Al Mauriziano un restyling da 15 milioni

Transcript

Al Mauriziano un restyling da 15 milioni
Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it
OGGI
DOMANI
Previsioni
Si attenua temporaneamente in giornata il flusso di
aria umida da ovest. Al mattino irregolarmente
nuvoloso su pianure, colline, imbocchi vallivi
piemontesi con qualche rovescio su nord Piemonte,
e abbastanza soleggiato o soleggiato lungo le zone
alpine e Valle d'Aosta; diventa abbastanza soleggiato
ovunque con locali addensamenti, più accentuati sui
pendii montani. Venti deboli meridionali, rinforzi in
quota. Temperatura tra 23 e 28 gradi.
AO
TO
AO
TO
Previsioni
Temperature (C˚)
Umidità relativa
Qualità dell’aria
Precipitazioni
Una perturbazione raggiunge l'arco alpino nel
pomeriggio. Al mattino un po' di sole, ma più
nuvoloso tra Biellese, Sesia, Verbano, Novarese,
Monferrato; dalle ore centrali tornano ad aumentare
le nubi dalle zone montane e Valle d'Aosta e il
pomeriggio diventa più nuvoloso o irregolarmente
nuvoloso con rovesci e locali temporali da zone
alpine e Valle d'Aosta. Venti deboli o moderati da
sud-ovest. Temperatura in calo, tra 22 e 26 gradi.
Torino
Torino
Ieri
1 Ottima
Ieri
18.6 21.9
Un anno fa 15.7 23.9
Alle 8
Alle14
74%
77%
2 Buona
Estremi del mese
dal 1753 al 2012
Limite pioggia/
neve oggi
05/06/1810 Min. 4.3
21/06/2003 Max. 38.2
Nord
Sud
Ieri fino alle 19
0,2 mm
Totale del mese
0,2 mm
Media del mese
dal 1753 al 2012
98 mm
Giugno più piovoso
1937 - 283,2 mm
Min.
Max.
3 Accettabile
4 Cattiva
5 Pessima
-
a cura di Provincia
di Torino e Arpa Piemonte
TORINO
SABATO 9 GIUGNO 2012
torino.repubblica.it
REDAZIONE DI TORINO Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 | tel. 011/5169611 | fax 011/533327 | CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO | VICARIO ROBERTO ORLANDO | INTERNET torino.repubblica.it | e-mail: [email protected]
SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 011/5169611 | fax 011/533327 dalle ore 9.00 alle ore 21.00 | TAMBURINI fax 011/533327 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 TORINO | tel. 011/5527511 | fax 011/5527580
A rotazione per 60 addetti di cooperative
La denuncia del Pd: “Decisioni prese senza discuterne”. L’assessore: “Le solite polemiche strumentali”
Treni, la scure raddoppia
Conti in rosso
Nei musei
entra la “cassa” La Regione dopo aver soppresso 12 linee, cancella altre corse
ASSA integrazione per gli addetti dei musei
della Resistenza, del Risorgimento, della
Montagna e del polo dell’Università. Una
soluzione non traumatica che colpirà a rotazione
gli addetti della cooperativa Cns, dal 20 al 30 per
cento, per ogni periodo. Così si riuscirà a tamponare la soluzione per i prossimi sei mesi, in attesa
di misure che dovrebbero portare risparmi.
LONGHIN A PAGINA V
C
La macabra scoperta di Settimo
Aveva “seppellito”
in casa il padre
in una bara di nylon
per incassare ancora
la sua pensione
IL COMMENTO
SALVATORE TROPEA
È ANCHE un Comitato
emergenza cultura che,
preso atto delle difficoltà in cui si dibatte il settore per
via del venir meno dei contributi
pubblici, ha proposto di riunire gli
Stati generali della cultura medesima. Chi avrebbe mai pensato che 710 anni
dopo il loro esordio quando Filippo il Bello re
di Francia li convocò per la prima volta, nel
1302, chiamando a raccolta nobiltà, clero e terzo stato per liberarsi della Chiesa di Roma allora guidata da Bonifacio VIII, gli "stati generali"
si sarebbero trasformati nell’attuale assemblea multiuso quasi sempre buona per minacciare proteste che il più delle volte sono petizioni ovvero richieste di un qualcosa che è venuto a mancare o potrebbe venire a mancare.
SEGUE A PAGINA XI
C’
Coppola: gestione unica per tagliare i costi
Venaria “acquista” Stupinigi
IL SERVIZIO A PAGINA V
s
Il corpo mummificato portato dai necrofori
LE INCHIESTE
CULTURA ALLARGATA
E BILANCIO RISTRETTO
DI BLASI E GIUSTETTI
A PAGINA VII
ON solo la cancellazione
di dodici linee. L’orario
estivo delle ferrovie riserva altre brutte sorprese ai
pendolari: saranno tagliate
corse su altre 14 linee del Piemonte per risparmiare un’altra
decina di milioni nei costi del
servizio. E’ quanto denuncia il
Pd che accusa l’assessore di
aver deciso il piano senza consultare il consiglio regionale e
gli amministratori locali. La Bonino: «Polemiche strumentali».
GIACOSA E TRABUCCO
ALLE PAGINE II E III
N
Nosiglia ai preti
“Non rifiutate mai
il battesimo”
MARIA ELENA SPAGNOLO
LE PARROCCHIE devono accogliere le famiglie e venire incontro alle loro esigenze, anche di
tempo. Le richieste delle coppie
di dare il battesimo ai figli non
vanno mai rifiutate. Bisogna attrezzarsi, come ha chiesto il Papa, per quelle coppie che «hanno fatto una scelta diversa da
quella del matrimonio sacramentale».
SEGUE A PAGINA IX
Il caso/2
DEL
ABATO
Al Mauriziano
un restyling
da 15 milioni
Le lauree in tecniche di restauro
rilanciano il Centro della Reggia
A luglio arrivano
i primi dottori
per “curare”
i mali dell’arte
MARINA PAGLIERI
A PAGINA XIV
Il caso/1
NEI prossimi dodici mesi il
Mauriziano si trasformerà in un
grande cantiere. Sta per partire
un cantiere che riunisce diversi
interventi e che complessivamente potrà contare su un investimento di 15 milioni. «Tutto
questo accadrà senza disagi per
i pazienti e senza che si debba
chiudere alcun reparto» spiega
il direttore Brignoglio.
IL SERVIZIO A PAGINA XI
Gli specialisti del restauro durante un intervento
DIARIO DI UNA PROF
L’evento
In sala professori
il Rituale Precario
dei cassetti svuotati
Cinquemila spettatori applaudono le stelle Jones e Chambers e i primati della Legnante e di Abate
RAFFAELLA PAISIO
ORINO, Istituto Regina Margherita, ore
11. È venerdì, il fine
settimana fa capolino e
dietro l’ultimo angolo si
staglia, splendida, la fine
delle lezioni. Ecco, perciò,
negli occhi di tanti marmocchi far ormai capolino
un certo beato sorrisino.
Nei corridoi si vedono passare, appesi ai prof, grappoli di studenti stranamente umilissimi.
SEGUE A PAGINA VII
T
“Nebiolo”, due record al Meeting
li studenti esorcizzano la
pioggia. Cinquemila persone, tantissimi giovani, hanno
affollato ieri sera gli spalti del Nebiolo per il 18° Meeting Internazionale
di Atletica Leggera. L’organizzazione si augurava almeno un record, ne
sono arrivati addirittura due. Il nuovo primato mondiale della neo-paralimpica Assunta Legnante, che ha
lanciato il peso a 15.22, e il nuovo
primato italiano dell’ostacolista
Emanuele Abate, che ha chiuso al
terzo posto, fermando il crono dopo
13’’28. «Metterei la firma per ripetere la stessa gara agli Europei di Helsinki», ha detto.
Prima del suo exploit c’era stato
quello della sprinter torinese Marti-
G
TIMOTHY ORMEZZANO
na Amidei, 21 anni, splendido prodotto del Cus, vittoriosa nei 100 in
11.42. Veloce e incredula: ha limato
il proprio personale di ben 23 centesimi, strappando il pass per gli Eu-
La piccola grande pattuglia olimpica
La carica dei sabaudi
undici piemontesi
ai Giochi di Londra
FABRIZIO TURCO A PAGINA XVII
ropei e rubando la scena anche a
Dwain Chambers che ha confermato i pronostici della vigilia chiudendo in 10”29. «Il pubblico è stato fantastico, mi ha dato una bella spinta
— ha spiegato il velocista britannico
— Sì, penso proprio che l’anno prossimo tornerò a Torino».
Non ha tradito le attese nemmeno la bella ostacolista Lolo Jones,
prima sul traguardo dei 100 ostacoli con lo stesso tempo (12’’97) della
russa Kondakova. «Ora mi fermo un
po’, in attesa dei Trials statunitensi.
Non si ferma, invece, il mio voto di
castità. Magari dopo i Giochi di Londra troverò l’uomo della mia vita e lo
sposerò».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
llaa RReeppuubbbblliiccaa
SABATO 9 GIUGNO 2012
CRONACA
■ XI
TORINO
L’ospedale “Mauriziano”
diventa un grande cantiere
Brignoglio: lavori per 15 milioni, senza mai chiudere
MARIACHIARA GIACOSA
OSPEDALE Mauriziano
si rifà il trucco e mette in
cantiere lavori per oltre
15 milioni. Lo ha annunciato ieri
il nuovo direttore generale dell’ospedale Vittorio Brignoglio: «Vogliamo far decollare una serie di
lavori che in questi anni sono stati programmati, finanziati, ma
non sono mai partiti» ha spiegato
ieri presentando la squadra con
cui «guiderà» l’ospedale nei prossimi anni. «I cantieri — ha messo
le mani avanti — non ostacoleranno in nessun modo il normale funzionamento dell’ospedale:
non si perderanno posti letto, né
chiuderanno reparti».
L’intervento più consistente
riguarda la nuova rianimazione
per la quale la Regione ha stanziato 2,2 milioni. Il cantiere partirà a settembre e le sale (otto posti, più uno di isolamento) dovrebbero essere pronte entro
maggio del prossimo anno. Già
questo mese saranno invece avviati i lavori per il nuovo gruppo
elettrogeno, che dovrà garantire,
in modo sicuro e senza il rischio di
blackout, l’alimentazione energetica a tutta la struttura dell’ospedale. Poi toccherà all’adeguamento della sala parto, al nuovo
laboratorio analisi «che ora è pra-
L’
15 MILIONI
2,6 MILIONI
12 MESI
E’ la somma
totale stanziata
per ristrutturare
l’ospedale
E’ la cifra spesa
per la nuova sala
operatoria
chiamata ibrida
E’ il tempo che
serve per finire
il cantiere del
restyling
I numeri
ticamente su una balconata» ha
sottolineato il direttore sanitario
Giuseppe De Filippis. Restauri
previsti anche nei padiglioni di
chirurgia, dove saranno rifatti i
bagni e installati nuovi ascensori,
e in quelli di psichiatria e neuro-
Per l’Umberto I si annuncia un anno nel segno del restyling
logia. Questi ultimi due interventi termineranno entro due anni.
In cantiere ci sono anche l’ammodernamento dei sistemi anti
incendio e di condizionamento
delle stanze, l’adeguamento dei
reparti di medicina nucleare in
E DOMANI trovassi cinque milioni nel cassetto
saprei come usarli».
Nella cultura? No, nel welfare, che
è «la priorità politica della città, e
quindi della giunta». L'assessore
al Bilancio Gianguido Passoni,
parlando all'Ufficio Pio, ha indicato il capitolo di spesa prioritario
per il bilancio: le politiche sociali.
Il ragionamento di Passoni parte dalla crisi, che è «crisi della città,
non del bilancio». «Siamo sicuri
che quest'anno il sistema del wel-
«S
Passoni: se avessi più soldi
li destinerei per il Welfare
fare cittadino sia in grado di rispondere ai bisogni dei torinesi?»,
si è chiesto l'assessore. Rispondere è difficile. Ma le richieste di assistenza aumentano, e la capacità
contributiva diminuisce. Nel 2012
l'amministrazione ha mantenuto
SALVATORE TROPEA
G
il livello della spesa diretta per l'assistenza dell'anno scorso. Ma la titolare al welfare Elide Tisi deve comunque fare i conti con i tagli: 15
milioni in meno. Cinque milioni,
oggi, farebbero comodo. Ma non
ci sono. Dal 2013, però, la musica
potrebbe cambiare e Palazzo Civico potrebbe aggiungere qualche
spicciolo di tasca sua. La speranza
viene dalla spending review, che
nel 2012 ha portato i suoi frutti: 45
milioni di spesa in meno. «Quest'anno la rigidità del bilancio non
ha consentito di spostare le risorse risparmiate sul welfare – ha
spiegato Passoni – ma non è detto
che ciò non avvenga il prossimo
anno».
(ga.gu.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nuova macchina per la Tac. I lavori, finanziati da privati e fondazioni per un milione di euro, sono
iniziati la settimana scorsa. «Il
progetto prevede la sistemazione
della sala e l’installazione di una
seconda Tac — ha spiegato Brignoglio — indispensabile per un
ospedale come questo». «Si tratta
di una prima tranche di interventi — ha concluso il direttore generale — finanzianti da enti pubblici, privati con l’aggiunta, in alcuni casi, di risorse aggiunte dall’azienda sanitaria: terminati questi
lavori che consideriamo indispensabili per «umanizzare»
questa struttura ne programmeremo altri: questo ospedale rappresenta un’eccellenza, deve fare
rete con gli altri ospedali torinesi
e migliorare dal punto di vista
delle strutture e delle tecnologie e
disposizione dei medici e dei pazienti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CULTURA ALLARGATA
E BILANCIO RISTRETTO
IUSTO, chi l’avrebbe
immaginato. E invece è
accaduto, anzi sta accadendo, sull’onda appunto dell’emergenza, per dire un altro
termine abusato al punto da
non riuscire più a capire dove
essa comincia e dove finisce.
Dal Museo Egizio a quello del
Risorgimento, dalla Reggia di
Venaria alla Palazzina di Stupinigi, dal Teatro Regio allo Stabile, dal Conservatorio all’orchestra della Rai, dalle biblioteche
alle Fondazioni, dai festival cinematografici ai vari eventi (altro termine inflazionato) musicali, di danza e di costume, saloni del libro e del gusto, con intorno un’infinità di altre manifestazioni, la cultura è diventata un terreno dal perimetro
incerto e piuttosto elastico nel
quale si tende a collocare ormai
cose che dovrebbero e potrebbero benissimo starne fuori.
Un terreno che, proprio per
questo, è diventato onnicomprensivo, scivoloso e, soprattutto, esposto al rischio di scatenare la reazione di quanti sono convinti che sotto l’ampio
ombrello della cultura possa
starci sempre e comunque di
tutto. E guai a tentare di mettere ordine, anche se ad imporlo
non è il capriccio di un sindaco
o di un assessore ma un bilancio che per effetto della crisi è
diventato come la classica coperta strattonata da tutte le
parti e sempre insufficiente a
coprire tutto.
Ma poi, è proprio necessario
coprire tutto? Facile immagi-
fisticate apparecchiature tecnologiche. Prima dell’estate sarà
aperta la nuova sala operatoria,
finanziata con 2,6 milioni dalla
Compagnia di San Paolo, per la
cardiochirurgia, e a ottobre dovrebbe entrare in funzione la
L’assessore
IL COMMENTO
(segue dalla prima di cronaca)
base alla nuove norme di protezione degli ambienti, le nuove
stanze per l’ematologia, l’endoscopia digestiva e per la riabilitazione neurofisiatrica.
I nuovi spazi serviranno anche
per far spazio a più moderne e so-
nare le risposte a questa domanda apparentemente provocatoria. Si leggono nelle cronache dichiarazioni perentorie e apocalittiche: “Ancora un
taglio e andremo a fondo”,
“Senza aiuto saremo costretti a
chiudere”, “Vogliono cancellare il teatro, la lirica, la danza” e,
naturalmente, il dito è puntato
contro governo, Regione, Province, Comuni. E c’è chi accompagna la denuncia col rimprovero rivolto all’ingeneroso
di turno di non comprendere o
La selezione non
può essere rinviata
Ma poi è proprio
necessario
finanziare tutto?
sottovalutare l’importanza del
tale o tal altro «evento» in termini di ricaduta economica per
la città, di non fare attenzione ai
posti di lavoro che si mettono a
rischio, di non capire che è un
biglietto di visita per Torino.
Col risultato che in non pochi
casi le istituzioni chiamate in
causa nella persona di assessori e più spesso di funzionari
compiacenti cedono alle pressioni e si lasciano «intenerire»
dai postulanti. E ciò avviene per
le ragioni più disparate, non ultima quella che la nebulosa più
si allarga e sfuma in manifestazioni che solo molto generosamente si possono definire culturali e più si affolla di personale traducibile poi in consenso
elettorale.
E’ una scelta giusta? La risposta è no. Ma c’è stato un tempo
in cui lo si è fatto e con dubbia
generosità, anche fuori dall’area delle vere istituzioni culturali che dovrebbero, queste sì,
essere sostenute e sottratte al
pericolo di tagli generalizzati.
Lo si è fatto e sono state coltivate in tal modo brutte abitudini
che oggi si fatica a cancellare. In
momenti di crisi la scelta attenta e puntigliosa delle priorità
non solo è necessaria ma è un
dovere morale. La selezione tra
ciò che è cultura e ciò che pretende di esserlo non può essere
rinviata, anche perché si finirebbe veramente col far saltare
la cassa e questo vorrebbe dire
una punizione anche per chi
non la merita.
E se poi qualcuno, in un eccesso di teatralità, ha la pretesa
di reincarnare Filippo il Bello
chiamando a raccolta gli Stati
Generali della cultura, non c’è
niente di male. Un dibattito serio e approfondito sull’argomento potrebbe anche aiutare
a discernere il grano dal loglio.
Ben venga dunque una discussione sulla differenza che c’è tra
la Traviata e la sagra del fagiolo,
il Museo Egizio e i pittori della
domenica, l’Amleto e un rave
party. A condizione che non si
continui a legittimare richieste
finanziarie che potrebbero essere utilizzate in modo più consono — non mancano certo le
destinazioni — e non distribuite a pioggia a favore di una cultura allargata e trasformata in
una ragnatela nella quale tutti
si ritengono «caballeros».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
T1 T2 PR CV
56 Cronaca di Torino
Progetto
ALESSANDRO MONDO
LA STAMPA
SABATO 9 GIUGNO 2012
6,1
I numeri
della manovra
miliardi
IL DEBITO DELLA REGIONE
n obiettivo, tre
strumenti.
L’obiettivo è aggredire il debito
che grava sulla
Regione, al netto della Sanità,
tagliando 900 milioni in quattro anni. Gli strumenti sono
quelli pianificati dalla giunta.
Un colpo di scure, certo. Che
però non sarà vibrato in senso
orizzontale, avvertono da piazza Castello, ma si concentrerà
su ambiti specifici. Si parte
quest’anno, sulla base di una
programmazione illustrata
nei giorni scorsi alla Conferenza dei direttori regionali. Erano presenti Cota, l’assessore
al Bilancio Quaglia e Ferruccio Luppi, ex-manager Fiat
chiamato ad applicare nella
pubblica
amministrazione
l’esperienza maturata nel privato: un percorso analogo, ma
come consulente, a quello dell’assessore alla Sanità Monferino. E’ lui a riasumere le lineeguida del piano.
U
Fondo immobiliare
Si tratta di un Fondo al quale
aderiranno la Regione e un
certo numero di investitori (si
guarda anche alla Cassa DepoMODELLO BONDI
200
900
milioni
milioni
90
Partecipate
La Regione partecipa direttamente e indirettamente a 70
società. Non tutte le partecipazioni sono strategiche, alcune
si sovrappongono, altre hanno
esaurito la loro “mission”.
L’obiettivo è venderne 20, ricavando 45 milioni quest’anno e
altri 45 nel 2013.
Spending review
E’ l’asse portante del piano. Ricalcata (ma solo in parte) su
quella adottata a livello nazionale da Enrico Bondi, individua gli obiettivi di risparmio e
le spese “aggredibili” della Regione. Gli obiettivi a breve termine, 12 mesi, si condensano
dalla spending review
della Sanità
370
entro
il 2015
così
suddivisi:
milioni
dalla cessione
di venti
partecipate
milioni
cumulati nei quattro anni dalla spending
review della Regione, di cui:
3
Fonte: REGIONE PIEMONTE
%
l'anno,
pari a
10 milioni:
costi del
personale
15
%
in tre anni,
pari a
45 milioni:
consumi di beni
e servizi
10-15
%
in tre anni,
pari a
100-150 milioni:
tutte le altre
erogazioni
Allarme debito, la Regione
punta a tagliare 900 milioni
Piano in tre atti: fondo immobiliare, partecipate e spending review
Ogni direzione dovrà
individuare i tagli
e misurarne l’impatto
siti e Prestiti e alle Fondazioni
bancarie) e nel quale verranno
convogliati gli immobili non
vincolati dell’ente, con le relative proprietà, per essere messi
a reddito. Parte degli affitti sarà impiegata per rimborsare il
debito, parte per remunerare
gli investitori. Si punta a ricavare 200 milioni entro il 2013.
milioni
DA TAGLIARE
dalla creazione
del Fondo
immobiliare
Centimetri - LA STAMPA
240
VILLA MELANO
Rivoli, in forse l’hotel 5 stelle
La giunta medita l’abbandono
Non è la prima volta
che se ne parla. Anche così, resta lo stupore per un
paradosso che alla Regione è già costato un bel po’.
Villa Melano, Rivoli: uno
dei capitoli di spesa finito
sotto la lente della giunta
regionale.
Da diversi anni la Regione
finanzia di tasca propria la
costruzione di un hotel a
4-5 stelle in prossimità del
castello dov’è ospitato il
Museo di Arte Contemporanea. Camere “de luxe”,
spiegano a Torino, negli uffici di piazza Castello: roba
che nemmeno a Manhattan. I lavori sono in corso.
Cui prodest? Questa la domanda. Un’interrogativo
senza risposta, dato che la
Regione - in tempi di profondo rosso -, sta valutando
l’opportunità di smarcarsi
in tre numeri: 1,5 miliardi la spesa aggredibile, 400 milioni la
spesa rivedibile (sulla quale si
può agire da subito, senza aspettare la scadenza degli impegni
in essere), 40 milioni la riduzione attesa.
I fronti di azione
I
Cantiere a rischio
dal cantiere (ora fermo) in
attesa di un privato disposto a rilevarlo. Se sarà il caso, mettendo in conto le penali. Meglio pagare quel
che c’è da pagare, e chiudere la partita, o continuare a
investire in un progetto giudicato poco produttivo e incoerente con i compiti della
Regione? Buona la prima, a
quanto pare.
[ALE. MON.]
gliate “tout court” ma sulle quali ci sono margini di riduzione:
2,2 miliardi. E’ il terreno più delicato visto che comprende anche
il personale, con riferimento
agli interventi sul turn-over degli 8 mila 800 dipendenti complessivi del “sistema Regione”.
Tra le altre voci: Affari istituzionali e Avvocatura (50 milioni di
costi complessivi aggredibili);
Risorse umane/Patrimonio (100
milioni); Trasporti (600); Istruzione professionale (100) .
Sono diversi. Lotta agli sprechi:
dall’eliminazione di benefici finanziari a soggetti che non sempre ne necessitano a quella di attività che generano benefici al
cittadino nulli o
inferiori ai costi
I TAGLI Il metodo
di produzione. Inbasa su un
I margini di azione Si
novazione della
“Comitato generiguardano anche rale spending remacchina orgai costi del personale view” - guidato
nizzativa: è il caso
delle piattaforme
dall’assessore
comuni, tra assessorati e dire- Quaglia, da Luppi e dai direttori
zioni, per accorpare i servizi ge- - incaricato di supervisionare i
nerali. Blocco delle opere di di- “circoli spending” istituiti in
mensione eccessiva o troppo co- ogni direzione regionale: sarà lostosa rispetto ai fabbisogni (co- ro compito elaborare le propome gli investimenti nel settore ste di intervento, valutarne l’imturistico-alberghiero). Interven- patto, definire le modalità di
ti strutturali: si manterrà la sola azione e trasmettere l’elenco al
“governance” di determinate at- Comitato.
tività (è il caso dei poli intermodali), lasciando spazio ai privati. I tempi
Brevi, brevissimi: a ottobre il
piano delle misure sarà portato
Spese aggredibili
Spese, cioè, che non vengono ta- in giunta per l’approvazione.
Provveditorato
MARIA TERESA MARTINENGO
L’ordine di servizio per vietare la posta tradizionale in caso di maxi invii di convocazioni o altra corrispondenza
inviabile per mail, la dottoressa Paola D’Alessandro
l’ha firmato a pochi giorni
dal suo arrivo a Torino, in
marzo. All’Ufficio Scolastico
Territoriale di via Coazze,
adesso, a distanza di tre mesi,
c’è già un primo bilancio. «In
aprile l’ufficio del dirigente ha
ridotto dell’81% le spese di posta. Spedire quasi tutto via
mail - dice la dirigente - significherà, alla fine dell’anno, un risparmio di circa trentamila
euro». Non basta. «Avremo
dedicato le preziose energie
del personale che si doveva occupare di buste e francobolli
ad altri impegni, più importanti e gratificanti».
Il provveditore D’Alessandro non si è limitata a questo.
«Nella “spending review” dell’ufficio, ho cambiato il contratto con le Poste e quello te-
5
domande
a
Roberto Cota
governatore
«C’è poco da aggiungere:
siamo in presenza di una
scelta obbligata». Roberto
Cota commenta in modo laconico il piano messo a punto dalla Regione, con la sua
benedizione, per ristrutturare il debito pregresso e
salvare il salvabile.
Colpa del taglio dei trasferimenti statali?
«Nei nostri confronti lo Stato è in difetto: questa la premessa. Ma è altrettanto vero che in questa regione, e
in questo Paese, si è vissuto
per anni al di sopra delle
proprie possibilità».
Un riferimento alla precedente legislatura?
«Quando si governa non ci
si può lasciare alle spalle
una montagna di debiti».
E adesso?
«E’ cambiato il mondo, sarebbe bene che tutti ne
prendessero atto».
Ma la necessità di garantire i servizi, alm e n o
quelli essenziali,
è rimasta
la
stessa.
Anzi: cresce.
«Appunto. Ho il dovere di ristrutturare il debito con
una serie di riforme necessarie per fare funzionare i
servizi. Infatti abbiamo deciso di evitare i tagli orizzontali: quelli che, colpendo
indistintamente tutti i settori, distruggono il sistema.
Lavoriamo sulle priorità».
Quali sono le priorità?
«La Regione deve assicurare servizi a tutti i cittadini,
non riconoscimenti e prebende a gruppi particolari.
In questo senso, il nostro
piano - basato sulla costituzione del Fondo immobiliare, sulla razionalizzazione
delle partecipate, e soprattutto sulla spending review
- è innovativo. Lo stesso
Bondi ha voluto prendere visione di questo lavoro. Terminata la fase della pianificazione, ora si entra nel vivo: come per la riforma sanitaria».
[ALE.MON.]
La lenta rivoluzione
In molti uffici pubblici la
rivoluzione dell’on line sta
decollando definitivamente, ma
resta difficile in certi casi cambiare
le abitudini e fidarsi delle nuove
modalità. Nella scuola quest’anno
finalmente debuttano le tracce
inviate alle scuole via web
Addio alle convocazioni per posta
“In un mese di mail 81% di risparmi”
Il Provveditore
«Spenderemo
trentamila
euro in meno»
«E’ inevitabile,
ma difenderemo
le vere priorità
con tagli mirati»
lefonico con altri più vantaggiosi. Questo insieme di misure era indispensabile perché
come tutti siamo in difficoltà
economiche e le spese vanno
ridotte».
E anche quando si tratta di
migliorare la vivibilità degli uffici di via Coazze, cambiando
gli arredi, ormai «d’epoca» e
poco funzionali, la dirigente si
guarda intorno con spirito pratico e trova qualche soluzione
per tagliare la spesa. «In questi giorni stiamo verificando le
necessità di nuovi arredi:
chiunque giri in questi uffici sa
che qualcosa va sostituito. Ho
invitato tutto il personale a segnalare le esigenze. Per ora ci
siamo attrezzati acquisendo
da altri uffici di altri ministeri
degli arredi utili e abbiamo già
cominciato ad assegnarli».
L’obiettivo è di rendere l’ambiente di lavoro più adeguato e
vivibile. «Quando avremo qualche risorsa economica la utilizzeremo per questo: in un ambiente piacevole si lavora meglio. Speriamo che i risparmi
fatti possano ritornare qui».
Sempre in tema di razionalizzazione ed eliminazione di
perdite di tempo e di energie,
la dirigente D’Alessandro ha
avviato anche contatti con la
Ragioneria
dello
Stato.
«L’idea è di facilitare le scuole
eliminando le “doppie carte”».
Semplificando, insomma, certa burocrazia ripetitiva in te-
ma di contabilità e legittimità
amministrativa. «Dovremmo
partire in via sperimentale
con una decina di istituti»,
spiega il nuovo provveditore,
arrivata a Torino dopo lunghi
anni ad Alessandria.
D’Alessandro sta anche
riorganizzando gli uffici di via
Coazze, assai meno popolati rispetto al passato. «L’obiettivo
è maggiore comunicazione tra
i settori per avere condivisione di scopo», spiega la dirigente. Che ha scelto come collaboratori una squadra di giovani
funzionari laureati in Giurisprudenza ed Economia approdati all’Ufficio Scolastico
Territoriale nei mesi scorsi.
T1 T2 PR CV
60 Cronaca di Torino
LA STAMPA
SABATO 9 GIUGNO 2012
DUE ANNI DI CANTIERI PER REALIZZARE NUOVI REPARTI, POTENZIARE E METTERE A NORMA L’ESISTENTE
AGENZIA DELLE ENTRATE
Il Mauriziano punta al rilancio
con un restyling da 15 milioni
Sono più di duemila
gli aspiranti al posto
di esattore fiscale
«L’Umberto I
ora deve uscire
dall’isolamento
in cui è rimasto»
Ieri al Palaolimpico
la prima prova
del concorso per
75 nuovi funzionari
CITTÀ DELLA SALUTE
«La Regione
ammetta: non
nascerà mai»
MARCO ACCOSSATO
PAOLA ITALIANO
«Sulla Città della Salute stiamo assistendo a
una partita a poker, con
un bluff dopo l’altro per
camuffare la povertà delle carte che si hanno in
mano». Ottavio Davini e
Nino Boeti (Pd) rispondono così al «Piano B» presentato dall’assessore regionale alla Sanità. «Ormai è chiaro a tutti che,
nonostante i roboanti annunci che si ripetono da
più di due anni, quel progetto è nato morto, perché non ha i finanziamenti, ed è sprovvisto di ogni
presupposto tecnico».
I
Aspettando la nascita concreta della rete ospedaliera con il
San Luigi e l’Ircc di Candiolo,
il Mauriziano punta al rilancio investendo 15 milioni di euro in ristrutturazioni, potenziamento di servizi, nuove apparecchiature e lavori di messa a norma. Lo hanno annunciato ieri i nuovi vertici dell’ospedale di largo Turati, nella loro prima «uscita» pubblica dopo la nomina: il direttore
generale Vittorio Brignoglio,
quello sanitario Giuseppe De
Filippis, e l’amministrativo
Chiara Serpieri. Entro fine
2014 si prevede di portare a
termine numerose opere grazie a finanziamenti statali, a
fondi regionali, a investimenti
dell’ospedale e a donazioni come quelle della Compagnia di
San Paolo, di Specchio dei
tempi, e della Onlus Aipe.
Il progetto principale prevede la creazione della nuova rianimazione da 8 letti più
uno di isolamento che sarà
realizzata sopra il pronto soccorso: costo 2 milioni e 250
mila euro. Il cantiere apre a
settembre e durerà fino al
maggio 2013. Novecento mi-
L’ultimo progetto inaugurato
Il pronto soccorso del Mauriziano è l’ultimo grande progetto
inaugurato all’Umberto I dall’ex commissario Remo Urani
la euro saranno invece destinati alla nuova Endoscopia digestiva, che dovrebbe essere terminata entro la fine di quest’anno. Sempre a dicembre si
prevede anche l’inaugurazione della nuova Riabilitazione
neurofisiatrica, da adeguare.
Saranno messi a norma gli impianti antincendio e di condizionamento, i padiglioni 1 e 4
dell’area chirurgica e del dipartimento medico, mentre
nasceranno nuovi ambulatori
per l’attività intramoenia (500
mila euro di investimento).
L’obiettivo è evidente: «Far
uscire il Mauriziano dall’isolamento», dice il direttore generale Brignoglio. Anche per questo Compagnia di San Paolo e
onlus Aipe hanno destinato circa 1 milione e 200 mila euro per
la realizzazione del nuovo reparto di Ematologia diretto dal
professor Tarella.
Mentre i padiglioni 2 e 5 saranno «umanizzati» con la rea-
lizzazione di bagni nelle camere di degenza (i lavori termineranno soltanto nel 2014) entro
fine 2012 saranno attivati la seconda Tac donata dalla Compagnia di San Paolo e il nuovo
angiografo dono dei lettori di
Specchio dei tempi. Sarà sostituita la risonanza magnetica e
inaugurata la sala operatoria
ibrida presentata alcune settimane fa alle Ogr durante le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il fisco, per una volta, si trasforma da incubo a occasione da non perdere per chi è
in cerca di lavoro. È quello
che è successo ieri al Palaolimpico di Torino, dove si sono presentati circa 2150 candidati al concorso per trovare 75 nuovi funzionari da inserire nell’organico degli uffici territoriali dell’Agenzia
delle Entrate del Piemonte.
Tantissimi, nonostante fossero meno della metà delle
5700 domande pervenute.
«Sono grandi numeri,
ma tutto è andato bene, la
prima prova si è svolta regolarmente», commenta la direttrice Rossella Orlandi.
Il primo ostacolo da superare consisteva in 80 quesiti
a risposta chiusa - tre opzioni tra cui scegliere - in materia di diritto tributario, civile ed economico. La prova
sarà corretta il 18 giugno e
ci sarà allora una forte scrematura: soltanto 225 aspiranti avranno accesso alla
seconda selezione, che avverrà a luglio e valuterà invece le competenze logicoattitudinali degli aspiranti
esattori. A quel punto, saranno meno di un centinaio i candidati che scelti per accedere
ai sei mesi di percorso guidato, seguiti da un tutor - e regolarmente retribuiti - direttamente impiegati negli uffici
territoriali dell’Agenzia con
compiti operativi, per essere
infine valutati e sottoposti all’ultimo e decisivo colloquio.
«Si tratta di un tirocinio
molto accurato - spiega Orlandi - che permetterà di
avere in organico personale
altamente qualificato e competente».
I posti disponibili, a livello
nazionale, per un un contratto a tempo indeterminato, sono 855. I 75 previsti per il Piemonte sono dunque una buona percentuale dei nuovi arrivi, anche se non bastano a coprire interamente il turnover dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate della Regione, considerando che, nell’ultimo anno, i fuoriusciti sono
stati 150. Ma sono comunque
un’ottima iniezione di risorse, quasi vitale per chi è impegnato a combattere l’evasione. «Non è una lotta che si
può portare avanti solo con
proclami e promesse di rigore - sottolinea la direttrice perché per fare controlli e verifiche sono indispensabili le
risorse, quelle umane prima
di tutte le altre. Per questo
siamo soddisfatti dell’arrivo
di nuovi colleghi che potranno aiutarci in questo compito, sempre più importante».