Al Mauriziano un restyling da 15 milioni
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Al Mauriziano un restyling da 15 milioni
Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it OGGI DOMANI Previsioni Si attenua temporaneamente in giornata il flusso di aria umida da ovest. Al mattino irregolarmente nuvoloso su pianure, colline, imbocchi vallivi piemontesi con qualche rovescio su nord Piemonte, e abbastanza soleggiato o soleggiato lungo le zone alpine e Valle d'Aosta; diventa abbastanza soleggiato ovunque con locali addensamenti, più accentuati sui pendii montani. Venti deboli meridionali, rinforzi in quota. Temperatura tra 23 e 28 gradi. AO TO AO TO Previsioni Temperature (C˚) Umidità relativa Qualità dell’aria Precipitazioni Una perturbazione raggiunge l'arco alpino nel pomeriggio. Al mattino un po' di sole, ma più nuvoloso tra Biellese, Sesia, Verbano, Novarese, Monferrato; dalle ore centrali tornano ad aumentare le nubi dalle zone montane e Valle d'Aosta e il pomeriggio diventa più nuvoloso o irregolarmente nuvoloso con rovesci e locali temporali da zone alpine e Valle d'Aosta. Venti deboli o moderati da sud-ovest. Temperatura in calo, tra 22 e 26 gradi. Torino Torino Ieri 1 Ottima Ieri 18.6 21.9 Un anno fa 15.7 23.9 Alle 8 Alle14 74% 77% 2 Buona Estremi del mese dal 1753 al 2012 Limite pioggia/ neve oggi 05/06/1810 Min. 4.3 21/06/2003 Max. 38.2 Nord Sud Ieri fino alle 19 0,2 mm Totale del mese 0,2 mm Media del mese dal 1753 al 2012 98 mm Giugno più piovoso 1937 - 283,2 mm Min. Max. 3 Accettabile 4 Cattiva 5 Pessima - a cura di Provincia di Torino e Arpa Piemonte TORINO SABATO 9 GIUGNO 2012 torino.repubblica.it REDAZIONE DI TORINO Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 | tel. 011/5169611 | fax 011/533327 | CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO | VICARIO ROBERTO ORLANDO | INTERNET torino.repubblica.it | e-mail: [email protected] SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 011/5169611 | fax 011/533327 dalle ore 9.00 alle ore 21.00 | TAMBURINI fax 011/533327 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 TORINO | tel. 011/5527511 | fax 011/5527580 A rotazione per 60 addetti di cooperative La denuncia del Pd: “Decisioni prese senza discuterne”. L’assessore: “Le solite polemiche strumentali” Treni, la scure raddoppia Conti in rosso Nei musei entra la “cassa” La Regione dopo aver soppresso 12 linee, cancella altre corse ASSA integrazione per gli addetti dei musei della Resistenza, del Risorgimento, della Montagna e del polo dell’Università. Una soluzione non traumatica che colpirà a rotazione gli addetti della cooperativa Cns, dal 20 al 30 per cento, per ogni periodo. Così si riuscirà a tamponare la soluzione per i prossimi sei mesi, in attesa di misure che dovrebbero portare risparmi. LONGHIN A PAGINA V C La macabra scoperta di Settimo Aveva “seppellito” in casa il padre in una bara di nylon per incassare ancora la sua pensione IL COMMENTO SALVATORE TROPEA È ANCHE un Comitato emergenza cultura che, preso atto delle difficoltà in cui si dibatte il settore per via del venir meno dei contributi pubblici, ha proposto di riunire gli Stati generali della cultura medesima. Chi avrebbe mai pensato che 710 anni dopo il loro esordio quando Filippo il Bello re di Francia li convocò per la prima volta, nel 1302, chiamando a raccolta nobiltà, clero e terzo stato per liberarsi della Chiesa di Roma allora guidata da Bonifacio VIII, gli "stati generali" si sarebbero trasformati nell’attuale assemblea multiuso quasi sempre buona per minacciare proteste che il più delle volte sono petizioni ovvero richieste di un qualcosa che è venuto a mancare o potrebbe venire a mancare. SEGUE A PAGINA XI C’ Coppola: gestione unica per tagliare i costi Venaria “acquista” Stupinigi IL SERVIZIO A PAGINA V s Il corpo mummificato portato dai necrofori LE INCHIESTE CULTURA ALLARGATA E BILANCIO RISTRETTO DI BLASI E GIUSTETTI A PAGINA VII ON solo la cancellazione di dodici linee. L’orario estivo delle ferrovie riserva altre brutte sorprese ai pendolari: saranno tagliate corse su altre 14 linee del Piemonte per risparmiare un’altra decina di milioni nei costi del servizio. E’ quanto denuncia il Pd che accusa l’assessore di aver deciso il piano senza consultare il consiglio regionale e gli amministratori locali. La Bonino: «Polemiche strumentali». GIACOSA E TRABUCCO ALLE PAGINE II E III N Nosiglia ai preti “Non rifiutate mai il battesimo” MARIA ELENA SPAGNOLO LE PARROCCHIE devono accogliere le famiglie e venire incontro alle loro esigenze, anche di tempo. Le richieste delle coppie di dare il battesimo ai figli non vanno mai rifiutate. Bisogna attrezzarsi, come ha chiesto il Papa, per quelle coppie che «hanno fatto una scelta diversa da quella del matrimonio sacramentale». SEGUE A PAGINA IX Il caso/2 DEL ABATO Al Mauriziano un restyling da 15 milioni Le lauree in tecniche di restauro rilanciano il Centro della Reggia A luglio arrivano i primi dottori per “curare” i mali dell’arte MARINA PAGLIERI A PAGINA XIV Il caso/1 NEI prossimi dodici mesi il Mauriziano si trasformerà in un grande cantiere. Sta per partire un cantiere che riunisce diversi interventi e che complessivamente potrà contare su un investimento di 15 milioni. «Tutto questo accadrà senza disagi per i pazienti e senza che si debba chiudere alcun reparto» spiega il direttore Brignoglio. IL SERVIZIO A PAGINA XI Gli specialisti del restauro durante un intervento DIARIO DI UNA PROF L’evento In sala professori il Rituale Precario dei cassetti svuotati Cinquemila spettatori applaudono le stelle Jones e Chambers e i primati della Legnante e di Abate RAFFAELLA PAISIO ORINO, Istituto Regina Margherita, ore 11. È venerdì, il fine settimana fa capolino e dietro l’ultimo angolo si staglia, splendida, la fine delle lezioni. Ecco, perciò, negli occhi di tanti marmocchi far ormai capolino un certo beato sorrisino. Nei corridoi si vedono passare, appesi ai prof, grappoli di studenti stranamente umilissimi. SEGUE A PAGINA VII T “Nebiolo”, due record al Meeting li studenti esorcizzano la pioggia. Cinquemila persone, tantissimi giovani, hanno affollato ieri sera gli spalti del Nebiolo per il 18° Meeting Internazionale di Atletica Leggera. L’organizzazione si augurava almeno un record, ne sono arrivati addirittura due. Il nuovo primato mondiale della neo-paralimpica Assunta Legnante, che ha lanciato il peso a 15.22, e il nuovo primato italiano dell’ostacolista Emanuele Abate, che ha chiuso al terzo posto, fermando il crono dopo 13’’28. «Metterei la firma per ripetere la stessa gara agli Europei di Helsinki», ha detto. Prima del suo exploit c’era stato quello della sprinter torinese Marti- G TIMOTHY ORMEZZANO na Amidei, 21 anni, splendido prodotto del Cus, vittoriosa nei 100 in 11.42. Veloce e incredula: ha limato il proprio personale di ben 23 centesimi, strappando il pass per gli Eu- La piccola grande pattuglia olimpica La carica dei sabaudi undici piemontesi ai Giochi di Londra FABRIZIO TURCO A PAGINA XVII ropei e rubando la scena anche a Dwain Chambers che ha confermato i pronostici della vigilia chiudendo in 10”29. «Il pubblico è stato fantastico, mi ha dato una bella spinta — ha spiegato il velocista britannico — Sì, penso proprio che l’anno prossimo tornerò a Torino». Non ha tradito le attese nemmeno la bella ostacolista Lolo Jones, prima sul traguardo dei 100 ostacoli con lo stesso tempo (12’’97) della russa Kondakova. «Ora mi fermo un po’, in attesa dei Trials statunitensi. Non si ferma, invece, il mio voto di castità. Magari dopo i Giochi di Londra troverò l’uomo della mia vita e lo sposerò». © RIPRODUZIONE RISERVATA llaa RReeppuubbbblliiccaa SABATO 9 GIUGNO 2012 CRONACA ■ XI TORINO L’ospedale “Mauriziano” diventa un grande cantiere Brignoglio: lavori per 15 milioni, senza mai chiudere MARIACHIARA GIACOSA OSPEDALE Mauriziano si rifà il trucco e mette in cantiere lavori per oltre 15 milioni. Lo ha annunciato ieri il nuovo direttore generale dell’ospedale Vittorio Brignoglio: «Vogliamo far decollare una serie di lavori che in questi anni sono stati programmati, finanziati, ma non sono mai partiti» ha spiegato ieri presentando la squadra con cui «guiderà» l’ospedale nei prossimi anni. «I cantieri — ha messo le mani avanti — non ostacoleranno in nessun modo il normale funzionamento dell’ospedale: non si perderanno posti letto, né chiuderanno reparti». L’intervento più consistente riguarda la nuova rianimazione per la quale la Regione ha stanziato 2,2 milioni. Il cantiere partirà a settembre e le sale (otto posti, più uno di isolamento) dovrebbero essere pronte entro maggio del prossimo anno. Già questo mese saranno invece avviati i lavori per il nuovo gruppo elettrogeno, che dovrà garantire, in modo sicuro e senza il rischio di blackout, l’alimentazione energetica a tutta la struttura dell’ospedale. Poi toccherà all’adeguamento della sala parto, al nuovo laboratorio analisi «che ora è pra- L’ 15 MILIONI 2,6 MILIONI 12 MESI E’ la somma totale stanziata per ristrutturare l’ospedale E’ la cifra spesa per la nuova sala operatoria chiamata ibrida E’ il tempo che serve per finire il cantiere del restyling I numeri ticamente su una balconata» ha sottolineato il direttore sanitario Giuseppe De Filippis. Restauri previsti anche nei padiglioni di chirurgia, dove saranno rifatti i bagni e installati nuovi ascensori, e in quelli di psichiatria e neuro- Per l’Umberto I si annuncia un anno nel segno del restyling logia. Questi ultimi due interventi termineranno entro due anni. In cantiere ci sono anche l’ammodernamento dei sistemi anti incendio e di condizionamento delle stanze, l’adeguamento dei reparti di medicina nucleare in E DOMANI trovassi cinque milioni nel cassetto saprei come usarli». Nella cultura? No, nel welfare, che è «la priorità politica della città, e quindi della giunta». L'assessore al Bilancio Gianguido Passoni, parlando all'Ufficio Pio, ha indicato il capitolo di spesa prioritario per il bilancio: le politiche sociali. Il ragionamento di Passoni parte dalla crisi, che è «crisi della città, non del bilancio». «Siamo sicuri che quest'anno il sistema del wel- «S Passoni: se avessi più soldi li destinerei per il Welfare fare cittadino sia in grado di rispondere ai bisogni dei torinesi?», si è chiesto l'assessore. Rispondere è difficile. Ma le richieste di assistenza aumentano, e la capacità contributiva diminuisce. Nel 2012 l'amministrazione ha mantenuto SALVATORE TROPEA G il livello della spesa diretta per l'assistenza dell'anno scorso. Ma la titolare al welfare Elide Tisi deve comunque fare i conti con i tagli: 15 milioni in meno. Cinque milioni, oggi, farebbero comodo. Ma non ci sono. Dal 2013, però, la musica potrebbe cambiare e Palazzo Civico potrebbe aggiungere qualche spicciolo di tasca sua. La speranza viene dalla spending review, che nel 2012 ha portato i suoi frutti: 45 milioni di spesa in meno. «Quest'anno la rigidità del bilancio non ha consentito di spostare le risorse risparmiate sul welfare – ha spiegato Passoni – ma non è detto che ciò non avvenga il prossimo anno». (ga.gu.) © RIPRODUZIONE RISERVATA nuova macchina per la Tac. I lavori, finanziati da privati e fondazioni per un milione di euro, sono iniziati la settimana scorsa. «Il progetto prevede la sistemazione della sala e l’installazione di una seconda Tac — ha spiegato Brignoglio — indispensabile per un ospedale come questo». «Si tratta di una prima tranche di interventi — ha concluso il direttore generale — finanzianti da enti pubblici, privati con l’aggiunta, in alcuni casi, di risorse aggiunte dall’azienda sanitaria: terminati questi lavori che consideriamo indispensabili per «umanizzare» questa struttura ne programmeremo altri: questo ospedale rappresenta un’eccellenza, deve fare rete con gli altri ospedali torinesi e migliorare dal punto di vista delle strutture e delle tecnologie e disposizione dei medici e dei pazienti». © RIPRODUZIONE RISERVATA CULTURA ALLARGATA E BILANCIO RISTRETTO IUSTO, chi l’avrebbe immaginato. E invece è accaduto, anzi sta accadendo, sull’onda appunto dell’emergenza, per dire un altro termine abusato al punto da non riuscire più a capire dove essa comincia e dove finisce. Dal Museo Egizio a quello del Risorgimento, dalla Reggia di Venaria alla Palazzina di Stupinigi, dal Teatro Regio allo Stabile, dal Conservatorio all’orchestra della Rai, dalle biblioteche alle Fondazioni, dai festival cinematografici ai vari eventi (altro termine inflazionato) musicali, di danza e di costume, saloni del libro e del gusto, con intorno un’infinità di altre manifestazioni, la cultura è diventata un terreno dal perimetro incerto e piuttosto elastico nel quale si tende a collocare ormai cose che dovrebbero e potrebbero benissimo starne fuori. Un terreno che, proprio per questo, è diventato onnicomprensivo, scivoloso e, soprattutto, esposto al rischio di scatenare la reazione di quanti sono convinti che sotto l’ampio ombrello della cultura possa starci sempre e comunque di tutto. E guai a tentare di mettere ordine, anche se ad imporlo non è il capriccio di un sindaco o di un assessore ma un bilancio che per effetto della crisi è diventato come la classica coperta strattonata da tutte le parti e sempre insufficiente a coprire tutto. Ma poi, è proprio necessario coprire tutto? Facile immagi- fisticate apparecchiature tecnologiche. Prima dell’estate sarà aperta la nuova sala operatoria, finanziata con 2,6 milioni dalla Compagnia di San Paolo, per la cardiochirurgia, e a ottobre dovrebbe entrare in funzione la L’assessore IL COMMENTO (segue dalla prima di cronaca) base alla nuove norme di protezione degli ambienti, le nuove stanze per l’ematologia, l’endoscopia digestiva e per la riabilitazione neurofisiatrica. I nuovi spazi serviranno anche per far spazio a più moderne e so- nare le risposte a questa domanda apparentemente provocatoria. Si leggono nelle cronache dichiarazioni perentorie e apocalittiche: “Ancora un taglio e andremo a fondo”, “Senza aiuto saremo costretti a chiudere”, “Vogliono cancellare il teatro, la lirica, la danza” e, naturalmente, il dito è puntato contro governo, Regione, Province, Comuni. E c’è chi accompagna la denuncia col rimprovero rivolto all’ingeneroso di turno di non comprendere o La selezione non può essere rinviata Ma poi è proprio necessario finanziare tutto? sottovalutare l’importanza del tale o tal altro «evento» in termini di ricaduta economica per la città, di non fare attenzione ai posti di lavoro che si mettono a rischio, di non capire che è un biglietto di visita per Torino. Col risultato che in non pochi casi le istituzioni chiamate in causa nella persona di assessori e più spesso di funzionari compiacenti cedono alle pressioni e si lasciano «intenerire» dai postulanti. E ciò avviene per le ragioni più disparate, non ultima quella che la nebulosa più si allarga e sfuma in manifestazioni che solo molto generosamente si possono definire culturali e più si affolla di personale traducibile poi in consenso elettorale. E’ una scelta giusta? La risposta è no. Ma c’è stato un tempo in cui lo si è fatto e con dubbia generosità, anche fuori dall’area delle vere istituzioni culturali che dovrebbero, queste sì, essere sostenute e sottratte al pericolo di tagli generalizzati. Lo si è fatto e sono state coltivate in tal modo brutte abitudini che oggi si fatica a cancellare. In momenti di crisi la scelta attenta e puntigliosa delle priorità non solo è necessaria ma è un dovere morale. La selezione tra ciò che è cultura e ciò che pretende di esserlo non può essere rinviata, anche perché si finirebbe veramente col far saltare la cassa e questo vorrebbe dire una punizione anche per chi non la merita. E se poi qualcuno, in un eccesso di teatralità, ha la pretesa di reincarnare Filippo il Bello chiamando a raccolta gli Stati Generali della cultura, non c’è niente di male. Un dibattito serio e approfondito sull’argomento potrebbe anche aiutare a discernere il grano dal loglio. Ben venga dunque una discussione sulla differenza che c’è tra la Traviata e la sagra del fagiolo, il Museo Egizio e i pittori della domenica, l’Amleto e un rave party. A condizione che non si continui a legittimare richieste finanziarie che potrebbero essere utilizzate in modo più consono — non mancano certo le destinazioni — e non distribuite a pioggia a favore di una cultura allargata e trasformata in una ragnatela nella quale tutti si ritengono «caballeros». © RIPRODUZIONE RISERVATA T1 T2 PR CV 56 Cronaca di Torino Progetto ALESSANDRO MONDO LA STAMPA SABATO 9 GIUGNO 2012 6,1 I numeri della manovra miliardi IL DEBITO DELLA REGIONE n obiettivo, tre strumenti. L’obiettivo è aggredire il debito che grava sulla Regione, al netto della Sanità, tagliando 900 milioni in quattro anni. Gli strumenti sono quelli pianificati dalla giunta. Un colpo di scure, certo. Che però non sarà vibrato in senso orizzontale, avvertono da piazza Castello, ma si concentrerà su ambiti specifici. Si parte quest’anno, sulla base di una programmazione illustrata nei giorni scorsi alla Conferenza dei direttori regionali. Erano presenti Cota, l’assessore al Bilancio Quaglia e Ferruccio Luppi, ex-manager Fiat chiamato ad applicare nella pubblica amministrazione l’esperienza maturata nel privato: un percorso analogo, ma come consulente, a quello dell’assessore alla Sanità Monferino. E’ lui a riasumere le lineeguida del piano. U Fondo immobiliare Si tratta di un Fondo al quale aderiranno la Regione e un certo numero di investitori (si guarda anche alla Cassa DepoMODELLO BONDI 200 900 milioni milioni 90 Partecipate La Regione partecipa direttamente e indirettamente a 70 società. Non tutte le partecipazioni sono strategiche, alcune si sovrappongono, altre hanno esaurito la loro “mission”. L’obiettivo è venderne 20, ricavando 45 milioni quest’anno e altri 45 nel 2013. Spending review E’ l’asse portante del piano. Ricalcata (ma solo in parte) su quella adottata a livello nazionale da Enrico Bondi, individua gli obiettivi di risparmio e le spese “aggredibili” della Regione. Gli obiettivi a breve termine, 12 mesi, si condensano dalla spending review della Sanità 370 entro il 2015 così suddivisi: milioni dalla cessione di venti partecipate milioni cumulati nei quattro anni dalla spending review della Regione, di cui: 3 Fonte: REGIONE PIEMONTE % l'anno, pari a 10 milioni: costi del personale 15 % in tre anni, pari a 45 milioni: consumi di beni e servizi 10-15 % in tre anni, pari a 100-150 milioni: tutte le altre erogazioni Allarme debito, la Regione punta a tagliare 900 milioni Piano in tre atti: fondo immobiliare, partecipate e spending review Ogni direzione dovrà individuare i tagli e misurarne l’impatto siti e Prestiti e alle Fondazioni bancarie) e nel quale verranno convogliati gli immobili non vincolati dell’ente, con le relative proprietà, per essere messi a reddito. Parte degli affitti sarà impiegata per rimborsare il debito, parte per remunerare gli investitori. Si punta a ricavare 200 milioni entro il 2013. milioni DA TAGLIARE dalla creazione del Fondo immobiliare Centimetri - LA STAMPA 240 VILLA MELANO Rivoli, in forse l’hotel 5 stelle La giunta medita l’abbandono Non è la prima volta che se ne parla. Anche così, resta lo stupore per un paradosso che alla Regione è già costato un bel po’. Villa Melano, Rivoli: uno dei capitoli di spesa finito sotto la lente della giunta regionale. Da diversi anni la Regione finanzia di tasca propria la costruzione di un hotel a 4-5 stelle in prossimità del castello dov’è ospitato il Museo di Arte Contemporanea. Camere “de luxe”, spiegano a Torino, negli uffici di piazza Castello: roba che nemmeno a Manhattan. I lavori sono in corso. Cui prodest? Questa la domanda. Un’interrogativo senza risposta, dato che la Regione - in tempi di profondo rosso -, sta valutando l’opportunità di smarcarsi in tre numeri: 1,5 miliardi la spesa aggredibile, 400 milioni la spesa rivedibile (sulla quale si può agire da subito, senza aspettare la scadenza degli impegni in essere), 40 milioni la riduzione attesa. I fronti di azione I Cantiere a rischio dal cantiere (ora fermo) in attesa di un privato disposto a rilevarlo. Se sarà il caso, mettendo in conto le penali. Meglio pagare quel che c’è da pagare, e chiudere la partita, o continuare a investire in un progetto giudicato poco produttivo e incoerente con i compiti della Regione? Buona la prima, a quanto pare. [ALE. MON.] gliate “tout court” ma sulle quali ci sono margini di riduzione: 2,2 miliardi. E’ il terreno più delicato visto che comprende anche il personale, con riferimento agli interventi sul turn-over degli 8 mila 800 dipendenti complessivi del “sistema Regione”. Tra le altre voci: Affari istituzionali e Avvocatura (50 milioni di costi complessivi aggredibili); Risorse umane/Patrimonio (100 milioni); Trasporti (600); Istruzione professionale (100) . Sono diversi. Lotta agli sprechi: dall’eliminazione di benefici finanziari a soggetti che non sempre ne necessitano a quella di attività che generano benefici al cittadino nulli o inferiori ai costi I TAGLI Il metodo di produzione. Inbasa su un I margini di azione Si novazione della “Comitato generiguardano anche rale spending remacchina orgai costi del personale view” - guidato nizzativa: è il caso delle piattaforme dall’assessore comuni, tra assessorati e dire- Quaglia, da Luppi e dai direttori zioni, per accorpare i servizi ge- - incaricato di supervisionare i nerali. Blocco delle opere di di- “circoli spending” istituiti in mensione eccessiva o troppo co- ogni direzione regionale: sarà lostosa rispetto ai fabbisogni (co- ro compito elaborare le propome gli investimenti nel settore ste di intervento, valutarne l’imturistico-alberghiero). Interven- patto, definire le modalità di ti strutturali: si manterrà la sola azione e trasmettere l’elenco al “governance” di determinate at- Comitato. tività (è il caso dei poli intermodali), lasciando spazio ai privati. I tempi Brevi, brevissimi: a ottobre il piano delle misure sarà portato Spese aggredibili Spese, cioè, che non vengono ta- in giunta per l’approvazione. Provveditorato MARIA TERESA MARTINENGO L’ordine di servizio per vietare la posta tradizionale in caso di maxi invii di convocazioni o altra corrispondenza inviabile per mail, la dottoressa Paola D’Alessandro l’ha firmato a pochi giorni dal suo arrivo a Torino, in marzo. All’Ufficio Scolastico Territoriale di via Coazze, adesso, a distanza di tre mesi, c’è già un primo bilancio. «In aprile l’ufficio del dirigente ha ridotto dell’81% le spese di posta. Spedire quasi tutto via mail - dice la dirigente - significherà, alla fine dell’anno, un risparmio di circa trentamila euro». Non basta. «Avremo dedicato le preziose energie del personale che si doveva occupare di buste e francobolli ad altri impegni, più importanti e gratificanti». Il provveditore D’Alessandro non si è limitata a questo. «Nella “spending review” dell’ufficio, ho cambiato il contratto con le Poste e quello te- 5 domande a Roberto Cota governatore «C’è poco da aggiungere: siamo in presenza di una scelta obbligata». Roberto Cota commenta in modo laconico il piano messo a punto dalla Regione, con la sua benedizione, per ristrutturare il debito pregresso e salvare il salvabile. Colpa del taglio dei trasferimenti statali? «Nei nostri confronti lo Stato è in difetto: questa la premessa. Ma è altrettanto vero che in questa regione, e in questo Paese, si è vissuto per anni al di sopra delle proprie possibilità». Un riferimento alla precedente legislatura? «Quando si governa non ci si può lasciare alle spalle una montagna di debiti». E adesso? «E’ cambiato il mondo, sarebbe bene che tutti ne prendessero atto». Ma la necessità di garantire i servizi, alm e n o quelli essenziali, è rimasta la stessa. Anzi: cresce. «Appunto. Ho il dovere di ristrutturare il debito con una serie di riforme necessarie per fare funzionare i servizi. Infatti abbiamo deciso di evitare i tagli orizzontali: quelli che, colpendo indistintamente tutti i settori, distruggono il sistema. Lavoriamo sulle priorità». Quali sono le priorità? «La Regione deve assicurare servizi a tutti i cittadini, non riconoscimenti e prebende a gruppi particolari. In questo senso, il nostro piano - basato sulla costituzione del Fondo immobiliare, sulla razionalizzazione delle partecipate, e soprattutto sulla spending review - è innovativo. Lo stesso Bondi ha voluto prendere visione di questo lavoro. Terminata la fase della pianificazione, ora si entra nel vivo: come per la riforma sanitaria». [ALE.MON.] La lenta rivoluzione In molti uffici pubblici la rivoluzione dell’on line sta decollando definitivamente, ma resta difficile in certi casi cambiare le abitudini e fidarsi delle nuove modalità. Nella scuola quest’anno finalmente debuttano le tracce inviate alle scuole via web Addio alle convocazioni per posta “In un mese di mail 81% di risparmi” Il Provveditore «Spenderemo trentamila euro in meno» «E’ inevitabile, ma difenderemo le vere priorità con tagli mirati» lefonico con altri più vantaggiosi. Questo insieme di misure era indispensabile perché come tutti siamo in difficoltà economiche e le spese vanno ridotte». E anche quando si tratta di migliorare la vivibilità degli uffici di via Coazze, cambiando gli arredi, ormai «d’epoca» e poco funzionali, la dirigente si guarda intorno con spirito pratico e trova qualche soluzione per tagliare la spesa. «In questi giorni stiamo verificando le necessità di nuovi arredi: chiunque giri in questi uffici sa che qualcosa va sostituito. Ho invitato tutto il personale a segnalare le esigenze. Per ora ci siamo attrezzati acquisendo da altri uffici di altri ministeri degli arredi utili e abbiamo già cominciato ad assegnarli». L’obiettivo è di rendere l’ambiente di lavoro più adeguato e vivibile. «Quando avremo qualche risorsa economica la utilizzeremo per questo: in un ambiente piacevole si lavora meglio. Speriamo che i risparmi fatti possano ritornare qui». Sempre in tema di razionalizzazione ed eliminazione di perdite di tempo e di energie, la dirigente D’Alessandro ha avviato anche contatti con la Ragioneria dello Stato. «L’idea è di facilitare le scuole eliminando le “doppie carte”». Semplificando, insomma, certa burocrazia ripetitiva in te- ma di contabilità e legittimità amministrativa. «Dovremmo partire in via sperimentale con una decina di istituti», spiega il nuovo provveditore, arrivata a Torino dopo lunghi anni ad Alessandria. D’Alessandro sta anche riorganizzando gli uffici di via Coazze, assai meno popolati rispetto al passato. «L’obiettivo è maggiore comunicazione tra i settori per avere condivisione di scopo», spiega la dirigente. Che ha scelto come collaboratori una squadra di giovani funzionari laureati in Giurisprudenza ed Economia approdati all’Ufficio Scolastico Territoriale nei mesi scorsi. T1 T2 PR CV 60 Cronaca di Torino LA STAMPA SABATO 9 GIUGNO 2012 DUE ANNI DI CANTIERI PER REALIZZARE NUOVI REPARTI, POTENZIARE E METTERE A NORMA L’ESISTENTE AGENZIA DELLE ENTRATE Il Mauriziano punta al rilancio con un restyling da 15 milioni Sono più di duemila gli aspiranti al posto di esattore fiscale «L’Umberto I ora deve uscire dall’isolamento in cui è rimasto» Ieri al Palaolimpico la prima prova del concorso per 75 nuovi funzionari CITTÀ DELLA SALUTE «La Regione ammetta: non nascerà mai» MARCO ACCOSSATO PAOLA ITALIANO «Sulla Città della Salute stiamo assistendo a una partita a poker, con un bluff dopo l’altro per camuffare la povertà delle carte che si hanno in mano». Ottavio Davini e Nino Boeti (Pd) rispondono così al «Piano B» presentato dall’assessore regionale alla Sanità. «Ormai è chiaro a tutti che, nonostante i roboanti annunci che si ripetono da più di due anni, quel progetto è nato morto, perché non ha i finanziamenti, ed è sprovvisto di ogni presupposto tecnico». I Aspettando la nascita concreta della rete ospedaliera con il San Luigi e l’Ircc di Candiolo, il Mauriziano punta al rilancio investendo 15 milioni di euro in ristrutturazioni, potenziamento di servizi, nuove apparecchiature e lavori di messa a norma. Lo hanno annunciato ieri i nuovi vertici dell’ospedale di largo Turati, nella loro prima «uscita» pubblica dopo la nomina: il direttore generale Vittorio Brignoglio, quello sanitario Giuseppe De Filippis, e l’amministrativo Chiara Serpieri. Entro fine 2014 si prevede di portare a termine numerose opere grazie a finanziamenti statali, a fondi regionali, a investimenti dell’ospedale e a donazioni come quelle della Compagnia di San Paolo, di Specchio dei tempi, e della Onlus Aipe. Il progetto principale prevede la creazione della nuova rianimazione da 8 letti più uno di isolamento che sarà realizzata sopra il pronto soccorso: costo 2 milioni e 250 mila euro. Il cantiere apre a settembre e durerà fino al maggio 2013. Novecento mi- L’ultimo progetto inaugurato Il pronto soccorso del Mauriziano è l’ultimo grande progetto inaugurato all’Umberto I dall’ex commissario Remo Urani la euro saranno invece destinati alla nuova Endoscopia digestiva, che dovrebbe essere terminata entro la fine di quest’anno. Sempre a dicembre si prevede anche l’inaugurazione della nuova Riabilitazione neurofisiatrica, da adeguare. Saranno messi a norma gli impianti antincendio e di condizionamento, i padiglioni 1 e 4 dell’area chirurgica e del dipartimento medico, mentre nasceranno nuovi ambulatori per l’attività intramoenia (500 mila euro di investimento). L’obiettivo è evidente: «Far uscire il Mauriziano dall’isolamento», dice il direttore generale Brignoglio. Anche per questo Compagnia di San Paolo e onlus Aipe hanno destinato circa 1 milione e 200 mila euro per la realizzazione del nuovo reparto di Ematologia diretto dal professor Tarella. Mentre i padiglioni 2 e 5 saranno «umanizzati» con la rea- lizzazione di bagni nelle camere di degenza (i lavori termineranno soltanto nel 2014) entro fine 2012 saranno attivati la seconda Tac donata dalla Compagnia di San Paolo e il nuovo angiografo dono dei lettori di Specchio dei tempi. Sarà sostituita la risonanza magnetica e inaugurata la sala operatoria ibrida presentata alcune settimane fa alle Ogr durante le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il fisco, per una volta, si trasforma da incubo a occasione da non perdere per chi è in cerca di lavoro. È quello che è successo ieri al Palaolimpico di Torino, dove si sono presentati circa 2150 candidati al concorso per trovare 75 nuovi funzionari da inserire nell’organico degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte. Tantissimi, nonostante fossero meno della metà delle 5700 domande pervenute. «Sono grandi numeri, ma tutto è andato bene, la prima prova si è svolta regolarmente», commenta la direttrice Rossella Orlandi. Il primo ostacolo da superare consisteva in 80 quesiti a risposta chiusa - tre opzioni tra cui scegliere - in materia di diritto tributario, civile ed economico. La prova sarà corretta il 18 giugno e ci sarà allora una forte scrematura: soltanto 225 aspiranti avranno accesso alla seconda selezione, che avverrà a luglio e valuterà invece le competenze logicoattitudinali degli aspiranti esattori. A quel punto, saranno meno di un centinaio i candidati che scelti per accedere ai sei mesi di percorso guidato, seguiti da un tutor - e regolarmente retribuiti - direttamente impiegati negli uffici territoriali dell’Agenzia con compiti operativi, per essere infine valutati e sottoposti all’ultimo e decisivo colloquio. «Si tratta di un tirocinio molto accurato - spiega Orlandi - che permetterà di avere in organico personale altamente qualificato e competente». I posti disponibili, a livello nazionale, per un un contratto a tempo indeterminato, sono 855. I 75 previsti per il Piemonte sono dunque una buona percentuale dei nuovi arrivi, anche se non bastano a coprire interamente il turnover dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate della Regione, considerando che, nell’ultimo anno, i fuoriusciti sono stati 150. Ma sono comunque un’ottima iniezione di risorse, quasi vitale per chi è impegnato a combattere l’evasione. «Non è una lotta che si può portare avanti solo con proclami e promesse di rigore - sottolinea la direttrice perché per fare controlli e verifiche sono indispensabili le risorse, quelle umane prima di tutte le altre. Per questo siamo soddisfatti dell’arrivo di nuovi colleghi che potranno aiutarci in questo compito, sempre più importante».