alimentazione - istituto comprensivo capol.dd san nicola la strada

Transcript

alimentazione - istituto comprensivo capol.dd san nicola la strada
19/04/2016 San Nicola la Strada
Volume 1, Numero 1
ALIMENTAZIONE
Disastro in cucina
Di Valerio Rubino,Antonio Giannino & Mattia Balzano
Michele è un cuoco
che ha appena aperto
un ristorante.
Il giorno dell’apertura c’è molta gente tra
la quale c’era un famosissimo
critico
culinario.
Michele
andò subito in panico
e corse in cucina,
mentre un cameriere
portava il menù al
critico. Michele mise
a lavorare i suoi dipendenti per le persone mentre lui si occupava del critico. Michele andò in sala
con carta e penna e
chiese al critico cosa
volesse e lui gli disse
che voleva il menù
del giorno. Michele
andò in cucina e iniziò a preparare la frittura di pesce.A metà
dell’opera si ricordò
di non aver portato il
vino al critico, scese
in cantina e prese il
miglior vino che aveva.
Salì di nuovo in sala e
versò il vino nel bicchiere ma un bimbo
che correva fece scivolare Michele che
buttò il vino sulla camicia del critico.
Michele si scusò e andò in cucina.
Il critico indignato si
mise la giacca e se ne
andò, Michele lo vide
dalla cucina e lo rincorse con un barattolo
di sugo in mano.
Michele urlò al critico
di fermarsi e lui di
scatto si girò;
Michele inciampò e
butto il sugo sul critico.
Il critico indignato se
ne andò ma Michele
lo seguì fino al parcheggio dove lo implorò di tornare al ri-
storante e gli promise che
se avrebbe mangiato quella sera al ristorante gli
avrebbe fatto cene gratis
per un mese intero.
Il critico accettò e ritornarono al ristorante.
Michele accese i fornelli e
si mise a preparare un secondo,alzò gli occhi,vide
la frittura e la portò al critico,però si dimenticò che
aveva lasciato il fuoco accesso.
I clienti videro il fumo e
scapparono, ma il critico
che era seduto di spalle
non se ne accorse, Michele
andò in panico e prese un
estintore, nel frattempo il
critico era intrappolato tra
le fiamme, Michele aprì la
finestra e una vampata
d’aria fece andare una piccola fiammata sui capelli
del critico che rimase con
una riga in mezzo.
Michele corse dal critico e
spense le fiamme ma il
critico arrabbiatissimo prese l’estintore di mano
al
cuoco,gli
spruzzò
della
schiuma in faccia
e se ne andò.
Da quel giorno
Michele chiuse
con la cucina e si
ripromise a non
toccare più un
fornello.
Classe 2^E
A.S. 2015/2016
L’importanza di una
corretta alimentazione è il tema del
percorso che le studentesse e gli studenti delle classi
seconde della scuola
secondaria
hanno
affrontato durante
l’anno. I contenuti
sono frutto del lavoro svolto durante le
ore curricolari di
approfondimento
d’italiano a cura
della prof.ssa
Silveria Conte.
Sommario:
Mangia sano e vivi bene 2
I Bretzel
2
Mozzarella in carrozza
2
Biscotti vegetariani
3
Le crepes
3
L’hamburger e l’insalata 4
A brief history of Hamburger
4
Pagina 2
ALIMENTAZIONE
Il cibo che
mangi può
essere o la più
sana e potente
forma di
medicina o la
più lenta
forma di
veleno
Mangia sano e vivi bene
Di Pedro Rocha,Christian Vollero & Luigi Iorio
Se mangi più spesso la verdura
La tua vita di più dura.
Mangia frutta
E i conservanti butta.
Non mangiare tanta carne rossa
Se non ti vuoi ritrovare in una
fossa.
Non mangiare troppi dolci
Oppure si ingrassano i tuoi pollici.
Se non vuoi passare delle brutte
giornate
Non mangiare cibo-spazzatura
Perché fa molto male la frittura.
Se mangi il pesce 2 volte a settimana
Avrai una vita sana
Bevi 1,5 l d’acqua al giorno
Siamo prodotti della Terra
A cielo aperto o nella serra
Ci coltivava un tempo il contadino
Che aveva scarpe grosse
Ed un cervello fino.
Verdurine, insalatine
Tante erbette sopraffini
Melanzane e peperoni
Le patate e i cipolloni
Io di me mi prendo cura
Mangio frutta e verdura
Senza mai esagerare
E non devo trascurare
Carne, pesce, riso e pasta
Un po’ di tutto, quanto basta
Un bicchiere d’ acqua fresca
Una pera ed una pesca!
Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare
I Bretzel
Mozzarella in carrozza
Di Cesare Gentile
Di Valerio Lanza
Quantità per 100 grammi
Il Bretzel è un tipo di pane molto
popolare tra le popolazioni di lingua tedesca, e quindi diffuso soprattutto in Germania, Austria,
Svizzera e Alto Adige. A seconda delle regioni, viene detto anche Laugenbrezel, Pretzel, Pretzl,
Bretze
Calorie 380
Grassi 2,6 g
Acidi grassi saturi 0,5 g
Acidi grassi polinsaturi 1,1 g
La mozzarella in carrozza è un antipasto
tipico della cucina napoletana. Il piatto consiste in fette di mozzarella racchiuse dentro
due fette di pane in cassetta (che fanno da
"carrozza"), le quali sono passate nell'uovo
e nel latte e poi fritte. Spesso le fette farcite
Acidi grassi monoinsaturi 1,2 g
vengono anche passate nella farina o nel
Acidi grassi trans 0 g
pan grattato prima della frittura. Oltre al pan
Colesterolo 0 mg
Sodio 1.266 mg
Potassio 136 mg
Carboidrati 80 g
Fibra alimentare 3 g
Zucchero 2,8 g
carré è possibile anche usare pane casereccio. Venne ideato a Napoli come alternativa
per usare la mozzarella avanzata
Biscotti vegetariani
Di Angelica Bici & Federica Messina & Mafalda Zampella & Francesca Greco
Ingredienti:
150g di farina integrale
100 g di farina 0
100 g di fiocchi di avena
80 g di zucchero di canna
100 g di succo di arancia biologico (= da
arance vere!)
80 g di olio di semi di arachidi
½ cucchiaino di lievito per dolci
Semini di vaniglia (o aroma naturale)
lavorabile.
Stendi l’impasto con il mattarello (o con le dita) e
taglia i biscotti con un coltello o con una rotella per
pizza (comodissima!). Disponili sulla teglia coperta
di carta forno e inforna per circa 15 minuti, fino a
doratura. Il modo migliore per assaporarli è, a mio
parere, in assolo. Anche come compagni di un tè
caldo, comunque, si fanno rispettare. Sono ottimi a
colazione, ma anche per una merenda veloce e leggera.
Preparazione
In una ciotola mescola insieme le due farine, i fiocchi, lo zucchero e il lievito; dosa il succo d’arancia
(ottimamente sostituibile con il succo di limone) e
l’olio e uniscili al composto.
Accendi il forno a 180°.
Estrai i semini di vaniglia da un pezzetto di stecca
(circa un cm) e uniscili al resto degli ingredienti;
amalgama il tutto con l’aiuto di una forchetta e continua poi con le mani fino ad ottenere un composto
morbido, leggermente appiccicoso, ma facilmente
Le crèpes
Di Roberta D’Urso
L'histoire des crèpes
Les Romains avaient l'habitude de
manger des crepes pendant les Lupercales, fêtes de la fécondite qui
avaient lieu au début de fevrier et
qui saluaient, à la fois, le retour du
printemps et la promesse de la
moisson future. Ces fêtes, fort licencieuses, furent condamnées par le
pape Gelase, en 494, et remplacées
par celle de la Purification de la
Vierge, la Chandeleur, célébrée le 2
Wrier. Mais les superstitions ont la
vie dure... En dehors de la maison,
nous avons tous le souvenir des robustes crêpes de sarrasin, fabriquees
devant nous dans la rue ou, mieux,
savourées durant les vacances, en
Bretagne, dans ces pittoresques crêperies, où l'on sert en même temps
la bolée de cidre.
La storia delle crèpes
I Romani avevano l'abitudine di
mangiare crepes durante i Lupercalia, feste della fecondità che avevano luogo all'inizio di febbraio e che
salutavano, al momento, il ritorno
della primavera e la promessa del
futuro raccolto. Queste celebrazioni,
molto licenziose, furono condannate
da Papa Gelasio nel 494, e sostituite
da quella della Purificazione della
Vergine, la Candelora, celebrata il 2
gennaio. Ma le superstizioni sono
dure a morire ... Fuori casa, abbiamo ricordo di robuste frittelle di
grano saraceno cucinate davanti a
noi per la strada, o meglio gustate
durante le vacanze in Bretagna, in
queste pittoresche creperie, servite
insieme ad una coppa di sidro.
Hamburger 100 g r
Calorie 242 kcal / 1012
Da carboidrati
93,10 Kcal
38,47%
94,50 Kcal
Da proteine
54,40 Kcal
39.05%
Da grassi
22,48%
Have you ever wondered who invented the ham- Vi siete mai chiesti chi ha inventato l'hamburger e
burger and also why it is called a hamburger? Well, I anche perché si chiama così? Bene, ho fatto qualche
did some research and here is what I came up with. ricerca ed ecco cosa ne è venuto fuori.
The name “hamburger” originated from German
immigrants and dates back to the late 1880’s. The
word came from the name of the town Hamburg in
Germany. Here is what the Online Etymology Dictionary has to say: Hamburger 1889, hamburg steak,
from the Ger. city of Hamburg, though no certain
connection has ever been put forth, and there may
not be one beyond that of Hamburg being a major
port of departure for Ger. immigrants to U.S. Shortened form burger attested from 1939; beefburger
was attempted 1940, in an attempt to make the
main ingredient more explicit, after the -burger had
taken on a life of its own as a suffix (cf. cheeseburger, first attested 1938).
Il nome "hamburger" ha avuto origine da immigranti tedeschi e risale agli ultimi anni 80 del 1800. La
parola deriva dal nome della città di Amburgo in
Germania. Ecco ciò che il dizionario di etimologia
online riporta: Hamburger 1889, bistecca di Amburgo, dalla omonima città. Non pare esserci una connessione certa fra le due cose, tranne il fatto che
Amburgo sia stato uno dei principali porti di partenza degli immigrati tedeschi verso gli Stati Uniti. La
forme breve “burger” è in uso dal 1939; beefburger,
dal 1940, fu impiegata nel tentativo di rendere più
esplicito l'ingrediente principale, dopo che il suffisso
-burger aveva cominciato a vivere di vita propria in
parole composte (cheeseburger usato per la prima
volta nel 1938).
To make meats more tender German immigrants
would grind up beefsteak and the steak was named Per rendere le carni più tenere gli immigranti tede“hamburg steak”. That was later shortened and schi avrebbero macinato la bistecca e l’avrebbero
changed to “hamburger”.
chiamata "Hamburg steak". Che fu poi accorciato e
cambiato in "hamburger". La maggior parte concorMost agree that the origin of the name was from
da sul fatto che l'origine del nome derivi da immithe German immigrants but there is a dispute who
granti tedeschi, ma vi è una disputa su chi abbia
actually created the first hamburger, that is a
effettivamente creato il primo hamburger, che è un
ground beef patty between two pieces of bread.
tortino di carne macinata tra due pezzi di pane.
Questo lavoro è stato svolto dai ragazzi della 2^E nell’ambito del Piano di Miglioramento delle
competenze digitali “I HAVE A DREAM...to have a tecnological mind”
Prof.Roberta Missana