La simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione
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La simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione
La simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore Gianni Amadasi, Andrea Cerniglia, Paolo Vanzo SCS Controlli e Sistemi srl 1. Introduzione Vari modelli previsionali vengono normalmente utilizzati per studiare dal punto di vista acustico e vibrazionale una nuova macchina o un nuovo insediamento, o per verificare eventuali interventi/modifiche prima della realizzazione. Per il loro corretto utilizzo è necessario scegliere una metodologia di misura, effettuare la scelta di parametri “veramente” significativi, nonché considerare l’analisi delle vibrazioni quale genesi della maggior parte dei fenomeni acustici Esistono diversi approcci scientifici specificatamente dedicati a risolvere una determinata problematica; tuttavia è evidente che i vari codici di calcolo da essi derivanti “non sono onnipotenti”, non sono cioè applicabili a tutto lo scibile del campo acustico e vibrazionale. Di fatto si deve sempre tener presente che una serie di approssimazioni realistico-pratiche è più scientifica ed efficace della pura “accademia”. Per la scelta della metodologia e del codice di calcolo si può fare una primaria distinzione, per esempio tra: • Il problema interno, che riguarda l’interazione delle onde sonore con pareti assorbenti o riflettenti, con impedenza acustica di trasmissione, normalmente in spazi confinati “piccoli”; • Il problema esterno, che riguarda invece la propagazione delle onde sonore in spazi aperti e l’interazione con barriere di varia natura, normalmente in spazi aperti “grandi” Per i due casi si possono citare altrettanti esempi di codice previsionale che sono: • la metodologia SEA (Statistical Energy Analysis) per l’interazione delle onde sonore con le strutture in spazi confinati; • il codice MITHRA per la propagazione in spazi aperti. Nel presente lavoro ci occuperemo del problema di una macchina per il condizionamento, da installarsi all’aperto la cui emissione sonora deve essere sensibilmente ridotta per il rispetto delle specifiche richieste dall’utilizzatore finale. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 1 Applicheremo allora la metodologia SEA, in forma semplificata, per la classificazione delle sorgenti e la simulazione di possibili interventi di riduzione dell’emissione acustica. 2. Ipotesi iniziali Le ipotesi iniziali prevedono una geometria 3d semplificata della macchina, l’elencazione delle sorgenti da considerare,la potenza acustica che potrà essere generata da ognuna di esse, le vie di propagazione aerea e solida che si vogliono considerare nel modello, punti ricettori sui quali stimare il livello di pressione sonora, il modello da applicare •in termini di isolamento acustico e di assorbimento acustico •In termini di propagazione per via solida •In termini di elasticità delle strutture •In termini di buchi acustici (fughe) 3. SEA - Statistical Energy Analysis La metodologia SEA è uno strumento di modellazione acustica che si basa sul concetto di analisi energetica su base statistica. Un modello SEA accademico è per esempio rappresentato da due cavità acustiche separate da una parete che viene schematizzato nel seguente modo: dove si definisce: • STL – Sound Transmission Loss = potere fonoisolante della parete • NR – Noise Reduction = Riduzione effettiva del rumore 3.1 Soluzione del modello SEA La tecnica SEA prevede per TL e/o NR un problema vibroacustico di bilancio energetico (bilancio di potenza) rappresentato da una matrice la cui soluzione comporta il raggiungimento dell’equilibrio energetico tra i livelli di vibrazione strutturale della parete e di pressione sonora nelle cavità. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 2 3.2 Vie di trasmissione dell’energia sonora Ogni sottosistema è connesso tenendo in considerazione la tipologia di giunzione strutturale e l’accoppiamento fluido-struttura. Si definisce Fattore di accoppiamento per la radiazione modale η sa: dove si nota che η sa è proporzionale all’efficienza di radiazione ρ c è l’impedenza acustica m^ è la densità superficiale della struttura 3.2.1 Esempio di pareti multistrato E’ possibile schematizzare una parete multistrato e calcolarne le proprietà acustiche considerandola come un sandwich le cui proprietà superficiali sono Es, ts, e quelle interne Gc, tc, per cui si ha un’equazione per modi in frequenza discreti del tipo: Per ogni modo di vibrazione ω m,n con componenti (numero d’onda) k m k n , che risuona nella banda di frequenza di analisi, è possibile stimare l’efficienza di radiazione σ rad dal criterio di accettabilità modale j mediato in banda di frequenza (joint acceptance). Questo metodo consente di distinguere tra i modi acustici di struttura “veloci” che sono radiatori efficaci, da quelli “lenti” che presentano uno scarso accoppiamento al campo acustico (fluido). La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 3 Prendendo il caso di un pannello di alluminio con struttura alveolare interna, si riporta il confronto tra teoria e sperimentazione dei valori di efficienza di radiazione e di STL (Sound Transmission Loss). 4. Diagnostica con individuazione delle principali sorgenti vibro-acustiche di una macchina per il condizionamento 4.1 Descrizione generale dei punti di misura Le posizioni di misura sono indicate sulla figura che rappresenta la schematizzazione a Schema delle misure sul compressore: tasselli compressore T1, T2, T3, T4 e pedana P1, P2, P3, P4 P3 P1 P2 Sottosistemi SEA della macchina. Schema dei punti di misura: punti microfonici (rosso) ad 1 m di distanza e a circa 1.3 m di altezza, punti accelerometrici (verde) La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 4 P4 T4 T3 T1 P1 P3 T2 P2 4.2 Individuazione delle componenti principali L’individuazione è stata fatta considerando alcuni punti di misura come riferimenti e quindi tenuti costati per tutte le misure. Si è proceduto a monitorare in modo costante il compressore, sorgente principale della macchina posizionando un microfono di misura in campo vicino allo stesso. La misura per mezzo di accelerometri e microfoni ha permesso di individuare per mezzo dell’analisi spettrale la componente aerea e quella strutturale e di “pesare” il loro contributo all’emissione totale. L’emissione spettrale nel campo vicino del compressore è qui riportata nel grafico n°1 dove è possibile individuare una componente spettrale importante a circa 300 Hz che è la fondamentale del compressore, questa componente, come verrà verificato con altre misure, risulta essere la principale fonte di emissione. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 5 Microfono di riferimento 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 Frequenze (Hz) Grafico n°1 emissione spettrale microfono di riferimento Vicino a questa componente è stato individuato un secondo picco di emissione importante dovuto alla componente elettromagnetica degli alimentatori dei ventilatori. Questa componente diventa particolarmente evidente nell’emissione globale e raggiunge la stessa emissione, circa 74 dB, paragonabile a quella del compressore nei punti P1,2,3,4, come dimostrato dal grafico n°2. Emissione acustica nei punti P1,2,3,4 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 Frequenze (Hz) NP Pos1 NP Pos3 NP Pos2 NP Pos4 Grafico n°2 Emissione spettrale acustica punti P1,2,3,4 La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 6 I due picchi presenti intorno ai 300 Hz sono dati dalla emissione del compressore e degli alimentatori elettrici del ventilatori, infatti è possibile nel grafico n°3 individuare come la componente a 300 Hz sparisca nel momento in cui si alimentano i ventilatori con un Variac. Confronto emissione con alimentaoti elettrici-Variac 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 200 220 240 260 280 300 320 340 360 380 400 Frequenze (Hz) NP Pos3 Variac 185v Pos3 Grafico n°3 Emissione spettrale acustica punto P3 confronto alimentazione ventilatori elettromeccanica vs Variac L’ alimentazione elettrica dei ventilatori tramite Variac ha portato il valore globale di emissione da 76.9 dB(A) a 75.2 dB(A). E’ stato poi sperimentata l’adozione di una tipica cofanatura insonorizzante diretta sul compressore che porta un abbassamento del livello globale da 75.2 dB(A) a 73.8 dB(A), come si può notare dal grafico n°4, accentuando però il rumore strutturale e facendo emettere più rumore alla frequenza fondamentale del compressore, che invece diminuisce alle alte frequenze. Questa considerazioni sono state fatte paragonando i risultati ottenuti fra lo spettro di emissione acustico grafico n°4 “variac cofanatura vs variac” ed il grafico n°5 emissione strutturale pannelli cofanatura. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 7 Cofanatura Variac 185 V vs Variac 185V 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 Frequenze (Hz) Variac 185v Cofanato Variac 185v Grafico n°4 Emissione spettrale acustica punto P3 confronto variac 185V vs cofanatura Variac 185V L’incremento dell’emissione acustica in corrispondenza del picco della fondamentale, è dovuto alle vibrazioni delle pennellature metalliche che non sono in grado si smorzare tale frequenza, mentre danno contributi notevoli nella zona spettrale tra 1 kHz e 1.5 kHz. Analizzando ora l’emissione spettrale della componente accelerometrica si individua l’emissione per via strutturale. vibrazioni pannelli cofanatura 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 Frequenze (Hz) Grafico n°5 Emissione spettrale vibrazionale pannelli cofanatura Tutte le misure effettuate sui pannelli della cofanatura hanno una emissione molto pronunciata in corrispondenza della fondamentale e dei suoi multipli in frequenza. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 8 Tali componenti provengono direttamente dal compressore, vedasi grafico 1 per via aerea, e per via strutturale per mezzo dei tasselli di sospensione del compressore e del tubo di mandata agli scambiatori di calore Infatti è possibile analizzare le misure effettuate “monte valle tassello” sospensione compressore , delle quali se ne riporta una a titolo di esempio, espressa in termini di funzione di trasferimento del tassello e della sua efficienza di lavoro, grafico 6 e 7. Tassello 2 monte valle compressore 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 900 1000 Frequenze (Hz) valle tassello-2 monte tassello-2 Grafico n°6 Emissione spettrale vibrazionale monte valle tassello n°2 filtraggio tasselli compressore 100.00 80.00 60.00 40.00 20.00 0.00 -20.00 -40.00 -60.00 -80.00 -100.00 0 100 200 300 400 500 600 700 800 frequenze (Hz) filtraggio tasselo-1 filtraggio tassello-3 filtraggio tassello-2 filtraggio tassello-4 Grafico n°7 rapporto tasselli sostegno compressore. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 9 Dall’analisi del filtraggio tasselli si capisce che la loro costruzione non è adeguata per smorzare la vibrazione della fondamentale lasciando passare quasi invariata tutta l’energia della componente strutturale che, come riportato nel grafico n°8, si ritrova poi su altre posizioni di misura della macchina. vibrazioni lamierati ventilatori 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 Frequenze (Hz) lamiera sopra ventilatori-1 lamiera sopra ventilatori-2 Grafico n°8 emissione vibrazione lamierati superiore. 5 Indicazioni sugli interventi Riassumendo i risultati delle analisi svolte si può ritenere che gli interventi debbano essere orientati come: • • • • • Modifica del sistema di alimentazione dei ventilatori utilizzando un sistema Variac o altro. Modifica dei tasselli di sospensione del compressore che devono essere più morbidi e sintonizzati in modo che la componente principale a 300 Hz si trovi nella zona di isolamento, possibilmente oltre 1.4 volte la frequenza di risonanza. Inserimento di uno smorzatore di pulsazione, sul principio del risonatore in linea a 1 o 2 cavità, aumentando il più possibile il rapporto tra il diametro della cavità e il diametro della tubazione di mandata. Sostituzione delle sospensioni delle tubazioni con elementi in gomma e verifica dei punti di ancoraggio, che devono essere corrispondenti per quanto possibile a dei nodi strutturali, allo scopo di ridurre le vibrazioni indotte nella struttura e nei fazzoletti. Progetto di una cofanatura leggera con proprietà smorzanti. 6 Simulazioni SEA Allo scopo di verificare preventivamente gli interventi ipotizzati, è stato costruito un modello SEA semplificato con il quale sono state effettuate le seguenti simulazioni: La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 10 1. Applicazione di una forzante vibrazionale al vassoio (simulazione forzante dal tassello) 2. Influenza del K dei tasselli 3. Differenze di isolamento acustico e influenza sul valore globale in dB(A) tra un cofano con lamiera spessore 2.5 mm e uno con 1 mm di spessore 4. Applicazione di uno smorzamento sulla lamiera della cofanatura. 5. Applicazione di un fonoassorbente all’interno della cofanatura 6. Indicazione dell’effetto di un aumento delle dimensioni del cofano in X Modello SEA della macchina di condizionamento La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 11 6.1 Risultati delle simulazioni Simulazione AutoSEA modello semplificato 80 70 60 50 2.5 mm + 4 tasselli + sorgente acustica 40 2.5 mm solo acustica 30 20 10 0 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 Frewquenza (Hz) 1/3 Oct Differenza tra emissione solo sorgente acustica/sorgente acustica e componente vibrazionale. Inserendo la componente vibrazionale l’emissione acustica aumenta maggiormente alle alte frequenze; tale aumento è giustificato dall’accoppiamento massa/mancanza di smorzamento dei pannelli come già evidenziato. Simulazione AutoSEA modello semplificato 90 80 70 60 50 dB 1 mm solo acustica 1 mm + 4 tasseli + sorgente acustica 40 30 20 10 0 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 Frewquenza (Hz) 1/3 Oct Passando ad una simulazione di una lamiera di solo 1 mm si evidenzia che l’emissione sonora aumenta ma in proporzione diminuisce quella vibrazionale (diminuendo la massa) e l’accoppiamento lamiere. La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 12 Confronto tra l’emissione tra le lamiere 1 mm e 2.5 mm. Simulazione AutoSEA modello semplificato 90 80 70 60 50 1 mm solo acustica 2.5 mm solo acustica 40 30 20 10 0 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 Frewquenza (Hz) 1/3 Oct La differenza tra i pannelli di spessore 1 mm e 2.5 circa il doppio in massa è di 6 dB come da teoria; mentre una diminuzione della massa con componente vibrazionale non comporta una grande perdita di efficienza. Simulazione AutoSEA modello semplificato 90 80 70 60 50 2.5 mm + 4 tasselli + sorgente acustica 1 mm + 4 tasseli + sorgente acustica 40 30 20 10 0 200 250 315 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 Frewquenza (Hz) 1/3 Oct La differenza tra il pannello 2.5 mm e 1mm con componente vibrazione è minima maggiore alle basse frequenze. Tale differenza potrebbe essere ulteriormente diminuita con un l’aggiunta di smorzamento tra i pannelli o il disaccoppiamento La Simulazione vibroacustica preventiva delle tecniche di riduzione del rumore G.Amadasi, A. Cerniglia, P.Vanzo 13