Musicarte 2 Trio Dmitrij 30.01.16

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Musicarte 2 Trio Dmitrij 30.01.16
Anno XXXI n. 2 del 30 gennaio 2016
Redazione A.M.A. Calabria Via P. Celli 23 888046 LAMEZIA TERME - tel 0968.24580
Autorizzazione del Tribunale di Palmi n. 47 del 03.05.1985 - [email protected]
Direttore responsabile : Giorgia Gargano - www.amacalabria.org – www.amicimusicapalmi.it
TRIO DMITRIJ
Henry Domenico Durante – violino
Francesco Alessandro De Felice – violoncello
Michele Sampaoli - pianoforte
Sabato 30 gennaio 2016,
2016, ore 18
Auditorium della Casa della Cultura “Leonida Repaci – PALMI
I protagonisti
Costituito nel 2007, il TRIO DMITRIJ nasce dall'incontro di giovani talenti italiani accomunati dalla passione per la musica da camera :
Henry Domenico. Durante, violino; Francesco Alessandro De Felice, violoncello; Michele Sampaolesi, pianoforte.
Il Trio Dmitrij si è formato con affermati artisti quali R. Galletto, M. Chiapperino, M. Rogliano, con il Trio di Parma presso la “Scuola
di Musica di Fiesole” e l’“Accademia Musicale Santa Cecilia” di Portogruaro, con Piernarciso Masi. Dal 2010 al 2012 il Trio Dmitrij si é
perfezionato sotto la guida del Trio di Trieste e proosegue attualmente il proprio perfezionamento sotto la guida del M° Carlo
Fabiano presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Corso di Perfezionamento di Alta Formazione in Musica da Camera).
Il Trio Dmitrij è risultato vincitore del III Premio (con I Premio non assegnato) al Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale "F. Cilea"
di Palmi, del III Premio al Concorso “Villa Rospigliosi” di Lamporecchio, del I Premio al Concorso “Nuovi Orizzonti” di Arezzo, del I
Premio al Concorso di Musica da Camera di Riccione e finalista al Concorso Internazionale di Musica “Val Tidone” e al TIM Torneo
Internazionale di Musica.
L'intensa attività concertistica ha portato il Trio ad esibirsi, tra gli altri, al Salon de Actos del Conservatorio "F. Guerrero" di Siviglia
(Spagna), Chamber Music Summer Festival di Rovinij (Croatia), Ente Concerti di Pesaro, Società dei Concerti di Milano, A.S.A.M. di
Siracusa, Accademia Filarmonica di Messina, Regia Accademia Filarmonica di Bologna, Teatro La Fortuna di Fano, Teatro "A.Caro" di
Civitanova Marche, Auditorium Museo Revoltella di Trieste, Amici della Musica di Massa Marittima, Associazione “Dino Ciani” di
Stresa, Amici della Musica di Udine, “Donne Insieme” di Cavour, Fondazione “DiversoInverso”, Associazione Culturale Italo-Tedesca
di Venezia, “Urbino in Musica” Nel 2011 il Trio é stato invitato alla trasmissione di RAI Radio 3 Piazza Verdi, presentando il progetto
"Integrale della Musica da Camera di Franz LISZT".
Il Trio ha preso parte all’Annual Meeting della European Chamber Music Tachers Association (ECMTA) e tiene regolarmente Corsi di
Perfezionamento in Italia e in Spagna.
Tra i prossimi impegni del Trio Dmitrij, l'esecuzione dell'Integrale dei Trii di Franz SCHUBERT e Dmitrij ŠOSTAKOVIC e la registrazione
di un Compact Disc con l'Integrale della Musica da Camera per Trio di Franz LISZT.
Anno XXXI n. 2 del 30 gennaio 2016
Redazione A.M.A. Calabria Via P. Celli 23 888046 LAMEZIA TERME - tel 0968.24580
Autorizzazione del Tribunale di Palmi n. 47 del 03.05.1985 - [email protected]
Direttore responsabile : Giorgia Gargano - www.amacalabria.org – www.amicimusicapalmi.it
Il programma
Rachmaninoff
Schostakovich
Giannetta
Schostakovich
Liszt
Trio èlègiaque in sol minore n. 1
Trio in do minore n. 1 op. 8
Versus (2007) dedicato al Trio Dmitrij
Jazz suite n. 1 (riduzione del Trio Dmitrij)
1. Valzer 2. Polka 3. Fox trot
Rapsodia ungherese n. 9 – Il Carnevale di Pest
Sergei Rachmaninoff, appartenente ad una famiglia di illustri musicisti, deve ad un suo zio, Alexander Siloti, celebre pianista, l’aiuto
a continuare gli studi musicali iniziati. La famiglia, infatti, a seguito del tracollo finanziario del padre, non era più nelle condizioni di far
proseguire gli studi al giovanissimo e promettente allievo. L’intervento dello zio segnò anche la vita del giovane nipote : trasferimento
al Conservatorio di Mosca, assegnazione al rigido Nikolai Zverev, che lo temprò con una scuola molto rigida, ma che lo portò anche a
diciotto anni ad un diploma strepitoso. Ma Zverev fu anche l’artefice dell’incontro del giovane Sergei con l’ormai maturo Ciajkovsky.
Fra i due nacque una così intensa amicizia che, quando si sparse la notizia di un malore del grande musicista, poi rivelatasi un
malinteso, Rachmaninoff intese ricordare il triste momento con questo Trio Elegiaque, in unico movimento, dove la disperazione del
tema iniziale evolve verso un appassionato dialogo fra tutti gli strumenti fino al finale che assume la forma di una marcia funebre, che
svanisce verso l’aldilà. Sono indicativi i movimenti segnati dall’autore : lento lugubre, più vivo, con anima, marcia funebre.
Il trio, scritto nel 1892, fu pubblicato solo nel 1947.
Il sedicenne Dmitri Shostakovich durante la sua convalescenza in Crimea, dove curava la tubercolosi, si era follemente innamorato
della coetanea Tatyana Glivenko, tanto da dedicarle, al suo ritorno a Leningrado, questo trio n. 1 nato, nel 1923. In quel periodo
Dmitri per aiutare finanziariamente la famiglia in gravi ristrettezze finanziarie, aveva accettato di accompagnare al pianoforte, dal
vivo, i film. Forse l’abitudine a commentare continui cambiamenti di scene e di umori, condizionò anche la scrittura di quest’opera
brillante e vivace che consentì, comunque, al nostro il brillante superamento degli esami di ammissione al Conservatorio di Mosca.
Domenico Giannetta scrive, a proposito del suo Versus : è un brano caratterizzato da una scrittura molto densa, quasi brahmsiana, in
cui i tre strumenti intrecciano ripetutamente le rispettive linee melodiche in un’alternanza di momenti diversi, da episodi più elegiaci
fino ad un serrato fugato nel corso del quale riaffiora il tema principale.
Shostakovic, curioso verso ogni forma di musica, cominciò ad interessarsi di jazz dopo l’incontro, nel 1930, con Leonid Utiosov, il
maggiore musicista jazz russo dell’epoca, e la sua orchestra Tea Jazz. Addirittura nel 1934 fu chiamato a far parte di una commissione
che aveva il compito di studiare la trasformazione del jazz sovietico da musica di piccolo consumo a rango di prestigio “professionale”.
Fu in questa occasione che Dmitri scrisse questa Jazz suite n. 1 (la stesura originale è per orchestra, mentre la riduzione è opera
proprio del trio Dmitri) che rappresenta la dimostrazione di come, all’epoca, un musicista tradizionale pensasse di avvicinarsi a forme
e soprattutto a ritmi inconsueti. Diviso in tre brani : valzer, polka e fox trot, danze alla moda, la suite nobilita, con grande personalità
ed ironia, la banalità del ritmo con la brillantezza delle continue innovazioni.
La celeberrima, imponente e virtuosistica Rapsodia n. 9 di Franz Liszt fa parte della serie di 19, vero e proprio monumento pianistico,
ma è anche una delle pochissime a portare anche un titolo : Il carnevale di Pest.
Il pezzo è difatti costellato da una serie di balli ora cadenzati ora frenetici e ben rappresenta il clima di queste feste. Per la prima volta
– disse lo stesso Liszt - il popolo fa intendere la sua grande e furibonda voce in musica”.
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