo di gloria: i 5mila sacchi, per inciso, sono stati consegnati alla Protezione Civile di Piadena, che però avrebbe già
stretto un accordo, in caso di utilizzo, con la Protezione Civile di Casalmaggiore. Il materiale restante dovrebbe essere
trasportato, in un futuro abbastanza prossimo, verso altri
magazzini del territorio Casalasco.
IN BREVE
Casalmaggiore nel circuito CittàSlow
Per iniziativa degli “Amici di Casalmaggiore”, associazione assai
attiva negli ultimi anni e che ha organizzato la Festa della Zucca e la
Festa dell’Europa, Casalmaggiore potrà entrare nel circuito internazionale CittàSlow. Il consenso del direttore del circuito è già arrivato,
e la parola finale spetta ora alla giunta comunale. CittàSlow nasce da
Slow Food, fondata da Carlo Petrini, e abbraccia la sua filosofia: la
lentezza come modo per apprezzare bellezze, ricchezze e tradizioni.
Commedia dialettale
SCANDOLARA RAVARA – Prosegue
presso la Sala Polivalente la rassegna/concorso per compagnie dialettali “Da sganasas dal rider”. Domenica 2 febbraio alle ore
16,30 ad esibirsi sarà il “Gruppo Teatro
Aperto” di Moglia, che presenterà “Persach,
fich e mlùn”.
Il Ten. Col. Concari al Bifi
Il Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana
Alessandro Concari sarà l’ospite di una conviviale Interclub tra i Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e Casalmaggiore Oglio Po. Sarà intitolata “Un occhio
vigile dal cielo” e si terrà lunedì 3 febbraio alle ore 20 presso il RistoBifi. Il dottor ingegner Concari vive a Roma, ma
è nato ed ha studiato al Liceo a Casalmaggiore.
Tombolata
GUSSOLA – Nuovo appuntamento con la tombola presso il
Centro Culturale, dove il Coordinamento Popolare organizza
una serata in compagnia oggi,
sabato 1 febbraio, a partire dalle ore 21.
Casalmaggiore
19
L'annuncio avverrà stamattina in Consiglio Comunale. Il sindaco Chiesa: «Apro alla sinistra ma il candidato sono io»
Sabato 1 Febbraio 2014
Gussola, la pista ciclabile non si fa più
L’
di Vanni Raineri
intervista a Marino
Chiesa sulle prossime
elezioni comunali si apre
con un colpo di scena.
La pista ciclabile della discordia non si farà. Lo comunicherà
questa mattina la maggioranza nel
Consiglio comunale che si terrà alle
ore 10. Il sindaco non lo comunica
ufficialmente, ma si limita a dire:
«Domani (oggi per chi legge, ndr)
annunceremo una novità. A Gussola una pista ciclabile non c’è, e vista
la compensazione da parte di
un’azienda, avevamo deciso di realizzarla in collegamento con l’esistente da Martignana. Il problema
di costi emerso ci aveva fatto propendere per il lato sud, opposto alla
ciclabile già presente. Ma, ripeto, ci
saranno novità». Di più non si sbilancia, ma la novità consiste nel
fatto che la pista non verrà fatta, e
resta nella lista dei desideri che
potrà valutare solo la prossima Amministrazione. La somma a disposizione verrà utilizzata per la sistemazione delle strade comunali.
L’emergenza in questo senso è sotto gli occhi di tutti, e la decisione,
condivisa, è stata presa dopo una
serie di incontri in settimana fra i
componenti della giunta.
Torniamo alle elezioni a riallacciamoci alle recenti uscite di
Chiesa nel convegno di domenica a Torricella nel corso della Festa dal Pipén e nella presentazione del Nuovo Centro Destra di
giovedì sera a Casalmaggiore: la
politica locale non deve essere
influenzata dai partiti. Strano dirlo alla presentazione di un partito, no?
«Innanzitutto ero stato invitato
da Leoni (assessore provinciale e
vice sindaco gussolese) che è il referente casalasco del NCD. Non
aderisco ad alcun partito, e confer-
Marino Chiesa nel suo ufficio di sindaco in piazza Comaschi
mo che, pur tenendo presente
l’identità di ognuno, la mia esperienza mi porta a dire che non trovo
una decisione da me presa che
fosse condizionata da un’influenza
partitica, anzi il futuro è nell'unione
tra comuni a prescindere dalle posizioni politiche».
Le avranno fatto piacere i
complimenti del sindaco di Motta
Vacchelli, che a Torricella le ha
riconosciuto di aver lavorato con
sindaci di sinistra senza preclusioni e col massimo della collaborazione.
«Certo, si è sempre parlato dei
problemi senza fare riferimenti ai
partiti».
Il sindaco di Scandolara Magni
nell’occasione ha lanciato un appello: inutile un’unione oggi tra
Gussola e Torricella, facciamola
subito allargando Municipia ai
due Comuni. Che ne pensa?
«Sono d’accordo con l’ipotesi di
fare subito un’unione a cinque. Sabato prossimo (8 febbraio, ndr) ci
sarà un incontro alle 10 fra i consiglieri comunali di Gussola e Torricella nel Municipio di Torricella proprio per discutere dell’unione, e
nell’occasione valuteremo insieme
se procedere in questa direzione».
Recentemente ha ribadito alle
minoranze di Gussola la volontà
di creare una lista unica che si
ponga come obiettivo il bene del
paese senza steccati politici.
Hanno ancora risposto picche?
«Non ci sono state reazioni. L’ultima volta l’ho ribadito in questa
sede a Franchi e Fortunati, ma
non ho avuto riscontri. Di conseguenza ora mi troverò con i consiglieri della mia lista. E devo dire che
non tutti mi seguono su questo
fronte. Se propongo un accordo
globale le resistenze non le ho solo
dalla minoranza, ma anche dai
miei».
Lei ha cercato di aprire a sinistra,
ma sarebbe disposto a sostenere
un candidato sindaco proposto
dall’attuale minoranza?
«No, lo farei solo se fossi io il
candidato, perché ci credo ed ho
lanciato io la proposta. In prospettiva futura la cosa essenziale per chi
governa è preparare le unioni, anzi
già in ottica delle fusioni, e questo
deve essere il primo punto della
campagna elettorale».
Al di là delle strette di mani e
dei sorrisi di facciata, quel che
ostacola le unioni non si può negare che siano gli aspetti magari
non “alti” ma sentiti, come ad
esempio le tasse. Ad esempio
perché io di Torricella, dove le
tassazioni sono al minimo, dovrei
unirmi a Gussola e pagare la mini-Imu?
«E’ vero, dobbiamo andare anche nel concreto. E lì i motivi di divisione ci sono, ma posto che alle
unioni ci si deve arrivare, meglio
farlo al termine di un percorso condiviso dopo aver analizzato i vari
aspetti».
Giovanni Leoni dovrebbe seguirla nella nuova avventura elettorale, e potrebbe avere un ruolo
nella futura definizione di quel
che saranno le ex Province. Il resto della squadra?
«Ci incontreremo la prossima
settimana, al momento non abbiamo ancora discusso del team».
Una polemica delle ultime settimane riguarda il depuratore di
via Valdemaggi, lo smaltimento
dei fanghi e la possibile connessione con i casi degli allagamenti
verificatisi in alcune parti del paese (segnatamente via Fiume),
provocati dall’interramento del
canale di sfogo.
«Per analizzare la vicenda bisogna risalire alle scelte politiche di
alcuni decenni fa. La recente decisione di smaltire i fanghi con incarico a Padania Acque deriva dai lavori al depuratore. Devo dire che da
tempo comunque non si verificano
casi di allagamento, e che comunque dobbiamo compiere alcune
verifiche».
Chiudiamo con un incontro che
si terrà lunedì sera nella sala del
sindaco in Municipio. Riunirà il
mondo del volontariato gussolese,
ed avrà il doppio scopo di realizzare
il corso per volontari per l’uso del
fibrillatore posizionato all’ingresso
della Farmacia e l’adesione al bando del microcredito, coinvolgendo
varie realtà del paese.
TORRICELLA DEL PIZZO
Unione subito a 5 Comuni
La stretta di mani tra i sorridenti sindaci Magni e Chiesa
La seconda domenica della “Festa dal Pipén” è stata
baciata dal sole, il che ha contribuito alla buona affluenza
di persone. Complessivamente è molto positivo il bilancio
degli organizzatori, che in tutte e tre le serate hanno esaurito i cibi a disposizione. Da segnalare una curiosità: nel
pomeriggio sono arrivate due donne dalla Svizzera, dove
gestiscono un bar, appositamente per assaggiare il piedino lessato. Una curiosità che dovranno soddisfare il prossimo anno: quando sono arrivate infatti i piedini erano
esauriti.
Buona l’affluenza anche al convegno sul futuro degli
enti locali che si è tenuto sotto il Palatenda principale.
Sono intervenuti i sindaci di Gussola Chiesa, di Scandolara Magni, di Motta Vacchelli, di Torricella Sacchini e il
vice di Cingia Maccagnola. Con loro sul palco il vice presidente della Provincia (con delega alle gestioni associate
dei comuni) Bongiovanni, l’assessore provinciale Leoni e
Ivana Cavazzini, sindaco di Drizzona e presidente del dipartimento piccoli comuni e gestioni associate di Anci
Lombardia. E’ intervenuto poi anche il consigliere regionale Malvezzi.
Si è partiti dalla situazione normativa, le ultime novità e
gli sviluppi attuali, con Cingia entrata a far parte di Municipia con Scandolara e Motta e l’intenzione, sembra di
tutti, di allargare in fretta a 5 l’unione inserendo Torricella
e Gussola, che stanno lavorando per un’unione a due, e
possibilmente arrivare a 6 con Martignana. Magni ha addirittura proposto di saltare l’unione a due ed entrare subito nel merito di quella complessiva. La stretta di mani
con Chiesa immortalata nella foto sopra è indicativa della
volontà generale.
Il centro destra si compatta in vista delle Comunali
Si è appellato ai valori di famiglia cristianamente intesa, di cultura d’impresa, di prevalenza di
società sullo Stato, il Nuovo
Centro Destra, presentatosi con
tre pezzi da novanta lo scorso
giovedì a Santa Chiara, a Casalmaggiore. Il consigliere regionale
Carlo Malvezzi, il presidente
della Provincia di Cremona Massimiliano Salini e l’assessore
provinciale Giovanni Leoni, che
sarà referente per il Casalasco di
Ncd, hanno parlato con toni accorati, lanciando frecciate pesanti a Silla (“un funzionario di
partito non può fare il sindaco”) e
l’idea di unire il centro-destra per
assaltare il castello del comune,
da sempre, ossia da quando si
parla di bipolarismo, in mano al
centro-sinistra.
Abbiamo sentito, nel day-after, il parere di personaggi politici
locali che potrebbero rientrare
nel progetto, per capire se la co-
Il punto di Ferroni, Bongiovanni, Gardani e Micolo dopo la presentazione del NCD
A sinistra:
Leoni,
Malvezzi
e Salini.
A destra la
sala di Santa
Chiara che ha
ospitato la
presentazione.
munione d’intenti può essere
raggiunta. Detto che Orlando
Ferroni, che nel 2009 spaccò il
centro-destra fondando Casalmaggiore per la Libertà, ha già
dato il suo assenso giovedì durante la conferenza (forse farà un
passo indietro per questioni di
lavoro, anche se s’è chi crede
che la scelta sia legata alla volontà di favorire una “riunificazione” a destra), Filippo Bongiovanni per la Lega Nord evidenzia
come il Carroccio vada già
d’amore e d’accordo in Provincia
con Salini (Bongiovanni è proprio
il vice-presidente). «Si lavora nella direzione dell’unità del centrodestra e questo è buono, ma
occorre fare attenzione a non
commettere gli errori del passato. La strada a livello comunale è
lunga, ma è importante avere
proposto paletti chiari: sono valori, credo, condivisibili. Io candidato sindaco? E’ troppo presto
per dirlo. Quello che invece va
evidenziato è che da un lato Silla
propone lo stesso pacchetto che
non ha fatto nulla per cinque anni; il centro-destra invece lavora
per una vera alternativa. Attenzione però: a livello comunale
non sarà un progetto politicamente marcato, dunque credo si
vorranno accogliere proposte
anche da correnti non di centrodestra».
Il riferimento sembra essere al
Listone, che da sempre si considera civico, neutrale e trasversale. La presenza, come sostenitori
del Ncd, di Stefano Busi e Giovanni Gardinazzi, in lista nel
2009 col Listone, potrebbe essere il gancio giusto… «Eravamo
presenti alla conferenza - spiega
Carlo Gardani - perché vogliamo ascoltare le proposte di tutti.
E’ questa la nostra filosofia, senza preclusioni: ascoltiamo e intanto stendiamo un nostro programma fattibile, senza voli pindarici, pronti al confronto. Dal di
fuori osservo e dico che il centrodestra unisce le forze come è logico, dopo gli errori del passato.
Noi, da civici, potremmo accettare di collaborare ma non vogliamo simboli di partito o perderemmo la nostra natura. Siamo
anche disposti a rinunciare al
simbolo “Il Listone”, ma solo se il
nostro motto diventa qualcosa di
simile a “Casalmaggiore per il
Casalasco”. E’ essenziale che
l’unione vada a qualificare e
quantificare qualcosa di buono
per la città. Su queste basi possiamo ragionare».
Interessante e “piccante” il
pensiero di Marco Micolo, ultimo coordinatore del Pdl locale
ora dichiaratosi lontano dai partiti. “Sono state spese frasi importanti, ma a parole sono tutti bravi. Resta da capire se questa
proposta durerà nel tempo, ora è
ancora troppo fresca: non vorrei
diventasse un Forza Italia “B”.
Certo, noi continueremo a creare
una lista civica, probabilmente
senza candidato sindaco, poi
andremo in appoggio. A chi? A
chi se lo meriterà, magari anche
a Silla. E’ importante, per il centro-desta, che Ferroni faccia un
passo indietro: solo e soltanto
così l’area liberale potrà unirsi».
Che sia questo, a livello locale, il
vero paletto?
20
Taccuino
Sabato 1 Febbraio 2014
numeri utili
Cremona
Via Livrasco,
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
COMUNE DI CREMONA
www.comune.cremona.it
Centralino: 0372-4071
Urp: 0372-407291
Via volontari del
Sangue,
Via del Maris
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
Via Boschetto
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
31 Gennaio
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
www.provincia.cremona.it
Centralino: 0372-4061
Urp: 0372-406233 PREFETTURA
Centralino: 0372-4881
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0372-5581
Via Milano
(Cavatigozzi)
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
COMANDO FORESTALE
DELLO STATO
Centralino: 0372-410307
Via Pecorari
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
7 febbraio
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0372-21576
Nucleo di polizia tributaria:
0372-28968
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0372-454516
Centrale operativa: 0372-407427
POLIZIA STRADALE
Comando provinciale
Centralino: 0372-499511
QUESTURA
Pronto intervento: 113
Centralino: 0372-4881
Via Bella Chioppella
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 Febbraio
VIGILI DEL FUOCO
Pronto intervento: 115
Centralino: 0372-4157511
PROCURA
Centralino: 0372-548233
• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 28 febbraio).
• Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia, via del Maris - cantiere per la
ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 28
febbraio).
numeri utili
Crema
COMUNE DI CREMA
www.comunecrema.it
Centralino: 0373-8941
Urp: 0373-894241
numeri utili
Casalmaggiore
• Via Milano località Cavatigozzi cantiere per la ristrutturazione della linea
dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 febbraio).
•Via Pecorari - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla condotta del
teleriscaldamento (fine prevista 7 febbraio).
OSPEDALE DI CREMONA
www.ospedale.cremona.it
Centralino: 0372-4051
Centro unificato
di prenotazione: 800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 28
febbraio).
•Via Bella Chioppella - cantiere per la
realizzazione dell'allaccio alla condotta
del teleriscaldamento (fine prevista 28
febbraio).
AZIENDA SANITARIA
LOCALE DI CREMONA
www.aslcremona.it
Centralino: 0372-4971
Urp: 0372-497215
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0373-256474
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Urp Crema: 0373-899822
CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0373-893700
COMANDO FORESTALE DELLO
STATO Centralino: 0373-82714
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0373-897311
POLIZIA DI STATO
Centralino: 0373-897311
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0373-250867
Centralino: 0373-894212
VIGILI DEL FUOCO: 115
Centralino: 0373-256222
Sabato
2
Domenica
Presentazione del Signore
S. Sabatino vescovo, Maurizio
AMMiNISTRAZIONE
PROVINCIALE
Centralino: 0375-42233
3
lunedì
S. Biagio, S. Oscar, S. Cinzia, Ofelia
4
martedì
S. Gilberto, Biagio
Centro per l’Impiego
Centralino: 0375-42213
5
mercoledì
S. Agata
6
giovedì
S. Paolo Miki, Amando, Dorotea
Gastone, Guarino, Guerrino
7
venerdì
S. Teodoro martire, Eugenia
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500
S. Verdiana, Veridiana, Viridiana, Brigida
POLIZIA MUNICIPALE
Centralino: 0375-40540
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0375-42288
GIUDICE DI PACE
Centralino: 0375-42273
OSPEDALE
Centralino: 0375-2811
Centro unico di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
MUSEO DIOTTI
www.museodiotti.it
Centralino: 0375-200416
Museo del bijou
Centralino: 0375-284423
TEATRO COMUNALE
www.teatrocasalmaggiore.it
Centralino: 0375-284434
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
Direzione: 0375-284020
Distretto Veterinario:
0375-284029
SERVIZI SOCIO-SANITARI
DISTRETTO DI CREMA
Centralino: 0373-899320
Santi della settimana
1
COMUNE DI CASALMAGGIORE
www.comune.casalmaggiore.cr.it
Centralino: 0375 42668
PROCURA
DELLA REPUBBLICA
Centralino: 0373-878116
OSPEDALE DI CREMA
www.hcrema.it
Centralino: 0373-2801
Centro unico
di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
San Maurizio
STORIA: Centinaia di soldati martiri capitanati da Maurizio. Questi soldati, appartenenti
alla legione "tebea" di Massimiano Erculeo, furono sterminati perché si rifiutarono di andare in Gallia a perseguitare cristiani. Dalle ricerche storiche fatte fino ad oggi, risulta che,
prima della grande persecuzione di Diocleziano, probabilmente attorno al 286, Massimiano Erculeo intraprese una spedizione in Gallia contro Bagaudi. Alcuni soldati della legione,
probabilmente una coorte capitata da Maurizio, si rifiutarono di celebrare in onore degli
dei e furono martirizzati presso Agaunum, nel Vallese. In questa regione, dove loro culto è
molto antico, nel 1893 è stata trovata una basilica risalente a quell'epoca.
etimologia: Maurizio = figlio di Mauro, dal latino
Martirologio Romano: Nell’antica Agauno nella regione del Vallese, nel territorio
dell’odierna Svizzera, santi martiri Maurizio, Esuperio, Candido, soldati, che, come riferisce
sant’Eucherio di Lione, furono uccisi sotto l’imperatore Massimiano, adornando la Chiesa,
insieme ai compagni della Legione Tebea e al veterano Vittore, con la loro gloriosa passione.
Farmacie di turno Dal 1 al 7 Febbraio
Distretto di Cremona
Distretto di Casalmaggiore
MALAGNINO
GAMBA CARLO
Via S. Ambrogio, 20
26030 Malagnino
Tel. 0372 58348
Cremona - FARMACIA 2
A.F.M. DI CREMONA s.p.a.
Via Guarneri del Gesù, 2
26100 Cremona
Tel. 0372 27581
cingia de’ botti
ROLLI MARINO
Via XXIV Aprile, 17
26042 Cingia de' Botti
Tel. 0375 96579
Casalmaggiore
A.F.M. s.r.l.
Via Silvio Pellico, 36
26041 Casalmaggiore
Tel. 0375 59114
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
Lunedì mattina
Orari di apertura
Mattino: 08.30 - 13:00
Pomeriggio: 15:00 - 19:30
Sabato: 15:30 - 20:00
Giorno di chiusura settimanale
NO
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
SABATO POMERIGGIO
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale
SORESINA
SEGALINI CAMILLO
Piazza Garibaldi, 1
26015 Soresina
Tel. 0374-342624
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale:
SABATO
Farmacie di turno e orari dei
distretti sono consultabili
sul sito: www.aslcremona.it
TRESCORE CREMASCO
ZAMBIASI PAOLO
Via De Gasperi, 7
26017 Trescore Cremasco
Tel. 0373 273028
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale
NO
Distretto di Crema
SABATO
Crema
CONTE PAOLO
Via Kennedy, 6
26013 Crema
Tel. 0373 256059
Madignano
CHIODA DI RIATTI
Via Libertà, 12
26020 Madignano
Tel. 0373 65650
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale
SABATO POMERIGGIO
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale
SABATO POMERIGGIO
Salute
Piano regionale 2014-2018 per la tutela della sicurezza sul lavoro
Approvato dalla Giunta regionale in una
delle ultime sedute del 2013, il nuovo “Piano Regionale 2014 - 2018 per la tutela della
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, a valenza quinquennale, anche muovendo
dall’evidenza scientifica che la mancanza di
lavoro genera mancanza di salute, rilancia
l’impegno istituzionale, confermando la volontà di consolidare un metodo di lavoro
fondato sui principi della condivisione delle
responsabilità nell’individuazione di strategie e nell’applicazione di indirizzi tra i diversi attori (istituzioni, imprese, organizzazioni
sindacali, ecc.), stimolando partecipazione
e consenso.
In tal senso il nuovo strumento di programmazione: sviluppa i contenuti a partire
dai risultati ottenuti dagli interventi promossi dal Piano 2011-2013; è orientato alla riduzione del tasso infortunistico e delle malattie professionali, favorendo al contempo
l’emersione delle denunce delle stesse; intende consolidare il modello organizzativo
praticato nel triennio passato, fondato sui
principi della responsabilità condivisa e che
ha reso Regione Lombardia centro di eccel-
lenza per la promozione di una cultura di
prevenzione in grado di raggiungere gli
obiettivi in materia di sicurezza e salute sul
lavoro.
Elementi cardine della programmazione
2014-2018 sono il sostegno alle imprese del
territorio per mantenere competitivo il tessuto produttivo e attrarre nuovi finanziamenti,
attraverso la diffusione di una cultura della
legalità e della trasparenza. Da qui la scelta
di una strategia regionale che punta su un
approccio olistico in grado di integrare i di-
versi aspetti che gravitano attorno al tema,
così da assicurare che i rischi vengano efficacemente identificati, valutati per priorità e
affrontati.
Vi sono alcune linee strategiche di azione
fondamentali nell'ambito del nuovo Piano. A
partire dalla semplificazione, intesa quale
superamento degli aggravi amministrativi e
burocratici a vantaggio: dell’applicazione efficace delle norme esistenti; dell’uniformità
degli interventi di controllo effettuati dagli organi di vigilanza; dell’offerta di servizi telematici al cittadino/impresa; del confronto
costante tra Istituzioni e Parti Sociali per il
superamento delle criticità. In secondo luogo fondamentale è la sostenibilità, mediante l’adozione volontaria da parte delle imprese di politiche di Responsabilità Sociale
d’Impresa, la promozione nelle aziende delle buone prassi esistenti nonché la valorizzazione di percorsi virtuosi di autocontrollo.
Infine l’intersettorialità, intesa come collaborazione e coordinamento fra tutti i soggetti
coinvolti nonché come ricerca da parte della Direzione Generale Salute di un approccio trasversale alla materia.
Al via un progetto per la realizzazione di una struttura destinata alla riabilitazione oncologica
Nella ex Limonaia nasce Casa Medea
L
Laura Bosio
a cura per un paziente
malato di tumore non si
limita al mero trattamento medico-farmacologico: in questi anni
ha infatti preso sempre più piede
il concetto di umanizzazione della cura, con conseguente richiamo alla vita.
E' sotto quest'ottica che nei
giorni scorsi il Comune ha concesso in uso all'associazione Medea l’immobile di proprietà comunale denominato “Ex Limonaia” di
via Ca’del Ferro n. 50, costituito
da un piano fuori terra su un lotto
di terreno di circa 495 metri quadrati. La concessione avrà decorrenza dal 28 gennaio 2014 e scadenza il 31 dicembre 2038.
«Medea da tempo lavora
nell'ottica di offrire al paziente un
supporto anche dopo che il decorso della malattia è terminato»
evidenzia Rodolfo Passalacqua,
presidente di Medea. «La struttura CasaMedea vuole essere soprattutto questo: un luogo in cui i
pazienti possono effettuare un
percorso di riabilitazione e di reinserimento nel tessuto sociale. La
malattia, infatti, tende a isolare i
pazienti, che hanno bisogno di
un'assistenza nel loro percorso di
guarigione».
L'opera di Medea è da sempre
quella di assistere i malati oncologici, i loro familiari e amici.
La mission di Medea è di lavorare per una società libera dalla
paura del cancro, in cui una diagnosi di tumore sia per ogni persona solo un momento transitorio
nella storia della sua vita.
L’attuale progetto “Casa MedeA” rientra nell’ambito delle iniziative che incentivino il diffondersi di reti territoriali nel campo del
sostegno fisico e psico-sociale
del malato oncologico e dei suoi
famigliari e ha per scopo la costruzione della nuova Sede di Medea intesa come centro per la
promozione di iniziative nel campo della riabilitazione fisica e psicosociale dei malati.
"E' un posto di tranquillità, do-
ve sorgerà anche un giardino terapeutico - continua Passalacqua
-: Un luogo in cui i pazienti potranno trascorrere del tempo in modo
sereno e tranquillo».
Se quindi, fino a pochi anni fa il
trattamento del cancro era limitato agli aspetti biomedici, l'esperienza di pazienti oncologici e sopravviventi indica che coesistono
problemi psicologici e sociali in
circa la metà dei malati e questi
problemi generano ulteriore sofferenza. «Ansia, depressione, difficoltà ad accettare la malattia e le
cure, si manifestano sin dalla diagnosi e pertanto malati e familiari
hanno bisogno di essere aiutati
anche dal punto di vista psicologico per favorire il loro rientro nella vita di tutti i giorni.
E' cambiata dunque la prospettiva: il malato oncologico non
è più una persona che deve pensare solo a sopravvivere alla malattia, ma un individuo che deve
avere la possibilità di continuare a
vivere una vita di qualità sotto tutti i punti di vista, da quello clinico
a quello psicologico e sociale.
«Questo aspetto è ancora più rilevante se si tiene conto del fatto
che, grazie alle nuove terapie mediche e ai progressi nel campo
della chirurgia e della diagnosi
precoce, sempre più persone sopravvivono al cancro - continua
Passalacqua -. Le società scientifiche che si occupano di malattie
oncologiche italiane e internazionali hanno da tempo puntato il dito sull’importanza della riabilitazione oncologica e cosi anche le
associazioni di pazienti e le associazioni a sostegno della ricerca.
Molti di questi programmi assistenziali sono stati inseriti nei Lea
(Livelli essenziali di assistenza) e
le Regioni si stanno organizzando
in vari modi per poterle garantire».
La grande maggioranza delle
cure riabilitative per i malati oncologici possono essere erogate
ambulatorialmente da equipe formati da più specialisti, in maniera
multidisciplinare e integrata con i
servizi esistenti sul territorio: medico di famiglia, assistenza domiciliare, servizi sociali dei comuni e
altre forme socio-assistenziali
presenti.
"Va tenuto presente che le prestazioni riabilitative non devono
essere considerate singolarmente
ma devono rientrare in un programma assistenziale che ha per
scopo il recupero e reinserimento
dell’ammalato nel suo contesto
familiare e sociale. La struttura riabilitativa assume così una im-
portante funzione di raccordo fra
l’ospedale (e le terapie che in esso vengono erogate) e il territorio»
evidenzia il presidente di Medea.
«Il nostro progetto rappresenta
una novità nel panorama regionale e nazionale in quanto può diventare il motore di avvio di uno
dei primi esempi di “communitybased delivery system” ossia sistema di erogazione di prestazioni sanitarie basato sulla comunità
a cui appartengono i malati stessi, con una filosofia realmente noprofit e nuove forme di collaborazione in cui l’associazione di volontariato (costituita da malati, familiari, sanitari e altre persone
sensibili a questi temi) assume
una funzione di promotore dell’iniziativa e al tempo stesso finanziatore e garante della sua riuscita».
Nella struttura esistente “Limonaia” si vuole inserire l’area
educativa con la realizzazione di
corsi per i malati e per i loro familiari connessi alla formazione ed
educazione non solo sanitaria
ma anche psicologica allo scopo
di ottenere stili di vita sani e migliori (cucino terapia, pittura, arte), oltre che a manifestazioni
culturali/artistiche necessarie
all’integrazione tra città ed Ospedale (oncologico).
Tbc, una patologia che colpisce soprattutto il Nord Italia
La Tbc è una patologia che colpisce soprattutto al Nord. Così attestano i dati diffusi
dal Ministero della Salute attraverso il Rapporto 2008 sulla tubercolosi in Italia. Nel quadro delineato dal Rapporto emerge come nelle Regioni settentrionali si riscontri un maggior numero di casi di Tbc rispetto alla media
nazionale: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, più il Lazio, ospitano nel loro territorio il 73% dei casi totali registrati in
Italia.
Se si scende ancor più nel dettaglio, il 25%
dei casi notificati a livello nazionale viene totalizzato nelle province di Milano e Roma.
Al di là dei computi totali, si nota come un
forte fattore d’incidenza siano gli stranieri: negli ultimi dieci anni in Italia il numero di casi di
Tbc in soggetti stranieri è più che raddoppiato, fino a rappresentare quasi la metà dei casi totali. Davanti a un tale quadro risulta significativa l’iniziativa del Niguarda di realizzare
un database di tutti i ceppi di Tbc: una sorta
di “ceppoteca regionale” che fornirà un nuovo strumento per potenziare la lotta contro la
tubercolosi in Lombardia. Tra le misure già
adottate rientrano gli screening in collaborazione con le associazioni no profit, le strutture di prima accoglienza e i dormitori.
21
Sabato 1 Febbraio 2014
GLI ORARI
CUP Centro Unificato di Prenotazione
Dove: padiglione n. 12, a fianco del
Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori
Orari di apertura al pubblico:
lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00
orario continuato,
il sabato dalle 8.00 alle 12.00;
Prenotazioni telefoniche: è possibile
telefonare al numero verde 800.638.638,
da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI
CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP
Attraverso il CUP si prenotano tutte
le prestazioni ad eccezione delle seguenti,
che devono essere prenotate direttamente
presso le singole unità operative o servizi
come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA
secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)
Dove: Poliambulatori, piano Terra.
Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare
contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.
Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.
Consegna campioni istologici e citologici
La consegna dei campioni citologici urinari è
prevista, presso il padiglione 5,
da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;
per gli altri esami da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).
RADIOLOGIA d
Dove: piano 1, corpo H (ala destra).
TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti
e richiesta di prestazioni con bollino verde
Le prenotazioni vanno effettuate
di persona o via fax.
Orario: da lunedì a venerdì dalle
08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.
Tel: 0372 405760.
Angiografia
Le prenotazioni vanno effettuate di persona.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.
SENOLOGIA:
Screening mammografico preventivo
biennale Asl Cremona (45-69 anni)
Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì
dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata
al CUP dell'Asl 800 318 999.
Prestazioni con carattere di urgenza,
risonanze alla mammella, agoaspirati,
ecografie
Dove: piano 1, corpo M.
Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00.
Telefono: 0372 405614.
Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata
una nuova linea telefonica dotata
di risponditore automatico
in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.
RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE
Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o
ascensore a sinistra vicino l'Ufficio
Informazioni nell'atrio di ingresso)
corpo M, monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.
MEDICINA DEL LAVORO:
Visite specialistiche di medicina del lavoro
Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì,
dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente
presso l’Ambulatorio Specialistico
di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO
DI CREMONA
CENTRO DIABETOLOGICO
Dove: piano 6, corpo H (lato destro),
monoblocco ospedaliero.
Orari: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento
diagnostico-terapeutico e visita di controllo
per monitoraggio metabolico e screening
delle complicanze croniche).
Per le prime visite è preferibile che
la prenotazione avvenga di persona comunque
possibile prenotare telefonicamente
da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.
Telefono: 0372 405715.
CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI
accesso diretto da parte dei cittadini,
con la richiesta del Medico di famiglia
o dello specialista.
Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle ore 07.30 alle 10.30.
Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
Monitoraggio delle terapie anticoagulanti.
previsto accesso con prenotazione al numero
0372 405666 - 0372 405663.
Dove: Presso la palazzina del Cup
Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA
Test di tolleranza al lattosio e patch test
Accesso con impegnativa del medico curante
Le prenotazioni si effettuano telefonicamente
al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,
dalle 10.30 alle 12; oppure di persona
presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione
10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
IMMUNOEMATOLOGIA
E MEDICINA TRASFUSIONALE:
Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia
marziale endovenosa, preparazione di nuovi
emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale:
Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.
Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.
Tel: 0372 435887 - 0372 405461
dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì
GENETICA
Dove: piano 2 lato destro del monoblocco
ospedaliero. Prenotazioni telefoniche:
0372 405783
da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.
MEDICINA LEGALE
Prenotazioni presso Direzione Medica
di Presidio piano Rialzato monoblocco
ospedaliero. Tel: 0372 405200.
PSICOLOGIA
Dove: settimo piano a sinistra.
Prenotazioni da lunedì a venerdì
dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio
di Psicologia, oppure anche telefonicamente
agli stessi orari al numero 0372 405409.
ONCOLOGIA MEDICA
Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i
n reparto da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
Tel: 0372 405248.
TERAPIA DEL DOLORE
Dove: palazzina n. 9 La prenotazione
può essere effettuata telefonicamente
al numero 0372 405330
dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.
Negli altri orari è possibile chiamare
lo stesso numero lasciando un messaggio
in segreteria telefonica con il nome e numero
di telefono: al più presto sarete richiamati.
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
Gentilissima Naturopata
buongiorno, volevo sapere se i
chili di troppo sono imputabili
solo al troppo mangiare, oppure se c'è altro che induce a
mangiare di più e portare al
sovrappeso. Mi accorgo che se
sono di malumore mangio di
più e sento meno i sapori, mi
piacerebbe perdere un po' di
chili, (ho già provato tante diete ma senza risultati) ma volevo il suo parere perché mi piace quello che scrive e come lo
scrive. Grazie per l'attenzione.
Ileana
Ci sono domande che è necessario porsi se vogliamo fare
del percorso di dimagrimento
qualcosa di più autentico e profondo che ci aiuti a ritrovare il
nostro "centro". Perché mangiamo più del necessario? Come
mai sempre più spesso ci avven-
tiamo sul cibo spinti da impulsi
diversi da un'autentica fame, come la rabbia, la tristezza, l'ansia,
il rancore, l'insoddisfazione?
Perché le diete non sempre funzionano? Non esistono protocolli di dimagrimento applicabili a
tutti, ogni percorso di dimagrimento è diverso perché ciascuno di noi è unico. Applicare le
leggi dell'anima al campo del
sovrappeso e a quello dei percorsi di dimagrimento significa
iniziare a considerarli da un altro
punto di vista, secondo il quale il
sovrappeso non ha a che fare
solo con l'esterno, ma anche
con la nostra interiorità. In
quest'ottica dimagrire significa
iniziare a scoprire e maturare
quegli aspetti di sé che si tendeva a nascondere o compensare
con il cibo. In questo modo dimagrire diventa un'opportunità
di cambiamento.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a:
[email protected] Oppure a: [email protected]
• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.
• Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
Cultura&Spettacoli
Al Ponchielli
“La cantatrice
calva” di Ionesco
“La cantatrice calva” di Ionesco, in scena al
teatro Ponchielli il 4 e 5 febbraio (alle ore 20.30),
è l’ultimo spettacolo di Massimo Castri (scomparso a gennaio del 2013). Questo “dramma
comico” porta in scena i nodi esistenziali dell’uo-
mo moderno: incomunicabilità, falsità di rapporti,
routine, difficoltà a dare un senso all’esistenza.
Eugene Ionesco, è con Samuel Beckett, il rappresentante più famoso di quella corrente teatrale
contemporanea definita “teatro dell’assurdo”.
Si chiama “L’Opificio del suono” e ha come finalità lo sviluppo della liuteria cremonese
Un progetto per valorizzare il patriminio culturale
“Lamine d’acqua”
da oggi in mostra
Oggi alle ore 16, presso Tuttolibri a San Zeno
Naviglio, viene inaugurata la rassegna “Lamine d’acqua”, dedicata all’acquerello di piccolo formato.
«L’idea di fondo - spiega il curatore Simone Fappanni
- è nata dal voler esporre quelle cartoline che ricevo
da vari amici artisti che, quando sono in vacanza, me
le mandano con i saluti e una loro composizione realizzata con i colori ad acqua, anziché la tradizionale
illustrazione fotografica. A questi pezzi se ne sono
aggiunti tanti altri grazie a contatti avuti con artisti
italiani e stranieri che hanno creduto in questo ambizioso progetto che penso possa valorizzare questa
antica tecnica esecutiva che ha il dono della poesia,
raggiungendo gli oltre cento pezzi». Una vera e propria mostra internazionale che consente di ammirare
lavori provenienti non solo da numerose regioni del
nostro Paese, ma anche da altre nazioni: Stati Uniti,
Francia, Spagna, Portogallo, Argentina, Serbia, Sri
Lanka, Turchia, Germania e Finlandia. I lavori sono
firmati da Claudio Casajus, Simo Nygren, MarieClaire Fediakine, Annik Goudeau, Danièle Courdeau,
Viviane Finesci, Odile Francois, Martine Paulin,
Natalya Kudinova, Cristina Troufa, Tatjana Petrovic,
Maria Dolores Arconada, Rifat Koray Gökan, Gonca
Karakoç, Simon Thomas Wright. Fra gli italiani vi sono
i cremonesi Ida Tentolini, Riccardo Bozuffi, Marco
Abondio, Giovanni Conti, Valeria Grossi, Rosalia
Corbani, Antonella Agnello, Giorgio Armelloni e Sergio
Bozuffi. L’esposizione, allestita negli spazi di viale
Pertini 1 fino al 27 febbraio, si può visitare il lunedì
dalle 15.30 alle 19.15, da martedì a sabato dalle 9.30
alle 12.15 e dalle 15.30 alle 19.15. L’ingresso è libero.
A
dalla redazione
pochi mesi dall’inaugurazione del nuovo Museo
del Violino di Cremona,
che ha già registrato oltre
25mila visitatori, prende il
via il progetto “L’Opificio del suono”, un piano di sviluppo e valorizzazione del patrimonio culturale di
Cremona, capitale mondiale della
liuteria, recentemente iscritta
dall’Unesco nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale del-l’umanità” per il “Saper fare liutario cremonese”.
Con un contributo di 850mila euro, la Fondazione Cariplo ha scelto di
sostenere le iniziative del Museo del
Violino, il suo programma culturale e
le azioni pensate per promuovere la
conoscenza, la tutela e la conservazione del patrimonio liutario del Museo. Parte integrante e fiore all’occhiello di questo sistema culturale
integrato sono i laboratori di ricerca
che hanno sede nel Museo del Violino: il Laboratorio Arvedi dell’Univer-
L’interno del Museo del Violino
sità di Pavia è al lavoro sui materiali
con cui sono stati costruiti gli strumenti storici e con cui lavorano i liutai oggi, mentre il Laboratorio di Fisica Acustica del Politecnico di Milano
svolge indagini vibroacustiche e tim-
briche sugli strumenti. «Il Museo del
Violino, nato grazie al sostegno della
Fondazione Arvedi Buschini - spiega
Virginia Villa, direttrice del Museo - è
uno straordinario esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Il
Il pianista Giovanni Bellucci in concerto al Teatro Ponchielli
della vecchia Europa. A lui è dedicato il primo brano, una trascrizione di Liszt di due momenti (Confutati maledictis e Lacrimosa) dal Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguito nel 1827 in occasione della morte del compositore di Bonn. Si
proseguirà con Beethoven-Liszt e la trascrizione
per pianoforte della Quinta Sinfonia, con il celebre
tema del “destino che bussa alla porta”, che qui
si vuole intendere la porta dell’umanità sconvolta
dal tumulto della guerra mondiale.
Del compositore tedesco, Bellucci eseguirà anche la Sonata n.17 op. 31 “La tempesta”, in omag-
Venerdì prossimo (ore 20.30), per la prima volta
sul palcoscenico del Teatro Ponchielli si esibisce
a Cremona uno degli artisti della tastiera più interessanti degli ultimi decenni: Giovanni Bellucci,
che da anni ormai affronta l’impresa di eseguire
l’integrale delle opere di Ludwig van Beethoven,
comprese le nove sinfonie, trascritte per pianoforte da Franz Liszt.
Il programma di questo concerto è ricco di temi
e di spunti d’ispirazione, pur ruotando quasi tutti
attorno alla figura di Beethoven, grande riformatore e “scardinatore” dello status quo musicale
La grande commedia torna al San Domenico
In scena mercoledì prossimo “Vengo a prenderti stasera” per la regia di Abatantuono
di Tiziano Guerini
Torna particolarmente attesa e
gradita la grande commedia al Teatro San Domenico di Crema con
“Vengo a prenderti stasera” di Diego Abatantuono, in programma per
mercoledì 5 febbraio alle ore 21.
Emozioni e risate per una trama che
vede protagonista un comico a fine
carriera, che non ha avuto successo e ormai a contatto con la Morte
(dei comici), cerca di prender tempo manifestando così le sue paure. Anzi si ribella con ostinazione al
destino dell’inferno che lo attende.
Allora la Morte, quasi a consolarlo,
gli racconta gli ultimi istanti di vita
dei grandi comici del passato con
cui ha avuto a che fare nel momento del loro trapasso: da Totò a Troisi,
da Walter Chiari a Chaplin, a Stanlio
e Ollio. Equivoci e contrasti si alter-
anche la sua prima regia teatrale, gli
altri interpreti sono i bravissimi Nini
Salerno (la Morte), Mauro Di Francesco (comico fallito). Scene di Gianandrea Gazzola, musiche a cura di
Diego Abatantuono, Nini Salerno e
Gianandrea Gazzola.
Gli attori al termine della commedia
nano fra il comico e la Morte, fino
al clamoroso colpo di scena finale... Una importante occasione per il
pubblico cremasco di divertimento
e riflessione. Oltre a Diego Abatantuono, che firma con questo lavoro
MUSICA La Scuola di musica
Claudio Monteverdi di Crema organizza la “settimana aperta” dal 17 al
21 febbraio. Gli interessati di tutte
le età potranno assistere liberamente a lezioni individuali di strumento e a laboratori di musica d’insieme (corsi musicali di base, insieme
arpe, insieme archi, insieme chitarre, ensemble fiati, laboratorio corale, coro di voci bianche, coro giovanile, orchestra, quartetto d'archi e varie band della sezione di
musica moderna). Per informazioni:
0373257329 - 366-3222697.
La rassegna “Sinfonie & sapori” inizia venerdì prossimo
Una nuova collaborazione fra l’Istituto musicale
cittadino “Folcioni” e il ristorante Il Ridottino, dal
titolo “Sinfonie & sapori” da febbraio a maggio,
tutti i primi venerdì di ogni mese, alle ore 22, promette promozione ed esperienza agli allievi della
scuola musicale cittadina diretta dal maestro Alessandro Lupo Pasini.
L’iniziativa è stata presentata, oltre che dal direttore dell’Istituto, anche dal gestore del ristorante
cittadino Carlo Alberto Vailati e dai promotori Jes-
sica Sole Negri e Carlo Ghisoni. Alla soddisfazione
del direttore Lupo Pasini «la situazione di crisi del
Paese chiama cultura”, che con questa iniziativa
amplia la collaborazione con la città aumentando
così il prestigio del “Folcioni”, si aggiunge quella di
Carlo Alberto Vailati per la promozione della musica colta anche al di fuori degli ambiti canonici che
di solito la accoglie.
L’insegnante di canto moderno, Jessica Sole
Negri da parte sua ha sottolineato come questa
iniziativa costituisca uno stage molto utile agli allievi che sperimentano il contatto con il pubblico,
e come tutto questo si svolga in una cornice di
particolare accoglienza e stile. L’avvio della collaborazione fra musica e sapori avrà inizio venerdì 7
febbraio al ristorante Il Ridottino di via Alemannio
Fino a Crema, a partire dalle ore 22.
Il programma: “Variazioni” con la classe di chitarra classica, e “In-canto” con le classi di canto
moderno e di pianoforte moderno.
Cinema a teatro propone “Harry a pezzi”
In preparazione dell’incontro a teatro con “Vengo
a prenderti stasera” e le confessioni di vita dei comici, ecco che la rassegna “Cinema a teatro” proietta
domenica 2 febbraio alle ore 17 - con ingresso libero
- il film americano con la regia di Woody Allen dal titolo “Harry a pezzi”. E’ una pellicola del 1997 in cui il
famoso regista newyorchese si diverte a scendere
nuovo progetto “L’Opificio del suono” alimenta questo sistema virtuoso: un percorso nel quale le istituzioni impegnate nel campo della liuteria
cremonese e realtà private attente ai
bisogni della città hanno scelto di
investire con forme virtuose di mecenatismo civico».
«Il Museo del Violino - ha dichiarato Renzo Rebecchi, membro della
Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo - rappresenta la punta di diamante di un sistema musicale che manifesta sempre più la sua vocazione internazionale. Il laboratorio integrato di ingegneria acustica e chimica dei materiali che risiede all’interno del Museo
è un esempio di collaborazione tra
gruppi di ricerca e università in grado di accrescere le capacità cognitive di una filiera artigianale e culturale che ha fatto la storia della città.
Oggi Cremona è una città ambita da
liutai, collezionisti, ma sempre di più
sarà una meta per musicisti, musicologi, studenti ed appassionati di
musica e suono da tutto il mondo».
all’inferno per fare due chiacchiere con il diavolo. Si
sa – trattandosi di Allen – come va a finire: inseguito
dagli errori, dai fantasmi di una vita, dai sensi di colpa
e dallo smarrimento di fronte alla mancanza di senso
della vita e della morte. Altri interpreti: Judy Davis,
Marine Hemingway, Billy Crystal, Kristie Alley, Stanley Tucci, Robin Williams.
gio a William Shakespeare di cui nel 2014 ricorrono i 450 anni dalla nascita. Una breve incursione
nel ’900, in evidente legame con il tema conduttore della presente stagione, avverrà attraverso
l’Elegia n. 4 “Turandots Frauengemach” di Ferruccio Busoni e tratta dalla sua opera Turandot, scritta dal compositore toscano proprio durante la
prima guerra mondiale. La chiusura del concerto
verrà affidata nuovamente ad una trascrizione lisztiana, in questo caso della Suite da “Sogno di
una notte di mezza estate” di Mendelssohn, altro
esplicito omaggio al Bardo di Avon.
Un’orazione civile
in scena stasera
In occasione della “Giornata della memoria”, nella sala del Consiglio del Castello Barbò di Pumenengo (Bg) questa sera alle ore
21.15 Marco Zappalaglio del Piccolo Parallelo presenta “…Non è stato il freddo la cosa
peggiore…”, orazione civile per la regia di
Enzo G. Cecchi. Si tratta di una lettura-concerto basato sulle testimonianze dirette dei
sopravvissuti e degli ex internati accompagnato da audiovisivi sui filmati dai campi e
nei ghetti. Letture di testi tratti dalle opere di Simon Wiesenthal, Anna Franck, Primo Levi, Settimia Spizzichino (sue le parole
del titolo tratto da “Gli anni rubati: le memorie di Settimia Spizzichino, reduce dai Lager
di Auschwitz e Bergen - Belsen”), Pierre Siel,
deportato perché omosessuale e altri testi
che porteranno il pubblico dentro il cuore del problema e del dramma che sempre
nasce dalla paura del diverso e che sta tornando ad attanagliarci con esiti imprevedibili anche in questi ultimi tempi segnati da una
crisi simile a quella che colpì l’Europa tra le
due Guerre Mondiali. Sottolineature musicali da composizioni originali di Marco Ravasio,
con accompagnamento di Raffaella Matta al
violoncello e percussioni.
Concerto per la pace
stasera a S. Agostino
La parrocchia della Cattedrale di Crema
e il Centro di aiuto alla vita, organizzano per
questa sera alle ore 21 presso il Centro culturale S. Agostino, in sala Pietro da Cemmo,
in piazzetta W. De Gregory a Crema, il “Concerto per la pace e la vita” tenuto da Ramzi Shomali. Ventitreenne originario di Betlemme, Ramzi Somali si è diplomato con
lode presso il Conservatorio di Vicenza con
il Maestro Antonio Rigobello. Il programma del concerto prevede musiche di L. Van
Beethoven (sonata in do minore op. 111), di
F. Chopin (trio valses op. 34), G. Verdi (duetto finale dall’Aida), C. Saint-Saens (souvenir
d’ Ismailia op. 100).
SPORT
lo
[email protected]
ECCELLENZA
Il pareggio
nel derby
serve a poco
E’ finita con un pareggio per 1-1 (in gol Buonaiuto
e Angellotti) che serve poco sia al Crema che alla
Rivoltana, sempre più invischiate nella zona playout. Domani il Crema ospita il forte Verdello, mentre la Rivoltana è impegnata a Lodi con il Fanfulla.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (16ª giornata) Sondrio 36; Ciserano
35; Galbiatese Oggiono 29; Verdello 26; Real Milano,
Trevigliese 25; Cavenago 23; Mariano, Fanfulla 22;
Desio 20; Ardor Lazzate 19; Cisanese, Crema 16;
Villa d’Almè 15; Rivoltana 12; Base 96 10.
Cremo, domani serve solo la vittoria
Anche a Savona la squadra di Torrente ha dimostrato di essere in crescita e di saper lottare come serve nella categoria
D
di Matteo Volpi
opo la battaglia di Savona, gara
a brutte maniere in pineo stile
Lega Pro, la Cremonese è ormai pronta alla sfida con la
Reggiana. Un sorta di “derby
buono” quello contro i granata, con cui da
anni ci sono rapporti di gemellaggio tra le
tifoserie e buoni a livello anche di mercato.
La situazione della Reggiana attuale è piuttosto critica, la società gigliata vive ormai
sempre più nell’ombra della scalata del
Sassuolo di Squinzi, patron della Mapei,
che si è impossessato anche dello stadio
“Giglio” (oggi ribattezza per l’appunto
“Mapei Stadium”), ormai abbandonata ad
un precario stadio di ristrettezze economiche che ha fatto diventare la Reggiana
come l’autentica “Cenerentola calcistica”
dell’Emilia. In casa Cremonese, invece, c’è
la forte volontà di continuare a fare punti,
prolungando così la striscia di risultati utili
attraverso quella vittoria interna allo “Zini”
che si conferma “voce ad handicap” della
stagione in corso. Per l’occasione mister
Torrente potrà contare sui rientri in difesa
di Caracciolo e Moi, entrambi reduci da un
turno di squalifica, ma sarà costretto a dare fiducia tra i pali a Paolo Quaini, terzo
portiere in ordine gerarchico, per il quale è
finalmente arrivata la grande occasione di
tornare titolare con la maglia grigiorossa,
PRIMA DIV. 19ª GIORNATA
AlbinoLeffe-Pro Patria
2-1
Feralpi Salò-Pro Vercelli
1-0
Reggiana-Carrarese
1-0
San Marino-Pavia
0-0
Savona-Cremonese
1-1
SudTirol-Como
4-3
Vicenza-Unione Venezia
2-1
Virtus Entella-Lumezzane
4-5
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Battendo la Reggiana i grigiorossi si rilancerebbero nella lotta al primo posto (lontano 10 punti)
PROMOZIONE
La Casalese
è bersagliata
dalla sfortuna
Virtus Entella 40
Pro Vercelli
36
Vicenza (-4) 31
Savona
30
Cremonese
30
SudTirol
29
U. Venezia
29
Como
28
Feralpi Salò 26
AlbinoLeffe (-1) 26
Lumezzane
22
Reggiana
22
Pro Patria (-1) 16
Carrarese
15
San Marino
14
Pavia
13
IL PROSSIMO TURNO (02-02 h 14.30)
Carrarese-Feralpi Salò, Como-Savona, Cremonese-Reggiana, Lumezzane-SudTirol, Pro Patria-San Marino, Pro
Vercelli-AlbinoLeffe (31-01 h 20.45), Unione VeneziaPavia, Virtus Entella-Vicenza.
vista la squalifica di Galli (espulso domenica scorsa a Savona e quindi fermato per
un turno dal giudice sportivo) e la contemporanea indisponibilità di Bremec, ancora
infortunato. In avanti, ancora fiducia alla
coppia Brighenti-Della Rocca, con Campo
e Palermo pronti a suggerire in una di quelle gare che si presenteranno come autentiche battaglie, alla luce anche della piog-
Campo in azione a Savona
(foto © Ivano Frittoli)
gia gelida e battente che ha condizionato
le ultime giornate e senza dubbio renderà
assai pesante il campo dello “Zini”, anche
nella giornata di domani.
GIOVANE IN PROVA Nei giorni scorsi
si è aggregato alla rosa grigiorossa l’attaccante classe ’86 Hugo Bargas per svolgere un periodo di prova. Si tratta del figlio di
Angel Bargas, che ha militato nella Nazio-
nale argentina al Mondiale del 1974.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Quaini; Caracciolo, Moi, Abbate, Bergamelli;
Campo, Armellino, Bruccini, Palermo;
Della Rocca, Brighenti. All.: Torrente.
Arbitrerà l’incontro di domani Rosario
Abisso della sezione di Palermo (assistenti Nicola Fraschetti di Perugia e Matteo Bottegoni di Terni).
Domani pomeriggio va in scena uno scontro diretto importante per puntare a conservare la Lega Pro
La Pergolettese è obbligata a far punti a Cuneo
di Tiziano Guerini
Tre rigori dubbi (subito al
secondo minuto, poi nella ripresa
al 25’ e al 40’) non fanno un rigore
vero! Così sentenziò Melidoni da
Frattamaggiore e la partita è finita in pareggio. Un punto alla volta
non porta molto lontano. E non si
vede nei giocatori – per la verità
nemmeno nell’allenatore Giunta
– la rabbia agonistica che a questo punto della stagione sarebbe
necessaria. L’impressione è che
i giocatori di “quantità” (Scietti,
Zanola e Bardelloni sopra tutti)
facciano la loro parte; quello che
invece stenta è la “qualità” di giocatori che pur dovrebbero averla,
da Sambugaro a Tiboni, passando per Jeda, per lo spezzone di
gara che gli è toccato. Il Pergo
inizia la gara con la difesa rimaneggiata per la partenza in settimana di Sembroni per Salerno:
Ferri libero, Scietti a destra, Davini
a sinistra. Sulla fascia destra giostra bene, come ormai sa fare da
Il gol di Rizzi
qualche partita, Jovine (non chiediamoli però anche di far gol… ).
La Virus parte aggressiva e dopo
una occasione al 16’ per il Pergo
– due tiri consecutivi di Bardelloni
e di Tiboni ribattuti dal portiere
– i veneti passano in vantaggio,
come al solito su calcio d’angolo
con tiro da fuori area di Conti che
insacca sulla destra di Grandi.
La Pergolettese ha però la forza di pareggiare il conto prima
della fine del primo tempo con
Rizzi che si inserisce profondo
dalla sinistra e batte, nonostan-
te un angolo di visuale strettissimo, il portiere Paleari (una leggera
deviazione di Peroni?). Nella ripresa la buona volontà dei gialloblu non manca; manca invece, si
diceva, la qualità del gioco. Tiboni
non è incisivo come potrebbe,
Jeda, entrato al 65’ al posto di
Sambugaro, non aumenta il peso
dell’attacco come si vorrebbe.
Detto del mancato rigore a favore
del Pergo per una respinta netta
di braccio dentro l’area, su bel tiro
bene indirizzato di Jeda, la partita
si chiude con un pareggio accet-
tabile sul piano del gioco, insoddisfacente per la classifica.
Domani si va a Cuneo, una
squadra che, con 24 punti, è
diretta concorrente per rimanere fra i professionisti. All’andata
quella contro il Cuneo fu la prima partita dopo il fulmine a ciel
sereno dell’abbandono dell’allenatore Alessio Tacchinardi: i gialloblu – confusi - beccarono tre
gol a zero. Ora c’è l’occasione
di dimostrare che allora non fu
solo la superiorità del Cuneo a
decidere il risultato. Come allora
la squadra seppe subito reagire
andando la domenica successiva
a vincere contro il Porto Tolle, così
ora la Pergolettese deve scendere in campo con determinazione e grinta. Questo è il momento, perché fra tre o quattro partite
alla necessaria “rabbia agonistica” di oggi, potrebbe succedere la disperazione che porta più
danni che benefici. Intanto, prosegue l’impegno della società per
rafforzare la squadra: Giovanni
Madiotto va al Venezia e a Crema
arriva Gianluca Giovannini, difensore classe 1983.
2ª DIVISIONE
21ª GIORNATA BassanoCuneo 1-0, Bra-Bellaria 4-1,
Castiglione-Alessandria
0-1,
Mantova-Forlì 2-2, Monza-Real
Vicenza 3-1, Pergolettese-Vecomp Verona 1-1, Renate-Rimini
1-1, Santarcangelo-Delta Porto
Tolle 0-0, Torres-Spal 2-2.
22ª GIORNATA (02-02 h
14.30) Alessandria-Real Vicenza,
Cuneo-Pergolettese, Delta Porto
Tolle-Torres, Forlì-Bassano, Mantova-Bra, Rimini-Monza, SpalCastiglione, Santarcangelo-Renate, Vecomp-Bellaria.
CLASSIFICA Bassano 42;
Santarcangelo 40; Real Vicenza
35; Renate 34; Alessandria, Spal
33; Vecomp 31; Rimini 30; Monza,
Mantova 29; Pergolettese 27;
Forlì, Delta Porto Tolle 26; Torres
25; Cuneo 24; Castiglione 17;
Bellaria 12; Bra 5.
La Casalese di questo inizio
2014 è sempre più convincente
e dopo il pareggio interno ottenuto in inferiorità numerica, è
giunto un altro pari sul campo
della Castellana, terza forza del
girone. Una nuova iniezione di
fiducia per la squadra di Agazzi,
che continua ad essere però
bersagliata dalla malasorte.
Parliamo ancora una volta di
infortuni, che pure stavolta
hanno colpito la difesa. A metà
primo tempo, infatti, si è infortunato seriamente alla spalla
Andrea Favalli, trasportato al
Pronto Soccorso dell’ospedale
di Castel San Giovanni. In attesa della risonanza, rischia una
nuova operazione alla stessa
spalla, già operata anni fa, il che
lo terrebbe lontano dai campi
per un periodo non breve.
L’alternativa è giocare con un
tutore, ma non si sa con quali
garanzie. Dopo Franchi, un altro
titolare che rischia di aver finito
la stagione. I loro sostituti,
Fortunati e Cavalletti, si sono
ben disimpegnati nell’ultima
uscita e Bazzani al centro è
sempre più a suo agio, ma è
indubbio che la doppia assenza
alla lunga possa farsi pesante.
Intanto, domani rientrano Azzi e
Dall’Asta dopo la squalifica.
Azzi ormai è da considerare un
difensore, arretrato da Agazzi
proprio per far fronte all’emergenza del reparto, mentre la
verve di Dall’Asta farà comodo
al reparto offensivo. In Baslenga
arriva il Brescello, nobile decaduta sul cui campo arrivò il
primo punto in campionato. I
reggiani domenica hanno vinto
mettendo fine ad una serie di
tre sconfitte. Sono sulla soglia
della salvezza diretta ed avvicinarli sarebbe importantissimo
per la Casalese.
CLASSIFICA (20ª giornata) Bibbiano* 49; Carignano 41;
Castellana 37; Castelnovese
31; Cadelbosco*, Medesanese*,
Terme Monticelli* 30; Montecchio* 29; Ciano*, Fontana
Audax, Brescello 27; Traversetolo* 25; Biancazzurra, Casalese 21; Soragna* 20; Basilica
2000 18; Valtarese* 11; Povigliese* 5.
24
Sport
Sabato 1 Febbraio 2014
Serie A Roma con il Parma, la Juve ospita l’Inter
Serie B: a Empoli si sfidano Tennis: Seppi delude
le prime due della classifica e perde in Coppa Davis
DALL’ITALIA & DAL MONDO
In vetta chi rischia di più?
(F.V.) La Roma non molla e la lotta scudetto resta viva. Naturalmente i giallorossi devono sperare in un rallentamento della Juve, altrimenti sarà difficile
sperare nell’aggancio in vetta. La 22ª giornata sulla carta dovrebbe essere favorevole alla Roma, che ospita il Parma, mentre la Juventus affronta l’Inter (che ha
preso Hernanes): ma visto il rendimento di emiliani e nerazzurri, non è detta che
il compito più agevole sia quello della squadra di Garcia. Non sarà facile neppure per il Napoli sul campo di un’Atalanta che vuole reagire ai presunti torti arbitrali subìti nelle ultime settimane. Infine il Milan, che dopo essersi salvato a
Cagliari, spera di iniziare la rimonta. Ma battere il Torino è difficile per tutti.
21ª GIORNATA Cagliari-Milan 1-2, Fiorentina-Genoa 3-3, Inter-Catania 0-0,
Lazio-Juventus 1-1, Napoli-Chievo 1-1, Livorno-Sassuolo 3-1, Parma-Udinese 1-0, Sampdoria-Bologna 1-1, Torino-Atalanta 1-0, Verona-Roma 1-3.
22ª GIORNATA (02-02 h 15) Atalanta-Napoli, Bologna-Udinese (01-02 h 18),
Cagliari-Fiorentina (01-02 h 18), Catania-Livorno, Chievo-Lazio, Genoa-Sampdoria (03-02 h 20.45), Juve-Inter (h 20.45), Milan-Torino (01-02 h 20.45), RomaPar-ma, Sassuolo-Verona.
CLASSIFICA Juventus 56; Roma 50; Napoli 44; Fiorentina 41; Inter 33; Torino,
Parma, Verona 30; Lazio 27; Genoa 26; Milan 25; Atalanta 24; Sampdoria,
Cagliari 21; Udinese 20; Chievo, Bologna, Sassuolo 17; Livorno, Catania 13.
Il match clou della 23ª giornata si gioca lunedì a Empoli tra le
prime due della classifica, che hanno ricominciato il campionato in
sordina dopo la sosta: i toscani perdendo a Latina e il Palermo
pareggiando al “Barbera” con il Modena. L’unica squadra di vertice
ad aver vinto sabato scorso è stata la Virtus Lanciano, che vuole
continuare a sognare i playoff e cerca i tre punti a Reggio Calabria.
22ª GIORNATA Bari-Reggina 0-1, Carpi-Ternana 1-2, CittadellaSpezia 1-2, Crotone-Siena 0-0, Juve Stabia-Pescara 2-1, Latina-Empoli 2-1, Novara-Avellino 2-1, Palermo-Modena 0-0, Trapani-Padova
2-1, Varese-Cesena 1-3, Virtus Lanciano-Brescia 1-0.
23ª GIORNATA (01-01 h 15) Avellino-Latina (31-01 h 20.30), Brescia-Bari, Cesena-Crotone, Empoli-Palermo (03-02 h 20.30), Modena-Varese, Padova-Carpi, Pescara-Trapani, Siena-Novara, SpeziaJuve Stabia, Reggina-Virtus Lanciano, Ternana-Cittadella.
CLASSIFICA Palermo 41; Empoli 39; Avellino 37; Virtus Lanciano
36; Pescara, Cesena 34; Trapani, Latina, Crotone, Spezia 33; Carpi*,
Brescia 30; Siena (-7), Varese 28; Ternana 25; Novara 24; Modena, Bari
(-3) 23; Cittadella 21; Padova* 18; Reggina 17; Juve Stabia 9. *Una
partita in meno.
E’ inziata nel peggiore dei modi la sfida tra Argentina
e Italia, primo turno di Coppa Davis. Andreas Seppi,
malgrado un buon inizio, è stato sconfitto da Carlos
Berlocq per 4-6 6-0 6-2 6-1 in 2h36’ di gioco, crollando
letteralmente dopo aver vinto il primo set. Gli azzurri si
aggrappano a Fognini e soprattutto al doppio di oggi.
Negli altri incontri, spicca il successo di Roger
Federer, tornato a giocare con la Svizzera proprio
nell’edizione che vede gli elvetici favoriti per il successo, dopo l’exploit di Wawrinka agli Australian Open.
Federer si è sbarazzato di Bozoljac per 6-4 7-5 6-2
nella sfida con la Serbia priva di Djokovic. La Spagna
(che non schiera Nadal), è andata subito sotto in
Germania. In scioltezza la Francia con l’Australia e il
Kazakistan con il Belgio.
BASKET Terzo successo per l’Armani Milano nella
Top 16 di Eurolega. La squadra di Banchi ha superato
90-85 il Fenerbahçe, restando in corsa per la qualificazione ai quarti di finale.
La Vanoli vuole accendersi ancora
Anche a Bologna i biancoblu hanno confermato di essere in crescita, malgrado l’assenza pesante di Jason Rich
L’
di Giovanni Zagni
impresa di Bologna, campo
della Granarolo, ha ridato
nuovo entusiasmo a squadra, tifosi e... Aldo Vanoli
che ha festeggiato i suoi 10
anni di collaborazione dapprima come
semplice sponsor, poi in prima persona dopo l’abbandono di Secondo
Triboldi. Mai momento fu più azzeccato di questo per dare una soddisfazione importante al presidente che è
stato uno dei primi artefici di questo
“miracolo” che dà lustro a Cremona
ed alla provincia tutta.
Noi e con noi tutti quelli che amano
la pallacanestro, non possiamo che
goderne e sperare che la squadra
continui a rispondere come si deve
agli “imput” di coach Pancotto. Si
sapeva che quella di Bologna sarebbe
stata una gara in equilibrio, una battaglia che era importante combattere al
meglio e che si poteva vincere, ma
consci delle motivazioni dei padroni di
casa, pari almeno alle nostre, se non
superiori. Ebbene la Vanoli ha vinto
con grande merito, di squadra, con
LEGA A 18ª GIORNATA
Avellino-Pistoia
75-70
Bologna-Cremona
85-90
Brindisi-Roma
72-62
Cantù-Sassari
99-95
Caserta-Pesaro
100-88
Montegranaro-Venezia
73-72
Siena-Reggio Emilia
65-55
Varese-Milano
CLASSIFICA
SERIE A Domani contro l’Enel Brindisi la formazione di Pancotto cerca il quinto successo di fila
-
Crema esordisce domani
nella poule retrocessione
BASKET A2
Brindisi
24
Cantù
24
Milano
22
Siena
22
Roma
22
Sassari
20
Venezia
18
Reggio Emilia 16
Avellino
16
Caserta
16
Varese
14
Pistoia
14
Bologna
14
Cremona
12
Montegranaro 10
Pesaro
6
IL PROSSIMO TURNO (02-02 h 18.15)
Bologna-Siena, Cremona-Brindisi, Milano-Caserta, Pesaro-Cantù, Pistoia-Sassari, Reggio Emilia-Montegranaro
(h 20.30 diretta Rai Sport 1), Roma-Avellino, VeneziaVarese (h 16.30).
tutti a dare quanto potevano davanti
ad un grandissimo Walsh ed alla delusione dei tifosi felsinei, esternando
anche spunti di ottimo basket, per
mano di grandi interpreti, anche un
Ben Woodside (foto Mario F. Rossi)
po’ inaspettati (da Marchetti a Spralja).
Ma proprio in questo “esserci” di tutti
si nasconde forse il segreto della rigenerata Vanoli.
Adesso aspettiamo Brindisi che
COSI’ ALL’ANDATA
Brindisi straripante non dà scampo ai biancoblu
Nulla da fare per la Vanoli in terra pugliese. Ancora una
volta è stata la difesa a non brillare, concedendo 96 punti ai
padroni di casa. A poco sono servite le buone prove di
Woodside (16 punti), Rich (17) e dell’ex Ndoja (10), mentre
Chase è rimasto ancora fermo in panchina. Per i pugliesi,
cinque uomini in doppia cifra con un ottimo Dyson, autore di
31 punti. Bene anche Campbell (21) e l’ex Formenti (10).
ENEL BRINDISI-VANOLI 96-74 (27-18, 48-36; 78-54)
ENEL BASKET BRINDISI: Aminu 11 (5/8 da due), James
Piadena deve battere
San Lazzaro di Savena
Disco rosso per Piadena contro Bergamo,
che sul parquet si è dimostrata più forte della
squadra di Adami e si è imposta 69-54 (22-16,
35-31; 52-45 i parziali). Eppure l’Mg.K Vis ci ha
provato a rimanere in partita, ricucendo l’iniziale strappo degli orobici, fino a quando hanno
preso il largo nell’ultimo quarto. Tra i piadenesi,
ancora privi di Castagnaro, seduto in panchina
per onor di firma, hanno brillato Vacchelli (10
punti) e Moscatelli (15). Uno stop che ha interrotto la rincorsa alla zona playoff, che deve
riprendere stasera contro il San Lazzaro di
Savena, solo due punti avanti a Piadena e
reduce dal ko di Bernareggio. Il successo è
quindi d’obbligo per il team di Adami.
16ª GIORNATA (01-02 h 21) Lissone-Calolziocorte, Milanotre-Bernareggio, NervianoMurri Bologna (02-02 h 18), Piadena-San
Lazzaro di Savena, Pisogne-Bergamo (02-02 h
18), Saronno-Crema, Virtus Imola-Reggio
Emilia (02-02 h 18).
CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 24;
Saronno, Milanotre 22; Lissone 20; Crema,
Ner-viano, Murri Bologna 18; Piadena, San
Lazzaro di Savena 12; Pisogne 10; Reggio
Emilia, Ber-nareggio, Calolziocorte 8.
11 (4/4, 1/3), Todic 2 (1/1 da due), Bulleri ne, Morciano ne,
Formenti 10 (0/1, 2/2), Dyson 31 (7/8, 5/9), Lewis (0/7, 0/2),
Zerini 10 (2/2, 2/2), Snaer (0/2, 0/3), Leggio, Campbell 21 (3/5,
3/5). All.: Bucchi.
VANOLI CREMONA: Chase ne, Conti ne, Marchetti,
Woodside 16 (3/7, 0/5), Jackson 9 (2/7, 1/5), Spralja 6 (2/2 da
tre), Ariazzi ne, Kalve 9 (3/4, 1/4), Fiorentini ne, Kelly 7 (3/4 da
due), Rich 17 (8/15, 0/2), Ndoja 10 (3/4, 1/3). All.: Gresta.
ARBITRI: Aronne, Caiazza e Sahin.
abbiamo visto ringhiante e fisicamente
debordante in tv al cospetto di Roma.
Brindisi capolista che salirà al Nord
per continuare ad alimentare i suoi
sogni di primato, in attesa di buttarsi
nelle finali di Coppa Italia. Ma per cercare di fermare gli uomini di Bucchi,
sarà indispensabile che Ndoja e compagni si presentino al completo, recuperando Jason Rich, che nemmeno a
Bologna è sceso in campo, nonché
Kelly e Woodside che sono usciti
acciaccati dall’ultima trasferta (tutti
comunque dovrebbero scendere
regolarmente sul parquet). Ad accompagnare l’impresa ostica, ma non
impossibile sarà il tifo biancoblu,
quanto mai rinvigorito dai recenti progressi della squadra.
Dopo tante delusioni, la Tec-Mar
Crema è tornata al successo nell’ultimo
turno della prima fase (contro Civitanova Marche).
Due punti più utili per il morale che
per la classifica, visto che le azzurre
sapevano già di dover giocare la poule
retrocessione, che inizia domani alle ore
16.30 sul parquet della Cremonesi contro la Sarpedil Salerno. La formazione
ospite parte con 4 punti in graduatoria,
in virtù della dote portata con sé grazie
al doppio successo ottenuto contro
Viterbo, l’altra squadra del girone Sud
che insieme a Brindisi completa il lotto
delle partecipanti, oltre a Ferrara e
Civitanova Marche già affrontate nella
regular season. Si parte subito con un
match dal valore doppio e quindi con
l’obiettivo per le azzurre è quello di
ripartire con il piede giusto dopo il convincente, seppur sofferto, successo
domenica scorsa.
14ª GIORNATA Ancona-Ferrara 79-60,
Bologna-Vigarano 49-64, Crema-Civitanova Marche 79-73. Ha riposato: Broni.
CLASSIFICA FINALE Vigarano 20;
Broni 16; Ancona, Ferrara, Bologna 12;
Crema, Civitanova Marche 6.
Ecco la composizione del girone di A2
poule retrocessione Sud e classifica iniziale: Ferrara, Brindisi 8; Salerno 4; Civitanova Marche, Crema 2; Viterbo 0.
1ª GIORNATA (02-02 h 18) Civitanova Marche-Ferrara, Crema-Salerno,
Viterbo-Brindisi (01-02 h 18.30).
Erogasmet, trasferta complicata a Saronno
BASKET DNC
Brutta prestazione e brutta sconfitta interna
per l’Erogasmet Crema, che cede contro Milanotre Basiglio e perde l’occasione di superare i
milanesi e di accorciare nei confronti della capolista Imola, sorprendentemente sconfitta a
Calolziocorte contro l’ultima in classifica.
Nonostante i 29 punti di Bosio ed i 25 di
Galiazzo, i cremaschi, dopo aver chiuso un buon
primo quarto avanti di cinque punti ed essersi
trovati nel secondo sul +9, hanno via via smarrito la strada per il canestro, intestardendosi nel
cercare improbabili penetrazioni, che non trovavano poi uomini pronti a concludere sullo scarico. Denti e compagni dovranno ora necessariamente recuperare in trasferta quanto hanno
perso in casa, a partire dal difficilissimo confronto di stasera contro il lanciatissimo Saronno, che
vanta una striscia aperta di otto vittorie consecutive. L’allenatore di Saronno, Renato Biffi,
presenta un quintetto piuttosto giovane con
l’unica eccezione dell’ex Carlo Bianchi, ala dalle
spiccate doti atletiche, buon rimbalzista e ottimo
difensore che si accoppia ottimamente con l’altro esterno, la guardia Alessandro Villa, prima
opzione offensiva della squadra varesina. Da
rispettare il tiro dell’esperta ala De Piccoli, qua-
rantenne ancora sulla breccia, mentre completano il novero degli uomini più schierati il playmaker Mercante, il centro Riccardo Collini, giocatore fisico e buon realizzatore all’interno dell’area e
l’ala Davide Bossola, altro giocatore dalle spiccate doti offensive e buon tiratore anche da oltre
l’arco dei 6,75. Dalla panchina si alza una vecchia conoscenza del campionato, quell’Angelo
Albani già in forza a Bergamo, Pisogne e Lissone,
provato anche dall’Erogasmett durante l’estate.
Durante l’infortunio del play titolare Mercante si
è fatto notare il giovanissimo classe ’94 Minoli,
che ha evidenziato una buona gestione dell’attacco e una forte predisposizione a rimbalzo,
vista la media di quasi 7 palloni recuperati sotto
i tabelloni nonostante sia alto 1,85. E' probabilmente l’avversario peggiore che potesse capitare e ripetere il successo dell’andata ottenuto
dopo due emozionantissimi tempi supplementari rappresenterà un'autentica impresa. Servirà
soprattutto un’attenta gestione dei ritmi di gara,
contro una formazione giovane ed abituata a
correre, e sarà basilare recuperare la piena
forma fisica da parte dei due acciaccati Bosio ed
Anzivino. Una trasferta proibitiva, ma stimolante.
Marco Cattaneo
Bosio ha realizzato 29 punti
Sport
25
Domani pomeriggio a Viadana arriva la Yamamay Busto Arsizio. Geraldina Quiligotti: «Ce la possiamo giocare»
Sabato 1 Febbraio 2014
La Pomì prova ad invertire la rotta
VOLLEY A1 Dopo le due sconfitte in Coppa Italia, le casalasche sono obbligate a muovere la classifica
Scherma, domani torna
il memorial “Rossini”
che l’ha vista esibirsi in alcuni
recuperi spettacolari. Il secondo
libero della Pomì sintetizza così
la sua gara: «I sentimenti predominanti ad inizio della sfida,
sono stati l’ansia e tanta emozione, poi dopo i primi scambi
mi sono sciolta ed ho badato
a concentrarmi sulle avversarie.
Per me è stata la prima vera
e propria apparizione da libero
titolare in A1 e penso che sentire il peso dell’esordio fosse
anche legittimo». Poi riferendosi
all’andamento della partita spiega: «Abbiamo disputato un bel
primo set, restando agganciate
a Modena nella parte centrale
prima di essere distanziate nel
finale. Il riscatto nel secondo
parziale, quindi due set tra alti e
bassi e nei quali avremmo sicuramente potuto fare di più». Siete
uscite dal campo sconfitte dopo
quattro set di buona pallavolo, vi
siete fatte preferire nel primo set
con Modena al gran completo,
poi dal secondo, con le emiliane
rivoluzionate, avete abbassato
i ritmi. «Il nostro limite è stato
proprio questo, quando chi ci
è stato di fronte si è dimostrato superiore abbiamo cercato
di giocare al suo stesso livello, appena il ritmo delle nostre
avversarie è calato, non siamo
riuscite ad essere incisive. Sapevamo comunque che per ribalta-
Paolo Guglieri e Rossoni
vincono a Capergnanica
Gioca bene, devastante che sembra una
belva scatenata che morde ogni avversario:
stiamo parlando di Paolo Guglieri vincitore del
4° trofeo Mcl Caperganica, gara con due finali separate organizzata dalla omonima bocciofila cremasca. Irrefrenabile il portacolori della
Vis Trescore, al suo secondo successo stagionale su altrettante gare, che esordiva nel
girone finale infliggendo un “cappotto” a
Mauro Geroldi e quindi superava Stefano
Guerrini per 12-9. Approdava in finale anche
Mario Pellegrini che eliminava Francesco
Balsari (12-8) nei quarti e quindi s’imponeva
sul suo compagno di società G. Battista
Defendenti con un perentorio 12-2. Giocava
bene il match di finale il “bagnolese” ma nulla
poteva contro l’incontenibile Guglieri vittorioso con il punteggio finale di 12-10. Parla
offanenghese la categoria C/D grazie al successo di Gabriele Rossoni. Dopo essersi
sbarazzato di Adelio Tarozzi (12-0), Rossoni
superava agevolmente Angelo Degli Agosti
per 12-3. Nella parte bassa del tabellone si
metteva in evidenza il bresciano Giovanni
Oneda (cat.D) che eliminava rispettivamente
Edoardo Padovani (12-7) e il pianenghese
Angelo Fusarpoli per 12-8. Finale a senso
unico e netto il successo di Rossoni su Oneda
con il punteggio finale di 12-5. Ha diretto la
gara Arturo Casazza, arbitri di finale Eugenio
Barbieri e Antonio Polenghi.
GP CITTA’ DI CARPANETO Ottimo terzo
posto di Luigi Cantarini ed Andrea Carini nella
Regionale piacentina. Dopo aver eliminato
Asti-Rivi, i portacolori dello Stradivari superavano i beniamini di casa Dalla Valle e Signaroldi
(che avevano eliminato Bassetti e Antonioli) ma
venivano sconfitti, al termine di una semifinale
ricca di emozioni, da Cigarini e Guglielmi per
12-9, dopo essersi trovati avanti 9-2!
M.M.
Il libero Geraldina Quiligotti
re il risultato dell’andata sarebbe servita un’impresa, Modena
ha meritato la qualificazione».
L’aver tenuto testa alla Liu-Jo vi
incoraggia in vista della ripresa
del campionato, domani contro la Yamamay? «Per la terza
volta, tra coppa e campionato,
ci troveremo di fronte Busto, non
sarà una gara facile, abbiamo
già dimostrato di saperla mettere in difficoltà, questo significa
che si tratta di avversario con il
quale ce la possiamo giocare. In
questa settimana abbiamo lavorato sodo per arrivare alla gara al
massimo della condizione».
(M.R.) Alla palestra di Cavatigozzi si
disputa domani la 13ª edizione del
memorial “Rossini" organizzato dall'Accademia d’Armi “A. e A. Di Dio Emma” di
Cremona. Il prestigioso torneo open
vede la partecipazione dei migliori spadisti del Nord Italia a conferma della continua crescita qualitativa negli anni. I campioni nel 2013 sono stati Carlo Rota tra i
maschi e Cecilia Felli tra le femmine. Il
sodalizio presieduto da Domenico
Fabiano conta di ricevere oltre un centinaio di iscrizioni. Hanno già dato la loro
adesione 11 ragazzi del nuovo team Club
Scherma Cremona presieduto da Paola
Taino. Inizio delle eliminatorie alle 8.30
per i maschi e 10.30 per le femmine.
10ª GIORNATA SERIE A1
Bergamo-Ornavasso
3-0
Conegliano-Busto Arsizio
3-0
Novara-Casalmaggiore
3-0
Piacenza-Modena
1-3
Urbino-Frosinone
3-0
CLASSIFICA
A
anche in Coppa Italia,
si è allungata la striscia di sconfitte per
la Pomì Casalmaggiore, che sicuramente
sta attraversando un momento
non facile. Dopo il ko per 3-0
in gara 1, il pronostico è stato
rispetto anche nell ritorno dei
quarti di finale di coppa con la
Liu-Jo Modena. Le emiliane si
sono imposte in quattro set al
Pala Panini (25-18, 21-25, 25-21,
25-23 i parziali), ottenendo il
lasciapassare per la final four
di fine febbraio al Pala Verde di
Villorba. La pratica è stata archiviata da subito con la vittoria del
primo set, messo in cassaforte
nonostante la strenua resistenza di Lipicer e compagne, che
poi hanno avuto la soddisfazione
di aggiudicarsi il secondo con
una Liu-Jo che mister Chiappa
ha ridisegnato per cinque sesti.
Nelle fila rosa si è particolarmente distinta la Geraldina Quiligotti, scesa in campo nel ruolo di
libero al posto di Imma Sirressi
(in non perfette condizioni fisiche dopo gli acciacchi accusati
ad inizio della settimana). Per
la giovane giocatrice toscana
la soddisfazione di griffare la
prima volta da titolare in A1 con
una prova convincente, buona
la resa in ricezione, convincente la sua applicazione difensiva
Piacenza
24
Modena
22
Bergamo
22
Conegliano
21
Busto Arsizio 15
Novara
15
Urbino
14
Casalmaggiore 12
Ornavasso
10
Frosinone
6
Forlì
4
IL PROSSIMO TURNO (02-02 h 18)
Casalmaggiore-Busto Arsizio, Forlì-Piacenza, FrosinoneConegliano (01-02 h 20.30), Modena-Ornavasso, NovaraBergamo. Riposa: Urbino.
Calcio, in primavera
il 10° trofeo “Ferri”
La prossima primavera, Castelnuovo
rinnoverà l’appuntamento con il calcio
giovanile, categoria Esordienti, grazie al
10° trofeo “Ferri”. Presso il centro sportivo intitolata a don Franco Mandonico si
svolgerà la manifestazione dedicata a
Renato Ferri, padre di Giacomo e Riccardo, ex giocatori di Torino ed Inter. Hanno
già confermate la loro presenza Inter,
Torino, Juventus e Castelnuovo.
Caccialanza, Botta e Pagliari campioni provinciali
BOCCE
di Massimo Malfatto
Il campionato provinciale individuale ha visto protagonista la canottieri
Flora: in sostanza un titolo e ben tre
secondi posti per suggellare l’ottima
prestazione dei bocciofili rivieraschi.
Nella categoria A concentrazione e
determinazione le parole chiave del
neocampione Alberto Caccialanza
che superava nel recupero Paolo
Reghenzani, lo stesso che lo aveva
battuto lo scorso anno ed in finale
aveva la meglio sul suo compagno di
società Edoardo Massarini per 12-11,
ma recriminazioni per Edo che si era
trovato avanti 11-7! Al quarto posto
Vanni Capelli e quinto Edoardo
Ghisleri costretto a dare forfait all’ultimo momento per un problema familiare. Nella categoria B una serata da
incorniciare per Francesco Botta. Il
I campioni provinciali Caccialianza, Botta e Pagliari
portacolori dell’Astra eliminava al
primo turno il compagno Massimo
Sonzogni, quindi batteva il “ferrovie-
re” Luciano Bergamaschi ed in finale
aveva la meglio su Giuseppe
Domaneschi, che sta tornando ai suoi
migliori livelli dopo un lungo stop, con
il punteggio finale di 12-10. Non sono
mancate le sorprese nella categoria C
che ha visto Giulio Pagliari aggiudicarsi il titolo con l’autorità e l’autorevolezza delle grandi occasioni. Il
“sanitario” superava nei quarti Gianfranco Bonetti (12-6) ed in semifinale
Franco Motti per 12-7. Approdava in
finale anche Mario Gerevini che eliminava nell’ordine Luciano Milanesi (125), Walter Pietrobelli sul filo di lana e in
semifinale infliggeva un “cappotto” a
Vanni Bellardi. Match di finale a senso
unico ed agevole il successo di
Pagliari su Gerevini con il punteggio
finale di 12-2. Ha diretto la gara
Giuseppe Mosconi, arbitri di finale
Massimo Barbisotti e Giancarlo Tosi,
finali svoltesi al bocciodromo di
Soresina sotto la perfetta organizzazione del comitato provinciale.
Società cremasche domani mattina in assemblea
Domani alle ore 9.30 presso il bocciodromo di
Crema (in via Indipendenza) si svolgerà l’annuale
assemblea ordinaria delle diciotto società bocciofile
affiliate al comitato tecnico cremasco. Dopo la
nomina del presidente dell’assemblea, l’ordine del
giorno prevede la relazione dell’inossidabile presidente Franco Stabilini (nella foto) e le varie eventuali discussioni e problematiche. Verrà varato il calendario 2014, ormai quasi definitivo. Data l’importanza
dei vari argomenti si spera nella presenza massiccia
dei presidenti delle società o loro rappresentanti.
TOP 10 Dolenti note per i nostri baby nella prima
tappa della manifestazione regionale giovanile orga-
HOCKEY PISTA SERIE A2
nizzata dal comitato di Crema. Nella categoria Allievi
(successo di Daniel Scavoni) occhi puntati su Mattia
Visconti: sceso in campo insolitamente svagato eliminava Camilla Tiraboschi, ma veniva sconfitto da
Davide Meloni per 12-8. Nella categoria Ragazzi
successo di Alessandro Bertocchi e disco rosso per
Nicolas Testa che, dopo aver vinto la prima partita
perdeva la seconda e veniva eliminato ai pallini. Il
baby trescorese si “vendicava” nella prova alternativa, staffetta raffa (corsa e tiro) a tre componenti
dove precedeva di un punto il brianzolo Lorenzo
Porcellati e Annalisa Bosisio.
M.M.
PALLANUOTO SERIE C
Pieve 010 contro il fanalino Scontro diretto oggi per la Bissolati
Il Pieve 010 ha aperto il girone di ritorno con
una vittoria casalinga contro il Thiene per 7-3. A
San Daniele Po i rossoblu hanno subito mostrato
le loro intenzioni, portandosi sul 2-0, ma un rilassamento ha favorito il pareggio degli ospiti. E’
stato poi Baffelli, bomber della serata a fare la
differenza, andando a segno con una rapida doppietta che ha portato i suoi sul 4-2. Poco dopo
Marchini ha siglato il quinto gol. Infine, gol di
Bresciani, che ha trasformato un rigore e ancora
di Baffelli (5 reti per lui) tra l’apoteosi del pubblico. I rossoblu hanno confermato il secondo posto in classifica e stasera saranno in trasferta a
Modena contro l’Amatori fanalino di coda.
M.R.
12ª GIORNATA Eboli-Castiglione 2-5,
Pieve 010-Thiene 7-3, Sandrigo-Modena
8-1, Valdagno Pordenone-Bassano 7-3,
Vercelli-Montecchio Precalcino 4-3. Ha riposato: Scandiano.
CLASSIFICA Valdagno Pordenone 25;
Pieve 010, Scandiano 19; Sandrigo 18;
Bassano 16; Montecchio Precalcino 15;
Castiglione 12; Thiene, Eboli 11; Vercelli 9;
Modena 0.
13ª GIORNATA (01-02) Bassano-Vercelli, Castiglione Valdagno Pordenone,
Modena-Pieve 010, Scandiano-Eboli,
Thiene-Sandrigo. Riposa: Montecchio
Precalcino.
Come previsto, la Bissolati è
capitolata sabato scorso a Busto
Arsizio contro la forte compagine
locale per 11-5. I biancoblu hanno
condotto nel primo periodo per 2-1,
ma sono stati agguantati dai bustocchi. Questi nel-la terza frazione
hanno fatto valere la forza del collettivo e la netta superiorità tecnica
sull'inesperienza dei bissolatini che
hanno accusato un parziale di 4-1.
E’ stata la svolta del match. Per la
compagine di Manfredi Uberti
hanno realizzato 2 gol Zoppi ed una
a testa Branca, Coggi e Felis-sari.
Oggi è in programma l’esordio
casalingo alla Comunale (ore 18)
contro Treviglio squadra alla portata
della Bissolati e diretta concorrente
nella lotta per la salvezza.
1ª GIORNATA Busto-Bissolati
11-5, Canottieri Milano-Monza 11-4,
Torino-Milano 2C 12-10, TreviglioAragno Rivarolesi 4-9, Varese-Vigevano 10-9.
CLASSIFICA Canottieri Milano,
Busto Arsizio, Aragno Rivarolesi,
Torino, Varese 3; Vigevano, Milano
2C, Treviglio, Bissolati, Monza 0.
2ª GIORNATA (01-01) Aragno
Rivarolesi-Busto (h 20.30), BissolatiTreviglio (h 18), Milano 2C-Canottieri
Milano (h 20.15), Monza-Varese (h
20), Vigevano-Torino (h 20).
NUOTO Il mese di febbraio inizia
con la quarta manifestazione provinciale Esordienti A e B che si tiene alla
piscina Samuele, ma il clou delle manifestazioni sarà il 15 e 16 ed il 22 e 23
con i campionati regionali di categoria
che si disputeranno a Monza ed a
Desenzano. Sabato 8 e domenica 9
campionati regionali Master.
Marco Ravara
26
Sport
Sabato 1 Febbraio 2014
Rodini e Fava brave anche nel fondo
CANOTTAGGIO Dopo il titolo italiano, le due ragazze della Bissolati hanno vinto anche la Navicelli Rowing Marathon
A
di Carlotta Tamburini
ancora soddisfazioni per la
Bissolati, grazie al sempre più
convincente doppio formato
da Valentina Rodini e Francesca Fava, che dopo il titolo
italiano Junior, si sono ripetute nello
scorso fine settimana a Pisa nella quarta
Navicelli Rowing Marathon, alla prima
esperienza nella categoria Senior. In una
giornata caratterizzata da un sole primaverile, si è disputata la prova valevole per
la Coppa Italia di gran fondo, che ha fatto
registrare un successo di partecipazione
e di pubblico. Si è trattato della prima
regata outdoor del 2014, che ha visto
appunto il bel successo delle bissolatine
Fava e Rodini, che si sono imposte nel
doppio Senior femminile con il tempo di
23’41”22. Alle loro spalle si è piazzato
l’equipaggio dell’SC Padova (formato da
Da sinistra: Valentina Rodini e Francesca Fava
Asja Maregotto e Angelica Favaro) staccato di oltre 16”. Al terzo posto Gavirate
(Denise Cavazzin e Francesca Contini) in
24’19”11. Le due ragazze della bissolati
hanno contribuito all’affermazione della
pattuglia lombarda, a segno venticinque
volte, grazie a sette ori, nove argenti e
nove bronzi. Sul gradino più alto del
podio dieci società: Bissolati, Corgeno,
De Bastiani, Gavirate, Lario, Menaggio,
Moltrasio, Moto Guzzi, Tritium e Varese.
Dopo il bel successo di Pisa, Valentina
Rodini ha raggiunto il raduno nazionale di
Sabaudia, dove sono presenti anche
Simone Raineri, Gabriele Cagna (Senior
delle Fiamme Gialle), Edorado Margheri
(Baldesio). «Quest’anno la rosa degli
atleti convocati è piena di giovani che
stanno lavorando bene - ha dichiarato il
capo settore della punta Senior maschile, Andrea Coppola - certamente manca
ancora l’esperienza dell’alto livello, ma la
strada che stanno percorrendo è quella
giusta. Vedremo in seguito chi sarà stato
capace di assorbire le metodologie di
allenamento e metabolizzare meglio lo
stress della preparazione».
Insomma, il canottaggio provinciale
continua ad essere ben rappresentato
anche a livello nazionale.
Domani torna
il campionato
RUGBY
Dopo la lunga pausa invernale riprende l’attività agonistica del rugby, in concomitanza con l’inizio del prestigioso torneo delle Sei Nazioni.
Mentre l’Italia è impegnata in
Galles (oggi alle 15.30), domani torna in campo anche la
serie C, con il Crema impegnato sul campo amico del
“Vantadori” (ore 14.30) contro
il Lecco per proseguire il cammino di vittorie intrapreso. Il
Cremona Rugby, invece, sfida
il Junior Bassa Bresciana a
Leno, mentre Casalmaggiore
fa visita al Codogno
CICLISMO
Nibali e l’Astana hanno come obiettivo il Tour
Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali è la stella cometa del ciclismo italiano,
nato con la valigia in mano. Giovanissimo, appena adolescente, ha lasciato la sua adorata la Sicilia per la Toscana,
perché lì è diventato il vincitore dell’ultimo Giro e quinto del
ranking mondiale. Sarà un anno speciale per lo “Squalo”
che ora vive a Lugano con sua moglie Rachele, che tra
qualche settimana (metà febbraio), darà alla luce Emma, la
sua bimba. Un anno che si preannuncia rosa per via di
Emma, ma che dovrà avere soprattutto tinte di gialle...
Correrebbe il Giro, ma il general manager dell’Astana,
Vinokourov, lo ha stoppato: «Non se ne parla, ha vinto Giro
e Vuelta, gli manca poco per toccare il cielo col dito», al
Tour. Nibali ha cominciato il 2014 correndo al Tour de San
Luis, in Argentina, dove è stato vittima di una caduta che gli
ha procurato un’inclinazione di una costola. Tuttavia, senza
troppi problemi, con un taping protettivo ha potuto disputare anche l’ultima tappa. Le corse di marzo potrebbero
comprendere una sorpresa: spunta l’ipotesi della TirrenoAdriatico, al posto della Parigi- Nizza, ventilata da
Vinokourov. Nibali correrà il Fiandre, domenica 6 aprile, la
Grande Boucle, al quinto giorno arriverà alle porte dell’inferno della Roubaix, traguardo ad Arenberg, davanti alla
Foresta, quindici chilometri di pietre distribuiti in nove settori di pavè vero a cinque stelle. E lì il sogno giallo può già
svanire. Nibali non lo conosce, ma di tutti i big del Tour è
quello che, per il suo modo di correre, può avvantaggiarsi
quel giorno, può guadagnare. Se la cava meglio di Froome
e di Contador, guida la bici meglio di tutti e allora deve
provarlo in gara, sentire cosa significa lottare per prenderlo
in testa, curve a gomito in cui tutti vogliono passare, pietre,
buche, attenzione, colpo d’occhio. Prendere il pavè in
gruppo, con 100 corridori tutti appallottolati e poi in fila
indiana a 50 all’ora. Questo gli serve e il Fiandre è perfetto.
C’è anche la Sanremo, con l’inserimento della nuova salita
(la Pompeiana), che potrebbe rendere molto più dura la
corsa e di conseguenza agevolarlo. Quindi di Giro non se
ne parla, Nibali ne ha parlato con Beppe Martinelli, tecnico
dell’Astana, che vuole che si concentri solo sul Tour. La
squadra è già fatta? Forse: Nibali, Scarponi, Vanotti,
Fulglsang, Kessiakoff, Kangert, Braikovic, Westra e un
kazako, Grivko o Gruzdev.
Fortunato Chiodo
L’australiano Gerrans profeta in patria E’ iniziata l’era azzurra di Cassani
E’ ricominciata la stagione del grande ciclismo. In
Australia il corridore di casa Simon Gerrans (Orica
GreenEdge), si è aggiudicato il Tour Down Under, la
prima del World Tour 2014, precedendo di 1” il connazionale Cadel Evans (Bmx ), terzo a 5” Diego Ulissi (Lampre-Merida), che ha vinto anche un tappa.
Ultimo sprint al tedesco André Greipel (Lotto Belisol),
che ha preceduto il compagno Roelandts e il nostro
Elia Viviani (Cannondale). Nel Tour de San Luis (Argentina), il colombiano Nairo Quintana (Movistar)
senza spremersi più di tanto in salita è riuscito a tenersi dietro tutti. Sarà lui l’ uomo da battere sulle stra-
de del Giro d’Italia. Adriano Malori (Movistar) ha trionfato nella crono superando il più quotato Taylor Phinney. Sacha Modolo della Lampre-Merida, sul traguardo di San Luis ha battuto un altro superbig, Peter
Sagan della Cannondale)
“BICI AL CHIODO” A GARZELLI Stefano Garzelli ha ricevuto a Campagnola Emilia (Re) il prestigioso
riconoscimento “Bici al chiodo”. Professionista dal
1992 al 2013, il varesino in carriera ha vinto il Giro
d’Italia nel 2000, il Giro di Svizzera nel ’98, la Tirreno
Adriatico nel 2010 e due edizioni della Tre Valli Varesine (2005 e 2006).
Collegiale azzurro di ciclismo a Castagneto Carducci ( Livorno), con i giovani che insieme ai professionisti disputeranno il 2 febbraio il “Gran Premio Costa degli Etruschi” a Donoratico. Tra i convocati: Francesco Castegnaro (Palazzago), Francesco Lamon, Francesco Rosa e Davide Martinelli
(Team Colpack) e Jakub Mareczko (Viris MaseratiSisal-Machtpoint).
UFFICIALIZZATO CASSANI CT Curioso, ma
vero: dopo un anno complicato, durante il quale i
bisticci hanno prevalso sulle soddisfazioni, ognuno
avrà il suo lieto fine: i separati in casa Italia hanno
tutti una destinazione sicura. Sale Cassani, scende
Bettini, che chiude una esperienza di quattro anni
da ct della Nazionale con “zero tituli”. A fargli cambiare strada è stata una proposta intrigante del ferrarista Fernando Alonso: lo aspetta, infatti, una
squadra di ciclismo fuori dai canoni, dove la managerialità si ispira al modello della Formula 1. Renato
Di Rocco, presidente della Federciclismo, ha voluto
la voce della Rai, che da azzurro è stato regista dei
Mondiali vinti da Martini. Il Consiglio federale della
Fci ha ufficializzato l’incarico di Davide Cassani come ct della Nazionale. In bocca al lupo...
NEWS
Record dell’ora:
trent’anni anni fa
l’exploit di Moser
Conferenza stampa di presentazione della squadra bresciana Under 23 della “Delio
Galliana Colosio”, diretta dal team manager
Cesare Turchetti. Quindici atleti in organico
fra cui il colombiano Penagos Alvarez, 19
anni e il valtellinese Nicola Bagioli.
MOSER 30 ANNI DOPO Una rimpatriata
alla buona nel suo maso sopra Trento, con
quelli che allora lo spingevano verso l’impossibile: così Francesco Moser, capelli
brizzolati e rughe di saggezza, ha radunato
tutti per festeggiare i 30 anni di quel fenomenale e storico 51,151, il record dell’ora,
superando al primo tentativo il muro dei 50
km (50,508) il 19 gennaio e ritoccando il 23
gennaio del 1984 51,151), dentro l’anello di
Città del Messico (primato che era del “cannibale” belga, Eddy Merckx, stabilito il 25
ottobre del 1972 in 49,432).
F.C.
il Magazine Vanoli Basket
della
Inai regalo
tifosi
in occasione
di
tutte
le
partite
casalinghe
dei biancoblu
Lettere & Opinioni
"
punto di vista
"
Cos’è il diritto
d’autore
Questione dei marò: il nostro
governo è poco credibile
Egregio direttore,
nello scriverle ho preso spunto da una
lettera apparsa sulla stampa. Già il fatto
che il signor Domenico Alex De Lorenzo
si dichiari di indole anarchica non me lo
rende particolarmente simpatico, non
me ne voglia. La parola stessa (anarchico) vuol dire essere contro ogni forma
di governo, qualunque esso sia. Vuol
dire tutti contro tutti. Vuol dire ingovernabilità. Chiunque non si riconosca nel
loro movimento o è un fascista... o un
comunista. Non riconoscono l’autorità
costituita. Ma la democrazia è anche
questo: permettere la formazione di circoli anarchici! Ma arriviamo al punto in
questione. Mi vuole spiegare il signor
De Lorenzo, ex sottufficiale di marina e
quindi “grande conoscitore” di questioni di questo genere, che ci facevano in
acque internazionali quei poveri pescatori? Che poi arrivi a sputare sentenze
nei confronti di militari chiamati a compiere il loro dovere contro azioni piratesche, perché di questo si tratta, non è
tollerabile. Sono tutti pescatori fino a
prova contraria. Non voglio esprimermi
ulteriormente sulla vicenda dei marò.
L’ho già fatto ampiamente mesi fa, condannando l’atteggiamento di certi italiani che si vergognavano di essere tali.
Ora ce ne troviamo un altro che difende
il governo indiano contro ogni logica.
Sono due anni che ci prendono per i
fondelli! Dopo due anni non hanno ancora deciso dove e come processarli.
Gli si sta negando la possibilità di affrontare un regolare processo. Questo è
il problema, della cui gravità questo signore non vuole rendersene conto!
Fosse capitato ad altri Stati una cosa
del genere, a quest’ora sarebbero già a
casa. Questa la dice lunga sulla credibilità all’estero del nostro governo. In
merito ai numerosi indiani, ma anche ad
altri stranieri, che lavorano nel nostro
Paese, voglio ricordare a questo signore che sono stipendiati e non solo. E
questi soldi spesso vengono spesi nei
Paesi d’origine contribuendo certamente ad arricchire la loro economia,
non certo la nostra.
Massimo Pelizzoni
Gussola
***
"
Sabato 1 Febbraio 2014
presentata da bordo
Interrogazione sulla questione
legata al mais contaminato
Signor direttore,
a seguito della grave siccità del 2012,
circa il 30% della produzione nazionale
di mais è stata dichiarata inutilizzabile
per la filiera agroalimentare a causa
dell’eccessiva concentrazione di aflatossine, micotossina che può causare
gravi danni alla salute umana. Al fine di
permettere il recupero di questo mais in
altro modo e aiutare le aziende agricole
colpite, le regioni Lombardia, Veneto ed
Emilia Romagna hanno deciso di avviarne l’utilizzo negli impianti di biogas. Il
problema è che il ministero della Salute
ha richiesto che prima di dare l’avvio a
questa pratica si verificasse approfonditamente, da parte dei servizi sanitari regionali, l’effettiva sicurezza di un simile
uso, dato che dopo l’utilizzo di questo
mais contaminato negli impianti, il digestato residuo viene sparso sui campi,
rientrando nel circuito agroalimentare.
Ad oggi esiste un solo studio fatto
dall’Università degli Studi di Milano in
merito a questo problema, nel quale però, gli stessi ricercatori che lo hanno fatto, ne evidenziano i limiti e la non completezza al fine di escludere la pericolosità per questa pratica. Per questo motivo, considerato l’elevato numero di
impianti di biogas nel nostro territorio e
preoccupato per i possibili rischi per la
Buongiorno avvocato,
sono un insegnante e dopo
diversi anni di impegno ho
finalmente realizzato il mio
desiderio di scrivere un libro. Ora l’istituto presso cui
lavoro è molto interessato al
mio manoscritto tanto che
mi ha proposto la pubblicazione gratuita del libro a patto di cedere loro il diritto
d’autore. Vorrei sapere cosa
è il diritto d’autore.
Francesco
***
Il diritto d’autore nasce
automaticamente al momento della creazione
dell’opera ed è costituito da
un complesso di diritti morali e diritti patrimoniali. In particolare, i diritti morali sono il
diritto alla paternità dell’opera (ossia il diritto di rivendicare la propria qualità di autore dell’opera), il diritto all’integrità dell’opera (ossia il
diritto di opporsi a qualsiasi
deformazione o modifica
dell’opera che possa dan-
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
neggiare la reputazione
dell’autore); il diritto di pubblicazione (ossia il diritto di
decidere se pubblicare o
meno l’opera). Detti diritti
sono assicurati dalla legge a
difesa della personalità
dell’autore e dunque sono
imprescrittibili (ossia non
hanno una scadenza), irrinunciabili e non possono
essere ceduti a terzi. I diritti
patrimoniali, invece, possono essere ceduti dall’autore
a terzi, in quanto si tratta di
diritti di utilizzazione econo-
***
occupazione
Le scelte della Fiat costano
tanti posti di lavoro
Egregio direttore,
non è vero che la Fiat non ha chiuso
stabilimenti e ridotto l’occupazione,
come dimostrano la Cnh di Imola, la
Irisbus di Grotta Minarda e Termini Imerese. A ciò si aggiunge l’enorme riduzione dell’occupazione nel settore della componentistica e nell’indotto Fiat,
legata al ritardo negli investimenti e ai
milioni di ore di Cassa integrazione registrato nel settore auto. In tutto, non
meno di ventimila lavoratori sono stati
costretti alla disoccupazione. La replica, di fronte alle evidenti assurdità della Fiat, era necessaria. E non è certo la
prima volta. Il governo Berlusconi prima e il governo Monti poi - hanno fatto
quello che Marchionne chiedeva e, a
differenza di Francia, Germania e Stati
Uniti paghiamo la lunga assenza di un
esecutivo e di una politica industriale
che impegni l’azienda a fare investimenti e qualificare la produzione nel
nostro Paese. Inoltre, registriamo che,
mentre l’ad della Fiat si è aumentato lo
stipendio e pur in presenza di utili, i salari dei dipendenti diminuiscono, come
nel caso dell’Eletrolux, con l’azienda fa
pagare il conto della crisi e dei ritardi
sull’innovazione e sulla ricerca ai suoi
lavoratori.
Sergio Denti
Cremona
***
"
appello dell’aduc
Le etichette per frutta
e vedura sono obbligatorie
salute dei cittadini e per i danni alla filiera agroalimentare, ho deciso di presentare un’interrogazione al ministro della
Salute, affinché si attivi su questa vicenda e verifichi l’effettiva sicurezza di questo utilizzo del mais contaminato, supplendo a questa grave mancanza da
parte delle regioni interessate.
Franco Bordo
Deputato di Sel
"
27
iniziativa
Una danza collettiva contro
la violenza sulle donne
Egregio direttore,
il 14 febbraio 2013, in occasione del
15° anniversario del V-day, un miliardo
mica dell’opera. Tali diritti
sono: il diritto di riproduzione
(ossia di effettuare la moltiplicazione in copie dell’opera con qualsiasi mezzo; il
diritto di esecuzione, rappresentazione, diffusione, distribuzione, elaborazione (ossia
diritto di apportare modifiche all’opera originale). I diritti di utilizzazione economica durano per tutta la vita
dell’autore e fino a 70 anno
dopo la sua morte. Trascorso tale periodo, l’opera cade
in pubblico dominio. Nel ca-
di uomini e donne di 189 Paesi del
mondo hanno ballato insieme, contro la
violenza sulle donne. In Italia il coordinamento della campagna di quest’anno, è affidato al comitato V-Day Modena, con il sostegno della Accademia
Nazionale di Danza e del movimento Se
Non Ora Quando? Più di 70 città hanno
aderito alla campagna attraverso
l’azione di decine di associazioni e organizzazioni non profit. A Cremona, il
flash mob è promosso da Rete Donne
- Se non ora quando? e dal Coordinamento Danza. Il punto di ritrovo per il
flash mob sarà la Galleria XXV aprile il
giorno 14 febbraio alle ore 18.30.
L’evento prevede una danza collettiva
della durata di qualche minuto (3-5 minuti) in segno di protesta contro la violenza sulle donne e di impegno a contrastarla. Un messaggio di pace, gioia
e forza. Info e adesioni: donnepunto@
gmail.com - [email protected]
Rete Donne Se Non Ora Quando?
di Cremona
***
"
in regione
La Giunta non può assolversi
sul metodo Stamina
Egregio direttore,
l’assessore regionale ha un atteggiamento bipolare: da una parte chiede in Consiglio regionale che il metodo sia applicato e di completare le presunte cure avviate e dall’altra fa parte del gruppo che
avrebbe condotto, in questi giorni, i risultati di una indagine ispettiva sul tema.
Senza essere profeti, possiamo immaginare che gli esiti dell’indagine allontaneranno dalla Regione ogni responsabilità
sull’enorme pasticcio che ne è emerso in
un rimpallo di responsabilità. E’ un atteggiamento inaccettabile. Su Stamina non
ci basta una indagine ispettiva : occorre
l’avvio di una commissione di inchiesta
anche per fare luce sulle responsabilità
regionali. Vogliamo sapere con chiarezza
chi ha dato il via libera al metodo, se
c’erano interessi personali da appoggiare, come avveniva l’accesso alla presunta sperimentazione, quanto è costato
alle casse regionali e che controlli clinici
extraospedalieri sono stati fatti in mancanza di un protocollo. Lo chiede il rispetto per i diritti dei malati, per la scienza e per la buona politica che non può
permettersi e autoassolversi come fa la
so di opere in collaborazione, il termine si calcola con
riferimento al coautore che
muore per ultimo. La cessione di alcuni dei diritti patrimoniali non comporta mai
automaticamente la cessione di tutti i diritti di utilizzazione dell’opera. In conclusione, la cessione dei diritti
patrimoniali, comporterà la
possibilità per l’istituto scolastico di sfruttare economicamente il suo manoscritto,
con l’esclusione dei diritti
morali (paternità dell’opera),
che si conservano anche dopo la cessione dei diritti patrimoniali.
*Avvocato Stabilito
del Foro di Milano
[email protected]
Giunta Maroni sul “metodo Stamina”.
Paola Macchi
Capogruppo del Movimento 5 Stelle
in regionale Lombardia
"
a tutela delle imprese
Confesercenti aderisce
alla mobilitazione di Roma
Egregio direttore,
diamo notizia dell’importante mobilitazione indetta da Rete Imprese Italia il 18
febbraio 2014 a Roma. Il titolo “Senza
impresa non c’è Italia” evidenzia l’importanza della manifestazione. Lo annuncia
il portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, presidente Nazionale
Confesercenti. Anche Confesercenti della Lombardia Orientale sede territoriale di
Cremona, aderisce all’evento, con una
folta delegazione.
Giuseppe Bini
Presidente Confesercenti
della Lombardia Orientale
***
"
il parere di galimberti
Cremona si dimentica di essere
in un territorio di unicità
Signor direttore,
crediamo che la politica sia un valore.
Riconoscere perché facciamo queste cose è importante. Un mio amico del quartiere Po, mi ha detto che il quartiere è
cambiato e che è più dificile viverci rispetto a dieci anni fa. L’evoluzione di
questo quartiere è immagine dell’evoluzione di una città, immagine della situazione demografca cremonese. Invecchiamento della popolazione, crescita di
stranieri, fenomeno delle cosiddette bande giovanili. Non basta più dire che non
ci sono soldi, perché la conseguenza non
può essere la rassegnazione che determinerà comunque tra qualche anno una
richiesta maggiore di fondi. Cremona si
dimentica spesso di essere in mezzo ad
un territorio che, dal punto di vista ambientale e economico, racconta di unicità. Per risolvere la concretezza quotidiana bisogna avere una visione di insieme
e di prospettiva. Questa visione non si
recupera con una persona sola, ma attraverso l’incontro tra partecipazione civica
e partecipazione strutturata in partiti.
Gianluca Galimberti
Candidato alle primarie
del centrosinistra
Egregio direttore,
le etichette per frutta e verdura sono
obbligatorie. Nel cartellino esposto
vanno indicati: prezzo, varietà (esempio mele golden), categoria (sono tre,
extra, 1° e 2°), provenienza, obbligatoria l’indicazione dello Stato (esempio
Italia), facoltativa quella di una regione
o zona (esempio Sicilia o Cilento). Chi
non adempie a tale obbligo è soggetto
alla sanzione amministrativa che va da
350 a 15.500 euro. All’obbligo di etichettatura non sono tenuti i coltivatori
che vendono direttamente al consumatore. Da una nostra indagine a Roma
abbiamo riscontrato il rispetto della
norma nella grande distribuzione organizzata, mentre lascia a desiderare
quella nella piccola distribuzione, cioè
nei cosiddetti mercati rionali. Non comprendiamo, inoltre, il motivo della esenzione dell’obbligo delle etichette per i
coltivatori diretti, cioè di coloro che un
tempo si chiamavano contadini e oggi
imprenditori agricoli. Sarebbe opportuno che chi deve effettuare controlli, si
impegnasse a far rispettare la legge in
vigore e tutelasse consumatori e agricoltori, imponendo l'obbligo delle etichette anche ai contadini, ovvero agli
imprenditori agricoli.
Primo Mastrantoni
Segretario dell’Aduc
***
"
approvazione
Si sviluppano misure concrete
per il sistema agricolo
Egregio direttore,
con l’approvazione di ieri del Collegato
alla Legge di Stabilità da parte del Governo, su proposta del presidente Enrico Letta, si apre un’occasione rilevante
per il sistema agricolo e agroalimentare
italiano verso Expo 2015 e dopo l’approvazione della nuova Pac. Lungo dieci direttrici fondamentali si sviluppano
misure concrete all’insegna della semplificazione, della sburocratizzazione,
dell’internazionalizzazione e del sostegno alla competitività di un comparto
che oggi vale oltre 250 miliardi di euro e
il 17% del Pil. I provvedimenti approvati, nel dettaglio, riguardano la semplificazione e il coordinamento dei controlli verso le imprese, l’abbattimento da
180 a 60 giorni dei tempi per avviare
una attività agricola, il riordino degli enti vigilati dal Ministero arrivando a soli 3
enti, il credito d’imposta (fino al 40%
per un massimo di 500mila euro) per
sostenere investimenti in reti logistiche
e distributive per l’export agroalimentare, la delega per misure di gestione del
rischio a sostegno di strumenti assicurativi e fondi di mutualizzazione (in linea
con gli obiettivi della nuova Pac), l’accesso al credito più facile per gli under
40 con mutui agevolati a tasso zero per
10 anni per investimenti fino a 1,5 milioni di euro, il sostegno alle Reti d’impresa che potranno finanziare ricerca e
innovazione anche con il Fondo rotativo, le semplificazioni burocratiche per
l’agricoltura biologica e il sostegno
all’agricoltura sociale e ai prodotti di filiera corta. Infine, si apre concretamente il lavoro per la definizione di un unico
marchio del Made in Italy agroalimentare, privato e facoltativo, con l’obiettivo
di rendere sempre più chiaro ed inequivocabile il prodotto italiano. Il pacchetto di provvedimenti ora verrà discusso,
e ulteriormente migliorato, durante i lavori parlamentari. L’occasione di questo intervento complessivo a sostegno
del mondo agricolo e agroalimentare va
colta fino in fondo in un anno cruciale
per tutto il settore.
Maurizio Martina
Sottosegretario al Mipaaf
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 1 FEBBRAIO
Domenica 2 FEBBRAIO
Lunedì 3 FEBBRAIO
MArtedì 4 FEBBRAIO
Mercoledì 5 FEBBRAIO