Distretto 2041 Anno Rotariano 2013/2014
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Distretto 2041 Anno Rotariano 2013/2014 Riunione N° 25 Bollettino N° 09/2014 Aperitivo del 10 Febbraio 2014 presso NH Hotel Tema: “Storia della scrittura in occidente dalle origini al codice manoscritto del XIV secolo” Relatore: Antonella Sabina Cattaneo Presenze : Effettivo Soci : 27 Soci Presenti : 13 Ospiti del Club Ospiti dei Soci 20 0 Presenze Totali % Soci Presenti : 48% 15 Prossimi Appuntamenti: Lunedì 17 Marzo 2014 ore 19,30 aperitivo presso NH Hotel Fiera Tema: “Un viaggio nella Toccata e Fuga in re minore di J.S.Bach” Relatore: M° Luca Ratti Lunedì 24 Marzo 2014 ore 20,00 Tema: “Birra e non solo” Relatore: Giacomo Pelizza Conviviale presso NH Hotel Fiera Cronaca della serata di Antonella S. Cattaneo e Claudio Vancini La storia della scrittura è oggetto della Paleografia, che si occupa anche degli strumenti scrittori e dei supporti scrittori; in senso lato, però, studia la Storia universale, nella sua evoluzione sociale, economica e politica. I supporti scrittori, dalle origini al XIV secolo, sono la pietra, il papiro, le tavolette cerate e la pergamena (la carta arriverà in Italia a Fabriano nel XIII secolo, ma non è oggetto della relazione). I materiali scrittori sono martello e scalpello per la pietra, oggetti affilati e appuntiti per le tavolette cerate, il calamus e lo stilus per il papiro e la pergamena. Il papiro, importato dall’Egitto ma coltivato anche a Siracusa, viene progressivamente sostituito dalla pergamena, nata dalla concia di pelli ovine, più resistente e duratura. Esistono diverse tipologie di scritture quali l’usuale (nel senso di quotidiana, usata per le esigenze più comuni), libraria (per testi di lusso o meno) e cancelleresca (per gli atti ufficiali emanati delle cancellerie, nel Medioevo quella Bollettino N° 09/2014 – Riunione N° 25 A.R: 13/14 Pagina 1 Distretto 2041 Anno Rotariano 2013/2014 Riunione N° 25 Bollettino N° 09/2014 imperiale e quella papale). Altra distinzione preliminare è la differenza tra scrittura maiuscola (che sta all’interno di due linee orizzontali e parallele) e minuscola (all’interno di quattro linee orizzontali e parallele). Nell’antichità, la scrittura era in mani notarili o nobiliari; dal Medioevo, è invece la Chiesa la depositaria della cultura: i monaci, negli scriptoria dei loro dei monasteri, trascrivevano testi, soprattutto religiosi, mentre l’istruzione, anche di base, continuava ad essere limitata a pochi eletti che potevano permettersela (notai, cancellieri, nobili). Nel’età romana, la scrittura celebrativa era quella su pietra, tipica negli archi di trionfo o nelle colonne che ricordavano vittorie o battaglie importanti: la scrittura, chiamata capitale epigrafica, è su pietra, e il lapicida (che non necessariamente sapeva scrivere), scalpellava con il martello il testo. A fianco di questa scrittura su pietra e celebrativa, ne esisteva una su tavolette cerate, più corsiva e veloce che, con strumenti appuntiti, era utilizzate nelle scuole, per scrivere lettere e per la scrittura usuale. La prima scrittura libraria ed elegante del’Impero è l’onciale, nata in torno al VI sec d.C., utilizzata per libri di pregio affiancata dalla semionciale, più minuta ed usuale. Con le invasioni barbariche l’Impero romano si sfalda e nascono diverse scritture e quello che viene chiamato “particolarismo grafico”: ogni scriptorium e ogni cancelleria “inventa” una nuova scrittura caratteristica. In Francia nascerà la merovingica, di stampo prettamente cancelleresco, in Inghilterra l’insulare, più libraria, così come la visigotica in Spagna. Anche in Italia, dove il particolarismo territoriale era evidentemente più marcato, si sviluppano diverse scritture molto diverse tra loro: le scritture del nord, più piccole, corsive e con legature, la scrittura della curia pontificia (la curiale romana) e al sud la beneventana, che resisterà più delle atre. L’unità grafica viene ricomposta grazie a Carlo Magno con la volontà di restaurare il Sacro Romano Impero partendo proprio dalla scrittura: nasce così la minuscola carolina. (IX secolo), elegante, chiara e minuta. Dal XII secolo, invece, la nascita delle Università e la necessità del “libro” universitario, sviluppano un nuovo tipo di scrittura, più geometrica ma lineare e disposta su due colonne: la gotica (diffusa soprattutto nelle sedi universitarie con differenze grafiche: a Parigi la littera parisiensis, a Bologna la littera bononiensis). L’Umanesimo, lo sviluppo delle attività mercantili e la necessità di una scrittura più veloce e corsiva, daranno origine poi alla scrittura cancelleresca e alla scrittura mercantesca (XIV secolo). Per i nobili e le famiglie più importanti, vengono invece commissionati libri di lusso con miniature in foglia d’oro, i codex (XIV-XV secolo). Bollettino N° 09/2014 – Riunione N° 25 A.R: 13/14 Pagina 2