campionato italiano serie a tim mercoledì 23.09.15

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campionato italiano serie a tim mercoledì 23.09.15
CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM
MERCOLEDÌ 23.09.15 - 5^ GIORNATA
03
NUMERO
2
BENTEGODI
& DINTORNI
Il punto della situazione
PAOLO SACCHI
Applausi, Chievo! Nonostante la sconfitta,
l’ultima uscita casalinga che ha visto l’Inter
in visita al Bentegodi ha ribadito che Frey e
compagni non temono nessun avversaria né
palcoscenico. Al rispetto del blasone e della
qualità della formazione di Mancini, i Gialloblù hanno risposto con una prova di sostanza, giocando a viso aperto, con personalità e
idee chiare. Così come allo Juventus Stadium,
il responso numerico è stato inferiore alla
qualità della prestazione degli uomini di Maran. I nerazzurri hanno approfittato dell’unica
palla-gol a disposizione, punendo un Chievo
capace di ribattere colpo su colpo e assolutamente all’altezza della capolista della serie A.
Resta così la soddisfazione per la prestazione
ma anche il retrogusto amaro per il risultato
e l’amarezza per l’infortunio subito da M’poku,
vittima della rottura dello zigomo destro nella
fase finale della gara.
Il turno infrasettimanale offre da subito a
Meggiorini e soci la chance di guardare avanti
e confrontarsi in una nuova sfida decisamente
stuzzicante. Al Bentegodi arriva un altro osso
duro come il Torino di Ventura, che si presenta
con ottime referenze e l’eccellente bottino di
dieci punti in quattro uscite di campionato. Il
calendario e la sorte quest’anno non stanno
davvero facendo sconti ai Gialloblù, impegnati da una serie di match da bollino rosso fin
dalla giornata d’esordio. Se però il buongiorno
si vede dal mattino, i ragazzi di Maran hanno tutte le qualità per regalare ai propri tifosi
un’altra serata di gran calcio. Avanti Chievo!
TEAM MONDO CHIEVO
EDITORE:
Coordinamento Amici del Chievo
DIRETTORE RESPONSABILE:
Marco Sancassani
CONDIRETTORE:
Paolo Sacchi
IDEAZIONE e COORDINAMENTO:
Simone Fiorini
INDICE
I nuovi gialloblù_pagine 5-7- 9
Le classifiche_pagina 11
Le rose_pagina 13
Ciak si gioca_pagina 15
C’era una volta_pagina 17
Notizie in gialloblù_pagina 19
A.S.D. Paluani Life_pagina 21
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CREATIVITÀ ed IMPAGINAZIONE:
NEXIDIA Comunicazione e Design
www.nexidia.it
COLLABORATORI:
Riccardo Bazzoni, Angela Borruto,
Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo
FOTOGRAFI:
Archivio Amici del Chievo, Andrea Bicego,
Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi,
Renzo Udali
AMMINISTRATORE:
Coordinamento “Amici del Chievo”
STATISTICHE A CURA DI:
Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona
e Alessandro Longo
STAMPA: Coraprint
Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009
Anno 7 - Numero 14 del 23 settembre 2015
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I NUOVI GIALLOBLÙ
Il ritratto su penna degli arrivi estivi del ChievoVerona – prima parte
PAOLO SACCHI
LUCAS NAHUEL CASTRO
GIANPIERO PINZI
centrocampista, ITA, 1981
Carriera: Lazio (4/0), Udinese (355/17), Chievo
(66/4)
“Bentornato nella tua seconda casa”. Così il
presidente Campedelli ha accolto ufficialmente
Giampiero Pinzi a Veronello, ultimo acquisto in
ordine temporale del ChievoVerona della lunga
fase del calciomercato estivo. Romano di Centocelle cresciuto nella Lazio, Pinzi ha legato il proprio nome nel corso della sua carriera soprattutto all’Udinese, con cui ha giocato per tredici
stagioni. Una militanza inframmezzata soltanto
da un biennio in cui, in prestito, ha vestito la divisa gialloblù. Centrocampista impiegato solitamente nella posizione di mezzala, è stato scelto
dal Chievo in quanto in grado di offrire un buon
mix di tecnica e temperamento, oltre che esperienza e duttilità. Proprio nelle due stagioni in
gialloblù, tra il 2008 e il 2010, ha messo in luce
questa sua dote, utilizzato da Mimmo Di Carlo
anche e soprattutto nell’inconsueta posizione di
“falso trequartista” a vertice di un centrocampo
disposto a rombo. Un ruolo in cui sfruttava le
sue qualità in fase di copertura sul primo portatore avversario e, in attacco, la velocità di movimento in spazi stretti. Ai tanti riconoscimenti
sia personali che di squadra raccolti durante la
carriera con l’Udinese, c’è da aggiungere la soddisfazione di aver vestito in un’occasione maglia
azzurra, nel 2005, in amichevole con l’Islanda.
Ora ha nuovamente la possibilità poter contribuire alla causa del club gialloblù, la sua “seconda
casa”.
centrocampista, ARG, 1989
Carriera: Gimnasia La Plata (68/6), Racing
Avellaneda (26/5), Catania (98/13), Chievo
(4/0)
A rimpolpare la colonia “gaucha” del ChievoVerona, compensando l’uscita di Schelotto è arrivato un
pezzo pregiato per lo scacchiere di Rolando Maran. Ben noto al tecnico gialloblù per averlo allenato in quel di Catania, Castro è in grado di contribuire a tutto tondo alle necessità del mister. È un
esterno di spinta in grado di partecipare al gioco
in maniera efficace anche quando viene posizionato tra le linee, come nei recenti finali di gara con
Empoli e Lazio, quando si è disimpegnato anche
nella posizione di vertice alto della linea mediana.
Ottimi tempi d’inserimento, veloce nelle progressioni, Lucas predilige la fascia di sinistra ma non
disdegna affatto il settore di destra. Cresciuto nel
Gimnasia y Esgrima La Plata, compagine della sua
città natale, nell’estate del 2011 “El Pata” è passato
al Racing Club di Avallaneda, con cui si è messo in
evidenza, guadagnandosi le attenzioni del Catania.
Molte le note positive nella stagione del debutto
in Italia – con Maran nei panni di allenatore – mentre nelle due successive annate, che hanno visti la
formazione etnea scivolare in B, anche per problemi fisici l’argentino non sempre è riuscito a esprimersi al meglio. La stoffa c’è comunque tutta ed
è intatta, dunque al termine della scorsa stagione
Luca Nember si è immediatamente attivato per
ingaggiarlo. Nelle prime uscite stagionali Castro sta
dimostrando di essere un atleta prezioso, capace
d’interpretare la gara in ogni sua fase.
MASSIMO GOBBI
difensore, ITA, 1980
Carriera: Pro Sesto (6/0), Giuliano (32/5),
Albinoleffe (30/7), Treviso (122/17), Cagliari
(80/6), Fiorentina (111/2), Parma (159/4),
Chievo (4/0)
Non è paradossalmente difficile riassumere la lunga carriera e le tante qualità di Massimo Gobbi,
arrivato alla dodicesima stagione consecutiva nella
massima serie. Il riferimento più semplice da utilizzare è quello di Cesare Prandelli, che ha avuto
il giocatore alla proprie dipendenze dal 2006 al
2010 alla Fiorentina. L’ex CT azzurro ha fatto del
neo-gialloblù un jolly ideale, capace di contribuire
sia a centrocampo che in copertura, in particolare
nel ruolo di esterno sinistro. Proprio questa è la
posizione che è chiamato a interpretare in maglia
gialloblù, ultima tappa di una lunga carriera iniziata
nella Pro Sesto – poco lontano dalla sua Cormano
– con cui è messo in luce originando l’ingaggio del
Treviso. Le stagioni in prestito con Giuliano e Albinoleffe gli hanno consentito di affinare le qualità:
richiamato dal club della Marca, si è conquistato i
galloni da titolare, attirando l’interesse del Cagliari.
Il trasferimento in Sardegna gli è valso il debutto
in A nel 2004. Nel 2006 è passato alla Fiorentina,
con cui si è ritagliato presenze anche nelle maggiori competizioni europee, tra cui una memorabile
prestazione con il Liverpool in Champions League
e uno storico gol alla Juventus in una clamorosa
vittoria viola a Torino. Svincolatosi dal club gigliato,
ha disputato gli ultimi quattro tornei con la maglia
del Parma, onorata fino alla fine prima del passaggio al Chievo nel corso dell’estate appena conclusa.
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NICOLA RIGONI
SIMONE PEPE
attaccante, ITA, 1983
Carriera: Roma (0/0), Lecco (5/0), Teramo
(33/11), Piacenza (32/13), Palermo (30/3),
Cagliari (39/3), Udinese (128/18), Juventus
(95/13), Chievo (3/0)
A giudicare dalle sue prime apparizioni in gialloblù, qual che pare certo è che “Er Chiacchiera”
abbia ancora molto da dire in serie A. Ingaggiato
dal Chievo nella parte finale del mercato estivo,
ormai ristabilitosi da un noioso infortunio l’ex
juventino può diventare una carta vincente in
più per Rolando Maran, spendibile sia in fase offensiva che di contenimento. Esterno d’attacco
in primis ma anche seconda punta o tornante,
a destra come a sinistra, il 32enne Pepe non a
caso ha definito la società gialloblù “il posto giusto per ripartire”, scrollandosi via gli ultimi tormentati anni - dal punto di vista fisico - vissuti
allo Juventus Stadium. La sua carriera è iniziata
nelle giovanili della Roma, maturata in C1 (Lecco
e Teramo) e B (Palermo e Piacenza) prima di
assaporare il calcio dei big: dopo una parentesi
a Cagliari, il boom è arrivato con la divisa dell’Udinese, con cui si è affermato ed è arrivato alla
maglia azzurra, vestita per 23 volte tra cui in tre
gare della fase finale della Coppa del Mondo in
Sudafrica nel 2010. Proprio da quell’estate e per
cinque stagioni consecutive ha vestito la maglia
della Juventus. Un’avventura suddivisa in due
periodi: il primo da protagonista e il secondo, a
causa di una serie d’infortuni, più da spettatore.
Tornato abile, è stato arruolato dal Chievo per
offrire il suo contributo sul campo in termini di
qualità ed esperienza.
centrocampista, ITA, 1990
Carriera: Vicenza (78/6), Palermo
(9/1), Reggina (33/11), Cittadella
(32/13), Chievo (3/0)
Il calcio decisamente scorre nelle
vene della famiglia Rigoni. Fedele al
detto “buon sangue non mente” il
minore dei fratelli, Nicola, si sta confermando giocatore di buon livello,
sulle orme del maggiore Luca che
per tanti anni ha vestito la maglia
gialloblù. Prestanza fisica, doti atletiche e tecnica ne fanno un centrocampista centrale di sostanza, che
Maran ha schierato davanti la difesa
in un centrocampo nelle gare iniziali di stagione in cui Nicola, per certi
versi inaspettatamente, è tornato a
calcare il palcoscenico della serie A
oltre quattro stagioni dopo il suo debutto in categoria con la maglia del
Palermo. Era arrivato in rosanero nel
2010 dal Vicenza, sodalizio nel quale
è cresciuto e ha mosso i primi passi
nel calcio pro. Dopo la breve esperienza in rosanero – in cui ha giocato
anche cinque gare di Europa League,
è stato ingaggiato dal Chievo che
l’ha prestato proprio ai biancorossi
vicentini. Dopo sei mesi alla Reggina
Rigoni ha trascorso l’ultimo anno e
mezzo a Cittadella, sempre in prestito. Anche se purtroppo non evitano
la retrocessione con la formazione patavina, gli
eccellenti riscontri in termini di rendimento gli
sono comunque valsi il definitivo approdo nel
club di Luca Campedelli e la fiducia di Rolando
Maran.
FABRIZIO CACCIATORE
difensore, ITA, 1986
Carriera: Olbia (32/0), Reggiana (39/1), Foligno
(32/1), Triestina (37/0), Siena (6/0), Varese
(38/3), Hellas Verona (71/5), Sampdoria (35/1),
Chievo (1/0)
Roccioso quanto agile, Fabrizio Cacciatore si
propone come jolly difensivo a completamento
delle scelte a disposizione di mister Maran per
il settore arretrato. Torinese di nascita, ha una
carriera che ha preso concretamente il via dopo
essere approdato al settore giovanile della Sampdoria nel 2003. Come molti giovani calciatori
italiani ha trascorso le stagioni formative in prestito nelle serie minori prima di essere richiamato alla base dalla società blucerchiata. Non trovando molto spazio in campo nelle due stagioni
successive in cui in panchina si sono alternati
due ex mister gialloblù, Delneri e Di Carlo, è trasferito in prestito prima al Siena e poi al Varese.
In Lombardia, sotto la guida di Rolando Maran,
disputa un’eccellente torneo sfiorando la promozione A e perdendo la finale play-off proprio
contro i suoi ex compagni genovesi nel frattempo precipitati in B. L’anno successivo, in comproprietà, viene acquisito dall’Hellas Verona con
cui conquista la promozione nella massima serie.
Nella stagione seguente non soffre affatto il
salto di categoria; anzi è protagonista di un’altra
positiva annata in serie A da parte della formazione di Mandorlini emergendo tra i baluardi
della difesa. Al termine del biennio ritorna ancora una volta alla Samp, dove però trova poco
spazio in squadra. È storia recente il passaggio al
Chievo - con la formula del prestito con obbligo
di riscatto - dove ha ritrovato Maran e con lui
l’opportunità di tornare protagonista in una città
in cui aveva lasciato il segno.
WALTER BRESSAN
portiere, ITA, 1981
Carriera: Atalanta (0/0), Spezia (10/-7),
Treviso (7/-10), Pavia (52/-70), Arezzo (51/46), Grosseto (39/-51), Sassuolo (102/-110),
Varese (100/-130), Cesena (1/-5), Chievo (0/0)
Un altro dei protagonisti della splendida annata
di Rolando Maran sulla panchina del Varese, nel
torneo 2011/12, conclusa con una promozione
svanita all’ultimissima gara della stagione in un
drammatico playoff contro la Sampdoria, ritrova
con piacere il tecnico trentino. Trevigiano di Ponte
di Piave, viene individuato dagli scout dell’Atalanta
che lo trasferisce al Fossalta di Piave, compagine
legata al settore giovanile orobico. Certificate le
potenzialità, viene convocato direttamente a Bergamo per permettergli di completare il percorso di
maturazione. Non riuscendo però a far breccia in
prima squadra, nella stagione 2001/02 Bressan si
trasferisce allo Spezia con cui esordisce in serie C1
per poi trascorrere una stagione da secondo portiere al Treviso. Nel 2003 diventa portiere titolare
del Pavia; due anni dopo passa all’Arezzo con cui
debutta in serie B. Poi un anno a Grosseto, tre stagioni al Sassuolo e infine arriva a Varese, con cui
disputa tre ottimi tornei. L’anno scorso è al Cesena
in A ma il sapore della massima serie lo assapora
appena in un occasione. E anche se i romagnoli
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Cagliari, con cui debutta in serie A realizzando
una rete alla Roma. Nonostante le buone
prove personali Paul non riesce ad evitare la
retrocessione del club sardo. Arrivato al Chievo
nel corso dell’estate, se affinerà le sue doti potrà
certamente ritagliarsi uno spazio importante
anche in maglia gialloblù.
retrocedono, Bressan in A ci resta: il 23 luglio diventa un giocatore del Chievo per indossare i panni del secondo portiere dietro ad Albano Bizzarri.
PAUL-JOSE M’POKU
attaccante, CON, 1992
Carriera: Tottenham (0/0), Leyton Orient
(35/4), Standard Liegi (121/28), Cagliari (16/3),
Chievo (3/0)
A Verona da Kinshasa via Liegi, Londra, ancora
Liegi e infine Sardegna. Un itinerario che
anche un esperto agente di viaggio avrebbe
difficoltà ad organizzare ma che riassume le
tante svolte della ancor breve carriera del
23enne attaccante nato in Congo, ex Zaire
e prim’ancora Congo Belga, a vantaggio dei
meno giovani. Divenuto nel frattempo cittadino
belga, dopo essere arrivato a vestire la fascia
di capitano della nazionale Under-21 alle
qualificazioni all’Europeo di categoria nel marzo
scorso ha invece optato a rappresentare a livello
“senior” la Repubblica Democratica del Congo,
sua patria d’origine. Dal punto di vista tattico
M’Poku è un centrocampista offensivo, solido
fisicamente, che utilizza il piede destro sia per
colpire a rete che mettere in moto i compagni.
Schierato come esterno d’attacco nella parte
sinistra del centrocampo o da seconda punta,
in tutte le squadre in cui ha militato ha messo
in evidenza buone qualità di realizzatore. Notato
dagli osservatori dello Standard Liegi, nel 2004
– a dodici anni - si trasferisce in Europa, Quattro
anni più tardi è nella Academy del Tottenham:
viene apprezzato fino a entrare nel giro della
prima squadra. Il debutto da professionista
ROBERTO INGLESE
avviene però con la maglia del Leyton Orient,
compagine dell’est londinese di League One con
cui disputa in prestito gran parte del torneo
2010/11, prima di far ritorno allo Standard. Con i
Rouches si ritaglia un posto di rilievo in squadra,
fino a diventarne principale marcatore. Nel
febbraio scorso viene ingaggiato in prestito dal
attaccante, ITA, 1991
Carriera: Pescara (5/1), Lumezzane (74/21),
Carpi (49/8), Chievo (1/0)
L’investitura l’ha avuta direttamente da mister Maran. Dopo aver conquistato sul campo la serie A col
Carpi, grazie alle buone prove offerte in precampionato Roberto Inglese si è meritato la conferma nella
categoria entrando a pieno titolo nella rosa del Chievo edizione 2015/16. Per lui si tratta di un ritorno in
gialloblù, colori che assapora dal 2010, anno in cui il
sodalizio di via Galvani lo ha tesserato e immediatamente girato in prestito al Lumezzane e successivamente al Carpi. Roberto è un centrattacco vecchio
stile, bravo a ritagliarsi spazi in area e, come si usa
dire, a “tenera alta la squadra”, come ha prontamente fatto contro l’Inter nel suo recente debitto nella
massima serie. Al fiuto per il gol unisce la capacità
di giocare di sponda con i compagni, qualità che ha
evidenziato con efficacia alla recente straordinaria
impresa dei biancorossi emiliani nel corso dell’ultimo
torneo cadetto durante il quale ha messo a segno sei
reti. Nato a Lucera ma vastese d’adozione, era stato
individuato dal Chievo mentre vestiva la maglia del
Pescara, con cui ha esordito in B. Poi tre stagioni
al Lumezzane a cui è seguito un biennio con il Capri
fino al definitivo arrivo in terra scaligera.
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SERIE A TIM
I NUMERI
Dati aggiornati al 14/09/15
SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Inter
12
4
4
0
0
1
2
Torino
10
4
3
1
0
4
5
Fiorentina
9
4
3
0
1
3
3
Roma
8
4
2
2
0
4
4
Sassuolo
8
4
2
2
0
5
4
Chievo Verona
7
4
2
1
1
3
4
Sampdoria
7
4
2
1
1
6
7
Palermo
7
4
2
1
1
5
3
Milan
6
4
2
0
2
6
5
Lazio
6
4
2
0
2
10
4
Napoli
5
4
1
2
1
6
7
Atalanta
5
4
1
2
1
4
3
Juventus
4
4
1
1
2
4
1
Empoli
4
4
1
1
2
8
3
Hellas Verona
3
4
0
3
1
6
3
Genoa
3
4
1
0
3
4
2
Bologna
3
4
1
0
3
5
1
Udinese
3
4
1
0
3
5
1
Carpi
1
4
0
1
3
10
1
Frosinone
0
4
0
0
4
7
1
INCONTRI DELLA
5^ GIORNATA
Udinese-Milan – 22/09 ore 20,45 *
Carpi-Napoli – 23/09 ore 20,45
ChievoVerona-Torino – 23/09 ore 20,45
Fiorentina-Bologna – 23/09 ore 20,45
Inter-Hellas Verona – 23/09 ore 20,45
Juventus-Frosinone – 23/09 ore 20,45
Lazio-Genoa – 23/09 ore 20,45
Palermo-Sassuolo – 23/09 ore 20,45
Sampdoria-Roma – 23/09 ore 20,45
Empoli-Atalanta – 24/09 ore 20,45
* giocata ieri
INCONTRI DELLA
6^ GIORNATA
Roma-Carpi – 26/09 ore 18
Napoli-Juventus – 26/09 ore 20,45
Genoa-Milan – 27/09 ore 12,30
Bologna-Udinese – 27/09 ore 15
Hellas Verona-Lazio – 27/09 ore 15
Sassuolo-ChievoVerona – 27/09 ore 15
Torino-Palermo – 27/09 ore 15
Inter-Fiorentina – 27/09 ore 20,45
Frosinone-Empoli – 28/09 ore 19
Atalanta-Sampdoria – 28/09 ore 21
Empoli-Atalanta – 24/09 ore 20,45
CLASSIFICA MARCATORI
Sono 50 gli incontri infrasettimanali del
ChievoVerona in Serie A. Se 44 di essi sono
dipesi da già previsti turni di campionato, 2 di
questi hanno riguardato recuperi per cattivo
tempo, altri 2 vertenze contrattuali mentre
legati a eventi luttuose sono i rimanenti. Di
15 vittorie (9 in casa, 6 in trasferta), altrettanti pareggi (idem) e 20 sconfitte (11/9) è il
suo bilancio, in rete in 44 occasioni (28/16) e
costretti a raccogliere il pallone nella propria
porta in altre 48 (26/22). In tutto sono 23
invece le avversarie affrontate tra cui è la
Lazio quella incrociata più volte (6). L’insolita
scadenza non ha modificato il fiuto del gol
né di Pellissier (5 reti) né di Corini, Paloschi
e Théréau (3) e ha celebrato sia la 100.ma
segnatura col Chievo del bomber aostano
(2.2.’12 Novara-ChievoVerona 1-2) che la
500.ma della squadra della Diga in A (11.2.’15
Parma-ChievoVerona 0-1, Zukanović)
Foto: R. Udali
DIAMO I NUMERI
Bomber a tre cifre Pellissier realizza la 100.ma
rete in gialloblù
Goal Rigori
1 Eder C. (Sampdoria)
5
2
2 Higuain G. (Napoli)
4
0
3 Quagliarella F. (Torino)
4
0
4 Bacca C. (Milan)
3
0
5 Baselli D. (Torino)
3
0
6 Floro Flores A. (Sassuolo)
3
0
7 Hiljemark O. (Palermo)
3
0
8 Paloschi A. (Chievo)
3
0
9 Saponara R. (Empoli)
3
0
10 Jovetic S. (Inter)
3
1
11
1-Bizzarri Albano Benjamín
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
90-Seculin Andrea
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
3-Dainelli Dario
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
5-Gamberini Alessandro
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
11-Mattiello Federico
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
12-Cesar Boštjan
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
4
-3
-
-
-
-
1
-
4
-
-
-
4
-
33
-28
-
-
-
-
101
2
25
-
3
-
154
5
18-Gobbi Massimo
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
20-Sardo Gennaro
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
21-Frey Nicolas Sebastien
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
29-Cacciatore Fabrizio
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
4-Rigoni Nicola
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
6-Pinzi Giampiero
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
7-Pepe Simone
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
4
-
-
-
4
-
2
-
4
-
1
-
3
-
5
-
151
7
189
-
2
-
4
-
70
4
4
-
8-Radovanović Ivan
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
10-Christiansen Anders Bleg
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
13-Izco Mariano Julio
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
19-Castro Lucas Nahuel
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
23-Birsa Valter
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
56-Hetemaj Përparim
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
31-Pellissier Sergio
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
1
-
-
-
-
-
4
-
4
2
4
1
-
-
68
2
5
-
29
2
5
-
41
2
137
1
428
118
40-M’Poku Ebunge Paul Jose
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
12
32-Bressan Walter
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
43-Paloschi Alberto
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
45-Inglese Roberto
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
69-Meggiorini Riccardo
Presenze /Reti Serie A 2015/16
Presenze totali/Reti totali
ChievoVerona
Maran Rolando
Panchine ChievoVerona
Panchine Serie A
3
-
4
3
1
-
4
2
36 11v 13p 12s
3
-
136
40
1
-
34
6
94 28v 30p 36s
Torino F.C.
A.C. ChievoVerona
Allenatore: Giampiero Ventura
Allenatore: Rolando Maran
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA DI NASCITA
N°
GIOCATORE
PORTIERI
NATO A
DATA DI NASCITA
PORTIERI
1
BIZZARRI Albano Benjamín
Etruria (ARG)
09/09/77
13
CASTELLAZZI Luca
Gorgonzola (Mi)
19/07/75
32
BRESSAN Walter
Oderzo (Tn)
26/01/81
28
ICHAZO Fernández Salvador
San José de Mayo (URU)
26/01/92
90
SECULIN Andrea
Gorizia
14/07/90
1
PADELLI Daniele
Lecco
25/10/85
29
CACCIATORE Fabrizio
Torino
08/10/86
26
AVELAR Danilo Fernando Avelar
Paranavaí (BRA)
09/06/89
12
CESAR Boštjan
Lubiana (SLO)
09/07/82
5
BOVO Cesare
Roma
14/01/83
3
DAINELLI Dario
Pontedera (Pi)
09/06/79
33
da SILVA PERES Bruno
São Paulo (BRA)
01/03/90
5
GAMBERINI Alessandro
Bologna
27/08/81
25
GLIK Kamil Jacek
Jastrzębie-Zdrój (POL)
03/02/88
18
GOBBI Massimo
Milano
31/10/80
18
JANSSON Pontus Sven Gustav
Arlöv( SWE)
13/02/91
21
FREY Nicolas Sebastien
Nizza (FRA)
06/03/84
19
MAKSIMOVIĆ Nikola
Bajina Bašta (SRB)
25/11/91
11
MATTIELLO Federico
Borgo a Mozzano (Lu)
14/07/95
3
MOLINARO Cristian
Vallo della Lucania (SA)
30/07/83
20
SARDO Gennaro
Pozzuoli (Na)
08/05/79
24
MORETTI Emiliano
Roma
11/06/81
21
SILVA Perdomo Gastón Alexis
Salto (URU)
05/03/94
7
ZAPPACOSTA Davide
Sora (FR)
11/06/92
DIFENSORI
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI
23
BIRSA Valter
San Pietro di Gorizia (SLO)
07/08/86
19
CASTRO Lucas Nahuel
La Plata (ARG)
09/04/89
10
CHRISTIANSEN Anders
Copenaghen (DAN)
08/06/90
6
ACQUAH Ebenezer Afriyie
Accra (GHA)
05/01/92
56
HETEMAJ Përparim
Srbica (FIN/KOS)
12/12/86
16
BASELLI Daniele
Manerbio (Bs)
12/03/92
13
IZCO Mariano Julio
Buenos Aires (ARG)
13/03/83
15
BENASSI Marco
Modena
05/05/94
7
PEPE Simone
Albano Laziale (RM)
30/08/83
8
FARNERUD Alexander
Landskrona (SWE)
01/05/84
6
PINZI Giampiero
Roma
11/03/81
14
GAZZI Alessandro Carlo
Feltre (Bl)
28/01/83
8
RADOVANOVIĆ Ivan
Belgrado (SRB)
29/08/88
4
OBI Joel Chukwuma
Lagos (NGA)
22/05/91
4
RIGONI Nicola
Schio (Vi)
12/11/90
23
PRCIĆ Sanjin
Belfort (FRA)
20/11/93
20
VIVES Giuseppe
Napoli
14/07/80
ATTACCANTI
CENTROCAMPISTI
45
INGLESE Roberto
Lucera (Fg)
12/11/91
40
MPOKU Ebunge Paul Jose
Kinshasa (GHA)
19/04/92
22
AMAURI Carvalho de Oliveira
Carapicuíba (BRA)
03/06/80
69
MEGGIORINI Riccardo
Isola della Scala (Vr)
04/09/85
9
BELOTTI Andrea
Calcinate (Bg)
20/12/93
43
PALOSCHI Alberto
Chiari (Bs)
04/01/90
11
LÓPEZ Maximiliano Gastón
Buenos Aires (ARG)
03/04/84
31
PELLISSIER Sergio
Aosta
12/04/79
17
MARTÍNEZ MENCIA Josef
Valencia (VEN)
19/05/93
27
QUAGLIARELLA Fabio
Castellammare di Stabia (Na)
31/01/83
ATTACCANTI
PAGINA A CURA DI ALESSANDRO LONGO
13
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14
CIAK, SI GIOCA!
TORINO F.C.
L’avversaria come dentro un film
GIAN PIETRO PANAREO
GRAN TORINO
Se la tragedia di Superga decretò la fine
e proiettò nella leggenda del calcio mondiale la squadra che più di tutte ha scritto le pagine più gloriose della storia del
Torino, un posto di assoluto rilievo spetta
anche ai protagonisti che, quarant’anni fa,
(stagione 1975-’76), conquistarono il settimo scudetto granata. Un’impresa sportiva
memorabile per il modo in cui maturò e
per gli artefici che la resero possibile. Era
il Torino del presidente Orfeo Pianelli e del
tecnico Luigi Radice, un sergente di ferro e
un rivoluzionario che per primo introdusse
in Italia il pressing totale all’olandese plasmando un gruppo promotore di un calcio
bello, globale, intenso. A farne le spese fu la
Juventus sorpassata alla penultima giornata e, al termine, staccata di due punti. Una
vittoria che incarnava lo spirito mai domo
del “cuore granata”. Un Toro composto da
grandi giocatori: dal portiere Castellini, al
“poeta del gol” Claudio Sala, a Patrizio Sala,
Pecci, Zaccarelli; dai difensori Santin, Caporale, Mozzini, Salvadori ma soprattutto dai
“gemelli del gol” Pulici e Graziani autori di
36 reti. La coppia di attaccanti italiana più
famosa negli anni’70 e fra le più prolifiche
di sempre.
RICOMINCIO DA TRE
Per chiudere in bellezza la scorsa stagione a
Fabio Quagliarella, nato a Castellammare di
Stabia nel 1983, serviva un gol nel derby della
Mole, magari decisivo. Così è stato. Il più bel
regalo confezionato sotto la Curva Maratona
dopo vent’anni di astinenza nella stracittadina.
Una soddisfazione enorme per i tifosi e per
l’ex bianconero, trascinatore e cannoniere della squadra con 13 marcature in campionato e
4 in Europa League. Quanto il popolo granata
si attendeva da questo figliol prodigo, tornato
per la terza volta nella casa in cui era cresciuto dopo le esperienze con Ascoli, Sampdoria,
ni Baselli (mezzala a bersaglio nelle prime tre
giornate), Zappacosta e il ghanese Acquah ( a
segno contro l’Hellas Verona), Obi (24 anni) e
Avelar (26 anni). In attacco l’oneroso acquisto
del promettente Belotti (21 anni) dovrebbe arricchire il potenziale offensivo. Una linea verde
su cui puntare per il futuro che, nel frattempo,
con il resto della squadra, sembra aver recepito
appieno gli insegnamenti del proprio maestroallenatore basati sulla precisa concezione di calcio tale da coniugare spettacolo e risultati.
Foto: R. Gandolfi
Reduce da una stagione che l’ha visto sfiorare la
qualificazione europea, Il Torino si è presentato
al via del torneo dimostrando, come certificato
dall’attuale secondo posto, di poter ambire all’obiettivo di stabilizzarsi nei quartieri nobili della
classifica. Guidati per il quinto anno da Giampiero Ventura, i granata stanno raccogliendo i frutti
del paziente e costante lavoro di crescita svolto
dal tecnico ligure allo scopo di compiere il salto
di qualità alla base del progetto societario mirato al definitivo rilancio del club. In quest’ottica
il mercato ha messo a disposizione dell’esperto
mister una rosa ampia che seppur priva del pezzo pregiato Darmian ceduto al Manchester United, ha dato prova di essere competitiva grazie
all’arrivo di giovani di talento e alla riconferma
di gran parte di coloro che ne costituiscono lo
zoccolo duro. Analizzando i singoli reparti il pacchetto difensivo dovendo fare a meno dell’infortunato Maksimovic continua a poggiare sul
baluardo centrale, il polacco Glik. Quasi rifondata la linea mediana con i rinforzi dei ventitreen-
F. Quagliarella sette stagioni al Toro
Udinese, Napoli e sull’altra sponda del Po, in
cui aveva lasciato significative tracce di sè. In
grado di giostrare sia come prima che come
seconda punta, l’alfiere dell’attacco di Ventura
con all’attivo 91 sigilli in Serie A è un giocatore capace di fare la differenza. Eccellente il
suo inizio campionato con le reti siglate contro Frosinone, Fiorentina e la doppietta alla
Sampdoria. Ad impreziosire la sua una brillante carriera figurano le 300 presenze nella
massima categoria raggiunte contro i viola e
i 25 gettoni in azzurro con sette realizzazioni.
LA RINASCITA
“Il Toro? E’ la cosa più bella che mi sia capitata nella vita.” Parole pronunciate da
Urbano Cairo pochi mesi dopo aver assunto, nel settembre 2005, la presidenza del
sodalizio. Dieci anni sul ponte di comando
vissuti con passione dall’imprenditore e
editore alessandrino cui spetta il merito di
aver rilevato la Società dichiarata fallita e
di aver riportato il nuovo Torino Football
Club all’equilibrio finanziario e a ricoprire
un ruolo più consono al suo illustre blasone. Un percorso contraddistinto da alti
e bassi, errori, felici intuizioni, momenti di
esaltazione collettiva, frizioni con la tifoseria. Le emozioni più forti, l’immediato ritorno in A nel 2006, la seconda promozione
nel 2012, la possibilità, nel 2014 complice
l’esclusione del Parma, di partecipare dopo
un ventennio di assenza, all’Europa League, il successo in trasferta con l’Athletic
Bilbao e quello con la Juventus. La delusione più cocente, la retrocessione in B
nel 2009 che diede lo spunto a pesanti
contestazioni rivolte allo stesso Cairo disposto a farsi da parte per il bene del club.
Proposito non attuato che l’ha portato a
essere il presidente granata più longevo
dopo Orfeo Pianelli e Ferruccio Novo, il
padre del Grande Torino.
15
16
C’ERA UNA VOLTA
CHIEVO - TORINO
Le sfide del passato tra ChievoVerona e Torino
MARCO SANCASSANI
Squadra fiera e combattiva, come l’animale che
ne è simbolo. Va da sé che il Torino è stata spesso compagine ostica da superare. Solamente tre
i successi riportati dai Gialloblù nella massima
divisione (nessuno dei quali in trasferta) e cinque in tutto (sempre tra le mura amiche) aggiungendovi anche le sfide cadette e un doppio
confronto in Coppa Italia tenutosi a livello del
primo turno eliminatorio dell’edizione 2004/’05.
Ciò nonostante l’esito del primo incrocio assoluto fu favorevole al Chievo.
Era la stagione 1996/’97, la terza che la squadra
della Diga disputava in Serie B. Quel 15 dicem-
bre al Bentegodi si presentavano i granata, neo
retrocessi ma desiderosi di risalita. Alle ambizioni non corrisposero i fatti e il Chievo superò
la blasonata rivale. A decidere la sfida fu - alla
mezz’ora del secondo tempo - un’incornata di
Massimo Marazzina, al primo dei suoi 46 centri
con la casacca clivense. Accantonate le speranze
di promozione da parte dei piemontesi, le due
si affrontarono anche nel biennio successivo,
prima che agli odierni ospiti riuscisse il salto di
categoria. Furono quattro gare intense, in cui la
compagine clivense riuscì a raccogliere un solo
punto grazie a una rete di Raffaele Cerbone
al Delle Alpi. Due anni dopo, la cadetteria vide
gli ultimi incroci giocati a quel livello ma, oltre
agli scontri diretti, si trattò di un vero e proprio
duello a distanza lungo tutto il torneo. Mentre i
piemontesi erano tra le favorite iniziali, il piccolo
Ceo si rivelò inaspettata, ma temibile, outsider
fino all’identico risultato finale: la Serie A! Fu
forse proprio nell’incontro d’andata di quell’indimenticabile 2001/2001 che l’allora squadra
di Luigi Delneri prese coscienza del proprio
potenziale imponendosi con un perentorio e altalenante 4-2 punteggiato dai goal di Schwoch,
Moro, Corradi, De Cesare, Pinga e ancora De
Cesare. Lo 0-0 del girone discendente fu poi
propedeutico all’impresa.
IL BILANCIO COMPLESSIVO
Competizione
C
Serie
A
G
V
N
P
F
S
7
3
3
1
11
5
F
7
0
2
5
4
13
Tot
14
3
5
6
15
18
C
4
2
0
2
5
6
Serie
B
F
4
0
2
2
1
4
Tot
8
2
2
4
6
10
C
1
0
1
0
1
1
F
1
0
0
1
0
1
Tot
2
0
1
1
1
2
24
5
8
11
22
30
C.
Italia
Totali
Foto: R. Gandolfi
Per matare il Toro del resto, anche nella nuova dimensione, furono poi necessari punteggi
sostanziosi. Nuovamente Marazzina e le ‘frecce nere’ Manfredini ed Eriberto (leggi Luciano)
riempirono - il 28 ottobre ’01 - il tabellino del
primo match disputato nel principale torneo calcistico nazionale, punteggio inutilmente bissato
grazie a una doppietta di Erjon Bogdani e a una
rete di Matteo Brighi nella stagione 2006/2007,
al termine della quale la salvezza sfumò all’ultima giornata. Più rocambolesca e sofferta invece
la vittoria del 2 marzo ’03 quando Pellissier e
Fede Cossato dovettero rintuzzare gli svantaggi
a opera di Sommese e Donati in attesa che Lorenzo D’Anna infilasse la banderilla decisiva.
Protagonisti Paloschi e Glik, sfida nella sfida
È tuttavia da tempo che il Chievo non esce pienamente vittorioso da questa singolare corrida
sportiva. Sono infatti solamente 4 i punti raccolti negli 8 confronti successivi all’ultima piena
affermazione. Vamos Chievo: prendi il Toro per
le corna!
17
le partite del chievo
in diretta radio!
verona 87.5 fm stereo
in diretta dalle 18.30 alle 19.30
UN’ORA DI SOLO CHIEVO CON MASSIMO MASSI
CHIAMA IN DIRETTA AL 349.4980763
18
RADIO UFFICIALE
A.C. CHIEVOVERONA
NOTIZIE IN
GIALLOBLÙ
Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta Chievo
ANGELA BORRUTO
Ricomincio da… venti
Si è svolta martedì 8 settembre presso il “Bottagisio Sport Center” la riunione dei presidenti
dei calcio club degli ‘Amici del Chievo’ chiamati a un’importante tappa del cammino del
Coordinamento nell’anno del suo ventennale:
l’elezione dei nuovi componenti del Direttivo.
Anche la classe dei rappresentati il Consiglio,
tutti accomunati dalla voglia di ripartire nell’organizzare feste e trasferte al seguito della
squadra di patron Campedelli, ha così un nuovo
volto. Dopo un piccolo buffet, i candidati hanno espresso qualche battuta per motivare la
loro elezione, sotto incitamento del Presidente
uscente Ivano Fagnani che ha spiegato quanto
sia importante ripartire dopo un anno di transizione in cui la partecipazione dei tifosi ai vari
eventi organizzati dal Centro ha contribuito a
ricreare l’entusiasmo di qualche tempo fa, entusiasmo accresciuto anche dalla soddisfazione
per la salvezza raggiunta lo scorso anno e dal
felice momento attuale della squadra di Maran.
A rendere omaggio alla riunione c’era anche
Enzo Ceriani, lo SLO (Supporter Liaison Officer,
ossia funzionario per le relazioni con i tifosi),
del ChievoVerona, contento per il supporto costante del Coordinamento Amici del Chievo in
questi due decenni di. “Chiunque mi succederà,
troverà terreno fertile con voi”, ha confessato
Ceriani, sottolineando l’orgoglio della società
per essere rappresentata da una delle tifoserie più corrette e sportive d’Italia. Il regalo che
quest’anno è stato fatto nei confronti di tutti i
supporter clivensi è il coronamento di un sogno
coltivato da anni: la Curva Nord, luogo simbolo
del cuore dei tifosi più appassionati. Un desiderio ostico da realizzare e che è appena agli inizi
ma che la società renderà ancora più efficiente
di anno in anno con l’auspicio che possa essere un punto d’incontro per un numero sempre
maggiore di appassionati gialloblù. La palla è
quindi passata ai presidenti dei vari circoli chiamati a esprimere 7 preferenze tra i candidati,
disponendo di un numero di schede variabile
in base al numero di iscritti. I nuovi incarichi
saranno ora distribuiti tra Abram Alessandra
(Mussi Volanti), Borruto Sebastiano (ReCEOto), Chieppe Giovanni (Buttapietra), Fagnani
Ivano (Pantalona), Girelli Katia (Buttapietra),
Martinelli Renzo (IZ IZ Alè Ceo), Mion Gabriele
(ReCEOto), Panepinto Vincenzo (IZ IZ Alè Ceo),
Pietropoli Cecilia (Mussi Volanti) e Zivelonghi
Stefano (Alto Chievo).
colo Ceo suscita nelle più disparate parti del
Mondo. L’ultima testimonianza ci giunge nientemeno che dall’Amazzionia, da dove l’amico
Gabriele Lonardi ci trasmette l’affetto e la
simpatia per la squadra della Diga del popolo
Kanamari.
1
1 Il Chievo in mostra
Scatti di ieri e di oggi hanno dato modo di
ripercorrere, dal 10 al 13 settembre scorsi a
Bussolengo, la storia del ChievoVerona dagli
albori ai giorni nostri. L’interessante galleria fotografica, curata da Graziella Brunelli e Fausto
Oliboni, ha goduto anche diverse caricature realizzate dal noto disegnatore veneziano Bruno
Prosdocimi, ovviamente dedicate ai vari protagonisti della squadra della Diga.
2 Una passione transoceanica
Sembra non avere confini l’interesse che il pic2
C
M
Y
CM
MY
CY CMY
K
19
20
Anche la
Tra gli allenatori nuovi arrivati in estate all’ombra
del campanile del Chievo, c’è anche Matteo
Depoliti. Di Preganziol, in provincia di Treviso,
come Giuseppe “Bepi” Pillon, che i tifosi del Chievo
ricorderanno sicuramente per il spettacolare
campionato 2005-2006 che portò i “mussi volanti”
addirittura ai preliminari di Champions, per motivi
legati agli studi universitari vive da qualche anno
nella città di Giulietta e Romeo. A lui, che quando
parla di calcio sembra un allenatore navigato
anziché un giovane promettente, e a Stephen
Bram, con cui nel giro di poco si è creata una
sintonia calcistica idilliaca, sono stati affidati gli
Esordienti 2004, arricchiti rispetto all’anno scorso
di tre nuovi giocatori in erba.
Di ritorno dal ritiro in Val Gardena, che ha visto
tutte le rose della Paluani Life soggiornare ed
allenarsi per sette giorni in uno scenario incantato,
abbiamo fatto a Matteo qualche domanda.
Da quanto tempo alleni? Quali sono le
vicissitudini che ti hanno al Bottagisio?
Nonostante i miei ventiquattro anni, quella che
sta per iniziare è già la quinta stagione nelle vesti
di mister. Ho cominciato ad allenare in seguito ad
un grave infortunio, che non mi ha più permesso
di scendere in campo da giocatore come volevo.
Essere allenatore è però oltremodo affascinante;
c’è una costante sensazione di eccitazione, la
testa va sempre a mille all’ora!
Sono arrivato alla Paluani Life grazie al direttore
sportivo Aldo Caterina ed al vice presidente
Lo store Paluani Life è aperto da martedì a
sabato compreso, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle
15.00 alle 19.00
ha i suoi Brian Clough e Peter Taylor!
Marcello Ottolini, i quali mi hanno esposto un
progetto chiaro e ambizioso; molte società
abusano della parola “progetto”, qui posso
dire invece che c’è ed è valido. Come obiettivo
primario vi è la formazione dei ragazzi in tutti i
loro aspetti, che condivo appieno.
Paluani Life è una realtà del panorama
calcistico giovanile veronese molto giovane.
Quali i punti di forza e quali gli aspetti sotto
cui deve migliorare, a tuo giudizio?
Fino a questo punto ho avuto modo di valutare
solo i punti di forza della società, primo fra tutti
un’organizzazione incredibile!
Recentemente hai vissuto con i tuoi ragazzi
l’esperienza del ritiro nella splendida cornice
della Val Gardena. Puoi farci un bilancio?
Il ritiro in Val Gardena è stato fantastico, i ragazzi
ne erano entusiasti! Oltre ad aver fatto un
grandissimo lavoro sul campo, si sono divertiti
molto e hanno potuto conoscere da vicino la
bellezza di quei luoghi.
Cosa ti piace di più del gruppo dei 2004?
Il segno distintivo di questo gruppo è l’unione. E’
sorprendente vedere come i ragazzi si aiutino l’un
l’altro, dentro e fuori dal campo. Quest’anno poi
sono stati inseriti tre nuovi innesti, i quali sono stati
accolti in maniera meravigliosa dai chi faceva già
parte della compagine. Contare su una squadra così
compatto è fondamentale per noi allenatori.
Si trova in via Aeroporto A . Berardi,
nel cuore di Chievo, ed è il primo store
merchandising ufficiale Paluani Life e
ChievoVerona, nonché sede dell’omonima
neonata società polisportiva A.S.D. PALUANI
LIFE CHIEVOVERONA.
Un importante punto di riferimento per tutti i
tifosi (e non) della squadra clivense.
Com’è il rapporto con il tuo collega di
panchina, Stephen Bram?
Con Stephen il rapporto è eccellente, anche perché
intendiamo il calcio allo stesso modo. Ci sentiamo
giorno e notte per analizzare allenamenti, partite,
statistiche… In ritiro scherzando gli ho detto che
dobbiamo diventare come Brian Clough e Peter
Taylor, allenatori inseparabili, che negli anni
Settanta ed Ottanta hanno fatto grandi, prima il
Derby County e poi il Nottingham Forest! Entrambi
lavoriamo per lo stesso obiettivo e vogliamo il
meglio per questo gruppo.
A tuo parere, quale atteggiamento deve
tenere il genitore durante una partita di calcio
del figlio?
Secondo me, l’atteggiamento che il genitore deve
tenere durante una partita è quello del semplice
tifoso, niente di più, sostenendo il suo ragazzo,
sempre.
Il tuo sogno sportivo nel cassetto?
La panchina della prima squadra del ChievoVerona,
ovviamente!
Per uno stile di vita corretto
Per informazioni o curiosità sul mondo targato
Paluani Life seguici sulla pagina Facebook:
www.facebook.com/paluani
o contattando i numeri
045 57 24 02
347 86 20 869
21
22
SETTORE GIOVANILE
È SEMPRE PRIMAVERA
Con l’1-1 in rimonta conquistato contro l’Inter, si è aperta la stagione della Primavera gialloblù.
Mister Lorenzo D’Anna ci racconta su quali basi sta nascendo la nuova squadra.
DINO GUERRINI
Confermi la difesa a 4 o ci saranno cambiamenti? La partenza sarà a quattro perché vogliamo dare dei concetti universali su cui possano basarsi i ragazzi. Poi in questa età e in questa
categoria i dettami tattici possono cambiare per
imparare anche a comportarsi in sistemi di gioco
differenti. La difesa è giovane e ci sarà da lavorare, quindi proseguiremo con la linea a quattro
perché è la scelta migliore.
Sarà un inizio di campionato difficilissimo:
subito Inter, Milan, Atalanta e Brescia in
casa, con le due trasferte insidiose di Cagliari e Perugia… Il Girone B è sempre complesso,
i valori si assomigliano. Ci sono squadre come
Milan, Inter, Udinese e Atalanta che hanno sulla carta qualcosina in più. Poi ci sono outsider
come Cesena, Perugia, Bologna e noi. L’avvio
non è semplicissimo ma siccome i ragazzi devono crescere anche sotto l’aspetto dell’approccio
alla partita, forse è meglio partire così per avere
stimoli in più e capire subito la dimensione del
campionato Primavera, sicuramente diversa da
quella degli Allievi.
Quali sono le squadre favorite del Girone?
Le milanesi, l’Atalanta e l’Udinese sono le realtà
che investono maggiormente sui rispettivi Settori Giovanili e partono davanti a tutti almeno
sulla carta. Noi dovremo capire se sapremo stare con loro come l’anno scorso. Confrontarci
subito all’inizio con queste squadre ci potrà far
capire il valore di questo campionato.
Proprio quest’oggi [23 settembre], la tua
squadra ha iniziato contro la Ternana la sua
avventura in Coppa Italia. Può essere anche
quella un’occasione di crescita per i tuoi ragazzi? Deve essere anche quella una competizione utile alla crescita generale della squadra e
dei ragazzi che giocheranno di meno, anche se
la mia intenzione è quella di provare tutti e far
girare tutti per capire se possono dare il loro
contributo. Inoltre la Coppa Italia è una competizione stimolante e passare i primi turni ti
permette di sfidare una realtà come quella della
Fiorentina.
Cosa ti porti dietro a livello di esperienza
dopo l’intera passata stagione alla guida
della Primavera gialloblù? Ho visto da vicino
che questo è un bel campionato dove potersi
mettere in mostra. Porto con me l’entusiasmo
dell’anno scorso, la crescita avuta nella passata stagione. Mi aspetto che anche quest’anno
si confermi una crescita dei valori del singolo
e della squadra. Sappiamo che ogni anno cambiano quasi completamente le rose, bisogna rinnovarsi nel lavoro e ripartire da capo ma anche
questo è uno stimolo che a me fa piacere avere
e trasmettere.
Foto: R. Udali
Mister, ci presenti la squadra di quest’anno?
È una Primavera quasi totalmente cambiata
rispetto all’anno scorso, quindi i lavori in corso andranno avanti ancora per un po’. Abbiamo ereditato il gruppo Allievi dell’anno scorso,
quasi tutti ragazzi nati nel 1998. Sono rimasti
solo due interpreti dell’anno scorso, De Paoli e
Damian, oltre a Leris che nella passata stagione
era un sotto quota. Per il resto ci sono tanti
inserimenti nuovi. Uno dei reparti che intriga di
più, per qualità, è il centrocampo. Sei d’accordo?
Sì è vero, è il reparto dove sono rimasti alcuni
giocatori dell’anno scorso, quindi sono un po’
più avanti nell’idea del gioco. Ci sarà comunque
da lavorare perché varieremo un po’ il sistema
di gioco, però è il reparto con maggiore qualità
e dovremo essere bravi a sfruttarlo e a far crescere i ragazzi.
Condottiero Mister D’Anna indica la strada ai suoi
ragazzi
Qual è l’obiettivo stagionale? Siamo una
squadra molto giovane, quindi a maggior ragione il mio obiettivo è far crescere i ragazzi
durante l’anno, sviluppare un calcio propositivo,
cercare di mettere in evidenza qualche individualità.
Qual è l’aspetto che più ti gratificherebbe
e che vorresti vedere realizzato entro fine
stagione? Nessuna velleità personale se non
quella che possiedono tutti gli allenatori: crescere individualmente e arrivare un domani ad
allenare una Prima squadra. Credo che la cosa
più importante per me sia far crescere i ragazzi
e trasmettere la mia esperienza sul campo da
giocatore e l’esperienza da allenatore. Poter trasferire ai ragazzi la mia idea di allenatore sarebbe un grande successo.
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