famiglia parrocchiale

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famiglia parrocchiale
FAMIGLIA
PARROCCHIALE
Notiziario Settimanale Parrocchia SS. Salvatore- Castelnuovo V.C. (PI) Anno 37° –
Tel Fax 0588 \ 20618 -Cellulare 347-8567671
[email protected] Sito Parrocchia: www.parrocchiainsieme.it/
20 Agosto 2006
N°
1919
“SOLO DIO PUÒ SAZIARE LA SETE DI VERITÀ E DI FELICITÀ”
Solo Dio può saziare la sete di verità e felicità degli uomini e donne di oggi, che in talune occasioni
danno l’impressione di vivere come se Lui non esistesse, ha affermato Benedetto XVI mercoledì scorso..
““C’è oggi chi vive come se non dovesse mai morire o come se tutto dovesse finire con la morte; alcuni si
comportano come se Dio non esistesse, ritenendo che l’uomo sia l’unico
artefice del proprio destino, giungendo qualche volta persino a negare che
ci sia spazio per Lui nel nostro mondo”.
“I grandi successi della tecnica e della scienza, che hanno notevolmente
migliorato la condizione dell’umanità, lasciano però senza soluzione i
quesiti più profondi dell’animo umano”, ha spiegato. “Solo l’apertura al
mistero di Dio, che è Amore, può colmare la sete di verità e di felicità del
nostro cuore – ha sottolineato -; solo la prospettiva dell’eternità può dare valore autentico agli eventi
storici e soprattutto al mistero della fragilità umana, della sofferenza e della morte”. Benedetto XVI
FINALMENTE LA VITA!!!
Per tanti lutti nella nostra parrocchia, per tante disgrazie, incidenti, guerre alluvioni,…che
hanno
provocato lutti e dolori fino a sentirci quasi “avvolti” nella
morte, finalmente possiamo gridare di gioia alla vita!!….
Infatti abbiamo annunciato al paese col suono festoso delle
nostre campane la nascita di due bambini!…….
*Nel mattino del 16 Agosto è nato ETTORE, figlio
primogenito dei coniugi Rizzi Francesco e Nencini Manuela,
e nel mattino del 18 Agosto è nato ELIA, figlio secondogenito
dei coniugi Vettorello Mirko e Ciampini Isabella, che è venuto
a “trovare” la sorellina Melissa…- Tutta la Parrocchia
esprime gioia e felicitazioni ai genitori di Ettore e di Elia e augura ai bambini una vita piena di amore con le
loro famiglie, insieme a tutto il bene che si può immaginare, in attesa di conoscerli e del loro Battesimo
che li consacrerà figli di Dio e membri della grande famiglia dei figli di Dio che è la Chiesa. Don Secondo
COME AVVERRA’ LA FESTA DELLA MADONNA DI FINE AGOSTO
Nella riunione del Consiglio Pastorale, avvenuto venerdì 18 agosto è stato
stabilito quanto segue. Per dare la possibilità ai molti “abitanti del Borgo”, di
questo periodo, di onorare la Madonna insieme a tutto il Paese, e per
continuare la tradizione affermatasi come assai positiva di coinvolgere le varie
zone della Parrocchia in questo tributo di affetto alla Vergine Santissima,
torneremo ad una “formula di Processione” avvenuta più volte nel passato e
che era stata un po’ accantonata per la non ideale condizione della chiesa del
Borgo. ***Voglio premettere che lo scopo della Processione non è lo
“spettacolo religioso”, ma il far capire ai cristiani e a tutti che la Madonna ci
vuol condurre a Gesù, ci vuol dare Gesù…, e che per questo, dietro da Lei,
nella sua Immagine, siamo invitati a camminare verso la chiesa dive Gesù ci
aspetta con la sua presenza nell’Eucaristia nella Sua Parola e nella Comunità
cristiana che si riunisce….Per questo nella Feste della Madonna che stiamo
per celebrare domenica prossima, la Processione ha un “posto” importante…
in Borgo da porta Fiorentina prima
Processione”venerdì sera
25 Agosto ore 21,15 circa
Don Secondo
ECCO COME AVVERRA’: Venerdì sera 25 Agosto alle ore 21, l’immagine
della “Madonna della Consolazione”, sarà trasportata con un mezzo verso il
Borgo, attraversando il Paese in modo “privato”, e circa le ore 21,15/20, sarà
accolta al “osteggio” subito prima della “Porta Fiorentina”: inizierà la
Processione che percorrerà Via Ma scagni, Piazza del Popolo e la parte di Via Cavour fino ad entrare in
chiesa di Borgo. La Sacra Immagine starà tutto il giorno in Borgo, ove, la sera alle ore 17,30 sarà
celebrata la Messa festiva. (quindi in chiesa parrocchiale non ci sarà)
***Sabato sera 26 Agosto : Alle ore 21 la Sacra Immagine sarà presa dalla chiesa del borgo e, con
un mezzo, sarà portata in una zona del paese:
Dove?
scuole), via Aldo Moro, Via Pascoli e Via M. di
Niccioleta: proprio all’inizio di questa via nello “spazioparco”
sulla
Case Protette e cortile….
destra,
guardando
verso
la
Centrale Enel
Presso l’incrocio di via Roma (dopo le
Qui si deve radunare la gente e di qui si parte sabato sera
v La
Popolazione del
Paese
deve
riunirsi, prima, in
quella zona per
attendere,
PREGANDO,
l’Immagine della Madonna e iniziare la Processione verso la
chiesa parrocchiale, seguendo questo percorso: scesa di Via
Pascoli sotto le scuole, salita della stessa vita per andare alla “Case
Protette” (Casa di Riposo) con sos ta di preghiera nel cortile.
Proseguimento a lato dell’ambulatorio, passaggio davanti al Circolo
ACLI e percorso normale verso la chiesa per via della Repubblica e P.zza XX Settembre e via G. Verdi verso la scalinata
della chiesa.
v
Domenica 26 Agosto Festa in chiesa e
Terminata la Processione, dopo un po’, comincerà
nel Paese, con l’orario festivo normale
la “FESTA PRO AMBULANZA DELLA MISERICORDIA
IL PECCATO SENZA RITORNO DI “HINA”: SENTIRSI OCCIDENTALE
ERA INNAMORATA DI UN MURATORE ITALIANO
L' hanno trovata sepolta sotto la terra dell'orto di casa, il capo rivolto verso la Mecca. Come volendo
affermare almeno nella morte, che finalmente Hina, vent'anni, è sottomessa alla legge del Profeta - Il
Corano, lo dice chiaro: «Non date le donne in sposa agli infedeli». Gli investigatori hanno pochi dubbi:
l'hanno uccisa i suoi parenti, suo padre stesso è sospettato. Come in una "gilda" tribale, in un consiglio di
saggi parenti, la sorte di Hina è stata decisa.
Si era trovata un fidanzato italiano, si vestiva alla occidentale, senza il velo, lavorava in una pizzeria, di
nascosto dal padre. Le hanno tagliato la gola come a un agnello, come a bestiame di cui si può disporre
senza dar conto a nessuno. E quella tomba rivolta alla Mecca, quasi lezione e monito tacito alle sue
sorelle. A Sarezzo, la gente guarda con sbalordimento alla fossa scavata di fresco nella terra scura di
queste campagne. Quella ragazza pachistana, era vestita come le loro figlie, quasi una di loro,
innamorata di un muratore di qui, e la sera, come le altre, in discoteca. Si era perfettamente "integrata",
Hina, nella laboriosa provincia di Brescia. Si era integrata "troppo", sognando addirittura una vita accanto
a un italiano.
Ma la legge dei suoi era rimasta quella del Pakistan rurale: il marito di una ragazza lo decide il padre, e
non è mai un infedele. Il marito legittimo di Hina, quello cui dalla nascita l'avevano destinata, l'aspettava in
Pakistan, dove lei, sapendo che non ne sarebbe più tornata indietro, pochi giorni fa si era rifiutata di
tornare. La tragedia di questa giovane immigrata è tutta tra il suo aver voluto vivere fino in fondo nel
Paese che l'aveva accolta bambina, e la feroce resistenza degli uomini di casa al suo sottrarsi alla loro
legge. Lavoratori, persone oneste suo padre e gli altri, operai nelle fabbriche del Nord Est. Lontani da
ogni aderenza al terrorismo islamico. Brava gente. Terroristi privati, solo fra le mura di casa: disposti
anche - è l'orribile accusa - a dare la morte a una figlia, se questa non chinava il capo davanti al volere del
padre, e del Corano. –
Di storie simili a quella di Hina ne esistono altre, riferiscono spesso le cronache dei quotidiani inglesi,
dove la comunità pachistana è ampia e radicata - tanto che molti degli arrestati per terrorismo di questi
giorni sono pachistani con passaporto britannico, laureati nelle università inglesi. Dall'ambito globale del
terrorismo integralista a quello domestico della tragedia bresciana sembra però di intravedere una comune
sotterranea radice: l'ostinata volontà, in alcuni, di non confluire nell'Occidente che li ha accolti; di
continuare, sotto ai nostri cieli, a seguire sempre e solo un'altra legge, la loro.
Una ragazza di vent'anni che non voleva più portare il velo ha pagato, oltre che il suo fidanzamento
proibito, anche la colpa di avere desiderato di diventare simile alle coetanee italiane tra cui era cresciuta.
E con la morte è stata ricondotta al suo dovere, mostrando anche in quel capo prostrato dagli assassini
verso la Mecca, come nei confronti di Allah si sia, infine, sudditi sempre.
E noi, figli di un Dio che ci ha chiamati "amici" e ci ha voluti liberi, ci illudiamo a volte che questa radice
profondamente diversa sia insignificante. Quella fossa in un orto della Valtrompia, non è cronaca nera, ma
racconta lo strappo lacerante fra due mondi improvvisamente vicini. Dove chi ha fretta di abbracciare la
(Marina Corradi)
“terra nuova”, può anche essere richiamato spietatamente a ciò che ha dimenticato
OFFERTE per la nostra chiesa
N.N.in memoria e suffragio di Michele Lenzi € 50 - Rina Viti € 20 - In memoria e suffragio di Livio Mughetti, la
moglie Delvina, € 50 – N.N. in onore della Madonna. Grazie, di cuore
d. Secondo