Progetto nelle scuole
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Progetto nelle scuole
Progetto nelle scuole KENYA SOMMARIO 1. Chi siamo 2. Contesto d’intervento 3. Le aree d’intervento 4. Obiettivi 5. Beneficiari 6. L’intervento di AMREF 7. Studiare in un ambiente salubre: aule sicure e banchi per i bambini del KENYA La salute passa attraverso l’acqua pulita: le cisterne per la raccolta di acqua piovana 8. 9. Il miglioramento delle condizionii sanitarie: la costruzione di serviz igienici nelle scuole Il futuro dell’Africa é in Africa. Chi siamo AMREF è la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, che opera in Africa Orientale. Dalla sua fondazione a Nairobi nel 1957 promuove e gestisce ogni anno 140 progetti di sviluppo sanitario in 6 paesi, impiegando oltre 800 persone, di cui il 97% africane. L’unicità di AMREF risiede nel suo essere un’organizzazione pienamente africana, impegnata per uno sviluppo autonomo del continente, la sua identità africana è essenziale per trovare soluzioni adeguate e sostenibili. Il lavoro nel campo della prevenzione, dell’educazione alla salute e della formazione di personale locale mira sempre a generare benefici permanenti. AMREF, nel 2005, ha vinto il Bill and Melinda Gates Award per la salute globale perché “è più che una voce in Africa. AMREF è azione. Ha appreso come migliorare veramente la salute in Africa chiedendo direttamente agli africani cosa fare e come farlo al meglio”. Anche in Italia AMREF da voce ai protagonisti delle sfide del continente africano perché raccontino le loro soluzioni concrete e contribuiscano ad abbattere le barriere tra povertà e speranza, fra preconcetti e conoscenza. 3 Contesto d’intervento Il Kenya, per antonomasia il paese del “mal d’Africa”, da sempre conosciuto in tutto il mondo per la varietà dei suoi meravigliosi paesaggi, per gli incantevoli tramonti che hanno conquistato milioni di occidentali, per i ricchi safari e per i piacevoli soggiorni che si possono trascorrere nelle rinomate località balneari, viene costantemente ricordato dalla Comunità Internazionale anche per le sue croniche emergenze. In particolar modo nelle zone rurali del Paese, dove AMREF interviene con progetti idrici e di promozione della salute, le comunità locali vivono in condizioni disagiate, con servizi igienici e sanitari inadeguati e in una situazione di carenza d’acqua potabile aggravata da lunghi periodi di siccità. Anche le scuole sono fatiscenti, prive dei servizi di base e che non garantiscono gli standard igienico-sanitari minimi. Ciò desta preoccupazione, soprattutto AMREF interviene attraverso il miglioramento delle strutture scolastiche esistenti e la costruzione di nuove aule, di cisterne per l’acqua potabile, di servizi igienici adeguati e la diffusione e l’insegnamento di pratiche igienico-sanitarie corrette rivolte a bambini e docenti. sapendo che l’età media della popolazione in Kenya è di 18 anni1 e che il 43% degli abitanti ha un età inferiore ai 15 anni2; il che signifi sign nifica che poco meno della metà della popolazione è in età scolastica e che necessita di struttu strutture adeguate che siano in grado di rispondere alle es sigenze legate alla ggiovane età e che permettano a questi ragazzi di esigenze percorrere un comp completo ed adeguato ciclo di studi. La situazione è ulte ulteriormente peggiorata dopo il 2003 anno in cui in Kenya, a seguito di uun percorso che ha avuto inizio dall’indipendenza del Paese dagli inglesi nel 1963 e durato quaranta anni, il Governo Kibaki – nel rispetto delle promesse fatte durante la campagna elettorale – ha finalmente sancito la gratuità e l’obbligatorietà dell’Istruzione Primaria in tutto il territorio nazionale prevedendo, inoltre, un programma di riforme, volto a mi migliorare l’intero sistema scolastico di primo livello (Free Primary School School). Se e, da un lato, ciò ha permesso a milioni di bambini di tornare a scuola, Se, da all’altro, in assenza di un efficace intervento di riorganizzazione scolastica dall’altro, - a causa dell’inidon dell’inidoneità delle previste riforme -, ha condotto ad un aaumento umento dell’inadegu dell’inadeguatezza delle strutture scolastiche e all’insufficienza del personale sscolastico. All’aumentare degli studenti - in media da 50 a 70 alunni per classe - non si è registrata, infatti, una corrispond corrispondente crescita del corpo docente, delle attrezzature, dei mate materiali scolastici e dei servizi igienici necessari. La scuo scuola dovrebbe essere un’oasi protetta per i bambini, un lu luogo dove possano sentirsi al sicuro dai pericoli della strada, dove abbiano la possibilità di apprendere cr e crescere serenamente. Dopo la famiglia è il principale 1 World Health Organization, World Health Statistics 2011. 2 Vedi nota n.1. 4 istituto che accompagna la crescita di un individuo per un lungo periodo di tempo contribuendo alla formazione della sua personalità e allo sviluppo delle sue capacità. In Kenya, come in tanti altri paesi in via di sviluppo, invece, la scuola, troppo spesso diviene un luogo insalubre, con aule fatiscenti e sovraffollate e servizi igienici insufficienti, dove i bambini si ammalano frequentemente con la conseguente impossibilità a seguire con regolarità un completo percorso di studi. Per questo AMREF ha deciso di intervenire in questo ambito con azioni mirate, al fine di portare avanti in modo efficace un progetto in grado di diffondere salute e benessere tra le popolazioni più svantaggiate dell’Africa. Per raggiungere questo scopo AMREF ritiene che sia importante intervenire sostenendo direttamente i più deboli e impossibilitati a farcela da soli: i bambini. La scelta di coinvolgere la scuola nella promozione della salute e nella diffusione di comportamenti igienicosanitari adeguati è di fondamentale importanza per i bambini perché in un ambiente salutare diminuiscono le possibilità di ammalarsi e aumentano le capacità di concentrazione e d’apprendimento; e per la comunità stessa perchè i bambini apprendono facilmente e diffondono al di fuori dell’ambiente scolastico, nelle proprie famiglie e nelle comunità in cui vivono le regole di igiene acquisite. Le aree d’intervento Il progetto infanzia di AMREF interviene in Kenya nei distretti di Kitui,i,, Makueni, Kajiado, Malindi e Magarini. Si tratta di aree rurali, con scarso accesso all’acqua pulita, dovee a causa dell’assenza e inadeguatezza di servizi di base, sanitari e altre infrastrutture scolastiche, la diffusione di malattie ed infezioni influisce negativamente sulla crescita dei più piccoli e contribuisce alla diffusione del fenomeno dell’assenteismo scolastico. Obiettivi L’intervento di AMREF è diretto a: • Migliorare le condizioni igienico-sanitarie e laa qualità di vita dei bambini in età scolastica dellee e aree d’intervento attraverso azioni dirette a sviluppare e potenziare le infrastrutture scolastiche e a diffondere nelle scuole pratiche igienico-sanitarie adeguate e, a migliorare allo stesso tempo la qualità di vita delle comunità in cui vivono i bambini; • Promuovere uno sviluppo sano dei bambini • Promuovere l’educazione sanitaria nelle scuole e la creazione di fonti di acqua migliorate e di attraverso il riconoscimento e la tutela del diritto all’istruzione e il diritto ad un ambiente scolastico salubre ed adeguato ad ogni tipo di esigenza legata alla crescita; servizi igienici adeguati al fine di ridurre l’incidenza di malattie infettive e parassitarie e, attenuare, così, i frequenti fenomeni di assenteismo e abbandono scolastico. 5 Beneficiari Beneficiano del progetto, i bambini e le bambine delle scuole dei distretti di Kitui,, Makueni, Kajiado, Malindi e Magarini in cui AMREF interviene, che vivono in aree con n scarso accesso ad acqua pulita e con elevato tasso di malattie legate all’utilizzo di acqua contaminata e all’assenza di igiene. Beneficiano inoltre di questo intervento tutti gli Insegnanti formati sulla prevenzione sanitaria e per diventare a loro volta formatori di altri insegnanti e i Genitori dei bambini che una volta formati faranno parte dei Comitati di Gestione della scuola. L’intervento di AMREF AMREF è presente in Kenya dalla seconda metà degli anni novanta e fin dall’inizio ha incentrato i suoi progetti sulla promozione della salute in Africa. La particolarità del suddetto intervento consiste nella scelta di affiancare alla costruzione nelle scuole di aule, di cisterne per l’acqua potabile e di servizi igienici – separati per maschi e femmine – percorsi formativi per adulti e bambini al fine di diffondere tra essi la conoscenza di pratiche igienico-sanitarie adeguate e promuovere un corretto uso dei servizi igienici e idrici realizzati. Per ggarantire il raggiungimento degli obiettivi che AMREF si è prefissa, oltre alla costruzione A di strutture comunitarie adeguate è, infatti, indispensabile assicurare un corretto utilizzo delle sstrutture stesse, perché la sola implementazione ddi strutture sanitarie e idriche non è sufficiente a ggarantire la salute dei bambini, delle loro famiglie e dei membri della comunità. TIPPY TAPS – UN SEMPLICE G ESTO SALVA VITA PER MIGLI AIA DI BAMBINI AFRICANI Il semplice ge sto di lavarsi le ri durre l’incid mani può enza di malattie diar ro iche tra po lazione infa la po ntile sotto i 5 anni di quasi infezioni respir il 50% e le atorie del 25%. Tuttavia la diffi acce dere alla co ltà di fornitura di ac qu a e sapone, so nelle scuo le, co pr attutto stituisce una ba rriera per la di della prassi de ffusione l lavagg io delle mani - prima re in aula, prim di entraa dei pasti e do po aver usuf ru ito dei servizi ig ienici -. Le mani sono, infatti, molto sp esso conduttori tori patogeni tr di fata le persone, tr as mettendo batte e parassiti. In ri , virus un paese co me l’Africa, do ve inadeguati sono carenti e i servizi ig ieni ci e do ve scarse le conoscenze sono sulle corrette pr at iche di ig iene nale, ciò determ persoina una seria in ci denza delle parassitarie, de malattie rmatolog iche, re sp iratorie e diar responsabili de ro iche lla maggior pa rte delle morti infantili. IIn particolare, il progetto prevede la ppartecipazione attiva dei membri comunitari e lo sviluppo delle loro capacità attraverso attività ddi formazione e sensibilizzazione. In tale ottica, ggrazie al contributo di personale specializzato, so sono formati Educational Officers – funzionari ddesignati alla promozione della salute dal M Ministero dell’Educazione – presidi, insegnanti, comitati e associazioni scolastiche – composte da personale Per ques to AMREF ha favorito l’imp lementazione dei TI PPY TAPS nelle sc uo le. Semplici ed econ omiche stazioni di lavaggio delle mani, re alizzate con mater iali facilmente reperib ili e che non dipe ndono da fonti di acqu a corrente. Si tra tta, nello specifico, di tani che d’acqua appe se ag li alberi posti all’este rno delle aule de lle scuo le che, con un semplice gesto da parte dei bambini, rilas ciano picco le quan tità di acqua pulita. 6 scolastico e genitori – attraverso lo svolgimento di “CORSI DI EDUCAZIONE IGIENICO SANITARIA” durante i quali il personale AMREF si avvale dell’ausilio di un equipaggiamento creato – da AMREF in collaborazione con il Ministeri della Sanità del Kenya – appositamente a tale scopo. Il KIT PHASE “Personal Hygiene And Sanitation Education” (Igiene Personale e Educazione Sanitaria) è un metodo d’insegnamento ideato da AMREF e basato sull’utilizzo di materiale informativo suddiviso in cinque schede tematiche e tre livelli: 1 Igiene personale (pulizia del corpo e pratiche di igiene personale) 2 Igiene personale (parassiti interni ed esterni) Igiene dell’acqua (cause ed effetti della contaminazione dell’acqua) °LIVELLO °LIVELLO 3 del cibo (origini ed effetti della contaminazione del cibo) °LIVELLO Igiene Igiene dei rifiuti (rifiuti umani e dispositivi per la raccolta dei rifiuti) Nei distretti in cui AMREF lavora i KIT PHASE sono messi a disposizione del corpo docente di ciascuna scuola. Agli insegnanti delle suddette scuole formati – dal personale AMREF – sull’educazione sanitaria di base, sulle corrette pratiche igienico-sanitarie, su come riconoscere le infezioni più comuni tra i bambini e le frequenti carenze nutritive e, quindi, su come realizzare interventi di primo soccorso -, viene, così, affidata l’educazione igienicosanitaria dei bambini. È, infatti, importante e indispensabile, per arrivare ad un reale cambiamento in senso positivo delle abitudini igienico-sanitarie delle popolazioni locali, impartire, fin dalla giovane età, regole che garantiscano un corretto uso dell’acqua pulita e dei servizi igienici disponibili. I bambini sono per loro natura, rispetto agli adulti, maggiormente predisposti all’apprendimento e privi di preconcetti; questo li rende i principali attori di un cambiamento che crediamo sia il più ampio e positivo possibile. Saranno loro per primi, infatti, a mettere in pratica e ad insegnare nelle proprie case e, così, di famiglia in famiglia all’intera comunità in cui vivono, ciò che hanno appreso a scuola. Per questo AMREF, ritenendo l’ambiente scolastico un luogo privilegiato per la diffusione di messaggi relativi alla salute e all’igiene personale, ha ideato un metodo di comunicazione efficace ed originale attraverso i TALKING WALLS. Si tratta di veri e propri “muri parlanti” sui quali vengono riportate e spiegate con simpatiche scenette le principali norme di igiene e della cura della persona. Così tutte le superfici murarie delle scuole, sono rivestite di messaggi sulla salute e sui comportamenti corretti da porre in essere per la tutela della salute dei bambini, oltre a messaggi di promozione dei diritti dell’infanzia. 7 Studiare in un ambiente salubre: e: aule sicure e banchi per i bambini del KENYA NYA Nonostante il Governo del Kenya – attraverso il Ministero dell’Educazione azione – sia responsabile della gestione delle scuole statali, l’implementazionee di nuove strutture scolastiche esula dalle sue responsabilità. Sono, infatti, atti, i genitori degli iscritti a doversi assumere l’onere della costruzione di nuove aule e dei servizi igienici necessari a garantire un ambiente te salubre e accogliente ai loro fogli. Ciò rappresenta, però, un fardello enorme e, nella maggior parte deii casi, insostenibile per quelle famiglie che vivono in condizioni dii po povertà estrema, in contesti dove anche i servizii di base, sanitari e al altre infrastrutture sociali, risultano inadeguati o perfino inesistenti. O Ogni genitore vorrebbe che i propri figli studiassero in un ambiente sano, in strutture sscolastiche adeguate alle esigenze giovanili e non in aule fatiscenti, costituite da mura ppericolanti, fatte di fango e legno e prive d’ogni comodità, con finestre molto piccole, buie e sscarsamente ventilate – in ambienti insalubri generatori di germi -. Questo è, invece, quanto aaccade in Kenya – come in molti altri paesi poveri dell’Africa orientale –. Per questo AMREF è impegnata, con il presente progetto in un’opera di miglioramento delle infrastrutture sscolastiche: nella costruzione, cioè, di nuove aule in muratura e sicure. Perché un ambiente sicuro e salubre riduce l’incidenza tra i bambini di malattie infettive e parassitarie e, attenua, così, i frequenti fenomeni di assenteismo e abbandono scolastico. La salute passa attraverso l’acqua pulita: le cisterne per la raccolta di acqua piovana Il Kenya è uno dei paesi classificati dalle Nazioni Unite come chronically water scarce country – paese con una carenza cronica di risorse idriche. Ciò significa che un keniano non ha disposizione il quantitativo annuo minimo di acqua potabile per poter affrontare la sua quotidianità. L’approvvigionamento idrico è, infatti, uno dei principali problemi di questo paese ed è causato da diversi fattori tra cui l’aumento della popolazione, l’inquinamento – mediante l’uso incontrollato di pesticidi e fertilizzanti – e l’impoverimento delle fonti esistenti, i rifiuti industriali e le acque di scolo contaminate e la deforestazione incontrollata etc. La carenza d’acqua è, inoltre, aggravata da frequenti periodi di siccità che portano a numerose conseguenza negative quali raccolti scarsi, bestiame decimato, aumento della desertificazione, diffusione di malattie ed infezioni causate dall’assunzione di acqua sporca e contaminata e diffusione del fenomeno dell’assenteismo scolastico - sono, infatti, le donne e i bambini (in particolar modo le bambine) ad avere il compito di raggiungere, con ore di 8 camminata, le fonti disponibili per la raccolta d’acqua; fonti perlopiù contaminate, che li espone al contagio di malattie quali il tifo, il colera, la dissenteria, l’epatite e la gastroenterite -. Gli effetti di ripetuti episodi diarroici possono portare, inoltre, nei più piccoli, la morte e, nei casi meno gravi, compromettere, in modo permanente, il corretto sviluppo psico-fisico3. L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano fondamentale che dovrebbe essere visto come un bene comune alla portata di tutti e che costituisce un elemento fondamentale ed imprescindibile se si vuole ridurre, in modo significativo, la diffusione di infezioni tra bambini e adulti. Non a caso tra gli Obiettivi del Millennio troviamo il dimezzamento della fetta di popolazione mondiale che non gode di un accesso sostenibile all’acqua potabile e ai servizi sanitari di base – obiettivo n°7 –4. In conformità con quanto detto, AMREF interviene a sostegno dei bambini in età scolare – i più deboli e bisognosi di tutela – attraverso la costruzione di cisterne presso le scuole che garantiscono una fornitura di acqua pulita ottima da bere e da utilizzare per l’igiene personale. Queste cisterne in cemento, complete di grondaie e canalizzazioni, permettono la raccolta e la conservazione – lontano da fattori contaminanti – dell’acqua piovana, risorsa idrica microbiologicamente adatta al consumo umano e utilizzabile dai bambini quotidianamente. Il miglioramento delle condizioni sanitarie: la costruzione di servizi igienici nelle scuole Le precarie condizioni igienico-sanitarie della popolazione locale - la carenza o l’inadeguatezza dei servizi igienici e l’assenza di reti fognarie – sono, insieme al limitato accesso alle fonti d’acqua pulita, le principali cause di diffusione di malattie e infezioni soprattutto tra i bambini. La diffusione e l’uso dei servizi igienici in Kenya è, infatti, ancora molto bassa; la copertura è del 41% tra la popolazione rurale - dati statistici del 20095 - dove, secondo un recente censimento, il 20,7% delle famiglie pratica, ancora, metodi di defecazione all’aperto6. La situazione è a dir poco preoccupante, soprattutto nelle scuole che, come tutti i luoghi d’accoglienza per i minori, dovrebbero offrire spazi sicuri e puliti in grado di garantire un corretto sviluppo psico-fisico della persona. Queste sono sprovviste di servizi igienico-sanitari adeguati e prive di sistemi di smaltimento dei rifiuti organici idonei a salvaguardare la salute dei bambini e del personale scolastico. Per questo, AMREF interviene, ancora una volta in queste aree, con la costruzione di servizi igienici ( Ventilated 3 In Kenya il tasso di mortalità per Diarrea nei bambini sotto i 5 anni d’età è stato nel 2008 del 20%, World Health Organization, World Health Statistics 2011. 4 I Millennium Development Goals, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, sono otto traguardi che gli stati membri dell’ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2015. 5 Millennium Development Goals, Obiettivi di Sviluppo del Millennio. 6 Fare i propri bisogni dietro ad un cespuglio, in un sacchetto di plastica, ai bordi di una strada polverosa, a fianco di una discarica o di un canale melmoso e puzzolente è un atto degradante e pericoloso, in particolare se si è una donna o un bambino e se ci si trova in un quartiere che di notte si trasforma in una zona malfamata. 9 Improved Pit Latrine), una soluzione semplice ed economica. Si tratta di servizi igienici migliorati costruiti con materiale disponibile in loco – cemento, barre di ferro, sabbia, mattoncini cotti o sassi – che la popolazione locale può facilmente riprodurre e mantenere in buono stato. I componenti principali di ogni servizio igienico sono un pozzo, una piattaforma d’appoggio e una tettoia. Ciascuno di essi è dotato di un sistema che favorisce l’areazione all’interno e impedisce l’accesso agli insetti – la Malaria, provocata dalla puntura delle zanzare, è tra le malattie più diffuse in Africa e quella che registra il maggior numero di casi. I servizi sono, inoltre, divisi per maschi e femmine7 - la carenza di gabinetti separati nelle scuole è in molti paesi poveri un motivo alla base della mancata iscrizione e dell’abbandono scolastico delle ragazze - e dotati di sistemi per l’utilizzo di acqua pulita e di sapone per la pulizia delle mani successivamente al loro utilizzo. La diffusione nelle scuole di servizi igienici funzionanti, sicuri e in numero sufficiente per tutti, insieme alla diffusione di pratiche igienico sanitarie adeguate e all’utilizzo di fonti di acqua migliorata, è, infatti, l’unica via da percorrere per ridurre, in modo significativo, la possibilità di contagio e diffusione di malattie, e per favorire lo sviluppo di una popolazione sana, produttiva, più consapevole e capace di impegnarsi, in prima fila, nella lotta contro la povertà. 7 La carenza di gabinetti separati nelle scuole è in molti paesi poveri un motivo alla base della mancata iscrizione e dell’abbandono scolastico delle ragazze (spesso ritirate dai genitori al momento del primo ciclo mestruale), oltre che una causa di scarso apprendimento per le frequenti malattie. In mancanza di servizi igienici protetti, donne e ragazze sono, inoltre, esposte a un maggiore rischio di aggressioni e violenze sessuali, poiché spesso sono costrette a recarsi all’aperto in aree appartate per espletare i propri bisogni. “TUTTI INSIEME PER AZIONI URG ENTI A FAVORE DEI BAMB INI DI STRADA”. E’ ques to il tema scelto dall’Unione Af ricana per la ve ntunesima ed izion e della Giornata per l’inf anzia af ricana. L’e vento e’ celebrato ogni 16 giugno per ric ordare il massacro dei bamb ini su dafricani sc esi nelle strade di Sowe to nel 1976 per de nu nciare il sis tema educat ivo del Su dafrica so tto il regime dell’aparth eid: durante la ma nifestazione la po liz ia inter venne e ne gli scontri rimasero uccis i 152 tra bambini e ragazzi e vi furono 1000 feriti. La Giornata per l’infanzia af rican a e’ oggi soprattutto un’oc casione per attira re l’attenzione sulle co nd izioni dei bamb ini nel continente in cui l’infanzia è più in pericolo. Per l’e dizione 2011 l’Unione Af ric ana si e’ quindi concen trata sui bambini di strada che, secondo le sti me dell’Unicef am montano a 120 milio ni nel mondo, di cui 30 milioni in Af rica. A Mo mbasa le ce lebrazioni della Giornata ve dono riuniti i rappresentanti de gli stu denti delle di verse scuo le dei distretti della costa del Pa ese. Vari gruppi sc olas tici hanno preparato dei sagg i e cantan o e ballano davanti ai ra ppresentanti istitu zionali presenti alla celeb razione. Alla Giornata ha nno partecipato an che alcuni stu denti de lle scuo le nel di stretto di Malindi in cui la vora AMREF, tra ques ti in partico lare ci sono sei rappresentanti dei Children Parliam ents di sei diverse sc uo le che co llaborano con AMREF. Per loro è la prim a vo lta che veng ono a Mo mbasa e in un a manifestazione così importante, sono qu indi mo lto conten ti e fieri di indossare una maglietta di AMRE F distribuita da Mary (re sponsabile del Pr ogetto) a ricordo della gior nata, con la scrit ta “All together for the urgent actions in favo ur of street children” (Tutti insieme pe r azioni urgenti in favore dei bambini di str ada). 10 I PARLAMENTI DE I BAMBINI La costituzione e il funzionamento dei Children Parliaments vengonoo incoraggiati da AMREF all’interno delle scuole di riferimento. I Children Parliaments sono infatti parte del programma CFD – Child Focus Development – di AMREF nelle scuole della costa. I parlamenti sono molto simili a una rappresentanza eletta degli studenti e la loro costituzione avviene con una vera e propria campagna elettorale organizzata dai ragazzi a inizio anno scolastico. Gli eletti diventano veri e propri rappresentanti delle istanze degli studenti presso il Preside e gli insegnanti della scuola. Ogni Parlamento si compone di un presidente della camera, di un ministro dell’igiene, un ministro dell’istruzione, un ministro dell’ambiente, un ministro dello sport, ecc. I diversi ministri rappresentano una particolare questione. Quando il Parlamento si riunisce gli studenti al suo interno possono presentare una particolare istanza, su cui avviene un ordinato dibattito e una successiva votazione, regolata dal presidente della camera, con cui si decide se riportare la segnalazione al preside o meno. Vengono discusse questioni molto pratiche, come la possibilità di installare la luce nella scuola dotandola di un generatore, la formazione di pozzanghere davanti alla sala cucina che diventano pericolose per l’acceso degli studenti, il fatto che una ragazza della scuola abbia deciso di indossare i pantaloncini anziché la gonna, come da classica divisa utilizzata nelle scuole kenyote. Spesso l’amministrazione scolastica è molto attenta alle attività dei Parlamenti dei Bambini e risponde alle segnalazioni degli studenti. In ogni caso, si è riscontrato come i Children Parliaments aiutino i ragazzi, al di là del risvolto pratico delle loro sessioni, nell’acquisire una certa capacità di esprimersi e di riportare le questioni agli adulti in un ruolo istituzionale di rappresentanza. Si tratta quindi anche di un’attività che promuove la responsabilizzazione dello studente e la sua capacità di confrontarsi e mediare con gli adulti e di esprimersi in maniera formale L’APPROCCIO DA BAMBINO A BAMBINO La portata del cambiamento positivo del comportamento di un singolo e di un’intera comunità è possibile offrendo una formazione specifica soprattutto ai bambini. I bambini sono, infatti, il capitale umano su cui investire come attori di un cambiamento positivo di comportamenti, durevole e sostenibile nel tempo. Sono loro che, una volta acquisite le buone pratiche di igiene personale a scuola le diffondono all’interno delle proprie famiglie e nella comunità di appartenenza. Questo approccio, detto approccio da bambino a bambino, è un particolare processo educativo dove, sono proprio i bambini a divenire promotori di comportamenti idonei per la tutela della salute. Ciò porterà, con gli anni, al raggiungimento di uno stato di benessere e di sviluppo delle comunità locali che, acquisteranno, anche, una maggiore coscienza dei propri bisogni e del diritto a vivere una vita sana e dignitosa. 11 ROMA | Sede centrale Via Boezio 17, 00193 Roma Tel. 06. 99704650 Fax 06.3202227 [email protected] MILANO | Via Carroccio 12, 20123 Milano Tel / Fax 02.54107566 [email protected] www.amref.it