estratto report UE deforestazione

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estratto report UE deforestazione
Deforestazione: i consumi nell’UE tra i maggiori responsabili
Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell’Europa hanno contribuito alla deforestazione
di 9 milioni di ettari (una superficie grande come l’Irlanda): questo l’allarmante dato proveniente da
un recente Report dell’UE The impact of EU consumption on deforestation: Comprehensive
analysis of the impact of EU consumption on deforestation.
Il report europeo, in particolare, ha analizzato l’impatto del consumo di alcuni prodotti (carne,
biocarburanti, mobili, ecc.) sulla deforestazione in tutto il mondo.
Leggendo i dati contenuti nello studio, quello che colpisce di più, probabilmente, è che l’incidenza
dell’UE sulla deforestazione risulta ben maggiore rispetto ad altre regioni industrializzate.
Addirittura sorprendente il confronto con la deforestazione causata dalla Cina (l’UE ha un impatto
sulla deforestazione quattro volte superiore al gigante asiatico) e dal Nord America (il rapporto è di
3 a 1 per l’Europa).
Lo studio dimostra, infatti, che, anche se la maggior parte delle colture delle produzioni
zootecniche che risultano collegati alla deforestazione tropicale vengono consumati a livello locale,
il 36% di quelli commercializzati a livello internazionale finisce nell’UE.
Le cause principali della deforestazione tropicale, sempre secondo il report europeo, vanno
ricercate nell’aumento dei consumi di soia, olio di palma e prodotti connessi e carne.
Entrando più nel dettaglio rispetto ai numerosi dati contenuti dallo studio, le aree maggiormente
responsabili dell’esportazione di prodotti agricoli collegati a processi di deforestazione sono
risultate il Sud America (64%), il Sud Est Asiatico (23%) e l’Africa Sub Sahariana (12%). Da notare
che si tratta grosso modo delle stesse zone in cui ha luogo la maggior parte della deforestazione
mondiale.
Sempre per quanto riguarda le produzioni agricole, le regioni che importano i prodotti
maggiormente responsabili della deforestazione sono l’Unione Europea (39%), l’Asia Orientale
(compresa la Cina, 21%), il Nord Africa e l’Asia Centrale e Occidentale (16%), il Nord America
(9%) e l’Asia Meridionale (8%).
Per il bestiame va sottolineato che la percentuale di deforestazione indotta che si evidenzia
direttamente nell’area di origine è più alta rispetto ai prodotti agricoli e solo l’8% (4.7 milioni di Ha
su un totale di 58 milioni) della deforestazione derivata da allevamenti di ruminanti (soprattutto
bovini) viene immessa nel mercato internazionale.
Per quanto riguardo la conversione delle foreste in pascoli per l’alimentazione dei ruminanti, il più
alto tasso di deforestazione si verifica in Sud America (28 Mha), ma solo il 10% di questo impatto
viene esportato sotto forma di prodotti di origine zootecnica. Al secondo posto di questa classifica
si trova l’Africa Sub Sahariana (21 Mha), per la quale si deve considerare una quota di
esportazione del 4%.
Va rilevato, quindi, che la deforestazione associata al consumo del bestiame commerciato a livello
internazionale, non solo deriva dalla conversione delle foreste in pascoli per garantire il cibo al
bestiame, ma anche dalla coltivazione di foraggi per i ruminanti e, in misura maggiore, per suini e
per il pollame. Inoltre, una parte di questo bestiame entra nel commercio internazionale dopo
essere stato nutrito con sementi che hanno contribuito alla deforestazione nel paese d’origine:
circa 1 milione di ha di deforestazione sono causati dall’esportazione, a livello internazionale e nel
periodo 1990-2008, di produzioni zootecniche ottenute alimentando il bestiame con colture che a
loro volta sono state causa di deforestazione. Circa la metà di questi prodotti sono stati esportati
dal Sud America, ma al secondo posto di questo commercio troviamo proprio l’Unione Europea
(con più di un terzo della quota), a causa della forte dipendenza da altri paesi per
l’approvvigionamento di foraggi e mangimi.
Per quanto riguarda i prodotti in legno, circa il 75% della deforestazione provocata resta nei paesi
d’origine. In questo settore, le esportazioni di prodotti che causano deforestazione riguardano una
superficie complessiva di circa 1.1 milioni Ha. Le principale aree di origine di questa quota sono il
Sud Est Asiatico, il Sud America e per una minore entità l’Africa Sub Sahariana. Le aree di
maggiore destinazione (export), invece, sono l’Asia Orientale (compresa la Cina) con il 55%,
l’Unione Europea (18%) e il Nord America (12%).
Di seguito alcune tabelle e grafici, estratti dal documento, di particolare interesse:
La tabella seguente evidenzia i cambiamenti in termini di superficie forestale in diverse aree.
Spicca la massiccia deforestazione avvenuta nel periodo 1990-2008 nell’area Sub-Sahariana in
Africa e in Sud America
La tabella seguente evidenzia l’incidenza percentuale sulla deforestazione globale (22,4 milioni di
ha) del commercio di alcune commodities nel periodo 1990-2008. Spicca il dato delle colture da
olio (responsabili per il 63%)
La tabella seguente evidenzia la percentuale sulla deforestazione causata dall’import dell’UE27 di
colture e di prodotti di allevamento nel periodo 1990-2008. Spicca il ruolo delle colture per la
produzioni di cibo (25%) e quelle per la produzione di mangimi (44%).I prodotti di allevamento
incidono per il 14%, al pari delle colture per la produzione di biocarburanti e fibre.
La tabella seguente evidenzia le colture maggiormente incidenti sulla deforestazione e le loro
regioni di origine, sempre con riferimento alle importazioni dell’EU27 nel periodo 1990-2008.
Spicca il dato relativo alla soia e ai suoi sottoprodotti (panello di soia) proveniente dal Brasile.
La tabella seguente evidenzia i principali settori responsabili della deforestazione globale, nel
periodo 1990-2000 e 2000-2008. In evidenza il dato pressoché stabile nel tempo dell’espansione
delle superfici destinate alle produzioni zootecniche e delle terre coltivate.
La tabella seguente evidenzia i principali settori responsabili della deforestazione a livello
regionale, nel periodo 1990-2000 e 2000-2008. Sempre in evidenza il dato dell’espansione delle
superfici destinate alle produzioni zootecniche e delle terre coltivate, particolarmente rilevante in
Sud America e nell’area Sub-Sahariana
La tabella seguente evidenzia l’incidenza sulla deforestazione dell’espansione di alcune colture in
determinate aree. Ancora in evidenza il dato della soia in Sud America. Rilevante anche il mais, sia
in Sud America che nell’area Sub-sahariana. A seguire l’olio di palma, specie nel sud est asiatico,
riso, canna da zucchero, sorgo e arachide.