gram. L`articolo _sintesi_
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gram. L`articolo _sintesi_
L’ARTICOLO L’ARTICOLO è la parte variabile del discorso che si premette al nome allo scopo di individuarlo ed inserirlo nel discorso. - L’articolo, oltre ad individuare ed introdurre il nome, svolge altre funzioni importanti: - marca il genere (m/f) e il numero del nome (sing./plur.) “il lupo/la lupa, il lupo/i lupi, la lupa/le lupe” - marca il genere e il numero quando il nome non ha desinenza per esprime genere e numero “il nipote/la nipote, il gorilla/i gorilla” - permette di stabilire se la persona o la cosa indicate dal nome siano da intendersi in senso preciso (“Ho chiamato il medico”) o in senso generico (“Ho chiamato un medico”) - premesso alle altre arti del discorso fa acquistare la funzione di nome “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, “Il domani è incerto” ecc. La lingua italiana presenta tre tipi di articolo: articolo determinativo articolo indeterminativo articolo partitivo. L’ARTICOLO DETERMINATIVO: - serve ad indicare un oggetto noto, conosciuto, determinato, non generico, sia da chi parla sia da chi ascolta: “Oggi è arrivata la lettera”, “Ho portato l’auto al meccanico” - serve ad indicare un qualcosa che è già stato nominato in precedenza: “Mi è stato regalato un cucciolo…Il cucciolo mi si è affezionato subito. - serve ad indicare una realtà unica: “l’equatore”, “il pianeta terra” - serve ad indicare idee astratte: “La giovinezza passa in fretta…” - serve ad indicare materiali e/o sostanze” “L’orzo…”, “Il petrolio…” - serve ad indicare la classe: “Il porcino è un fungo commestibile” - serve ad accompagnare i nomi accompagnati da un aggettivo o da un’altra determinazione, in questo caso possono essere anche preceduti dall’articolo indeterminativo: “Un pallido sole…”, “Una giustizia tardiva…”, “Un acciaio speciale…” - si usa anche con un nome che pur essendo nominato per la prima volta è accompagnato da una determinazione, da un complemento o da una subordinata relativa: “La professoressa di scienze…”, “Il treno per Milano…”, “Il campanello che ha suonato…”, “La cravatta che mi ha regalato…” L’ARTICOLO INDETERMIANTIVO: - serve ad indicare una cosa indeterminata, che non si conosce, non nota, non ancora identificata: “Oggi è arrivata una lettera” “In libreria ho comprato un bel romanzo” “Un poliziotto regola il traffico” “C’era una volta un re…” - serve ad indicare un membro di una classe: “Abbiamo raccolto un porcino” - si usa nelle esclamazioni: “Ho una sete!”, “Ho un sonno!”, “Ho una stanchezza!” - si usa in frasi seguite da subordinate consecutive, col significato di “Tale/Talmente grande”: “Andava ad una velocità che nessuno gli stava dietro!” L’ARTICOLO PARTITIVO: - esprime una quantità indeterminata, la parte di un tutto. Corrisponde in genere alla locuzione “un po’ di…”, al plurale significa “alcune/alcuni”, in qualche caso viene utilizzato come plurale dell’indeterminativo”: “Ho raccolto dell’uva” “un po’ d’uva” “Degli alunni non hanno studiato…” alcuni alunni “Ci vuole del sale nella minestra” “ Ho portato del gelato” una quantità imprecisata di gelato L’ARTICOLO E I NOMI PROPRI: - Davanti ai nomi propri di persona o ai cognomi l’articolo non si mette mai, anche se in alcune regioni settentrionali si usa dire così: “Carlo è arrivato e ci ha detto…” = forma corretta “Il Carlo è arrivato e ci ha detto…” = forma scorretta/sbagliata L’articolo si usa: - se il nome proprio indica un’opera “Il Giulio Cesare di Shakespeare”, - se il nome proprio è preceduto da un aggettivo o da un nome comune “il povero Giuseppe…”, “il re Luigi XIV…” - in alcuni casi davanti ai cognomi di personaggi famosi “il Tasso, il Manzoni” [ma in alcuni casi si può omettere “Tasso, Manzoni”. - davanti ai nomi geografici di fiumi, monti laghi, regioni ecc “il Po, il Garda, la Campania, le Marche” - per alcuni nomi di città perché l’articolo fa parte integrante del nome L’Aquila, La Spezia, Il Cairo, L’Avana