In autobus - ATR Agenzia per la mobilità della provincia di Forlì

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In autobus - ATR Agenzia per la mobilità della provincia di Forlì
MDmagazine
n°13
mobilità e dintorni
MD Mobilità e dintorni - Magazine di mobilità sostenibile - n. 13/2010
Direttore responsabile: Pier Luigi Bazzocchi - Editore: Sapim, Forlì - Stampa: Stabilimento Tipografico dei Comuni, Santa Sofia (FC)
Poste Italiane SpA sped. in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì – Aut. Trib di Forlì 4/2000
Variazioni in attesa di registrazione presso il Tribunale di Forlì, come da istanza presentata il 30/1/2008
Editoriale
Il Trasporto Pubblico
guarda avanti
A Sarsina
per scoprire cosa c’è
oltre Plauto
Doppio microfono
Da Forlì a Cesena
con la linea 92
Idee in movimento
il carnevale
degli Spok Frevo
e la Patagonia
di Chatwin
In autobus
Ambra Angiolini
nascita di un’attrice
atr muove la gente promuove l’ambiente
2010
Atr aderisce
al progetto
Impatto Zero
MDmagazine
mobilità e dintorni
n°13
maggio/giugno 2010
Indice
MD Mobilità e dintorni
Magazine di mobilità sostenibile
Registrazione Tribunale di Forlì 4/2000
Variazione e successive del Tribunale di
Forlì, del 06/10/2009.
Direttore responsabile
Pierluigi Bazzocchi
Direttore editoriale
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Comitato di redazione
Pierluigi Bazzocchi, Fausta Emiliani,
Laila Errani, Giulio Guerrini,
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In redazione
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Coordinamento editoriale
Sapim, Forlì
Progetto grafico
Tuttifrutti, Ravenna
Impaginazione
Sapim, Forlì
Fotografie
Archivio Atr, Fabio Blaco,
Alessio Cavallucci, Enrico Filippi,
Stampa
Stabilimento Tipografico dei Comuni,
Santa Sofia (FC)
Editore
Sapim, Forlì
MD protegge l’ambiente: è stampato su carta
riciclata al 100% e inoltre riduce e compensa
le emissioni di CO2 con la tutela di 5.300 mq di
foresta nel Parco del Ticino.
Per comunicare con Atr
*
*tariffa massima 11,88 euro/cent + Iva al minuto da
ogni telefono fisso; dai cellulari il costo è come da piano
tariffario dell’operatore
L’editoriale
Pag. 3
AVM: il TPL guarda avanti
Il territorio romagnolo crescerà insieme al trasporto pubblico
L’intervista in autobus
Pag. 4
Ambra Angiolini: brava, bravissima
Una delle giovani attrici emergenti nel panorama italiano
Gli itinerari del cuore
Pag. 6
Sarsina, dove Plauto vive ancora
Un viaggio alla scoperta di questa piccola perla antica
Riflettori su Atr
La tramvia Forlì - Cesena: la nuova frontiera della mobilità
Pag. 8
Un convegno mette a confronto esperti e amministratori sul nuovo progetto di trasporto pubblico
La flotta Atr continua a rinnovarsi
Pag. 10
11 nuovi autobus alimentati a metano sulle linee urbane di Forlì e Cesena
Mobilità e ambiente
Pag. 11
Sostenibilità del TPL a convegno a Cesena
Come ridurre consumi, costi e impatto ambientale
Doppio microfono
Pag. 12
Forlì e Cesena andata e ritorno
La linea 92
Condividiamo il viaggio
Pag. 14
La sfida della mobilità: amministratori a confronto
Gli assessori alla mobilità di Forlì e Cesena parlano a MD
Idee in movimento
Pag. 15
Spunti e novità sulla cultura del viaggio
Editoriale
AVM: il TPL
guarda avanti
di Ubaldo Marra Presidente AVM Spa
Raccolgo con piacere l’invito rivoltomi a raccontare, per i lettori di MD
(rivista a me cara per averla fondata e diretta per molto tempo), la
recente cronistoria della società di gestione, nella consapevolezza che
essa si intreccia con quella dell’intero sistema del trasporto pubblico
nella nostra provincia. Il coraggio e la capacità di intravedere scenari
lontani non ci sono mai mancati e quindi si può dire – a ragione – che
spesso nella nostra realtà territoriale abbiamo anticipato eventi, che,
puntualmente, sono stati caratterizzati dal mondo del Trasporto pubblico locale (TPL), negli ultimi anni.
Non a caso possiamo rivendicare i primi esempi di società miste pubblico – privato che, ormai oltre 12 anni fa, negli anni ’90 sono stati un
esempio di perfetta integrazione tra efficienza e sviluppo dei servizi.
Rimane – oggi – il rammarico di non aver potuto proseguire quell’esperienza, per un quadro legislativo che non ha promosso pienamente i
processi di liberalizzazione, accompagnati da una efficiente capacità
di regolazione del mercato.
è poi vero che il nostro bacino ha visto le prime esperienze di gare
nel settore del Tpl, con la conseguenza, forse non sempre positiva, di
mettere a nudo, da un lato le contraddizioni del settore, sempre diviso
tra volontà di sviluppo e difesa corporativa a tutti i livelli e, dall’altro
lato l’assenza di certezze economico-finanziarie, in grado di rilanciare
il ruolo delle aziende, nel contesto più generale di politiche alternative
nella mobilità.
Anche guardando le prospettive future, va detto che siamo stati tra
i primi ad ipotizzare percorsi di aggregazione per bacini contigui, in
grado di realizzare progetti industriali che puntino allo sviluppo dei
servizi, unitamente al contenimento dei costi.
Per questo, si può puntare alla realizzazione della holding romagnola,
insieme alle consorelle di Ravenna e Rimini, con l’obiettivo di ricercare
sinergie utili per offrire un servizio migliore agli utenti, ma anche con
l’obiettivo di guardare al mercato futuro, non solo della nostra regione
o del nostro paese.
Quella romagnola, infatti, è una realtà territoriale estremamente
interessante con grandi prospettive, anche nel campo turistico; un
mercato tutto da scoprire e rilanciare, perché può vantare infrastrutture importanti, come gli aeroporti di Rimini e Forlì, nonchè il porto
di Ravenna, pronto a rilanciarsi nel settore delle crociere: una forte
sinergia, quindi, tra le diverse modalità di trasporto che, unitamente
alle infrastrutture ferroviarie già esistenti e quelle che potrebbero (per
non dire dovrebbero) essere realizzate, possono contribuire al grande
rilancio economico per l’intero bacino romagnolo.
AVM si pone, quindi, quale interlocutore che vuole essere protagonista
delle grandi sfide che, necessariamente, il prossimo decennio porrà a
chi saprà trasformare gli attuali momenti di crisi economica internazionali in una opportunità di sviluppo locale.
L’intervista in autobus
Ambra Angiolini:
brava, bravissima!
Sembrano passati secoli da quando Ambra, al secolo Ambra Angiolini, ballava negli studi di Non è la
Rai insieme ad altre 200 ragazze, per essere scoperta e lanciata di lì a poco da Gianni Boncompagni.
Adesso Ambra è cresciuta ed è una delle giovani attrici italiane più promettenti
di Alessandra Catania
Ambra è e sarà sempre nell’immaginario collettivo di molti di noi, se
non altro perché per quattro anni
ha dominato il pomeriggio televisivo italiano tra il 1992 e il 1996,
una ragazzina che, seppur guidata
da Gianni Boncompagni, aveva
già quella verve e quello spirito
che abbiamo ritrovato in questi ultimi anni, scoprendola al cinema
come attrice per registi importanti
come Ozpetek e a teatro, dove sta
affrontando un’importante prova,
portando in scena l’opera di Stefano Benni “La misteriosa scomparsa di W”. MD l’ha incontrata al
Teatro Comunale di Cervia.
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) In televisione come ballerina, anche se inizialmente
le cose che dicevi non erano
proprio le tue. Ma ti immaginavi di avere così tante cose
da dire, cose tue, soprattutto
su argomenti importanti per i
giovani e non solo?
In realtà no. Quello che si vedeva
all’inizio non ero io, era una cosa
che si trasformava li, c’era qualcosa
che avevo dentro, che è poi quello
che ho cercato dopo le prime esperienze televisive.
Non ho mai avuto l’ambizione di
essere capita, e non cerco la verità.
Ho sempre cercato di dare dei segnali. E questo modo di concepire
la comunicazione è alla base di tutto
“Non ho mai avuto
l’ambizione di essere
capita, ho cercato di
dare dei segnali”
il mio percorso e di tutte le cose che ho
fatto. Oggi mi sembra tutto un po’
pigro, soprattutto in questo paese
un po’ geriatrico dove tutto quello
che si dice è già vecchio. Io invece
voglio trovare cose nuove da dire,
vado avanti con coraggio e cerco di
imparare e di colmare i miei limiti.
Quando vuoi fare certe cose tutti di
scoraggiano e ti dicono di stare a
casa, ai giovani vorrei dire di andare avanti per la loro strada, di non
abbattersi e di impegnarsi in quello
che vogliono fare.
) Quindi, cinema e teatro sono
arrivati così. Ci racconti come
hai incontrato questi mondi
tanto diversi?
C’è una frase di Anna Magnani che
dice “non so se ho talento, so che ho
l’urgenza di incontrare le donne che
ho dentro di me.” Ecco, per me è stata la stessa cosa. Ho sempre pensato
a cosa volevo veramente dire, per
questo ho sempre scelto e preparato
le cose da dire, e in questo approccio
si inseriscono sia il cinema che il teatro. Diciamo che mi piace cercarmi
senza avere certezze su quello che
troverò. Affronto i miei personaggi
con coraggio.
L’unica volta in cui mi sono sentita a
disagio è stata in occasione del film
Bianco e Nero diretto da Cristina
Comencini, perché non mi ha permesso di mettere il tacco, ho messo
delle ballerine bruttissime, cosa che
non avrei mai fatto dato che adoro le
scarpe con il tacco.
) Adesso è in tournée con La
misteriosa scomparsa di W. Di
cosa parla questo spettacolo?
È difficile da raccontare, la scena
è scarna, fatta di suggestioni, perché deve aiutare a far emergere il
sentimento del monologo della vita
di una donna che ha perso il senno
e cerca di liberarsi da paure e da
persone che le hanno fatto male, lei
è una donna sospesa nel dolore, in
situazioni tragicomiche. Avevo già
letto Benni in passato e quando mi
è stata data la possibilità di recitare
qualcosa di suo, mi ci sono buttata
a capofitto. La sua è una scrittura
fiume, ironica, piena di trappole
letterarie. Io ho cercato di rendere più umano questo personaggio,
l’ho semplificato per arrivare più
facilmente al pubblico. E devo dire
che ancora scopro delle cose nuove
ogni sera.
) Qual è il suo rapporto con il
viaggio?
Sono stata anni sugli autobus, abitavo in periferia. Andavo tanto anche a piedi e ci vado ancora anche
perché abito in un posto dove tutto
è raggiungibile facilmente, anche in
bicicletta. Non prendo l’aereo, mi
fa paura.
Forlimpopoli
fa storia con il teatro
Già nel 1821 esisteva all’interno della Rocca di
Forlimpopoli una sala adibita a teatro, tuttavia
nel 1861 la comunità di Forlimpopoli propose
la realizzazione, ex novo, di un grande teatro da
collocarsi in un’area non edificata a ridosso della
Loggia della Misura. Purtroppo la proposta venne respinta, quindi si ripiegò su un riadattamento della sala teatrale, funzionante nella Rocca
già da vari decenni. I lavori di ampliamento iniziarono nel 1877, su progetto di Giacomo Fabbri
e il teatro venne inaugurato nel 1882 e dedicato a
Giuseppe Verdi. Nel 1920 il Teatro venne concesso per rappresentazioni cinematografiche.
Il teatro restaurato e ampliato è stato inaugurato
nel 1982. Il teatro Verdi è passato alla storia per
l’impresa del Passatore che nel 1851 rapinò gli
spettatori presenti.
Le linee che transitano
per Forlimpopoli
Sono ben 8 le linee di autobus che si attestano a Forlimpopoli nel periodo invernale e 4 nel periodo estivo.
La linea suburbana 92 e la extraurbana 125 parte da Forlì per Cesena;
la linea 133 dopo la partenza da S.Sofia raggiunge Cesena transitando da Forlimpopoli; la linea 134 che da Forlì raggiunge Bertinoro e
Polenta; la linea 136 che serve le località di Mensa Matellica, S.Pietro
in Guardiano, S.Maria Nuova, Forlimpopoli per fare capolinea a Forlì;
la linea 137 effettua una corsa al giorno di andata e ritorno di collegamento da Borello a Forlì transitando da Forlimpopoli; le linee 121 e
122 della cosiddetta Rete Artusiana, che collegano Forlimpopoli con
S.Pietro ai Prati, Melatello, S.Maria nuova, S.Pietro in Guardiano,la
prima, e Selbagnone, Fratta Terme, Meldola fino all’IRST la seconda.
In estate, le linee in funzione sono: la 92, la 134, la 137 e la 130 che
collega Meldola e Forlimpopoli a Cervia, Pinarella e Cesenatico.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi al Punto Bus di Forlì Via Spadolini 21,
oppure al n° 199.11.55.77.
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Gli itinerari del cuore
Sarsina, dove Plauto
vive ancora
Una piccola città di origine antichissima, che ha dato i natali ad uno dei principali drammaturghi
dell’epoca latina, Tito Maccio Plauto, e che ogni estate celebra questo suo illustre cittadino con un
festival di livello internazionale. Ma Sarsina è anche spiritualità grazie alla leggenda di San Vicinio
“Fondata dagli umbri
e portata dai romani
allo splendore, Sarsina
nasconde ancora molto
della sua storia”
La vallata del Savio , che negli
scorsi numeri abbiamo già percorso,
nasconde un’altra piccola grande perla, segno ulteriore dell’importanza di
quella linea tracciata dai romani nella
loro conquista dei territori abitati dalle originarie popolazioni italiche.
Sarsina, fondata dagli umbri tra il VI
e il IV secolo a.C., già nel III secolo
a.C. governava un grande stato al di
qua e al di là del crinale appenninico
che comprendeva alcune vallate romagnole e l’alto Tevere.
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Dopo due impegnative campagne militari, Sarsina fu sottomessa dai Romani
(266 a.C.) che le garantirono una certa autonomia, conferendole lo status
di civitas foederata (città alleata). Nel
225 a.C., durante la guerra tra Galli e
Romani, i Sassinates, unitamente agli
Umbri, fornirono all’esercito romano
20.000 soldati. Ed è proprio in questo
periodo che nasce Tito Maccio Plauto
(254 a.C.), poeta e commediografo che
ha lasciato un grande patrimonio letterario fatto di 21 commedie ancora oggi
rappresentate.
La conquista romana portò ad una consistente riorganizzazione architettonica
della città: venne costruita la cinta muraria, ancora oggi visibile, il foro, centro
sociale e politico della città, solo in parte ricalcato dall’attuale piazza Plauto,
i due complessi termali, uno nell’area
del vecchio Foro Boario, sorto sui resti
di una domus repubblicana, l’altro nelle
adiacenze della via Linea Gotica.
La vera ascesa economica e lo sviluppo urbanistico maturarono nella prima
metà del I secolo a.C. dopo che la guerra sociale aveva recato a tutte le città federate di Roma la concessione della cittadinanza romana.
Alcune porzioni della cinta muraria di
età romana sopravvivono ancora lungo
il lato orientale dell’abitato in via Matteotti, sotto la cortina muraria medievale dei Torricini, e nel parco delle Rimembranze.
La città divenne quindi un grosso emporio, frequentato da levantini che vi
impiantarono i loro santuari e riuscì a
sfuggire a lungo alla crisi agricola della pianura cispadana.
Molto altro Sarsina ha raccontato negli ultimi due secoli, grazie soprattutto alle campagne archeologiche che
hanno portato alla luce una città viva
economicamente e politicamente, le
cui vestigia sono raccolte nel Museo
Archeologico, uno dei più importanti
dell’Italia settentrionale.
Ancora oggi gli scavi di Pian di Bezzo, da cui sono emerse negli anni la
necropoli e alcuni importanti mausolei funebri e sepolcri (ben noto quello
di Obulacco), sono fonte continua di
ritrovamenti che consentono di ricostruire e ampliare la storia della città.
Come in altri casi i riti romani e orientali, provenienti dalla presenza di Liberti, schiavi affrancati di origine
orientale, si intrecciano con la cultura
cristiana. San Vicinio, a cui è dedicata
la cattedrale, fu il primo vescovo della
città. Poesia e leggenda hanno arricchito la storia di questo santo, patrono della città, che visse per 27 anni a
Sarsina, creando attorno a sé la fama
di esorcista e taumaturgo. Ancora oggi
migliaia di pellegrini si recano in cattedrale per ricorrere alla “catena” una
specie di collana, Cilicio di San Vicinio, che libera dalle possessioni demoniache.
Decaduta con il crollo dell’impero romano subì devastazioni e saccheggi e,
pur passando da un dominio all’altro
(gli Ordelaffi, i Malatesta, i Veneziani)
riuscì a conservare parte della propria
importanza per il fatto di essere sede
vescovile.
Fino al 1859 fece parte dello Stato
Pontificio e successivamente del nuovo
Regno d’Italia.
Sarsina ogni anno è meta di migliaia
di spettatori in occasione del Festival
plautino, che si svolge in una struttura
ultimata nel 1996, copia modernizzata di un classico anfiteatro romano di
antica memoria.
La leggenda
del collare
di San Vicinio
San Vicinio, vescovo e protettore degli abitanti
di Sarsina, visse tra il III e il IV secolo.
La leggenda narra che il vescovo fu eletto direttamente da Dio e nei momenti di preghiera
e meditazione, fosse solito appesantire il collo
con una grande pietra, attaccandola col collare e una catena.
Il collare ha due bracci di materia ferrosa,
uniti da un duplice snodo e terminati con due
anelli combaciati.
Oggi, viene usato per benedire ammalati e ossessi, persone psicopatiche o colpite da malefici, tanto che secondo le cronache l’incontro con la catena porterebbe a fatti anomali
inspiegabili.
Si dice che la catena è la mano del Santo che
con la sua potente intercessione presso Dio,
dona grazia a tutti coloro che giungono al suo
altare.
Ogni 28 agosto il paese dedica al Santo una
festa particolare e emozionante.
In bus dalle Balze a Cesenatico
passando da Sarsina
Sarsina è servita principalmente dalla linea 138 che parte da Cesena per raggiungere le località di S.Piero in Bagno, Bagno di Romagna, Verghereto, Ville di Montecoronaro e Balze, con 17 corse
feriali e 13 festive, fra andata e ritorno, nel periodo invernale.
Nel periodo estivo si aggiungono le linee: 142 che parte da Arezzo
in direzione di Cesena, Cervia e Rimini con una corsa di andata e
una di ritorno giornaliere; la linea 164 che collega Cesena, Bagno
di Romagna e Badia Prataglia transitando anch’essa da Sarsina;
la linea 222/224 che collega Bagno di Romagna a Sarsina, Borello, Pinarella e Cesenatico con due corse giornaliere di andata e
due di ritorno.
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Riflettori su Atr
La tramvia Forlì - Cesena:
nuova frontiere della mobilità
Presentato a Forlì lo studio di fattibilità di un sistema di trasporto di massa alternativo a quello su gomma
con tecnologie fortemente innovative, per fare di Forlì e Cesena un’area metropolitana
traverso la realizzazione di assi dedicati
su cui impiegare veicoli moderni, in
grado di trasportare elevate quantità di
passeggeri.
Il seminario svoltosi il 18 marzo scorso a
Forlì, promosso dalla Provincia di ForlìCesena con la collaborazione di Atr, ha
messo a confronto – così come ha pre-
di Alessandra Catania
Il trasporto pubblico locale assume sempre più un ruolo primario e ad esso viene
richiesto un alto livello di qualità per efficienza, comfort, sicurezza e velocità di
spostamento.
Tali obiettivi si possono raggiungere at-
Ipotesi di tramvia
Linee di Forlì
cisato il presidente ATR Adriano Marchi – esperti e assessori per verificare la
fattibilità di un collegamento tra Forlì e
Cesena con un sistema di trasporto cosiddetto “in sede propria”, una tramvia o
una busvia integrata al servizio ferroviario e libera dalla congestione del traffico.
Lo studio presentato da Leopoldo
Montanari e Fabio Cristiano (nella
foto durante la presentazione) della società
LeM Consulting di Genova, è partito
proprio dall’asse della via Emilia e dal
progetto della via Emilia-bis: “Si tratta di
un progetto coerente con le linee programmatiche
della Provincia, – ha affermato Guglielmo
Russo Vice Presidente della Provincia di
Forlì-Cesena – realizzato con il contributo di
idee e di esperienze della Facoltà di Architettura
di Cesena”.
Esistono i presupposti per creare questo
percorso? Lo studio ha dato una risposta positiva sia in termini di numeri (crescita demografica attesa e sviluppo dei
siti residenziali), sia dal punto di vista
tecnico-urbanistico (possibile riqualificazione urbana e territoriale delle zone
attorno alla via Emilia), che da quello
politico-programmatico (le Amministrazioni locali vedono lo sviluppo della
mobilità sostenibile un valore aggiunto
per il territorio).
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AEROPORTO
Il progetto individua un corridoio tra i
due ospedali di Forlì e Cesena che comprende i rispettivi centri storici e la stazione ferroviaria. Dal punto di vista tecnico viene proposto un sistema a guida
vincolata che, pur presentando maggiori
costi infrastrutturali, rafforzerebbe l’offerta di mobilità pubblica e le politiche di
valorizzazione dei territori, oltre ad avere una maggiore capacità di trasporto.
“La tramvia
Forlì - Cesena:
la nuova frontiera
della mobilità”
Una visione nuova
e alternativa che seguirebbe i modelli di
mobilità di alcune città italiane ed europee medio-piccole che, come hanno
affermato Giulio Guerrini, Direttore
Atr e Roberto Cavalieri, Direttore
AVM spa, non solo offrono nuove soluzioni più veloci ed efficienti, ma sono in
grado di rendere più competitivo l’intero
territorio.
La tavola rotonda a termine del seminario, ha ulteriormente messo a nudo alcuni elementi, in primis quello finanziario:
il costo ipotizzato di questo progetto è di
circa 400 milioni di euro. Dove reperire le risorse? In secondo luogo l’impatto
sul territorio. Per la copertura dell’investimento complessivo, Marco D’Onofrio, Dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha evidenziato il
ruolo delle politiche locali nel mettere a
punto il progetto per essere preparati al
momento in cui ci sarà la disponibilità di
risorse sia nazionali che europee.
Paolo Ferrecchi, Direttore della Direzione Reti Regione Emilia Romagna,
ha invitato le Amministrazioni locali a
ripensare le politiche complessive attraverso i piani del traffico e della mobilità e
a verificare bene i costi per capire quale
sia il sistema più compatibile rispetto alla
domanda.
Secondo Giancarlo Biserna, Vice sindaco del Comune di Forlì e Assessore alla
mobilità, si tratta di un progetto che una
volta tanto pensa alle future generazioni. Maura Miserocchi, Assessore alla
mobilità del Comune Cesena, ha posto
l’accento sulla necessità di un percorso
partecipato per fare crescere la cultura
della mobilità.
Per Valentina Orioli, ricercatrice della
Facoltà di Architettura sede di Cesena, la
via Emilia storica è uno spazio che oggi
non è più campagna ma non è ancora
città. La tramvia su questo asse ha quindi
delle implicazioni notevoli sulla trasformazione dello spazio.
Solo se il progetto ha una visione complessiva del territorio come un luogo di
vita più che di un sistema di trasporto
pubblico, si può arrivare ad un marketing urbano complessivo.
A conclusione dei lavori, Marino Montesi, Assessore alla mobilità della Provincia Forlì-Cesena, ha affermato che
occorre riequilibrare le gerarchie delle
varie forme di mobilità: il trasporto pubblico deve stare dopo pedoni e biciclette
ma prima delle automobili, inoltre i costi
per la realizzazione della tramvia ForlìCesena non debbono impressionare se
confrontati con i costi derivati dagli incidenti stradali all’interno del territorio
provinciale.
Ipotesi di tramvia
Linee di Cesena
Trasporto
collettivo in
sede propria
Fra i più diffusi sistemi di trasporto collettivo in sede propria entrati in esercizio nei recenti decenni lo studio di fattibilità per ForlìCesena ha individuato la realizzazione di una
tramvia moderna (metrotramvia).
La tranvia moderna è un sistema di trasporto
a guida vincolata, prevalentemente in sede
riservata, con vari gradi di protezione possibili (semplice striscia, cordolo, muretto,
sede parallela a quella stradale ma completamente distinta), con realizzazioni anche in
tratte suburbane. All’interno di questa categoria possono rientrare sia i tram “moderni”
ma di concezione più tradizionale, “tram su
ferro”, sia quelli di tipo ibrido o sperimentale, detti “tram su gomma”.
Il tram su ferro (tramvia) rappresenta uno
dei veicoli più antichi utilizzati per il trasporto pubblico di massa nei centri urbani; oggi,
tali veicoli hanno subito profonde trasformazioni che ne hanno determinato un notevole
successo: tanto che la tramvia è forse il sistema di trasporto collettivo di tipo vincolato
più diffuso nel mondo.
Il tram su gomma (busvia) è un mezzo flessibile che può funzionare in modalità vincolata (ne consegue una notevole affidabilità e
precisione per l’accesso alle fermate e una
minimizzazione dell’ingombro della via di
corsa) e non vincolata (in modo simile al filobus).
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FF.SS.
LINEA A (15/10 min. punta)
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Riflettori su Atr
La flotta Atr
continua a rinnovarsi
Continua il rinnovamento del proprio parco mezzi: a marzo sono entrati in servizio 11 nuovi bus alimentati a
metano lunghi 8 metri. Sette di questi sono impiegati sulla linea 3 del servizio urbano di Forlì (Via Lunga-Ospedale
Pierantoni-Morgagni) e quattro sulla linea 3 del servizio urbano di Cesena (Case Finali -Ospedale Bufalini)
Dal 6 giugno
i nuovi orari estivi
Dal 6 giugno entrano in vigore gli orari
estivi del servizio urbano di Cesenatico
e del servizio extraurbano e saranno
validi fino al 12 settembre, mentre il 13
giugno entrano in servizio i nuovi orari
dei servizi urbani di Forlì e Cesena.
Nel periodo dal 26 luglio al 21 agosto
(urbano di Forlì) e 28 agosto (urbano
Cesena) funzioneranno orari ridotti, mentre a Cesenatico il 1° luglio
entrano in vigore gli orari estivi Alta
Stagione che saranno validi fino al 31
agosto.
I nuovi orari non si differenziano dagli
orari dell’estate 2009, ad eccezione di
qualche modifica ad alcune corse delle linee: 94, 138, 140, 144, 167.
Dal 1° giugno
nuove tariffe
per Forlì e Cesena
Nell’ambito del progetto regionale STIMER
(Sistema di tariffazione integrata) della
Regione Emilia Romagna, finalizzato alla
semplificazione tariffaria e all’integrazione dei servizi di trasporto che nei prossimi
anni coinvolgerà progressivamente l’intera
regione attraverso un percorso di graduale
avvicinamento, dal 1° giugno entrano in vigore le nuove tariffe per viaggiare sui servizi urbani di Forlì e Cesena.
Quando, a regime, la tariffazione integrata
a zone varrà sull’intero territorio regionale, sarà possibile viaggiare con un unico
titolo di viaggio indifferentemente su mezzi pubblici su gomma o su rotaia in tutta
l’Emilia-Romagna.
10
di Fausta Emiliani
I nuovi bus EEV (enhanced environmentally vehicle) hanno standard
elevatissimi: più rispetto per l’ambiente grazie ad una motorizzazione ad
inquinamento quasi nullo.
L’uso del metano riduce il particolato, determina l’assenza di piombo e
consente una minore rumorosità dei
motori, sia all’interno che all’esterno
dei veicoli.
Il nuovo VIVACITY CU CNG versione PLUS costituisce l’unico esempio di autobus corto a metano non derivato da veicoli commerciali presente
sul mercato. Il motore MERCEDES
“gas design” è caratterizzato da eleva-
ta potenza specifica e consumi ridotti
conseguiti attraverso la scelta progettuale di una legge di combustione
“lean burn” (miscela magra) che già
dal 2003 rispetta i limiti EEV. Un nuovo posto di guida, sviluppato secondo
gli standard ergonomici ISO-VDV, facilita la conduzione del mezzo, migliorando comfort, visibilità e sicurezza.
Sul nuovo VIVACITY è stata inoltre
realizzata una più avanzata elettronica di bordo che amplia le funzioni di
gestione del mezzo facilitando la diagnostica e il monitoraggio di tutti gli
impianti e sistemi di bordo. L’impegno
economico per l’acquisto dei nuovi
mezzi è stato cospicuo: ogni autobus
a metano è costato 232.000,00 euro
(escluso IVA), per una spesa complessiva di 2.552.000,00 euro (escluso IVA):
di cui 1.541.070,92 euro stanziati dalla
Regione Emilia Romagna, 643.318,51
euro a carico del Comune di Forlì e
367.610,57 euro a carico del Comune
di Cesena.
Con questi nuovi mezzi Forlì e Cesena
si orientano sempre più verso una mobilità rispettosa dell’ambiente e verso
il rinnovamento della flotta aziendale:
su un totale di 300 bus oggi si contano
106 con motori euro e con filtri antiparticolato, 36 alimentati a metano,
18 hanno motori elettrici.
Bus più sicuri: Forze dell’Ordine
a bordo con la videosorveglianza
Il protocollo sottoscritto fra ATR e Prefettura di Forlì-Cesena permette
di attivare, in tempi reali, le Forze dell’Ordine creando le condizioni di
pronto intervento in caso di chiamata a centrale operativa effettuata da
parte del personale AVM, allo scopo appositamente formato.
Un sistema di telecamere a bordo su ben 280 autobus e un computer di
bordo che memorizza le immagini nei limiti temporali previsti dal Garante per la privacy, è utile a sviluppare un’azione di dissuasione e contrasto
dei fenomeni di vandalismo e criminalità, garantendo maggiore sicurezza a bordo per tutti i viaggiatori.
Mobilità e ambiente
Sostenibilità del TPL
a convegno a Cesena
Comportamenti di guida, manutenzione e sistema informativo aziendale:
questi i fattori di riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale
Lo scorso 19 marzo si è svolto a Cesena un convegno dal titolo “Guidare la sostenibilità: Ecodriving ed
efficienza delle flotte di veicoli per il
trasporto pubblico”.
Oggetto del confronto erano le potenzialità di riduzione dei consumi
(e quindi di relativi costi e impatto
ambientale) che risiedono nei comportamenti di guida, manutenzione
e management nel trasporto pubblico locale. In particolare, si sono
analizzate le possibilità di raggiungere tali obiettivi attraverso adeguate
scelte di acquisto di veicoli, materiali
e componenti, applicando cicli di
manutenzione rigorosi e integrati
con il sistema informativo aziendale, e adottando uno stile di guida più
consapevole delle tecnologie e più
attento ai consumi (il cosiddetto Ecodriving). Proprio su questo ultimo
aspetto sono stati presentati i risultati
di una sperimentazione effettuata a
Forlì-Cesena da AVM e ATR.
Tale sperimentazione ha coinvolto
circa 50 autisti attraverso un ciclo di
formazione sia teorica che pratica
sull’ecodriving. Parallelamente sono
state messe in campo campagne di
sensibilizzazione e un vademecum
dei consumi, oltre naturalmente ad
un attento monitoraggio degli stessi.
Lo step valutativo effettuato dopo
3 mesi ha mostrato come i consumi
siano diminuiti in media dell’1,4%
rispetto al quadrimestre precedente.
Un risultato contenuto ma giudicato
apprezzabile vista la fase ancora sperimentale del programma.
Su questo tema, il Servizio Mobilità
Urbana e Trasporto Locale ha svolto
un’indagine nella quale veniva valutata anche la potenzialità di un’adeguata azione di ecodriving. Secondo
tali dati è possibile ottenere riduzioni
che vanno dal 5 al 15 % del carburante, con relativi benefici sia in termini economici che ambientali.
L’automobile:
“tartaruga”
della mobilità
urbana
Il traffico cittadino si affronta meglio se
ci si sposta su mezzi di trasporto ecologici o collettivi. Perché si risparmia tempo.
E, aspetto non secondario per la qualità
della vita urbana, si inquina meno. Questo l’esito del Trofeo Tartaruga, organizzato a Bologna da Legambiente EmiliaRomagna.
Si tratta di una gara simbolica tra vari
mezzi di trasporti per classificare il più
“intelligente” ed efficiente: i volontari
dell’associazione si sono così sfidati sul
percorso con bici e a piedi, sull’autobus
o in macchina, per vedere i tempi impiegati e metterli a confronto. Vince la bici, 6
minuti soltanto; secondo l’autobus, grazie al quale il tempo sale appena ad otto
minuti.
Fanalino di coda si conferma l’automobile, che si consacra “tartaruga” per eccellenza. Perché nel traffico se l’è sbrigata
in 18 minuti (uno in più che a piedi), senza contare i 6 minuti necessari per trovare un parcheggio. Totale 24 minuti.
Quattro volte tanto la bici, decisamente
poco competitivo, costoso ed inquinante.
New York investe
sul trasporto pubblico
New York intende cambiare rotta e si prepara a diventare la città più verde del mondo.
Il sindaco di New York ha annunciato l’avvio di una vera e propria rivoluzione del traffico
cittadino ponendo forti limitazioni al traffico privato. I piani del Municipio di New York
prevedono, a seguito del successo riscosso dalla pedonalizzazione di Times Square,
l’apertura di altre isole pedonali in differenti aree della città, la messa in servizio dei taxi
collettivi e del bike sharing. Inoltre è in fase di progettazione una linea tramviaria sulla
42esima strada che potrebbe allungarsi, diventando una circolare di 61 miglia attorno
a Manhattan. Sono stati avviati già i lavori per una nuova linea di metropolitana lungo
la direttrice, così come è stato potenziato il servizio dei traghetti di linea sull’East River
tra Manhattan e Brooklyn e tra Long Island e Coney Island. Si sta valutando infine la
possibilità di trasformare la 34 esima strada e anche la 42 esima strada in un corridoio
veloce per soli bus. (Fonte:www.Repubblica.it)
11
Doppio microfono
Forlì e Cesena sono più
vicine con la linea 92
Un autista e una viaggiatrice ci raccontano la loro esperienza a bordo della linea suburbana che unisce
i due capoluoghi
di Elisabetta Canali
Giuseppe Monaco, autista
“L’autobus deve essere una valida
alternativa all’auto”
Da Caserta per lavoro: questa è la storia di Giuseppe Monaco, arrivato nove anni fa quasi per scherzo.
“Lavoravo come autista soccorritore al 118, però
dopo molti anni facevo sempre più fatica a sopportare il peso psicologico del lavoro. Un mio amico
faceva già l’autista di autobus e mi ha “passato” la
passione, così ho mollato tutto e mi sono trasferito”.
Una decisione presa d’impulso, ma anche difficile:
“I primi tempi sono stati duri, mi
mancava la mia terra, però ho trovato delle persone che mi hanno
“Ci vorrebbero
aiutato ad inserirmi”.
Giuseppe lavora sulle linee aupiù corsie
tobus, ma anche sui servizi a nopreferenziali”
leggio e molto spesso gli capita di
andare in trasferta, “è il bello di
questo lavoro”.
Giuseppina Talenti, pensionata
“Questa linea ha degli autobus
puliti e comodi”
Sicuramente molti di voi conoscono Giuseppina
Talenti, anche se forse solo di viso. Per venticinque
anni ci ha gentilmente porto gli appetitosi tranci di
pizza di una ben nota e storica pizzeria del centro
di Forlì. Un’allegra signora dai capelli bianchi (erano così anche quando ero giovane, ci racconta) che
è nata a Civitella.
“Mi sono trasferita per motivi familiari quando
avevo quattordici anni, è stato uno shock passare
dalla montagna alla città. Però poi ho cominciato
a lavorare e mi sono trovata bene. Lavoravo divertendomi e con passione, anche perché ho sempre
amato il contatto con il pubblico.”
Giuseppina è in pensione da undici anni, in realtà
quando lavorava non ha mai preso l’autobus, soprattutto a causa degli orari che non si conciliavano
con il servizio pubblico.
39
Faenza
La linea suburbana 92
3905
Parte da Cesena Punto Bus, in Piazzale Karl Marx, davanti alla Stazione ferroviaria, e prosegue per Corso Cavour, via Finali, via Mulini, via Curiel, via Battisti, viale Matteotti, viale Cattaneo e poi prosegue per la via Emilia
toccando Diegaro, Capocollo, Panighina, Forlimpopoli e arriva a Forlì transitando da Ronco, Stadio, Piazzale
della Vittoria, Corso della Repubblica, Piazza Saffi (nei giorni di mercato a Forlì il capolina si effettua in Largo
de Calcoli). Durante la stagione invernale (14 settembre – 5 giugno) la prima corsa da Cesena è alle 6,20 e
l’ultima alle 21, effettuando fra andata e ritorno 16 corse giornaliere (feriali e festive), 30 corse feriali, 12 solo
festive, con cadenza ogni 30 minuti circa. Il costo del biglietto a zona si differenza secondo il numero di località
toccate: es. da 2 zone nel tratto Cesena-Forlimpopoli (€ 1,70 valido 75 minuti), da 3 zone Cesena – Forlì (€ 2.40
valido 90 minuti). Per ulteriori informazioni telefonare al n° 199.11.55.77.
12
Ca
Dovadola
52
Pre
“La linea 92 è forse quella a più alta densità, nel senso che raccoglie molti passeggeri proprio per il percorso che compie. Tuttavia, nonostante colleghi due
città, non passa dalle stazioni ferroviarie e questo è
un limite. Inoltre, passando anche per i centri storici,
raccoglie persone che avrebbero a disposizione altre
linee urbane e che invece usano la 92, aumentando
quindi anche i tempi di percorrenza di una linea che
è già messa sotto pressione dal traffico della via Emilia”, racconta Giuseppe.
La viabilità è buona, “ma ci vorrebbero più corsie
preferenziali: se un automobilista vede il bus bloccato nel traffico come l’automobile che guida, il bus
non è più conveniente. Inoltre c’è da considerare
anche il comportamento delle auto e anche quello
delle bici e dei pedoni: non rispettano gli incroci, le
precedenze, gli attraversamenti pedonali”.
“Lavorando ho conosciuto persone disponibili a darmi una mano, soprattutto nei primi tempi, ma anche tanti maleducati: gli studenti non rispettano né
le cose, né le persone, appoggiano i piedi sui sedili,
urlano, salgono dalle porte centrali. Non è facile fare
applicare il regolamento”.
“I miei orari non si
conciliavano con
l’uso del bus”
Ma da circa sette anni è una fedele
viaggiatrice anche se non abbonata, dato che suo
figlio, che abita a Cesena, ha due bimbi dei quali
Giuseppina si occupa: “vado su e giù da Forlì a Cesena circa tre volte la settimana e mi trovo proprio
bene, prendo l’autobus vicino a casa e scendo in
prossimità della casa di mio figlio”.
“Questa linea è proprio comoda, anche se in passato ci sono stati dei problemi, molto spesso saltavano le corse e c’erano dei ritardi, adesso le cose
vanno meglio. I mezzi sono carini e puliti e anche
gli autisti sono gentili e disponibili. Impiego circa
venti minuti per arrivare, molto spesso leggo, sono
una persona riservata e poi negli orari in cui salgo o
ci sono gli studenti, oppure ci sono poche persone.
Certo, gli studenti sono molto rumorosi, soprattutto quelli che salgono a Forlimpopoli in prossimità
della rotonda prima della chiesa. Si siedono dietro,
mettono i piedi sul sedile e urlano. Però sopporto,
sono giovani!
Corridoi modali
per un servizio di qualità
Lido
913
Prada
Lido di
Savio
Milano Marittima
Villafranca
3919
Barisano
3920
Cervia
Castiglione
60
FORLÌ
Casemurate
3923
S.Maria
Nuova
S.Martino
Forlimpopoli
Terra
del Sole
51
Bertinoro
astrocaro
61
edappio
70
71
80
90
CESENA
Per garantire il rispetto degli orari della linea 92, occorrerebbe la messa in opera di
un servizio protetto di trasporto pubblico in
sede propria che colleghi Forlì e Cesena, un
sistema di trasporto rapido e regolare su
binari che risenta il meno possibile delle interrelazioni con il traffico privato, e in grado
di aumentare la velocità ed offrire agli utenti certezze in materia di orari e frequenze,
oltre a garantire un inserimento più rispetCESENATICO
toso del panorama e presentare un minor
impatto dal punto di vista dell’inquinamento
S. Mauro Mare
sia atmosferico che acustico. Lo studio di
fattibilità è stato presentato nei mesi scorsi
Bellaria
4002
agli stati generali della mobilità (vedi pag. 8
e 9 di questa rivista).
Gatteo
Calisese
Meldola
Montiano
Gambettola
91
S. Mauro
Pascoli
Savignano
13
Condividiamo il viaggio
Mobilità a Forlì e Cesena:
due assessori a confronto
Due città medie che vivono da anni uno sviluppo costante ma rapido che impatta fortemente sui sistemi di mobilità urbana: a confronto gli assessori della mobilità raccontano come è la situazione e quali sono i progetti futuri
Giancarlo Biserna, assessore alla mobilità,
Comune di Forlì.
Maura Miserocchi, assessore alla mobilità,
Comune di Cesena
) Qual è la situazione della mobilità a Forlì?
La mobilità è una delle priorità della nostra amministrazione. Stiamo rivedendo completamente la mobilità
intesa come sistema che comprende autobus, bici, auto
e pedoni, partendo da un vecchio piano che stiamo aggiornando. L’obiettivo è quello di adeguarci alle nuove
esigenze, puntando, fra le altre cose, al miglioramento
della qualità dell’aria.
) Qual è la situazione della mobilità a Cesena?
Da tempo abbiamo compiuto scelte mirate a definire
spazi adeguati a tutti i tipi di mobilità. Così oggi possiamo contare su circa 100 km di piste ciclabili, ampie zone
del centro storico pedonalizzate, parcheggi scambiatori
ai margini del centro, piani particolareggiati per la sicurezza stradale dei quartieri residenziali. Senza dimenticare la Secante, che ha assorbito gran parte del traffico
di attraversamento e ha dato un grande contributo a migliorare la circolazione urbana.
) Quali sono i progetti sui quali state lavorando?
Vogliamo ampliare le piste ciclabili (Forlì conta già 13
chilometri), realizzando 2-3 chilometri nei prossimi
mesi e arrivando a circa il doppio a fine mandato. Inoltre realizzeremo il nuovo piano parcheggi: a breve sarà
pronto il parcheggio in Viale Salinatore con circa 400
posti di cui 20 per i camper, mentre in programma c’è
quello di via dei Gerolimini. Infine c’è il progetto Stimer, in collaborazione con la Regione. Si tratta di un
abbonamento che consente di usare bici, treno e bus
con lo stesso biglietto, per questo metteremo a disposizione 80 biciclette a noleggio con una tessera apposita.
Un ulteriore intervento poi riguarderà la messa in sicurezza di alcune zone della città, applicando limiti di
velocità 30, dissuasori, parcheggi appositi e altra segnaletica, oltre ad intervenire sulle strisce pedonali.
Un progetto che abbiamo chiamato Zebre Sicure.
14
) Quali sono i progetti sui quali state lavorando?
Il nostro prossimo obiettivo è di migliorare la circolazione e la vivibilità dell’area centrale di Cesena, quello
che abbiamo definito ‘l’ultimo chilometro’ di avvicinamento al centro. E per individuare le soluzioni più
rispondenti abbiamo sperimentato un metodo del tutto
innovativo, quello dell’open space tecnology, creando
così un’occasione di largo confronto, in cui protagonisti
fossero in primo luogo tutti coloro che vivono e si muovono in città.
Per due giorni un centinaio di persone si sono trovate al
Palazzo del Ridotto per fare proposte e discutere quelle
degli altri.
Da questo confronto scaturiranno le scelte dell’Amministrazione.
Idee in movimento
Etnico
Intenso
Classico
Spok Frevo
Central Do Brasil
In Patagonia
La musica autentica
del carnevale di Recife
L’odissea dell’infanzia alla
ricerca delle proprie radici
Un viaggio che non ha confini,
ne limiti!
La Spok Frevo Orquestra nasce nel
1996 con il nome “Banda Pernambucana” dall’ingegno di Inaldo Cavalcante, alias Spok. Il Frevo è la musica popolare dello stato del Pernambuco, lontana parente della samba,
di cui riprende le caratteristiche sia
pur enfatizzandole e esasperandole
(il termine deriva dal termine gergale “ferver”cioè letteralmente bollire,
da qui l’intento di questa musica).
Diciotto elementi che, nonostante la
giovane età, hanno saputo coniugare
le atmosfere del Brasile più intenso
a quelle del jazz, soprattutto del lato
improvvisativo, creando quel suono
energico e coinvolgente che porta
chi ascolta a seguirli in quella danza che è il samba. Assolutamente da
ascoltare e da vedere con il Cd+Dvd
Passo de Anjo - Ao Vivo au Théâtre
de Santa Isabel”
Un bambino di nove anni in cerca
di suo padre, una donna anziana
ed egoista, indurita dalla vita, in
cerca dei suoi sentimenti, un grande paese in cerca delle sue radici.
Questa in sintesi la storia di Josué
che parte da Rio e dalle sue miserie per andare verso un luogo sconosciuto e ancora più triste a raggiungere un padre che forse non
esiste, dopo che la madre muore
in un incidente. L’incontro con
Dora, un’anziana signora, dura e
cinica, apre un viaggio dell’anima
per entrambi i personaggi, con un
finale a sorpresa. La riscossa del
cinema brasiliano nonostante la
censura degli anni della dittatura
militare, che apre una finestra su
una parte di questo paese immenso. Vincitore dell’Orso d’oro al
Festival di Berlino del 1998, è da
non perdere.
Una terra ai confini del mondo,
sconosciuta e inospitale, proprio
come doveva essere migliaia di
anni fa quando accoglieva i grandi
abitanti della terra. La passione di
Bruce Chatwin per l’archeologia
e per i dinosauri, lo spinge verso
questo luogo e nel 1974 comincia
un viaggio accompagnato da una
scorta dei mitici taccuini neri, su
cui appunta pensieri, riflessioni,
disegni presi in varie occasioni.
Un viaggio fatto con vari mezzi
di trasporto, fra cui l’autobus, o
meglio un diario che raccoglie le
microstorie dei vari personaggi incontrati, raccontate con semplicità
e grande capacità di individuare i
particolari anche più nascosti.
La Patagonia fu per Chatwin una
terra lontana, una meta sicura in
cui sentirsi solo scrittore e osservatore della realtà. “La Patagonia!
È un’amante difficile. Lancia il suo
incantesimo. Un’ammaliatrice!
Ti stringe nelle sue braccia e non
ti lascia più”, gli urlerà un poeta
incontrato sul posto.
Editore: Adelphi - Pagine: 259
Prezzo: 8,50 euro
PassatempoinBus
Istruzioni
2 3
2
5 9
4 1
3 7
1
2
6
9
8
1
2 5
8 3
1 7
Soluzione
6 7 1 9 5 4 8 2 3
9 2 5 6 8 3 4 1 7
6
2 6 9 5 4 8 7 3 1
4 5 3 7 6 1 2 9 8
1 8 7 2 3 9 6 5 4
3 1 6 8 7 5 9 4 2
7 4 2 3 9 6 1 8 5
7 5
5 9 8 4 1 2 3 7 6
2
2 9
8 3 4 1 2 7 5 6 9
5 3
4
Riempi le caselle
bianche con numeri
da 1 a 9 in modo che
in ogni riga, colonna e regione siano
presenti tutte le cifre
da 1 a 9 senza ripetizioni.
Ride
bene...
Un uomo si avvicina ad una fermata dell’autobus e chiede a un
signore che aspetta:
«Scusi, passa di qui il cinque».
L’uomo prende in mano la sua
agenda, la consulta e risponde:
«No. Il cinque sono a Modena».
15
FUTURO
IN
CORSA
LA NUOVA STAGIONE DELL’AUTOBUS
Gli Enti locali di Forlì - Cesena hanno riorganizzato il servizio di trasporto pubblico, coerentemente con le proposte
della Regione Emilia-Romagna, la cui Legge 10/2008 ha perfezionato la distinzione fra le funzioni di programmazione,
affidate alle Agenzie della Mobilità (ATR), e le funzioni di esercizio, affidate alle Aziende di Gestione (AVM SpA).
In particolare, dal 1° marzo AVM SpA diventa titolare dell’emissione e della vendita di biglietti e abbonamenti sulle
linee in provincia di Forlì-Cesena, e acquisisce la proprietà degli autobus e della loro manutenzione. Per i clienti,
cambia il nome dell’Azienda di Gestione del servizio che sarà AVM SpA, ma restano invariati gli autobus, le linee, i
percorsi, le fermate, gli orari delle corse, le tariffe e le tipologie di titoli di viaggio, gli autisti.
Le informazioni al pubblico utilizzano lo stesso numero telefonico:
* tariffa massima 11,88 Euro Cent al min. + Iva da ogni telefono fisso
DAL 1° MARZO AVM SUBENTRA AD ATR
NELLA GESTIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO IN PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA