Vasche di recupero e filtrazione acque piovane

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Vasche di recupero e filtrazione acque piovane
I.De.A. Trattamento Acque
www.ideatrattamentoacque.it
Mail: [email protected]
Cell: 339-5201788
Vasche di recupero e filtrazione dell'acqua
piovana
Affrontiamo qui un argomento che negli ultimi anni è diventato sempre più di attualità: l'utilizzo
razionale delle risorse idriche, in particolare delle acque piovane. A questo aspetto sono sempre più
sensibili sia le utenze private che le normative (nazionali e locali).
In genere il dilavamento delle superfici scoperte (comprese quelle adibite solo al traffico veicolare e
al parcheggio) provoca il trascinamento di fanghiglia e sospensioni oleose che potrebbero inficiare il
riuso delle acque piovane soprattutto se questo comporta l’utilizzo di attrezzature intasabili quali sono
ad esempio le lance di irrigazione delle zone a verde o di lavaggio manuale delle superfici stesse. Per
tali applicazioni solitamente l’ente preposto richiede il trattamento della prima pioggia (come
appunto nei casi dei parcheggi e delle sedi stradali): per questi casi si rimanda alla specifica sezione
sull’argomento, mentre qui vengono proposte vasche di recupero dell’acqua piovana attrezzate con
uno speciale filtro autopulente.
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Le vasche impiegate sono del tipo monoblocco prefabbricate in c.a.v. prodotte dalla Sintini s.r.l. nel
suo stabilimento di Piangipane (RA) facenti parte di una serie di produzione di capacità fino a 50
metri cubi.
Le vasche possono essere interrate a qualsiasi profondità e ricoperte al piano di campagna con solai
di copertura carrabile o pedonale recanti passi d’uomo muniti di chiusini di classe adeguata che
assicurano un’agevole ispezionabilità dell’interno vasca e la transitabilità del terreno sovrastante. A
richiesta è possibile realizzare anche solai solidali alla vasca stessa.
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Vasche a tenuta idraulica e strutturale garantite
Come detto le vasche sono monoblocco, realizzate a getto unico e vibrate in casseri metallici: per
questo motivo forniscono la massima garanzia di tenuta idraulica e di resistenza strutturale garantite
dagli alti standard produttivi. Gli spessori e le armature degli elementi strutturali sono stati calcolati
nella fase di avvio della produzione da uno Studio di Ingegneria Strutturale altamente qualificato:
questo stesso Studio provvede, per ogni applicazione delle vasche, ad elaborare qualora necessario e
richiesto dalla committenza una relazione di verifica strutturale sulla base delle informazioni tecniche
specifiche fornite dal committente. La relazione è firmata da un ingegnere iscritto all’albo con elevato
grado di qualificazione nel settore e viene fornita a richiesta al fine di redigere la pratica di
autorizzazione da presentare agli uffici competenti.
A richiesta è inoltre possibile dotare i manufatti di specifiche resinature (interne o esterne) per le varie
applicazioni.
Per quanto riguarda le capacità e le volumetrie disponibili si rimanda alla pagina del sito sulle vasche
in c.a.v. per maggiori dettagli. In ogni caso il nostro Studio di Ingegneria Ambientale è a disposizione
per un consulto gratuito al fine di formulare la migliore soluzione sia tecnica che economica in merito.
Vasche con filtro autopulente
Nella specifica applicazione in esame, le nostre vasche possono essere attrezzate con un filtro
autopulente e con una pompa di rilancio dell’acqua. Il filtro è in grado di rimuovere dall’acqua
piovana sia corpi solidi grossolani (pezzi di legno, carta, fogliame, ecc.) sia i solidi fini (sabbia, fango,
limo, ecc.) che vengono trascinati nel dilavamento delle superfici scolanti interessate.
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Il filtro si ripulisce automaticamente da questo materiale grossolano mentre i solidi fini ostruenti
vengono rimossi dalla superficie filtrante ad opera della stessa pompa di rilancio dell’acqua
manovrando semplicemente le valvole montate sulle tubazioni di mandata e controlavaggio.
Poiché in tal caso l’acqua non è sottoposta ad alcun tipo di trattamento, questi impianti sono adatti al
recupero di acque meteoriche di dilavamento di superfici non particolarmente inquinate (come i tetti
di edifici o le coperture di capannoni industriali). Se invece si tratta di acque contenenti specifici
inquinanti (come quelle di prima pioggia che cadono su parcheggi o aree di sosta di mezzi
meccanici) è possibile installare a monte un impianto di trattamento adeguato al fine di riutilizzare
l'acqua. Tipico è l'esempio dei disoleatori o degli stessi impianti di prima pioggia. In alcuni casi è
quindi possibile fare a meno di filtri installati nelle vasche di accumulo e recupero e dotarle
semplicemente di una pompa per il rilancio (di portata e prevalenze adeguate).