Clicca qui - Farmacia Alla Testa d`Oro
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AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:39 Pagina 1 03 la tua salute, la nostra priorità Maggio-Giugno 2015 A grandi passi verso l’estate Proteggersi dal sole 6> Trattare la cellulite 16, 22> Dossier prevenzione Sicurezza alimentare fulcro dell’Expo 12 > COD. 313294 Il farmacista consiglia Ogni casa piena di veleni occhio ai bambini 21 > Quando una dieta ricca di acqua e fibre non è sufficiente puoi provare Lattulosio Sandoz. 180 ml 1 flacone, sciroppo 66,7% NP4 number: IT1403182997 Per non tenerti tutto dentro, chiedi consiglio al tuo farmacista. Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale È un medicinale a base di Lattulosio che può avere effetti indesiderati. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Questo è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che può essere usato per curare disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili senza ricorrere all’aiuto del medico. Per maggiori informazioni e consigli rivolgersi al farmacista. Consultare il medico se il disturbo non si risolve dopo un breve periodo di trattamento. Autorizzazione del 09/05/2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 759 527 316 934 522 130 005 214 564 989 753 075 Lattulosio ADV 2014_A4.indd 1 20/05/14 15:38 AFM_3:Layout 1 09/04/15 17:16 Pagina 3 In questo numero la tua salute, la nostra priorità 4 6 Saper mangiare 16 SALUTE DA... Informazioni di attualità SALUTE E BELLEZZA La cellulite, disturbo che si riesce a trattare SALUTE ALL’ARIA APERTA Difendersi bene dal sole tutta la bella stagione È uno dei fattori che maggiormente influiscono sullo stato di salute. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’assicurare all’organismo un corretto funzionamento, tanto da poter favorire la prevenzione di molte malattie e anche contribuire alla terapia di alcune di esse: è il caso - lo vedremo in questo numero di Alphega Farmacia Magazine - del diabete, che in alcune forme può essere trattato anche solo con una dieta adeguata. L’Expo di Milano, che proprio sull’alimentazione si incentra, costituisce un’occasione per approfondire questi temi, ai quali dedichiamo stavolta anche un’edizione speciale della rubrica di attualità, tutta inerente ai cibi. E un argomento in particolare è preso in esame nell’esposizione di Milano, quello della sicurezza alimentare, del quale si occupa stavolta il nostro dossier dedicato alla prevenzione: una sicurezza nella quale hanno un ruolo importante molti soggetti, compresi, in maniera non secondaria, noi consumatori. Intanto, con l’arrivo della bella stagione, è il momento di dedicarsi ad attenzioni che d’inverno, in parte a torto, si trascurano. Quella della protezione solare, per esempio: difendersi dai raggi ultravioletti sarebbe necessario tutto l’anno, ma diventa indispensabile soprattutto ora che la radiazione è particolarmente intensa, quanto e più rispetto al periodo del solleone in cui il caldo la fa sembrare massima, mentre così non è. E poi un’altra attenzione da recuperare è quella all’aspetto del corpo, che un disturbo come la cellulite può compromettere: esamineremo i modi e i tempi in cui intervenire con trattamenti che possano risultare efficaci. Nella rubrica dedicata alle piante scopriremo che un valido aiuto può arrivare da un frutto comune come l’ananas. Infine passeremo in rassegna i molti veleni che si nascondono in ogni casa e le precauzioni per renderli non pericolosi per i bambini. Buona lettura. 8 SALUTE A TAVOLA Diabete, con la dieta si può tenere a bada 12 DOSSIER PREVENZIONE La sicurezza di mangiare sano 21 22 IL FARMACISTA CONSIGLIA Con i bambini attenzione ai veleni DI SANA PIANTA Edemi, infiammazioni li combatte l’ananas Anno XI, numero 3 (Maggio-Giugno 2015) Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005 Periodico bimestrale di Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA Via Tiburtina, 1310 - Roma Edizione in esclusiva per le farmacie Alphega Direttore responsabile Angelo Cambié [email protected] Coordinamento scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia Servizi Editoriali, via A. Gramsci 11, 24128 Bergamo, tel. 035 400944 Consulenza scientifica Mariapia Fazio Gestione spazi e materiali pubblicitari Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA tel. 0185 372300 - fax 0185 372269 Editore Sinergie s.r.l., Via La Spezia 1, 20143 Milano Stampa Roto 3 Industria Grafica S.p.a., via Turbigo 11/b, 20022 Castano Primo (MI) Amministrazione Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA tel. 0185 372300 - fax 0185 372269 © Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunque supporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo. Alphega Farmacia magazine •3 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 4 Attualità in breve SALUTE DA… SPECIALE ALIMENTAZIONE Un’alimentazione in cui i cibi di origine vegetale prevalgano su quelli provenienti da animali riduce il rischio di ictus e malattie cardiovascolari. Lo rivela una ricerca dell’Imperial College LONDRA La facoltà di medicina dell’Imperial College di Londra, che ha coinvolto in tutto oltre 450 mila europei, mettendo sotto osservazione il loro stato di salute in media per 12 anni. È emerso che quanti seguivano una alimentazione in cui il 70% di tutto il cibo era di origine vegetale avevano un rischio di morte per cause cardiovascolari ridotto del 20% rispetto a coloro nella cui dieta questi alimenti erano meno del 45%. Lo studio mostra che è sufficiente abbondare in prodotti di origine vegetale per proteggere la propria salute, anche senza operare in questo ambito scelte particolari. LOMA LINDA • Una dieta vegetariana, specie se include anche un po’ di pesce, può ridurre di molto il rischio di tumore del colon retto. Lo afferma uno studio della Loma Linda University, in California, i cui ricercatori hanno seguito per sette anni, in tutti gli Usa, quasi 80 mila persone delle chiese avventiste, che hanno restrizioni molto rigide sul consumo di carne e pesce. “In generale - scrivono gli autori - i vegetariani hanno il 21% di riduzione del rischio per questo tumore rispetto ai non vegetariani. Per quelli che aggiungono una porzione di pesce almeno una volta al mese la riduzione del rischio arriva al 42%”. NEWARK • Ha anche un effetto antitumorale la sostanza che conferisce all’olio di oliva il tipico sapore piccante. L’oleocantale, un polifenolo, era già noto per proprietà simili a quelle dell’ibuprofene - farmaco molto utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antifebbrili - e per la capacità di prevenire il danno neurologico dovuto all’Alzheimer. Ora ricercatori americani della Rutgers University di Newark e dell’Hunter College di New York hanno scoperto che l’oleocantale è in grado di uccidere le cellule tumorali umane, in laboratorio, già nel giro di 30 minuti. Benché si tratti solamente di studi in provetta, la scoperta potrebbe contribuire a spiegare alcuni benèfici effetti della dieta mediterranea, che vari studi hanno dimostrato essere capace di ridurre il rischio di cancro. VILLEJUIF Una dieta salutare apporta benefìci studiati stili di vita e storia medica tra il anche ai polmoni, riducendo il rischio 1984 e il 2000. Ne è emerso che diete di sviluppare la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Ricercatori dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale francese, che ha sede a Villejuif, hanno usato i dati di 73 mila donne e 43 mila uomini di cui erano stati 4 SIENA • Alphega Farmacia magazine ricche di verdura, cereali integrali, frutta secca, con un basso contenuto di zuccheri e carni rosse e un moderato consumo di alcool sono correlate a una probabilità anche del 33% inferiore di sviluppare la malattia. La dieta mediterranea protegge il cervello e il sistema nervoso. La Società italiana di neurologia ricorda che un’alimentazione povera di colesterolo e ricca di fibre, vitamine e antiossidanti (presenti in frutta e verdura) e di grassi insaturi (come quelli dell’olio d’oliva) riduce l’esposizione alla malattia di Alzheimer. Inoltre nella malattia di Parkinson la dieta mediterranea, ricca di carboidrati, contrasta la perdita di peso corporeo che spesso affligge i pazienti. Ma l’alimentazione tradizionale italiana giova anche nella sclerosi multipla, perché riduce l’attività infiammatoria legata alla malattia. È poi noto che la dieta mediterranea, anche per il suo basso contenuto di sodio, è elemento cardine della prevenzione dell’ictus. wellcare.it esio! n g a m e c i l p Non un sem SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. ANCHE IDROSALINO ENERGY PRONTO DA BERE uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. Q Con l’ acquisto di ® 3 SALI DI MAGNESIO 1 MG.K Vi V Viss Buste subito per te AD ELEVATA BIODISPONIBILITÀ * POTASSIO CON CREATINA Compresse Effervescenti caso Più attivi in zza, di stanche za spossatez ed eccessiva. sudorazione * Promozione valida nelle Farmacie aderenti fino ad esaurimento scorte. UNA FONTE DI ENERGIA, UNA RISORSA PER L’ORGANISMO. MG.K VIS COMPRESSE EFFERVESCENTI Buone da bere al gusto arancia. MG.K VIS INSTANT ENERGY Energia immediata a lunga durata, formato short tascabile pronto da bere. MG.K VIS FULL SPORT Isotonico-energetico specifico per chi pratica attività sportiva. MG.K VIS RICARICA PLUS Ricostituente tonico-energetico in caso di debolezza e inappetenza. MG.K VIS PERFORMANCE Compresse effervescenti con Creatina, più energia più sprint. MG.K VIS COMPRESSE DEGLUTIBILI Semplici da assumere con un sorso d’acqua. 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Si stenta quasi a crederlo che un tempo fosse il pallore, protetto dalle dame anche con ombrellini da sole, a essere considerato un connotato di bellezza. Ormai da diversi decenni è la tintarella a essere perseguita con finalità estetiche, a costo di lunghe 6 • Alphega Farmacia magazine esposizioni sotto il sole che da un lato possono risultare benefiche visto che i raggi ultravioletti sono preziosi per l’accrescimento scheletrico dei bambini e per chi soffra di osteoporosi, rachitismo, artrosi, reumatismi, dermatite atopica, psoriasi, acne, seborrea, dermatite seborroica - ma d’altro canto costituiscono anche un’insidia pericolosa. Occorre dunque usare alcune precauzioni nell’esporsi al sole, sia per diletto sia per una necessità lavorativa, e l’importante è farlo non soltanto nelle settimane canoniche del cosiddetto solleone, ma anche nel resto dell’anno e in particolare in mesi - come maggio e giugno - nei quali la radiazione solare, pur essendo al massimo, viene a torto considerata poco intensa, anche per via di temperature dell’aria che spesso non raggiungono gli apici del periodo tra luglio e agosto. Oltretutto è proprio in questo periodo tra la AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 7 fine della primavera e l’inizio dell’estate che più si tende a esporre al sole i bambini, i più sensibili alle radiazioni solari. Per azione dei raggi ultravioletti si può andare incontro a danni che possono essere temporanei come le scottature, ma anche permanenti, nei migliori dei casi sotto forma di macchie, rughe e altri segni innocui di invecchiamento della pelle, altrimenti quali tumori cutanei che possono essere molto aggressivi, come il melanoma. Per evitare questi rischi ci si deve esporre al sole sempre in maniera graduale (non più di 2040 minuti in ognuno dei primi giorni), così da dar tempo alla pelle di difendersi dalle azioni nocive dei raggi solari producendo poco sotto alla superficie un pigmento scuro (la melanina) che ha la funzione di Precauzioni diverse secondo il tipo di pelle FOTOTIPO 0 (albini) Evitare il più possibile l’esposizione al sole. FOTOTIPO 1 (capelli rossi, carnagione bianca spesso con lentiggini, occhi chiari) Porre estrema attenzione alla protezione: necessari maglietta, cappello, occhiali, ombrellone, solari con altissimo fattore. FOTOTIPO 2 (capelli biondi, carnagione chiara, occhi chiari) Esporsi al sole con cautela e in modo graduale; evitare le ore centrali del giorno e utilizzare sempre prodotti ad altissima protezione, ripetendo l’applicazione durante la giornata. FOTOTIPO 3 (capelli castani, carnagione chiara, occhi chiari o scuri) Nei primi giorni utilizzare un prodotto solare ad alta protezione. In seguito si può ridurre il fattore; con radiazione molto intensa (ai tropici, in alta montagna, con superfici riflettenti) è necessaria una protezione sempre estrema. FOTOTIPO 4 (capelli bruni, carnagione olivastra, occhi scuri) Usare solari con fattore medio; con raggi molto forti utilizzare prodotti a protezione alta. FOTOTIPO 5 (capelli neri, carnagione scura, occhi scuri) FOTOTIPO 6 (razza nera) Impiegare solari con fattore basso; con alto indice UV prodotti a protezione media. Ottima sopportazione dei raggi solari. Qual è la protezione più adatta Sono diversi i fattori soggettivi e ambientali da tenere presenti nella scelta di un prodotto per la protezione solare: • il fototipo, vale a dire la categoria che individua la risposta del soggetto all’azione dei raggi ultravioletti, a seconda della quantità e qualità della melanina contenuta nella pelle: i fototipi sono sei e si riconoscono in base a una serie di connotati (tabella sopra); • l’età (bambini e anziani richiedono una protezione maggiore); • la durata e l’orario dell’esposizione (tra le 11 e le 15 la radiazione è al massimo di intensità); • la località in cui avviene l’esposizione al sole, e in particolare la sua altitudine (l’intensità dei raggi UV aumenta del 4% ogni 300 metri che si salgono) e la latitudine (più è vicina all’equatore più la radiazione è intensa); • condizioni climatiche come la nuvolosità (che rende meno avvertibili i raggi ultravioletti ma non li elimina) e la ventilazione (che riduce la percezione della radiazione); • la presenza di eventuali superfici che riflettano, intensificandoli, i raggi, come l’acqua, la neve, il ghiaccio e anche la sabbia; • l’esposizione legata allo svolgimento di attività all’aria aperta; • l’eventuale assunzione contemporanea di farmaci fotosensibilizzanti, che inducano cioè risposte esagerate o anormali alle radiazioni ultraviolette o alla luce; • eventuali allergie al sole o patologie che possono peggiorare per effetto della radiazione solare. Indipendentemente da tutto questo, poi, un solare deve essere: • capace di proteggere da tutti gli ultravioletti, compresi gli UVA (lo indica, sulla confezione, un simbolo con questa sigla dentro un cerchio bianco); il fattore di protezione si riferisce agli UVB, ma si raccomanda che la protezione UVA sia almeno 1/3 di quella UVB; • resistente all’acqua (e quindi al sudore): si indica in etichetta anche come water resistant, e significa che l’efficacia resta superiore al 50% di quella dichiarata dopo due immersioni in acqua di 20 minuti ciascuna; se è very water resistant (molto resistente all’acqua), l’efficacia rimane superiore al 50% dopo quattro immersioni; • facile da applicare e gradevole nella consistenza e nell’odore. Alphega Farmacia magazine •7 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 8 Salute all’aria aperta LE RISPOSTE DEL VOSTRO FARMACISTA Come valutare la capacità schermante di un solare? u Si deve far riferimento al cosiddetto fattore di protezione (dalla dicitura inglese SPF): questo consiste nel rapporto tra il tempo che l’arrossamento impiega a comparire dopo l’applicazione del prodotto e quello che si ha senza protezione. Se un solare ha un fattore 10, per esempio, significa che l’arrossamento, anziché per un’esposizione al sole di 10 minuti, si crea dopo 100 minuti. Il valore va da 6 a 60 e oltre, secondo scale non del tutto standard: in base a quella raccomandata dalla Commissione europea, si considera che tra 6 e 14 la protezione è bassa (e in genere quindi insufficiente), tra 15 e 29 media, tra 30 e 59 alta, oltre 60 (indicato in etichetta come 50+) molto alta. Parlare di ‘schermo totale’ è invece improprio, considerato che nessun solare garantisce una protezione completa dai raggi ultravioletti. Il fattore di protezione è riferito ai raggi UVB; un buon prodotto solare, tuttavia, deve proteggere adeguatamente anche dagli UVA, il che dovrebbe essere riportato sulla confezione. 8 proteggere gli strati più interni; soprattutto fin tanto che la melanina non abbia raggiunto una quantità sufficiente, rendendo la pelle abbronzata, occorre sostituire o integrare la sua funzione con l’applicazione di prodotti che forniscano una adeguata protezione, a maggior ragione da parte di chi sia di pelle, occhi e capelli chiari (riquadro in alto nella pagina precedente), o abbia avuto casi di tumori della pelle in famiglia, o presenti un buon numero di nei. città e durante passeggiate, partite a tennis e così via. I bambini devono essere protetti in maniera particolarmente scrupolosa: i neonati fino a 6-10 mesi di vita non vanno esposti affatto al sole. Gli altri possono rimanervi soltanto nelle ore in cui la radiazione è meno forte e con protezioni molto schermanti. Indice UV: come interpretarlo Sempre più frequentemente riportato dai mezzi di informazione, l’indice UV esprime il livello di radiazione ultravioletta solare sulla superficie terrestre, e viene espresso come intensità massima prevista nella giornata per le diverse località o aree geografiche. I valori, spesso indicati con la grafica riportata sotto, variano da zero a 11 e oltre: più è alto l’indice, maggiore è il potenziale danno per la pelle e per gli occhi e minore è il tempo in cui questo si produce. DOVE CI SI SCOTTA DI PIÙ In montagna i raggi solari sono più intensi che al livello del mare, e al Sud più che al Nord; più raggi ultravioletti ci sono anche al mare, a causa della riflessione da parte dell’acqua. E bisogna proteggersi anche con il cielo coperto e durante i bagni, visto che le radiazioni solari non vengono schermate né dalle nuvole né dall’acqua. Non va dimenticato, inoltre, che il sole eccessivo nuoce non solo al mare e in montagna, ma pure in Nessuna protezione solare Si può rimanere all’aperto senza precauzioni Protezione solare in grado massimo necessaria, ma non sempre sufficiente Indossare cappello, maglietta e occhiali da sole. Porsi all’ombra nelle ore centrali della giornata. Non rimanere all’aperto nelle ore centrali; stare all’ombra nelle altre. Cappello, maglietta e occhiali da sole indispensabili. simbolo internazionale delle raccomandazioni Cautela con i raggi, come? • Non porsi mai al sole senza una protezione adeguata. • Evitare, per esporsi al sole, le ore centrali della giornata, tra le 11 e le 15. • Applicare una quantità abbondante di solare e spalmare uniformemente il prodotto fino a rendere gradevole l’applicazione, ma non cercare di farlo assorbire: il preparato deve rimanere sulla superficie della pelle a sua protezione. • Alle prime esposizioni partire sempre da fattori di protezione molto elevati sia per gli UVB sia per gli UVA. • Scendere solo gradualmente nel fattore di protezione e solo dopo alcuni giorni di • Alphega Farmacia magazine Protezione solare necessaria, più schermante al crescere dell’indice UV esposizione ben protetta al sole, per dare modo alla pelle di attuare la difesa naturale. • Scegliere il solare appropriato alle aree cutanee da trattare: poco fluido per zone piccole e/o particolarmente delicate, più fluido per aree estese. • Rinnovare l’applicazione del prodotto se si fa il bagno, se si suda molto o almeno ogni 2-3 ore di permanenza sulla spiaggia. • Prima dell’estate, quando ancora non si è abbronzati, e dopo l’estate, quando si è persa l’abbronzatura, è bene sottoporsi a una visita dermatologica per far esaminare i propri nei: il sole può causare la loro trasformazione. I solari proteggono anche i nei. AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 10 Salute a tavola Alimentazione, pilastro della terapia Diabete, con la dieta si può tenere a bada u La scelta dei cibi, delle GLICEMIA COSA INFLUENZA L’INNALZAMENTO u La capacità degli alimenti di innalzare la concentrazione di glucosio nel sangue viene influenzata da vari fattori. Per esempio la riducono: • il fatto che i cibi siano crudi o poco cotti (la pasta al dente, per esempio, crea un aumento della glicemia più lento che quella scotta); • i rivestimenti di alcuni alimenti come i legumi; • alcune sostanze come i fitati (presenti nella crusca e nei semi) e i tannini (di cui sono ricchi il tè e il vino rosso): • l’apporto di fibre (35-40 grammi al giorno migliorano sensibilmente il controllo della glicemia). • l’ingestione lenta. Gli alimenti contenenti carboidrati, poi, possono produrre una diversa risposta glicemica a seconda che siano assunti da soli o assieme ad altri cibi. 10 loro quantità e della loro distribuzione nella giornata è di grande aiuto per il controllo di una malattia con cui si può convivere bene. Una volta instauratosi, il diabete non può essere guarito. Però questa malattia, causata da un alterato impiego dei • Alphega Farmacia magazine carboidrati da parte dell’organismo, cui consegue un aumento dei livelli di glucosio nel sangue, può essere trattata in maniera adeguata, tanto che chi ne è affetto può condurre una vita praticamente normale. Per ottenere un risultato del genere è essenziale la terapia - con farmaci quali insulina e ipoglicemizzanti orali - ma anche l’attività fisica e soprattutto la dieta. Questa, che in molti casi può consentire di tenere a bada la malattia senza i farmaci, deve perseguire tre obiettivi: • un apporto appropriato di calorie, con il quale raggiungere e/o conservare il peso ideale in relazione all’altezza; • il mantenimento della glicemia (la quantità di glucosio nel sangue) entro i limiti della normalità; • la riduzione del rischio di aterosclerosi e complicazioni relative ai capillari sanguigni, come quelle a carico della retina. AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 11 I pasti, da sincronizzare con l’assunzione dei farmaci antidiabetici, devono essere cinque al giorno a orario e composizione costanti, con 1400 chilocalorie per le persone in sovrappeso, 1700 per quelle con peso regolare e 2200 per quelle sottopeso o molto attive (tabella a fianco). Quando si impiega un ipoglicemizzante orale ad azione protratta, programmare uno spuntino serale per prevenire un eccessivo abbassamento della glicemia durante la notte. BILANCIARE I NUTRIENTI Le calorie devono provenire: • per il 12-20% dalle proteine; • per il 20-30% dai grassi; • per il 55-60% dai carboidrati. Proteine. Il fabbisogno, nei diabetici, è analogo a quello delle altre persone: la quantità deve raggiungere ogni giorno gli 0,8 grammi per chilogrammo di peso corporeo (per una persona di 70 chili, almeno 56 grammi). Si può anche superare questa dose, ma senza esagerare: l’eccesso di proteine accelera infatti le complicazioni renali cui i diabetici sono esposti. Grassi. Vanno utilizzati di preferenza quelli insaturi rispetto a quelli saturi (di provenienza animale) e limitare il colesterolo (pure questo presente soprattutto negli alimenti derivati dagli animali) a 300 mg al giorno o meno: tutto questo vale a maggior ragione per le persone con colesterolo alto. Generalmente, nei diabetici anziani può risultare di minor importanza una limitazione del colesterolo e dei grassi. Carboidrati. I migliori per i diabetici sono quelli a basso indice glicemico, che fanno cioè aumentare più lentamente la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia). Del 60% di calorie che devono apportare, non più del 10-15% deve essere fornito dagli zuccheri semplici - come quello da cucina o quelli contenuti nella frutta e nel miele - che hanno un alto indice glicemico: vengono infatti assimilati velocemente e causano un rapido aumento, dopo i pasti, della concentrazione nel sangue di glucosio e di trigliceridi. Il resto (il 45-50% delle calorie) deve essere fornito dall’amido contenuto in cereali, legumi, patate. Il menu di una giornata CIBI PESO (grammi) Colazione Latte parzialmente scremato o yogurt alla frutta o frutta fresca 150 250 250 Fette biscottate integrali o pane integrale o cereali o biscotti 20 30 30 20 20 40 - 20 30 80 100 100 - - 100 300 300 300 Spuntino Cracker integrali Prosciutto crudo magro o speck o bresaola o ricotta o formaggio spalmabile Pranzo Pasta o riso o polenta o legumi o patate o gnocchi Carne Verdura Preziose frutta e verdura Consumare almeno cinque porzioni abbondanti al giorno di frutta e verdura consente di assumere non solo vitamine, minerali e molte sostanze antiossidanti, ma anche le fibre, che aiutano a limitare l’aumento di glucosio nel sangue in seguito all’assunzione di alimenti. Per la frutta occorre tenere d’occhio il contenuto di zucchero, preferendo, ovviamente, quella in cui è minore: 100 grammi di uva, cachi, banane fichi ne hanno quanto 120 grammi di mele, pere, ciliegie, ananas, more, mirtilli, prugne, 160 di pesche, arance, mandarini, lamponi, 200 di pompelmi, limoni, fragole, anguria, melone. Consumare in abbondanza fagioli, lenticchie, ceci e altri legumi, che apportano proteine, hanno scarso effetto sui livelli di glucosio - anche grazie al loro rivestimento che rallenta l’assorbimento - e contribuiscono a ridurre i grassi nel sangue. - - 50 200 200 200 - 125 125 Carne (pollo, coniglio, tacchino, manzo) o pesce (orata, dentice, rombo, palombo, merluzzo, coda di rospo, alici) o uova 150 150 150 Verdura 300 300 300 Pane integrale 60 80 100 200 200 200 30 35 50 1400 1700 2200 Pane Frutta fresca Merenda Yogurt magro Cena Frutta fresca Condimenti Olio extravergine di oliva Kcalorie Alphega Farmacia magazine • 11 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 12 Dossier prevenzione È uno dei temi su cui si fonda l’Expo 2015 di Milano: la serie di misure con cui viene garantito che il cibo non risulti nocivo è sempre più importante, e coinvolge una moltitudine di soggetti. Essenziale il ruolo dei consumatori. 12 La sicurezza di mangiare sano Un’alimentazione senza inconvenienti • Alphega Farmacia magazine u Un’alimentazione corretta è uno dei principali fattori con i quali mantenere e migliorare lo stato di salute. Questo significa che è importante una scelta accorta dei cibi dal punto di vista nutrizionale, ma non solo. Fondamentale è anche la qualità degli alimenti e il loro stato di conservazione, vale a dire tutta quella serie di caratteristiche alle quali non a caso l’Expo 2015 di Milano, che si incentra proprio sulla nutrizione, dedica una sezione di grande rilievo, quella della sicurezza alimentare. Una questione sempre più importante con gli stili di vita attuali, così diversi AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 13 rispetto al passato: i ritmi della vita moderna, l’aumento delle persone che vivono da sole, delle famiglie con un solo genitore e delle donne che lavorano hanno determinato cambiamenti nella preparazione del cibo e nelle abitudini di consumo. In conseguenza di questo, il rapido progresso della tecnologia alimentare e delle tecniche di lavorazione e imballaggio ha contribuito a garantire la sicurezza e la salubrità degli alimenti, oltre che una loro maggiore praticità. Malgrado tutti questi progressi, però, la contaminazione alimentare resta possibile, a causa di agenti presenti in natura, di inquinanti, di sostanze introdotte accidentalmente oppure di procedure scorrette. In un quadro del genere, la qualità e la sicurezza del cibo dipendono dagli sforzi di tutti coloro che sono coinvolti nella complessa catena della produzione, della lavorazione, del trasporto, della preparazione e anche del Che cosa può inquinare i cibi I cibi possono essere contaminati da sostanze chimiche o microrganismi già al momento della produzione, e il rischio rimane fino a quello del consumo. Contaminazione microbiologica. Batteri, funghi, virus o parassiti sono ovunque e possono svilupparsi sugli alimenti in qualsiasi momento, dalla produzione fino alla cucina di casa. I sistemi che garantiscono la qualità mirano a minimizzare questo rischio, che anche il consumatore deve cercare di schivare (riquadri nelle pagine successive). Un inquinamento microbiologico particolarmente insidioso è quello legato alle micotossine, sostanze nocive prodotte da alcuni funghi o muffe che si sviluppano in alimenti come arachidi, noci, nocciole, mais, cereali, germogli di soia, mangimi per animali, frutta secca, spezie; gli effetti possono essere molto vari: alcune di queste sostanze sono state correlate a patologie dei reni e del fegato. Le tossine possono prodursi durante la crescita delle piante o svilupparsi successivamente, per una conservazione o a un trattamento impropri; possono anche introdursi nella catena alimentare attraverso prodotti di origine animale provenienti da bestiame che abbia consumato mangime contaminato. Contaminazione chimica. I cibi possono essere inquinati anche da sostanze chimiche, come quelle utilizzate per la coltivazione (innanzitutto fertilizzanti e pesticidi) e per l’allevamento (principalmente antibiotici e ormoni), sostanze che devono superare severi test prima di essere ammesse alla registrazione da parte delle autorità europee o nazionali. Queste procedure devono dimostrare che il prodotto, nelle “ ” La qualità degli alimenti dipende dagli sforzi di tutti coloro che sono coinvolti nella catena di produzione, lavorazione, trasporto, preparazione e consumo. quantità e nei tempi previsti per il suo impiego, possieda queste caratteristiche: • abbia un’utilità reale e raggiunga l’obiettivo individuato; • non abbia effetti collaterali negativi per l’uomo, sia per l’utilizzo diretto nell’azienda agricola sia per i residui che possano rimanere negli alimenti; • non abbia ripercussioni negative sull’ambiente. I pesticidi in uso in Europa sono oltre 800, autorizzati anche in base a test di degradabilità nella pianta e nell’ambiente entro i tempi previsti per l’impiego. L’uso di antibiotici e ormoni della crescita nel bestiame è una questione controversa da molti anni. È stato dimostrato che piccoli residui di farmaci si possono accumulare nei tessuti degli animali, anche se si ritiene che non costituiscano un rischio per la salute dell’uomo. Già da diversi anni l’UE ha bandito l’impiego di antibiotici e ormoni come stimolatori della crescita, anche se la pratica continua negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. Inquinanti di provenienza industriale, che rimangono nell’ambiente per molti anni e riescono ad arrivare fino agli alimenti, sono poi le diossine - cancerogene ma solo oltre certe concentrazioni, ed è per questo che l’Unione europea sta operando, con risultati già riscontrabili, per ridurne la presenza nell’ambiente - e i metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio, ai quali sono particolarmente esposti i pesci e in particolare quelli in cima alla catena alimentare, come il tonno, il pesce spada e altri predatori, che dovrebbero pertanto essere evitati in gravidanza e allattamento. Alphega Farmacia magazine • 13 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 14 Dossier prevenzione consumo. Così, per mantenere sani i cibi in tutta la catena alimentare sono necessarie da un lato procedure operative che assicurino la salubrità dei prodotti, dall’altro sistemi di controllo per garantire che le operazioni vengano attuate correttamente. L’Unione Europea si è dotata di una legislazione, tra le più severe al mondo, che delinea in maniera approfondita le responsabilità di IL DECALOGO Prima e dopo l’acquisto 1 Verificare sempre, sui cibi confezionati, la data di scadenza. 2 Non acquistare prodotti riportanti l’indicazione conservare al fresco o conservare in frigorifero o conservare in congelatore che non siano mantenuti in adeguate condizioni di refrigerazione. 3 Portare a casa rapidamente i cibi che necessitano di refrigerazione e riporli subito in frigorifero o nel congelatore. Verificare lo stato dei prodotti surgelati. Una volta scongelati, non ricongelarli. 4 Verificare che la confezione degli alimenti non sia rovinata. Evitare lattine ammaccate e dilatate, pacchetti strappati o deformati e sigilli di sicurezza danneggiati. 5 Evitare il contatto tra cibi crudi e cotti. Questa precauzione riduce il rischio di contaminazione crociata (passaggio di microbi da un cibo all’altro). 6 Conservare carni, pollame e pesce crudi nella parte inferiore del frigorifero e i cibi cotti in quella superiore. 7 Non riporre in frigorifero cibi caldi, perché causano un aumento della temperatura interna della cella. 8 Conservare gli alimenti in frigorifero avvolti in un foglio di plastica o in contenitori dotati di coperchio. 9 Scartare i cibi ammuffiti o che abbiano aspetto, gusto o odore sgradevole. Conservare gli alimenti in scatola in luogo pulito, 10 fresco e asciutto. 14 • Alphega Farmacia magazine produttori e fornitori. Tra l’altro è stata creata, già nel 2002, l’EFSA, Agenzia europea per la sicurezza alimentare, organismo che, in collaborazione con vari enti e istituti scientifici degli stati membri, offre una consulenza scientifica riguardo a tutte le questioni che influiscono sulla sicurezza alimentare. Agricoltura e allevamento. Norme restrittive disciplinano, in particolare, l’uso di sostanze come fertilizzanti, pesticidi, antibiotici, ormoni (riquadro nella pagina precedente). Trasporto. Anche questo passaggio è regolamentato dalla legislazione dell’Unione Europea, in base, tra l’altro, alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Occhio anche nel cucinare • Lavare sempre le mani con acqua calda e sapone prima di cucinare e dopo aver maneggiato il cibo. Coprire eventuali tagli o ferite con un cerotto impermeabile. • Tenere pulite tutte le superfici della cucina lavandole con acqua calda, detergente e disinfettante, per evitare la contaminazione da un cibo a un altro. • Lavare gli utensili e i taglieri utilizzati per preparare il cibo. Il coltello usato per tagliare alimenti crudi può trattenere batteri che possono essere trasferiti ad altri alimenti: usare taglieri e utensili diversi per gli alimenti crudi e per quelli cotti. • Lavare accuratamente la frutta e la verdura cruda prima del consumo e dell’ulteriore lavorazione. • Scongelare i surgelati in frigorifero e poi cucinarli subito. • Non lasciare a temperatura ambiente cibi crudi che possono essere contaminati o cibi cotti più a lungo del necessario, e in ogni caso non più di due ore. • Far raffreddare il più rapidamente possibile i cibi cotti (preferibilmente in padelle basse e larghe), poi riporli in frigorifero. Questa precauzione rallenta lo sviluppo dei batteri, che avviene più facilmente a una temperatura compresa tra i 10 e i 60 gradi centigradi. • Riscaldare con cura i cibi cotti, per uccidere gli eventuali batteri che potrebbero essersi sviluppati durante la conservazione. • In caso di dubbio, scegliere di andare sul sicuro: è preferibile buttare un alimento senza la certezza che sia avariato piuttosto che rischiare una malattia trasmessa dal cibo. • Seguire sempre le istruzioni del produttore. AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 15 Industria alimentare. In questo campo la sicurezza è assicurata non solo da una legislazione molto attenta, ma anche da moderni sistemi di controllo a cui le industrie alimentari si affidano per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti. I tre principali attualmente in vigore sono: • pratiche di buona fabbricazione o GMP, vale a dire le condizioni e le procedure di lavorazione che, sulla base di una lunga esperienza, si sono dimostrate in grado di offrire qualità e sicurezza costanti; • analisi dei rischi e punti critici di controllo (o HACCP), una tecnica che si focalizza sull’accertamento dei potenziali problemi e sul conseguente controllo di questi già nel corso del processo di produzione; • standard di assicurazione della qualità, come ISO 9000 ed ES 29000: la conformità a questi requisiti garantisce che le industrie alimentari, le società di catering e le altre aziende del settore rispettino procedure stabilite e ampiamente documentate. L’efficacia di questi programmi viene regolarmente analizzata da esperti esterni. Per garantire la qualità a ogni livello, i sistemi di controllo utilizzati dall’industria alimentare comportano anche la collaborazione con i fornitori (i singoli agricoltori e i grossisti delle materie prime), i trasportatori e i commercianti all’ingrosso e al dettaglio. Imballaggio. Mantiene l’integrità, la sicurezza e la qualità dei cibi durante il trasporto e la conservazione nei magazzini, nei negozi e in casa. La confezione fornisce anche informazioni importanti grazie all’etichetta. Inoltre, i codici a barre riportati sulle confezioni, che indicano la data e il luogo di fabbricazione, garantiscono ad aziende alimentari, trasportatori e dettaglianti la tracciabilità dei prodotti per il controllo delle scorte e l’identificazione dei potenziali rischi. Consumo. L’utente ha a sua volta un ruolo fondamentale in questa catena: i cibi, dall’acquisto in poi, devono essere trattati con cura, in modo che si eviti il deterioramento e la contaminazione (riquadri nella pagina precedente). Le principali contaminazioni microbiche MICRORGANISMO DISTURBI ALIMENTI PIÙ SPESSO CONTAMINATI Vari cibi non trattati adeguatamente dopo la cottura: riso cotto riscaldato, carni cotte, creme a base di amido, verdure, pesce. Bacillus cereus Diarrea, dolori addominali, nausea, vomito. Campylobacter jejuni Diarrea, dolori addominali, febbre. Latte crudo, pollame. Clostridium botulinum Paralisi, debolezza, sdoppiamento visivo. Alimenti confezionati in modo improprio a base di ortaggi, pesce, carne e pollame. Clostridium perfringens Diarrea, dolori addominali. Cibi riscaldati, tra cui piatti pronti per buffet, carne e pollame cotti, fagioli, salse, stufati e minestre. Escherichia coli Diarrea. Insalate e verdure crude, carne poco cotta, formaggio, latte non pastorizzato. Febbre alta, Listeria meningite, peritonite monocytogenes o altri. Latte e latticini non pastorizzati (come formaggi freschi), carne cruda, pollame, frutti di mare, verdure, paté, carne e pesce affumicati. Salmonella Diarrea, febbre, nausea, vomito. Pollame e carne poco cotti, molluschi, insalate, uova e prodotti caseari. Staphylococcus aureus Diarrea, nausea, vomito. Prosciutto, pollame, uova, gelati, formaggi, insalate, creme, dolci alla crema, salse. Vibrione paraemolitico Diarrea, vomito, cefalea, febbre. Pesce e molluschi crudi o poco cotti. Trichinella spiralis Affanno cardiaco e respiratorio. Maiale o selvaggina poco cotti. Toxoplasma gondii Sintomi tipo influenza, Carne e pollame poco cotti, latte crudo. danni al feto. Virus dell’epatite A Molluschi, frutta, verdura cruda; cibi manipolati Vomito, febbre, poi colorito giallo, prurito. da persone portatrici del virus. Alphega Farmacia magazine • 15 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 16 Salute e bellezza Un’alterazione del tessuto cutaneo La cellulite, disturbo che si riesce a trattare u La ‘buccia LE RISPOSTE DEL VOSTRO FARMACISTA d’arancia’, che colpisce 8 donne su 10, può essere trattata efficacemente, purché si agisca per tempo. u Si possono usare farmaci contro la cellulite? Oltre alle creme cosmetiche, il cui principale obiettivo è migliorare l’aspetto della pelle, ne esistono anche di medicinali, a base di tiroxina, un ormone della tiroide: queste inducono anche l’attivazione dei processi di utilizzo dei grassi presenti nelle cellule adipose, e hanno quindi un effetto farmacologico con il quale si può anche ottenere una regressione della cellulite, soprattutto negli stadi iniziali. Vanno però utilizzate con il consiglio del farmacista, considerato che possono avere anche qualche effetto generale tale da indurre precauzioni nell’impiego. In ogni caso, è bene ricordare che contro la cellulite non esistono rimedi miracolosi, e che vale la pena combinare più terapie, affiancando a quelle farmacologiche quelle fisiche. 16 La denominazione ‘buccia d’arancia’ è sicuramente più descrittiva di quella scientifica, panniculopatia edemato-fibrosclerotica. Fatto sta che quella comunemente chiamata soprattutto come ‘cellulite’, un disturbo che colpisce con varia gravità circa l’80% delle donne, è qualcosa di più che un inestetismo: si tratta di una patologia cutanea lieve e benigna ma complessa, causata da un’alterazione della microcircolazione sanguigna nel tessuto adiposo. Nel derma, lo strato intermedio della pelle nel quale si trovano tra l’altro i vasi sanguigni, i liquidi, che dovrebbero essere drenati dai capillari, non vengono fatti ben defluire, e si crea così un ristagno che produce uno stato infiammatorio. Di conseguenza, nello strato sottocutaneo, le cellule adipose, che immagazzinano il grasso, si aggregano in noduli di grandezza sempre maggiore, che si spingono verso l’alto e si incuneano nel derma, alterando così la struttura della pelle (figura nella pagina successiva), • Alphega Farmacia magazine che si presenta spugnosa, con avvallamenti e rigonfiamenti più o meno evidenti. A favorire la cellulite è una serie di possibili cause: • squilibri ormonali; • predisposizione ereditaria; • alimentazione scorretta; • eccesso di peso; • alterazioni nella funzionalità della tiroide, • vita sedentaria; • consumo di alcolici; • fumo; • stress; • utilizzo ripetuto e prolungato di abiti molto stretti e/o di calzature con il tacco molto alto. Non sono solo questi ultimi fattori predisponenti a rendere la cellulite un disturbo quasi esclusivamente femminile: c’è anche e soprattutto l’effetto degli ormoni estrogeni, che aumentano la ritenzione di acqua e favoriscono l’accumulo di grasso sottocutaneo. La cellulite va distinta dalla cosiddetta adiposità localizzata, un accumulo di grasso nelle cellule adipose, che rimangono però sane (tabella nella pagina successiva). Questa condizione non è strettamente legata a fattori ormonali, e per tale motivo può interessare sia donne sia uomini; può peraltro coesistere con la cellulite, rispetto alla quale va trattata in altra maniera. LINEA SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. Kilocal Brucia Grassi Aiuta a mantenere l’equilibrio del peso corporeo. (E.s. Guaranà, Coleus Forskohlii) Kilocal Pancia Piatta Naturalmente in linea senza fastidiosi gonfiori, aiuta la digestione. Q uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. Kilocal Caffè Verde Sostiene la tua voglia di perdere peso. (E.s. Caffè Verde, Cromo, Iodio) Kilocal Armonia Donna Ritrovare l’equilibrio psicofisico per il bene della coppia. (E.s. Damiana, Maca) Kilocal e sei di nuovo tu! Gusto Mirtillo drenante forte 11 estratti erboristici in 3 gradevoli gusti, per un’azione drenate e depurante “forte”. NOVITÀ Gusto Tè Verde Gusto Ananas www.kilocalprogram.it I prodotti devono essere impiegati nell’ambito di una dieta ipocalorica adeguata seguendo uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica. Se la dieta viene seguita per periodi prolungati, superiori alle tre settimane, si consiglia di sentire il parere del medico. Leggere le avvertenze sulle confezioni. Seguendo queste direttive è stato formulato Dimalosio Complex, un preparato a base di Psillio e Glucomannano, fibre naturali, arricchito con Lattulosio ed estratti vegetali, componenti attivi che agiscono in sinergia per “risvegliare” la corretta motilità intestinale senza irritare. Dimalosio Complex sveglia l’intestino pigro, usato con regolarità svolge un’azione come regolatore intestinale, favorisce la crescita della flora batterica ed aiuta a combattere quel fastidioso gonfiore addominale facilitando una normale evacuazione. Dimalosio Complex lo trovate in Farmacia, disponibile in confezione da 20 bustine al gradevole gusto pesca. Da ALKAMED In Farmacia PROTEZIONE Bay_ADV BepanthenEP_ITA_200x250+50-tr.indd 1 27/03/15 10:30 AFM_3:Layout 1 09/04/15 18:43 Pagina 19 Salute e bellezza I trattamenti della cellulite (a destra) sono tanto più efficaci quanto meno avanzata è l’evoluzione, che occorre saper riconoscere. 1° stadio. Presenza di gonfiore dovuto al ristagno di liquidi e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. La cute è ancora tesa ed elastica ma si presenta più pastosa; se viene compressa non rimangono ‘impronte’ ma appare la ‘buccia d’arancia’. Può essere curata con buoni risultati. 2° stadio. Si formano piccoli noduli, mentre il tessuto di sostegno perde elasticità e diventa più rigido. La pelle assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto ‘a buccia d’arancia’ se viene stretta fra le dita. Spesso sono presenti leggere macchie e capillari dilatati (teleangectasie), anche in forma ramificata. È reversibile, se trattata in tempo. 3° stadio. I noduli aumentano di dimensione, si induriscono e diventano dolenti al tatto; possono comparire lividi e gonfiore. La pelle è fredda, molle e senza tono; sono presenti molti avvallamenti e la ‘buccia d’arancia’ è decisamente evidente. Possono essere interessati anche polpacci e caviglie. Il problema può essere ancora reversibile. 4° stadio. Si accentuano tutte le alterazioni dello stadio precedente: nel tessuto adiposo si formano grandi noduli dolorosi al tatto e la pelle presenta il classico aspetto ‘a materasso’. Il problema, a questo punto, diventa irreversibile. Ecco come si modifica la pelle CUTE SANA CELLULITE epidermide derma tessuto sotto cutaneo Attenzione a non confondere CELLULITE Sede Aspetto Cosce, glutei, interno del ginocchio ADIPOSITÀ LOCALIZZATA Braccia, addome, dorso, fianchi, cosce, ginocchia Colorito spento, perdita Pelle liscia, tonica, di elasticità, capillari di temperatura dilatati, buccia d’arancia, pelle fredda normale Che cosa Dolore e comparsa di succede se buccia d’arancia, con si comprime noduli piccoli e grandi Assenza di dolore e di buccia d’arancia L’utilità dei trattamenti Alcune precauzioni giovano a evitare l’insorgenza della cellulite o a far regredire il disturbo: • praticare con regolarità attività fisica; • bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e seguire un’alimentazione bilanciata (pochi grassi, pochi zuccheri, proteine con moderazione, frutta e verdura in gran quantità, sale con molta parsimonia); • sottoporsi a massaggi specifici (preferibilmente con l’impiego di prodotti anticellulite) per favorire la circolazione, lo smaltimento dell’acqua accumulata nei tessuti, l’idratazione e la tonificazione della pelle. Per una vera e propria cura, si può ricorrere a metodi come mesoterapia, ozonoterapia, elettrolipolisi, impiego di ultrasuoni, pressoterapia, linfodrenaggio, da attuare anche in combinazione. Preziosa anche la dermocosmesi: i vari prodotti (creme, gel, latti, lozioni) contengono generalmente complessi di principi attivi per affrontare l’inestetismo su più fronti: favorire il corretto immagazzinamento dei grassi, riattivare attraverso il massaggio la microcircolazione per drenare i liquidi in eccesso, rinforzare le pareti dei vasi per diminuirne la permeabilità, rassodare e lisciare l’epidermide, eliminando l’aspetto rugoso e irregolare. Le modalità di applicazione sono diverse da prodotto a prodotto (alcuni richiedono un massaggio prolungato, altri si assorbono immediatamente, altri ancora sono formulati come due preparati da applicare in momenti diversi): per questo è bene seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sui foglietti illustrativi o sulla confezione. È sempre utile, però, massaggiare la zona interessata con le mani prima di applicare il prodotto: così si sollecita la microcircolazione e si favorisce la penetrazione dei principi attivi. Eseguire, inoltre, un peeling una-due volte a settimana facilita l’eliminazione delle cellule morte dell’epidermide, migliorando l’assorbimento del prodotto. In genere si consigliano due applicazioni al giorno durante la prima fase del trattamento, per passare poi a una volta al giorno per il mantenimento. Il trattamento completo dovrebbe durare un mese o più ed essere ripetuto almeno quattro volte all’anno: non basta limitarlo al classico periodo precedente l’estate. Alphega Farmacia magazine • 19 Scelto dalle mamme in Italia dal 1902 Alphega20x25_OasiPlasmon.indd 1 04/03/15 18:13 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 21 Il consiglio del vostro farmacista La casa è piena di sostanze pericolose Con i bimbi attenti ai veleni u Metà degli avvelenamenti, in Italia, riguarda i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni. Circa un terzo necessita di ricovero in ospedale, e in 8 casi su 10 l’intossicazione avviene tra le mura domestiche: la casa nasconde parecchie insidie da Precauzioni da seguire 1. Non travasare alcun prodotto chimico in bottiglie che contenevano acqua minerale e bibite: è facile dimenticarsi e confondersi. 2. Non trasferire i farmaci dalle confezioni originali ai portapillole: potrebbe diventare difficile riconoscerli, e i bambini potrebbero scambiarli per caramelle. 3. Non manomettere le chiusure di sicurezza delle confezioni, che impediscono ai bambini di arrivare ai prodotti. 4. Insegnare ai bambini a riconoscere i simboli di pericolo che li aiutano a non mettersi nei guai. questo punto di vista, per lo più sotto forma di prodotti chimici, anche se le sostanze tossiche si possono celare in ambiti insospettabili, persino in alcune piante. I piccoli sono particolarmente esposti al rischio di intossicazione: sono curiosi, arrivano dappertutto, toccano, assaggiano. È dunque importante tenere gli occhi aperti. Saper individuare i prodotti nocivi (riquadro a destra) è il primo passo, dopo di che occorre osservare, riguardo a questi, una serie di accorgimenti: • riporli in luoghi sicuri, chiusi a chiave, non raggiungibili dai bambini; • conservarli nella confezione originale, in modo che sia facile ricordare a che cosa servono; • mantenerli lontani da cibi e bevande; • leggere attentamente le etichette e le istruzioni prima di utilizzarli; • informarsi sulla velenosità delle piante di casa o del giardino. I farmaci sono particolarmente insidiosi, anche perché somigliano a caramelle, che i bambini vedono gli adulti ‘mangiare’ e che si possono trovare, facilmente accessibili, nella borsetta della mamma, o sul comodino del nonno. Occorre allora ricordare che i medicinali vanno sempre custoditi in maniera non raggiungibile dai piccoli. Che cosa temere e dove In cucina: sgrassatori, prodotti per la pulizia di forni e fornelli, detersivi per piatti (a mano e per lavastoviglie), brillantanti. In bagno: saponi, shampoo, balsami, docciaschiuma, sali da bagno, creme idratanti, deodoranti per il corpo, trucchi, profumi; prodotti per la pulizia dei sanitari, disincrostanti, disgorganti, deodoranti per wc. Nel ripostiglio: naftalina, insetticidi, alcool denaturato, prodotti per la pulizia di vetri e superfici, solventi, vernici, togliruggine, canfora, monodosi per bucato in lavatrice, detersivi liquidi, ammorbidenti per bucato in lavatrice. Le piante: stella di Natale, dieffenbachia (il lattice presente in queste piante può irritare le mucose); oleandro, mughetto, digitale (contengono principi attivi che agiscono sul cuore, potendo provocare aritmie gravi e altre conseguenze pericolose); lauroceraso, mandorle amare, noccioli di albicocche, pesche, prugne, susine, ciliegie (tutti contengono sostanze che nell’organismo sviluppano acido cianidrico, estremamente tossico). Alphega Farmacia magazine • 21 AFM_3:Layout 1 23/03/15 08:40 Pagina 22 Di sana pianta Utile per traumi, insufficienza venosa, piccoli interventi, cellulite. L’ananas è una pianta erbacea perenne, a cespuglio, con foglie coriacee a forma di spada. Il frutto tecnicamente una infruttescenza, cioè un insieme di più frutti riuniti insieme - è sormontato da un ciuffo di foglie e rivestito da una scorza marrone; ben nota la sua polpa carnosa e aromatica, di colore giallo. Edemi, infiammazioni li combatte l’ananas u Qualcosa di somigliante si ritrova anche in alcuni mosaici e in una statuetta di epoca romana. L’ananas era dunque forse già conosciuto nell’antichità, ma la sua introduzione in Europa si fa risalire a Cristoforo Colombo, che nel 1493 lo conobbe nelle isole caraibiche e lo portò via con sé. Lo si usa da sempre come alimento, ma la pianta di questo frutto così particolare ha anche attività medicamentose, essenzialmente dovute a una proteina con proprietà enzimatiche, la bromelina. Innanzitutto questa sostanza, che attiva la scissione delle proteine, è in grado di contrastare il gonfiore e l’infiammazione, risultando utile in diverse condizioni: • edemi sottocutanei dovuti a traumi articolari o muscolari La carta d’identità NOME BOTANICO: Ananas sativus o comosus. FAMIGLIA: Bomeliacee. DOVE CRESCE: originario dell’America centrale, è attualmente coltivato in tutti i paesi a clima tropicale e subtropicale. QUALI PARTI SI USANO: il frutto fresco e il gambo. CHE COSA CONTIENE: è una pianta ricca di enzimi (sostanze che favoriscono specifiche reazioni biochimiche), il principale dei quali è la bromelina. L’ananas contiene inoltre, tra l’altro, una buona quantità (fino al 15%) di zuccheri solubili, in particolare saccarosio e levulosio, e vitamine, in particolare la A, quelle del gruppo B e la C. 22 • Alphega Farmacia magazine (contusioni, strappi o stiramenti muscolari e così via); • insufficienza venosa cronica e altre situazioni di rallentato deflusso venoso (varici, varicoflebiti, eccetera); • piccoli interventi chirurgici (estrazioni dentarie, asportazioni di nei): si è visto che riduce l’edema dovuto all’estrazione di un molare del 6-15%. L’ananas risulta prezioso in chi presenti controindicazioni all’uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei, quando il ricorso ai cortisonici sia sproporzionato rispetto al disturbo da curare. RITENZIONE IDRICA, VIA Attraverso una rimozione dell’acqua e dei sali accumulatisi nel tessuto sottocutaneo e un effetto diuretico, la pianta può agevolare il ripristino di una normale nutrizione della cute e la scomparsa delle lesioni tipiche della cellulite. Per gli stessi motivi, l’ananas è spesso inserito nelle diete ipocaloriche di soggetti obesi o in sovrappeso, specialmente quando si sospetta che una ritenzione idrica possa contribuire all’aumento del peso corporeo. La bromelina e gli altri enzimi simili presenti nell’ananas sono utili anche nella pulizia di ferite e di ustioni, con un’efficacia comprovata sperimentalmente alla quale si accompagna, inoltre, una riduzione del dolore. L’ananas sembra infine favorire, se assunto per bocca, la digestione degli alimenti proteici. PRECAUZIONI D’USO La bromelina può prolungare il tempo di emorragia in soggetti predisposti o in pazienti in trattamento con anticoagulanti o farmaci che contrastano l’aggregazione delle piastrine. I preparati a base di ananas dovrebbero essere utilizzati con estrema cautela in soggetti con ulcera peptica attiva. Come si utilizza Si impiega l’estratto secco nebulizzato, il cui dosaggio giornaliero va da 10 a 13 mg per chilogrammo di peso corporeo, da somministrare 15-20 minuti prima o subito dopo i due pasti principali, anche per periodi di tempo prolungati. La bromelina è utilizzata in farmaci e integratori per uso orale, pomate e altri prodotti. MAGNESIO POTASSIO SANDOZ® In caso di eccessiva sudorazione e spossatezza, facilita l’efficienza fisica svolgendo un’azione energetica e rivitalizzante. 1 BUSTINA dopo i pasti AROMA ARANCIA NP4 number: IT1403183006 EFFETTO ENERGIA Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita. Si raccomanda di non superare la dose di 3 bustine al giorno. 10/20 bustine effervescenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 235 487 012 105 469 843 127 111 257 167 761 357 SA_Magnesio-Potassio_ADV 2014_A4.indd 1 07/03/14 15:25 C’È FERMENTO... SANGERMINA ORO SANDOZ® è un integratore alimentare di fermenti utile per riequilibrare la flora intestinale in caso di alterazioni dovute a terapie antibiotiche, stress, cambio di abitudini alimentari (es. viaggi all’estero). AROMA Fragola Panna NP4 number: IT1403183008 ...E FERMENTO 10 bustine orosolubili 1 bustina al dì utilizzabile senza acqua 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 645 254 364 102 053 157 985 347 624 031 249 027 SA_Sangermina ORO_ADV 2014_A4.indd 1 07/03/14 15:27