Dal curare al prendersi cura
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Dal curare al prendersi cura
Secondo Convegno di Biodanza in Ambito Sanitario Dal curare al prendersi cura Biodanza: una metodologia utile per tutte le professioni sanitarie Sabato 1 Novembre ore 9:00 - 13:00 Centro Espositivo Museale San Michele degli Scalzi - Viale delle Piagge, Pisa Questo convegno propone e illustra l’applicazione del metodo Biodanza Sistema Rolando Toro ai professionisti della salute, medici, infermieri e OSS, e agli operatori socio sanitari allo scopo di migliorare la qualità della loro vita lavorativa. Si può riassumere l’efficacia del metodo Biodanza in questo ambito nei seguenti punti: prevenzione dello stress e del burn-out, miglioramento delle competenze comunicative, armonizzazione del lavoro di equipe, rafforzamento della relazione terapeutica attraverso un approccio globale e empatico col malato. La partecipazione al Convegno è Gratuita Per informazioni: [email protected]; Cristina Vannini (3358093151); Antonella Barzacchini (3476218321) Coordinazione Scientifica: Cristina Vannini — Organizzazione a cura dell’Associazione il cerchio della vita Secondo Convegno di Biodanza in Ambito Sanitario: Dal curare al prendersi cura Programma Ore 9:00 Benvenuto e apertura del convegno. Dott.ssa Luisa Demelas, Medico Neuropsichiatra Infantile, Facilitatrice Didatta di Biodanza e Presidente dell’Associazione Il cerchio della vita. Ore 9:30 Le risorse dell’Educazione al Contatto nelle relazioni e nelle professioni di aiuto. Sandra Salmaso Direttrice Scuola di Specializzazione in Educazione al Contatto e Massaggio Biointegrante e della Scuola di Biodanza SRT del Triveneto, accreditate da S.I.C.O.OL., Creatrice dal ’96 del corso di formazione per Facilitatori di Biodanza ed Educazione al Contatto. Ore 10:00 Ti riconosco — ti rispetto. La vivencia per apprendere la comunicazione affettiva nell’assistenza e cura delle persone affette da demenza. Angelo Palfrader, Infermiere , AFD, Formatore, Facilitatore Didatta di Biodanza, Presidente dell’ Associazione BiodanzaItalia . Ore 10:30 - 11:15 Coffee Break e Poster Session Ore 11:15 Perché proporre un’esperienza di Biodanza a dei professionisti della salute? Micaela Bianco, Terapista della riabilitazione, Facilitatrice Didatta di Biodanza, Analista Biografica a Orientamento Filosofico. Ore 11:30 Il corpo come sorgente di vita. Biodanza: una palestra relazionale per allenare ed integrare corpo, mente ed emozioni. Dott.ssa Roberta Rosa, PhD Student in “Scienze del Movimento Umano e della Salute” - XXIX ciclo - Università degli Studi di Napoli “Parthenope – Dipartimento Scienze Motorie e del Benessere, Facilitatrice Didatta di Biodanza, Fondatrice dell’APS Forma Mentis di Potenza. Ore 11:45 Motivazione e consapevolezza professionale: le emozioni che nutrono i professionisti della salute Luisa Anna Rigon, Infermiere, Assistente Sanitario, Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Fondatore, Presidente e Formatore di Formazione in Agorà-Padova. Luisa Verenini, Facilitatrice Didatta e tutor di Biodanza, Operatrice di Biodanza ai corsi di formazione presso Formazione in Agorà-Padova. Direttrice e didatta della Scuola di Masaje Vivencial metodo Human Integration Process di Maite Bernardelle . Ore 12:15 Ringraziamenti e chiusura del convegno Dott.ssa Luisa Demelas Moderatore Dott. Massimo Piccione, Editor in ambito medico-scientifico, Counselor sistemico-relazionale in tirocinio, Facilitatore Didatta di Biodanza Poster Session Biodanza e Narrazione con attenzione alla disabilità e al disagio; Edi Cecchini e Vito Deserio “Il corpo sorgente di autostima” Biodanza per l’età dorata; Lucia Presentini Benessere in corsia si può! Il Buon Contatto nel nursing pediatrico; Valentina Bigolaro Biodanza con persone affette da Morbo di Parkinson; Cristina Vannini Danzare la vita ...rilassamento e benessere in soggetti con disagio mentale attraverso la musica, la danza e l'incontro di gruppo ; Laura Del Conte La Biodanza: un sistema per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici; Luisa Verenini Biodanza e Autismo: la Relazione Possibile; Roberta Rosa Azione Sociale con Gioia, Sentimento e Coraggio; Alessandro Nardellotto Prefazione La Biodanza è una metodologia che, grazie all’uso della musica e del movimento, permette a chi la pratica di allentare le tensioni croniche e lo stress, migliorare l’umore generando sensazioni di allegria, ottimismo, vitalità, rafforzare la stima di sé e la percezione della propria efficacia, sviluppare le competenze relazionali, stimolando le capacità di comunicazione non verbale e la sintonizzazione empatica con l’altro. Da alcuni anni essa viene applicata anche in ambito clinico, sia come approccio complementare alla terapia di specifiche patologie, sia come strumento formativo e di sostegno per il personale sanitario medico e paramedico e per gli operatori socio-sanitari in genere. I percorsi formativi per le professioni sanitarie negli ultimi decenni hanno visto al centro una ultra-specializzazione delle competenze, talvolta a discapito della comprensione del paziente nella sua globalità, e conseguentemente della capacità di creare un rapporto di alleanza tra il mondo sanitario e quello del paziente. Eppure le professioni di aiuto si realizzano in maniera imprescindibile in un contesto di relazione con la persona, che necessita di capacità di ascolto e comunicazione, di attivazione di risorse decisionali e di adesione responsabile al processo di cura da parte del paziente, e che permette di collocare i processi di diagnosi e terapia in una visione ampia ed integrata del paziente stesso. In diverse realtà sanitarie italiane, operatori di Biodanza con varie competenze professionali specifiche, stanno attuando percorsi formativi per operatori socio-sanitari, mirati allo sviluppo delle competenze relazionali e di comunicazione empatica, al sostegno nella gestione dello stress e delle problematiche del lavoro in equipe. Questo convegno nasce dall’esigenza di condividere queste esperienze e di portare il tema delle competenze relazionali al centro del discorso formativo per le professioni di aiuto. Luisa Demelas Abstract e Curriculum dei Relatori Sandra Salmaso Co-Direttrice Scuola di Biodanza Rolando Toro del Triveneto, Italia, dal 2001. Operatrice Olistica di Biodanza accreditata da SICOOL, docente nelle Scuole di formazione di Biodanza in Italia e all’estero. Co-Direttrice Scuola di Educazione al Contatto e Massaggio Biointegrante, Italia, dal 2008. Sono stata formata dal Prof. Rolando Toro Araneda, creatore della Biodanza, nella prima Scuola italiana di Biodanza (1990-94) dopo una lunga esperienza sul lavoro corporeo iniziata nel 1978, con il teatro sperimentale (Odin Teatre, Tam Teatromusica, Teatrocontinuo) e il teatro-danza (Dominique Dupuis, Susana Zimmerman) intrapreso con passione per dieci anni. Contemporaneamente studiavo Massaggio: ho compiuto formazioni di massaggio estetico, linfatico, riflessologia plantare, massaggio psichico. Mi sono titolata Insegnante di Biodanza nel 1994, con una monografia dal nome "L'atto di toccare in Biodanza: un'Arte" e da allora ho condotto ininterrottamente gruppi e stage per adulti, bambini, adolescenti con genitori e coppie, in varie città italiane ed estere. Nel 1990 ho creato un metodo per imparare il Massaggio attraverso la Vivencia (di Biodanza) che ho chiamato "Educazione al Contatto e Massaggio Biointegrante", in questo percorso, ora divenuto biennale, si sono formate più di 250 persone, tra cui molti operatori socio-sanitari. Con la supervisione del prof. Rolando Toro, creatore della Biodanza, ho ideato l'Estensione di “Biodanza ed Educazione al Contatto®” che dal '96 è una specializzazione per gli insegnanti di Biodanza nel mondo. Nel 2013 ho pubblicato il libro “Le Mani che Nutrono - rinforzare l’identità e migliorare le relazioni con il Buon Contatto”. “Le mani che Nutrono” è anche un Convegno dedicato alle tematiche del Buon Contatto oggi alla 3° edizione. Sempre Rolando Toro (2008) mi ha autorizzato a condurre l'Estensione in Biodanza e i Colori Originari, da me creata, per rinforzare la propria Identità danzando la vibrazione dell'Arcobaleno! Vivo e lavoro prevalentemente a Padova. LE RISORSE DELL’EDUCAZIONE AL CONTATTO NELLE RELAZIONI E NELLE PROFESSIONI DI AIUTO abstract La Ri-educazione al Buon Contatto (tocco e relazione empatici ed affettivi) è essenziale per acquisire un comportamento empatico nel prendersi cura dei propri familiari e delle persone rese fragili dalla malattia. Il tocco ha un ruolo importante nell’incontrare i bisogni cognitivi e affettivi di tutti durante tutta la vita, in particolare nelle fasi sensibili della crescita, nelle cure palliative. Ci si chiede quanto diamo importanza al buon contato per entrare in relazione con l’altro? Quanto coloro che toccano e curano nelle professioni di aiuto avvertono la necessità di modificare il loro modo di toccare non un corpo ma una persona con la quale entrare in relazione? Angelo Palfrater Nato nel 1957 a Marebbe (BZ), infermiere, abilitato alle funzioni direttive, attualmente lavora come infermiere presso la casa di riposo Ojöp Freinademetz della Val Badia. Insegnante di Biodanza, master in Programmazione Neurolinguistica, esperto di massaggio Vivenciale e Healing Touch. Presidente dell’ associazione Biodanzaitalia. Dal 2005 referente di corsi di formazione per personale socio -sanitario nei seguenti campi di abilità: miglioramento delle capacità comunicative, della relazione d’aiuto, dell’empowerment della leadership, dell’assistenza e cura di persone affette da demenza senile. TI RICONOSCO – TI RISPETTO La Vivencia per apprendere la comunicazione affettiva nell’assistenza e cura delle persone affette da demenza abstract Le radici “dell`approccio centrato sulla persona” nascono da Carl Rogers che ha rivoluzionato la visione tradizionale nell`ambito della psicoterapia con la sua “terapia centrata sul cliente” che ne declina le caratteristiche nel contesto di cura: Il rispetto per le persone anziane, i loro valori, i loro bisogni, le loro preferenze La partnership e la collaborazione tra l`anziano, la sua famiglia e lo staff La centratura sul paziente/persona/cliente Tom Kitwood pioniere nel campo della cura della demenza identifica quattro elementi che costituiscono la persona: la personalità ; la biografia; la salute; le relazioni. Nel quadro di una demenza a questi quattro elementi si aggiunge il deterioramento neurologico che altera pesantemente l´equilibrio delle componenti. In particolare la demenza e i comportamenti che essa stimola, non solo nella persona malata , ma anche nei caregivers, vanno ad attaccare quella che Kitwood chiama personhood , termine composto di rispetto, fiducia e riconoscimento. La demenza è una condizione neurodegenerativa caratterizzata da un deficit mnesico e da un declino cognitivo; è una disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali che porta ad un declino della capacità di cura di sé. Nella persona affetta da demenza resta però funzionante la parte più antica del cervello dove hanno sede le emozioni e gli istinti. Il bisogno primario di ogni persona è quello di essere riconosciuta e rispettata nella sua umanità. La comunicazione con la persona affetta da demenza deve quindi prevalentemente usare i canali emotivi ed istintivi per essere efficace. La comunicazione più significativa con le persone dementi di medio e grave livello, avviene nei gesti di assistenza e cura, (aiutare a mangiare, a vestirsi, a svolgere i bisogni fisiologici, a riconoscere, tranquillizzare, dare sicurezza e orientamento) Cosa è la comunicazione affettiva? Come applicare la comunicazione affettiva nei gesti di assistenza e cura? E’ possibile creare organizzazioni sanitarie e sociali affettive? Si, attraverso l’ induzione di vivencias integranti tramite classi di Biodanza. La Biodanza è un sistema di integrazione affettivo creato da Rolando Toro Araneda, antropologo e psicologo cileno, negli anni 60. L’induzione di vivencias è il meccanismo su cui il sistema Biodanza si fonda. La vivencia è un esperienza vissuta con grande intensità, attraverso la quale entriamo nel puro spazio dell’essere. La vivencia ha la proprietà di connetterci alla nostra umanità profonda e a quella delle altre persone. Costituisce l’espressione originaria del più intimo di noi stessi, prima ancora di tutta l’elaborazione simbolica o razionale. La vivencia viene indotta da una gestalt di musica e danze in un gruppo affettivo. A livello neurofisiologico la vivencia agisce principalmente sul sistema limbico ipotalamico, stimola il parasimpatico e il cervello arcaico. Micaela Bianco Terapista della Riabilitazione, dal 1984 lavora con persone disabili. Nel 1998 conosce e inizia a praticare la Biodanza®. Nel 2002 si titola come Insegnante presso la Scuola di Formazione di Biodanza®, Sistema Rolando Toro, di Padova. Nel 2004 consegue il titolo di insegnante Tutor e Didatta presso la scuola “modello” di Biodanza®, Sistema Rolando Toro, di Milano. E’ specializzata in “Biodanza per bambini e adolescenti”, “Biodanza® acquatica”, “Identità e i 4 elementi”, “Biodanza® e integrazione del femminile”, “Biodanza® e integrazione del maschile e del femminile”, “L’albero dei desideri”, “Voce, Musica, Percussioni”, “Progetto Minotauro”, “Biodanza® Clinica”. Dal 2002 conduce corsi settimanali e stages di Biodanza® per adulti, per gruppi di donne, e per donne operate al seno, per operatori sociosanitari, per bambini all’interno delle scuole elementari, per gruppi con disagio mentale. E’ tutor e didatta all’interno della scuola di formazione di Biodanza®, SRT di Bologna. Da 4 anni collabora con l’Università degli studi di Milano Bicocca, dove tiene seminari di formazione sulla mediazione corporea con gli studenti di Scienza della Formazione. Ha conseguito il diploma di Analista Biografico a Orientamento Filosofico, a Milano, presso Philo, Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche con il patrocinio dell’Università degli studi di Milano Bicocca. Considera la ricerca sul movimento uno dei “fili” fondamentali della sua esistenza; il suo lavoro è orientato alla ricerca di una sintesi e un superamento del dualismo mente-corpo, la sua proposta è finalizzata a facilitare processi mirati a coniugare l’esperienza sul piano corporeo con quella emozionale, intellettuale e filosofica. PERCHE’ PROPORRE UN’ESPERIENZA DI BIODANZA A DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE? abstract Le professioni sociali, educative e sanitarie si fondano su relazioni profondamente intessute di emozioni e sentimenti, particolarmente intense in situazioni come la malattia, la sofferenza, la solitudine, le diverse forme di svantaggio, difficoltà, limite e povertà. La capacità di riconoscere i sentimenti, nominarli, educarli, coltivarli consente di utilizzarli come risorsa e come un irrinunciabile strumento di lavoro. In questa prospettiva la Biodanza si propone come una metodologia in grado di migliorare e potenziare le competenze emotive e relazionali e l’integrazione mente e corpo, utilizzando come strumenti specifici la musica, il movimento, la comunicazione in gruppo, l’incontro con se stessi e gli altri, al fine di: sviluppare le potenzialità naturali della persona, migliorando la autostima e la consapevolezza di sé migliorare le competenze comunicative potenziando la qualità delle proprie relazioni sciogliere le tensioni, ridurre lo stress e stimolare la vitalità, la creatività esistenziale sviluppando la gioia di vivere ed elevando la percezione di salute e di benessere aumentare la capacità affettiva sviluppando maggiore qualità empatica nelle relazioni generare attenzione alla vita, nelle diverse dimensioni in cui essa si esprime, incrementando la capacità di percepire e di produrre feedback nelle relazioni con sè, con le persone e con gli ambienti. La Biodanza quindi interagisce con numerose componenti della persona, interagisce con dimensioni emozionali, espressive e relazionali che sono fortemente sollecitate nel lavoro sociale e fa della consapevolezza di sé, delle capacità percettive e relazionali, dell’equilibrio psico affettivo ed esistenziale, gli strumenti primari per sostenere in modo efficace la relazione d’aiuto. Gli operatori delle professioni socio sanitarie svolgono un’attività particolarmente delicata in cui è importante saper offrire all’utente calore, partecipazione ed empatia per accogliere il disagio e la sofferenza, per trasmettere alle persone una visione positiva di se stessi e delle proprie risorse, per attivare energie nascoste o dimenticate. Gli operatori socio sanitari inoltre operano in contesti organizzativi e relazionali complessi che richiedono notevoli capacità di ascolto e di rilevazione di informazioni che passano a diversi livelli (cognitivo, emotivo, corporeo, ecc.), di valutare con equilibrio i problemi e le richieste, di sostenere dinamiche comunicative e affettive ambivalenti. Se non vi è consapevolezza di queste sollecitazioni e “fatiche” a livello cognitivo, emotivo e affettivo, se non vi è rispetto per le proprie risorse interiori, se non vi è un costante esercizio e sviluppo del proprio potenziale, se non vi sono ambiti e momenti in cui viene alimentata e rigenerata la propria creatività esistenziale e la propria vitalità, la professionalità, ma anche la persona, rischiano di impoverirsi, di depotenziarsi di lasciarsi sopraffare dalla routine, dalla distrazione, dall’inefficienza e alla fine dal disagio e dal malessere. Roberta Rosa dr.ssa in Scienze Motorie, Specialista in Scienze delle Attività Motorie Preventive e Adattative PhD Student in “Scienze del Movimento Umano e della Salute” XXIX ciclo - Università degli Studi di Napoli “Parthenope – Dipartimento Scienze Motorie e del Benessere Massofisioterapista e Operatrice del Benessere Esperta in Metodi e Tecniche Specialistiche per l'educatoreformatore del sostegno per l'handicap e per lo svantaggio Coordinatrice Didattica Corso Alta Formazione e Perfezionamento in “Fitness Trainer” e MASTER in Kinesi preventiva e post-riabilitativa realizzato dalla Forsage snc con il patrocinio dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma Dipartimento Medicina e Chirurgia – Corso di Studi in Scienze Motorie Insegnante Titolare Didatta di Biodanza Sistema Rolando Toro conduce gruppi settimanali, in ambito sociale (bambini, anziani, donne, comunità rieducazione esistenziale), ambito clinico (disabilità mentale – autismo) e ambito penale (minori ed adulti) Tutor e Responsabile Area Direzione rapporti e progetti con le istituzioni Scuola di Formazione Biodanza Puglia Coordinatore Progetti sociali e clinici europei e Componente Collegio Decenti centro Gaja – Scuola di Biodanza “Rolando Toro” di Vicenza Componente Commissione Scientifica Forum Internazionale Biodanza Sociale e Clinica - centro Gaja – Vicenza Tutor e Responsabile Area Direzione rapporti e progetti con le istituzioni Scuola di Formazione Biodanza Puglia Coordinatore Progetti sociali e clinici Europei – Membro del gruppo di coordinamento del Progetto Europeo Grundtwig “Thinking family. Empowerment of families at risk to practice active citizenship” – centro Gaja Vicenza (IT) Scuola di Biodanza “Rolando Toro” di Vicenza Componente Collegio Docenti centro Gaja – Scuola di Biodanza “Rolando Toro” di Vicenza Componente Commissione Scientifica Forum Internazionale Biodanza Sociale e Clinica - centro Gaja – Vicenza Componente Gruppo di Coordinamento Forum Interregionale di Biodanza Membro del Network Europeo di Biodanza Sociale e Clinica (Forum Interregionale Biodanza e Jornadas de Biodanza Clinica y Social Barcellona/Alicante) Fondatrice e Referente Area Progetti Promozione Sociale dell’a.s.d. e p.s. “Forma Mentis” di Potenza (Italia) Ideatrice e Fondatrice del centro “Nea Polis” – Attività Motorie, Salute e Benessere - Potenza IL CORPO COME SORGENTE DI VITA Biodanza: una palestra relazionale per allenare ed integrare corpo, mente, emozioni. abstract IN-CORPORARE il concetto di salute ed il potere delle emozioni salutari mediante percorsi esperienziali integrati ed integranti (corpo, mente, cuore/emozioni) atti a favorire una comunicazione affettiva ed il proprio stato di benessere significa Utilizzare il “Corpo come sorgente di vita”, ovvero: educare ad agire comportamenti sani ed attivi finalizzati a migliorare relazioni ecologiche per una vita da vivere in forma piena e felice. Luisa Verenini Operatore titolare didatta e tutor alla Scuola Modello di Biodanza Rolando Toro di Milano, Trieste, Madrid. Ha approfondito i suoi studi nel campo dell’arte diplomandosi in Maestro D’Arte, Maturità D’Arte Applicata, abilitata all’insegnamento dell’Educazione Artistica nelle scuole Primarie di Secondo Grado. Ha approfondito le sue conoscenze attraverso corsi di Studio di Psicosintesi, Contatto Terapeutico, Reiki, Danze Orientali, Danze popolari. Ha conseguito le specializzazioni in: “Biodanza per Bambini e Adolescenti”, Biodanza in Natura”, “Biodanza in Massaggio”, “Riabilitazione alla Sessualità in massaggio sensuale”, Biodanza e i quattro elementi, Biodanza e Sciamanesimo. Si è specializzata in Biodanza con persone diversamente abili e per la riabilitazione motoria, Biodanza nei disturbi psichiatrici, Biodanza nei disturbi gastrointestinali, alimentari (anoressia, bulimia, obesità), diabete e osteoporosi, Biodanza ed ipertensione arteriosa sistemica, Biodanza e cardiopatie, Biodanza e sindrome di Parkinson. Si è specializzata inoltre in “Masaje Vivencial” metodo Human Integration Process di Maite Bernardelle diventando Direttore e didatta della Scuola di Masaje Vivencial in italia. Referente unica per Italia e Europa del “Per…Corso di Masaje Vivencial”. Conduce regolarmente corsi settimanali di Biodanza per adulti e anziani e stage a tema, laboratori creativi, espressivi per bambini, progetti nelle Scuole. Segue un gruppo di donne in ambito oncologico e collabora ai corsi di formazione sanitaria con crediti ECM. Operatore di Biodanza ai corsi di formazione presso Formazione in Agorà-Padova. Luisa Anna Rigon Infermiere dal 1977, Infermiere docente e dirigente dal 1991, Presidente di Formazione in Agorà – Scuola di Formazione della Salute a Padova dal 1998, dottore magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche dal 2006. La sua attività professionale inizia come infermiere clinico presso la Unità di terapia intensiva Coronaria dell’Azienda Ospedaliera di Padova, successivamente come tutor e docente presso il corso di Laurea per Infermieri della Università di Padova e Udine. Nel 1998 fonda Formazione in Agorà-Scuola di Formazione alla Salute Padova, allo scopo di contribuire a rendere concreto nel mondo sanitario e sociale, il bene salute riferito alla persona, ai caregiver, alla famiglia, al gruppo e alla comunità. La scelta è di camminare insieme, guardando in alto e in avanti nel mondo della formazione alla salute, attraverso l’esperienza assistenziale clinica, organizzativa, didattica, di ricerca e di consulenza. I formatori di Formazione in Agorà sono delle persone-professionisti scelte non solo per le loro specifiche conoscenze, competenze ed esperienze ma soprattutto per la loro capacità di ascoltare, condividere, imparare ed insegnare. Formatori e partecipanti siamo uniti dalla passione per la bellezza della scienza che si fa arte attraverso la semplicità, l’armonia, il rigore metodologico, le emozioni, la festa dell’intelligenza. Dal 2007 conosce personalmente Rolando Toro e Maite Bernardelle ed inizia a praticare la Biodanza®. Porta all’interno di Formazione in Agorà il Sistema Rolando Toro con Luisa Verenini come operatore didatta. Insieme con Luisa Verenini crea nel 2008 un percorso di formazione accreditato ECM per professionisti sanitari costituito da 6 moduli formativi sulla MOTIVAZIONE E CONSAPEVOLEZZA PROFESSIONALE in cui vengono uniti sinergicamente sessioni teoriche professionali con sessioni di Biodanza mirate a seconda dei contenuti del singolo modulo formativo e che viene frequentato da oltre 400 partecipanti. Formazione in Agorà Sas di Rigon Luisa Anna & C. Sede legale: via Venezia, 12 – 35020 Saonara (PD) C.F./ P.IVA 01468320286 – REA: PD 159453 Sede Operativa: via Svezia,9 – 35127 Padova Segreteria: da lunedì a venerdì ore 9.00-12.00/15.0017.00 Tel./Fax: 049.870.3457 Cell: 346.215.2759 MOTIVAZIONE E CONSAPEVOLEZZA PROFESSIONALE: Legalmail:[email protected] LE EMOZIONI CHE NUTRONO I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE. Email: [email protected] Sito: www.formazioneinagora.it RELATORI Dott.ssa Rigon Luisa Anna– infermiere dirigente – Presidente di Formazione in Agorà Sas-Padova Luisa Verenini –operatore didatta di Biodanza e direttore della scuola di Masaje Vivenciale europea. INTRODUZIONE La proposta del percorso formativo “MOTIVAZIONE E CONSAPEVOLEZZA PROFESSIONALE- -FA 2014 nel piano formativo ECM di Formazione in Agorà-Scuola di Formazione alla Salute di Padova, nell’area delle discipline bionaturali, nasce come risposta alle richieste formulate dai professionisti della salute operanti in diversi ambiti, sia ospedalieri che territoriali a partire dal 1996 e poi completamente ristrutturato nel 2006. Attualmente il percorso formativo è composto da n. 6 eventi formativi frequentabili con modalità propedeutica sequenziale, di 2 giorni ciascuno (pari a 16 ore per ogni singolo evento, per un totale complessivo di 96 ore formative), con accreditamento ECM ( 23 crediti ECM ogni singolo corso per un totale complessivo di 138 crediti formativi ECM) FINALITA’ La complessità, l’integrazione di molteplici professionalità, la dinamica organizzativa che sottendono e intervengono nel lavoro sanitario nell’attuale processo di aziendalizzazione implicano da parte dei professionisti della salute la capacità di trovare in se stessi, nella relazione io-tu, nella propria motivazione, nel proprio essere leader, la spinta propulsiva per mettere al centro del proprio lavoro il servizio alla persona che unisca alla competenza professionale, nella sua dimensione tecnico-operativa, di accoglienza, di ascolto, di prendersi cura della persona anche la dimensione della qualità di esistere e di relazionarsi. La modalità operativa è quella di consentire ai professionisti sanitari di apprendere insieme, di pensare insieme, di produrre soluzioni attraverso l’adozione di strumenti vincenti. OBIETTIVI - Descrivere i modelli teorici della relazione secondo Rogers, Erikson, Maslow, Watson, Assagioli e Toro vissuta e sperimentata a partire dalle proprie emozioni vitali. - Migliorare le capacità relazionali e comunicative, rafforzare la fiducia in se stessi, in termini personali, la fiducia negli altri, in termini professionali come identità professionale, la fiducia nel lavorare insieme, a partire dalla relazione e dalla integrazione multidisciplinare e multiprofessionale, la fiducia in una leadership proattiva e illuminante. - Utilizzare un metodo e degli strumenti per costruire una capacità relazionale edemotiva rispettosa della persona utente, della mission e vision della struttura sanitaria in cui si opera e dei professionisti della salute con cui si collabora. - Saper coniugare nella propria esperienza assistenziale quotidiana, il mix di conoscenze teoriche e di abilità acquisite, al fine di scoprire la propria spinta all’azione attraverso la quale attivare energie creative e operative per conseguire degli obiettivi - risultato e per mantenere uno stile di comportamento etico e armonioso con sè e con gli altri. METODOLOGIA La metodologia dell’evento risulta diversificata a seconda dell’obiettivo di apprendimento: esposizione teorica nel momento conoscitivo, condivisione di gruppo nelle sessioni di biodanza e partecipazione attiva nella fase di elaborazione degli strumenti operativi e progettuali. MATERIALI e METODI Durante lo svolgimento del per-corso viene impiegata una metodologia formativa“attiva” finalizzata a rafforzare le capacità dei partecipanti ad apprendere insieme e a lavorare in gruppo. Le attività didattiche svolte comprendono lezioni frontali, flash di stimolo, esercitazioni individuali e/o di gruppo di lavoro. Nelle sessioni di biodanza si utilizza il modello teorico e vivenciale del Sistema Rolando Toro RISULTATI Dal 1996 al 2005 con la prima versione del percorso formativo sono state formate oltre 300 professionisti della salute (soprattutto infermieri e medici). Dal 2006 ad oggi con la seconda versione del percorso formativo stati formati oltre 400 professionisti della salute provenienti dall’ Italia e dalla Svizzera italiana appartenenti alle professioni di infermiere, medico, psicologo, fisioterapista, ostetrica, farmacista. Poster Session: BIODANZA E NARRAZIONE CON ATTENZIONE ALLA DISABILITA’ E AL DISAGIO Abstract La nostra proposta si inserisce in un contesto in cui l’autenticità della persona risulta essere in primo piano; ci proponiamo l’obiettivo di donare a tutti i partecipanti l’opportunità di riconoscersi in quanto esseri umani dotati di abilità personali, di capacità creativa e di possibilità di espressione. Ciò significa fondare il processo di cura su una dimensione identitaria e progettuale della persona; di fronte al dato biologico corporeo disfunzionale si coglie la possibilità di un’esistenza ed il diritto ad un progetto di vita. I percorsi realizzati: un percorso di approfondimento con un gruppo di giovani adulti con disabilità intellettiva e/o relazionale ed un percorso per adolescenti con disabilità motoria e/o intellettiva e persone in situazione di marginalità sociale. Gli incontri si svolgono in gruppi misti tra utenti, operatori e volontari, per ottimizzare i risultati attraverso la condivisione delle proprie abilità ed il riconoscimento delle proprie diversità. Perché Biodanza® e Narrazione? Si tratta di due metodologie che operano con approccio ed obiettivi condivisi. Offriamo ad ognuno la possibilità di esprimersi mediante il movimento del corpo e la parola scritta, attraverso l’ascolto e l’azione; viviamo il momento presente evocando la nostra storia passata per costruire il nostro futuro. Per una piena integrazione fra il percorso narrativo e quello di Biodanza®, le tematiche da sviluppare sono preventivamente concordate e poi attentamente condivise nell’ambito di ciascun incontro. Vito De Serio Facilitatore titolato della Scuola di Biodanza® Rolando Toro di Bologna. Da alcuni anni svolge attività di volontariato, collaborando ad iniziative laboratoriali con attenzione a persone con disabilità ed anziani. In particolare, nel 2012 ha partecipato in qualità di tutor ad un corso di formazione informatica per giovani disabili. Dal 2009 collabora al corso di Biodanza® e Narrazione per giovani adulti con ritardo intellettivo e disagio relazionale, promosso dall'associazione ANFFAS onlus di Pisa, sia come facilitatore che come tutor. Dal 2010 collabora ad attività di Biodanza® dedicate a persone affette da Parkinson ed ai loro caregiver, in qualità di operatore dell’associazione “Il cerchio della vita”. Edi Cecchini Formatore (Laureata in Scienze Biologiche, con Dottorato di Ricerca in Biologia delle Piante Agrarie). Si occupa da anni di formazione permanente per adulti e di educazione. Coordina e partecipa in qualità di docente a corsi di formazione rivolti a figure professionali del settore socio-sanitario e scolastico, utilizzando la narrazione come metodologia formativa. Dal 2000 partecipa in qualità di coordinatore e docente in laboratori per persone con disabilità fisica e/o intellettiva e che vivono situazioni di disagio sociale. Dal 2006 cura l’aspetto narrativo di percorsi integrati di Biodanza® e Narrazione; in particolare, dal 2008 partecipa Narrazione; in particolare, dal 2008 partecipa in qualità di docente al corso di Biodanza® e Narrazione per giovani adulti, promosso dall’associazione ANFFAS onlus di Pisa. IL CORPO SORGENTE DI AUTOSTIMA Biodanza per l’età dorata Associazione Centro Gaja Impresa di promozione sociale. Referente per la Toscana Lucia Presentini Abstract Secondo Rolando Toro l’idea che l’anziano abbia in corso un processo di deterioramento è discutibile. Come il giovane contiene potenziali precoci, così l’anziano racchiude in sé potenziali tardivi, che vengono espressi possibilmente in un ambiente stimolante. E proprio la Biodanza, costituisce un ambiente arricchito e viene utilizzata come strumento di riabilitazione dell’anziano per offrire occasioni di socializzazione autentica e di crescita affettiva. “ La vecchiaia è una risorsa, non una patologia” Se non si riuscirà a trovare una modalità per recuperare quella saggezza che solo gli anziani sono in grado di darci, grazie alla loro esperienza e ai loro vissuti, la nostra società perderà valori incommensurabili; è per questo che il compito più grande delle Istituzioni è quello di stimolare questo processo di riscoperta del valore dell’anziano autosufficiente e non. Lucia Presentini CENTRO GAJA - ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE Insegnante di Sostegno Scuola Elementare e Materna Insegnante Titolare, Tutor e Didatta di Biodanza, Sistema “Rolando Toro” Coordinatore didattico e componente del Collegio Docenti della Scuola di Biodanza di Vicenza Fondatrice del Centro Gaja Premio “Alta Salute” ULSS 2007 Impresa di Promozione Sociale Socia Associazione Biodanza Italia Componente Commissione Scientifica Forum Internazionale di Biodanza Sociale e Clinica – Centro Gaja Vicenza Specializzata in Biodanza e Massaggio e Massaggio vivenciale metodo Maite Bernardelle. Massaggio intuitivo e tecniche di guarigione, metodo Myriam Sofia Lopez. Formazione in Educazione Biocentrica e Biodanza Clinica Conduce stages di Biodanza sociale e clinica a Vicenza e in Italia, corsi settimanali per adulti, bambini e anziani nel Valdarno (AR). BENESSERE IN CORSIA SI PUO’! Applicare il Buon Contatto nel nursing pediatrico Abstract Le moderne pratiche di cura abbisognano oggi più che mai di riscoprire e integrare una nuova competenza affettiva; imparare ad assumere una “postura affettiva” nello svolgimento della professione di assistenza e cura alla persona ricoverata è di primaria necessità se si vuole offrire una risposta più efficace e completa ai bisogni di salute dell’essere umano. La mia personale esperienza come infermiera è stata per 12 anni in reparti di pediatria ad alta intensità di cura e posso affermare che imparare ad osservare e ascoltare in profondità, entrare in empatia, avvicinarsi alla persona malata con gentilezza e disponibilità, offrire un contatto amorevole, rassicurante e incoraggiante è sempre possibile durante il normale svolgimento delle proprie attività ed è ciò che fa la differenza nel processo di cura e guarigione del bambino e dei suoi familiari. (Quando impariamo a porci con una postura affettiva fatta a volte di piccoli gesti, di un ascolto disponibile, di un sorriso gioioso, di una parola incoraggiante o di una vicinanza silenziosa sempre accompagnando con un contatto affettivo adeguato, la persona si sente riconosciuta nella sua interezza quale unità di corpo-mente e spirito e sente riconosciuti tutti i suoi bisogni di salute, quelli fisici e quelli non meno importanti psico-emotivi e spirituali.) L’Educazione al contatto® permette di sperimentare su di sé i tanti benefici del buon contatto sia a livello fisico che a livello emotivo e mentale, rieducando alla capacità di offrire gesti di contatto amorevole, diversi per ogni momento ed esigenza, a seconda di ciò che è utile comunicare, come ad esempio contenimento, rilassamento, rivitalizzazione, vicinanza, coraggio, fiducia, speranza, ecc. Grazie ai percorsi formativi di Educazione al contatto® si possono acquisire nuovi strumenti operativi per una relazione d’aiuto più efficace e nutriente non solo per i pazienti ma anche per gli operatori sanitari. Valentina Bigolaro Infermiera dal 1996, ha lavorato fino al 2008 presso l’Azienda Ospedaliera di Padova dove ha incontrato centinaia di persone bisognose di cure: è grazie a questa esperienza straordinaria che ha maturato sempre più la consapevolezza della necessità di un approccio olistico ai bisogni di salute e benessere delle persone e per questo nel tempo ha intrapreso ulteriori percorsi formativi e di crescita personale. Operatrice di Educazione al Contatto e Massaggio Biointegrante ® e Docente alla scuola di formazione per operatori di Educazione al Contatto e Massaggio Biointegrante ® di Padova. Ha conseguito ulteriore formazione in Massaggio Olistico. Operatrice e Didatta di Biodanza Sistema Rolando Toro ®, socia di BIOITA® (Associazione Italiana degli operatori di Biodanza SRT). Ha conseguito le seguenti specializzazioni: Biodanza ed Educazione al Contatto, Biodanza in Natura, Biodanza in Argilla, Biodanza Acquatica, Biodanza per Gestanti, Biodanza per Bambini e Adolescenti, Biodanza Clinica per persone con disagio psichico, Integrazione del Femminile, Colori Originari, Archetipi Zodiacali, gli Arcani dei Tarocchi, l’Albero dei Desideri, Progetto Minotauro, Biodanza e Neosciamanesimo. Operatrice di Osho Pulsation neo-reichian bodywork ® (tecniche di lavoro corporeo per il rilascio emozionale). Biodanza con persone affette da Parkinson abstract Nel caso del Parkinson il trattamento farmacologico e/o chirurgico talvolta non è così efficace come ci si aspetterebbe che fosse, mentre la riabilitazione rappresenta un utile supporto terapeutico per il deficit funzionale ma non per il disagio psicologico. Per questo motivo Biodanza viene proposta come approccio complementare alla terapia farmacologica e alla riabilitazione tradizionale. Allo scopo di verificare oggettivamente l’efficacia della Biodanza®, è stata condotta a Pisa una ricerca su un gruppo di persone affette da morbo di Parkinson che hanno frequentato, insieme a loro familiari, un corso pilota di Biodanza, su cui sono state eseguite misurazioni di parametri motori, funzionali e psicologici prima e dopo lo svolgimento del corso che si è svolto da gennaio a giugno 2011 a Pisa in 20 sessioni settimanali. IL corso è stato condotto dall’operatrice di Biodanza Dott.ssa Cristina Vannini dell’Associazione Il cerchio della vita ed è stato monitorato da un’equipe medica multidisciplinare del Dott. Paolo Bongioanni dell’Associazione Neurocare onlus. Sono stati rilevati sensibili miglioramenti nelle condizioni dei pazienti prima e dopo l’applicazione di Biodanza fra cui: riduzione dei sintomi depressivi, significativo miglioramento nella funzionalità motoria, aumento del senso di benessere, miglioramento dell’umore e dell’equilibrio emotivo, riduzione dei disturbi motori (instabilità deambulatoria, rigidità somatica, tremore) nelle attività della vita quotidiana. La Biodanza può, pertanto, costituire un ambiente arricchito, in grado di indurre un incremento della sintesi di fattori neurotrofici che promuovono la neuroplasticità. Il corso di Biodanza con persone affette da morbo di Parkinson e i loro familiari e assistenti sta proseguendo regolarmente. Cristina Vannini Operatore titolare didatta e tutor alla Scuola di Biodanza di Bologna. Laureata in Fisica, Ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Sezione di Pisa, partecipa ad esperimenti di fisica delle particelle elementari presso i più importanti laboratori internazionali. Per alcuni anni istruttrice federale di ginnastica artistica della Sezione Femminile dell’Associazione Ginnastica Livornese. Da oltre quindici anni si è appassionata all’attività di Biodanza tanto da volerne approfondire le basi teoriche e metodologiche presso la Scuola “Rolando Toro” di Bologna (2004-2007) divenendo Facilitatrice di Biodanza. Ha conseguito, fra le altre, le specializzazioni in: Biodanza e Neuroscienze, Biodanza Clinica (fra cui: Malattie Psicosomatiche, Salute Mentale, Ipertensione arteriosa sistemica, Parkinson), Biodanza per Bambini e Adolescenti e Biodanza e Educazione al Contatto. Dal 2007 al 2009 ha condotto a Livorno gruppi di adulti e anziani indipendenti, ha realizzato progetti di Biodanza con anziani residenti nelle R.S.A. Passaponti e Pascoli. Dal Gennaio 2009 conduce classi di Biodanza per bambini presso scuole Primarie e dell'Infanzia della provincia di Pisa. Ha condotto a Pisa nel 2011 un corso pilota di Biodanza per Parkinsoniani e loro assistenti monitorato da una equipe di medici della Neurocare onlus, progetto i cui risultati sono stati pubblicati e presentati a convegni. Da allora conduce a Pisa un corso di Biodanza per Parkinsoniani e loro assistenti. DANZARE LA VITA … Rilassamento e benessere in soggetti con disagio mentale attraverso la musica, la danza e l'incontro di gruppo Progetto rivolto ad Adulti e soggetti psichiatrici e con disagio, che si svolge al Centro delle Occasioni di Nazzano, Carrara (MS), ed al Centro Diurno di Fornaci di Barga (LU). Danzare la vita è una proposta di riabilitazione esistenziale basata sull’accoglienza libera e incondizionata dove la diversità e il disagio vengono accolti senza giudizio e preoccupazione, e dove ognuno può sentirsi accettato e valorizzato per quello che è: un elemento insostituibile della danza. Ho iniziato così il mio viaggio attraverso questi gruppi speciali: danzare con persone. Persone e nient'altro. Persone che come me, più di me, hanno vissuto periodi bui. Tragedie e patologie. Persone! E con loro ho iniziato a danzare. Ho continuato a danzare. Ho imparato, e sto imparando a danzare. A non dare niente per scontato. Gli obiettivi generali che il progetto si prefigge per ogni partecipante sono l’evoluzione del movimento verso una maggiore sinergia e fluidità, un miglioramento delle capacità relazionali e, più in generale, un miglioramento dello stato d'animo e d el buonumore. La motivazione fondamentale che è emersa negli anni è di portare un MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELLA VITA. E non solo agli “utenti”, ma anche agli operatori, ai famigliari, agli insegnanti. Questo processo è diverso dal desiderio di cambiare l'altro, ma è piuttosto quello di accogliere ed accettare il loro/nostro presente, aiutandosi vicendevolmente per migliorarlo. Senza schemi prefissati, ma con l'efficacia della metodologia di Biodanza ®, danzando per esprimere le potenzialità di ognuno, nella profonda coerenza con la realtà presente. Cambiare lo stile di vita per imparare a sentirsi adeguati. Adeguati con la loro/nostra unicità. "Il gruppo in cerchio, preso per le mani, emaniamo calore, gioia e amicizia, fra tutti". Queste sono le parole che una partecipante di un gruppo ci ha regalato per spiegare, a suo modo, Biodanza. Laura Del Conte Operatrice di Biodanza®, Sistema Rolando Toro Operatrice e Didatta di Biodanza ha una lunga esperienza come fisioterapista; svolgendo la sua professione con passione, ha cercato un modo che integrasse la riabilitazione fisica con l'essere umano nella sua totalità ed ha trovato nella Biodanza questa possibilità. Nata in Venezuela, ha vissuto in Italia durante gli anni degli studi, per poi trasferirsi in Venezuela ed in Repubblica Dominicana dal '79 al '91. Nel 1985 conosce Biodanza per la prima volta a Caracas, ma solamente di ritorno in Italia nel '91 ha la possibilità di frequentarla con continuità e di cominciare la Formazione di quella che diventerà la sua professione attuale, Operatrice di Biodanza, in un continuo processo di riabilitazione esistenziale. Dal '96 tiene gruppi di Biodanza con adulti, e dal '97 anche gruppi per la salute mentale e con l'handicap. Nel desiderio costante di approfondire il suo percorso personale di crescita ed anche di conoscenza della metodologia di Biodanza, Sistema Rolando Toro, ha seguito corsi di specializzazione in Biodanza Acquatica, l’Albero dei Desideri, Progetto Minotauro, Identità e i 4 Elementi, Voce Musica e Percussione e Biodanza nella Natura. Ha anche seguito la formazione in Biodanza Clinica direttamente con il Prof. Rolando Toro, fondatore del Sistema Biodanza. Socia Fondatrice di Biodanza Italia (Associazione Etico Culturale Italiana degli Insegnanti di Biodanza Sistema Rolando Toro - Ente non profit), Socia dell'Associazione Il Cerchio della vita. Dal 2008 partecipa all'organizzazione degli Incontri Nazionali di Biodanza proposti dal Servizio di Salute Mentale della Valle del Serchio (LU): 1°-2°-3°-4° “Meeting Nazionale di Biodanza: Encuentros en la Vivencia”. Docente di Schésis, Scuola Umanistico Scientifica per la Salute Mentale. Collabora come docente con varie scuole di Formazione per Operatori di Biodanza in Italia ed in Europa. Cell. 347 1912111 – email: [email protected] La Biodanza: un sistema per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici INTRODUZIONE Un progetto rivolto a donne con problemi oncologici che nasce come risposta alle loro necessità, espresse dall’Associazione Oncologica San Bassiano-Onlus, di riappropriarsi della propria vita e di migliorarne la qualità. Realizzato in collaborazione con Luisa Verenini, operatore di Biodanza sistema Rolando Toro, Associazione Oncologica San Bassiano-Onlus, con il patrocinio della Az. Sanitaria Ulss n.3 di Bassano del Grappa. FINALITA’ – OBIETTIVI Il sistema Biodanza costituisce «un complemento» alla medicina, il suo obiettivo principale è di migliorare la qualità della vita e la Riabilitazione Esistenziale. Il percorso ha voluto essere un accompagnamento e un sostegno verso la riconciliazione e riappropriazione del proprio corpo, il coinvolgimento, la scoperta e l’ascolto di vissuti corporei piacevoli ed emozionati. L’intento è stato di agire sulla parte sana della donna operata di tumore, riconoscendola, rinforzando il seme di amore e di vita presente, di qualificare la persona per potersi riconoscere e accettarsi, di rinforzare l’autostima. Di far crescere la «parte luminosa» perché la «parte oscura» perda forza. Di rafforzare lo spirito di solidarietà aprendo possibilità di relazioni più intense, di un contatto più affettivo spesso intriso di commozione, un nutrimento e connessione con l’essenza naturale della vita. METODOLOGIA Con la metodologia vivenciale di Biodanza, agiamo attraverso stimoli come la musica, esercizi specifici e la forza del gruppo, creando un ambiente ricco e positivo per facilitare l’espressione di sé. Nella sessione dedichiamo uno spazio alla condivisione delle emozioni vissute e uno spazio vivenciale ed esperenziale. RISULTATI La tensione e la chiusura iniziale, ha lasciato il posto allo stupore del vivere con intensità la scoperta del proprio corpo, al sorgere di nuove sensazioni, al risveglio di emozioni, alla ricerca di un contatto affettivo, alla voglia di tornare a vivere con pienezza. Molte le espressioni incontrate: sorrisi, lacrime, occhi luminosi, apertura, fiducia, cambiamenti, esclamazioni di gioia, ringraziamenti e desiderio di dare continuità all’attività. Luisa Verenini Operatore titolare didatta e tutor alla Scuola Modello di Biodanza Rolando Toro di Milano, Trieste, Madrid. Ha approfondito i suoi studi nel campo dell’arte diplomandosi in Maestro D’Arte, Maturità D’Arte Applicata, abilitata all’insegnamento dell’Educazione Artistica nelle scuole Primarie di Secondo Grado. Ha approfondito le sue conoscenze attraverso corsi di Studio di Psicosintesi, Contatto Terapeutico, Reiki, Danze Orientali, Danze popolari. Ha conseguito le specializzazioni in: “Biodanza per Bambini e Adolescenti”, Biodanza in Natura”, “Biodanza in Massaggio”, “Riabilitazione alla Sessualità in massaggio sensuale”, Biodanza e i quattro elementi, Biodanza e Sciamanesimo. Si è specializzata in Biodanza con persone diversamente abili e per la riabilitazione motoria, Biodanza nei disturbi psichiatrici, Biodanza nei disturbi gastrointestinali, alimentari (anoressia, bulimia, obesità), diabete e osteoporosi, Biodanza ed ipertensione arteriosa sistemica, Biodanza e cardiopatie, Biodanza e sindrome di Parkinson. Si è specializzata inoltre in “Masaje Vivencial” metodo Human Integration Process di Maite Bernardelle diventando Direttore e didatta della Scuola di Masaje Vivencial in italia. Referente unica per Italia e Europa del “Per…Corso di Masaje Vivencial”. Conduce regolarmente corsi settimanali di Biodanza per adulti e anziani e stage a tema, laboratori creativi, espressivi per bambini, progetti nelle Scuole. Segue un gruppo di donne in ambito oncologico e collabora ai corsi di formazione sanitaria con crediti ECM. Operatore di Biodanza ai corsi di formazione presso Formazione in Agorà-Padova. Biodanza e Autismo: la Relazione Possibile Facilitare a favorire la comunicazione e la reciprocità tra soggetti autistici, familiari, operatori. abstract Il Disturbo Autistico fa parte dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo ed interessa molti aspetti della condotta umana e dei funzionamenti psico-mentali. Il soggetto autistico ha difficoltà di contatto con la realtà e tende a respingere la consueta comunicazione interpersonale. L’idea Progettuale, rientrante tra i "Progetti innovativi" anno 2009 (L.R. 1/2000) della Regione Basilicata (dipartimento Sicurezza e Solidarietà Sociale servizi alla Persona ed alla Comunità), utilizzando Il Sistema Biodanza SRT ha inteso incentivare la capacità di entrare in contatto con una nuova modalità di “relazione possibile” attraverso forme di comunicazione non verbali al fine di favorire la comunicazione e la reciprocità tra soggetti autistici, familiari e operatori Roberta Rosa dr.ssa in Scienze Motorie, Preventive e Adattative Specialista in Scienze delle Attività Motorie PhD Student in “Scienze del Movimento Umano e della Salute” XXIX ciclo - Università degli Studi di Napoli “Parthenope – Dipartimento Scienze Motorie e del Benessere Massofisioterapista e Operatrice del Benessere Esperta in Metodi e Tecniche Specialistiche per l'educatore-formatore del sostegno per l'handicap e per lo svantaggio Coordinatrice Didattica Corso Alta Formazione e Perfezionamento in “Fitness Trainer” e MASTER in Kinesi preventiva e post-riabilitativa realizzato dalla Forsage snc con il patrocinio dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma - Dipartimento Medicina e Chirurgia – Corso di Studi in Scienze Motorie Insegnante Titolare Didatta di Biodanza Sistema Rolando Toro conduce gruppi settimanali, in ambito sociale (bambini, anziani, donne, comunità rieducazione esistenziale), ambito clinico (disabilità mentale – autismo) e ambito penale (minori ed adulti) Tutor e Responsabile Area Direzione rapporti e progetti con le istituzioni Scuola di Formazione Biodanza Puglia Coordinatore Progetti sociali e clinici europei e Componente Collegio Decenti centro Gaja – Scuola di Biodanza “Rolando Toro” di Vicenza Componente Commissione Scientifica Forum Internazionale Biodanza Sociale e Clinica - centro Gaja – Vicenza Tutor e Responsabile Area Direzione rapporti e progetti con le istituzioni Scuola di Formazione Biodanza Puglia Coordinatore Progetti sociali e clinici Europei – Membro del gruppo di coordinamento del Progetto Europeo Grundtwig “Thinking family. Empowerment of families at risk to practice active citizenship” – centro Gaja Vicenza (IT) Scuola di Biodanza “Rolando Toro” di Vicenza Componente Collegio Docenti centro Gaja – Scuola di Biodanza “Rolando Toro” di Vicenza Componente Commissione Scientifica Forum Internazionale Biodanza Sociale e Clinica - centro Gaja – Vicenza Componente Gruppo di Coordinamento Forum Interregionale di Biodanza Membro del Network Europeo di Biodanza Sociale e Clinica (Forum Interregionale Biodanza e Jornadas de Biodanza Clinica y Social Barcellona/Alicante) Fondatrice e Referente Area Progetti Promozione Sociale dell’a.s.d. e p.s. “Forma Mentis” di Potenza Ideatrice e Fondatrice del centro “Nea Polis” – Attività Motorie, Salute e Benessere – Potenza Azione Sociale con Gioia, Sentimento e Coraggio Alessandro Nardellotto per l’Associazione Il suono del Tempo L’ Associazione Il Suono Del Tempo è sorta nel Settembre 2002. E' formata dai seguenti Operatori : -Sonia Stella Presidente Insegnane di Biodanza Titolata ( dal 2001 ) Didatta, -Alessandro Nardellotto Vice-Presidente Insegnante di Biodanza Titolato ( dal 2004 ), -Gabriella Gobbo Insegnante di Biodanza ( dal 1997 ) Didatta , -Giovanna Masiero Insegnante di Biodanza Titolata ( dal 2007 ) , -Sara Lorenzini addetta per la parte grafica pubblicitaria. AZIONE SOCIALE nelle ISTITUZIONI - "La Tana dell'Orsetto" Cogollo del Cengio (VI) 2000-2001-2002-2003 Nido famiglia biodanza con bambini 2/3 anni - Biblioteca Comunale di Piovene (VI)2002biodanza con bambini 3/5 anni - Scuola Materna Statale di Piovene (VI) 2004-2005-2006-2010 Progetto Biodanza con tutte le classi - Scuola Materna Arsiero-Posina-Valdastico-Pedemonte (Vi)2005-2006-2008 biodanza con bimbi 3/5 anni - Scuola Materna Cogollo del Cengio (Vi)2004-2005 biodanza bimbi 3/5 anni - Scuola Materna Ferrarin Thiene (VI)2007-2008-2009 biodanza bimbi 5 anni - Scuola materna Montanina Velo D’Astico (Vi) 2010-2011biodanza bimbi 4-5 anni - Scuola materna S.Antonio Pasubio (VI) 2011-2012-2013Biodanza 3-4-5 anni - Scuola Elementare di Carrè (VI) 2003-2004-2007- biodanza bimbi con le classi 1-2-3-4 - Scuola Elementare Santorso (VI) 2004-2005-2006-2007-2008-2009-2011-2013 biodanza con bambini con le classi 1-2-3-4-5 - Scuola Elementare Cogollo del Cengio (VI)2004-2005-2006-2007 biodanza bambini con le classi 1-2-3-4-5 - Scuola Elementare Caltrano (VI)2005-2006 biodanza bambini con le classi 1-2-3 - Scuola Elementare Arsiero (Vi)2006-2007 biodanza con le classi 4 e 5 - Scuola Elementare Zanè (VI) 2007-2008 biodanza con le classi 1 e 2 - Scuola Elementare Monte di Malo (VI) 2003-2004 Biodanza con le classi 3 - Scuola Elementare “Scarcerle” Thiene (VI) 2006-2007 Biodanza con le classi 1 - Scuola Elementare Piovene (Vi) 2008-2009 Biodanza con classi 1 e 5 - Scuola Elementare Schio Boldu’ 2013 Biodanza prime e quarte - Centri Estivi Monte di Malo 2004 e 2005 (VI) biodanza bambini e ragazzi elementari e medie - Centri Estivi Monte di Malo 2005 (VI) biodanza bambini e ragazzi elementare - Centri Estivi Materna Piovene 2006-2007-2008-2009-2010-2011-2012 Organizzazione e gestione. - Centri Estivi Elementari Medie Istituto comprensivo di Santorso Organizzazione e gestione 2012-2013 - Scuola Elementare Statale Cogollo del Cengio 2005-2006 Progetto Biodanza per l’integrazione in classe di bambini diversamente abili con le classi quarte e quinte - Gruppo genitori e figli a Piovene, Sovizzo, Velo D’Astico (VI) Biodanza per una migliore relazione affettiva tra genitori e figli. - UlSS Thiene Convegno progetto Famiglie affidatarie 2004-2005 Ref.Valeria Tosi. Biodanza e attività ludiche ricreative con bambini - Anfass Comunità alloggio Viale Trieste n.347 e Sede Centrale Lisiera di Vicenza biodanza con ospiti della comunità dal 2003. Attuale Associazione Ferruccio Poli - GET (gruppo educativo territoriale) 2002gruppo disabili fisico-psichici, con l’Ulss n.6 in Via Maurisio di VICENZA - SPUMA GET CRESOLE (Vicenza) 2007Biodanza per disabili fisico-psichici - Comunita' terapeutica " Nuova Vita" 2003di Borghetto Saviabona Vicenza, Biodanza per il recupero dalla tossicodipendenza. - Cooperativa Autoaiuto "Davide Golia" 2003-2004 di Vicenza gruppo disabili mentali. Referente dott. Andrea Spolaor, psicologo. - Centro Diurno per anziani S.Nicola Malo (VI) 2006-2007 Biodanza per anziani con utenti e familiari - CENTRO SALUTE MENTALE e CTRP Valdobbiadene e Montebelluna (TV).2008-2009 -2010 -2011-2012-2013 Biodanza gruppo con disagio psichico e fisico - GIORNATE FORMATIVE Montebelluna con crediti ECM (TV) 2009 Intervento rivolto agli operatori del dipartimento di psichiatria Ulss n.8. - Cooperativa Margherita Sovizzo (VI) 2009 Gruppo di biodanza utenti con disagio fisico e psichico. - Coperativa sociale ABILE’ di Schio 2013Biodanza per operatori socio sanitari e utenti disabili gravi - Ideatrice del progetto SPAZIO GIOVANI a Santorso.Presso l’Associazione “Il Suono del tempo”. Progetto rivolto ai ragazzi dai 13-25 anni, per l’autogestione del proprio tempo libero. - Comune Chiampo Biodanza Civica 2011-2012 Gruppo con persone disabili e famigliari per una migliore integrazione affettiva civica sociale. - BIODANZA e ANTICO TESTAMENTO con Antonella Anghinoni Teologa e biblista in collaborazione con la confraternita di Farti Francescani all’Eremo di S.Anna Salcedo Vicenza. 2009-2010-2011-2012. - Ideatrice del 1° e del 2° Forum Giovani di Santorso 2013/2014 GRUPPI PRIVATI: - Dal 2002 sono attivi per conto dell'Associazione vari gruppi per adulti e bambini , nel territorio di Vicenza . PER ULTERIORI INFORMAZIONI Vedi sito www.ilsuonodeltempo.org OPPURE 3495042770-3472974232