Dieci anni dopo sette su otto non sono più in A
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Dieci anni dopo sette su otto non sono più in A
GEOGRAFIA STRAVOLTA Dieci anni dopo sette su otto non sono più in A • Playoff 2005-06-oggi: tra le prime 8 è rimasta solo l'Olimpia. Le altre, da Treviso a Udine, tra A-2 e serie minori Paolo Bartezzaghi L a geografia italiana del basket sta cambiando, anzi è già cambiata. La prima retrocessione sul campo della Virtus Bologna è l'ultima pagina di un libro di storia che si sta chiudendo. Mentre un altro si sta aprendo con nuove piazze, squadre, realtà. Fuori dai playoff sono rimaste anche Varese, Cantù, Pesaro, Caserta, tra le squadre di serie A che hanno vinto almeno uno scudetto. In A-2, a vario livello, ci sono Roma, Siena, Treviso, Fortitudo Bologna, Trieste. Ai playoff, invece, ci sono sei squadre che in serie A ci sono arrivate o tornate da pochi anni. UNICA La geografia italiana dei playoff è cambiata così tanto che dieci anni fa, delle otto che si giocheranno il titolo 2016, c'è la sola Milano. Quell'Armani 2005-06 di Sasha Djordjevic era arrivata settima e sarebbe uscita al primo turno. Le altre, in ordine di classifica al termine della stagione regolare, erano: Fortitudo Bologna, Treviso, Siena, Napoli, Udine, Roma e Biella (ottava). Campione d'Italia sarebbe stata la Benetton allenata da David Blatt e che schierava il ventenne Andrea Bargnani, di lì a poco prima scelta assoluta in Nba. Sembra un secolo fa. Anche il resto della classifica della serie A è uno sguardo al passato remoto: c'erano Livorno, Teramo, Roseto, Reggio Calabria. Piazze storiche sparite, rinate, sparite ancora, annaspanti in serie minori. La geografia italiana dei playoff è cambiata così tanto che sei del- SERIE A le otto squadre partecipanti fino a pochi anni fa non erano neanche in serie A. Di queste, la più anziana di militanza, nella massima serie dal 2009, è Cremona, peraltro unica esordiente nei playoff. Nel 2010 è arrivata Sassari, ora nobilitata dallo scudetto vinto un anno fa. Nel 2011 è tornata Venezia dopo 15 anni. Nel 2012 era tornata Reggio Emilia, già in semifinale nel 1998 con Dado Lombardi. NEW ENTRY Nel 2013 è arrivata Pistoia, l'anno dopo Trento. Oggi ai playoff la tradizione è garantita da Milano, il club più titolato in Italia. Poi da Venezia che due scudetti li ha vinti durante la Seconda Guerra Mondiale. E da Avellino che in serie A c'è senza interruzioni dal 2000. Pag. 1 BASKET «Torino, ripartiamo dal pubblico» Nicolai, direttore sportivo dell'Auxilium, pronto a pensare alla nuova stagione: «Il presidente Forni va sostenuto» GIOVANNI TEPPA TORINO Per il futuro almeno un punto fermo da cui partire Torino ce l'ha: si chiama Renato Nicolai. Certo, potrebbero esserci anche clamorosi stravolgimenti, ma l'attuale direttore sportivo torinese, per il contratto pluriennale in essere e per le qualità e la professionalità che ha dimostrato in questa sua prima stagione, di sicuro sarà uno degli uomini su cui punterà il presidente Antonio Forni per consolidare il progetto AuxiliumCus. puntare sul consolidamento di un grande patrimonio che ab«Prima di pensare al prossi- Riflessioni biamo: il pubblico. Ce lo siamo mo anno abbiamo da archi- Ma ora c'è da pensare alla sta- conquistati sul campo. I tifosi viare questa stagione che si è gione che verrà, quella che per hanno capito che la società ha chiusa con la meritata salvez- il presidente Forni sarà "l'anno una grandissima passione. Epza - tiene subito a dire Nicolai 1" dell'Auxilium Cus. «Prima di poi ci sarebbe da lavorare mol-. È stata un'impresa Non era pensare al nuovo anno trovo to per attrarre delle risorse. La facile recuperare da una situa- che il presidente meriti di stac- famiglia Forni ha fatto e sta fazione in cui ti trovi con sei pun- care la spina e riposarsi un pò! cendo degli sforzi economici ti in meno di chi ti precede. È Ha dato tanto al progetto: idee, importanti per l'Auxilium Cus, stato brutto vedere che l'am- energie, tante risorse economi- ma potrebbe diventare imposbiente ci dava per spacciati. Noi che e tanta carica emotiva. Tra sibile sostenere il progetto nel però non abbiamo mai smes- una settimana, credo, inizierà a tempo se fosse costretta a farlo so di crederci. Siamo stati bra- pensare al futuro, a come con- da sola per altri vent'anni. Poi vi a non sbracare e a stare tutti solidare il progetto e di con- c'è la parte tecnica. Con Vitucci uniti. Poi è una stagione da ri- seguenza allo staff a cui affi- c'è contratto, ma con "escape" cordare per l'affetto del pubbli- darsi». Ma un'idea Nicolai se da entrambe le parti. Ha fatto co: straordinario». I ricordi stu- la sarà pur fatta? «L'anno scor- un lavoro encomiabile. Adespendi della salvezza conquista- so partimmo con ritardo per- so però diamo tempo al presita sul campo con i quattromila ché i playoffterminarono a giu- dente di fare le sue riflessioni. tifosi ad attendere notizie dagli gno inoltrato. Quest'anno al- Poi l'Auxilium Cus sono sicuro altri campi per poter salutare la meno il tempo sarà dalla par- ripartirà alla grande». salvezza rimarranno indelebili te dell'Auxilium. Bisognerebbe Impresa nei ricordi di chi c'era. Renato Nicolai, direttore sportivo dell'Auxilum Cus che ha ottenuto la salvezza all'ultimo turno (CIAMILLO) SERIE A Pag. 2