NODO CRITICO: AD01 Adda - Autorità di bacino del fiume Po

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NODO CRITICO: AD01 Adda - Autorità di bacino del fiume Po
NODO CRITICO: AD01 Adda
Val Pola - Spriana - T. Mallero a Sondrio - Adda da
Tirano alla confluenza in lago di Como e Pian della
Selvetta - Val Tartano
Sondrio
CORSO D’ACQUA: F. Adda
MILANO
TRATTO: Vari
TORINO
LUNGHEZZA DEL TRATTO: 66,9 km (Adda da Tirano
al lago)
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SUPERFICIE FASCIA FLUVIALE B: 30,5 km (Adda da
Tirano al lago)
COMUNI INTERESSATI
Gera Lario, Sorico.
Colico.
Albosaggia, Andalo Valtellino, Ardenno, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Buglio in Monte,
Caiolo, Caspoggio, Castello dell'Acqua, Castione Andevenno, Cedrasco, Cercino, Chiesa in Valmalenco, Chiuro,
Civo, Colorina, Cosio Valtellino, Dazio, Delebio, Dubino, Faedo Valtellino, Forcola, Fusine, Grosio, Grosotto,
Lanzada, Lovero, Mantello, Mazzo di Valtellina, Montagna in Valtellina, Morbegno, Piantedo, Piateda, Poggiridenti,
Ponte in Valtellina, Postalesio, Rogolo, Sernio, Sondalo, Sondrio, Spriana, Talamona, Teglio, Tirano, Torre di
Santa Maria, Tovo di Sant'Agata, Traona, Tresivio, Valdisotto, Vervio, Villa di Tirano.
POPOLAZIONE RESIDENTE* : 139.469
NUMERO ISTITUZIONI* : 215
ABITAZIONI TOTALI* : 73.605
NUMERO ADDETTI ISTITUZIONI* :10.200
NUMERO U.L. IMPRESE* : 9.707
SAU (ha)* : 57.490,60
NUMERO ADDETTI IMPRESE* : 36.509
* (riferiti all’intero territorio dei Comuni interessati - fonte dati Istat 1991)
1.1 Caratteri geomorfologici
Val Pola e Spriana: le caratteristiche geologiche dei complessi montuosi presenti nel territorio
sono date dalla presenza di rocce metamorfiche ed intrusive e ,limitatamente, da rocce sedimentarie;
inoltre sono presenti alcune discontinuità tettoniche ed alcuni sistemi di faglie che influiscono
direttamente sulla condizione di instabilità dei fenomeni franosi delle suddette località.
Torrente Mallero: il tratto d'asta dal ponte sulla strada provinciale a valle dell'abitato di Torre di
Santa Maria fino a Scilironi è caratterizzato dalla presenza di intensi fenomeni erosivi su entrambe
le sponde, mentre in prossimità di Tornadù sono presenti intensi sovralluvionamenti.
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NODO CRITICO: AD01 Adda
F. Adda
Fiume Adda: da Tirano al ponte in località Stazzona il corso d'acqua è rettificato e artificializzato
da opere di difesa continue su entrambe le sponde; non sono presenti variazioni planimetriche
significative recenti.
Dal ponte in località Stazzona a Sondrio l'andamento del corso d'acqua è vincolato. In alcuni casi,
in seguito a fenomeni di abbassamento del profilo di fondo, si osserva la disattivazione di barre
laterali, trasformate in golene stabili, oltre alla disattivazione di rami e canali secondari. Estesi
rami secondari in sinistra all'altezza dell'abitato di Tresenda si sono disattivati nel corso dell'ultimo
trentennio.
Da Sondrio alla confluenza al lago di Como il corso d'acqua ha andamento rettilineo o debolmente
sinuoso, con un breve tratto a meandri in prossimità di Dubino. Il grado di regimazione è consistente
con il sistema di difese spondali e arginature pressoché continuo.
Val Tartano: caratterizzata da intensi fenomeni di trasporto solido principalmente originati dalla
frana "Pruna" e da numerosi movimenti franosi di minore entità; la suddetta frana inoltre alimenta
il grande conoide ubicato nelle immediate vicinanze del centro abitato di Talamona.
1.2 Caratteri geografici e territoriali
L'ambito territoriale della Valtellina riguarda, dal punto di vista amministrativo, l'intera provincia
di Sondrio, la parte nord della provincia di Como e quella parte della provincia di Lecco corrispondente
all'area dell'Alto Lario.
La porzione sopralacuale del bacino idrografico si identifica sostanzialmente con l'area alpina e
prealpina della Lombardia, con esclusione del settore varesino. Le strutture orografiche fondamentali
sono la catena delle Alpi Retiche Occidentali a nord del solco vallivo della Valtellina e le Prealpi
Orobie a sud di esso. Entrambe le catene sono caratterizzate da importanti gruppi montosi. Gli
apparati glaciali del bacino risultano di notevole estensione.
La struttura portante del reticolo idrografico è costituita dai fiumi Adda e Mera, che confluiscono
entrambi nel lago di Como all’estremità settentrionale. Una serie di affluenti secondari, con decorso
quasi ortogonale a quello delle aste principali, si innesta sul reticolo principale. I principali affluenti
in destra idrografica del fiume Adda sono i torrenti Viola, Poschiavino, Mallero, Masino e in sinistra
i torrenti Tartano, Madrasco, Venina (vedi Tav. “Caratteri fisiografici e territoriali”).
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NODO CRITICO: AD01 Adda
F. Adda
1.3 Caratteri idrologici e idraulici
Le elaborazioni idrologiche forniscono per il sistema idrografico della Valtellina le seguenti portate
riferite ai diversi tempi di ritorno.
Corso
d’acqua
Prog. (km)
Adda
Adda
Sopralacuale
Adda
Bacino
idrografico
Sezione
Superficie
Q20
Q100
Q200
Q500
3
m /s
3
m /s
3
m /s
m /s
906
530
750
830
950
Sondrio
1.932
980
1.290
1.430
1.600
Masino
2.344
1.050
1.380
1.530
1.710
2.598
1.070
1.410
1.560
1.750
Denomin.
Km
2
46.487
Tirano
Adda
Sopralacuale
73.778
Adda
Adda
Sopralacuale
91.815
Adda
Adda
Sopralacuale
113.402
Fuentes
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1.4 Assetto attuale del sistema difensivo
L'attuale livello di protezione esistente si è definito in misura significativa a seguito dell'alluvione
del luglio 1987 ed è il risultato di interventi realizzati con carattere di urgenza immediatamente
dopo l'evento alluvionale e di opere realizzate in attuazione dello Stralcio di Schema previsionale
e programmatico approvato a seguito della legge n. 102/90.
E' possibile distinguere opere o complessi di opere di carattere strategico nei confronti della
sicurezza di ampi settori del bacino idrografico e opere realizzate con fini di protezione locale di
insediamenti e infrastrutture.
Le opere di sistemazione di carattere più rilevante sono localizzate nell'area corrispondente alla
frana di Val Pola, nell'area soggetta al rischio di crollo della frana di Spriana, nonché lungo l'asta
del fiume Adda.
Partendo dal settore di testata del bacino si evidenzia l'insieme di opere di sistemazione
dell'area di Val Pola, realizzate a seguito dell'evento alluvionale del 1987. Esse influiscono
sull'assetto idraulico e idrogeologico dell'intero fondovalle della Valtellina, da Sondalo a
Sondrio.
Gli interventi di sistemazione ad oggi realizzati concernono due gallerie con funzione di
by-pass, dimensionate per lo smaltimento di una portata di 500 m³/s, un canale provvisorio
sul corpo di frana, un argine di contenimento dei detriti provenienti dal corpo di frana e
una serie di opere di consolidamento del piede della frana (briglie e soglie). E' inoltre
attivo un sistema di monitoraggio dei fenomeni di instabilità residua del
versante.
Nell'ambito del bacino del Mallero, sul versante in sponda destra, è stato parzialmente
realizzato il by pass del torrente tra Scilironi e Forra delle Cassandre, con funzioni di
convogliamento dei deflussi del Mallero a seguito dell’eventuale distacco della frana di
Spriana e dell’occlusione dell’alveo.
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F. Adda
Le opere di sistemazione idraulica del fiume Adda sono localizzate con carattere
quasi continuo nel tratto di fondovalle a monte e a valle di Val Pola; esse sono rivolte oltre
che alla difesa degli abitati e delle infrastrutture viarie e ferroviarie lungo il fondovalle, alla
regimazione del trasporto solido e alla stabilizzazione al piede dei versanti adiacenti all'alveo.
In corrispondenza dell'abitato di Tirano si rileva presenza di argini a carattere continuo
(muri spondali) e di opere di stabilizzazione del fondo alveo; inoltre sono presenti rilevati
arginali nel settore compreso tra la confluenza del torrente Poschiavino e la località Stazzona,
oltre che in destra, tra San Giacomo e Chiuro; da valle di Chiuro sono presenti rilevati
arginali nel tratto canalizzato a valle di Berbenno Valtellina; nel tratto da Masino al lago di
Como sono presenti arginature a tratti estese e consistenti tratti canalizzati
(vedi Tav. “Interventi di piano”).
1.5 Fenomeni di dissesto nel corso di piene recenti
Novembre 2000
In occasione dell’evento di piena si sono verificati allagamenti delle aree del fondovalle del F. Adda
prossime ai versanti accompagnati da fenomeni di trasporto di massa lungo la rete idrografica e sui
conoidi.
Novembre 1994
Il fenomeno di piena ha interessato in modo marginale l’area del nodo critico senza produrre dissesti
di rilievo
In linea generale le criticità sul bacino idrografico sono riconducibili a :
diffusi fenomeni di elevato trasporto solido, con conseguente rischio di riduzione
dell'officiosità idraulica delle sezioni canalizzate in corrispondenza degli abitati di fondovalle
o sui conoidi situati agli sbocchi vallivi;
inadeguata funzionalità delle opere di sistemazione nelle aree in conoide;
movimenti gravitativi di versante di rilevanti proporzioni per i quali le sistemazioni
realizzate non garantiscono un’adeguata sicurezza per gli abitati sottostanti, anche in termini
di apporto solido alle aste torrentizie;
parziale efficienza dei sistemi di terrazzamento dei settori inferiori dei versanti, lungo
il fianco vallivo in destra idrografica dell'Adda; tali terrazzamenti proteggono gli abitati
sottostanti dalle frane per fluidificazione dei terreni superficiali.
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F. Adda
insufficiente funzionalità delle opere di stabilizzazione del fondo e intercettazione del
trasporto solido sull’asta del F. Adda a monte dell'abitato di Tirano;
inadeguato livello di protezione dalle piene sull’asta del F. Adda tra Tirano e la confluenza
in lago di Como.
Oltre all’asta dell’Adda, le condizioni di criticità e di rischio sono particolarmente rilevanti in alcuni
nodi critici:
Frana di Val Pola: non è ancora stato realizzato un assetto definitivo dell’area rispetto al
convogliamento dei deflussi di piena del F. Adda e alla stabilizzazione del versante franoso;
Frana di Spriana: non è stato completato il sistema di by-pass del T. Mallero, per la messa
in sicurezza dell’area, nell’ipotesi del collasso di versante in frana;
T. Mallero: le condizioni di dissesto sono collegate prevalentemente ai fenomeni di trasporto
solido e sovralluvionamento nel tratto terminale con rischio idraulico particolarmente
elevato in corrispondenza dell’abitato di Sondrio;
Conoide del T. Tartano: le condizioni di rischio riguardano i fenomeni di trasporto di massa
e di sovralluvionamento che possono interessare l’abitato di Talamona.
3.1 Assetto morfologico e idraulico di progetto
Per il F. Adda l’assetto di progetto conferma l’attuale sistemazione, con l’obiettivo di adeguare il
sistema difensivo rispetto alle condizioni di sicurezza.
La portata di progetto rispetto alla quale dimensionare il sistema difensivo è quella con tempo di
ritorno di 200 anni.
3. 2 Interventi principali di piano
Gli interventi strutturali da realizzare per il conseguimento dell'assetto di progetto sui nodi critici sono
nel seguito elencati.
Nodo critico di Val Pola
La sistemazione idraulica esistente affida lo smaltimento delle portate di piena, fino a 500 m³/s, a due
gallerie by-pass; per portate superiori, previa formazione di un invaso con pelo libero a quota 1.096
m s.m., riattiva un canale scolmatore, che attraversa il corpo dell'ammasso franato a ridosso del vallo
in terra realizzato al piede del versante destro.
Gli interventi di progetto ipotizzano l'inversione di tale sistemazione, conferendo all'alveo dell'Adda,
reinciso nell'ammasso franato, la funzione di alveo principale e utilizzando le gallerie by-pass quali
sfioratori di emergenza.
Tale ipotesi richiede ulteriori approfondimenti necessari vista la complessità dei fenomeni da controllare
e la mancanza di esperienze di sistemazioni di casi simili.
Gli interventi proposti riguardano:
scavi, riporti e sagomature per la realizzazione dell’alveo del F. Adda lungo il corpo franato
con volumi opportunamente bilanciati in modo tale da circoscrivere i movimenti di terra nella
zona di intervento e limitare le opere in calcestruzzo;
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F. Adda
eliminazione dell'attuale soglia di imbocco del canale a quota 1096 m s.m.;
protezione dell'argine di contenimento del versante destro;
miglioramento delle opere di difesa da crolli del versante destro, in corrispondenza della
frana e della zona S. Maria Maddalena - Presure;
controllo del trasporto solido di fondo e flottante dell'Adda e dei suoi principali affluenti
nell'area (torrente Massaniga, rio Presure, torrente Mala, torrente Vendrello e rio Valfine);
ripristino delle caratteristiche di naturalità dell'intera area tramite rinverdimenti delle pendici
erose e rimboschimenti, per mitigare l'impatto delle opere esistenti.
Nodo critico - Frana di Spriana
E’ individuato un insieme di interventi di prevenzione e di gestione dell'emergenza.
Gli interventi di prevenzione sono costituiti da:
completamento del by-pass realizzato con le dimensione attuali; le opere da realizzare sono
costituite da:
1. opera di presa a Scilironi;
2. rivestimento di protezione del by-pass per la sua intera lunghezza;
3. realizzazione dell’opera di scarico a Forra delle Cassandre;
messa a punto e gestione di un sistema di monitoraggio in grado di segnalare situazioni
di allarme relative sia alle condizioni idrologiche che al movimento franoso;
predisposizione di un piano di emergenza costituito da:
1. scenari di evento, possibili evoluzioni del fenomeno,precessori di evento;
2. mappe di probabile incidenza di fenomeni di frana e delle aree inondabili;
3. catalogo degli elementi a rischio;
4. organizzazione del servizio di emergenza e pronto intervento;
progettazione di un secondo by-pass in parallelo all'esistente.
Gli interventi strutturali nel periodo di emergenza sono costituiti da:
sistemazione provvisoria dell'accumulo di frana, da attuarsi in tempi brevissimi a seguito
dell'evento, per rimuovere eventuali rischi immediati connessi alla conformazione e alle
caratteristiche del materiale franato;
adeguamento del by-pass esistente tramite realizzazione di una ulteriore canna, da eseguirsi
contemporaneamente alla sistemazione della frana e da dimensionare in funzione
della soluzione adottata per la sistemazione definitiva dell'accumulo di frana; l'intervento
dipende in particolare da scelte progettuali circa la possibile sistemazione dell'accumulo
come sede dei deflussi parziali o totali del torrente.
sistemazione definitiva dell'accumulo di frana, da attuarsi in un arco di tempo pari a 1÷2
anni a seguito dell'evento, previa esecuzione delle indagini tecniche, degli studi e dei progetti
necessari;
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NODO CRITICO: AD01 Adda
F. Adda
Nodo critico - Torrente Mallero dalla confluenza del T. Torreggio a Sondrio
Le linee di assetto sono essenzialmente finalizzate alla protezione dei centri abitati di Tornadù,
Scilironi e Sondrio, secondo interventi atti a ridurre la capacità erosiva del corso d'acqua, i fenomeni
di scalzamento al piede dei versanti e i fenomeni di sovralluvionamento nella parte terminale; in
particolare gli interventi da realizzare da Tornadù a Scilironi sono:
opere di protezione spondale tramite scogliere in sponda destra (abitato di Tornadù) e, più
a valle in sinistra, nei tratti più soggetti a fenomeni erosivi;
opere di stabilizzazione del fondo alveo e di controllo del trasporto solido;
opere di ingegneria naturalistica per la riprofilatura, il rinverdimento e il rimboschimento
delle scarpate;
interventi di stabilizzazione al piede e di impermeabilizzazione dell'ammasso morenico del
versante franoso immediatamente sottostante Scilironi. Tali opere devono essere integrate
da interventi di stabilizzazione del profilo di fondo del Mallero nel tratto immediatamente
sottostante il ponte di Spriana.
In corrispondenza della frazione Cucchi Sondrio:
demolizione di due briglie che determinano il restringimento dell’alveo e realizzazione
di nuove opere di stabilizzazione del profilo di fondo e intercettazione del trasporto solido.
Nodo critico - fiume Adda da Tirano alla confluenza in lago di Como e Pian della Selvetta
Gli interventi volti al conseguimento dell'assetto di progetto sono individuati come si seguito.
Da Tirano a Masino:
adeguamento dei rilevati arginali esistenti e realizzazione di nuove opere a difesa di
abitati e infrastrutture:
- in destra a valle di Tirano, a difesa del piano di Bianzone;
- presso Villa di Tirano;
- tra Tresenda e S.Giacomo;
- nel tratto Piateda - Sondrio in sinistra e destra;
sistemazione del nodo di confluenza del T. Poschiavino;
consolidamento e/o nuova realizzazione delle opere di presidio spondale a carattere puntuale
a difesa di infrastrutture;
mantenimento della capacità di deflusso della sezione d'alveo in tutto il tratto canalizzato
a valle di Tirano e presso le zone di confluenza dei tributari minori;
stabilizzazione del fondo alveo tramite opere a carattere puntuale;
sistemazione di Pian della Selvetta mediante:
- adeguamento del rilevato arginale ad argine tracimabile;
- adeguamento del canale di bonifica allo smaltimento dei soli apporti provenienti dal
versante destro;
- adeguamento dello scarico in Adda del canale di bonifica risolvendo l'intersezione con il
canale di derivazione della centrale tramite il sifonamento dello stesso.
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NODO CRITICO: AD01 Adda
F. Adda
Da Masino alla confluenza in lago di Como:
realizzazione di nuova arginatura in destra in prossimità delle località Ponte di Ganda e
Dubino;
ripristino della stabilità delle sponde, recuperando la funzionalità delle opere di difesa
esistenti nei punti in dissesto;
mantenimento della capacità di deflusso della sezione d'alveo mediante la movimentazione
di inerti da effettuarsi principalmente nei pressi dei centri abitati e in corrispondenza delle
confluenze dei corsi d'acqua minori;
trasformazione dell'argine destro di seconda categoria in argine tracimabile (anche tramite
abbassamento del ciglio arginale) in prossimità dell'area di Pian della Selvetta ed esecuzione
di un argine di contenimento adiacente al rilevato ferroviario della linea Lecco Chiavenna.
Nodo critico - conoide di Val Tartano
Gli interventi di sistemazione del nodo prevedono quanto segue.
Tra il bacino idroelettrico di "Campo Tartano" e la stretta di Donadei:
realizzazione di opere trasversali per la stabilizzazione del profilo di fondo a monte del corpo
di frana;
realizzazione di vasche di deposito del trasporto solido;
realizzazione argine di contenimento al piede della frana.
A difesa di Talamona:
sistemazione delle opere trasversali esistenti;
rinalveamento del torrente nel settore di conoide;
realizzazione di un vallo in sinistra idraulica, integrazione delle opere di difesa in sinistra
del suddetto vallo tramite barriera arginale in rilevato e scogliera .
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