Quotidiano Immobiliare
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Page 1 of 8 giuliano olivati Da: QI Agency [[email protected]] Inviato: giovedì 17 marzo 2011 8.09 A: [email protected] Oggetto: Newsletter QI Agency Quotidiano Immobiliare AGENCY Newsletter di giovedì 17 marzo 2011 Per accedere al sito d el giornale vai su http://agency.dailyre.it/ In onda su Quotidiano Immobiliare TV una nuo del TG di Quotidiano Immobiliare. Queste le notizie di oggi: • Milano, Bnp Paribas RE: prosegue riduzi • Abi: in aumento prestiti e mutui alle fami • IGD acquista ramo azienda da Imm. Gran • USA: -0,7% a 510,7 punti per l'indice Mba Oggi parliamo di: Albertazzi Alberto, Assoimmobiliare, Fiaip Bergamo, Filcasa Franco, Henderson Global Investors, Interna Real Estate srl, Larry Smith Srl, Lo S.r.l., Marazzi Architetti, Marazzi Davide, Mazzi Massimo, Mipim, Paletti Sestilio, R Analytics, Redilco Real Estate S.p.A., RICS Italia, Tamburini Gualtiero, Vismara Corra SOMMARIO EDITORIALI: • L'impatto della certificazione energetica sul mercato immobiliare COMUNICATI: • Pomezia: un mercato immobiliare in fermento ne fa il principale polo attrattivo dell’are ESTERO: • Daily t houghts • Us market mover: -0,7% a 510,7 punti per l'indice Mba • Dubai: 33,5 mld di dollari di deals nel 2010 WEB TV: • MIPIM 2011: intervista a Gualtiero Tamburini • MIPIM 2011: intervista ad Alberto Albertazzi • MIPIM 2011: intervista a Corrado Vismara • MIPIM 2011: intervista a Massimo Mazzi • MIPIM 2011: intervista a Gianni Pagliaroli • MIPIM 2011: intervista a Franco Guidi • MIPIM 201 1: intervista a Diego Travan • MIPIM 2011: intervista a Lucio Attinà • MIPIM 2011: intervista a Richard Yorke • MIPIM 2011: intervista a Sestilio Paletti • MIPIM 2011: intervista a Davide Marazzi 17/03/2011 Page 2 of 8 EDITORIALI L'impatto della certificazione energetica sul mercato immobiliare Giuliano Olivati - presidente Fiaip Bergamo | Italia | Fiaip Bergamo La normativa sulla certificazione energetica degli edifici costituisce per il mercato immobiliare e per il panorama edilizio italiano una vera e propria rivoluzione culturale. Per la prima volta, infatti, viene introdotta nella valutazione degli immobili una variabile diversa da tutte quelle che eravamo abituati a considerare nell’estimo tradizionale, zona, vetustà, orientamento, stato di conservazione, qualità dell’edificio, taglio interno ecc. La casa viene considerata in questa prospettiva come una macchina che consuma energia e produce servizi, che nel loro insieme costituiscono la qualità dell’abitare, funzione fondamentale della qualità della vita. Ma l’energia oggi è preziosa, per due motivi. Il primo è che la disponibilità dei mezzi per produrla non appare protraibile indefinitamente, dato che il petrolio, principe dei carburanti, è teoricamente una risorsa limitata, (anche se si continuano a sfruttare nuovi giacimenti), il nucleare non è al momento disponibile in Italia (pur con una ripresa di interesse bipartisan sulla materia), e qualsiasi altro mezzo di produzione come il carbone è comunque una risorsa traibile dall’ambiente naturale in quantità finita. Il secondo motivo che rende l’energia preziosa è che la sua produzione genera comunque delle scorie, dall’anidride carbonica e le polveri sotili immesse nell’atmosfera per i carburanti tradizionali fino alle scorie nucleari. A loro volta le scorie generano un problema ambientale, ad esempio il Co2 provoca il surriscaldamento dell’atmosfera attraverso l’effetto serra, che a sua volta incrementa il consumo energetico per il raffrescamento degli ambienti abitativi, che si tradurrà anch’esso in ulteriori emissioni di Co2 in atmosfera, in un circolo vizioso pernicioso per l’ambiente. Per non parlare del rischio black out, spia della paura di un collasso generale del sistema di produzione e distribuzione dell’energia che assilla la nostra civiltà. Il tema della produzione energetica e dell’inquinamento conseguente si interseca in modo significativo con il tema dell’abitare e del costruire, in considerazione del fatto che il grosso dell’inquinamento atmosferico è imputabile proprio agli impianti di riscaldamento, mentre il fabbisogno elettrico per il raffrescamento è responsabile della psicosi da black out. La casa viene dunque messa sul banco degli imputati: consuma troppa energia, o meglio la spreca e la disperde, e inquina per produrre l’energia che consuma in modo indiscriminato. Di qui la necessità di intervenire su due fronti: rendere la casa una macchina energetica efficiente, che ottimizzi il consumo e riduca lo spreco di energia, e renderla autosufficiente nell a produzione della stessa energia che consuma. Ma questa è materia squisitamente tecnica, mentre il nostro tema è quello dell’impatto della certificazione energetica sul mercato immobiliare. Per inquadrare l’argomento vorrei fare un salto indietro nel tempo, a circa una quindicina d’anni fa, quando un gruppo di operatori immobiliari milanesi lanciò la proposta di contrassegnare le unità immobiliari attraverso una classificazione a stelle, come quella degli hotel. La proposta suscitò scalpore, in quanto mai si era avuta l’idea di spendere verso il grande pubblico e la platea degli acquirenti una definizione in qualche modo oggettivabile, attraverso una serie di parametri ben definiti, della qualità di un immobile. Ora la normativa sulla certificazione energetica degli edifici ha subìto una radicalizzazione con lo schema definitivo del decreto legislativo (firmato il 07.03.2011 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) per l'adozione della direttiva comunitaria 28/2009/CE, che impone dal 2012, a livello nazionale, la dichiarazione resa nei rogiti e contratti di locazione dall’acquirente o conduttore di aver ricevuto l’Ace dal proprietario, e “l'indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certificazione energetica (Ace)” negli annunci pubblicitari di vendita immobiliare. Ha quindi trovato forma giuridica definitiva l’introduzione di una classificazione immobiliare che potrebbe venire percepita dall’utente finale come parametro di giudizio esclusivo sull’appetibilità di questo o quell’immobile. E si tratta di una classificazione oggettiva in quanto derivante da parametri tecnici misurabili, quindi difficilmente controvertibili. Questo va senz’altro nella direzione della trasparenza del mercato immobiliare, e della tutela del consumatore che dev’essere messo in grado di conoscere per poter scegliere. D’altro canto il rischio è che la classificazione energetica possa venir considerata 17/03/2011 Page 3 of 8 come il parametro fondamentale per la valutazione degli immobili, a scapito di altre pur importantissime variabili. Gli americani con una delle loro battute dicono che ci sono 3 parametri per la valutazione di una casa: location, location, location. Questa verità, nota a tutti gli addetti ai lavori ma anche radicata nell’opinione pubblica, ha da sempre identificato nell’ubicazione zonale dell’immobile la sua qualità fondamentale e primaria, dato che nessuna casa è un'isola, ma vive e trae senso dal contesto a rete in cui è inserita. Quindi importanza data all’urbanizzazione della zona, alla sua intrinseca bellezza paesistica o architettonica, ai collegamenti viari e servizi pubblici, ai negozi e ai centri di aggregazione, scuole, piazze, parchi. Ora se la location è il parametro fondamentale per la stima di un immobile, è chiaro che all’interno della stessa location verranno valorizzati quegli edifici che hanno una classificazione energetica alta, A o B. E fin qui tutto bene. Ma il rischio è che la classificazione energetica scardini il principio fondamentale della location, generando fenomeni di disaffezione generalizzata per il patrimonio immobiliare consolidato, composto da edifici generalmente collocati in classi energetiche basse. Perché è un rischio? Semplicemente perché anche il mercato immobiliare può essere visto come una macchina, che lavora attraverso un volano, il volano del cambio-casa. Questo fondamentale ingranaggio si alimenta attraverso l'immissione sul mercato del prodotto usato, dalla cui vendita si liberano energie finanziarie per l’acquisto del prodotto nuovo. Lo sappiamo tutti: se si blocca il segmento dell’usato si ferma anche il nuovo o ristrutturato, dato che almeno l’80% d elle famiglie italiane sono proprietarie di immobili, e per comprare il tetto nuovo devono prima aver venduto il tetto vecchio. E questo vale anche per il settore degli immobili di prestigio, che hanno raggiunto prezzi così alti da postulare, per l’acquisto, la ridefinizione del portafoglio immobiliare dell’acquirente, con conseguente disinvestimento e reinvestimento nel prodotto di maggior qualità. Il mercato non può quindi permettersi il grippaggio del volano del cambio-casa, che avrebbe effetti deleteri sull’intero settore. D’altro canto il consumatore è oggi sempre più informato e sensibile alla tematica ecologica e alla variabile “consumi”, e si orienterà in modo del tutto naturale verso gli immobili con miglior classificazione energetica. Quali le possibili soluzioni? Diciamo subito che non crediamo nella “rottamazione delle case”, se non per aree degradate da sottoporre a radicale riqualificazione urbanistica. Non siamo negli Stati Uniti dove i building vengono considerati come delle mere operazioni economiche, che – una volta esaurito il piano di ammortamento trentennale - vengono ritrasformate in cubatura attraverso un processo di demolizione e ricostruzione. La stessa parcellizzazione della proprietà in corso in Italia fin dal boom edilizio degli Anni Sessanta rende impossibile quest’approccio. LE CASE NON SI ROTTAMANO, LE CASE SI RIQUALIFICANO La “riqualificazione energetica” è un processo di miglioramento della qualità energetica che, nella realtà delle dinamiche di mercato, determina riflessi più ampi sulla qualità globale percepita della costruzione. La redazione dell’Ace, vera e propria diagnosi energetica, diviene un momento fondamentale nell’ambito della ridefinizione della prestazione dell’edificio, richiamando l’attenzione del tecnico sull’analisi puntuale dello stato energetico reale dell’immobile, e consentendo di realizzare gli interventi di miglioramento beneficiando degli incentivi fiscali introdotti dalle recenti disposizioni della legislazione. Il sistema fiscale agevolato, delineato dalla Legge Finanziaria 2007 e poi confermato negli anni a seguire, rappresenta un atto di indubbia rilevanza nell’ambito delle scelte in tema di energia. Infatti le detrazioni fiscali, introdotte in ordine agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, costituiscono un efficace catalizzatore in grado di agevolare i processi di miglioramento della prestazione energetica del parco edilizio esistente. Il progetto di ammodernamento del profilo dei consumi del patrimonio immobiliare italiano muove risorse ingenti, tuttavia è sufficiente un rapido sguardo ai numeri in gioco per comprendere le ragioni che hanno richiamato l’attenzione del legislator e e lo hanno spinto al varo di misure impegnative, ma certamente non ignorabili da operatori e committenti. Infatti, il fabbisogno energetico medio, che ammonta circa a 150-180 kWh/m2a, potrebbe essere notevolmente abbattuto anche attraverso interventi non particolarmente complessi e, soprattutto, non richiedenti investimenti scoraggianti. Per esempio, la semplice sostituzione degli infissi può portare ad un contenimento dei consumi energetici dell’ordine del 10% e l’applicazione di un sistema a “cappotto” permette di conseguire risparmi intorno al 10-12%, migliorando la classe energetica e rivalutando l’immobile molto di più dei costi sostenuti per questi semplici interventi, 90 Euro/mq per cappotto e serramenti (fonte Ance). Gli immobili nelle classi più alte, A e B, hanno infatti un vantaggio in termini di prezzo che può arrivare al 10 per cento e oltre, e comunque, a parità di location, li porta sui valori pi&ugra ve; alti nelle forbici di prezzo minimo/massimo rilevate dagli osservatori immobiliari. L’extra-costo di costruzione per miglioramenti energetici del 30% è di160 Euro/mq (fonte Ance), mentre può arrivare ad un massimo di 300 Euro/mq stimati da Casaclima per un immobile in classe A, che scendono a 175 Euro per la B 17/03/2011 Page 4 of 8 e100 Euro per la classe C. Come si vede, il gioco vale quasi sempre la candela. Per evitare l’instaurazione di un doppio mercato, che potrebbe penalizzare eccessivamente il patrimonio immobiliare consolidato a favore delle nuove costruzioni, il legislatore ha previsto sgravi fiscali per i proprietari che intendono adeguare i loro immobili ai parametri del più rigoroso risparmio energetico. È una soluzione per non svalutare il patrimonio immobiliare consolidato e non bloccare il volano del cambio-casa residenziale, oggi più che mai fondato sulla permuta dell’usato. E attenzione, per patrimonio immobiliare consolidato si deve intendere l’insieme di tutti gli immobili costruiti sino ad oggi, dato che gli edifici in classi energetiche alte sono oggi solo la punta dell’iceberg, e rischiano di essere considerati obsoleti cantieri non ancora chiusi! Oggi in Italia si stimano, su elaborazione incrociata di dati Enea, Istat e Cresme, circa 30 milioni di unità abitative, delle quali solo la punta dell’iceberg, dal 2 al 5% a seconda delle rilevazioni, si trova nelle classi energetiche migliori, A B e C. Oltre il 55%, 16.639.801, sono state costruite prima del 1971, quindi prima di ogni legislazione in materia di contenimento dei consumi energetici degli edifici(Legge373/ 1976), e ben 25.107.535, pari al 85% del patrimonio edilizio esistente, prima dell’entrata in vigore della Legge 10/1991, quindi senza alcun tipo di documentazione o criterio volto al contenimento dei consumi energetici. SIAMO DI FRONTE AD UNA SVOLTA EPOCALE Per unificare il ciclo economico immobiliare sotto il segno del risparmio energetico, evitando l'instaurazione di un doppio mercato che avrebbe come diretta conseguenza la creazione di “ghetti edilizi” con l’ampliamento della forbice dei prezzi tra nuovo e usato, e bloccherebbe il mercato della permuta, è necessario uno sforzo culturale da parte di tutti i player di settore, tecnici, costruttori, agenti immobiliari, amministratori di codomini e patrimoni. Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo paradigma immobiliare, che si salda al tema trasversale dell’ambiente e dell’energia. Come abbiamo detto, per la prima volta la casa viene concepita come una macchina energetica inserita funzionalmente nel contesto ambientale. Noi tutti, operatori del mercato immobiliare, abbiamo il compito di interpretare questo nuovo paradigma per fornire un servizio alla clientela ricco di forti valenze sociali. Se non lo faremo, se non decideremo, se ci lascere mo trascinare dalla corrente, e non saremo capaci di governare il cambiamento, ancora una volta, come sempre accade, sarà il mercato a decidere al posto nostro, travolgendoci. Giuliano Olivati Presidente Fiaip Bergamo COMUNICATI Pomezia: un mercato immobiliare in fermento ne fa il principale polo attrattivo dell’area Pontina Lazio Nonostante i prezzi apparentemente meno convenienti rispetto Aprilia e Anzio, la cittadina offre maggiore vivibilità e servizi: il 70% della domanda immobiliare deriva da romani che preferiscono Pomezia ai quartieri fuori dal G.R.A. Unico neo: i collegamenti con Roma. Comunicato ESTERO Daily thoughts Regno Unito | Henderson Global Investors Recent figures from the Halifax show the average house price in London was £237,760 last year, compared with £141,326 in 2000, a rise of 40% in real terms over the last decade. At current prices, a worker earning about £21,000 17/03/2011 Page 5 of 8 a year would need to save for 17 years for a deposit in the capital. However, are first time buyers about to see an improvement in affordability? Latest figures from the Council of Mortgage Lenders (CML) show the number of new mortgages lent to house buyers slumped by 29% in January compared to December (12% lower than in January last year). The figures suggest that the property market may be heading for a new downturn in activity due to mortgage rationing and the uncertain state of the economy. According to the CML, the effects of last year's government spending cuts are beginning to take effect, rising inflation and tax measures are putting pressure on household budgets. Potential house-buyers have become increasingly discouraged. Until we see some definitive decisions over future interest rate movements, the direction of house prices is likely to remain uncertain. Us market mover: -0,7% a 510,7 punti per l'indice Mba Stati Uniti La statunitense Mortgage Bankers Association ha annunciato che l'indicatore che misura le nuove richieste di mutui ipotecari la scorsa settimana ha fatto registrare un -0,7% a 510,7 punti. +0,9% per l'indice di rifinanziamento. Dubai: 33,5 mld di dollari di deals nel 2010 Dubai Dubai ha registrato circa 33,5 mld di dollari di transazioni real estate nel 2010 secondo il Land Department degli Emirati. I numeri sono promettenti considerando la crisi, ha sostenuto il sultano Butti Bin Mejrin, direttore generale del dipartimento. I prezzi immobiliari a Dubai sono calati del 62% dal picco di metà 2008 dopo la crisi globale del credito. Il valore dei deals immobiliari nell'emirato è sceso del 65% nel 2010, ha detto Jones Lang LaSalle, mentre il numero di transazioni di circa la metà. La investment bank Rasmala ha affermato che i prezzi delle case nel Emirati vedranno ancora un declino del 25-30% nei prossimi due anni a causa dell'offerta in eccesso. Per contro Jones Lang LaSalle e Landmark Advisory si attendono il raggiungimento del punto minimo del ciclo durante quest'anno. WEB TV MIPIM 2011: intervista a Gualtiero Tamburini Cannes | RICS Italia, Tamburini Gualtiero, Mipim, Assoimmobiliare Su Quotidiano Immobiliare TV è in onda l'intervista a Gualtiero Tamburini, Presidente di Assoimmobiliare, nominato Fellow Member di RICS al MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista ad Alberto Albertazzi 17/03/2011 Page 6 of 8 Cannes | Henderson Global Investors, Albertazzi Alberto, Mipim Su Quotidiano Immobiliare TV è in onda l'intervista ad Alberto Albertazzi di Henderson Global Investors, realizzata nel corso del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Corrado Vismara Cannes | Larry Smith Srl, Vismara Corrado, Mipim In onda su Quotidiano Immobiliare TV l'intervista a Corrado Vismara, Amministratore Delegato di Larry Smith Italia, realizzata nel corso del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Massimo Mazzi Cannes | Redilco Real Estate S.p.A., Mazzi Massimo, Mipim Su Quotidiano Immobiliare TV è in onda l'intervista a Massimo Mazzi, Presidente del Gruppo Redilco, realizzata in occasione del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Gianni Pagliaroli Cannes | Mipim In onda su Quotidiano Immobiliare TV l'intervista a Gianni Pagliaroli, Presidente di Pagliaroli Group, realizzata nel corso del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Franco Guidi Cannes | Lombardini22 S.r.l., Guidi Franco, Mipim In onda su Quotidiano Immobiliare TV l'intervista a Franco Guidi, Amministratore di Lombardini22, realizzata in occasione 17/03/2011 Page 7 of 8 del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Diego Travan Cannes | Interna Real Estate srl, Mipim Su Quotidiano Immobiliare TV è in onda l'intervista a Diego Travan, Presidente di Interna Real Estate, realizzata in occasione del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Lucio Attinà Cannes | Mipim E' in onda su Quotidiano Immobiliare TV l'intervista a Lucio Attinà, Brand Development Director di Ducati Motor Holding S.p.A., realizzata in occasione del MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Richard Yorke Cannes | Real Capital Analytics, Mipim Su Quotidiano Immobiliare TV è in onda l'intervista a Richard Yorke, Managing Director EMEA di Real Capital Analytics, realizzata durante il MIPIM 2011. MIPIM 2011: intervista a Sestilio Paletti Cannes | Filcasa S.r.l., Paletti Sestilio, Mipim Su Quotidiano Immobiliare TV è in onda l'intervista con Sestilio Paletti, Presidente di Filcasa, realizzata in occasione del MIPIM 2011. 17/03/2011 Page 8 of 8 MIPIM 2011: intervista a Davide Marazzi Cannes | Marazzi Architetti, Marazzi Davide, Mipim In onda su Quotidiano Immobiliare TV l'intervista a Davide Marazzi di Marazzi Architetti, realizzata in occasione del MIPIM 2011. I GIORNALI DEL NETWORK DAILY REAL ESTATE:QUOTIDIANO IMMOBILIARE | QI PROJECTS | QI INVESTMENTS | QI PUBLIC & SOCIAL HOUSING | QI TOURISM | QI LOGISTICS & INDUSTRIAL | QI RETAIL & COMMERCIAL | QI FINANCE | DAILY RE ITALY | QI ASSOCIATIONS | QI EVENTS | QI GREEN BUILDING | QI AGENCY QUOTIDIANO IMMOBILIARE TV: GUARDA L'ULTIMA EDIZIONE DEL TG | SERVIZI | INTERVISTE | CONVEGNI METROPOLISQI TV: FORUM | REPORT | PROFILI | DOSSIER REDAZIONI DAILY REAL ESTATE SRL: Via Locatelli, 22 - 24069 Trescore Balneario (BG) - Tel.: 035/211356 - Fax: 035/4131217 Piazza Armando Diaz, 1 - 20123 Milano - Tel.: 02/80504203 STUDIO TELEVISIVO: c/o World Join Center - Viale Achille Papa, 30 - 20149 Milano SEDE LEGALE: Via Pascoli, 7 - 24121 Bergamo - PI e CF: 03276200163 - ema il: [email protected] Testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Arezzo. Registrazione nr. 3 del 10 marzo 2009. 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