Monte-Carlo - ilio masprone
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Copertina 129 DEF.pdf 1 01/09/10 21.42 Il Foglio Italiano, magazine per gli italiani nel mondo • Anno XII • n°5 • www.iliomasprone.com • Sped. in Abb. Post. 45% comma 20/b art. 2 Legge 662/96 • Filiale Poste Imperia • Euro 4,00 Principato di Monaco • Settembre 2010 C M Y CM MY CY CMY K Il Savoy Beach Hotel è frontemare e direttamente collegato al Centro Termale Ter tramite rraneo, che ti permetterà di raggiungere le piscine o la beauty un comodo tunnel sotterraneo, farm già avvolto in un morbido accappatoio. The Savoy Beach Hotel is directly on the beach and connected to the Thermal Centre by an underground gallery heated, so you can reach the Pools or the Beauty Farm wrapped in your bathrobe. 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Lo stilista Carlo Ramello presenta la nuova collezione all’Hotel de PAris Monte-Carlo: 20 mila euro? Ecco quanto può costare una bottiglia al Sea Lounge I 100 anni del Museo Oceanografico Nostro incontro con il Direttore Generale Robert Calcagno Brevi da Monte-Carlo & Costa Azzurra Rotaract Monte-Carlo - Genova Il Rotaract Prince Albert I A due passi da Monaco Ad Imperia la Nave Scuola Stella Polare Milano: torna Le Cirque du Soleil Dal 15 al 18 settembre al Mediolanum Forum sommario Brevi da Milano Roma: “Gli anni della Dolce Vita” La grande mostra romana curata da Marco Panella Berlino: il bilinguismo al tempo di Internet intervista a Elisabetta Abbondanza Parigi: la Compagnie du Mystere Bouffe Cronistoria del Festival delle Arenes de Montmartre Londra: al Dukes Hotel il celebre Martini “Shaken, not stirred” di James Bond Cinque stelle & tre forchette Al Grand Hotel Terme, sensi a 5 stelle Arte: “Meanings and Symbols” Maison d’Art ed EFG Bank presentano Théodore Manolides Letture “Acciaio”, “Apronia, Marcella e le altre”, “I segreti del Vaticano” www.iliomasprone.com Sarà crisi di Governo? L’aspra battaglia tra Berlusconi e Fini P 4 er noi italiani delle vacanze d’agosto, settembre è sempre stato il mese della ripresa lavorativa dopo la pausa estiva, ma sovente anche il mese delle sorprese e non sempre gradite. Soprattutto quando parliamo della politica interna, grande preoccupazione dell’italiano medio al quale, la politica, appunto, riserva spesso e in ogni momento di calura estiva e non, segnali poco incoraggianti spesso preoccupanti. Stando a quello che vediamo e leggiamo in queste ultimissime settimane, questa ripresa non si discosterà da altre che in passato hanno fatto soffrire l’Italia per decisioni mancate, o prese per motivi del tutto personali che poco hanno a che fare con gli interessi veri del Paese. E quest’autunno pare proprio che si aprirà con la stessa caratteristica, di altri esempi: gli “affari personali” tra due contendenti che di recente hanno “divorziato” in casa. Da una Parte il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (foto a destra), dall’altra il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini (foto a lato) e il suo nuovo partito, prima e seconda carica del Governo: una guerra personale della quale gran parte degli italiani farebbero volentieri a meno, invece siamo costretti a subire la storia poco edificante di due illuminati che ce la stanno mettendo tutta per far “fallire” l’Italia. Per cosa poi? Per quegli ipocriti principi secondo i quali ognuno vuole avere la sua parte di “ragion di Stato”, mentre è del tutto evidente che - in questo caso poi - non ce l’ha nessuno dei due. E tutto ciò mentre gli italiani continuano a sperare e a pagare (in tutti i sensi) quelle false ideologie partitiche che oggi non esistono più. Infatti, il colore della politica è del tutto sopraffatto da meri interessi del singolo: “Potere e Soldi” restano, di fatto, le uniche due voci che fanno tremare al solo pensiero che ogni altro senso di un’auspicata morale civile non esista più. Ce lo insegna la nostra politica. E questa discordia tra i due Big, con molta probabilità, ci potrebbe portare ad altre elezioni anticipate, ad altre spese da affrontare, tanto siamo un popolo ricco che ha soldi da buttare. Ma questo alla classe politica poco importa: da destra e sinistra che sia, il voto rappresenta quel barlume di ipocrita speranza di cambiamento che tanto piace (a loro) perché dà a molti nuovi e vecchi candidati soprattutto la possibilità di mettersi maggiormente in luce, di avere quella visibilità che in altri momenti non avrebbero. Dopodiché gli interessi veri del Paese chi li cura? Il Capo dello Stato che sta bacchettando quotidianamente quanti sbraitano da sinistra a destra? No, perché la sua carica non glielo consente; l’amatissimo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è “solo” il Notaio del Paese e come tale non può entrare nel merito delle questioni che dovrebbero essere discusse in quel Parlamento tanto cieco e sordo alla volontà popolare. Da un po’ di tempo poi vanno di moda le cene, gli incontri salottieri/ faccendieri (purtroppo con esempi poco edificanti) per pochi intimi di questo o quel politico, di destra, ma anche di sinistra; chi ha un po’ di potere poi usa i giornali, le tv sempre molto accondiscendenti e pronti alla spettacolarizzazione. A proposito di televisione non avete fatto caso che alcuni politici quando appaiono in tv sembrano veri professionisti dello spettacolo? Altro che fare politica, meglio fare show business, magari facendosi anche versare il gettone di presenza salvo poi dire che sarà devoluto E-mail: [email protected] editoriale-éditorial Di Ilio Masprone [email protected] www.iliomasprone.com al Partito. Questa è l’Italia che abbiamo e questa è la politica che ci tocca: il problema è che bisogna accettarla perché siamo in un “regime” di falsata Democrazia; possiamo non condividerla, contrastarla scendendo in piazza, altro non possiamo fare perché il “coltello dalla parte del manico” continuano ad averlo sempre loro, non il popolo così detto Sovrano. E non serve nemmeno chiedere alla politica di essere giudiziosa, sarebbe fiato sprecato. In questi ultimi giorni si stanno decidendo le sorti del futuro politico del Paese: andare al voto o proseguire sulla strada del rinnovamento istituzionale con una maggioranza in balia del gruppetto dei “finiani” che potrebbero determinare - comunque - la fine di questa legislatura, se non accettano le condizioni di Berlusconi? Brutta situazione: il Paese si aspetti altre sorprese, tanto per gradire. Nous à la crise du Gouvernement ? Pour nous, les italiens des vacances d’août, septembre a toujours été le mois de la reprise après la pause estivale, mais souvent c’était aussi le mois des surprises et pas toujours bonnes. Surtout si nous parlons de la politique : le grand souci des italiens. Dans les dernières semaines les signaux n’ont pas été positifs, la reprise de septembre parait toujours caractérisée par le manque de décisions importantes et la priorité aux problèmes personnels, au lieu des problèmes de notre Pays. Cet automne, en particulier, commencera avec les « affaires personnelles » d’un couple de politiciens qui ont récemment « divorcé ». D’une coté nous avons le Président du Conseil Silvio Berlusconi, de l’autre le Président de la Chambre des Députés Gianfranco Fini (avec son nouveau parti), la première et la deuxième charge du Gouvernement : une guerre personnelle dont les italien n’ont pas besoin. Par contre nous sommes obligés à suivre l’histoire de deux « illuminés » qui travaillent pour faire « échouer » l’Italie. Pourquoi ca? Pour des principes hypocrites selon lesquels chacun veut sa partie de « Raison d’État », mais c’est complètement évident que - dans ce cas – ni l’un, ni l’autre ont cette « raison ». Et tout cela pendant que les italiens continuent à attendre et à payer les fausses idéologies politiques qui aujourd’hui n’existent plus. Aujourd’hui la politique est entièrement écrasée par les intérêts individuels : « le pouvoir et l’Argent »sont les deux seules choses importantes, et l’idée terrible que la morale civique est morte. Et cette discorde entre les deux Grandes pourrait nous conduire à des élections anticipées, c’est-à-dire autres dépenses, parce que nous sommes un peuple si riche nous pouvons gaspiller de l’argent. De toute façon la classe politique n’est pas intéressée, le vote représente l’espoir d’un changement qui plait beaucoup aux politiciens qui peuvent avoir un peu de visibilité. Mais alors, qui va s’occuper de l’Italie ? Certainement pas le président de la République, parce que notre aimé Georgio Napolitano n’est que le Notaire du Pays, il ne peut pas s’occuper des problèmes qui reviennent au Parlement, aveugle et sourd face à la volonté du peuple. Depuis quelques temps c’est la mode des dîners, des rencontres privés pour faire de la politique; ceux qui détiennent un peu de pouvoir l’utilisent pour apparaitre dans les journaux, les émissions télévisées. Il y a des politiciens qui semblent des vrais professionnels de la télé ! Mieux le show business que la politique, mais ils reçoivent également leur jeton de présence, sauf déclarer l’avoir transmis au parti. Celleci est l’Italie que nous avons et celle-ci est la politique que nous méritons: le problème est qu’il faut l’accepter parce que nous sommes dans un « régime » de Démocratie « faussée » ; nous pouvons être contraires mais les politiciens sont toujours en position de force. Nous ne pouvons même pas demandera la politique d’être judicieuses, c’est une perte de temps. Dans ceux jours on est en train de décider le futur politique du Pays : aller au vote ou poursuivre la route du renouvellement institutionnel avec une majorité à la merci du petit groupe de M. Fini, qui peut déterminer la fin de cet gouvernement ? Préparons-nous aux surprises. 5 Un ricordo del Presidente Emerito Francesco Cossiga Testimonianza del Com.It.Es. di Monaco I 8 l Presidente Emerito della Repubblica Italiana Francesco Cossiga, amava molto il Principato di Monaco dove contava moltissimi amici. Ed era sempre stato in ottime relazioni con il Palazzo ed in particolare con il Principe Ranieri III. Perché questa speciale attrazione del Presidente verso il Principato? Una delle ragioni penso sia stato perché, tra i tanti suoi interessi, lui si considerava un cultore del “bello” e poi a Monaco si trovava bene perché gli piaceva il luogo, il clima, la sicurezza e l’armonia che qui ha sempre regnato. In realtà, tra le (poche) sue debolezze, c’era anche un pizzico di ironico snobismo che trapelava nelle sue divertenti battute e nel racconto di curiosi aneddoti che faceva agli amici. Egli non faceva mistero, infatti, di coltivare relazioni amichevoli con alcune delle principali famiglie aristocratiche italiane ed europee e gli piaceva molto ricordare una certa sua dimestichezza di rapporto con la Regina Elisabetta e con il Re di Spagna Juan Carlos. Uomo di grande cultura, dotato di una memoria formidabile, Cossiga era un personaggio con il quale si poteva conversare e discutere di argomenti, i più diversi. Lo incontrai una sera a cena in casa di comuni amici a Cap Ferrat e subito volle ricordare come la sua Sardegna ed il Piemonte (mia terra natale) fossero uniti da un comune senso del rigore e dell’amicizia. Aveva conosciuto mio fratello Vittorio (il popolare avvocato della Juventus) di cui mi parlò con grande ammirazione, non solo per il suo talento di legale, ma anche per il suo impegno politico nel vecchio e glorioso Partito Liberale, in particolare quello torinese. Saputo che, nel quadro delle manifestazioni per il giubileo del Regno di Ranieri III, la Comunità Italiana, tramite il Com.It.Es. (Comitato Italiani all’Estero, che ho l’onore di presiedere), si apprestava ad offrire al Sovrano una statua commemorativa, mi pregò di invitarlo alla cerimonia. Per lui, essendo in precarie condizioni di salute a seguito di un recente intervento operatorio di quel tempo, questo suo desiderio naturalmente riempì di gioia ed orgoglio tutti noi, ed il gesto fu anche molto apprezzato dalle autorità monegasche. Per quell’occasione il Presidente Emerito Cossiga (nella foto con Chiusano) si presentò puntualissimo all’inaugurazione della statua, denominata “Fratellanza”, nel piazzale della nuova stazione ferroviaria di Monaco e dovette accomodarsi su una poltrona, non potendo reggesi in piedi per troppo tempo. Il Principe Ranieri si avvicinò a lui e lo salutò con grande affetto sottolineando che la sua presenza, per tale occasione, fosse particolarmente emblematica a riprova della fraterna amicizia che unisce il Principato di Monaco all’Italia. Il Presidente ringraziò e volle rimettersi in piedi per ascoltare gli inni nazionali dei due Paesi amici. Fu una bella cerimonia che, la presenza inaspettata di Francesco Cossiga, rese ancora più toccante e che noi tutti ricorderemo sempre con grande piacere e commozione. Mancherà all’Italia un grande uomo, un grande politico. Niccolò Casissotti di Chiusano Presidente Com.It.Es. En mémoire du Cossiga Le Président de la République Italienne Cossiga, aimait beaucoup la Principauté où il avait beaucoup d’amis. Et il était toujours en bonnes relations avec le Palais, le Prince Rainier III en particulier. Pourquoi cette spéciale attraction du Président envers la Principauté? Une des raisons est, peut-être, que parmi ses nombreux intérêts, il aimait le « beau » et ici il était heureux parce qu’il aimait l’endroit, le climat, la sûreté et l’harmonie typiques. En réalité, parmi ses (peu nombreuses) faiblesses, il y il avait même une pincée de snobisme ironique qui filtrait parmi ses plaisanteries et dans les curieux anecdotes qu’il racontait à ses amis. Il ne cachait pas ses relations amicales avec quelques familles aristocratiques et il rappelait avec plaisirs sa familiarité la Reine Élisabeth II et avec le Roi d’Espagne Juan Carlos. Homme de grande culture, doué d’une mémoire formidable, Cossiga était une personne avec laquelle on pouvait parler et discuter de touts sujets. Je le rencontrai un soir chez des amis et il a tout de suite voulu rappeler que sa Sardaigne et le Piémont sont unis par le sens de la rigueur et de l’amitié. Il avait en plus connu mon frère Vittorio dont il me parla avec grande admiration, pas seulement pour son talent de légal, mais aussi pour son engagement politique dans le vieux et glorieux Partito Liberale. Quand il a appris que, dans le cadre des manifestations pour le jubilé du Règne de Rainier III, le Com. It.Es., avait décidé d’offrir au Souverain une statue commémorative, il m’a demandé de l’inviter à la cérémonie. À ce moment là il avait des problèmes de santé suite à une récente intervention chirurgicale et son désir remplit nos cœurs de joie et fierté. Pour l’occasion le Président Cossiga se présenta très ponctuel à l’inauguration de la statue, appelée « Fratellanza » (Fraternité), dans la place de la nouvelle gare de Monaco et il dut s’installer sur un fauteuil, parce que il ne pouvait pas rester longue temps debout. Le Prince Rainier le salua avec grande affection en soulignant que sa présence, pour telle occasion, était particulièrement importante, une preuve de l’amitié fraternelle qui rapproche la Principauté de Monaco à l’Italie. Le Président remercia et voulut se remettre debout pour écouter les hymnes nationaux des deux Pays amis. Cela fut une belle cérémonie, rendue encore plus touchante par la présence inattendue de Francesco Cossiga, et que nous rappellerons toujours avec grand plaisir et émotion. À l’Italie manquera un grand homme, un grand politicien. E-mail: [email protected] lettera al direttore-lettre au directeur Riceviamo e pubblichiamo Il Re è morto, Viva il Re L 10 a politica italiana quest’anno non é andata in vacanza ! Il nostro Paese che rema spesso al contrario degli altri, ha saputo illuminare di così terna luce, la fine del mese di luglio e di agosto, di belle storie caserecce... Tra spiagge, villini, ville e appartamentini in paradisi tullianici, ci siamo dilettati con le chiappe nella sabbia e sotto gli ombrelloni, a vedere la caduta progressiva di Gianfranco Fini e l’ennesima querelle di un Paese, che ormai vive tra gossip e corruzione ad ogni livello. “Il Giornale”, testata giornalistica berlusconiana, con il sottotenente Feltri al servizio del Generale “botox”, ha avuto infine il suo attimo di gloria sparando a tutto spiano sul luogotenente traditore, sperando che Dio gli offra un posto a tavola ! Purtroppo, di fronte a tanto ed eccessivo fango, la gente in spiaggia non ha visto un traditore, ma la vittima in buona fede di un’ennesima donna a tacchi a spillo che non governa, ma dirige gli affari di famiglia, anche post divorzio. (Certamente le donne italiane per questo Governo Berlusconi sono una bella grattachecca alla buccia di banana). Comunque anche Fini, che non aveva misurato la Forza del Cavaliere al tramonto, si é frantumato sugli scogli dell’armata mediatica, che protegge il capo come, un esercito armato di atomica. L’appartamentuccio di Montecarlo é un dettaglio, in rapporto ai misfatti del padrone, passati, presenti e futuri. Ma Fini, come gli altri in Italia, non possiede l’informazione come il Padrone dell’Italia e la sua straordinaria capacità di mobilizzare la forza mediatica al servizio di un fine, qualunque esso sia, anche il più malsano. Un nuovo “Principe Machiavellico” dovrà essere scritto per introdurre nella gestione del potere quanto conta oggi il controllo dei media al servizio della dittatura democratica. Se i Rom, le loro espulsioni etniche hanno permesso alla Francia di dimenticare i misfatti dei “Commis della Repubblica”, in Italia grazie ai Fini Tullianici, la Repubblica si é dimenticata degli italiani. Infatti sono loro, che sono ancora una volta dimenticati in un Paese allo sbando e senza futuro. Non esiste un dato economico, politico, finanziario, etico che scaturisce da tutte le inchieste che sono state pubblicate in questi ultimi mesi, che dia un risultato positivo o in crescita per il nostro Paese. Non é certamente il “Lodo Berlusconi (Alfano)”, e le altre riformette politiche al servizio del potere che potranno rimettere in funzione l’economia di una Italia allo sbando. Perché é sufficiente andare in vacanza nel nostro Paese, come lo ha domandato il Padrone per rendersi conto, senza aver bisogno dell’intercessione della Repubblica, che le cose vanno male, peggio e sempre peggio. Non é disfattismo, ma cruda realtà e solo coloro che sono ciechi, sordi o infatuati, possono ancora difendere una politica, un Governo e una coalizione che sta allontanando l’Italia dalle Corte dei grandi e avvicinadola sempre di più al Nord dell’Africa, in una realtà terzo mondista, che se a Verona é discutibile, da Roma in giù resta una cruda realtà. L’Italia é ancora un paese in cui si deve lavorare per creare le infrastrutture sociali di base che rendano la vita normale al quotidiano. L’Italia é ancora un Paese nell’Europa occidentale che é priva, in molte Regioni d’Italia, dei servizi pubblici essenziali al servizio di un bene minimo per la popolazione. Trasporti, igiene, spazzatura, ecologia, urbanismo, viabilità sono ancora servizi fatiscenti in moltissime regioni d’Italia. Imprenditori nella tenaglia burocratica, lavoro nero, abusi morali, fisici. Ineguaglianza sociale, donne ancora sottomesse e vittime della segregazione maschile. Analfabeti, disgregazione dell’apparato scolastico, universitario. La ricerca allo sbando, espatrio dei cervelli…L’Italia ha bisogno di una politica economica, di scelte e di un indirizzo politico ed economico programmatico che sono oggi inesistenti, i Governanti spendono il loro termpo a tentar di salvare il loro potere e non di esercitarlo al servizio della collettività. L’autunno sarà caldo e le nostre critiche saranno feroci e la nostra battaglia al servizio di un solo ideale: il rispetto della Repubblica e del popolo Italiano. Ci batteremo per difendere l’etica, i valori fondamentali della Costituzione, lotteremo sempre e senza tregua contro la corruzione e certi delinquenti che gestiscono il Paese. Si può far politica senza essere corrotti, é sufficiente volerlo e non cedere. A chi ha un briciolo di potere lo metta al servizio del popolo italiano e si dia un fine giusto e agisca nel rispetto della legge e dei valori repubblicani. Gli italiani devono andare al voto; gli italiani devono sancire una nuova politica; gli italiani devono chiedere ed esigere una nuova Repubblica. Gli italiani devono dire basta al colpo di Stato permanente di cui sono vittime con gli intrallazzi di Palazzo. Il Re é morto, viva il Re! Carlo Alberto BRUSA (Avvocato Italiano in Parigi) lettera al direttore-lettre au directeur ULTIMISSIMA X Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (18-24 ottobre 2010) LE ROI EST MORT, VIVE LE ROI La politique italienne cette année n’est pas partie en vacance! Notre Pays qui va souvent contre-courant par rapport aux autres, nous a offert pendant la fin du de Juillet et août, de belles histoires de ménage… Parmi les plages, les villas et les appartements nous nous sommes amusés, les fesses sur le sable, en regardant la chute progressive de Gianfranco Fini (président de la Chambre des députés) et l’énième querelle d’un Pays, qui maintenant vive parmi les rumeurs et la corruption à tout niveau. « Il Giornale », journal berlusconien, avec le sous-lieutenant Feltri au service du Général « botox », a enfin eu son instant de gloire en tirant sur le lieutenant traître, avec l’espoir que Dieu lui offre une place à la table ! Malheureusement, les gens à la plage n’ont pas vu un traître, mais la victime en bonne foi d’une énième femme à hauts talons qui ne gouverne pas, mais qui La casa incriminata di Monte-Carlo. dirige les affaires de famille, même après le divorce. De toute façon Fini, qui n’avait pas mesuré la force du Cavaliere au coucher de soleil, s’est brisé face à l’armée médiatique, que protège le chef comme une armée qui a la bombe atomique. Le petit appartement de Monte-Carlo n’est qu’un détail, par rapport aux méfaits, passés, présents et futurs, du patron. Mais Fini, comme les autres en Italie, ne possède pas l’Information comme le Patron de l’Italie. Un nouveau « Prince Machiavélique » devra être écrit pour expliquer l’importance du contrôle des media au service de la dictature démocratique. Si le Roms et leurs expulsions ethniques ont permis à la France d’oublier les méfaits du « Commis de la République », en Italie grâce au problème « Fini », la République a oublié les italiens. En effet ils sont encore une fois oubliés dans un Pays à la dérive et sans futur. Il n’y a pas de données économiques, politiques, financiers ou éthiques qui sortent de toutes les enquêtes qui ont été publiées durant les derniers mois et qui montrent un résultat positif pour notre Pays. La Loi Berlusconi (Alfano) et les autre petites reformes au service du pouvoir ne peuvent pas remettre en fonction l’économie d’une Italie à la dérive. Parce qu’il suffit d’aller en Italie en vacances pour se rendre compte, sans une intercession de la République, que les choses vont mal. Seulement les sourds, les aveugles ou les amoureux (du Cavaliere) peuvent encore défendre une politique, un Gouvernement et une coalition qui éloignent progressivement l’Italie de la Cour des grands pour la rapprocher de plus en plus à l’Afrique du Nord, dans une réalité du tiers monde. L’Italie est encore un pays dans lequel on doit travailler pour créer les infrastructures sociales pour une vie normale. L’Italie est encore un pays de l’Europe occidentale qui n’a pas des services publics dans plusieurs régions. Les transports, l’hygiène, les ordures, l’écologie, l’urbanisme, la viabilité sont encore des services insuffisants. Les Entrepreneurs bloqués par la bureaucratie, le travail noir, les abus moraux et physiques. L’Inégalité sociale, les femmes encore soumises et victimes de la ségrégation masculine. Les analphabètes, la désagrégation du système d’éducation. La fuite des cerveaux. L’Italie a besoin d’une politique économique, des choix et d’un programme qui sont aujourd’hui inexistant, mais les gouverneurs dépensent leur temps pour sauver leur pouvoir. L’automne sera chaud et nos critiques seront féroces, notre bataille est au service d’un seul idéal : le respect de la République et du peuple italien. Nous nous battrons pour défendre l’étique, les valeurs fondamentales de la Constitution, nous lutterons toujours contre la corruption et les délinquants qui gèrent le Pays. Faire de la politique sans être corrompus est possible, il suffit de le vouloir et de ne pas céder. Mettez votre pouvoir au service du peuple italien et agissez dans le respect de la loi et des valeurs républicaines. Les italiens doivent aller au vote; les italiens doivent fixer une nouvelle politique; les italiens doivent demander et exiger une nouvelle République. Les italiens doivent dire basta au coup d’État permanent typique dont ils sont victimes. Le Roi est mort, vive le Roi. Anche quest’anno il Ministero degli Esteri promuove la diffisione della lingua e della cultura italiana nel mondo attraverso Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura. In tale ambito l’Ambasciata di Monaco con il Com.It.Es., la Dante Alighieri, l’Amaca e l’Accademia Italiana della Cucina, propone i seguenti eventi. Lunedì 18 ottobre ore 18,30: Premio L’Amaca presentato da Luisella Berrino presso la Salle des Conferences dell’Hotel Columbus di Fontvielle; Mercoledì 20 ottobre ore 18,15, la Dante Alighieri presenta, al Théatre de Variétès, Vittorio Sgarbi autore “dell’Italia delle Meraviglie” e “Il Caravaggio”. Giovedì 21 ottobre ore 14,45, il Com.It.Es., nel centenario della fondazione presenta, al Museo Oceanografico “Meraviglie di un Museo”, seminario volto ad illustrare la figura del Principe Alberto I. Parteciperanno il direttore dello stesso, Robert Calcagno e personalità del mondo scientifico italiano. Seguirà una sfilata di costumi d’epoca sul tema: “Bellezze al bagno 1910/2010”. Venerdì 22 ottobre ore 20,00: evento conviviale della delegazione di Monaco dell’Accademia Italiana della Cucina, a cura di Luciano Garzelli; Venerdì 5 novembre ore 20,00: al Théatre de Variétès, “Moi Caravage”, rappresentazione teatrale di Cesare Capitani, messa in scena dalla Compagnia “Hic et Nunc e Comme il Vous Plait”, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia. Infine letture di poesie presentate dalla poetessa Maria Salamone e letture di brani classici presentati dall’attore Remo Girone, verranno organizzate nelle scuole durante le ore di italiano. 11 12 Alessandra Canale: INCONTRI “Monte-Carlo amore mio!” A cura di Feliciana Di Spirito [email protected] Antonio Caliendo, “boss” del calcio mercato I l Principato di Monaco non fa sognare solo i monegaschi che sono in trepidante attesa di vedere coronato il sogno d’amore tra il molto amato Principe Alberto e la fidanzata, la sudafricana Charlene Wittstock, ma fa brillare gli occhi anche alla splendida Alessandra Canale, dotta annunciatrice e conduttrice Rai da vent’anni. Una Signora con tanto di doppia laurea in lettere e in giurisprudenza, nonché poliglotta: parla, infatti, correntemente inglese, francese e spagnolo. Ale, come la chiamano gli amici, ama trascorrere parecchi weekend a Monte Carlo, dove vive il suo compagno, il napoletanissimo Antonio Caliendo, re dei procuratori del mondo del calcio internazionale. “Sono felice di trascorrere le vacanze a Monte- Carlo - ha detto Alessandra - perché mi rilasso dai ritmi frenetici, ma sempre entusiasmanti del lavoro. Qui vado al mare e cerco di nutrire il mio cervello passando molto tempo a leggere. Il Principato è un posto dove mi trovo molto bene. Ciò che più apprezzo è, soprattutto, l’enorme rispetto per le persone non più giovani”. E’ anche l’amore che sta vivendo con Antonio Caliendo a chiamarla nel Principato? “Certo! Lui vive a Monte-Carlo, dove fa un mestiere che ha praticamente inventato lui tantissimi anni fa. Insieme, andiamo spesso a passeggiare sulla Champions Promenade e ci divertiamo ad osservare i turisti che mettono i loro piedi sulle impronte dei campioni del mondo mentre cerchiamo d’indovinare i loro pensieri, comprendere le loro emozioni, la loro gioia”. Ci presenta meglio il suo compagno? “Lui è un grande! Fa il procuratore di calciatori, come dicevo, ed è stato il primo procuratore sportivo della storia del calcio ed è stato anche il primo ‘chairman italiano’ nel calcio inglese, nonché l’ideatore dell’evento Golden Foot che ogni anno premia, qui a Monaco, il miglior calciatore del mondo, inserendo così una nuova mattonella con le impronte dei piedi del campione che viene aggiunta alle altre lungo la Champions Promenade. Antonio è, nel contempo, un uomo dall’umiltà, semplicità e umanità straordinaria. Mica cosa da poco!” Dove e come vi siete conosciuti? “Ci conosciamo da tanto tempo, da quando in Rai presentavo Il Processo del Lunedì con Biscardi (foto a destra). Poi, ci eravamo persi di vista. Ritrovandoci, tre anni fa, tramite alcuni nostri amici, abbiamo riscontrato tra noi molte affinità e interessi in comune”. Cosa vi unisce, esattamente? “In primis, la mentalità aperta, internazionale, la passione per i viaggi; poi, l’amore per le cose semplici, per le piccole cose”. Alessandra Canale : Monaco ne fait pas rêver seulement les monégasques qui attendent la réalisation de rêve d’amour du Prince Albert et de sa fiancée, la sud-africaine Charlene Wittstock, mais elle fait briller les yeux aussi à la splendide Alessandra Canale, speakerine et animatrice RAI depuis vingt ans. Une Dame avec une maîtrise de lettres et de jurisprudence et polyglotte: elle parle, en effet, anglais, français et espagnol. Ale, c’est ainsi que les amis l’appellent, aime passer les weekends à Monte-Carlo, où elle vit avec son compagnon napolitain Antonio Caliendo, roi des Agents de joueurs du monde du football international. « Je suis heureuse de passer mes vacances à Monte-Carlo - dit Alessandra - parce que je me relaxe des rythmes frénétiques, mais toujours enthousiasmants du travail. Ici je vais à la plage et cherche à nourrir mon cerveau en lisant beaucoup. La Principauté est une place où je me trouve très bien. Ce que j’apprécie le plus est l’énorme respect pour les personnes qui ne sont plus jeunes ». Est-ce que c’est l’amour aussi qui vous rappelle dans la Principauté ? « Bien sure ! Il vit à Monte-Carlo, où il fait un métier qu’il a presque inventé il y a longtemps. Nous allons souvent nous promener au long de la Champions Promenade et nous nous amusons à observer les touristes qui mettent leurs pieds sur les empreintes des champions du monde pendant que nous cherchons à devi- ner leurs pensées, à comprendre leurs émotions, leur joie ». Pouvez-vous nous présenter votre compagnon ? « Il est un grand homme! Il est agent de footballeurs, comme j’ai déjà dit, et il a été le premier agent de joueurs de l’histoire du football, le premier ‘chairman’ italien dans le football anglais, et l’inventeur de l’évènement Golden Foot qui tous les années récompense, ici à Monaco, le meilleur footballeur du monde, en ajoutant un nouveau carreau avec les empreintes des pieds du champion dans la Champions Promenade. Antonio est, entretemps, un homme d’une simplicité et une humanité extraordinaire.» Où et comment vous vous êtes connus ? « Nous nous connaissons depuis longtemps, depuis quand j’animais il Processo del lunedì avec Biscardi sur la RAI. Ensuite, nous nous sommes perdus de vue. En nous retrouvant, il y a trois ans, grâce à des amis, nous avons découvert beaucoup d’affinités et d’intérêts en commun ». Qu’est-ce que vous unit, exactement ? « Tout d’abord, la mentalité ouverte, internationale, la passion pour les voyages ; ensuite, l’amour pour les choses simples, pour les petites choses ». Monte-Carlo & Costa Azzurra 13 14 Connaissez-vous bien le football? « Assez bien! Antonio me dit souvent que je suis une élève excellente». Quelle équipe supportez-vous ? « C’est évident, je supporte l’Italie ». Votre fils de 14 ans s’entende-t-il bien avec Antonio? « Oui, il s’aiment! Amedeo l’adore au point qu’il lui a demandé d’être son parrain ». Pendant l’été, nous vous avons vu sur Rai2, tous les samedis, à la guide de l’émission « Capotavola ». Comment est-il allé le voyage touristique-oenogastronomique? « C’était une expérience enthousiasmante! L’Italie est un musée à ciel ouvert avec une cuisine exceptionnelle. Nous avons, j’espère, contribué à valoriser notre extraordinaire patrimoine ». Êtes-vous gourmet, savez-vous faire la cuisine ? « J’aime et j’apprécie beaucoup la bonne table! Je sais cuisiner et j’ai beaucoup appris pendant le tour de ‘Capotavola’, en découvrant une infinité de ‘plats à sauver’ et la cuisine ancienne, de nos grand-mères». Vos plats préférés ? « Les pates, le poisson et les salades. Ah, j’adore la zuppa inglese ». Quels sont vos programmes pour l’automne? « J’en ai plusieurs, mais je préfère me taire par superstition ». Entre temps, êtes-vous toujours engagée dans le rôle de speakerine ? « Oui, tous les jours. Matin, après-midi et soir toujours sur Rai2 ». Qu’est-il a changé depuis quand vous avez débuté ? « À l’époque tout était en direct, aujourd’hui tout est rigoureusement enregistré ». Les rapports avec les collègues ? « Excellents, elles sont toutes des belles et grandes dames ». Êtes-vous encore en contact avec les premières « Mademoiselle Buonasera » ? « Assez, même si dans ce domaine de notre travail il y a souvent une sorte de double compétition : esthétique et professionnelle ». Comment surmontez-vous les mauvais moments, les anxiétés et les peurs? Demandez-vous de l’aide à Dieu ? « Oui, je demande souvent de l’aide à Dieu parce que je suis très religieuse, mais je le remercie le plus, pour ce que je suis et ce que j’ai ». Vous avez deux maitrises, qu’est-ce que vous auriez fait si vous n’avait pas travaillé en RAI? « Sans doute le magistrat. J’ai un fort sens de la justice. Sans justice il n’y aura jamais de paix ». Notre rencontre termine ici, nous laissons les deux amoureux à leur promenade avant de prendre tous ensemble un apéritif au mythique Café de Paris, où une petite foule s’est entre temps réunie pour saluer avec chaleur Alessandra Canale, pendant que quelque sportif a reconnu Antonio Caliendo, très pris pour l’imminente édition de son « Golden Foot » que, le mois prochain, aura son épilogue avec plusieurs invités du football internationale de hier et d’aujourd’hui. A destra, Alessandra Canale con Antonio Caliendo: da sinistra il produttore cinematografico Angelo Bassi, Lucia Di Spirito (Sorrisi& Canzoni) e il nostro direttore. Lei s’intende di calcio? “Me la cavo! Antonio mi dice spesso che sono un’ottima allieva”. E per chi tifa? “Beh, è scontato, tifo per l’Italia”. Suo figlio, quattordicenne, Amedeo va d’accordo con Antonio? “D’accordo? Si amano! Amedeo lo adora al punto che gli ha chiesto di fargli da padrino”. D’estate, ogni sabato, l’abbiamo vista su Rai2 alla guida della trasmissione “Capotavola”. Com’è andato il viaggio turistico-enogastronomico? “E’ stata un’esperienza entusiasmante! L’Italia è un museo a cielo aperto e vanta una gastronomia eccezionale. Abbiamo, spero, contribuito a valorizzare il nostro straordinario patrimonio”. Lei è una buongustaia, sa cucinare? “Beh, gradisco e apprezzo molto la buona tavola! So cucinare e ho anche appreso molto in questo tour di ‘Capotavola’, scoprendo un’infinità di, cosiddetti, ‘piatti da salvare’ e la cucina della nonna”. Le sue pietanze preferite? “I primi, il pesce e le insalate. Ah, adoro la zuppa inglese”. Quali sono i suoi programmi per l’imminente autunno? “Tanti! Anzi, tantissimi, ma, per scaramanzia, preferisco aspettare a parlarne”. Intanto, è sempre impegnata nel ruolo di annunciatrice? “Si, tutti i giorni. Mattino, pomeriggio e sera sempre su Rai2”. Cosa è cambiato dai tempi in cui ha debuttato? “Mentre prima era, rigorosamente, tutto in diretta, oggi tutto è rigorosamente registrato”. I rapporti con le colleghe? “Ottimi, sono tutte delle belle e grandi signore”. E’ ancora in contatto con le prime “Signorine Buonasera”? “Abbastanza, anche se nel mondo del nostro lavoro televisivo si avverte spesso una sorta di doppia competizione: estetica e professionale”. Come supera i momenti bui, le ansie e le paure? Chiede aiuto a Dio? “Si, chiedo spesso aiuto a Dio perché sono molto religiosa, ma di più lo ringrazio sempre per quello che sono e ciò che ho”. Lei ha ben due lauree, cosa avrebbe fatto se non avesse lavorato in Rai? “Senza dubbio il magistrato. Ho un forte senso innato della giustizia. Senza giustizia non ci sarà mai pace”. Il nostro incontro finisce qui e lasciamo continuare i “piccioncini” nella loro passeggiata pomeridiana prima di prendere tutti assieme un aperitivo al mitico Cafè de Paris, dove una piccola folla si è intanto riunita per salutare con grande calore Alessandra Canale, mentre qualche sportivo ha anche riconosciuto Antonio Caliendo, indaffaratissimo per l’imminente edizione del suo “Golden Foot” (ne parliamo a lato) che, il mese prossimo, avrà un altro suo epilogo con tanti ospiti del calcio mondiale di ieri e di oggi. Feliciana DI SPIRITO Il Golden Foot 2010 entra nel vivo Entra nel vivo la corsa per aggiudicarsi il prestigioso premio internazionale alla carriera “GOLDEN FOOT”, edizione 2010. Dei 10 candidati in lizza, quattro si sono al momento messi in luce come i più votati: Beckham, Puyol, Raul e Totti (foto a destra), in rigoroso ordine alfabetico. Ma subito dietro, raccolti in pochissime centinaia di voti, ci sono altri cinque agguerriti contendenti. La strada però è ancora lunga (c’è tempo fino al giorno 8 ottobre prossimo) e nessuno può cantar vittoria. Il più votato lascerà le proprie impronte sulla CHAMPIONS PROMENADE di Montecarlo, insieme ai più grandi di sempre. Chi vincerà? Sarà la leggenda Madridista di Raul, appena passato allo Schalke04, il neo campione del mondo Puyol, l’icona mondiale Beckham, o Totti, una delle ultime bandiere del calcio? O sarà invece uno tra Eto’o e Drogba, oppure il numero uno per eccellenza, Buffon (foto in basso)? O magari prevarrà la classe di Giggs o Seedorf, o il carisma di Gerrard? A deciderlo sono i tifosi, su www. goldenfoot.com, e nessun altro (al momento sono già pervenuti più di 90,000 preferenze). Le Golden Foot 2010 va arriver Tout le monde attend la course pour conquérir le prestigieux prix internationale à la carrière “Golden Foot”, édition 2010. Parmi les 10 candidas en compétition, les 4 les plus votés son Beckham, Puyol, Raul et Totti, par ordre alphabétique. Les autres sont juste derrière, avec quelques centaines de votes, mais nous avons encore le temps pour exprimer notre préférence (jusqu’au 8 octobre) et donc personne ne peut encore exulter. Le footballeur le plus voté laissera ses empruntes des pieds dans la CHAMPIONS PROMENADE de Monte-Carlo, avec les autres champions. Qui va être le vainqueur ? La légende de Madrid Raul, qui maintenant est au Schalke04, le champion du monde Puyol, l’icone Beckham ou Totti, un des derniers drapeaux du football? Ou peut être Eto’o, ou Drogba, ou bien le vrai numéro un : Buffon ? Ou encore la classe de Giggs ou Seedorf, le charisme de Gerrard ? Ce sont les supporteurs qui doivent décider, sur le site www.goldenfoot. com (pour l’instant plus de 90.000 préférences ont été exprimés). 15 Qu’est-ce que c’est le Golden Foot? Che cos’e’ il Golden Foot? Il GOLDEN FOOT è un premio internazionale alla carriera che gode dell’Alto Patronato di SAS il Principe Alberto II di Monaco. E’ riservato ai giocatori di almeno 29 anni che si siano distinti per risultati sportivi, di squadra e individuali, fair-play, personalità, fama e apprezzamento del pubblico e degli addetti ai lavori. Il vincitore viene scelto tra una rosa di dieci candidati, scelti dalla giuria del premio e formata dai rappresentati dei media partner del Golden Foot, dagli appassionati di tutto il mondo che vorranno indicare la loro preferenza sul sito ufficiale www.goldenfoot.com. La particolarità del premio è che il vincitore andrà a mettere le impronte dei piedi nella THE CHAMPIONS PROMENADE, la “Walk of Fame” del calcio mondiale situata sul lungomare del Principato di Monaco. Il Golden Foot è giunto, nel 2010, alla sua ottava edizione. I promotori dell’evento sono la World Champions Club e l’Ufficio del Turismo del Principato di Monaco. La serata di premiazione 2010 è prevista per il giorno 11 ottobre. Samantha DE REVIIZIS GOLDEN FOOT est un prix international à la carrière sous le Haut Patronage de SAS le Prince Albert II de Monaco. Il est réservé aux joueurs de 29 ans minimum, qui se sont distingués pour leur résultats sportifs, d’équipe et individuels, fair-play, personnalité, célébrité et appréciation du public et des spécialistes. Le vainqueur est choisi parmi un groupe de candidats, choisis par le jury du prix formé des media Partner du Golden Foot, de passionnés du monde entier qui peuvent indiquer leur préférence sur le site officiel WWW. Goldenfoot.com. La particularité du prix est que le vainqueur laissera les empreintes des ses pieds à THE CHAMPIONS PROMENADE, la walk of fame du football, situé en bord de mer dans la Principauté de Monaco. Le Golden Foot est arrivé, en 2010, à son 8ème édition. Les organisateurs de l’événement sont le World Champions Club et l’Office du Tourisme de Monaco. La soirée de remise des prix est prévue pour le 11 octobre. Monte-Carlo & Costa Azzurra Dialogo a proposito del Valore - Valore, valore… insomma, è il corso di Borsa. - Solo questo? Il valore è anche uno sguardo! Uno sguardo rivolto al futuro! Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco / 2, avenue de Monte-Carlo - 98000 Monaco / Tél. +337 93 10 47 47 16 Insieme alla Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco, venite a condividere una visione della finanza personificata, intrisa di senso e lungimirante. www.edmond-de-rothschild.mc Studio Twin Nei giardini di Peyre-Lebade, Listrac Médoc, scultura “BELU” di Zaha Hadid, 2007. Collezione Ariane e Benjamin de Rothschild. L’intervista PapaDJ, il “maestro italiano” del Buddha Bar A colloquio con Il Foglio Italiano totalizzante, ma l’elemento che la rende così unica è davvero la musica, l’esplosivo successo del BB di Monte Carlo è quindi in gran parte da attribuire al suo dj, il primo e solo dj italiano di tutti i Buddha Bar: Papadj, al secolo Donato Papadia, un ragazzo di 54 anni, di quelli che si fa fatica a credergli quando dichiara l’età, eppure, quando inizia a parlare, ci presenta così dettagliatamente uno spaccato della storia della musica, ricco di grandi nomi e aneddoti divertenti, che sembra quasi abbia vissuto più vite. Appassionato naturalmente di musica, della sua famiglia e delle mitiche Harley Davidson (ne possiede due, entrambe immancabilmente nere), lo abbiamo incontrato per carpire qualche segreto del lavoro di un popolare dj e capire anche cosa significa essere un italiano in un ambiente così internazionale come il Principato di Monaco. Donato ci puoi dire innanzitutto come si diventa DJ? 18 I l Buddha Bar di Monte Carlo è aperto al pubblico solo da giugno ed è già è diventato uno dei locali più “in” del momento, grazie a tre elementi che lo caratterizzano: l’arredamento, la cucina, ma soprattutto la musica straordinaria. Il Buddha Bar nasce a Parigi per volontà di Raymond Visan con un concetto del tutto innovativo: un locale dove l’ospite possa, in tutto relax, fare un viaggio, nei luoghi più sperduti del mondo conosciuto, grazie al coinvolgimento dei suoi cinque sensi. Questo concetto ha avuto talmente successo che velocemente i Buddha Bar, dall’originale di Parigi, sono diffusi nelle principali capitali come Washington, Praga, Londra, Beirut, e Dubai. L’esperienza al Buddha Bar è “La scelta di questa carriera è stata particolare, devi sapere che sono rimasto orfano di padre quando avevo solo 5 anni, è stato quindi il compagno di mia madre ad avvicinarmi al mondo della musica. Lui era un orchestrale e suonava nelle balere e nei tè danzanti e io spesso lo accompagnavo. Nel frattempo ho studiato musica a Padova dove ho vissuto per 8 anni con la mia famiglia, specializzandomi nella tromba e nella batteria. Quando è avvenuto il grande passaggio dall’orchestra vera ai dischi io c’ero, sono stato un pioniere della nuova discoteca. Allora la figura del Disk Jockey non esisteva e neanche la tecnica per farlo, addirittura all’inizio si seguiva il programma dell’orchestra per mettere i dischi. Si iniziava con i lenti per poi scaldare sempre più l’atmosfera, la scaletta di un’orchestra era: valzer, tango, polca, mazurca, chachacha, bossa nova, samba, rock&roll, shake. Ed è Di Tiziana Danzo [email protected] Nella pagina a lato, il Dj Donato Papadia. A destra, il Buddah Bar. PapaDJ, le « maestro » italien du Buddha Bar stato proprio lo shake che ha segnato il passaggio da ballo da sala alla danza moderna. Inoltre all’epoca le orchestre che suonavano questi ultimi due generi erano viste un po’ male, perché uscivano dagli schemi della musica che allora era diffusa e conosciuta. Ancora oggi musicisti quando sentono dire che un DJ “suona” in un locale storcono il naso, perché per loro mettere i dischi non significa suonare. In realtà il lavoro di un DJ non è meccanicamente quello di togliere e mettere dischi, ma è molto più profondo e complesso. Un DJ (bravo) fa delle proposte al suo pubblico, crea un’onda musicale che trascina le persone lungo un viaggio. Per fare questo l’esperienza è fondamentale”. Lavori come disk jockey da ben 37 anni, e da 11 sei qui nel Principato, ci puoi raccontare il tuo arrivo a Monaco? “Nel 1998 lavoravo a Sanremo, nella discoteca vicina all’Ari- La Buddha Bar de Monte Carlo n’est ouvert au public que depuis juin et est déjà est devenu un des établissements les plus à la mode en ce moment, grâce à trois éléments qui le caractérisent : l’ameublement, la cuisine, mais surtout la musique extraordinaire. Le Buddha Bar a été crée par Raymond Visan avec un concept complètement innovateur : un établissement publique où le hôte peut, en toute calme, faire un voyage, dans les lieux les plus loin du monde connu, grâce à l’implication de ses cinq sens. Ce concept a eu un tel succès, que les Buddha Bars, de l’original de Paris, se sont répandus dans les principaux capitaux comme Washington, Prague, Londres, Beyrouth, et Dubaï. L’expérience au Buddha Bar est totale, mais l’élément qui la rend si unique c’est la musique, le succès explosif du BB de Monte Carlo est donc en grande partie à attribuer à son dj, le premier et unique dj italien de tous les Buddha Bars : Papadj, pseudonyme de Donato Papadia, un garçon de 54 ans. Il est difficile de lui croire quand il déclare son âge, pourtant, quand il parle, il nous présente un morceau de l’histoire de la musique, si détaillé, riche de grands noms et d’amusants anecdotes, qu’il semble avoir vécu plusieurs vies. Naturellement passionné de musique, de sa famille et de mythiques Harley Davidson (il en a deux, toutes les deux forcement noirs), nous l’avons rencontré pour lui soutirer quelques secrets sur le travail de dj et comprendre qu’est-ce que signifie être un italien dans un milieu si international comme la Principauté de Monaco. Donato peux-tu nous dire avant tout comme on devient DJ ? «Le choix de cette carrière a été bizarre, je suis resté orphelin de père quand j’avais seulement 5 ans, c’était donc le compagnon de ma mère qui m’a orienté vers le monde de la musique. Lui sonnait dans une orchestre pour les guinguettes et les thés dansant et je l’accompagnais souvent. Pendant 8 années j’ai étudié la musique à Padoue, où j’ai vécu avec ma famille, et je jouais la trompette et la batterie. Quand le passage de l’orchestre aux disques est arrivé j’étais là. J’ai été un pionnier de la nouvelle discothèque. À l’époque la figure du Disk Jockey n’existait pas et même pas la technique ; au début on suivait le programme de l’orchestre pour mettre les disques. On démarrait avec les danses de salon pour réchauffer lentement l’ambiance. Le plan d’une orchestre prévoyait : valse, tango, polka, mazurka, cha-cha-cha, bossa nova, samba, rock&roll, shake. Et c’était le shake qui a marqué le passage des danses de salon à la dance moderne. En plus à l’époque les orchestres qui son- 19 naient ces derniers deux genres étaient mal vus parce qu’ils sortaient des schémas de la musique qui était répandu et connue à l’époque. Encore aujourd’hui les musiciens sont contraire au terme « jouer » par rapport au travail d’un DJ, parce qu’ils pensent que mettre les disques ne signifie pas jouer de la musique. En réalité le travail de DJ n’est pas mécaniquement celui d’enlever et de mettre des disques, mais il est bien plus profond et complexe. Un bon DJ fait des propositions à son public, il crée une vague musicale qui mène les personnes au long d’un voyage. Pour faire cela l’expérience est fondamentale». Tu travaille depuis 37 ans en tant que disk jockey, et tu es ici à Monaco depuis 11 ans, peux-tu nous raconter ton arrivée en Principauté? «En 1998 je travaillais à Sanremo, dans la discothèque près de l’Ariston ; un soir j’ai été remarqué par quelques directeurs de la SBM et ai été invité à faire des soirées aux Paradise de Monaco. Évidemment j’ai bien profité de l’opportunité et l’année suivante j’ai commencé à travailler Monte-Carlo & Costa Azzurra L’intervista A destra, il Dj alla consolle. 20 pour le Jimmy’ z, d’abord seulement quelques soirées par semaine, jusqu’à ce que je suis devenu le dj résident. Le Jimmy’ z m’a beaucoup appris et il m’a donné des grandes satisfactions, ce n’était pas un travail facile parce que la clientèle est complètement internationale, donc avec des goûts et cultures musicales complètement différentes, en outre il s’agit d’une clientèle exigeante, qui fait des demandes, qu’il veut entendre la musique de son Pays, donc il faut être préparée. Mais quand tu trouves dans la salle des personnages comme Robert de Niro, les U2, Lionel Richie, Kate Moss, Schumacher, Brad Pitt, et tu arrive à les faire amuser et se laisser aller à la musique, la satisfaction est incomparable. Maintenant je travail au Buddha Bar, et le type de travail est complètement différent. Le concept à la base du BB est celui d’offrir au client une expérience totale, un vrai voyage autour du monde. Un itinéraire culinaire souligné par l’accompagnement musical. Pour me préparer à ce type de travail j’ai écouté d’abord les nombreuse Buddha Bar Compilations, ensuite j’ai recommencé à étudier, à rechercher avec passion les nouvelles tendances musicales de tous les coins du monde. Pendant les premiers jours d’ouverture nous employions à 100% la compilation des autres BB, mais ensuite, quand nous avons bien compris comment cela marchait, nous avons progressivement diminué l’utilisation des compilations pour donner une identité précise au Buddha Bar de Monaco. La musique jouée pendant ces soirées est appelé «lounge», un mot anglais qui signifie hall, salon ou bien il indique une situation de relax. L’habileté d’un DJ est la création d’un fond musical qui peut être relaxant en certains moments, pour devenir plus intéressant et attirer l’attention des personnes en salle, les étonner, les impliquer, les faire réfléchir sur ce qui sont en train de manger. La musique a un grand pouvoir et un potentiel qui malheureusement n’est pas utilisé ; un exemple : il y a quelques soirs on m’a demandée de mettre de la musique arménienne, j’avais fait mes recherches et j’ai contenté le client, résultat : une salle en délire ! Je voyais les clients de toutes nationalités qui dansaient sur les tables : il y avait le français, avec l’américain, avec l’arabe, avec le russe, et ils étaient tous pris par la musique. Je me rends compte que c’est une utopie, mais la musique pourrait vraiment servir pour abattre les barrières et ston; una sera sono stato notato da alcuni direttori della SBM e sono stato invitato a fare delle serate al Paradise di Monaco. Ovviamente non mi sono lasciato sfuggire l’opportunità e l’anno seguente ho cominciato a lavorare per il Jimmy’z, prima solo qualche sera a settimana, finché non sono diventato il dj resident. Il Jimmy’z mi ha insegnato molto e mi ha dato grandi soddisfazioni, non è stato un lavoro facile perché la clientela è completamente internazionale, quindi con gusti e culture musicali completamente diverse tra loro, inoltre è una clientela esigente, che fa richieste, che vuole sentire la musica del suo Paese, per questo bisogna essere molto preparati. Ma quando nella sala trovi persone come Robert de Niro, gli U2, Lionel Richie, Kate Moss, Schumacher, Brad Pitt, e riesci a coinvolgerli, a farli divertire e lasciarsi andare alla musica, la soddisfazione è impareggiabile. Ora lavoro al Buddha Bar, e il tipo di lavoro è completamente diverso. Il concetto alla base del BB è quello di offrire al cliente un’esperienza totalizzante, un vero viaggio intorno al mondo. Un itinerario culinario sottolineato dall’accompagnamento musicale. Per potermi preparare a questo tipo di lavoro mi sono inizialmente documentato ascoltando le varie Buddha Bar Compilation, poi ho ricominciato a studiare, a cercare con passione le nuove tendenze musicali provenienti da ogni angolo del mondo. Nei primi giorni d’apertura infatti usavamo al 100% le compilation degli altri BB, poi, capito bene il funzionamento del locale abbiamo diminuito progressivamente l’uso delle compilation per dare un’identità precisa al locale di Monaco. La musica che viene suonata in queste serate è definita “lounge”, una parola inglese che significa atrio, salotto, proprio a indicare una situazione di relax. La bravura del DJ sta nel creare un sottofondo musicale rilassante in alcuni momenti, per poi attirare l’attenzione delle persone in sala, stupirle, coinvolgerle, in modo da distrarle e paradossalmente farle riflettere su quello che stanno mangiando. La musica ha un grande potere e un potenziale che ancora non viene sfruttato; faccio un esempio: qualche sera fa mi è stata fatta richiesta di mettere della musica armena, io avevo fatto le mie ricerche e ho accontentato il cliente, il risultato è stato che la sala si è scaldata fino al delirio e vedevo le persone ballare sui tavoli, ed erano tutti clienti di nazionalità differenti, così c’era il francese, con l’americano, con l’arabo, con il russo, e tutti erano trascinati dalla musica. Mi rendo conto che è un’utopia, ma la musica davvero potrebbe servire per abbattere le barriere e permettere una comunicazione civile tra i popoli”. In questi anni passati a lavorare a Monaco ti sei fatto un’idea su che cosa significa essere italiano in un contesto così fortemente internazionale? “Intanto devo dire che non ho mai dimenticato di essere italiano. Sono fiero delle mie origini e sono convinto che essere italiano dia una marcia in più, proprio per tutti quelli che sono i luoghi comuni, perché un italiano ha sempre dalla sua parte l’arte di arrangiarsi, di imparare da qualsiasi situazione, è caparbio, sa muoversi in modo da aggirare i problemi e gli ostacoli e quando qualcuno lo coglie impreparato cerca di metterci una pezza, ma poi va a studiare, a documentarsi, per non farsi “fregare” una seconda volta. Un italiano a Monaco è inevitabile che abbia successo, perché ha la naturale capacità di emergere. Per quanto riguarda il mio lavoro gli elementi “italiani” fondamentali sono: elasticità ed intuito, la capacità di accontentare tutta la clientela, da qualsiasi parte del mondo provenga, stando attenti a non creare disagi o tensioni. E’ quasi un lavoro diplomatico. Inoltre sono particolarmente contento perché ho la possibilità di proporre al mio pubblico dei gioielli come la musica etnica italiana, le tarantelle, la pizzicata, ma anche i nomi della tradizione come Peppe Barra, Dalida, Pavarotti, Caruso di Dalla, Mina, che a volte sono dimenticati o sconosciuti, ma quando li propongo la sala si accende di energia”. Che progetti hai per il futuro? “Progetti per il futuro ce ne sono sempre, nell’immediato mi occuperò di due compilation, una legata al Buddha Bar che è ora la mia realtà, l’altra per celebrare i 40 anni di attività; per l’occasione realizzerò un doppio Cd con, per ogni anno, il brano che mi ha caratterizzato di più. Un racconto musicale del mio cammino artistico. In seguito mi dedicherò a due produzioni, un piccolo studio si Sanremo, delle quali non voglio ancora rivelare nulla per scaramanzia”. C’è qualcuno che ti ha aiutato nella tua carriera e che vorresti ringraziare? “Premetto una cosa: io credo molto nella meritocrazia, mi piace pensare che le gerarchie siano rispettate e che le persone ricoprano dei ruoli perché ritenute capaci, ma purtroppo il mondo non sempre va in questo modo. Dalla mia parte ho sempre cercato di lavorare onestamente e ora posso dire di essere dove sono perché ho dei meriti e non perché conosco le persone giuste. Non ho mai accettato compromessi e sono fiero del mio cammino. Detto questo devo assolutamente ringraziare prima di tutto la mia famiglia, in particolare Raffy, la mia tostissima compagna, che mi ha sempre sostenuto con una pazienza infinita; la SBM che mi ha dato fiducia ed è stata sempre molto corretta, vorrei aggiungere che gli anni passati al Jimmy’z sono stati davvero importanti, l’ho lasciato quindi con rammarico, anzi mi sembra di aver lasciato là la testa, anche se il cuore lo porto al Buddha Bar. Ringrazio infine Sam Popat, il dj ufficiale del Buddha Bar perché mi ha fatto capire il concetto musicale alla base di questo progetto e mi ha aperto la mente verso nuovi orizzonti musicali. Tiziana DANZO pour permettre une communication civile parmi les peuples». Pendant ces années passées à travailler à Monaco as-tu développé un’idée sur ce qui signifie être un italien dans un contexte si international ? «Je n’ai jamais oublié d’être un italien. Je suis fier de mes origines et suis persuadé qu’être un italien signifie avoir quelque chose en plus, pour tous ce qui sont les lieux communs, parce qu’un italien a toujours de sa partie l’art de se débrouiller, d’apprendre de n’importe quel situation, il est obstiné, il sait se bouger pour éviter les problèmes et les obstacles. Un italien à Monaco arrive au succès parce qu’il a la naturelle capacité d’émerger. En ce qui concerne mon travail les éléments « italiens » fondamentaux sont: élasticité et intuition, la capacité de contenter toute la clientèle, de n’importe quelle partie du monde elle vienne. Il est presque un travail diplomatique. Je suis particulièrement content parce que j’ai la possibilité de proposer à mon public des bijoux comme la musique ethnique italienne, la tarentelle, la « pizzicata », mais aussi les noms de la tradition comme Peppe Barra, Dalida, Pavarotti, Caruso de Dalla, Mina, qui sont parfois oubliées ou méconnues, mais quand je les propose la salle s’allume d’énergie». Quels projets as-tu pour le futur ? «J’ai toujours des projets pour le futur, dans l’immédiat je m’occuperai de deux compilations, l’une est liée au Buddha Bar qui est maintenant ma réalité, l’autre pour célébrer mes 40 ans d’activité ; pour l’occasion je réaliserai un double Cd avec le morceau les plus important pour chaque année. Un récit musical de mon chemin artistique. En suite je me dédierai à deux productions, mais je ne veux pas encore révéler de quoi s’agit-il par superstition». Est-ce qu’il y a quelqu’un qui t’a aidé dans ta carrière et que tu veux remercier ? «Je crois beaucoup dans la méritocratie, j’aime penser que les hiérarchies sont respectées et que les personnes recouvrent des rôles pour leurs capacités, malheureusement le monde ne marche pas toujours de cette façon. En ce qui me concerne, j’ai toujours cherché de travailler honnêtement et je peux affirmer que j’ai fait ma carrière grâce à mes mérites et non parce que je connais les personnes justes. Je n’ai jamais accepté de compromis et je suis fier de mon chemin. De toute façon je dois absolument remercier avant tout ma famille, en particulier Raffy, ma compagne, qui m’a toujours soutenu avec une patience infinie ; la SBM qui m’a fait confiance et a été toujours très correcte, je voudrais ajouter que les années passés au Jimmy’ z ont été vraiment importantes, je le laisse donc avec regret, j’ai l’impression d’avoir laissé là ma tête, même si mon cœur est au Buddha Bar. Je remercie enfin Sam Popat, le dj officiel du Buddha Bar parce qu’il m’a fait comprendre le concept musical à la de base de ce projet et il m’a ouvert le chemin vers des nouveaux horizons musicaux». Monte-Carlo & Costa Azzurra 21 LUXURIA, fine del primo atto? 22 Lo stilista Carlo Ramello presenterà la sua nuova collezione il primo ottobre all’Hotel de Paris A sinistra, Silvia Zanchi dell’Isola dei Famosi: pellicciotto di Carlo Ramello, abito di Arasa Morelli, parure di Adler. Sotto, la boutique di Carlo Ramello e (in basso) il cagnolino impellicciato. EVENTI Fotoservizio di Luigi Mattera [email protected] LUXURIA, fin du premier acte ? La présence de Prince Albert Ier à l’inauguration de la première édition de Luxuria (un titre peut-être exagéré), qui a eu lieu au Grimaldi Forum en juillet, n’a pas suffi à peupler las salles de la nouvelle expo de luxe. S.A.S. le Prince s’est félicité avec tout les participants, il a fait le tour de tous les élégants stands et il a salué les exposants qui venaient de toute l’Europe, il a conversé avec les organisateurs et le personnel du bar, pendant qu’il buvait du champagne. Ensuite, avec son élégance habituelle et la joie dans son visage, pour ses fiançailles, il est parti. Après le départ du Prince l’exposition a ouvert au publique, un événement programmé depuis longtemps, mais qui a laissé des doutes chez les participants, pour raisons que nous voulons souligner pour qu’une prochaine édition soit plus productive. La Communication, avant tout, était absente, avec une grande déception des exposants qui ont payé en avance et cher, et qui en suite se sont retrouvé tout seuls ou avec peu de publique, malgré les 20.000 invitations envoyées dans le monde. Il faut dire que cette « ligne » est une sorte de stratégie employée à Monaco pour les N on è bastata la presenza del Principe Alberto I, intervenuto all’inaugurazione della prima edizione dell’elegante “Salotto” creato per Luxuria (titolo un po’ pomposo per la qualità della manifestazione, nonostante i nomi degli espositori fossero prestigiosi) del luglio scorso al Forum Grimaldi, per infiammare anche la presenza di un pubblico mancato all’appuntamento di questa nuova vetrina-mercato dedicata al lusso. S.A.S., per dovere di ospitalità, si è complimentato con tutti, ha fatto il giro di tutti gli eleganti stand e salutato gli espositori provenienti da mezza Europa, si è soffermato per qualche minuto a dialogare con gli organizzatori, ma anche col personale del bar, mentre sorseggiava un flute di champagne. Dopodiché, con la consueta cortesia che contraddistingue un Principe (dal viso radioso per aver annunciato al mondo il suo matrimonio che avverrà il 2 e 3 luglio 2011), se ne andato e da quel momento è partita ufficialmente la tre giorni di quest’evento programmato da tempo, ma che ha lasciato i partecipanti perplessi per motivi che sottolineiamo affinché un’auspicabile seconda edizione sia decisamente più produttiva. La Comunicazione, innanzitutto, è stata la parte assente: la delusione per gli espositori, infatti, è stata grande anche perché hanno pagato anticipato fior di quattrini per poi essere rimasti pressoché soli, o con scarsissima presenza di un pubblico che non è venuto nonostante, pare, 20.000 inviti spediti in ogni angolo del mondo. Va detto, tuttavia, che questa “linea” è una sorta di strategia che viene usata a Monaco per le nuove iniziative e i nuovi eventi: è necessario parlarne poco o niente perché se va tutto bene, allora si danno “fiato alle trombe”, ma se per caso non va bene meglio non parlarne e chiudere i battenti. Speriamo non sia così per Luxuria, che sicuramente verrà ripetuta, nella speranza però (e nell’interesse degli espositori) che non vengano ripetuti alcuni errori ingenuamen- nouvelles initiatives et les nouveaux évènements : On en parle peu parce que si tout va bien, on peut publier, mais si les choses ne vont pas bien c’est le silence. Nous souhaitons que ce n’est pas le cas de Luxuria, qui sera répétée, dans l’espoir (et dans l’intérêt des exposants) que ne soient pas répétés les erreurs de cette édition. Par exemple, les horaires d’ouverture et de fermeture n’étaient absolument adéquats à la saison pendant laquelle le chaud rende la Monte-Carlo & Costa Azzurra 23 A destra, Luxuria 1° edizione: ancora Silvia Zanchi con le bimbe e il cagnolino impellicciati 24 dallo stilista Carlo Ramello. plage plus attrayant par rapport à la place du Grimaldi Forum. C’est vrai que à l’intérieur c’était toute autre chose : les salles étaient fraîches, la musique agréable, le service bar et catering excellents, tout était bien fait, mais fait pour peu de personnes. Au contraire les exposants auraient voulu plus de public, surtout un public de haut niveau qui peut penser au luxe malgré la crise générale. Mais ce type là de clientèle était en croisière, ou en vacance, loin de la principauté, parce que Juillet et aout son le mois où les monégasques partent, alors que les touristes arrivent, mais ils ne savent rien de la manifestation. C’était dont un peut prétentieux d’attendre leur présence. Juste pour donner des conseils à propos des horaires, ce serait mieux, peut-être, ouvrir de 18h à 24h, sans le matin, et donner la possibilité au public de manger quelques choses dans les salles de l’expo, on ajoute encore de la musique et voilà que l’événement devient une soirée alternative, avec un prix accessible, bien sure. Une petite nouveauté qui pouvait faire la différence et donner au public la possibilité de « devenir » tout de suite un « client ». Peut-être l’année prochaine ? Les organisateurs (que nous n’avons pas eu le plaisir de connaître), pour le 2011 devraient persuader les mêmes exposants à retourner, avec des accords s économiques plus légers ainsi pour leur faire récupérer les frais de la première édition. Nos observations arrivent directement des intéressés dont la plupart l’a pris avec philosophie, mais ils ont eu l’impression d’êtres l’objet d’une « très chère » expérimentation. Les noms les plus prestigieux de MonteCarlo, comme le styliste de fourrures Carlo Ramello, ou bien la grande marque de bijou Adler de Genève et les stylistes de Haute Couture Arasa Morelli, également de Genève, ont présenté le mieux de leur production avec des défiles , ils ont aussi amusé le publique, lorsque Ramello a fait traverser les passerelles pas des enfants en fourrure, avec leurs petit chien, avec des fourrures eux-mêmes, il y avait aussi la jeune « star » de la tv italienne Silvia Zanchi rentrée de l’Isola dei Famosi. À propos de Ramello, nous rappelons au lecteur qui le premier d’octobre dans les Salle Empire de l’Hôtel de Paris (à partir de 18h) se produira l’habituel défilé de mode, où le styliste présentera la nouvelle collection d’hiver. Pour revenir à Luxuria : finalement il faut reconnaitre le courage des organisateurs qui ont voulu investir dans le secteur du luxe pendant une période de vaches maigres, toutefois ils auront la possibilité de se racheter l’année prochaine, en choisissant peut-être une période différente : un mois avant Noel? A notre avis ce serait la période idéale, pour acheter les cadeaux, de luxe évidemment. te commessi come, ad esempio, gli orari d’apertura e chiusura. Assolutamente inadeguati per una stagione in cui il caldo afoso faceva preferire la spiaggia all’attraversamento del solettone bollente del Grimaldi Forum. Certo, una volta entrati, nel padiglione espositivo era tutt’altra cosa: innanzitutto la bellissima e accogliente location era fresca al punto giusto, gradevole è stato anche l’intrattenimento musicale, un servizio bar e catering eccellenti e così il servizio d’ordine; tutto pregevole, ma fatto per pochi intimi. Al contrario gli espositori avrebbero voluto più pubblico, soprattutto quello di alto livello, come si converrebbe per chi ha l’ambizione di proclamare il lusso nonostante il momento di crisi generale. Ma quella particolare “clientela” era in barca in crociera, o quanto meno lontana dal Principato perché luglio (e agosto) è il mese in cui i monegaschi (italiani compresi) se ne vanno in giro per il mondo, mentre i turisti di Monte-Carlo di quel momento nulla sapevano della manifestazione. Pretendere quindi che venissero era abbastanza pretenzioso. Per aggiungere qualcosa sugli orari, forse sarebbe stato più opportuno dare inizio alle ore 18 fino alle 24, lasciando perdere il mattino, dando magari la possibilità al pubblico di poter fare uno spuntino serale all’interno del “Salotto”: con qualche intrattenimento in più sarebbe stato sufficiente per far trascorrere una serata alternativa, a costi accessibili, naturalmente. Una piccola novità che avrebbe fatto la differenza e dato al pubblico la possibilità di “diventare” magari anche subito “cliente”. Sarà per l’anno prossimo? Gli organizzatori (che non abbiamo avuto il piacere di conoscere), per il 2011 dovreb- bero cercare di convincere gli stessi espositori a ritornare, magari con un accordo economico più agevole così da fargli recuperare una prima edizione per loro solo molto costosa. Le nostre sono osservazioni che arrivano direttamente dagli interessati molti dei quali l’hanno presa con tanta filosofia, ma si sono sentiti un po’ oggetto di una “carissima” sperimentazione. Nomi prestigiosi di Monte-Carlo come lo stilista delle pellicce Carlo Ramello, oppure la grande firma del gioiello Adler di Ginevra e gli stessi stilisti di Alta Moda Arasa Morelli, anche loro ginevrini, hanno dato il meglio della loro produzione facendo sfilare i propri capi, facendo anche divertire i presenti quando Ramello ha fatto fare la passerella e il giro della location ad alcune bimbe impellicciate con i loro cagnolini, anche loro impellicciati, assieme alla giovane “star” della tv italiana Silvia Zanchi rientrata dall’Isola dei Famosi. A proposito di Ramello, ricordiamo al lettore che il primo ottobre ci sarà la consueta sfilata di moda nella Salle Empire dell’Hotel de Paris (dalle ore 18) dove lo stilista presenterà la nuova collezione inverno con tante altre sorprese. Per Luxuria, comunque, è stato un bilancio finale all’insegna - diamogliene atto - del coraggio che hanno avuto gli organizzatori per aver scommesso sul settore del lusso in un periodo di scarsa liquidità, ma che avranno però la possibilità di riscattarsi l’anno prossimo, scegliendo magari un periodo decisamente diverso: un mese prima di Natale? Questa è una nostra valutazione, ma siamo certi che sarebbe il momento ideale, almeno per i regali prenatalizi, di lusso naturalmente. Luigi MATTERA Monte-Carlo & Costa Azzurra Monte-Carlo: 20 mila euro? Ecco quanto può costare una bottiglia al Sea Lounge 28 Sopra, al centro Vincenzo Pentassuglia Capo Barman del Sea Lounge e alcuni collaboratori, con la “Mathusalem”. I l Principato ancora una volta si svela e racconta un po’ delle sue eleganti stravaganze. Non è solo cornice perfetta per gli amanti del glamour e dell’art de vivre, ma è anche eccentricità, fashion e follie di lusso che lo rendono assolutamente unico al mondo. Tutto questo mentre scopriamo che il locale trendy “Sea Lounge” offre agli avventori la possibilità unica di acquistare bottiglie rarissime e preziose. “Senza contare poi che la sua carta dei cocktail è la più prestigiosa del Principato”, sottolinea il capo barman Vincenzo Pentassuglia, vincitore nel 2009 del XII Trofeo Monaco Inter-Riviera. “Innanzitutto per la rarità dei prodotti che non sono facilmente trovabili in commercio, i cocktails qui sono tutti basati sul ricettario I.B.A. (International Bartender Association) e poi perché nelle nostre casseforti sono conservate bottiglie rarissime, fra le più prestigiose al mondo“, conclude Pentassuglia. In bella vista, nelle vetrine del Sea Lounge scopriamo, ad esempio la “Louis XIII Rare Cask per Rémy Martin n° 63” (costo 15 mila euro) che nel mercato ufficiale è attestata essere l’ultima bottiglia al mondo. L’Incredibile Cristal Roeder, Mathusalem 2002 (costo 20 mila euro) è una rarità LUSSO Di Sara CONTESTABILE [email protected] Monte-Carlo: 20 mille euros. C’est le prix d’une bouteille au Sea Lounge Sopra e in basso, alcuni esempi di rarissime bottiglie. che si può trovare soltanto nella discoteca Jimmy’z. Il Diadema Rosé Original, le bijou - who can afford it? L’etichetta della bottiglia è composta da ben 135 diamanti che naturalmente l’acquirente può conservare (prezzo 20 mila euro). Tutte le bottiglie originali sono chiuse nelle casseforti, ma nelle vetrine del Sea Lounge si possono ammirare le fedeli riproduzioni (nel caso della riproduzione del diadema i diamanti sono stati sostituiti da cristalli Swarovski). Fra le proposte ricercatissime il Sea Lounge e l’unico locale a Monaco a proporre la celebre acqua “Bling” prodotta a Beverly Hills. Pare sia proprio l’acqua più famosa al mondo e la più filtrata: costo alla bottiglia 150 euro (il locale ne vende in media 20 all’anno, un’acqua ricercata ed acquistata prevalentemente da clienti magnati russi). Sea Lounge è anche un biglietto da visita prestigioso fra il ventaglio delle numerose proposte dei locali Monte-Carlo in “the summer time” in gran parte dell’SBM, soprattutto per la professionalità dello staff composto da: Moise Manager, Sandro Assistente Manager, Vincenzo Pentassuglia Capo Barman, Kevin Christophe, Rebecca Barmaid, Giuseppe Beril, Daniel Ronan, Lucien Merlin Chef de rang Manuel Alex. La principauté encore une fois se dévoile et recompte un peu ses élégantes extravagances. Elle n’est pas seulement un cadre parfait pour les amants du glamour et de l’art de vivre, mais elle est l’excentricité, le fashion et les folies de luxe qui la rendent absolument unique dans le monde. Nous avons découvert que le local trendy « Sea Lounge » donne à ses clients la possibilité unique d’acquérir des bouteilles très rares et précieuses. « Sans compter que sa carte des cocktails est la plus prestigieuse de la Principauté », dit le chef barman Vincenzo Pentassuglia, vainqueur en 2009 du XII Trophée Monaco Inter-Riviera. « Avant tout pour la rareté des produits qui ne sont pas facilement repérables, les cocktails ici sont tous basés sur les recettes I.B.A. (International Bartender Association) et ensuite parce que dans nos coffre-fort on garde des bouteilles très rares, parmi des plus prestigieuses au monde ». Dans les vitrines du Sea Lounge nous découvrons, par exemple, la « Louis XIII Rares Cask pour Rémy Martin n° 63 » (prix : 15 mille euros) qui, dans le marché officiel, est enregistré comme la dernière bouteille au monde. L’Incroyable Cristal Roeder, Mathusalem 2002 (prix : 20 mille euro) est une rareté qu’on peut trouver seulement à la discothèque Jimmy’ z. Le Diadema Rosé Original, un bijou - who can afford it ? L’étiquette de la bouteille est composé de 135 diamants qui naturellement l’acheteur peut conserver (prix : 20 mille euro). Toutes les bouteilles originales sont gardées dans les coffres-forts, mais dans les vitrines du Sea Lounge on peut admirer des reproductions (dans le cas du Diadema les diamants ont été remplacés par des cristaux Swarosky). Parmi les propositions super-chic, le Sea Lounge est le seul établissement à Monaco qui propose la célèbre eau « Bling » produit à Beverly Hills. C’est à dire l’eau la plus célèbre au monde et la plus filtré : une bouteille coute 150 euro (le Sea Lounge en vend 20 par an, une eau recherché et acquise principalement par des clients russes). Sea Lounge est aussi une carte de visite prestigieuse parmi les nombreuses propositions Monte-Carlo du « summer time », la plupart de l’SBM, surtout pour le caractère professionnel du staff composé par : Moise Manager, Sandro Assistant Manager, Vincenzo Pentassuglia Chef Barman, Kevin Christophe, Rebecca Barmaid, Giuseppe Beril, Daniel Ronan, Lucien Merlin Chef de rang Manuel Alex. Monte-Carlo & Costa Azzurra 29 Monaco: i 100 anni del Museo Oceanografico 30 Nostro incontro con il Direttore Generale Robert Calcagno Nella pagina a lato, l’interno del Museo. Sotto, il Direttore Generale Robert Calcagno, e Michel Bouquier, Delegato Generale e Presidente della direzione del Turismo e Congressi di Monaco. ANNIVERSARI Di Luigi Mattera [email protected] Les 100 ans du Musée Océanographique Le Musée Océanographique de Monaco fête cette année ses premiers 100 ans. Robert Calcagno, Ingénieur au Polytechnique de l’École Nationale des Ponts et Chaussées, est le Directeur Général de la Fondation Albert I° et du même Musée, créé à l’époque par Prince Albert I°. « Le Musée, qui voit environ 600 mille visiteurs annuels, dont une tranche importante vient de la voisine Italie - dit M. Calcagno - au-delà d’être un monument exceptionnel qui offre et rénove perpétuellement les trésors qui l’enrichissent, doit aussi se proposer pour exploiter l’économie des vastes espaces extérieurs et de la cubature intérieure grâce à la hauteur de la structure voulue aux temps de l’édification ». Calcagno met l’accent sur le succès obtenu par les expositions du centenaire (nous vous rappelons qu’à Monaco cet année on fête aussi le Centenaire des I l Museo Oceanografico di Monaco festeggia quest’anno i suoi primi 100 anni. Robert Calcagno, Ingegnere al Politecnico dell’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées, è il Direttore Generale della Fondazione Albert I° e dello stesso Museo, creato dall’allora Principe Alberto I°. “Il Museo, che vede circa seicentomila visitatori annui, di cui una fetta importante proveniente dalla vicina Italia - dice Calcagno - oltre ad essere un monumento eccezionale che offre e rinnova perpetuamente i tesori che l’arricchiscono, deve anche proporsi per sfruttare l’economia degli ampi spazi esterni e quelli già fissati dalla cubatura interiore grazie all’altezza della struttura voluta ai tempi dell’edificazione”. Calcagno pone un accento anche sul successo ottenuto dalle esposizioni del centenario (ricorderemo che a Monaco quest’anno si festeggia anche il Centenario dei Balletti Russi, giunti al terzo Atto quest’estate) sulla terrazza delle Prigioni che rende omaggio ai primi edificatori ed all’esposizione «Cornucopia» di Damien Hirst (che durerà fino al 30 settembre). Tutto ciò nasce con la collaborazione del Nuovo Museo Nazionale di Monaco che contiene una sessantina di opere, di specie marine e della fauna sottomarina che rappresentano un dialogo tra l’Arte e la Scienza: un concetto già auspicato nel discorso inaugurale dal Principe Albert 1° un secolo fa. Il Museo fu un’istituzione voluta dal lungimirante Principe Alberto I° e sostenuta dall’attuale Sovrano Albert II; dal 1910 è tesa alla protezione dei patrimoni comuni dell’Umanità e contribuisce a garantire, con un futuro più responsabile, le relazioni tra l’Uomo ed il Mare. Il Museo svela ai propri visitatori i misteri dei mari e degli oceani. Le sue collezioni portano quasi a toccare con mano le meraviglie della storia naturale degli abitanti del mondo sottomarino e dell’arte della navigazione con le spedizioni scientifiche di cui Jacques Cousteau fu seguace della « rotta » segnata da Albert 1 per Monte-Carlo & Costa Azzurra 31 A destra, l’esterno del Museo. 32 Ballets Russes, arrivés au troisième Acte cet été) sur la terrasse des Prisons qui rende hommage aux premiers constructeurs et à l’exposition «Cornucopia» de Damien Hirst (qui durera jusqu’au 30 septembre). Tout cela naît de la collaboration du Nouveau Musée National de Monaco qui contient une soixantaine d’œuvres, de espèces marines et de faune sous-marine qui représentent un dialogue entre l’Art et la Science : un concept déjà souhaité dans le discours inaugural du Prince Albert 1° il y a un siècle. Le Musée fut une institution voulue par le clairvoyant Prince Albert I° et soutenue par l’actuel Souverain Albert II ; depuis 1910 elle est visée à la protection des patrimoines communs à l’Humanité et elle contribue à garantir, avec un futur plus responsable, les relations entre l’Homme et la Mer. Le Musée dévoile à ses visiteurs les mystères des mers et des océans. Ses collections portent presque à toucher les merveilles de l’histoire naturelle des habitants du monde sous-marin et de l’art de la navigation avec les expéditions scientifiques dont Jacques Cousteau fut disciple de la « route » marquée par Albert 1 et que cette année aurait fait cent ans ! En parcourant les grands salons nous pouvons voir les représentations artistiques des aires marines et les créations esthétiques tirées des produits de la mer : parure de coquilles, peintures, sculptures… Le public international qui tous les années visite le Musée reste toujours fasciné pour le contacte direct qu’il a avec l’aquarium et ses 90 bassins peuplés de la variée faune marine. Une exposition historique-culturel-patrimoniale qui permet aux visiteurs de découvrir les origines de l’édifice du 1898 jusqu’au début du 20° siècle et qui souligne, avec les images, l’importance des hommes qui ont édifié ce « Temple de la Mer » et sur ceux qui ont vécu les premiers années de l’activité muséale. Grace aux photographies de l’archive, le visiteur pénètre dans la dimension du Musée dans les moments de sa construction et de son ouverture au public, il y a cent ans, justement. oltre un trentennio e che, guarda caso, proprio quest’anno avrebbe compiuto cento anni! Percorrendo gli immensi saloni ci si sofferma sulle rappresentazioni artistiche delle aree marine e sulle creazioni estetiche di impronte etnografiche ricavate dai prodotti del mare : parure di luccicanti conchiglie, pitture, sculture... Il pubblico internazionale che ogni anno visita a migliaia il Museo resta sempre affascinato per il diretto contatto che ha di fronte all’acquario ed ai 90 bacini popolati dalla variegata fauna marina. Un’esposizione storico-culturale-patrimoniale che consente ai visitatori di scoprire le origini dell’edificio dall’inizio della costruzione, nel 1898 fino all’inizio del 20° secolo. E pone grande accento, con le immagini, sugli uomini che hanno edificato questo «Tempio del Mare» e su quelli che hanno vissuto i primi anni dell’attività museale. Grazie alle tante fotografie d’archivio, il visitatore penetra nella dimensione del Museo nei momenti della sua costruzione e di quello dell’apertura al pubblico, cent’anni fa, appunto. Luigi MATTERA Monte-Carlo & Costa Azzurra Brevi... Nuova classificazione per gli hotel del principato di Monaco Nouvelle classification pour les hôtels de la Principauté de Monaco I 34 l Journal Officiel di Monaco ha appena pubblicato la classificazione degli hotel del principato. Su 15 hotel, 2 sono classificati in 2*, 5 in 3*, 5 in 4* e 3 in 5*. Per rispondere all’allineamento delle classificazioni francesi e la creazione di una nuova denominazione 5*, la Commission de l’hôtellerie (presieduta dal dipartimento delle finanze e dell’economia, il delegato generale al turismo, un rappresentante del Consiglio comunale, la Direzione degli affari sociali e della salute, il dipartimento dell’ambiente e dell’urbanismo, i servizi fiscali, il direttore dell’espansione economica ed il Presidente dell’industria alberghiera) ha appena reso ufficiale la classificazione degli hotel del principato. La vecchia classificazione esigeva in effetti standard che oggi sono completamente obsoleti. Ad esempio la presenza di una cabina telefonica o la presenza di personale bilingue all’accoglienza per la classificazione 4*. Immaginiamo bene oggi il livello degli stabilimenti del posto e il loro personale che conosce di solito 3 o 4 lingue, comprese quelle meno comuni (giapponese, cinese, russo). Dipende tutto dal buon senso commerciale. Ogni albergatore ha comunque elaborato la sua strategia poiché il conseguimento di 4 o 5 stelle non è per forza un vantaggio, in particolare nel turismo d’affari. In effetti alcune legislazioni nazionali proibiscono, ad esempio, l’organizzazio- ne di congressi medici in strutture che abbiamo 5*. Per il Fairmont, il Méridien o anche il Monte Carlo Bay la posizione 4* era una vera scelta strategica. Lo stesso dicasi per il Novotel o il Columbus che si piazzano in 3 stelle in modo da beneficiare di gruppi o organizzazioni cui la classificazione 4* è da evitare. L’elenco pubblicato rivela poche sorprese, salvo l’hotel Hermitage che appare come un 4 stelle. “È uno che pro quo amministrativo” dichiarava Michel Sabot, direttore delle Operazioni alla SBM, che ha appena fatto partire un ricorso. In effetti contrariamente alle norme francesi, la classificazione monegasca ha fissato l’adesione alle 5 stelle per gli hotel aventi una capacità massima di 200 camere. Ma l’Hermitage ne conta 280. Una sfumatura che sarà certamente rettificata tra le prossime settimane e che permetterà all’hotel Hermitage di accedere alla classificazione 5*. Hotel 2 stelle: Hotel de France, Hotel Le Versailles. Hotel 3 stelle: Hotel Ambassador, Hotel Columbus, Hotel Miramar, Novotel Monte-Carlo, Ni Hotel. Hotel 4 stelle: Port Palace, Hotel Hermitage, Le Mériden Beach Plaza, Monte-Carlo Bay, Fairmont Monte-Carlo. Hotel 5 stelle: Monte Carlo Beach, Métropole Monte-Carlo (nella foto), Hotel de Paris. Simona DE MELAS Le Journal Officiel de Monaco vient de publier la classification des hôtels de la Principauté. Sur 15 hôtels, 2 sont classés en 2*, 5 en 3*, 5 en 4* et 3 en 5* Pour répondre à l’alignement des classifications françaises et la création d’une nouvelle appellation 5*, la Commission de l’hôtellerie (Présidée par le Département des Finances et de l’Economie, le Délégué Général au Tourisme, un représentant du Conseil Communal, la Direction des Affaires Sociales et de la Santé, le Département de l’Equipement de l’Environnement et de l’Urbanisme, les Services Fiscaux, le Directeur de l’Expansion Economique et le Président de l’Industrie Hôtelière) vient de rendre officiel le classement des hôtels de la Principauté. L’ancienne classification exigeait en effet des standards aujourd’hui complètement obsolètes. Par exemple la présence d’une cabine téléphonique ou encore disposer de personnel bi-lingue à l’accueil pour la classification 4*. On imagine bien aujourd’hui le niveau des établissements de la place et de leurs personnels qui maîtrisent la plupart du temps 3 ou 4 langues y compris des langues moins communes (japonais, chinois, russes). Cela tombe bien sûr sous le bon sens commercial. Chaque hôtelier aura ainsi élaboré sa stratégie car l’obtention d’un 4 ou 5 étoiles n’est pas forcément un atout et en particulier dans le tourisme d’affaires. En effet certaines législations nationales interdisent, par exemple, l’organisation de congrès médicaux dans des établissements 5*. Pour le Fairmont, le Méridien ou encore le Monte Carlo Bay gros porteurs dans ce secteur, la position 4* était un véritable choix stratégique. Il en va de même pour le Novotel ou le Columbus qui se positionnent en 3 étoiles bénéficiant ainsi des groupes ou organisations dont l’évocation 4* est à bannir. La liste publiée révèle peu de surprises, si ce n’est l’Hôtel Hermitage qui apparaît en 4 étoiles. « C’est un qui pro quo administratif » déclarait Michel Sabot, Directeur des Opérations à la SBM qui vient de faire partir un recours. En effet contrairement aux normes françaises, la classification Monégasque a fixé l’accession aux 5 étoiles pour les hôtels ayant une capacité maximale de 200 chambres. Or l’Hermitage en compte 280. Une nuance qui sera certainement rectifiée dans les prochaines semaines et qui permettra à l’Hôtel Hermitage d’accéder à la classification 5*. 14° Rally Storico di Montecarlo L’edizione 2011 del Rally Storico di Montecarlo celebrerà a suo modo il centenario del Rally automobilistico di Montecarlo modificando completamente i suoi percorsi. Il comitato d’organizzazione del raduno storico ha infatti voluto rendere omaggio alla manifestazione proponendo partenze da tre città che sono state storicamente “punti di partenza” negli scorsi rally. Così, fra le molte proposte, sono state scelte: Glasgow, Marrakech e Varsavia, alle quali si aggiungono due città intermedie, Barcellona e Reims per le automobili più vecchie o di piccola cilindrata. Michel Ferry, Presidente della Commission des Véhicules Historiques, spiega: “È da febbraio che lavoriamo al modo migliore per celebrare i 100 anni del Rally Automobile Monte-Carlo. Era necessario distinguersi da ciò che è stato fatto fino ad oggi. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di partire da città che hanno segnato la sua storia, ma abbiamo anche pensato alle automobili di piccola cilindrata e così abbiamo scelto due città di partenza dette “intermedie”. Come l’anno scorso, il Principato, il 29 gennaio, accoglierà i concorrenti che saranno tutti raccolti a Saint-André des Alpes (Alpes de Haute-Provence) per la partenza della prima prova di regolarità: “Touët de l’Escarène - Col de Braus, Col de Castillon” (AlpesMaritimes) prima dell’arrivo a Monaco. Domenica 30 gennaio, partenza da Monaco all’alba per la tappa di classificazione intersecata da 4 prove di regolarità prima di raggiungere Valenza, città di fine di tappa: - Tourette du Château / Saint-Antonin (Alpes-Maritimes) - Selonnet / Bayons (Alpes de Haute-Provence - Hautes-Alpes) - Controllo orario a Tallard (Hautes-Alpes) - Plan de Vitrolle / Pont de Chabestan (Hautes-Alpes) - Vassieux en Vercors / Col de l’Echarasson (Drôme) - Raggruppamento a Saint Nazaire en Royans (Drôme) Lunedì 31 gennaio, la tappa comune (1° parte) sarà un circuito “Valenza - Valenza„ con in programma quattro prove, tutte dei classici del Rally Monte-Carlo, sia sulle strade dell’Ardèche o sulle strade della Haute Loire. - Moulinon /Antraigues con sosta a: “La Remise” (Ardèche) - Burzet / Saint-Martial (Ardèche) - Controllo orario a Saint-Agrève (Ardèche) - Saint-Bonnet le Froid / SaintBonnet le Froid (Haute-Loire) - Lalouvesc / Pailharès (Ardèche) - Controllo orario a Tournon sur Rhône (Ardèche) Martedì 1° febbraio, all’alba, partenza della tappa comune, seconda parte “Valenza-Monaco” che i concorrenti raggiungeranno nel primo pomeriggio. Due prove caratterizzeranno questa tappa: - Remuzat: Col du Perty/Eygalayes (Drôme - Alpes de Haute Provence - Hautes Alpes) - Saint-Auban/Col de Bleine (Alpes-Maritimes) - Controllo orario alla Turbie (Alpes-Maritimes) Lq stessa sera partenza della tappa finale sulle strade dell’entroterra di Nizza e Mentone con tre prove per chiudere questa 14° edizione : - Moulinet/Col du Turini/La Bollène-Vésubie (Alpes-Maritimes) - Loda/Col St Roch/Col de l’Orme/ Col de Braus (Alpes-Maritimes) - Peille/Ste Agnès/Col de la Madone (Alpes-Maritimes) La pubblicazione ufficiale dei risultati sarà pubblicata mercoledì 2 febbraio alle 12 e per concludere la più grande delle prove storiche ci sarà una serata di gala che riunirà tutti i concorrenti al Monte - Carlo Sporting d’Eté. Per qualsiasi informazione: Email : [email protected] 14° Rallye Historique villes de départ dites « intermédiaires». Comme l’an passé, la Principauté de Monaco accueillera le 29 janvier les concurrents qui seront tous regroupés à Saint-André des Alpes (Alpes de Haute-Provence) pour prendre le départde la première épreuve de régularité : «Touët de l’Escarène - Col de Braus, Col de Castillon» (AlpesMaritimes) avant l’arrivée au parc fermé de Monaco. Dès le dimanche 30 janvier, départ de Monaco à l’aube pour l’Etape de Classement entrecoupée de 4 épreuves de régularité avant de rejoindre Valence, ville de fin d’Etape: - Tourette du Château/Saint-Antonin (Alpes-Maritimes) - Selonnet/Bayons (Alpes de Haute-Provence - Hautes-Alpes) - Contôle Horaire à Tallard (Hautes-Alpes) Plan de Vitrolle/Pont de Chabestan (HautesAlpes) - Vassieux en Vercors / Col de l’Echarasson (Drôme) - Parc de Regroupement à Saint Nazaire en Royans (Drôme). Lundi 31 janvier, l’Etape Commune (1ère partie) sera une boucle «Valence – Valence» avec au programme de cette journée, quatre épreuves, toutes des classiques du Rallye Monte-Carlo que ce soit sur les routes de l’Ardèche où les routes de la Haute-Loire. - Moulinon /Antraigues avec arrêt à «La Remise» (Ardèche) - Burzet/Saint-Martial (Ardèche) - Contrôle Horaire à Saint-Agrève (Ardèche) - Saint-Bonnet le Froid/SaintBonnet le Froid (Haute-Loire) - Lalouvesc/ Pailharès (Ardèche) - Contrôle Horaire à Tournon sur Rhône (Ardèche). Mardi 1er février, aux aurores, départ de l’Etape Commune, deuxième partie «Valence - Monac » que les concurrents rejoindront en début d’après-midi. Deux épreuves animeront cette étape : - Remuzat/: Col du Perty/Eygalayes (Drôme - Alpes de Haute Provence - Hautes Alpes) - Saint-Auban/Col de Bleine (Alpes-Maritimes) - Contrôle Horaire à La Turbie (AlpesMaritimes). Le soir même, départ de l’Etape Finale sur les routes de l’arrière pays niçois et mentonnais avec 3 épreuves pour terminer cette 14ème édition : - Moulinet/Col du Turini /La Bollène-Vésubie (Alpes-Maritimes) - Loda/Col St Roch/Col de l’Orme/Col de Braus (Alpes-Maritimes) - Peille/Ste Agnès/Col de la Madone (AlpesMaritimes) La publication officielle des résultats sera effective le mercredi 2 février à 12h00 et pour clôturer la plus grande des épreuves historiques la soirée de gala rassemblera tous les concurrents au Monte-Carlo Sporting d’Eté. L’édition 2011 du Rallye MonteCarlo Historique célèbrera à sa façon le centenaire du Rallye Automobile en modifiant totalement ses parcours de concentration. En effet, le comité d’organisation du rallye historique a souhaité rendre hommage à son aîné en proposant un départ depuis 3 villes historiquement « point de départ » des concentrations des RAMC d’antan. C’est ainsi que Glasgow, Marrakech et Varsovie ont été retenues parmi plusieurs propositions auxquelles s’ajoutent deux villes intermédiaires, Barcelone et Reims pour les voitures les plus anciennes ou de petite cylindrée. Michel Ferry le Président de la Commission des Véhicules Historiques nous explique: «Depuis février nous avons beaucoup travaillé sur la meilleure façon pour le Rallye Historique de saluer les 100 ans du Rallye Automobile Monte-Carlo. Il fallait se démarquer de ce qui avait été fait jusqu’à présent et c’est la raison pour laquelle nous avons choisi de partir depuis des villes qui ont marqué son histoire, mais il a fallu également penser aux voitures de petite cylindrée, c’est la raison pour laquelle nous avons retenu 2 Greta GROSSI Monte-Carlo & Costa Azzurra Brevi... Palermo-Montecarlo: nuovo record per Esimit Europa 2 38 Un nuovo record (2 giorni, 52 minuti e 21 secondi), arrivi molto ravvicinati, una partecipazione mai eguagliata, di ben 26 barche di cui 3 maxi di oltre 30 metri; tutto questo è stato offerto dall’edizione, di grande livello, 2010 della Palermo - Montecarlo organizzata dal Circolo della Vela Sicilia, in collaborazione con lo Yacht Club di Monaco. La gara è iniziata il 18 agosto per concludersi lunedì 23 agosto con la premiazione dei premi organizzata allo yacht club, dove i due vincitori hanno ricevuto un cronografo Hublot. Con la partecipazione di 26 iscritti (contro i 19 dell’anno scorso), di cui 7 con i colori del YCM, in totale più di 250 regattieri, questa prova si pone ormai come una data da tenere in considerazione nel calendario estivo. “È una prova per la gente che ama il mare, con lo spirito della corsa al largo” dichiara Sandro Buzzi, l’armatore dell’avantgardista Junoplano (18,20 m) che lui stesso ha disegnato. Con numerose partecipazioni a prove di alto mare fra cui la Whitbread Round the World Race 1989/1990 sulla Charles Jourdan, la società dello yacht club Italiano è uno degli armatori più fedeli di questa prova, che ha partecipato a cinque delle sei edizioni. Tagliando la linea già venerdì 20 agosto 2010 di primo pomeriggio, Esimit Europa 2 dello sloveno Igor Simcic e con un equipaggio composto da numerosi componenti della squadra dell’America’ s Cup, stabilisce un nuovo record in 2 giorni 52 minuti e 21 secondi, cioè 3 ore di meno del record precedente, ad una velo- cità media di circa 10 nodi nella scia del record stabilito nel 2008 da Senso One (che era di 2 giorni 4 ore 11 minuti e 48 secondi). La prestazione del maxi di 30 metri (ex-Alfa Romeo), con al timone Alberto Bolzan e alla tattica Tiziano Nava, testimonia l’interesse per il percorso e il desiderio di esprimersi al meglio sulle 437 miglia nautiche. La Palermo-Montecarlo, una delle prove più lunghe del Mediterraneo, che seduce tanto i professionisti in ricerca di record quanto i dilettanti desiderosi di vivere una nuova avventura tra amici o in famiglia. Comunque la supremazia di questa maxi, non deve occultare gli altri concorrenti, infatti gli arrivi ravvicinati di Made in love (12,19 metri), portato dalla navigatrice francese Catherine Chabaud, Man, con Gabriele Bruni, Jubilations (12,77 metri), composto di giovani regattieri provenienti dalla sezione sportiva del YCM e di WB Five (12,35 metri) del Circolo della Vela Sicilia, poiché questi quattro pretendenti al podio hanno superato la linea d’arrivo in meno di 15 minuti. Stessa situazione la notte seguente con otto concorrenti che hanno terminato in meno di due ore. La classifica in tempo compensato mostra la minima distanza tra i protagonisti di questa a edizione. In ORC (Offshore Racing Congress), è l’italiano Gabriele Bruni (Man), già vincitore l’anno scorso in questa stessa categoria che si impone dinanzi a WB Five e Cattiva Compagnia. Appuntamento l’anno prossimo per la settima edizione: dal 18 al 23 agosto 2011. Tiziana DANZO Palermo-Montecarlo Un nouveau record (2 jours, 52 minutes et 21 secondes), des arrivées très serrées, un plateau jamais égalé de 26 bateaux dont 3 maxi de plus de 30 mètres, c’est un niveau relevé et homogène qui était offert pour cette 6e édition de la Palermo-Montecarlo organisée par le Circolo della Vela Sicilia, en collaboration avec le Yacht Club de Monaco. La compétition a ouvert le 18 août pour se conclure lundi 23 août avec une cérémonie de remise des Prix organisée au YCM, où les deux vainqueurs se sont vu remettre un chronographe Hublot. Avec la participation de 26 inscrits (contre 19 l’an dernier), dont 7 sous les couleurs du YCM, soit plus de 250 régatiers, cette épreuve se pose désormais comme une date à retenir dans le calendrier estival. « C’est une épreuve pour les gens qui aiment la mer, dans un esprit de course au large », déclare Sandro Buzzi, l’armateur du très avant-gardiste Junoplano (18,20 m) qu’il a lui-même dessiné. Avec de nombreuses participations à des épreuves hauturières dont la Whitbread Round the World Race 1989/1990 sur Charles Jourdan, le sociétaire du Yacht Club Italiano est l’un des armateurs les plus fidèles de cette épreuve, ayant participé à cinq des six éditions. En coupant la ligne dès le vendredi 20 août 2010 en tout début d’après-midi, Esimit Europa 2 appartenant au slovène Igor Simcic et avec un équipage composé de nombreux équipiers de l’America’s Cup, établit un nouveau record en 2 jours 52 minutes et 21 secondes, soit 3 heures de moins que le précédent record, à une vitesse moyenne de près de 10 nœuds. Dans le sillage du record établi en 2008 par Senso One (qui était de 2 jours 4 heures 11 minutes et 48 secondes), la performance du maxi de 30 mètres (ex-Alfa Romeo), barré par Alberto Bolzan et avec à la tactique Tiziano Nava, témoigne l’intérêt du parcours pour ses grandes unités désireuses d’exprimer toutes leurs capacités sur les 437 milles nautiques ; la Palermo-Montecarlo, étant l’une des épreuves les plus longues de Méditerranée. Une épreuve qui séduit tant les professionnels en quête de record que les amateurs désireux de vivre une nouvelle aventure entre amis ou en famille. Toutefois la suprématie de ce maxi, ne doit pas occulter les autres concurrents qui ont navigué bord à bord et à vu, tout au long du parcours. Preuve en est les arrivées très serrées de Made in love (12,19 mètres), emmené par la navigatrice française Catherine Chabaud, Man, skippé par Gabriele Bruni, Jubilations (12,77 mètres), composé de jeunes régatiers issus de la Section Sportive du YCM et de WB Five (12,35 mètres) du Circolo della Vela Sicilia, puisque ces quatre prétendants au podium ont franchi la ligne d’arrivée en moins de 15 minutes. Même scenario la nuit suivante avec huit concurrents terminant en moins de deux heures. Le classement en temps compensé reflète le faible écart des protagonistes de cette 6e édition. En ORC (Offshore Racing Congress), c’est l’Italien Gabriele Bruni, déjà vainqueur l’an dernier dans cette même catégorie qui s’impose devant WB Five et Cattiva Compagnia. Rendez-vous l’année prochaine pour la septième édition : du 18 au 23 août 2011. Monte-Carlo & Costa Azzurra Brevi... Due italiani tra i 10 migliori ristoranti Di Monte-Carlo, secondo Trip Advisor 40 Il celeberrimo portale Trip Advisor, che nei mesi precedenti ha incoronato il Principato di Monaco fra le migliori destinazioni di viaggi turistici in tutto il mondo, il mese scorso ha stilato una sua personalissima classifica dei migliori ristoranti di Monte-Carlo in base alle votazioni libere ed alle scelte degli utenti andati poi appositamente sul portale: in vetta alla speciale, quanto discussa, classifica troviamo il Restaurant Joel Robuchon Monte-Carlo, scelto pare - dal pubblico come il migliore in assoluto. Al secondo posto il Grill dell’Hotel de Paris, all’interno del quale è sempre amatissima la vista mozzafiato affacciata sul Gran Premio di Formula 1; al terzo posto l’assegnazione spetta al ristorante Zelo’s ed alla sua cucina estremamente mediterranea; fuori dal podio, forse perché fuori dalla portata dei meno facoltosi, ma famoso per i suoi prezzi, il Louis XV del popolare Alain Ducasse, definito luogo speciale per occasioni Il Codice Atlantico “Per sognare il futuro”, da 2 al 24 settembre al Forum Grimaldi. Il Codice Atlantico...Sotto questo nome si cela una delle più importanti collezioni di tavole vinciane conservate presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Più di 1.200 disegni sono stati incollati sulle pagine di questo album prezioso e misterioso. Grazie al lavoro di 15 anni condotto da un appassionato esperto, Giovanni Piumati, incaricato dalla più grande Accademia italiana, quella dei Lincei, questo impressionante Codice è stato finalmente trascritto integralmente alla fine del XIX secolo. Tutti i disegni e i testi (finalmente comprensibili) sono stati pubblicati su carta speciale e in numero limitato di copie, destinate alle Istituzioni e agli studiosi che potevano dopo oltre quattro secoli cominciare a altrettanto eccezionali; al 5° posto il Cosmopolitan: 6° piazzamento per il Mozza, con la sua ottima cucina italiana. In settima posizione si trova il Maya Bay e all’8° posto un altro nostrano, il Terrazzino, sempre molto apprezzato per la sua cucina italiana/napoletana. Ultimi due posti, sempre secondo la classifica degli utenti di Trip Advisor, ci sono la cucina del Cafe de Paris ed il ristorante very fusion Pacific. Resta da capire quale sia stato il criterio di scelta, perché non saremo molto d’accordo su alcuni, seppur prestigiosi, nomi altisonanti, ma solo nei prezzi. Simona TAGLI studiare il pensiero di uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento italiano. Questa esposizione, organizzata dall’Associazione Dante Alighieri, Presidente Fabrizio Di Giura, e dalla Monaco-Italie, presenta una collezione significativa della prima edizione integrale del Codice Atlantico, messa a disposizione dall’Accademia Nazionale dei Lincei. Le intuizioni e le invenzioni di Leonardo coinvolgeranno un vasto pubblico animato da curiosità e da forte desiderio di conoscenza. Questo spirito di ricerca ha permesso agli uomini di raggiungere le più grandi conquiste e di continuare a inseguire i tanti segreti che ancora attendono di essere svelati. L’inaugurazione della mostra, alla presenza di SAS il Principe Alberto è avvenuta il 1° settembre, naturalmente al Forum Grimaldi. Greta GROSSI Les 10 meilleurs restaurants Le très célèbre site de Trip Advisor, qui pendant les derniers mois a présenté la Principauté de Monaco parmi les meilleures destinations touristiques du monde entier, vient de rédiger un classement des meilleurs restaurants de Monte-Carlo sur la base des votes et des choix des usagers : au sommet du spécial et contesté classement nous trouvons le Restaurant Joel Robuchon Monte-Carlo, choisi par le public en tant que le meilleur dans l’absolu. À la deuxième place le Grill de l’Hôtel de Paris, qui se penche sur le parcours, toujours aimé, du Grand Prix de Formule 1; à la troisième place il y a le restaurant Zelo’s avec sa cuisine extrêmement méditerranéenne ; 4ème, peut-être parce que hors de portée pour les moins aisés, mais célèbre pour ses prix, le Louis XV du bien connu Alain Ducasse, défini un lieu spécial pour des occasions exceptionnelles; à la 5ème place le Cosmopolitan : 6ème placement pour le Mozza, avec son excellente cuisine italienne, 7ème le Maya Bay et 8ème un autre italien, il Terrazzino, toujours apprécié pour sa cuisine italienne/napolitaine. Les dernières deux places, toujours par rapport au classement de Trip Advisor, sont de la cuisine du Café de Paris et le restaurant very fusion Pacific. Nous ne connaissons pas les critères de ce classement, et parfois nous ne sommes pas d’accord sur certains noms qui sont prestigieux mais seulement dans les prix. Le Codex Atlanticus « Pour rêver le futur », du 2 au 24 septembre au Grimaldi Forum. Codex Atlanticus… Sous ce nom se cache un des plus importants recueils de dessins de Leonardo conservés auprès de la Bibliothèque Ambrosiana de Milan. Plus de 1.200 dessins ont été collés sur les grands feuillets de cet album précieux et mystérieux. Grace à 15 ans de travail mené par un expert passionné, Giovanni Piumati, chargé par la plus grande Académie italienne, celle des Lincei, cet impressionnant Codex a enfin été recopié intégralement à la fin du XIX siècle. Tous les dessins et les notes (enfin compréhensibles) ont été publiés en peu de copies avec un papier spécial, destinées aux Institutions et aux spécialistes qui pouvaient après plus de quatre siècles commencer à étudier la pensée d’un des plus grands protagonistes de la Renaissance italienne. Cette exposition, organisée par l’Association Dante Alighieri, Président Fabrizio De Jure, et par la Monaco-Italie, présente un recueil significatif de la première édition intégrale du Codex Atlanticus, mis à disposition par l’Académie Nationale des Lincei. Les intuitions et les inventions de Leonardo rappelleront un vaste public animé de curiosité et de fort désir de connaissance. Cet esprit de recherche a permis aux hommes d’atteindre les plus grandes conquêtes et de continuer à poursuivre les nombreux secrets qui encore attendent d’être dévoilé. L’inauguration de l’exposition, à la présence de SAS le Prince Albert s’est produite le 1° septembre, naturellement au Grimaldi Forum. Monte-Carlo & Costa Azzurra Brevi... In Boulevard Princesse Charlotte sono sbarcati “I Briganti” con il suo Happy Hour e la musica dal vivo di Riccardo Barlozzetti che ha inaugurato il ristorante. Il programma: aperi-cena made in Italy dalle 18.30 dove sarà possibile assaggiare moltissimi stuzzichini: pasta fredda, olive all’ascolana,crocchette, arrosto di vitello e molto altro. Buffet offerto e cocktail a partire da 7 euro per un happy hour di volta in volta a tema: Mojto vs Sprits o Pinacolada 42 Un’oasi godereccia e dal sapore tutto italiano. Ma chi sono i Briganti? Eccoli. Verde e arancio sono i colori dominanti e mentre si passeggia nella sempre trafficata Boulevard Princesse Charlotte di Montecarlo è impossibile non scorgere la novità che mancava: per molti è il luogo di ritrovo, un’oasi di piacere e godereccio contando gli stuzzichini, i cocktail ed i profumi che invadono questo tratto di strada. Attenzione dunque ai “Briganti”. E’ così che si chiama il nuovo ristorante tutto italiano dove la qualità del prodotto nostrano è il tratto che contraddistingue il locale. Inaugurato nello scorso mese di luglio vanta già i suoi affezionati habitué. “I piatti forti sono a base di pesce e i nostri prodotti sono accuratamente selezionati e provengono, per la maggior parte, dal vicino Ponente ligure. Non perché in Francia ci sia minore qualità... diciamo però che ci piace l’idea di offrire ai nostri amici clienti un ristorante che a Montecarlo sia italiano al 100%”, spiega Dario de Gregorio (nella foto) che ha iniziato questa avventura assieme a Jacopo La Guardia, già ristoratore di lunga data della celebre “Vecchia Firenze” di Monaco e figlio del famoso tenore Massimo. Sono loro quindi “I Briganti” che invitano a gustare pesce freschissimo, pescato nel mar Mediterraneo, le crudité provenienti e coltivate nella vicina Liguria, il tutto sapientemente cucinato dallo chef Tony, immancabilmente italiano. “I Briganti” dunque è anche l’appuntamento del giovedì, che delizierà i palati Theme…“I Briganti” sono aperti al mattino dalle 7.00 con le colazioni, a pranzo menù lavoro ed una cena italiana - ed un pò ligure aggiungiamo noi - tutta da provare. Giovedì dalle 18.30 Aperi-Cena ed Happy Hour. L’appuntamento è in Blvd Princesse Charlotte 24, Monaco. Informazioni e prenotazioni al numero di telefono 00377-97704911. Simona DE MELAS I Briganti sont débarquées en Boulevard Princesse Charlotte Une oasis gourmande et dont la saveur est toute italienne. Mais qui sont les Briganti ? Le vert et l’orange sont les couleurs dominantes et pendant qu’on se promène au Boulevard Princesse Charlotte de MonteCarlo il est impossible ne pas remarquer une nouveauté : c’est un lieu de rencontre, une oasis de plaisir et gourmandise avec tous les « stuzzichini » (amuse-gueule), les cocktails et les parfums qui envahissent ce trait de route. Attention donc aux « Briganti ». « I Briganti » c’est le nom du nouveau restaurant tout italien où la qualité des produits de chez nous est sa caractéristique la plus importante. Inauguré en Juillet il a déjà ses habitués passionnés. « La pièce de résistance c’est le poisson et nos produits sont sélectionnés et la plupart vient de la proche Ligurie. Et non parce qu’en France il n’y a pas de qualité, mais parce que nous voulons offrir à nos amis clients un restaurant qui à Monte-Carlo soit italien à 100% », explique Dario de Gregorio qui a commencé cette aventure avec Jacopo la Guardia, déjà propriétaire du très connu restaurant « La Vecchia Firenze» de Monaco et fils du célèbre ténor Massimo. Ce sont donc « I Briganti » qui nous invitent à goûter du poisson très frais, pêché dans la mer Méditerranée, des crudités cultivés en Ligurie, tous ces produits sont préparés par chef Tony, évidemment italien. Les jeudis chez « I Briganti » seront consacrés aux apéritifs qui charmeront les palais pendant l’Happy Hour avec la musique de Riccardo Barlozzetti qui a inauguré le restaurant. Le programme : apéritif dinatoire made en Italy à partir de 18,30 avec beaucoup de « stuzzichini » : salade de pasta, olives à l’ascolana, fritures, rôti de veau et beaucoup d’autres gourmandises. Buffet gratuit et cocktail à partir de 7 euro pour une happy hour qui changera son thème de jour en jour : Mojto vs Sprits ou Pinacolada Theme… « I Briganti » sont ouverts le matin de 7,00 avec les petits déjeuner, à midi avec les menu travail et le soir pour un dîner. Jeudis depuis 18,30 apéritifs dinatoires et Happy Hour. Le rendez-vous est en Blvd Princesse Charlotte 24, Monaco. Informations et réservations au 00377-97704911 Monte-Carlo & Costa Azzurra 43 Brevi... “Affari nostri”, quindi non traducibili… 44 Nell’ambiente editoriale italiano di Monaco si stanno verificando fatti poco consoni all’etica non solo giornalistica ma anche a quella della “buona creanza”, accentuati anche del sol leone di questa afosa estate che sta per finire. Da qualche mese, si notano strani sguardi ed atteggiamenti nei confronti del nostro giornale che, da un’analisi logica casareccia, ci portano a ritenere che si stiano alimentando chiacchiere da bar sport da parte di tre cosiddetti “professionisti” della comunicazione i quali risulterebbero (da testimonianze attendibili) essere carichi di livore nei nostri confronti tanto da parlarne a sproposito, ma con conseguenze che potrebbero nuocere la nostra immagine grazie al “venticello” di lirica metafora. Sono personaggi che in una qualsiasi redazione di periferia italiana sarebbero portatori di veline, mentre a Monaco si sono auto-incensati di un ruolo mega-manageriale come se fossero scrittori da Pulitzer. In questi sgradevoli discorsi vengono coinvolte l’immagine di alcuni nostri collaboratori e del periodico che da circa 14 anni è al servizio dell’italianità del Principato, delle zone confinanti, e di coloro i quali ci seguono da più lontano. L’immagine del Foglio Italiano è primaria perché è grazie ad essa che si possono ottenere le inserzioni pubblicitarie che lo fanno sopravvivere in una miriade di pubblicazioni votate, la più parte, a scopo puramente lucrativo. La tattica del gruppetto di avvelenatori è semplice da intendersi: calunniare il giornale o chi per lui nel tentativo di eliminare un concorrente dalle loro grinfie. Il paradosso di questa situazione consiste nell’apprendere che proprio coloro che in passato sono stati lanciati nell’ambito giornalistico dal nostro periodico ora che, grazie alla fama acquisita, si stanno ingozzando “all’estero”, chi nell’editoria chi nella comunicazione. Sono proprio quelli che oggi sputano sul piatto nel timore di perdere le “fettine”, non quelle che si fanno servire a tavola nelle partecipazioni “gratuite” ai Gala che normalmente costano dai 400 Euro in sù, ma di quelle del segmento di mercato che cercano sgomitando come le oche di accaparrarsi unendosi in gruppetti. Un primo esempio è quello della “Botero dei poveri” che sbraita sul web nel raccontare Monaco. Un modo come un altro per apparire e per cercare di scalzare coloro che i quali potrebbero potenzialmente sottrarre loro soldoni con cui si fanno pagare prestazioni pseudo professionali che qualunque allievo potrebbe offrire ad un costo 90 volte inferiore. Tra questi citiamo inoltre, con rammarico, avendo creduto al suo ipocrito profilo remissivo per accentuare una certa avvenenza, la “Lady” che porta il nome della città dei tortellini che cerca disperatamente vernissage da organizzare. Costei, dopo aver utilizzato il nostro giornale per rifarsi una verginità giornalistica, è rimasta nei ranghi per lungo tempo, ma adesso ci ha costretto ad allontanarla perché si è scoperta creatrice di zizzania oltretutto, quando scriveva, dimostrava tutti i suoi limiti. Ed infine c’è anche un certo commercialista, facilmente riconoscibile, pieno di cariche più o meno istituzionali che gode anche di “fama” riflessa sempre grazie al nostro giornale che lo ha fatto iscrivere a suo tempo all’Ordine. Sia chiaro, questi alimentatori di chiacchiere non destano preoccupazione sul piano formale a rimetterci però è la nostra categoria che dovrebbe essere immune da fanciulleschi comportamenti. Ma è altrettanto vero che sono casi di imbecillità limitata che non fanno bene comunque alla comunità italiana di Monaco ignara di tanta stupidità “intellettuale”. Di questo purtroppo ci sentiamo un pò responsabili perché dovremmo stare più attenti nella scelta dei collaboratori, soprattutto quando dimostrano all’atto pratico scarsa preparazione e poca attitudine culturale. A volte fare del bene paga, in questi casi non è stato così. Come non farebbe bene scriverne se non fosse perché costoro, per le ragioni di cui sopra, dovrebbero essere messi all’indice per aver smarrito, ma forse mai trovata, quella “deontologica etica professionale” che l’Ordine suggerisce. Ma in un’epoca di dilagante Democrazia, tanto i dotti quanto i cretini sono autorizzati ad esprimere “libere opinioni”, per rimangiarsele semmai alla prima occasione. Per concludere, sarebbe più opportuno che queste argomentazioni rimanessero interne ma per le conseguenze che potrebbero causare riteniamo che il lettore debba essere messo al corrente per fargli capire da che pulpito arrivano queste chiacchiere da bar sport e soprattutto quali sono le cause che le hanno motivate ed infine sono anche utili per ricordare che in ogni famiglia le mele marce sono sempre in agguato. SBM, piccola “caduta di Stile” Fino a qualche tempo l’SBM prestigiosa società di Monaco, titolare di alberghi, Casino, Sporting Club e quant’altro, aveva la buona abitudine di invitare ad assistere a qualche spettacolo i componenti della stampa, anche internazionale. Non che accadesse sovente però, se non altro, dimostravano la buona volontà. A tutti noi addetti ai lavori della comunicazione poteva essere utile non solo per i rispettivi servizi giornalistici, ma sarebbe anche un modo intelligente per mantenere buone relazioni con chi svolge attività turistiche ed economiche in un Paese che ha sempre bisogno di comunicare, soprattutto in momenti come questi. Da un po’ di tempo, questa consuetudine non c’è più o forse non c’è più per tutti i media qui rappresentati i quali, se sono interessati a vedere qualche spettacolo, devono fare richiesta scritta e attendere la disponibilità che non sempre arriva; a volte, quando arriva, sei il benvenuto per un drink! purché sia... analcolico!! Questo almeno è ciò che è avvenuto ultimamente a Le Sporting Monte-Carlo ad alcuni colleghi, italiani. Colpa della crisi economica? Bisogna risparmiare anche sugli inviti alla Press? Può darsi, ma che lo faccia una Societè Des Bains de Mer, dagli utili comunque attivi, ci sorprende molto. E’ vero che a Monaco esistono realtà che non si chiamano Nicè Matin, né Corriere della Sera, tuttavia perché negare a queste realtà che lavorano altrettanto onestamente un “piatto di minestra”. Caro Direttore Generale SBM, la vogliamo considerare solo una temporanea “caduta di Stile?”. A Monaco arriva il MICS, primo convegno mondiale del «Clubbing» Le discoteche del mondo riunite a Monaco per il 1° Convegno internazionale. Si tratta di una manifestazione di settore degli eventi notturni si svolgerà dal prossimo 11 al 13 Novembre e si terrà presso il Grimaldi Forum di Monaco. Il Monaco International Clubbing Show, questo è il titolo dell’evento, è l’incontro delle più grandi insegne del mercato del clubbing e riservato ai soli operatori del settore e sarà diviso in più spazi, fra espositori, spazio stampa, club premium e workshop. Il MICS sarà dunque l’evento «a doppia natura» che si snoderà dalle ore 14:00 alle 22:00 e dove si succederanno esposizioni, conferenze, animazioni tutte intorno ad una piattaforma espositiva di 12 000 m2; gli espositori sono stati selezionati in funzione delle innovazioni che propongono, dato che il MICS predilige la funzionalità e il design dei prodotti presentati. Dalle ore 22:00 poi si trasformerà in universo del clubbing, con il ritmo dettato dalle più grandi discoteche del mondo distribuite fra Miami, Dubai, Ibiza e Mosca. Più di 8000 i visitatori attesi, fra gestori di night clubs, bar, restaurants lounge, spiagge, agenzie di booking, nonché artisti, designer ed architetti. E con il Club Premium sarà inoltre garantito l’accesso alle 100 più grandi insegne internazionali della notte. Il MICS inoltre sarà presente sul porto del Principato di Monaco durante il Grand Prix di Formula Uno 2011 con l’equipe al completo pronta ad accogliere i visitatori sabato 15 maggio dalle 13.30 in poi. Simona TAGLI 14° MONACO KART CUP L’automobile club di Monaco presenta la 14° Monaco Kart Cup che è prevista per il periodo che va da venerdì 15 a domenica 17 ottobre 2010. Questa prova internazionale, inserita nel calendario del CIK/FIA, è completamente gestita dall’automobile club ed il circuito temporaneo ricalcherà come ogni anno la parte bassa del mitico circuito del Grand Prix di formula uno. Il circuito, di una lunghezza totale di 1068m, avrà la stessa configurazione dell’anno scorso, con una modifica del tracciato all’uscita della “S” della piscina fino alla curva della Rascasse. Dinanzi al successo dell’anno scorso delle due serie CIK/FIA, l’Automobile club di Monaco ha deciso di ripetere quest’anno queste due prove internazionali che sono le serie KF3 e KZ2. Questo fine settimana di karting nel Principato ospiterà anche una prova di durata riservata a gruppi da 3 a 5 piloti, nuovi o confermati, che gareggeranno in tre manche di 2 ore distribuite sui due giorni di corsa. Per terminare il weekend potrà essere inserita nel programma anche una quarta prova, dedicata alla causa ambientale, che vedrà gareggiare solo kart elettrici. Per informazioni: Tel. +377.9315.2618 Email: mé[email protected] Le MICS arrive à Monaco Les discothèques du monde entier se réuniront à Monaco pour la 1ère rencontre internationale. Il s’agit d’une manifestation du secteur des évènements nocturnes qui aura lieu de l’ 11 au 13 novembre au Grimaldi Forum de Monaco. Le Monaco International Clubbing Show est la rencontre des plus grandes enseignes du marché du Clubbing , réservé aux opérateurs du secteur et il sera divisé en espaces différents, pour les exposants, la presse, le club premium et les workshops. MICS sera donc l’évènement de « double nature » qui se déroulera de 14h00 à 22h00 et où les expositions, les conférences, les animations s’enchaineront toutes autour d’une plate-forme de 12 000 m2 ; les exposants ont été sélectionnés selon les innovations qu’ils proposent, vu que MICS préfère la praticité et le design des produits présentés. Après 22h00 la plate-forme deviendra un univers du clubbing, avec le rythme des plus grandes discothèques du monde entre Miami, Dubaï, Ibiza et Moscou. On attend plus de 8000 visiteurs, parmi les propriétaires des night clubs, des bars, des restaurants lounge, agences de booking, artistes, designer et architectes. En plus avec le Club Premium l’accès aux 100 plus grandes enseignes internationales de la nuit sera garanti. MICS sera en outre présent dans le port de la Principauté de Monaco pendant le Grand Prix de Formule Un 2011 avec son équipe prête à accueillir les visiteurs de samedi 15 mai à 13h30. XIV MONACO KART-CUP L’Automobile Club de Monaco présente la 14ème Monaco Kart Cup qui est programmée du vendredi 15 au dimanche 17 octobre 2010. Cette épreuve internationale qui est inscrite au calendrier de la CIK/FIA, est totalement gérée par l’Automobile Club et le circuit temporaire empruntera comme chaque année la partie basse du mythique circuit des Grand Prix de Formule Un. Le circuit d’une longueur totale de 1068m sera dans la même configuration que l’an passé avec un tracé redessiné depuis la sortie des « S » de la piscine jusqu’au virage de la Rascasse. Devant le succès remporté l’an passé par les deux séries CIK/FIA, l’Automobile Club de Monaco à décidé de reconduire cette année ces deux épreuves internationales que sont les séries KF3 et KZ2. Une épreuve d’endurance réservée aux équipes de 3 à 5 pilotes, novices ou confirmés, se disputant en trois manches de 2 heures réparties sur les deux jours de course complétera ce week-end de karting en Principauté. Pour terminer ce riche week-end, une quatrième épreuve, dédiée à la cause environnementale avec une course réservée aux karts électriques pourrait être inscrite au programme. Monte-Carlo & Costa Azzurra 45 Rotaract Monte-Carlo - Genova oi tutti, vicini, parenti, amici, colleghi, abbiamo Il Rotaract N sentito parlare una volta o l’altra del Rotary International, o abbiamo addirittura incontrato qualche suo membro. Ma alla fine, cos’è questo Rotary? Prince Albert I Come prima cosa servire, una massima umanitaria che Les coulisses du Rotaract Prince Albert I 46 Nous, voisins, parents, amis, collègues, avons tous entendu parler un jour ou l’autre du Rotary international ou même rencontrer certains membres. Mais au fond, le Rotary, qu’est donc ? Servir d’abord, une maxime humanitaire témoin de l’éthique propre au Rotary. Crée en 1905, le Rotary international est le plus ancien club de service au monde et le plus implanté avec près de 33 755 clubs réunis en 534 districts dans 170 pays. Réunissant des professionnels de tous bords et horizons à partir de 40 ans, le Rotary les rassemble à travers une philosophie de l’entente des peuples pour un avenir meilleur ; de l’éthique civique et professionnelle. La mise en œuvre de cet état d’esprit passe par la réalisation d’actions humanitaires de grande envergure axées autour de l’éducation, de la santé et du développement durable. Concrètement, l’un des chevaux de bataille est actuellement la lutte contre la poliomyélite dans le monde. Afin de s’adresser à un public plus jeune, et dans le respect et la diffusion de cette philosophie, le Rotaract a été crée en 1968 aux Etats-Unis. Reposant sur la maxime Servir d’abord, les clubs Rotaract réunissent des jeunes entre 18 et 30 ans réalisant également des actions humanitaires et promouvant l’entente internationale. Une coopération franco-italo-monégasque pour une aide locale et audelà des frontières Unique par son caractère multidistrict (Districts de 1730 à 2030) et parrainé par trois clubs Rotary (Monaco, Menton et San Remo Hambury), le Club Prince Albert Premier a été fondé le 21 Juin 1999 au Yacht Club de Monaco. Après une période de sommeil, le club renaît en 2009, grâce au soutien de ses clubs parrains, aux encouragements des Gouverneurs 1730 et 2030 et de leurs assistants, à l’énergie du Représentant Rotaract du District 2030 et à l’amitié des membres du District 1730. L’amitié pour la santé, l’éducation, la paix mondiale et le développement durable est notre devise. « Un Club International pour une aide locale et au-delà des frontières » est notre grand défi que nous nous efforçons de relever chaque jour, conformément au thème du Rotary International 2010-2011 « Renforcer les communautés – Rapprocher les continents », prononcée par le Président international 2010-2011 Ray Klinginsmith. Partenaire de terrain avec l’association Pacindha pour avoir fait don de matériel informatique et partenaire financier de l’action de district 1730 « la croisière des guerrières » initiée par le Rotary de Saint-Raphaël et placée sous le haut patronage d’Estelle Lefebure et Florence Arthaud, le Rotaract Prince Albert Premier élargit ses frontières et prévoit d’organiser en mars 2011 à Monaco une rencontre internationale du bassin méditerranéen pour la gestion durable du littoral. Cette rencontre s’inscrira dans le cadre de la semaine internationale du Rotaract et s’effectuera en partenariat avec le Rotaract de Genova Golfo Paradiso. De n’importe quel pays, de n’importe quelle culture, nous avons besoin de vous. Nous avons besoin de vos rêves, nous avons besoin de votre aide... Rejoignez-nous ! testimonia l’etica del Rotary. Creato nel 1905 il Rotary International è il club di servizio più antico del mondo e il meglio insediato, con circa 33.755 club riuniti in 534 distretti in 170 paesi. Riunendo professionisti di ogni tipo a partire dai quarant’anni, il Rotary li unisce con la filosofia dell’intesa dei popoli per un avvenire migliore; dell’etica civile e professionale. La messa in pratica di questo spirito passa per la realizzazione di azioni umanitarie di grande portata imperniate attorno all’istruzione, della salute e dello sviluppo sostenibile. Concretamente uno dei cavalli di battaglia è attualmente la lotta contro la poliomielite. Al fine di rivolgersi a un pubblico più giovane, e nel rispetto e diffusione di questa filosofia, il Rotaract è stato creato nel 1968 negli stati uniti. I club Rotaract, basandosi sul principio “servir d’abord” riuniscono i giovani dai diciotto ai trent’anni realizzando allo stesso tempo delle azioni umanitarie e promuovendo l’intesa internazionale. Una cooperazione franco-italo-moonegasca per un aiuto locale e oltre le frontiere Unico per il suo carattere multi distrettuale /Distretti dai 1730 ai 2030) e patrocinato da tre club Rotary (Monaco, Mentone e San Remo Hambury), il club Prince Albert Premier è stato fondato il 21 giugno 1999 allo Yacht Club di Monaco. Dopo un periodo di letargo, il club rinacque nel 2009, grazie al sostegno dei club padrini, all’incoraggiamento dei governatori 1730 e 2030 e dei loro assistenti, all’energia del rappresentante del Rotaract del Distretto 2030 e all’amicizia dei membri del distretto. L’amicizia e la salute, l’educazione, la pace mondiale e lo sviluppo sostenibile sono il nostro biglietto da visita. “Un club internazionale per un aiuto locale ed al di là delle frontiere„ è la nostra grande sfida che cerchiamo di raccogliere ogni giorno, conformemente al tema del Rotary internazionale 2010-2011 “rafforzare le Comunità - avvicinare i continenti... pronunciato dal Presidente internazionale 2010-2011 Ray Klinginsmith. Partner di terreno insieme all’associazione Pacindha per avere fatto dono di materiale informatico e partner finanziario dell’azione di zona 1730 “la croisière des guerrières „ iniziata dal Rotary di Saint-Raphaël e messa sotto l’alto patronato di Estelle Lefebure e Florence Arthaud, Rotaract Prince Albert Premier allarga le sue frontiere e prevede di organizzare nel marzo 2011 a Monaco una riunione internazionale del bacino del mediterraneo per la gestione sostenibile del litorale. Questa riunione s’inserirà nell’ambito della settimana internazionale del Rotaract e si effettuerà in partenariato con il Rotaract di Genova Golfo Paradiso. Di qualsiasi paese, di qualsiasi cultura, abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno dei vostri sogni, abbiamo bisogno del vostro aiuto… Unitevi a noi! Fannie Dubois (Présidente) Méryl Thiel, Chef de Projet Tel : 06 50 41 72 34 Email : [email protected] Site internet : www.rotaract-princealbert1.com A cura di Alessandra Luti [email protected] Il diritto di studiare Un torneo di Beach Volley per dare l’opportunità di diventare qualcuno ai bimbi meno fortunati LE DROIT D’ÉTUDIER Un tournoi de Beach Volley pour donner quelques possibilités en plus à des enfants moins chanceux que nous… La squadra femminile di volley del Rotaract. I nizia il tanto atteso anno rotaractiano 2010-2011! Quest’anno, come lo scorso anno, si apre con il divertentissimo torneo di Beach Volley “Coppa Paradiso II”. Il torneo, organizzato da me e dai ragazzi del Rotaract Genova Golfo Paradiso, è stato fissato il giorno 5 Settembre presso gli Squash di Genova. Costo di iscrizione 15 euro a persona. Gli Sponsor che hanno permesso la realizzazione, sponsor che ringrazio vivamente, sono: il mio caro amato giornale Il Foglio Italiano, Decathlon, Virgin Active e Kolobri. Le finalità del torneo sono duplici. Innanzitutto abbiamo voluto organizzare una giornata di unione tra i giovani genovesi per ritrovarci dopo la pausa estiva. E’ molto importante creare delle situazioni di aggregazione giovanile al fine di poter sviluppare dei rapporti umani tra noi giovani, rapporti che rischiano sempre più di essere lesi a seguito di questa vita ormai frenetica e che ci fa interagire quotidianamente con la tecnologie piuttosto che con le persone. Ma questa è solo la finalità secondaria del torneo. Infatti il principale obiettivo che ci siamo prefissati è quello poter dare l’opportunità a tanti bambini meno fortunati di noi di diventare qualcuno nella propria vita. L’evento, infatti, vuole finanziare l’associazione no profit “One for you one for me” per il progetto “Libri per tutti”. Si tratta di un progetto molto importante perché prevede l’acquisto di materiale didattico libri, quaderni, penne...- per 500 bambini etiopi, materiale che a noi potrebbe sembrare banale - ricordo che ogni anno aspettavo con ansia settembre per poter rinnovare il mio kit scolastico!- ma che per tanti bambini non lo è! Ritengo che sia giusto che tutti i bambini abbiano il diritto e soprattutto l’opportunità di studiare. Solo con una cultura adeguata questi bambini potranno diventare dei medici, degli avvocati, degli ingegneri, dei politici... proprio come lo siamo diventati noi grazie alle infrastrutture scolastiche che il nostro Paese ci mette a disposizione e grazie ai sacrifici dei nostri genitori. L’année rotaractien 2010-2011 va commencer ! Cette année, comme l’année passée, on commence avec l’amusant tournoi de Beach Volley « Coupe Paradis II ». Le tournoi, organisé par moi et par les jeunes du Rotaract Genova Golfo Paradiso, est prévu pour le 5 Septembre auprès les terrains de Squash à Gène. Les frais d’inscription sont de 15 euro par personne. Les Sponsors qui ont permis la réalisation, et que je remercie vivement, sont : mon cher magazine Il Foglio Italiano, Décathlon, Virgin Active et Kolobri. Les objectives du tournoi sont doubles. Avant tout nous avons voulu organiser une journée de rencontre, pour nous retrouver après les vacances. Il est très important de créer des situations d’association juvénile au fin de développer des rapports humains entre les jeunes, des rapports qui risquent de plus en plus d’être détériorés suite à la vie frénétique des nos jours qui nous mène à interagir avec des machines plutôt que avec des personnes. Mais ceci n’est que le but secondaire du tournoi. Notre premier objectif est de donner l’opportunité aux enfants moins chanceux de devenir quelqu’un. L’évènement, à ce propos, veut financier l’association no profit « One for you one for me » pour le projet « Livres pour tous ». Il s’agit d’un projet très important parce qu’il prévoit l’achat de matériel didactique – des livres, des cahiers, des stylos… - pour 500 enfant éthiopiens ; des choses banales pour nous - je me souviens que tous les années j’attendais avec anxiété septembre pour renouveler mon kit scolaire ! - mais certains enfants n’ont pas cette chance! Je pense que tous les enfants doivent avoir le droit et surtout l’opportunité d’étudier. Seulement avec une éducation complète ces enfants pourront devenir des médecins, des avocats, des ingénieurs, des politiciens... ils doivent avoir les mêmes opportunités que nous avons eu grâce aux infrastructures scolaires qui notre Pays nous met à disposition et grâce aux sacrifices de nos parents. Monte-Carlo & Costa Azzurra 47 A due passi da Monaco In porto ad Imperia la Nave Scuola Stella Polare, gioiello della Marina Militare E’ al servizio della Marina Militare Italiana dal 1965, è imponente, lunga 21,5 metri, ha un dislocamento di 48 tonnellate, vanta un glorioso passato alle spalle e ha un compito importante: quello di addestrare gli allievi dell’Accademia Navale. La nave scuola Stella Polare approderà il 6 Settembre nel porto di Imperia per partecipare alla XVI edizione della regata “Vele d’epoca” di Imperia che si terrà dal 9 al 12 Settembre. La regata, organizzata dall’Assonautica Imperia è ormai un appuntamento fisso di fine estate per gli amanti di questo sport. I curiosi e gli appassionati di vela potranno avere l’onore e il privilegio di visitare la nave scuola ed essere ospiti del comandante, Capitano di Fregata 48 Giovanni Schiavoni e del suo equipaggio. L’arrivo ad Imperia rientra nel quadro della campagna d’istruzione per i giovani Ufficiali aspiranti Guardiamarina della 3° Classe dell’Accademia Navale di Livorno. La Campagna è iniziata da Gaeta il 6 luglio scorso e ha già toccato molti porti Italiani ed europei. La Nave Scuola Stella Polare resterà ormeggiata ad Imperia fino a lunedì 13 Settembre. E’ aperta alle visite a bordo dalle ore 15 alle ore 20. Moda e Musica in Piazza San Siro a Sanremo Una delle piazze più suggestive di Sanremo è stata teatro, il mese scorso, di un evento legato alla moda e alla musica, grazie alla stilista Sara Danieli (Boutique White Rose) che ha organizzato una piacevole serata, molto gradita da un pubblico attento e divertito. Un esperimento ben riuscito, dunque, che ha soddisfatto anche gli sponsor che si sono avvicendati sul palco per presentare gli abiti indossati da una schiera di giovani modelle coordinate dalla nostra giornalista Martina Chiella. Anche la parte spettacolo è stata divertente con Danilo Daita, intrattenitore e regista, che ha sapientemente condotto, oltre la serata, la sua trasmissione in diretta Sky. Tra gli interpreti dello show l’eccellente cantante lirica Amalia Ramos, giovane soprano spagnolo che risiede a Genova, poi il talento naturale Alessandro Calvini di Diano Marina che ha interpretato due brani di Michael Buble. Al successo della manifestazione hanno collaborato, tra gli altri, Elena Brambilla (Beauty Specialist), Dario Iousè Sartoria-Casa di Moda Sanremo e, in partnership il C.I.V. Luci a San Siro di Alessio De Lisi (Parrucchiere Sciampo) ed infine il Centro Abbronzature Sun Lovers di Margot di Bordighera.Per l’anno prossimo gli organizzatori garantiranno un livello ancora più alto. A cura di Martina Chiella [email protected] Au port d’Imperia le Bateau École Stella Polare, bijou de la Marine Militaire Elle est au service de la Marine Militaire Italienne depuis 1965, elle est immense, 21.5 mètres, 48 tonnes, elle a un passé glorieux et une tache importante : celle de préparer les élèves de l’Académie Navale. Le bateau école Stella Polare arrivera les 6 Septembre au port d’Imperia pour participer à la XVI édition de la régate « Vele d’Epoca » d’Imperia qui se tiendra du 9 aux 12 Septembre. La régate, organisée par l’Assonautica Imperia est devenue un rendez-vous fixe de fin d’été pour les amants de ce sport. Les curieux et les passionnés de voile pourront avoir l’honneur et le privilège de visiter le bateau école et d’être accueilli par le commandant, Capitaine de Frégate Giovanni Schiavoni et de son équipage. L’arrivée à Imperia rentre dans le cadre de la campagne d’instruction pour les jeunes Officiels Aspirants de la 3^ Classe de l’Académie Navale de Livourne. La Campagne a commencé a Gaeta le 6 Juillet et a déjà touché beaucoup de ports Italiens et européens. Le Bateau École Stella Polare restera à Imperia jusqu’à lundi 13 Septembre. Elle est ouverte aux visiteurs de 15h à 20h. Mode et Musique en Place San Siro Une des places les plus spectaculaires de Sanremo a reçu, le mois passé, un évènement lié à la mode et à la musique, grâce à la styliste Sara Danieli (Boutique White Rose) qui a organisé une agréable soirée, aimée par le public attentif et amusé. Une expérience bien réussie, qui a satisfait les sponsors qui se sont alternés sur la scène pour présenter les habits portés par des jeunes mannequines coordonnées par notre journaliste Martina Chiella. La partie réservée au spectacle était également amusante avec Danilo Daita, show man et réalisateur, qui a animé la soirée et, au même temps, son émission en directe Sky. Parmi les invités au show l’excellente chantante lyrique Amalia Ramos, le jeune soprano espagnol qui habite à Gene et le talentueux Alessandro Calvini de Diano Marina qui a interprété deux morceaux de Michael Bublé. Le succès de la manifestation est du aussi à : Elena Brambilla (Beauty Specialist), Dario Iousè Sartoria-Casa di moda Sanremo et, en partnership le C.I.V. Luci a San Siro d’Alessio De Lisi (Coiffeur Sciampo) et encore le Centre de Bronzages Sun Lovers de Margot de Bordighera. Per l’année prochaine les organisateurs garantiront un niveau encore plus haut. A due passi da Monaco 50 Torna Le CIRQUE Du SOLEIL Dal 15 al 18 settembre al Mediolanum Forum V orreste immergervi in una dimensione magica ricca di suggestioni oniriche e di raffinata arte, in un perfetto connubio fra musica, spettacolo e bellezza? Non ci sono dubbi, Saltimbanco porta lo spettatore in un viaggio allegorico e acrobatico dentro il cuore della città, ispirato al tessuto urbano della metropoli e ai suoi pittoreschi abitanti. Dopo l’enorme successo del tour italiano di marzo, in cui lo spettacolo ha fatto tappa nelle città di Torino, Pesaro, Bologna e Firenze, Saltimbanco ritorna in Italia a grande richiesta e si fermerà a Milano dal 15 al 18 settembre. Sarà il Forum Mediolanum della capitale lombarda ad ospitare il fenomenale spettacolo Saltimbanco, il più longevo del Cirque du Soleil, diretto dall’italiano Franco Dragone che vive in Belgio: la compagnia si esibirà con uno spettacolo serale nelle giornate di mercoledì 15 settembre e giovedì 16 e due spettacoli (uno pomeridiano e uno serale) nei giorni di venerdì e sabato. L’eclettico cast composto da oltre cinquanta artisti di età compresa tra gli 8 e i 45 anni, celebra l’arte che quotidianamente li porta a sfidare le leggi della gravità affascinando il pubblico con un vocabolario visivo decisamente barocco. Lo show trascina lo spettatore all’interno di un mondo immaginario e fantastico, tra tumulto e quiete, prodezze e poesia in una città ideale in cui la diversità è motivo di speranza. Umorismo insieme ai clown, prove di equilibrio, trapezi, dal 1992 ad ora sono tra gli ingredienti che assicurano l’enorme successo della compagnia, pronta a stupire nuovamente con acrobazie moz- Alcune scene dello spettacolo. EVENTI Di Arianna Caracciolo [email protected] zafiato, tra costumi variopinti, spettacolari giochi di luce, musica e tanta magia. Un sogno ed una magia realizzabili anche per noi, quindi, un appuntamento al quale i sognatori incalliti non dovrebbero mancare perché non ci può essere pubblico migliore di quello che è ancora capace di sognare. Sognatori adulti che non vanno al circo per sentirsi nuovamente bambini ma che approdano in un mondo che percepiscono diverso, dove la purezza delle forme e l’arte si sposano per generare gioia ed entusiasmo negli occhi e nel cuore di chi non aspetta altro che un segnale per ricominciare a sognare. Non è un caso, infatti, che il pubblico sia costituito per la maggior parte da adulti che possono afferrare meglio certi messaggi e che hanno un modo diverso di sognare rispetto ai bambini, che sono in grado di percepire la precisione, l’attenzione, la cura dei dettagli e la grande classe di uno spettacolo atipico ma talmente perfetto da lasciare sbalordito anche il più esigente spettatore. BIGLIETTI: Platea Numerata Intero 80,50 € - Tribuna Gold Numerata Intero 80,50 € - Tribuna Parterre Numerato Intero 80,50 € - Anello B Numerato Intero 69,00 € - Anello C Frontale Numerato Intero 51,75 € - Anello C Laterale Numerato Intero 40,25 € Le Cirque du Soleil est de retour du 15 aux 18 septembre au Mediolanum Forum Voudriez-vous vous plonger dans une dimension magique riche de suggestions oniriques et d’art raffiné, dans une fusion parfaite de musique, spectacle et beauté? Il n’y a aucun doute, Saltimbanco emmène le spectateur par un voyage allégorique et acrobatique dans le cœur de la ville, inspiré par son tissu urbain et ses pittoresques habitants. Après l’énorme succès di tour italien de mars, avec ses étapes de Tourin, de Pesaro, de Bologne et de Florence, Saltimbanco revient en Italie et il sera à Milan du 15 aux 18 septembre au Forum Mediolanum. Saltimbanco est le plus vieux des Cirques du Soleil, dirigé par l’italien Franco Dragone qui MEDIOLANUM FORUM Via G. di Vittorio, 6 20090 - Assago (MI) www.ticketone.it Call center TicketOne: 892.101 51 vit en Belgique: spectacle unique les soirs du 15 et du 16, deux spectacle (l’après-midi et le soir) vendredi 17 et samedi 18. La compagnie est composée de cinquante artistes d’âge comprise entre les 8 et les 45 ans et elle célèbre l’art qui les porte à défier les lois de la gravité en fascinant le public avec un vocabulaire visuel fortement baroque. Le show traîne le spectateur dans un monde imaginaire et fantastique, entre tumulte et calme, défi et poésie, dans une ville idéale où la diversité est une raison d’espoir. De l’humour avec les clowns, des épreuves d’équilibre, des trapèzes, depuis 1992 ce sont les ingrédients qui assurent le succès à la compagnie. Un rêve et une magie réalisables, un rendez-vous auquel les vrais rêveurs ne peuvent pas manquer parce qu’il n’existe pas un public meilleurs de ceux qui sont encore capable de rêver. Des rêveurs adultes qui ne vont pas au cirque pour se sentir enfant à nouveau, mais qui sont fascinés par la pureté des formes et de l’art, unis pour donner de la joie et pour montrer comment recommencer à rêver. En effet le public est composé surtout d’adultes qui peuvent mieux saisir certains messages et qui peuvent percevoir et apprécier la précision, l’attention, le soin des détails et la grande classe d’un spectacle atypique mais tellement parfait qu’il laisse stupéfait même le spectateur le plus d’exigeant. Pour l’achat des tickets : www.ticketone.it Milano Brevi... La Moda a Milano, è sempre di... moda! La Mode à Milan, est toujours… à la mode ! 52 Quest’anno Milano Moda Donna si preannuncia ricco di novità. L’appuntamento per la collezione primavera-estate 2011-2012 è previsto dal 22 al 28 settembre e avrà un nuovo quartier generale nel centro della città, in modo che la moda si apra davvero a Milano nelle vesti di un look totalmente innovativo. I luoghi storici e di cultura che rappresentano al meglio l’essenza e l’accoglienza di una Milano, quale città laboriosa, artistica e proiettata nella modernità, saranno i nuovi scenari di una fashion week forte e competitiva, come detta il volere di tutti gli attori della moda grazie anche al lavoro e alla volontà del “Tavolo degli Stilisti” che ha visto la presenza dei principali protagonisti delle sfilate. Mario Boselli e il consiglio direttivo della Camera Nazionale della Moda Italiana, hanno annunciato che Palazzo Giureconsulti si trasformerà in un Fashion Hub: il cuore del fashion week avrà come scenari la Loggia dei Mercanti, Palazzo Clerici ed il Circolo Filologi. La scelta di queste location eccellenti non solo permetterà di trovare una comunione tra la città e il fashion week, ma è anche l’occasione per dare un supporto concreto ai giovani talenti emergenti. Al fianco della Camera Nazionale della Moda Italiana ci saranno i partner istituzionali Canon, DHL, Mercedes-Benz e Class Editori, che realizzeranno importanti attività a sostegno della fashion week e degli operatori. Tra i servizi previsti per facilitare il lavoro di tutti gli operatori del sistema moda, oltre al consueto servizio di courtesy car per la stampa offerto da Mercedes-Benz e agli shuttle bus, a partire da questa edizione sarà disponibile anche un servizio di bike-sharing volto alla sensibilizzazione degli operatori e dei cittadini sul tema dell’ecosostenibilità. Insomma andremo tutti in bicicletta? Arianna CARACCIOLO Cette année Milano Moda Donna s’annonce riche de nouveauté. Le rendez-vous pour la collection printemps-été 2011-2012 est prévu du 22 au 28 septembre et il aura un nouveau quartier général dans le centre de la ville, de manière que la mode se dévoile à Milan avec un look totalement innovateur. Les lieux historiques et de culture qui représentent au mieux l’essence et l’accueil de Milan, en tant que ville laborieuse, artistique et visée vers la modernité, seront les nouveaux scénarios d’une fashion week forte et compétitive, comme tous les acteurs de la mode veulent ; grâce aussi au travail et à la volonté de la « Table des Stylistes » qui a vu la présence des principaux protagonistes des défilées. Mario Boselli et le conseil directive de la Chambre Nationale de la Mode Italienne, ont annoncé que Palazzo Giureconsulti se transformera dans un Fashion Hub : le cœur de la fashion week aura comme scénarios la Loggia dei Mercati, Palazzo Clerici et Circolo Filologi. Le choix de ces lieux incroyables permettra de trouver une communion entre la ville et la fashion week, et sera l’occasion pour donner soutien concret aux jeunes talents émergents. À coté de la Chambre Nationale de la Mode Italienne il y aura les partenaires institutionnels Canon, DHL, Mercedes-Benz et Class Éditeurs, qui réaliseront des initiative pour le soutien de la fashion week et des opérateurs. Parmi les services prévus pour faciliter le travail de tous les opérateurs du système mode, non seulement l’habituel service de courtesy car pour la presse offert par MercedesBenz et les shuttle bus, mais à partir de cette édition sera aussi disponible un service bike-sharing pour sensibiliser les opérateurs et les citoyens sur le thème du développement durable. Milano L’intervista “Gli anni della Dolce La grande mostra romana curata da Marco Panella 54 L a Dolce Vita non è solo il titolo del celebre film del 1960, diretto da Federico Fellini e vincitore della Palma d’oro al 13º Festival di Cannes, ma anche un vero e proprio stile di vita, nato a Roma tra gli anni ’50 e ’60. A partire da quel periodo vi è il boom produttivo di Cinecittà, arrivano i divi d’oltreoceano che danno inizio alla ”Hollywood sul Tevere“, in cui i grandi registi americani scelgono l’Italia per ambientare i loro kolossal. E’ il periodo della vita mondana e goliardica del dopoguerra, Via Veneto diventa il fulcro di questo lungo meeting stellare, è il ritrovo dei grandi artisti, dei ricchi e delle grandi personalità del cinema e non solo. Questa bella strada nel cuore di Roma si trasforma in una sorta di grande salotto di “gossip intellettuale” a cielo aperto, in cui si mettono in scena gli eccessi delle star, pronte in ogni momento a farsi notare e così accrescere la loro fama, grazie ai mille “paparazzi” dell’epoca. Tre sono i protagonisti per eccellenza di questa Golden Age made Cristina Grifoni [email protected] Vita” Nella pagina a lato, una bellissima immagine di Grace Kelly. in Italy: le Majors, Fellini e, quindi, i paparazzi. “A Cinecittà io non ci abito ma ci vivo. Le mie esperienze, i miei viaggi, le amicizie, incominciano e finiscono nei teatri di posa di Cinecittà”, così il grande regista del neorealismo italiano celebra la sua città d’adozione, la città del nuovo cinema, una sorta di “cinema tricolore a stelle e strisce”, in cui le paparazzate sono all’ordine del giorno. Amori, sogni, pettegolezzi, vizi e scandali sono raccontati magistralmente nella mostra fotografica La Dolce Vita. Stars and Celebrities in the Italian Fifties, ospitata ai Mercati di Traiano a Roma, fino al 14 novembre prossimo. La mostra, curata da Marco Panella e promossa dal Comune di Roma, è un racconto con scatti spontanei che parte dalle nozze di Linda Christian e Tyrone Power avvenute nel ’49 a Roma. La rassegna si sviluppa su 2 piani all’interno di un bellissimo complesso monumentale legato topograficamente al grandioso sistema urbanistico dei Fori Imperiali..., un vero spettacolo per gli occhi! Il percorso fotografico raccoglie 100 stupende foto selezionate dall’archivio Luce e 100 rotocalchi degli anni ’50, in un racconto a tratti privato dei volti più noti dell’epoca. Sophia Loren, Alberto Sordi, Virna Lisi, Silvia Koscina, Walter Chiari, Gina Lollobrigida, Totò (Principe De Curtis), Anna Magnani, Roberto Rossellini, Federico Fellini, Marcello Mastroianni ed ancora Ingrid Bergman, Dawn Addams, Maria Callas, Charlie Chaplin, Brigitte Bardot, Louis Armstrong, Anita Ekberg sono alcune delle strepitose celebrità che si possono vedere all’interno della mostra. La prima grande foto sulla quale non può non cadere l’attenzione è quella in cui è ritratta una raggiante Sophia Loren, che saluta un’infinità di gente alla partenza del 3º Rally del Cinema nel 1956, manifestazione motoristica nata nel ’53 ed organizzata dall’indimenticabile Ezio Radaelli che avrà un suo ruolo nella costruzione del divismo popolare, portando attori, attrici e registi a ricevere bagni di folla nelle tappe toccate tra Roma e la città del Festival della Canzone, Sanremo. Poi c’è l’intramontabile Brigitte Bardot in una conferenza al Grand Sotto, copertine dell’epoca. « Les années de la Dolce Vita » « La Dolce Vita » n’est pas seulement le titre d’un célèbre film de 1960, réalisé par Federico Fellini et qui a remporté la Palme d’or au 13º Festival de Cannes, mais c’est aussi un véritable style de vie, né à Rome dans les années 50 e 60. À partir de cette période on a le boom productif de Cinecittà, les vedettes arrivent d’outre mer et ils font démarrer le phénomène appelé « Hollywood sur le Tibre » parce que les plus grands réalisateurs américains choisissent l’Italie pour situer leurs œuvres. C’est la période de la vie mondaine et goliardique de l’après-guerre, via Veneto devient le cœur de ce meeting des étoiles, le rendez-vous des grands artistes, des riches et des grandes personnalités du cinéma. Cette belle roue dans le cœur de Rome se transforme dans un salon « bavardage intellectuel » à ciel ouvert, dans lequel on met en scène les excès des star, toujours prêtes à se faire remarquer pour augmenter leur renommée, grâce aux mille « paparazzi » de l’époque. Les vrais protagonistes de ce Golden Age made en Italy sont trois: le Majors, Fellini et les paparazzi. « Je n’habite pas à Cinecittà, j’y vis. Mes expériences, mes voyages, mes amitiés, commencent et finissent dans les théâtres de Cinecittà », le grand réalisateur du néoréalisme italien parle de sa ville d’adoption, la ville du nouveau cinéma, un « cinéma tricolore avec des étoiles et des raies» , où les « paparazzate » sont à l’ordre du jour. Les amours, les rêves, les potins, les vices et les scandales sont bien recomptés dans l’exposition photographique la Dolce Vita. Stars and Celebrities in the Italian Fifties, à Rome, Mercati di Traiano, jusqu’au 14 novembre. L’exposition, soignée par Marco Panella et promue par la Municipalité de Rome, est un récit par photos qui commence avec les noces de Linda Christian et Tyrone Power en 1949 à Rome. L’exposition se déroule en deux étages à l’intérieur d’un très beau complexe monumental lié au grandiose système des Fori Imperiali, un vrai spectacle pour les yeux ! Le parcours photographique regroupe 100 superbes photos sélectionnées de l’archive Luce et 100 magazines des années 50, dans un récit parfois privé des visages les plus connues de l’époque. Sophia Loren, Alberto Sordi, Virna Lisi, Silvia Koscina, Walter Chiari, Gina Lollobrigida, Totò (Prince De Curtis), Anna Magnani, Roberto Rossellini, Federico Fellini, Marcello Mastroianni et encore Ingrid Bergman, Dawn Addams, Maria Callas, Charlie Chaplin, Brigitte Bardot, Louis Armstrong, Anita Ekberg sont quelques-unes des célébrités qu’on peut voir à l’exposition. La première grande photo qu’on remarque tout de suite c’est celle de Sofia Loren, qui salue la foule au départ du 3º Rallye du Cinéma en 1956, une manifestation née en 53 et organisée par l’inoubliable Ezio Radaelli Roma 55 L’intervista 56 qui a eu un grand rôle dans la construction de la vedettisation populaire et qui a amené plusieurs acteurs, actrices et réalisateurs à prendre des bains de foule dans les étapes entre Rome et la ville du Festival de la Chanson, Sanremo. Ensuite il y a l’intemporelle Brigitte Bardot pendant une conférence au Grand Hôtel, Ava Gardner et Walter Chiari à un apéritif auprès de l’Atelier des sœurs Fontana, Ingrid Bergman et la normalité d’une grande actrice pendant qu’elle sort d’un supermarché de Rome, Anna Magnani encore au Grand Hôtel pour le Gala du Cinéma : ce sont des partie de vie mondaine et quotidienne des stars en Italie, des vraies pièces uniques. Très intéressantes sont aussi les couvertures des magazines, parmi lesquels il y a le premier article avec photo en couleur du 18 février 1954 ; la photo est de Silvana Mangano, très jeune et superbe dans le film « Mambo » . Un autre protagoniste de l’exposition c’est la Princesse de Monaco, Grace Kelly. Icône et musa de Alfred Hitchock, l’actrice américaine en 1955 reçoit l’Oscar comme meilleure actrice pour « Une Fille de la Province » de George Seaton, en 1956 elle épouse Ranier de Monaco et elle devient la vraie protagoniste des rêves des adolescentes, son habileté d’actrice et son élégance naturelle la rendent une diva, toujours sous les yeux de la presse mondiale. Ses photos avec son mari sont vraiment nombreuses, ou bien les couvertures en couleur des hebdomadaires les plus achetés en Italie. Curieuse la photo de Grace avec un joli chapeau et des lunettes à soleil qui, avec son mari Ranier III°, assiste à le concours hippique de Sienne toujours en 1957. La Settimana Incom, Epoca, Le Ore, L’Europeo, La Domenica del Corriere, Il lavoro Illustrato, bref, toutes les plus belles couvertures et les articles des anciens magazines offriront une agréable promenade dans la Dolce Vita, où vous pourrez respirer un air d’art, de vedettisme et une beauté, avec des bons souvenirs pour les moins jeunes. Sopra, alcune foto della Dolce Vita. Hotel, Ava Gardner e Walter Chiari ad un aperitivo presso l’Atelier delle già famose sorelle Fontana, Ingrid Bergman e la normalità di una grande attrice mentre esce da un magazzino della Standa di Roma, Anna Magnani ancora al Grand Hotel per il Galà del Cinema: questi sono alcuni ritratti di vita mondana e quotidiana delle star in Italia, dei veri pezzi unici. Interessanti anche le copertine dei rotocalchi, per non parlare del primo fototesto a colori del 18 febbraio del ’54 con la foto di una giovanissima e stupenda Silvana Mangano tratta dal film “Mambo”. Altra protagonista dell’esposizione è la Principessa di Monaco, Grace Kelly. Icona e musa di Alfred Hitchock l’attrice americana nel ‘55 riceve l’Oscar come migliore attrice per la “Ragazza di campagna” di George Seaton, nel ‘56 sposando Ranieri di Monaco, diverrà protagonista vera del sogno di generazioni di adolescenti e la sua bravura e la naturale eleganza ne faranno una diva sempre sotto gli occhi della stampa mondiale. Sono innumerevoli gli scatti che la ritraggono insieme al marito oppure le copertine a colori dei settimanali più comprati in Italia. Nel ‘57 il viaggio romano della coppia imperiale gli riserverà frotte di fans in delirio. Interessante anche la foto di Grace con cappellino ed occhiali da sole che, insieme al marito Ranieri III, assiste al concorso ippico di piazza di Siena sempre nel 1957. La Settimana Incom, Epoca, Le Ore, L’Europeo, La Domenica del Corriere, Il lavoro Illustrato, insomma le più belle copertine e gli articoli degli storici rotocalchi che non si ricordano più, regaleranno una piacevole passeggiata all’insegna della Dolce Vita, dove potrete respirare un’aria di arte, divismo e bellezza, con tanti ricordi che riaffioreranno tra i non più giovanissimi. Cristina Grifoni Roma L’intervista Il bilinguismo al tempo di Internet Il progetto “Mondoli” un portale web per bambini italiani in germania: intervista a Elisabetta Abbondanza un “premio al merito scolastico” selezionando alla fine di ogni anno gli scolari italiani che avevano ricevuto le pagelle migliori. Le nostre istituzioni diplomatiche accolsero la proposta e si diedero da fare per promuovere la selezione degli alunni migliori e organizzare la cerimonia di premiazione nelle sale dell’ambasciata. Da allora sono stati avviati numerosi altri progetti finalizzati allo scopo di migliorare la situazione scolastica dei nostri connazionali nelle scuole tedesche. Uno dei più interessanti si chiama “Mondoli”: si tratta di una piattaforma Internet per l’apprendimento dell’italiano. Basta cliccare sul link www. mondoli.it per trovare materiali didattici, favole, giochi, rubriche 58 L o scorso 24 giugno l’ambasciatore italiano a Berlino Michele Valensise, a nome del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha conferito un premio a cinque alunni che si sono particolarmente distinti «per il progresso del loro rendimento nella scuola tedesca». Ciascuno dei vincitori, individuati attraverso una procedura di selezione in cui si è tenuto conto dei risultati conseguiti nell’ultimo anno scolastico e dei progressi registrati rispetto all’anno precedente, ha ricevuto una medaglia del Presidente della Repubblica, una somma in denaro offerto dall’Uniteis (Unione Gelatieri Artigiani in Germania) e una copia del dizionario Devoto-Oli messa a disposizione dalla Società Dante Alighieri. L’iniziativa esiste da qualche anno. A suggerirla fu l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il quale, nel 2006, durante una visita ufficiale a Berlino, informato sulle enormi difficoltà incontrate dagli alunni italiani nelle scuole tedesche, lanciò l’ipotesi di istituire e consigli. I bambini dagli 8 anni in poi possono entrare in contatto con il mondo di Internet in modo protetto e sviluppare le proprie competenze in rete, valorizzando la risorsa del bilinguismo, giocando, ripassando vocaboli e materie scolastiche, e con la possibilità di approfondire diversi temi. L’ideatrice di “Mondoli” si chiama Elisabetta Abbondanza, un’italiana che vive de molti anni a Berlino, dove lavora come scrittrice, pubblicista, insegnante e ricercatrice nel campo della didattica interculturale. Le abbiamo rivolto qualche domanda sul progetto didattico da lei concepito e gestito. In cosa consiste il progetto “Mondoli” e a chi è diretto di preciso? “‘Mondoli’ è una sigla che sta per A cura di Gherardo Ugolini [email protected] Le bilinguisme au temps d’Internet In basso, la pagina iniziale di Mondoli. ‘Mondo delle lingue’. Si tratta di un portale bilingue che intende offrire con aggiornamenti mensili materiale didattico per diverse materie scolastiche, principalmente il tedesco, l’italiano, con particolare accento sulle tematiche dell’ambiente. Lo scopo è di dare un sostegno all’apprendimento e al perfezionamento del tedesco e dell’italiano ad allievi di origine italiana dalla seconda alla sesta classe.” Cos’altro si può trovare sul sito di “Mondoli”? “Ci sono anche due rubriche: una dedicata alla scrittura di favole e testi a tema, e un’altra dedicata ai disegni e alle foto dei bambini. Entrambe sono collegate a concorsi: i materiali spediti verranno valutati da una giuria online per essere poi inseriti nel sito. Non mancano poi i giochi didattici per il consolidamento della lingua e i consigli pratici sull’uso protetto di Internet per i giovani”. In che misura Internet può essere utile per l’educazione bilingue e l’integrazione di bambini stranieri? “Internet è oggi un medium largamente diffuso e usato da larghe fasce della popolazione italiana anche all’estero. I giovani lo usano in misura crescente per comunicare tra loro, partecipare a chats e forum, informarsi, giocare. Penso che di Internet si possa fare un uso didatticamente mirato all’insegnamento delle lingue, e che sia inoltre possibile creare con Internet un punto d’incontro per i ragazzi italiani che vivono in luoghi diversi della Germania. Realizzando una comunità virtuale bilingue si potrebbero offrire velocemente vari servizi informativi e competenze. Così si favorisce l’integrazione che si realizza quando, partendo da una sicurezza di base, il migrante riesce a comunicare nella seconda lingua, si ambienta, si trova a suo agio a scuola e nel campo del lavoro”. Come vengono elaborati e selezionati i materiali didattici? “I materiali didattici nascono dalla collaborazione con insegnanti italiane e tedesche che insegnano nella scuola elementare di Berlino SESB Finow-Schule e che hanno accumulato già molta esperienza con il bilinguismo e l’insegnamento di tedesco e italiano”. I genitori sono coinvolti nella gestione del progetto? “‘Mondoli’ ha una rubrica dedicata a genitori e insegnanti. Tale rubrica offre agli adulti la possibilità di partecipare in modo attivo al nostro progetto, narrando le loro esperienze, chiedendo e offrendo consigli. Aggiornere- Le 24 juin dernier l’ambassadeur italien à Berlin Michele Valensise, au nom du Président de la République Giorgio Napolitano, a remis un prix à cinq élèves qui se sont particulièrement distingués « pour leur progrès dans l’école allemande ». Tous les vainqueurs, déterminés à travers une procédure de sélection qui a tenu compte des résultats atteints pendant l’année scolaire et des progrès enregistrés par rapport à l’année précédente, ont reçu une médaille du Président de la République, une somme en argent offert par l’Uniteis (Union Gelatieri Artisanaux en Allemagne) et une copie du dictionnaire Devoto-Oli mise à disposition par la Société Dante Alighieri. L’initiative existe depuis quelques années, suite à une idée du président de la République de l’époque Carlo Azeglio Ciampi qui, en 2006, pendant une visite officielle à Berlin, informée des énormes difficultés rencontrées par les élèves italiens dans les écoles allemandes, lança l’hypothèse d’instituer un « prix du mérite scolaire ». Nos institutions diplomatiques accueillirent la proposition et elles travaillent pour la promotion de cette idée et pour l’organisation de la cérémonie de remise des prix auprès de l’ambassade. Depuis ce moment-là on a mené d’autres projets conçus pour améliorer la situation scolaire de nos compatriotes dans les écoles allemandes. Un des plus intéressants s’appelle « Mondoli » : il s’agit d’une plate-forme Internet pour l’apprentissage de l’italien. Il suffit de cliquer sur le link : www. mondoli.it pour trouver des matériels didactiques, des fables, des jeux, des conseils. Les enfants à partir de 8 ans peuvent se rapprocher à Internet de façon protégée. La mère de « Mondoli » s’appelle Elisabetta Abbondanza, une italienne qui vit depuis longtemps à Berlin, où elle travaille en tant que écrivaine, publiciste, professeur et chercheur dans le domaine de la didactique interculturelle. Nous lui avons posé quelques questions sur le projet didactique qu’elle a conçu et géré. En quoi consiste le projet « Mondoli » et à qui s’adresse-t-il ? « Mondoli est un sigle qui est pour « Monde des langues ». Il s’agit d’un portale bilingue qui offre, avec des mises à jour mensuelles, du matériel didactique pour toutes les matières scolaires, surtout l’allemand, l’italien, avec une grande attention aux thématiques liées à l’environnement. Le but est celui de donner un soutien à l’apprentissage et au perfectionnement de l’allemand et de l’italien à des élèves d’origine italienne de la deuxième à la sixième classe». Qu’est-ce qu’on peut trouver d’autre sur le site de « Mondoli » ? «Il y a aussi deux rubriques: une consacrée à l’écriture de fables et de textes et l’autre consacrée aux dessins et aux photos des enfants. Toutes les deux sont liées à des concours: tout le matériel expédié sera évalués par un jury online pour être ensuite insérés dans le site. Il y a aussi des jeux didactiques pour la consolidation de la langue et des conseils pratiques sur l’emploie protégé d’Internet pour les Berlino 59 60 jeunes». Comment Internet peut être utile pour l’éducation bilingue et l’intégration des enfants étrangers? «Internet est aujourd’hui un medium très répandu et employé par beaucoup d’italiens, même à l’étranger. Les jeunes l’emploient de plus en plus pour communiquer entre eux, pour participer à des discussions et à des forums, pour s’informer, pour jouer. Je pense qu’internet peut être employée didactiquement pour l’enseignement des langues, et qu’on peut créer avec Internet un point de rencontre pour les jeunes italiens qui vivent en lieux différents de l’Allemagne. Avec une communauté virtuelle de bilingues on pourra offrir rapidement des services d’information et des compétences. Ainsi on favorise l’intégration qui se réalise quand l’émigrant arrive à communiquer dans la deuxième langue et il est à son aise à l’école et au travail». Comment sont-ils élaborés et sélectionnés les matériels didactiques ? «Les matériels didactiques naissent de la collaboration avec des professeurs italiens et allemands qui travaillent dans l’école élémentaire de Berlin SESB Finow-Schule et qu’ils ont cumulé déjà beaucoup d’expérience avec le bilinguisme et l’enseignement de l’allemand et de l’italien». Les parents sont-ils impliqués dans la gestion du projet? «Mondoli a une rubrique dédiée aux parents et aux professeurs. Cette rubrique offre aux adultes la possibilité de participer de façon active à nôtre projet, en racontant leurs expériences, en demandant et en offrant des conseils. Nous mettons a jour la rubriques avec des adresses utiles pour trouver des Écoles bilingues ou des Cours de langue et culture italienne, les adresses des associations culturelles Italien-allemandes et tout ce qui peut être utiles pour une insertion de plus en plus satisfaisante et riche de perspectives scolaires et culturelles pour les italiens et leurs enfants en Allemagne». Comment ce projet se finance-t-il? «Pour le 2010 le projet est financé au 50% par le Ministère Fédéral pour la culture et par le Ministère fédéral pour la Famille. Il y a aussi une contribution du Comites Berlin-Brandeburgo. Le projet est de toute façon amplement autofinancé». Comment évaluez-vous la situation de l’intégration des enfants italiens dans le système scolaire allemand d’aujourd’hui ? «Je pense qu’on peut parler de pas en avant de la part des enfants des familles italiennes qui s’engagent activement pour une majeure intégration, ils apprennent l’allemand eux mêmes et ils cherchent pour leurs enfants des situations scolaires bilingues. Malgré les coupes aux financements des écoles de part de quelque Länder allemands, qui ont évidemment une influence négative sur le rendement de nos enfants, j’ai enregistré une prédisposition positive et une sympathie déclarée de la population et des media envers les italiens. C’est évident que si on n’a pas d’écoles bilingues, l’apprentissage des deux langues retombe presque entièrement sur les épaules des parents». Sotto, le medaglie della Presidenza della Repubblica date in premio ai migliori scolari. mo la rubrica di indirizzi utili a genitori e insegnanti per trovare Scuole bilingui o Corsi di lingua e cultura italiana nelle loro vicinanze, indirizzi di associazioni culturali italo-tedesche e tutto quanto possa essere utile ad un ambientamento sempre più soddisfacente e ricco di prospettive scolastiche e culturali per gli italiani e i loro figli in Germania”. Come si finanzia il progetto? “Per il 2010 il progetto è finanziato al 50% dal Ministero Federale per la cultura e dal Ministero federale per la Famiglia. Contribuisce anche il Comites Berlino-Brandeburgo. Per una buona parte il progetto è comunque autofinanziato”. Come valuta la situazione dell’integrazione dei bambini italiani nel sistema scolastico tedesco di oggi? Ci sono stati passi avanti o siamo In basso, l’Ambasciatore con tutti i premiati. fermi? “Ritengo che si possa parlare di passi avanti da parte dei bambini di famiglie italiane che si impegnano attivamente per una maggiore integrazione, imparano il tedesco loro stessi e cercano per i figli situazioni scolastiche bilingui. Nonostante i tagli ai finanziamenti delle scuole da parte di alcuni Länder tedeschi, che ovviamente hanno influenza negativa anche sul rendimento dei nostri figli, ho registrato una predisposizione positiva e dichiarata simpatia da parte della popolazione e dei media nei confronti degli italiani, che non va sottovalutata. Ovviamente, quando mancano scuole bilingui, l’impegno dell’apprendimento delle due lingue ricade quasi interamente sulle spalle dei genitori”. Gherardo UGOLINI Berlino Il Grand Hotel del Mare è l’indirizzo più prestigioso per il vostro soggiorno nella Riviera dei Fiori. 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Dal dizionario “Mistero Buffo: spettacolo grottesco”. E ancora: “E’ il popolo che ha inventato il Mistero Buffo”. Dai primi secoli dopo Cristo il popolo si divertiva, e non era solo un divertimento animare e recita- re gli spettacoli del tipo “ironico - grottesco” perché per il popolo del teatro, specialmente di quello grottesco, è sempre stato il mezzo di espressione per eccellenza, un mezzo di comunicazione, di provocazione, di agitazione. Il teatro era il telegiornale, drammatizzato dal popolo…” Queste sono parole del premio Nobel italiano Dario Fo, da quest’anno alla Comedie Française di Parigi proprio con Il Mistero Buffo, l’opera alla quale la Compagnie du Mystère Bouffe deve il suo nome nonché l’ispirazione. Poiché le opere di Dario Fo sfruttano i canoni della commedia dell’arte, secondo i quali la figura dell’autore-attore sopperisce anche alle altre funzioni, (non solo la produzione, ma anche la scenografia e i costumi). Dal 1979 la Compagnie di Mystère Bouffe costruisce la sua specificità sulla pluridisciplinarietà delle arti in un ambito dove la cultura è continuamente frammentata dall’eccessiva compartimentazione dei generi artistici. Il suo lavoro sull’interattività tra le arti è più che un tentativo di sperimentazione, un desiderio di trovare lo slan- Nella pagina a lato, La Comédie Française interpreta il “Mistero Buffo” di Dario Fo. In basso, Dario Fo. cio spontaneo e umano dell’espressione artistica. In origine l’arte era la concomitanza di tutti i mezzi di espressione ed è questo processo originale di creazione artistica che la compagnia vuole rinnovare, semplicemente perché è sempre stato nel comportamento naturale dell’uomo di far coesistere tutti i mezzi di cui dispone per comunicare. Da questo deriva la ricchezza della Compagnia, il suo carattere cosmopolita e il suo senso per le relazioni umane. La Compagnie du Mystère Bouffe è composta da artisti, mimi, comici, musicisti, scenografi e ballerini che vengono da ambienti diversi e che sono riuniti negli spettacoli, oppure si scambiano le loro conoscenze, la loro cultura e il loro linguaggio. Le sue creazioni sono sempre state concepite con l’idea di una globalità, quella delle espressioni messe in opera e quella del pubblico al quale si rivolge, con tutte le sue divergenze culturali, etniche e sociali. Nel corso degli spettacoli in quasi 80 città della Francia e dell’organizzazione di più di 100 eventi, ha saputo toccare un pubblico molto ampio (adulti, bambini, adolescenti, insegnanti, giovani in difficoltà, animatori, personale dell’azione culturale, immigrati, terza età, minorati, carcerati, ecc.) che si inserisce in un’azione di rivalu- TEATRO A cura di Silvana Rivella [email protected] tazione della pratica collettiva dell’arte sul palco e sulla strada. Essa ha saputo coinvolgere le popolazioni ed il pubblico dilettante con risultati professionali. La Compagnia è anche organizzatrice di Tréteaux Nomades - festival itinerante delle Arènes de Montmartre - dal 1999 a Parigi ed in Seine St Denis. In legame perpetuo con le sue attività di creazione e di diffusione, con l’aiuto dei ministeri della cultura, degli affari internazionali, dell’istruzione nazionale e della giustizia, della gioventù e dello sport e delle Mission Ville -, sviluppa seminari di pratiche artistiche e crea numerosi incontri tra le popolazioni, il pubblico dilettante e gli artisti nelle discipline seguenti: Teatro - Commedia dell’arte - maschere - percussioni – canto corale - canto gospel – balli antichi - danza hip hop - Capoeira - danza orientale - mimo - scherma teatrale - Steel Drums - strutture carnevalesche - costumi e regia di spettacoli. Dallo stile della Compagnie deriva necessariamente una certa concezione del teatro. In particolare si identifica con la Commedia dell’Arte; paragonabile alle tradizioni orientali del teatro Nô e del Kathakali, è dall’essenza di queste universalità che Le Mystère Bouffe prende la sua energia. La sua ambizione è molto più di un semplice lavoro di memoria e di conservazione, punta al ritorno di questa tradizione alla sua dimensione iniziale. Pluridisciplinare (mimo, canto, musica, combattimenti, improvvisazione, maschere), quest’espressione teatrale è una vera arte viva e popolare poiché concepisce il ruolo dell’attore come un’interprete sensibile della realtà umana, critico attento ai contrasti sociali Proprio come avviene in Dario Fo con il suo celebre “Il Mistero Buffo”, l’opera più rappresentativa del maestro della letteratura italiana che egli porta avanti da più di La compagnie du Mystere Bouffe et Dario Fo Mystère était le mot que l’on utilisait déjà au IIème et IIIème siècle ap. J.C. pour désigner un spectacle, une représentation sacrée. Aujourd’hui encore, pendant la messe, on peut entendre l’officiant dire : “dans le premier mystère glorieux... dans le second mystère..” et ainsi de suite. Mystère veut donc dire : représentation sacrée. Depuis le dictionnaire : “Mystère Bouffe : spectacle grotesque.” Et encore : “Celui qui a inventé le Mystère Bouffe, c’est le peuple”. Dès les premiers siècles ap. J.C. le peuple s’amusait ; et ce n’était pas seulement un amusement à animer et à jouer des spectacles de type “ironique-grotesque” parce que pour le peuple le théâtre, et spécialement le théâtre grotesque, a toujours été le moyen d’expression par excellence, un moyen de communication, de provocation et d’agitation. Le théâtre était alors “le journal parlé”, “dramatisé du peuple.» Ce sont les mots du Nobel italien pour la littérature Dario Fo, cette année à la Comédie Française de paris avec son « Il Mistero Buffo », l’œuvre de laquelle la Compagnie du Mystère Bouffe prend son nom. Les pièces de Dario Fo utilisent les règles de la Comédie de l’art, selon lesquelles l’auteur-acteur est aussi producteur, metteur en scène, costumier. Depuis 1979 la Compagnie du Mystère Bouffe construit sa spécificité sur une pluridisciplinarité des arts face à la culture d’une société sans cesse morcelée par le cloisonnement des genres artistiques. Son travail sur l’interactivité entre les arts est donc bien moins la volonté d’une démarche expérimentale que le désir de retrouver l’élan spontané et humain de l’expression artistique. Aux origines, l’art était la concomitance de toutes les expressions et c’est avec ce processus originel de création artistique qu’elle tente de renouer, tout simplement parce qu’il a toujours été inhérent au comportement naturel de l’homme de faire coexister tous les moyens dont il dispose pour s’exprimer. De là vient la richesse de la Compagnie, son caractère cosmopolite et son sens des relations humaines. La Compagnie du Mystère Bouffe est composée d’artistes (mimes, comédiens, musiciens, metteurs en scène, danseurs, plasticiens, etc.) venus d’horizons divers et réunis dans des spectacles où s’échangent leur savoir-faire, leur culture et leur langage. Ses créations ont toujours été conçues avec l’idée d’une globalité, celle des expressions qu’elles mettent en œuvre et celle des publics auxquels elles s’adressent, dans leurs diversités culturelles, ethniques et sociales. Lors de résidences dans près de 80 villes de France et l’organisation de plus de 100 événements, elle a su toucher un public très large ( adultes, enfants, adolescents, enseignants, jeunes en difficulté, animateurs, personnels de l’action culturelle, émergences et semi-professionnels, population issue de l’immigration, 3ème âge, handicapés, milieu carcéral, personnel en entreprise) s’inscrivant dans une démarche de revalorisation de la pratique collective de l’art de la scène et de la rue, elle a su impliquer les populations et le public amateur dans des Parigi 63 A destra, un mimo della Compagnie du Mystère Bouffe. 64 créations professionnelles. Elle est également organisatrice de Tréteaux Nomades – Festival Itinérant des Arènes de Montmartre - depuis 1999 à Paris et en Seine St Denis. En perpétuel lien avec ses activités de création et de diffusion, - avec l’aide des Ministères de la culture, des Affaires Internationales, de l’Education Nationale et de la Justice, de Jeunesse et Sport et des Missions Ville -, elle développe des ateliers de pratiques artistiques et crée de nombreuses rencontres entre les populations, le public amateur et les artistes dans les disciplines suivantes : Théâtre - Commedia dell’arte – Masques - Percussions - Chant choral Chant gospel - Danses anciennes - Danse hip hop – Capoeira - Danse orientale – Pantomime - Escrime théâtrale - Steel Drums - Structures carnavalesques - Costumes et Régie de spectacles. De la démarche de la Compagnie découle nécessairement une certaine conception du théâtre. Elle s’est incarnée dans l’art de la Commedia dell’arte ; comparable aux traditions orientales du théâtre No et du Kathakali, c’est de l’essence de cette universalité que Le Mystère Bouffe tire son énergie. Son ambition est bien plus qu’un simple travail de mémoire et de conservation, il vise la restitution de cette tradition dans sa dimension initiale. Pluridisciplinaire (pantomime, chant, musique, combats, improvisation, masques), cette expression théâtrale est un véritable art vivant et populaire puisqu’elle conçoit le rôle de l’acteur comme un interprète sensible de la réalité humaine, critique attentif des contrastes sociaux. Exactement comme dans le célèbre « Il Mistero Buffo » de Dario Fo, la pièce la plus significative de l’artiste, mise en scène depuis plus de quarantecinq ans, avec une recherche perpétuelle de matériels nouveaux pour les différentes versions. Cet année, dans le cadre de l’11ème Festival des Arènes de Montmartre qui a eu lieu du 16 au 22 août, la grande Comédie Française a décidé d’en mettre en scène deux versions, l’histoire à la base est la même, mais les contenus sont différents. Le texte de Mistero Buffo a été traduit par Ginette Herry, Claude Perrus, Agnès Gauthier, Valeria Tasca, les traducteurs de la Comédie qui parfois on eu des difficultés à cause des parties écrite en Gramelot une langue qui assemble des sons, des onomatopées, des mots sans une signification définie, mais qui imitent l’intonation du langage auquel on se réfère. Un exemple de gramelot est le discours de Hinkel qui parle à la foule dans le film « le Dictateur » de Charlie Chaplin, 1941. « C’est la langue – Fo explique lors de la conférence de presse- que les acteurs italiens émigrés en France en 1500 utilisaient lorsque le reine leur interdit de parler français. Avec cette astuce les spectateurs pouvaient comprendre le sens de la pièce, mais la reine leur interdit de parler du tout, c’est là qui les acteurs devinrent des mimes. » Sotto, nei panni di Adenoid Hinkel, Chaplin fece mirabilmente uso di un incomprensibile linguaggio gramelot. quarantacinque anni con ricerche di materiale per le varie versioni che negli anni sono nate, tanto che anni fa a Roma ha recitato per cinque sere di seguito ben cinque versioni totalmente diverse dello stesso spettacolo. Quest’anno, nell’ambito dell’undicesimo Festival delle Arene di Montmartre che ha avuto luogo dal 16 al 22 agosto, la celeberrima Comédie Française ha deciso di metterne in scena due versioni, diverse nel contenuto ma non nella storia. Il testo di Mistero Buffo è stato tradotto da Ginette Herry, Claude Perrus, Agnès Gauthier, Valeria Tasca; una serie di traduttori della Comédie che a volte si sono trovati in difficoltà di fronte ad un testo in parte in italiano e in parte in Gramelot, un linguaggio che mette insieme suoni, onomatopee, parole e fonemi privi di significato, che imitano la cadenza e l’intonazione della lingua presa ad esempio. Un celebre esempio di Gramelot è il discorso di Hinkel che parla alla folla nel film Il Grande Dittatore (1941). “Questo è il linguaggio – ha spiegato Dario Fo durante la conferenza stampa – che gli attori italiani espatriati in Francia nel 1500 usavano quando la regina impedì loro di parlare in francese; con questo stratagemma il pubblico capiva quello che prima non poteva capire; allora la regina impose loro addirittura di non parlare e fu così che nacquero i mimi”. Silvana RIVELLA Historique du Festival Cronistoria del Festival delle Arenes de Montmartre La «Compagnie du Mystère Bouffe» era in ricerca costante di spazi pubblici aperti sulla vita della città quando, nel 1997 scoprì le Arènes de Montmartre, perfette per il tipo di arte che la compagnia pratica, cioè la “Commedia dell’Arte”; sia per la qualità architetturale, sia per la l’importanza storica delle Arene. Nel luglio 1998 viene organizzato un primo evento “La Commedia à Paris”, subito adorato dal pubblico. Il primo festival delle Arènes de Montmartre ebbe luogo durante l’estate del 1999 e il secondo nel settembre del 2001, entrambi ebbero un grande successo popolare. La qualità degli spettacoli proposti, che sfruttano una forma teatrale adatta al luogo ed al pubblico, come pure l’interesse suscitato presso la stampa ci incoraggia a proseguire quest’iniziativa. Il giardino delle Arènes diventa allora un nuovo teatro all’aria aperta, situato nel cuore di Parigi, che permette di riunire un pubblico di residenti, di turisti e di amatori della Commedia che iniziano a conoscere questo luogo. Il terzo festival delle Arènes de Montmartre 2002 sfruttò altri siti, sempre nella capitale, e raccolse più di 6000 persone durante i diciotto giorni del festival. Il lavoro intrapreso negli arrondissement durante tutto l’anno con il sostegno della Mission Ville della prefettura di Parigi, sotto forma di seminari di “commedia”, e di feste di quartiere, coinvolse in quest’avventura un pubblico nuovo, più popolare e di solito meno “consumatore” di spettacoli. Nel 2003 e 2004, Tréteaux Nomades, quarto e quinto festival ambulante delle Arènes de Montmartre, si sono orientati verso il coinvolgimento di compagnie professionali venute da tutta l’Europa, grazie anche al progetto “Europa in Maschera”. Nei due anni quasi dodicimila spettatori hanno potuto applaudire truppe italiane, belghe, spagnole o anglosassoni, tutto questo nonostante 16 giorni di pioggia e molti annullamenti. Sempre alla ricerca di location pertinenti che possano arricchirlo, il festival ha fatto scoprire anno dopo anno dei luoghi sconosciuti del patrimonio culturale e storico della capitale al suo pubblico come le Arènes de Lutèce (quinta edizione), l’Espace Beaujon (ottava), la Corte dell’Hôtel de Lauzun (quarta), le Corti dei Municipi del nono e secondo arrondissement, l’Espace Goumen Bis (ventesima), e ancora la Corte del Conservatorio Hector Berlioz (decima). Dal 2005, si preoccupa anche di aumentare la circolazione del pubblico tra Parigi e la vicina periferia, in particolare in Seine St Denis (93), dove sono stati utilizzati luoghi come il Théâtre de la Belle Etoile (La Plaine St Denis), La Salle Prévert e La Salle de la Terrasse (Le Pré Saint Gervais), o il Théâtre des Loges (Pantin). Da oltre 10 anni, la manifestazione ha dunque saputo acquisire una notorietà non soltanto a livello del numero di zone interessate ma anche a livello del pubblico, dei professionisti e dei mass media. Il festival ambulante delle Arènes de Montmartre è oggi identificato come l’appuntamento teatrale inevitabile dell’estate parigina. http://www.mysterebouffe.com/ Chiara TRUSSONI La «Compagnie du Mystère Bouffe» était en constante recherche d’espaces publics ouverts sur la vie de la cité lorsque, en 1997, la rencontre avec les Arènes de Montmartre entra en résonance avec l’art que la Compagnie pratique, la «Commedia dell’Arte», tant par leur qualité architecturale, que par leur importance historique. En juillet 1998, un premier événement «La Commedia à Paris» est organisé et plébiscité par le public. Le 1er Festival des Arènes de Montmartre qui eut lieu pendant l’été 1999 et, en septembre 2001, le 2ème Festival, connaissent un grand succès populaire. La qualité des spectacles proposés, utilisant une forme théâtrale totalement adaptée au lieu et au public, ainsi que l’intérêt suscité auprès de la presse nous encouragent à poursuivre cette initiative. Le jardin des Arènes devient alors un nouveau théâtre de plein air, situé en plein Paris, permettant de réunir un public de riverains, de touristes et d’amateurs de Commedia qui commencent à reconnaître ce lieu. Le 3ème Festival des Arènes de Montmartre 2002 rencontra d’autres lieux de la Capitale, rassemblant plus de 6000 personnes sur dix huit jours de Festival. Le travail entrepris dans les arrondissements toute l’année avec le soutien de la Mission Ville de la Préfecture de Paris, sous forme d’ateliers de « commedia », et de participation à des fêtes de quartier, « embarque » dans cette aventure un public nouveau, plus populaire et habituellement peu « consommateur »» de spectacles. En 2003 et 2004, Tréteaux Nomades, les 4ème et 5ème Festival Itinérant des Arènes de Montmartre, se sont orientés vers la programmation de compagnies professionnelles venues des quatre coins de l’Europe, notamment dans le cadre du projet «Europa in Maschera». Ainsi, près de douze mille spectateurs (sur les deux années) ont pu applaudir des troupes Italiennes, Belges, Espagnoles ou anglo-saxonnes et ce malgré 16 jours de pluie et plusieurs annulations (5ème édition). Toujours à la recherche de lieux pertinents pouvant intégrer sa programmation, le Festival a fait découvrir au fil des ans des endroits insolites du patrimoine culturel et historique de la capitale à son public tel que les Arènes de Lutèce (5ème), l’Espace Beaujon (8ème), la Cour de l’Hôtel de Lauzun (4ème), Les Cours des Mairies du 9ème et 2ème arrondissement, l’Espace Goumen Bis (20ème), ou encore la Cour du Conservatoire Hector Berlioz (10ème). Depuis 2005, il s’attache également à accroître la circulation des publics entre Paris Intra Muros et la proche périphérie, notamment en Seine St Denis (93), où il a investi des lieux tels que le Théâtre de la Belle Etoile (La Plaine St Denis), La Salle Prévert et La Salle de la Terrasse (Le Pré Saint Gervais), ou le Théâtre des Loges (Pantin). Depuis plus de 10 ans, la manifestation a donc su acquérir une notoriété non seulement au niveau du nombre d’arrondissements concernés mais également au niveau du public, des professionnels et des médias. Le Festival Itinérant des Arènes de Montmartre est aujourd’hui identifié comme le rendez-vous théâtral incontournable de l’été parisien. Parigi 65 L’intervista 66 Al Dukes Hotel per l’immortale Martini “Shaken, not stirred” come James Bond, il celebre agente segreto 007 A cura di Claudio ZENI [email protected] Nella pagina a lato, l’esterno del Dukes Hotel di Londra. Sotto, il barman Alessandro Palazzi. «Shaken, not stirred», vale a dire ‘shakerato, non mescolato’, ripete nei suoi film James Bond, il celebre 007 ‘al servizio di Sua Maestà’ nel chiedere il suo consueto Martini Cocktail. Un drink reso immortale dallo scrittore Ian Fleming che nel redigere le avventure del suo agente segreto sorseggiava il suo Martini a Londra nel suggestivo e very british bar dell’Hotel Dukes di St. James’s Place, ancora oggi vero tempio del vermouth italiano e meta di vip. Personalità che qui si fermano per assaggiare i cocktail professionalmente preparati dal carismatico Alessandro Palazzi da Sinigaglia, assistito da Alessandro Boggio dell’isola d’Elba, dal marchigiano Enrico Chiappini e dal Au Dukes Hôtel pour l’immortale Martini « Shaken, not stirred » comme James Bond, le célèbre espion 007 pugliese Maurizio Schiavone. Meglio shakerato o mescolato? Alessandro Palazzi non ha dubbi e precisa: “Né l’uno né l’altro, si rischia di rovinarlo annacquandolo col ghiaccio. Noi lo versiamo direttamente in un bicchiere a meno 15 gradi. Gin, oppure vodka; tre o quattro gocce di Martini e una scorza di limone fatto venire dall’Italia, se possibile da Sorrento. Un Martini è molto facile da preparare ma come tutte le cose semplici è anche facile da sbagliare”. Non desta nessuna sorpresa che la celebre bevanda italiana abbia ispirato Fleming, visti anche i suoi precedenti storici quando alla conferenza di Teheran, nel 1943, il presidente Franklin Delano Roosevelt, offrendo un Martini a Stalin, gli chiese se era di suo gradimento. Il dittatore sovietico rispose: “Va bene, ma fa sentire freddo nello stomaco” o quando nel 1961 Nikita Krusciov, durante un incontro con John Kennedy a Vienna, osservò: «È l’arma più potente degli Stati Uniti». Sorseggiare un Martini, comodamente seduti nelle poltrone del bar del Dukes Hotel è un’emozione unica e irripetibile, perché l’albergo racchiude in sé un pezzo di storia londinese. “La piazza di St James fu disegnata nel 1532 quando il re Enrico VIII comprò un convento in cima alla collina - dice Stella Depietri duty manager del Dukes Hotel - in questa piazza egli costruì il palazzo di St. James come rifugio dalle chiacchiere che aleggiavano nella corte, ma anche per incontrare qui Anna Bolena, che sarebbe diventata più tardi la sua seconda moglie”. In questo palazzo nacque re Giorgio IV, vi morì Bloody Mary, visse re Carlo prigioniero prima della sua esecuzione e i monarchi inglesi erano proclamati re o regine dal suo balcone fino alla metà del XIX secolo quando la regina Vittoria « Shaken, not stirred » (c’est-àdire mélangée au shaker, pas à la cuillère), James Bond, le célèbre 007 « au service secret de Sa Majesté » répète dans ses films lorsqu’il commande son vodka-Martini. Un cocktail rendu immortel par l’écrivain Ian Fleming qui écrivait les aventures de son espion pendant qu’il buvait son Martini à Londres dans le suggestif et very british bar de l’Hôtel Dukes en St. James’s Place, encore aujourd’hui vrai temple du vermouth italien. Beaucoup de personnalité s’arrêtent ici pour goûter des cocktails préparés par le charismatique Alessandro Palazzi de Sinigaglia, assisté par Alessandro Boggio de l’île d’Elbe, par Enrico Chiappini des marches et par Maurizio Schiavone des Pouilles. Mieux mélangée au shaker, ou à la cuillère? Alexandre Palais n’a pas de doutes: « Ni l’un ni l’autre, on risque de le ruiner avec la glace. Nous le servons directement dans un verre à moins de15 degrés. Gin, ou vodka ; trois ou quatre goutes de Martini et un zeste de citron qui vient d’Italie, de Sorrento. Il est très facile de préparer un Martini, mais comme toutes les choses simples il est même facile de se tromper ». Pas de surprise donc si la célèbre boisson italienne a inspiré Fleming, vu ses précédents : pendant la conférence de Téhéran, en 1943, le président Franklin Delano Londra 67 L’intervista 68 Roosevelt offrit un Martini à Stalin et il lui demanda s’il l’aimait. Le dictateur soviétique répondit : « Ca va, mais c’est froid dans l’estomac » ou en 1961, lorsque Nikita Krusciov, pendant une rencontre avec John Kennedy à Vienne, observa : « c’est l’arme la plus puissante des Etats Unis ». Boire des Martinis, assis dans les fauteuils du bar du Dukes Hôtel c’est une émotion unique, parce que l’auberge représente un morceau d’histoire de Londres. « La place de St James fut projeté en 1532 lorsque roi Henry VIII acheta un couvent au sommet de la colline - dit Stella Depietri duty manager du Dukes Hôtel - dans cette place il fit construire le palais de St. James pour se mettre à l’abri du bavardage de la cour, mais aussi pour rencontrer Anne Boleyn, qui deviendra plus tard sa deuxième femme ». Dans ce palais roi George IV naquit, Bloody Mary mourut, Charles vécut prisonnier avant son exécution et les monarques anglais étaient couronnés roi ou reines de son balcon jusqu’à la moitié du XIX siècle quand reine Victoire transféra sa demeure à Buckingham Palace. « Pendant les cinq années de règne de roi Charles - Debrah Dhugga general manager du Dukes Hôtel continue- la place de St. James devint la destination de l’élégance et autour d’elle apparurent des accueillants cafés, qu’on peut aujourd’hui considérer les ancêtres des `Gentleman’ s Clubs’. Dont il en existent encore trois». Il est documenté, en effet, que pendant cette période les cours autour du Dukes Hôtel furent louées à Barbara Villiers, la duchesse de Cleveland, une des amants du roi, avec laquelle il eut trois enfants: les ducs de Cleveland, de Grafton et de Northumberland. Après la morte du roi, les « courtyards » furent détruites en 1885 et remplacés avec la construction des « London Chambres » pour les enfants de l’aristocratie jusqu’à la création en 1908 du Dukes Hôtel. Dans le passé, ces maisons reçurent au fils des années des écrivains, des musiciens, des banquiers et des politiciens: Lord Byron, Oscar Wilde, Chopin, Sir Edward Elgar. Avec l’histoire des Martinis « shaken, not stirred » de l’espion des services secrets 007, ceux derniers ne sont que quelques des nombreuses raisons pour un séjour au Dukes Hôtels, lieu idéal pour découvrir la douceur d’un séjour romantique dans le cœur de Londres, tout prés de Piccadilly, de Bond Street, de Buckingham Palace. Un séjour loin de « la foule », pour redécouvrir le plaisir d’être ensemble, où l’amour pour la simplicité rencontre le goûte pour le beau, avec l’aide d’une restructuration fidèle qui nous rende toute l’ancienne splendeur du bâtiment. Le petit hall est le centre de la résidence dont tous les locaux communs et les chambres se détachent, avec des décorations et des tonalités, qui même si différents entre eux, ils sont unies par l’élégance et d’un grand sens d’intimité. Des meubles d’époque, des tissus précieux fabriquées au métier, fer forgé travaillés par des vrais artisans, des salles de bains avec des marbres et des miroirs avec des cadres précieux et des systèmes d’éclairage moderne qui créent des effets suggestifs. Une autre expérience à faire au Dukes Hôtel c’est le dîner dans le petit restaurant, où on propose une cuisine exclusivement british. Sotto, un particolare dell’interno dell’albergo. banchieri e politici: Lord Byron, Oscar Wilde, Chopin, Sir Edward Elgar. Unitamente alla storia del Martini ‘shakerato non mescolato’ dell’agente segreto 007 questi sono alcuni dei tanti motivi per un soggiorno al Dukes Hotel, luogo ideale per scoprire la dolcezza di un soggiorno romantico nel cuore di Londra, a due passi da Piccadilly, Bond Street, Buckingham Palace. Un soggiorno ‘via dalla pazza folla’ per riscoprire il piacere di stare insieme, dove l’amore per la semplicità incontra il gusto del bello, complice di una ristrutturazione fedele che riporta in luce tutto l’antico splendore. La piccola hall è il fulcro della residenza da cui si dipanano gli ambienti comuni e le camere da letto (deluxe e le splendide suite) con arredi e tonalità, che se pur diversi sono accomunate da raffinatezza, eleganza ed trasferì la sua dimora a Buckingham Palace. “Durante i cinque anni di regno di re Carlo - continua Debrah Dhugga general manager del Dukes Hotel - la piazza di St. James divenne la meta dell’eleganza ed intorno ad essa aprirono accoglienti caffè, che si possono oggi considerare gli antenati dei ‘Gentleman’s Club’. Non a caso tre di essi sono ancora esistenti”. E’ documentato, infatti, che durante questo periodo le corti intorno al Dukes Hotel furono affittate a Barbara Villiers, la duchessa di Cleveland, una delle amanti del re, al quale dette tre figli: i duchi di Cleveland, Grafton e Northumberland.Dopo la morte del re, le ‘courtyard’ furono demolite nel 1885 e rimpiazzate con la costruzione delle ‘London Chambres’ per i figli dell’aristocrazia fino alla nascita nel 1908 del Dukes Hotel. Nel passato, queste case ospitarono per molti anni scrittori, musicisti, un grande senso di intimità. Mobili d’epoca, tessuti e trame preziose fabbricate al telaio, ferri battuti lavorati da veri artigiani, bagni con marmi e specchi con preziose cornici e appliques si sposano magnificamente con dettagli modernissimi e punti luce indiretti che creano effetti suggestivi. Altro momento da vivere al Dukes Hotel è la cena nel piccolo ristorante, dove viene proposta una cucina esclusivamente british. Claudio ZENI Londra Cinque Cinque & Tre Quando Madame Butterfly arrivò in Liguria 70 Un angolo d’Oriente ricostruito per amore: è il Romantik Hotel Villa Pagoda di Genova-Nervi. Sarebbe folle pensare che quel palazzo orientaleggiante a picco sul mare ligure possa essere privo di un’anima. E colpevole immaginarlo senza passato. Esiste una vera e propria storia d’amore dentro quello scrigno di passione che è in realtà il Romantik Hotel Villa Pagoda. In uno stile che ruba il fascino delle caratteristiche costruzioni cinesi. Quello che oggi è uno splendido albergo nacque nei primissimi anni dell’800 per desiderio di un ricco mercante genovese che sperava in questo modo di placare la violenta nostalgia di casa della splendida fanciulla dagli occhi a mandorla della quale si era invaghito in uno dei suoi viaggi. Mettere piede nei suoi locali significa non solo respirare il profumo di una grande e antica passione ma anche lasciarsi trasportare indietro nel tempo da pareti, pavimenti e arredi che sono stati testimoni di raffinati ed eccentrici stili di vita, luogo di incontri di personaggi illustri e sede di lussuose feste patrizie. Circondato da parchi secolari, vicino alla passeggiata a mare di Nervi, il Romantik hotel Villa Pagoda è dunque tutto questo Piazza Duomo di Alba con lo chef Enrico Crippa Piazza Risorgimento quello ufficiale, ma per gli albesi Piazza del Duomo, in poche parole il cuore della città e quindi il cuore delle Langhe. Quale che sia la dicitura corretta, è qui che la famiglia Ceretto assieme allo chef Enrico Crippa ha scelto di inaugurare un ristorante dando il via ad una nuova ambiziosa avventura: il ristorante in Piazza Duomo (Alba – Cuneo). A seguire il laborioso restauro di architetti americani e italiani, Bill Katz e Steven Shailer, coadiuvati da Luca e Marina Deabate; un progettista francese per le cucine, Monsier Jean Bertaud della Matinox, Marilena Bonino per gli arredi e tanti artisti che con e qualcosa di più: diario di storie e di amori ma anche struttura capace di soddisfare, grazie alle sue 17 camere dalle caratteristiche uniche, nonché alla professionalità e all’eccellenza delle proprie offerte, le esigenze di qualsiasi ospite. Da Genova al promontorio di Portofino, lo sguardo è libero di scegliere in che punto perdere il contatto con l’orizzonte, ed immedesimarsi in quello dell’antico padrone della villa, affacciato ad una delle terrazze sul mare alla ricerca della metamorfosi di una nuvola nei contorni del viso dell’amata. www.romantikotels.com/GenovaNervi Madame Butterfly en Ligurie Un coin d’orient reconstruit pour l’amour : C’est le Romantik Hôtel Villa Pagoda de Gènes-Nervi. Il serait bizarre de penser que ce palais oriental penché sur la mer ligurienne ne possède pas d’âme. Et on peut pas l’imaginer sans un passé. Il existe une véritable histoire d’amour dans ce coffret de passion qui est en réalité le Romantik Hôtel Villa Pagoda. Dans un style qui vole le charme des caractéristiques constructions chinoises. Ce qui aujourd’hui est un superbe hôtel naquit au début du XIX siècle, voulu par un riche marchand de Gènes qui espérait ainsi de guérir la violente nostalgie de la maison de la fille orientale qu’il avait connu pendant ses voyages. Entrer dans l’hôtel signifie respirer le parfum d’une grande et ancienne passion mais aussi se laisser transporter dans le passé par des murs, de planchers et de décorations qui ont été les témoins de raffinés et excentriques styles de vie, lieu de rencontres de personnages illustres et siège de fêtes royales. Entouré par des parcs séculaires, près de la promenade de Nervi, le Romantik hôtel Villa Pagode est tout cela et encore plus : témoin d’histoires et d’amours mais même structure capable de satisfaire, grâce à ses 17 chambres et à son excellent personnel, n’importe quelle exigence. De Gènes au promontoire de Portofino, le regard est libre de perdre son contacte avec l’horizon, et de devenir celui de l’ancien patron de la villa, qui, depuis la terrasse, cherche dans la métamorphose d’un nuage les contours du visage de son amour. www.romantikotels.com/Genova-Nervi La place « del Duomo » de Alba avec le chef Enrico Crippa le loro opere rendono questo luogo ancora più accogliente e particolare. A Francesco Clemente è stato commissionato l’ampio affresco che, dall’agosto del 2007, impreziosisce le pareti del ristorante, che si sviluppa intorno all’idea dominante dell’albero della vite e della vita, un’ampia pianta della cuccagna, omaggio alla famiglia committente. Un set d’eccezione per uno chef d’eccezione: a novembre dell’anno scorso Enrico Crippa si è aggiudicato la seconda stella Michelin. La sua cucina si basa sul pregio dei prodotti stagionali e tipici delle Langhe, e infatti, per favorire la sana continuità dalla terra alla tavola, i Ceretto hanno destinato allo chef due ettari di orto, che vengono seguiti e curati per donare le materie prime che sono la base dei suoi piatti eccellenti. www.piazzaduomoalba.it Place Risorgimento, appelée Place du Dôme par les gents du lieu, c’est le cœur de la ville et donc le cœur des Langhe. C’est ici que la famille Ceretto avec le chef Enrico Crippa a choisi d’inaugurer un restaurant en commençant une nouvelle ambitieuse aventure: le restaurant en Place Duomo (Alba - Cuneo). La restructuration a été suivie par des architectes américains et italiens, Bill Katz et Steven Shailer, aidés par Luca et Marina Deabate ; un projeteur français pour les cuisines, Monsier Jean Bertaud de la Matinox, Marilena Bonino pour l’ameublement et tant d’artistes qui avec leurs œuvres rendent ce lieu encore plus accueillant. À Francesco Clemente a été commandé le grand fresque que, depuis août 2007, enrichie le restaurant, qui se développe autour de l’idée dominante de l’arbre « della vita e della vite » (de la vie et de la vigne). Un cadre d’exception pour un chef d’exception : à novembre de l’année dernière Enrico Crippa a obtenu la deuxième étoile Michelin. Sa cuisine valorise les produits saisonniers et typiques des Langhe, et pour favoriser une continuité de la terre à la table, la famille Ceretto a destiné aux chef deux hectares de jardin, qui sont suivis et soignés pour offrir les matières qui sont la base de ses excellentes plats. www.piazzaduomoalba.it A cura di Claudio Zeni [email protected] Al Grand Hotel Terme di Montegrotto sensi a 5 stelle GRAND HÔTEL TERME : sens à 5 étoiles N el cuore dei colli Euganei, a poca distanza dalle città d’arte più belle del Veneto, c’è un hotel dove anche i sensi “vanno alle stelle”. Si tratta del Grand Hotel Terme di Montegrotto Terme (Pd) di proprietà della famiglia Legnaro, che da sempre, insieme al proprio team ha nella cura il centro di attenzione. La cura per l’accoglienza, innanzitutto, che sposa gli agi di un albergo 5 stelle alle calde atmosfere degli hotel a conduzione familiare e poi l’offerta delle migliori cure wellness e fangoterapiche, visto che ci troviamo nella stazione termale più grande e rinomata d’Europa, le Terme Euganee. La vista si appaga subito nel vedere il curato giardino che circonda il Grand Hotel Terme. Appena si entra nella luminosa hall, sempre abbellita da composizioni floreali, si intravedono le sale soggiorno, perfette per il ristoro serale o il dopo piscina pomeridiano. Anche i fumatori qui trovano “albergo”: per loro ci sono, infatti, due sale riservate. Che dire poi delle stanze, 110 in tutto di cui 29 suite, arredate con gusto raffinato e dotate di ogni comfort, alle quali s’arriva con un ascensore panoramico di particolare effetto. L’olfatto: la Maison de Beauté. E’ quasi impercettibile, ma il profumo delle creme di bellezza frammisto a quello delle tisane relax usate nella Maison de Beauté del Grand Hotel, diretto dalla Spa Manager Elena Corso, avvolge piacevolmente le narici appena se ne varca la soglia. Il tatto: le cure termali ai piani. Consistente e cremosa: così dovrebbe presentarsi al tatto l’argilla migliore per la cura fangoterapica, vero toccasana per curare e prevenire dolori cervicali, reumatismi e artriti, e il modo migliore per ottenere quest’effetto è il trasporto negli appositi secchi, parola di portafango! L’udito: il dolce suono dell’acqua. Quante forme può avere l’acqua? Ne potete avere una dimostrazione: dalla fluida e benefica acqua del percorso Kneipp e delle due piscine comunicanti di acqua termale (36°C), una esterna e una interna con idromassaggi Jacuzzi, lettini idromassaggio, getti d’acqua per la cervicale e passeggiata idroterapica dal vapore al ghiaccio della Spa Luxury Relax. Il gusto: menu Wellness, Gourmet, ricette dello chef e Km0. Una vacanza ben riuscita? Il più delle volte ha la soddisfazione del palato al primo posto anche per chi sta attento alla linea. Per questo al Grand Hotel Terme viene data molta attenzione alla cucina, con la possibilità di scegliere tra menu Wellness, Gourmet, ricette dello chef e Km0, ovvero piatti preparati con prodotti del territorio e di stagione. Alla sera si cena nel Ristorante panoramico all’ultimo piano, particolarità unica per gli hotel della zona, e da dove si gode una spettacolare vista sui colli Euganei. www.grandhotelterme.it Cinque Dans le cœur des monts Euganéens, à brève distance des plus belles villes d’art de la Vénétie, il y a un hôtel où même les sens « vont aux étoiles ». Il s’agit du Grand Hôtel Terme de Montegrotto Terme (Pd) de propriété de la famille Legnaro, qui depuis toujours, avec à son équipe a dans le soin son centre d’attention. Le soin pour l’accueil, avant tout, qui unit le confort d’un hôtel 5 étoiles à l’ambiance des hôtels à conduction familiale et ensuite les soins wellness et Thérapie de boue thermale, vu que nous nous trouvons dans la station thermale la plus grande et connue d’Europe, les Terme Euganee. Le grand Hôtel Terme est entouré par un merveilleux jardin. À l’intérieur il y a la grande et lumineuse hall et les diverses salles de séjour. Dans ses chambres, 110 en tout dont 29 suites, la couleur et la décoration sont la véritable expression d’un amour profond pour le détail et le confort comme l’ascenseur panoramique pour les joindre. L’odorat : le Maison de Beauté. Il est presque imperceptible, mais le parfum des crèmes de beauté mélangé à celui des tisanes relax employées dans la Maison de Beauté du Grand Hôtel, dirigé par la Spa Manager Elena Couru, nous enveloppe agréablement. Le toucher : les cures thermales. La boue thermale utilisée pour les cures, consistante et crémeuse, est une véritable panacée pour soigner et guérir, même chez les jeunes adultes, des douleurs cervicales, des rhumatismes, des arthrites, des ostéoporoses, des séquelles de fractures et des maladies métaboliques. L’ouïe: le doux son de l’eau. Combien de formes l’eau peut-elle avoir? Dans le Spa Luxury Relax du Grand Hôtel Terme vous en aurez la démonstration : fluide dans le salutaire parcours Kneipp, convertie en vapeur bénéfique dans le sauna finlandais, glacée dans l’ice corner. Le goût : la Cuisine Des vacances bien réussies? Bien souvent l’aspect gastronomique joue un rôle prépondérant, même pour les personnes attentives à leur ligne. C’est pourquoi au Grand Hôtel Terme on accorde à la cuisine la plus grande attention, avec la possibilité de choisir chaque jour entre Menu à la carte, Wellness, Gourmet et de Proximité, c’est-àdire avec des produits de saison et du territoire local. Le soir, le diner est servi dans l’élégant restaurant panoramique situé au dernier étage de l’hôtel, une particularité tout à fait unique pour les hôtels de la zone thermale, où vous pouvez profiter d’une magnifique vue sur les collines Euganéens www.grandhotelterme.it & Tre 71 Cinque Cinque & Tre Grande cucina d’autore sulle note delle eccellenze gastronomiche del territorio Amalfi in tavola all’Hotel Santa Caterina U 72 na villa bianca affacciata sul blu del mare più bello, incastonata nella costa scoscesa, circondata da un parco lussureggiante e da una limonaia sempreverde e profumata. In un panorama così, veramente mozzafiato, sedendosi a tavola vien voglia di gustare una “cucina del sole”, che sappia abbinare ed esaltare i gusti intensi del mare e della terra, sottolineandoli con maestria. Il sapore viene dal pesce freschissimo, dalle verdure appena colte dagli orti del Santa Caterina, dai tanti prodotti d’eccellenza di una terra feconda che sono alla base della cucina schiettamente mediterranea, raffinata e creativa al tempo stesso. Un tocco leggero e la sapienza della tradizione unita alle moderne abilità tecniche ci danno risultati straordinari. È questa la caratteristica del ristorante dell’Hotel Santa Caterina di Amalfi, col suo chef pluripremiato Domenico Cuomo. In realtà il Santa Caterina di ristoranti ne ha due, quello nella villa principale e l’altro all’aperto, più informale, a livello del mare e della piscina, in funzione nell’alta stagione a complemento dei servizi del Beach Club. In entrambi i casi la cucina è di impronta assolutamente mediterranea, anzi partenopea, pur divagando qua e là con incursioni extraterritorio per offrire una gamma più estesa di sapori. Ma la scelta di fondo è evidente: una gastronomia curatissima, una selezione attenta di materie prime di altissima qualità e la capacità dello chef Domenico Cuomo di trasformarle in piatti prelibati. Leggendo il menù, si nota l’abbinamento di eccellenze locali, come i bocconcini di bufala e agrumi della Costiera, le verdure mediterranee e provoloni del monaco, le mele annurche e pomodorini del pendolo, elaborate con una creatività sicura di sé. Tutti prodotti del mare pescoso e della natura rigogliosa della Costiera: è Amalfi in tavola. L’Hotel Santa Caterina, membro dell’esclusiva catena “Leading Small Hotels of the World”, dispone in totale di 66 camere di cui 20 suite. Offre la bellezza raffinata di saloni luminosi, piante e fiori ovunque, bougainville rampicanti, bianchi soffitti a volta in stile amalfitano, mobilio primo Novecento, maioliche decorate di Vietri ai pavimenti. Spettacolari per posizione, dimensione e comfort le suite: “Romeo e Giulietta” (un intimo chalet a due piani sospeso su una roccia a picco sul mare con piscina privata a sfioro), “Follia amalfitana” immersa nel limoneto, “Casa dell’arancio”, “Vite”, “Glicine”, “Campanule” e “Limoni” e la suite “Il Torrino”, che ospitano personaggi famosi internazionali come Hillary Clinton, Meryl Streep, Claudia Schiffer, Karl Lagerfeld, Riccardo Muti, Brad Pitt e Angelina Jolie. A portata di sguardo c’è Amalfi, sufficientemente vicina se si ha voglia di un po’ di arte e mondanità, ma abbastanza lontana se si preferisce tranquillità e riservatezza. www.hotelsantacaterina.it Cinque La grande cuisine d’auteur sur les notes des excellences gastronomiques du territoire AMALFI EN TABLE à l’HÔTEL SANTA CATERINA Une villa blanche penchée sur le bleu de la mer la plus belle, entourée d’un parc luxuriant et de citronniers toujours vert et parfumée. Dans ce cadre on a tout de suite envie de goûter la « cuisine du soleil », capable de mêler les saveurs intenses de la mer et de la terre. Le saveur vient du poisson toujours frais, des légumes des jardins du Santa Caterina, et des tous les produits d’excellence d’une terre féconde qui sont à la de base de la cuisine méditerranéenne, raffinée et créative au même temps. La caractéristique du restaurant de l’Hôtel Santa Caterina d’Amalfi, avec son chef Domenico Cuomo, est la tradition exaltée par l’emploi des techniques modernes. En réalité le Santa Caterina a deux restaurants, celui dans la villa principale et l’autre en plein air, plus informelle, au niveau de la mer et de la piscine, ouvert pendant la haute saison à complément des services du Beach Club. Dans tous les deux les cas la cuisine est toujours méditerranéenne, ou mieux « partenopea » (de Naples). Les matières sont sélectionnées soigneusement et transformée en plats exquis par l’habileté du chef Domenico Cuomo. En lisant le menu, on remarque l’union des spécialités locales, comme les « bocconcini de bufala » et les agrumes de la Costiera, les légumes méditerranéennes et les « provoloni del monaco », les pommes annurche et les petits tomates « del pendolo », élaborées avec grande créativité. Il est Amalfi en table. L’Hôtel Santa Caterina, membre de l’exclusive chaîne « Leading Small Hotels of the World », a 66 chambres dont 20 suite. Il offre la beauté raffinée de salons lumineux, des plantes et des fleurs partout, des plafonds blancs à voûte en style Amalfi, des majolique décorées de Vietri, un ameublement précieux. Spectaculaires pour leur position, dimension et confort les suites : « Romeo et Giulietta » (un chalet intime à deux étages avec piscine privée), « Follia amalfitana » dans le jardin de citronniers, « Casa dell’arancio », « Vite », « Glicine », « Campanule », « Limoni » et encore « le Torrino », qui reçoivent des personnages internationaux célèbres comme Hillary Clinton, Meryl Streep, Claudia Schiffer, Karl Lagerfeld, Riccardo Muti, Brad Pitt et Angelina Jolie. Amalfi est assez près, si on a envie d’un peu d’art et de mondanité, mais assez loin si on préfère la tranquillité et la discrétion. & Tre Ristorante Amici Miei di Michele Florentino Monaco - Port de Fontvieille - Quai Jean Charles Rey, 16 Tel. +377 92059214 I nostri consigli RISTORANTE Vecchia Firenze di Jacopo La Guardia Monte-Carlo - Av. Prince Pierre, 4 Arte & dintorni Maison d’Art ed EFG Bank di Monaco presentano Théodore Manolides “Meanings and Symbols” 74 Théodore Manolides è un artista profondamente mediterraneo che attinge la sua ispirazione dai miti, dalle leggende e dalla natura. Nasce nel 1948 ad Atene e qui frequenta la scuola delle belle arti prima di trasferirsi a Parigi per proseguire gli studi a l’École Supérieure des Beaux Arts. Dopo aver vissuto in Francia e negli Stati Uniti, è tornato vivere e lavorare nella sua città natale in Grecia. I dipinti di Théodore Manolides mostrano chiaramente l’attrazione dell’artista per la Grecia antica con i suoi miti, ma anche per la natura. Per lui, i miti e le leggende sono sempre con noi per interpretare i misteri dell’uomo e della natura, per spiegare i fenomeni storici, sociali e cosmici. I miti contengono numerosi simbolismi e permettono di comunicare con fenomeni che riguardano una realtà ipersensibile. Per quanto riguarda la natura, per lui rappresenta il rinnovo del tempo e la rinascita delle forme al centro delle quali si integra l’esistenza umana. Nelle sue nature morte di tradizione europea, assembla vasi, statue, maschere e ricami patinati dal tempo con la gioia di vivere e la freschezza del Mediterraneo: fiori, fogliami e frutta. In questo modo crea un dialogo vivo, attraverso gli oggetti rappresentati, tra le varie epoche e culture contemporanee o passate. Le opere di Manolides “I colori della Pigna” XI concorso di Pittura Estemporanea La Pigna, il centro storico della città di Sanremo è un’interminabile sequenza di case addossate una all’altra che si inerpicano al colle, sulle cui sommità si erige fiero il Santuario della Madonna della Costa. Questa antica parte della città sarà il set ideale del secondo concorso di pittura a Tecnica Libe- sono una sintesi d’immaginazione, simboli e realtà. Per lui, l’arte è eterna e dà un senso al comune, porta un po’di mistero all’ovvio e, forse, una goccia dell’eternità a ciò che è transitorio. L’esposizione avrà luogo alla galleria Maison d’Art (Park Palace - 27 avenue de la Costa a Monaco, dal lunedì al venerdì; dalle 9.00 – alle 13.30 e dalle 15.00 – alle 18.30) ed alla banca EFG (Villa Les Aigles 15, avenue d’Ostende a Monaco; su appuntamento). L’inaugurazione di quest’esposizione avrà luogo il 9 settembre 2010 alle 18.00 presso la banca EFG (Monaco). Per informazioni telefonare al: +377.97971160, oppure visitare il sito: www.oldmasters.com www.mdatoday.com ra “I colori della Pigna, di Notte e di Giorno”, organizzato dalla Bottega d’Arte dell’infaticabile Maria Gioseffi, che si terrà domenica 26 settembre proprio in questi luoghi ed il cui tema, ovviamente, sarà quello di dipingere un qualsiasi angolo del borgo e della Piazza Santa Brigida. Un’estemporanea cui possono partecipare tutti, bimbi compresi. L’opera vincitrice diventerà l’Immagine promozionale dell’edizione successiva del 2011: tutte le Maison d’Art et EFG Bank de Monaco présentent Théodore Manolides «Meanings and Symbols» Théodore Manolides est un artiste profondément méditerranéen qui puise son inspiration dans les mythes, les légendes et la nature. II est né en 1948 à Athènes où il a fréquenté l’Ecole des Beaux Arts avant de continuer ses études à l’École Supérieure des Beaux Arts à Paris. Après des séjours en France et aux ÉtatsUnis, il est retourné vivre et travailler dans sa ville natale en Grèce. Les peintures de Théodore Manolides montrent clairement la fascination de l’artiste pour la Grèce Antique et ses mythes, mais aussi pour la nature. Pour lui, les mythes et les légendes sont toujours avec nous pour interpréter les mystères de l’homme et de la nature, pour expliquer les phénomènes historiques, sociaux et cosmique. Les mythes contiennent de nombreux symbolismes et permettent de communiquer avec des phénomènes qui touchent à une réalité hypersensible. Quant à la nature, elle représente pour lui le renouvellement du temps et la renaissance des formes au sein desquelles s’intègre l’existence humaine. Dans ses natures mortes de tradition européenne, il relie les vases, statues, masques et broderies patinés par le temps avec la joie de vivre et la fraicheur de la Méditerranée: fleurs, feuillages et fruits. Ainsi, il crée un dialogue vivant, à travers les objets représentés, entre les différentes époques et cultures actuelles ou passées. Les œuvres de Manolides sont une synthèse de fantaisie, symboles et réalité. Pour lui, l’art est eternel et il donne un sens au commun, apporte un peu de mystère à l’évident et, peut-être, une goutte de l’éternité à l’éphémère… L’exposition a lieu à la galerie Maison d’Art (Park Palace – 27 avenue de la Costa à Monaco, du lundi au vendredi; 9h - 13h30 et 15h - 18h30) et à la banque EFG (Villa Les Aigles - 15, avenue d’Ostende à Monaco; sur rendez-vous). L’inauguration de cette exposition aura lieu le 9 septembre 2010 à 18h00 à la banque EFG (Monaco). Plus d’information au +377.97971160 ou sur www.oldmasters.com www.mdatoday.com A cura di Maria Rebecca Ballestra [email protected] Monte-Carlo “Arte e psicanalisi” La galleria di Daniel Boeri l’Entrepôt presenta, in associazione con l’editore Les Neurones moteurs, 21 opere di Virginie Soubeiroux, giovane artista plastica della generazione ascendente. “Se, per il tempo di un incontro, di un libro o di una mostra, l’artista ed lo psicanalista scambiassero i loro ruoli? Se l’artista plastico diventasse lo psicanalista e lo psicanalista diventasse l’artista? Non è proprio uno dei punti comuni all’arte ed alla psicanalisi - l’adattabilità, questa facoltà di interscambio per far vivere l’altro nella sua realtà, nella sua dolce follia creativa, e infine renderlo libero ed autonomo?” Con la complicità dello psicanalista parigino Steve Abadie-Rosier, esperto in analisi criminale, quest’esposizione confronta due serie di quadri, dipinti tra il 2006 ed il 2010. La serie “Rossa” alla quale appartiene il già celebre sangue di Nyx, costituisce, nell’opera della Soubeiroux, una sperimentazione dove l’artista dimostra la sua attitudine a calarsi nella pelle di un altro, così radicalmente diverso da lei, in questo caso un criminale. La seconda serie, “struttura del pensiero” è molto rappresentativa del lavoro dell’artista. Virginie Soubeiroux si rivela un artista della luce, del colore, del sole e della speranza, come espresso, ad esempio, in: Psychê, Ousia o Chaire Saint-Pierre. Quest’esposizione esplora il chiaro talento che ha Virginie Soubeiroux di evocare quest’alchimia, onnipresente, tra impulso di vita e an- goscia di morte, ed di integrare al suo lavoro il rispetto delle tradizioni, la memoria collettiva e la storia individuale. Un tipo di cammino in realtà molto vicino a quello dello psicanalista Associando la vernice della Soubeiroux alla psicanalisi ed alla criminologia, L’Entrepôt si rinnova e promette sorprese. Quest’associazione a priori insolita può essere ritrovata nell’opera che Steve Abadie-Rosier dedica a Virginie Soubeiroux, pubblicata in occasione di quest’esposizione: Arte e psicanalisi - Psychê e Thanatos nell’opera dell’Virginie Soubeiroux (edizioni Les Neurones moteurs, Parigi, settembre 2010). Qualche informazione sui due personaggi in questione: Virginie Soubeiroux è un artista plastica francese nata nel 1981 e che esercita la sua arte nel Sud. Autodidatta, orienta la sua ricerca artistica attorno all’essere ed al suo sbocciare. La sua opera, che esalta la tolleranza, la benevolenza ed l’introspezione, fa emergere nei suoi contemporanei il substrato filosofico essenziale: il dubbio. Steve Abadie-Rosier è uno psicanalista clinico e pedagogo, esperto in psicologia criminale. Il suo lavoro d’autore diffonde in modo nobile una scienza umana elitaria: “la clinica della psicanalisi”. Il suo percorso atipico gli permette di esercitare nel suo gabinetto parigino dal coaching della personalità alla psicotraumatologia. L’esposizione sarà aperta del 6 al 18 settembre, dal martedì al sabato delle 15 alle 19 o su appuntamento. opere dovranno essere consegnate entro le ore 16.30 di domenica 26 settembre. I lavori saranno giudicati da una commissione speciale presieduta dal pittore genovese Gino Borlandi (nella foto), dal nostro direttore Ilio Masprone e da tre galleristi che arriveranno appositamente a Sanremo. La premiazione è prevista intorno alle ore 18.30: saranno presenti le massime autorità cittadine. Il concorso è promosso in collaborazione con “Le Gallerie del Capitolo”, la Provincia, il Casino, l’APT, la Banca Carige e l’Associazione “Pigna mon amour”: tra gli sponsor, l’hotel Ristorante Marinella e la Pizzeria Nando di Sanremo; i premi sono stati forniti da I Pignotti. Tutti gli artisti partecipanti potranno esporre altri loro lavori per tutta il corso della giornata. Per informazioni e iscrizione: Bottega dell’Arte tel. 0184.574440; cell. 338.4364509. Monte-Carlo «Art et Psychanalyse» La galerie de Daniel Boeri, L’Entrepôt présente, en association avec les éditions Les Neurones moteurs, 21 œuvres de Virginie Soubeiroux, jeune artiste plasticienne de la génération montante. « Si, le temps d’une rencontre, d’un livre ou d’une exposition, l’artiste et le psychanalyste échangeaient leurs rôles ? Si l’artiste plasticienne devenait le psychanalyste et le psychanalyste devenait l’artiste ? N’est-ce pas là l’un des points communs à l’art et à la psychanalyse ― l’adaptabilité, cette faculté d’inter changer pour laisser vivre l’autre dans sa réalité, sa douce folie de création, et enfin le rendre libre et autonome ? » Avec la complicité du psychanalyste parisien Steve Abadie-Rosier, expert en analyse du sujet criminel, cette exposition confronte deux séries de tableaux, peints entre 2006 et 2010. La série « Rouge », à laquelle appartient le déjà célèbre Sang de Nyx, constitue, dans l’œuvre de Soubeiroux, une expérimentation où l’artiste démontre son aptitude à se glisser dans la peau d’un autre, aussi radicalement différent d’elle-même soit-il ; ici, un criminel. La seconde série, « Structure de la pensée », s’avère quant à elle représentative du travail de l’artiste. Virginie Soubeiroux s’y révèle une artiste de la lumière, de la couleur, du soleil et de l’espoir, comme l’expriment, par exemple Psychê, Ousia ou Chaire SaintPierre. Cette exposition explore le talent manifeste qu’a Virginie Soubeiroux d’évoquer cette alchimie, omniprésente, entre la pulsion de vie et l’angoisse de mort, et d’intégrer à son travail le respect des traditions, la mémoire collective et l’histoire individuelle, gages d’ouverture et d’échange. Une démarche en réalité très proche de celle du psychanalyste... En associant la peinture de Soubeiroux à la psychanalyse et à la criminologie, L’Entrepôt innove une nouvelle fois et promet la surprise. Cette association a priori insolite peut être retrouvée dans l’ouvrage que Steve Abadie-Rosier consacre à Virginie Soubeiroux, publié à l’occasion de cette exposition : Art et psychanalyse - Psychê et Thanatos dans l’œuvre de Virginie Soubeiroux (éditions Les Neurones moteurs, Paris, septembre 2010). Quelques information sur les deux personnages : Virginie Soubeiroux est une artiste plasticienne française née en 1981 et exerçant son art dans le Sud. Autodidacte, elle oriente sa démarche artistique autour de l’être et de son épanouissement. Son œuvre, qui exalte la tolérance, la bienveillance et l’introspection, fait émerger chez ses contemporains le substrat philosophique essentiel : le doute. Steve Abadie-Rosier est psychanalyste clinicien et didacticien, expert en analyse du sujet criminel. Son travail d’auteur vulgarise noblement une science humaine de l’élite : « la clinique de la psychanalyse ». Son parcours atypique lui permet d’exercer dans son cabinet parisien auprès de personnes très différentes, du coaching des personnalités à la psychotraumatologie. L’exposition sera ouverte du 6 au 18 Septembre, du mardi au samedi de 15h à 19 ou sur rendez-vous. Arte & dintorni 75 Letture 76 A cura di Margherita Vallier [email protected] Avallone Silvia “Acciaio” Casa Editrice Rizzoli 357 pagine 18,00 Euro Daniela Gandolfi “Apronia, Marcella e le altre” Casa Editrice Frilli 160 pagine 15,00 Euro Corrado Augias “I segreti del Vaticano” Casa Editrice Mondadori 304 pagine 19,00 Euro L’acciaio è una lega composta di due elementi che garantisce durevolezza e resistenza la stessa solidità delle due protagoniste del romanzo Anna e Francesca, cresciute insieme nelle case popolari di via Stalingrado a Piombino, dove si respira l’aria pesante dei forni di fusione ma anche l’aria densa di vissuto di una crescita e un processo di individualizzazione difficili. Dove la lotta quotidiana fa da sfondo ad uno scenario realistico e crudele, i toni si condensano in un susseguirsi di eventi che vede le due protagoniste unite da un legame indissolubile nato nel silenzio delle loro famiglie, dove la violenza psicologica fa eco dietro le pareti scrostate di un’esistenza consumata troppo in fretta in un mare avido che allontana da loro con il movimento incostante delle onde sogni, aspettative e la loro adolescenza, rubata dalle responsabilità troppo grandi che devono sostenere e che le porterà ad un distacco apparente forgiato nella sofferenza e nel male di crescere, con un marchio indelebile che è frutto del contesto sociale dove hanno respirato l’aria forte che le ha rese dei fiori d’acciaio ,delicati ma indistruttibili. Un romanzo frutto di verità difficili con dialoghi istintivi che analizza i tratti di un’Italia in cerca di identità, attraverso una classe operaia che muta le proprie aspettative, con i passaggi scanditi dal tempo della catena di montaggio capace di offuscare le stagioni della vita. Scorrere inesorabile di un tempo che ormai non ci appartiene. Nella Sala Canavesio del Grand Hotel Terme di Pigna, in Provincid i Imperia, è stato ri-presentato a fine agosto il libro “Apronia Marcella e le altre”, voce e storie di donne per Ventimiglia, scritto dalla ricecatrice, nonchè direttrice del Museo Gerolamo Rossi, Daniela Gandolfi la quale, innanzitutto, ha ricordato l’origine del volume concepito in vista della Festa della Donna dell’8 marzo scorso. Il volume ripercorrere, attraverso alcune figure femminili, la storia e l’attualità dell’estremo Ponente Ligure con un “salto” anche sul vicino Principato di Monaco, con gli interventi di Lorella Gavazzi, sulla figura di Gaia la “Dea Madre”; della giornalista Lilia De Apollonia che ha ricordato la figura importante che ha avuto la Principessa Grace Kelly, mentre Silvia Alborno e Rebecca Ballestra hanno puntato sui riferimenti della sensibilità femminile nell’arte moderna.Una poesia in dialetto composta da Rita Zanolla (sull’essere Donna) è stata presentata al pubblico dal poliedrico Luigino Maccari. L’incontro è così risultato un bell’excursus sulle donne intemelie dalla preistoria ai giorni nostri. Il volume, che si può trovare in vendita sul web, già nell’anno scroso è risultato tra i best seller locali più interessanti e si avvia, dopo quest’ultima presentazione, ha superare un numero di copie ragguardevole. Per il lettore appassionato di storie locali, Daniele Gandolfi le ha sapute presentare nel modo più corretto, ma soprattutto avvincente. Il termine “Vaticano” evoca l’immagine della basilica di San Pietro. Ma il Vaticano è molto di più: Stato di diritto, città dentro Roma, di cui ha condiviso le vicissitudini e di cui costituisce “l’altra faccia”. E insieme a incredibili tesori artistici, custodisce nei suoi palazzi segreti legati a vicende antiche e contemporanee. Augias rivolge l’attenzione a quelle impenetrabili della Santa Sede e ai suoi personaggi: da Nerone ai primi cristiani sullo sfondo della Roma imperiale fino a Costantino. Oltre a templari, gesuiti, inquisitori e membri dell’Opus Dei, ci sono i papi: dall’umile Celestino V all’arrogante Bonifacio VIII, dal discusso Pio XII al mite ma “rivoluzionario” Giovanni Paolo I. E con loro gli artisti, ingaggiati per testimoniare, più che la gloria del Creatore, quella del committente: da Bernini e Borromini, al Michelangelo della Cappella Sistina e di San Pietro. Non mancano figure come Marozia; la sua “collega” del Seicento, Olimpia Pamphili, chiamata dal popolo la “Pimpaccia”; e l’anticonformista regina Cristina, luterana, che lasciò il trono di Svezia per Roma, alla quale molto si perdonò perché la sua conversione al cattolicesimo sembrava rappresentare una vittoria della Controriforma. Fra le storie più recenti c’è quella del vicecaporale della guardia svizzera Cédric Tornay, accusato del duplice assassinio del colonnello Alois Estermann e di sua moglie; quella della scomparsa di Emanuela Orlandi svanita nel 1983; dello scandalo Ior, con le sue connessioni e l’inquietante scia di morti. Silvia BERLINGUER Letture Un Uomo e il suo Gruppo verso un solo obiettivo : la perfezione Colophon Editore-Direttore Responsabile: Ilio MASPRONE Tel. e Fax: (+39) 0184.266433 Cell. (+39) 335.327111 E-mail: [email protected] [email protected] Natalia DOLCE-CAZZOLA E-mail: [email protected] “Redazione Milano” Redazione Monte-Carlo Coordinamento: Tiziana DANZO E-mail: [email protected] Susanna GORGA E-mail: [email protected] “Redazione Ginevra” Fotografi: Samantha ROSSO, PEPÈ, Andrea CABIALE TESTATA: IL FOGLIO ITALIANO Magazine di Attualità e Politica Economica per gli Italiani nel Mondo Periodicità: Bimestrale, 6 uscite l’anno Formato: Magazine A4 mm. 210 x 297 al vivo (+5 mm. di abb.), 82 pagine Target: Medio - Medio Alto E-mail: [email protected] Società Editrice: Events & Promotions Direzione Amministrativa: Renata RIVELLA E-mail: [email protected] Comitato Editoriale: Niccolò CAISSOTTI DI CHIUSANO, Fernanda CASIRAGHI, Riccardo DE CARIA Collaboratori: Maria Rebecca BALLESTRA E-mail: [email protected] “Arte & Dintorni” Cristina GRIFONI E-mail: [email protected] “Redazione Roma” Bruno BRESCHI E-mail: [email protected] “Redazione Nizza” Greta GROSSI E-mail: [email protected] “Redazione Sanremo” Arianna CARACCIOLO E-mail: [email protected] “Redazione Milano” Alessandra LUTI E-mail: [email protected] “Redazione Genova” Direzione Commerciale Costanzo CREMONESI Cell. 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D’Ostende • CFM 11, Bd albert Premier • Credit Lyonnais 1, Av. des Citroniers • SG Private Banking, 11 Avenue de Grande Bretagne • Monte Paschi Banque 1, Av. des Citroniers • Banque du Luxemburg 8, Av. de Grande Gretagne • UBS 10/12, Quai Antoine I • Immobiliare Dotta 5 bis, Av Princesse Alice • Montecarlo International Prestige 1, Av Henry Dunant (Palais de la Scala) • North Atlantic s.a.m. Le Patio Palace 41, Av. 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Post. 45% comma 20/b art. 2 Legge 662/96 • Filiale Poste Imperia • Euro 4,00 Principato di Monaco • Settembre 2010 C M Y CM MY CY CMY K Il Savoy Beach Hotel è frontemare e direttamente collegato al Centro Termale Ter tramite rraneo, che ti permetterà di raggiungere le piscine o la beauty un comodo tunnel sotterraneo, farm già avvolto in un morbido accappatoio. The Savoy Beach Hotel is directly on the beach and connected to the Thermal Centre by an underground gallery heated, so you can reach the Pools or the Beauty Farm wrapped in your bathrobe. APERTO TUTTO L’ANNO - OPEN ALL YEAR AROUND SAVOY BEACH HOTEL Bibione - Corso Europa, 51 Tel. +39 0431 437317 • Fax +39 0431 437320 www.hotelsavoybeach.eu • [email protected] Tipografia Sagittario - Bibione Alessandra Canale e Antonio Caliendo Monte-Carlo Calcio e Rai Due Monte-Carlo - Berlino - Bruxelles - Ginevra - Londra - Madrid - Milano - Parigi - Roma 129