sporting cinq fo` valutazione di impatto acustico
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sporting cinq fo` valutazione di impatto acustico
Ing. Fabio Cortelezzi Ing. Oliviero Guffanti Fenegrò (CO) Via C. Colombo,17 Tel. 031/937424 SPORTING CINQ FO’ Via San Giuseppe, 8 – GUANZATE (CO) VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Gennaio 2012 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE 3 2 DESCRIZIONE INTERVENTO IN OGGETTO 3 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED URBANISTICO DELL’AREA OGGETTO DELL’INTERVENTO 4 4 7 4.1 4.2 DATI DESCRITTIVI DELL’ATTIVITÀ DATI GENERALI DESCRIZIONE ATTIVITÀ 7 7 5 SORGENTI SONORE. 8 6 MISURE ANTE-OPERAM - RILIEVI FONOMETRICI 12 7 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE PREVISIONALE 21 7.1 SCHEMATIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE EQUIVALENTI ASSOCIATE AD ELEMENTI COSTRUTTIVI DEI VANI TECNOLOGICI 7.2 TRAFFICO INDOTTO 7.3 PREVISIONE DELLA DIFFUSIONE SONORA IN ESTERNO 24 25 25 8 27 8.1 9 CONCLUSIONI VALUTAZIONE DEI RISULTATI E DELLE ELABORAZIONI NUMERICHE MISURE DI MITIGAZIONE 27 27 2 1 Introduzione La presente relazione tecnica viene redatta in conformità all’allegato tecnico alla D.G.R. 8 marzo 2002 n. 7/8313: “Modalità e criteri tecnici di redazione della documentazione di valutazione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico” La valutazione d’impatto acustico ha come obiettivo quello di poter avere una stima ragionevole dei livelli sonori che si avranno sul territorio a seguito della messa in funzione dell’attività rumorosa ovvero di stabilire le variazioni di "clima acustico". La dizione "clima acustico" si riferisce all'insieme dei descrittori del rumore ambientale atti ad individuare le sorgenti presenti ed il disturbo potenziale che esse potranno arrecare. I parametri con cui confrontarsi sono costituiti dai limiti di zona previsti dalla normativa ovvero con quanto previsto dalla Legge Quadro sull’inquinamento acustico, per quanto i suoi obblighi abbiano trovato adempimento presso le Amministrazioni competenti. La valutazione d’impatto acustico è obbligatoria per i nuovi impianti adibiti ad attività produttive ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro sull’inquinamento acustico Legge 26/10/1995 n° 447. Una corretta impostazione dello studio tiene conto: dei livelli di rumorosità esistenti nella zona ante-operam; per determinare tali livelli di rumorosità, nella situazione in cui già esista una serie di dati mirati ad effettuare una caratterizzazione acustica del territorio (studi a livello comunale), si può ritenere che si debba procedere solo ad integrare i dati esistenti con una serie di misure da effettuarsi in punti significativi ed in orari appropriati; della potenza acustica generata da ogni impianto o macchinario installato; la potenza sonora generata da ogni significativa sorgente sonora presente lungo la linea dell’impianto è disponibile come dato di targa. Lo stesso dicasi per gli impianti confinati all’interno di capannoni chiusi; delle caratteristiche del territorio compreso fra sorgente e ricevente; tali informazioni riguardanti natura del terreno, ostacoli, ed edifici esistenti rivestono particolare importanza per l’implementazione di un modello di diffusione sonora in esterno. Nel caso in esame la trattazione può avvalersi di rilevazioni fonometriche effettuate in loco. Per quanto concerne le sorgenti sonore sono stati utilizzati, ove disponibili, i dati forniti dal costruttore delle macchine e degli impianti, in altri casi si è fatto riferimento ad impianti analoghi. 2 Descrizione intervento in oggetto Le opere che costituiscono il progetto sono quelle necessarie per la costruzione di un nuovo centro natatorio e di servizi. Nel dettaglio le attività che si propone di insediare saranno le seguenti: 1- Una piscina coperta; 2- Un edificio a servizio della piscina con spogliatoi e Bar a piano terreno, e 20 camere a piano primo; 3- Un solarium esterno con zona bar e servizi; 3- Un’ampia dotazione di parcheggi a raso; 3 3 Inquadramento territoriale ed urbanistico dell’area oggetto dell’intervento L’intervento edilizio è collocato nella parte Nord del territorio di Guanzate al confine con il comune di Cadorago tra via San Giuseppe e Via del Bosco. L’area di intervento è destinata ad ospitare strutture strutture ricettive e ricreative con relativa dotazione di parcheggi. Dal punto di vista orografico l’area ed i dintorni sono sostanzialmente planari. L’insediamento dello Sporting Cinq Fo’ è quasi adiacente ad un’area di interesse naturalistico Il Parco del Lura; in figura seguente è possibile riconoscere le aree che rientrano nell’ambito del parco (tratteggio verde) e le aree di intervento del centro sportivo (circolo rosso) Dal punto di vista viabilistico, le vie San Giuseppe e del Bosco sono assi di secondaria importanza in zona periferica del comune. A 230 metri dal confine del centro sportivo in direzione Est si ha il tracciato dell’autostrada A9 Milano-Como Chiasso. Le maggiori infrastrutture di traffico sono quindi: Via Manzoni - via San Giuseppe che costituiscono collegamento verso la viabilità principale; Via del Bosco che costeggia in direzione Sud l’area di intervento; L’autostrada A9 Milano-Como Chiasso collocata 500 metri in direzione Est rispetto all’area di intervento. La destinazione d’uso del territorio in prossimità dell’area oggetto del nuovo insediamento è di tipo B3.5 zona per attrezzature turistiche Cinq Fo’, le zone limitrofe sono del B3.1 B3.2 B3.3 B3.4 residenziale di completamento (intensivo solo in un caso) connesse al centro residenziale denominato Cinq Fo’ Di seguito riportiamo uno stralcio del PRG del Comune di Guanzate che ricomprende l’area di intervento 4 Dall’analisi del piano regolatore si evince l’area in oggetto presenta nell’intorno solo aree a destinazione residenziale, esiste uno standard destinato a parcheggi collocato in posizione nord est rispetto al lotto, oltre via San Francesco. Il Comune di Guanzate ha approvato un piano di classificazione acustica del territorio; di seguito riportiamo uno stralcio di tale piano urbanistico, con evidenziata l’area di intervento in colore rosso. 5 Il lotto di intervento ricade in un’a,pia zona di Classe III “Aree di tipo misto”; via San Giuseppe delimita un’area di Classe II “Aree prevalentemente residenziali” I valori limite assoluti di immissione sono i seguenti: Classi di destinazione d'uso del territorio I II III IV V VI aree particolarmente protette aree prevalentemente residenziali aree di tipo misto aree di intensa attività umana aree prevalentemente industriali aree esclusivamente industriali tempi di riferimento Diurno (06.00 - 22.00) notturno (22.00 - 06.00) 50 40 55 45 60 50 65 55 70 60 70 70 Dall’analisi del piano si evince che l’area di intervento e quelle contermini sono collocate in classe III “Aree di tipo misto”. Vi è la presenza di un’area classificata in classe II “Aree prevalentemente residenziali” posta a Ovest a circa 200 metri dall’area del nuovo impianto natatorio; 6 4 4.1 Dati descrittivi dell’attività Dati generali Settore Legale rappresentante Categoria 4.2 Terziario Bianchi Carlo Impianti sportivi Descrizione attività L’intervento si configura come nuova realizzazione di un edificio multifunzionale che prevede oltre ad una destinazione sportiva (piscina coperta), anche degli spazi per attività associative e ricettivo alberghiero. L’intero piano terreno dell’edificio è occupato dal volume della piscina, dagli spogliatoi e da un pubblico esercizio (bar) a servizio del centro sportivo; a piano superiore trovano posto n°20 camere per la ricettività in periodo estivo. La quasi totalità dei vani tecnologici e delle macchine degli impianti è posta sulla copertura dell’edificio. Il piazzale adibito a parcheggio conta N° 108 posti/auto. 7 5 Sorgenti sonore. Le sorgenti sonore che saranno utilizzate nell’attività oggetto della presente relazione, sono legate alle attività commerciali annessa alla piscina (bar) ed agli impianti in essere; in particolare sono presenti i seguenti vani tecnologici Centrale termica Locale pompe e filtri (piano interrato) Macchine trattamento aria (copertura piscina) La centrale termica è ubicata a piano terreno in locale tecnico dedicato, ricavato nel volume della piscina coperta. Saranno installate due caldaie a condensazione Buderus Logamax Plus da 82 KW. Questo tipo di caldaie è caratterizzato da rumorosità minima; in assenza di dati precisi si valuta in 68 dB(A) la rumorosità diffusa all’interno della centrale termica. Il locale pompe e filtri è ubicato a piano completamente interrato (vi si accede dalla scala adiacente alla centrale termica) e, pur avendo una rumorosità non trascurabile, ha un ridotto impatto verso l’ambiente esterno. Di seguito si riporta il tracciato nel tempo di una misurazione in un locale tecnologico analogo Rilevazione n° 1 – Locale pompe ricircolo acqua 8 SORGENTI SONORE SULLA COPERTURA DELL’EDIFICIO Espulsione unità di trattamento aria piscina 71,6 dB(A) Gruppo di condensazione unità climatizzazione ingresso-bar-camere 74,9 dB(A) Anche in questo caso non avendo progetto impiantistico non si ha precisa definizione del luogo di installazione; dovendo posizionarle sulla copertura la posizione ottimale è quella di seguito indicata in figura. Posizione che risulta essere quella a maggior distanza dal residence esistente e schermata 9 dal volume del primo piano nella propagazione verso i recettori sensibili a Sud e nella zona di confine di Cadorago. L’unico aspetto negativo riguarda la possibilità di auto-disturbo verso le camere poste piano primo. In questo senso di prevede di installare delle opere di mitigazione per evitare questa criticità. Sorgenti sonore connesse all’attività di Bar Presso il locale si segnala un ridotto numero sorgenti sonore fisse; le fonti di disturbo derivano dalle voce dei clienti e dal funzionamento dell’impianto elettroacustico. L’impianto elettroacustico è un impianto non professionale (cioè di tipo da appartamento) costituito da un amplificatore e da diffusori installati nei volumi destinati a bar ed a sala consumazione pasti. 10 Si riporta di seguito la caratterizzazione dell’impianto stereofonico Philips con diffusori del tipo Home Theater con potenza all’amplificatore di 500 W ed i 4 diffusori aventi potenza di uscita compresa fra 75 e 100 W. Diffusore acustico (volume usuale) Leq 67,1 dB(A) ( a 1 metro) Impianto stereo IntvT.H. (File N. 23) - IntvLeq Spectrum- Leq - Lineare 80 63 Hz 59.5 dB dB (L) 76.2 dB (A) 67.1 dB 70 60 50 40 30 20 16 Hz 31.5 63 125 Diffusore acustico (volume alto) 250 500 1K Leq 80,2 dB(A) 2K 4K 8K 16K (L) (A) ( a 1 metro) Impianto stereo IntvT.H. (File N. 24) - IntvLeq Spectrum- Leq - Lineare 90 63 Hz 70.6 dB dB (L) 86.1 dB (A) 80.2 dB 80 70 60 50 40 30 16 Hz 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K (L) (A) 11 6 Misure ante-operam - Rilievi fonometrici Di seguito è riportato un inquadramento territoriale dove è individuata la posizione dei punti di rilevamento dove sono state effettuati i rilievi fonometrici di seguito riportati. Sono inoltre evidenziati l’area dell’insediamento attuale del centro sportivo (piscina scoperta e campi da tennis/calcetto) ed i recettori sensibili (costituiti dall’edificio multi appartamento residence Cinq Fo’ e da case sparse in territorio di Cadorago). Altri recettori sensibili sono presenti in direzione Sud sul lato opposto di Via del Bosco (residenze Villaggio nel bosco) 12 POSIZIONE DI MISURA A Descrizione: la postazione di misura è al confine dell’insediamento che ospiterà le nuove infrastrutture sportive, in direzione dei recettori sensibili più vicini (Residence Cinq Fò) Il punto è a una distanza di circa 60 metri da Via del Bosco e di circa 50 metri dalla piscina coperta. in progetto I rilievi sono stati eseguiti ad una quota di circa 4,0 metri dal piano del terreno. 13 PERIODO DIURNO Di seguito viene riportato l’andamento del Leq nei diversi intervalli di misura Tempo osservazione condizioni atmosferiche 15 novembre 2011 dalle 15.15 alle 19.30 e dalle 19.35 alle 22.00 sereno vento trascurabile Leq [dB(A)] Durata misura [minuti] Altri parametri misurati 48,3 256 L90: 42,6 L50: 47,5 L10: 50,1 50,6 142 L90: 47,8 L50: 49,8 L10: 51,9 Totale tempo di misura: 6 ore e 38 minuti Il valore medio del Leq riferito all’intero periodo rilevato è pari a 49,3 dB(A) Valutazioni Dalle 18 in poi si ha un incremento della rumorosità derivante dall’utenza dei servizi già attivi presso il residence (ristorante, palestra e campi da tennis-calcetto) con il relativo funzionamento degli impianti di riscaldamento Di seguito vengono riportati grafici con le time history e con le curve distributiva a cumulativa relativi alle misure effettuate 14 15 PERIODO NOTTURNO Di seguito viene riportato l’andamento del Leq nei diversi intervalli di misura Tempo osservazione condizioni atmosferiche 15-16 novembre 2011 dalle 22.00 alle 04.58 sereno vento trascurabile Leq [dB(A)] Durata misura [minuti] Altri parametri misurati 45,3 417 L90: 43,3 L50: 45,0 L10: 48,0 Totale tempo di misura: 6 ore e 57 minuti 16 POSIZIONE DI MISURA B Descrizione: la postazione di misura è localizzata sul lato Est del lotto oggetto di intervento, lungo Via Verdi. Il punto è a una distanza di 50 metri dai recettori sensibili in territorio di Cadorago, ed a 40 metri dal bordo di Via del Bosco. I rilievi sono stati eseguiti ad una quota di circa 4,0 metri dal piano del terreno. 17 Di seguito viene riportato l’andamento del Leq nei diversi intervalli di misura Tempo osservazione condizioni atmosferiche Leq [dB(A)] Durata misura [minuti] Altri parametri misurati 16 novembre 2011 dalle 12.15 alle 22.00 sereno assenza di vento 51,5 474 L90: 44,9 L50: 49,3 L10: 59,2 47,2 110 L90: 42,3 L50: 46,6 L10: 57,6 Totale tempo di misura: 9 ore e 44 minuti Il valore medio del Leq riferito all’intero periodo rilevato è pari a 51,0 dB(A) Valutazioni Il tipo di rumorosità risente in modo sensibile dei transiti veicolari su Via Verdi e Via San Francesco; il rumore di fondo e dato da traffico veicolare dell’autostrada A4 Di seguito vengono riportati grafici con le time history e con le curve distributiva a cumulativa relativi alle misure effettuate 18 PERIODO NOTTURNO Di seguito viene riportato l’andamento del Leq nei diversi intervalli di misura Tempo osservazione condizioni atmosferiche 16-17 novembre 2011 dalle 22.00 alle 06.00 sereno assenza di vento Leq [dB(A)] Durata misura [minuti] Altri parametri misurati 46,4 480 L90: 40,8 L50: 44,2 L10: 49,2 Totale tempo di misura: 8 ore 19 Sulla scorta dei risultati delle misure di cui sopra e di osservazioni circa la composizione di traffico e le attività produttive presenti, sono state elaborate delle mappe di rumore relative alla situazione ante-operam (cfr, tavole 1-2). 20 7 Metodologia di valutazione previsionale La valutazione della rumorosità presente nell’ambiente esterno proveniente da un singolo edificio viene effettuata sulla base dei livelli sonori presenti all’interno di tale edificio e della prestazione acustica delle chiusure verticali e orizzontali dell’edificio stesso. Per quanto riguarda lo studio della rumorosità trasmessa all’esterno dall’edificio, il modello utilizzato si rifà al progetto di norma CEN; esso schematizza le superfici dell’edificio mediante l’identificazione di una o più sorgenti puntiformi, di cui si deve calcolare il livello di potenza sonora. Nel caso di sorgenti di facciata vere e proprie i livelli di potenza possono essere dati di macchina mentre, nel caso di elementi di facciata tali livelli possono essere desunti dai livelli di pressione sonora misurati internamente all’edificio. I dati acustici inerenti le varie superfici considerate e l’attenuazione sonora nell’ambiente esterno considerato completano il quadro delle informazioni utilizzate per il calcolo. I livelli di pressione all’esterno dell’edificio sono determinati dalla somma energetica dei contributi delle singole sorgenti puntiformi a meno della attenuazione totale relativa a ciascuna di esse, secondo la formula L pd LwD , j k Atot , j 10 10 log 10 dB j 1 dove Lp,d è il livello di pressione sonora in un punto posto ad una distanza d dall’edificio; LwD,j è il livello di potenza sonora della sorgente puntiforme equivalente j nella direzione del ricevitore; Atot,j è l’attenuazione totale nella trasmissione dalla sorgente equivalente al ricevitore; k è il numero di sorgenti equivalenti. Le sorgenti equivalenti puntiformi possono essere parti di chiusure verticali/orizzontali dell’edificio o sorgenti sonore di facciata. Nel caso in cui la sorgente puntiforme rappresenti un elemento verticale dell’edificio essa viene localizzata a metà della larghezza ed a 2/3 dell’altezza del medesimo elemento. Per la determinazione del livello di potenza delle sorgenti equivalenti puntiformi si utilizzano algoritmi diversi in funzione della tipologia di elemento rappresentato dalla sorgente puntiforme. Per sorgenti equivalenti riferite ad elementi strutturali o chiusure dell’edificio si utilizza la formula seguente : LwD , j L p ,in , j Cd , j R' j 10 log Sj S0 D , j dove : 21 Lp,in,j è il livello di pressione sonora misurato ad una distanza variabile tra 1 e 2 metri dalla faccia interna dell’elemento cui si riferisce la sorgente j ; Cd,j è il termine che tiene conto della diffusione sonora interna relativa all’elemento j ; R’j è il potere fonoisolante apparente di facciata o complessivo ; Sj è la superficie dell’elemento cui si riferisce la sorgente equivalente j ; S0 è la superficie di riferimento (1 m2) ; D,j è il termine correttivo che tiene conto della direzionalità della sorgente equivalente j ; Il termine R’ (potere fonoisolante apparente di facciata) tiene conto delle superfici e dei poteri fonoisolanti di tutti gli elementi che costituiscono la porzione di edificio in oggetto fornendo un valore medio riferibile al macroelemento. La formula che lo determina è la seguente : Dn , e , i Ri m n m Si A 0 10 10 R ' j 10 log 10 10 i 1 S j i m1 S j dove : Ri è il potere fonoisolante dell’elemento i ; Dn,e,i è l’isolamento acustico normalizzato dell’apertura i (se ne tiene conto se l'apertura ha una superficie inferiore ad 1 m2 ) ; S0 è la superficie di riferimento (1 m2) ; A0 sono le unità assorbenti di riferimento (10 m2) ; m è il numero di grandi elementi nella parte di edificio cui è riferita la sorgente equivalente j ; n è il numero di aperture (di piccole dimensioni) presenti nella parte di edificio fa riferimento la sorgente equivalente j. Nella valutazione del livello di potenza da assegnare alle sorgenti sonore equivalenti si deve tenere conto della diffusione del campo sonoro interno per avere una valida stima dell’energia incidente sulla struttura o sulla apertura in esame. Il termine di diffusione del campo sonoro Cd è definito come la differenza tra il livello medio dell’intensità sonora perpendicolarmente alla parete in esame e il livello medio di pressione sonora nelle immediate vicinanze della parete stessa, entrambi considerati sul suo lato interno. In assenza di dati sperimentali Cd può essere dedotto dalla tabella seguente : Contesto ambienti relativamente piccoli, con forme regolari (campo diffuso), superfici riflettenti ambienti relativamente piccoli, con forme regolari (campo diffuso), superfici assorbenti ambienti grandi con molte sorgenti sonore (edifici industriali), superfici riflettenti edifici industriali con poche sorgenti direzionali dominanti, superfici riflettenti edifici industriali con poche sorgenti direzionali dominanti, superfici assorbenti Cd (dB) -6 -3 -5 -3 0 22 La direzionalità delle sorgenti tiene conto sia della tipologia della sorgente stessa (struttura radiante, apertura o sorgente di facciata), sia dell’eventuale effetto di schermatura ad opera di superfici presenti nelle vicinanze della sorgente. Nei casi in cui non sono disponibili valutazioni più accurate, la direttività delle sorgenti viene valutata nel modo seguente: Superfici piane radianti Per strutture che irradiano in un semipiano (=2) la direttività è compresa tra -5 e +5 dB. In prima approssimazione si può assumere DI=0 per 0°<<90°. Aperture Le aperture irradiano energia sonora prevalentemente in direzione perpendicolare alla loro superficie. Per la valutazione di DI si possono usare le seguenti formule in funzione dell’angolo : 0°<<45° DI 1 (dB) 90 10 45°<<85° DI 6 * log 85°<<180° DI DI 85 6 log 90 3 2,5 (dB) (dB) La direzionalità per angoli elevati è anche influenzata dalle dimensioni dell'apertura in relazione alla lunghezza d'onda. Con aperture dotate di silenziatori, la direzionalità della radiazione può essere più pronunciata di quanto previsto con le formule di cui sopra. Sorgenti sonore esterne agli edifici La valutazione della rumorosità generata dalle sorgenti esterne viene effettuata sia a partire da livelli di rumorosità che dai livelli di potenza acustica. Per quanto riguarda la propagazione del rumore in campo esterno ci si è rifatti al modello di calcolo che determina i valori di pressione sonora al ricettore a partire dalla potenza acustica della sorgente a meno dell’attenuazione complessiva secondo la nota formula L p Lw Atot Dove Lp ed Lw sono rispettivamente i valori di pressione potenza sonora ed Atot è la somma dei componenti Adiv, Aground, Arefl, Amisc Per calcolare la potenza di sorgenti esterne agli edifici si è utilizzata la formula seguente : p Lw , j 10 * log( 10 Lw , i 10 ) D , j (dB) i 1 dove Lw,i è il livello di potenza sonora della sorgente i-esima e p è il numero di sorgenti del segmento. 23 7.1 Schematizzazione delle sorgenti sonore equivalenti associate ad elementi costruttivi del centro sportivo Questa valutazione si concentra sulle facciate dell’area bar che contiene le sorgenti sonore di maggior rilievo (impianto elettroacustico) Facciata tipo Grandezza Lp,in(A) Lp,in Cd muro vetrate R' 10log(S/S0) D Lwd Bande d'ottava 500 Hz 1 KHz 72,7 72,0 76,0 72,0 -3,0 -3,0 63 Hz 48,7 75,0 -3,0 125 Hz 66,9 83,0 -3,0 250 Hz 65,3 74,0 -3,0 2 KHz 72,2 71,0 -3,0 4 KHz 71,0 70,0 -3,0 8 KHz 69,0 70,0 -3,0 27,2 40 44 49 53 61 66,9 69 18 22 25 31 34 39 45 49 18,93 16,0 0,0 48,8 23,17 16,0 0,0 62,7 26,18 16,0 0,0 58,1 32,17 16,0 0,0 59,5 35,18 16,0 0,0 55,8 40,19 16,0 0,0 51,0 46,19 16,0 0,0 43,8 50,18 16,0 0,0 37,8 La potenza acustica complessiva associata alla sorgente sonora equivalente è pari a 66,0 dB(A) 24 Facciata con ingresso Grandezza Lp,in(A) Lp,in Cd muro vetrate R' 10log(S/S0) D Lwd Bande d'ottava 500 Hz 1 KHz 75,0 72,0 76,0 72,0 -3,0 -3,0 63 Hz 58,0 75,0 -3,0 125 Hz 73,0 83,0 -3,0 250 Hz 69,0 74,0 -3,0 2 KHz 72,0 71,0 -3,0 4 KHz 65,0 70,0 -3,0 8 KHz 62,0 70,0 -3,0 27,2 40 44 49 53 61 66,9 69 18 22 25 31 34 39 45 49 20,83 14,0 0,0 48,2 25,33 14,0 0,0 58,7 28,34 14,0 0,0 51,7 34,33 14,0 0,0 51,7 37,34 14,0 0,0 45,7 42,37 14,0 0,0 40,6 48,37 14,0 0,0 27,6 52,36 14,0 0,0 20,7 La potenza acustica complessiva associata alla sorgente sonora equivalente è pari a 60,6 dB(A) 7.2 Traffico indotto La realizzazione del nuovo parcheggio con 108 posti macchina determina inevitabilmente un traffico indotto che modifica la situazione attuale. Un’esatta previsione dei veicoli ora indotta dal nuovo polo ricreativo-sportivo è praticamente impossibile; da studi analoghi su insediamenti commerciali si stima nel 80% l’incremento del traffico su arterie stradali attualmente connotate da volumi di traffico non rilevanti. Per quantificare l’impatto acustico di queste variazioni in assenza di dati precisi circa il traffico esistente e quello indotto sono state effettuate verifiche puntuali utilizzando di modelli previsionali di simulazione dei livelli sonori derivanti da traffico veicolare. I risultati sono allegati nella tavole allegate che rappresentano la mappa di rumore ante-operam e post-operam. Il confronto fra i risultati forniti dal modello in condizioni attuali (poco più di 60 veicoli/ora) ed in condizioni future (circa 110 veicoli/ora) mostra un incremento dei livelli sonori nell’intorno stradale pari a circa 1,5 dB(A). 7.3 Previsione della diffusione sonora in esterno Per utilizzare il modello di previsione descritto al paragrafo »Procedura utilizzata per il calcolo di impatto acustico» si sono schematizzate le sorgenti equivalenti relative sia agli impianti esterni che agli elementi strutturali e di facciata dell’edificio che ospiterà l’intervento in progetto. L’ambito di tale previsione è riferito alla porzione di territorio compresa in un settore avente dimensioni 310 X 250 metri attorno all’insediamento in oggetto, (per una superficie complessiva di a 0,078 Km2). Propagazione in esterno 25 La valutazione della propagazione della rumorosità in ambiente esterno è stata condotta adottando un fattore di attenuazione Atot che, per semplicità di trattazione, tiene conto solo della componente dovuta alla divergenza geometrica (distanza) e solo in alcuni casi della direzionalità della sorgente. Al fine di poter operare in modo rigoroso si è scelto di discretizzare la porzione di territorio considerata in aree omogenee di forma quadrata con lato pari a 5 metri. Così operando l’intero territorio è stato caratterizzato da un reticolo di cui ogni singola cella contiene informazioni fisicodescrittive (es. area a prato o campo, area boschiva, edificio, zona a bassa densità costruttiva etc.). La caratterizzazione del territorio così effettuata consente una buona descrizione sia dei fattori di attenuazione spaziali (dovuti alla distanza) sia dei fattori di attenuazione specifici (dovuti alla particolarità del terreno o alla presenza di effetti schermanti). Il motivo della discretizzazione del territorio è quello di poter creare un modello basato su una serie di fogli di calcolo le cui celle corrispondono alla discretizzazione del territorio adottata; il modello così implementato consente di sovrapporre il contributo delle singole sorgenti sonore con le relative attenuazioni in funzione della distanza ed i fattori di attenuazione che non dipendono dalla distanza schematizzati su diversi livelli secondo la griglia sopra descritta. Di seguito vengono brevemente descritti i fattori di attenuazione così come sono stati calcolati ed implementati nel modello sopra descritto. I risultati della modellizzazione adottata sovrapposti alla situazione ante-operam hanno consentito di addivenire ad una mappa di rumore relativa alla previsione di impatto acustico della attività in oggetto che tengono conto anche degli incrementi di traffico veicolare (cfr. Tavole 3-4 Mappa di rumore - Previsione di impatto allegata alla presente relazione). 26 8 Conclusioni 8.1 Valutazione dei risultati e delle elaborazioni numeriche Il rumore immesso nell’ambiente esterno dall’attività di Centro sportivo Cinq Fo’ s.r.l. è tale da rispettare i limiti assoluti di immissione per la Classe III. Considerato che il risultato principale di una valutazione di impatto acustico è la stima dei valori incrementali si propone a titolo di elemento valutativo la situazione degli incrementi nei punti dove effettivamente si è rilevata la rumorosità esistente allo stato di fatto. La tabella seguente evidenzia per ogni punto esterno all’insediamento, il livello di rumorosità attuale, il livello di rumorosità previsto ed il valore incrementale. Periodo diurno Punto di misura Leq attuale Leq previsto Incremento Postazione A 49,3 dB(A) 49,9 dB(A) 0,6 dB(A) Postazione B 51,0 dB(A) 51,3 dB(A) 0,3 dB(A) Periodo notturno Punto di misura Leq attuale Leq previsto Incremento Postazione A 45,3 dB(A) 46,6 dB(A) 1,3 dB(A) Postazione B 46,4 dB(A) 47,3 dB(A) 0,9 dB(A) Relativamente ai recettori sensibili più vicini all’insediamento si osserva che i limiti differenziali saranno sicuramente rispettati essendo le distanze ben maggiori di quelle delle postazioni di misura AeB. Diverso è il discorso se si considera come recettore sensibile le camere presenti a piano primo del volume adiacente alla piscina coperta. In questo caso la vicinanza delle macchine di trattamento aria e climatizzazione rende problematico il rispetto dei limiti differenziali. In virtù di queste conclusioni si rendono necessarie delle ulteriori misure di mitigazione che vengono definite al paragrafo seguente. 9 Misure di mitigazione Come osservato a paragrafo precedente, sussistono ancora dei dubbi in merito al rispetto del criterio differenziale. Per questi motivi e per completare l’attenzione che sin qui è stata rivolta alla problematica dell’immissione di rumore in ambiente esterno, si propongono degli interventi tecnici che dovrebbero garantire con maggiore sicurezza il risultato di ridotto impatto acustico sugli ambienti civili. Tali accorgimenti sono di seguito elencati: 27 Adozione di elementi finestrati dalle elevate prestazioni di isolamento acustico (Rw sistema serramento+vetrocamera non inferiore a 40 dB); Schermatura delle macchine sulla copertura della piscina secondo lo schema proposto nella figura seguente. Con l’adozione delle misure di mitigazione sono rispettati anche i limiti di emissione al confine dell’insediamento. 28 29