Bresciaoggi 9 giugno 2014
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Bresciaoggi 9 giugno 2014
34 Sport BRESCIAOGGI Lunedì 9 Giugno 2014 BASKET SERIEC REGIONALE. Vittoria in trasfertaesecondo saltodi categoriaconsecutivoperil Dimmidisì,che vola in Dncespugnandoil difficilecampo milanese Manerbio, un’operameravigliosa: promosso Savazziriesceafareladifferenzaconisuoi30punti eildsStabileannuncia:«Resteràinsiemeaimigliori» Marchetticapitanodarecord:«Quartotrofeoin3anni» Opera Manerbio 57 60 OPERABASKET:Cappellari4,Retinò11,Colombo , Di Gianvittorio 11, Scartezzini, Capella7,Velardo13,Spirolazzi7,Tieghi4,Daverio.All.Gagliano. DIMMIDISÌ MANERBIO: Steccanella 3, Giacopini,Ndiaye9,Temponi2,Moreno5,Guindani,Bodini ,Marchetti8,Savazzi30,Basola,Prandelli,Terzi3.All.Trazzi. ARBITRI: Brioschi di Sedriano e Todeschini diLecco. NOTE:parziali15-24;26-32;44-46. OPERA (Milano) Apoteosi Manerbio: il Dimmidisì completa l'Opera battendo i milanesi (57-60) e vola in Dnc. È una promozione storica per la formazione bassaiola, che al suo primo campionato della storia di C regionale è artefice di un capolavoro assoluto. Il secondo salto di categoria consecutivo. Commosso il direttore sportivo Stefano Stabile, che con l'aiuto di un grande team societario è riuscito a mettere insieme una squadra vincente: «Ma non eravamo partiti con l'assillo della promozione - ricorda -. Per noi era il primo anno in questa categoria. Siamo riusciti invece a fare qualcosa di spettacolare». E le nuove regole dovrebbero permettere a Moreno di giocare in Dnc: «Moreno, Savazzi e Marchetti resteranno con noi. Ma tutti questi ragazzi meriterebbero la conferma: hanno fatto qualcosa di eccezionale». Giovanni Marchetti, alla terza promozione di fila dopo le altre 2 a Montichiari, esulta: «Considerando la Coppa Italia vinta con Montichiari 2 an- ni fa, sono al quarto trofeo in 3 anni - precisa il capitano, che è riuscito a lasciare il segno con una grande difesa e inchiodando ben 11 stoppate in questa gara -. Credo sia un record, ma al di là dei numeri sono contento e orgoglioso perché ognuno di noi ci ha messo il cuore. Poi certo, Savazzi coi suoi 30 punti è stato eccellente. Vedere i tifosi così emozionati è una gioia immensa». ILGIOCATTOLOè stato costruito da coach Stefano Trazzi, che ha saputo far decollare il Dimmidisì: «Sono emozionatissimo, ho il cuore in gola. Per me era il primo anno lontano da Bancole e dovevo mettermi alla prova, con un gruppo nuovo e una nuova situazione. È stata una grande impresa, siamo riusciti ad imporci su un campo difficile: Opera era più abituata di noi, sono molto differenti le misure del campo ri- Unastagione fantastica Hoilcuoreingola perun’impresa davverogrande STEFANOTRAZZI COACHDIMMIDISÌMANERBIO spetto al nostro di Manerbio. È stata una stagione fantastica coronata con questo grande successo». Manerbio si impone fin dalle prime battute. Una prova di forza che va a bissare la rotonda vittoria di gara-2 (79-53). Il pubblico,come sempre succede a Opera, è rumoroso, ma il Dimmidisì è seguito da almeno 100 persone che tengono botta. Chi invece inizialmente non riesce a tenere botta a Savazzi e compagni è proprio la squadra di Gagliano, che è subito messa alle corde (11-22 al 8'). Manerbio riesce ancora una volta a contenere i lunghi locali e trova in Terzi un'importante risorsa per dare un po’ di respiro ora a Marchetti, ora a Steccanella. Opera però rialza la testa e dimezza lo svantaggio all’intervallo (26-32). Moreno non è al meglio (per lui solo 5 punti frutto di un 5/10 ai liberi), ma pur non segnando un canestro dal campo (una rarità) riesce a servire preziosi assist per Savazzi, che alla fine mette 30 punti. I locali però sono tosti e agguantano la parità al 25' (38-38). Tutto da rifare per gli ospiti, che tuttavia riescono a trovare un nuovo allungo a metà dell'ultimo periodo (44-52). Le ultime fasi di gioco sono palpitanti e dalla lunetta viene decisa la sfida: la mano di Temponi (2/2 per il 52-57) e quella di Marchetti (3/4 ai liberi) non tremano. Proprio del capitano sono gli ultimi 3 punti negli ultimi secondi che significano certezza della vittoria e promozione storica in Dnc al primo campionato assoluto in C regionale. Una favola bellissima. • © RIPRODUZIONERISERVATA Manerbioinposa per immortalarelafesta-promozione aOpera: la gioiadi un gruppochehavissuto unagrande stagione. FOTOLIVE/Valentina Renna Centotifosi hannosostenutoilDimmidisìnella vittoria piùbella Coache giocatoriesultano altermine dellagaravinta per3punti Bacie brindisiperilsuccesso Lagioia dell’ala Luca Temponi LEGAGOLD. Giornatecaldeper Bresciafra coach epalazzetto Dianaeritornoall’Eib Èlasettimanaclou perlanuovaLeonessa Ilfuturo diMartelossi fra MontichiarieBarcellona Alberto Banzola Il Basket Brescia Leonessa entra in una settimana clou. A giorni è attesa l'ufficializzazione del neo coach Andrea Diana, mentre ad Alberto Martelossi, accostato a Montichiari (che però parla con Albanesi, coach della Sangiorgese) sembra essere interessata Barcellona Pozzo di Gotto (che deve sostituire Calvani, passato a Napoli). Atteso anche l'annuncio (da parte del Comune) del bando per la ristrutturazione dell'Eib. Se per il tecnico l'attesa è ormai agli sgoccioli dopo poche settimane di interrogativi, per Ilsindaco Del Bonoe lapresidente del BasketBrescia Bragaglio il secondo la speranza è che finalmente qualcosa si muova dopo decenni di speranze sempre disattese. Brescia, questa volta, sembra veramente vicina ad avere (pardon, riavere) il suo Eib. Il palasport per antonomasia dei bresciani, quello in cui il sabato si guardava il volley e la domenica il basket di serie A, potrebbe finalmente tornare ad essere agibile ed utilizzabile. La casa dello sport potrebbe tornare ad essere tale: anche perché la promozione in A2 della Centrale del Latte versione volley pone un grosso problema sull'utilizzo del San Filippo, attuale campo di gioco della Leonessa dei canestri, ma destinato a diventare anche il campo di gioco della pallavolo di A2 bresciana che si prepara al trasloco da Caionvico (sempre che la società non decida di autoretrocedersi per gli eccessivi costi di gestione dell'A2 di pallavolo rispetto alla B1). «IL PROGETTO per la rinascita dell'Eib - commenta Graziella Bragaglio, presidente del basket Brescia Leonessa - è ormai pronto ed entro pochissimi giorni la Camera di commercio emetterà il bando per la presentazione dei progetti. Una volta realizzato, sarà compito del Comune mediare tra le varie realtà sportive riguardo l'utilizzo della struttura». Ilprogetto Ilrendering di quelloche potrà diventareilnuovo Eib UNA«CATTEDRALE» DA5MILA POSTI Unprogetto importantee maestoso.Una vera cattedraledellosport con tuttiirequisitiperospitare competizionidiimportanza nazionaleedinternazionale: questosarà ilnuovoEib. Il renderingdel progetto redattodagli architetti GianlucaGallucci, PierfrancescoTerlizzi, GualtieroCigolini e Paolo Ungaroprevedeuna capienzadi 5000postia sedere.«Un obiettivo importante-sintetizza l'architettoGianluca Gallucci -: sipartedall'ideadi non avere menodi 3500 postia sedere, cosìdaavere unastrutturache possaesserepresain considerazioneanche peri grandieventi». Losviluppo delprogetto prevede 2 bandidi gara:il primoperl'essenzialità della ristrutturazione/ricostruzione(quest'ultima ipotesi sembraquellapiù plausibile) delciambellone, ilsecondo per tuttigliaccessori (strutture esterne,tribune, campodi gioco)dell'impianto. • A.B. © RIPRODUZIONERISERVATA I PROBLEMI della condivisione degli spazi sono vissuti dal Basket Brescia da tempo. Riuscire a far combaciare gli orari di allenamento di una squadra professionistica con altre realtà (pallamano, ginnastica artistica, i vari eventi legati al San Filippo) non è sempre stato facile. Anche Martelossi lo aveva puntualizzato negli scorsi playoff e durante il periodo natalizio. Non bisogna dimenticare anche le carenze della struttura di via Bazoli: a fronte di 2700 posti a sedere, un solo bar ed una sola area adibita a servizi. La stessa Bragaglio aveva sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti che Brescia figurava al 29mo posto nella graduatoria stilata dalla Lega pallacanestro tra le squadre delle due divisioni (Gold e Silver di Dna) in merito alla capienza ed ai servizi offerti dal palasport di casa, sorpassata in lungo ed in largo da centri minori (Jesi ha un palasport da oltre 3500 posti a sedere, Trento da 4200). • © RIPRODUZIONERISERVATA