Monte-Carlo - ilio masprone

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Monte-Carlo - ilio masprone
Copertina 129 DEF.pdf
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Il Foglio Italiano, magazine per gli italiani nel mondo • Anno XII • n°5 • www.iliomasprone.com • Sped. in Abb. Post. 45% comma 20/b art. 2 Legge 662/96 • Filiale Poste Imperia • Euro 4,00
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Editoriale
Sarà crisi di Governo?
Alessandra Canale:
“Monte-Carlo amore mio!”
PapaDJ al Buddha Bar
A colloquio con Il Foglio Italiano
Luxuria, fine del primo atto?
Lo stilista Carlo Ramello presenta la nuova collezione all’Hotel de PAris
Monte-Carlo: 20 mila euro?
Ecco quanto può costare una bottiglia al Sea Lounge
I 100 anni del Museo Oceanografico
Nostro incontro con il Direttore Generale Robert Calcagno
Brevi da
Monte-Carlo & Costa Azzurra
Rotaract Monte-Carlo - Genova
Il Rotaract Prince Albert I
A due passi da Monaco
Ad Imperia la Nave Scuola Stella Polare
Milano: torna Le Cirque du Soleil
Dal 15 al 18 settembre al Mediolanum Forum
sommario
Brevi da
Milano
Roma: “Gli anni della Dolce Vita”
La grande mostra romana curata da Marco Panella
Berlino: il bilinguismo al tempo di Internet
intervista a Elisabetta Abbondanza
Parigi: la Compagnie du Mystere Bouffe
Cronistoria del Festival delle Arenes de Montmartre
Londra: al Dukes Hotel
il celebre Martini “Shaken, not stirred” di James Bond
Cinque stelle & tre forchette
Al Grand Hotel Terme, sensi a 5 stelle
Arte: “Meanings and Symbols”
Maison d’Art ed EFG Bank presentano Théodore Manolides
Letture
“Acciaio”, “Apronia, Marcella e le altre”, “I segreti del Vaticano”
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Sarà crisi di Governo?
L’aspra battaglia tra Berlusconi e Fini
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er noi italiani delle vacanze
d’agosto, settembre è sempre
stato il mese della ripresa lavorativa dopo la pausa estiva, ma
sovente anche il mese delle sorprese e non sempre gradite.
Soprattutto quando parliamo della
politica interna, grande preoccupazione dell’italiano medio al
quale, la politica, appunto, riserva
spesso e in ogni momento di calura
estiva e non, segnali poco incoraggianti spesso preoccupanti.
Stando a quello che vediamo e
leggiamo in queste ultimissime
settimane, questa ripresa non si
discosterà da altre che in passato
hanno fatto soffrire l’Italia per decisioni mancate, o prese per motivi
del tutto personali che poco hanno
a che fare con gli interessi veri
del Paese. E quest’autunno pare
proprio che si aprirà con la stessa
caratteristica, di altri esempi: gli
“affari personali” tra due contendenti che di recente hanno “divorziato” in casa.
Da una Parte il Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi (foto a
destra), dall’altra il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco
Fini (foto a lato) e il suo nuovo
partito, prima e seconda carica del
Governo: una guerra personale
della quale gran parte degli italiani
farebbero volentieri a meno, invece siamo costretti a subire la storia
poco edificante di due illuminati
che ce la stanno mettendo tutta per
far “fallire” l’Italia. Per cosa poi?
Per quegli ipocriti principi secondo
i quali ognuno vuole avere la sua
parte di “ragion di Stato”, mentre
è del tutto evidente che - in questo
caso poi - non ce l’ha nessuno dei
due. E tutto ciò mentre gli italiani
continuano a sperare e a pagare (in
tutti i sensi) quelle false ideologie
partitiche che oggi non esistono
più. Infatti, il colore della politica
è del tutto sopraffatto da meri interessi del singolo: “Potere e Soldi”
restano, di fatto, le uniche due voci
che fanno tremare al solo pensiero
che ogni altro senso di un’auspicata morale civile non esista più.
Ce lo insegna la nostra politica. E
questa discordia tra i due Big, con
molta probabilità, ci potrebbe portare ad altre elezioni anticipate,
ad altre spese da affrontare, tanto
siamo un popolo ricco che ha soldi
da buttare. Ma questo alla classe
politica poco importa: da destra e
sinistra che sia, il voto rappresenta
quel barlume di ipocrita speranza
di cambiamento che tanto piace
(a loro) perché dà a molti nuovi e
vecchi candidati soprattutto la possibilità di mettersi maggiormente in
luce, di avere quella visibilità che
in altri momenti non avrebbero.
Dopodiché gli interessi veri del
Paese chi li cura? Il Capo dello
Stato che sta bacchettando quotidianamente quanti sbraitano da
sinistra a destra? No, perché la sua
carica non glielo consente; l’amatissimo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è “solo”
il Notaio del Paese e come tale
non può entrare nel merito delle
questioni che dovrebbero essere
discusse in quel Parlamento tanto
cieco e sordo alla volontà popolare.
Da un po’ di tempo poi vanno di
moda le cene, gli incontri salottieri/
faccendieri (purtroppo con esempi
poco edificanti) per pochi intimi di
questo o quel politico, di destra,
ma anche di sinistra; chi ha un po’
di potere poi usa i giornali, le tv
sempre molto accondiscendenti e
pronti alla spettacolarizzazione.
A proposito di televisione non
avete fatto caso che alcuni politici
quando appaiono in tv sembrano
veri professionisti dello spettacolo?
Altro che fare politica, meglio fare
show business, magari facendosi
anche versare il gettone di presenza salvo poi dire che sarà devoluto
E-mail: [email protected]
editoriale-éditorial
Di Ilio Masprone
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al Partito.
Questa è l’Italia che abbiamo e
questa è la politica che ci tocca: il
problema è che bisogna accettarla
perché siamo in un “regime” di
falsata Democrazia; possiamo non
condividerla, contrastarla scendendo in piazza, altro non possiamo fare perché il “coltello dalla
parte del manico” continuano ad
averlo sempre loro, non il popolo
così detto Sovrano. E non serve
nemmeno chiedere alla politica
di essere giudiziosa, sarebbe fiato
sprecato. In questi ultimi giorni
si stanno decidendo le sorti del
futuro politico del Paese: andare al
voto o proseguire sulla strada del
rinnovamento istituzionale con una
maggioranza in balia del gruppetto
dei “finiani” che potrebbero determinare - comunque - la fine di questa legislatura, se non accettano le
condizioni di Berlusconi? Brutta
situazione: il Paese si aspetti altre
sorprese, tanto per gradire.
Nous à la crise du Gouvernement ?
Pour nous, les italiens des vacances d’août, septembre a
toujours été le mois de la reprise
après la pause estivale, mais souvent c’était
aussi le mois des surprises et pas toujours
bonnes. Surtout si nous parlons de la politique : le grand souci des italiens. Dans les
dernières semaines les signaux n’ont pas
été positifs, la reprise de septembre parait toujours caractérisée par le manque de
décisions importantes et la priorité aux problèmes personnels, au lieu des problèmes
de notre Pays. Cet automne, en particulier,
commencera avec les « affaires personnelles
» d’un couple de politiciens qui ont récemment « divorcé ». D’une coté nous avons le
Président du Conseil Silvio Berlusconi, de
l’autre le Président de la Chambre des Députés Gianfranco Fini (avec son nouveau
parti), la première et la deuxième charge
du Gouvernement : une guerre personnelle
dont les italien n’ont pas besoin. Par contre
nous sommes obligés à suivre l’histoire de
deux « illuminés » qui travaillent pour faire
« échouer » l’Italie. Pourquoi ca? Pour des
principes hypocrites selon lesquels chacun
veut sa partie de « Raison d’État », mais
c’est complètement évident que - dans ce
cas – ni l’un, ni l’autre ont cette « raison ». Et
tout cela pendant que les italiens continuent
à attendre et à payer les fausses idéologies
politiques qui aujourd’hui n’existent plus. Aujourd’hui la politique est entièrement écrasée
par les intérêts individuels : « le pouvoir et
l’Argent »sont les deux seules choses importantes, et l’idée terrible que la morale civique est morte. Et cette discorde entre les
deux Grandes pourrait nous conduire à des
élections anticipées, c’est-à-dire autres dépenses, parce que nous sommes un peuple
si riche nous pouvons gaspiller de l’argent.
De toute façon la classe politique n’est pas
intéressée, le vote représente l’espoir d’un
changement qui plait beaucoup aux politiciens qui peuvent avoir un peu de visibilité.
Mais alors, qui va s’occuper de l’Italie ? Certainement pas le président de la République,
parce que notre aimé Georgio Napolitano
n’est que le Notaire du Pays, il ne peut pas
s’occuper des problèmes qui reviennent au
Parlement, aveugle et sourd face à la volonté du peuple. Depuis quelques temps
c’est la mode des dîners, des rencontres
privés pour faire de la politique; ceux qui
détiennent un peu de pouvoir l’utilisent pour
apparaitre dans les journaux, les émissions
télévisées. Il y a des politiciens qui semblent
des vrais professionnels de la télé ! Mieux
le show business que la politique, mais ils
reçoivent également leur jeton de présence,
sauf déclarer l’avoir transmis au parti. Celleci est l’Italie que nous avons et celle-ci est la
politique que nous méritons: le problème est
qu’il faut l’accepter parce que nous sommes
dans un « régime » de Démocratie « faussée
» ; nous pouvons être contraires mais les
politiciens sont toujours en position de force.
Nous ne pouvons même pas demandera la
politique d’être judicieuses, c’est une perte
de temps. Dans ceux jours on est en train
de décider le futur politique du Pays : aller
au vote ou poursuivre la route du renouvellement institutionnel avec une majorité à la
merci du petit groupe de M. Fini, qui peut
déterminer la fin de cet gouvernement ? Préparons-nous aux surprises.
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Un ricordo del Presidente Emerito
Francesco Cossiga
Testimonianza del Com.It.Es. di Monaco
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l Presidente Emerito della
Repubblica Italiana Francesco
Cossiga, amava molto il Principato
di Monaco dove contava moltissimi amici. Ed era sempre stato
in ottime relazioni con il Palazzo
ed in particolare con il Principe
Ranieri III. Perché questa speciale
attrazione del Presidente verso
il Principato? Una delle ragioni
penso sia stato perché, tra i tanti
suoi interessi, lui si considerava un
cultore del “bello” e poi a Monaco
si trovava bene perché gli piaceva
il luogo, il clima, la sicurezza e
l’armonia che qui ha sempre regnato. In realtà, tra le (poche) sue
debolezze, c’era anche un pizzico
di ironico snobismo che trapelava
nelle sue divertenti battute e nel
racconto di curiosi aneddoti che
faceva agli amici. Egli non faceva mistero, infatti, di coltivare
relazioni amichevoli con alcune
delle principali famiglie aristocratiche italiane ed europee e gli
piaceva molto ricordare una certa
sua dimestichezza di rapporto con
la Regina Elisabetta e con il Re
di Spagna Juan Carlos. Uomo di
grande cultura, dotato di una memoria formidabile, Cossiga era un
personaggio con il quale si poteva
conversare e discutere di argomenti, i più diversi. Lo incontrai
una sera a cena in casa di comuni
amici a Cap Ferrat e subito volle
ricordare come la sua Sardegna
ed il Piemonte (mia terra natale)
fossero uniti da un comune senso
del rigore e dell’amicizia. Aveva
conosciuto mio fratello Vittorio (il
popolare avvocato della Juventus)
di cui mi parlò con grande ammirazione, non solo per il suo talento di
legale, ma anche per il suo impegno
politico nel vecchio e glorioso Partito Liberale, in particolare quello
torinese. Saputo che, nel quadro
delle manifestazioni per il giubileo
del Regno di Ranieri III, la Comunità Italiana, tramite il Com.It.Es.
(Comitato Italiani all’Estero, che
ho l’onore di presiedere), si apprestava ad offrire al Sovrano una
statua commemorativa, mi pregò
di invitarlo alla cerimonia. Per lui,
essendo in precarie condizioni di
salute a seguito di un recente intervento operatorio di quel tempo,
questo suo desiderio naturalmente
riempì di gioia ed orgoglio tutti noi,
ed il gesto fu anche molto apprezzato dalle autorità monegasche.
Per quell’occasione il Presidente
Emerito Cossiga (nella foto con
Chiusano) si presentò puntualissimo all’inaugurazione della statua,
denominata “Fratellanza”, nel
piazzale della nuova stazione ferroviaria di Monaco e dovette accomodarsi su una poltrona, non potendo
reggesi in piedi per troppo tempo.
Il Principe Ranieri si avvicinò a
lui e lo salutò con grande affetto
sottolineando che la sua presenza,
per tale occasione, fosse particolarmente emblematica a riprova
della fraterna amicizia che unisce
il Principato di Monaco all’Italia. Il Presidente ringraziò e volle
rimettersi in piedi per ascoltare gli
inni nazionali dei due Paesi amici.
Fu una bella cerimonia che, la
presenza inaspettata di Francesco
Cossiga, rese ancora più toccante
e che noi tutti ricorderemo sempre
con grande piacere e commozione. Mancherà all’Italia un grande
uomo, un grande politico.
Niccolò Casissotti di Chiusano
Presidente Com.It.Es.
En mémoire du Cossiga
Le Président de la République
Italienne Cossiga, aimait beaucoup la Principauté où il avait
beaucoup d’amis. Et il était toujours en
bonnes relations avec le Palais, le Prince
Rainier III en particulier. Pourquoi cette spéciale attraction du Président envers la Principauté? Une des raisons est, peut-être,
que parmi ses nombreux intérêts, il aimait
le « beau » et ici il était heureux parce qu’il
aimait l’endroit, le climat, la sûreté et l’harmonie typiques. En réalité, parmi ses (peu
nombreuses) faiblesses, il y il avait même
une pincée de snobisme ironique qui filtrait
parmi ses plaisanteries et dans les curieux
anecdotes qu’il racontait à ses amis. Il ne
cachait pas ses relations amicales avec
quelques familles aristocratiques et il rappelait avec plaisirs sa familiarité la Reine Élisabeth II et avec le Roi d’Espagne Juan Carlos. Homme de grande culture, doué d’une
mémoire formidable, Cossiga était une personne avec laquelle on pouvait parler et discuter de touts sujets. Je le rencontrai un soir
chez des amis et il a tout de suite voulu rappeler que sa Sardaigne et le Piémont sont
unis par le sens de la rigueur et de l’amitié. Il
avait en plus connu mon frère Vittorio dont il
me parla avec grande admiration, pas seulement pour son talent de légal, mais aussi
pour son engagement politique dans le vieux
et glorieux Partito Liberale. Quand il a appris
que, dans le cadre des manifestations pour
le jubilé du Règne de Rainier III, le Com.
It.Es., avait décidé d’offrir au Souverain une
statue commémorative, il m’a demandé de
l’inviter à la cérémonie. À ce moment là il
avait des problèmes de santé suite à une
récente intervention chirurgicale et son désir remplit nos cœurs de joie et fierté. Pour
l’occasion le Président Cossiga se présenta
très ponctuel à l’inauguration de la statue,
appelée « Fratellanza » (Fraternité), dans la
place de la nouvelle gare de Monaco et il
dut s’installer sur un fauteuil, parce que il ne
pouvait pas rester longue temps debout. Le
Prince Rainier le salua avec grande affection
en soulignant que sa présence, pour telle
occasion, était particulièrement importante,
une preuve de l’amitié fraternelle qui rapproche la Principauté de Monaco à l’Italie.
Le Président remercia et voulut se remettre
debout pour écouter les hymnes nationaux
des deux Pays amis. Cela fut une belle cérémonie, rendue encore plus touchante par
la présence inattendue de Francesco Cossiga, et que nous rappellerons toujours avec
grand plaisir et émotion. À l’Italie manquera
un grand homme, un grand politicien.
E-mail: [email protected]
lettera al direttore-lettre au directeur
Riceviamo e pubblichiamo
Il Re è morto,
Viva il Re
L
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a politica italiana quest’anno
non é andata in vacanza ! Il
nostro Paese che rema spesso al
contrario degli altri, ha saputo
illuminare di così terna luce, la fine
del mese di luglio e di agosto, di
belle storie caserecce...
Tra spiagge, villini, ville e appartamentini in paradisi tullianici,
ci siamo dilettati con le chiappe
nella sabbia e sotto gli ombrelloni,
a vedere la caduta progressiva di
Gianfranco Fini e l’ennesima querelle di un Paese, che ormai vive tra
gossip e corruzione ad ogni livello.
“Il Giornale”, testata giornalistica
berlusconiana, con il sottotenente Feltri al servizio del Generale
“botox”, ha avuto infine il suo
attimo di gloria sparando a tutto
spiano sul luogotenente traditore,
sperando che Dio gli offra un posto
a tavola ! Purtroppo, di fronte a
tanto ed eccessivo fango, la gente
in spiaggia non ha visto un traditore, ma la vittima in buona fede di
un’ennesima donna a tacchi a spillo
che non governa, ma dirige gli affari
di famiglia, anche post divorzio.
(Certamente le donne italiane per
questo Governo Berlusconi sono
una bella grattachecca alla buccia
di banana). Comunque anche Fini,
che non aveva misurato la Forza del
Cavaliere al tramonto, si é frantumato sugli scogli dell’armata mediatica, che protegge il capo come, un
esercito armato di atomica. L’appartamentuccio di Montecarlo é un
dettaglio, in rapporto ai misfatti del
padrone, passati, presenti e futuri.
Ma Fini, come gli altri in Italia,
non possiede l’informazione come il
Padrone dell’Italia e la sua straordinaria capacità di mobilizzare
la forza mediatica al servizio di un
fine, qualunque esso sia, anche il
più malsano. Un nuovo “Principe
Machiavellico” dovrà essere scritto
per introdurre nella gestione del
potere quanto conta oggi il controllo
dei media al servizio della dittatura democratica. Se i Rom, le loro
espulsioni etniche hanno permesso
alla Francia di dimenticare i misfatti dei “Commis della Repubblica”,
in Italia grazie ai Fini Tullianici, la
Repubblica si é dimenticata degli
italiani. Infatti sono loro, che sono
ancora una volta dimenticati in un
Paese allo sbando e senza futuro.
Non esiste un dato economico, politico, finanziario, etico che scaturisce da tutte le inchieste che sono
state pubblicate in questi ultimi
mesi, che dia un risultato positivo
o in crescita per il nostro Paese.
Non é certamente il “Lodo Berlusconi (Alfano)”, e le altre riformette
politiche al servizio del potere
che potranno rimettere in funzione l’economia di una Italia allo
sbando. Perché é sufficiente andare
in vacanza nel nostro Paese, come
lo ha domandato il Padrone per
rendersi conto, senza aver bisogno
dell’intercessione della Repubblica,
che le cose vanno male, peggio e
sempre peggio. Non é disfattismo,
ma cruda realtà e solo coloro che
sono ciechi, sordi o infatuati, possono ancora difendere una politica,
un Governo e una coalizione che sta
allontanando l’Italia dalle Corte dei
grandi e avvicinadola sempre di più
al Nord dell’Africa, in una realtà
terzo mondista, che se a Verona é
discutibile, da Roma in giù resta
una cruda realtà. L’Italia é ancora
un paese in cui si deve lavorare per
creare le infrastrutture sociali di
base che rendano la vita normale
al quotidiano. L’Italia é ancora un
Paese nell’Europa occidentale che é
priva, in molte Regioni d’Italia, dei
servizi pubblici essenziali al servizio
di un bene minimo per la popolazione. Trasporti, igiene, spazzatura,
ecologia, urbanismo, viabilità sono
ancora servizi fatiscenti in moltissime regioni d’Italia. Imprenditori
nella tenaglia burocratica, lavoro
nero, abusi morali, fisici. Ineguaglianza sociale, donne ancora sottomesse e vittime della segregazione
maschile. Analfabeti, disgregazione
dell’apparato scolastico, universitario. La ricerca allo sbando, espatrio
dei cervelli…L’Italia ha bisogno di
una politica economica, di scelte e
di un indirizzo politico ed economico programmatico che sono oggi
inesistenti, i Governanti spendono
il loro termpo a tentar di salvare il
loro potere e non di esercitarlo al
servizio della collettività. L’autunno
sarà caldo e le nostre critiche saranno feroci e la nostra battaglia al
servizio di un solo ideale: il rispetto
della Repubblica e del popolo Italiano. Ci batteremo per difendere
l’etica, i valori fondamentali della
Costituzione, lotteremo sempre e
senza tregua contro la corruzione
e certi delinquenti che gestiscono
il Paese. Si può far politica senza
essere corrotti, é sufficiente volerlo
e non cedere. A chi ha un briciolo
di potere lo metta al servizio del popolo italiano e si dia un fine giusto e
agisca nel rispetto della legge e dei
valori repubblicani. Gli italiani devono andare al voto; gli italiani devono sancire una nuova politica; gli
italiani devono chiedere ed esigere
una nuova Repubblica. Gli italiani
devono dire basta al colpo di Stato
permanente di cui sono vittime con
gli intrallazzi di Palazzo.
Il Re é morto, viva il Re!
Carlo Alberto BRUSA
(Avvocato Italiano in Parigi)
lettera al direttore-lettre au directeur
ULTIMISSIMA
X Settimana
della Lingua
Italiana
nel Mondo
(18-24 ottobre 2010)
LE ROI EST MORT, VIVE LE ROI
La politique italienne cette
année n’est pas partie en vacance! Notre Pays qui va souvent contre-courant par rapport aux autres,
nous a offert pendant la fin du de Juillet et
août, de belles histoires de ménage… Parmi
les plages, les villas et les appartements
nous nous sommes amusés, les fesses sur
le sable, en regardant la chute progressive
de Gianfranco Fini (président de la Chambre
des députés) et l’énième querelle d’un Pays,
qui maintenant vive parmi les rumeurs et
la corruption à tout niveau. « Il Giornale »,
journal berlusconien, avec le sous-lieutenant
Feltri au service du Général « botox », a enfin
eu son instant de gloire en tirant sur le lieutenant traître, avec l’espoir que Dieu lui offre
une place à la table ! Malheureusement, les
gens à la plage n’ont pas vu un traître, mais
la victime en bonne foi d’une énième femme
à hauts talons qui ne gouverne pas, mais qui
La casa incriminata di Monte-Carlo.
dirige les affaires de famille, même après le
divorce. De toute façon Fini, qui n’avait pas
mesuré la force du Cavaliere au coucher de
soleil, s’est brisé face à l’armée médiatique,
que protège le chef comme une armée qui
a la bombe atomique. Le petit appartement
de Monte-Carlo n’est qu’un détail, par rapport aux méfaits, passés, présents et futurs,
du patron. Mais Fini, comme les autres en
Italie, ne possède pas l’Information comme
le Patron de l’Italie. Un nouveau « Prince
Machiavélique » devra être écrit pour expliquer l’importance du contrôle des media
au service de la dictature démocratique. Si
le Roms et leurs expulsions ethniques ont
permis à la France d’oublier les méfaits
du « Commis de la République », en Italie
grâce au problème « Fini », la République
a oublié les italiens. En effet ils sont encore
une fois oubliés dans un Pays à la dérive et
sans futur. Il n’y a pas de données économiques, politiques, financiers ou éthiques
qui sortent de toutes les enquêtes qui ont
été publiées durant les derniers mois et qui
montrent un résultat positif pour notre Pays.
La Loi Berlusconi (Alfano) et les autre petites
reformes au service du pouvoir ne peuvent
pas remettre en fonction l’économie d’une
Italie à la dérive. Parce qu’il suffit d’aller en
Italie en vacances pour se rendre compte,
sans une intercession de la République, que
les choses vont mal. Seulement les sourds,
les aveugles ou les amoureux (du Cavaliere)
peuvent encore défendre une politique, un
Gouvernement et une coalition qui éloignent progressivement l’Italie de la Cour
des grands pour la rapprocher de plus en
plus à l’Afrique du Nord, dans une réalité
du tiers monde. L’Italie est encore un pays
dans lequel on doit travailler pour créer les
infrastructures sociales pour une vie normale. L’Italie est encore un pays de l’Europe
occidentale qui n’a pas des services publics
dans plusieurs régions. Les transports, l’hygiène, les ordures, l’écologie, l’urbanisme,
la viabilité sont encore des services insuffisants. Les Entrepreneurs bloqués par la
bureaucratie, le travail noir, les abus moraux et physiques. L’Inégalité sociale, les
femmes encore soumises et victimes de la
ségrégation masculine. Les analphabètes,
la désagrégation du système d’éducation.
La fuite des cerveaux. L’Italie a besoin d’une
politique économique, des choix et d’un
programme qui sont aujourd’hui inexistant,
mais les gouverneurs dépensent leur temps
pour sauver leur pouvoir. L’automne sera
chaud et nos critiques seront féroces, notre
bataille est au service d’un seul idéal : le respect de la République et du peuple italien.
Nous nous battrons pour défendre l’étique,
les valeurs fondamentales de la Constitution, nous lutterons toujours contre la corruption et les délinquants qui gèrent le Pays.
Faire de la politique sans être corrompus
est possible, il suffit de le vouloir et de ne
pas céder. Mettez votre pouvoir au service
du peuple italien et agissez dans le respect
de la loi et des valeurs républicaines. Les
italiens doivent aller au vote; les italiens doivent fixer une nouvelle politique; les italiens
doivent demander et exiger une nouvelle
République. Les italiens doivent dire basta
au coup d’État permanent typique dont ils
sont victimes.
Le Roi est mort, vive le Roi.
Anche quest’anno il Ministero degli
Esteri promuove la diffisione della
lingua e della cultura italiana nel
mondo attraverso Ambasciate,
Consolati e Istituti di Cultura. In
tale ambito l’Ambasciata di Monaco con il Com.It.Es., la Dante
Alighieri, l’Amaca e l’Accademia
Italiana della Cucina, propone i
seguenti eventi.
Lunedì 18 ottobre ore 18,30:
Premio L’Amaca presentato da
Luisella Berrino presso la Salle des
Conferences dell’Hotel Columbus
di Fontvielle; Mercoledì 20 ottobre ore 18,15, la Dante Alighieri
presenta, al Théatre de Variétès,
Vittorio Sgarbi autore “dell’Italia
delle Meraviglie” e “Il Caravaggio”. Giovedì 21 ottobre ore 14,45,
il Com.It.Es., nel centenario della
fondazione presenta, al Museo
Oceanografico “Meraviglie di
un Museo”, seminario volto ad
illustrare la figura del Principe
Alberto I. Parteciperanno il direttore dello stesso, Robert Calcagno
e personalità del mondo scientifico
italiano. Seguirà una sfilata di
costumi d’epoca sul tema: “Bellezze al bagno 1910/2010”. Venerdì 22
ottobre ore 20,00: evento conviviale della delegazione di Monaco
dell’Accademia Italiana della Cucina, a cura di Luciano Garzelli;
Venerdì 5 novembre ore 20,00: al
Théatre de Variétès, “Moi Caravage”, rappresentazione teatrale
di Cesare Capitani, messa in scena
dalla Compagnia “Hic et Nunc e
Comme il Vous Plait”, in collaborazione con l’Istituto Italiano di
Cultura di Marsiglia.
Infine letture di poesie presentate
dalla poetessa Maria Salamone e
letture di brani classici presentati
dall’attore Remo Girone, verranno
organizzate nelle scuole durante le
ore di italiano.
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Alessandra
Canale:
INCONTRI
“Monte-Carlo amore mio!”
A cura di Feliciana Di Spirito
[email protected]
Antonio Caliendo, “boss” del calcio mercato
I
l Principato di Monaco non fa sognare solo i monegaschi che sono in trepidante attesa di vedere coronato
il sogno d’amore tra il molto amato Principe Alberto e
la fidanzata, la sudafricana Charlene Wittstock, ma fa
brillare gli occhi anche alla splendida Alessandra Canale, dotta annunciatrice e conduttrice Rai da vent’anni.
Una Signora con tanto di doppia laurea in lettere e in
giurisprudenza, nonché poliglotta: parla, infatti, correntemente inglese, francese e spagnolo. Ale, come la
chiamano gli amici, ama trascorrere parecchi weekend
a Monte Carlo, dove vive il suo compagno, il napoletanissimo Antonio Caliendo, re dei procuratori del mondo
del calcio internazionale.
“Sono felice di trascorrere le vacanze a Monte- Carlo
- ha detto Alessandra - perché mi rilasso dai ritmi frenetici, ma sempre entusiasmanti del lavoro. Qui vado
al mare e cerco di nutrire il mio cervello passando
molto tempo a leggere. Il Principato è un posto dove
mi trovo molto bene. Ciò che più apprezzo è, soprattutto, l’enorme rispetto per le persone non più
giovani”.
E’ anche l’amore che sta vivendo con Antonio Caliendo
a chiamarla nel Principato?
“Certo! Lui vive a Monte-Carlo, dove fa un mestiere
che ha praticamente inventato lui tantissimi anni fa.
Insieme, andiamo spesso a passeggiare sulla Champions Promenade e ci divertiamo ad osservare i
turisti che mettono i loro piedi sulle impronte dei
campioni del mondo mentre cerchiamo d’indovinare
i loro pensieri, comprendere le loro emozioni, la loro
gioia”.
Ci presenta meglio il suo compagno?
“Lui è un grande! Fa il procuratore di calciatori,
come dicevo, ed è stato il primo procuratore sportivo
della storia del calcio ed è stato anche il primo ‘chairman italiano’ nel calcio inglese, nonché l’ideatore
dell’evento Golden Foot che ogni anno premia, qui a
Monaco, il miglior calciatore del mondo, inserendo
così una nuova mattonella con le impronte dei piedi
del campione che viene aggiunta alle altre lungo la
Champions Promenade. Antonio è, nel contempo, un
uomo dall’umiltà, semplicità e umanità straordinaria.
Mica cosa da poco!”
Dove e come vi siete conosciuti?
“Ci conosciamo da tanto tempo, da quando in Rai
presentavo Il Processo del Lunedì con Biscardi (foto
a destra). Poi, ci eravamo persi di vista. Ritrovandoci, tre anni fa, tramite alcuni nostri amici, abbiamo
riscontrato tra noi molte affinità e interessi in comune”.
Cosa vi unisce, esattamente?
“In primis, la mentalità aperta, internazionale, la passione per i viaggi; poi, l’amore per le cose semplici,
per le piccole cose”.
Alessandra Canale :
Monaco ne fait pas rêver seulement les monégasques
qui attendent la réalisation de rêve d’amour du Prince Albert et de sa fiancée, la sud-africaine Charlene Wittstock,
mais elle fait briller les yeux aussi à la splendide Alessandra Canale,
speakerine et animatrice RAI depuis vingt ans. Une Dame avec une
maîtrise de lettres et de jurisprudence et polyglotte: elle parle, en
effet, anglais, français et espagnol. Ale, c’est ainsi que les amis l’appellent, aime passer les weekends à Monte-Carlo, où elle vit avec son
compagnon napolitain Antonio Caliendo, roi des Agents de joueurs
du monde du football international.
« Je suis heureuse de passer mes vacances à Monte-Carlo - dit
Alessandra - parce que je me relaxe des rythmes frénétiques,
mais toujours enthousiasmants du travail. Ici je vais à la plage et
cherche à nourrir mon cerveau en lisant beaucoup. La Principauté
est une place où je me trouve très bien. Ce que j’apprécie le plus
est l’énorme respect pour les personnes qui ne sont plus jeunes ».
Est-ce que c’est l’amour aussi qui vous rappelle dans la Principauté ?
« Bien sure ! Il vit à Monte-Carlo, où il fait un métier qu’il a presque
inventé il y a longtemps. Nous allons souvent nous promener au
long de la Champions Promenade et nous nous amusons à observer les touristes qui mettent leurs pieds sur les empreintes
des champions du monde pendant que nous cherchons à devi-
ner leurs pensées, à comprendre leurs émotions, leur joie ».
Pouvez-vous nous présenter votre compagnon ?
« Il est un grand homme! Il est agent de footballeurs, comme
j’ai déjà dit, et il a été le premier agent de joueurs de l’histoire
du football, le premier ‘chairman’ italien dans le football anglais,
et l’inventeur de l’évènement Golden Foot qui tous les années
récompense, ici à Monaco, le meilleur footballeur du monde, en
ajoutant un nouveau carreau avec les empreintes des pieds du
champion dans la Champions Promenade. Antonio est, entretemps, un homme d’une simplicité et une humanité extraordinaire.»
Où et comment vous vous êtes connus ?
« Nous nous connaissons depuis longtemps, depuis quand j’animais il Processo del lunedì avec Biscardi sur la RAI. Ensuite,
nous nous sommes perdus de vue. En nous retrouvant, il y a trois
ans, grâce à des amis, nous avons découvert beaucoup d’affinités et d’intérêts en commun ».
Qu’est-ce que vous unit, exactement ?
« Tout d’abord, la mentalité ouverte, internationale, la passion
pour les voyages ; ensuite, l’amour pour les choses simples,
pour les petites choses ».
Monte-Carlo & Costa Azzurra
13
14
Connaissez-vous bien le football?
« Assez bien! Antonio me dit souvent que
je suis une élève excellente».
Quelle équipe supportez-vous ?
« C’est évident, je supporte l’Italie ».
Votre fils de 14 ans s’entende-t-il bien avec
Antonio?
« Oui, il s’aiment! Amedeo l’adore au
point qu’il lui a demandé d’être son parrain ».
Pendant l’été, nous vous avons vu sur Rai2,
tous les samedis, à la guide de l’émission «
Capotavola ». Comment est-il allé le voyage
touristique-oenogastronomique?
« C’était une expérience enthousiasmante! L’Italie est un musée à ciel ouvert
avec une cuisine exceptionnelle. Nous
avons, j’espère, contribué à valoriser
notre extraordinaire patrimoine ».
Êtes-vous gourmet, savez-vous faire la cuisine ?
« J’aime et j’apprécie beaucoup la bonne
table! Je sais cuisiner et j’ai beaucoup
appris pendant le tour de ‘Capotavola’,
en découvrant une infinité de ‘plats à
sauver’ et la cuisine ancienne, de nos
grand-mères».
Vos plats préférés ?
« Les pates, le poisson et les salades. Ah,
j’adore la zuppa inglese ».
Quels sont vos programmes pour l’automne?
« J’en ai plusieurs, mais je préfère me
taire par superstition ».
Entre temps, êtes-vous toujours engagée
dans le rôle de speakerine ?
« Oui, tous les jours. Matin, après-midi et
soir toujours sur Rai2 ».
Qu’est-il a changé depuis quand vous avez
débuté ?
« À l’époque tout était en direct, aujourd’hui tout est rigoureusement enregistré ».
Les rapports avec les collègues ?
« Excellents, elles sont toutes des belles
et grandes dames ».
Êtes-vous encore en contact avec les premières « Mademoiselle Buonasera » ?
« Assez, même si dans ce domaine de
notre travail il y a souvent une sorte de
double compétition : esthétique et professionnelle ».
Comment surmontez-vous les mauvais moments, les anxiétés et les peurs? Demandez-vous de l’aide à Dieu ?
« Oui, je demande souvent de l’aide à
Dieu parce que je suis très religieuse,
mais je le remercie le plus, pour ce que
je suis et ce que j’ai ».
Vous avez deux maitrises, qu’est-ce que
vous auriez fait si vous n’avait pas travaillé
en RAI?
« Sans doute le magistrat. J’ai un fort
sens de la justice. Sans justice il n’y aura
jamais de paix ».
Notre rencontre termine ici, nous laissons
les deux amoureux à leur promenade
avant de prendre tous ensemble un apéritif
au mythique Café de Paris, où une petite
foule s’est entre temps réunie pour saluer
avec chaleur Alessandra Canale, pendant
que quelque sportif a reconnu Antonio
Caliendo, très pris pour l’imminente édition de son « Golden Foot » que, le mois
prochain, aura son épilogue avec plusieurs
invités du football internationale de hier et
d’aujourd’hui.
A destra,
Alessandra
Canale
con Antonio
Caliendo:
da sinistra
il produttore
cinematografico Angelo
Bassi, Lucia
Di Spirito
(Sorrisi&
Canzoni)
e il nostro
direttore.
Lei s’intende di calcio?
“Me la cavo! Antonio mi dice spesso che sono un’ottima allieva”.
E per chi tifa?
“Beh, è scontato, tifo per l’Italia”.
Suo figlio, quattordicenne, Amedeo
va d’accordo con Antonio?
“D’accordo? Si amano! Amedeo
lo adora al punto che gli ha chiesto di fargli da padrino”.
D’estate, ogni sabato, l’abbiamo vista su Rai2 alla guida della
trasmissione “Capotavola”. Com’è
andato il viaggio turistico-enogastronomico?
“E’ stata un’esperienza entusiasmante! L’Italia è un museo a
cielo aperto e vanta una gastronomia eccezionale. Abbiamo, spero,
contribuito a valorizzare il nostro
straordinario patrimonio”.
Lei è una buongustaia, sa cucinare?
“Beh, gradisco e apprezzo molto
la buona tavola! So cucinare e ho
anche appreso molto in questo
tour di ‘Capotavola’, scoprendo
un’infinità di, cosiddetti, ‘piatti da
salvare’ e la cucina della nonna”.
Le sue pietanze preferite?
“I primi, il pesce e le insalate.
Ah, adoro la zuppa inglese”.
Quali sono i suoi programmi per
l’imminente autunno?
“Tanti! Anzi, tantissimi, ma, per
scaramanzia, preferisco aspettare
a parlarne”.
Intanto, è sempre impegnata nel
ruolo di annunciatrice?
“Si, tutti i giorni. Mattino, pomeriggio e sera sempre su Rai2”.
Cosa è cambiato dai tempi in cui ha
debuttato?
“Mentre prima era, rigorosamente, tutto in diretta, oggi tutto è
rigorosamente registrato”.
I rapporti con le colleghe?
“Ottimi, sono tutte delle belle e
grandi signore”.
E’ ancora in contatto con le prime
“Signorine Buonasera”?
“Abbastanza, anche se nel mondo
del nostro lavoro televisivo si avverte spesso una sorta di doppia
competizione: estetica e professionale”.
Come supera i momenti bui, le ansie e le paure? Chiede aiuto a Dio?
“Si, chiedo spesso aiuto a Dio
perché sono molto religiosa, ma
di più lo ringrazio sempre per
quello che sono e ciò che ho”.
Lei ha ben due lauree, cosa avrebbe fatto se non avesse lavorato in
Rai?
“Senza dubbio il magistrato. Ho
un forte senso innato della giustizia. Senza giustizia non ci sarà
mai pace”.
Il nostro incontro finisce qui e
lasciamo continuare i “piccioncini”
nella loro passeggiata pomeridiana
prima di prendere tutti assieme un
aperitivo al mitico Cafè de Paris,
dove una piccola folla si è intanto
riunita per salutare con grande
calore Alessandra Canale, mentre
qualche sportivo ha anche riconosciuto Antonio Caliendo, indaffaratissimo per l’imminente edizione
del suo “Golden Foot” (ne parliamo
a lato) che, il mese prossimo, avrà
un altro suo epilogo con tanti ospiti
del calcio mondiale di ieri e di oggi.
Feliciana DI SPIRITO
Il Golden Foot 2010
entra nel vivo
Entra nel vivo la corsa per aggiudicarsi il prestigioso premio internazionale alla carriera “GOLDEN
FOOT”, edizione 2010. Dei 10 candidati in lizza,
quattro si sono al momento messi in luce come i più
votati: Beckham, Puyol, Raul e Totti (foto a destra),
in rigoroso ordine alfabetico. Ma subito dietro, raccolti in pochissime centinaia di voti, ci sono altri cinque
agguerriti contendenti. La strada però è ancora lunga
(c’è tempo fino al giorno 8 ottobre prossimo) e nessuno
può cantar vittoria. Il più votato lascerà le proprie impronte sulla CHAMPIONS PROMENADE di Montecarlo, insieme ai più grandi di sempre. Chi vincerà? Sarà
la leggenda Madridista di Raul, appena passato allo
Schalke04, il neo campione del mondo Puyol, l’icona
mondiale Beckham, o Totti, una delle ultime bandiere
del calcio? O sarà invece uno tra Eto’o e Drogba, oppure il numero uno per eccellenza, Buffon (foto in basso)?
O magari prevarrà la classe di Giggs o Seedorf, o il
carisma di Gerrard? A deciderlo sono i tifosi, su www.
goldenfoot.com, e nessun altro (al momento sono già
pervenuti più di 90,000 preferenze).
Le Golden Foot 2010 va arriver
Tout le monde attend la course pour conquérir le prestigieux prix internationale à la carrière “Golden Foot”, édition 2010. Parmi les 10 candidas en compétition, les 4 les plus votés son Beckham, Puyol, Raul
et Totti, par ordre alphabétique. Les autres sont juste derrière, avec
quelques centaines de votes, mais nous avons encore le temps pour
exprimer notre préférence (jusqu’au 8 octobre) et donc personne ne
peut encore exulter. Le footballeur le plus voté laissera ses empruntes
des pieds dans la CHAMPIONS PROMENADE de Monte-Carlo, avec
les autres champions. Qui va être le vainqueur ? La légende de Madrid
Raul, qui maintenant est au Schalke04, le champion du monde Puyol,
l’icone Beckham ou Totti, un des derniers drapeaux du football? Ou
peut être Eto’o, ou Drogba, ou bien le vrai numéro un : Buffon ? Ou
encore la classe de Giggs ou Seedorf, le charisme de Gerrard ? Ce
sont les supporteurs qui doivent décider, sur le site www.goldenfoot.
com (pour l’instant plus de 90.000 préférences ont été exprimés).
15
Qu’est-ce que c’est le Golden Foot?
Che cos’e’ il Golden Foot?
Il GOLDEN FOOT è un premio internazionale alla
carriera che gode dell’Alto Patronato di SAS il Principe Alberto II di Monaco. E’ riservato ai giocatori di
almeno 29 anni che si siano distinti per risultati sportivi,
di squadra e individuali, fair-play, personalità, fama
e apprezzamento del pubblico e degli addetti ai lavori.
Il vincitore viene scelto tra una rosa di dieci candidati,
scelti dalla giuria del premio e formata dai rappresentati
dei media partner del Golden Foot, dagli appassionati di
tutto il mondo che vorranno indicare la loro preferenza
sul sito ufficiale www.goldenfoot.com. La particolarità
del premio è che il vincitore andrà a mettere le impronte
dei piedi nella THE CHAMPIONS PROMENADE, la
“Walk of Fame” del calcio mondiale situata sul lungomare del Principato di Monaco. Il Golden Foot è giunto, nel
2010, alla sua ottava edizione. I promotori dell’evento
sono la World Champions Club e l’Ufficio del Turismo del
Principato di Monaco. La serata di premiazione 2010 è
prevista per il giorno 11 ottobre.
Samantha DE REVIIZIS
GOLDEN FOOT est un prix international à la carrière sous le Haut Patronage de SAS le Prince Albert II de Monaco. Il est réservé aux joueurs
de 29 ans minimum, qui se sont distingués pour leur résultats sportifs,
d’équipe et individuels, fair-play, personnalité, célébrité et appréciation
du public et des spécialistes. Le vainqueur est choisi parmi un groupe
de candidats, choisis par le jury du prix formé des media Partner du
Golden Foot, de passionnés du monde entier qui peuvent indiquer
leur préférence sur le site officiel WWW. Goldenfoot.com. La particularité du prix est que
le vainqueur laissera
les empreintes des
ses pieds à THE
CHAMPIONS PROMENADE, la walk of
fame du football, situé en bord de mer
dans la Principauté
de Monaco. Le Golden Foot est arrivé,
en 2010, à son 8ème
édition. Les organisateurs de l’événement sont le World
Champions Club et
l’Office du Tourisme
de Monaco. La soirée de remise des
prix est prévue pour
le 11 octobre.
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L’intervista
PapaDJ, il “maestro italiano”
del Buddha Bar
A colloquio con Il Foglio Italiano
totalizzante, ma l’elemento che
la rende così unica è davvero la
musica, l’esplosivo successo del
BB di Monte Carlo è quindi in
gran parte da attribuire al suo dj,
il primo e solo dj italiano di tutti
i Buddha Bar: Papadj, al secolo
Donato Papadia, un ragazzo di
54 anni, di quelli che si fa fatica
a credergli quando dichiara l’età,
eppure, quando inizia a parlare, ci
presenta così dettagliatamente uno
spaccato della storia della musica,
ricco di grandi nomi e aneddoti
divertenti, che sembra quasi abbia
vissuto più vite. Appassionato
naturalmente di musica, della sua
famiglia e delle mitiche Harley Davidson (ne possiede due, entrambe
immancabilmente nere), lo abbiamo incontrato per carpire qualche
segreto del lavoro di un popolare
dj e capire anche cosa significa essere un italiano in un ambiente così
internazionale come il Principato
di Monaco.
Donato ci puoi dire innanzitutto
come si diventa DJ?
18
I
l Buddha Bar di Monte Carlo
è aperto al pubblico solo da
giugno ed è già è diventato uno dei
locali più “in” del momento, grazie
a tre elementi che lo caratterizzano: l’arredamento, la cucina, ma
soprattutto la musica straordinaria.
Il Buddha Bar nasce a Parigi per
volontà di Raymond Visan con un
concetto del tutto innovativo: un
locale dove l’ospite possa, in tutto
relax, fare un viaggio, nei luoghi
più sperduti del mondo conosciuto,
grazie al coinvolgimento dei suoi
cinque sensi.
Questo concetto ha avuto talmente
successo che velocemente i Buddha
Bar, dall’originale di Parigi, sono
diffusi nelle principali capitali
come Washington, Praga, Londra,
Beirut, e Dubai.
L’esperienza al Buddha Bar è
“La scelta di questa carriera è
stata particolare, devi sapere che
sono rimasto orfano di padre
quando avevo solo 5 anni, è
stato quindi il compagno di mia
madre ad avvicinarmi al mondo
della musica. Lui era un orchestrale e suonava nelle balere e
nei tè danzanti e io spesso lo
accompagnavo. Nel frattempo ho
studiato musica a Padova dove
ho vissuto per 8 anni con la mia
famiglia, specializzandomi nella
tromba e nella batteria. Quando
è avvenuto il grande passaggio
dall’orchestra vera ai dischi io
c’ero, sono stato un pioniere
della nuova discoteca. Allora la
figura del Disk Jockey non esisteva e neanche la tecnica per farlo,
addirittura all’inizio si seguiva il
programma dell’orchestra per
mettere i dischi. Si iniziava con i
lenti per poi scaldare sempre più
l’atmosfera, la scaletta di un’orchestra era: valzer, tango, polca,
mazurca, chachacha, bossa nova,
samba, rock&roll, shake. Ed è
Di Tiziana Danzo
[email protected]
Nella pagina
a lato,
il Dj Donato
Papadia.
A destra,
il Buddah
Bar.
PapaDJ, le « maestro » italien du Buddha Bar
stato proprio lo shake che ha
segnato il passaggio da ballo da
sala alla danza moderna. Inoltre
all’epoca le orchestre che suonavano questi ultimi due generi
erano viste un po’ male, perché uscivano dagli schemi della
musica che allora era diffusa e
conosciuta. Ancora oggi musicisti
quando sentono dire che un DJ
“suona” in un locale storcono il
naso, perché per loro mettere i
dischi non significa suonare. In
realtà il lavoro di un DJ non è
meccanicamente quello di togliere e mettere dischi, ma è molto
più profondo e complesso. Un DJ
(bravo) fa delle proposte al suo
pubblico, crea un’onda musicale
che trascina le persone lungo un
viaggio. Per fare questo l’esperienza è fondamentale”.
Lavori come disk jockey da ben 37
anni, e da 11 sei qui nel Principato, ci puoi raccontare il tuo arrivo
a Monaco?
“Nel 1998 lavoravo a Sanremo,
nella discoteca vicina all’Ari-
La Buddha Bar de Monte Carlo
n’est ouvert au public que depuis juin et est déjà est devenu
un des établissements les plus à la mode
en ce moment, grâce à trois éléments qui
le caractérisent : l’ameublement, la cuisine,
mais surtout la musique extraordinaire.
Le Buddha Bar a été crée par Raymond Visan avec un concept complètement innovateur : un établissement publique où le hôte
peut, en toute calme, faire un voyage, dans
les lieux les plus loin du monde connu, grâce
à l’implication de ses cinq sens. Ce concept
a eu un tel succès, que les Buddha Bars,
de l’original de Paris, se sont répandus dans
les principaux capitaux comme Washington,
Prague, Londres, Beyrouth, et Dubaï.
L’expérience au Buddha Bar est totale, mais
l’élément qui la rend si unique c’est la musique, le succès explosif du BB de Monte
Carlo est donc en grande partie à attribuer à
son dj, le premier et unique dj italien de tous
les Buddha Bars : Papadj, pseudonyme de
Donato Papadia, un garçon de 54 ans. Il est
difficile de lui croire quand il déclare son âge,
pourtant, quand il parle, il nous présente un
morceau de l’histoire de la musique, si détaillé, riche de grands noms et d’amusants
anecdotes, qu’il semble avoir vécu plusieurs
vies. Naturellement passionné de musique,
de sa famille et de mythiques Harley Davidson (il en a deux, toutes les deux forcement
noirs), nous l’avons rencontré pour lui soutirer quelques secrets sur le travail de dj et
comprendre qu’est-ce que signifie être un
italien dans un milieu si international comme
la Principauté de Monaco.
Donato peux-tu nous dire avant tout comme
on devient DJ ?
«Le choix de cette carrière a été bizarre,
je suis resté orphelin de père quand
j’avais seulement 5 ans, c’était donc le
compagnon de ma mère qui m’a orienté
vers le monde de la musique. Lui sonnait
dans une orchestre pour les guinguettes
et les thés dansant et je l’accompagnais
souvent. Pendant 8 années j’ai étudié
la musique à Padoue, où j’ai vécu avec
ma famille, et je jouais la trompette et la
batterie. Quand le passage de l’orchestre
aux disques est arrivé j’étais là. J’ai été
un pionnier de la nouvelle discothèque.
À l’époque la figure du Disk Jockey
n’existait pas et même pas la technique
; au début on suivait le programme de
l’orchestre pour mettre les disques. On
démarrait avec les danses de salon pour
réchauffer lentement l’ambiance. Le plan
d’une orchestre prévoyait : valse, tango,
polka, mazurka, cha-cha-cha, bossa
nova, samba, rock&roll, shake. Et c’était
le shake qui a marqué le passage des
danses de salon à la dance moderne. En
plus à l’époque les orchestres qui son-
19
naient ces derniers deux genres étaient
mal vus parce qu’ils sortaient des schémas de la musique qui était répandu et
connue à l’époque. Encore aujourd’hui
les musiciens sont contraire au terme
« jouer » par rapport au travail d’un DJ,
parce qu’ils pensent que mettre les
disques ne signifie pas jouer de la musique. En réalité le travail de DJ n’est
pas mécaniquement celui d’enlever et
de mettre des disques, mais il est bien
plus profond et complexe. Un bon DJ fait
des propositions à son public, il crée une
vague musicale qui mène les personnes
au long d’un voyage. Pour faire cela l’expérience est fondamentale».
Tu travaille depuis 37 ans en tant que disk
jockey, et tu es ici à Monaco depuis 11 ans,
peux-tu nous raconter ton arrivée en Principauté?
«En 1998 je travaillais à Sanremo, dans la
discothèque près de l’Ariston ; un soir j’ai
été remarqué par quelques directeurs de
la SBM et ai été invité à faire des soirées
aux Paradise de Monaco. Évidemment
j’ai bien profité de l’opportunité et l’année suivante j’ai commencé à travailler
Monte-Carlo & Costa Azzurra
L’intervista
A destra,
il Dj alla
consolle.
20
pour le Jimmy’ z, d’abord seulement
quelques soirées par semaine, jusqu’à
ce que je suis devenu le dj résident.
Le Jimmy’ z m’a beaucoup appris et il
m’a donné des grandes satisfactions, ce
n’était pas un travail facile parce que la
clientèle est complètement internationale, donc avec des goûts et cultures
musicales complètement différentes, en
outre il s’agit d’une clientèle exigeante,
qui fait des demandes, qu’il veut entendre la musique de son Pays, donc il
faut être préparée.
Mais quand tu trouves dans la salle des
personnages comme Robert de Niro,
les U2, Lionel Richie, Kate Moss, Schumacher, Brad Pitt, et tu arrive à les faire
amuser et se laisser aller à la musique,
la satisfaction est incomparable. Maintenant je travail au Buddha Bar, et le type
de travail est complètement différent. Le
concept à la base du BB est celui d’offrir
au client une expérience totale, un vrai
voyage autour du monde.
Un itinéraire culinaire souligné par l’accompagnement musical. Pour me préparer à ce type de travail j’ai écouté d’abord
les nombreuse Buddha Bar Compilations, ensuite j’ai recommencé à étudier,
à rechercher avec passion les nouvelles
tendances musicales de tous les coins
du monde.
Pendant les premiers jours d’ouverture
nous employions à 100% la compilation
des autres BB, mais ensuite, quand nous
avons bien compris comment cela marchait, nous avons progressivement diminué l’utilisation des compilations pour
donner une identité précise au Buddha
Bar de Monaco.
La musique jouée pendant ces soirées
est appelé «lounge», un mot anglais qui
signifie hall, salon ou bien il indique une
situation de relax. L’habileté d’un DJ est
la création d’un fond musical qui peut
être relaxant en certains moments, pour
devenir plus intéressant et attirer l’attention des personnes en salle, les étonner,
les impliquer, les faire réfléchir sur ce qui
sont en train de manger.
La musique a un grand pouvoir et un
potentiel qui malheureusement n’est
pas utilisé ; un exemple : il y a quelques
soirs on m’a demandée de mettre de la
musique arménienne, j’avais fait mes
recherches et j’ai contenté le client, résultat : une salle en délire ! Je voyais les
clients de toutes nationalités qui dansaient sur les tables : il y avait le français,
avec l’américain, avec l’arabe, avec le
russe, et ils étaient tous pris par la musique. Je me rends compte que c’est une
utopie, mais la musique pourrait vraiment servir pour abattre les barrières et
ston; una sera sono stato notato
da alcuni direttori della SBM e
sono stato invitato a fare delle
serate al Paradise di Monaco.
Ovviamente non mi sono lasciato
sfuggire l’opportunità e l’anno
seguente ho cominciato a lavorare per il Jimmy’z, prima solo
qualche sera a settimana, finché
non sono diventato il dj resident.
Il Jimmy’z mi ha insegnato molto
e mi ha dato grandi soddisfazioni,
non è stato un lavoro facile perché la clientela è completamente
internazionale, quindi con gusti e
culture musicali completamente
diverse tra loro, inoltre è una
clientela esigente, che fa richieste, che vuole sentire la musica
del suo Paese, per questo bisogna
essere molto preparati.
Ma quando nella sala trovi persone come Robert de Niro, gli
U2, Lionel Richie, Kate Moss,
Schumacher, Brad Pitt, e riesci
a coinvolgerli, a farli divertire e
lasciarsi andare alla musica, la
soddisfazione è impareggiabile.
Ora lavoro al Buddha Bar, e il
tipo di lavoro è completamente
diverso. Il concetto alla base del
BB è quello di offrire al cliente
un’esperienza totalizzante, un
vero viaggio intorno al mondo.
Un itinerario culinario sottolineato dall’accompagnamento
musicale. Per potermi preparare a questo tipo di lavoro mi
sono inizialmente documentato
ascoltando le varie Buddha Bar
Compilation, poi ho ricominciato
a studiare, a cercare con passione le nuove tendenze musicali
provenienti da ogni angolo del
mondo. Nei primi giorni d’apertura infatti usavamo al 100% le
compilation degli altri BB, poi,
capito bene il funzionamento
del locale abbiamo diminuito
progressivamente l’uso delle
compilation per dare un’identità
precisa al locale di Monaco.
La musica che viene suonata in
queste serate è definita “lounge”,
una parola inglese che significa
atrio, salotto, proprio a indicare
una situazione di relax.
La bravura del DJ sta nel creare
un sottofondo musicale rilassante in alcuni momenti, per
poi attirare l’attenzione delle
persone in sala, stupirle, coinvolgerle, in modo da distrarle e
paradossalmente farle riflettere
su quello che stanno mangiando.
La musica ha un grande potere
e un potenziale che ancora non
viene sfruttato; faccio un esempio: qualche sera fa mi è stata
fatta richiesta di mettere della
musica armena, io avevo fatto le
mie ricerche e ho accontentato
il cliente, il risultato è stato che
la sala si è scaldata fino al delirio
e vedevo le persone ballare sui
tavoli, ed erano tutti clienti di
nazionalità differenti, così c’era
il francese, con l’americano,
con l’arabo, con il russo, e tutti
erano trascinati dalla musica.
Mi rendo conto che è un’utopia,
ma la musica davvero potrebbe
servire per abbattere le barriere
e permettere una comunicazione
civile tra i popoli”.
In questi anni passati a lavorare a
Monaco ti sei fatto un’idea su che
cosa significa essere italiano in un
contesto così fortemente internazionale?
“Intanto devo dire che non ho
mai dimenticato di essere italiano. Sono fiero delle mie origini e
sono convinto che essere italiano
dia una marcia in più, proprio
per tutti quelli che sono i luoghi
comuni, perché un italiano ha
sempre dalla sua parte l’arte
di arrangiarsi, di imparare da
qualsiasi situazione, è caparbio,
sa muoversi in modo da aggirare
i problemi e gli ostacoli e quando
qualcuno lo coglie impreparato
cerca di metterci una pezza, ma
poi va a studiare, a documentarsi, per non farsi “fregare”
una seconda volta. Un italiano a
Monaco è inevitabile che abbia
successo, perché ha la naturale
capacità di emergere. Per quanto
riguarda il mio lavoro gli elementi “italiani” fondamentali sono:
elasticità ed intuito, la capacità
di accontentare tutta la clientela, da qualsiasi parte del mondo
provenga, stando attenti a non
creare disagi o tensioni.
E’ quasi un lavoro diplomatico.
Inoltre sono particolarmente
contento perché ho la possibilità
di proporre al mio pubblico dei
gioielli come la musica etnica italiana, le tarantelle, la pizzicata,
ma anche i nomi della tradizione
come Peppe Barra, Dalida, Pavarotti, Caruso di Dalla, Mina, che
a volte sono dimenticati o sconosciuti, ma quando li propongo la
sala si accende di energia”.
Che progetti hai per il futuro?
“Progetti per il futuro ce ne
sono sempre, nell’immediato mi
occuperò di due compilation, una
legata al Buddha Bar che è ora la
mia realtà, l’altra per celebrare i
40 anni di attività; per l’occasione realizzerò un doppio Cd con,
per ogni anno, il brano che mi ha
caratterizzato di più. Un racconto musicale del mio cammino
artistico. In seguito mi dedicherò
a due produzioni, un piccolo studio si Sanremo, delle quali non
voglio ancora rivelare nulla per
scaramanzia”.
C’è qualcuno che ti ha aiutato
nella tua carriera e che vorresti
ringraziare?
“Premetto una cosa: io credo
molto nella meritocrazia, mi
piace pensare che le gerarchie
siano rispettate e che le persone ricoprano dei ruoli perché
ritenute capaci, ma purtroppo il
mondo non sempre va in questo
modo. Dalla mia parte ho sempre
cercato di lavorare onestamente
e ora posso dire di essere dove
sono perché ho dei meriti e
non perché conosco le persone
giuste. Non ho mai accettato
compromessi e sono fiero del mio
cammino.
Detto questo devo assolutamente
ringraziare prima di tutto la mia
famiglia, in particolare Raffy, la
mia tostissima compagna, che
mi ha sempre sostenuto con una
pazienza infinita; la SBM che mi
ha dato fiducia ed è stata sempre
molto corretta, vorrei aggiungere
che gli anni passati al Jimmy’z
sono stati davvero importanti,
l’ho lasciato quindi con rammarico, anzi mi sembra di aver lasciato là la testa, anche se il cuore lo
porto al Buddha Bar. Ringrazio
infine Sam Popat, il dj ufficiale
del Buddha Bar perché mi ha
fatto capire il concetto musicale
alla base di questo progetto e mi
ha aperto la mente verso nuovi
orizzonti musicali.
Tiziana DANZO
pour permettre une communication civile
parmi les peuples».
Pendant ces années passées à travailler à
Monaco as-tu développé un’idée sur ce qui
signifie être un italien dans un contexte si
international ?
«Je n’ai jamais oublié d’être un italien. Je
suis fier de mes origines et suis persuadé
qu’être un italien signifie avoir quelque
chose en plus, pour tous ce qui sont les
lieux communs, parce qu’un italien a toujours de sa partie l’art de se débrouiller,
d’apprendre de n’importe quel situation,
il est obstiné, il sait se bouger pour éviter
les problèmes et les obstacles.
Un italien à Monaco arrive au succès parce qu’il a la naturelle capacité
d’émerger.
En ce qui concerne mon travail les éléments « italiens » fondamentaux sont:
élasticité et intuition, la capacité de
contenter toute la clientèle, de n’importe
quelle partie du monde elle vienne. Il est
presque un travail diplomatique.
Je suis particulièrement content parce
que j’ai la possibilité de proposer à mon
public des bijoux comme la musique ethnique italienne, la tarentelle, la « pizzicata », mais aussi les noms de la tradition
comme Peppe Barra, Dalida, Pavarotti,
Caruso de Dalla, Mina, qui sont parfois
oubliées ou méconnues, mais quand je
les propose la salle s’allume d’énergie».
Quels projets as-tu pour le futur ?
«J’ai toujours des projets pour le futur,
dans l’immédiat je m’occuperai de deux
compilations, l’une est liée au Buddha
Bar qui est maintenant ma réalité, l’autre
pour célébrer mes 40 ans d’activité ;
pour l’occasion je réaliserai un double
Cd avec le morceau les plus important
pour chaque année.
Un récit musical de mon chemin artistique. En suite je me dédierai à deux
productions, mais je ne veux pas encore
révéler de quoi s’agit-il par superstition».
Est-ce qu’il y a quelqu’un qui t’a aidé dans
ta carrière et que tu veux remercier ?
«Je crois beaucoup dans la méritocratie,
j’aime penser que les hiérarchies sont
respectées et que les personnes recouvrent des rôles pour leurs capacités, malheureusement le monde ne marche pas
toujours de cette façon.
En ce qui me concerne, j’ai toujours cherché de travailler honnêtement et je peux
affirmer que j’ai fait ma carrière grâce à
mes mérites et non parce que je connais
les personnes justes.
Je n’ai jamais accepté de compromis et
je suis fier de mon chemin.
De toute façon je dois absolument remercier avant tout ma famille, en particulier Raffy, ma compagne, qui m’a toujours soutenu avec une patience infinie
; la SBM qui m’a fait confiance et a été
toujours très correcte, je voudrais ajouter que les années passés au Jimmy’ z
ont été vraiment importantes, je le laisse
donc avec regret, j’ai l’impression d’avoir
laissé là ma tête, même si mon cœur est
au Buddha Bar. Je remercie enfin Sam
Popat, le dj officiel du Buddha Bar parce
qu’il m’a fait comprendre le concept musical à la de base de ce projet et il m’a
ouvert le chemin vers des nouveaux horizons musicaux».
Monte-Carlo & Costa Azzurra
21
LUXURIA,
fine del primo atto?
22
Lo stilista Carlo
Ramello presenterà
la sua nuova collezione
il primo ottobre
all’Hotel de Paris
A sinistra,
Silvia Zanchi
dell’Isola
dei Famosi:
pellicciotto di
Carlo Ramello,
abito di Arasa
Morelli, parure
di Adler.
Sotto,
la boutique
di Carlo
Ramello
e (in basso)
il cagnolino
impellicciato.
EVENTI
Fotoservizio
di Luigi Mattera
[email protected]
LUXURIA,
fin du premier acte ?
La présence de Prince Albert
Ier à l’inauguration de la première édition de Luxuria (un titre
peut-être exagéré), qui a eu lieu au Grimaldi
Forum en juillet, n’a pas suffi à peupler las
salles de la nouvelle expo de luxe. S.A.S. le
Prince s’est félicité avec tout les participants,
il a fait le tour de tous les élégants stands
et il a salué les exposants qui venaient de
toute l’Europe, il a conversé avec les organisateurs et le personnel du bar, pendant
qu’il buvait du champagne. Ensuite, avec
son élégance habituelle et la joie dans son
visage, pour ses fiançailles, il est parti. Après
le départ du Prince l’exposition a ouvert au
publique, un événement programmé depuis
longtemps, mais qui a laissé des doutes
chez les participants, pour raisons que nous
voulons souligner pour qu’une prochaine
édition soit plus productive.
La Communication, avant tout, était absente, avec une grande déception des exposants qui ont payé en avance et cher, et
qui en suite se sont retrouvé tout seuls ou
avec peu de publique, malgré les 20.000
invitations envoyées dans le monde. Il
faut dire que cette « ligne » est une sorte
de stratégie employée à Monaco pour les
N
on è bastata la presenza del
Principe Alberto I, intervenuto all’inaugurazione della prima
edizione dell’elegante “Salotto”
creato per Luxuria (titolo un
po’ pomposo per la qualità della
manifestazione, nonostante i nomi
degli espositori fossero prestigiosi)
del luglio scorso al Forum Grimaldi, per infiammare anche la
presenza di un pubblico mancato
all’appuntamento di questa nuova
vetrina-mercato dedicata al lusso.
S.A.S., per dovere di ospitalità, si
è complimentato con tutti, ha fatto
il giro di tutti gli eleganti stand e
salutato gli espositori provenienti
da mezza Europa, si è soffermato
per qualche minuto a dialogare con
gli organizzatori, ma anche col personale del bar, mentre sorseggiava
un flute di champagne. Dopodiché, con la consueta cortesia che
contraddistingue un Principe (dal
viso radioso per aver annunciato
al mondo il suo matrimonio che
avverrà il 2 e 3 luglio 2011), se
ne andato e da quel momento è
partita ufficialmente la tre giorni
di quest’evento programmato da
tempo, ma che ha lasciato i partecipanti perplessi per motivi che
sottolineiamo affinché un’auspicabile seconda edizione sia decisamente più produttiva.
La Comunicazione, innanzitutto, è
stata la parte assente: la delusione
per gli espositori, infatti, è stata
grande anche perché hanno pagato
anticipato fior di quattrini per poi
essere rimasti pressoché soli, o con
scarsissima presenza di un pubblico
che non è venuto nonostante, pare,
20.000 inviti spediti in ogni angolo del mondo. Va detto, tuttavia,
che questa “linea” è una sorta di
strategia che viene usata a Monaco
per le nuove iniziative e i nuovi
eventi: è necessario parlarne poco
o niente perché se va tutto bene,
allora si danno “fiato alle trombe”,
ma se per caso non va bene meglio
non parlarne e chiudere i battenti.
Speriamo non sia così per Luxuria,
che sicuramente verrà ripetuta,
nella speranza però (e nell’interesse
degli espositori) che non vengano
ripetuti alcuni errori ingenuamen-
nouvelles initiatives et les nouveaux évènements : On en parle peu parce que si tout
va bien, on peut publier, mais si les choses
ne vont pas bien c’est le silence. Nous souhaitons que ce n’est pas le cas de Luxuria, qui sera répétée, dans l’espoir (et dans
l’intérêt des exposants) que ne soient pas
répétés les erreurs de cette édition. Par
exemple, les horaires d’ouverture et de fermeture n’étaient absolument adéquats à la
saison pendant laquelle le chaud rende la
Monte-Carlo & Costa Azzurra
23
A destra,
Luxuria 1°
edizione:
ancora
Silvia Zanchi
con le bimbe
e il cagnolino
impellicciati
24
dallo stilista
Carlo
Ramello.
plage plus attrayant par rapport à la place
du Grimaldi Forum. C’est vrai que à l’intérieur c’était toute autre chose : les salles
étaient fraîches, la musique agréable, le
service bar et catering excellents, tout était
bien fait, mais fait pour peu de personnes.
Au contraire les exposants auraient voulu
plus de public, surtout un public de haut niveau qui peut penser au luxe malgré la crise
générale. Mais ce type là de clientèle était
en croisière, ou en vacance, loin de la principauté, parce que Juillet et aout son le mois
où les monégasques partent, alors que les
touristes arrivent, mais ils ne savent rien de
la manifestation. C’était dont un peut prétentieux d’attendre leur présence.
Juste pour donner des conseils à propos
des horaires, ce serait mieux, peut-être, ouvrir de 18h à 24h, sans le matin, et donner
la possibilité au public de manger quelques
choses dans les salles de l’expo, on ajoute
encore de la musique et voilà que l’événement devient une soirée alternative, avec
un prix accessible, bien sure. Une petite
nouveauté qui pouvait faire la différence et
donner au public la possibilité de « devenir »
tout de suite un « client ». Peut-être l’année
prochaine ? Les organisateurs (que nous
n’avons pas eu le plaisir de connaître), pour
le 2011 devraient persuader les mêmes
exposants à retourner, avec des accords s
économiques plus légers ainsi pour leur faire
récupérer les frais de la première édition.
Nos observations arrivent directement des
intéressés dont la plupart l’a pris avec philosophie, mais ils ont eu l’impression d’êtres
l’objet d’une « très chère » expérimentation.
Les noms les plus prestigieux de MonteCarlo, comme le styliste de fourrures Carlo
Ramello, ou bien la grande marque de bijou
Adler de Genève et les stylistes de Haute
Couture Arasa Morelli, également de Genève, ont présenté le mieux de leur production avec des défiles , ils ont aussi amusé
le publique, lorsque Ramello a fait traverser
les passerelles pas des enfants en fourrure,
avec leurs petit chien, avec des fourrures
eux-mêmes, il y avait aussi la jeune « star
» de la tv italienne Silvia Zanchi rentrée de
l’Isola dei Famosi. À propos de Ramello,
nous rappelons au lecteur qui le premier
d’octobre dans les Salle Empire de l’Hôtel
de Paris (à partir de 18h) se produira l’habituel défilé de mode, où le styliste présentera
la nouvelle collection d’hiver. Pour revenir
à Luxuria : finalement il faut reconnaitre le
courage des organisateurs qui ont voulu
investir dans le secteur du luxe pendant
une période de vaches maigres, toutefois
ils auront la possibilité de se racheter l’année prochaine, en choisissant peut-être une
période différente : un mois avant Noel? A
notre avis ce serait la période idéale, pour
acheter les cadeaux, de luxe évidemment.
te commessi come, ad esempio,
gli orari d’apertura e chiusura.
Assolutamente inadeguati per una
stagione in cui il caldo afoso faceva
preferire la spiaggia all’attraversamento del solettone bollente del
Grimaldi Forum. Certo, una volta
entrati, nel padiglione espositivo
era tutt’altra cosa: innanzitutto la
bellissima e accogliente location era
fresca al punto giusto, gradevole
è stato anche l’intrattenimento
musicale, un servizio bar e catering
eccellenti e così il servizio d’ordine;
tutto pregevole, ma fatto per pochi
intimi. Al contrario gli espositori
avrebbero voluto più pubblico, soprattutto quello di alto livello, come
si converrebbe per chi ha l’ambizione di proclamare il lusso nonostante il momento di crisi generale.
Ma quella particolare “clientela”
era in barca in crociera, o quanto
meno lontana dal Principato perché luglio (e agosto) è il mese in cui i
monegaschi (italiani compresi) se ne
vanno in giro per il mondo, mentre
i turisti di Monte-Carlo di quel momento nulla sapevano della manifestazione. Pretendere quindi che venissero era abbastanza pretenzioso.
Per aggiungere qualcosa sugli orari,
forse sarebbe stato più opportuno
dare inizio alle ore 18 fino alle 24,
lasciando perdere il mattino, dando
magari la possibilità al pubblico
di poter fare uno spuntino serale
all’interno del “Salotto”: con qualche intrattenimento in più sarebbe
stato sufficiente per far trascorrere una serata alternativa, a costi
accessibili, naturalmente. Una
piccola novità che avrebbe fatto
la differenza e dato al pubblico la
possibilità di “diventare” magari
anche subito “cliente”. Sarà per
l’anno prossimo? Gli organizzatori
(che non abbiamo avuto il piacere
di conoscere), per il 2011 dovreb-
bero cercare di convincere gli stessi
espositori a ritornare, magari con
un accordo economico più agevole così da fargli recuperare una
prima edizione per loro solo molto
costosa. Le nostre sono osservazioni che arrivano direttamente dagli
interessati molti dei quali l’hanno
presa con tanta filosofia, ma si
sono sentiti un po’ oggetto di una
“carissima” sperimentazione. Nomi
prestigiosi di Monte-Carlo come lo
stilista delle pellicce Carlo Ramello,
oppure la grande firma del gioiello
Adler di Ginevra e gli stessi stilisti
di Alta Moda Arasa Morelli, anche
loro ginevrini, hanno dato il meglio
della loro produzione facendo
sfilare i propri capi, facendo anche
divertire i presenti quando Ramello
ha fatto fare la passerella e il giro
della location ad alcune bimbe
impellicciate con i loro cagnolini,
anche loro impellicciati, assieme
alla giovane “star” della tv italiana
Silvia Zanchi rientrata dall’Isola
dei Famosi.
A proposito di Ramello, ricordiamo al lettore che il primo ottobre
ci sarà la consueta sfilata di moda
nella Salle Empire dell’Hotel de Paris (dalle ore 18) dove lo stilista presenterà la nuova collezione inverno
con tante altre sorprese. Per Luxuria, comunque, è stato un bilancio
finale all’insegna - diamogliene atto
- del coraggio che hanno avuto gli
organizzatori per aver scommesso
sul settore del lusso in un periodo
di scarsa liquidità, ma che avranno
però la possibilità di riscattarsi
l’anno prossimo, scegliendo magari
un periodo decisamente diverso:
un mese prima di Natale? Questa è
una nostra valutazione, ma siamo
certi che sarebbe il momento ideale,
almeno per i regali prenatalizi, di
lusso naturalmente.
Luigi MATTERA
Monte-Carlo & Costa Azzurra
Monte-Carlo:
20 mila euro?
Ecco quanto può costare
una bottiglia al Sea Lounge
28
Sopra,
al centro
Vincenzo
Pentassuglia
Capo Barman del Sea
Lounge
e alcuni
collaboratori,
con la
“Mathusalem”.
I
l Principato ancora una volta si
svela e racconta un po’ delle sue
eleganti stravaganze.
Non è solo cornice perfetta per
gli amanti del glamour e dell’art
de vivre, ma è anche eccentricità,
fashion e follie di lusso che lo rendono assolutamente unico al mondo. Tutto questo mentre scopriamo
che il locale trendy “Sea Lounge”
offre agli avventori la possibilità
unica di acquistare bottiglie rarissime e preziose. “Senza contare
poi che la sua carta dei cocktail è
la più prestigiosa del Principato”,
sottolinea il capo barman Vincenzo
Pentassuglia, vincitore nel 2009 del
XII Trofeo Monaco Inter-Riviera.
“Innanzitutto per la rarità dei
prodotti che non sono facilmente
trovabili in commercio, i cocktails
qui sono tutti basati sul ricettario
I.B.A. (International Bartender
Association) e poi perché nelle
nostre casseforti sono conservate bottiglie rarissime, fra le più
prestigiose al mondo“, conclude
Pentassuglia. In bella vista, nelle
vetrine del Sea Lounge scopriamo,
ad esempio la “Louis XIII Rare
Cask per Rémy Martin n° 63” (costo 15 mila euro) che nel mercato
ufficiale è attestata essere l’ultima
bottiglia al mondo. L’Incredibile
Cristal Roeder, Mathusalem 2002
(costo 20 mila euro) è una rarità
LUSSO
Di Sara CONTESTABILE
[email protected]
Monte-Carlo:
20 mille euros.
C’est le prix d’une bouteille
au Sea Lounge
Sopra e
in basso,
alcuni
esempi
di rarissime
bottiglie.
che si può trovare soltanto nella
discoteca Jimmy’z. Il Diadema
Rosé Original, le bijou - who can
afford it? L’etichetta della bottiglia
è composta da ben 135 diamanti
che naturalmente l’acquirente può
conservare (prezzo 20 mila euro).
Tutte le bottiglie originali sono
chiuse nelle casseforti, ma nelle
vetrine del Sea Lounge si possono
ammirare le fedeli riproduzioni (nel
caso della riproduzione del diadema i diamanti sono stati sostituiti
da cristalli Swarovski). Fra le proposte ricercatissime il Sea Lounge e
l’unico locale a Monaco a proporre
la celebre acqua “Bling” prodotta
a Beverly Hills. Pare sia proprio
l’acqua più famosa al mondo e la
più filtrata: costo alla bottiglia 150
euro (il locale ne vende in media
20 all’anno, un’acqua ricercata
ed acquistata prevalentemente da
clienti magnati russi). Sea Lounge è
anche un biglietto da visita prestigioso fra il ventaglio delle numerose
proposte dei locali Monte-Carlo in
“the summer time” in gran parte
dell’SBM, soprattutto per la professionalità dello staff composto da:
Moise Manager, Sandro Assistente
Manager, Vincenzo Pentassuglia
Capo Barman, Kevin Christophe,
Rebecca Barmaid, Giuseppe Beril,
Daniel Ronan, Lucien Merlin Chef
de rang Manuel Alex.
La principauté encore une fois
se dévoile et recompte un peu
ses élégantes extravagances.
Elle n’est pas seulement un cadre parfait
pour les amants du glamour et de l’art de
vivre, mais elle est l’excentricité, le fashion
et les folies de luxe qui la rendent absolument unique dans le monde. Nous avons
découvert que le local trendy « Sea Lounge
» donne à ses clients la possibilité unique
d’acquérir des bouteilles très rares et précieuses. « Sans compter que sa carte des
cocktails est la plus prestigieuse de la Principauté », dit le chef barman Vincenzo Pentassuglia, vainqueur en 2009 du XII Trophée
Monaco Inter-Riviera. « Avant tout pour la
rareté des produits qui ne sont pas facilement repérables, les cocktails ici sont tous
basés sur les recettes I.B.A. (International
Bartender Association) et ensuite parce que
dans nos coffre-fort on garde des bouteilles
très rares, parmi des plus prestigieuses au
monde ». Dans les vitrines du Sea Lounge
nous découvrons, par exemple, la « Louis XIII
Rares Cask pour Rémy Martin n° 63 » (prix
: 15 mille euros) qui, dans le marché officiel,
est enregistré comme la dernière bouteille au
monde. L’Incroyable Cristal Roeder, Mathusalem 2002 (prix : 20 mille euro) est une rareté qu’on peut trouver seulement à la discothèque Jimmy’ z. Le Diadema Rosé Original,
un bijou - who can afford it ? L’étiquette de
la bouteille est composé de 135 diamants
qui naturellement l’acheteur peut conserver
(prix : 20 mille euro). Toutes les bouteilles originales sont gardées dans les coffres-forts,
mais dans les vitrines du Sea Lounge on
peut admirer des reproductions (dans le cas
du Diadema les diamants ont été remplacés
par des cristaux Swarosky). Parmi les propositions super-chic, le Sea Lounge est le
seul établissement à Monaco qui propose la
célèbre eau « Bling » produit à Beverly Hills.
C’est à dire l’eau la plus célèbre au monde
et la plus filtré : une bouteille coute 150 euro
(le Sea Lounge en vend 20 par an, une eau
recherché et acquise principalement par
des clients russes). Sea Lounge est aussi
une carte de visite prestigieuse parmi les
nombreuses propositions Monte-Carlo du «
summer time », la plupart de l’SBM, surtout
pour le caractère professionnel du staff composé par : Moise Manager, Sandro Assistant
Manager, Vincenzo Pentassuglia Chef Barman, Kevin Christophe, Rebecca Barmaid,
Giuseppe Beril, Daniel Ronan, Lucien Merlin
Chef de rang Manuel Alex.
Monte-Carlo & Costa Azzurra
29
Monaco: i 100 anni del
Museo Oceanografico
30
Nostro incontro con
il Direttore Generale
Robert Calcagno
Nella pagina
a lato,
l’interno
del Museo.
Sotto,
il Direttore
Generale
Robert
Calcagno,
e Michel
Bouquier,
Delegato
Generale
e Presidente
della direzione
del Turismo
e Congressi
di Monaco.
ANNIVERSARI
Di Luigi Mattera
[email protected]
Les 100 ans du Musée
Océanographique
Le Musée Océanographique
de Monaco fête cette année
ses premiers 100 ans. Robert
Calcagno, Ingénieur au Polytechnique de
l’École Nationale des Ponts et Chaussées,
est le Directeur Général de la Fondation Albert I° et du même Musée, créé à l’époque
par Prince Albert I°.
« Le Musée, qui voit environ 600 mille visiteurs annuels, dont une tranche importante vient de la voisine Italie - dit M. Calcagno - au-delà d’être un monument exceptionnel qui offre et rénove perpétuellement les trésors qui l’enrichissent, doit
aussi se proposer pour exploiter l’économie des vastes espaces extérieurs et
de la cubature intérieure grâce à la hauteur de la structure voulue aux temps de
l’édification ». Calcagno met l’accent sur le
succès obtenu par les expositions du centenaire (nous vous rappelons qu’à Monaco
cet année on fête aussi le Centenaire des
I
l Museo Oceanografico di Monaco festeggia quest’anno i suoi
primi 100 anni. Robert Calcagno,
Ingegnere al Politecnico dell’Ecole
Nationale des Ponts et Chaussées,
è il Direttore Generale della Fondazione Albert I° e dello stesso
Museo, creato dall’allora Principe
Alberto I°.
“Il Museo, che vede circa seicentomila visitatori annui, di cui
una fetta importante proveniente
dalla vicina Italia - dice Calcagno - oltre ad essere un monumento eccezionale che offre e
rinnova perpetuamente i tesori
che l’arricchiscono, deve anche
proporsi per sfruttare l’economia
degli ampi spazi esterni e quelli
già fissati dalla cubatura interiore
grazie all’altezza della struttura
voluta ai tempi dell’edificazione”. Calcagno pone un accento
anche sul successo ottenuto dalle
esposizioni del centenario (ricorderemo che a Monaco quest’anno
si festeggia anche il Centenario
dei Balletti Russi, giunti al terzo
Atto quest’estate) sulla terrazza
delle Prigioni che rende omaggio ai
primi edificatori ed all’esposizione
«Cornucopia» di Damien Hirst
(che durerà fino al 30 settembre).
Tutto ciò nasce con la collaborazione del Nuovo Museo Nazionale di
Monaco che contiene una sessantina di opere, di specie marine e della fauna sottomarina che rappresentano un dialogo tra l’Arte e la
Scienza: un concetto già auspicato
nel discorso inaugurale dal Principe Albert 1° un secolo fa.
Il Museo fu un’istituzione voluta
dal lungimirante Principe Alberto
I° e sostenuta dall’attuale Sovrano Albert II; dal 1910 è tesa alla
protezione dei patrimoni comuni
dell’Umanità e contribuisce a
garantire, con un futuro più responsabile, le relazioni tra l’Uomo ed il Mare. Il Museo svela ai
propri visitatori i misteri dei mari
e degli oceani. Le sue collezioni
portano quasi a toccare con mano
le meraviglie della storia naturale
degli abitanti del mondo sottomarino e dell’arte della navigazione
con le spedizioni scientifiche di cui
Jacques Cousteau fu seguace della
« rotta » segnata da Albert 1 per
Monte-Carlo & Costa Azzurra
31
A destra,
l’esterno
del Museo.
32
Ballets Russes, arrivés au troisième Acte cet
été) sur la terrasse des Prisons qui rende
hommage aux premiers constructeurs et à
l’exposition «Cornucopia» de Damien Hirst
(qui durera jusqu’au 30 septembre).
Tout cela naît de la collaboration du Nouveau
Musée National de Monaco qui contient une
soixantaine d’œuvres, de espèces marines
et de faune sous-marine qui représentent
un dialogue entre l’Art et la Science : un
concept déjà souhaité dans le discours
inaugural du Prince Albert 1° il y a un siècle.
Le Musée fut une institution voulue par le
clairvoyant Prince Albert I° et soutenue par
l’actuel Souverain Albert II ; depuis 1910 elle
est visée à la protection des patrimoines
communs à l’Humanité et elle contribue à
garantir, avec un futur plus responsable, les
relations entre l’Homme et la Mer.
Le Musée dévoile à ses visiteurs les mystères des mers et des océans. Ses collections portent presque à toucher les merveilles de l’histoire naturelle des habitants
du monde sous-marin et de l’art de la navigation avec les expéditions scientifiques
dont Jacques Cousteau fut disciple de la «
route » marquée par Albert 1 et que cette
année aurait fait cent ans ! En parcourant les
grands salons nous pouvons voir les représentations artistiques des aires marines et
les créations esthétiques tirées des produits
de la mer : parure de coquilles, peintures,
sculptures…
Le public international qui tous les années
visite le Musée reste toujours fasciné pour
le contacte direct qu’il a avec l’aquarium et
ses 90 bassins peuplés de la variée faune
marine.
Une exposition historique-culturel-patrimoniale qui permet aux visiteurs de découvrir
les origines de l’édifice du 1898 jusqu’au
début du 20° siècle et qui souligne, avec les
images, l’importance des hommes qui ont
édifié ce « Temple de la Mer » et sur ceux
qui ont vécu les premiers années de l’activité muséale. Grace aux photographies de
l’archive, le visiteur pénètre dans la dimension du Musée dans les moments de sa
construction et de son ouverture au public,
il y a cent ans, justement.
oltre un trentennio e che, guarda
caso, proprio quest’anno avrebbe
compiuto cento anni! Percorrendo
gli immensi saloni ci si sofferma
sulle rappresentazioni artistiche
delle aree marine e sulle creazioni
estetiche di impronte etnografiche
ricavate dai prodotti del mare :
parure di luccicanti conchiglie,
pitture, sculture... Il pubblico
internazionale che ogni anno visita
a migliaia il Museo resta sempre
affascinato per il diretto contatto
che ha di fronte all’acquario ed ai
90 bacini popolati dalla variegata fauna marina. Un’esposizione
storico-culturale-patrimoniale che
consente ai visitatori di scoprire le
origini dell’edificio dall’inizio della
costruzione, nel 1898 fino all’inizio del 20° secolo. E pone grande
accento, con le immagini, sugli
uomini che hanno edificato questo
«Tempio del Mare» e su quelli che
hanno vissuto i primi anni dell’attività museale. Grazie alle tante
fotografie d’archivio, il visitatore
penetra nella dimensione del Museo nei momenti della sua costruzione e di quello dell’apertura al
pubblico, cent’anni fa, appunto.
Luigi MATTERA
Monte-Carlo & Costa Azzurra
Brevi...
Nuova classificazione per
gli hotel del principato di Monaco
Nouvelle
classification
pour les hôtels
de la Principauté
de Monaco
I
34
l Journal Officiel di Monaco ha
appena pubblicato la classificazione degli hotel del principato.
Su 15 hotel, 2 sono classificati in
2*, 5 in 3*, 5 in 4* e 3 in 5*.
Per rispondere all’allineamento
delle classificazioni francesi e la
creazione di una nuova denominazione 5*, la Commission de l’hôtellerie (presieduta dal dipartimento
delle finanze e dell’economia,
il delegato generale al turismo,
un rappresentante del Consiglio
comunale, la Direzione degli affari
sociali e della salute, il dipartimento dell’ambiente e dell’urbanismo, i servizi fiscali, il direttore
dell’espansione economica ed il
Presidente dell’industria alberghiera) ha appena reso ufficiale la
classificazione degli hotel del principato. La vecchia classificazione
esigeva in effetti standard che oggi
sono completamente obsoleti. Ad
esempio la presenza di una cabina
telefonica o la presenza di personale bilingue all’accoglienza per la
classificazione 4*. Immaginiamo
bene oggi il livello degli stabilimenti
del posto e il loro personale che
conosce di solito 3 o 4 lingue, comprese quelle meno comuni (giapponese, cinese, russo). Dipende tutto
dal buon senso commerciale.
Ogni albergatore ha comunque
elaborato la sua strategia poiché il
conseguimento di 4 o 5 stelle non è
per forza un vantaggio, in particolare nel turismo d’affari. In effetti
alcune legislazioni nazionali proibiscono, ad esempio, l’organizzazio-
ne di congressi medici in strutture
che abbiamo 5*.
Per il Fairmont, il Méridien o anche il Monte Carlo Bay la posizione
4* era una vera scelta strategica.
Lo stesso dicasi per il Novotel o il
Columbus che si piazzano in 3 stelle in modo da beneficiare di gruppi
o organizzazioni cui la classificazione 4* è da evitare.
L’elenco pubblicato rivela poche
sorprese, salvo l’hotel Hermitage
che appare come un 4 stelle. “È
uno che pro quo amministrativo”
dichiarava Michel Sabot, direttore
delle Operazioni alla SBM, che ha
appena fatto partire un ricorso.
In effetti contrariamente alle
norme francesi, la classificazione
monegasca ha fissato l’adesione
alle 5 stelle per gli hotel aventi una
capacità massima di 200 camere.
Ma l’Hermitage ne conta 280. Una
sfumatura che sarà certamente rettificata tra le prossime settimane e
che permetterà all’hotel Hermitage
di accedere alla classificazione 5*.
Hotel 2 stelle: Hotel de France,
Hotel Le Versailles.
Hotel 3 stelle: Hotel Ambassador,
Hotel Columbus, Hotel Miramar,
Novotel Monte-Carlo, Ni Hotel.
Hotel 4 stelle: Port Palace, Hotel
Hermitage, Le Mériden Beach
Plaza, Monte-Carlo Bay, Fairmont
Monte-Carlo.
Hotel 5 stelle: Monte Carlo Beach, Métropole Monte-Carlo (nella
foto), Hotel de Paris.
Simona DE MELAS
Le Journal Officiel de Monaco
vient de publier la classification
des hôtels de la Principauté.
Sur 15 hôtels, 2 sont classés en 2*, 5 en 3*,
5 en 4* et 3 en 5*
Pour répondre à l’alignement des classifications françaises et la création d’une nouvelle
appellation 5*, la Commission de l’hôtellerie
(Présidée par le Département des Finances
et de l’Economie, le Délégué Général au
Tourisme, un représentant du Conseil Communal, la Direction des Affaires Sociales
et de la Santé, le Département de l’Equipement de l’Environnement et de l’Urbanisme, les Services Fiscaux, le Directeur de
l’Expansion Economique et le Président de
l’Industrie Hôtelière) vient de rendre officiel
le classement des hôtels de la Principauté.
L’ancienne classification exigeait en effet
des standards aujourd’hui complètement
obsolètes. Par exemple la présence d’une
cabine téléphonique ou encore disposer de
personnel bi-lingue à l’accueil pour la classification 4*. On imagine bien aujourd’hui le
niveau des établissements de la place et de
leurs personnels qui maîtrisent la plupart du
temps 3 ou 4 langues y compris des langues moins communes (japonais, chinois,
russes). Cela tombe bien sûr sous le bon
sens commercial.
Chaque hôtelier aura ainsi élaboré sa stratégie car l’obtention d’un 4 ou 5 étoiles
n’est pas forcément un atout et en particulier dans le tourisme d’affaires. En effet
certaines législations nationales interdisent,
par exemple, l’organisation de congrès médicaux dans des établissements 5*.
Pour le Fairmont, le Méridien ou encore le
Monte Carlo Bay gros porteurs dans ce
secteur, la position 4* était un véritable choix
stratégique. Il en va de même pour le Novotel ou le Columbus qui se positionnent en 3
étoiles bénéficiant ainsi des groupes ou organisations dont l’évocation 4* est à bannir.
La liste publiée révèle peu de surprises, si
ce n’est l’Hôtel Hermitage qui apparaît en 4
étoiles. « C’est un qui pro quo administratif
» déclarait Michel Sabot, Directeur des Opérations à la SBM qui vient de faire partir un
recours. En effet contrairement aux normes
françaises, la classification Monégasque a
fixé l’accession aux 5 étoiles pour les hôtels ayant une capacité maximale de 200
chambres. Or l’Hermitage en compte 280.
Une nuance qui sera certainement rectifiée
dans les prochaines semaines et qui permettra à l’Hôtel Hermitage d’accéder à la
classification 5*.
14° Rally Storico di Montecarlo
L’edizione 2011 del Rally Storico di
Montecarlo celebrerà a suo modo
il centenario del Rally automobilistico di Montecarlo modificando
completamente i suoi percorsi. Il
comitato d’organizzazione del raduno storico ha infatti voluto rendere omaggio alla manifestazione
proponendo partenze da tre città
che sono state storicamente “punti
di partenza” negli scorsi rally.
Così, fra le molte proposte, sono
state scelte: Glasgow, Marrakech e
Varsavia, alle quali si aggiungono
due città intermedie, Barcellona e
Reims per le automobili più vecchie o di piccola cilindrata. Michel
Ferry, Presidente della Commission des Véhicules Historiques,
spiega: “È da febbraio che lavoriamo al modo migliore per celebrare
i 100 anni del Rally Automobile
Monte-Carlo. Era necessario
distinguersi da ciò che è stato fatto
fino ad oggi. Questo è il motivo
per cui abbiamo scelto di partire
da città che hanno segnato la sua
storia, ma abbiamo anche pensato
alle automobili di piccola cilindrata e così abbiamo scelto due città di
partenza dette “intermedie”.
Come l’anno scorso, il Principato,
il 29 gennaio, accoglierà i concorrenti che saranno tutti raccolti a
Saint-André des Alpes (Alpes de
Haute-Provence) per la partenza
della prima prova di regolarità:
“Touët de l’Escarène - Col de
Braus, Col de Castillon” (AlpesMaritimes) prima dell’arrivo a
Monaco. Domenica 30 gennaio,
partenza da Monaco all’alba per la
tappa di classificazione intersecata
da 4 prove di regolarità prima di
raggiungere Valenza, città di fine
di tappa:
- Tourette du Château / Saint-Antonin (Alpes-Maritimes)
- Selonnet / Bayons (Alpes de
Haute-Provence - Hautes-Alpes)
- Controllo orario a Tallard
(Hautes-Alpes)
- Plan de Vitrolle / Pont de Chabestan (Hautes-Alpes)
- Vassieux en Vercors / Col de
l’Echarasson (Drôme)
- Raggruppamento a Saint Nazaire
en Royans (Drôme)
Lunedì 31 gennaio, la tappa comune (1° parte) sarà un circuito “Valenza - Valenza„ con in programma
quattro prove, tutte dei classici del
Rally Monte-Carlo, sia sulle strade
dell’Ardèche o sulle strade della
Haute Loire.
- Moulinon /Antraigues con sosta a:
“La Remise” (Ardèche)
- Burzet / Saint-Martial (Ardèche)
- Controllo orario a Saint-Agrève
(Ardèche)
- Saint-Bonnet le Froid / SaintBonnet le Froid (Haute-Loire)
- Lalouvesc / Pailharès (Ardèche)
- Controllo orario a Tournon sur
Rhône (Ardèche)
Martedì 1° febbraio, all’alba,
partenza della tappa comune,
seconda parte “Valenza-Monaco”
che i concorrenti raggiungeranno
nel primo pomeriggio. Due prove
caratterizzeranno questa tappa:
- Remuzat: Col du Perty/Eygalayes
(Drôme - Alpes de Haute Provence
- Hautes Alpes)
- Saint-Auban/Col de Bleine
(Alpes-Maritimes)
- Controllo orario alla Turbie
(Alpes-Maritimes)
Lq stessa sera partenza della tappa
finale sulle strade dell’entroterra
di Nizza e Mentone con tre prove
per chiudere questa 14° edizione :
- Moulinet/Col du Turini/La Bollène-Vésubie (Alpes-Maritimes)
- Loda/Col St Roch/Col de l’Orme/
Col de Braus (Alpes-Maritimes)
- Peille/Ste Agnès/Col de la Madone
(Alpes-Maritimes)
La pubblicazione ufficiale dei risultati sarà pubblicata mercoledì 2
febbraio alle 12 e per concludere la
più grande delle prove storiche ci
sarà una serata di gala che riunirà
tutti i concorrenti al Monte - Carlo
Sporting d’Eté.
Per qualsiasi informazione:
Email : [email protected]
14° Rallye Historique
villes de départ dites « intermédiaires».
Comme l’an passé, la Principauté de Monaco accueillera le 29 janvier les concurrents qui seront tous regroupés à Saint-André des Alpes (Alpes de Haute-Provence)
pour prendre le départde la première
épreuve de régularité : «Touët de l’Escarène
- Col de Braus, Col de Castillon» (AlpesMaritimes) avant l’arrivée au parc fermé de
Monaco. Dès le dimanche 30 janvier, départ
de Monaco à l’aube pour l’Etape de Classement entrecoupée de 4 épreuves de régularité avant de rejoindre Valence, ville de
fin d’Etape: - Tourette du Château/Saint-Antonin (Alpes-Maritimes) - Selonnet/Bayons
(Alpes de Haute-Provence - Hautes-Alpes)
- Contôle Horaire à Tallard (Hautes-Alpes) Plan de Vitrolle/Pont de Chabestan (HautesAlpes) - Vassieux en Vercors / Col de l’Echarasson (Drôme) - Parc de Regroupement à
Saint Nazaire en Royans (Drôme).
Lundi 31 janvier, l’Etape Commune (1ère
partie) sera une boucle «Valence – Valence»
avec au programme de cette journée, quatre
épreuves, toutes des classiques du Rallye
Monte-Carlo que ce soit sur les routes de
l’Ardèche où les routes de la Haute-Loire.
- Moulinon /Antraigues avec arrêt à «La
Remise» (Ardèche) - Burzet/Saint-Martial
(Ardèche) - Contrôle Horaire à Saint-Agrève
(Ardèche) - Saint-Bonnet le Froid/SaintBonnet le Froid (Haute-Loire) - Lalouvesc/
Pailharès (Ardèche) - Contrôle Horaire à
Tournon sur Rhône (Ardèche).
Mardi 1er février, aux aurores, départ de
l’Etape Commune, deuxième partie «Valence - Monac » que les concurrents rejoindront en début d’après-midi. Deux épreuves
animeront cette étape :
- Remuzat/: Col du Perty/Eygalayes (Drôme
- Alpes de Haute Provence - Hautes Alpes)
- Saint-Auban/Col de Bleine (Alpes-Maritimes) - Contrôle Horaire à La Turbie (AlpesMaritimes).
Le soir même, départ de l’Etape Finale sur
les routes de l’arrière pays niçois et mentonnais avec 3 épreuves pour terminer cette
14ème édition :
- Moulinet/Col du Turini /La Bollène-Vésubie
(Alpes-Maritimes) - Loda/Col St Roch/Col
de l’Orme/Col de Braus (Alpes-Maritimes)
- Peille/Ste Agnès/Col de la Madone (AlpesMaritimes)
La publication officielle des résultats sera effective le mercredi 2 février à 12h00 et pour
clôturer la plus grande des épreuves historiques la soirée de gala rassemblera tous les
concurrents au Monte-Carlo Sporting d’Eté.
L’édition 2011 du Rallye MonteCarlo Historique célèbrera à sa
façon le centenaire du Rallye
Automobile en modifiant totalement ses
parcours de concentration. En effet, le comité d’organisation du rallye historique a
souhaité rendre hommage à son aîné en
proposant un départ depuis 3 villes historiquement « point de départ » des concentrations des RAMC d’antan. C’est ainsi que
Glasgow, Marrakech et Varsovie ont été
retenues parmi plusieurs propositions auxquelles s’ajoutent deux villes intermédiaires,
Barcelone et Reims pour les voitures les
plus anciennes ou de petite cylindrée. Michel Ferry le Président de la Commission
des Véhicules Historiques nous explique:
«Depuis février nous avons beaucoup travaillé sur la meilleure façon pour le Rallye
Historique de saluer les 100 ans du Rallye
Automobile Monte-Carlo. Il fallait se démarquer de ce qui avait été fait jusqu’à présent
et c’est la raison pour laquelle nous avons
choisi de partir depuis des villes qui ont marqué son histoire, mais il a fallu également
penser aux voitures de petite cylindrée, c’est
la raison pour laquelle nous avons retenu 2
Greta GROSSI
Monte-Carlo & Costa Azzurra
Brevi...
Palermo-Montecarlo: nuovo
record per Esimit Europa 2
38
Un nuovo record (2 giorni, 52
minuti e 21 secondi), arrivi molto
ravvicinati, una partecipazione
mai eguagliata, di ben 26 barche di
cui 3 maxi di oltre 30 metri; tutto
questo è stato offerto dall’edizione, di grande livello, 2010 della
Palermo - Montecarlo organizzata
dal Circolo della Vela Sicilia, in
collaborazione con lo Yacht Club
di Monaco. La gara è iniziata il
18 agosto per concludersi lunedì
23 agosto con la premiazione dei
premi organizzata allo yacht club,
dove i due vincitori hanno ricevuto un cronografo Hublot. Con la
partecipazione di 26 iscritti (contro
i 19 dell’anno scorso), di cui 7 con
i colori del YCM, in totale più di
250 regattieri, questa prova si pone
ormai come una data da tenere
in considerazione nel calendario
estivo. “È una prova per la gente
che ama il mare, con lo spirito
della corsa al largo” dichiara Sandro Buzzi, l’armatore dell’avantgardista Junoplano (18,20 m)
che lui stesso ha disegnato. Con
numerose partecipazioni a prove
di alto mare fra cui la Whitbread
Round the World Race 1989/1990
sulla Charles Jourdan, la società
dello yacht club Italiano è uno
degli armatori più fedeli di questa
prova, che ha partecipato a cinque
delle sei edizioni. Tagliando la
linea già venerdì 20 agosto 2010 di
primo pomeriggio, Esimit Europa 2
dello sloveno Igor Simcic e con un
equipaggio composto da numerosi componenti della squadra
dell’America’ s Cup, stabilisce un
nuovo record in 2 giorni 52 minuti
e 21 secondi, cioè 3 ore di meno del
record precedente, ad una velo-
cità media di circa 10 nodi nella
scia del record stabilito nel 2008
da Senso One (che era di 2 giorni
4 ore 11 minuti e 48 secondi). La
prestazione del maxi di 30 metri
(ex-Alfa Romeo), con al timone Alberto Bolzan e alla tattica Tiziano
Nava, testimonia l’interesse per il
percorso e il desiderio di esprimersi al meglio sulle 437 miglia nautiche. La Palermo-Montecarlo, una
delle prove più lunghe del Mediterraneo, che seduce tanto i professionisti in ricerca di record quanto i
dilettanti desiderosi di vivere una
nuova avventura tra amici o in
famiglia. Comunque la supremazia
di questa maxi, non deve occultare gli altri concorrenti, infatti gli
arrivi ravvicinati di Made in love
(12,19 metri), portato dalla navigatrice francese Catherine Chabaud,
Man, con Gabriele Bruni, Jubilations (12,77 metri), composto di
giovani regattieri provenienti dalla
sezione sportiva del YCM e di WB
Five (12,35 metri) del Circolo della
Vela Sicilia, poiché questi quattro
pretendenti al podio hanno superato la linea d’arrivo in meno di 15
minuti. Stessa situazione la notte
seguente con otto concorrenti che
hanno terminato in meno di due
ore. La classifica in tempo compensato mostra la minima distanza tra
i protagonisti di questa a edizione.
In ORC (Offshore Racing Congress), è l’italiano Gabriele Bruni
(Man), già vincitore l’anno scorso
in questa stessa categoria che si
impone dinanzi a WB Five e Cattiva Compagnia. Appuntamento
l’anno prossimo per la settima
edizione: dal 18 al 23 agosto 2011.
Tiziana DANZO
Palermo-Montecarlo
Un nouveau record (2 jours, 52
minutes et 21 secondes), des
arrivées très serrées, un plateau
jamais égalé de 26 bateaux dont 3 maxi de
plus de 30 mètres, c’est un niveau relevé
et homogène qui était offert pour cette 6e
édition de la Palermo-Montecarlo organisée par le Circolo della Vela Sicilia, en collaboration avec le Yacht Club de Monaco.
La compétition a ouvert le 18 août pour se
conclure lundi 23 août avec une cérémonie
de remise des Prix organisée au YCM, où
les deux vainqueurs se sont vu remettre un
chronographe Hublot. Avec la participation
de 26 inscrits (contre 19 l’an dernier), dont
7 sous les couleurs du YCM, soit plus de
250 régatiers, cette épreuve se pose désormais comme une date à retenir dans le
calendrier estival. « C’est une épreuve pour
les gens qui aiment la mer, dans un esprit
de course au large », déclare Sandro Buzzi,
l’armateur du très avant-gardiste Junoplano
(18,20 m) qu’il a lui-même dessiné. Avec de
nombreuses participations à des épreuves
hauturières dont la Whitbread Round the
World Race 1989/1990 sur Charles Jourdan, le sociétaire du Yacht Club Italiano est
l’un des armateurs les plus fidèles de cette
épreuve, ayant participé à cinq des six éditions. En coupant la ligne dès le vendredi 20
août 2010 en tout début d’après-midi, Esimit
Europa 2 appartenant au slovène Igor Simcic et avec un équipage composé de nombreux équipiers de l’America’s Cup, établit
un nouveau record en 2 jours 52 minutes et
21 secondes, soit 3 heures de moins que le
précédent record, à une vitesse moyenne de
près de 10 nœuds. Dans le sillage du record
établi en 2008 par Senso One (qui était de 2
jours 4 heures 11 minutes et 48 secondes), la
performance du maxi de 30 mètres (ex-Alfa
Romeo), barré par Alberto Bolzan et avec à
la tactique Tiziano Nava, témoigne l’intérêt du
parcours pour ses grandes unités désireuses
d’exprimer toutes leurs capacités sur les 437
milles nautiques ; la Palermo-Montecarlo,
étant l’une des épreuves les plus longues de
Méditerranée. Une épreuve qui séduit tant
les professionnels en quête de record que
les amateurs désireux de vivre une nouvelle
aventure entre amis ou en famille. Toutefois la
suprématie de ce maxi, ne doit pas occulter
les autres concurrents qui ont navigué bord
à bord et à vu, tout au long du parcours.
Preuve en est les arrivées très serrées de
Made in love (12,19 mètres), emmené par
la navigatrice française Catherine Chabaud,
Man, skippé par Gabriele Bruni, Jubilations
(12,77 mètres), composé de jeunes régatiers issus de la Section Sportive du YCM et
de WB Five (12,35 mètres) du Circolo della
Vela Sicilia, puisque ces quatre prétendants
au podium ont franchi la ligne d’arrivée en
moins de 15 minutes. Même scenario la nuit
suivante avec huit concurrents terminant en
moins de deux heures. Le classement en
temps compensé reflète le faible écart des
protagonistes de cette 6e édition. En ORC
(Offshore Racing Congress), c’est l’Italien
Gabriele Bruni, déjà vainqueur l’an dernier
dans cette même catégorie qui s’impose
devant WB Five et Cattiva Compagnia. Rendez-vous l’année prochaine pour la septième
édition : du 18 au 23 août 2011.
Monte-Carlo & Costa Azzurra
Brevi...
Due italiani tra i 10 migliori ristoranti
Di Monte-Carlo, secondo Trip Advisor
40
Il celeberrimo portale Trip Advisor, che nei mesi precedenti ha
incoronato il Principato di Monaco
fra le migliori destinazioni di viaggi
turistici in tutto il mondo, il mese
scorso ha stilato una sua personalissima classifica dei migliori
ristoranti di Monte-Carlo in base
alle votazioni libere ed alle scelte
degli utenti andati poi appositamente sul portale: in vetta alla
speciale, quanto discussa, classifica troviamo il Restaurant Joel
Robuchon Monte-Carlo, scelto pare - dal pubblico come il migliore
in assoluto. Al secondo posto il
Grill dell’Hotel de Paris, all’interno del quale è sempre amatissima
la vista mozzafiato affacciata sul
Gran Premio di Formula 1; al
terzo posto l’assegnazione spetta al
ristorante Zelo’s ed alla sua cucina
estremamente mediterranea; fuori
dal podio, forse perché fuori dalla
portata dei meno facoltosi, ma famoso per i suoi prezzi, il Louis XV
del popolare Alain Ducasse, definito luogo speciale per occasioni
Il Codice Atlantico
“Per sognare il futuro”, da 2 al
24 settembre al Forum Grimaldi.
Il Codice Atlantico...Sotto questo
nome si cela una delle più importanti collezioni di tavole vinciane
conservate presso la
Biblioteca Ambrosiana di Milano. Più di
1.200 disegni sono stati
incollati sulle pagine di
questo album prezioso
e misterioso. Grazie al
lavoro di 15 anni condotto da un appassionato esperto, Giovanni
Piumati, incaricato
dalla più grande Accademia italiana, quella
dei Lincei, questo
impressionante Codice è stato
finalmente trascritto integralmente alla fine del XIX secolo. Tutti i
disegni e i testi (finalmente comprensibili) sono stati pubblicati su
carta speciale e in numero limitato
di copie, destinate alle Istituzioni
e agli studiosi che potevano dopo
oltre quattro secoli cominciare a
altrettanto eccezionali; al 5° posto
il Cosmopolitan: 6° piazzamento
per il Mozza, con la sua ottima cucina italiana. In settima posizione
si trova il Maya Bay e all’8° posto
un altro nostrano, il Terrazzino,
sempre molto apprezzato per la
sua cucina italiana/napoletana.
Ultimi due posti, sempre secondo
la classifica degli utenti di Trip Advisor, ci sono la cucina del Cafe de
Paris ed il ristorante very fusion
Pacific. Resta da capire quale sia
stato il criterio di scelta, perché
non saremo molto d’accordo su
alcuni, seppur prestigiosi, nomi
altisonanti, ma solo nei prezzi.
Simona TAGLI
studiare il pensiero di uno dei più
grandi protagonisti del Rinascimento italiano. Questa esposizione,
organizzata dall’Associazione Dante Alighieri, Presidente Fabrizio
Di Giura, e dalla Monaco-Italie,
presenta una collezione significativa della prima edizione
integrale del Codice
Atlantico, messa a
disposizione dall’Accademia Nazionale dei
Lincei. Le intuizioni e
le invenzioni di Leonardo coinvolgeranno
un vasto pubblico
animato da curiosità
e da forte desiderio di
conoscenza. Questo
spirito di ricerca ha
permesso agli uomini di
raggiungere le più grandi conquiste e di continuare a inseguire i
tanti segreti che ancora attendono
di essere svelati. L’inaugurazione
della mostra, alla presenza di SAS
il Principe Alberto è avvenuta il 1°
settembre, naturalmente al Forum
Grimaldi.
Greta GROSSI
Les 10 meilleurs restaurants
Le très célèbre site de Trip Advisor, qui pendant les derniers
mois a présenté la Principauté
de Monaco parmi les meilleures destinations
touristiques du monde entier, vient de rédiger un classement des meilleurs restaurants
de Monte-Carlo sur la base des votes et des
choix des usagers : au sommet du spécial
et contesté classement nous trouvons le
Restaurant Joel Robuchon Monte-Carlo,
choisi par le public en tant que le meilleur
dans l’absolu. À la deuxième place le Grill
de l’Hôtel de Paris, qui se penche sur le
parcours, toujours aimé, du Grand Prix de
Formule 1; à la troisième place il y a le restaurant Zelo’s avec sa cuisine extrêmement
méditerranéenne ; 4ème, peut-être parce
que hors de portée pour les moins aisés,
mais célèbre pour ses prix, le Louis XV du
bien connu Alain Ducasse, défini un lieu
spécial pour des occasions exceptionnelles;
à la 5ème place le Cosmopolitan : 6ème placement pour le Mozza, avec son excellente
cuisine italienne, 7ème le Maya Bay et 8ème
un autre italien, il Terrazzino, toujours apprécié pour sa cuisine italienne/napolitaine. Les
dernières deux places, toujours par rapport
au classement de Trip Advisor, sont de la
cuisine du Café de Paris et le restaurant very
fusion Pacific. Nous ne connaissons pas les
critères de ce classement, et parfois nous
ne sommes pas d’accord sur certains noms
qui sont prestigieux mais seulement dans
les prix.
Le Codex Atlanticus
« Pour rêver le futur », du 2 au
24 septembre au Grimaldi Forum. Codex Atlanticus… Sous
ce nom se cache un des plus importants
recueils de dessins de Leonardo conservés
auprès de la Bibliothèque Ambrosiana de Milan. Plus de 1.200 dessins ont été collés sur
les grands feuillets de cet album précieux et
mystérieux. Grace à 15 ans de travail mené
par un expert passionné, Giovanni Piumati,
chargé par la plus grande Académie italienne,
celle des Lincei, cet impressionnant Codex a
enfin été recopié intégralement à la fin du XIX
siècle. Tous les dessins et les notes (enfin
compréhensibles) ont été publiés en peu de
copies avec un papier spécial, destinées aux
Institutions et aux spécialistes qui pouvaient
après plus de quatre siècles commencer à
étudier la pensée d’un des plus grands protagonistes de la Renaissance italienne. Cette
exposition, organisée par l’Association Dante
Alighieri, Président Fabrizio De Jure, et par la
Monaco-Italie, présente un recueil significatif de la première édition intégrale du Codex
Atlanticus, mis à disposition par l’Académie
Nationale des Lincei. Les intuitions et les inventions de Leonardo rappelleront un vaste
public animé de curiosité et de fort désir de
connaissance. Cet esprit de recherche a permis aux hommes d’atteindre les plus grandes
conquêtes et de continuer à poursuivre les
nombreux secrets qui encore attendent
d’être dévoilé. L’inauguration de l’exposition,
à la présence de SAS le Prince Albert s’est
produite le 1° septembre, naturellement au
Grimaldi Forum.
Monte-Carlo & Costa Azzurra
Brevi...
In Boulevard
Princesse Charlotte
sono sbarcati “I Briganti”
con il suo Happy Hour e la musica
dal vivo di Riccardo Barlozzetti
che ha inaugurato il ristorante.
Il programma: aperi-cena made
in Italy dalle 18.30 dove sarà
possibile assaggiare moltissimi
stuzzichini: pasta fredda, olive
all’ascolana,crocchette, arrosto di
vitello e molto altro. Buffet offerto
e cocktail a partire da 7 euro per
un happy hour di volta in volta a
tema: Mojto vs Sprits o Pinacolada
42
Un’oasi godereccia e dal sapore tutto italiano. Ma chi sono i Briganti?
Eccoli. Verde e arancio sono i colori
dominanti e mentre si passeggia
nella sempre trafficata Boulevard
Princesse Charlotte di Montecarlo
è impossibile non scorgere la novità
che mancava: per molti è il luogo
di ritrovo, un’oasi di piacere e
godereccio contando gli stuzzichini,
i cocktail ed i profumi che invadono
questo tratto di strada. Attenzione
dunque ai “Briganti”. E’ così che
si chiama il nuovo ristorante tutto
italiano dove la qualità del prodotto
nostrano è il tratto che contraddistingue il locale.
Inaugurato nello scorso mese di
luglio vanta già i suoi affezionati
habitué. “I piatti forti sono a base
di pesce e i nostri prodotti sono
accuratamente selezionati e provengono, per la maggior parte, dal
vicino Ponente ligure. Non perché
in Francia ci sia minore qualità...
diciamo però che ci piace l’idea
di offrire ai nostri amici clienti un
ristorante che a Montecarlo sia
italiano al 100%”, spiega Dario de
Gregorio (nella foto) che ha iniziato
questa avventura assieme a Jacopo La Guardia, già ristoratore di
lunga data della celebre “Vecchia
Firenze” di Monaco e figlio del
famoso tenore Massimo. Sono loro
quindi “I Briganti” che invitano a
gustare pesce freschissimo, pescato
nel mar Mediterraneo, le crudité
provenienti e coltivate nella vicina
Liguria, il tutto sapientemente
cucinato dallo chef Tony, immancabilmente italiano. “I Briganti”
dunque è anche l’appuntamento
del giovedì, che delizierà i palati
Theme…“I Briganti” sono aperti al
mattino dalle 7.00 con le colazioni,
a pranzo menù lavoro ed una cena
italiana - ed un pò ligure aggiungiamo noi - tutta da provare. Giovedì
dalle 18.30 Aperi-Cena ed Happy
Hour. L’appuntamento è in Blvd
Princesse Charlotte 24, Monaco.
Informazioni e prenotazioni al numero di telefono 00377-97704911.
Simona DE MELAS
I Briganti sont
débarquées en Boulevard
Princesse Charlotte
Une oasis gourmande et dont
la saveur est toute italienne.
Mais qui sont les Briganti ?
Le vert et l’orange sont les couleurs dominantes et pendant qu’on se promène au
Boulevard Princesse Charlotte de MonteCarlo il est impossible ne pas remarquer
une nouveauté : c’est un lieu de rencontre,
une oasis de plaisir et gourmandise avec
tous les « stuzzichini » (amuse-gueule), les
cocktails et les parfums qui envahissent ce
trait de route. Attention donc aux « Briganti
». « I Briganti » c’est le nom du nouveau
restaurant tout italien où la qualité des produits de chez nous est sa caractéristique
la plus importante. Inauguré en Juillet il a
déjà ses habitués passionnés. « La pièce
de résistance c’est le poisson et nos produits sont sélectionnés et la plupart vient
de la proche Ligurie. Et non parce qu’en
France il n’y a pas de qualité, mais parce
que nous voulons offrir à nos amis clients
un restaurant qui à Monte-Carlo soit italien
à 100% », explique Dario de Gregorio qui
a commencé cette aventure avec Jacopo
la Guardia, déjà propriétaire du très connu
restaurant « La Vecchia Firenze» de Monaco
et fils du célèbre ténor Massimo. Ce sont
donc « I Briganti » qui nous invitent à goûter du poisson très frais, pêché dans la mer
Méditerranée, des crudités cultivés en Ligurie, tous ces produits sont préparés par chef
Tony, évidemment italien. Les jeudis chez « I
Briganti » seront consacrés aux apéritifs qui
charmeront les palais pendant l’Happy Hour
avec la musique de Riccardo Barlozzetti
qui a inauguré le restaurant. Le programme
: apéritif dinatoire made en Italy à partir de
18,30 avec beaucoup de « stuzzichini » :
salade de pasta, olives à l’ascolana, fritures,
rôti de veau et beaucoup d’autres gourmandises. Buffet gratuit et cocktail à partir
de 7 euro pour une happy hour qui changera son thème de jour en jour : Mojto vs
Sprits ou Pinacolada Theme… « I Briganti »
sont ouverts le matin de 7,00 avec les petits déjeuner, à midi avec les menu travail et
le soir pour un dîner. Jeudis depuis 18,30
apéritifs dinatoires et Happy Hour. Le rendez-vous est en Blvd Princesse Charlotte
24, Monaco. Informations et réservations au
00377-97704911
Monte-Carlo & Costa Azzurra
43
Brevi...
“Affari nostri”, quindi non traducibili…
44
Nell’ambiente editoriale italiano
di Monaco si stanno verificando
fatti poco consoni all’etica non solo
giornalistica ma anche a quella
della “buona creanza”, accentuati
anche del sol leone di questa afosa
estate che sta per finire. Da qualche mese, si notano strani sguardi
ed atteggiamenti nei confronti del
nostro giornale che, da un’analisi logica casareccia, ci portano a
ritenere che si stiano alimentando
chiacchiere da bar sport da parte
di tre cosiddetti “professionisti”
della comunicazione i quali risulterebbero (da testimonianze attendibili) essere carichi di livore nei
nostri confronti tanto da parlarne
a sproposito, ma con conseguenze
che potrebbero nuocere la nostra
immagine grazie al “venticello” di
lirica metafora. Sono personaggi
che in una qualsiasi redazione di
periferia italiana sarebbero portatori di veline, mentre a Monaco
si sono auto-incensati di un ruolo
mega-manageriale come se fossero
scrittori da Pulitzer. In questi sgradevoli discorsi vengono coinvolte
l’immagine di alcuni nostri collaboratori e del periodico che da circa
14 anni è al servizio dell’italianità
del Principato, delle zone confinanti, e di coloro i quali ci seguono da
più lontano. L’immagine del Foglio
Italiano è primaria perché è grazie
ad essa che si possono ottenere le
inserzioni pubblicitarie che lo fanno
sopravvivere in una miriade di
pubblicazioni votate, la più parte,
a scopo puramente lucrativo. La
tattica del gruppetto di avvelenatori
è semplice da intendersi: calunniare
il giornale o chi per lui nel tentativo
di eliminare un concorrente dalle
loro grinfie. Il paradosso di questa
situazione consiste nell’apprendere
che proprio coloro che in passato sono stati lanciati nell’ambito
giornalistico dal nostro periodico
ora che, grazie alla fama acquisita,
si stanno ingozzando “all’estero”,
chi nell’editoria chi nella comunicazione. Sono proprio quelli che
oggi sputano sul piatto nel timore di
perdere le “fettine”, non quelle che
si fanno servire a tavola nelle partecipazioni “gratuite” ai Gala che
normalmente costano dai 400 Euro
in sù, ma di quelle del segmento
di mercato che cercano sgomitando come le oche di accaparrarsi
unendosi in gruppetti. Un primo
esempio è quello della “Botero dei
poveri” che sbraita sul web nel
raccontare Monaco. Un modo come
un altro per apparire e per cercare
di scalzare coloro che i quali potrebbero potenzialmente sottrarre
loro soldoni con cui si fanno pagare
prestazioni pseudo professionali che
qualunque allievo potrebbe offrire
ad un costo 90 volte inferiore. Tra
questi citiamo inoltre, con rammarico, avendo creduto al suo ipocrito
profilo remissivo per accentuare
una certa avvenenza, la “Lady” che
porta il nome della città dei tortellini che cerca disperatamente vernissage da organizzare. Costei, dopo
aver utilizzato il nostro giornale
per rifarsi una verginità giornalistica, è rimasta nei ranghi per lungo
tempo, ma adesso ci ha costretto
ad allontanarla perché si è scoperta creatrice di zizzania oltretutto,
quando scriveva, dimostrava tutti
i suoi limiti. Ed infine c’è anche un
certo commercialista, facilmente
riconoscibile, pieno di cariche più
o meno istituzionali che gode anche
di “fama” riflessa sempre grazie al
nostro giornale che lo ha fatto iscrivere a suo tempo all’Ordine. Sia
chiaro, questi alimentatori di chiacchiere non destano preoccupazione
sul piano formale a rimetterci però
è la nostra categoria che dovrebbe
essere immune da fanciulleschi comportamenti. Ma è altrettanto vero
che sono casi di imbecillità limitata
che non fanno bene comunque alla
comunità italiana di Monaco ignara
di tanta stupidità “intellettuale”.
Di questo purtroppo ci sentiamo un
pò responsabili perché dovremmo
stare più attenti nella scelta dei
collaboratori, soprattutto quando
dimostrano all’atto pratico scarsa
preparazione e poca attitudine culturale. A volte fare del bene paga,
in questi casi non è stato così. Come
non farebbe bene scriverne se non
fosse perché costoro, per le ragioni
di cui sopra, dovrebbero essere
messi all’indice per aver smarrito,
ma forse mai trovata, quella “deontologica etica professionale” che
l’Ordine suggerisce. Ma in un’epoca
di dilagante Democrazia, tanto i
dotti quanto i cretini sono autorizzati ad esprimere “libere opinioni”,
per rimangiarsele semmai alla
prima occasione. Per concludere,
sarebbe più opportuno che queste
argomentazioni rimanessero interne
ma per le conseguenze che potrebbero causare riteniamo che il lettore
debba essere messo al corrente per
fargli capire da che pulpito arrivano queste chiacchiere da bar sport
e soprattutto quali sono le cause che
le hanno motivate ed infine sono
anche utili per ricordare che in ogni
famiglia le mele marce sono sempre
in agguato.
SBM, piccola
“caduta di Stile”
Fino a qualche tempo l’SBM prestigiosa società di Monaco, titolare
di alberghi, Casino, Sporting Club
e quant’altro, aveva la buona
abitudine di invitare ad assistere
a qualche spettacolo i componenti
della stampa, anche internazionale.
Non che accadesse sovente però, se
non altro, dimostravano la buona
volontà. A tutti noi addetti ai lavori
della comunicazione poteva essere
utile non solo per i rispettivi servizi
giornalistici, ma sarebbe anche un
modo intelligente per mantenere
buone relazioni con chi svolge
attività turistiche ed economiche
in un Paese che ha sempre bisogno di comunicare, soprattutto in
momenti come questi. Da un po’ di
tempo, questa consuetudine non
c’è più o forse non c’è più per tutti
i media qui rappresentati i quali,
se sono interessati a vedere qualche
spettacolo, devono fare richiesta
scritta e attendere la disponibilità
che non sempre arriva; a volte,
quando arriva, sei il benvenuto per
un drink! purché sia... analcolico!!
Questo almeno è ciò che è avvenuto ultimamente a Le Sporting
Monte-Carlo ad alcuni colleghi,
italiani. Colpa della crisi economica? Bisogna risparmiare anche sugli
inviti alla Press? Può darsi, ma che
lo faccia una Societè Des Bains de
Mer, dagli utili comunque attivi,
ci sorprende molto. E’ vero che a
Monaco esistono realtà che non si
chiamano Nicè Matin, né Corriere
della Sera, tuttavia perché negare a
queste realtà che lavorano altrettanto onestamente un “piatto di
minestra”. Caro Direttore Generale
SBM, la vogliamo considerare solo
una temporanea “caduta di Stile?”.
A Monaco arriva il MICS, primo
convegno mondiale del «Clubbing»
Le discoteche del mondo riunite a
Monaco per il 1° Convegno internazionale. Si tratta di una manifestazione di settore degli eventi
notturni si svolgerà dal prossimo
11 al 13 Novembre e si terrà presso
il Grimaldi Forum di Monaco.
Il Monaco International Clubbing
Show, questo è il titolo dell’evento, è l’incontro delle più grandi
insegne del mercato del clubbing
e riservato ai soli operatori del
settore e sarà diviso in più spazi,
fra espositori, spazio stampa, club
premium e workshop. Il MICS
sarà dunque l’evento «a doppia
natura» che si snoderà dalle ore
14:00 alle 22:00 e dove si succederanno esposizioni, conferenze,
animazioni tutte intorno ad una
piattaforma espositiva di 12 000
m2; gli espositori sono stati selezionati in funzione delle innovazioni
che propongono, dato che il MICS
predilige la funzionalità e il design
dei prodotti presentati. Dalle ore
22:00 poi si trasformerà in universo del clubbing, con il ritmo
dettato dalle più grandi discoteche
del mondo distribuite fra Miami,
Dubai, Ibiza e Mosca. Più di 8000 i
visitatori attesi, fra gestori di night
clubs, bar, restaurants lounge,
spiagge, agenzie di booking,
nonché artisti, designer ed architetti. E con il Club Premium sarà
inoltre garantito l’accesso alle 100
più grandi insegne internazionali
della notte. Il MICS inoltre sarà
presente sul porto del Principato
di Monaco durante il Grand Prix
di Formula Uno 2011 con l’equipe
al completo pronta ad accogliere
i visitatori sabato 15 maggio dalle
13.30 in poi.
Simona TAGLI
14° MONACO KART CUP
L’automobile club di
Monaco presenta la
14° Monaco Kart Cup
che è prevista per il
periodo che va da venerdì 15 a domenica 17
ottobre 2010. Questa
prova internazionale,
inserita nel calendario del CIK/FIA, è
completamente gestita
dall’automobile club ed il circuito
temporaneo ricalcherà come ogni
anno la parte bassa del mitico
circuito del Grand Prix di formula
uno. Il circuito, di una lunghezza
totale di 1068m, avrà la stessa configurazione dell’anno scorso, con
una modifica del tracciato all’uscita della “S” della piscina fino alla
curva della Rascasse. Dinanzi al
successo dell’anno scorso delle due
serie CIK/FIA, l’Automobile club
di Monaco ha deciso di ripetere quest’anno queste due prove
internazionali che sono le serie
KF3 e KZ2. Questo fine settimana
di karting nel Principato ospiterà
anche una prova di durata riservata a gruppi da 3 a 5 piloti, nuovi
o confermati, che gareggeranno in
tre manche di 2 ore distribuite sui
due giorni di corsa. Per terminare
il weekend potrà essere inserita
nel programma anche una quarta
prova, dedicata alla causa ambientale, che vedrà gareggiare solo kart
elettrici.
Per informazioni:
Tel. +377.9315.2618
Email: mé[email protected]
Le MICS arrive
à Monaco
Les discothèques du monde
entier se réuniront à Monaco
pour la 1ère rencontre internationale. Il s’agit d’une manifestation du secteur des évènements nocturnes qui aura lieu
de l’ 11 au 13 novembre au Grimaldi Forum
de Monaco.
Le Monaco International Clubbing Show est
la rencontre des plus grandes enseignes du
marché du Clubbing , réservé aux opérateurs du secteur et il sera divisé en espaces
différents, pour les exposants, la presse, le
club premium et les workshops. MICS sera
donc l’évènement de « double nature » qui
se déroulera de 14h00 à 22h00 et où les
expositions, les conférences, les animations s’enchaineront toutes autour d’une
plate-forme de 12 000 m2 ; les exposants
ont été sélectionnés selon les innovations
qu’ils proposent, vu que MICS préfère la
praticité et le design des produits présentés. Après 22h00 la plate-forme deviendra
un univers du clubbing, avec le rythme des
plus grandes discothèques du monde entre
Miami, Dubaï, Ibiza et Moscou.
On attend plus de 8000 visiteurs, parmi les
propriétaires des night clubs, des bars, des
restaurants lounge, agences de booking,
artistes, designer et architectes. En plus
avec le Club Premium l’accès aux 100 plus
grandes enseignes internationales de la nuit
sera garanti. MICS sera en outre présent
dans le port de la Principauté de Monaco
pendant le Grand Prix de Formule Un 2011
avec son équipe prête à accueillir les visiteurs de samedi 15 mai à 13h30.
XIV MONACO
KART-CUP
L’Automobile Club de Monaco
présente la 14ème Monaco
Kart Cup qui est programmée
du vendredi 15 au dimanche 17 octobre
2010. Cette épreuve internationale qui est
inscrite au calendrier de la CIK/FIA, est totalement gérée par l’Automobile Club et le circuit temporaire empruntera comme chaque
année la partie basse du mythique circuit
des Grand Prix de Formule Un. Le circuit
d’une longueur totale de 1068m sera dans
la même configuration que l’an passé avec
un tracé redessiné depuis la sortie des « S
» de la piscine jusqu’au virage de la Rascasse. Devant le succès remporté l’an passé par les deux séries CIK/FIA, l’Automobile
Club de Monaco à décidé de reconduire
cette année ces deux épreuves internationales que sont les séries KF3 et KZ2. Une
épreuve d’endurance réservée aux équipes
de 3 à 5 pilotes, novices ou confirmés, se
disputant en trois manches de 2 heures réparties sur les deux jours de course complétera ce week-end de karting en Principauté. Pour terminer ce riche week-end,
une quatrième épreuve, dédiée à la cause
environnementale avec une course réservée
aux karts électriques pourrait être inscrite au
programme.
Monte-Carlo & Costa Azzurra
45
Rotaract
Monte-Carlo - Genova
oi tutti, vicini, parenti, amici, colleghi, abbiamo
Il Rotaract
N
sentito parlare una volta o l’altra del Rotary International, o abbiamo addirittura incontrato qualche suo
membro. Ma alla fine, cos’è questo Rotary?
Prince Albert I
Come prima cosa servire, una massima umanitaria che
Les coulisses du Rotaract
Prince Albert I
46
Nous, voisins, parents, amis, collègues, avons tous entendu parler un jour ou l’autre du Rotary international ou
même rencontrer certains membres. Mais au fond, le Rotary, qu’est donc ?
Servir d’abord, une maxime humanitaire témoin de l’éthique propre au
Rotary. Crée en 1905, le Rotary international est le plus ancien club de
service au monde et le plus implanté avec près de 33 755 clubs réunis
en 534 districts dans 170 pays. Réunissant des professionnels de tous
bords et horizons à partir de 40 ans, le Rotary les rassemble à travers
une philosophie de l’entente des peuples pour un avenir meilleur ;
de l’éthique civique
et
professionnelle.
La mise en œuvre
de cet état d’esprit
passe par la réalisation d’actions humanitaires de grande
envergure
axées
autour de l’éducation, de la santé et
du développement
durable. Concrètement, l’un des chevaux de bataille est
actuellement la lutte
contre la poliomyélite dans le monde.
Afin de s’adresser à
un public plus jeune,
et dans le respect et
la diffusion de cette
philosophie, le Rotaract a été crée en 1968 aux Etats-Unis. Reposant sur la maxime Servir
d’abord, les clubs Rotaract réunissent des jeunes entre 18 et 30 ans
réalisant également des actions humanitaires et promouvant l’entente
internationale.
Une coopération franco-italo-monégasque pour une aide locale et audelà des frontières
Unique par son caractère multidistrict (Districts de 1730 à 2030) et
parrainé par trois clubs Rotary (Monaco, Menton et San Remo Hambury), le Club Prince Albert Premier a été fondé le 21 Juin 1999 au
Yacht Club de Monaco. Après une période de sommeil, le club renaît
en 2009, grâce au soutien de ses clubs parrains, aux encouragements
des Gouverneurs 1730 et 2030 et de leurs assistants, à l’énergie du
Représentant Rotaract du District 2030 et à l’amitié des membres du
District 1730. L’amitié pour la santé, l’éducation, la paix mondiale et le
développement durable est notre devise. « Un Club International pour
une aide locale et au-delà des frontières » est notre grand défi que
nous nous efforçons de relever chaque jour, conformément au thème
du Rotary International 2010-2011 « Renforcer les communautés –
Rapprocher les continents », prononcée par le Président international
2010-2011 Ray Klinginsmith.
Partenaire de terrain avec l’association Pacindha pour avoir fait don
de matériel informatique et partenaire financier de l’action de district
1730 « la croisière des guerrières » initiée par le Rotary de Saint-Raphaël et placée sous le haut patronage d’Estelle Lefebure et Florence
Arthaud, le Rotaract Prince Albert Premier élargit ses frontières et
prévoit d’organiser en mars 2011 à Monaco une rencontre internationale du bassin méditerranéen pour la gestion durable du littoral.
Cette rencontre s’inscrira dans le cadre de la semaine internationale
du Rotaract et s’effectuera en partenariat avec le Rotaract de Genova
Golfo Paradiso.
De n’importe quel pays, de n’importe quelle culture, nous avons besoin de vous. Nous avons besoin de vos rêves, nous avons besoin de
votre aide... Rejoignez-nous !
testimonia l’etica del Rotary.
Creato nel 1905 il Rotary International è il club di
servizio più antico del mondo e il meglio insediato, con
circa 33.755 club riuniti in 534 distretti in 170 paesi.
Riunendo professionisti di ogni tipo a partire dai quarant’anni, il Rotary li unisce con la filosofia dell’intesa
dei popoli per un avvenire migliore; dell’etica civile e
professionale. La messa in pratica di questo spirito passa per la realizzazione di azioni umanitarie di grande
portata imperniate attorno all’istruzione, della salute
e dello sviluppo sostenibile. Concretamente uno dei cavalli di battaglia è attualmente la lotta contro la poliomielite. Al fine di rivolgersi a un pubblico più giovane,
e nel rispetto e diffusione di questa filosofia, il Rotaract
è stato creato nel 1968 negli stati uniti. I club Rotaract,
basandosi sul principio “servir d’abord” riuniscono i
giovani dai diciotto ai trent’anni realizzando allo stesso
tempo delle azioni umanitarie e promuovendo l’intesa
internazionale.
Una cooperazione franco-italo-moonegasca per un
aiuto locale e oltre le frontiere
Unico per il suo carattere multi distrettuale /Distretti
dai 1730 ai 2030) e patrocinato da tre club Rotary (Monaco, Mentone e San Remo Hambury), il club Prince
Albert Premier è stato fondato il 21 giugno 1999 allo
Yacht Club di Monaco. Dopo un periodo di letargo, il
club rinacque nel 2009, grazie al sostegno dei club padrini, all’incoraggiamento dei governatori 1730 e 2030
e dei loro assistenti, all’energia del rappresentante del
Rotaract del Distretto 2030 e all’amicizia dei membri
del distretto. L’amicizia e la salute, l’educazione, la
pace mondiale e lo sviluppo sostenibile sono il nostro
biglietto da visita. “Un club internazionale per un aiuto
locale ed al di là delle frontiere„ è la nostra grande
sfida che cerchiamo di raccogliere ogni giorno, conformemente al tema del Rotary internazionale 2010-2011
“rafforzare le Comunità - avvicinare i continenti...
pronunciato dal Presidente internazionale 2010-2011
Ray Klinginsmith. Partner di terreno insieme all’associazione Pacindha per avere fatto dono di materiale
informatico e partner finanziario dell’azione di zona
1730 “la croisière des guerrières „ iniziata dal Rotary di Saint-Raphaël e messa sotto l’alto patronato di
Estelle Lefebure e Florence Arthaud, Rotaract Prince
Albert Premier allarga le sue frontiere e prevede di
organizzare nel marzo 2011 a Monaco una riunione internazionale del bacino del mediterraneo per la gestione sostenibile del litorale. Questa riunione s’inserirà
nell’ambito della settimana internazionale del Rotaract
e si effettuerà in partenariato con il Rotaract di Genova
Golfo Paradiso. Di qualsiasi paese, di qualsiasi cultura,
abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno dei vostri sogni, abbiamo bisogno del vostro aiuto… Unitevi a noi!
Fannie Dubois
(Présidente)
Méryl Thiel, Chef de Projet
Tel : 06 50 41 72 34
Email : [email protected]
Site internet : www.rotaract-princealbert1.com
A cura di Alessandra Luti
[email protected]
Il diritto di studiare
Un torneo di Beach Volley per dare l’opportunità
di diventare qualcuno ai bimbi meno fortunati
LE DROIT D’ÉTUDIER
Un tournoi de Beach Volley
pour donner quelques
possibilités en plus
à des enfants moins
chanceux que nous…
La squadra femminile di volley del Rotaract.
I
nizia il tanto atteso anno rotaractiano 2010-2011! Quest’anno,
come lo scorso anno, si apre con
il divertentissimo torneo di Beach
Volley “Coppa Paradiso II”.
Il torneo, organizzato da me e dai
ragazzi del Rotaract Genova Golfo
Paradiso, è stato fissato il giorno
5 Settembre presso gli Squash di
Genova. Costo di iscrizione 15
euro a persona. Gli Sponsor che
hanno permesso la realizzazione,
sponsor che ringrazio vivamente,
sono: il mio caro amato giornale Il
Foglio Italiano, Decathlon, Virgin
Active e Kolobri. Le finalità del
torneo sono duplici. Innanzitutto
abbiamo voluto organizzare una
giornata di unione tra i giovani
genovesi per ritrovarci dopo la
pausa estiva. E’ molto importante
creare delle situazioni di aggregazione giovanile al fine di poter
sviluppare dei rapporti umani tra
noi giovani, rapporti che rischiano
sempre più di essere lesi a seguito
di questa vita ormai frenetica e che
ci fa interagire quotidianamente
con la tecnologie piuttosto che
con le persone. Ma questa è solo
la finalità secondaria del torneo.
Infatti il principale obiettivo che ci
siamo prefissati è quello poter dare
l’opportunità a tanti bambini meno
fortunati di noi di diventare qualcuno nella propria vita. L’evento,
infatti, vuole finanziare l’associazione no profit “One for you one
for me” per il progetto “Libri per
tutti”. Si tratta di un progetto
molto importante perché prevede
l’acquisto di materiale didattico libri, quaderni, penne...- per 500
bambini etiopi, materiale che a noi
potrebbe sembrare banale - ricordo che ogni anno aspettavo con
ansia settembre per poter rinnovare il mio kit scolastico!- ma che per
tanti bambini non lo è! Ritengo
che sia giusto che tutti i bambini
abbiano il diritto e soprattutto
l’opportunità di studiare. Solo con
una cultura adeguata questi bambini potranno diventare dei medici,
degli avvocati, degli ingegneri, dei
politici... proprio come lo siamo
diventati noi grazie alle infrastrutture scolastiche che il nostro Paese
ci mette a disposizione e grazie ai
sacrifici dei nostri genitori.
L’année rotaractien 2010-2011
va commencer ! Cette année, comme l’année passée,
on commence avec l’amusant tournoi de
Beach Volley « Coupe Paradis II ».
Le tournoi, organisé par moi et par les
jeunes du Rotaract Genova Golfo Paradiso,
est prévu pour le 5 Septembre auprès les
terrains de Squash à Gène.
Les frais d’inscription sont de 15 euro par
personne.
Les Sponsors qui ont permis la réalisation,
et que je remercie vivement, sont : mon cher
magazine Il Foglio Italiano, Décathlon, Virgin
Active et Kolobri. Les objectives du tournoi
sont doubles.
Avant tout nous avons voulu organiser une
journée de rencontre, pour nous retrouver
après les vacances.
Il est très important de créer des situations
d’association juvénile au fin de développer
des rapports humains entre les jeunes, des
rapports qui risquent de plus en plus d’être
détériorés suite à la vie frénétique des nos
jours qui nous mène à interagir avec des
machines plutôt que avec des personnes.
Mais ceci n’est que le but secondaire du
tournoi.
Notre premier objectif est de donner l’opportunité aux enfants moins chanceux de
devenir quelqu’un.
L’évènement, à ce propos, veut financier
l’association no profit « One for you one for
me » pour le projet « Livres pour tous ».
Il s’agit d’un projet très important parce qu’il
prévoit l’achat de matériel didactique – des
livres, des cahiers, des stylos… - pour 500
enfant éthiopiens ; des choses banales pour
nous - je me souviens que tous les années
j’attendais avec anxiété septembre pour renouveler mon kit scolaire ! - mais certains
enfants n’ont pas cette chance!
Je pense que tous les enfants doivent avoir
le droit et surtout l’opportunité d’étudier.
Seulement avec une éducation complète
ces enfants pourront devenir des médecins,
des avocats, des ingénieurs, des politiciens... ils doivent avoir les mêmes opportunités que nous avons eu grâce aux infrastructures scolaires qui notre Pays nous met
à disposition et grâce aux sacrifices de nos
parents.
Monte-Carlo & Costa Azzurra
47
A due passi da Monaco
In porto ad Imperia la Nave Scuola Stella
Polare, gioiello della Marina Militare
E’ al servizio della Marina Militare Italiana
dal 1965, è imponente,
lunga 21,5 metri, ha
un dislocamento di 48
tonnellate, vanta un
glorioso passato alle
spalle e ha un compito
importante: quello di
addestrare gli allievi
dell’Accademia Navale.
La nave scuola Stella
Polare approderà il 6 Settembre
nel porto di Imperia per partecipare alla XVI edizione della regata
“Vele d’epoca” di Imperia che si
terrà dal 9 al 12 Settembre. La regata, organizzata dall’Assonautica
Imperia è ormai un appuntamento
fisso di fine estate per gli amanti di
questo sport. I curiosi e gli appassionati di vela potranno avere
l’onore e il privilegio di visitare
la nave scuola ed essere ospiti del
comandante, Capitano di Fregata
48
Giovanni Schiavoni e del suo equipaggio. L’arrivo ad Imperia rientra
nel quadro della campagna d’istruzione per i giovani Ufficiali aspiranti Guardiamarina della 3° Classe
dell’Accademia Navale di Livorno.
La Campagna è iniziata da Gaeta
il 6 luglio scorso e ha già toccato
molti porti Italiani ed europei. La
Nave Scuola Stella Polare resterà
ormeggiata ad Imperia fino a lunedì
13 Settembre. E’ aperta alle visite a
bordo dalle ore 15 alle ore 20.
Moda e Musica
in Piazza San Siro a Sanremo
Una delle piazze più suggestive
di Sanremo è stata teatro, il mese
scorso, di un evento legato alla
moda e alla musica, grazie alla
stilista Sara Danieli (Boutique
White Rose) che ha organizzato
una piacevole serata, molto gradita
da un pubblico attento e divertito. Un esperimento ben riuscito,
dunque, che ha soddisfatto anche
gli sponsor che si sono avvicendati
sul palco per presentare gli abiti
indossati da una schiera di giovani
modelle coordinate dalla nostra
giornalista Martina Chiella. Anche
la parte spettacolo è stata divertente con Danilo Daita, intrattenitore
e regista, che ha sapientemente
condotto, oltre la serata, la sua
trasmissione in diretta Sky. Tra gli
interpreti dello show l’eccellente
cantante lirica Amalia Ramos, giovane soprano spagnolo che risiede
a Genova, poi il talento naturale
Alessandro Calvini di Diano Marina che ha interpretato due brani
di Michael Buble. Al successo della
manifestazione hanno collaborato, tra gli altri, Elena Brambilla
(Beauty Specialist), Dario Iousè
Sartoria-Casa di Moda Sanremo e,
in partnership il C.I.V. Luci a San
Siro di Alessio De Lisi (Parrucchiere Sciampo) ed infine il Centro Abbronzature Sun Lovers di Margot
di Bordighera.Per l’anno prossimo
gli organizzatori garantiranno un
livello ancora più alto.
A cura di Martina Chiella
[email protected]
Au port d’Imperia
le Bateau École Stella
Polare, bijou
de la Marine Militaire
Elle est au service de la Marine Militaire Italienne depuis
1965, elle est immense, 21.5
mètres, 48 tonnes, elle a un passé glorieux
et une tache importante : celle de préparer
les élèves de l’Académie Navale. Le bateau
école Stella Polare arrivera les 6 Septembre
au port d’Imperia pour participer à la XVI
édition de la régate « Vele d’Epoca » d’Imperia qui se tiendra du 9 aux 12 Septembre.
La régate, organisée par l’Assonautica Imperia est devenue un rendez-vous fixe de fin
d’été pour les amants de ce sport.
Les curieux et les passionnés de voile pourront avoir l’honneur et le privilège de visiter le
bateau école et d’être accueilli par le commandant, Capitaine de Frégate Giovanni
Schiavoni et de son équipage.
L’arrivée à Imperia rentre dans le cadre de
la campagne d’instruction pour les jeunes
Officiels Aspirants de la 3^ Classe de l’Académie Navale de Livourne. La Campagne
a commencé a Gaeta le 6 Juillet et a déjà
touché beaucoup de ports Italiens et européens. Le Bateau École Stella Polare restera
à Imperia jusqu’à lundi 13 Septembre. Elle
est ouverte aux visiteurs de 15h à 20h.
Mode et Musique
en Place San Siro
Une des places les plus spectaculaires de Sanremo a reçu,
le mois passé, un évènement lié
à la mode et à la musique, grâce à la styliste Sara Danieli (Boutique White Rose) qui
a organisé une agréable soirée, aimée par le
public attentif et amusé.
Une expérience bien réussie, qui a satisfait les sponsors qui se sont alternés sur la
scène pour présenter les habits portés par
des jeunes mannequines coordonnées par
notre journaliste Martina Chiella.
La partie réservée au spectacle était également amusante avec Danilo Daita, show
man et réalisateur, qui a animé la soirée et,
au même temps, son émission en directe
Sky.
Parmi les invités au show l’excellente chantante lyrique Amalia Ramos, le jeune soprano espagnol qui habite à Gene et le talentueux Alessandro Calvini de Diano Marina
qui a interprété deux morceaux de Michael
Bublé. Le succès de la manifestation est du
aussi à : Elena Brambilla (Beauty Specialist),
Dario Iousè Sartoria-Casa di moda Sanremo
et, en partnership le C.I.V. Luci a San Siro
d’Alessio De Lisi (Coiffeur Sciampo) et encore le Centre de Bronzages Sun Lovers de
Margot de Bordighera.
Per l’année prochaine les organisateurs garantiront un niveau encore plus haut.
A due passi da Monaco
50
Torna Le CIRQUE
Du SOLEIL
Dal 15 al 18 settembre al Mediolanum Forum
V
orreste immergervi in una
dimensione magica ricca di
suggestioni oniriche e di raffinata
arte, in un perfetto connubio fra
musica, spettacolo e bellezza? Non
ci sono dubbi, Saltimbanco porta
lo spettatore in un viaggio allegorico e acrobatico dentro il cuore della città, ispirato al tessuto urbano
della metropoli e ai suoi pittoreschi
abitanti.
Dopo l’enorme successo del tour
italiano di marzo, in cui lo spettacolo ha fatto tappa nelle città di
Torino, Pesaro, Bologna e Firenze,
Saltimbanco ritorna in Italia a
grande richiesta e si fermerà a Milano dal 15 al 18 settembre. Sarà il
Forum Mediolanum della capitale
lombarda ad ospitare il fenomenale
spettacolo Saltimbanco, il più longevo del Cirque du Soleil, diretto
dall’italiano Franco Dragone che
vive in Belgio: la compagnia si esibirà con uno spettacolo serale nelle
giornate di mercoledì 15 settembre
e giovedì 16 e due spettacoli (uno
pomeridiano e uno serale) nei giorni di venerdì e sabato.
L’eclettico cast composto da oltre
cinquanta artisti di età compresa
tra gli 8 e i 45 anni, celebra l’arte
che quotidianamente li porta a
sfidare le leggi della gravità affascinando il pubblico con un vocabolario visivo decisamente barocco.
Lo show trascina lo spettatore
all’interno di un mondo immaginario e fantastico, tra tumulto e quiete, prodezze e poesia in una città
ideale in cui la diversità è motivo di
speranza.
Umorismo insieme ai clown, prove
di equilibrio, trapezi, dal 1992
ad ora sono tra gli ingredienti
che assicurano l’enorme successo
della compagnia, pronta a stupire
nuovamente con acrobazie moz-
Alcune
scene
dello
spettacolo.
EVENTI
Di Arianna Caracciolo
[email protected]
zafiato, tra costumi variopinti,
spettacolari giochi di luce, musica
e tanta magia. Un sogno ed una
magia realizzabili anche per noi,
quindi, un appuntamento al quale
i sognatori incalliti non dovrebbero
mancare perché non ci può essere
pubblico migliore di quello che è
ancora capace di sognare. Sognatori adulti che non vanno al circo
per sentirsi nuovamente bambini
ma che approdano in un mondo
che percepiscono diverso, dove
la purezza delle forme e l’arte si
sposano per generare gioia ed entusiasmo negli occhi e nel cuore di chi
non aspetta altro che un segnale
per ricominciare a sognare. Non è
un caso, infatti, che il pubblico sia
costituito per la maggior parte da
adulti che possono afferrare meglio
certi messaggi e che hanno un
modo diverso di sognare rispetto
ai bambini, che sono in grado di
percepire la precisione, l’attenzione, la cura dei dettagli e la grande
classe di uno spettacolo atipico
ma talmente perfetto da lasciare
sbalordito anche il più esigente
spettatore.
BIGLIETTI:
Platea Numerata Intero 80,50 €
- Tribuna Gold Numerata Intero 80,50 € - Tribuna Parterre
Numerato Intero 80,50 € - Anello
B Numerato Intero 69,00 € - Anello
C Frontale Numerato Intero 51,75
€ - Anello C Laterale Numerato
Intero 40,25 €
Le Cirque du Soleil
est de retour
du 15 aux 18 septembre
au Mediolanum Forum
Voudriez-vous vous plonger
dans une dimension magique
riche de suggestions oniriques
et d’art raffiné, dans une fusion parfaite de
musique, spectacle et beauté? Il n’y a aucun doute, Saltimbanco emmène le spectateur par un voyage allégorique et acrobatique dans le cœur de la ville, inspiré par son
tissu urbain et ses pittoresques habitants.
Après l’énorme succès di tour italien de
mars, avec ses étapes de Tourin, de Pesaro,
de Bologne et de Florence, Saltimbanco revient en Italie et il sera à Milan du 15 aux
18 septembre au Forum Mediolanum. Saltimbanco est le plus vieux des Cirques du
Soleil, dirigé par l’italien Franco Dragone qui
MEDIOLANUM FORUM
Via G. di Vittorio, 6
20090 - Assago (MI)
www.ticketone.it
Call center TicketOne: 892.101
51
vit en Belgique: spectacle unique les soirs
du 15 et du 16, deux spectacle (l’après-midi
et le soir) vendredi 17 et samedi 18. La compagnie est composée de cinquante artistes
d’âge comprise entre les 8 et les 45 ans et
elle célèbre l’art qui les porte à défier les lois
de la gravité en fascinant le public avec un
vocabulaire visuel fortement baroque. Le
show traîne le spectateur dans un monde
imaginaire et fantastique, entre tumulte et
calme, défi et poésie, dans une ville idéale
où la diversité est une raison d’espoir. De
l’humour avec les clowns, des épreuves
d’équilibre, des trapèzes, depuis 1992 ce
sont les ingrédients qui assurent le succès
à la compagnie. Un rêve et une magie réalisables, un rendez-vous auquel les vrais rêveurs ne peuvent pas manquer parce qu’il
n’existe pas un public meilleurs de ceux qui
sont encore capable de rêver. Des rêveurs
adultes qui ne vont pas au cirque pour se
sentir enfant à nouveau, mais qui sont fascinés par la pureté des formes et de l’art,
unis pour donner de la joie et pour montrer
comment recommencer à rêver. En effet le
public est composé surtout d’adultes qui
peuvent mieux saisir certains messages et
qui peuvent percevoir et apprécier la précision, l’attention, le soin des détails et la
grande classe d’un spectacle atypique mais
tellement parfait qu’il laisse stupéfait même
le spectateur le plus d’exigeant.
Pour l’achat des tickets : www.ticketone.it
Milano
Brevi...
La Moda a Milano,
è sempre di... moda!
La Mode à Milan,
est toujours…
à la mode !
52
Quest’anno Milano Moda Donna si
preannuncia ricco di novità.
L’appuntamento per la collezione primavera-estate 2011-2012 è
previsto dal 22 al 28 settembre e
avrà un nuovo quartier generale
nel centro della città, in modo che
la moda si apra davvero a Milano
nelle vesti di un look totalmente innovativo. I luoghi storici e
di cultura che rappresentano al
meglio l’essenza e l’accoglienza di
una Milano, quale città laboriosa,
artistica e proiettata nella modernità, saranno i nuovi scenari
di una fashion week forte e competitiva, come detta il volere di
tutti gli attori della moda grazie
anche al lavoro e alla volontà del
“Tavolo degli Stilisti” che ha visto
la presenza dei principali protagonisti delle sfilate. Mario Boselli e
il consiglio direttivo della Camera
Nazionale della Moda Italiana,
hanno annunciato che Palazzo
Giureconsulti si trasformerà in un
Fashion Hub: il cuore del fashion
week avrà come scenari la Loggia
dei Mercanti, Palazzo Clerici ed il
Circolo Filologi.
La scelta di queste location eccellenti non solo permetterà di trovare una comunione tra la città e il
fashion week, ma è anche l’occasione per dare un supporto concreto
ai giovani talenti emergenti. Al
fianco della Camera Nazionale
della Moda Italiana ci saranno i
partner istituzionali Canon, DHL,
Mercedes-Benz e Class Editori, che
realizzeranno importanti attività a
sostegno della fashion week e degli
operatori. Tra i servizi previsti
per facilitare il
lavoro di tutti
gli operatori del
sistema moda,
oltre al consueto servizio
di courtesy car
per la stampa offerto da
Mercedes-Benz
e agli shuttle
bus, a partire da
questa edizione
sarà disponibile
anche un servizio di bike-sharing volto alla
sensibilizzazione
degli operatori e
dei cittadini sul
tema dell’ecosostenibilità.
Insomma andremo tutti in
bicicletta?
Arianna
CARACCIOLO
Cette année Milano Moda
Donna s’annonce riche de nouveauté.
Le rendez-vous pour la collection printemps-été 2011-2012 est prévu du 22 au
28 septembre et il aura un nouveau quartier
général dans le centre de la ville, de manière
que la mode se dévoile à Milan avec un look
totalement innovateur.
Les lieux historiques et de culture qui représentent au mieux l’essence et l’accueil de
Milan, en tant que ville laborieuse, artistique
et visée vers la modernité, seront les nouveaux scénarios d’une fashion week forte et
compétitive, comme tous les acteurs de la
mode veulent ; grâce aussi au travail et à
la volonté de la « Table des Stylistes » qui a
vu la présence des principaux protagonistes
des défilées. Mario Boselli et le conseil directive de la Chambre Nationale de la Mode
Italienne, ont annoncé que Palazzo Giureconsulti se transformera dans un Fashion
Hub : le cœur de la fashion week aura
comme scénarios la Loggia dei Mercati, Palazzo Clerici et Circolo Filologi.
Le choix de ces lieux incroyables permettra de trouver une communion entre la ville
et la fashion week, et sera l’occasion pour
donner soutien concret aux jeunes talents
émergents.
À
coté
de
la
Chambre Nationale
de la Mode Italienne
il y aura les partenaires institutionnels
Canon, DHL, Mercedes-Benz et Class
Éditeurs, qui réaliseront des initiative
pour le soutien de la
fashion week et des
opérateurs.
Parmi les services
prévus pour faciliter le travail de tous
les opérateurs du
système mode, non
seulement l’habituel
service de courtesy
car pour la presse
offert par MercedesBenz et les shuttle
bus, mais à partir
de cette édition sera
aussi disponible un
service bike-sharing
pour sensibiliser les
opérateurs et les citoyens sur le thème
du développement
durable.
Milano
L’intervista
“Gli anni della Dolce
La grande mostra romana curata da Marco Panella
54
L
a Dolce Vita non è solo il titolo
del celebre film del 1960, diretto da Federico Fellini e vincitore
della Palma d’oro al 13º Festival
di Cannes, ma anche un vero e
proprio stile di vita, nato a Roma
tra gli anni ’50 e ’60.
A partire da quel periodo vi è il
boom produttivo di Cinecittà,
arrivano i divi d’oltreoceano che
danno inizio alla ”Hollywood sul
Tevere“, in cui i grandi registi americani scelgono l’Italia per ambientare i loro kolossal.
E’ il periodo della vita mondana
e goliardica del dopoguerra, Via
Veneto diventa il fulcro di questo
lungo meeting stellare, è il ritrovo
dei grandi artisti, dei ricchi e delle
grandi personalità del cinema e
non solo. Questa bella strada nel
cuore di Roma si trasforma in una
sorta di grande salotto di “gossip
intellettuale” a cielo aperto, in cui
si mettono in scena gli eccessi delle
star, pronte in ogni momento a farsi notare e così accrescere la loro
fama, grazie ai mille “paparazzi”
dell’epoca.
Tre sono i protagonisti per eccellenza di questa Golden Age made
Cristina Grifoni
[email protected]
Vita”
Nella pagina
a lato,
una bellissima
immagine
di Grace
Kelly.
in Italy: le Majors, Fellini e, quindi, i paparazzi.
“A Cinecittà io non ci abito ma
ci vivo. Le mie esperienze, i miei
viaggi, le amicizie, incominciano e
finiscono nei teatri di posa di Cinecittà”, così il grande regista del
neorealismo italiano celebra la sua
città d’adozione, la città del nuovo
cinema, una sorta di “cinema
tricolore a stelle e strisce”, in cui
le paparazzate sono all’ordine del
giorno.
Amori, sogni, pettegolezzi, vizi e
scandali sono raccontati magistralmente nella mostra fotografica La
Dolce Vita. Stars and Celebrities
in the Italian Fifties, ospitata ai
Mercati di Traiano a Roma, fino al
14 novembre prossimo.
La mostra, curata da Marco
Panella e promossa dal Comune
di Roma, è un racconto con scatti
spontanei che parte dalle nozze di
Linda Christian e Tyrone Power
avvenute nel ’49 a Roma.
La rassegna si sviluppa su 2 piani
all’interno di un bellissimo complesso monumentale legato topograficamente al grandioso sistema
urbanistico dei Fori Imperiali...,
un vero spettacolo per gli occhi!
Il percorso fotografico raccoglie
100 stupende foto selezionate
dall’archivio Luce e 100 rotocalchi degli anni ’50, in un racconto
a tratti privato dei volti più noti
dell’epoca.
Sophia Loren, Alberto Sordi,
Virna Lisi, Silvia Koscina, Walter
Chiari, Gina Lollobrigida, Totò
(Principe De Curtis), Anna Magnani, Roberto Rossellini, Federico
Fellini, Marcello Mastroianni ed
ancora Ingrid Bergman, Dawn
Addams, Maria Callas, Charlie
Chaplin, Brigitte Bardot, Louis
Armstrong, Anita Ekberg sono
alcune delle strepitose celebrità
che si possono vedere all’interno
della mostra.
La prima grande foto sulla quale
non può non cadere l’attenzione è
quella in cui è ritratta una raggiante Sophia Loren, che saluta
un’infinità di gente alla partenza
del 3º Rally del Cinema nel 1956,
manifestazione motoristica nata
nel ’53 ed organizzata dall’indimenticabile Ezio Radaelli che avrà
un suo ruolo nella costruzione del
divismo popolare, portando attori,
attrici e registi a ricevere bagni di
folla nelle tappe toccate tra Roma e
la città del Festival della Canzone,
Sanremo.
Poi c’è l’intramontabile Brigitte
Bardot in una conferenza al Grand
Sotto,
copertine
dell’epoca.
« Les années
de la Dolce Vita »
« La Dolce Vita » n’est pas seulement le titre d’un célèbre film
de 1960, réalisé par Federico
Fellini et qui a remporté la Palme d’or au
13º Festival de Cannes, mais c’est aussi un
véritable style de vie, né à Rome dans les
années 50 e 60.
À partir de cette période on a le boom productif de Cinecittà, les vedettes arrivent
d’outre mer et ils font démarrer le phénomène appelé « Hollywood sur le Tibre »
parce que les plus grands réalisateurs américains choisissent l’Italie pour situer leurs
œuvres.
C’est la période de la vie mondaine et goliardique de l’après-guerre, via Veneto devient
le cœur de ce meeting des étoiles, le rendez-vous des grands artistes, des riches et
des grandes personnalités du cinéma. Cette
belle roue dans le cœur de Rome se transforme dans un salon « bavardage intellectuel
» à ciel ouvert, dans lequel on met en scène
les excès des star, toujours prêtes à se faire
remarquer pour augmenter leur renommée,
grâce aux mille « paparazzi » de l’époque.
Les vrais protagonistes de ce Golden Age
made en Italy sont trois: le Majors, Fellini et
les paparazzi.
« Je n’habite pas à Cinecittà, j’y vis. Mes
expériences, mes voyages, mes amitiés,
commencent et finissent dans les théâtres
de Cinecittà », le grand réalisateur du néoréalisme italien parle de sa ville d’adoption,
la ville du nouveau cinéma, un « cinéma tricolore avec des étoiles et des raies» , où les
« paparazzate » sont à l’ordre du jour.
Les amours, les rêves, les potins, les vices
et les scandales sont bien recomptés dans
l’exposition photographique la Dolce Vita.
Stars and Celebrities in the Italian Fifties, à
Rome, Mercati di Traiano, jusqu’au 14 novembre.
L’exposition, soignée par Marco Panella et
promue par la Municipalité de Rome, est
un récit par photos qui commence avec les
noces de Linda Christian et Tyrone Power
en 1949 à Rome.
L’exposition se déroule en deux étages à
l’intérieur d’un très beau complexe monumental lié au grandiose système des
Fori Imperiali, un vrai spectacle pour les
yeux !
Le parcours photographique regroupe 100
superbes photos sélectionnées de l’archive
Luce et 100 magazines des années 50,
dans un récit parfois privé des visages les
plus connues de l’époque.
Sophia Loren, Alberto Sordi, Virna Lisi, Silvia Koscina, Walter Chiari, Gina Lollobrigida,
Totò (Prince De Curtis), Anna Magnani,
Roberto Rossellini, Federico Fellini, Marcello Mastroianni et encore Ingrid Bergman,
Dawn Addams, Maria Callas, Charlie Chaplin, Brigitte Bardot, Louis Armstrong, Anita
Ekberg sont quelques-unes des célébrités
qu’on peut voir à l’exposition.
La première grande photo qu’on remarque
tout de suite c’est celle de Sofia Loren, qui
salue la foule au départ du 3º Rallye du Cinéma en 1956, une manifestation née en 53
et organisée par l’inoubliable Ezio Radaelli
Roma
55
L’intervista
56
qui a eu un grand rôle dans la construction
de la vedettisation populaire et qui a amené
plusieurs acteurs, actrices et réalisateurs à
prendre des bains de foule dans les étapes
entre Rome et la ville du Festival de la Chanson, Sanremo.
Ensuite il y a l’intemporelle Brigitte Bardot
pendant une conférence au Grand Hôtel,
Ava Gardner et Walter Chiari à un apéritif auprès de l’Atelier des sœurs Fontana, Ingrid
Bergman et la normalité d’une grande actrice pendant qu’elle sort d’un supermarché
de Rome, Anna Magnani encore au Grand
Hôtel pour le Gala du Cinéma : ce sont des
partie de vie mondaine et quotidienne des
stars en Italie, des vraies pièces uniques.
Très intéressantes sont aussi les couvertures des magazines, parmi lesquels il y a le
premier article avec photo en couleur du 18
février 1954 ; la photo est de Silvana Mangano, très jeune et superbe dans le film «
Mambo » .
Un autre protagoniste de l’exposition c’est
la Princesse de Monaco, Grace Kelly.
Icône et musa de Alfred Hitchock, l’actrice
américaine en 1955 reçoit l’Oscar comme
meilleure actrice pour « Une Fille de la Province » de George Seaton, en 1956 elle
épouse Ranier de Monaco et elle devient
la vraie protagoniste des rêves des adolescentes, son habileté d’actrice et son élégance naturelle la rendent une diva, toujours
sous les yeux de la presse mondiale. Ses
photos avec son mari sont vraiment nombreuses, ou bien les couvertures en couleur
des hebdomadaires les plus achetés en Italie. Curieuse la photo de Grace avec un joli
chapeau et des lunettes à soleil qui, avec
son mari Ranier III°, assiste à le concours
hippique de Sienne toujours en 1957.
La Settimana Incom, Epoca, Le Ore, L’Europeo, La Domenica del Corriere, Il lavoro
Illustrato, bref, toutes les plus belles couvertures et les articles des anciens magazines
offriront une agréable promenade dans la
Dolce Vita, où vous pourrez respirer un air
d’art, de vedettisme et une beauté, avec
des bons souvenirs pour les moins jeunes.
Sopra,
alcune foto
della
Dolce Vita.
Hotel, Ava Gardner e Walter Chiari ad un aperitivo presso l’Atelier
delle già famose sorelle Fontana,
Ingrid Bergman e la normalità di
una grande attrice mentre esce
da un magazzino della Standa
di Roma, Anna Magnani ancora
al Grand Hotel per il Galà del
Cinema: questi sono alcuni ritratti
di vita mondana e quotidiana delle
star in Italia, dei veri pezzi unici.
Interessanti anche le copertine
dei rotocalchi, per non parlare
del primo fototesto a colori del 18
febbraio del ’54 con la foto di una
giovanissima e stupenda Silvana
Mangano tratta dal film “Mambo”.
Altra protagonista dell’esposizione
è la Principessa di Monaco, Grace
Kelly. Icona e musa di Alfred
Hitchock l’attrice americana nel
‘55 riceve l’Oscar come migliore
attrice per la “Ragazza di campagna” di George Seaton, nel ‘56 sposando Ranieri di Monaco, diverrà
protagonista vera del sogno di
generazioni di adolescenti e la sua
bravura e la naturale eleganza ne
faranno una diva sempre sotto gli
occhi della stampa mondiale. Sono
innumerevoli gli scatti che la ritraggono insieme al marito oppure
le copertine a colori dei settimanali
più comprati in Italia. Nel ‘57 il
viaggio romano della coppia imperiale gli riserverà frotte di fans in
delirio. Interessante anche la foto
di Grace con cappellino ed occhiali
da sole che, insieme al marito Ranieri III, assiste al concorso ippico
di piazza di Siena sempre nel 1957.
La Settimana Incom, Epoca, Le
Ore, L’Europeo, La Domenica
del Corriere, Il lavoro Illustrato,
insomma le più belle copertine e gli
articoli degli storici rotocalchi che
non si ricordano più, regaleranno
una piacevole passeggiata all’insegna della Dolce Vita, dove potrete
respirare un’aria di arte, divismo
e bellezza, con tanti ricordi che
riaffioreranno tra i non più giovanissimi.
Cristina Grifoni
Roma
L’intervista
Il bilinguismo al tempo di Internet
Il progetto “Mondoli” un portale web per bambini italiani in
germania: intervista a Elisabetta Abbondanza
un “premio al merito scolastico”
selezionando alla fine di ogni anno
gli scolari italiani che avevano ricevuto le pagelle migliori. Le nostre
istituzioni diplomatiche accolsero
la proposta e si diedero da fare
per promuovere la selezione degli
alunni migliori e organizzare la
cerimonia di premiazione nelle sale
dell’ambasciata.
Da allora sono stati avviati numerosi altri progetti finalizzati allo
scopo di migliorare la situazione
scolastica dei nostri connazionali
nelle scuole tedesche. Uno dei più
interessanti si chiama “Mondoli”:
si tratta di una piattaforma Internet per l’apprendimento dell’italiano. Basta cliccare sul link www.
mondoli.it per trovare materiali
didattici, favole, giochi, rubriche
58
L
o scorso 24 giugno l’ambasciatore italiano a Berlino Michele
Valensise, a nome del Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, ha conferito un premio a
cinque alunni che si sono particolarmente distinti «per il progresso
del loro rendimento nella scuola
tedesca». Ciascuno dei vincitori, individuati attraverso una
procedura di selezione in cui si è
tenuto conto dei risultati conseguiti nell’ultimo anno scolastico
e dei progressi registrati rispetto
all’anno precedente, ha ricevuto
una medaglia del Presidente della
Repubblica, una somma in denaro
offerto dall’Uniteis (Unione Gelatieri Artigiani in Germania) e una
copia del dizionario Devoto-Oli
messa a disposizione dalla Società
Dante Alighieri. L’iniziativa esiste
da qualche anno. A suggerirla
fu l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il
quale, nel 2006, durante una visita
ufficiale a Berlino, informato sulle
enormi difficoltà incontrate dagli
alunni italiani nelle scuole tedesche, lanciò l’ipotesi di istituire
e consigli. I bambini dagli 8 anni
in poi possono entrare in contatto
con il mondo di Internet in modo
protetto e sviluppare le proprie
competenze in rete, valorizzando
la risorsa del bilinguismo, giocando, ripassando vocaboli e materie
scolastiche, e con la possibilità di
approfondire diversi temi.
L’ideatrice di “Mondoli” si chiama
Elisabetta Abbondanza, un’italiana che vive de molti anni a Berlino,
dove lavora come scrittrice, pubblicista, insegnante e ricercatrice
nel campo della didattica interculturale. Le abbiamo rivolto qualche
domanda sul progetto didattico da
lei concepito e gestito.
In cosa consiste il progetto “Mondoli” e a chi è diretto di preciso?
“‘Mondoli’ è una sigla che sta per
A cura di Gherardo Ugolini
[email protected]
Le bilinguisme
au temps d’Internet
In basso,
la pagina
iniziale
di Mondoli.
‘Mondo delle lingue’. Si tratta di
un portale bilingue che intende
offrire con aggiornamenti mensili
materiale didattico per diverse
materie scolastiche, principalmente il tedesco, l’italiano, con
particolare accento sulle tematiche dell’ambiente. Lo scopo è
di dare un sostegno all’apprendimento e al perfezionamento del
tedesco e dell’italiano ad allievi
di origine italiana dalla seconda
alla sesta classe.”
Cos’altro si può trovare sul sito di
“Mondoli”?
“Ci sono anche due rubriche: una
dedicata alla scrittura di favole e
testi a tema, e un’altra dedicata
ai disegni e alle foto dei bambini.
Entrambe sono collegate a concorsi: i materiali spediti verranno
valutati da una giuria online per
essere poi inseriti nel sito. Non
mancano poi i giochi didattici per
il consolidamento della lingua e i
consigli pratici sull’uso protetto
di Internet per i giovani”.
In che misura Internet può essere
utile per l’educazione bilingue e
l’integrazione di bambini stranieri?
“Internet è oggi un medium largamente diffuso e usato da larghe
fasce della popolazione italiana
anche all’estero. I giovani lo
usano in misura crescente per comunicare tra loro, partecipare a
chats e forum, informarsi, giocare. Penso che di Internet si possa
fare un uso didatticamente mirato all’insegnamento delle lingue,
e che sia inoltre possibile creare
con Internet un punto d’incontro
per i ragazzi italiani che vivono
in luoghi diversi della Germania. Realizzando una comunità
virtuale bilingue si potrebbero
offrire velocemente vari servizi
informativi e competenze. Così
si favorisce l’integrazione che
si realizza quando, partendo da
una sicurezza di base, il migrante
riesce a comunicare nella seconda lingua, si ambienta, si trova a
suo agio a scuola e nel campo del
lavoro”.
Come vengono elaborati e selezionati i materiali didattici?
“I materiali didattici nascono dalla collaborazione con insegnanti
italiane e tedesche che insegnano nella scuola elementare di
Berlino SESB Finow-Schule e
che hanno accumulato già molta
esperienza con il bilinguismo
e l’insegnamento di tedesco e
italiano”.
I genitori sono coinvolti nella gestione del progetto?
“‘Mondoli’ ha una rubrica dedicata a genitori e insegnanti.
Tale rubrica offre agli adulti la
possibilità di partecipare in modo
attivo al nostro progetto, narrando le loro esperienze, chiedendo
e offrendo consigli. Aggiornere-
Le 24 juin dernier l’ambassadeur italien à
Berlin Michele Valensise, au nom du Président de la République Giorgio Napolitano, a remis un prix à cinq élèves qui se
sont particulièrement distingués « pour leur
progrès dans l’école allemande ». Tous les
vainqueurs, déterminés à travers une procédure de sélection qui a tenu compte des
résultats atteints pendant l’année scolaire et
des progrès enregistrés par rapport à l’année précédente, ont reçu une médaille du
Président de la République, une somme en
argent offert par l’Uniteis (Union Gelatieri Artisanaux en Allemagne) et une copie du dictionnaire Devoto-Oli mise à disposition par
la Société Dante Alighieri. L’initiative existe
depuis quelques années, suite à une idée
du président de la République de l’époque
Carlo Azeglio Ciampi qui, en 2006, pendant une visite officielle à Berlin, informée
des énormes difficultés rencontrées par les
élèves italiens dans les écoles allemandes,
lança l’hypothèse d’instituer un « prix du
mérite scolaire ». Nos institutions diplomatiques accueillirent la proposition et elles
travaillent pour la promotion de cette idée
et pour l’organisation de la cérémonie de remise des prix auprès de l’ambassade.
Depuis ce moment-là on a mené d’autres
projets conçus pour améliorer la situation scolaire de nos compatriotes dans les
écoles allemandes. Un des plus intéressants s’appelle « Mondoli » : il s’agit d’une
plate-forme Internet pour l’apprentissage de
l’italien. Il suffit de cliquer sur le link : www.
mondoli.it pour trouver des matériels didactiques, des fables, des jeux, des conseils.
Les enfants à partir de 8 ans peuvent se
rapprocher à Internet de façon protégée.
La mère de « Mondoli » s’appelle Elisabetta
Abbondanza, une italienne qui vit depuis
longtemps à Berlin, où elle travaille en tant
que écrivaine, publiciste, professeur et chercheur dans le domaine de la didactique interculturelle. Nous lui avons posé quelques
questions sur le projet didactique qu’elle a
conçu et géré.
En quoi consiste le projet « Mondoli » et à
qui s’adresse-t-il ?
« Mondoli est un sigle qui est pour «
Monde des langues ». Il s’agit d’un portale
bilingue qui offre, avec des mises à jour
mensuelles, du matériel didactique pour
toutes les matières scolaires, surtout l’allemand, l’italien, avec une grande attention
aux thématiques liées à l’environnement.
Le but est celui de donner un soutien à
l’apprentissage et au perfectionnement de
l’allemand et de l’italien à des élèves d’origine italienne de la deuxième à la sixième
classe».
Qu’est-ce qu’on peut trouver d’autre sur le
site de « Mondoli » ?
«Il y a aussi deux rubriques: une consacrée à l’écriture de fables et de textes et
l’autre consacrée aux dessins et aux photos des enfants. Toutes les deux sont liées
à des concours: tout le matériel expédié
sera évalués par un jury online pour être
ensuite insérés dans le site. Il y a aussi
des jeux didactiques pour la consolidation de la langue et des conseils pratiques
sur l’emploie protégé d’Internet pour les
Berlino
59
60
jeunes».
Comment Internet peut être utile pour l’éducation bilingue et l’intégration des enfants
étrangers?
«Internet est aujourd’hui un medium très
répandu et employé par beaucoup d’italiens, même à l’étranger. Les jeunes l’emploient de plus en plus pour communiquer
entre eux, pour participer à des discussions et à des forums, pour s’informer,
pour jouer. Je pense qu’internet peut être
employée didactiquement pour l’enseignement des langues, et qu’on peut créer
avec Internet un point de rencontre pour
les jeunes italiens qui vivent en lieux différents de l’Allemagne. Avec une communauté virtuelle de bilingues on pourra offrir
rapidement des services d’information et
des compétences. Ainsi on favorise l’intégration qui se réalise quand l’émigrant
arrive à communiquer dans la deuxième
langue et il est à son aise à l’école et au
travail».
Comment sont-ils élaborés et sélectionnés
les matériels didactiques ?
«Les matériels didactiques naissent de la
collaboration avec des professeurs italiens
et allemands qui travaillent dans l’école
élémentaire de Berlin SESB Finow-Schule
et qu’ils ont cumulé déjà beaucoup d’expérience avec le bilinguisme et l’enseignement de l’allemand et de l’italien».
Les parents sont-ils impliqués dans la gestion du projet?
«Mondoli a une rubrique dédiée aux parents et aux professeurs. Cette rubrique
offre aux adultes la possibilité de participer de façon active à nôtre projet, en racontant leurs expériences, en demandant
et en offrant des conseils.
Nous mettons a jour la rubriques avec des
adresses utiles pour trouver des Écoles bilingues ou des Cours de langue et culture
italienne, les adresses des associations
culturelles Italien-allemandes et tout ce
qui peut être utiles pour une insertion de
plus en plus satisfaisante et riche de perspectives scolaires et culturelles pour les
italiens et leurs enfants en Allemagne».
Comment ce projet se finance-t-il?
«Pour le 2010 le projet est financé au 50%
par le Ministère Fédéral pour la culture et
par le Ministère fédéral pour la Famille.
Il y a aussi une contribution du Comites
Berlin-Brandeburgo. Le projet est de toute
façon amplement autofinancé».
Comment évaluez-vous la situation de l’intégration des enfants italiens dans le système
scolaire allemand d’aujourd’hui ?
«Je pense qu’on peut parler de pas en
avant de la part des enfants des familles
italiennes qui s’engagent activement pour
une majeure intégration, ils apprennent
l’allemand eux mêmes et ils cherchent
pour leurs enfants des situations scolaires
bilingues.
Malgré les coupes aux financements des
écoles de part de quelque Länder allemands, qui ont évidemment une influence
négative sur le rendement de nos enfants,
j’ai enregistré une prédisposition positive
et une sympathie déclarée de la population et des media envers les italiens.
C’est évident que si on n’a pas d’écoles
bilingues, l’apprentissage des deux langues retombe presque entièrement sur les
épaules des parents».
Sotto,
le medaglie
della
Presidenza
della
Repubblica
date
in premio
ai migliori
scolari.
mo la rubrica di indirizzi utili a
genitori e insegnanti per trovare
Scuole bilingui o Corsi di lingua e
cultura italiana nelle loro vicinanze, indirizzi di associazioni
culturali italo-tedesche e tutto
quanto possa essere utile ad un
ambientamento sempre più soddisfacente e ricco di prospettive
scolastiche e culturali per gli italiani e i loro figli in Germania”.
Come si finanzia il progetto?
“Per il 2010 il progetto è finanziato al 50% dal Ministero
Federale per la cultura e dal Ministero federale per la Famiglia.
Contribuisce anche il Comites
Berlino-Brandeburgo. Per una
buona parte il progetto è comunque autofinanziato”.
Come valuta la situazione dell’integrazione dei bambini italiani nel
sistema scolastico tedesco di oggi?
Ci sono stati passi avanti o siamo
In basso,
l’Ambasciatore
con tutti
i premiati.
fermi?
“Ritengo che si possa parlare di
passi avanti da parte dei bambini di famiglie italiane che si
impegnano attivamente per una
maggiore integrazione, imparano
il tedesco loro stessi e cercano
per i figli situazioni scolastiche
bilingui. Nonostante i tagli ai
finanziamenti delle scuole da
parte di alcuni Länder tedeschi,
che ovviamente hanno influenza
negativa anche sul rendimento
dei nostri figli, ho registrato una
predisposizione positiva e dichiarata simpatia da parte della popolazione e dei media nei confronti
degli italiani, che non va sottovalutata. Ovviamente, quando
mancano scuole bilingui, l’impegno dell’apprendimento delle due
lingue ricade quasi interamente
sulle spalle dei genitori”.
Gherardo UGOLINI
Berlino
Il Grand Hotel del Mare è l’indirizzo più prestigioso per il vostro soggiorno nella
Riviera dei Fiori. Affacciato direttamente sul mare, circondato da uno splendido giardino mediterraneo con piscina, l’albergo dispone di camere lussuose dalla vista impareggiabile, un’attrezzata spiaggia con scogliera e una modernissima SPA nella
quale potrete rilassare corpo e mente. Preziose opere d’arte valorizzano gli ampi
saloni dell’albergo. Lo chef del nostro ristorante propone un’ampia scelta di cucina
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La Compagnie
du Mystere Bouffe
62
e Dario Fo
M
istero era la parola che si
usava già nel II e III secolo
a.C. per indicare uno spettacolo,
una rappresentazione sacra.
Ancora oggi, durante la messa,
possiamo sentire l’officiante che
dice: “Nel primo mistero glorioso… nel secondo mistero…” e
così via. Mistero vuole allora dire:
rappresentazione sacra. Dal dizionario “Mistero Buffo: spettacolo
grottesco”. E ancora: “E’ il popolo
che ha inventato il Mistero Buffo”. Dai primi secoli dopo Cristo il
popolo si divertiva, e non era solo
un divertimento animare e recita-
re gli spettacoli del tipo “ironico
- grottesco” perché per il popolo
del teatro, specialmente di quello
grottesco, è sempre stato il mezzo
di espressione per eccellenza, un
mezzo di comunicazione, di provocazione, di agitazione. Il teatro
era il telegiornale, drammatizzato
dal popolo…” Queste sono parole
del premio Nobel italiano Dario
Fo, da quest’anno alla Comedie
Française di Parigi proprio con Il
Mistero Buffo, l’opera alla quale
la Compagnie du Mystère Bouffe
deve il suo nome nonché l’ispirazione. Poiché le opere di Dario Fo
sfruttano i canoni della commedia
dell’arte, secondo i quali la figura
dell’autore-attore sopperisce anche
alle altre funzioni, (non solo la
produzione, ma anche la scenografia e i costumi).
Dal 1979 la Compagnie di Mystère
Bouffe costruisce la sua specificità sulla pluridisciplinarietà delle
arti in un ambito dove la cultura
è continuamente frammentata
dall’eccessiva compartimentazione
dei generi artistici. Il suo lavoro
sull’interattività tra le arti è più
che un tentativo di sperimentazione, un desiderio di trovare lo slan-
Nella pagina
a lato,
La Comédie
Française
interpreta
il “Mistero
Buffo”
di Dario Fo.
In basso,
Dario Fo.
cio spontaneo e umano dell’espressione artistica. In origine l’arte era
la concomitanza di tutti i mezzi di
espressione ed è questo processo
originale di creazione artistica che
la compagnia vuole rinnovare,
semplicemente perché è sempre
stato nel comportamento naturale
dell’uomo di far coesistere tutti i
mezzi di cui dispone per comunicare. Da questo deriva la ricchezza
della Compagnia, il suo carattere
cosmopolita e il suo senso per le
relazioni umane. La Compagnie
du Mystère Bouffe è composta da
artisti, mimi, comici, musicisti,
scenografi e ballerini che vengono
da ambienti diversi e che sono
riuniti negli spettacoli, oppure si
scambiano le loro conoscenze, la
loro cultura e il loro linguaggio.
Le sue creazioni sono sempre state
concepite con l’idea di una globalità, quella delle espressioni messe
in opera e quella del pubblico al
quale si rivolge, con tutte le sue
divergenze culturali, etniche e
sociali.
Nel corso degli spettacoli in quasi
80 città della Francia e dell’organizzazione di più di 100 eventi, ha
saputo toccare un pubblico molto
ampio (adulti, bambini, adolescenti, insegnanti, giovani in difficoltà,
animatori, personale dell’azione
culturale, immigrati, terza età,
minorati, carcerati, ecc.) che si
inserisce in un’azione di rivalu-
TEATRO
A cura di Silvana Rivella
[email protected]
tazione della pratica collettiva
dell’arte sul palco e sulla strada.
Essa ha saputo coinvolgere le
popolazioni ed il pubblico dilettante con risultati professionali. La
Compagnia è anche organizzatrice
di Tréteaux Nomades - festival
itinerante delle Arènes de Montmartre - dal 1999 a Parigi ed in
Seine St Denis. In legame perpetuo
con le sue attività di creazione e di
diffusione, con l’aiuto dei ministeri
della cultura, degli affari internazionali, dell’istruzione nazionale
e della giustizia, della gioventù e
dello sport e delle Mission Ville
-, sviluppa seminari di pratiche
artistiche e crea numerosi incontri tra le popolazioni, il pubblico
dilettante e gli artisti nelle discipline seguenti: Teatro - Commedia
dell’arte - maschere - percussioni
– canto corale - canto gospel – balli
antichi - danza hip hop - Capoeira
- danza orientale - mimo - scherma
teatrale - Steel Drums - strutture
carnevalesche - costumi e regia di
spettacoli. Dallo stile della Compagnie deriva necessariamente
una certa concezione del teatro.
In particolare si identifica con la
Commedia dell’Arte; paragonabile
alle tradizioni orientali del teatro
Nô e del Kathakali, è dall’essenza
di queste universalità che Le Mystère Bouffe prende la sua energia.
La sua ambizione è molto più di
un semplice lavoro di memoria e di
conservazione, punta al ritorno di
questa tradizione alla sua dimensione iniziale. Pluridisciplinare
(mimo, canto, musica, combattimenti, improvvisazione, maschere), quest’espressione teatrale
è una vera arte viva e popolare
poiché concepisce il ruolo dell’attore come un’interprete sensibile
della realtà umana, critico attento
ai contrasti sociali
Proprio come avviene in Dario
Fo con il suo celebre “Il Mistero
Buffo”, l’opera più rappresentativa del maestro della letteratura italiana che egli porta avanti da più di
La compagnie du
Mystere Bouffe et Dario Fo
Mystère était le mot que l’on
utilisait déjà au IIème et IIIème
siècle ap. J.C. pour désigner
un spectacle, une représentation sacrée.
Aujourd’hui encore, pendant la messe,
on peut entendre l’officiant dire : “dans le
premier mystère glorieux... dans le second
mystère..” et ainsi de suite. Mystère veut
donc dire : représentation sacrée. Depuis
le dictionnaire : “Mystère Bouffe : spectacle
grotesque.” Et encore : “Celui qui a inventé
le Mystère Bouffe, c’est le peuple”. Dès les
premiers siècles ap. J.C. le peuple s’amusait ; et ce n’était pas seulement un amusement à animer et à jouer des spectacles
de type “ironique-grotesque” parce que
pour le peuple le théâtre, et spécialement le
théâtre grotesque, a toujours été le moyen
d’expression par excellence, un moyen de
communication, de provocation et d’agitation. Le théâtre était alors “le journal parlé”,
“dramatisé du peuple.» Ce sont les mots
du Nobel italien pour la littérature Dario Fo,
cette année à la Comédie Française de paris avec son « Il Mistero Buffo », l’œuvre de
laquelle la Compagnie du Mystère Bouffe
prend son nom. Les pièces de Dario Fo utilisent les règles de la Comédie de l’art, selon
lesquelles l’auteur-acteur est aussi producteur, metteur en scène, costumier.
Depuis 1979 la Compagnie du Mystère
Bouffe construit sa spécificité sur une pluridisciplinarité des arts face à la culture
d’une société sans cesse morcelée par le
cloisonnement des genres artistiques. Son
travail sur l’interactivité entre les arts est
donc bien moins la volonté d’une démarche
expérimentale que le désir de retrouver
l’élan spontané et humain de l’expression
artistique. Aux origines, l’art était la concomitance de toutes les expressions et c’est
avec ce processus originel de création artistique qu’elle tente de renouer, tout simplement parce qu’il a toujours été inhérent au
comportement naturel de l’homme de faire
coexister tous les moyens dont il dispose
pour s’exprimer. De là vient la richesse de
la Compagnie, son caractère cosmopolite et
son sens des relations humaines. La Compagnie du Mystère Bouffe est composée
d’artistes (mimes, comédiens, musiciens,
metteurs en scène, danseurs, plasticiens,
etc.) venus d’horizons divers et réunis dans
des spectacles où s’échangent leur savoir-faire, leur culture et leur langage. Ses
créations ont toujours été conçues avec
l’idée d’une globalité, celle des expressions
qu’elles mettent en œuvre et celle des publics auxquels elles s’adressent, dans leurs
diversités culturelles, ethniques et sociales.
Lors de résidences dans près de 80 villes
de France et l’organisation de plus de 100
événements, elle a su toucher un public très
large ( adultes, enfants, adolescents, enseignants, jeunes en difficulté, animateurs, personnels de l’action culturelle, émergences
et semi-professionnels, population issue
de l’immigration, 3ème âge, handicapés,
milieu carcéral, personnel en entreprise)
s’inscrivant dans une démarche de revalorisation de la pratique collective de l’art de
la scène et de la rue, elle a su impliquer les
populations et le public amateur dans des
Parigi
63
A destra,
un mimo della
Compagnie
du Mystère
Bouffe.
64
créations professionnelles. Elle est également organisatrice de Tréteaux Nomades –
Festival Itinérant des Arènes de Montmartre
- depuis 1999 à Paris et en Seine St Denis.
En perpétuel lien avec ses activités de
création et de diffusion, - avec l’aide des
Ministères de la culture, des Affaires Internationales, de l’Education Nationale et de la
Justice, de Jeunesse et Sport et des Missions Ville -, elle développe des ateliers de
pratiques artistiques et crée de nombreuses
rencontres entre les populations, le public
amateur et les artistes dans les disciplines
suivantes : Théâtre - Commedia dell’arte
– Masques - Percussions - Chant choral Chant gospel - Danses anciennes - Danse
hip hop – Capoeira - Danse orientale – Pantomime - Escrime théâtrale - Steel Drums
- Structures carnavalesques - Costumes et
Régie de spectacles. De la démarche de la
Compagnie découle nécessairement une
certaine conception du théâtre. Elle s’est
incarnée dans l’art de la Commedia dell’arte
; comparable aux traditions orientales du
théâtre No et du Kathakali, c’est de l’essence de cette universalité que Le Mystère
Bouffe tire son énergie. Son ambition est
bien plus qu’un simple travail de mémoire et
de conservation, il vise la restitution de cette
tradition dans sa dimension initiale. Pluridisciplinaire (pantomime, chant, musique,
combats, improvisation, masques), cette
expression théâtrale est un véritable art vivant et populaire puisqu’elle conçoit le rôle
de l’acteur comme un interprète sensible
de la réalité humaine, critique attentif des
contrastes sociaux. Exactement comme
dans le célèbre « Il Mistero Buffo » de Dario
Fo, la pièce la plus significative de l’artiste,
mise en scène depuis plus de quarantecinq ans, avec une recherche perpétuelle
de matériels nouveaux pour les différentes
versions. Cet année, dans le cadre de
l’11ème Festival des Arènes de Montmartre
qui a eu lieu du 16 au 22 août, la grande
Comédie Française a décidé d’en mettre en
scène deux versions, l’histoire à la base est
la même, mais les contenus sont différents.
Le texte de Mistero Buffo a été traduit par
Ginette Herry, Claude Perrus, Agnès Gauthier, Valeria Tasca, les traducteurs de la
Comédie qui parfois on eu des difficultés à
cause des parties écrite en Gramelot une
langue qui assemble des sons, des onomatopées, des mots sans une signification définie, mais qui imitent l’intonation du langage
auquel on se réfère. Un exemple de gramelot est le discours de Hinkel qui parle à la
foule dans le film « le Dictateur » de Charlie
Chaplin, 1941. « C’est la langue – Fo explique lors de la conférence de presse- que
les acteurs italiens émigrés en France en
1500 utilisaient lorsque le reine leur interdit
de parler français. Avec cette astuce les
spectateurs pouvaient comprendre le sens
de la pièce, mais la reine leur interdit de parler du tout, c’est là qui les acteurs devinrent
des mimes. »
Sotto,
nei panni
di Adenoid
Hinkel,
Chaplin fece
mirabilmente
uso di un incomprensibile
linguaggio
gramelot.
quarantacinque anni con ricerche
di materiale per le varie versioni
che negli anni sono nate, tanto che
anni fa a Roma ha recitato per
cinque sere di seguito ben cinque
versioni totalmente diverse dello
stesso spettacolo. Quest’anno,
nell’ambito dell’undicesimo Festival delle Arene di Montmartre che
ha avuto luogo dal 16 al 22 agosto,
la celeberrima Comédie Française
ha deciso di metterne in scena due
versioni, diverse nel contenuto ma
non nella storia. Il testo di Mistero
Buffo è stato tradotto da Ginette Herry, Claude Perrus, Agnès
Gauthier, Valeria Tasca; una serie
di traduttori della Comédie che a
volte si sono trovati in difficoltà
di fronte ad un testo in parte in
italiano e in parte in Gramelot, un
linguaggio che mette insieme suoni,
onomatopee, parole e fonemi privi
di significato, che imitano la cadenza e l’intonazione della lingua presa ad esempio. Un celebre esempio
di Gramelot è il discorso di Hinkel
che parla alla folla nel film Il Grande Dittatore (1941). “Questo è il
linguaggio – ha spiegato Dario Fo
durante la conferenza stampa –
che gli attori italiani espatriati in
Francia nel 1500 usavano quando
la regina impedì loro di parlare in
francese; con questo stratagemma
il pubblico capiva quello che prima
non poteva capire; allora la regina
impose loro addirittura di non parlare e fu così che nacquero i mimi”.
Silvana RIVELLA
Historique du Festival
Cronistoria del Festival
delle Arenes de Montmartre
La «Compagnie du Mystère Bouffe» era in ricerca costante di spazi
pubblici aperti sulla vita della città
quando, nel 1997 scoprì le Arènes
de Montmartre, perfette per il tipo
di arte che la compagnia pratica,
cioè la “Commedia dell’Arte”;
sia per la qualità architetturale,
sia per la l’importanza storica
delle Arene. Nel luglio 1998 viene
organizzato un primo evento
“La Commedia à Paris”, subito
adorato dal pubblico. Il primo
festival delle Arènes de Montmartre ebbe luogo durante l’estate del
1999 e il secondo nel settembre del
2001, entrambi ebbero un grande
successo popolare. La qualità degli
spettacoli proposti, che sfruttano
una forma teatrale adatta al luogo
ed al pubblico, come pure l’interesse suscitato presso la stampa ci
incoraggia a proseguire quest’iniziativa. Il giardino delle Arènes
diventa allora un nuovo teatro
all’aria aperta, situato nel cuore
di Parigi, che permette di riunire
un pubblico di residenti, di turisti
e di amatori della Commedia che
iniziano a conoscere questo luogo.
Il terzo festival delle Arènes de
Montmartre 2002 sfruttò altri siti,
sempre nella capitale, e raccolse più di 6000 persone durante i
diciotto giorni del festival. Il lavoro
intrapreso negli arrondissement
durante tutto l’anno con il sostegno
della Mission Ville della prefettura
di Parigi, sotto forma di seminari
di “commedia”, e di feste di quartiere, coinvolse in quest’avventura
un pubblico nuovo, più popolare
e di solito meno “consumatore” di
spettacoli. Nel 2003 e 2004, Tréteaux Nomades, quarto e quinto
festival ambulante delle Arènes de
Montmartre, si sono orientati verso il coinvolgimento di compagnie
professionali venute da tutta l’Europa, grazie anche al progetto “Europa in Maschera”. Nei due anni
quasi dodicimila spettatori hanno
potuto applaudire truppe italiane,
belghe, spagnole o anglosassoni,
tutto questo nonostante 16 giorni
di pioggia e molti annullamenti.
Sempre alla ricerca di location
pertinenti che possano arricchirlo,
il festival ha fatto scoprire anno
dopo anno dei luoghi sconosciuti
del patrimonio culturale e storico
della capitale al suo pubblico come
le Arènes de Lutèce (quinta edizione), l’Espace Beaujon (ottava), la
Corte dell’Hôtel de Lauzun (quarta), le Corti dei Municipi del nono
e secondo arrondissement, l’Espace Goumen Bis (ventesima), e
ancora la Corte del Conservatorio
Hector Berlioz (decima). Dal 2005,
si preoccupa anche di aumentare la
circolazione del pubblico tra Parigi
e la vicina periferia, in particolare in Seine St Denis (93), dove
sono stati utilizzati luoghi come
il Théâtre de la Belle Etoile (La
Plaine St Denis), La Salle Prévert
e La Salle de la Terrasse (Le Pré
Saint Gervais), o il Théâtre des
Loges (Pantin). Da oltre 10 anni, la
manifestazione ha dunque saputo
acquisire una notorietà non soltanto a livello del numero di zone
interessate ma anche a livello del
pubblico, dei professionisti e dei
mass media. Il festival ambulante
delle Arènes de Montmartre è oggi
identificato come l’appuntamento teatrale inevitabile dell’estate
parigina.
http://www.mysterebouffe.com/
Chiara TRUSSONI
La «Compagnie du Mystère
Bouffe» était en constante recherche d’espaces publics ouverts sur la vie de la cité lorsque, en 1997,
la rencontre avec les Arènes de Montmartre
entra en résonance avec l’art que la Compagnie pratique, la «Commedia dell’Arte»,
tant par leur qualité architecturale, que par
leur importance historique. En juillet 1998,
un premier événement «La Commedia à Paris» est organisé et plébiscité par le public.
Le 1er Festival des Arènes de Montmartre
qui eut lieu pendant l’été 1999 et, en septembre 2001, le 2ème Festival, connaissent
un grand succès populaire. La qualité des
spectacles proposés, utilisant une forme
théâtrale totalement adaptée au lieu et au
public, ainsi que l’intérêt suscité auprès de
la presse nous encouragent à poursuivre
cette initiative. Le jardin des Arènes devient
alors un nouveau théâtre de plein air, situé
en plein Paris, permettant de réunir un public de riverains, de touristes et d’amateurs
de Commedia qui commencent à reconnaître ce lieu. Le 3ème Festival des Arènes
de Montmartre 2002 rencontra d’autres
lieux de la Capitale, rassemblant plus de
6000 personnes sur dix huit jours de Festival. Le travail entrepris dans les arrondissements toute l’année avec le soutien de
la Mission Ville de la Préfecture de Paris,
sous forme d’ateliers de « commedia », et
de participation à des fêtes de quartier, «
embarque » dans cette aventure un public
nouveau, plus populaire et habituellement
peu « consommateur »» de spectacles. En
2003 et 2004, Tréteaux Nomades, les 4ème
et 5ème Festival Itinérant des Arènes de
Montmartre, se sont orientés vers la programmation de compagnies professionnelles venues des quatre coins de l’Europe,
notamment dans le cadre du projet «Europa
in Maschera». Ainsi, près de douze mille
spectateurs (sur les deux années) ont pu
applaudir des troupes Italiennes, Belges,
Espagnoles ou anglo-saxonnes et ce malgré 16 jours de pluie et plusieurs annulations
(5ème édition). Toujours à la recherche de
lieux pertinents pouvant intégrer sa programmation, le Festival a fait découvrir au fil
des ans des endroits insolites du patrimoine
culturel et historique de la capitale à son
public tel que les Arènes de Lutèce (5ème),
l’Espace Beaujon (8ème), la Cour de l’Hôtel
de Lauzun (4ème), Les Cours des Mairies
du 9ème et 2ème arrondissement, l’Espace
Goumen Bis (20ème), ou encore la Cour du
Conservatoire Hector Berlioz (10ème). Depuis 2005, il s’attache également à accroître
la circulation des publics entre Paris Intra
Muros et la proche périphérie, notamment
en Seine St Denis (93), où il a investi des
lieux tels que le Théâtre de la Belle Etoile (La
Plaine St Denis), La Salle Prévert et La Salle
de la Terrasse (Le Pré Saint Gervais), ou le
Théâtre des Loges (Pantin). Depuis plus de
10 ans, la manifestation a donc su acquérir
une notoriété non seulement au niveau du
nombre d’arrondissements concernés mais
également au niveau du public, des professionnels et des médias.
Le Festival Itinérant des Arènes de Montmartre est aujourd’hui identifié comme le
rendez-vous théâtral incontournable de l’été
parisien.
Parigi
65
L’intervista
66
Al Dukes Hotel
per l’immortale Martini
“Shaken, not stirred” come James Bond, il celebre agente segreto 007
A cura di Claudio ZENI
[email protected]
Nella pagina
a lato,
l’esterno del
Dukes Hotel
di Londra.
Sotto,
il barman
Alessandro
Palazzi.
«Shaken, not stirred», vale a dire
‘shakerato, non mescolato’, ripete
nei suoi film James Bond, il celebre
007 ‘al servizio di Sua Maestà’ nel
chiedere il suo consueto Martini
Cocktail. Un drink reso immortale
dallo scrittore Ian Fleming che
nel redigere le avventure del suo
agente segreto sorseggiava il suo
Martini a Londra nel suggestivo e
very british bar dell’Hotel Dukes
di St. James’s Place, ancora oggi
vero tempio del vermouth italiano
e meta di vip. Personalità che qui
si fermano per assaggiare i cocktail
professionalmente preparati dal
carismatico Alessandro Palazzi da
Sinigaglia, assistito da Alessandro
Boggio dell’isola d’Elba, dal marchigiano Enrico Chiappini e dal
Au Dukes Hôtel pour
l’immortale Martini
« Shaken, not stirred »
comme James Bond,
le célèbre espion 007
pugliese Maurizio Schiavone.
Meglio shakerato o mescolato?
Alessandro Palazzi non ha dubbi
e precisa: “Né l’uno né l’altro, si
rischia di rovinarlo annacquandolo col ghiaccio. Noi lo versiamo
direttamente in un bicchiere a
meno 15 gradi. Gin, oppure vodka; tre o quattro gocce di Martini e una scorza di limone fatto
venire dall’Italia, se possibile da
Sorrento. Un Martini è molto facile da preparare ma come tutte
le cose semplici è anche facile da
sbagliare”.
Non desta nessuna sorpresa che
la celebre bevanda italiana abbia
ispirato Fleming, visti anche i suoi
precedenti storici quando alla
conferenza di Teheran, nel 1943, il
presidente Franklin Delano Roosevelt, offrendo un Martini a Stalin,
gli chiese se era di suo gradimento.
Il dittatore sovietico rispose: “Va
bene, ma fa sentire freddo nello
stomaco” o quando nel 1961 Nikita Krusciov, durante un incontro con John Kennedy a Vienna,
osservò: «È l’arma più potente
degli Stati Uniti». Sorseggiare un
Martini, comodamente seduti nelle
poltrone del bar del Dukes Hotel
è un’emozione unica e irripetibile,
perché l’albergo racchiude in sé un
pezzo di storia londinese.
“La piazza di St James fu disegnata nel 1532 quando il re Enrico
VIII comprò un convento in cima
alla collina - dice Stella Depietri
duty manager del Dukes Hotel - in
questa piazza egli costruì il palazzo di St. James come rifugio dalle
chiacchiere che aleggiavano nella
corte, ma anche per incontrare
qui Anna Bolena, che sarebbe
diventata più tardi la sua seconda
moglie”.
In questo palazzo nacque re Giorgio IV, vi morì Bloody Mary, visse
re Carlo prigioniero prima della
sua esecuzione e i monarchi inglesi
erano proclamati re o regine dal
suo balcone fino alla metà del XIX
secolo quando la regina Vittoria
« Shaken, not stirred » (c’est-àdire mélangée au shaker, pas à
la cuillère), James Bond, le célèbre 007 « au service secret de Sa Majesté
» répète dans ses films lorsqu’il commande
son vodka-Martini.
Un cocktail rendu immortel par l’écrivain
Ian Fleming qui écrivait les aventures de
son espion pendant qu’il buvait son Martini
à Londres dans le suggestif et very british
bar de l’Hôtel Dukes en St. James’s Place,
encore aujourd’hui vrai temple du vermouth
italien. Beaucoup de personnalité s’arrêtent
ici pour goûter des cocktails préparés par le
charismatique Alessandro Palazzi de Sinigaglia, assisté par Alessandro Boggio de l’île
d’Elbe, par Enrico Chiappini des marches et
par Maurizio Schiavone des Pouilles.
Mieux mélangée au shaker, ou à la cuillère?
Alexandre Palais n’a pas de doutes: « Ni
l’un ni l’autre, on risque de le ruiner avec la
glace. Nous le servons directement dans un
verre à moins de15 degrés. Gin, ou vodka ;
trois ou quatre goutes de Martini et un zeste
de citron qui vient d’Italie, de Sorrento. Il
est très facile de préparer un Martini, mais
comme toutes les choses simples il est
même facile de se tromper ».
Pas de surprise donc si la célèbre boisson
italienne a inspiré Fleming, vu ses précédents : pendant la conférence de Téhéran, en 1943, le président Franklin Delano
Londra
67
L’intervista
68
Roosevelt offrit un Martini à Stalin et il lui
demanda s’il l’aimait. Le dictateur soviétique répondit : « Ca va, mais c’est froid
dans l’estomac » ou en 1961, lorsque Nikita
Krusciov, pendant une rencontre avec John
Kennedy à Vienne, observa : « c’est l’arme
la plus puissante des Etats Unis ». Boire
des Martinis, assis dans les fauteuils du bar
du Dukes Hôtel c’est une émotion unique,
parce que l’auberge représente un morceau
d’histoire de Londres.
« La place de St James fut projeté en 1532
lorsque roi Henry VIII acheta un couvent au
sommet de la colline - dit Stella Depietri duty
manager du Dukes Hôtel - dans cette place
il fit construire le palais de St. James pour
se mettre à l’abri du bavardage de la cour,
mais aussi pour rencontrer Anne Boleyn, qui
deviendra plus tard sa deuxième femme ».
Dans ce palais roi George IV naquit, Bloody Mary mourut, Charles vécut prisonnier
avant son exécution et les monarques anglais étaient couronnés roi ou reines de son
balcon jusqu’à la moitié du XIX siècle quand
reine Victoire transféra sa demeure à Buckingham Palace.
« Pendant les cinq années de règne de roi
Charles - Debrah Dhugga general manager
du Dukes Hôtel continue- la place de St.
James devint la destination de l’élégance
et autour d’elle apparurent des accueillants
cafés, qu’on peut aujourd’hui considérer les
ancêtres des `Gentleman’ s Clubs’. Dont il
en existent encore trois».
Il est documenté, en effet, que pendant
cette période les cours autour du Dukes
Hôtel furent louées à Barbara Villiers, la duchesse de Cleveland, une des amants du
roi, avec laquelle il eut trois enfants: les ducs
de Cleveland, de Grafton et de Northumberland. Après la morte du roi, les « courtyards
» furent détruites en 1885 et remplacés avec
la construction des « London Chambres »
pour les enfants de l’aristocratie jusqu’à la
création en 1908 du Dukes Hôtel.
Dans le passé, ces maisons reçurent au fils
des années des écrivains, des musiciens,
des banquiers et des politiciens: Lord Byron, Oscar Wilde, Chopin, Sir Edward Elgar.
Avec l’histoire des Martinis « shaken, not
stirred » de l’espion des services secrets
007, ceux derniers ne sont que quelques
des nombreuses raisons pour un séjour
au Dukes Hôtels, lieu idéal pour découvrir
la douceur d’un séjour romantique dans le
cœur de Londres, tout prés de Piccadilly, de
Bond Street, de Buckingham Palace.
Un séjour loin de « la foule », pour redécouvrir le plaisir d’être ensemble, où l’amour
pour la simplicité rencontre le goûte pour le
beau, avec l’aide d’une restructuration fidèle
qui nous rende toute l’ancienne splendeur
du bâtiment. Le petit hall est le centre de la
résidence dont tous les locaux communs et
les chambres se détachent, avec des décorations et des tonalités, qui même si différents entre eux, ils sont unies par l’élégance
et d’un grand sens d’intimité.
Des meubles d’époque, des tissus précieux
fabriquées au métier, fer forgé travaillés par
des vrais artisans, des salles de bains avec
des marbres et des miroirs avec des cadres
précieux et des systèmes d’éclairage moderne qui créent des effets suggestifs.
Une autre expérience à faire au Dukes Hôtel
c’est le dîner dans le petit restaurant, où on
propose une cuisine exclusivement british.
Sotto,
un particolare
dell’interno
dell’albergo.
banchieri e politici: Lord Byron,
Oscar Wilde, Chopin, Sir Edward
Elgar. Unitamente alla storia del
Martini ‘shakerato non mescolato’ dell’agente segreto 007 questi
sono alcuni dei tanti motivi per un
soggiorno al Dukes Hotel, luogo
ideale per scoprire la dolcezza di
un soggiorno romantico nel cuore
di Londra, a due passi da Piccadilly, Bond Street, Buckingham
Palace. Un soggiorno ‘via dalla
pazza folla’ per riscoprire il piacere di stare insieme, dove l’amore
per la semplicità incontra il gusto
del bello, complice di una ristrutturazione fedele che riporta in luce
tutto l’antico splendore. La piccola
hall è il fulcro della residenza da
cui si dipanano gli ambienti comuni
e le camere da letto (deluxe e le
splendide suite) con arredi e tonalità, che se pur diversi sono accomunate da raffinatezza, eleganza ed
trasferì la sua dimora a Buckingham Palace.
“Durante i cinque anni di regno
di re Carlo - continua Debrah
Dhugga general manager del Dukes Hotel - la piazza di St. James
divenne la meta dell’eleganza
ed intorno ad essa aprirono
accoglienti caffè, che si possono
oggi considerare gli antenati dei
‘Gentleman’s Club’. Non a caso
tre di essi sono ancora esistenti”.
E’ documentato, infatti, che durante questo periodo le corti intorno al Dukes Hotel furono affittate
a Barbara Villiers, la duchessa di
Cleveland, una delle amanti del
re, al quale dette tre figli: i duchi
di Cleveland, Grafton e Northumberland.Dopo la morte del re, le
‘courtyard’ furono demolite nel
1885 e rimpiazzate con la costruzione delle ‘London Chambres’
per i figli dell’aristocrazia fino alla
nascita nel 1908 del Dukes Hotel.
Nel passato, queste case ospitarono
per molti anni scrittori, musicisti,
un grande senso di intimità. Mobili
d’epoca, tessuti e trame preziose
fabbricate al telaio, ferri battuti lavorati da veri artigiani, bagni con
marmi e specchi con preziose cornici e appliques si sposano magnificamente con dettagli modernissimi
e punti luce indiretti che creano
effetti suggestivi. Altro momento
da vivere al Dukes Hotel è la cena
nel piccolo ristorante, dove viene
proposta una cucina esclusivamente british.
Claudio ZENI
Londra
Cinque
Cinque & Tre
Quando Madame Butterfly
arrivò in Liguria
70
Un angolo d’Oriente ricostruito
per amore: è il Romantik Hotel
Villa Pagoda di Genova-Nervi.
Sarebbe folle pensare che quel
palazzo orientaleggiante a picco
sul mare ligure possa essere privo
di un’anima. E colpevole immaginarlo senza passato. Esiste una
vera e propria storia d’amore
dentro quello scrigno di passione
che è in realtà il Romantik Hotel
Villa Pagoda. In uno stile che ruba
il fascino delle caratteristiche
costruzioni cinesi. Quello che oggi
è uno splendido albergo nacque
nei primissimi anni dell’800 per
desiderio di un ricco mercante genovese che sperava in questo modo
di placare la violenta nostalgia di
casa della splendida fanciulla dagli
occhi a mandorla della quale si era
invaghito in uno dei suoi viaggi.
Mettere piede nei suoi locali significa non solo respirare il profumo
di una grande e antica passione ma
anche lasciarsi trasportare indietro
nel tempo da pareti, pavimenti e
arredi che sono stati testimoni di
raffinati ed eccentrici stili di vita,
luogo di incontri di personaggi
illustri e sede di lussuose feste
patrizie. Circondato da parchi
secolari, vicino alla passeggiata a
mare di Nervi, il Romantik hotel
Villa Pagoda è dunque tutto questo
Piazza Duomo
di Alba con lo chef
Enrico Crippa
Piazza Risorgimento quello ufficiale, ma per gli albesi Piazza del
Duomo, in poche parole il cuore
della città e quindi il cuore delle
Langhe. Quale che sia la dicitura corretta, è qui che la famiglia
Ceretto assieme allo chef Enrico
Crippa ha scelto di inaugurare
un ristorante dando il via ad una
nuova ambiziosa avventura: il
ristorante in Piazza Duomo (Alba
– Cuneo). A seguire il laborioso
restauro di architetti americani e
italiani, Bill Katz e Steven Shailer,
coadiuvati da Luca e Marina Deabate; un progettista francese per
le cucine, Monsier Jean Bertaud
della Matinox, Marilena Bonino
per gli arredi e tanti artisti che con
e qualcosa di più: diario di storie e
di amori ma anche struttura capace di soddisfare, grazie alle sue 17
camere dalle caratteristiche uniche, nonché alla professionalità e
all’eccellenza delle proprie offerte,
le esigenze di qualsiasi ospite. Da
Genova al promontorio di Portofino, lo sguardo è libero di scegliere
in che punto perdere il contatto
con l’orizzonte, ed immedesimarsi in quello dell’antico padrone
della villa, affacciato ad una delle
terrazze sul mare alla ricerca della
metamorfosi di una nuvola nei
contorni del viso dell’amata.
www.romantikotels.com/GenovaNervi
Madame Butterfly en Ligurie
Un coin d’orient reconstruit
pour l’amour : C’est le Romantik Hôtel Villa Pagoda de
Gènes-Nervi.
Il serait bizarre de penser que ce palais
oriental penché sur la mer ligurienne ne
possède pas d’âme. Et on peut pas l’imaginer sans un passé. Il existe une véritable
histoire d’amour dans ce coffret de passion
qui est en réalité le Romantik Hôtel Villa Pagoda. Dans un style qui vole le charme des
caractéristiques constructions chinoises. Ce
qui aujourd’hui est un superbe hôtel naquit
au début du XIX siècle, voulu par un riche
marchand de Gènes qui espérait ainsi de
guérir la violente nostalgie de la maison de
la fille orientale qu’il avait connu pendant ses
voyages. Entrer dans l’hôtel signifie respirer
le parfum d’une grande et ancienne passion mais aussi se laisser transporter dans
le passé par des murs, de planchers et de
décorations qui ont été les témoins de raffinés et excentriques styles de vie, lieu de
rencontres de personnages illustres et siège
de fêtes royales. Entouré par des parcs séculaires, près de la promenade de Nervi, le
Romantik hôtel Villa Pagode est tout cela et
encore plus : témoin d’histoires et d’amours
mais même structure capable de satisfaire,
grâce à ses 17 chambres et à son excellent personnel, n’importe quelle exigence.
De Gènes au promontoire de Portofino, le
regard est libre de perdre son contacte avec
l’horizon, et de devenir celui de l’ancien
patron de la villa, qui, depuis la terrasse,
cherche dans la métamorphose d’un nuage
les contours du visage de son amour.
www.romantikotels.com/Genova-Nervi
La place « del Duomo » de
Alba avec le chef Enrico Crippa
le loro opere rendono questo luogo
ancora più accogliente e particolare. A Francesco Clemente è stato
commissionato l’ampio affresco
che, dall’agosto del 2007, impreziosisce le pareti del ristorante, che si
sviluppa intorno all’idea dominante dell’albero della vite e della vita,
un’ampia pianta della cuccagna,
omaggio alla famiglia committente.
Un set d’eccezione per uno chef
d’eccezione: a novembre dell’anno
scorso Enrico Crippa si è aggiudicato la seconda stella Michelin.
La sua cucina si basa sul pregio
dei prodotti stagionali e tipici delle
Langhe, e infatti, per favorire la
sana continuità dalla terra alla
tavola, i Ceretto hanno destinato
allo chef due ettari di orto, che
vengono seguiti e curati per donare
le materie prime che sono la base
dei suoi piatti eccellenti.
www.piazzaduomoalba.it
Place Risorgimento, appelée
Place du Dôme par les gents
du lieu, c’est le cœur de la ville
et donc le cœur des Langhe. C’est ici que
la famille Ceretto avec le chef Enrico Crippa
a choisi d’inaugurer un restaurant en commençant une nouvelle ambitieuse aventure:
le restaurant en Place Duomo (Alba - Cuneo). La restructuration a été suivie par des
architectes américains et italiens, Bill Katz
et Steven Shailer, aidés par Luca et Marina
Deabate ; un projeteur français pour les cuisines, Monsier Jean Bertaud de la Matinox,
Marilena Bonino pour l’ameublement et tant
d’artistes qui avec leurs œuvres rendent ce
lieu encore plus accueillant. À Francesco
Clemente a été commandé le grand fresque
que, depuis août 2007, enrichie le restaurant, qui se développe autour de l’idée dominante de l’arbre « della vita e della vite »
(de la vie et de la vigne). Un cadre d’exception pour un chef d’exception : à novembre
de l’année dernière Enrico Crippa a obtenu
la deuxième étoile Michelin. Sa cuisine valorise les produits saisonniers et typiques des
Langhe, et pour favoriser une continuité de
la terre à la table, la famille Ceretto a destiné
aux chef deux hectares de jardin, qui sont
suivis et soignés pour offrir les matières qui
sont la base de ses excellentes plats.
www.piazzaduomoalba.it
A cura di Claudio Zeni
[email protected]
Al Grand Hotel Terme di Montegrotto
sensi a 5 stelle
GRAND HÔTEL
TERME :
sens à 5 étoiles
N
el cuore dei colli Euganei, a
poca distanza dalle città d’arte
più belle del Veneto, c’è un hotel
dove anche i sensi “vanno alle
stelle”. Si tratta del Grand Hotel
Terme di Montegrotto Terme (Pd)
di proprietà della famiglia Legnaro,
che da sempre, insieme al proprio
team ha nella cura il centro di attenzione. La cura per l’accoglienza,
innanzitutto, che sposa gli agi di un
albergo 5 stelle alle calde atmosfere
degli hotel a conduzione familiare
e poi l’offerta delle migliori cure
wellness e fangoterapiche, visto che
ci troviamo nella stazione termale
più grande e rinomata d’Europa, le
Terme Euganee. La vista si appaga
subito nel vedere il curato giardino
che circonda il Grand Hotel Terme.
Appena si entra nella luminosa
hall, sempre abbellita da composizioni floreali, si intravedono le sale
soggiorno, perfette per il ristoro
serale o il dopo piscina pomeridiano. Anche i fumatori qui trovano
“albergo”: per loro ci sono, infatti,
due sale riservate. Che dire poi
delle stanze, 110 in tutto di cui 29
suite, arredate con gusto raffinato e dotate di ogni comfort, alle
quali s’arriva con un ascensore
panoramico di particolare effetto.
L’olfatto: la Maison de Beauté. E’
quasi impercettibile, ma il profumo
delle creme di bellezza frammisto a
quello delle tisane relax usate nella
Maison de Beauté del Grand Hotel,
diretto dalla Spa Manager Elena
Corso, avvolge piacevolmente le
narici appena se ne varca la soglia.
Il tatto: le cure termali ai piani.
Consistente e cremosa: così dovrebbe presentarsi al tatto l’argilla
migliore per la cura fangoterapica,
vero toccasana per curare e prevenire dolori cervicali, reumatismi
e artriti, e il modo migliore per
ottenere quest’effetto è il trasporto negli appositi secchi, parola di
portafango! L’udito: il dolce suono
dell’acqua. Quante forme può avere l’acqua? Ne potete avere una dimostrazione: dalla fluida e benefica
acqua del percorso Kneipp e delle
due piscine comunicanti di acqua
termale (36°C), una esterna e una
interna con idromassaggi Jacuzzi,
lettini idromassaggio, getti d’acqua per la cervicale e passeggiata
idroterapica dal vapore al ghiaccio
della Spa Luxury Relax. Il gusto:
menu Wellness, Gourmet, ricette
dello chef e Km0. Una vacanza ben
riuscita? Il più delle volte ha la
soddisfazione del palato al primo
posto anche per chi sta attento alla
linea. Per questo al Grand Hotel
Terme viene data molta attenzione
alla cucina, con la possibilità di scegliere tra menu Wellness, Gourmet,
ricette dello chef e Km0, ovvero
piatti preparati con prodotti del
territorio e di stagione. Alla sera
si cena nel Ristorante panoramico all’ultimo piano, particolarità
unica per gli hotel della zona, e da
dove si gode una spettacolare vista
sui colli Euganei.
www.grandhotelterme.it
Cinque
Dans le cœur des monts Euganéens, à brève distance des
plus belles villes d’art de la Vénétie, il y a un hôtel où même les sens « vont
aux étoiles ». Il s’agit du Grand Hôtel Terme
de Montegrotto Terme (Pd) de propriété de
la famille Legnaro, qui depuis toujours, avec
à son équipe a dans le soin son centre d’attention.
Le soin pour l’accueil, avant tout, qui unit
le confort d’un hôtel 5 étoiles à l’ambiance
des hôtels à conduction familiale et ensuite
les soins wellness et Thérapie de boue thermale, vu que nous nous trouvons dans la
station thermale la plus grande et connue
d’Europe, les Terme Euganee.
Le grand Hôtel Terme est entouré par un
merveilleux jardin. À l’intérieur il y a la grande
et lumineuse hall et les diverses salles de séjour. Dans ses chambres, 110 en tout dont
29 suites, la couleur et la décoration sont
la véritable expression d’un amour profond
pour le détail et le confort comme l’ascenseur panoramique pour les joindre.
L’odorat : le Maison de Beauté. Il est
presque imperceptible, mais le parfum des
crèmes de beauté mélangé à celui des tisanes relax employées dans la Maison de
Beauté du Grand Hôtel, dirigé par la Spa
Manager Elena Couru, nous enveloppe
agréablement. Le toucher : les cures thermales. La boue thermale utilisée pour les
cures, consistante et crémeuse, est une
véritable panacée pour soigner et guérir,
même chez les jeunes adultes, des douleurs
cervicales, des rhumatismes, des arthrites,
des ostéoporoses, des séquelles de fractures et des maladies métaboliques. L’ouïe:
le doux son de l’eau. Combien de formes
l’eau peut-elle avoir? Dans le Spa Luxury
Relax du Grand Hôtel Terme vous en aurez
la démonstration : fluide dans le salutaire
parcours Kneipp, convertie en vapeur bénéfique dans le sauna finlandais, glacée dans
l’ice corner. Le goût : la Cuisine
Des vacances bien réussies? Bien souvent l’aspect gastronomique joue un rôle
prépondérant, même pour les personnes
attentives à leur ligne. C’est pourquoi au
Grand Hôtel Terme on accorde à la cuisine
la plus grande attention, avec la possibilité
de choisir chaque jour entre Menu à la carte,
Wellness, Gourmet et de Proximité, c’est-àdire avec des produits de saison et du territoire local.
Le soir, le diner est servi dans l’élégant restaurant panoramique situé au dernier étage
de l’hôtel, une particularité tout à fait unique
pour les hôtels de la zone thermale, où vous
pouvez profiter d’une magnifique vue sur les
collines Euganéens
www.grandhotelterme.it
& Tre
71
Cinque
Cinque & Tre
Grande cucina d’autore sulle note
delle eccellenze gastronomiche del territorio
Amalfi in tavola
all’Hotel Santa Caterina
U
72
na villa bianca affacciata sul
blu del mare più bello, incastonata nella costa scoscesa, circondata da un parco lussureggiante e da una limonaia sempreverde
e profumata. In un panorama così,
veramente mozzafiato, sedendosi a tavola vien voglia di gustare
una “cucina del sole”, che sappia
abbinare ed esaltare i gusti intensi
del mare e della terra, sottolineandoli con maestria. Il sapore
viene dal pesce freschissimo, dalle
verdure appena colte dagli orti del
Santa Caterina, dai tanti prodotti
d’eccellenza di una terra feconda
che sono alla base della cucina
schiettamente mediterranea, raffinata e creativa al tempo stesso.
Un tocco leggero e la sapienza
della tradizione unita alle moderne
abilità tecniche ci danno risultati
straordinari. È questa la caratteristica del ristorante dell’Hotel
Santa Caterina di Amalfi, col suo
chef pluripremiato Domenico
Cuomo. In realtà il Santa Caterina
di ristoranti ne ha due, quello nella
villa principale e l’altro all’aperto,
più informale, a livello del mare e
della piscina, in funzione nell’alta
stagione a complemento dei servizi
del Beach Club. In entrambi i casi
la cucina è di impronta assolutamente mediterranea, anzi partenopea, pur divagando qua e là con incursioni extraterritorio per offrire
una gamma più estesa di sapori.
Ma la scelta di
fondo è evidente:
una gastronomia
curatissima, una
selezione attenta
di materie prime
di altissima qualità
e la capacità dello
chef Domenico
Cuomo di trasformarle in piatti
prelibati. Leggendo il menù, si nota
l’abbinamento di
eccellenze locali,
come i bocconcini
di bufala e agrumi della Costiera,
le verdure mediterranee e provoloni del monaco, le mele annurche e
pomodorini del pendolo, elaborate
con una creatività sicura di sé.
Tutti prodotti del mare pescoso e
della natura rigogliosa della Costiera: è Amalfi in tavola. L’Hotel Santa Caterina, membro dell’esclusiva
catena “Leading Small Hotels of
the World”, dispone in totale di
66 camere di cui 20 suite. Offre
la bellezza raffinata di saloni
luminosi, piante e fiori ovunque,
bougainville rampicanti, bianchi
soffitti a volta in stile amalfitano,
mobilio primo Novecento, maioliche decorate di Vietri ai pavimenti.
Spettacolari per posizione, dimensione e comfort le suite: “Romeo e
Giulietta” (un intimo chalet a due
piani sospeso su una roccia a picco
sul mare con piscina privata a sfioro), “Follia amalfitana” immersa
nel limoneto, “Casa dell’arancio”,
“Vite”, “Glicine”, “Campanule” e
“Limoni” e la suite “Il Torrino”,
che ospitano personaggi famosi internazionali come Hillary
Clinton, Meryl Streep, Claudia
Schiffer, Karl Lagerfeld, Riccardo
Muti, Brad Pitt e Angelina Jolie. A
portata di sguardo c’è Amalfi, sufficientemente vicina se si ha voglia
di un po’ di arte e mondanità, ma
abbastanza lontana se si preferisce
tranquillità e riservatezza.
www.hotelsantacaterina.it
Cinque
La grande cuisine
d’auteur sur les notes
des excellences
gastronomiques
du territoire
AMALFI EN TABLE
à l’HÔTEL SANTA
CATERINA
Une villa blanche penchée sur
le bleu de la mer la plus belle,
entourée d’un parc luxuriant
et de citronniers toujours vert et parfumée.
Dans ce cadre on a tout de suite envie de
goûter la « cuisine du soleil », capable de
mêler les saveurs intenses de la mer et de
la terre. Le saveur vient du poisson toujours
frais, des légumes des jardins du Santa Caterina, et des tous les produits d’excellence
d’une terre féconde qui sont à la de base de
la cuisine méditerranéenne, raffinée et créative au même temps. La caractéristique du
restaurant de l’Hôtel Santa Caterina d’Amalfi, avec son chef Domenico Cuomo, est la
tradition exaltée par l’emploi des techniques
modernes.
En réalité le Santa Caterina a deux restaurants, celui dans la villa principale et l’autre
en plein air, plus informelle, au niveau de
la mer et de la piscine, ouvert pendant la
haute saison à complément des services
du Beach Club. Dans tous les deux les cas
la cuisine est toujours méditerranéenne, ou
mieux « partenopea » (de Naples).
Les matières sont sélectionnées soigneusement et transformée en plats exquis par
l’habileté du chef Domenico Cuomo.
En lisant le menu, on remarque l’union des
spécialités locales, comme les « bocconcini
de bufala » et les agrumes de la Costiera, les
légumes méditerranéennes et les « provoloni del monaco », les pommes annurche et
les petits tomates « del pendolo », élaborées
avec grande créativité. Il est Amalfi en table.
L’Hôtel Santa Caterina, membre de l’exclusive chaîne « Leading Small Hotels of the
World », a 66 chambres dont 20 suite.
Il offre la beauté raffinée de salons lumineux,
des plantes et des fleurs partout, des plafonds blancs à voûte en style Amalfi, des
majolique décorées de Vietri, un ameublement précieux. Spectaculaires pour leur
position, dimension et confort les suites :
« Romeo et Giulietta » (un chalet intime à
deux étages avec piscine privée), « Follia
amalfitana » dans le jardin de citronniers,
« Casa dell’arancio », « Vite », « Glicine »,
« Campanule », « Limoni » et encore « le Torrino », qui reçoivent des personnages internationaux célèbres comme Hillary Clinton,
Meryl Streep, Claudia Schiffer, Karl Lagerfeld, Riccardo Muti, Brad Pitt et Angelina Jolie. Amalfi est assez près, si on a envie d’un
peu d’art et de mondanité, mais assez loin
si on préfère la tranquillité et la discrétion.
& Tre
Ristorante
Amici Miei
di Michele Florentino
Monaco - Port de Fontvieille - Quai Jean Charles Rey, 16
Tel. +377 92059214
I nostri consigli
RISTORANTE
Vecchia Firenze
di Jacopo La Guardia
Monte-Carlo - Av. Prince Pierre, 4
Arte & dintorni
Maison d’Art ed EFG Bank di Monaco
presentano Théodore Manolides
“Meanings
and Symbols”
74
Théodore Manolides è un artista
profondamente mediterraneo
che attinge la sua ispirazione dai
miti, dalle leggende e dalla natura. Nasce nel 1948 ad Atene e
qui frequenta la scuola delle belle
arti prima di trasferirsi a Parigi
per proseguire gli studi a l’École
Supérieure des Beaux Arts. Dopo
aver vissuto in Francia e negli Stati
Uniti, è tornato vivere e lavorare
nella sua città natale in Grecia.
I dipinti di Théodore Manolides
mostrano chiaramente l’attrazione
dell’artista per la Grecia antica
con i suoi miti, ma anche per la
natura. Per lui, i miti e le leggende
sono sempre con noi per interpretare i misteri dell’uomo e della
natura, per spiegare i fenomeni
storici, sociali e cosmici. I miti
contengono numerosi simbolismi
e permettono di comunicare con
fenomeni che riguardano una
realtà ipersensibile. Per quanto
riguarda la natura, per lui rappresenta il rinnovo del tempo e
la rinascita delle forme al centro
delle quali si integra l’esistenza
umana. Nelle sue nature morte di
tradizione europea, assembla vasi,
statue, maschere e ricami patinati
dal tempo con la gioia di vivere e la
freschezza del Mediterraneo: fiori,
fogliami e frutta. In questo modo
crea un dialogo vivo, attraverso gli
oggetti rappresentati, tra le varie
epoche e culture contemporanee
o passate. Le opere di Manolides
“I colori della Pigna”
XI concorso di Pittura
Estemporanea
La Pigna, il centro storico della
città di Sanremo è un’interminabile sequenza di case addossate una
all’altra che si inerpicano al colle,
sulle cui sommità si erige fiero il
Santuario della Madonna della
Costa. Questa antica parte della
città sarà il set ideale del secondo
concorso di pittura a Tecnica Libe-
sono una sintesi d’immaginazione,
simboli e realtà. Per lui, l’arte è
eterna e dà un senso al comune,
porta un po’di mistero all’ovvio e,
forse, una goccia dell’eternità a ciò
che è transitorio.
L’esposizione avrà luogo alla galleria Maison d’Art (Park Palace - 27
avenue de la Costa a Monaco, dal
lunedì al venerdì; dalle 9.00 – alle
13.30 e dalle 15.00 – alle 18.30) ed
alla banca EFG (Villa Les Aigles 15, avenue d’Ostende a Monaco; su
appuntamento). L’inaugurazione
di quest’esposizione avrà luogo il 9
settembre 2010 alle 18.00 presso la
banca EFG (Monaco).
Per informazioni telefonare al:
+377.97971160, oppure visitare il
sito: www.oldmasters.com
www.mdatoday.com
ra “I colori della Pigna, di Notte e
di Giorno”, organizzato dalla Bottega d’Arte dell’infaticabile Maria
Gioseffi, che si terrà domenica 26
settembre proprio in questi luoghi
ed il cui tema, ovviamente, sarà
quello di dipingere un qualsiasi angolo del borgo e della Piazza Santa
Brigida. Un’estemporanea cui possono partecipare tutti, bimbi compresi. L’opera vincitrice diventerà
l’Immagine promozionale dell’edizione successiva del 2011: tutte le
Maison d’Art et EFG Bank
de Monaco présentent
Théodore Manolides
«Meanings
and Symbols»
Théodore Manolides est un artiste profondément méditerranéen qui puise son inspiration
dans les mythes, les légendes et la nature.
II est né en 1948 à Athènes où il a fréquenté
l’Ecole des Beaux Arts avant de continuer
ses études à l’École Supérieure des Beaux
Arts à Paris.
Après des séjours en France et aux ÉtatsUnis, il est retourné vivre et travailler dans sa
ville natale en Grèce. Les peintures de Théodore Manolides montrent clairement la fascination de l’artiste pour la Grèce Antique et
ses mythes, mais aussi pour la nature. Pour
lui, les mythes et les légendes sont toujours
avec nous pour interpréter les mystères de
l’homme et de la nature, pour expliquer les
phénomènes historiques, sociaux et cosmique.
Les mythes contiennent de nombreux symbolismes et permettent de communiquer
avec des phénomènes qui touchent à une
réalité hypersensible. Quant à la nature, elle
représente pour lui le renouvellement du
temps et la renaissance des formes au sein
desquelles s’intègre l’existence humaine.
Dans ses natures mortes de tradition européenne, il relie les vases, statues, masques
et broderies patinés par le temps avec la joie
de vivre et la fraicheur de la Méditerranée:
fleurs, feuillages et fruits. Ainsi, il crée un dialogue vivant, à travers les objets représentés, entre les différentes époques et cultures
actuelles ou passées.
Les œuvres de Manolides sont une synthèse de fantaisie, symboles et réalité. Pour
lui, l’art est eternel et il donne un sens au
commun, apporte un peu de mystère à l’évident et, peut-être, une goutte de l’éternité à
l’éphémère…
L’exposition a lieu à la galerie Maison d’Art
(Park Palace – 27 avenue de la Costa à Monaco, du lundi au vendredi; 9h - 13h30 et
15h - 18h30) et à la banque EFG (Villa Les
Aigles - 15, avenue d’Ostende à Monaco;
sur rendez-vous). L’inauguration de cette
exposition aura lieu le 9 septembre 2010 à
18h00 à la banque EFG (Monaco).
Plus d’information au +377.97971160
ou sur www.oldmasters.com
www.mdatoday.com
A cura di Maria Rebecca Ballestra
[email protected]
Monte-Carlo
“Arte e psicanalisi”
La galleria di Daniel Boeri l’Entrepôt presenta, in associazione con
l’editore Les Neurones moteurs,
21 opere di Virginie Soubeiroux,
giovane artista plastica della generazione ascendente.
“Se, per il tempo di un incontro, di
un libro o di una mostra, l’artista
ed lo psicanalista scambiassero
i loro ruoli? Se l’artista plastico
diventasse lo psicanalista e lo psicanalista diventasse l’artista? Non
è proprio uno dei punti comuni
all’arte ed alla psicanalisi - l’adattabilità, questa facoltà di interscambio per far vivere l’altro nella
sua realtà, nella sua dolce follia
creativa, e infine renderlo libero ed
autonomo?”
Con la complicità dello psicanalista parigino Steve Abadie-Rosier,
esperto in analisi criminale,
quest’esposizione confronta due
serie di quadri, dipinti tra il 2006
ed il 2010.
La serie “Rossa” alla quale appartiene il già celebre sangue di Nyx,
costituisce, nell’opera della Soubeiroux, una sperimentazione dove
l’artista dimostra la sua attitudine
a calarsi nella pelle di un altro,
così radicalmente diverso da lei, in
questo caso un criminale.
La seconda serie, “struttura del
pensiero” è molto rappresentativa
del lavoro dell’artista. Virginie
Soubeiroux si rivela un artista
della luce, del colore, del sole e
della speranza, come espresso, ad
esempio, in: Psychê, Ousia o Chaire Saint-Pierre.
Quest’esposizione esplora il chiaro
talento che ha Virginie Soubeiroux
di evocare quest’alchimia, onnipresente, tra impulso di vita e an-
goscia di morte, ed di integrare al
suo lavoro il rispetto delle tradizioni, la memoria collettiva e la storia
individuale. Un tipo di cammino in
realtà molto vicino a quello dello
psicanalista
Associando la vernice della Soubeiroux alla psicanalisi ed alla
criminologia, L’Entrepôt si rinnova
e promette sorprese. Quest’associazione a priori insolita può essere
ritrovata nell’opera che Steve
Abadie-Rosier dedica a Virginie
Soubeiroux, pubblicata in occasione di quest’esposizione: Arte
e psicanalisi - Psychê e Thanatos
nell’opera dell’Virginie Soubeiroux
(edizioni Les Neurones moteurs,
Parigi, settembre 2010).
Qualche informazione sui due personaggi in questione:
Virginie Soubeiroux è un artista
plastica francese nata nel 1981 e
che esercita la sua arte nel Sud.
Autodidatta, orienta la sua ricerca
artistica attorno all’essere ed al
suo sbocciare. La sua opera, che
esalta la tolleranza, la benevolenza
ed l’introspezione, fa emergere nei
suoi contemporanei il substrato
filosofico essenziale: il dubbio.
Steve Abadie-Rosier è uno psicanalista clinico e pedagogo, esperto
in psicologia criminale. Il suo
lavoro d’autore diffonde in modo
nobile una scienza umana elitaria:
“la clinica della psicanalisi”. Il
suo percorso atipico gli permette
di esercitare nel suo gabinetto parigino dal coaching della personalità
alla psicotraumatologia.
L’esposizione sarà aperta del 6
al 18 settembre, dal martedì al
sabato delle 15 alle 19 o su appuntamento.
opere dovranno essere consegnate
entro le ore 16.30 di domenica 26
settembre. I lavori saranno giudicati da una commissione speciale
presieduta dal pittore genovese
Gino Borlandi (nella foto), dal
nostro direttore Ilio Masprone e
da tre galleristi che arriveranno
appositamente a Sanremo. La premiazione è prevista intorno alle ore
18.30: saranno presenti le massime
autorità cittadine. Il concorso è
promosso in collaborazione con
“Le Gallerie del Capitolo”, la Provincia, il Casino, l’APT, la Banca
Carige e l’Associazione “Pigna mon
amour”: tra gli sponsor, l’hotel
Ristorante Marinella e la Pizzeria
Nando di Sanremo; i premi sono
stati forniti da I Pignotti. Tutti
gli artisti partecipanti potranno
esporre altri loro lavori per tutta il
corso della giornata.
Per informazioni e iscrizione:
Bottega dell’Arte tel. 0184.574440;
cell. 338.4364509.
Monte-Carlo
«Art et Psychanalyse»
La galerie de Daniel Boeri, L’Entrepôt présente, en association
avec les éditions Les Neurones
moteurs, 21 œuvres de Virginie Soubeiroux,
jeune artiste plasticienne de la génération
montante.
« Si, le temps d’une rencontre, d’un livre ou
d’une exposition, l’artiste et le psychanalyste échangeaient leurs rôles ? Si l’artiste
plasticienne devenait le psychanalyste et le
psychanalyste devenait l’artiste ? N’est-ce
pas là l’un des points communs à l’art et à
la psychanalyse ― l’adaptabilité, cette faculté d’inter changer pour laisser vivre l’autre
dans sa réalité, sa douce folie de création, et
enfin le rendre libre et autonome ? »
Avec la complicité du psychanalyste parisien Steve Abadie-Rosier, expert en analyse
du sujet criminel, cette exposition confronte
deux séries de tableaux, peints entre 2006
et 2010. La série « Rouge », à laquelle appartient le déjà célèbre Sang de Nyx, constitue, dans l’œuvre de Soubeiroux, une expérimentation où l’artiste démontre son aptitude à se glisser dans la peau d’un autre,
aussi radicalement différent d’elle-même
soit-il ; ici, un criminel.
La seconde série, « Structure de la pensée
», s’avère quant à elle représentative du travail de l’artiste. Virginie Soubeiroux s’y révèle une artiste de la lumière, de la couleur,
du soleil et de l’espoir, comme l’expriment,
par exemple Psychê, Ousia ou Chaire SaintPierre. Cette exposition explore le talent
manifeste qu’a Virginie Soubeiroux d’évoquer cette alchimie, omniprésente, entre la
pulsion de vie et l’angoisse de mort, et d’intégrer à son travail le respect des traditions,
la mémoire collective et l’histoire individuelle,
gages d’ouverture et d’échange. Une démarche en réalité très proche de celle du
psychanalyste... En associant la peinture de
Soubeiroux à la psychanalyse et à la criminologie, L’Entrepôt innove une nouvelle fois
et promet la surprise. Cette association a
priori insolite peut être retrouvée dans l’ouvrage que Steve Abadie-Rosier consacre
à Virginie Soubeiroux, publié à l’occasion
de cette exposition : Art et psychanalyse
- Psychê et Thanatos dans l’œuvre de Virginie Soubeiroux (éditions Les Neurones
moteurs, Paris, septembre 2010). Quelques
information sur les deux personnages : Virginie Soubeiroux est une artiste plasticienne
française née en 1981 et exerçant son art
dans le Sud. Autodidacte, elle oriente sa
démarche artistique autour de l’être et de
son épanouissement. Son œuvre, qui exalte
la tolérance, la bienveillance et l’introspection, fait émerger chez ses contemporains le
substrat philosophique essentiel : le doute.
Steve Abadie-Rosier est psychanalyste clinicien et didacticien, expert en analyse du
sujet criminel. Son travail d’auteur vulgarise
noblement une science humaine de l’élite :
« la clinique de la psychanalyse ». Son parcours atypique lui permet d’exercer dans
son cabinet parisien auprès de personnes
très différentes, du coaching des personnalités à la psychotraumatologie.
L’exposition sera ouverte du 6 au 18 Septembre, du mardi au samedi de 15h à 19 ou
sur rendez-vous.
Arte & dintorni
75
Letture
76
A cura di Margherita Vallier
[email protected]
Avallone Silvia
“Acciaio”
Casa Editrice Rizzoli
357 pagine
18,00 Euro
Daniela Gandolfi
“Apronia, Marcella e le altre”
Casa Editrice Frilli
160 pagine
15,00 Euro
Corrado Augias
“I segreti del Vaticano”
Casa Editrice Mondadori
304 pagine
19,00 Euro
L’acciaio è una lega composta
di due elementi che garantisce
durevolezza e resistenza la stessa
solidità delle due protagoniste del
romanzo Anna e Francesca, cresciute insieme nelle case popolari
di via Stalingrado a Piombino,
dove si respira l’aria pesante dei
forni di fusione ma anche l’aria
densa di vissuto di una crescita e
un processo di individualizzazione
difficili. Dove la lotta quotidiana fa
da sfondo ad uno scenario realistico e crudele, i toni si condensano
in un susseguirsi di eventi che vede
le due protagoniste unite da un legame indissolubile nato nel silenzio
delle loro famiglie, dove la violenza
psicologica fa eco dietro le pareti
scrostate di un’esistenza consumata troppo in fretta in un mare
avido che allontana da loro con il
movimento incostante delle onde
sogni, aspettative e la loro adolescenza, rubata dalle responsabilità
troppo grandi che devono sostenere e che le porterà ad un distacco
apparente forgiato nella sofferenza e nel male di crescere, con un
marchio indelebile che è frutto
del contesto sociale dove hanno
respirato l’aria forte che le ha rese
dei fiori d’acciaio ,delicati ma indistruttibili. Un romanzo frutto di
verità difficili con dialoghi istintivi
che analizza i tratti di un’Italia in
cerca di identità, attraverso una
classe operaia che muta le proprie
aspettative, con i passaggi scanditi
dal tempo della catena di montaggio capace di offuscare le stagioni
della vita. Scorrere inesorabile di
un tempo che ormai non ci appartiene.
Nella Sala Canavesio del Grand
Hotel Terme di Pigna, in Provincid i Imperia, è stato ri-presentato a fine agosto il libro “Apronia
Marcella e le altre”, voce e storie
di donne per Ventimiglia, scritto
dalla ricecatrice, nonchè direttrice del Museo Gerolamo Rossi,
Daniela Gandolfi la quale, innanzitutto, ha ricordato l’origine del
volume concepito in vista della
Festa della Donna dell’8 marzo
scorso. Il volume ripercorrere,
attraverso alcune figure femminili, la storia e l’attualità dell’estremo Ponente Ligure con un “salto”
anche sul vicino Principato di
Monaco, con gli interventi di Lorella Gavazzi, sulla figura di Gaia
la “Dea Madre”; della giornalista
Lilia De Apollonia che ha ricordato la figura importante che
ha avuto la Principessa Grace
Kelly, mentre Silvia Alborno e
Rebecca Ballestra hanno puntato
sui riferimenti della sensibilità
femminile nell’arte moderna.Una
poesia in dialetto composta da
Rita Zanolla (sull’essere Donna)
è stata presentata al pubblico dal
poliedrico Luigino Maccari. L’incontro è così risultato un bell’excursus sulle donne intemelie dalla
preistoria ai giorni nostri.
Il volume, che si può trovare in
vendita sul web, già nell’anno
scroso è risultato tra i best seller
locali più interessanti e si avvia,
dopo quest’ultima presentazione,
ha superare un numero di copie
ragguardevole. Per il lettore
appassionato di storie locali,
Daniele Gandolfi le ha sapute
presentare nel modo più corretto,
ma soprattutto avvincente.
Il termine “Vaticano” evoca l’immagine della basilica di San Pietro.
Ma il Vaticano è molto di più: Stato
di diritto, città dentro Roma, di
cui ha condiviso le vicissitudini e di
cui costituisce “l’altra faccia”.
E insieme a incredibili tesori artistici, custodisce nei suoi palazzi
segreti legati a vicende antiche e
contemporanee. Augias rivolge
l’attenzione a quelle impenetrabili
della Santa Sede e ai suoi personaggi: da Nerone ai primi cristiani
sullo sfondo della Roma imperiale
fino a Costantino. Oltre a templari, gesuiti, inquisitori e membri
dell’Opus Dei, ci sono i papi:
dall’umile Celestino V all’arrogante Bonifacio VIII, dal discusso Pio
XII al mite ma “rivoluzionario”
Giovanni Paolo I. E con loro gli
artisti, ingaggiati per testimoniare, più che la gloria del Creatore,
quella del committente: da Bernini
e Borromini, al Michelangelo della
Cappella Sistina e di San Pietro.
Non mancano figure come Marozia; la sua “collega” del Seicento,
Olimpia Pamphili, chiamata dal
popolo la “Pimpaccia”; e l’anticonformista regina Cristina, luterana,
che lasciò il trono di Svezia per
Roma, alla quale molto si perdonò
perché la sua conversione al cattolicesimo sembrava rappresentare
una vittoria della Controriforma.
Fra le storie più recenti c’è quella
del vicecaporale della guardia
svizzera Cédric Tornay, accusato
del duplice assassinio del colonnello Alois Estermann e di sua moglie;
quella della scomparsa di Emanuela Orlandi svanita nel 1983; dello
scandalo Ior, con le sue connessioni e l’inquietante scia di morti.
Silvia BERLINGUER
Letture
Un Uomo e il suo Gruppo
verso un solo obiettivo : la perfezione
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