metano - Metauto
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numero 3 – gennaio 2011 Euro 6,00 www.metauto.it il metano alla conquista degli Stati Uniti intervista a Paolo Ferrero – Fiat su www.metauto.it la rivista online e molto di più prove Ford Focus 2.0 CNG Titanium Fiat Qubo 1.4 Natural Power DR1 Bi-Fuel Metano 16v Volkswagen Caddy Ecofuel 2.0 Motor Show: il metano protagonista il metano anche in pista Video sul tuo cellulare dalla rivista (pag. 3) opinioni Andrea Bottazzi (ATC), Michele Tartarini (Tartarini Auto Industries), Vanni Cappellato (Consorzio NGV System) P STESSI CHILOMETRI, MENO LITRI. Risparmia fino al 15% sui costi del carburante grazie a eco:Drive Fleet. Per ridurre le emissioni di CO2, non basta solo considerare il veicolo che si sta guidando, ma anche il modo in cui lo si guida. eco:Drive Fleet è un’applicazione gratuita, di facile utilizzo che aiuta i vostri conducenti a raggiungere uno stile di guida più efficiente, riducendo le emissioni di CO2 e risparmiando i costi del carburante. 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Se il cellulare utilizzato non dispone già del software di lettura dei QR, è possibile scaricarlo gratuitamente da http://get.quarkode.mobi collegandosi con il cellulare stesso. ECONOMETRICA Studi di economia e comunicazione Metauto Magazine, periodico trimestrale www.metauto.it Direttore responsabile: Gian Primo Quagliano Editore, redazione, impaginazione e pubblicità: Econometrica Spa Via della Zecca, 1 – 40121 Bologna Tel. 051 271710 Fax 051224807 E-mail: [email protected] Caporedattore: Vincenzo Conte Hanno collaborato a questo numero: Paolo Artemi, Cinzia Bortolotti, Veronica Carletti, Mino De Rigo, Piero Evangelisti, Gian Primo Quagliano Progetto grafico: Dino Buffagni Prove: a cura di Luca Roberti e Roberto Mazzanti Segreteria di redazione: Cinzia Bortolotti Registrazione Tribunale di Bologna n. 8053/2010 Sede legale: Via della Zecca, 1 - 40121 Bologna Sede operativa: Via Ugo Bassi, 7 40121 Bologna Telefono: 051 271710 - Fax: 051 224807 E-mail: [email protected] www.econometrica.it editoriale I tempi sono duri, ma non mancano le buone notizie In questi tempi difficili non mancano le buone notizie sul fronte del metano. In Italia, ad esempio, nonostante la fine degli incentivi statali nei primi 10 mesi del 2010 le vendite di veicoli commerciali a metano sono aumentate del 109,5%. Le ragioni sono essenzialmente tre. La prima è che il metano è il carburante economicamente più conveniente. La seconda è che con il metano i centri storici sono sempre accessibili, e questo è un fatto di fondamentale importanza per i veicoli commerciali che devono fare arrivare i rifornimenti ai punti di vendita anche nel cuore delle città. La terza e fondamentale ragione è che gli autotrasportatori si stanno effettivamente rendendo conto che le potenzialità appena citate sono reali e che il metano è un’ottima soluzione, sia per quanto riguarda le prestazioni ed il comfort dei veicoli, sia per la flessibilità di impiego dei mezzi commerciali, sia per l’opportunità di risparmio che offre a chi, come gli autotrasportatori, copre grandi percorrenze. Allargando l’orizzonte all’Europa e al mondo il metano per autotrazione, che tanto deve alla tecnologia italiana, si sta dimostrando una soluzione universale già disponibile per una mobilità più pulita. Nel mondo i veicoli a metano arriveranno a 12 milioni entro il 2012 e di questi un milione saranno in Cina. Ed anche sul piano tecnologico le buone notizie non mancano. Secondo uno studio del Mit la trasformazione del metano in metanolo liquido a temperatura ambiente apre grandi prospettive per la graduale sostituzione di metano al petrolio greggio come materia prima per ottenere carburanti di facile www.metauto.it la rivista online: video, incentivi, testi in inglese e molto altro Il metano oggi può essere ricavato anche grazie ad un processo di trasformazione dell’energia solare ed eolica messo a punto da ricercatori austriaci e tedeschi. Il primo viaggio con l’uso di metano ricavato dall’energia eolica è avvenuto nella scorsa primavera: una Volkswagen Passat ha percorso una distanza di 450 km. impiego nell’autotrazione. Il metano, poi, può essere ricavato anche dall’energia solare ed eolica, mentre l’industria dell’auto continua ad investire su questo carburante, come si è visto anche al Motor Show di Bologna, dove gruppi automobilistici di prima grandezza hanno presentato novità di grande interesse e prestigio, mentre MD Tech ha messo a punto un innovativo prototipo di veicolo commerciale con un motore elettrico ed un motore a metano. Le condizioni tecniche per una crescente affermazione del nostro carburante, dunque, non solo esistono già, ma la ricerca e la tecnologia offrono sempre nuove opportunità. Certo nel Paese pioniere del metano, cioè in Italia, vi sono ancora molti nodi da sciogliere, soprattutto sul piano normativo. Soluzioni efficaci sono però già state esse a punto. La proposta di legge dell’On. Saglia, se approvata, darebbe grande slancio al settore e quella del Sen. Ferrante potrebbe aprire la strada all’effettivo sviluppo di una mobilità da fonti rinnovabili, quella a biometano. Queste proposte giacciono però in Parlamento e le loro potenzialità restano così inespresse in attesa che maturi la volontà politica di fare della mobilità sostenibile una risorsa per il Paese. Gian Primo Quagliano metauto - gennaio 2011 5 metano e competizioni sportive Il metano in pista: grande spettacolo, Già nel 1994, quando la Bugatti batteva bandiera italiana (oggi il brand è una delle stelle che brillano nella galassia del Volkswagen Group), i tecnici della fabbrica di Campogalliano, insieme a quelli della Snam, misero a punto una EB 110, equipaggiata dell’ingombrante 3.5 l, 12 cilindri a V, 560 CV di potenza (portati a 650 CV sull’esemplare a metano), per tentare di stabilire il record di velocità massima per una vettura di serie (anche se di pic- colissima tiratura, nel nostro caso) sulla pista di Nardò (l’anello d’asfalto famoso nel mondo per le centinaia di record fatti registrare nel Guinness dei Primati), mettendo però nel serbatoio gas metano al posto della benzina, allora ricchissima di piombo e di tanti altri inquinanti. Il metano può essere Il record venne stabilito fermando la lancetta del tachimetro a 344,7 km/h, un primato che ha resistito per molti anni, indipendentemente dal potenza massima. È il caso sfruttato per automobili da competizione o, addirittura, per muovere supercar stradali da centinaia di cavalli di della Volkswagen Scirocco R CNG, protagonista di un campionato monomarca molto spettacolare carburante usato, ed è tuttora valido per auto a metano. La migliore prestazione assoluta, infatti, è stata realizzata lo scorso anno sempre da una Bugatti, la Veyron, che con motore a benzina ha toccato 431 kmh. Competizioni Molto più dei record, lontani dalla realtà quotidiana e spesso frutto di costosissime 6 metauto - gennaio 2011 meno CO2 modifiche, valgono le competizioni, perché molte delle tecnologie usate in pista hanno positive ricadute sulle automobili di serie e anche nelle corse, a cominciare dalla Formula 1, si continuano a sperimentare nuovi dispositivi (come il kers) per la riduzione dei consumi e, conseguentemente, delle emissioni. Lo scorso anno si è disputato il primo, e per ora unico, Trofeo Monomarca europeo con auto alimentate a metano o a bio-gas: la Scirocco R-Cup di Volkswagen. Protagonista la nuova Coupè di Wolfsburg, apripista dell’attuale new-look di tutte le Volkswagen, nella sua versione più spinta, la R come Racing, che nella versione stradale monta un motore 4 cilindri, due litri, con iniezione diretta di carburante e turbocompressore, 265 CV, consumo medio 8,1 l di benzina per 100 km, un propulsore insignito già quattro volte del prestigioso titolo “Engine of the Year”. Sulla Scirocco R CNG la potenza è stata, di base, contenuta in 225 CV a 6.000 giri/min (coppia max di 275 Nm a 3.000 giri/min), ma con un booster che può fornire, temporaneamente, altri 50 CV. È una soluzione, questa, unica nel panorama dei Campionati Monomarca che Volkswagen ha messo a punto con Bosch, che ha sviluppato un’unità di controllo per la gestione della potenza supplementare alla quale il pilota può però attingere, attraverso la pressione su un pulsante, soltanto per un numero limitato di volte, variabile da gara a gara. Impossibile barare, perché un display a led, ben visibile dall’esterno dai commissari di gara, conteggia le richieste di potenza aggiuntiva scalandole dal bonus iniziale. Per i driver, quindi, non basta più l’abilità di andare più forte, di stare sempre davanti, ma anche la saggezza nell’amministrare questo gruzzolo di cavalli in più che diventa decisiva nella classifica finale. Un nuovo trofeo Kris Nissen, Direttore di Volkswagen Motorsport, è orgoglioso di questo nuovo Trofeo: “La Scirocco R-Cup, che abbatte dell’80% le emissioni di CO2 ed è destinata a proseguire nel tempo, è l’esempio di come la sportività possa andare d’accordo metauto - gennaio 2011 7 metano e competizioni sportive con la coscienza ambientale, senza nulla togliere allo spettacolo che, con l’utilizzo del booster, aggiunge un elemento al positivo thrilling complessivo della gara. È un nuovo format che siamo sicuri troverà nuovi adepti”. Già da alcuni anni, infatti, al di fuori dei Trofei Monomarca, i carburanti alternativi (da non dimenticare l’uso ormai più che decennale sulle vetture sport di gasolio invece che di benzina) sono presi in considerazione anche in classiche come la 24 Ore di Le Mans che prevede una speciale classifica per questo tipo di vetture. E proprio sul circuito della Sarthe, l’anno scorso, la Volkswagen Scirocco GT 24 (equipaggiata del due litri Turbo a metano da 330 CV di potenza max) ha dominato la categoria delle auto ad alimentazione alternativa con tre vetture nei primi tre posti (soltanto primo e secondo nel 2009). Primo l’equipaggio Vanina Ickx (Blegio), Nasser Al-Attiyah (Qatar, emirato del Golfo ricchissimo di giacimenti di metano e azionista del Gruppo VW), Dieter Depping e Klaus Niedzwiedz (entrambi tedeschi), giunto sedicesimo in classifica generale su 197 equipaggi presenti al via. Un ulteriore positivo risultato è rappresentato dal fatto che Volkswagen ha portato al traguardo tutte le vetture partenti in una gara per sua natura estremamente selettiva, e questo senza certo risparmiarle, come dimostra il giro più veloce per auto a trazione anteriore, completato in 9’ 04” dalla Scirocco GT24 pilotata dal danese Nicki Thiim, che, con i compagni Johansson, Terting e Gruber, ha chiuso la gara al 51° posto. San Marino Continuando la nostra panoramica sull’uso del gas naturale nelle competizioni automobilistiche, ci trasferiamo da Le Mans a San Marino, dove annualmente, in ottobre, si svolge Rallye Legend, una gara che con la presenza di storici piloti – da Munari a Rohrl, 8 metauto - gennaio 2011 da Biasion a Kankkunen - attira nella Repubblica del Titano decine di migliaia di appassionati di una disciplina automobilistica che oggi è soltanto l’ombra rispetto ai fasti degli ultimi decenni del secolo scorso. Anche nell’edizione 2010 si sono confrontate, in gara e in parata, vetture storiche e modelli attuali fra i quali una Scirocco R con motore a metano da 265 Cv, identica a quelle che prendono parte alla Scirocco R-Cup. Al volan- te Jacky Ickx (il papà di Vanina, trionfatrice di classe a Le Mans), il campione belga, amato anche dagli italiani per aver guidato anche la Ferrari, che ha vinto sei volte la 24 Ore di Le Mans e otto Gran Premi di Formula 1, ma che non si è mai cimentato nella sua lunghissima carriera con vetture da rally. Sulla vettura, in parte modificata in funzione delle diverse peculiarità della pista e della strada, accanto a Ickx, il sedile del navigatore era occupato da Emanuele Sanfront, una vecchia conoscenza delle competizioni rallistiche (Campione Italiano Rally 1975) oltre che giornalista di lungo corso al mensile Quattroruote. La soddisfazione manifestata da Ickx dopo l’esperienza alla guida di un’auto da competizione a metano è un’ulteriore prova, oltre che dell’eccellente lavoro svolto, ovviamente, dagli ingegneri della Volkswagen nella trasformazione della Scirocco R, delle potenzialità del metano come carburante dello sport automobilistico, non soltanto nei campionati Mondiali di primissimo piano, quanto, e soprattutto, nelle decine di gare che animano ogni fine settimana i circuiti (ma anche nei rally, nelle corse in salita e così via) italiani e del resto d’Europa. Una diffusione del gas naturale darebbe spessore all’abbattimento delle emissioni nocive e di CO2 che questi eventi sportivi comportano, senza per questo diminuire l’impatto spettacolare e agonistico della competizione, come dimostra il successo di pubblico registrato nel corso della prima edizione della Scirocco R Cup. Piero Evangelisti metauto - gennaio 2011 9 i paesi del metano Algeria metano e molto In Italia il metano consumato è per il 10% circa di produzione nazionale e per la parte restante è importato dall’Olanda, dalla Libia, dal Nord Europa e dall’Algeria. Sono quattro i metanodotti più rilevanti per il nostro Paese, fra i quali il più importante è il Transmed, il primo metanodotto trans mediterraneo, che ha inizio a Oued Saf Saf, al confine tra Algeria e Tunisia. Il gasdotto Transmed, lungo oltre 2.000 chilometri, collega una delle più grandi riserve di gas naturale del mondo, situata nel deserto algerino, con la Val Padana. La realizzazione di questo progetto ha presentato numerose sfide tecnologiche, tra cui la posa sottomarina dei tubi nelle acque del canale di Sicilia a una profondità di 600 metri. La costruzione delle prime condotte è stata completata nel 1983, ed una seconda linea è stata realizzata nel 1997. Il metano in Algeria Tutto parte dall’Algeria, ed in particolare da Hassi R’Mel, dove è situata una delle più grandi riserve di gas naturale nel mondo. È stata scoperta nel 1955 e si stima che le sue riserve di gas naturale recuperabile ammontino a circa 2.000 miliardi di metri. Un gasdotto di 550 km porta il metano dal giacimento di Hassi R’Mel fino al confine con la Tunisia, dove entra nella linea Transmed. Il punto di arrivo in Italia è a Minerbio, vicino a Bologna, nella Pianura Padana, dove il gas entra nel sistema di distribuzione nazionale. Complessivamente la linea è lunga 2.220 km, di cui 370 km sono in Tunisia, 380 km sono sul fondo del mare e 1.470 km in Italia. 10 metauto - gennaio 2011 Il più grande metanodotto che arriva nel nostro Paese passa da due Paesi del Nord Africa di importanza strategica per il mercato del metano: Algeria e Tunisia. Si tratta di due nazioni dal fascino ancorato, da un lato, ad una millenaria civiltà mediterranea, e caratterizzate, dall’altro lato, da una realtà sociale che rispecchia quella italiana di mezzo secolo fa Molte le similitudini La non certamente massiccia presenza di nostri connazionali in questi paesi non tragga in inganno, però: sono molte le similitudini che legano la nostra civiltà, soprattutto quella dei popoli del sud Italia, a quella delle genti che abitano in Algeria e Tunisia. Questo legame è talmente forte che in alcuni casi queste terre sono state scelte come set d’eccezione per rappresentare l’Italia com’era 50 anni fa, meglio addirittura del nostro stesso Paese. Questo perché, secondo i cineasti che a turno hanno approfittato di questa opportunità, le facce degli algerini e dei tunisini assomigliano incredibilmente a quelle degli italiani della metà del secolo scorso. È questo il caso, ad esempio, di Giuseppe Tornatore, che per il suo kolossal dei ricordi, Baarìa, film ambientato a Bagheria durante tutto il secolo scorso, ha scelto di ricostruire la cittadina siciliana a 20 chilometri da Tunisi, affidandosi ad una cast in cui forte era la presenza (tranne nei ruoli più importanti) di gente del posto. e Tunisia: altro ancora Galsi Ma il gasdotto TransMed non è l’unico “ponte” che porta il metano dal Nord Africa in Italia. Infatti è in fase di realizzazione anche Galsi (acronimo di Gasdotto Algeria Sardegna-Italia), un gasdotto lungo 839 km che collegherà le coste algerine a quelle toscane passando per la Sardegna. La capacità iniziale sarà di 8 miliardi di m3 di gas all’anno, parte dei quali (sui 2 miliardi) destinati alla metanizzazione della Sardegna. Il percorso in territorio italiano sarà di 596 km: il primo tratto, via mare, di 45 km fino a Porto Botte, l’attraversamento a terra della Sardegna di 272 km ed un nuovo tratto a mare che Italiani in Algeria Hassi R’Mel, punto di inizio del metanodotto, svolge sin dai tempi della colonizzazione francese il ruolo di punto di raccolta del metano prodotto nell’intera nazione. Da qui il metanodotto attraversa il nord est del Paese fino ad arrivare al confine con la Tunisia. Si tratta di una zona in cui il Sahara la fa da padrone, attraverso paesaggi brulli ed allo stesso tempo ricchi di fascino. Paesaggi che non hanno mancato di attirare anche nostri connazionali: infatti la presenza di italiani in Algeria risale ai tempi delle repubbliche marinare, quando alcuni intrepidi mercanti si stabilirono sulla costa centrale. Una comunità, quella italiana, che giunge a fine ‘800 a circa 50.000 membri, assorbiti poi dalla predominante presenza dei colonizzatori francesi. Subito dopo l’indipendenza algerina, la “colonia” italiana contava circa 9.000 membri, scesi oggi a circa 2.000. metauto - gennaio 2011 11 i paesi del metano raggiungerà la Toscana nei pressi di Piombino, dove verrà interconnesso con la rete nazionale di trasporto; inoltre nel percorso saranno situati 38 punti di derivazione della linea per sviluppare la rete interna di approvvigionamento. Una posizione privilegiata L’Italia potrà trarre vantaggio dalla vicinanza con queste terre: infatti vista la ten- denza ad un sempre maggior consumo di metano e l’insufficienza di quello prodotto in Europa a soddisfare le richieste del Continente, i progetti che sono stati portati a termine (ed anche quelli in fase di realizzazione) garantiranno all’Italia un ruolo di hub di primo piano nel mercato continentale del gas, il primo in Europa per quel che riguarda il gas proveniente dal Nord 12 metauto - gennaio 2011 Africa. Questo potrebbe portare sostanziali benefici al nostro Paese, anche per i cittadini - consumatori che potrebbero arrivare ad usufruire di tariffe privilegiate proprio in ragione delle grandi quantità di gas che potrebbero transitare dal nostro Paese. Vincenzo Conte P intervista Paolo Ferrero, Vice Presidente senior di Chrysler Powertrain Le Chrysler a metano alla conquista degli È una sfida all’insegna della sostenibilità quella lanciata dalla Casa automobilistica americana controllata dalla Fiat. Il Compressed Natural Gas (CNG) è un carburante ecofriendly, produce un quarto delle emissioni di CO2 rispetto alla benzina, costa il 25 percento in meno e, come ha spiegato l’Ad del Gruppo, Sergio Marchionne, rappresenta la soluzione “più efficace in termini di costi e tempistica per ridurre la dipendenza degli USA dal petrolio”. È una tecnologia di cui la Fiat già dispone e in questo segmento, grazie alla gamma a doppia alimentazione metano-benzina “Natural Power” introdotta un decennio fa, gli Paolo Ferrero 14 metauto - gennaio 2011 italiani vantano anche una posizione di leadership. L’uomo chiave della nuova campagna americana del Lingotto si chiama Paolo Ferrero, Senior Vice President di Chrysler Powertrain, il manager prescelto da Marchionne per guidare il passaggio di tecnologia da Torino a Detroit. Come farete a convincere gli americani a comprare auto a gas? “Si tratta di una assoluta novità per gli Stati Uniti. È una sfida che abbiamo lanciato per una serie di ragioni che vanno dallo scenario energetico complessivo, e cioè dalla necessità di ridurre la dipendenza dal petrolio, all’ampia disponibilità di gas, grazie anche alle potenzialità dischiuse dalle ingenti riserve di shale gas in Nord America. È poi un’occasione, perché abbiamo a disposizione tutta una serie di tecnologie già impostate e già vendute con successo. Crediamo che questa combinazione possa dare risultati importanti sulla strada dell’elettrificazione. Perché la strada dell’elettrificazione è lunga, potrebbe richiedere decenni mentre il gas naturale è ampiamente disponibile ed è a buon mercato”. È quindi il gas il carburante dell’auto del futuro, almeno dell’immediato futuro “Molto dipenderà dallo scenario complessivo. C’è da analizzare tutta la catena. Ovviamente dipenderà dai costi e dalle decisioni politiche. La sostenibilità è la sfida anche della più famosa Casa automobilistica italo americana. Attraverso una nuova tecnologia “ecofriendly” che, grazie allo shale gas, viene incontro alle necessità di essere più autonomi Determinante sarà la rete di distribuzione, anche se negli Stati Uniti ci sono le pipeline che corrono lungo la rete autostradale. Certo serviranno nuove stazioni di servizio. È difficile fare previsioni in questo senso. Per noi si tratta di un’occasione e di un’opportunità: è una fonte disponibile e grazie a Fiat abbiamo le tecnologie”. La Fiat possiede un’intera gamma di motori a metano. State elaborando delle soluzioni specifiche per le Chrysler a gas? “A Powertrain stiamo studiando diverse possibili soluzioni per le Chrysler. Noi abbiamo le tecnologie di base e stiamo mettendo a punto le specifiche applicazioni. Il campo è soprattutto quello della flotta, dei “delivery vans”, vale a dire clienti che Quando saranno lanciate le prime Chrysler a gas? “Dipenderà dalle condizioni del mercato, noi saremmo pronti. Generalmente il tempo di applicazione è di un anno, un anno e mezzo. Quando il quadro legislativo sarà chiaro, partiremo”. USA partono da una certa postazione dove poi tornano, con la possibilità quindi di rifornirsi. Noi proporremo comunque una vettura bifuel, in cui manteniamo il serbatoio per dare al cliente sicurezza e autonomia. Soprattutto nella prima fase, nel caso mancasse la possibilità di rifornirsi, noi intendiamo garantire un backup. Abbiamo venduto con successo il bifuel, a doppia alimentazione metano-benzina, ma anche il tetrafuel, come in Brasile ad esempio. Si tratta di motori in grado di riconoscere il carburante: possono andare a gas, a benzina, a etanolo o utilizzando una combinazione di benzina ed etanolo”. Per promuovere le auto a gas negli USA avete avviato una vera e propria campagna, sollecitando il sostegno del governo a livello federale e degli Stati. In quale forma? “Occorre un monitoraggio del livello di tassazione con un differenziale di costo tra benzina e gas a favore di quest’ultimo. È indispensabile per indirizzare i clienti. Occorrono incentivi, ad esempio per coprire i costi aggiuntivi relativi alle bombole. Servono poi sussidi per la rete di distribuzione nonché regole semplificate per l’operatività di queste stazioni di servizio. I distributori sono spesso privati e quindi fruibili sono con determinate tessere: occorre un’accessibilità più ampia e noi in cambio ci impegniamo ad aumentare l’offerta di questi veicoli che sono più puliti”. Avete avuto dei riscontri positivi in questa direzione? “I segnali positivi e incoraggianti sono tanti. Ma per sciogliere il nodo delle infrastrutture occorre una visione condivisa tra governo e impresa. È un fattore determinante. In Michigan ad esempio c’è un discreto livello infrastrutturale. Se si guarda alla California, lo stato con il maggior numero di stazioni di distribuzione di metano, i dati sono emblematici. In California ci sono circa 123 stazioni di servizio a metano, contro le 800 stazioni di servizio presenti in Italia, seppure distribuite in maniera disomogenea a livello territoriale. Ciò significa che in California ci sono 3 stazioni per 10.000 km quadrati contro le 28 stazioni per 10.000 km quadrati dell’Italia”. Produrrete anche una Fiat 500 a metano? “Attualmente le tecnologie a metano le applichiamo dalla Panda ai delivery vans, cioè ai Ducato. Abbiamo una gamma completa e questo significa che la tecnologia si può applicare con successo. Per quel che riguarda la Cinquecento a metano vedremo. Quella delle auto a metano non è l’unica frontiera dal punto di vista della sostenibilità in casa Chrysler. Siamo in collegamento diretto con i centri di ricerca Fiat. Abbiamo un piano per migliore combustione del Multiair con il Fire. C’è poi il nuovo Dual Dry Clutch Transmission (DCCT), ossia il cambio a doppia frizione a secco che consente di tagliare i consumi anche del 10 percento. Abbiamo un nuovo motore 3.600 lanciato quest’anno che riteniamo sia al top nei consumi. Puntiamo ad espandere la gamma di motori più piccoli ed efficaci, a quattro cilindri. Più in generale, il nostro piano prevede che, entro il 2014, l’80 percento dei motori Chrysler siano rinnovati, con una diminuzione delle emissioni di CO2 del 25 percento”. Rita Kirby Per gentile concessione della rivista “Oil”, n. 11/2010 Paolo E. Ferrero È diventato Vice Presidente senior di Chrysler Powertrain nel settembre 2009, assumendo la diretta responsabilità di tutte le attività powertrain per il gruppo Chrysler, con particolare attenzione alla tecnologia condivisa con Fiat Powertrain Technologies. Ferrero è passato alla Chrysler da Fiat Powertrain Technologies, dove era vicepresidente della divisione progettazione. Ha iniziato la sua carriera nel 1979 presso Fiat SpA, nella divisione Abarth Racing Development, come responsabile dei settori progettazione, controllo e assistenza sul campo dei motori rally, dei prototipi di endurance e delle gare offshore insieme al team corse Martini. Da allora Ferrero ha occupato posizioni di sempre maggior responsabilità in diverse aree di sviluppo del powertrain. Ha conseguito un master in ingegneria meccanica all’università di Torino (1979). metauto - gennaio 2011 15 autoriparatori La competenza fa buon business L’assistenza ai veicoli a benzina-metano è una sicura opportunità, che però richiede una preparazione legata non solo alla tecnica degli impianti, ma anche alle norme di sicurezza e alla conoscenza dei regolamenti Ue. Occorre quindi più formazione per le officine qualificate Con una crescita quasi al raddoppio nell’ultimo lustro, sulla scorta di incentivi statali nel 2009 particolarmente generosi, il parco circolante dei veicoli a metano a fine 2009 ha superato le 612mila unità. Nel 2010 la spinta, che pure continua a far leva sul risparmio legato ai costi del carburante e sull’esenzione dai blocchi del traffico, si è parecchio affievolita, ma le 16 metauto - gennaio 2011 vetture a doppia alimentazione, a benzina e gas naturale, rappresentano un’opportunità concreta non soltanto per gli installatori, ma anche per il business delle officine generiche. Alle quali sono però richieste nuove competenze, inquadrate in un percorso di formazione qualificato. Crescono i volumi Dice Marco Mauri, ad di Dekra Automotive Services: “Le vetture a metano contribuiranno ad aumentare il volume di lavoro delle officine, con un picco di veicoli di circa tre anni di vita”. Una stima che tiene conto sia delle percorrenze medie tipiche dei modelli in circolazione, sia dell’affidabilità che li contraddistingue. “È un business interessante – prosegue Mauri - che va affrontato ampliando il bagaglio della preparazione professionale. Si badi bene che quanto attiene alla conoscenza e all’applicazione delle norme di sicurezza sul posto di lavoro rappresenta un obbligo di legge”. La sicurezza Con riferimento al Testo unico sulla sicurezza sul lavoro 81/2008, successiva- mente aggiornato e integrato, si va dalla segnalazione dei pericoli alla messa in pratica delle misure di prevenzione e protezione, passando per il controllo dei comportamenti a rischio. Così, il primo dovere del titolare d’officina sta nell’informare e formare i propri collaboratori. Che saranno preparati nel maneggiare componenti e attrezzature, e subito pronti a mettere in sicurezza il veicolo giunto con una perdita di gas, seguendo una precisa sequenza di operazioni per svuotare l’impianto con l’apposito aspiratore. D’altra parte anche i veicoli a benzina, quando hanno perdite di carburante, vanno trattati con particolari cautele. Sotto il profilo tecnico, nonché per l’assistenza, i kit di revisione e i ricambi, sia che si tratti di impianti di primo equipaggiamento sia di montaggi aftermarket, le officine devono riferirsi ai produttori, che rispondono dei difetti e delle garanzie. Attenzione, poi, al fatto che la sostituzione di valvole, bombole, iniettori o tubazioni va eseguita con componenti del medesimo livello di omologazione, e questo vale anche a fronte della responsabilità della riparazione, che in caso di incidente ha rilevanza penale. Componenti omologati Le norme per l’omologazione e l’installazione dei componenti sono fissate dai regolamenti Ece/Onu n. 110 e n. 115. Quanto alle bombole, che devono recare una targhetta ben visibile con i dati identificativi (dalla data di scadenza al numero di telaio del veicolo e al timbro dell’installatore), vanno revisionate presso la Gestione Fondo Bombole Metano ogni cinque anni se rispondenti alle norme nazionali e ogni quattro se conformi all’omologazione n. 110, che ne prevede la rottamazione dopo 20 anni. Come raccomandato dal regola- mento n. 115, in tutta Italia già da tempo si svolgono corsi teorico-pratici di qualificazione professionale per responsabili tecnici, a cura degli organismi abilitati. Di recente un accordo teso a promuovere lo sviluppo di una rete di officine qualificate è stato sottoscritto da Anfia, Unrae, Consorzio Ecogas, GFBM, Consorzio Ngv System Italia, Cna/Unione Servizi alla Comunità/Autoriparazione, Confartigianato Autoriparazione, Assogasmetano, Federmetano, Unione Petrolifera, Assopetroli e Grandi Reti. Mino De Rigo metauto - gennaio 2011 17 metano e flotte aziendali Car policy ecologica: metano protagonista Oggi la questione ambientale ha una grande importanza anche nella scelta delle auto che fanno parte di una flotta aziendale. A questo proposito il metano ha molto da offrire. Ne abbiamo parlato con Andrea Sallustio, responsabile della struttura gestione servizi Rai Quando si è fatta sentire in Rai l’esigenza di un rinnovo del parco auto aziendale dando maggior importanza all’impatto ambientale? “Inevitabilmente nel momento in cui ci siamo trovati nelle condizioni di dover rinnovare la nostra flotta operativa abbiamo preso in considerazione alternative più ecologiche ai 18 metauto - gennaio 2011 veicoli che avevamo in uso. Per questo abbiamo intrapreso uno studio di fattibilità per la conversione delle vetture della flotta Rai ad una tecnologia eco-sostenibile, vale a dire con un basso impatto ambientale, sia dal punto di vista del carburante utilizzato che della tecnologia ad esso legata”. In questo contesto quali considerazioni sono emerse riguardo all’uso di veicoli alimentati a metano? “Secondo gli studi che abbiamo condotto le auto a metano sono risultate, fra le diverse alimentazioni ecologiche disponibili, quelle per le quali potevamo avere la maggior possibilità di scelta. Con le auto alimentate a metano, quindi, poteva essere coperta gran parte della gamma di veicoli necessari nella nostra flotta”. Quali sono i più importanti aspetti positivi emersi sul metano? “Sostanzialmente è emerso che il metano per autotrazione è un carburante sicuro, dal momento che è più leggero dell’aria ed in caso di fuoriuscita si disperde velocemente verso l’alto. La temperatura di autoaccensio- ne è intorno ai 540° ed è quindi pressoché doppia rispetto a benzina e gasolio. L’utilizzo del metano nel settore dell’autotrazione permette inoltre importanti riduzioni delle principali emissioni inquinanti, fatto di particolare importanza nell’ambito della mobilità urbana. Di non minore importanza, poi, è il fatto che il metano non è un derivato del petrolio e pertanto non è soggetto alle fluttuazioni dei costi dovute al prezzo del greggio”. Andrea Sallustio Quali sono le criticità emerse riguardo all’uso di questo carburante? E quali possibili soluzioni sono state individuate per far fronte a queste criticità? “Gli aspetti critici dell’uso di veicoli a metano sono emersi quando abbiamo preso in considerazione la questione della disponibilità di stazioni di rifornimento di metano in prossimità delle nostre sedi operative. Per far fronte a questa problematica avevamo pensato di realizzare un distributore aziendale nella nostra sede di Roma, dove è allocato il grosso della nostra flotta. Purtroppo i tempi di realizzazione di una tale opera non erano compatibili con i tempi di lancio della nostra gara per il rinnovo della flotta; altra considerazione di non poca rilevanza è scaturita dalla valutazione del costo dell’iniziativa, che non è di poco conto. Un’altra criticità che abbiamo riscontrato è che il noleggio a lungo termine di auto a metano (è questa la modalità da noi utilizzata per la gestione della nostra flotta aziendale) è più oneroso di quanto da noi riscontrato fino ad ora per veicoli alimentati in maniera tradizionale. Però a seguito di attente valutazioni è emerso che, vista la particolare convenienza del carburante metano, se al costo del noleggio si somma la spesa per il carburante le auto a metano tornano ad essere altamente competitive: in sostanza abbiamo trovato che il risparmio ottenuto grazie alla minor spesa per il carburante è superiore alla maggiore spesa per il canone di noleggio. Anche se per il momento attendiamo con fiducia che migliori la situazione dei distributori, questo carburante rimane ancora una opzione valida per Rai”. Vincenzo Conte metauto - gennaio 2011 19 P Stati Uniti Dal Mit: avanti con il metano “Il metano utilizzato come carburante per autotrazione rappresenta attualmente solo lo 0,15% della domanda USA totale di metano. Tuttavia l’impiego per gli autoveicoli rappresenta un’area di possibile crescita nel consumo di metano”. Si apre così la sezione dedicata al metano per auto di un rapporto del Massachussets Institute of Technology, prestigioso istituto universitario noto in tutto il mondo, di cui riportiamo un ampio stralcio metano rispetto al petrolio e da politiche mirate a ridurre la dipendenza dal petrolio così come le emissioni di gas serra. L’uso del metano riduce infatti le emissioni di CO2 del 25% circa rispetto alla benzina. Anche se meno costoso della benzina, l’uso di metano richiede per il veicolo dei costi iniziali supplementari significativi (principalmente il costo di stoccaggio a bordo del metano). Si- curamente, quindi, il fattore chiave per determinare la diffusione dei veicoli a metano sul mercato è il tempo necessario per ripagare il costo più alto di un veicolo a metano grazie al prezzo più basso di questo carburante. Ci sono due segmenti di mercato per i veicoli a metano che consentono di recuperare in tempi brevi il maggior costo per l’auto: veicoli leggeri che fanno parte di una flotta ad alto chilometraggio (ad esempio taxi o flotte L’uso del metano come carburante per auto è sempre più consolidato e sta crescendo in tutto il mondo. Negli USA l’uso sempre maggiore di metano come carburante per auto, usato direttamente o indirettamente attraverso la conversione in un combustibile liquido, potrebbe essere incentivato dai prezzi più bassi del metauto - gennaio 2011 21 Stati Uniti statali) e veicoli pesanti ad alto chilometraggio ma non a lungo raggio (ad esempio bus urbani, camion per le consegne). Negli Usa questi due segmenti di mercato qualora utilizzassero solo metano ne utilizzerebbero una quantità equivalente a circa 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno, di cui circa 1/3 per i veicoli leggeri e 2/3 per i veicoli pesanti. Veicoli a metano negli Usa I veicoli a metano hanno un costo molto alto negli Stati Uniti. L’unico veicolo a metano offerto direttamente è l’Honda GX, ha un costo supplementare rispetto ad un veicolo a benzina di circa 5.500 dollari, contro i circa 3.700 dollari per la europea Volkswagen Passat TSI Eco-fuel. Inoltre, la Honda GX offre solo il funzionamento a metano, mentre Volkswagen e Fiat offrono il doppio funzionamento a benzina e metano, che aumenta significativamente la flessibilità di impiego. Negli Stati Uniti il costo delle trasformazionii certificate in aftermarket di veicoli a benzina in veicoli a metano è di circa 10.000 dollari, a differenza dei circa 2.500 dollari necessari per le conversioni di veicoli che possono soddisfare le norme europee. Quote di penetrazione La convenienza economica dei veicoli a metano è determinata dal costo supplementare dei veicoli, dal chilometraggio calcolato per anno e dalla differenza di prezzo tra benzina e metano. Studi accurati hanno dimostrato che tempi di recupero del maggior costo del veicolo minori o uguali a tre anni sono necessari per una penetrazione sostanziale nel merca- to. A causa delle recenti oscillazioni dei prezzi del carburante, un basso costo supplementare del veicolo (ad esempio 3.000 dollari) ed un’alta percorrenza chilometrica diventano fattori necessari per soddisfare questi requisiti. Inoltre il tasso di penetrazione dei veicoli a metano dipenderà dalla disponibilità di infrastrutture di rifornimento di carburante. Se il divario tra i prezzi di benzina e metano dovesse aumentare oltre i livelli recenti, il tempo di recupero per un veicolo a metano potrebbe diminuire e favorire una maggiore penetrazione in un largo segmento di mercato. Un aumento nella differenza dei prezzi di benzina e metano può verificarsi a causa di una crescita del prezzo del petrolio o della disponibilità di metano come carburante a tariffe inferiori rispetto a quelle applicate per il metano destinato ad usi residenziali. In questo scenario, utilizzando stime realistiche sui costi dei veicoli a metano, potrebbe esserci una penetrazione del 20% nelle flotte di veicoli privati entro 2040-2050. Camion a lungo raggio Il metano liquido è stato proposto come carburante per i camion destinati a lunghe percorrenze, poiché fornisce una autonomia più ampia rispetto al metano. Tuttavia, le opportunità attuali per i camion a lungo raggio alimentati a metano liquido sembrano essere molto limita- 22 metauto - gennaio 2011 te. Ciò è dovuto ai maggiori costi per il veicolo (dell’ordine dei 70.000 dollari), alle questioni operative connesse alla stoccaggio del combustibile a -162° C ed ai requisiti necessari per le infrastrutture di rifornimento. L’American Trucking Association ha dichiarato che i camion alimentati a metano attualmente non sono una soluzione praticabile per la maggior parte delle operazioni di autotrasporto a lungo-raggio, e ciò per le ragioni tecniche citate e per la preoccupazione che il costo elevato delle infrastrutture di rifornimento di metano liquido limiti la concorrenza nella fornitura di questo carburante. L’industria sta lavorando sulla riduzione dei costi supplementari e sta migliorando le caratteristiche operative di stoccaggio criogenico. Gli Stati Uniti dovrebbero rivedere le proprie politiche sull’omologazione in aftermarket di conversioni a metano, al fine di ridurre i costi dei veicoli a metano fino ai livelli europei Conversione in carburante liquido L’uso del metano nel trasporto potrebbe svilupparsi in maniera sostanziale ed avere un impatto importante nella riduzione della dipendenza dal petrolio degli Stati Uniti se il metano potesse essere convertito economicamente in un carburante liquido (a temperatura ambiente) da utilizzare in maniera simile ai carburanti liquidi attuali (gasolio, benzina ed etanolo). In questo caso, ci sa- rebbe un costo supplementare minimo per veicolo ed una necessità di modifica all’attuale rete infrastrutturale di rifornimento relativamente modesta. Tra i diversi processi possibili di conversione di metano in un carburante liquido l’unico che è stato utilizzato su larga scala a livello industriale per un lungo periodo con costi stabili (per scopi diversi dal trasporto), è stato quello di conversione di metano in metanolo, che è il carburante liquido più efficiente ed a buon mercato prodotto dal metano. Con il metanolo le emissioni di gas che provocano l’effetto serra sono essenzialmente le stesse della benzina, ma il metano trasformato in metanolo potrebbe anche servire come ponte verso l’utilizzo di metanolo con basse emissioni ottenuto da biomasse. A causa del minor costo del metano rispetto al petrolio il metanolo derivato dal metano potrebbe essere utilizzato come carburante garantendo una convenienza economica sia per veicoli leggeri sia per veicoli pesanti. Al contrario dei biocarburanti avanzati e dei veicoli elettrici, la base per un utilizzo economico del metanolo come carburante è stabilita in maniera molto più solida. traduzione di Veronica Carletti metauto - gennaio 2011 23 prova Focus 2.0 CNG Titanium Focus a metano: affidabile e senza È il fiore all’occhiello di Ford in Europa, campione di vendite da anni nel difficile segmento C, modello di grande successo grazie ad una linea piacevole e pulita e grazie soprattutto all’affidabilità dei suoi motori e dell’assetto. Parliamo della Focus che si propone all’attenzione della clientela con una gamma molto ampia di versioni incrociando motori (da 1.6 a 2.5 litri) a benzina, a gasolio e a metano, carrozzerie a 3 o a 5 porte, finiture interne ed accessori, cambi manuali ed automatici e così via. Family feeling L’identità di famiglia è subito evidente a partire dalla grande bocca a trapezio che caratterizza il frontale e che è visibile anche da lontano. Poi ci sono i fari di forma ampia che consentono una migliore distribuzione del fascio di luce (8 gradi in più lateralmente rispetto alla versione precedente) e le ruote di dimensione maggiorata piazzate ai quattro vertici della carrozzeria con l’effetto di fare sembrare la vettura più larga, più aggressiva e soprattutto bene piantata al suolo. Più in generale linea e dettagli delle moderne Focus si ispirano ai principi del “kinetic design”, che ha il pregio di offrire la percezione del movimento anche quando l’auto è ferma. In questo contesto d’eccellenza si è inserita negli anni scorsi anche la versione a metano che ha mantenuto le qualità della gamma pur a fronte di un’interessante riduzione dei costi di gestione (senza considerare il vantaggio degli incentivi statali, fino a quando sono restati in vigore, collegati all’alimentazione a gas naturale, il carburante meno inquinante tra quelli oggi a disposizione). 24 metauto - gennaio 2011 È un modello razionale che punta su un uso quotidiano affidabile e senza problemi. Il 4 cilindri di 2.0 litri mantiene brillantezza di rendimento (195 km/h di velocità massima) anche quando si viaggia a gas. Per passare da 0 a 100 km/h sono necessari 10,5 secondi. L’autonomia è di 900 km. Particolarmente contenuti i costi di gestione scheda tecnica Dimensioni......................... 4,34x1,84x1,50 Bagagliaio..................................... 201 Litri Cilindrata....................................... 1.999 cc Potenza a metano........................... 124 CV Coppia max a metano.....................156 nm Velocità max a metano............... 195 km/h Emissioni CO2 a metano.............. 163 g/km Trazione........................................anteriore Cambio..................... meccanico a 5 marce Tipologia impianto....... sequenziale fasato Serbatoio metano............. 90 litri (14,4 kg) Serbatoio benzina............................ 55 litri Consumo a metano...................16,1 km/kg Consumo a benzina................... 14,08 km/l Autonomia a metano......................250 km Autonomia a benzina......................650 km Autonomia totale............................900 km km con 10 Euro di metano................194 problemi. Versione a metano A ospitare la soluzione a metano è stato il motore di due litri a 4 cilindri da 145 cv, uno dei più affidabili e collaudati dell’intera gamma. Il sistema di alimentazione per il metano è stato sviluppato da BRC Equipment in collaborazione con CNG Technik, azienda del Gruppo Ford specializzata nel settore delle alimentazioni alternative. Il controllo di tutto l’impianto è affidato ad una centralina capace di ottimizzare istantaneamente la quantità di combustibile lasciando inalterati il comportamento su strada ed il piacere di guida. L’impianto dispone di una logica di commutazione automatica e sofisticata: il metano viene consumato fino al completo esaurimento del serbatoio con immediato passaggio dal metano alla benzina, passaggio inav- vertibile e che non richiede l’intervento di chi sta al volante. La partenza, così come in tutte le auto bi-fuel, avviene a benzina, ma il passaggio al gas naturale è quasi immediato. Le bombole del metano sono tre della capacità complessiva di 90 litri (equivalenti a 14,4 kg): con questi si possono percorrere circa 250 km. nei consumi, nelle emissioni di CO2 e soprattutto nei ridotti costi di gestione. Il consumo medio a benzina si attesta sui 7,1 litri/100 km che equivalgono ad una percorrenza superiore ai 14 km/l. A metano invece si bruciano 6,2 kg in 100 km con una percorrenza media di poco più di 16 km con un kg di gas. Le emissioni sono di 171 g/km per la benzina e di 163 g/km per il metano. All’interno Anche quando si viaggia a metano, il 4 cilindri in linea di 1.999 cc non risente trop- Su strada Quando si viaggia a metano non si avverte alcuna riduzione di rendimento del motore: infatti la potenza con l’alimentazione a metano è di 124 cavalli. La coppia massima è di 156 Nm a 4.500 giri/minuto a metano. Tradotto in termini di velocità massima e di accelerazione: 195 km/h e 10,5” necessari per passare da 0 a 100. I vantaggi del metano si fanno evidenti metauto - gennaio 2011 25 prova Focus 2.0 CNG Titanium po della massa della vettura che con l’aggravio delle bombole per il gas naturale arriva a pesare 1.500 kg. Le dimensioni compatte (4,34x1,84x1,50) sono di aiuto nella guida in città e nei parcheggi; il passo di 2,64 metri contribuisce a rendere più che accettabile l’abitabilità anche per cinque passeggeri. Il comportamento su strada della nostra Focus a metano (in versione Titanium a 5 porte) non si discosta da quello di una Focus tradizionale a benzina o a gasolio. C’è il vantaggio del leggero abbassamento del baricentro dovuto alle bombole nella zona bagagliaio che favorisce la tenuta di strada. Il modello però è stato arricchito con dotazioni supplementari che si apprezzano particolarmente nell’uso quotidiano. Ad esempio l’avviamento (optional) a pulsante in combinazione con il sistema di apertura delle porte senza dovere togliere la chiave dalle tasche. La plancia è di nuova progettazione con una strumentazione bene leggibile ed un’ampia consolle centrale dove possono essere ospitati i display per i due tipi di navigatore. Nuova è anche la leva del cambio manuale, identica a quella della Mondeo; decisivi infine per la qualità della vita a bordo quando si viaggia su fondi sconnessi gli interventi apportati alla scocca e agli elementi delle sospensioni per ridurre vibrazioni e rumorosità. Roberto Mazzanti guarda il video con il tuo cellulare Il video della prova è disponibile su www.metauto.it nella sezione “video”, oppure puoi guardarlo con i tuo cellulare utilizzando il codice QR qui a fianco. Trovi le istruzioni a pagina 3. 26 metauto - gennaio 2011 prova Fiat Qubo Natural Power Qubo, “multispazio” originale Fiat si presenta oggi sul mercato automobilistico globale come indiscusso leader europeo delle vetture che montano come primo impianto il sistema a metano. Sfrutta un’esperienza di oltre dieci anni per quel che riguarda l’utilizzo del gas meno inquinante tra quelli a disposizione ed è anche l’unico costruttore in grado di offrire, attraverso la linea ecologica “Natural Power”, una gamma ampia ed articolata di veicoli bi-fuel che vengono incontro alle esigenze di mobilità di una vasta categoria di clienti. Basti pensare che la scelta spazia tra due affermatissime compatte quali sono Panda e Punto, a multispazio di successo come Doblò e Qubo, senza dimenticare il favore che da anni incontra la Multipla nel grande pubblico. Tra le “new entry” un’accoglienza sorprendente l’ha ricevuta la Qubo che ha sfruttato due caratteristiche vincenti: da un lato l’immagine accattivante della sua linea con un particolare riferimento al frontale, ai fari in posizione sopraelevata e alla mascherina di dimensioni maxi. Dall’altro lato le dimensioni compatte (3,96 metri di lunghezza, 1,72 di larghezza) che, pur collocandola nel segmento delle multispazio, la rendono particolarmente agile nel traffico cittadino e facile da parcheggiare alla stregua di una classica city car. C’è da aggiungere che lo sviluppo in verticale di questo veicolo (1,74 metri di altezza), oltre a renderlo inconfondibile, favorisce l’abitabilità dei cinque passeggeri o, quando serve, la capacità di trasporto di bagagli e oggetti ingombranti. In più ci sono le porte laterali scorrevoli che facilitano l’accesso 28 metauto - gennaio 2011 Ha una linea originale ed una spiccata personalità. Motore di 1.4 litri Euro 5 piuttosto vivace (150 km/h), ma soprattutto parsimonioso nei consumi. Con il pieno di metano (13,2 kg) si percorrono 300 km. Due le bombole inserite nel pianale: così il portabagagli mantiene una capacità di carico di 250 litri scheda tecnica Cilindrata....................................... 1.368 cc Potenza a metano............................... 70 cv Motore..............................4 cilindri in linea Rapporto compressione.....................11,1:1 Alimentazione...... iniezione diretta metano Coppia massima a metano.............104 Nm Velocità max a metano................ 150 km/h Consumo medio a metano.........23,3 km/kg Emissioni CO2 a metano.............. 114 g/km Emissioni CO2 a benzina.............. 158 g/km Antinquinamento.............................. Euro 5 Trasmissione.................................anteriore Dimensioni.......................... 3,96x1,72x1,74 Serbatoio metano............................13,2 kg Serbatoio benzina............................. 45 litri km con 10 Euro di metano............265,6 Fiat e versatile richiedendo la metà della spesa rispetto al benzina ed il 25% in meno rispetto al diesel. Ora a due anni dal lancio l’intera gamma di Qubo è stata rinnovata con l’introduzione del “model year 2011”. La linea e l’assetto generale sono praticamente immutate dato il persistere di un alto indice di gradimento da parte della clientela conquistata non solo dalla praticità del modello, ma anche dal suo fascino e dalle doti di simpatia che suscita. Le novità riguardano i motori, la plancia, i tessuti degli interni ed i colori della carrozzeria. all’abitacolo anche in spazi stretti. Un modello quindi dalla spiccata personalità che non passa di certo inosservato e che all’originalità della linea unisce soluzioni di indiscussa praticità. Ridotti costi di gestione A dare una grande spinta alla diffusione del Qubo Natural Power sono stati anche gli incentivi statali degli anni scorsi che ne hanno reso particolarmente conveniente l’acquisto. Ma questa simpatica multispazio ha saputo difendersi da sé continuando l’escalation delle vendite grazie ai ridotti costi di gestione così come la stessa Fiat ha evidenziato all’atto del lancio mettendo a confronto i costi di un viaggio da Milano a Roma su un Qubo alimentato solo a benzina oppure a gasolio: la versione bi-fuel ha vinto largamente la sfida metauto - gennaio 2011 29 prova Fiat Qubo Natural Power Motore Per quel che riguarda la versione a metano della nostra prova, la novità più significativa deriva proprio dal motore, l’1.4 litri ad 8 valvole che ha elevato la potenza a 77 cavalli e diminuito le emissioni di CO2 a 114 g/km rispetto ai 119 precedenti. Anche velocità massima (150 km/h) ed accelerazione (15,8” da 0 a 100) sono migliorate con benefici effetti sul piacere di guida e sulle medie che si possono realizzare nei lunghi trasferimenti. Sviluppato e prodotto da Fiat Powertrain Technologies il motore di Qubo è un quattro cilindri ad otto valvole di 1.4 litri, abbinato ad un cambio manuale a cinque marce, con sistema Multipoint sequenziale fasato e controllo della valvola a farfalla di tipo elettronico (drive by wire) che consentono al motore alimentato a metano gli stessi vantaggi di quelli a benzina. I due sistemi (metano e benzina) sono fra loro indipendenti: si parte a benzina, ma il passaggio al metano è immediato ed automatico. È sempre possibile la conversione manuale da metano a benzina e viceversa attraverso un pulsante sulla plancia. Autonomia Con il pieno di metano (13,2 kg alla pressione di 200 bar) si possono percorrere fino a 300 chilometri, mentre l’autonomia complessiva del veicolo sale ad oltre 900 km grazie al serbatoio per la benzina di 45 litri. Le bombole sono due integrate nel pianale (una all’altezza del tunnel centrale, l’altra nella zona del pavimento posteriore): in questo modo non ci 30 metauto - gennaio 2011 sono sacrifici di spazio per il bagagliaio che mantiene una capacità di 250 litri. Allestimenti Veicolo per il lavoro, ma oggi anche per la famiglia e per il tempo libero, Qubo è disponibile in due allestimenti: Active, essenziale ed informale; Dynamic più ricco e completo. Ha il grande vantaggio di essere un “5 posti” e di avere a disposizione un allestimento abbastanza completo anche nella versione d’attacco Active e cioè Abs ed Edb (distribuzione elettronica della frenata), airbag frontali e laterali, porte posteriori laterali scorrevoli ed alzacristalli elettrici anteriori. La Dynamic aggiunge a questa dotazione il climatizzatore manuale, i fendinebbia, il sedile posteriore sdoppiato ed asportabile. Chi desidera arricchire ulteriormente il proprio mezzo può optare per il pack Blu&Sound (che include il sistema Blu&Me, radio Cd/Mp3, volante in pelle con comandi radio) oppure per il pack Style con barre longitudinali, cerchi in lega da 16” e vetri “privacy”. Con l’edizione Model Year 2011 sono stati rinnovati anche i colori della plancia e delle plastiche interne. Il quadro strumenti infine ha una nuova veste grafica che rafforza il family feeling con il Doblò. Baricentro basso Su strada Qubo conferma di essere un veicolo dall’assetto invidiabile dando sempre l’impressione di essere incollato al fondo stradale nonostante lo sviluppo in altezza (1,74 metri) della carrozzeria. Va detto che le due bombole per il metano inserite nel pianale contribuiscono con il loro peso a mantenere basso il baricentro e a contenere a livelli più che accettabili il rollio. Velocità ed accelerazione sono tali da esaltare il piacere di guida, ma ciò che conta sono i contenuti costi di gestione a fare brillare la stella di Qubo nel panorama dei veicoli multispazio. Considerando la linea sbarazzina, la buona capacità di carico e le dimensioni compatte Qubo sembra volere uscire dalla tadizionale categoria delle MPV (Multi Purpose Veichle) per approdare a quella di vettura “free space” in grado di soddisfare esigenze diverse di mobilità grazie alla spiccata personalità e alle doti di versatilità e di funzionalità. Roberto Mazzanti guarda il video con il tuo cellulare Il video della prova è disponibile su www.metauto.it nella sezione “video”, oppure puoi guardarlo con i tuo cellulare utilizzando il codice QR qui a fianco. Trovi le istruzioni a pagina 3. Andrea Bottazzi, responsabile della manutenzione di ATC opinioni Meno rumore e niente particolato con gli autobus a metano noto che gli autobus a metano devono essere riforniti tutti i giorni e quindi sono usati prevalentemente in ambito urbano. Abbiamo anche alcuni autobus suburbani, che però vengono utilizzati con orari che consentono un rientro in deposito la sera per essere riforniti”. “Non è casuale che ATC spa abbia in esercizio 206 autobus alimentati a metano tra Bologna e Ferrara”. Con queste parole comincia il nostro colloquio con Andrea Bottazzi, responsabile della manutenzione di ATC spa, l’azienda di trasporto pubblico locale di Bologna e Ferrara.“È Dal 2001 L’utilizzo del metano nelle flotte di autobus risale a circa dieci anni fa. “I primi autobus a metano di ATC sono del 2001 e furono i primi 10 in italia con l’impianto, sull’autobus NGV2. Questo non è un dettaglio tecnico poco importante, poiché solo con l’impianto di alimentazione tipo NGV2 è possibile la ricarica rapida degli autobus alimentati a metano. Gli autobus fanno quindi parte di un sistema che comprende anche le stazioni di ricarica, che devono essere progettate in modo specifico per la ricarica rapida. Il modello alternativo è quello di ricaricare l’autobus durante la notte nel parcheggio, con l’utilizzo di una colonnina di alimentazione per ogni piazzola di parcamento autobus (per un deposito con 200 autobus, quindi, sarebbero necessarie 200 colonnine). Il modello di ricarica rapida rende invece il modello organizzativo della ricarica del metano simile a quello del gasolio; l’autobus a gasolio viene rifornito in 3 minuti circa quello a metano con ricarica rapida in 5-7 minuti”. I vantaggi Velocità di rifornimento, quindi. E poi, quali altri vantaggi? “Basterebbe citare un solo dato: nel 2008 per il carburante ATC spa ha speso 17.105.000 di euro; nel 2009 (grazie all’inserimento di 36 nuovi autobus alimentati a metano a Bologna ed a causa delle tensioni del mercato del greggio) la spesa per il carburante è stata di 13.714.000 di euro. Questo dato parla da solo. Il risparmio è stato di 3.391.000 euro. In realtà esistono vantaggi ulteriori in termini di impatto, riassumibili in due punti: gli autobus a metano sono molto meno rumorosi di quelli a gasolio; gli autobus a metano non emettono particolato (non solo il pm10 che è stato praticamente azzerato anche nei motori diesel più moderni, ma anche quello più fine che comunque è presente anche nei diesel più innovativi ma non negli autobus alimentati a metano)”. Con queste premesse le prospettive per l’utilizzo di autobus a metano sembrerebbero ottime. “Il nostro progetto prevede 270 autobus a metano in totale tra Bologna e Ferrara e magari una estensione ulteriore, alla luce delle possibili integrazioni societarie che si stanno definendo in Emilia Romagna per ridurre ulteriormente i costi di erogazione del TPL. Parlando in generale una flotta di autobus a metano è un sicuro elemento virtuoso per una qualunque azienda di trasporto pubblico di una certa dimensione”. metauto - gennaio 2011 31 i professionisti scelgono la sicurezza P Pneumatici ricostruiti La sicurezza non è più un lusso: controlla sempre i tuoi battistrada I professionisti dell’autotrasporto, che utilizzano pneumatici ricostruiti, risparmiano 270 milioni di euro ogni anno senza rinunciare alla sicurezza che un pneumatico affidabile deve garantire. I pneumatici ricostruiti sono omologati dallo standard europeo ECE ONU 109. Scegli il tuo produttore di fiducia www.asso-airp.it P pneumatici ricostruiti risparmio sicuro I AT ATICI R M U ECE ONU 109 MOLOG IO STRUI T ICO PNE prova DR1 a metano Dr1, prezzo le sue C’è una nuova protagonista nel segmento delle city car a metano: è la Dr1, della Dr Motor Company di Macchia d’Isernia, azienda nostrana che progetta ed assembla modelli costruiti dalla cinese Chery. Tre le caratteristiche da evidenziare: 1. prezzo superconcorrenziale corretto al ribasso anche da occasionali promozioni e dal lancio nei supermercati del Gruppo Iper. 2. versione unica, ma superaccessoriata alla quale non si deve aggiungere alcun optional. 3. linea originale sia nel frontale che nella parte posteriore con nervature e arrotondamenti che lasciano intuire un design destinato a durare nel tempo. Vorrei soffermarmi su quest’ultimo punto per sottolineare le ragioni della bontà delle proposte della Dr1. Di solito le vetture cinesi, accanto ai grandi progressi fatti segnare negli ultimi anni dal punto di vista tecnologico con l’obiettivo di colmare il gap che le divide dalla produzione europea, non hanno brillato per originalità delle linee. Anzi si può dire che troppe volte abbiamo assistito a repliche di modelli del Vecchio Continente privi di un distintivo segno di riconoscimento, niente che “esca dal coro”, niente di meno che scontato. Per l’Italia Invece nell’operazione Dr c’è qualcosa di diverso che fa la differenza: un modello come la Dr1 ad esempio ha ricevuto un importante input da parte dei tecnici di Isernia per quel che 34 metauto - gennaio 2011 La compatta dell’azienda di Isernia si presenta con una linea originale e con costi di gestione ridotti. Costruita dalla cinese Chevy ed assemblata in Italia strizza l’occhio ai gusti degli automobilisti della Penisola. Motore a 4 cilindri da 83 cv; la velocità arriva a 156 km/h scheda tecnica Trazione.........................................anteriore Potenza a metano.............................. 75 CV Coppia massima a metano..............114 nm Motore..............................4 cilindri in linea Cilindrata....................................... 1297 CC Cambio.......................manuale a 5 rapporti Dimensioni.......................... 3,62x1,63x1,53 Passo........................................... 2,34 metri Peso...............................................1.090 kg Capacità bagagliaio........................ 360 litri Velocità massima a benzina........ 156 km/h Velocità massima a metano........ 156 km/h Accelerazione a metano............14” (0-100) Consumo medio a benzina...... 5,8 l/100 km Consumo medio a metano.......4 kg/100 km Emissioni CO2 a benzina.............. 138 g/km Emissioni CO2 a metano.............. 112 g/km Capacità serbatoio a benzina........... 43 litri Capacità serbatoio a metano............8,6 kg km con 10 Euro di metano..............286,2 e design doti riguarda le esigenze e le predilezioni degli automobilisti italiano, input trasmesso poi ai costruttori della Chevy che hanno potuto così concepire un modello “a misura d’italiano” anche per dettagli apparentemente minori quali i colori della carrozzeria, gli interni, i tessuti per le poltrone, il cruscotto e via dicendo. L’assemblaggio finale nello stabilimento di Macchia d’Isernia completa il ciclo e fa sì che un’auto cinese si adatti perfettamente alle esigenze e ai gusti degli automobilisti italiani. Questa lunga premessa era necessaria, a mio giudizio, per definire meglio i contorni di un’operazione originale che sta portando sul nostro mercato vetture affidabili, a prezzi contenuti, che possono piacere alla platea nostrana di solito molto esigente. La vettura Ma veniamo alla nostra Dr1. Le dimensioni compatte (3,62x1,63x1,53) indicano che siamo nel pieno del segmento A. La Dr1 dispone di cinque porte e di un’abitabilità per quattro passeggeri; motore unico a 4 cilindri di 1.297 cc con versione bi-fuel a metano (che è quella che ci interessa per la prova su strada e che ha 75 cv di potenza se si brucia il gas), trazione anteriore, cambio manuale a 5 rapporti, velocità massima di 156 km/h ed accelerazione da 0 a 100 in 14” quando si viaggia a gas naturale. I freni anteriori sono a disco, quelli posteriori a tamburo; lo sterzo è servoassistito con un diametro di sterzata di appena 9,6 metri, quindi particolarmente adatto per le manovre in città e per il parcheggio. Il motore I consumi sono bassi (4 kg/100 km di metano), i costi di gestione contenuti e le emissioni di CO2 ridotte (112 g/km contro i 139 nell’uso solo a benzina). La capacità della bombola è di 52 litri che corrispondono a 8,6 kg, il peso complessivo sale a 1.090 kg, il serbatoio della benzina è di 39 litri, la capacità del bagagliaio va da 110 a 360 litri con i sedili posteriori ripiegati. L’originalità della Dr1, rispetto alla concorrenza, sta soprattutto nella linea con il muso alto, i grandi fari, la presa d’aria a metauto - gennaio 2011 35 prova DR1 a metano forma di trapezio rovesciato con il logo Dr in posizione decentrata, il paraurti che si raccorda con una nervatura ai passaruota sporgenti e la seconda griglia allungata al di sotto del portatarga. Lateralmente invece il motivo più originale è dato dalle maniglie delle portiere posteriori quasi a scomparsa e incastonate nella carrozzeria. Dietro infine troviamo un inedito portellone arrotondato, grandi gruppi ottici a goccia e il paraurti che incorpora il vano targa. Considerando le dimensioni compatte, l’abitabilità è più che buona per 4 passeggeri grazie ad un passo di 2,34 metri. L’abitacolo è semplice ed essenziale con gli strumenti raggruppati in posizione centrale: in alto, sotto una palpebra gli indicatori circolari di tachimetro, contagiri, termometro acqua, indicatore del livello della benzina con in mezzo un ampio display per la velocità ed altri dati espressi in termini digitali. Al centro della consolle le regolazioni del clima manuale e sotto l’autoradio integrata in plancia con lettore Cd, Mp3 e ingresso Usb nel portaoggetti. Il volante è ampio, a tre razze e regolabile in altezza. Tutto di serie La Dr1 si vanta di essere una vettura completa nel senso che tutto è di serie a partire dai retrovisori esterni elettrici, dagli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori a chiusura automatica, dai 36 metauto - gennaio 2011 sensori di parcheggio posteriori, dall’immobilizzatore elettronico e così via. Cerchi in lega da 15 pollici e sei possibilità di scelta per i colori della carrozzeria: due pastello (Passion Red e Inn Black) e quattro metallizzati (Silver, Gold, Elegant Grey e Noble Red). La scelta di un motore di una consistente cilindrata (1.3 litri) e di una interessante potenza (83 cv) si è dimostrata vincente perché anche quando si viaggia a metano non si avverte il calo di rendimento: la velocità massima di 156 km/h resta invariata così come invariata è la coppia massima di 114 Nm. Per il resto Dr1 a metano si comporta come la sorella a benzina con buona tenuta di strada ed una rumorosità contenuta. Eccellente per le manovre in città il servoster- zo leggero e soprattutto il raggio di sterzata di diametro inferiore ai 10 metri che consente parcheggi a prova d’errore. Luca Roberti guarda il video con il tuo cellulare Il video della prova è disponibile su www.metauto.it nella sezione “video”, oppure puoi guardarlo con i tuo cellulare utilizzando il codice QR qui a fianco. Trovi le istruzioni a pagina 3. Michele Tartarini, presidente di Tartarini Auto Industries Performance, capillarità e aggiornamento le chiavi del successo “Il metano è destinato ad occupare un ruolo di primaria importanza come combustibile nei trasporti insieme a benzina e diesel”. Ad affermarlo in maniera perentoria è Michele Tartarini, presidente di Tartarini Auto Industries, azienda protagonista a livello mondiale nel metano per autotrazione. soluzioni tecnologiche. “Il nostro obiettivo – specifica Michele Tartarini - è quello di raggiungere i massimi livelli tecnici di qualità e performance per rispondere al meglio alle richieste dei costruttori automobilistici. Questa filosofia ha contraddistinto la Tartarini fin dal 1941, anno della sua fondazione, consentendole di rimanere fino ad oggi uno dei marchi di riferimento in questo settore”. Per il futuro ”lo scambio di esperienze con i produttori di auto diventerà sempre più importante, anche a causa dell’evoluzione tecnologica dei motori. L’obiettivo delle case è quello di sviluppare motori sempre più piccoli e prestazionali, obiettivo per il quale i nostri prodotti svolgono un ruolo di primaria importanza. La ricerca di nuove tecnologie e la necessità di sviluppare sistemi all’avanguardia hanno portato alla nascita di una moderna Divisione Ricerca e Sviluppo, composta da opinioni personale altamente qualificato e dotata dei più sofisticati e tecnicamente avanzati strumenti di analisi”. All’avanguardia Stabilimenti all’avanguardia e una fase di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti particolarmente efficiente, quindi. Ma come arrivano sul mercato i prodotti sviluppati? “Attualmente la Tartarini Auto Industries vanta una rete distributiva capillare, in cui sono presenti anche officine autorizzate e certificate secondo standard di qualità elevati. La Tartarini Auto Industries è fra i leader mondiali del settore e consolida il proprio prestigio anche grazie ad importanti collaborazioni con costruttori automobilistici. Essere leader significa garantire assistenza, sempre ed ovunque: per questo, grazie ad un sistema telefonico ed informatico, ci è possibile seguire costantemente e direttamente la clientela risolvendo in tempo reale qualsiasi problema. Proprio per mantenere alti gli standard dei servizi offerti ai nostri clienti, poi, organizziamo corsi di formazione su tutta la rete e verifichiamo che i software a disposizione del nostro personale sia aggiornato puntualmente con manuali di installazione personalizzati per ogni tipo di veicolo”. Interesse crescente “Grazie ad un interesse sempre maggiore nei combustibili alternativi le prospettive per il metano vedono la quintuplicazione del parco circolante mondiale in circa un decennio. Nel nostro Paese, considerato il trend degli ultimi tre anni caratterizzato dall’aumento esponenziale del circolante a metano grazie agli incentivi, si dovrebbe arrivare ad una stabilizzazione del mercato, consentendo, speriamo, alle reti di distribuzione di programmare ed intensificare il loro sviluppo. Al fine di soddisfare l’evoluzione prevista la Tartarini Auto Industries ha recentemente lanciato sul mercato una gamma completa di sistemi di rifornimento a metano domestici e per flotte auto”. Ricerca e sviluppo Tartarini è molto attiva anche per quello che riguarda la ricerca e lo sviluppo di nuove metauto - gennaio 2011 37 P Vanni Cappellato, presidente NGV System Italia Passa anche dal biometano la strategia per lo sviluppo “Il metano per autotrazione ha conosciuto nel corso degli ultimi anni una stagione di significativo sviluppo grazie al crescente numero di modelli immessi sul mercato da parte dei costruttori automobilistici, al graduale aumento della rete distributiva ed al riconoscimento, a livello nazionale ed europeo, delle sue proprietà ecologiche (riduzione delle emissioni inquinanti e della CO2, riduzione del rumore)”. A dirlo è Vanni Cappellato, presidente NGV System Italia, il consorzio dell’Industria Italiana del gas naturale per i trasporti, che raccoglie l’adesione dei più rappresentativi operatori italiani che rendono possibile l’impiego del gas naturale nei trasporti. “Il biometano, poi – continua Cappellato - offre ulteriori benefici di rilievo: le emissioni del suo ciclo di vita sono ridotte, considerato che il biometano può essere prodotto a partire da biomasse provenienti dalle aree urbane, da scarti del settore agricolo e zootecnico e dal cippato, valorizzando quindi i rifiuti ed eliminando così una potenziale fonte di emissioni in atmosfera”. autotrazione a nostro avviso sono: la persistenza di disposizioni normative, regolamentari e amministrative non al passo con le innovazioni tecniche del settore, la frammentarietà ed episodicità dell’incentivazione all’acquisto di veicoli a metano, l’incertezza del supporto fiscale nel lungo termine, l’assenza di norme tariffarie dedicate al metano per autotrazione acquistato ed erogato ancora oggi come carburante, la mancanza di principi generali cui devono attenersi le regioni nella redazione dei piani di sviluppo della rete distributiva del metano che sanciscano criteri di indirizzo per uno sviluppo equilibrato sul territorio a vantaggio delle zone carenti di impianti, le lungaggini burocratiche da affrontare per l’apertura di nuovi impianti”. opinioni Per lo sviluppo “È allo studio della Camera dei Deputati un efficace provvedimento di riordino del settore proposto dall’Onorevole Saglia, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, che conterrebbe, se approvato, le misure necessarie a ridare slancio al settore metano per autotrazione e creare le basi per lo sviluppo di una vera mobilità ‘rinnovabile’, quella a biometano. Ci sono poi condizioni intrinseche che potranno favorire il rilancio del metano per il trasporto vista l’eccellenza della nostra filiera ovvero la propensione alla ricerca e all’innovazione, la produzione e la commercializzazione da parte dell’industria nazionale di soluzioni e prodotti sempre piu’ performanti e competitivi, gli investimenti rilevanti nella comunicazione di settore e l’impegno delle amministrazioni locali e nazionali nell’incentivazione del sistema metano. NGVsystem Italia e i suoi soci sono convinti che il metano ed il biometano siano davvero una soluzione efficace in grado di sviluppare un modello di mobilità sostenibile e diffusa in Italia e che rappresentino un vantaggio competitivo per il nostro Paese, da sempre leader nel settore, che oggi però soffre della crisi della filiera per la mancanza di linee guida a livello nazionale ed europeo”. Carenze strutturali “I problemi strutturali che fino ad oggi hanno frenato lo sviluppo del metano per metauto - gennaio 2011 39 prova Volkswagen Caddy Ecofuel 2.0 109 CV Caddy si è rifatto il ma soprattutto Più efficienza, meno inquinamento, piacere di guida senza limiti: sono questi i concetti attorno ai quali ruota la “filosofia” di BlueMotion Technologies, il sistema che raggruppa tecnologie e apparati innovativi del Gruppo Volkswagen funzionali alla realizzazione di una mobilità ecocompatibile con un occhio di riguardo al contenimento dei consumi e delle emissioni di CO2 senza per altro rinunciare ad una soddisfacente dinamica di guida. A questa strategia offre un contributo fondamentale l’EcoFuel, cioè l’offerta di vetture alimentate a metano. Tra i primi modelli di questa generazione troviamo il Caddy, veicolo commerciale leggero che ha esordito nel 2006 con le bombole di gas e che di recente ha subito un leggero restyling per metterlo al passo con gli attuali stilemi della gamma Volkswagen. Due versioni Caddy viene commercializzato in due versioni, a 5 e a 7 posti (Maxi Life) e tra le novità che presenta la più significativa è rappresentata da una maggiore modularità rispetto al passato dal momento che i sedili della seconda e della terza fila sono ribaltabili permettendo una superiore capacità di carico: 3.030 litri per la cinque posti e 3.880 litri per la Maxi. Essendo Caddy un mezzo che può essere scelto o come commerciale o come vettura tradizionale (per famiglia e tempo libero) potere disporre di una così elevata capacità di carico diventa una carta vincente del modello. 40 metauto - gennaio 2011 Assomiglia nel frontale alla Golf VI. Abitacolo più confortevole con grande spazio per i bagagli (da 750 a 3.030 litri). Con il motore di 2.0 da 109 cv viaggia abbastanza veloce (169 km/h), ma ha emissioni di CO2 e costi di gestione estremamente ridotti. Un equipaggio tedesco con questo mezzo ha percorso quasi 50 mila km attraverso Europa, Asia e America utilizzando solo il metano scheda tecnica Posti..........................................................5 Lunghezza.............................................4,41 Larghezza.............................................1,79 Altezza..................................................1,82 Passo....................................................2,68 Bagagliaio.............................750-3030 litri Massa.......................................... 1.696 Kg Motore.............................4 cilindri in linea Cilindrata........................................ 1984 cc Potenza a metano ...........................109 Cv Coppia max a metano.....................160 nm Velocità max................ 169 km/h a metano Accelerazione.......................0-100 In 13,8” Emissioni di CO2.......................... 156 g/km Antinquinamento............................. Euro 5 Trazione........................................anteriore Cambio.........................manuale a 5 marce Tipologia impianto ...... sequenziale fasato Serbatoio benzina........................... 13 Litri look: bello, pratico Serbatoio metano..............................26 kg Bombole.......... 4 sotto il pianale del baule Consumo medio a metano..... 17,54 Km/kg Autonomia a metano..................... 450 Km Autonomia a benzina..................... 170 Km Autonomia totale........................... 620 Km km con 10 euro di metano.............200,8 Lo stile Visto dal frontale Caddy Model Year 2011 riprende lo stile di Golf VI con griglia cromata a sviluppo orizzontale e gruppi ottici ridisegnati che si arrampicano sulla fiancata. Anche dietro, i fanali ed i paraurti sono stati riprogettati per offrire una maggiore pulizia delle linee. Nell’abitacolo la qualità percepita è molto elevata considerando la categoria di appartenenza sia per quel che riguarda i tessuti delle poltrone che per gli inserti ed il cruscotto. Non ci sono parti di lamiera a vista come invece capita spesso nei commerciali, l’insonorizzazione è buona tenendo conto dell’ampia superficie frontale, le barre sul tetto, i fruscii aerodinamici (provocati anche dagli specchietti esterni di dimensioni maxi) ed il rumore di rotolamento degli pneumatici. metauto - gennaio 2011 41 prova Volkswagen Caddy Ecofuel 2.0 109 CV I motori Nella nuova gamma Caddy sono stati inseriti sette motori, due a benzina della famiglia TSI, quattro a gasolio di 1.6 e 2.0 litri della famiglia TDI coniugati in quattro diverse potenze ed un propulsore Ecofuel, cioè a benzina e metano di 2.0 litri con 109 cv. Va detto subito che il 2.0 utilizzato per il Caddy Ecofuel ha un buon rendimento con una velocità massima che sfiora i 170 km/h ed una accelerazione che da 0 a 100 fa segnare 13,8”. Occorre tenere conto che oltre alle dimensioni (4,41x1,79x1,85) compatte ma con sviluppo in altezza che non favorisce la buona penetrazione aerodinamica ci sono anche i 1.696 kg di peso da spingere ed il 4 cilindri in linea di 1.984 cc lo fa con una certa disinvoltura. Aiuta indubbiamente la coppia massima (a metano) di 160 Nm. Il cambio è un efficiente manuale a 5 marce, la trasmissione è sulle ruote anteriori, l’omologazione antinquinamento è Euro 5, mentre le emissioni di CO2 si fermano a quota 158 g/km. Autonomia La tipologia dell’impianto a gas è sequenziale fasato; quella dell’installazione monovalente (metano + riserva di benzina). Le bombole che contengono il metano sono quattro disposte sotto il pianale del baule. È una posizione strategica perché consente di abbassare il baricentro e di conseguenza di migliorare l’assetto con benefici effetti sul contenimento del rollio. Le quattro bombole possono contenere fino a 26 kg di metano e considerando un consumo medio di 17,5 km/kg si arriva ad un’autonomia a metano di 450 km che salgono a 620 con l’aggiunta dei 13 litri del serbatoio della benzina. Il Caddy Ecofuel non dispone della ruota di scorta, ma solo del kit di gonfiaggio per non sottrarre spazio al bagagliaio che mantiene una capienza di 750 litri nella versione a 5 posti. I sedili posteriori possono essere ripiegati per arrivare a 3.030 litri. L’abitabilità per 5 passeggeri infine è più che proporzionata per via di un passo di 2,68 metri. Il Caddy, anche nella versione commerciale, può essere dotato di optional di un certo valore come il climatizzatore, l’antisbandamento, i sensori per il parcheggio e così via. Su strada Su strada il nostro Caddy si dimostra affidabile in quanto a tenuta e stabilità grazie alla taratura delle sospensioni e all’assale rigido: solo sui dossi si registra una sorta di effetto molla tenuto però sotto controllo dal peso delle 4 bombole di metano piazzate sotto il pianale. A conferma del favore che questo 2 litri con 109 cv riscuote tra gli utilizzatori professionali troviamo sui blog delle vetture a metano considerazioni di questo tipo: ”La scelta del 2.0 l’ho fatta perché ho voluto privilegiare l’affidabilità ed i costi di gestione. Il 2.0 è un semplice aspirato con 4 iniettori in più e un riduttore: meno pezzi ci sono e minori sono le probabilità di spese in riparazioni e ricambi”. Per concludere di questo Caddy Ecofuel va ricordata l’impresa realizzata da un equipaggio tedesco (protagonista dello scorso numero di Metauto Magazine) che ha percorso 48.437 km attraversando Europa, Asia ed America sempre alimentato a metano e senza utilizzare una sola goccia di benzina. Il tour ha preso il via da Lisbona il 4 ottobre 2009 per arrivare a Tokyo; quindi la conclusione del viaggio da Rio Grande in Argentina nella stazione di rifornimento di metano più a sud del mondo per concludersi in Alaska presso la stazione di rifornimento di metano più a nord del mondo. Roberto Mazzanti 42 metauto - gennaio 2011 incentivi Continuano gli incentivi per il metano Proseguiamo con l’aggiornamento degli enti locali che offrono incentivi a chi acquista un’auto a metano o trasforma per l’alimentazione a metano una vecchia auto a benzina. Le ultime novità nel quadro aggiornato qui accanto. Nel sito www.metauto.it è disponibile un quadro completo ENTE LOCALE INCENTIVO - 800 euro per la trasformazione a gas metano di autovetture omologate Euro 0 Bagno a Ripoli (FI) - 1.000 euro per la trasformazione a gas metano di autovetture omologate da Euro 1 in poi - 2.000 euro per la trasformazione a gas metano di un veicolo commerciale leggero Padova Rubiera (RE) Bologna e Rimini Alba (CN) - 500 euro per la trasformazione a metano di autovetture di categoria Euro 0 - 300 euro per la trasformazione a metano di autovetture di categoria da Euro 1 in poi - 500 euro per la trasformazione a metano di un’autovettura alimentata a benzina - 500 euro per la trasformazione a metano di autovetture immatricolate entro il 2005 - 650 euro per la trasformazione a metano di autovetture immatricolate dopo il 2005 - 350 euro per la trasformazione a metano di autovetture Bussolengo (VR) - 350 euro per la trasformazione a metano di autovetture fino a Euro 5 Anche nel 2011 continuano ad essere disponibili a livello locale incentivi per il metano. Sono infatti numerosi gli enti locali che continuano ad incentivare l’acquisto di veicoli alimentati a metano o la trasformazione di vecchie auto a benzina per l’alimentazione a metano. Un quadro completo dei bonus disponibili è consultabile presso il sito www.metauto.it. Piove di Sacco (PD) - 350 euro per la trasformazione a metano di autovetture Caorso (PC) - 30% del costo delle trasformazione a metano fino ad un massimo di 600 euro Provincia di Latina - 90% del costo delle trasformazione a metano di veicoli Euro 0, 1, 2, 3 per redditi ISEE inferiori o uguali a 10.000 euro - 60% del costo delle trasformazione a metano di veicoli Euro 0, 1, 2, 3 per redditi ISEE compresi tra 10.000 e 30.000 euro - 20% del costo delle trasformazione a metano di veicoli Euro 0, 1, 2, 3 per redditi ISEE superiori a 30.000 euro. Contributo erogato sotto forma di sconto sui prezzi di listino. metauto - gennaio 2011 43 news Reporter: metano - elettrico Elettrico e metano insieme in un prototipo di veicolo commerciale MBTech ha presentato “Reporter”, un prototipo di veicolo commerciale con un motore elettrico e un motore alimentato a metano. Nel presentare alla stampa questo veicolo Werner Kopsbauer, direttore e portavoce di MBTech, ha dichiarato: “Il metano costa meno della benzina, il motore è meno rumoroso e soprattutto il processo di combustione è più pulito. Il settore dei veicoli commerciali non ha ancora iniziato a sfruttare l’intero potenziale del metano”. Nel veicolo sono presenti un motore elettrico da 70 kw di potenza ed un motore a metano da 1.2 litri. La velocità massima raggiunta da questo veicolo è di 130 km/h e l’autonomia di 300 km. I due motori agiscono in maniera del tutto autonoma; infatti il motore elettrico muove l’asse posteriore mentre il motore a metano muove l’asse anteriore. I due motori possono funzionare simultaneamente (creando quindi una sorta di trazione integrale) o in maniera alternata. Boom di vendite di veicoli commerciali a metano Da gennaio ad ottobre 2010 le immatricolazioni di veicoli commerciali alimentati a metano sono aumentate del 109,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo andamento è particolarmente sorprendente perché nello stesso periodo le immatricolazioni di autovetture alimentate a metano sono calate del 44,9%. La forte crescita del metano nell’alimentazione dei veicoli commerciali si spiega con la necessità per questi mezzi di circolare anche in presenza di blocchi del traffico nei centri cittadini ed anche naturalmente con il minor costo della trazione a metano. Solo autobus a metano per il Salone del Gusto Il Salone del Gusto ha scelto il metano: infatti tutti i collegamenti previsti nell’ambito della famosa manifestazione torinese sono stati realizzati utilizzando autobus alimentati a metano, utilizzati per un servizio gratuito di navette che hanno collegato la stazione ferroviaria Lingotto con Lingotto Fiere e con l’Oval, sedi della manifestazione. A curare il servizio di collegamento è stata Gtt (Gruppo Torinese Trasporti), azienda di trasporto pubblico locale che opera a Torino e che ha aderito al progetto di Slow Food “eventi a ridotto impatto ambientale”. Sono 12 milioni i veicoli alimentati a metano nel mondo Il parco circolante di veicoli alimentati a metano nel mondo ha raggiunto nel 2010 quota 12 milioni, con un incremento del 12% rispetto al 2009, anno in cui la quota raggiunta era di 10,7 milioni. Nella cifra di 12 milioni sono inclusi circa 400.000 autobus e più di 200.000 veicoli commerciali alimentati a metano, cresciuti rispettivamente del 31% e del 35% rispetto allo scorso anno. Fra i dati più interessanti vi sono anche quelli sulle vendite di metano, cresciute da 33,9 a 40,8 milioni di Nm3 e cioè il 20% in più rispetto al 2009. Le stazioni di rifornimento nel mondo, invece, nel 2010 sono circa 17.900. La flotta di veicoli alimentati a metano presente in Europa è cresciuta del 18% tra metà 2009 e metà 2010, passando da 1,12 milioni a 1,34 milioni di veicoli. Tra i Paesi europei la Svezia è quella che ha fatto registrare la percentuale di crescita maggiore, e cioè il 51%, essendo passata da 18.600 a 28.100 veicoli alimentati a metano. La rete di distribuzione europea è cresciuta del 3%, arrivando a quota 3.570 punti di rifornimento. Le vendite annuali di metano in Europa sono passate da 5 a 8,7 milioni di Nm3. 44 metauto - gennaio 2011 Metano anche dall’energia eolica e dall’energia solare Il metano oggi può essere ricavato anche grazie ad un processo di trasformazione dell’energia solare ed eolica messo a punto da ricercatori austriaci e tedeschi. Lo sviluppo commerciale di questo processo è affidato alla società Solar Fuel Technology, che ha già costruito un impianto dimostrativo a Stoccarda. La costruzione di un impianto di maggiore portata è prevista per il 2012. Il primo viaggio con l’uso di metano ricavato dall’energia eolica è avvenuto nella scorsa primavera ed a compierlo è stata una Volkswagen Passat che ha percorso una distanza di 450 km. Cina: obiettivo 1 milione di veicoli a metano entro il 2012 Il parco circolante di veicoli alimentati a metano in Cina toccherà quota 1 milione entro il 2012. Questo dato proviene dall’organizzazione di IGV China 2010 (evento dedicato allo sviluppo dei veicoli a metano in Cina); secondo IGV China 2010 sarà possibile raggiungere quota 1 milione di veicoli alimentati a metano grazie ad una serie di iniziative tese a favorire la ricerca e lo sviluppo nel settore della mobilità ecocompatibile ed attive già a partire dal 1999. In Cina il parco circolante di veicoli alimentati a metano è oggi composto da circa 500.000 veicoli e le stazioni di rifornimento attive sono circa 1.600. Il metano è più ecologico dell’ibrido in autostrada e nei percorsi extraurbani I veicoli alimentati a metano hanno minori emissioni di CO2 rispetto ai veicoli ibridi nei percorsi extraurbani ed in autostrada. E’ questo il risultato di uno studio condotto dall’Emap (ente parlamentare di ricerca scientifica e tecnologica) per conto dell’ufficio federale dell’ambiente della Svizzera, che è partito dall’assunto che sia i veicoli alimentati a metano sia i veicoli ibridi hanno emissioni di CO2 inferiori rispetto ai veicoli a benzina e diesel. Tecnicamente i motori alimentati a metano sono simili a quelli a benzina, con la sola grande differenza che generano una minore quantità di biossido di carbonio (CO2) perché il metano contiene meno carbonio della benzina. Durante la sperimentazione nell’uso extraurbano è stato riscontrato un livello di emissioni di CO2, espresse in grammi per kWh di potenza erogata, di circa 0,9 per i veicoli ibridi e di circa 0,8 per i veicoli a metano. Nell’uso in autostrada le emissioni di CO2 riscontrate per i veicoli ibridi sono di circa 0,8 grammi per kWh di potenza erogata, mentre quelle riscontrate per i veicoli a metano sono di poco superiori a 0,6. Al termine del periodo di sperimentazione è stato possibile verificare che la riduzione nelle emissioni di CO2 garantita dai veicoli a metano può arrivare fino al 25% circa rispetto ad analoghi veicoli alimentati a benzina. Supera quota 800 distributori la rete del metano per autotrazione Sono più di 800 i distributori di metano attivi oggi in Italia. Questo dato proviene da un’elaborazione dell’Osservatorio Metanauto, struttura di ricerca sul metano per autotrazione. La rete di distribuzione del metano per autotrazione è più sviluppata in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, regioni storicamente votate all’uso del metano. Sorprende, nella graduatoria, l’alta posizione occupata da Campania e Puglia, regioni in cui l’uso di veicoli a metano si sta diffondendo sempre più ed in cui anche la rete di distribuzione è in espansione. “Il superamento di quota 800 distributori – dichiara Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Metanauto e presidente di Federmetano – è una tappa importante sulla via dello sviluppo del metano per autotrazione. Il prossimo obiettivo è quello di raggiungere i 1.000 distributori di metano attivi sul territorio nazionale entro breve tempo”. metauto - gennaio 2011 45 saloni automobilistici Metano protagonista al Motor Show Nel 2010, in Italia, il successo del gas più pulito per autotrazione arriva dal mondo del lavoro. Il metano è cresciuto tra i veicoli commerciali small size, quelli che si intrufolano nei centri storici consumando pochissimo e inquinando ancora meno, del 7,7% e ciò nonostante la fine degli incentivi. Peggio, invece, hanno fatto le vetture, colpite dalla fine dei sostanziosi e giustificati incentivi del 2009. Lusso a metano Questi risultati sono stati analizzati al Motor Show di Bologna da chi al metano continua a credere. A cominciare da Mercedes-Benz, che in co-branding con Eni ha svelato in anteprima mondiale alla manifestazione bolognese “il lusso a metano”. Si tratta della Mercedes Classe E 200 Ngt, la berlina di prestigio che coniuga silenzio, esclusività, sicurezza, comfort all’economicità e al rispetto per l’ambiente che l’uso del metano come carburante per autotrazione garantisce. “Certo che crediamo nel metano – spiega Vittorio Braguglia, 46 metauto - gennaio 2011 Al recente Motor Show di Bologna le novità per le auto a metano non sono mancate. Ne presentiamo una rassegna completa, accompagnata dalle parole dei protagonisti del settore in questo articolo e nei filmati, che si possono vedere collegandosi al sito www.metauto.it o servendosi del codice QR direttore generale di Mercedes-Benz Italia. L’elettrico è un obiettivo a medio termine, il metano può svolgere un ruolo di collante tra due tecnologie che hanno il compito di assicurare una mobilità individuale ecocompatibile. Oggi la Smart elettrica è perfetta per i centri storici, per il commuting, mentre l’E 200 Ngt è la soluzione ideale per i grandi viaggiatori che non rinunciano al piacere della guida e allo stile”. L’ammiraglia media bivalente (metano e benzina), grazie al suo a quattro cilindri 1796 cc da 120 kW/163 cv, si nelle carrozzerie berlina e station wagon, è stata progettata, già dal lancio, con un impianto bivalente benzina-metano per abbattere i costi d’esercizio e muoversi nei centri storici inquinando il meno possibile. “La nuova Passat a metano rappresenta la soluzione ideale per le flotte, per le auto da lavoro, per le aziende che posseggono un parco auto: una vettura grande, comoda e signorile – dice Nordio - che spende in carburante quando una city car. Adesso è ancora più elegante, versatile e sicura e con il metano anche le grandi percorrenze non hanno costi proibitivi per il carburante”. E per il tempo libero delle famiglie? “La risposta Volkswagen si chiama Touran 1.4 Tsi EcoFuel 150 cv. In vendita da novembre, la Tsi EcoFuel consuma nel ciclo combinato solamente 4,7 kg di metano per 100 km, con livelli di emissioni di CO2 che si attestano sui 128 g/km”. Un motore che fa ancora meglio se abbinato al cambio a doppia frizione a 7 rapporti disponibile a richiesta (combinazione unica nel settore delle monovolume): in questa versione la monovolume tedesca consuma 4,6 kg/100 km ed emette 125 g/km di CO2. La gamma più sviluppata Attenzione sempre alta nei riguardi del metano anche nel Gruppo Fiat, il marchio che offre la più ampia gamma di veicoli bivalenti, anche adesso dopo il lancio del rivoluzionario due cilindri 0,9 litri da 85 cv sulla Fiat 500. Cosa c’entra il metano con il TwinAir? “Potrebbe essere la mossa che scombina le carte nel campo dei motori ecologici – dice Paolo Gagliardo, responsabile brand Fiat – i nuovi motori TwinAir avranno potenze da 65 a 105 cv, useranno il metano e verranno abbinati al nuovo cambio Ddct doppia frizione che si presta benissimo all’integrazione con un motore elettrico”. Insomma si profila all’orizzonte la vera rivoluzione, la Fiat 500 ibrida, accompagnata dalla versione bifuel. Tecnologie innovative che verranno distribuite a pioggia su tutta la fascia bassa dei modelli Fiat, Alfa Romeo (si ipotizza una Giulietta con un benzinametano da 105 cv) e Lancia. D’altronde la posta è in gioco altissima: la leadership ecologica mondiale, un’occasione d’oro per il Gruppo Fiat. Paolo Artemi guarda i video con il tuo cellulare I video sono disponibili su www.metauto.it nella sezione “video”, oppure puoi guardarli con i tuo cellulare utilizzando il codice QR qui a fianco. Trovi le istruzioni a pagina 3. rivela uno dei modelli Mercedes più parsimoniosi e fondamentali per ridurre complessivamente i consumi di carburante e le emissioni di CO2 della gamma del Gruppo Daimler. L’E 200 Ngt scatta da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi e tocca i 224 orari con consumi di 8,1 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 190 g/km. Il bilancio, rispetto a una 200 normale, è riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 20% e abbattimento dei costi di esercizio superiore al 50%. Guidarla è molto semplice. Il passaggio tra benzina e metano si può fare in ogni momento, basta premere un tasto sul volante multifunzione. Tutte le informazioni sono visualizzate sul display centrale del quadro strumenti e uno speciale sistema di comando elettronico assicura un passaggio morbido ed impercettibile, attivando la commutazione selettivamente per ogni singolo cilindro. Nei centri storici In Volkswagen, Massimo Nordio, direttore del brand in Italia, mette l’accento su come il metano stia avendo successo in Germania, ragione per la quale la nuova Passat, metauto - gennaio 2011 47 listino l’offerta delle Case auto 66/90/5500 A 155 13,5 4285x1765x1700 5 1405 DR5 2.0 Bi-Fuel Metano 16v integrale 20830 4 157 8,3 5,2 6,3 12,0 196 11,2 6,6 8,3 55 1971 81/110/5500 I 170 13,5 4285x1765x1700 5 1478 Porte Peso Accelerazione 0-100 km (secondi) 18830 4 153 8,4 5,2 6,3 12,0 195 10,7 6,7 8,2 55 1579 Dimensioni (LxLxA mm) Velocità max DR5 1.6 Bi-Fuel Metano 16v Cilindrata (cc) 14,0 3700x1578x1527 5 1100 Capacità serbatoio (litri) 147 Consumi – Combinato (l/100 km) A Consumi – Extraurbano (l/100 km) 55/75/5500 Consumi – Urbano (l/100 km) 12830 4 118 5,9 3,3 4,2 12,0 138 7,5 4,8 5,8 43 1297 Emissioni di CO 2 (g/km) DR2 1.3 bi-fuel Metano 16V Capacità serbatoio (kg) 14,0 3620x1630x1530 5 1090 Consumi – Combinato (kg/100 km) 156 Consumi – Urbano (kg/100 km) A Emissioni di CO 2 (g/km) 55/75/5500 Direttiva Euro 11830 4 112 5,1 3,3 4,0 8,6 138 7,6 4,8 5,8 43 1297 DR Prezzo DR1 1.3 bi-fuel Metano 16V Modello Trazione Benzina Potenza max (kw/cv/giri min.) B = benzina – M= metano Consumi – Extrarbano (kg/100 km) Metano Fiat Panda 1.4 Natural Power 13.750 5 107 nd nd nd Active 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.300 5 107 nd nd nd Dynamic 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.900 5 107 nd nd nd Dynamic Mamy 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.700 5 107 nd nd nd Climbing 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 17.400 5 109 nd nd nd Cross 77 CV nd 142 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Punto Classic 1.2 60 cv 12150 4 115 5,4 3,5 4,2 10,3 148 7,9 5,3 6,3 47 1242 44/60/5000-B A 151-B 17,0-B 3865/1660/1480 5 950 Natural Power Active 5p 38/52/5000-M 145-M 19,0-M Grande Punto 1.4 77 cv 15400 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 4,9 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4030x1687x1514 3 1095 Actual Natural Power 3p 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Grande Punto 1.4 77 cv 16200 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 4,9 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4030x1687x1514 5 1110 Actual Natural Power 5p 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo Active 3p 57/77/6000-B 162-B 14,9-B 1.4 Natural Power 70 cv 15700 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 51/70/6000-M A 156-M 16,9-M 4065x1687x1515 3 1095 Punto Evo Active 5p 57/77/6000-B 162-B 14,9-B 1.4 Natural Power 70 cv 16500 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 51/70/6000-M A 156-M 16,9-M 4065x1687x1516 5 1110 Punto Evo Dynamic 3p 17200 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1517 3 1095 1.4 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo Dynamic 5p 18000 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1518 5 1110 1.4 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo Emotion 5p 57/77/6000-B 162-B 14,9-B 1.4 Natural Power 70 cv 19500 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 51/70/6000-M A 156-M 16,9-M 4065x1687x1519 5 1110 48 metauto - gennaio 2011 l’offerta delle Case auto 20500 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 New Doblò 1.4 T Natural Power Dynamic 22000 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 New Doblò 1.4 T Natural Power Emotion 23500 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 Focus 2.0 Ikon 3 porte 19500 4 163 nd nd 6,2 14,4 171 nd nd 7,1 55 1999 108/145/6000 A 206 9,2 4337x1839x1497 3 1327 Focus 2.0 Ikon 5 porte 20250 4 163 nd nd 6,2 14,4 171 nd nd 7,1 55 1999 108/145/6000 A 206 9,2 4337x1839x1497 5 1327 Focus 2.0 Titanium 5 porte 21750 4 163 nd nd 6,2 14,4 171 nd nd 7,1 55 1999 108/145/6000 A 206 9,2 4337x1839x1497 5 1327 B 180 NGT BlueEFFICIENCY Executive 28390 4 135 6,4 4,1 4,9 16,0 175 9,7 6,0 7,3 54 2034 85/116/5750 A 184 12,4 4273x1777x1624 5 1395 B 180 NGT BlueEFFICIENCY Premium 31540 4 135 6,4 4,1 4,9 16,0 175 9,7 6,0 7,3 54 2034 85/116/5750 A 184 12,4 4273x1777x1624 5 1395 Porte Peso New Doblò 1.4 T Natural Power Active Dimensioni (LxLxA mm) Accelerazione 0-100 km (secondi) 168-B 13,5-B 25000 4 161 8,0 5,3 6,3 26,0 216 11,9 7,5 9,1 38 1596 76/103/6750-B 68/92/6750-M A 157-M 16,0-M 4090/1870/1690 5 1395 Trazione Multipla 1.6 16v Natural Power Emotion Potenza max (kw/cv/giri min.) B = benzina – M= metano 168-B 13,5-B 24000 4 161 8,0 5,3 6,3 26,0 216 11,9 7,5 9,1 38 1596 76/103/6750-B 68/92/6750-M A 157-M 16,0-M 4090/1870/1690 5 1395 Cilindrata (cc) Multipla 1.6 16v Natural Power Dynamic Capacità serbatoio (litri) 168-B 13,5-B 23700 4 161 8,0 5,3 6,3 26,0 216 11,9 7,5 9,1 38 1596 76/103/6750-B 68/92/6750-M A 157-M 16,0-M 4090/1870/1690 5 1395 Consumi – Combinato (l/100 km) Multipla 1.6 16v Natural Power TAXI Consumi – Extraurbano (l/100 km) 168-B 13,5-B 23000 4 161 8,0 5,3 6,3 26,0 216 11,9 7,5 9,1 38 1596 76/103/6750-B 68/92/6750-M A 157-M 16,0-M 4090/1870/1690 5 1395 Consumi – Urbano (l/100 km) Multipla 1.6 16v Natural Power Active Emissioni di CO 2 (g/km) 15,8 3959x1716x1735 5 1290 Capacità serbatoio (kg) 149 Consumi – Combinato (kg/100 km) 57/77/6000-B A 18200 5 114 5,6 3,6 4,3 13,2 158 8,9 5,6 6,8 45 1368 51/69,5/6000-M Consumi – Urbano (kg/100 km) Qubo 1.4 8v 77cv Dinamic Natural Power Emissioni di CO 2 (g/km) 15,8 3959x1716x1735 5 1290 Direttiva Euro 149 Prezzo Velocità max Benzina Qubo 1.4 8v 77cv Active 16700 5 114 5,6 3,6 4,3 13,2 158 8,9 5,6 6,8 45 1368 57/77/6000-B A Natural Power 51/69,5/6000-M Modello Fiat (segue) Consumi – Extrarbano (kg/100 km) Metano listino Ford Mercedes metauto - gennaio 2011 49 listino l’offerta delle Case auto 3690x1665x1500 4 1090 Indigo bifuel cng 15012 4 63/85/5500 A 160 nd 4158x1665x1575 4 1120 Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 30150 5 123 6,0 3,6 4,5 21,0 166 9,6 5,7 7,2 31 1390 110/150/5500 A 210 9,8 4765x1820x1472 4 1527 Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel DSG 32550 5 119 5,6 3,6 4,4 21,0 157 8,8 5,6 6,8 31 1390 110/150/5500 A 210 9,8 4765x1820x1472 4 1546 Passat Variant 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 31250 5 124 6,1 3,6 4,6 21,0 167 9,6 5,7 7,2 31 1390 110/150/5500 A 210 9,9 4774x1820x1517 5 1558 Passat Variant 1.4 TSI 33650 5 121 5,7 3,7 4,4 21,0 158 8,8 5,6 6,8 31 1390 110/150/5500 A Comfortline EcoFuel DSG 208 9,9 4774x1820x1517 5 1577 Touran 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 27.850 5 128 6,2 3,8 4,7 18,0 nd nd nd nd 11 1390 110/150/5500 A 204 10,2 4397x1794x1674 5 1623 Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel 30.300 5 128 6,2 3,8 4,7 18,0 nd nd nd nd 11 1390 110/150/5500 A 204 10,2 4397x1794x1674 5 1623 Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel DSG 32.025 5 125 6,2 3,8 4,6 18,0 nd nd nd nd 11 1390 110/150/5500 A 204 10,2 4397x1794x1674 5 1636 Caddy EcoFuel 2.0 Trendline 23.713 5 156 7,8 4,6 5,7 26 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 A 169 13,8 4406x1794x1819 5 1696 Caddy EcoFuel 2.0 Comfortline 26.352 5 156 7,8 4,6 5,7 26 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 A 169 13,8 4406x1794x1853 5 1696 Caddy Maxi EcoFuel 2.0 24.383 5 157 7,9 4,6 5,8 37 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 Trendline A 169 14,8 4876x1794x1831 5 1867 Caddy Maxi EcoFuel 2.0 27.022 5 157 7,9 4,6 5,8 37 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 Comfortline A 169 14,8 4876x1794x1861 5 1867 Porte Peso nd Dimensioni (LxLxA mm) 150 Trazione A Potenza max (kw/cv/giri min.) B = benzina – M= metano 63/85/5500 Cilindrata (cc) 11838 4 116 6,6 3,5 4,7 10,5 148 8,5 5,0 6,3 37 1405 Capacità serbatoio (litri) Indica bifuel cng Consumi – Combinato (l/100 km) nd Consumi – Extraurbano (l/100 km) 11,4 4467x1801x1635 5 Consumi – Urbano (l/100 km) 200 Emissioni di CO 2 (g/km) 29000 4 139 7,1 3,9 5,1 21,0 nd nd nd nd 14 1598 110/150/5000 A Capacità serbatoio (kg) Zafira 1.6 ecoM Cosmo 150 cv Turbo Consumi – Combinato (kg/100 km) nd Consumi – Urbano (kg/100 km) 11,4 4467x1801x1635 5 Emissioni di CO 2 (g/km) 200 Direttiva Euro 27000 4 139 7,1 3,9 5,1 21,0 nd nd nd nd 14 1598 110/150/5000 A Opel Prezzo Zafira 1.6 ecoM Edition 150 cv Turbo Modello Accelerazione 0-100 km (secondi) Benzina Velocità max Consumi – Extrarbano (kg/100 km) Metano Tata Volkswagen 50 metauto - gennaio 2011 nd nd nd nd 10,7 165 10,0 5,5 7,0 42 1405 P TT Point e Saol: l’unico network nazionale focalizzato nei servizi alla mobilità dedicato alle flotte aziendali pubbliche, private e alle aziende di noleggio a lungo e breve termine. 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