Diapositiva 1 - Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva
Transcript
Diapositiva 1 - Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva
Tecniche di allevamento, riabilitazione e rilascio in natura delle specie di chirotteri più frequentemente ricoverate presso i CRAS italiani nel rispetto della normativa vigente MARIA TIZIANA SERANGELI Laboratorio di Ecologia Applicata e Sistemi Dinamici Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli “Federico II” Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Recupero e riabilitazione Secondo quanto definito dall’International Wildlife Rehabilitation Council il recupero e la riabilitazione della fauna selvatica consiste in quel processo mediante il quale animali selvatici feriti, orfani o in difficoltà riacquistano le autonome capacità di sopravvivenza in natura Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Recupero e riabilitazione in Italia Cosa sono i CRAS/CRFS Sono strutture dedicate al soccorso, cura e riabilitazione di animali selvatici ritrovati feriti o in difficoltà. Attività: - primo soccorso e stabilizzazione dell'animale - cura - riabilitazione alla vita selvatica Figure professionali: importante la collaborazione tra Veterinario e zoologo Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Recupero e riabilitazione in Italia Aspetti normativi Legge n. 157 del 1992 • art. 1 comma 3: le Regioni e le Province Autonome dispongono delle norme relative alla gestione e alla tutela della fauna selvatica. • art. 4 comma 6: le norme emanate dalle Regioni devono ordinare i temi del soccorso, detenzione temporanea e successiva liberazione di fauna selvatica in difficoltà. • art. 4 comma 6: art. 28 comma 3: la detenzione temporanea di fauna selvatica viva è concessa esclusivamente a quelle strutture, autorizzate dalle regioni, dove si eseguano la cura e la riabilitazione. Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Recupero e riabilitazione in Italia Chi se ne occupa? Centri Recupero Fauna Selvatica (CRFS o CRAS) e/o Esotica (CRASE). Purtroppo non esiste un elenco ufficiale su scala nazionale. Gestiti da: Regioni, Province, CFS, WWF, LIPU, ENPA, Legambiente; Enti Parco; altre associazioni locali. Inoltre partecipano a vario titolo: associazioni che non gestiscono direttamente CRAS; ambulatori veterinari; privati cittadini. CONSEGUENZE: distribuzione disomogenea sul territorio nazionale e differenze del servizio offerto (gradiente nord-sud) Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Recupero e riabilitazione: perché i pipistrelli? Aspetti normativi Direttiva Habitat I chirotteri sono tutelati da: Tutte le specie di chirotteri italiane - legge 157/92 - Convenzione di Bonn e di Berna sono inserite nell'allegato IV della Direttiva Habitat: “Specie animali - Direttiva Habitat di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa” In caso si voglia procedere ad attività non direttamente connesse al recupero e alla riabilitazione sarà necessario richiedere autorizzazione in deroga a quanto previsto dal DPR 357/97 (decreto di recepimento della Dir. Habitat). Ad es.: prelievi campioni biologici finalizzati ad analisi genetica, marcatura degli esemplari rilasciati. Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Recupero e riabilitazione L'UOMO HA SPESSO LE SUE RESPONSABILITA' Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 I numeri in rosso rappresentano le predazioni da gatto domestico RICOVERI 2009-2011 IN 4 CRFS LIPU ad juv Pipistrello albolimbato (P. kuhlii) 150 (38) 331 (4) Pipistrello di Savi (H. savii) 120 (35) 171 (7) Molosso di Cestoni (T. teniotis) 14 (2) 22 (0) Pipistrello nano/pigmeo (P. pipistrellus/pygmaeus) 5 (5) 37 (2) Serotino comune (E. serotinus) 4 (1) 1 (0) Nottola di Leisler (N. leisleri) 3 (2) 2 (1) Orecchione bruno (P. auritus) 2 (1) 2 (0) Miniottero (M. shreibersi) 2 (2) 0 Pipistrello di Nathusius (P. nathusii) 1 (1) 0 0 1 (0) Vespertilio di Natterer (M. nattereri) 1 (1) 0 Ferro di cavallo minore (R. hipposideros) 1 (1) 0 Specie non determinata 38 (10) 104 (2) TOT 341 (99) 671 (16) Vespertilio di Bechstein (M. bechsteinii) Ancillotto L. et al., Curiosity killed the bat: domestic cats as bat predator. Mammal. Biol. 2013 Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Specie più frequenti Pipistrellus kuhlii Pipistrello albolimbato Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Specie più frequenti Hypsugo savii Pipistrello di savi Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Cause del ritrovamento ORFANI DEBILITAZIONE PREDAZIONE TRAUMI GIUGNO – LUGLIO: neonati - giovani in svezzamento LUGLIO – AGOSTO: giovani già svezzati TUTTO L'ANNO: adulti Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Neonato Nudo Da metà giugno a metà luglio Foto: Leonardo Ancillotto Eta’: 3/4 giorni Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 TENTARE IL REINSERIMENTO IN COLONIA Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Se il reinserimento non è possibile... I pipistrelli sono mammiferi quindi fino allo svezzamento..... Foto: Bat World Sanctuary LATTE: Royal Canine 1st age (Babydog milk) NO LATTE DI MUCCA O ALTRO LATTE IN POLVERE EMERGENZA: LATTE DI CAPRA INTERO FRESCO (TIEPIDO) diluito con acqua 1:1 – per i primi due pasti, poi puro Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Alimentazione Addome in linea con le spalle TEMPI: CONTROLLO OGNI 2 ORE (CIRCA), con sospensione durante la notte, 5 - 7 pasti al giorno Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Alimentazione NO SI Attenzione: soffocamento o polmonite ab ingestis Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Dopo il pasto Cotton-fioc o pezzetto di stoffa; acqua TIEPIDA. Siringhe e cannule sempre pulite (bollitura) Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Ricovero Materiali: Materiali terracquario (in emergenza scatola di cartone); carta assorbente; panno cotone; serpentina o tappetino elettrico (borsa acqua calda). • NO: OVATTA; STOFFA O LANA “PELOSA” Temperatura: minimo 25°- massimo 35° Foto di L. Ancillotto Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Legami sociali Esperimento - neonati (P. kuhlii) associati in gruppi di allevamento e mantenuti insieme per le prime 6 settimane di vita; Foto di L. Ancillotto Foto di L. Ancillotto Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Legami sociali Esperimento - trasferiti in stanza per riabilitazione e lasciati liberi di interagire - gli animali appartenenti allo stesso gruppo di allevamento hanno mostrato maggior numero di interazioni amichevoli Foto di L. Ancillotto Foto di L. Ancillotto Ancillotto L. et al. (2012) Spatial proximity between newborns influences the development of social relationships in bats. Ethology 118 (1-10) Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Giovane ETA’: 3/4 settimane Ala aperta controluce sono evidenti le cartilagini di accrescimento in prossimità delle articolazioni Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Manipolazione NO SI Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Camole della farina (Tenebrio molitor) ALIMENTAZIONE PER GIOVANI E ADULTI Alimentazione camole: Mela, carota, insalata Crusca Vitamine (Protovit e VMP tabs per cani) Calcio (Dydrogil gocce) FORMULA DI EMERGENZA: 1 vasetto omogeneizzato manzo + 1/3 vasetto omogeneizzato banana + 1 uovo crudo intero (tuorlo e chiara). Congelare immediatamente. Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Ricovero GIOVANI E ADULTI Misure raccomandate per specie di piccole dimensioni: 40x25x25 cm - zona buia - possibilità di appendersi e con soffitto sufficientemente alto (muso non deve toccare il pavimento) - la larghezza deve essere tale da permettergli di stendere entrambe le ali senza che la punta tocchi i bordi - specie di climi temperati: mantenuti a temperatura tra 20 e 25 C° - neonati: mantenuti a temperatura tra 25 e 35 C° - animali sociali: possibilmente più individui insieme Bat Care Guidelines (2008) e Bat Care Guidelines update (2013) – Bat Conservation Trust Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Ricovero GIOVANI E ADULTI Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Ricoveri invernali: attenzione alle femmine! Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Letargo e accoppiamenti ! Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Tecniche di riabilitazione e rilascio in natura delle specie di chirotteri più comunemente ricoverate presso i CRAS Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Firenze – 22 giugno 2012 Riabilitazione giovani Foto di L. Ancillotto Self-feeding importante per la gestione degli animali durante la riabilitazione Foto di L. Ancillotto Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Riabilitazione Dimensioni: 30 mq con soffitto alto almeno 2 metri Alcuni dimostrano difficoltà in self-feeding Foto di L. Ancillotto Mangiatoie sotto le bat box risultano preferite Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Prova di volo Dopo 12 giorni la prova di volo: 10 minuti di volo continuato Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Rilascio Bat box SELEZIONE DEL SITO - Vicinanza corso o specchio d'acqua per bere e cibo - specie antropofile utilizzano edifici come rifugio - vicinanza con colonie note (possibilità di accettazione in colonie selvatiche) - tarda estate (NO inverno) - utilizzo bat box garantisce un rifugio idoneo e sicuro - inserire gli animali da liberare prima che faccia buio - verificare le condizioni meteo Serangeli M. T. et al., The post-release fate of hand-reared orphaned bats: survival and habitat selection. Animal Welfare (2012) Corso della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Roma 22 novembre 2013 Grazie per l’attenzione!!! Foto di L. Ancillotto Domande? Foto di L. Ancillotto