attivita` della sezione in difesa del territorio e per l`educazione
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attivita` della sezione in difesa del territorio e per l`educazione
LA VOCE DEGLI AIRONI Bollettino della Sezione LIPU Pedemontana Trevigiana - Autunno/Inverno 2008/2009 ATTIVITA’ DELLA SEZIONE IN DIFESA DEL TERRITORIO E PER L’EDUCAZIONE AMBIENTALE SVOLTE ED IN CORSO. NUOVO TRATTO DEL SENTIERO NATURA Sono passati poco meno di tre anni dall’inaugurazione del nostro Centro di Educazione Ambientale La Città degli Aironi ma la prossima primavera ci aspetta una nuova inaugurazione. Partiranno a gennaio i lavori per mettere in sicurezza un nuovo sentiero che collegherà il Centro con il sentiero naturalistico che porta alla garzaia di Pederobba. Il progetto ideato da noi è poi stato condiviso dall’amministrazione comunale che ha ottenuto un contributo dalla provincia per la realizzazione del percorso. Con questo nuovo lavoro sarà possibile per le scolaresche raggiungere il Centro e successivamente il sentiero natura con il mezzo sicuramente più ecologico, il treno. Sarà possibile anche arrivare in bicicletta partendo dalla chiesa di Onigo percorrendo una carrareccia che fiancheggia il canale Bretella da un lato e dall’altro il Piave, ma la cosa che ci inorgoglisce di più è che il sentiero sarà praticabile anche dai ragazzi diversamente abili. nienti dalle scuole primarie e secondarie, ma anche dai centri estivi (GREST. ecc..) un gruppo in particolare di un centinaio di ragazzi del centro estivo di S. Biagio sono arrivati in treno al centro e dopo averlo visitato sono partiti con una “navetta” messa a disposizione dall’amm. Comunale di Pederobba che gli ha portati all’inizio del sentiero naturalistico è stato un’incontro di un’intera giornata coinvolgente. Fortunatamente dal prossimo anno con il nuovo sentiero di collegamento tutto ciò sarà ripetibile con altri ragazzi e senza navette, in treno e a piedi è meglio. Un’altra esperienza indimenticabile è stata un’uscita con i ragazzi di Chernobil ospitati da volonterose e lodevoli famiglie anche dai comuni limitrofi, accompagnati dalle stesse e da un’interprete. INCONTRI E CORSI Giornate Provinciali dell’Ambiente - settembre 08 CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE (C.E.A.) SENTIERO NATURA I nostri volontari hanno accompagnato nel 2008 circa 1500 ragazzi prove- Il nostro C.EA. nel 2008 ha organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura ben tre corsi. In marzo/ aprile un corso di Birdwatching (guida al riconoscimento degli uccelli e dei loro ambienti) in 4 serate ed un’uscita sul campo, al quale hanno partecipato attivamente cinquanta persone provenienti da tutta la provincia e anche dal Vicentino. Relatori Katia Bettiol e Lucio Bonato. Un corso di alto livello In questo numero: • Attività della sezione • Ali nella notte • Decalogo del Birdwatcher • Le Averle • Diaporama • Il Grappa una montagna speciale • Programma escursioni S. Giorgio - Colli Asolani migrazione Falco Pecchiaiolo Corso di Fotografia naturalistica aprile/maggio coordinato e condotto magistralmente da Valter Binotto con la collaborazione di Armando Sartor (Pres. Gruppo fotografico Airone) e da Roberto Bartoloni fotografo di fama internazionale. Partecipazione a numero chiuso per 30 corsisti che grazie alla generosa disponibilità di V. Binotto hanno potuto fare tre uscite prova sul campo. La natura nel giardino il prato naturale il 25 ottobre – caratteristiche usi e potenzialità dei fiori selvatici – relatrice Dr.essa Silvia Assolati di SemeNostrum azienda specializzata nella produzione di sementi di specie erbacee selvatiche Principi e tecniche del ripristino naturalistico relatore Luca Berdusco di Indigena azienda agricola specializzata nella produzione di biodiversità. Falco Pecchiaiolo MANIFESTAZIONI: M. GRAPPA Dopo la riuscitissima manifestazione dei 100.000 passi organizzata dal comitato Col Del Roro e che ha visto gli attivisti della LIPU Trevigiana marciare al fianco delle altre ass. da Fener a Venezia con entusiasmo e tanta voglia di dire no alle miniere che volevano aprire nella splendida Valle di Schievenin che interessava la Montagna Speciale: il Monte Grappa, sito Rete Natura 2000. Dopo lo stop della regione si è svolta quest’anno una festa nella Valle che sarà ripetuta ogni anno a maggio per far capire che saremmo tutti lì a fianco del comitato perché coloro che hanno presentato il progettato non si arrenderanno facilmente ci sono troppi interessi in gioco. Camoscio sul Grappa CANSIGLIO - VENTUNESIMA CAMMINATA IN PALANTINA Domenica 9 novembre 2008 al fianco del comitato che coordina la manifestazione e delle altre associazioni la LIPU è salita da Pian Canaie alla Palantina per la ventunesima volta per salvaguardia dagli inutili progetti di impianti di risalita che devasterebbero un’area naturale di grande valore. Per dire si a far nascere il Parco regionale della Foresta del Consiglio ed alla valorizzazione turistico-naturalistica dell’area. Già fissata la data per il prossimo anno in Palantina Domenica 19 novembre 2009 segnatevi la data. ANCHE GLI RSU NEL CEMENTIFICIO DI PEDEROBBA? Ora la Provincia di Treviso vuole bruciare anche i rifiuti urbani nel cementificio di Pederobba. Lo ha annunciato il Presidente Muraro ad Antenna3. L'allarme, (condiviso anche dalla LIPU Trevigiana) è evidenziato dalla associazione AriaNova di Pederobba che afferma "non bastava esser diventati la capitale italiana dell'incenerimento di pneumatici, ora ci si è preso gusto e si vuole far diventare la Pedemontana la cloaca della provincia." La dichiarazione di Muraro fa il paio con quelle che il Direttore Arpav Avv. Drago, ha fatto alla stampa a Pederobba in occasione della presentazione del piano di monitoraggio ambientale. Dichiarazioni molto favorevoli all'incenerimento dei rifiuti nei cementifici. Secondo Drago dallo studio ambientale "potrebbe risultare più utile e meno dannos o usare come combustibile il rifiuto che i conbustibili fossili". Ma lo studio ambientale, che AriaNova ha chiesto e ottenuto con 4100 firme di cittadini, doveva servire a verificare se l'ambiente è inquinato dalla decennale attività di coincenerimento della Cementirossi e non a sperimentare altri combustibili tossici. Per approfondimenti visita il sito: www.associazionearianova.it “ALI NELLA NOTTE” I pipistrelli condividono con gli uccelli il cielo e come molti di questi sono in pericolo: in Italia e in tutto il resto del mondo il loro numero sta sempre più diminuendo a causa dell'inquinamento e dell'alterazione delle campagne. Con la loro scomparsa perdiamo oltre che uno straordinario animale dagli eccezionali adattamenti, uno straordinario aiutante nel contenimento degli insetti nocivi, lavoro che compie in modo ecologico, efficiente e gratuito. I pipistrelli sono i mammiferi con il più alto numero di specie, 32 in Italia, sono gli unici mammiferi adattati al volo e tra i pochi animali che si orientano perfettamente al buio grazie al loro sofisticato radar che, utilizzando ultrasuoni ed ascoltando il loro eco, permette loro di “vedere” gli ostacoli. A seconda della specie, vivono in ambienti differenti, dividendosi tra specie boschive, rurali o quelle che si sono adattate a vivere presso le abitazioni, ma a causa delle riduzione dei vecchi alberi e di case che offrono cavità o anfratti, questi animali trovano sempre meno ripari per la riproduzione o per trascorrere in tranquillità il lungo letargo invernale. Per aiutarli concretamente è possibile prevede l’utilizzo di cassette-nido per pipistrelli ed uccelli insettivori, strumenti di provata efficacia, che grazie all’ospitalità offerta ai pipistrelli, ci permettono un costante controllo ecologico giorno-notte nei confronti degli insetti molesti. Basti pensare che un solo pipistrello può arrivare a consumare nell’arco dell’estate fino ad un chilo di insetti, che corrisponde a circa mezzo milioni di insetti. Un singolo pipistrello di Daubenton (Myotis daubentonii) può consumare fino a 60.000 zanzare tra il 15 maggio ed il 15 ottobre (fonte Schwegler). Presso la LIPU Pedemontana Trevigiana è possibile reperire alcuni modelli di cassette nido in legno da installare in giardino, mentre alcune informazioni si possono trovare consultando i siti http://biocenosi.dipbsf.uninsubria. it/chiroptera/ http://www.msn.unifi.it/CMprov-p-461.html h t t p : / / w w w. s c h w e g l e r nature.com/ Dr. Marco Serrajotto www.naturavagando.blogspot.com DECALOGO DEL BIRDWATCHER essere d'aiuto per progetti di conservazione sia di quel sito che di specie sensibili. Il decalogo del birdwatcher approvato a Trieste, il 29 settembre 2007, dalla Assemblea dei Soci di EBN Italia è parte integrante del presente regolamento 8) Uccelli rari 1) L'incolumità degli uccelli è prioritaria Durante le soste migratorie o in stagione di caccia, inseguire l'avifauna e determinarne il frequente involo può affaticarla e aumentarne il rischio di predazione e di abbattimento. 2) Osserva gli uccelli a debita distanza Il birdwatcher si identifica nell'usare un binocolo o un cannocchiale. Questo evita di dover ridurre la distanza di osservazione da un uccello selvatico. Non usare canti registrati (playback) o altri metodi per attirare gli uccelli durante il periodo riproduttivo e in tutti quei casi in cui questo può causare un disturbo ripetuto. Fotografare gli uccelli non è prioritario per un birdwatcher: se è possibile senza far involare l'uccello può essere un'utile documentazione, altrimenti desisti e permetti ad altri di vedere quello che hai già visto tu. 3) Non avvicinarti ai nidi o alle colonie in nidificazione Mai avvicinarsi a un nido per toccare o fotografare le uova o i nidiacei. Tentare di avvicinarsi a colonie di nidificazione o ai nidi di rapaci o altri uccelli sensibili al disturbo antropico, può mandare a monte un'intera stagione riproduttiva. Non divulgare l'ubicazione di siti di nidificazione di specie sensibili a persone di non provata fiducia. 4) Rendi la tua presenza nell'ambiente minimale Cammina lentamente e in silenzio consentendo all'avifauna di abituarsi alla tua presenza. Usa i capanni, ove presenti, e mimetizzati con l'ambiente circostante usando vestiti appropriati e non appariscenti. Non urlare nè parlare ad alta voce. 5) Rispetta l'ambiente naturale Abbandonare i sentieri e calpestare la vegetazione naturale per avvicinarsi all'avifauna, in alcune aree può alterare irrimediabilmente l'ambiente e causare disturbo anche alle specie che vi vivono. 6) Rispetta le proprietà private e la campagna L'accesso da parte del birdwatcher ad aree recintate può essere considerata (e perseguita) come una violazione di proprietà privata. Non scavalcare recinzioni ed evita di entrare in campi coltivati o in fondi privati, ma chiedi il permesso! Comportamenti irresponsabili possono essere di nocumento e impedire che vengano rilasciati, anche se richiesti da altri, permessi di visita. 7) Dai un valore al tuo taccuino È buona regola registrare sempre le proprie osservazioni su un taccuino e/o su supporto informatico, per renderle consultabili nel tempo a te stesso o ad altri. Rendere disponibili le osservazioni e le conoscenze acquisite al mondo della ricerca ornitologica o al mondo degli appassionati accresce notevolmente il significato dell'attività di birdwatching e può LE AVERLE (Redestola) NEL TREVIGIANO Averla maggiore Richiesta di informazioni Le Averle in Italia sono in forte diminuzione sia per la riduzione del suo habitat ideale: le campagne sempre più degradate dall’agricoltura intensiva ed il massiccio uso dei pesticidi. Essendo le Averle insettivore soprattutto in questo caso l’Averla piccola-Lanius collirio ( 18 cm di lunghezza.) che da noi arriva in primavera per nidificare. Un tempo abbastanza comune ora è difficile da osservare, è questa specie un indicatore biologico della salute delle nostre campagne e purtroppo ne fa le spese.In provincia di Treviso oramai assente in campagna, “ resiste ancora nelle aree vicine ai fiumi Piave e Sile e sulla Pedemontana Più rara e solo di passo in provincia di Treviso l’Averla capirossa Lanius senator (17 cm di lunghezza ) con rare osservazioni L’Averla cenerina Lanius ninor ( 20 cm. di lunghezza) Rara nel Trevigiano, durante i censimenti per il Nuovo Atlante degli Uccelli Nidificanti in provincia di Treviso (2003-2006) personalmente ne ho accertato la prima nidificazione in Telefoni cellulari, internet e sistemi di comunicazione avanzati rendono oggi la segnalazione di una rarità facilmente condivisibile. Se hai dei dubbi sull'identificazione di una specie rara, cerca di metterti subito in contatto con qualcuno che può aiutarti. Evita d'altra parte la segnalazione della presenza di uccelli rari a persone di cui non hai la massima fiducia. 9) Considerati un ambasciatore del birdwatching Il birdwatching è un'attività recente in Italia. Agisci in modo da evitare, durante la tua attività, comportamenti limite di qualsiasi genere che possano essere additati da altri come "estremi". Cerca di rendere la tua attività degna di interesse e rispondi cortesemente alle eventuali domande che ti vengono poste quando sei sul campo. Il tuo entusiasmo può rendere il birdwatching un interesse da approfondire anche per il neofita occasionale. Ove possibile, qualificarti e renderti visibile come birdwatcher, può avere conseguenze protezionistiche ed educative rilevanti e aiutare indirettamente l'avifauna. 10) Sii un difensore della natura! Denuncia alle autorità preposte ogni attività di disturbo e di comportamento illecito a carico della fauna selvatica o di danneggiamento degli ambienti naturali a cui ti capita di assistitere durante la tua attività di birdwatcher. Far parte di un'associazione ambientalista può essere importante per dare una voce alle tue idee. EBN Italia © 2008 - www.ebnitalia.it provincia di Treviso sul Piave, ambiente ancora in condizioni favorevoli nonostante le problematiche del fiume, altre osservazioni si sono verificate sul Cesen ed in comune di Segusino sempre ad un’altezza non superiore ai 600/800 metri. L’AVERLA MAGGIORE - Lanius excubitor (24 cm.) Nidifica in Europa più a nord dell’Italia, nella quale arriva in autunno sia in migrazione ma anche per svernare, siamo a conoscenza di 11 individui presenti a novembre in 7 siti, la maggioranza nella Pedemontana, il sito più a sud risulta in comune di Spregiano. L’Averla magg. (come tute le averle) si osserva maggiormente su posatoi, rami o cime di arbusti in brughiere con cespugli nelle vicinanze dei greti dei fiumi, campagne con siepi, rispetto alle altre Averle descritte che si nutrono principalmente di insetti la magg. caccia grossi insetti ma anche roditori, uccellini e rettili di piccole dimensioni che regolarmente infila negli spini a mò di dispensa. Per questo era chiamata anche Redestola falchetta, Redestola è il nome dialettale delle Averle. L’averla magg.e la cenerina sono abbastanza confondibili, la magg. è distinguibile dall’Averla cenerina oltre che per le dimensioni più grandi ( 4 cm. lunghezza) pur avendo la stessa apertura alare di 35 cm per la mascherina nera attraverso gli occhi con sottile sopracciglio bianco assente nella cenerina che invece ha la mascherina nera anche sulla fronte. Naturalmente anche i periodi di presenza sono diversi, autunno inverno Averla piccola per la magg. primavera estate per la cenerina. Chi avvistasse una Averla può cortesemente comunicarcelo, indicando la specie il periodo e la località, sarebbe estremamente importante per la ricerca ed un esercizio per gli appassionati di avifauna e di passeggiate negli ambienti naturali. Potete inviare le osservazioni via mail a [email protected] o al 3394683136 vi ringrazio anticipatamente. Giancarlo Silveri Delegato LIPU Trevigiana NATURA SENZA FRONTIERE SPETTACOLO IN MULTIVISIONE CON COMMENTO MUSICALE ED EFFETTI SPECIALI presso: SALA CONSILIARE COMUNALE - ONIGO DI PEDEROBBA (TV) - ore 20,20 - Piazza Case Rosse • S A B AT O 1 3 D I C E M B R E • Serata con 360° multivisioni Belluno Diego De Riz grande appassionato di fotografia e di viaggi. Con la sua fotocamera ama ritrarre le bellezze della natura sia lontana che vicina a casa NAMIBIA Reportage di Viaggio Nell'attesa di vedere apparire un animale all'abbeveraggio rimaniamo estasiati dai canti e dai suoni della savana, così come rimaniamo sorpresi dalle grandi dune di un deserto che vive grazie alla vicinanza dell'oceano. In questo meraviglioso paese abitano gli Himba, un popolo che non ha voluto seguire il progresso ma che vive e desidera vivere di pastorizia con usi e costumi tramandati dai propri antenati. bianchi non li ascoltano. Non hanno mai pensato cha valga la pena di ascoltare noi indiani, e temo che non ascolteranno nemmeno le altre voci della Natura. Io stesso ho imparato molto dagli alberi:talvolta qualcosa sul tempo, talvolta qualcosa sugli animali, talvolta qualcosa sul Grande Spirito." Tatanga Mani - tribù Stoney KALAHARI, impronte nella memoria Reportage di viaggio L’Africa e gli africani sono depositari di culture millenarie, dai complessi valori. Nel Kalahari, la terra dei Boscimani, spetta agli anziani il compito di narrare ai nipoti le storie che essi stessi hanno udito in gioventù, racconti che parlano di uomini ed animali. COSTA RICA Naturalistico BORNEO, ultimo paradiso La straordinaria biodiversità del suo ambiente fa della Costa Rica un paradiso per gli amanti della natura. Le numerose specie d’uccelli, fra le quali spicca il mitico "quetzal", ma anche giaguari, tapiri, scimmie, bradipi, farfalle, sono solo alcuni degli animali presenti sul territorio. Una particolare attenzione viene posta alle bellissime rane, purtroppo colpite da un microfungo che ne minaccia l’esistenza, infatti sono 70 ormai le specie estinte nell’america latina reportage di viaggio Il Borneo è un concentrato straordinario di biodiversità. Vi si trova una delle ultime foreste vergini del Pianeta. Qui, negli ultimi 10 anni, sono state scoperte oltre 360 nuove specie animali e vegetali. L’isola è uno degli unici due luoghi del pianeta dove rinoceronti, elefanti e oranghi coesistono. Conservare questa preziosa regione è fondamentale per garantire alla gente del luogo l’approvvigionamento d’acqua e di cibo. Tuttavia nel corso degli ultimi decenni il fenomeno della deforestazione ha ridotto ogni anno quasi 2 milioni di ettari di vegetazione. Oggi resta solo la metà della copertura forestale originaria. LADRI DI FIORI Poetico Una poetica visione del presente e del passato nel fantastico momento della fioritura nei campi di grano. • S A B AT O 2 0 D I C E M B R E • Merlino Multivisioni – Trieste Franco Toso è l’autore di questa serata. Franco è un instancabile viaggiatore ed abile fotografo. Nel suo viaggiare intorno al mondo ha cercato di cogliere le meraviglie della natura nelle sue variopinte sfaccettature. LA VOCE DEGLI ALBERI Naturalistico "Sai che gli alberi parlano? Parlano l'un con l'altro. e parlano con te, se li stai ad ascoltare. Ma gli uomini I GIORNI DI CHITAKE Reportage naturalistico L’entusiasmante esperienza di un gruppo di naturalistifotografi nell’immersione totale dell’ Africa selvaggia e primordiale del parco nazionale di Mana Pools, in Zimbabwe. A piedi nel territorio di caccia di un branco di 27 leoni, dove si susseguono gli agguati nei pressi delle rare pozze d’acqua della stagione secca, nel delicato equilibrio fra vita e morte. a cura di Valter Binotto INGRESSO LIBERO IL GRAPPA UNA MONTAGNA SPECIALE CONTINUA IL NOSTRO APPROFONDIMENTO SUL M. GRAPPA I.B.A. e ZPS, (Zona di Protezione Speciale) SITO RATE NATURA 2000 CON QUESTO RACCONTO DEL GIOVANE E GIA’ FAMOSO ORNITOLOGO-NATURALIASTA LUCA BOSCAIN Ascesa al monte Grappa Il massiccio del Grappa è speciale: presenta una varietà di habitat e di specie di Uccelli davvero notevole che lo rendono sicuramente la montagna più interessante, per noi birder, in provincia di Treviso. La mia trattazione prende in considerazione un ascesa “motorizzata” (l’ornitologia spesso conduce gli ornitologi di pianura ad impigrirsi…) lungo la strada asfaltata che dall’abitato di Semonzo conduce fin su a Cima Grappa: è il percorso che seguo più frequentemente e che conosco meglio; in altre zone non toccate dal mio itinerario si possono osservare altre specie interessanti quali Gallo forcello e Re di quaglie, ma l’ascesa da Semonzo offre lo stesso un ampio range di specie particolarmente “appetitose”. La strada comincia a salire, a 200m s.l.m, appena dopo la chiesa di Semonzo: si susseguono parecchi tornanti in un bosco secco ed assolato con prevalenza di Carpini neri ed Ornielli a cui si affiancano Cipressi ed Abeti rossi di origine alloctona; l’ambiente termofilo con pendii piuttosto ripidi e rocce affioranti è l’habitat adatto per specie poco frequenti come Succiacapre, Occhiocotto e Zigolo muciatto: mentre il primo, prima dell’alba, si rinviene molto spesso posato in strada, gli altri due si contattano soprattutto presso una cava abbandonata al 2° tornante. Nei tornanti successivi il comparire di qualche Roverella e Castagno, assieme a boschetti di Abeti rossi, favorisce la presenza di una grande varietà di cince (Cinciallegra, Cinciarella, Cincia bigia, Cincia mora, Cincia dal ciuffo, Codibugnolo), Rampichini, Picchi muratori, Regoli e Fiorrancini. Verso i 600m il bosco si apre lasciando spazio ad un ambiente costituito da ampie radure e pascoli punteggiati da chalet, frutteti e boschetti: è questo l’ambiente prediletto da Rondini, Codirossi, Tordi bottacci, Cince bigie, Rampichini, Ortolani (molto rari) e Verdoni. Dopo i 900m finiscono i tornanti e la strada si dirige verso est attraversando pendii scoscesi rivolti a meridione: le pareti di rocce affioranti sono la dimora dello Zigolo muciatto e delle Rondini montane, mentre i boschi termofili, con presenza di Pino silvestre, ospitano buone concentrazioni di Luì bianco nidificanti. In alcuni valloni ombrosi raggiungono la strada anche i margini meridionali della foresta di faggi, in cui, con un po’ di fortuna, si possono udire Ciuffolotti e Cince bigie. Superati i 1000m, si arriva alla piana di Campocroce: qui sono presenti ampie radure e pascoli ai cui margini si estendono boschi di Abeti rossi rendendo il sito davvero ottimo per osservare specie forestali legate alle conifere (Astore, Tordela, Regolo, Fiorrancino, Cincia dal ciuffo, Cincia bigia alpestre, Cincia dal ciuffo, Cincia mora, Rampichino alpestre, Nocciolaia, Crociere, etc) assieme a specie associate agli ambienti di pascolo (Ballerina bianca, Pigliamosche, Codirosso, Averla piccola, Verzellino, Cardellino). Di prima mattina, con un po’ di fortuna, a Campocroce si possono osservare anche i Mufloni, comparsi da qualche anno in questo versante del Grappa. Superata la piana, verso i 1100m di quota, il bosco si richiude: è questa una foresta ricca di specie, poiché agli abeti si accompagnano le latifoglie favorendo, ancora una volta, la presenza di tante specie di cince, nonché Picchio nero, Tordo bottaccio, Nocciolaia e Ciuffolotto. A 1200m, la vista si apre definitivamente, perché la foresta lascia spazio a pascoli alpini bordati da boschetti e fasce di abeti rossi: è questo il regno del Prispolone, ma anche di Stiaccino, Luì piccolo e Cincia mora; ogni tanto vi si possono osservare anche Merlo dal collare e Bigiarella. Laddove i pendii si fanno più ripidi e rocciosi, compaiono Pellegrino, Codirosso spazzacamino, Codirossone, Corvo imperiale e Zigolo muciatto, mentre nelle “lame” (laghetti per l’abbeverata delle vacche) abbondano gli anfibi: Tritone alpestre, Ululone ventre giallo, Rospo comune e Rana temporaria. Salendo ancora di quota, a 1400-1600m, compaiono via nuove specie alpine, dallo Spioncello al Culbianco, dal Gracchio alpino al Fanello, il tutto accompagnato dall’impareggiabile canto dell’Allodola. Siamo arrivati ormai alla “sommet”: qui ormai tutto richiama la grande guerra, ma il birder non può non dare un’occhiata al piccolo mugheto presso il monumento ai caduti (vi si osserva frequentemente Passera scopaiola, Codirosso spazzacamino, Zigolo muciatto e Fanello) e, in settembre, ai pratini di erba bassa ai lati della grande scalinata che da ovest conduce alla cima: con molta fortuna ci si può imbattere addirittura nel Piviere tortolino! Dalla cima i panorama è ampio, mozzafiato con termiche che dalle vallate portano fin qua su sciami di Balestrucci e Rondoni (cui occasionalmente si uniscono i Rondoni maggiori): siamo giunti alla fine del nostro breve viaggio nella “montagna degli Uccelli”, sicuri che, provando la prossima volta a salire da un nuovo versante, non mancheranno nuove specie e nuove sorprese ornitologiche! Distribuzione alle varie altezze ed abbondanza relativa degli Uccelli nidificanti rilevate il 02/07/08 mediante 18 punti d’ascolto lungo il versante sud-occidentale del monte Grappa; il numero di coppie indicato si riferisce alla media di quelle rilevate in ciascun punto d’ascolto di una fascia altitudinale. Programma escursioni LIPU 2009 PROPOSTE PER CONOSCERE GLI HABITAT PRIORITARI PER LA SALVAGUARDIA DELL’AVIFAUNA E BIRDWATCHING SUL CAMPO 19 Aprile 2009 18 Gennaio 2009 (OASI DELL’ANNO 2007 PER IL BIRDWATCHING) Le spendide ed estese Foci Dell’Isonzo ospitano ogni anno miliaia di uccelli Incredibili spettacoli naturali osservabili anche all’interno di comodi capanni lontani dal freddo e con possibilità di fare spendide foto oltre che indimenticabili incontri. Passeggiata fino al meraviglioso mare d’inverno. OASI LIPU DI TORRILE in provincia di Parma Gli itinerari dell'Oasi LIPU Torrile si sviluppano lungo percorsi su terra battuta, accessibili ai disabili, che portano ai capanni di osservazione. All'Oasi LIPU Torrile è stato inaugurarato da poco il nuovo Centro visite con sala didattica e ludoteca, pannelli didattici e una torre, che fanno parte del nuovo Centro per il turismo naturalistico e l'educazione ambientale. L'Oasi è dotata di un ampio e tranquillo parcheggio, dove è possibile pernottare con il camper 15 Febbraio 2009 17 Maggio 2009 LE VALLI DI COMACCHIO Viaggio tra le valli romagnole del PARCO DELTA DEL PO, alla penisola di Boscoforte, Oasi di Valle Zavallea, Oasi di Valle Mandriole per vedere miliaia di Oche, Anatre, Fenicotteri rosa, Limicoli e Rapaci rari quale tra i notturni il Gufo di palude al ritono faremo la Sacca degli Scardovari fino all’Oasi di Cà Mello. OASI LIPU CAVE DI GAGGIO In provincia di Venezia (Marcon) Come per l’oasi di Torrile si tratta di un progetto di riqualificazione ambientale da cave a splendida oasi con sentieri e ottimi capanni di osservazioni per osservare e fare ottime fotografie. Nell’oasi c’è anche una garzaia con Airone cenerino, Garzette e la più rara Sgarza ciuffetto. Al pomeriggio visiteremo un tratto della vicina Laguna di Venezia. 21 Giugno 2009 15 Marzo 2009 Riserva Naturale Lago di Cornino La Riserva si trova all’estremo margine sudorientale delle Prealpi Carniche, con l’ampio alveo del Fiume Tagliamento che la separa dalle Prealpi Giulie, dalle fasce collinari e dall’alta Pianura friulana. Occupa buona parte dell’alveo del Tagliamento. L’area è caratterizzata da un’elevata diversità ambientale e da rilevanti valori naturalistici. Per osservare il maestoso Grifone un avvoltoio reintrodotto nelle Prealpi Carniche Il Grifone (Gyps fulvus) è un avvoltoio di grandi dimensioni, con un’apertura alare di quasi tre metri e un peso di 7-12 kg. OASI FLORO - FAUNISTICA dei QUADRIS a Fagagna. Poco distante della riserva del Cornino possiamo osservare la reintroduzione della Cicogna bianca e dell’estinto (in Italia) Ibis eremita. Sui Lagorai a Passo Manghen Il tradizionale appuntamento di fine programma in montagna. L’escursione sospesa lo scorso anno per la neve viene riproposta per la magicità dei luogi poco conosciuti dal turismo di massa.Escursione facile con fauna tipica di montagna e spendide fioriture LA VALLE INCANTATA - Immersa tra le montagne a soli 20 chilometri da Trento, la Valle dei Mòcheni è nota per essere un’isola linguistica di origine tedesca, ma rimane nel cuore per lo straordinario scenario dell’alternarsi dei colori della natura. Nel pomeriggio birdwatching sul lago di Caldonazzo. Ritrovo alle 7.15 al parcheggio di fronte al municipio di Montebelluna partenza alle 7.30 con mezzi propri o possibilità di aggregarsi. Prenotare almeno 15 giorni prima poiché il programma potrebbe subire variazioni. Come contattare la sezione Sede: Via G. Marconi, 8 - 31040 Pederobba (Stazione FS) - tel. 339.4683136 Riunione attivisti LIPU sez. Pedemontana Trevigiana I e III Venerdì del mese - ore 21. • Delegato: GianCarlo Silveri tel. 339.4683136 E-mail: [email protected] • Resp. Amministrativo: Bruno Zamprogno - tel. 0423.619325 E-mail: [email protected] • Resp. Ed. Ambientale: Marco Serrajotto tel. 49.3616428 E-mail: [email protected] • Escursioni e visite guidate: GianCarlo Silveri - tel. 339.4683136 Marco Serrajotto - tel. 349.3616428 • Ref. per il Quartier del Piave: Moreno Favero - tel. 0438.801904 E-mail: [email protected] La Sezione Pedemontana Trevigiana della Lipu mette a disposizione le sue strutture ed i suoi esperti a ricercatori e studenti che hanno l’intenzione di realizzare studi presso “La città degli Aironi” e gli ambiti locali. CONTATTATECI! COME E DOVE CI SI PUO’ ISCRIVERE O RINNOVARE L’ADESIONE ALLA LIPU • Presso la sede LIPU Pedemontana 31040 Pederobba (TV) - Via Marconi, 8 il I° e III° Venerdì del mese • A mezzo c/c postale n° 12570354 Intestato a LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) Sezione Pedemontana Trevisana 31040 Pederobba (TV) www.lipupedemontanatrevigiana.it Danilo Mainardi presidente onorario LIPU testimonial TORNA “UN NATALE PER LA NATURA” Montebelluna domenica 14 dicembre banchetto Loggia dei Grani ore 10,30 - 17,30 L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, si terrà sabato 13 e domenica 14 dicembre Un gesto semplice ma importante per il futuro della terra. Lo chiede la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) che sabato 13 e domenica 14 dicembre sarà con i propri volontari nelle piazze e nelle proprie 50 strutture tra Oasi, Riserve e centri per offrire le Lenticchie della LIPU, l’ iniziativa natalizia che sostiene i progetti dell’associazione in favore di un’agricoltura più sana e rispettosa dell’ambiente e degli uccelli selvatici.