Il processo di costruzione e validazione di un questionario

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Il processo di costruzione e validazione di un questionario
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea Specialistica in
Scienze Infermieristiche ed Ostetriche
“Il processo di costruzione
e validazione di un
questionario”
Valentina Simonetti
[email protected]
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Perchè il questionario?
CLASSIFICAZIONE DEI PRINCIPALI STUDI EPIDEMIOLOGICI
STUDI
TIPOLOGIE
OSSERVAZIONALI
Descrittivi
Trasversali
Caso-controllo
Coorte
SPERIMENTALI
Non randomizzati (CCT)
Randomizzati (RCT)
ANALISI DI STUDI PRECEDENTI
Review
Systematic review
Meta-analysis
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Perchè il questionario?
Problemi:
Selection bias
Bias ecologico
Under reporting o mis-classification bias
IMPORTANTE: metodo di raccolta dati
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Inchiesta campionaria
Cinque elementi:
1. il contesto dell’interrogazione, ovvero le domande,
2. la categoria di persone oggetto dell’inchiesta,
3. il campione rappresentativo di tale classe di
individui,
4. la procedura con cui viene condotta l’inchiesta,
5. l’analisi risultante – ovvero l’obiettivo dell’inchiesta.
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Inchiesta campionaria
Le tipologie di indagine
Classificazione:
1. Sondaggio
NO
2. Intervista libera
3. Intervista strutturata
4.
Questionario
Indagine
Verifica di un
modello
?
NO
SI
Domande
standardizzate
?
NO
Sondaggio
Esplorazione
Intervista
libera
Intervista
strutturata
Ricerca qualitativa
SI
Risposte
strutturate
?
SI
Questionario
Ricerca quantitativa
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Questionario obiettivo
• Descrivere, comparare, spiegare i
comportamenti messi in atto, gli
atteggiamenti che assumono, le opinioni
che esprimono, il sistema di norme, valori,
credenze alle quali aderiscono i soggetti
appartenenti al campione selezionato di
intervistati.
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Questionario
vantaggi
svantaggi
Economicità
Rigidità
Semplicità
Scarsa sensibilità
Rapidità
Effetti strutturazione domande
Velocità elaborazione dati
Generabilità risultati
(se il campionamento è corretto)
Altri possibili problemi
• Selection bias
• Recall bias
• Interviewer bias
• Bias ecologico
(confondimento)
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Tecniche di campionamento
utili per ovviare ai bias
Il campionamento probabilistico
Numerosità del campione (EPIINFO)
Costruzione del campione
Il campionamento casuale semplice
Il campionamento non probabilistico
Costruzione del campione
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Metodo di raccolta dati
Fondamentale nel determinare i risultati
di uno studio e deve essere ben
ponderato in fase di pianificazione
dello stesso
• Prima di iniziare un’indagine: ricerca bibliografica
approfondita. Se presenti utilizzare strumenti già
validati.
• Giustificare perché si utilizza uno strumento “ex-novo”.
• Ciò ci consente di prevenire i bias di selezione e di
informazione.
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Fasi della costruzione di un questionario
• 1 Individuazione temi di investigazione
• 2 Revisione della letteratura scientifica
• 3 Confronto con testimoni o osservatori
privilegiati
• 4 Discussione all’interno di un gruppo di ricerca
• 5 Costruzione di “mappe concettuali”
• 6 Tradurre in domande le diverse dimensioni
concettuali emerse
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




LA STRUTTURA LOGICA DEL
QUESTIONARIO
Coerenza sequenzialità domande
(flow chart)
Veste grafica accattivante (istruzioni
ed illustrazioni)
Introduzione (finalità indagine)
Dal generale al particolare
Le domande socio-grafiche alla fine
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Come formulare le domande
ESPLORAZIONE DI 3 GRANDI DIMENSIONI
1 PROPRIETA’
SOCIO-GRAFICHE
2 COMPORTAMENTI
3 ATTEGGIAMENTI
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Come formulare le domande
• 1 PROPRIETA’ SOCIO-GRAFICHE
Caratteristiche anagrafiche, sociali, economiche
(sesso, età, stato civile, titolo di studio,
professione) BASE PER LE ELABORAZIONI
Aspetti come: comune di residenza e la sua
ampiezza demografica, zona altimetrica e il
contesto urbano o rurale, la vocazione
produttiva dell’area di residenza vengono definiti
di tipo contestuale.
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Come formulare le domande
• 2 COMPORTAMENTI (elementi oggettivi)
Le domande relative a questa sezione consentono
di esplorare azioni ed eventi empiricamente
osservabili e potenzialmente controllabili.
Caratteristica: tangibilità
maggiore affidabilità e minore falsificabilità
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Come formulare le domande
• 3 ATTEGGIAMENTI (elementi soggettivi)
Le domande relative a questa sezione consentono
di esplorare la dimensione relativa agli
atteggiamenti (opinioni, valori, motivazioni,
orientamenti, valutazioni e giudizi)
Caratteristica: astrattezza
le più difficili da formulare per un risultato oggettivo
OBIETTIVO: le domande devono essere formulate
in modo da ricondurre questa dimensione ad
azioni o situazioni oggettive
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Regole per la formulazione delle
domande
1. Far ricondurre l’intervistato a comportamenti e
ad azioni da svolgere e non a situazioni
generiche o potenziali
2. Non chiedere opinioni su argomenti che
l’intervistato potrebbe non conoscere
3. Usare una terminologia semplice,
comprensibile anche ai soggetti con un livello
culturale basso o comunque appropriata al
target a cui è rivolta l’indagine
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Regole per la formulazione delle
domande
4. Fare riferimento a periodi temporali non troppo
lunghi, data la difficoltà a collocare
correttamente eventi lontani nel tempo
5. Non obbligare l’intervistato a fare dei calcoli
che potrebbero generare errori
6. Evitare domande doppie che contengono al
loro interno la richiesta di più di una
informazione
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Esempi
 Nel corso dell’ultima settimana ha praticato
qualche sport?
E non
 Pratica qualche sport?
 Si è parlato a lungo sui giornali e in televisione
della questione di aiutare una persona a morire in
caso di grave malattia. Qual è la sua opinione a
questo proposito?
E non
 Cosa ne pensa dell’eutanasia?
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Esempi
 Nelle ultime 4 settimane si è sottoposto ad esami
del sangue?
E non
 Nel corso di quest’anno si è sottoposo ad esami del
sangue?
 Quanto tempo impiega complessivamente per
andare a lavoro?
E non
 Quanti Km dista la sua abitazione dal posto di
lavoro?
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Esempi
 Qual è il suo giudizio sui servizi sanitari?
 Qual è il suo giudizio sui servizi socioassistenziali?
E non
 Qual è il suo giudizio sui servizi sociali e
sanitari?
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Tipi di domanda
Le domande dei questionari standardizzati e
strutturati o semi strutturati possono essere
ricondotte a diversi tipi e sottotipi:
Chiuse
Aperte
Pro (omogeneità risposte)
Contro (forzatura rispondente)
 Dicotomiche
 Politomiche
ESEMPIO DI DOMANDA:
Ha utilizzato spesso il
servizio di pagamento on-line?
RISPOSTA:
Si, diverse volte perché……
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Tipi di domanda
DOMANDE DICOTOMICHE
Prevedono risposte del tipo:
•
Si/no
•
Vero/falso
•
D’accordo/non d’accordo
ESEMPIO:
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Tipi di domanda
DOMANDE POLITOMICHE
Prevedono una sola risposta tra tre o più opzioni previste dal quesito.
ESEMPIO:
Labeau et al., 2008
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I “response effect”
Uso di una “scorciatoia di pensiero” da parte degli
intervistati che scelgono la risposta che occupa la
stessa posizione nella scala o nelle alternative di
risposta, per esempio sempre le prime risposte
presentate o le ultime, senza considerare il contenuto
della domanda.
Se si teme uno di questi effetti, può essere utile
introdurre nella batteria alcune domande di
controllo a polarità invertita, che controllino la
sincerità delle risposte.
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Il punto intermedio e “non so”
Solitamente si tende ad utilizzare scale di risposta che
abbiano un numero pari di punti, e ad escludere il punto
intermedio con etichetta “moderatamente adeguato” o
“così così”, forzando gli intervistati a prendere una
posizione ed evitare che sia alto il numero di intervistati
che non esprimono una posizione netta circa l’oggetto
dell’indagine.
È consigliabile non introdurre tra le categorie di risposta il
punto “non so”.
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Il target del questionario
Il questionario deve essere modellato sulla base delle
caratteristiche socio-anagrafiche del target. Aspetti
rilevanti possono essere l’età, il sesso, il tasso di
scolarizzazione, il tipo di professione, la dimestichezza
con la lingua italiana scritta e parlata, l’appartenenza
geografica, l’etnia, la religione professata, il linguaggio
utilizzato, la scelta delle domande, l’ordine delle
domande, la modalità di risposta, la lunghezza del
questionario, la modalità di somministrazione ecc .
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Anonimato
Garantire l’anonimato agli intervistati è importante per la
veridicità delle risposte. Quando gli intervistati temono di
essere identificati, come nel caso in cui si richiedano
alcuni dati anagrafici, è possibile garantire il cosiddetto
“segreto statistico”, in altre parole dichiarare che le
informazioni raccolte saranno rese note solo sotto forma
di dati globali, anonimi, non collegabili alle singole
persone.
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Linguaggio, fraseggio e lunghezza delle
domande
Nella formulazione delle domande da inserire in un
questionario è importante considerare che ogni
domanda dovrebbe avere 3 caratteristiche:
• essere focalizzata su un singolo argomento, poiché
domande che coprono due temi possono essere
confusive per rispondenti che possono rispondere ad
uno e non all’altro tema considerato.
• essere breve, poiché una domanda lunga è meno
focalizzata di una più breve,
• essere chiara, ogni domanda dovrebbe essere costruita
utilizzando il linguaggio del rispondente e dovrebbe
essere comprensibile ad ogni intervistato.
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Lunghezza del questionario
Dipende dal metodo di somministrazione.
Generalmente, si ritiene accettabile un questionario che
non contiene più di 20 domande e che richiede un tempo
di 10-20 minuti per la sua compilazione.
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La misurazione della modalità di risposta
Una questione di importanza primaria per quanto
riguarda la formulazione delle domande del
questionario chiama in causa il livello di
misurazione delle modalità di risposta.
Misurare significa attribuire numeri a oggetti o
eventi seguendo determinate regole.
Ci possono essere vari metodi che consentono di
assegnare numeri infatti esistono diversi tipi di
scale e differenti tipi di misurazione.
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Quale scala utilizzare?
La scelta dipende:
 dalle caratteristiche dell’oggetto da misurare
 dagli individui da intervistare
 dalla tipologia di intervista
 dal livello di informazione che si vuole ottenere
 dall’analisi finale cui dovranno essere sottoposti i dati
raccolti.
La scala di misura di una variabile è l’insieme delle modalità
previste per osservare un insieme di unità statistiche. Es. maschi – femmine
Le modalità devono essere formulate:
-In maniera esplicita
-In numero non inferiore a due
-In modo esaustivo
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Tipi di scale
SCALE QUALITATIVE
SCALE QUANTITATIVE
a) Nominali: consentono di operare
a) Ad intervalli: come per le ordinali
classificazioni sulla base della presenza o
della assenza della qualità considerata,
senza dar luogo a graduazioni che
stabiliscano la misura maggiore o minore
della qualità stessa. Questo tipo di scala può
servire solo per individuare chi possiede una
certa qualità e chi no (maschi/femmine).
b) Ordinali: consentono di stabilire delle
graduatorie, e cioè delle relazioni di
maggioranza e di minoranza che si
riferiscono ad una determinata qualità
osservata (la rapidità nello svolgere
operazioni aritmetiche); un allievo è più
svelto di un altro, ma meno di un terzo.
consentono di stabilire delle graduatorie.
L’intervallo tra due posizioni successive resta
costante per tutta l’estensione della scale. Si
può confrontare l’intensità del fenomeno in unità
diverse.
b) Di rapporti: consente di identificare
anche una posizione corrispondente alla
mancanza di misura, cioè a zero. In questo
caso va osservato che i numeri impiegati per
indicare le posizioni sulla scala possiedono sia
la proprietà ordinale (oltre alla simmetrica ed
alla transitiva presenti già nei precedenti tipi di
scale), sia quella cardinale: è perciò possibile
effettuare con esse le operazioni aritmetiche.
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La misurazione della modalità di risposta
SCALE QUALITATIVE
a) SCALE NOMINALI
Le unità sono classificate in funzione dell’appartenenza ad una particolare classe o
modalità
Caratteristiche:
Principio di identità
Permettono quindi:
- calcolo frequenza assoluta e relativa;
- modalità prevalente (moda);
- misura di associazione e di dipendenza (² di Pareto).
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La misurazione della modalità di risposta
SCALE QUALITATIVE
a) SCALE ORDINALI
Le unità sono classificate in funzione dell’appartenenza ad una particolare classe o
modalità, in più date due misurazioni x e y si può affermare x>y; x=y; x<y
Caratteristiche:
Principio di identità e principio di ordinamento
Permettono quindi:
- calcolo frequenza assoluta e relativa semplici e cumulate;
- modalità prevalente (moda);
- mediana.
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La misurazione della modalità di risposta
SCALE QUANTITATIVE
a) SCALE AD INTERVALLI
Con livelli di misurazione ad intervalli. Rispetto alle altre scale le differenze sono
comparabili. Si può confrontare l’intensità del fenomeno in unità diverse.
Caratteristiche:
- non esiste un’origine naturale e l’unità di misura è arbitraria (no zero assoluto).
(Es. misurazione della temperatura che può essere effettuata in C o F).
- scala invariante rispetto a trasformazioni lineari.
Permettono quindi:
- indici di posizione;
- indici di variabilità;
- coefficiente di correlazione;
- tecniche multivariate.
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La misurazione della modalità di risposta
ESEMPI DI SCALE AD INTERVALLI:
1 La scala Likert
2 Scala del differenziale semantico
3 Scala di Stapel
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La misurazione della modalità di risposta
1 LA SCALA DI LIKERT
La scala Likert prevede che una lista di affermazioni (items), semanticamente
collegate agli atteggiamenti su cui si vuole indagare, venga sottoposta ad
un gruppo di individui assieme a cinque possibili alternative di risposta:

Scala di Likert (VERBALE)
Es. ad una domanda sul grado di utilità di un prodotto le risposte possibili sono:
Totalmente
inutile

Poco utile

Né utile né
inutile

Utile
Molto utile


 Scala di Likert (NUMERICA-SIMMETRICA)
1

2

3

4

5

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1 LA SCALA DI LIKERT
La frequente applicazione della scala di Likert in diversi campi
deriva innanzitutto dalla semplicità dello strumento, dalla
facilità dello stile di registrare le risposte e dalla chiarezza delle
categorie di risposta.
Pertanto, l’intervistatore avrà minori difficoltà a porre le domande
e a registrare le risposte, mentre l’intervistato può articolare il
suo giudizio, perché può scegliere tra cinque alternative e
risulta, quindi, più flessibile delle scale che prevedono soltanto
una risposta dicotomica.
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1 LA SCALA DI LIKERT
(un esempio)
Attraverso opportune tecniche di analisi statistica, l’informazione ricavata dalle
singole domande viene ricondotta a due indici sintetici che permettono di
esprimere attraverso dei valori numerici lo stato di salute fisica e mentale delle
persone
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La misurazione della modalità di risposta
2 LA SCALA DEL DIFFERENZIALE SEMANTICO
Si tratta di una scala, solitamente a 7 punti, ai cui estremi sono indicati
due aggettivi o due affermazioni riferite all’attributo da valutare.
Es. ad una domanda sul grado di utilità di un prodotto le risposte
possibili sono:
Inutile
____
1
____
2
____
3
____
4
____
5
____
6
____
7
Utile
L’intervistato esprime la valutazione scegliendo la posizione che meglio
riflette il suo atteggiamento, con riferimento alla posizione dei due
aggettivi estremi.
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La misurazione della modalità di risposta
3 LA SCALA DI STAPEL
La scala di Stapel rappresenta una variante della scala del differenziale
semantico.
Si tratta di una scala unipolare, generalmente a 10 (o 6) punti, non verbali, con
valori compresi tra +5 e –5, escluso lo zero, quindi il numero di posizioni
lungo la scala è pari. La scala è progettata per misurare simultaneamente la
direzione e l’intensità degli atteggiamenti.
A differenza delle scale del differenziale semantico, ogni attributo è descritto da
un solo aggettivo e non da un coppia.
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La misurazione della modalità di risposta
3 LA SCALA DI STAPEL
+5
Es. ad una domanda
+4
sul grado di utilità di un prodotto
+3
le risposte possibili sono
+2
Utilità
dell’oggetto
+1
-1
-2
-3
-4
-5
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La misurazione della modalità di risposta
SCALE QUANTITATIVE
b) SCALE A RAPPORTI
A valori equidistanti sulla scala corrispondono distanze equivalenti per il carattere ed in
più esiste un’origine naturale (zero assoluto). I valori numerici sulla scala riflettono
non solo il possesso della caratteristica, l’ordine e le differenze nell’ordine di
grandezza, ma anche la dimensione assoluta:
Caratteristiche:
- esiste zero non arbitrario;
- hanno un significato anche i rapporti tra le posizioni nella scala.
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La misurazione della modalità di risposta
ESEMPI DI SCALE A RAPPORTI
- lunghezza di un segmento di retta;
non mi piace |--------------------------------------------X---------------| mi piace moltissimo
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LE SCALE VALIDATE E IL TEST SUL
QUESTIONARIO
1. Validità
capacità dello strumento di rilevare l’oggetto di studio
che si è interessati proprio a rilevare
2. Attendibilità
/riproducibilità /fedeltà capacità dello
strumento di misurare correttamente il fenomeno in studio. E’ quindi una
verifica della stabilità e della precisione dello strumento
3. Comparabilità
l’utilizzo di scale validate permette
di effettuare confronti tra i risultati della propria osservazione e quelli ottenuti in
altre rilevazioni
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1. La validità





Di contenuto
Predittiva
Simultanea
Concorrente/discriminante
Di costrutto
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2. L’attendibilità o fedeltà



Attendibilità come concordanza tra forme
parallele di uno stesso test
Attendibilità come stabilità delle reazioni
di soggetti esaminate più volte, ossia la
verifica dei risultati al retest
Attendibilità come omogeneità o
coerenza interna dell’insieme degli
stimoli che compongono il test L’Alpha di
Crombach – Split half
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3. La comparabilità

Confrontare i risultati della propria
osservazione con quelli ottenuti in
altre rilevazioni, con il vantaggio di
valutare se il proprio campione si
comporta diversamente rispetto al
fenomeno oggetto di studio da ciò
che è emerso in un altro contesto.
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Il Pre-test o Test pilota sul questionario
E’ consigliabile che lo strumento di rilevazione sia
somministrato ad un gruppo di individui (10-20
persone), con caratteristiche simili a quelle del
campione che si intende intervistare.
Scopo: individuare e correggere i possibili errori di
interpretazione, le domande superflue, le
domande mancanti, le modalità di risposta
confuse o inappropriate ecc. In questa fase è
utile incoraggiare gli intervistati a commentare
domande e risposte, facendo emergere
eventuali criticità dello strumento.
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
Il pre-test o test pilota sul
questionario
Verificare la comprensibilità
delle domande

Verificare la struttura logica

Controllare i tempi di rilevazione
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Costruzione e validazione di un
questionario: un esempio in letteratura
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




Metodi di somministrazione dei
questionari
Auto-somministrazione
Somministrazione condotta da un
intervistatore
Somministrazione postale
Somministrazione durante intervista
Intervista telefonica/faccia a
faccia/tramite pc
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Costruzione di una base dati e
immissione dati su supporto informatico
Consente le analisi statistiche (risposte chiuse)

Per tali domande è possibile associare ad ogni risposta un
valore numerico ed effettuare su tali valori le operazioni
matematiche appropriate.

Si numerano i questionari raccolti , associando un numero
progressivo ad ogni singolo questionario, in modo che ad
ognuno corrisponda sempre un solo numero. Questo numero
identifica il questionario e lo rende rintracciabile ogni volta si
intenda riesaminarlo.

Creazione di un database in cui raccogliere le risposte a tutti i
questionari (Excel, Access, Epiinfo, Spss…)
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Costruzione di una base dati e
immissione dati su supporto informatico
Es. con Excel
Aprire il foglio di lavoro
n.questionario
1
2
3
4
5
dom.1
dom.2
dom.3
dom.4
Si procede alla codifica delle risposte: si associa ad ogni risposta un numero. Ciò abbrevia i tempi di
immissione dati. Può essere utile costruire uno schema di codifica, in cui associare univocamente
ad ogni risposta di ciascuna domanda un valore numerico, come supporto mnemonico.
Per esempio:
ETA’
1. meno di 20 anni
NB Controlli sull’immissione dei dati
2. tra 20 e 40 anni
3. tra 41 e 60 anni
4. Tra 61 e 80 anni
5. più di 80 anni
Si procede alla immissione di tutti i questionari nel database. Quanti più sono i questionari compilati da
elaborare e le domande contenute in ognuno, tanto più lunga sarà la fase di immissione dei dati.