Progetto nelle scuole

Transcript

Progetto nelle scuole
Progetto nelle scuole
KENYA
SOMMARIO
1.
Chi siamo
2.
Contesto d’intervento
3.
Le aree d’intervento
4.
Obiettivi
5.
Beneficiari
6.
L’intervento di AMREF
7.
Studiare in un ambiente salubre:
aule sicure e banchi per i bambini
del KENYA
La salute passa attraverso l’acqua
pulita: le cisterne per la raccolta
di acqua piovana
8.
9.
Il miglioramento delle condizionii
sanitarie: la costruzione di serviz
igienici nelle scuole
Il futuro
dell’Africa
é in Africa.
Chi siamo
AMREF è la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, che opera in Africa Orientale.
Dalla sua fondazione a Nairobi nel 1957 promuove e gestisce ogni anno 140 progetti di sviluppo sanitario
in 6 paesi, impiegando oltre 800 persone, di cui il 97% africane. L’unicità di AMREF risiede nel suo essere
un’organizzazione pienamente africana, impegnata per uno sviluppo autonomo del continente, la sua
identità africana è essenziale per trovare soluzioni adeguate e sostenibili.
Il lavoro nel campo della prevenzione, dell’educazione alla salute e della formazione di personale locale
mira sempre a generare benefici permanenti.
AMREF, nel 2005, ha vinto il Bill and Melinda Gates Award per la salute globale perché “è più che una
voce in Africa. AMREF è azione. Ha appreso come migliorare veramente la salute in Africa chiedendo
direttamente agli africani cosa fare e come farlo al meglio”. Anche in Italia AMREF da voce ai protagonisti
delle sfide del continente africano perché raccontino le loro soluzioni concrete e contribuiscano ad
abbattere le barriere tra povertà e speranza, fra preconcetti e conoscenza.
3
Contesto d’intervento
Il Kenya, per antonomasia il paese del “mal d’Africa”, da sempre conosciuto in tutto il
mondo per la varietà dei suoi meravigliosi paesaggi, per gli incantevoli tramonti che
hanno conquistato milioni di occidentali, per i ricchi safari e per i piacevoli soggiorni
che si possono trascorrere nelle rinomate località balneari, viene costantemente
ricordato dalla Comunità Internazionale anche per le sue croniche emergenze.
In particolar modo nelle zone rurali del Paese, dove AMREF interviene con progetti
idrici e di promozione della salute, le comunità locali vivono in condizioni disagiate,
con servizi igienici e sanitari inadeguati e in una situazione di carenza d’acqua
potabile aggravata da lunghi periodi di siccità.
Anche le scuole sono fatiscenti, prive dei servizi di base e che non garantiscono
gli standard igienico-sanitari minimi. Ciò desta preoccupazione, soprattutto
AMREF interviene attraverso il miglioramento delle
strutture scolastiche esistenti e la costruzione di nuove
aule, di cisterne per l’acqua potabile, di servizi igienici
adeguati e la diffusione e l’insegnamento di pratiche
igienico-sanitarie corrette rivolte a bambini e docenti.
sapendo che l’età media della popolazione in Kenya è di 18 anni1
e che il 43% degli abitanti ha un età inferiore ai 15 anni2; il che
signifi
sign
nifica che poco meno della metà della popolazione è in età scolastica e
che necessita di struttu
strutture adeguate che siano in grado di rispondere alle
es
sigenze legate alla ggiovane età e che permettano a questi ragazzi di
esigenze
percorrere un comp
completo ed adeguato ciclo di studi.
La situazione è ulte
ulteriormente peggiorata dopo il 2003 anno in cui in
Kenya, a seguito di uun percorso che ha avuto inizio dall’indipendenza del
Paese dagli inglesi nel 1963 e durato quaranta anni, il Governo Kibaki
– nel rispetto delle promesse fatte durante la campagna elettorale – ha
finalmente sancito la gratuità e l’obbligatorietà dell’Istruzione Primaria
in tutto il territorio nazionale prevedendo, inoltre, un programma di
riforme, volto a mi
migliorare l’intero sistema scolastico di primo livello
(Free Primary School
School).
Se
e, da un lato, ciò ha permesso a milioni di bambini di tornare a scuola,
Se,
da
all’altro, in assenza di un efficace intervento di riorganizzazione scolastica
dall’altro,
- a causa dell’inidon
dell’inidoneità delle previste riforme -, ha condotto ad un
aaumento
umento dell’inadegu
dell’inadeguatezza delle strutture scolastiche e all’insufficienza
del personale sscolastico. All’aumentare degli studenti - in media
da 50 a 70 alunni per classe - non si è registrata, infatti, una
corrispond
corrispondente crescita del corpo docente, delle attrezzature,
dei mate
materiali scolastici e dei servizi igienici necessari.
La scuo
scuola dovrebbe essere un’oasi protetta per i bambini,
un lu
luogo dove possano sentirsi al sicuro dai pericoli
della strada, dove abbiano la possibilità di apprendere
cr
e crescere
serenamente. Dopo la famiglia è il principale
1 World Health Organization, World Health Statistics 2011.
2 Vedi nota n.1.
4
istituto che accompagna la crescita di un individuo per un lungo periodo di tempo contribuendo alla formazione
della sua personalità e allo sviluppo delle sue capacità.
In Kenya, come in tanti altri paesi in via di sviluppo, invece, la scuola, troppo spesso diviene un luogo insalubre,
con aule fatiscenti e sovraffollate e servizi igienici insufficienti, dove i bambini si ammalano frequentemente con
la conseguente impossibilità a seguire con regolarità un completo percorso di studi.
Per questo AMREF ha deciso di intervenire in questo ambito con azioni mirate, al fine di portare avanti in modo
efficace un progetto in grado di diffondere salute e benessere tra le popolazioni più svantaggiate dell’Africa. Per
raggiungere questo scopo AMREF ritiene che sia importante intervenire sostenendo direttamente i più deboli e
impossibilitati a farcela da soli: i bambini.
La scelta di coinvolgere la scuola nella promozione della salute e nella diffusione di comportamenti igienicosanitari adeguati è di fondamentale importanza per i bambini perché in un ambiente salutare diminuiscono le
possibilità di ammalarsi e aumentano le capacità di concentrazione e d’apprendimento; e per la comunità stessa
perchè i bambini apprendono facilmente e diffondono al di fuori dell’ambiente scolastico, nelle proprie famiglie
e nelle comunità in cui vivono le regole di igiene acquisite.
Le aree d’intervento
Il progetto infanzia di AMREF interviene in Kenya nei distretti di Kitui,i,,
Makueni, Kajiado, Malindi e Magarini.
Si tratta di aree rurali, con scarso accesso all’acqua pulita, dovee
a causa dell’assenza e inadeguatezza di servizi di base, sanitari e
altre infrastrutture scolastiche, la diffusione di malattie ed infezioni
influisce negativamente sulla crescita dei più piccoli e contribuisce
alla diffusione del fenomeno dell’assenteismo scolastico.
Obiettivi
L’intervento di AMREF è diretto a:
•
Migliorare le condizioni igienico-sanitarie e laa
qualità di vita dei bambini in età scolastica dellee
e
aree d’intervento attraverso azioni dirette a sviluppare
e potenziare le infrastrutture scolastiche e a
diffondere nelle scuole pratiche igienico-sanitarie
adeguate e, a migliorare allo stesso tempo la qualità di vita delle comunità in cui vivono i bambini;
•
Promuovere uno sviluppo sano dei bambini
•
Promuovere l’educazione sanitaria nelle scuole e la creazione di fonti di acqua migliorate e di
attraverso il riconoscimento e la tutela del diritto
all’istruzione e il diritto ad un ambiente scolastico salubre ed adeguato ad ogni tipo di esigenza legata alla
crescita;
servizi igienici adeguati al fine di ridurre l’incidenza di malattie infettive e parassitarie e, attenuare, così, i
frequenti fenomeni di assenteismo e abbandono scolastico.
5
Beneficiari
Beneficiano del progetto, i bambini e le bambine delle scuole dei distretti di Kitui,,
Makueni, Kajiado, Malindi e Magarini in cui AMREF interviene, che vivono in aree con
n
scarso accesso ad acqua pulita e con elevato tasso di malattie legate all’utilizzo di
acqua contaminata e all’assenza di igiene.
Beneficiano inoltre di questo intervento tutti gli Insegnanti formati sulla prevenzione
sanitaria e per diventare a loro volta formatori di altri insegnanti e i Genitori dei
bambini che una volta formati faranno parte dei Comitati di Gestione della scuola.
L’intervento di AMREF
AMREF è presente in Kenya dalla seconda metà degli anni novanta e fin dall’inizio ha
incentrato i suoi progetti sulla promozione della salute in Africa.
La particolarità del suddetto intervento consiste nella scelta di affiancare alla costruzione nelle scuole di aule,
di cisterne per l’acqua potabile e di servizi igienici – separati per maschi e femmine – percorsi formativi per adulti
e bambini al fine di diffondere tra essi la conoscenza di pratiche igienico-sanitarie adeguate e promuovere un
corretto uso dei servizi igienici e idrici realizzati.
Per ggarantire il raggiungimento degli obiettivi che
AMREF si è prefissa, oltre alla costruzione
A
di strutture comunitarie adeguate è, infatti,
indispensabile assicurare un corretto utilizzo delle
sstrutture stesse, perché la sola implementazione
ddi strutture sanitarie e idriche non è sufficiente a
ggarantire la salute dei bambini, delle loro famiglie
e dei membri della comunità.
TIPPY TAPS –
UN SEMPLICE G
ESTO SALVA
VITA PER MIGLI
AIA DI BAMBINI
AFRICANI
Il semplice ge
sto di lavarsi le
ri durre l’incid
mani può
enza di malattie
diar ro iche tra
po lazione infa
la po ntile sotto i 5
anni di quasi
infezioni respir
il 50% e le
atorie del 25%.
Tuttavia la diffi
acce dere alla
co ltà di
fornitura di ac
qu
a e sapone, so
nelle scuo le, co
pr
attutto
stituisce una ba
rriera per la di
della prassi de
ffusione
l lavagg io delle
mani - prima
re in aula, prim
di entraa dei pasti e do
po aver usuf ru
ito dei
servizi ig ienici
-.
Le mani sono,
infatti, molto sp
esso conduttori
tori patogeni tr
di fata le persone, tr
as
mettendo batte
e parassiti. In
ri
, virus
un paese co me
l’Africa, do ve
inadeguati sono
carenti e
i servizi ig ieni
ci e do ve scarse
le conoscenze
sono
sulle corrette pr
at
iche di ig iene
nale, ciò determ
persoina una seria in
ci denza delle
parassitarie, de
malattie
rmatolog iche,
re
sp
iratorie e diar
responsabili de
ro iche
lla maggior pa
rte delle morti
infantili.
IIn particolare, il progetto prevede la
ppartecipazione attiva dei membri comunitari e
lo sviluppo delle loro capacità attraverso attività
ddi formazione e sensibilizzazione. In tale ottica,
ggrazie al contributo di personale specializzato,
so
sono formati Educational Officers – funzionari
ddesignati alla promozione della salute dal
M
Ministero dell’Educazione – presidi, insegnanti,
comitati e associazioni scolastiche – composte
da
personale
Per ques to AMREF
ha favorito l’imp
lementazione dei TI
PPY TAPS nelle sc
uo le.
Semplici ed econ
omiche stazioni
di lavaggio delle mani, re
alizzate con mater
iali
facilmente reperib
ili e che non dipe
ndono
da fonti di acqu
a corrente. Si tra
tta, nello
specifico, di tani
che d’acqua appe
se ag li
alberi posti all’este
rno delle aule de
lle
scuo le che, con un
semplice gesto da
parte
dei bambini, rilas
ciano picco le quan
tità di
acqua pulita.
6
scolastico e genitori – attraverso lo svolgimento di “CORSI DI EDUCAZIONE IGIENICO SANITARIA” durante i
quali il personale AMREF si avvale dell’ausilio di un equipaggiamento creato – da AMREF in collaborazione con il
Ministeri della Sanità del Kenya – appositamente a tale scopo.
Il KIT PHASE “Personal Hygiene And Sanitation Education” (Igiene Personale e Educazione Sanitaria) è un
metodo d’insegnamento ideato da AMREF e basato sull’utilizzo di materiale informativo suddiviso in cinque
schede tematiche e tre livelli:
1
Igiene personale (pulizia del corpo e pratiche di igiene personale)
2
Igiene personale (parassiti interni ed esterni)
Igiene dell’acqua (cause ed effetti della contaminazione dell’acqua)
°LIVELLO
°LIVELLO
3
del cibo (origini ed effetti della contaminazione del cibo)
°LIVELLO Igiene
Igiene dei rifiuti (rifiuti umani e dispositivi per la raccolta dei rifiuti)
Nei distretti in cui AMREF lavora i KIT PHASE sono messi a disposizione del corpo docente di ciascuna scuola. Agli
insegnanti delle suddette scuole formati – dal personale AMREF – sull’educazione sanitaria di base, sulle corrette
pratiche igienico-sanitarie, su come riconoscere le infezioni più comuni tra i bambini e le frequenti carenze
nutritive e, quindi, su come realizzare interventi di primo soccorso -, viene, così, affidata l’educazione igienicosanitaria dei bambini.
È, infatti, importante e indispensabile, per arrivare ad un reale cambiamento in senso positivo delle abitudini
igienico-sanitarie delle popolazioni locali, impartire, fin dalla giovane età, regole che garantiscano un corretto
uso dell’acqua pulita e dei servizi igienici disponibili. I bambini sono per loro natura, rispetto agli adulti,
maggiormente predisposti all’apprendimento e privi di preconcetti; questo li rende i principali attori di un
cambiamento che crediamo sia il più ampio e positivo possibile. Saranno loro per primi, infatti, a mettere in
pratica e ad insegnare nelle proprie case e, così, di famiglia in famiglia all’intera comunità in cui vivono, ciò che
hanno appreso a scuola. Per questo AMREF, ritenendo l’ambiente scolastico un luogo privilegiato per la diffusione
di messaggi relativi alla salute e all’igiene personale, ha ideato un metodo di comunicazione efficace ed originale
attraverso i TALKING WALLS. Si tratta di veri e propri “muri parlanti” sui quali vengono riportate e spiegate con
simpatiche scenette le principali norme di igiene e della cura della persona. Così tutte le superfici murarie delle
scuole, sono rivestite di messaggi sulla salute e sui comportamenti corretti da porre in essere per la tutela della
salute dei bambini, oltre a messaggi di promozione dei diritti dell’infanzia.
7
Studiare in un ambiente salubre:
e: aule sicure
e banchi per i bambini del KENYA
NYA
Nonostante il Governo del Kenya – attraverso il Ministero dell’Educazione
azione –
sia responsabile della gestione delle scuole statali, l’implementazionee di
nuove strutture scolastiche esula dalle sue responsabilità. Sono, infatti,
atti,
i genitori degli iscritti a doversi assumere l’onere della costruzione di
nuove aule e dei servizi igienici necessari a garantire un ambiente
te
salubre e accogliente ai loro fogli.
Ciò rappresenta, però, un fardello enorme e, nella maggior parte deii
casi, insostenibile per quelle famiglie che vivono in condizioni dii
po
povertà estrema, in contesti dove anche i servizii di base, sanitari e
al
altre infrastrutture sociali, risultano inadeguati o perfino inesistenti.
O
Ogni genitore vorrebbe che i propri figli studiassero in un ambiente sano, in strutture
sscolastiche adeguate alle esigenze giovanili e non in aule fatiscenti, costituite da mura
ppericolanti, fatte di fango e legno e prive d’ogni comodità, con finestre molto piccole, buie e
sscarsamente ventilate – in ambienti insalubri generatori di germi -. Questo è, invece, quanto
aaccade in Kenya – come in molti altri paesi poveri dell’Africa orientale –. Per questo AMREF
è impegnata, con il presente progetto in un’opera di miglioramento delle infrastrutture
sscolastiche: nella costruzione, cioè, di nuove aule in muratura e sicure. Perché un ambiente
sicuro e salubre riduce l’incidenza tra i bambini di malattie infettive e parassitarie e, attenua,
così, i frequenti fenomeni di assenteismo e abbandono scolastico.
La salute passa attraverso l’acqua pulita: le cisterne
per la raccolta di acqua piovana
Il Kenya è uno dei paesi classificati dalle Nazioni
Unite come chronically water scarce country –
paese con una carenza cronica di risorse idriche.
Ciò significa che un keniano non ha disposizione
il quantitativo annuo minimo di acqua potabile
per poter affrontare la sua quotidianità.
L’approvvigionamento idrico è, infatti, uno
dei principali problemi di questo paese ed è
causato da diversi fattori tra cui l’aumento
della popolazione, l’inquinamento – mediante
l’uso incontrollato di pesticidi e fertilizzanti –
e l’impoverimento delle fonti esistenti, i rifiuti
industriali e le acque di scolo contaminate e la
deforestazione incontrollata etc.
La carenza d’acqua è, inoltre, aggravata da
frequenti periodi di siccità che portano a
numerose conseguenza negative quali raccolti
scarsi, bestiame decimato, aumento della
desertificazione, diffusione di malattie ed
infezioni causate dall’assunzione di acqua
sporca e contaminata e diffusione del fenomeno
dell’assenteismo scolastico - sono, infatti, le
donne e i bambini (in particolar modo le bambine)
ad avere il compito di raggiungere, con ore di
8
camminata, le fonti disponibili per la raccolta d’acqua; fonti perlopiù contaminate, che li espone al contagio di
malattie quali il tifo, il colera, la dissenteria, l’epatite e la gastroenterite -.
Gli effetti di ripetuti episodi diarroici possono portare, inoltre, nei più piccoli, la morte e, nei casi meno gravi,
compromettere, in modo permanente, il corretto sviluppo psico-fisico3. L’accesso all’acqua potabile è un diritto
umano fondamentale che dovrebbe essere visto come un bene comune alla portata di tutti e che costituisce un
elemento fondamentale ed imprescindibile se si vuole ridurre, in modo significativo, la diffusione di infezioni tra
bambini e adulti. Non a caso tra gli Obiettivi del Millennio troviamo il dimezzamento della fetta di popolazione
mondiale che non gode di un accesso sostenibile all’acqua potabile e ai servizi sanitari di base – obiettivo n°7
–4. In conformità con quanto detto, AMREF interviene a sostegno dei bambini in età scolare – i più deboli e
bisognosi di tutela – attraverso la costruzione di cisterne presso le scuole che garantiscono una fornitura di acqua
pulita ottima da bere e da utilizzare per l’igiene personale. Queste cisterne in cemento, complete di grondaie e
canalizzazioni, permettono la raccolta e la conservazione – lontano da fattori contaminanti – dell’acqua piovana,
risorsa idrica microbiologicamente adatta al consumo umano e utilizzabile dai bambini quotidianamente.
Il miglioramento delle condizioni sanitarie: la
costruzione di servizi igienici nelle scuole
Le precarie condizioni igienico-sanitarie della popolazione locale - la carenza o l’inadeguatezza dei servizi igienici
e l’assenza di reti fognarie – sono, insieme al limitato accesso alle fonti d’acqua pulita, le principali cause di
diffusione di malattie e infezioni soprattutto tra i bambini. La diffusione e l’uso dei servizi igienici in Kenya è,
infatti, ancora molto bassa; la copertura è del 41% tra la popolazione rurale - dati statistici del 20095 - dove,
secondo un recente censimento, il 20,7% delle famiglie pratica, ancora, metodi di defecazione all’aperto6.
La situazione è a dir poco preoccupante, soprattutto nelle scuole che, come tutti i luoghi d’accoglienza per i
minori, dovrebbero offrire spazi sicuri e puliti in grado di garantire un corretto sviluppo psico-fisico della persona.
Queste sono sprovviste di servizi igienico-sanitari adeguati e prive di sistemi di smaltimento dei rifiuti organici
idonei a salvaguardare la salute dei bambini e del personale scolastico.
Per questo, AMREF interviene, ancora una volta in queste aree, con la costruzione di servizi igienici ( Ventilated
3 In Kenya il tasso di mortalità per Diarrea nei bambini sotto i 5 anni d’età è stato nel 2008 del 20%, World Health Organization, World Health Statistics 2011.
4 I Millennium Development Goals, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, sono otto traguardi che gli stati membri dell’ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2015.
5 Millennium Development Goals, Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
6 Fare i propri bisogni dietro ad un cespuglio, in un sacchetto di plastica, ai bordi di una strada polverosa, a fianco di una discarica o di un canale melmoso e puzzolente è un
atto degradante e pericoloso, in particolare se si è una donna o un bambino e se ci si trova in un quartiere che di notte si trasforma in una zona malfamata.
9
Improved Pit Latrine), una soluzione semplice ed
economica. Si tratta di servizi igienici migliorati
costruiti con materiale disponibile in loco – cemento,
barre di ferro, sabbia, mattoncini cotti o sassi – che
la popolazione locale può facilmente riprodurre e
mantenere in buono stato.
I componenti principali di ogni servizio igienico sono
un pozzo, una piattaforma d’appoggio e una tettoia.
Ciascuno di essi è dotato di un sistema che favorisce
l’areazione all’interno e impedisce l’accesso agli insetti
– la Malaria, provocata dalla puntura delle zanzare, è
tra le malattie più diffuse in Africa e quella che registra
il maggior numero di casi. I servizi sono, inoltre, divisi
per maschi e femmine7 - la carenza di gabinetti separati
nelle scuole è in molti paesi poveri un motivo alla base
della mancata iscrizione e dell’abbandono scolastico
delle ragazze - e dotati di sistemi per l’utilizzo di
acqua pulita e di sapone per la pulizia delle mani
successivamente al loro utilizzo. La diffusione nelle
scuole di servizi igienici funzionanti, sicuri e in numero
sufficiente per tutti, insieme alla diffusione di pratiche
igienico sanitarie adeguate e all’utilizzo di fonti di
acqua migliorata, è, infatti, l’unica via da percorrere per
ridurre, in modo significativo, la possibilità di contagio
e diffusione di malattie, e per favorire lo sviluppo di
una popolazione sana, produttiva, più consapevole
e capace di impegnarsi, in prima fila, nella lotta
contro la povertà.
7 La carenza di gabinetti separati nelle scuole è in molti paesi poveri un motivo
alla base della mancata iscrizione e dell’abbandono scolastico delle ragazze (spesso
ritirate dai genitori al momento del primo ciclo mestruale), oltre che una causa
di scarso apprendimento per le frequenti malattie. In mancanza di servizi igienici
protetti, donne e ragazze sono, inoltre, esposte a un maggiore rischio di aggressioni
e violenze sessuali, poiché spesso sono costrette a recarsi all’aperto in aree appartate
per espletare i propri bisogni.
“TUTTI INSIEME
PER AZIONI URG
ENTI A
FAVORE DEI BAMB
INI DI STRADA”.
E’ ques to il tema
scelto dall’Unione
Af ricana per la ve
ntunesima ed izion
e della
Giornata per l’inf
anzia af ricana. L’e
vento
e’ celebrato ogni
16 giugno per ric
ordare il
massacro dei bamb
ini su dafricani sc
esi nelle strade di Sowe
to nel 1976 per de
nu
nciare
il sis tema educat
ivo del Su dafrica
so
tto il
regime dell’aparth
eid: durante la ma
nifestazione la po liz
ia inter venne e ne
gli scontri rimasero uccis
i 152 tra bambini
e ragazzi
e vi furono 1000
feriti.
La Giornata per
l’infanzia af rican
a e’ oggi
soprattutto un’oc
casione per attira
re l’attenzione sulle co
nd izioni dei bamb
ini nel
continente in cui
l’infanzia è più in
pericolo. Per l’e dizione
2011 l’Unione Af ric
ana si
e’ quindi concen
trata sui bambini
di strada
che, secondo le sti
me dell’Unicef am
montano a 120 milio
ni nel mondo, di
cui 30
milioni in Af rica.
A Mo mbasa le ce
lebrazioni della
Giornata ve dono riuniti
i rappresentanti de
gli
stu denti delle di
verse scuo le dei
distretti
della costa del Pa
ese. Vari gruppi sc
olas tici
hanno preparato
dei sagg i e cantan
o e ballano davanti ai ra
ppresentanti istitu
zionali
presenti alla celeb
razione.
Alla Giornata ha
nno partecipato an
che alcuni stu denti de
lle scuo le nel di
stretto di
Malindi in cui la
vora AMREF, tra
ques ti in
partico lare ci sono
sei rappresentanti
dei
Children Parliam
ents di sei diverse
sc
uo
le
che co llaborano
con AMREF.
Per loro è la prim
a vo lta che veng
ono a
Mo mbasa e in un
a manifestazione
così importante, sono qu
indi mo lto conten
ti e fieri
di indossare una
maglietta di AMRE
F distribuita da Mary (re
sponsabile del Pr
ogetto) a
ricordo della gior
nata, con la scrit
ta “All
together for the
urgent actions in
favo ur
of street children”
(Tutti insieme pe
r azioni
urgenti in favore
dei bambini di str
ada).
10
I PARLAMENTI DE
I BAMBINI
La costituzione e il funzionamento dei Children Parliaments vengonoo
incoraggiati da AMREF all’interno delle scuole di riferimento.
I Children Parliaments sono infatti parte del programma CFD – Child
Focus Development – di AMREF nelle scuole della costa.
I parlamenti sono molto simili a una rappresentanza eletta degli
studenti e la loro costituzione avviene con una vera e propria campagna
elettorale organizzata dai ragazzi a inizio anno scolastico. Gli eletti
diventano veri e propri rappresentanti delle istanze degli studenti presso il
Preside e gli insegnanti della scuola.
Ogni Parlamento si compone di un presidente della camera, di un ministro
dell’igiene, un ministro dell’istruzione, un ministro dell’ambiente, un ministro
dello sport, ecc. I diversi ministri rappresentano una particolare questione.
Quando il Parlamento si riunisce gli studenti al suo interno possono presentare
una particolare istanza, su cui avviene un ordinato dibattito e una successiva
votazione, regolata dal presidente della camera, con cui si decide se riportare
la segnalazione al preside o meno.
Vengono discusse questioni molto pratiche, come la possibilità di installare la
luce nella scuola dotandola di un generatore, la formazione di pozzanghere
davanti alla sala cucina che diventano pericolose per l’acceso degli studenti,
il fatto che una ragazza della scuola abbia deciso di indossare i pantaloncini anziché la gonna, come da classica
divisa utilizzata nelle scuole kenyote.
Spesso l’amministrazione scolastica è molto attenta alle attività dei Parlamenti dei Bambini e risponde alle
segnalazioni degli studenti.
In ogni caso, si è riscontrato come i Children Parliaments aiutino i ragazzi, al di là del risvolto pratico delle loro
sessioni, nell’acquisire una certa capacità di esprimersi e di riportare le questioni agli adulti in un ruolo istituzionale
di rappresentanza. Si tratta quindi anche di un’attività che promuove la responsabilizzazione dello studente e la
sua capacità di confrontarsi e mediare con gli adulti e di esprimersi in maniera formale
L’APPROCCIO DA BAMBINO A BAMBINO
La portata del cambiamento positivo del comportamento
di un singolo e di un’intera comunità è possibile offrendo
una formazione specifica soprattutto ai bambini.
I bambini sono, infatti, il capitale umano su cui
investire come attori di un cambiamento positivo di
comportamenti, durevole e sostenibile nel tempo. Sono
loro che, una volta acquisite le buone pratiche di igiene
personale a scuola le diffondono all’interno delle proprie
famiglie e nella comunità di appartenenza.
Questo approccio, detto approccio da bambino a
bambino, è un particolare processo educativo dove, sono
proprio i bambini a divenire promotori di comportamenti
idonei per la tutela della salute. Ciò porterà, con gli
anni, al raggiungimento di uno stato di benessere e
di sviluppo delle comunità locali che, acquisteranno,
anche, una maggiore coscienza dei propri bisogni e del
diritto a vivere una vita sana e dignitosa.
11
ROMA | Sede centrale Via Boezio 17, 00193 Roma Tel. 06. 99704650 Fax 06.3202227 [email protected]
MILANO | Via Carroccio 12, 20123 Milano Tel / Fax 02.54107566 [email protected]
www.amref.it