Luglio 2003
Transcript
Luglio 2003
NEWS Seminari IMaGO n° 8 Luglio 2003 Seminari IMaGO Spedizione in a. p. 45% articolo 2 com. 20/B legge 662/96 filiale di Genova La fertirrigazione L’IMaGO opera nel settore dell’irrigazione del vigneto, con l’utilizzo dei prodotti Netafim, da più di 20 anni; al fine di ampliare le proprie conoscenze in un settore in continua evoluzione, IMaGO si è fatta promotrice, in collaborazione con altri soggetti qualificati del settore vitivinicolo, di alcune sperimentazioni su vigneto e di seminari sull’argomento. Tutto ciò è parte integrante di una politica aziendale non solo finalizzata alla fornitura di un sistema completo di irrigazione di elevata qualità, ma in grado di fornire, nel contempo, un qualificato servizio tecnico e agronomico per supportare al meglio i propri clienti sulle tecniche impiantistiche più idonee da adottare sul vigneto, con un'attenzione particolare alle esigenze idriche. Il 18 Marzo, Sala incontri Cantina Rotari, a Mezzocorona (Tn) e Il 23 Aprile presso Feudo Arancio, a Sambuca di Sicilia (Ag) si sono svolti due SEMINARI TECNICO AGRONOMICO SULL'IRRIGAZIONE A GOCCIA organizzati da IMaGO S.r.l. A tali incontri sono intervenuti, in veste di relatori , oltre all’Ing. Pietro Bonato, direttore Commerciale IMaGO e al Dott. Diego Zuccari, responsabile ufficio Agronomico IMaGO, il Dott. Marcello Bertolacci dell’Università di Pisa laboratorio Nazionale irrigazione e il Prof. Maurizio Boselli, Ordinario di Viticoltura Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura, Polo Scientifico Università degli Studi di Firenze, al seminario di Mezzocorona e al seminario di Sambuca di Sicilia il Dott. Ami Charitan, Responsabile Netafim Settore Irrigazione Vigneto, il Dott. Amos Naor, Ricercatore di Viticoltura, Istituto di ricerca del Golan, Università di Haifa Israele. Campagna pubblicitaria IMaGO 2003 Controllo e regolazione dell’impianto idraulico Valvole Dorot Serie 500 IMaGO NEWS Direzione, Redazione, Amministrazione Via Pian di Rocco 26 Carasco (Ge) tel.0185 351122 fax 0185 351125 Direttore responsabile: Stefania De Pirro Redazione Stefania De Pirro, Martino Dinoia, Sergio Costa, Diego Zuccari. Stampato da Tipografia Oneto (Ge) Autorizzazione del tribunale di Chiavari N° 1/2001 Rubrica Agronomica IRRIGAZIONE A GOCCIA E FERTILIZZAZ SISTEMI PER FERTIRRIGAZIONE L’irrigazione a goccia dà la possibilità di effettuare, utilizzando lo stesso impianto, oltre che l’irrigazione anche la fertilizzazione da cui è nata la definizione di “fertirrigazione”. Per effettuare la “fertirrigazione” si deve preparare una “soluzione fertilizzante” concentrata, che successivamente sarà iniettata nell’impianto d’irrigazione, con diversi sistemi disponibili sul mercato. I primi sistemi d’iniezione fertilizzante ancora oggi utilizzati, sono i serbatoi a differenziale di pressione (Foto 1), costituiti da un serbatoio montato in derivazione sulla linea principale all’interno del quale viene inserito il concime liquido o idrosolubile. Regolando la valvola posta sulla linea principale, viene fatto passare un flusso d’acqua variabile. Quest’acqua scioglie il concime che viene iniettato in linea dopo la valvola. È un sistema di fertirrigazione molto semplice, che presenta tuttavia il limite di non mantenere costante la concentrazione della soluzione immessa nel sistema. Si passa da una soluzione molto 1 concentrata inizialmente che progressivamente si abbasserà. Questo modo di operare, potrebbe creare “shock salini” all’apparato radicale delle piante e pertanto non risulta agronomicamente ottimale. Per questi motivi sono nati, ed hanno soppiantato il serbatoio a differenziale di pressione, sistemi che permettono l’iniezione proporzionale in continuo del fertilizzante disciolto, durante tutta la durata dell’irrigazione. Ne esistono diversi, da quelli più semplici che non richiedono fonti esterne d’energia fino ai sistemi più complessi per la fertirrigazione delle colture fuori suolo che vengono controllati da un computer. Nelle foto 2 e 3 possiamo vedere alcuni semplici sistemi d’iniezione proporzionale che non richiedono fonti esterne di energia per il loro funzionamento. CORRETTO UTILIZZO DEI CONCIMI Nella preparazione della “soluzione fertilizzante” si devono utilizzare concimi liquidi o idrosolubili. Quando si utilizzano concimi % Solubilità A seguito delle numerose richieste di chiarimenti sulla fertirrigazione, pervenute alla nostra redazione da parte di clienti e lettori attraverso il coupon che si trova in ultima pagina, approfondiamo l'argomento con l’ articolo che segue. Illustreremo quindi alcuni suggerimenti pratici, che possono aiutare a migliorare la gestione della “fertirrigazione”. Per farlo saranno anche presentate alcune semplici formule, con la loro spiegazione ed esempi di loro possibili applicazioni. Fertirrigazione su oliveto co idrosolubili si deve tener conto della loro solubilità. Essa indica la percentuale massima di concime che si può sciogliere in un determinato volume d’acqua. Questo valore percentuale tende ad aumentare proporzionalmente con la temperatura dell’acqua. Nel grafico 1 è possibile vedere la solubilità dei principali concimi, espressa in grammi di concime per litro d’acqua, al o mmonic Nitrato a Urea ssio pota co oni mm a o n onico mo biamm fato Fosfato s o F o Solfato ammonic i to d Nitra monio Cloruro di am Cloruro di potassio ssio Solfato di pota Temperatura °C Grafico 1. solubilità dei concimi IONE: LA FERTIRRIGAZIONE (Ca) e Fosforo (P) che formano Fosfato Tricalcico Ca3(PO4)2. E’ altrettanto importante evitare la miscelazione di concimi semplici contenenti Magnesio (Mg) e Fosforo (P). Per gli stessi motivi, un’ultima ma non meno importante precauzione, è quella di evitare la miscelazione di acidi comunemente usati in agricoltura come nitrico, fosforico e solforico con microelementi in forma chelata. valore anche la concentrazione salina di partenza dell’acqua d’irrigazione. Partendo dal calcolo della portata del settore irriguo, fissando la concentrazione salina desiderata al gocciolatore e conoscendo la portata di aspirazione della pompa per la “soluzione fertilizzante”, è possibile determinare la quantità massima di concime da sciogliere nella vasca di miscelazione del concime. Il primo passo è quello del calcolo della portata del settore irriguo: variare della sua temperatura. Un’altra caratteristica molto importante di cui si deve essere a conoscenza, quando si miscelano dei concimi semplici, è la loro compatibilità (vd Tabella 1). Alcuni concimi, miscelati tra loro possono reagire chimicamente, formando dei precipitati che possono provocare l’occlusione degli impianti d’irrigazione a goccia o microaspersione, trasformando i nutrienti in una forma non assimilabile dalle piante. L’esempio più classico dei concimi che assolutamente non devono essere miscelati è quello tra concimi contenenti Calcio CONCENTRAZIONE DELLA “SOLUZIONE FERTILIZZANTE” Per i processi fisiologici della pianta, una bassa concentrazione salina della soluzione circolante nei pressi dell’apparato radicale assorbente favorisce l’assorbimento di acqua e nutrienti al suo interno. Per questo motivo si sono diffusi sistemi di iniezione dei fertilizzanti in continuo, che iniettano la “soluzione fertilizzante” durante tutto il ciclo d’irrigazione. In questo modo si mantiene la concentrazione salina al livello più basso al gocciolatore, quindi nei pressi dell’apparato radicale. Nei casi più comuni il valore consigliato di concentrazione al gocciolatore è pari ad 1 grammo ogni litro d’acqua (1 gr/l), includendo in questo Dove: Qsett = Portata settore irriguo in l/h m2sett = Superficie settore irriguo in m2 Dlinee = Distanza tra linee gocciolanti in m Dgocciol = Distanza tra gocciolatori in m Qgocciol = Portata nominale del gocciolatore in l/h Il passo successivo permette il calcolo della quantità massima di concime da sciogliere nella vasca attraverso l’uso della formula: Qsett C= x F Qpompa fert Foto 1. Vecchio sistema di iniezione Foto 2. Pompa Venturi Foto 3. Pompa Idraulica Mixrite izzo di Pompa Venturi Qsett = m2sett x Qgocciol Dlinee x Dgocciol 2 Solfato di Potassio Solfato di Magnesio Nitrato di Magnesio Nitrato di Potassio Fosfato Monopotassico Fosfato Monoammonico Acido Fosforico Nitrato di Calcio Solfato Ammonico Nitrato Ammonico Urea Compatibilità dei principali concimi idrosolubili nella preparazione delle soluzioni concentrate Urea C C C C C C C C C C Nitrato Ammonico C C C C C C C C C C Solfato Ammonico C C L C C C L C C C Nitrato di Calcio C C L X X X C C C L Acido Fosforico C C C X C C C X X C Fosfato Monoammonico C C C X C C C X X C C C C X C C C X X C Fosfato Monopotassico Nitrato di Potassio C C L C C C C C L C Nitrato di Magnesio C C C C X X X C C C Solfato di Magnesio C C C C X X X L C C C C C L C C C C C C Solfato di Potassio L = limitata compatibilità C = compatibile X = non compatibile Tabella 1: Tavola di miscibilità dei più comuni concimi per fertirrigazione da Haifa Chemical ltd Dove: C = Concentrazione di concime nella vasca della “soluzione fertilizzante” in gr/l Qsett = Portata del settore irriguo in l/h Portata di Qpompa fert = aspirazione della pompa fertilizzante in l/h F = Concentrazione desiderata al gocciolatore in gr/l Per rendere più chiara l’applicazione di quest’ultima formula riportiamo di seguito un esempio numerico. Ipotizziamo: • Settore irriguo con portata di 20.000 l/h (20 m3/h). • Concentrazione salina di partenza dell’acqua pari a 0,2 gr/l. • Portata di aspirazione della pompa per il fertilizzante di 150 l/h. Il dato di concentrazione salina di partenza dell’acqua ipotizzato, 0,2 gr/l, determina un valore di concentrazione desiderata al gocciolatore di 0,8 gr/l. La somma di questi 2 valori dà infatti 1 gr/l che è il valore che non si vuole superare. Applicando la seconda 3 formula, il calcolo risulta: 20.000 l/h 150 l/h x 0,8 gr/l = 107 gr/l = 107 kg/m3 = 10,7 kg/100 l = 10,7% Il calcolo ha dato un valore di concentrazione del 10,7%, ossia si deve preparare una soluzione con 10,7 kg di concime in 100 litri d’ acqua. La massima concentrazione di concime che è possibile sciogliere in vasca corrisponde al limite di solubilità del concime stesso ad una certa temperatura. Questo valore può essere molto alto per un concime come il nitrato di potassio che nell’esempio illustrato si scioglierebbe senza problemi, rispetto per esempio, al solfato di potassio, come visualizzato nel grafico di solubilità dei concimi. Una ottimale gestione della fertirrigazione è una condizione essenziale per ottenere risultati produttivi ed economici soddisfacenti sulle colture insieme ad una maggiore efficienza dei concimi distribuiti, con un conseguente risparmio nelle quantità apportate. IMaGO S.r.l., attraverso la rete dei suoi rivenditori, è a disposizione per aiutare e consigliare, su come risolvere al meglio tutte le problematiche legate ad una corretta fertirrigazione: dalla scelta del tipo di concime alle dosi da somministrare, dal sistema di fertirrigazione più idoneo sulla base delle caratteristiche dell’impianto irriguo, alla frequenza della fertirrigazione, etc….. Riteniamo che questa strada sia attualmente la migliore per fare in modo che gli agricoltori siano soddisfatti dei loro impianti irrigui e li possano utilizzare al meglio. valvola valvola filtro Esempio di schema di installazione Mixrite valvola Campagna pubblicitaria IMaGO 2003 4 Rubrica Tecnica Controllo e regolazione dell’impianto id Nella realizzazione degli impianti irrigui, sia di piccola che di grande dimensione, gli strumenti che permettono il controllo e la regolazione dell’impianto idraulico rivestono notevole importanza. Questi si possono riassumere in due grandi famiglie: 1) Controllo pressione di linea 2) Controllo riempimento delle condotte con attenzione allo scarico e carico dell’aria dalle condotte idriche IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE DI LINEA Il controllo della pressione di linea si rende necessario a causa di differenti fattori quali la conversione degli impianti irrigui da aspersione a microirrigazione o, nel caso di grandi impianti, dalla necessità di portare una pressione adeguata in tutti i punti dell’impianto. In tutti i casi, la miglior soluzione è l’installazione nell’impianto di sistemi che, in modo automatico e preciso, possano erogare una pressione costante verso l’impianto di valle. Tralasciando i sistemi a “variazione di frequenza”, applicabili in modo vantaggioso solo in impianti con gruppi di pompaggio di nuova generazione, le idrovalvole di controllo della pressione potranno essere adoperare in tutte le applicazioni, quali ad esempio stazioni di pompaggio esistenti o pompe diesel carrellate e fisse. L’idrovalvola permette il controllo della pressione anche in caso di fluttuazioni della pressione e della portata. Nella scelta del modello, particolare attenzione dovrà essere posta nella definizione della dimensione del corpo valvola, che dovrà essere adeguato alle portate effettive del sistema. Infatti, l’utilizzo di un corpo valvola troppo grande comporterebbe difficoltà di regolazione e di mantenimento della pressione desiderata, mentre un corpo troppo piccolo causerebbe eccessive velocità dell’acqua e quindi elevate perdite di carico e rischi di usura del corpo, sino ad arrivare alla cavitazione e alla conseguente rottura dello stesso. La scelta del sistema di pilotaggio della valvola comporta invece un’analisi del tipo di gestione che verrà richiesta per l’impianto irriguo. Di seguito cerchiamo di dare delle linee guida per la scelta dei piloti. PILOTI A 2 VIE : - posizionamento consigliato: linee principali, testate di controllo, stazioni di pompaggio CONTROLLO A 2 VIE CHIUSA Fig. 1. 5 APERTA - vantaggi: c o n t r o l l o continuo della pressione regolata - svantaggi: perdita di carico costante di almeno 10 m.c.a. Il pilota a 2 vie, mediante un circuito chiuso “monte/camera/valle“, modula in modo continuo il volume di acqua presente nella camera della valvola stessa. Piccole alterazioni della pressione di monte o valle vengono immediatamente recepite dal pilota che aumenta o diminuisce il flusso del circuito riposizionando la membrana. La presenza di pressione in entrambe le estremità del circuito, non permetterà mai il completo svuotamento della camera valvola generando pertanto una perdita di carico costante nell’idrovalvola generalmente valutata in 10 m.c.a. PILOTI A 3 VIE : - posizionamento consigliato: valvole di settore, testate di controllo - vantaggi: apertura totale in caso di bassa pressione - svantaggi: r e g o l a z i o n e difficoltosa in presenza di portate fluttuanti Il pilota a 3 vie, al contrario di quello a 2, è un circuito aperto e pertanto ad ogni variazione della pressione di linea la camera valvola verrà riempita o CONTROLLO A 3 VIE IN REGOLAZIONE CHIUSA APERTA IN REGOLAZIONE draulico svuotata mediante lo spostamento dell’alberino interno al pilota. Nel caso di pressione di monte uguale o inferiore al valore predeterminato, il pilota metterà in comunicazione camera valvola con l’atmosfera, generando un’apertura totale della valvola stessa. D’altro canto la prerogativa di questo sistema di pilotaggio di alternare condizioni di riempimento a quelle di svuotamento della camera valvola, potrà in casi particolari generare un pendolamento della pressione che potrà essere interrotto solamente mediante il rallentamento dei tempi di reazione della valvola stessa. La differente gestione del pilota di controllo è verificabile in Fig.1. In abbinamento alle idrovalvole sopra citate, ogni impianto, che ha una potenzialità di pressione superiore a quella ammissibile dai componenti del sistema, dovrà essere fornito anche di valvole sfogo sovrapressione che opportunamente regolate potranno salvaguardare l’impianto da errori di manovra, blocco della valvola PR o da “onde” di sovrapressione accidentali. CONTROLLO RIEMPIMENTO DELLE CONDOTTE Risolti i problemi di regolazione della pressione, dobbiamo occuparci del controllo riempimento delle condotte che, in alcuni casi, possono essere anche di notevole dimensione. Per tale motivo, ma non solo, devono essere presenti negli impianti irrigui valvole che permettano lo scarico dell’aria presente in condotta. E’ importante far notare, ed è possibile verificarlo con prove sperimentali, come i tempi di riempimento delle condotte sono inversamente proporzionali alla quantità di aria che si riesce a far uscire, pertanto i soli irrigatori o gocciolatori non sono più sufficienti a far fuoriuscire l’aria dai tubi stessi senza incidere in modo molto pesante sui tempi effettivi di irrigazione. Anche in questo caso si dovranno fare differenti valutazioni in funzione della posizione in cui si deve installare lo sfiato aria nell’impianto. Fermo restando che queste valvole devono essere poste nei punti più alti dell’impianto o ogni qual volta si possano generare nella condotta punti di ristagno d’aria. La tabella sotto riportata, dalla quale si può vedere il differente impiego di sfiati di tipo automatico, cinetico e combinati in funzione del punto di installazione, può aiutare a semplificare la scelta. Di seguito riportiamo vantaggi e svantaggi delle diversi tipologie di sfiato aria. Sfiato aria cinetico vantaggi: elevata capacità di carico e scarico di grandi volumi di aria in fase di avvio / arresto impianti svantaggi: impossibilità di scaricare i piccoli quantitativi di aria generati dal normale funzionamento Sfiato aria automatico vantaggi: scarico in modo continuo di piccoli quantitativi di aria durante il normale funzionamento. svantaggi: scarsa capacità di carico aria in caso di depressione impianto e di scarico aria in fase di avvio Sfiato aria combinato vantaggi: coniuga i vantaggi di entrambi i sistemi “cinetico + automatico“ svantaggi: nessuno La corretta applicazione degli sfiati aria permetterà, oltre a ridurre i tempi di riempimento e quindi i costi di gestione, anche di salvaguardare gli impianti quando questi siano in pendenza, evitando condizioni di depressione o smorzando eventuali “colpi d’ariete”. Negli impianti di subirrigazione con ala gocciolante, il posizionamento degli sfiati d’aria è obbligatorio per la salvaguardia dei gocciolatori dalla suzione di impurità durante la fase di fermata settore. Mod. AV - 1 - K Sfiato Aria Cinetico 1” Mod. AV - 2 - KA Sfiato Aria Combinato 2” Q impianto < 25m3/h Q impianto < 50m3/h Q impianto < 100m3/h Camere di controllo AV - 1 - K AV - 1 - K AV - 2 - K Condotte primarie AV - 1 - A AV - 2 - KA AV - 2 - KA Condotte secondarie AV - 1 - K AV - 2 - K AV - 2 - K 6 Nuove valvole Dorot SERIE 500 • Disponibili nei ø da DN 40 ( 1 1/2”) a DN 150 (6”) • Minima pressione di lavoro : 0,5 bar • Massima pressione di lavoro: 16 bar • Massima temperatura di funzionamento: 60°C • Attacchi flangiati da DN 40 ( 1 1/2”) a DN 150 (6”) in conformità con gli standar internazionali ISO 2084, 2441, 5752; diametri 1 1/2” e 2” disponibili anche filettati • Verniciatura: poliestere (standard), epossidica (a richiesta) • Tutti i materiali sono certificati per uso con acque potabili Con il coupon sottostante segnalateci gli argomenti che vorreste fossero trattati nei prossimi numeri e, se non lo avete ancora fatto, usate lo stesso per darci l’autorizzazione per continuare ad inviarvi l’IMaGO NEWS. Coupon Nome Compila e spedisci a IMaGO srl Cognome Funzione Società/Azienda Ag. Città CAP Via Tel. cell. fax E - mail Vorrei si parlasse di: Ai sensi della legge 675 del 31.12.96 sulla privacy, autorizzo IMaGO srl al trattamento dei dati personali forniti. firma.............................................. Coloro che non riterranno l'iniziativa di proprio interesse potranno comunicarci di sospendere l'invio di "IMaGO NEWS" al numero 0185 351122 o ad uno degli indirizzi sotto indicati. Distribuito da: Via Pian di Rocco 26 16042 Carasco (Genova) tel. 0185 351122 (6 linee r.a.) • fax 0185 351125 sito web www.imagoirrigazione.com e-mail [email protected]