Rfid - Hoepli Scuola
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L’identificazione automatica a radiofrequenza L’idea di catturare informazioni attraverso un processo di identificazione automatica (Rfid – Radio Frequency Identification) con strumenti a radiofrequenza risale agli anni Settanta e da allora ha avuto uno sviluppo eccezionale. Le apparecchiature Rfid hanno lo scopo di gestire, memorizzare e trasportare informazioni mediante un dispositivo (transponder) chiamato in genere tag. Il contenuto informativo memorizzato nel tag può essere di vario tipo, per esempio, le caratteristiche di un manufatto, le specifiche di un bene, un codice, la posizione di un oggetto, le generalità di una persona. Le informazioni vengono acquisite quando necessarie in modo asincrono e a distanza. I dispositivi di identificazione automatica a radiofrequenza sono formati da tre elementi: 1. il tag; 2. la lettura e scrittura delle informazioni; 3. la comunicazione del contenuto informativo catturato ai sistemi di elaborazione. La trasmissione delle informazioni memorizzate nel tag avviene senza contatto fra tag e sistema di acquisizione (reader o programmer) per mezzo di due tecnologie di accoppiamento. Nel primo caso i due circuiti si accoppiano magneticamente e le informazione sono trasmesse sfruttando l’induzione elettromagnetica. Nel secondo caso si usa una trasmissione a radio frequenza. Il contenuto informativo viene utilizzato per modulare un’onda elettromagnetica sinusoidale, detta portante.La modulazione dell’onda elettromagnetica sinusoidale viene ottenuta variando alcuni suoi parametri caratteristici. Si possono effettuare tre differenti tipi di modulazione: − variazione dell’ampiezza (ASK-Amplitude Shift Keying); − variazione della frequenza (FSK-Frequency Shitf Keying); − variazione di fase (PSK-Phase Shift Keying). Lo spettro delle frequenze utilizzate dipendono dal tipo di applicazione e sono regolamentate da precise norme (►Tab. 1) e viene suddiviso in tre fasce: bassa, intermedia e alta. Tabella 1 Frequenze commerciali per Rifd nel mondo Intervalli di frequenza Fino a 135 kHz 1,95 MHz 3,25 MHz 4,75 MHz 8,2 MHz 13 MHz 23,56 MHz 27 MHz 430 – 460 MHz 902 – 916 MHz 918 – 926 MHz 2350 – 2450 MHz 5400 – 6800 MHz Applicazioni Controllo accessi, identificazione capi di abbigliamento, identificazione capi di bestiame EAS (Electronic Article Surveillance) sorveglianza elettronica delle merci EAS e ISM (Industrial, Scientific and Medical) ISM ISM in Europa ISM e controllo pedaggi in USA, rete GSM in Europa Rfid in Australia ISM, trasmissione wireless standard IEEE 802.11 ITS (Intelligent Transportation Services) servizi di trasporto intelligente La fascia bassa dello spettro comprende le frequenze da 100 kHz a 500 kHz e viene utilizzata negli scambi a media distanza e per letture a bassa velocità. Si utilizza nei controlli degli accessi, nelle operazioni di inventario, di identificazione dei capi di bestiame, … 1 La fascia intermedia dello spettro comprende le frequenze fra 10 MHz e 15 MHz: viene utilizzata nella media distanza ma con un velocità di rilevazione più elevata. Si utilizza nel controllo degli accessi e nella produzione di Smart card, … La fascia alta dello spettro è stata suddivisa in due intervalli da 850 MHz a 950 MHz e da 2,4 GHz a 5,8 GHz. Sono frequenze che offrono una maggiore flessibilità di impiego, alte velocità di rilevazione, e vengono utilizzate nella rilevazione dei pedaggi autostradali e nel monitoraggio degli oggetti in movimento. Le frequenze più utilizzate nelle applicazioni commerciali sono tre: 125 KHz, 13,56 MHz e 2,45 MHz. Rumori, interferenze, la presenza di altre apparecchiature esterne al sistema possono interferire con i dati trasmessi e alterare le informazioni trasmesse e ricevute. La velocità di trasmissione fra tag e reader è influenzata dalla frequenza della portante prescelta. In generale, più è elevata la frequenza della portante migliori sono le prestazioni del sistema in termini di velocità di scambio. La larghezza della banda necessaria deve essere almeno doppia rispetto al tasso di scambio dei bit della trasmissione radio effettuata (al quale bisogna aggiungere l’effetto del rumore), pertanto per poter trasmettere efficacemente la larghezza di banda disponibile nello spettro delle frequenze deve essere sufficiente. L’intervallo di frequenza è anche influenzato dall’entità delle potenze dei dispositivi (tag e reader coinvolti. Il campo generato dall’antenna in assenza di disturbi e ostacoli, possiede valori di intensità proporzionali all’inverso del quadrato della distanza dal punto considerato. Inoltre fenomeni di riflessione del terreno o di ostacoli la potenza di trasmissione si riduce ulteriormente fino a renderla impossibile. La potenza totale erogata (a impulsi o continua), l’area di emissione, il tipo di campo generato dai dispositivi Rfid sono regolamentate dalle autorità competenti. Componenti di un sistema Rfid I componenti fondamentali di un sistema di identificazione a radio frequenza sono: - il transponder, o tag - il sistema di lettura (reader o programmer) entrambi sono dotati antenne che assolvono il compito di trasmissione e captazione. Nel trasponder contiene memorizzate le informazioni utilizzando memorie di tipo ROM, RAM e di tipo non volatile adatte ad ogni tipo di flusso dati. La memoria RAM per i dati temporanei trasmessi in fase di interrogazione e di preparazione della risposta, eventuali memorie EEPROM permettono di memorizzare i dati in modo permanente anche in caso di cadute della tensione di alimentazione del sistema. Buffer di memoria sono utilizzati per allocare i dati nella fase di modulazione dei segnali. I tag possono essere attivi o passivi. I tag attivi possono effettuare sia operazioni di lettura e di scrittura sono alimentati da batterie interne la cui durata, ovviamente ,condiziona la vita del dispositivo. Sono più affidabili dei tag passivi e, a frequenze elevate sono più immuni ai disturbi. I tag passivi, invece, sono privi di alimentazione propria e vengono alimentati attraverso il dispositivo di lettura. L’assenza di alimentazione e quindi di consumo conferiscono un vita elevatissima a questi dispositivi. L’intervallo di frequenza di trasmissione è limitato e non sono efficacemente schermati ai disturbi e ai rumori. I tag di solito trasmettono i codici alfanumerici utilizzati come identificatori che servono per individuare il dispositivo stesso e i file di contenuto. I sistemi impiegati per leggere i dati hanno come compito primario quello di generare la connessione con i tag e poi di trasferire le informazioni ivi contenute ai sistemi di elaborazione. Una volta captato e letto il messaggio il sistema di lettura provvede con appositi algoritmi di protocollo 2 (Command Response Protocol) a determinare la fine del messaggio e ad interrompere la comunicazione. Il sistema di lettura provvede anche a condizionare, controllare e decodificare il segnale ricevuto. I Rfid vengono classificati in quattro categorie: le apparecchiature EAS (Electronic Article Surveillance); i sistemi di captazione dei dati; le reti e i sistemi di posizionamento. Le tecnologie Rfid sono utilizzate nei settori dei trasporti e della logistica, della fabbricazione dei manufatti, della sicurezza per il controllo degli accessi e dei transiti, nel monitoraggio dei capi di bestiame, per il controllo dei servizi postali, per il monitoraggio dei bagagli negli scali aeroportuali, per la gestione dei transiti e dei pedaggi (Telepass), la vigilanza, l’antitaccheggio, il controllo automatico dell’accesso degli autoveicoli, il rifornimento automatico degli autoveicoli, l’identificazione automatica degli utensili delle macchine utensili per il controllo delle condizioni di lavoro e dell’usura dei taglienti. 3