storia - Liceo Carlo Rinaldini
Transcript
storia - Liceo Carlo Rinaldini
Percorso formativo disciplinare Disciplina: STORI A CLASSE 4BT LICEO CLASSICO Anno scolastico 2015-2016 Prof. Matteo D’Amico 1) La rivoluzione inglese La rivoluzione inglese: le premesse, gli Stuart dopo Elisabetta, le tensioni socioeconomiche, sforzi verso lo stato assoluto, resistenza del parlamento, le tappe della rivoluzione, la dittatura di Cronwell, la Restaurazione Stuart, la Glorious Revolution, l'Inghilterra costituzionale moderna, le particolarità del parlamento inglese, la gentry e l'avvicinamento fra le classi sociali. Il dibattito di Putney, levellers e diggers, la risposta di Ireton, la tutela della proprietà privata: la rivoluzione come rivoluzione borghese e dei ceti proprietari, il New Model Army di Cronwell, i suoi finanziatori, disciplina e motivazione ideologica, il puritano, il fanatismo calvinista, i santi, gli eletti di Dio, il concetto di Britisch Israel, il concetto di "covenant", il patto con Dio che esige determinazione assoluta nell'uomo. Processo e morte di Carlo I, suo significato tragico ed epocale di fine simbolica del Medioevo, l'habeas corpus: contenuti e importanza, la tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), punti di forza e debolezza, confronto con il regime medioevale (dove le tutele sono l'uso invalso, i privilegi, la Chiesa, la benevolenza del re padre del popolo) Per una valutazione critica:i diritti sono solo diritti inglesi, inizio imperialismo inglese e commercio schiavi, stragi coloniali, i “borghi putridi”, sistema elettorale censitario, Test Act e esclusione civile e politica dei cattolici inglesi fino a metà Ottocento. La lettera di Locke Epistula de tolerantia, la mente del puritano: esempi tratti dalla vita di Cronwell, l'eccezionalismo puritano del Britisch Israel. 2) Il sorgere dello stato assoluto: la Francia da Richelieu a Luigi XVI Richelieu e la Francia verso l'assolutismo. Lotta contro gli Ugonotti, assedio di La Rochelle, divieto dei duelli, tenacia e spietatezza nel perseguimento degli obiettivi di governo, il sorgere dello stato assoluto, centralizzazione, statalizzazione, burocratizzazione , aumento della pressione fiscale. L'incidenza dell'aumento dei costi dovuto ai sistemi d'arma basati sulle armi da fuoco (necessità aumento gettito fiscale, costi che solo lo stato può sostenere, crisi nobiltà) Mazzarino e le fronde. Luigi XIV e l’assolutismo. Carattere di Luigi e sue doti, il modello dell'assolutismo per tutta Europa, il re come primo funzionario, la capacità di reggere rituale di corte e compiti di governo, lo stile di leadership, La figura di Colbert, la genialità economica, il miglioramento di industrie e sistema viario, la lotta contro l'egtemonia olandese (nei noli e nelle finanze) Lo stato assoluto: matrice di confronto fra stato feudale (re sub papa, respublica aristocratica, corporazioni, 300 zone fiscali, primato dell'uso invalso (common law), società cetuale, centralità del ruolo sociale e delle istituzioni amministrative della Chiesa, re primus inter pares, guerra limitata, burocrazia assente o ridotta) e stato assoluto moderno (re riceve potere da Dio, tendenziale subordinazione della Chiesa locale, lenta erosione della proprietà ecclesiastica, nobiltà resa collaterale e ininfluente (privilegi senza ruolo), sviluppo di enormi reti burocratiche, aumento costi amministrazione dello stato, aumento pressione fiscale, nascita eserciti sotto il controllo del re, ridimensionamento ruolo nobili) . Lunga marcia verso lo stato moderno e la rivoluzione francese, stato burocratico moderno: distruzione corpi intermedi e vita comunitaria) Luigi XIV, il modello assolutista, erosione dei corpi intermedi e della nobiltà, il carattere di Luigi XIV, la costruzione di versailles, la corte laboratorio assolutista, il rituale e la società di corte (se lèver, dejuner, se coucher), il modello bizantino e rinascimentale. Impossibilità, dopo Luigi XIV , di conciliare rituale e governo (-->crisi monarchia--->rivoluzione) Conclusione Luigi XIV: le guerre di Luigi, scontro con l’Olanda, coalizioni europee antifrancesi, ragioni del primato della Francia, altissimi costi economico-sociali delle guerre di Luigi, impoverimento marcato, premessa remota alla Rivoluzione francese, il primato linguistico-culturale della Francia. La Prussia moderna: un esercito che ha uno stato, non uno stato che ha un esercito, bassopiano sarmatico e difficile situazione geografica della Prussia, edificazione del migliore esercito d’Europ, tutto è gestito dall’esercito (strade, comunicazioni, fisco, finanza), obbligo per i nobili di arruolarsi, obbligo di indossare la divisa a corte, onori specifici agli ufficiali, ferma lunga in caserma, disciplina severissima, enorme efficacia in battaglia. 3) La Prussia moderna La Prussia moderna: un esercito che ha uno stato, non uno stato che ha un esercito, difficile situazione geografica della Prussia, edificazione del migliore esercito d’Europa, tutto è gestito dall’esercito (strade, comunicazioni, fisco, finanza), obbligo per i nobili di arruolarsi, obbligo di indossare la divisa a corte, onori specifici agli ufficiali, ferma lunga in caserma, disciplina severissima, enorme efficacia in battaglia. l'evoluzione del modello di esercito inaugurato da Luigi XIV: eserciti in divise regolari e di colori ad alta visibilità (alta fumosità della polvere da sparo, necessità di vedere i soldati), caserme, esercito accasermato, lunga durata della ferma (anche 5 anni), complessità delle manovre sul campo in formazione regolare, lentezza degli spostamenti e delle manovre e importanza di non distruggere il costosissimo esercito professionale, uso dissuasivo della forza armata, centralità della logistica: reticolo di caserme e punti di rifornimento, forni e accampamenti, scorte di armi e depositi, crescente peso verso XIX e XX secolo della logistica. 4) La Russia di Pietro il Grande la dinastia Romanov da inizio Seicento al 1917, l'età dei torbidi e l'anarchia feudale russa, i due secoli di vassallaggio rispetto al khanato mongolo, la Russia e l'Asia, lo stato più grande del mondo, invincibilità militare della Russia: la protezione geografica, il "generale inverno", la PROFONDITA' STRATEGICA" (chiarimento concetto), "Ci sono gli stati e la Russia" (Napoleone), l' “oceano di terra”. Pietro il Grande di Russia: la storia russa medioevale, i Romanov, la chiesa ortodossa greco-scismatica russa, centralità di liturgia e delle icone, assenza della scolastica, riforma della chiesa, scisma dei vecchi credenti. Natura cesaro-papista del rapporto chiesa-stato, chiesa subordinata al potere civile, clero uxorato, pietrificazione liturgica, gli starets---> influenza sull'arte e la letteratura russa, Pietro e il viaggio in Europa, assunzione di esperti europei, modernizzazione industriale della Russia, nascita esercito moderno, grande sfida alla Svezia di carlo XII, La guerra del Nord, la vittoria di Poltava del 1709: fine della Svezia e nascita di una grande Russia europea. Riforma nobiltà e burocrazia, problema mancanza ceto medio, aumento servitù della gleba, costruzione san Pietroburgo. L'invincibilità militare russa, il carattere di Pietro. 5) Le guerre del Settecento La geostrategia del Settecento: guerra di successione polacca, di successione spagnola, di successione austriaca e dei Sette anni. La politica dell’equilibrio, il "balance of power" inglese, contenere la potenza francese, appoggiare la potenza più debole sul continente, il problema dell’Hannover inglese, assenza di esercito di terra ferma, la marina da guerra inglese, durezza della vita dei marinai, la formazione dei giovani ufficiali, l’obbligo di attaccare, la personalità di Nelson, lo spostamento dei troni e dei regni, assenza del concetto ottocentesco di NAZIONE, presenza del concetto medioevale di PATRIA, differenza fra i due concetti, l’emergere della potenza russa, lo sbilanciamento verso l’area balcanico-danubiana degli Asburgo, la relativa moderazione delle guerre settecentesche, eserciti professionali, lentezza degli schieramenti e dei movimenti, obbligo di evitare la distruzione dell’esercito (strumento dissuasivo e politico), omogeneità della colasse aristocratica europea, riconoscimento e rispetto anche dopo le guerre più dure. Spartiacque decisivo della guerra dei Sette Anni. 5) La cultura illuminista e il dispotismo illuminato (cap. 3, pp. 48-59) 6) La rivoluzione industriale (cap. 5, cap. 6, cap. 7, cap. 8, pp. 94-169) 7) La rivoluzione americana cap. 9, pp. 178-193) 8) La rivoluzione francese (cap. 10, pp. 198-216) 9) Dalla Repubblica giacobina alla dittatura militare (cap. 11, pp. 221-242) 10) L'età di Napoleone (cap. 12, pp. 246-266) 11) L'età della Restaurazione (cap. 13, pp. 271- 283) Libro di testo utilizzato: AA. VV., Epoche, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, vol 1 e vol. 2 Ancona, 15 giugno 2016 Il Docente Prof.________________