attivita` della sezione in difesa del territorio e per l`educazione

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attivita` della sezione in difesa del territorio e per l`educazione
LA VOCE DEGLI AIRONI
Bollettino della Sezione LIPU Pedemontana Trevigiana - Autunno/Inverno 2008/2009
ATTIVITA’ DELLA SEZIONE IN DIFESA
DEL TERRITORIO E PER L’EDUCAZIONE
AMBIENTALE SVOLTE ED IN CORSO.
NUOVO TRATTO DEL SENTIERO
NATURA
Sono passati poco meno di tre anni
dall’inaugurazione del nostro Centro
di Educazione Ambientale
La Città degli Aironi ma la prossima
primavera ci aspetta una nuova inaugurazione. Partiranno a gennaio i
lavori per mettere in sicurezza un
nuovo sentiero che collegherà il
Centro con il sentiero naturalistico
che porta alla garzaia di Pederobba. Il
progetto ideato da noi è poi stato
condiviso
dall’amministrazione
comunale che ha ottenuto un contributo dalla provincia per la realizzazione del percorso. Con questo nuovo
lavoro sarà possibile per le scolaresche raggiungere il Centro e successivamente il sentiero natura con il
mezzo sicuramente più ecologico, il
treno. Sarà possibile anche arrivare in
bicicletta partendo dalla chiesa di
Onigo percorrendo una carrareccia
che fiancheggia il canale Bretella da
un lato e dall’altro il Piave, ma la
cosa che ci inorgoglisce di più è che il
sentiero sarà praticabile anche dai
ragazzi diversamente abili.
nienti dalle scuole primarie e secondarie, ma anche dai centri estivi
(GREST. ecc..) un gruppo in particolare di un centinaio di ragazzi del
centro estivo di S. Biagio sono arrivati in treno al centro e dopo averlo
visitato sono partiti con una “navetta”
messa a disposizione dall’amm.
Comunale di Pederobba che gli ha
portati all’inizio del sentiero naturalistico è stato un’incontro di un’intera
giornata coinvolgente. Fortunatamente dal prossimo anno con il
nuovo sentiero di collegamento tutto
ciò sarà ripetibile con altri ragazzi e
senza navette, in treno e a piedi è
meglio. Un’altra esperienza indimenticabile è stata un’uscita con i ragazzi
di Chernobil ospitati da volonterose e
lodevoli famiglie anche dai comuni
limitrofi, accompagnati dalle stesse e
da un’interprete.
INCONTRI E CORSI
Giornate Provinciali dell’Ambiente - settembre 08
CENTRO DI EDUCAZIONE
AMBIENTALE (C.E.A.)
SENTIERO NATURA
I nostri volontari hanno accompagnato nel 2008 circa 1500 ragazzi prove-
Il nostro C.EA. nel 2008 ha organizzato
in
collaborazione
con
l’Assessorato alla Cultura ben tre
corsi. In marzo/ aprile un corso di
Birdwatching (guida al riconoscimento degli uccelli e dei loro ambienti) in 4 serate ed un’uscita sul campo,
al quale hanno partecipato attivamente cinquanta persone provenienti da
tutta la provincia e anche dal Vicentino. Relatori Katia Bettiol e Lucio
Bonato. Un corso di alto livello
In questo numero:
• Attività della sezione
• Ali nella notte
• Decalogo del Birdwatcher
• Le Averle
• Diaporama
• Il Grappa una montagna speciale
• Programma escursioni
S. Giorgio - Colli Asolani
migrazione Falco Pecchiaiolo
Corso di Fotografia naturalistica
aprile/maggio coordinato e condotto
magistralmente da Valter Binotto con
la collaborazione di Armando Sartor
(Pres. Gruppo fotografico Airone) e
da Roberto Bartoloni fotografo di
fama internazionale. Partecipazione a
numero chiuso per 30 corsisti che
grazie alla generosa disponibilità di
V. Binotto hanno potuto fare tre
uscite prova sul campo.
La natura nel giardino il prato
naturale il 25 ottobre – caratteristiche usi e potenzialità dei fiori selvatici – relatrice Dr.essa Silvia Assolati
di SemeNostrum azienda specializzata nella produzione di sementi di
specie erbacee selvatiche
Principi e tecniche del ripristino naturalistico relatore Luca Berdusco di
Indigena azienda agricola specializzata nella produzione di biodiversità.
Falco Pecchiaiolo
MANIFESTAZIONI: M. GRAPPA
Dopo la riuscitissima manifestazione
dei 100.000 passi organizzata dal
comitato Col Del Roro e che ha visto
gli attivisti della LIPU Trevigiana
marciare al fianco delle altre ass. da
Fener a Venezia con entusiasmo e
tanta voglia di dire no alle miniere
che volevano aprire nella splendida
Valle di Schievenin che interessava la
Montagna Speciale: il Monte Grappa,
sito Rete Natura 2000.
Dopo lo stop della regione si è svolta
quest’anno una festa nella Valle che
sarà ripetuta ogni anno a maggio per
far capire che saremmo tutti lì a
fianco del comitato perché coloro che
hanno presentato il progettato non
si arrenderanno facilmente ci sono
troppi interessi in gioco.
Camoscio
sul Grappa
CANSIGLIO - VENTUNESIMA
CAMMINATA IN PALANTINA
Domenica 9 novembre 2008 al
fianco del comitato che coordina
la manifestazione e delle altre
associazioni la LIPU è salita da
Pian Canaie alla Palantina per la
ventunesima volta per salvaguardia dagli inutili progetti di impianti di risalita che devasterebbero
un’area naturale di grande valore.
Per dire si a far nascere il Parco
regionale della Foresta del Consiglio ed alla valorizzazione
turistico-naturalistica dell’area.
Già fissata la data per il prossimo
anno in Palantina Domenica 19
novembre 2009 segnatevi la data.
ANCHE GLI RSU NEL
CEMENTIFICIO DI PEDEROBBA?
Ora la Provincia di Treviso vuole
bruciare anche i rifiuti urbani nel
cementificio di Pederobba.
Lo ha annunciato il Presidente
Muraro ad Antenna3. L'allarme,
(condiviso anche dalla LIPU
Trevigiana) è evidenziato dalla
associazione AriaNova di Pederobba che afferma "non bastava esser
diventati la capitale italiana
dell'incenerimento di pneumatici,
ora ci si è preso gusto e si vuole far
diventare la Pedemontana la
cloaca della provincia." La dichiarazione di Muraro fa il paio con
quelle che il Direttore Arpav Avv.
Drago, ha fatto alla stampa a
Pederobba in occasione della
presentazione del piano di monitoraggio ambientale. Dichiarazioni
molto favorevoli all'incenerimento dei rifiuti nei cementifici.
Secondo Drago dallo studio
ambientale "potrebbe risultare più
utile e meno dannos o usare come
combustibile il rifiuto che i conbustibili fossili".
Ma lo studio ambientale, che AriaNova ha chiesto e ottenuto con
4100 firme di cittadini, doveva
servire a verificare se l'ambiente è
inquinato dalla decennale attività
di coincenerimento della Cementirossi e non a sperimentare altri
combustibili tossici.
Per approfondimenti visita il sito:
www.associazionearianova.it
“ALI NELLA NOTTE”
I pipistrelli condividono con gli
uccelli il cielo e come molti di
questi sono in pericolo: in Italia e
in tutto il resto del mondo il loro
numero sta sempre più diminuendo a causa dell'inquinamento e
dell'alterazione delle campagne.
Con la loro scomparsa perdiamo
oltre che uno straordinario animale dagli eccezionali adattamenti,
uno straordinario aiutante nel
contenimento degli insetti nocivi,
lavoro che compie in modo ecologico, efficiente e gratuito.
I pipistrelli sono i mammiferi con
il più alto numero di specie, 32 in
Italia, sono gli unici mammiferi
adattati al volo e tra i pochi animali che si orientano perfettamente al
buio grazie al loro sofisticato
radar che, utilizzando ultrasuoni
ed ascoltando il loro eco, permette
loro di “vedere” gli ostacoli.
A seconda della specie, vivono in
ambienti differenti, dividendosi
tra specie boschive, rurali o quelle
che si sono adattate a vivere
presso le abitazioni, ma a causa
delle riduzione dei vecchi alberi e
di case che offrono cavità o anfratti, questi animali trovano sempre
meno ripari per la riproduzione o
per trascorrere in tranquillità il
lungo letargo invernale.
Per aiutarli concretamente è
possibile prevede l’utilizzo di
cassette-nido per pipistrelli ed
uccelli insettivori, strumenti di
provata efficacia, che grazie
all’ospitalità offerta ai pipistrelli,
ci permettono un costante controllo ecologico giorno-notte nei
confronti degli insetti molesti.
Basti pensare che un solo pipistrello può arrivare a consumare
nell’arco dell’estate fino ad un
chilo di insetti, che corrisponde a
circa mezzo milioni di insetti. Un
singolo pipistrello di Daubenton
(Myotis daubentonii) può consumare fino a 60.000 zanzare tra il
15 maggio ed il 15 ottobre (fonte
Schwegler).
Presso la LIPU Pedemontana
Trevigiana è possibile reperire
alcuni modelli di cassette nido in
legno da installare in giardino,
mentre alcune informazioni si
possono trovare consultando i siti
http://biocenosi.dipbsf.uninsubria.
it/chiroptera/
http://www.msn.unifi.it/CMprov-p-461.html
h t t p : / / w w w. s c h w e g l e r nature.com/
Dr. Marco Serrajotto
www.naturavagando.blogspot.com
DECALOGO DEL BIRDWATCHER
essere d'aiuto per progetti di conservazione sia
di quel sito che di specie sensibili.
Il decalogo del birdwatcher approvato a
Trieste, il 29 settembre 2007, dalla Assemblea dei Soci di EBN Italia è parte
integrante del presente regolamento
8) Uccelli rari
1) L'incolumità degli uccelli è prioritaria
Durante le soste migratorie o in stagione di
caccia, inseguire l'avifauna e determinarne il
frequente involo può affaticarla e aumentarne
il rischio di predazione e di abbattimento.
2) Osserva gli uccelli a debita distanza
Il birdwatcher si identifica nell'usare un
binocolo o un cannocchiale. Questo evita di
dover ridurre la distanza di osservazione da un
uccello selvatico. Non usare canti registrati
(playback) o altri metodi per attirare gli
uccelli durante il periodo riproduttivo e in tutti
quei casi in cui questo può causare un disturbo
ripetuto. Fotografare gli uccelli non è prioritario per un birdwatcher: se è possibile senza far
involare l'uccello può essere un'utile documentazione, altrimenti desisti e permetti ad altri di
vedere quello che hai già visto tu.
3) Non avvicinarti ai nidi o alle colonie in
nidificazione
Mai avvicinarsi a un nido per toccare o
fotografare le uova o i nidiacei. Tentare di
avvicinarsi a colonie di nidificazione o ai nidi
di rapaci o altri uccelli sensibili al disturbo
antropico, può mandare a monte un'intera
stagione riproduttiva.
Non divulgare l'ubicazione di siti di nidificazione di specie sensibili a persone di non
provata fiducia.
4) Rendi la tua presenza nell'ambiente
minimale
Cammina lentamente e in silenzio consentendo
all'avifauna di abituarsi alla tua presenza. Usa
i capanni, ove presenti, e mimetizzati con
l'ambiente circostante usando vestiti appropriati e non appariscenti. Non urlare nè
parlare ad alta voce.
5) Rispetta l'ambiente naturale
Abbandonare i sentieri e calpestare la vegetazione naturale per avvicinarsi all'avifauna, in
alcune aree può alterare irrimediabilmente
l'ambiente e causare disturbo anche alle specie
che vi vivono.
6) Rispetta le proprietà private e la
campagna
L'accesso da parte del birdwatcher ad aree
recintate può essere considerata (e perseguita)
come una violazione di proprietà privata. Non
scavalcare recinzioni ed evita di entrare in
campi coltivati o in fondi privati, ma chiedi il
permesso! Comportamenti irresponsabili
possono essere di nocumento e impedire che
vengano rilasciati, anche se richiesti da altri,
permessi di visita.
7) Dai un valore al tuo taccuino
È buona regola registrare sempre le proprie
osservazioni su un taccuino e/o su supporto
informatico, per renderle consultabili nel
tempo a te stesso o ad altri. Rendere disponibili le osservazioni e le conoscenze acquisite al
mondo della ricerca ornitologica o al mondo
degli appassionati accresce notevolmente il
significato dell'attività di birdwatching e può
LE AVERLE (Redestola) NEL TREVIGIANO
Averla maggiore
Richiesta di informazioni
Le Averle in Italia sono in forte diminuzione sia per la riduzione del suo habitat
ideale: le campagne sempre più degradate dall’agricoltura intensiva ed il massiccio uso dei pesticidi. Essendo le Averle
insettivore soprattutto in questo caso
l’Averla piccola-Lanius collirio ( 18 cm
di lunghezza.) che da noi arriva in primavera per nidificare. Un tempo abbastanza
comune ora è difficile da osservare, è
questa specie un indicatore biologico
della salute delle nostre campagne e
purtroppo ne fa le spese.In provincia di
Treviso oramai assente in campagna, “
resiste ancora nelle aree vicine ai fiumi
Piave e Sile e sulla Pedemontana
Più rara e solo di passo in provincia di
Treviso l’Averla capirossa Lanius senator
(17 cm di lunghezza ) con rare osservazioni
L’Averla cenerina Lanius ninor ( 20 cm.
di lunghezza) Rara nel Trevigiano,
durante i censimenti per il Nuovo Atlante
degli Uccelli Nidificanti in provincia di
Treviso (2003-2006) personalmente ne
ho accertato la prima nidificazione in
Telefoni cellulari, internet e sistemi di comunicazione avanzati rendono oggi la segnalazione
di una rarità facilmente condivisibile. Se hai
dei dubbi sull'identificazione di una specie
rara, cerca di metterti subito in contatto con
qualcuno che può aiutarti. Evita d'altra parte la
segnalazione della presenza di uccelli rari a
persone di cui non hai la massima fiducia.
9) Considerati un ambasciatore del
birdwatching
Il birdwatching è un'attività recente in Italia.
Agisci in modo da evitare, durante la tua
attività, comportamenti limite di qualsiasi
genere che possano essere additati da altri
come "estremi". Cerca di rendere la tua attività
degna di interesse e rispondi cortesemente alle
eventuali domande che ti vengono poste
quando sei sul campo. Il tuo entusiasmo può
rendere il birdwatching un interesse da approfondire anche per il neofita occasionale. Ove
possibile, qualificarti e renderti visibile come
birdwatcher, può avere conseguenze protezionistiche ed educative rilevanti e aiutare
indirettamente l'avifauna.
10) Sii un difensore della natura!
Denuncia alle autorità preposte ogni attività di
disturbo e di comportamento illecito a carico
della fauna selvatica o di danneggiamento
degli ambienti naturali a cui ti capita di
assistitere durante la tua attività di
birdwatcher. Far parte di un'associazione
ambientalista può essere importante per dare
una voce alle tue idee.
EBN Italia © 2008 - www.ebnitalia.it
provincia di Treviso sul Piave, ambiente
ancora in condizioni favorevoli nonostante le problematiche del fiume, altre
osservazioni si sono verificate sul Cesen
ed in comune di Segusino sempre ad
un’altezza non superiore ai 600/800
metri.
L’AVERLA MAGGIORE - Lanius
excubitor (24 cm.) Nidifica in Europa
più a nord dell’Italia, nella quale arriva in
autunno sia in migrazione ma anche per
svernare, siamo a conoscenza di 11
individui presenti a novembre in 7 siti, la
maggioranza nella Pedemontana, il sito
più a sud risulta in comune di Spregiano.
L’Averla magg. (come tute le averle) si
osserva maggiormente su posatoi, rami o
cime di arbusti in brughiere con cespugli
nelle vicinanze dei greti dei fiumi,
campagne con siepi, rispetto alle altre
Averle descritte che si nutrono principalmente di insetti la magg. caccia grossi
insetti ma anche roditori, uccellini e
rettili di piccole dimensioni che regolarmente infila negli spini a mò di dispensa.
Per questo era chiamata anche Redestola
falchetta, Redestola è il nome dialettale
delle Averle. L’averla magg.e la cenerina
sono abbastanza confondibili, la magg. è
distinguibile dall’Averla cenerina oltre
che per le dimensioni più grandi ( 4 cm.
lunghezza) pur avendo la stessa apertura
alare di 35 cm per la mascherina nera
attraverso gli occhi con sottile sopracciglio bianco assente nella cenerina che
invece ha la mascherina nera anche sulla
fronte. Naturalmente anche i periodi di
presenza sono diversi, autunno inverno
Averla piccola
per la magg. primavera estate per la
cenerina. Chi avvistasse una Averla può
cortesemente comunicarcelo, indicando
la specie il periodo e la località, sarebbe
estremamente importante per la ricerca
ed un esercizio per gli appassionati di
avifauna e di passeggiate negli ambienti
naturali.
Potete inviare le osservazioni via mail a
[email protected] o al
3394683136 vi ringrazio anticipatamente.
Giancarlo Silveri
Delegato LIPU Trevigiana
NATURA SENZA FRONTIERE
SPETTACOLO IN MULTIVISIONE CON COMMENTO MUSICALE ED EFFETTI SPECIALI
presso: SALA CONSILIARE COMUNALE - ONIGO DI PEDEROBBA (TV) - ore 20,20 - Piazza Case Rosse
• S A B AT O 1 3 D I C E M B R E •
Serata con 360° multivisioni Belluno
Diego De Riz grande appassionato di fotografia e di viaggi.
Con la sua fotocamera ama ritrarre le bellezze della natura sia
lontana che vicina a casa
NAMIBIA Reportage di Viaggio
Nell'attesa di vedere apparire un animale all'abbeveraggio
rimaniamo estasiati dai canti e dai suoni della savana, così
come rimaniamo sorpresi dalle grandi dune di un deserto che
vive grazie alla vicinanza dell'oceano. In questo meraviglioso
paese abitano gli Himba, un popolo che non ha voluto seguire il progresso ma che vive e desidera vivere di pastorizia con
usi e costumi tramandati dai propri antenati.
bianchi non li ascoltano. Non hanno mai pensato cha valga la
pena di ascoltare noi indiani, e temo che non ascolteranno
nemmeno le altre voci della Natura. Io stesso ho imparato
molto dagli alberi:talvolta qualcosa
sul tempo, talvolta qualcosa sugli animali, talvolta qualcosa
sul Grande Spirito." Tatanga Mani - tribù Stoney
KALAHARI, impronte nella memoria
Reportage di viaggio
L’Africa e gli africani sono depositari di culture millenarie, dai
complessi valori. Nel Kalahari, la terra dei Boscimani, spetta
agli anziani il compito di narrare ai nipoti le storie che essi
stessi hanno udito in gioventù, racconti che parlano di uomini
ed animali.
COSTA RICA Naturalistico
BORNEO, ultimo paradiso
La straordinaria biodiversità del suo ambiente fa della Costa
Rica un paradiso per gli amanti della natura. Le numerose
specie d’uccelli, fra le quali spicca il mitico "quetzal", ma anche
giaguari, tapiri, scimmie, bradipi, farfalle, sono solo alcuni degli
animali presenti sul territorio.
Una particolare attenzione viene posta alle bellissime rane,
purtroppo colpite da un microfungo che ne minaccia
l’esistenza, infatti sono 70 ormai le specie estinte nell’america
latina
reportage di viaggio
Il Borneo è un concentrato straordinario di biodiversità. Vi si
trova una delle ultime foreste vergini del Pianeta. Qui, negli
ultimi 10 anni, sono state scoperte oltre 360 nuove specie
animali e vegetali. L’isola è uno degli unici due luoghi del
pianeta dove rinoceronti, elefanti e oranghi coesistono.
Conservare questa preziosa regione è fondamentale per
garantire alla gente del luogo l’approvvigionamento d’acqua
e di cibo. Tuttavia nel corso degli ultimi decenni il fenomeno
della deforestazione ha ridotto ogni anno quasi 2 milioni di
ettari di vegetazione. Oggi resta solo la metà della copertura
forestale originaria.
LADRI DI FIORI Poetico
Una poetica visione del presente e del passato nel fantastico
momento della fioritura nei campi di grano.
• S A B AT O 2 0 D I C E M B R E •
Merlino Multivisioni – Trieste
Franco Toso è l’autore di questa serata. Franco è un instancabile viaggiatore ed abile fotografo. Nel suo viaggiare intorno
al mondo ha cercato di cogliere le meraviglie della natura
nelle sue variopinte sfaccettature.
LA VOCE DEGLI ALBERI Naturalistico
"Sai che gli alberi parlano? Parlano l'un con l'altro. e parlano
con te, se li stai ad ascoltare. Ma gli uomini
I GIORNI DI CHITAKE
Reportage naturalistico
L’entusiasmante esperienza di un gruppo di naturalistifotografi nell’immersione totale dell’ Africa selvaggia e
primordiale del parco nazionale di Mana Pools, in Zimbabwe.
A piedi nel territorio di caccia di un branco di 27 leoni, dove si
susseguono gli agguati nei pressi delle rare pozze d’acqua
della stagione secca, nel delicato equilibrio fra vita e morte.
a cura di Valter Binotto
INGRESSO LIBERO
IL GRAPPA UNA MONTAGNA SPECIALE
CONTINUA IL NOSTRO
APPROFONDIMENTO
SUL M. GRAPPA I.B.A. e ZPS,
(Zona di Protezione Speciale)
SITO RATE NATURA 2000
CON QUESTO RACCONTO DEL
GIOVANE E GIA’ FAMOSO
ORNITOLOGO-NATURALIASTA
LUCA BOSCAIN
Ascesa al monte Grappa
Il massiccio del Grappa è speciale:
presenta una varietà di habitat e di specie
di Uccelli davvero notevole che lo rendono sicuramente la montagna più interessante, per noi birder, in provincia di
Treviso. La mia trattazione prende in
considerazione un ascesa “motorizzata”
(l’ornitologia spesso conduce gli ornitologi di pianura ad impigrirsi…) lungo la
strada asfaltata che dall’abitato di
Semonzo conduce fin su a Cima Grappa:
è il percorso che seguo più frequentemente e che conosco meglio; in altre
zone non toccate dal mio itinerario si
possono osservare altre specie interessanti quali Gallo forcello e Re di quaglie,
ma l’ascesa da Semonzo offre lo stesso
un ampio range di specie particolarmente
“appetitose”.
La strada comincia a salire, a 200m s.l.m,
appena dopo la chiesa di Semonzo: si
susseguono parecchi tornanti in un bosco
secco ed assolato con prevalenza di
Carpini neri ed Ornielli a cui si affiancano Cipressi ed Abeti rossi di origine
alloctona; l’ambiente termofilo con
pendii piuttosto ripidi e rocce affioranti è
l’habitat adatto per specie poco frequenti
come Succiacapre, Occhiocotto e Zigolo
muciatto: mentre il primo, prima
dell’alba, si rinviene molto spesso posato
in strada, gli altri due si contattano
soprattutto presso una cava abbandonata
al 2° tornante.
Nei tornanti successivi il comparire di
qualche Roverella e Castagno, assieme a
boschetti di Abeti rossi, favorisce la
presenza di una grande varietà di cince
(Cinciallegra, Cinciarella, Cincia bigia,
Cincia mora, Cincia dal ciuffo, Codibugnolo), Rampichini, Picchi muratori,
Regoli e Fiorrancini.
Verso i 600m il bosco si apre lasciando
spazio ad un ambiente costituito da
ampie radure e pascoli punteggiati da
chalet, frutteti e boschetti: è questo
l’ambiente prediletto da Rondini, Codirossi, Tordi bottacci, Cince bigie, Rampichini, Ortolani (molto rari) e Verdoni.
Dopo i 900m finiscono i tornanti e la
strada si dirige verso est attraversando
pendii scoscesi rivolti a meridione: le
pareti di rocce affioranti sono la dimora
dello Zigolo muciatto e delle Rondini
montane, mentre i boschi termofili, con
presenza di Pino silvestre, ospitano
buone concentrazioni di Luì bianco
nidificanti. In alcuni valloni ombrosi
raggiungono la strada anche i margini
meridionali della foresta di faggi, in cui,
con un po’ di fortuna, si possono udire
Ciuffolotti e Cince bigie.
Superati i 1000m, si arriva alla piana di
Campocroce: qui sono presenti ampie
radure e pascoli ai cui margini si estendono boschi di Abeti rossi rendendo il sito
davvero ottimo per osservare specie
forestali legate alle conifere (Astore,
Tordela, Regolo, Fiorrancino, Cincia dal
ciuffo, Cincia bigia alpestre, Cincia dal
ciuffo, Cincia mora, Rampichino
alpestre, Nocciolaia, Crociere, etc) assieme a specie associate agli ambienti di
pascolo (Ballerina bianca, Pigliamosche,
Codirosso, Averla piccola, Verzellino,
Cardellino). Di prima mattina, con un po’
di fortuna, a Campocroce si possono
osservare anche i Mufloni, comparsi da
qualche anno in questo versante del
Grappa.
Superata la piana, verso i 1100m di quota,
il bosco si richiude: è questa una foresta
ricca di specie, poiché agli abeti si
accompagnano le latifoglie favorendo,
ancora una volta, la presenza di tante
specie di cince, nonché Picchio nero,
Tordo bottaccio, Nocciolaia e Ciuffolotto.
A 1200m, la vista si apre definitivamente,
perché la foresta lascia spazio a pascoli
alpini bordati da boschetti e fasce di abeti
rossi: è questo il regno del Prispolone, ma
anche di Stiaccino, Luì piccolo e Cincia
mora; ogni tanto vi si possono osservare
anche Merlo dal collare e Bigiarella.
Laddove i pendii si fanno più ripidi e
rocciosi, compaiono Pellegrino, Codirosso spazzacamino, Codirossone, Corvo
imperiale e Zigolo muciatto, mentre nelle
“lame” (laghetti per l’abbeverata delle
vacche) abbondano gli anfibi: Tritone
alpestre, Ululone ventre giallo, Rospo
comune e Rana temporaria. Salendo
ancora di quota, a 1400-1600m, compaiono via nuove specie alpine, dallo
Spioncello al Culbianco, dal Gracchio
alpino al Fanello, il tutto accompagnato
dall’impareggiabile canto dell’Allodola.
Siamo arrivati ormai alla “sommet”: qui
ormai tutto richiama la grande guerra, ma
il birder non può non dare un’occhiata al
piccolo mugheto presso il monumento ai
caduti (vi si osserva frequentemente
Passera scopaiola, Codirosso spazzacamino, Zigolo muciatto e Fanello) e, in
settembre, ai pratini di erba bassa ai lati
della grande scalinata che da ovest
conduce alla cima: con molta fortuna ci si
può imbattere addirittura nel Piviere
tortolino!
Dalla cima i panorama è ampio, mozzafiato con termiche che dalle vallate portano fin qua su sciami di Balestrucci e
Rondoni (cui occasionalmente si uniscono i Rondoni maggiori): siamo giunti alla
fine del nostro breve viaggio nella “montagna degli Uccelli”, sicuri che, provando
la prossima volta a salire da un nuovo
versante, non mancheranno nuove specie
e nuove sorprese ornitologiche!
Distribuzione alle varie altezze ed abbondanza relativa degli Uccelli nidificanti rilevate il 02/07/08
mediante 18 punti d’ascolto lungo il versante sud-occidentale del monte Grappa; il numero di coppie
indicato si riferisce alla media di quelle rilevate in ciascun punto d’ascolto di una fascia altitudinale.
Programma escursioni LIPU 2009
PROPOSTE PER CONOSCERE GLI HABITAT PRIORITARI PER LA
SALVAGUARDIA DELL’AVIFAUNA E BIRDWATCHING SUL CAMPO
19 Aprile 2009
18 Gennaio 2009
(OASI DELL’ANNO 2007 PER IL
BIRDWATCHING)
Le spendide ed estese Foci Dell’Isonzo
ospitano ogni anno miliaia di uccelli
Incredibili spettacoli naturali osservabili
anche all’interno di comodi capanni
lontani dal freddo e con possibilità di
fare spendide foto oltre che indimenticabili incontri. Passeggiata fino al meraviglioso mare d’inverno.
OASI LIPU DI TORRILE
in provincia di Parma Gli itinerari
dell'Oasi LIPU Torrile si sviluppano
lungo percorsi su terra battuta, accessibili ai disabili, che portano ai capanni di
osservazione. All'Oasi LIPU Torrile è
stato inaugurarato da poco il nuovo
Centro visite con sala didattica e ludoteca, pannelli didattici e una torre, che
fanno parte del nuovo Centro per il
turismo naturalistico e l'educazione
ambientale. L'Oasi è dotata di un ampio
e tranquillo parcheggio, dove è possibile pernottare con il camper
15 Febbraio 2009
17 Maggio 2009
LE VALLI DI COMACCHIO
Viaggio tra le valli romagnole del
PARCO DELTA DEL PO, alla penisola di
Boscoforte, Oasi di Valle Zavallea, Oasi di
Valle Mandriole per vedere miliaia di
Oche, Anatre, Fenicotteri rosa, Limicoli e
Rapaci rari quale tra i notturni il Gufo di
palude al ritono faremo la Sacca degli
Scardovari fino all’Oasi di Cà Mello.
OASI LIPU
CAVE DI GAGGIO
In provincia di Venezia (Marcon) Come
per l’oasi di Torrile si tratta di un progetto di riqualificazione ambientale da
cave a splendida oasi con sentieri e
ottimi capanni di osservazioni per
osservare e fare ottime fotografie.
Nell’oasi c’è anche una garzaia con
Airone cenerino, Garzette e la più rara
Sgarza ciuffetto. Al pomeriggio visiteremo un tratto della vicina Laguna di
Venezia.
21 Giugno 2009
15 Marzo 2009
Riserva Naturale Lago di Cornino
La Riserva si trova all’estremo margine
sudorientale delle Prealpi Carniche, con
l’ampio alveo del Fiume Tagliamento
che la separa dalle Prealpi Giulie, dalle
fasce collinari e dall’alta Pianura friulana. Occupa buona parte dell’alveo del
Tagliamento. L’area è caratterizzata da
un’elevata diversità ambientale e da
rilevanti valori naturalistici. Per osservare il maestoso Grifone un avvoltoio
reintrodotto nelle Prealpi Carniche Il
Grifone (Gyps fulvus) è un avvoltoio di
grandi dimensioni, con un’apertura
alare di quasi tre metri e un peso di 7-12
kg. OASI FLORO - FAUNISTICA dei
QUADRIS a Fagagna. Poco distante della
riserva del Cornino possiamo osservare
la reintroduzione della Cicogna bianca
e dell’estinto (in Italia) Ibis eremita.
Sui Lagorai a Passo Manghen
Il tradizionale appuntamento di fine
programma in montagna. L’escursione
sospesa lo scorso anno per la neve
viene riproposta per la magicità dei
luogi poco conosciuti dal turismo di
massa.Escursione facile con fauna tipica
di montagna e spendide fioriture LA
VALLE INCANTATA - Immersa tra le
montagne a soli 20 chilometri da Trento,
la Valle dei Mòcheni è nota per essere
un’isola linguistica di origine tedesca,
ma rimane nel cuore per lo straordinario scenario dell’alternarsi dei colori
della
natura.
Nel
pomeriggio
birdwatching sul lago di Caldonazzo.
Ritrovo alle 7.15 al parcheggio di
fronte al municipio di Montebelluna partenza alle 7.30 con mezzi
propri o possibilità di aggregarsi.
Prenotare almeno 15 giorni prima
poiché il programma potrebbe
subire variazioni.
Come contattare la sezione
Sede:
Via G. Marconi, 8 - 31040 Pederobba
(Stazione FS) - tel. 339.4683136
Riunione attivisti LIPU
sez. Pedemontana Trevigiana
I e III Venerdì del mese - ore 21.
• Delegato: GianCarlo Silveri
tel. 339.4683136
E-mail: [email protected]
• Resp. Amministrativo:
Bruno Zamprogno - tel. 0423.619325
E-mail: [email protected]
• Resp. Ed. Ambientale:
Marco Serrajotto
tel. 49.3616428
E-mail: [email protected]
• Escursioni e visite guidate:
GianCarlo Silveri - tel. 339.4683136
Marco Serrajotto - tel. 349.3616428
• Ref. per il Quartier del Piave:
Moreno Favero - tel. 0438.801904
E-mail: [email protected]
La Sezione Pedemontana Trevigiana della
Lipu mette a disposizione le sue strutture
ed i suoi esperti a ricercatori e studenti
che hanno l’intenzione di realizzare studi
presso “La città degli Aironi” e gli ambiti
locali.
CONTATTATECI!
COME E DOVE CI SI PUO’ ISCRIVERE
O RINNOVARE L’ADESIONE ALLA LIPU
• Presso la sede LIPU Pedemontana
31040 Pederobba (TV) - Via Marconi, 8
il I° e III° Venerdì del mese
• A mezzo c/c postale n° 12570354
Intestato a LIPU
(Lega Italiana Protezione Uccelli)
Sezione Pedemontana Trevisana
31040 Pederobba (TV)
www.lipupedemontanatrevigiana.it
Danilo Mainardi presidente onorario LIPU
testimonial
TORNA
“UN NATALE
PER LA NATURA”
Montebelluna
domenica
14 dicembre
banchetto
Loggia dei Grani
ore 10,30 - 17,30
L’iniziativa, giunta alla tredicesima
edizione, si terrà sabato 13 e domenica
14 dicembre
Un gesto semplice ma importante per il
futuro della terra. Lo chiede la LIPU
(Lega Italiana Protezione Uccelli) che
sabato 13 e domenica 14 dicembre sarà
con i propri volontari nelle piazze e nelle
proprie 50 strutture tra Oasi, Riserve e
centri per offrire le Lenticchie della
LIPU, l’ iniziativa natalizia che sostiene i
progetti dell’associazione in favore di
un’agricoltura più sana e rispettosa
dell’ambiente e degli uccelli selvatici.