Il galleggiamento
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Il galleggiamento
Il galleggiamento Il galleggiamento dei corpi “[…] non per capriccio, o per non aver letto o inteso Aristotile, alcuna volta mi parto dall’opinion sua, ma perché le ragioni me lo persuadono, e lo stesso Aristotile mi ha insegnato quietar l’intelletto a quello che m’è persuaso dalla ragione, e non dalla sola autorità del maestro.” [DISCORSO INTORNO ALLE COSE CHE STANNO IN SU L’ACQUA L ACQUA O CHE IN QUELLA SI MUOVONO] Perché il ghiaccio galleggia? Perché il ghiaccio galleggia? “Mi Mi fu replicato, replicato ciò nascere non dalla maggior leggerezza leggerezza, ma dalla figura larga e piana, che, non potendo fender la resistenza dell’acqua, cagiona che egli non si sommerga. Risposi qualunque pezzo di ghiaccio, Risposi, ghiaccio e di qualunque figura, figura star sopra l’acqua; segno espresso, che l’essere piano e largo quanto si voglia, non ha parte alcuna nel suo galleggiare: e soggiunsi i i che h argomento t manifestissimo if ti i n’era ’ il vedersi d i un pezzo di ghiaccio di figura larghissima, posto in fondo dell’acqua, subito ritornarsene a galla; ché, s’e’ fosse veramente più grave, e ‘l suo galleggiare nascesse dalla figura f impotente a fender la resistenza del mezo, ciò del tutto sarebbe impossibile. p Conchiusi p per tanto, la figura g non esser cagione per modo alcuno di stare a galla o in fondo, ma la maggiore o minor gravità in rispetto dell’acqua […]” [DISCORSO INTORNO ALLE COSE CHE STANNO IN SU L’ACQUA L ACQUA O CHE IN QUELLA SI MUOVONO] Il ghiaccio e ll’ebano ebano Il ghiaccio e ll’ebano ebano Il ghiaccio e ll’ebano ebano “Quello che in questo caso discende e vien locato nell’acqua, non è la sola lamina o tavoletta d’ebano […], ma un composto quale ne risulta un solido non p più in d’ebano e d’aria, dal q gravità superiore all’acqua, come era il semplice ebano.” [DISCORSO INTORNO ALLE COSE …] Il galleggiamento di oggetti appuntiti Il galleggiamento di oggetti appuntiti Il galleggiamento di oggetti appuntiti “La figura acuta, che pareva attissima al fendere e p penetrar l’acqua, q non la fende né penetra punto più che la larga e spaziosa.” [DISCORSO INTORNO ALLE COSE …] Contro la ‘coerenza coerenza interna interna’ dell dell’acqua acqua “SAGREDO: […] mi resta un gagliardo scrupolo, il quale non so rimuovere; perché se nulla di tenacità e coerenza risiede tra le parti dell’acqua, come possono sostenersi assai grandi pezzi e molto rilevati, in particolare sopra le f li de foglie d i cavoli, li senza spargersii e spianarsi?” [DISCORSI E DIMOSTRAZIONI MATEMATICHE INTORNO A DUE NUOVE SCIENZE] L’esperimento L esperimento dell dell’acqua acqua e del vino ppipetta p piena di acqua, che non esce l’acqua comincia a uscire “SALVIATI: E veramente si osserva una gran dissensione tra l’aria e l’acqua […]. S’io empio p d’acqua q una p palla di cristallo, che abbia un foro angusto g q quant’è la grossezza d’un fil di paglia, e così piena la volto con la bocca all’in giù, non però l’acqua, benché gravissima e pronta a scender per aria, e l’aria, altrettanto disposta a salire, come leggerissima, per l’acqua, si accordano, quella a scendere uscendo sce d per pe il fforo, e q questa esta a salire sali e entrandovi, e t a d vi ma restano esta ame d e ritrose amendue it se e contumaci; all’incontro poi, se io presenterò a quel foro un vaso con del vino rosso, che quasi insensibilmente è men grave dell’acqua, lo vedremo subito con tratti rosseggianti lentamente ascendere per mezzo l’acqua, l acqua, e ll’acqua acqua con pari tardità scender per il vino, senza punto mescolarsi, sin che finalmente la palla si empirà tutta di vino e l’acqua calerà tutta nel fondo del vaso di sotto.” [DISCORSI E DIMOSTRAZIONI MATEMATICHE INTORNO A DUE NUOVE SCIENZE] American Journal of Physics 79 (2011) 32 32-36 36 NATURE PHYSICS| VOL 7 | FEBRUARY 2011 | “Research Research highlights” highlights www.nature.com/naturephysics www nature com/naturephysics Il cannocchiale e le scoperte astronomiche Il cannocchiale di Galileo “21 21 Agosto. Andai io [[…]] in Campanil di S. Marco con ll’Ecc.te Ecc.te Gallileo […] a veder le meraviglie et effetti singolari del cannon di detto Gallileo, che era di banda, fodrato al di fuori di rassa gottonada cremesina di longhezza tre quarte 1/2 incirca et larghezza di uno cremesina, scudo, con due veri, uno ... cavo, l’altro no, per parte; con il quale, posto a un ochio e serando l’altro, ciasched’uno di noi vide di ti t distintamente, t oltre lt Li Liza Fusina F i e Marghera, M h anco Chioza, Chi T Treviso i ett sino Conegliano, et il campanile et cubbe con la facciata della chiesa de Santa Giustina de Padoa: si discernivano quelli che entravano et uscivano di chiesa di San Giacomo di Muran; si vedevano le persone a montar et dismontar le gondola al traghetto alla Colonna nel principio del Rio de’ Verieri, con molti altri p particolari nella laguna g et nella città veramente amirabili. E poi da lui presentato in Collegio li 24 del medesimo moltiplicando la vista con quello 9 volte più.” [RACCONTO DEL PROCURATORE DI VENEZIA ANTONIO PRIULI, 1609] Le lenti del cannocchiale lente convergente (obiettivo) lente divergente (oculare) Il cannocchiale di Galileo Il cannocchiale di Galileo “Ill telescopio l i rappresenta gli li oggettii maggiori, i i perché hé gli li porta sotto maggiore angolo che quando son veduti senza lo strumento” [IL SAGGIATORE] visione a occhio nudo visione con il cannocchiale obiettivo oculare 12 cm Ø 1.2 cm Ø Telescopio dimostrativo (kepleriano) f1 = 500 cm f2 = 15 cm Ingrandimento: 500 i= ≅ 33 15 2 9 km 2.9 k ! Osservazioni astronomiche (1609 1610) (1609-1610) [[SIDEREUS NUNCIUS]] “Die itaque septima Ianuarii, instantis anni millesimi sexce tesimi decimi, sexcentesimi decimi hora sequentis noctis prima, cum cælestia sidera per Perspicillum spectarem Iuppiter sese obviam spectarem, fecit; cumque admodum excellens mihi parassem instrumentum (quod antea ob alterius organi debilitatem minime contigerat), tres illi adstare Stellulas, exiguas quidem, veruntamen clarissimas, cognovi.” Osservazioni astronomiche (1609 1610) (1609-1610) [[SIDEREUS NUNCIUS]] Luna u a Saturno Le macchie solari (www.nasa.gov) La rivoluzione astronomica “Vogliono g forse q questi reverendi,, che q quando Mosè disse che Dio tra g gli altri luminari ne ha fatti dui grandi, che sono il sole e la luna, questo si debba intendere assolutamente p perché tutti g gli altri siino minori della luna: o veramente secondo il senso volgare, et ordinario modo di comprendere e parlare? Non sono tanti astri più grandi che la luna? non possono essere più grandi che il sole? che manca alla terra, che non sii un luminare più bello e più grande che la luna, che medesmamente ricevendo nel corpo de l’Oceano et altri mediterranei mari il gran splendore del sole, può comparir lucidissimo corpo a gli altri mondi chiamati astri, non meno che quelli appaiono a noi tante lampeggiante faci?” [GIORDANO BRUNO – LA CENA DE LE CENERI, 1584] Terra vista dalla Luna – missione Apollo 8, 1968 (dal sito www.nasa.gov) La rivoluzione astronomica “One cannot get from the old to the new simply by an addition to what was already known. Nor can one quite describe the new in the vocabulary b l off the h old ld or vice i versa. Consider id the h compound d sentence, << In the Ptolemaic system planets revolve about the earth; in the C Copernican i th they revolve l about b t the th sun>>. Strictly St i tl construed, t d that th t sentence is incoherent. The first occurrence of the term ‘planet’ is Ptolemaic the second Copernican Ptolemaic, Copernican, and the two attach to nature differently. For no univocal reading of the term ‘planet’ is the compound sentence true. true ” [THOMAS S. KUHN – WHAT ARE SCIENTIFIC REVOLUTIONS? 1987] Il metodo di Galileo “SIMPLICIO: Ma quando si lasci Aristotile, chi ne ha da essere scorta nella filosofia? nominate voi qualche autore. SALVIATI: Ci è bisogno di scorta ne i paesi incogniti e selvaggi, ma ne i luoghi aperti e piani i ciechi solamente hanno bisogno di guida; e chi è tale, l è b ben che h sii restii iin casa, ma chi hi h ha gli li occhi hi nella ll ffronte e nella mente, di quelli si ha da servire per iscorta. Né perciò dico io che non si deva ascoltare Aristotile, anzi laudo il vederlo e dili diligentemente t t studiarlo, t di l e solo l biasimo bi i il darsegli d li in i preda d iin maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si debba avere per decreto inviolabile […]. Ma quando pure voi vogliate continuare in questo modo di studiare, studiare deponete il nome di filosofi, e chiamatevi o istorici o dottori di memoria; ché non conviene che quelli che non filosofano mai, si usurpino l’onorato l onorato titolo di filosofo filosofo. [[…]] Però Però, signor Simplicio Simplicio, venite pure con le ragioni e con le dimostrazioni, vostre o di Aristotile, e non con testi e nude autorità, perché i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta. carta ” [DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO, TOLEMAICO E COPERNICANO] Bibliografia S S., S. S Reconstruction R t ti off Galileo G lil Galilei’s G lil i’ experiment: i t the th inclined i li d plane l Phys. Educ. 43 (2008) 316–321 S. S., A. Terzuoli, Exploring Galileo’s Telescope S i Science S Scope 33 n.77 (2010) 40 40–44 44 S. S., C.M.C. Gambi, A. Righini, Experiments on buoyancy and surface tension following Galileo Galilei Am. J. Phys. 79 (2011) 32-36 S. S., Scaling laws in Galileo: an educational proposal Phys. Educ. 46 (2011) 206-210