Bob Dylan 2000
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Bob Dylan 2000
Bob Dylan 2000 Bibliocaffe' Letterario - giovedì 9 aprile, ore 18.00 Serata ricchissima quella di apertura della rassegna Fusione&Confusione, tutta dedicata al menestrello Bob Dylan, dove Ernesto Assante, noto critico musicale de La Repubblica, Filippo Tuena, autore di Dylan Skyline, Gianluca Morozzi, autore, fra l'altro di Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen e di Le radici e le ali - La storia dei Gang, Marino e Sandro Severini, componenti e fondatori del gruppo Gang , si alterneranno sul palco per narrarlo. Modera Felice Liperi. Alle ore 21.00 concerto del gruppo Gang e presentazione del loro ultimo disco Sangue e cenere In questo primo appuntamento della rassegna, Bob Dylan sarà al centro di una discussione che intende vedere nel grande artista l’anello di congiunzione fra rock poesia e letteratura. Perché se, come ripete spesso De Gregori, non si possono separare i testi dalle musiche e che le canzoni non sono poesie perché la poesia è ben altro e La donna cannone senza pensare alla musica, è una boiata pazzesca, non sta in piedi. Nel caso di Dylan, con le sue metafore visionarie e i suoi ritratti di eroi della strada, invece i due elementi convivono anche se certo Like a rolling stone senza la musica perde quel senso di fragilità e impotenza che vive il protagonista. Anche i Gang, a modo loro, hanno cercato di raccontare delle storie usando la musica, il titolo di un loro album parla chiaro, Storie d’Italia, in più in comune con Dylan c’è la denuncia, nel loro caso cosciente e dichiarata, mentre nel folk singer americano è sempre solo un pezzo della sua poetica da distaccato artista quale è sempre stato. Da questo punto di vista l’approccio di Gianluca Morozzi sembra ideale per comprendere il distacco dell’autore di Blonde on Blonde. Nella sua ampia bibliografia si è cimentato con il romanzo, il pamphlet, la parodia e spesso sull’argomento musica e ancor più spesso Dylan, immaginandolo in un ruolo lontano dal grande consumo pop. Eppure Dylan in una sua recente intervista ha più volte sottolineato, non so quanto lucidamente, di soffrire il mancato riconoscimento dello status di rockstar facendo addirittura balenare l’ipotesi di un complotto nei suoi confronti. L’enigma Dylan conferma invece il suo status di artista al di là di ogni etichetta.