LA RISPOSTA ALL`ESERCIZIO NEL SOGGETTO

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LA RISPOSTA ALL`ESERCIZIO NEL SOGGETTO
LA RISPOSTA ALL’ESERCIZIO NEL
SOGGETTO PARAPLEGICO
C. O R I Z I O
Dipartimento Scienze Biomediche e Biotecnologie, Università di Brescia. Viale
Europa, 11, 25123 Brescia;
Italy
Brescia Italy
LARIN, Laboratorio di Riabilitazione Neromuscolare Attività Motoria Adattata
Adattata..
Università degli Studi di Brescia - Casa di Cura Domus Salutis
Argomenti:
• Risposte fisiologiche all’esercizio con le
braccia
• Effetti dell’allenamento
• Allenamento nel soggetto paraplegico
• Risposte fisiologiche all’esercizio con le
braccia
La valutazione dell’impegno metabolico durante
esercizio fisico prevede la stima del consumo di
ossigeno durante l’erogazione di lavoro meccanico
esterno di intensità nota
La spesa energetica è determinata dalle masse
muscolari attive.
Vokac et al., J Appl Physiol., 1975
Esercizio sottomassimale
Spesa energetica
Pendergast, Med Sci Sports Exercise, 1989
L’esercizio con le braccia (0.18) ha
un rendimento inferiore rispetto a
quello con le gambe (0.23).
E’ possibile migliorare il rendimento
con un’appropriata stabilizzazione
del tronco.
Risposta cardiaca
Pendergast, Med Sci Sports Exercise, 1989
Gittata pulsatoria EB < 10-18% EG
Resistenze Periferiche EB>EG
PA media EB 20-25 mmHg >EG
Miles et al, Med Sci Sports Exercise, 1989
Risposta ventilatoria
Pendergast, Med Sci Sports Exercise, 1989
(A-V) O2 EB < EG,
cattiva distribuzione
del flusso sanguigno (pressione intramuscolare
elevata) o estrazione da parte dei tessuti
(macchinario enzimatico del meccanismo
ossidativo produzione di ATP poco sviluppato)
⇓
Soglia anaerobica EB ∼ VO2 0.8 l/min, EG ∼ VO2
1.3 l/min
I^ DOMANDA:
Quale
è
la
possibile
spiegazione dei dati che
abbiamo considerato?
La conclusione di queste prime
considerazioni è che l’esercizio con le
braccia, a parità di spesa metabolica,
configura
uno
stress
fisiologico
maggiore che non l’esercizio con le
gambe.
II^ DOMANDA:
E’ possibile ridurre lo stress
della
risposta
cardio
respiratoria all’esercizio con
le braccia?
• Effetti dell’allenamento
L’allenamento migliora la
risposta cardio-respiratoria e
metabolica all’esercizio degli arti
superiori rendendola simile a
quella degli arti inferiori.
Nel soggetto paraplegico le masse muscolari
più coinvolte sono quelle relative ai cingoli
scapolo-omerali e degli arti superiori
Nei soggetti con lesione midollare la
limitata prestazione aerobica è dovuta
• alla ridotta massa muscolare
impegnabile durante l’esercizio
•al ridotto “outflow” simpatico che
determina gli adeguamenti cardiorespiratori all’esercizio
Ne consegue
elevata affaticabilità correlata
con relativa ipotrofia, ridotto
apporto di O2, accumulo di AL e
altri cataboliti nell’ambiente dei
muscoli attivi
⇓
un certo grado di allenamento è
fondamentale per avere una
autonomia di movimento
• Allenamento nel soggetto paraplegico
VO2 p = 15 ml/Kg•min
VO2 p = 25 ml/Kg•min
Veicsteinas et al., 1998; Medicina dello Sport
Modalità di allenamento
•Ergometro per le braccia
•Nastro trasportatore +
carrozzina
Entrambe le modalità di allenamento
possono dare simili effetti durante
allenamento aerobico.
Ergometro per le braccia permette però di
raggiungere parametri funzionali
dell’adeguamento cardio respiratorio più elevati.
Questo tipo di trasmissione dell’energia
meccanica sembrerebbe quindi più efficace nella
locomozione su carrozzina.
Principi di allenamento:
•Overload
•Intensità e durata superiori agli esercizi
della vita quotidiana
•Per migliorare fitness aerobica la
potenza deve essere tale da consentire
durate esercizi di circa 15-60 minuti
(sessione unica) oppure 3-5 minuti per
sessioni multiple. In entrambi i casi da 2 a
3 sedute alla settimana.
Miglioramento della fitness
aerobica è proporzionale a
decondizionamento iniziale
Allenamento con la carrozzina al
65% del VO2 di picco per 20 minuti
3 volte a settimana determina,
dopo 8 settimane, un incremento
del 20% delle HDL, una riduzione
dell’8% del colesterolo totale e del
15% delle LDL.
Allenamento con ergometro a
braccia, all’80% FC di picco (30
minuti al giorno x 5 gg/sett, 50
rpm). Dopo 8 settimane migliorato
il VO2 di picco di circa il 20%.
Esercizio ibrido