efficienza nella produzione
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efficienza nella produzione
EFFICIENZA NELLA PRODUZIONE Il ragionamento da seguire per costruire la scatola di Edgeworth riferita alla produzione è analogo a quello seguito nello scambio Rimaniamo nel mondo precedente: esistono solo due beni: cibo e vestiario. Prima abbiamo visto chi li consuma (Anna e Bruno); ora vediamo chi li produce. L’impresa V acquista K e L per produrre vestiario. L’impresa C acquista K e L per produrre cibo. Qui stiamo dicendo, dunque, che nell’economia esiste una data quantità di K e L, e deve essere acquistata o da una o dall’altra impresa. Per produrre in un caso cibo, nell’altro vestiti. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Il ragionamento è del tutto identico. Partendo da una dotazione iniziale di K e L qualsiasi, le imprese contrattano fino ad arrivare all’efficienza per entrambi. Se il prezzo relativo di K e L (w/r) non è adeguato a portare il mercato in equilibrio, vi sarà un cambiamento dei prezzi. La condizione di minimizzazione dei costi (e di massimizzazione dei profitti) implica che il saggio marginale di sostituzione tecnica (MRTS) è identico per tutte le imprese Dall’unione di tutti i punti efficienti nella produzione si ricava la curva dei contratti della produzione Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 15-10: Scatola della produzione di Edgeworth Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Quindi Nell’equilibrio concorrenziale, sul lato della produzione, vale: Il MRTS dell’impresa che produce vestiti deve essere uguale al MRTS dell’impresa che produce cibo,e tutti e due devono essere uguale al prezzo relativo di lavoro e capitale. QUESTA E’ L’EFFICIENZA PARETIANA SUL LATO DELLA PRODUZIONE. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Dal lato del consumo, come ricordate, era: Cioè il SMS per Anna deve essere uguale a quello di Bruno, e tutti e due devono essere uguali al prezzo relativo dei beni. QUESTA E’ L’EFFICIENZA PARETIANA SUL LATO DEL CONSUMO Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl E ricordiamoci anche l’insegnamento fondamentale dell’economia del benessere: Un’economia concorrenziale raggiunge l’efficienzaParetiana (PRIMO TEOREMA) Ogni equilibrio Pareto-efficiente (quindi rappresentato da diversi gradi di desiderabilità in termini di equità) è raggiungibile da un’economia concorrenziale: basta agire sulla distribuzione delle risorse (SECONDO TEOREMA) Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl QUINDI ABBIAMO FINITO? No, aspetta un attimo. Ci manca solo un pezzettino, un po’ di pazienza. Nell’esempio di prima….c’era qualcosa che non mi torna: - Che succede se si finisce su un punto della curva dei contratti in cui si producono un sacco di vestiti e pochissimo cibo? - O, se preferite: - Ma un’impresa che produce vestiti…..non può ad un certo punto prendersi il suo K e il suo L e mettersi a produrre cibo? (perfetta mobilità dei fattori produttivi). Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Oppure, infine: Un’economia potrebbe essere Pareto-efficiente nel consumo e nella produzione ma al contempo non riuscire a soddisfare i bisogni di tutti. Una configurazione in cui si producono tantissimi vestiti e pochissimo cibo potrebbe, come abbiamo visto essere efficiente: anche il pochissimo cibo sarà sicuramente – da un’economia concorrenziale – allocato in maniera efficiente. Ma l’economia nel suo complesso potrebbe star meglio se si producesse più cibo e meno vestiti. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl IL TERZO CRITERIO DI EFFICIENZA PARETIANA Allora ci deve essere un terzo (e ultimo!) criterio di efficienza: L’efficienza nella combinazione dei beni prodotti. Quanto cibo e quanti vestiti è efficiente che l’economia produca, nel suo complesso? Per ottenere questo terzo criterio di efficienza, abbiamo bisogno di introdurre un ultimo strumento, che riguarda l’economia nel suo complesso: la frontiera delle possibilità produttive. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl LA FRONTIERA DELLE POSSIBILITA’ PRODUTTIVE La frontiera delle possibilità produttive rappresenta l’insieme di tutte le combinazioni di beni che possono essere prodotte con date quantità di fattori produttivi; la otteniamo, come vediamo dal prossimo grafico, partendo dalla curva dei contratti nella scatola di Edgeworth relativa alla produzione. La pendenza della frontiera delle possibilità produttive misura il saggio marginale di trasformazione (MRT), ossia il tasso al quale un output può essere scambiato con un altro In altre parole, il MRT misura il costo opportunità di un bene in termini di un altro bene Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 15-11: Costruzione della frontiera delle possibilità produttive Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl IL TERZO CRITERIO DI EFFICIENZA L’efficienza nella combinazione dei fattori produttivi richiede l’uguaglianza tra il MRS e il MRT E che c’entra?! La figura seguente mostra una situazione in cui: MRT= 1 SMS= 2 Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 15-12: Combinazione produttiva non efficiente Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Anna è disposta a cedere 2 unità di cibo per ottenerene 1 di vestiti (SMS=2); ma quell’unità addizionale di vestito può essere prodotta usando sacrificando 1 sola unità di cibo (MRT=1). Con il K e L risparmiati dall’abbandono della produzione delle 2 unità di cibo che Anna non vuole più, è possibile produrre 2 unità di vestiario in più! Anna ne vuole solo una! L’altra la si può dare – senza costi – a Bruno, accrescendo così il benessere di uno senza comportare danni per l’altro. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Questo percorso si ferma solo quando SMS = MRT. Quindi: Efficienza nel consumo: SMS=PV/PC Efficienza nella produzione: MRTS=w/r Efficienza nella combinazione dei beni prodotti: SMS=MRT C’E’ UN MODO PER METTERE INSIEME TUTTO? Un’ultimo sforzo! Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Il saggio marginale di trasformazione (MRT) indica la pendenza della frontiera delle possibilità produttive. Cioè A quante unità di cibo devo rinunciare per produrre un’unità di vestiti in più Cioè Il rapporto tra i costi marginali della produzione di vestiti e quelli della produzione di cibo. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 15-13: Il saggio marginale di trasformazione è pari al rapporto dei costi marginali Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Se non è chiaro ragionate così: bisogna sempre usare K e L….un’impresa che deve passare dalla produzione di cibo a quella di vestiti deve però considerare quanto le costa, al margine, impiegare K e L nel settore dei cibi piuttosto che in quello dei vestiti. Cioè, il rapporto tra i costi marginali. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Quindi MRT= MCV/MCC SMS= PV/PC So anche che il terzo criterio mi impone: SMS=MRT Quindi l’economia nel suo complesso è Pareto-efficiente se: Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Che guarda un po’, è proprio la condizione delle economie perfettamente concorrenziali. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl L’economia competitiva, oltre che garantire l’efficienza nello scambio e nella produzione, è in grado di garantire anche l’efficienza nella combinazione dei beni prodotti. CIOE’, L’EFFICIENZA PARETIANA COMPLETA. Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl IMPOSTE IN EQUILIBRIO GENERALE Le imposte e i sussidi interferiscono con l’allocazione efficiente delle risorse poiché determinano una divergenza nei prezzi relativi a cui rispondono da un lato i consumatori, dall’altro le imprese Ciò tuttavia non significa che imposte e sussidi non debbano essere utilizzati Esistono molti beni e servizi che non possono essere offerti in altro modo se non attraverso l’intervento pubblico finanziato con l’imposizione fiscale Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Figura 15-15: Le imposte modificano la combinazione dei beni prodotti Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl ALTRE FONTI DI INEFFICIENZA I mercati in realtà possono essere inefficienti per molte ragioni Altre possibili cause di fallimento di mercati: – presenza di potere di mercato: ad esempio monopoli o oligopoli – presenza di esternalità e di beni pubblici – informazione incompleta e/o asimmetrica Robert H. Frank Microeconomia - 4a Edizione Copyright © 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl