Arezzo lì 5 Aprile 1995 - Comune di Civitella in Val di Chiana

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Arezzo lì 5 Aprile 1995 - Comune di Civitella in Val di Chiana
C.F. e P.I. 00259290518
COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
SEDE IN BADIA AL PINO (Arezzo)
(Decorato con medaglia d’oro al Valor Civile)
http://www.civichiana.it
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Ufficio Tecnico
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PIANO PARTICOLAREGGIATO
LUOGO 3
U.T.O.E. VICIOMAGGIO E TUORI
UI3Pb – P.A.113 parte
Documento preliminare per la verifica di assoggettabilità
alla Valutazione Ambientale Strategica
(Art. 22 della L.R. 10/2010)
Proponente: Comune di Civitella in al di Chiana
Ufficio Urbanistica
Agosto 2015
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\\Cedfile1\dati_tecnici\CARTOGRAFIA\PIANI_URBANISTICI\P.A. su RU\196\VAS\196 - relazione preliminare VAS.doc
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Tel. 0575/445320-326 – Fax 0575/445350
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1.
INTRODUZIONE ....................................................................................................................................................................2
1.1.
INQUADRAMENTO LEGISLATIVO ........................................................................................................................................2
1.2.
SCOPO DEL DOCUMENTO ...................................................................................................................................................2
1.3.
SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO ....................................................................................................................3
2.
ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELLA VARIANTE.....................................................................................................................4
3.
OBIETTIVI DELLA VARIANTE ................................................................................................................................................5
4.
CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE ................................................................................................................................5
4.1.
QUADRO DI RIFERIMENTO ..................................................................................................................................................5
4.2.
INFLUENZA CON ALTRI PIANI ..............................................................................................................................................6
4.3.
SVILUPPO SOSTENIBILE ......................................................................................................................................................7
4.4.
PROBLEMI AMBIENTALI .......................................................................................................................................................7
4.5.
ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA ..............................................................................................................8
5.
INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI SIGNIFICATIVI, ...................................................................................8
5.1.
PROBABILITÀ, DURATA, FREQUENZA E REVERSIBILITÀ DEGLI IMPATTI.........................................................................8
5.2.
CARATTERE CUMULATIVO DEGLI IMPATTI. .......................................................................................................................9
5.3.
RISCHI PER LA SALUTE UMANA O PER L’AMBIENTE .........................................................................................................9
5.4.
ENTITÀ ED ESTENSIONE NELLO SPAZIO DEGLI IMPATTI (AREA GEOGRAFICA E POPOLAZIONE POTENZIALMENTE
INTERESSATE). ..................................................................................................................................................................................9
5.5.
VALORE E VULNERABILITÀ DELL’AREA CHE POTREBBE ESSERE INTERESSATA A CAUSA:.........................................9
5.6.
IMPATTI SU AREE O PAESAGGI RICONOSCIUTI COME PROTETTI A LIVELLO NAZIONALE, COMUNITARIO O
INTERNAZIONALE. .............................................................................................................................................................................9
1. INTRODUZIONE
1.1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
Il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è disciplinato in Regione Toscana con L. R.
12/02/2010 n. 10. Tale norma recepisce la disciplina in materia contenuta nel D.Lgs. 152/2006 e D. Lgs
4/2008 e D. Lgs 128/2010.
L’attività di valutazione è preordinata a garantire che gli impatti significativi sull’ambiente derivanti
dall’attuazione dei piani o programmi, o loro integrazioni, siano prese in considerazione durante la loro
elaborazione e prima della loro approvazione.
Così come previsto all’art. 7 della L.R. 10/2010 il procedimento di VAS è avviato dall’Autorità procedente o
dal proponente contestualmente alla fase iniziale di formazione del piano/programma (p/p) e deve
concludersi anteriormente alla sua approvazione.
La presente relazione è quindi utile alla valutazione dei possibili effetti ambientali prodotti dalla Variante
Urbanistica relativamente alla modifica delle previsioni urbanistiche all’interno delle aree da sottoporre a
piano attuativo (U.I.3P.b) e sottoposte a piano particolareggiato (P.P.8) ed insistenti all’interno ed a margine
dell’area produttiva di Viciomaggio e poste in fregio alla viabilità pubblica S.P. Pescaiola n. 21;
La proposta Variante prende spunto dalle mutate esigenze dello sviluppo industriale delle aziende attive ivi
insediate, da un venire meno dell’interesse pubblico e privato rispetto alla realizzazione delle viabilià di
distribuzione ivi previste ed anche dalle mutate esigenze di pianificazione particolareggiata in detta area a
seguito dell’adozione del nuovo piano strutturale.
E’quindi sulla base di questa molteplicità di considerazioni che l’amministrazione comunale ritiene opportuna
la presente variante, la quale implicherà fra l’altro, un risparmio di territorio pedecollinare sottratto alla diretta
manipolazione ai fini dello sviluppo industriale, un notevole risparmio di investimenti pubblici e privati
derivanti dalla mancata realizzazione della strada di previsione, e la cui utilità verrà agevolmente sostituita
dalle viabilità esistenti, senza alcun aggravio al carico urbanistico generale della zona.
1.2. SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente documento illustra la Variante e contiene le informazioni e i dati necessari all’accertamento degli
impatti significativi sull’ambiente ai fini dello svolgimento della verifica di assoggettabilità alla VAS di cui
all’art. 22 della L.R. 10/2010.
Trattasi di variante normativa e cartografica alle previsioni attuali della Unità Insediativa 3Pb coordinata con
il Piano Particolareggiato n. 8 per il cambio della viabilità di previsione e per la riperimetrazione delle aree
effettivamente edificabili, nonché per la individuazione degli accessi necessari al disimpegno di tutti i lotti di
nuova previsione.
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1.3. SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO
I soggetti coinvolti nel procedimento (art. 12, 13, 14, 15, 16) sono:
- Proponente:
Comune di Civitella in val di Chiana - Ufficio Urbanistica
- Autorità Competente: Commissione del paesaggio
- Autorità Procedente:
Consiglio Comunale
I Soggetti Competenti Ambientalmente sono:
- Regione
- Provincia
- ASL
- ARPAT
- Settori comunali interessati (Urbanistica ed Edilizia - Ambiente).
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2. ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELLA VARIANTE
Nel presente capitolo vengono fornite le informazioni preliminari della variante ed in particolare le seguenti:
DENOMINAZIONE :
Variante al RU relativamente alla U.I.3P.b ed al P.P.8. Località VICIOMAGGIO.
EFFICACIA :
Essendo Variante al RU: fino alla scadenza del Regolamento Urbanistico;
L’area oggetto di studio risulta ubicata nel Comune di Civitella in val di Chiana, in frazione Viciomaggio,
lambita da strada provinciale, collegante l’abitato di Badia al Pino a sud-est ed il raccordo autostradale verso
Arezzo e casello A/1 omonimo a nord -ovest.
Tale area catastalmente è individuata nel Comune di Civitella in val di Chiana, Foglio 28 particelle o parte
delle particelle 441,64,350,65,349,84,353,351,339,85,352,434,147,358,284,148,367,151,360,152,
362,361,154,364,363,365,181,366,390,454,243,437.
La superficie delimitata da tale nuovo comparto risulta essere circa mq 39.337,00.
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3. OBIETTIVI DELLA VARIANTE
La proposta Variante prende spunto dalle mutate esigenze dello sviluppo industriale delle aziende attive ivi
insediate, da un venire meno dell’interesse pubblico e privato rispetto alla realizzazione delle viabilità di
distribuzione ivi previste, ed anche dalle mutate esigenze di pianificazione particolareggiata, in detta area, a
seguito dell’adozione del nuovo piano strutturale.
E’quindi sulla base di questa molteplicità di considerazioni che l’amministrazione comunale ritiene opportuna
la presente variante, la quale implicherà fra l’altro, un risparmio di territorio pedecollinare sottratto alla diretta
manipolazione ai fini dello sviluppo industriale, un notevole risparmio di investimenti pubblici e privati
derivanti dalla mancata realizzazione della strada di previsione e, la cui utilità, verrà agevolmente sostituita
dalle viabilità esistenti, senza alcun aggravio al carico urbanistico generale della zona.
Trattasi quindi di variante normativa e cartografica alle previsioni attuali della Unità Insediativa 3Pb
coordinata con il Piano Particolareggiato n. 8, per il cambio della viabilità di previsione e per la
riperimetrazione delle aree effettivamente edificabili, nonché per la individuazione degli accessi necessari al
disimpegno di tutti i lotti di nuova previsione.
La destinazione d’uso dell’area rimane quindi quella artigianale –industriale ovvero produttiva in genere, con
le eventuali quote commerciali previste o prevedibili nelle apposite norme.
Le tipologie edilizie saranno quelle dell’opificio e/o del capannone industriale, corredato o meno di palazzine
uffici e strutture tecnologiche utili alle diverse attività insediate da insediarsi ovvero consolidarsi.
Tutta l’area, come in più riprese specificato sarà accessibile direttamente dalla strada provinciale, nel suo
tratto interno all’abitato, ovvero all’area produttiva di Viciomaggio. Tale accessibilità sarà suddivisa in tanti
ingressi quanti sono i lotti da servire e corrisponderà all’incirca alla somma di quelli attuali con quelli, sempre
attualmente, previsti o prevedibili.
All’interno dei resedi pertinenziali del nuovi lotti, saranno previste, secondo le prescrizioni standard, le aree
destinate a parcheggio, ed il rispetto di ogni altro parametro urbanistico legato al resede di pertinenza.
Gli spazi di manovra all’interno dei lotti saranno ampi ed adeguati, in maniera da non interferire con il transito
della pubblica strada e con un accesso al lotto idoneo ad evitare e/o limitare in piena sicurezza stradale, lo
stazionamento su questa, per quanto momentaneo, dei mezzi, in accesso ed in uscita dai lotti stessi.
4. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE
Saranno tenuti in considerazione i seguenti elementi:
4.1. QUADRO DI RIFERIMENTO
L’area si trova a circa 10 chilometri dalla città di Arezzo, capoluogo provinciale, a circa due km dall’omonimo
casello autostradale della A/1 ed a circa quattro km dal capoluogo comunale Badia al Pino, ovvero sede
comunale del comune di Civitella in Val di Chiana; a circa due km si trova invece l’abitato della frazione
aretina di Battifolle ; a sud ovest ed a monte della viabilità provinciale si trova l’abitato storico di Tuori, altra
frazione di Civitella in Val di Chiana che dista circa km tre ; la zona si trova sulla pedecollina di quest’ultima
frazione di Tuori ed è, appunto, a confine con la strada provinciale antistante ad altre porzioni della zona
industriale locale che, a sua volta si trova in fregio alla pluri-menzionata autostrada del sole Firenze/Roma
lato corsia in direzione sud-Roma
Ci troviamo quindi ai piedi delle colline che dividono questa parte della valdichiana dal Valdarno aretino in
direzione ovest;
La zona a monte della zona industriale è storicamente agricola pedecollinare con ampie zone destinate a
seminativo arborato oltre che alla viticoltura ed alla olivicoltura in particolare, caratterizzata da case sparse e
antichi agglomerati ex rurali plurifamiliari di edilizia povera alternati con fabbricati più importanti; diffusi anche
insediamenti puntuali più recenti frutto dello sviluppo degli anni sessanta o di recuperi più odierni. Ogni
insediamento è generalmente corredato di un ampio retroterra poderale o pseudopoderale adibito di norma
alle coltivazioni sopra rammentate.
L'area si inserisce in un paesaggio antistante, in direzione est/nord-est pressoché pianeggiante, fortemente
antropizzato, più basso in quota rispetto alla strada provinciale in virtù della pendenza dolce in questo punto
di pedecollina.
In riferimento alle colture prevalenti a più vasto raggio si osserva che le zone del primo tratto a monte della
provinciale sono caratterizzate da seminativi abbastanza frammentati ed arborati ai cigli naturali od ai
confini; le aree a monte del lotto analizzato sono invece caratterizzate da olivicoltura in particolare e vigna;
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anche queste coltivazioni seguono l’andamento naturale della collina risultando frammentate anche in virtù
della frammentazione delle proprietà.
Le zone a valle della strada provinciale e quindi della nostra area sono caratterizzate dalle stesse tipologie
insediative e di antropizzazione; dal punto di vista colturale si nota netta prevalenza delle colture seminative
con campi molto più estesi e regolari frutto delle antiche bonifiche e della razionalizzazione legata a queste
ed alla natura pianeggiante del terreno.
Immediatamente a ridosso della provinciale si nota la tipica proliferazione di abitato costellato o intervallato
dalle attività produttive medio piccole e case allineate alla viabilità. Ai margini dell'abitato di Viciomaggio ed
antistante all’area analizzata risaltano gli stabilimenti della ditta CEIA elettronica industriale, una realtà
economica in continua espansione, anche edilizia; a fianco della stessa nostra area risaltano invece gli
stabilimenti della ditta MA.CE.VI. per la produzione di manufatti cementizi di tipo vibrato. Fra le altre attività
limitrofe, parte di stabilimenti CHIMET, per recupero metalli, un albergo di circa 32 camere e varie altre
attività meccaniche, orafe, galvaniche e quant’altro.
Nel contesto sopra descritto l'intervento previsto in variante risulta coerente con le tipologie insediative
esistenti in particolare nella nostra specifica zona di pedecollina marginale alle viabilità principali ed in piena
zona industriale attiva. L’area comprende attività industriali produttive quali, E.B. Metal per lavorazioni
metalliche e sagomatura lamiere, Crocini, magazzini alimentari, CEIA elettronica industriale ed piccolo lotto
libero di previsione storica.
L'area caratterizzata dagli usi del suolo sopra enunciati e ben integrati con l’ambiente antropizzato
circostante è quindi adatta ad accogliere una migliore distribuzione delle attività produttive di tipo artigianale
industriale ivi insediate; per questi motivi l’intervento insediativo risulta essere corretto e compatibile, ed i
suoi effetti nel contesto attuale, minimizzati ovvero migliorativi, rispetto all’attualità, con l’obbiettivo quindi di
tutelare l’equilibrio biologico che lo caratterizza.
4.2. INFLUENZA CON ALTRI PIANI
La presente variante urbanistica non ha incidenza con i piani programmi che compongono la strumentazione
urbanistica dell’area, in particolare con:
Piano di Indirizzo Territoriale Regionale (PIT)
Coerenza con il P.I.T. regionale : la valutazione di coerenza è redatta sulla base della Delibera di Consiglio
Regionale n. 58 del 1/07/2014 “Integrazione del Piano di Indirizzo territoriale (PIT) con valenza di piano
paesaggistico. Adozione ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05 n. 1” e ai sensi dell’art. 38 Misure generali di
salvaguardia, all’interno del quale è specificato che, dalla data di approvazione della delibera sopra
richiamata, le varianti al RU non possono contenere previsioni in contrasto con gli obiettivi di qualità delle
schede di ambito e che gli atti di governo del territorio sono adottati nel rispetto delle prescrizioni contenute
nel PIT.
Ai fini della valutazione di coerenza è stata esaminata la scheda di Ambito di Paesaggio n.15 Piana di
Arezzo e Val di Chiana, che contiene la descrizione e la disciplina del territorio con riferimento alle seguenti
invarianti:
Invariante 1 - I caratteri idro-geo-morfologici dei bacini idrografici e dei sistemi morfogenetici;
Invariante 2 - I caratteri ecosistemici del paesaggio;
Invariante 3 - Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, urbani e infrastrutturali;
Invariante 4 - I caratteri morfotipologici dei sistemi agro ambientali dei paesaggi rurali.
In relazione agli obiettivi di qualità e alle direttive del PIT, si conclude che la variante al Regolamento
Urbanistico in oggetto è coerente con il PIT avente valenza di piano paesaggistico ai sensi dell’art. 143 del
Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, adottato con DCRT 58 del 1/07/14, in quanto:
1) non contiene previsioni in contrasto con gli obiettivi della scheda di ambito n. 15 Piana di Arezzo e
Val di Chiana;
2) non interessa beni paesaggistici di cui all’art. 136 (aree di notevole interesse pubblico) e art. 142
(aree tutelate per legge) del d.lgs. n.42/2004.
Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP)
Coerenza con il P.T.C.P.: la coerenza della presente variante rispetto al P.T.C.P. approvato dalla Provincia
di Arezzo con delibera di C.P. n. 72 del 16.05.2000 trova presupposto e verifica nel fatto che in attesa del
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PTCP il Piano Strutturale del Comune di Civitella in Val di Chiana, approvato definitivamente nel luglio 1997
con decreto 116 GRT, conteneva previsione molto caute, ma soprattutto nel fatto che in data 4/6/2013 e
stato adottato un nuovo P.S in variante di quello del 1997, ed evidentemente coerente con detto PTCP.
Piano Strutturale Vigente ( Luogo 3 Viciomaggio, Tuori e la pedecollina aretina)
Coerenza con il Piano Strutturale: all’interno della “Disciplina del sistema insediativo” l’area risulta
classificata come “Aree urbanizzate per insediamenti produttivi” In funzione di ciò è da sottolineare che l
‘area, dagli approfondimenti conoscitivi del piano, non è protetta da alcun vincolo o tutela particolare se si
esclude il corso d’acqua, Fosso Riolo, che corre ai margini a nord-ovest.
In relazione agli ulteriori approfondimenti effettuati per la variante si evince che l’area è comunque priva di
ulteriori tutele. Le nuove previsioni risultano coerenti al P.S. per quanto sopra espresso.
Regolamento Urbanistico Vigente ed adottato
Coerenza con il Regolamento Urbanistico: la variante, che consiste nella modifica delle previsioni interne
alla U.I.3P.b e P.P.8 la conferma dell’intervento edilizio ammissibile, si configura come variante al
Regolamento Urbanistico per la modifica cartografica e normativa alla Tavola 2 del R.U – Luogo 3.
Le previsioni sono confermate anche nella variante generale al RU adottata, in corso di definitiva
approvazione, anche in relazione ai contenuti dell’art. 95, 11° comma della LR 65/2014.
Piano Strutturale Adottato
Coerenza con la variante al Piano Strutturale adottata. Il progetto di variante al R.U in oggetto prevede il
recepimento delle indicazioni scaturenti dal P.S. adottato. Infatti quest’ultimo individua una zona V5.6 “Aree
di compensazione e mitigazione ambientale” da porre quale schermo naturale fra la zona industriale e la
pedecollina dell’abitato di Tuori. Il progetto di cui alla presente infatti esclude tali aree dalla edificabilità
trattandole alla stregua di un verde privato comunque non edificabile.
4.3. SVILUPPO SOSTENIBILE
L’area di intervento è lungo la Strada Provinciale che, in quella tratta collega Badia al Pino al casello
autostradale di Arezzo presso la frazione Civitellese di Viciomaggio.
Le caratteristiche del contesto urbano previste dalla variante alla U.I.3P.b e P.P.8 sono quelle della
destinazione produttiva. Tale area verrà quindi organizzata in lotti, sui quali potranno realizzarsi gli
ampliamenti produttivi delle attività già insediate ovvero piccole nuove attività produttive. La destinazione
d’uso dell’area rimane quindi quella artigianale –industriale ovvero produttiva in genere con le eventuali
quote commerciali previste o prevedibili nelle apposite norme.
Le tipologie edilizie saranno quelle dell’opificio e/o del capannone industriale corredato o meno di palazzine
uffici e strutture tecnologiche utili alle diverse attività insediate da insediarsi ovvero consolidarsi.
Tutta l’area, come in più riprese specificato sarà accessibile direttamente dalla strada provinciale, nel suo
tratto interno all’abitato, ovvero all’area produttiva di Viciomaggio. Tale accessibilità sarà suddivisa in tanti
ingressi quanti sono i lotti da servire e corrisponderà all’incirca alla somma di quelli attuali con quelli, sempre
attualmente, previsti o prevedibili.
All’interno dei resedi pertinenziali del nuovi lotti, saranno previste, secondo le prescrizioni standard, le aree
destinate a parcheggio, ed il rispetto di ogni altro parametro urbanistico legato al resede di pertinenza.
Le caratteristiche progettuali del contesto produttivo in oggetto si ispirano ad elementi già presenti nel
territorio, in particolar modo alle costruzioni ad essa limitrofe. L’altezza modesta delle costruzioni e
l’inserimento delle stesse all’interno dei lotti, secondo quanto previsto dal D.M. non comporterà un impatto
ambientale importante, ovvero emergente rispetto a quello esistente. Le condizioni ambientali del contesto
sono quindi favorevoli all’insediamento di edifici produttivi, i quali si inseriranno in modo coerente nel tessuto
urbanizzato del luogo.
4.4. PROBLEMI AMBIENTALI
Le aree pedecollinari poste a monte del percorso della strada provinciale di Pescaiola costituiscono uno dei
migliori esempi di paesaggio agricolo tradizionale del territorio comunale, caratterizzandosi per la presenza
di una agricoltura estensiva ricca di elementi lineari, quali filari alberati, siepi e siepi alberate e da un fitto
reticolo idrografico minore.
La presenza di colture estensive alternate a colture arboree con una grande densità di elementi lineari tipici
del paesaggio agrario toscano, fanno di quest’area una delle più pregiate ed occorre sottolineare l’elevato
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valore paesaggistico e storico - culturale dei sistemi collinari terrazzati ad olivo dei versanti posti a monte del
sito qui considerato.
Nell’ambito del territorio comunale il paesaggio agricolo costituisce un elemento dominante.
Complessivamente le aree agricole occupano oltre la metà del territorio comunale stesso, con una
prevalenza delle coltivazioni erbacee rispetto a quelle arboree. Oltre a prati stabili e coltivazioni eterogenee
che costituiscono una percentuale marginale del totale territorio agricolo.
Le aree agricole collinari testimoniano la secolare presenza umana che ha drasticamente modellato nel
tempo il paesaggio. Nella zona in oggetto è evidente la netta corrispondenza fra le aree agricole e le zone
caratterizzate da minore acclività, migliore esposizione e condizioni edafiche; ne sono un esempio le aree
agricole, spesso terrazzate, situate nei versanti meridionali dei rilievi collinari, come nella località di Tuori.
Diffusa anche la presenza di vigneti, soprattutto ai piedi dei rilievi collinari e nella prima zona di pianura, e di
frutteti. Questo caratteristico paesaggio agricolo, impreziosito dalla presenza di numerosi elementi lineari
(vegetazione ripariale, siepi, siepi alberate, filari alberati, altro) e da tipiche sistemazioni agricole
(terrazzamenti e ciglionamenti), costituisce una preziosa risorsa non solo economica ma anche culturale e
paesaggistica. Il paesaggio agricolo si caratterizza per alcuni elementi di vegetazione particolarmente
emergenti come le siepi che delimitano i campi, i filari alberati ( ad esempio di Gelso Morus Alba o di Pioppo
Nero Populus Nigra) lungo i percorsi poderali, di piccoli boschetti o di elementi lineari legati alla vegetazione
arborea ed arbustiva dei rii minori. Tra le specie più tipiche presenti nelle siepi e nelle siepi alberate si
segnalano le specie Acer campestre, Ulmus minor, Populus nigra, Salix alba, Quercus pubescens, Fraxinus
ornus, Prunus spinosa, Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Euonymus europaeus, Ligustrum vulgare,
Rosa canina e Rubus ulmifolius.
Gli aspetti faunistici del territorio comunale, che sono stati presi in considerazione, riguardano principalmente
la fauna vertebrata. L’analisi di questo tipo di fauna ha permesso di trarre utili indicazioni di idoneità
ambientale di numerose specie. L’elenco dei mammiferi consiste complessivamente in circa 46 specie, di cui
soltanto trenta presenti certamente nel territorio comunale. Di tutte le altre specie si possiedono notizie
scarse o riferite ad arre esterne al comune. La comunità risulta essere abbastanza ricca anche se ci sono
specie presenti anche nel resto della regione.
Relativamente agli insettivori, le conoscenze si limitano alle specie più comuni: riccio, toporagno
d'acqua,mustiolo, crocidure (minore o a ventre bianco) e talpa europea, lepre europea, e tutte le specie sotto
il completo controllo della gestione venatoria, e anche se, molti esemplari presenti derivano quasi totalmente
da immissioni programmate.
I carnivori comprendono specie piuttosto comuni come volpe, donnola e faina, ma anche specie molto
esigenti ed interessanti come il tasso e soprattutto la puzzola, tra gli artiodattili (ungulati) risultano presenti il
cinghiale, il capriolo e il daino.
Molluschi e insetti acquatici si ritrovano in gran quantità sulle sponde dei torrenti. Tra i molluschi è nota la
presenza di Salatopupa juliana, di Vertigo moulinsiana e di Vertigo angustior, mentre fra gli insetti acquatici
molto comuni risultano i Coleotteri ditiscidi, gli idrofilidi, gli Emitteri gerridi, ecc. e quelli legati per il loro
sviluppo larvale agli ambienti umidi, come ad esempio libellule. Oltre a questi insetti acquatici anche altre
emergenze ( specie di interesse regionale) tra gli invertebrati sono segnalate nel territorio comunale:
Brenthis hecate, Zerynthia polyxena e calosoma sycophanta, le prime due lepidotteri legati alle aree aperte,
la terza coleottero carabide predatore di bruchi di processionaria del pino. Sempre tra gli insetti non è raro il
cervo volante Lucanus cervo, il coleottero più grande d’Europa, specie protetta dalla regione Toscana e
anche a livello comunitario.
4.5. ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA
Non esistono problematiche derivanti dall’intervento in merito a eventuali interventi attuativi di piani
comunitari.
5. INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI SIGNIFICATIVI,
Gli effetti significativi sulla base degli obiettivi generali del piano e le aree tematiche e le componenti
ambientali di maggior interesse, sulla base dei primi elementi del quadro conoscitivo ambientale, non fanno
emergere alcuna problematica ambientale.
5.1. PROBABILITÀ, DURATA, FREQUENZA E REVERSIBILITÀ DEGLI IMPATTI.
La realizzazione del nuovo insediamento risulta adattarsi al contesto appena citato, che consiste nel
consolidamento e nella definizione di una esistente zona produttiva già viva e fiorente, e che avrà, inoltre, un
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COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
SEDE IN BADIA AL PINO (Arezzo)
(Decorato con medaglia d’oro al Valor Civile)
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Ufficio Tecnico
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aspetto architettonico in piena armonia con le costruzioni limitrofe. Particolare sensibilità sarà dedicata alla
scelta degli apparati tecnologici a servizio degli stabilimenti, andando a scegliere per quanto possibile,
sistemi ad energie rinnovabili.
Le piante e gli arbusti tolti per la realizzazione delle costruzioni e delle infrastrutture stradali eventuali
saranno rimpiazzati a cura dei proprietari in modo da stravolgere il meno possibile l’attuale condizione della
flora.
A fronte di quanto sopra citato è da evidenziare come queste criticità risultino non significative sul contesto
oggetto di studio.
5.2. CARATTERE CUMULATIVO DEGLI IMPATTI.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale del cantiere, la dimensione degli scavi sarà contenuta e limitata al
perimetro del lotto di intervento, nelle discariche autorizzate da ditte idonee, l’operatività dei lavori causerà
traffico di mezzi ridotto, prevedibili emissioni di polveri limitate e circoscritte alle ore diurne, ed emissioni
sonore udibili presumibilmente solo nelle immediate vicinanze senza interazione con la fauna. Le uniche
interferenze prevedibili in fase di esecuzione e di operatività dell’intervento residenziale in progetto sono
costituite da possibili forme di disturbo indiretto e generico e comunque non determinante nell’alterazione
dell’equilibrio biologico e acquifero.
5.3. RISCHI PER LA SALUTE UMANA O PER L’AMBIENTE
L’intervento non comporta rischi per la salute umana o per l’ambiente circostante.
5.4. ENTITÀ ED ESTENSIONE NELLO SPAZIO DEGLI IMPATTI
GEOGRAFICA E POPOLAZIONE POTENZIALMENTE INTERESSATE).
(AREA
La variante non comporterà alcun effetto ambientale rilevante in quanto il numero di abitanti che andranno
ad insediarsi, risulta troppo esiguo per modificare significativamente l’equilibrio esistente, veicolare ed
energetico (in particolare in termini di risorse idriche), inoltre gli immobili che verranno realizzati avranno
probabilmente caratteristiche da non necessitare di un intervento invasivo nel sottosuolo, così da interferire
con le falde acquifere o la biodiversità. La superficie del piano non occupata dagli immobili, sarà resa il più
possibile permeabile all’acqua tramite l’utilizzo di pavimentazione in autobloccaggio con fughe inerbate o con
mattoncini del tipo autobloccanti, oltre a provvedere anche alla possibilità dell’inserimento di aiuole verdi che
verranno irrigate con un impianto di raccolta di acque piovane.
L’intervento riguarda una modesta parte del territorio comunale e vista la limitata estensione dell’intervento,
l’entità sulla popolazione non è significativa.
5.5. VALORE E VULNERABILITÀ
INTERESSATA A CAUSA:
DELL’AREA
CHE
POTREBBE
ESSERE
- delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale;
- del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite;
- dell’utilizzo intensivo del suolo;
Il principio sotteso alla progettazione dell’insediamento produttivo avrà caratteristiche architettoniche che
non mostrino problematiche rilevanti ai fini della presente valutazione di incidenza, considerando che le
misure di compensazione necessarie per integrare il progetto con il contesto, sono già presenti nella
concezione progettuale con la quale esso è stato studiato.
L’intervento edilizio risulta quindi concepito con il fine del rispetto ambientale e con i principi progettuali su
cui si fonda, in quanto vuole minimizzare il più possibile la sua incidenza sull’ambiente.
5.6. IMPATTI SU AREE O PAESAGGI RICONOSCIUTI COME PROTETTI A
LIVELLO NAZIONALE, COMUNITARIO O INTERNAZIONALE.
L’intervento in oggetto non ricade su aree o paesaggi oggetto di protezione a livello comunitario e nazionale.
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