Comunicato e augurio inizio Ramadan 2013

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Comunicato e augurio inizio Ramadan 2013
“Grazie a colui che detiene l’anima di
Muhammad, il respiro che esce dalla bocca
del digiunatore è più gradito a Dio
dell’odore del muschio”
“il digiuno preserva dall’inferno, come uno
scudo in battaglia”
(dalla tradizione islamica)
“È l’intenzione (niyya) a conferire il suo
significato alla pratica del digiuno, come a
ogni altra pratica rituale, a spiritualizzarla:
“Io digiuno per Dio”. L’atto di privazione
ci avvicina a Dio, perché Lui stesso, che
non subisce alcuna determinazione, non
mangia non beve, non copula. Il digiuno ci aiuta ad abbandonare la nostra natura animale per avvicinarci agli
angeli, al mondo visibile (ghaib). Ci aiuta a realizzare la nostra natura spirituale. Considerato da questo punto
di vista, il digiuno è una forma di ascesa, e anche di preghiera. L’astinenza non è subita, diventa un atto
positivo, Dio si è messo in comunicazione con l’umanità durante il mese di Ramadan, rivelando il Corano.
È come se per entrare in contatto con la rivelazione, l’uomo dovesse digiunare “.
(da un autore musulmano contemporaneo)
Bergamo, 8 luglio 2013/29 Sha’ban 1434
A Dio piacendo, domani, 9 luglio, inizia il mese di Ramadan dell’anno 1434 dall’egira, secondo il
computo della tradizione musulmana.
In questo mese dagli albori dell’aurora fino al tramonto del sole, i musulmani sono tenuti a rispettare le astinenze
obbligatorie. “Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate
fino a sera” (Corano, sura II, La giovenca, 187; trad. Picardo).
In diversi centri culturali e moschee vengono distribuiti gli orari di inizio e di fine del digiuno, così
come quelli della preghiera, che sarà vissuta da molti nei vari luoghi appositamente allestiti.
Il credente musulmano vive questo mese come un tempo forte, di astinenza, ma al tempo stesso di gioia, di
penitenza e riflessione; occasione per rinsaldare la propria pratica di fede e i legami familiari e amicali.
Il momento della rottura del digiuno (Iftar) è momento di gioia, vissuto in famiglia o con le persone care.
Rivolgo un cordiale augurio a tutti gli amici musulmani, in particolare quelli che vivono in terra
bergamasca: RAMADAN KARIM. Come dicono le tradizioni, sia questo mese tempo di perdono e di penitenza,
mezzo per ricevere dall’altissimo la sua ricompensa divina. Sia anche occasione di incontro, di gioia condivisa
con i propri famigliari e con i vicini, e tra questi anche con i credenti cristiani.
Lungo questo mese sacro ai credenti dell’islam, sono diverse le iniziative che vedono coinvolti i
musulmani per far conoscere la propria religione e condividere questo momento di gioia.
UFFICIO MIGRANTI – DIOCESI DI BERGAMO
Via Conventino, 8 - 24125 Bergamo - Tel. 035/4598470 - Fax 035/4598472 - [email protected]
Mi permetto di suggerire allora, a musulmani e cristiani che mi leggono, di poter dedicare uno degli
ultimi giorni di Ramadan a questo incontro, a un iftar condiviso con gli amici cristiani. Già Giovanni Paolo II
aveva proposto di dedicare una giornata di riflessione sul dialogo islamo-cristiano, condividendo il digiuno e la
festa; anche papa Francesco ha rivolto il suo augurio agli amici musulmani che iniziato il mese di digiuno.
Posso assicurarvi che le esperienze vissute in terra bergamasca, negli anni passati, cogliendo questa occasione,
sono stati momenti propizi di scambio, di conoscenza, per superare steccati e precomprensioni, e per costruire al
tempo stesso, nella diversità, una società migliore. Unitamente agli operatori dell’Ufficio Migranti, rimango
personalmente disponibile a fornire indicazioni per la riuscita di occasioni simili di incontro.
Nell’approssimarsi della festa di fine Ramadan (‘Aid al fitr, festa della rottura del digiuno) sarà mio
piacere raggiungervi con la lettera del Vescovo di Bergamo, che vorrei portare a tutti i centri culturali
musulmani.
Spero che in questi giorni possiate ricevere gli auguri da parte dei vostri amici cristiani: da parte mia,
oltre all’augurio, anche il ricordo nella preghiera.
Con amicizia, a presto
Don Massimo Rizzi
Ufficio Migranti / Ufficio Dialogo Interreligioso
Diocesi di Bergamo
UFFICIO MIGRANTI – DIOCESI DI BERGAMO
Via Conventino, 8 - 24125 Bergamo - Tel. 035/4598470 - Fax 035/4598472 - [email protected]