Chiedo ai ticinesi di credere nei liberali radicali
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Chiedo ai ticinesi di credere nei liberali radicali
12 OPINIONE LIBERALE Chiedo ai ticinesi di credere nei libera — Vania Castelli — Michele Bertini è stato acclamato dal comitato cantonale a figurare sulla lista PLR del Consiglio di Stato. Non ancora trentenne, è il candidato più giovane ma con alle spalle un’esperienza di esecutivo nella città più importante del Ticino: Lugano. In questa intervista ci spiega le ragioni che lo hanno spinto ad accettare la sfida Michele Bertini. In comitato cantonale hai detto che decidere non è stato facile: quali motivazioni ti hanno spinto a figurare sulla lista PLR per il Consiglio di Stato? In un primo momento mi sono sentito troppo giovane (avrò trent’anni in settembre!) e inesperto (sono in Municipio a Lugano dal novembre 2013), mi è sembrato troppo presto per ambire a un posto sulla lista per l’elezione del Consiglio di Stato. Poi, le sollecitazioni di stimate personalità del partito, della dirigenza, l’accordo e l’incoraggiamento ricevuto da Giovanna Viscardi e Roberto Badaracco della sezione di Lugano – la mia sezione! – hanno spostato la mia valutazione sullo spirito di servizio. La passione per la politica, il bene che voglio al Ticino, ai Ticinesi, al partito che ho scelto da adolescente, mi hanno convinto ad accettare questa candidatura nell’ottica di contribuire al risultato cantonale del partito. L’atmosfera in Comitato cantonale mi ha confermato che potremo tutti insieme fare una campagna di condivisione per eleggere due liberali radicali in Governo, rafforzare la presenza parlamentare e avere la forza di trovare il consenso nelle Istituzioni e nel Paese per una politica a 360 gradi, sostenibile e attenta al benessere dei suoi cittadini. Cosa è per te il rinnovamento? Rinnovare, non vuol dire fare tabula rasa del passato! Anzi, dalle esperienze passate possiamo imparare. Dobbiamo ringraziare i nostri predecessori; mi fa piacere che questa gratitudine sia espressa nel programma del PLR, un partito che può fregiarsi dell’aggettivo «storico». Rinnovare significa non smettere di riaffermare i valori della democrazia – libertà, responsabilità, giustizia e solidarietà – e affermarne dei nuovi, come la sostenibilità. Avere una visione politica e la capacità di creare il consenso per attuarla. Avere quella flessibilità necessaria per cogliere le opportunità anche nei momenti di crisi, per unire e integrare, non per dividere ed escludere. Rinnovare nella continuità dei valori importanti, come la responsabilità e il rispetto verso le Istituzioni, la cittadinanza, le risorse pubbliche (in primis le finanze). Cosa ti ha insegnato l’esperienza da municipale di Lugano? Moltissimo! Sto facendo un’esperienza intensa che mi appassiona e mi gratifica. Nei dicasteri di mia competenza ho trovato funzionari molto validi e motivati per il servizio pubblico, con i quali ho potuto costruire un rapporto di lavoro basato sulla fiducia, la collaborazione, con spazi di progettualità e di realizzazione molto positivi. In Municipio, lavoriamo collegialmente. La mia propensione alla cooperazione ha sicuramente trovato nel Municipio di Lugano e nelle difficoltà finanziarie della città una palestra di crescita per mettere alla prova la mia responsabilità istituzionale. Un tuo pregio e un tuo difetto? Penso di essere equilibrato e sincero, credo in quello che faccio e lo faccio con passione. Difetti? Cerco di tenerli a bada… Cosa vedi nel futuro del partito? Vedo quella «casa» che simboleggia i pilastri del programma elettorale, una guida politica e progettuale – come ben dice l’introduzione – per affrontare un contesto diverso da tutto quello che il Ticino e i Ticinesi hanno finora conosciuto. Vedo in questa visione un’opportunità di progresso civile in un’ottica di coesione e di sviluppo, con attenzione alle risorse umane, finanziarie e immateriali. Chiedo ai Ticinesi di voler credere in questo progetto che riafferma i valori fondamentali della nostra democrazia liberale, interpreta i bisogni emergenti del paese e stimola le potenzialità della sua popolazione. E qual è la visione del tuo Ticino di domani? Un Ticino politico capace di trovare consenso e progettualità, di superare litigiosità e campanilismi, un Ticino tanto fiero della sua svizzeritudine quanto consapevole di interagire con il mondo intero. Un Ticino di cittadini che guardano avanti e che non si adagiano al facile lamento. Un luogo dove vivere e lavorare godendo di sicurezza e di Michele Bertini punta al risultato cantonale del partito: riconquistare i liberali radicali scontenti e delusi, convincere i senza partito e gli indecisi OROSCOPO CELTICO Nato nel segno del salice Gli antichi celti associavano ai giorni dell’anno un albero le cui virtù avrebbero influito sui nati di quel particolare giorno. L’albero che caratterizza Michele Bertini è il salice (dal 3 al 12 settembre). Sono persone che hanno amore per la natura e gusto per le sfide. Sono molto equilibrati e spesso per questo riescono a conseguire ottimi risultati nella vita. Sono tolleranti verso il prossimo, e in amore sono molto sensibili e romantici: amano dare più di quanto possono ricevere. Talvolta possono tendere al pessimismo e scoraggiarsi di fronte ai propri insuccessi. Non amano perdere. PERSONAGGIO ali radicali curriculum vitae OPINIONE LIBERALE 13 L’IMPEGNO SU PIÙ FRONTI Dopo le scuole dell’obbligo a Lugano, la maturità alla Scuola cantonale di commercio a Bellinzona, il Bachelor of Arts (indirizzo Storia e Scienze politiche) all’Università di Lucerna, inizia le prime esperienze professionali nell’azienda di famiglia Bertini&Togni. Attualmente è responsabile del mercato regionale della sede di Lugano di KPMG, società di revisione e consulenza aziendale. E’ presidente dell’ufficio di conciliazione in materia di locazione di Lugano e Primo tenente nel Bat Fant Mont 30. percorso politico LA PASSIONE PER LA POLITICA Fa gavetta nel PLR a livello sezionale e cantonale e quale delegato all’assemblea del PLR svizzero. Nel 2008 e nel 2013 è eletto consigliere comunale a Lugano, città che nel novembre 2013 lo porta in Municipio. Sotto la sua direzione è l’area della sicurezza (polizia, pompieri) e dello sport; è pure responsabile del progetto Polo sportivo, delegato nella commissione perequazione intercomunale e vicepresidente dell’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese. associazioni IL VALORE DEI CLUB SPORTIVI Sin da bambino vive il valore dell’associazionismo nei club sportivi. Ha nel cuore l’Associazione Scout ad ogni costo (SOC) Roccia della Pace che accompagna ragazzi e ragazze con disabilità cognitiva e/o fisica nell’avventura scout. Attualmente è membro dei comitati Circolo Operaio Educativo di Lugano, ASPASI (Associazione Passeggeri Aerei Svizzera Italiana), Aquanostra Ticino, ACS Ticino, Club del Centro di Lugano. E’ stato membro del comitato organizzativo di STRALugano. tempo libero qualità di vita. Come ci hanno insegnato i nostri antenati: bisogna rimboccarsi le maniche! Il domani lo disegniamo nel presente. Da subito vanno affrontati temi politici urgenti: le finanze, l’occupazione, la mobilità, la sicurezza… Dobbiamo riorientare la crescita occupazionale – che è un atout di questo cantone – verso la popolazione attiva indigena senza dimenticare che vi sono settori – come la sanità, per esempio – che senza l’apporto del frontalierato non potrebbero funzionare. Mi auguro che si possa inaugurare la nuova legislatura con un clima politico positivo. Da troppi anni la progettualità dei programmi elettorali e dei documenti strategici cantonali è stata ostacolata e impedita da contese e meline che non hanno fatto bene al Cantone, che hanno impedito di avanzare ed eroso la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. L’IMPORTANZA DI CONDIVIDERE La serenità della famiglia e degli affetti più cari. Il piacere dell’amicizia intergenerazionale. La montagna, lo sci alpino, il tennis, la caccia, la lettura. Anche il sano divertimento, la partita, il derby, i carnevali nostrani, le cene fra buone forchette. E se la politica invade il tempo libero? Un sorriso e via, per il piacere di stare con gli altri, di condividere, ascoltare, vivere tutte le sfumature del Ticino ricco anche di spensieratezza, di altruismo e di tanto impegno civile. famiglia IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA Il papà Aloscia, la mamma Paola (Arrigoni), la sorella Francesca e la nonna Esa rappresentano un solido e vivace legame familiare nella quotidianità di Lugano e nella quiete della casa di Dalpe. Nato a Sorengo, il 9 settembre 1985, per Michele la famiglia conta molto: un’infanzia felice, dei solidi valori per la vita, il sostegno per rincorrere qualche sogno, il punto di riferimento solidale in tutte le fasi della vita.