Primo libro di Samuele (1 Sam 4,1-15)
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Primo libro di Samuele (1 Sam 4,1-15)
Per essere come gli altri popoli, Israele volle avere a capo un re, capace di garantire unità al regno. Il primo re fu Saul; dopo di lui, intorno al 1000 avanti Cristo, Dio scelse Davide, un giovane pastore di Betlemme, perché diventasse re del suo popolo e lo guidasse "come fa un pastore con il suo gregge". Davide fu abile e saggio e condusse Israele a formare un solo regno unito e potente: ricacciò i Filistei, unì tra loro le dodici tribù del popolo ebreo e occupò la Transgiordania. Più volte nell'Antico Testamento viene definito "il più grande re di Israele" . Primo libro di Samuele (1 Sam 4,1-15) DIO PARLA A SAMUELE Il Signore Dio disse a Samuele: "Riempi il tuo corno d'olio e parti: io ti mando da Iesse, il Betlemmita, perché, tra i suoi figli, mi sono scelto un re che succederà a Saul. Ungerai e consacrerai colui che io ti indicherò". DIO NON GUARDA ALL' APPARENZA Quando arrivò a Betlemme, nella casa di lesse, Samuele vide Eliab, il suo primogenito, alto e robusto, e disse tra sè: "È certamente lui che il Signore ha scelto". Ma Dio disse a Samuele: "Non giudicare secondo quello che vedi, né dalla imponente statura, né dalla forza. Perché io non ho scelto lui. Dio vede in modo diverso dall'uomo. L'uomo vede le apparenze, ma Dio vede il cuore". Iesse fece passare, l'uno dopo l'altro, davanti a Samuele, i sette suoi figli che erano presenti, ma nessuno di essi era il prescelto. Allora Iesse mandò qualcuno a chiamare Davide, il più giovane, che si trovava a pascolare le pecore. Quando Davide fu innanzi a Samuele, il Signore gli disse: "Alzati e ungilo: è lui!" L'UNZIONE DI DAVIDE Samuele prese il corno dell' olio e consacrò Davide con l' unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo Spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi. LA PROMESSA DI UN REGNO ETERNO Con Davide Dio rinnovò la sua alleanza: "lo ti presi dai pascoli, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi il capo d'Israele, mio popolo; io assicurerò dopo di te la tua discendenza e renderò stabile il suo regno. Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio". Dalla famiglia di Davide nascerà Gesù, che regnerà in eterno su tutti i popoli della terra. PROVIAMO A MEDITARE Per realizzare i suoi progetti Dio può chiamare persone semplici come Davide, ed affidare loro incarichi di IL RICAMO DI DIO Quando io ero piccolo mia madre era solita cucire tanto. Io mi sedevo vicino a lei e le grande responsabilità. chiedevo cosa stesse facendo. Lei mi rispondeva che stava ricamando. Osservavo il lavoro di mia Davide era un ragazzo quando ha madre da un punto di vista più basso rispetto a scoperto che Dio lo chiamava per dove stava seduta lei, cosicché ogni volta mi mettere nelle sue mani un regno. lamentavo dicendole che dal mio punto di vista Anche noi con il Battesimo siamo stati ciò che stava facendo mi sembrava molto scelti e chiamati per nome da Dio; con confuso. il Sacramento della Cresima anche noi Lei mi sorrideva, guardava verso il basso e verremo "unti" per una missione gentilmente mi diceva: "Figlio mio, vai fuori a importante, proprio come Davide. giocare un po' e quando avrò terminato il mio ricamo ti metterò sul mio grembo e ti lascerò Giorno dopo giorno il nostro guardare dalla mia posizione". compito è cercare di capire che Mi domandavo perché utilizzava dei fili di colore cosa vuole Dio da noi, ossia qual è scuro e perché mi sembravano così disordinati il progetto che vuole affidarci, visti da dove stavo io. poiché ognuno di noi è partecipe Alcuni minuti dopo sentivo la voce di mia madre del progetto di Dio. che mi diceva: "Figlio mio, vieni qua e siediti sul mio grembo". Io lo facevo immediatamente e mi sorprendevo e mi emozionavo al vedere i bei fiori o il bel tramonto nel ricamo. Non riuscivo a crederci; da sotto si vedeva così confuso. Allora mia madre mi diceva: "Figlio mio, di sotto si vedeva confuso e disordinato ma non ti rendevi conto che di sopra c'era un progetto. C'era un disegno, io lo stavo solo seguendo. Adesso guardalo dalla mia posizione e saprai ciò che stavo facendo". Molte volte lungo gli anni ho guardato il cielo e ho detto: "Padre, che stai facendo?". E Lui risponde: "Sto ricamando la tua vita". Allora io replico: "Ma si vede così confuso, è tutto un disordine. I fili sembrano così scuri, perché non sono più brillanti?". E Dio sembra dirmi: "Figliolo mio, occupati del tuo lavoro… e io faccio il mio. Un giorno ti porterò in cielo e ti metterò sul mio grembo e vedrai il disegno dalla mia posizione...E allora capirai...!!!". Nei giorni in cui sembra che nemmeno Dio si ricordi di te, invece di angustiarti ripeti con certezza: "Signore, io confido in te". Cosa mi insegna questa storiella Provate a commentare insieme ________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________