comunicato stampa congiunto

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comunicato stampa congiunto
Trieste, 14 giugno 2013
COMUNICATO CONGIUNTO
Crisi: imprese e finanza, ripresa possibile con un progetto comune
Da Trieste, parte confronto su priorità e urgenze tra Giovani Imprenditori di Confindustria e FeBAF
(Federazione delle Banche, Assicurazioni e Finanza)
L’accesso al credito, le novità normative connesse alla finanza d’impresa, le valutazioni e le analisi sulle
priorità del mondo imprenditoriale e dell’industria finanziaria, sono stati i temi al centro dell’incontro “La
Finanza d’Impresa al Servizio dello Sviluppo”. L’appuntamento, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori
di Confindustria FVG e da FeBAF - Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza, si è svolto
oggi nella sede di Confindustria Trieste. La conferenza, cui seguiranno altre iniziative, è stata un punto di
partenza per un progetto di lavoro comune a livello nazionale, sulla finanza d'impresa per nuove forme di
finanziamento far fronte alla domanda delle aziende.
L’accesso al credito è da tempo una questione centrale per la sopravvivenza e per il rilancio delle imprese.
In particolar modo le società non quotate continuano a riscontrare difficoltà di reperimento dei
finanziamenti, necessari sia per sostenere lo sviluppo, sia per rifinanziare l’indebitamento esistente. Le
aziende italiane, infatti, denotano storicamente una forte dipendenza dal sistema bancario, cui ricorrono
per ottenere il 91% dei finanziamenti. Solo il restate 9% deriva da altri canali, contro il 13% della media
europea e il 25% della Francia. In un contesto in cui le banche, a causa delle normative introdotte a livello
comunitario e dell'attuale congiuntura economico finanziaria, la sofferenza delle imprese cresce.
Questo scenario ha spinto il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria FVG ad aprire un dialogo con
FeBAF, sigla che raccoglie ABI – Associazione Bancaria Italiana, ANIA – Associazione Nazionale delle Imprese
Assicurative, ASSOGESTIONI – Associazione del Risparmio Gestito e AIFI – Associazione Italiana del Private
Equity e Venture Capital. L’obiettivo è ragionare su soluzioni concrete al tema del finanziamento delle
imprese.
L’incontro di oggi, che fa parte del ciclo di Incontri F, ha riunito “allo stesso tavolo” esponenti del sistema
finanziario e del mondo delle imprese: Paolo Garonna, Segretario Generale FeBAF, che ha avviato e
presieduto i lavori; Antonio Verga Falzacappa, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Friuli
Venezia Giulia; Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI; Aldo Minucci, Presidente ANIA; Giuseppe Morandini,
Presidente Cassa di Risparmio Friuli Venezia Giulia; Simonetta Acri, Direttore Rete Italia – Sace; Adriana
Mauro, Dirigente del Dipartimento Impresa e Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico.
Oltre ai dati sull’accesso al credito, l'evento ha mostrato come alla luce dei recenti decreti Sviluppo e
Crescita 2.0, si siano aperte le possibilità per il ricorso delle PMI a nuovi canali quali ad esempio i cosiddetti
mini-bond multiborrower, che tuttavia, al momento, non sono ancora sfruttati.
"Banche, assicurazioni, private equity, fondi di investimento - le quattro componenti di FeBAF, ha dichiarato
il Segretario Generale Paolo Garonna - possono mettere in campo un nuovo mix di strumenti finanziari tale
da sostenere le nostre imprese ed alimentare lo sviluppo. Da Trieste - ha concluso Garonna - avviamo un
confronto concreto che raccoglie stimoli direttamente da chi sul territorio ogni giorno lavora e produce
occupazione e ricchezza".
“L’aspetto più rischioso dell'attuale situazione è il diffuso clima di incertezza. La rassegnazione fa venire
meno la volontà di agire. È invece necessario decidere e investire, far circolare il denaro e riattivare i
consumi – ha dichiarato Minucci Presidente ANIA – Il comparto assicurativo può partecipare a strumenti che
sostengano alle imprese, quali cartolarizzazioni e bond, in un contesto in cui alle imprese assicurative siano
garantiti requisiti di stabilità e affidabilità”.
“Il mondo del private equity si è evoluto verso un approccio più industriale, più attento alle esigenze delle
aziende. Si potrebbe agire anche con investimenti di denaro proveniente dai fondi pensione, che vengano
reinvestiti in prodotti a sostegno delle imprese” ha proseguito Cipolletta, Presidente AIFI
“Il Governo vuole essere vicino alle imprese. Per questo motivo il Ministro Zanonato ha dichiarato di voler
rifinanziare e incrementare il Fondo di Garanzia, che va a sostegno delle aziende, e intende fare in modo
che i nuovi strumenti alternativi al sistema bancario quale bond e minibond, possano essere realmente
efficaci” ha affermato Adriana Mauro, Dirigente del Dipartimento Impresa e Internazionalizzazione del
Ministero dello Sviluppo Economico.
“L’attuale congiuntura impone la ricerca di nuove fonti di finanziamento che il mercato dei capitali, ancora
poco sviluppato in Italia e in Europa, può offrire - ha dichiarato Simonetta Acri, Direttore Rete Italia di SACE
–. I bond e i minibond sono tuttavia strumenti difficilmente accessibili per le nostre PMI, perché le loro
dimensioni medie sono troppo piccole o il loro brand non è sufficientemente appealing per il mercato
obbligazionario italiano ed estero. In questo ambito SACE ha già dimostrato di poter svolgere un ruolo
importante, garantendo € 100 milioni di emissioni obbligazionarie per il primo project bond italiano:
un’esperienza che intendiamo sviluppare e portare al servizio delle esigenze delle PMI, agendo come
veicolo di accompagnamento per garantire mini-bond e per facilitare l'aggregazione tra le aziende per
raggiungere la soglia dimensionale minima”.
“È solo da “tavoli concreti” come questo, in cui emergono le analisi e le valutazioni degli operatori del
settore, che il dialogo tra le parti può diventare un percorso virtuoso che risolva l'attuale situazione. Le
PMI costituiscono il cardine del tessuto economico italiano, e in questo momento avere concreto accesso ai
nuovi strumenti può realmente rappresentare per loro una vitale boccata di ossigeno” ha dichiarato il
Presidente Verga Falzacappa.