RASSEGNA STAMPA CISL del 12 luglio 2013.

Transcript

RASSEGNA STAMPA CISL del 12 luglio 2013.
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA
Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA)
Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827
www.dantonioascensori.it - [email protected]
■
Salerno
■ Salerno
SanLeonardo,51
■ Centralino 089/2783111
■ Fax 089/2783236
9
■ Abbonamenti 089/2783235
■ Pubblicità 089/4838911
OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA
Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA)
Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827
www.dantonioascensori.it - [email protected]
e-mail: [email protected]
»
Licenziati gli operai edili
della stazione marittima
OPERE PUBBLICHE LE INCOMPIUTE
Nuovo stop al cantiere, l’impresa vanta un credito di 700mila euro col Comune
Ultimato il ponte di imbarco restano ancora da completare i lavori interni
di Gianni Giannattasio
Lo avevamo scritto un mese fa.
I lavori nel cantiere della stazione marittima procedevano solo all’esterno, per ultimare il
ponte di imbarco destinato ai
passeggeri delle navi da crociera, mentre all’interno i lavori
non erano ripresi. Preannunciammo pure che, completato
il ponte, ci sarebbe stato un
nuovo blocco. E così è stato.
Ieri mattina l’impresa Passarelli ha spedito le lettere di licenziamento agli ultimi dieci
lavoratori edili della stazione
marittima. Tra l’altro, a quanto
si è appreso, non riuscirà neanche a ricollocarli nel cantiere
delle residenze universitarie,
che ormai volge al termine.
Il motivo dell’ennesimo stop
è sempre lo stesso: l’impresa
vanta un credito di circa
700mila euro dal Comune, per
lavori eseguiti e fatturati nel
2012. E ricomincerà i lavori solo se sarà pagata. Purtroppo tra
i 28 milioni di debiti che il Comune proprio in questi giorni
sta pagando, grazie al mutuo
trentennale ottenuto dalla Cassa depositi con il decreto
“salva imprese”, non ci sono i
circa 700mila euro dovuti
all’impresa Passarelli. Come è
noto, i pagamenti andavano effettuati in base all’ordine cronologico e il Comune sta saldando esclusivamente i debiti
contratti fino al 31 dicembre
2011.
L’auspicio era che il finanziamento ottenuto dalla Cassa depositi e prestiti avesse fatto tirare un sospiro di sollievo alla Ragioneria del Comune e che tra
le pieghe del bilancio potessero essere reperite le risorse per
far ripartire i lavori della stazione marittima. Al momento, però, l’impresa ha inviato le lette-
Il traffico sul raccordo Salerno-Avellino
infrastrutture
Raccordo Salerno-Avellino
La Feneal Uil sollecita De Luca
Il cantiere della stazione marittima
re di licenziamento agli operai
e questo non è un buon segno.
Una cosa è certa: questi 700mila euro sono somme dovute
dal Comune e non c’entrano altri enti. Dunque, se Palazzo di
Città non paga i lavori non riprenderanno. L’impresa Passarelli non ha alcuna intenzione
di anticipare i soldi per conto
del Comune, soprattutto di
questi tempi con le note difficolta di accesso al credito.
A quanto si è appreso, per ultimare la stazione marittima
progettata da Zaha Hadid servirebbero cinque mesi, non di
più. L’ammontare dei lavori da
effettuare ammonterebbe a circa 5 milioni e si tratta dei servizi tecnologici, delle vetrate e
delle finiture, in quanto le ope-
re murarie sono state già tutte
ultimate. Rispetto a qualche
mese fa, quindi, l’unico passo
in avanti che è stato fatto riguarda il ponte di imbarco, per
il resto i lavori sono fermi.
Nel frattempo, poche decine
di metri più avanti, l’Autorità
portuale sta effettuando i lavori per allungare il molo Manfredi che, come previsto dal Piano
regolatore portuale, sarà poi
destinato esclusivamente alle
navi da crociera. I lavori procedono spediti e, secondo quando affermato la scorsa settimana dal presidente Andrea Annunziata, potrebbero concludersi anche prima del previsto,
massimo fra due mesi. L’allungamento del Manfredi, e il successivo dragaggio dei fondali,
consentiranno l’attracco contemporaneo di due navi e ciò
permetterà di raddoppiare, se
non addirittura triplicare, il numero di scali crocieristici. Già
da quest’anno, comunque, nonostante le navi da crociera
non abbiano una banchina dedicata, a Salerno sono previste
una crescita del 41,3% per il
movimento passeggeri, che
passerebbero dai 113mila del
2012 a 160mila, e l’arrivo di otto navi da crociera in più, per
complessivi 80 scali contro i 72
del 2012. C’è il rischio concreto
che sia pronta prima la banchina e non ancora la stazione marittima, una vera beffa se si
considera che i lavori furono
appaltati diversi anni fa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Vorremmo che il vicemini- struttura è stata considerata
stro Vincenzo De Luca dedi- strategica per l'Europa – corricasse lo stesso impegno con il doio Berlino-Palermo – e rilequale si è prodigato per reperi- vante per lo sviluppo della rere i fondi per il completamen- gione e dunque ha tutte le cato della cittadella giudiziaria, ratteristiche richieste dalla leganche per il potenziamento ge di stabilità per ricorrere ai
del tratto autostradale Saler- cofinanziamenti dell’Unione
no-Avellino, opera rimessa al europea».
centro delle attenzioni nel reTrattandosi di un investicente convegno ad Avellino».
mento che assicurerà un ritorA sostenerlo è Patrizia Spi- no non solo economico ma
nelli, segretaria provinciale anche di benessere sociale per
della Feneal, il sindacato lavo- il territorio, la Feneal Uil chieratori edili
de agli ammidella Uil.
nistratori «di
Secondo
Spinelli
«Basterebfare la loro
basterebbe
be una semparte fino in
plice firma un piccolo sforzo
fondo
per
sull’accordo
non vedere,
quadro della per mettere subito mano
anche questa
Regione Cam- al lotto Fratte-Baronissi
volta, sfumapania per po- E per il prolungamento
re l’occasioter indire ne dei finanspiega Spinel- fino a San Severino
ziamenti euli – la gara di vanno chiesti i fondi Ue
ropei. Il pieappalto per
no utilizzo
la messa in sidei fondi cocurezza di quest’opera, la cui munitari è fondamentale in
realizzazione porterebbe lavo- questo momento di particolaro nel nostro territorio e limi- re e drammatica crisi per l'editerebbe anche l’elevata ricor- lizia, causata dai mancati parenza di incidenti stradali».
gamenti delle pubbliche amSecondo la sindacalista, ministrazioni, dal difficile ac«con un piccolo sforzo della cesso al credito e dalla troppa
Regione si potrebbero avviare burocrazia. L'inerzia, o l’incasubito i cantieri per il tratto Sa- pacità, amministrativa che
lerno-Baronissi e, in seguito, non consente di utilizzare apCaldoro e i presidenti delle pieno i fondi europei costa
Province potrebbero adope- troppo al nostro territorio: è
rarsi per ottenere i finanzia- un lusso – conclude Patrizia
menti europei per il completa- Spinelli che non possiamo più
mento fino a Mercato San Se- permetterci».
(g.g.)
verino, dato che questa infra©RIPRODUZIONE RISERVATA
24
Cilento-Diano
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Disservizio in sei paesi del Cilento interno, monta la protesta
Gioi Cilento. La posta
giace negli uffici postali e
non viene consegnata ai
destinatari perché manca il
portalettere. E’ quello che
succede da una settimana
in sei paesi del Cilento interno. Il disservizio di Poste Italiane si sta registrando nei Comuni di Gioi, Stio
e Magliano Vetere e nelle
relative frazioni di Cardile,
Gorga e Capizzo Monta la
protesta degli utenti di cui
si è fatto portavoce il sindaco di Gioi Andrea Salati..
I cittadini residenti sono
all’esasperazione
poiché
bloccata la corrispondenza
viene meno la possibilità di
essere in regola con il pagamento delle tasse e di tanti
altri servizi. Il motivo che
ha portato a questo caos
sarebbe la nuova riorganizzazione imposta da Poste
Italiane che ha deciso di
spostare il postino presente
a Gioi a Vallo della Lucania
affidando a un unico portalettere, che tra l’altro è in fe-
Portalettere in ferie, la posta
non arriva da una settimana
Gioi, Stio, Magliano Vetere e frazioni senza corrispondenza
Lettera del sindaco
di Gioi Andrea Salati
al prefetto di Salerno
“Si torni al passato”
rie per dieci giorni, l’intero
compito di gestire sei paesi
che tra l’altro sono collegati
tra di loro da vie di comunicazioni impraticabili. “E’
la razionalizzazione che
impone Poste Italiane a un
territorio già martoriato di
suo. - attacca il primo cittadino di Gioi Andrea Salati
– Purtroppo i vertici dell’azienda pensano a spendere soldi per appellare una
decisione di primo grado
del Tar dinanzi al Consiglio
di Stato contro la chiusura
indiscriminata degli uffici
postali invece di investire le somme di denaro per
regolamentare il servizio
di consegna della posta”.
Infatti i legali di Poste Italiane pochi giorni fa hanno
appellato la sentenza di
primo grado con la quale
il Tar, qualche mese fa, ha
dato ragione ai Comuni
sospendendo il provvedimento di chiusura dettato
da Poste Italiane: “Vanno
ad appellare una sentenza
– spiega il sindaco di Gioi –
che è già stata discussa dal
Consiglio di Stato poiché i
pochi Comuni che hanno
visto confermata la chiusura ricorrendo al secondo
grado di giustizia si sono
visti confermare la decisione in quanto i giudici hanno
preso per buone le distanze
chilometriche già indicate
in primo grado”. Nel frattempo i cittadini si stanno
preparando per forti azioni
di protesta contro Poste Italiane perché “…siamo stufi
– gridano – di dover essere
sempre penalizzati rispetto
ad altre comunità”. In attesa della mobilitazione della
popolazione il sindaco di
Gioi questa mattina ha inviato una lettera ai vertici
di Poste Italiane (country
manager Campania e direttori delle filiali di Salerno e
Sala Consilina) e al Prefetto
di Salerno chiedendo di ritornare allo status quo ante,
così da “…far regolamentare – conclude Salati – il servizio, che funzionava bene,
in breve tempo. L’azienda
è abituata a ragionare per
numeri, ma deve capire che
noi siamo esseri umani bisognevoli dei servizi essenziali come nelle aree super
urbanizzate”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Corisa/4, protesta a oltranza degli operai
L’inchiesta
Autovelox col trucco:
i vigili a novembre
davanti al giudice
Sala Consilina. Gli avvocati scioperano, rinviato
il processo (14 novembre)
sugli “autovelox truccati”, portato alla luce in
seguito ad un’indagine
condotta dalla Guardia di
Finanza di Sala Consilina.
Sul banco degli imputati
10 persone tra cui, oltre la
mente della gang, Diego
Barosi di 61 anni di Desenzano sul Garda, titolare
della ‘Garda Segnale srl’,
anche i Vigili Urbani di
San Rufo, San Pietro al
Tanagro e Sant’Arsenio.
Il raggiro fu scoperto nella
primavera del 2009 e la
Procura di Sala Consilina
sequestrò 50 “Velomax”,
computer, rilevatori ottici
e fotografici e documentazione contabile e amministrativa che facevano
capo alla “Garda segnale
srl”, il cui responsabile era
proprio Barosi (re.giu.).
Sicignano-Lagonegro
Iannuzzi assicura:
“Un nuovo studio”
Vallo, pronti a manifestare anche durante la festa patronale
Vallo della Lucania. Prosegue la
protesta, è il quarto giorno, dei lavoratori del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno/4 che rimangono
legati al monumento dei caduti in
piazza Vittorio Emanuele a Vallo
della Lucania. Infatti nonostante
nella mattinata di ieri è stato confermato l’arrivo del mendato, firmato
dal Commissario Liquidatore Domenico Del Gaudio, che destina a
ciascuno 3mila euro come acconto,
la mobilitazione non ha fine perché
“…noi vogliamo – spiegano i lavoratori – che ci sia riconosciuto tutto
il dovuto a stipendiale e soprattutto sia garantito il nostro futuro lavorativo visto che si parla di tutto
tranne di quello che noi dovremmo
fare dopo”. Nel frattempo la cittadinanza di Vallo della Lucania,
ma anche quella cilentana è vicina
a questi operai che protestano in
piazza: “Oltre a supportarci con vari
viveri – rivelano i lavoratori del Corisa/4 – hanno in iniziato pure una
raccolta firme che sta producendo i
suoi primi risultati visto che le firme in solidarietà alla nostra protesta
sono in netto aumento”. Ieri non c’è
stato alcun incontro istituzionale,
ma i lavoratori sottolineano di voler
restare in piazza almeno fino alla festa di San Pantaleone, protettore del
centro propulsore del Cilento, così
da “…rendere sempre più visibili
le nostre giuste rivendicazioni che
per troppo tempo sono state rimaste
confinante nonostante avanziamo
ben 14 mensilità noi lavoratori e 18
coloro che occupano posti nel setto-
La protesta degli operai del Corisa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Roma. Nella seduta di
ieri della Commissione
Trasporti, il Ministero
delle Infrastrutture e dei
Trasporti, attraverso il
SottoSegretario Girlanda,
ha risposto alla interrogazione presentata il 14
maggio da Tino Iannuzzi
sul ripristino della Tratta
ferroviaria Sicignano degli
Alburni-Lagonegro; una
interrogazione analoga
e mossa dal medesimo
obiettivo è stata formalizzata l’1 luglio da Deborah
Bergamini (Pdl). “Entro
settembre- dice Iannuzzi Rfi definirà un nuovo
Studio di Fattibilita”.
Camerota
Sant’Arsenio
Sant’Arsenio
Ci sono Stefano Tacconi e Simone Barone
ma il campo è chiuso: “Ritorsione politica”
Polpette avvelenate nella palestra comunale:
strage di randagi, ora accelerare sul canile
Bimbo conteso, oggi il tribunale del Riesame
decide sulla revoca dei domiciliari alla madre
Camerota. Due ex calciatori dovevano presenziare ad uno stage
calcistico organizzato da una scuola calcio di Camerota. Ma al
loro arrivo hanno trovato i cancelli del campo sportivo chiusi a
causa del diniego improvviso dell’amministrazione comunale.
Protagonisti della vicenda l’ex portiere della Juventus Stefano
Tacconi e il campione del mondo Simone Barone. “Avevamo
chiesto l’autorizzazione ad un assessore comunale tramite un
dirigente dell’associazione – spiega Maria Scarano, presidente
della scuola calcio “Barone” – ma improvvisamente, a poche ore
dalla manifestazione, c’è stata revocata. Sono convinta che si
tratta di una ritorsione politica in quanto l’evento è stato organizzato in sinergia con l’associazione “Tuttinsieme”, presieduta
dal consigliere di opposizione Mario Scarpitta”. Proprio Scarpitta
non si è perso d’animo: quando ha appreso la notizia ha subito
spostato la manifestazione in un centro sportivo privato, a poche
centinaia di metri di distanza da dove si doveva svolgere l’evento.
Sant’Arsenio. Polpette avvelenate, strage di randagi. I cani vivevano nei pressi
della costruenda palestra comunale
di Sant’Arsenio dove le sette bestiole
avevano trovato rifugio grazie alla collaborazione e al buonsenso dei cittadini.
Ma, evidentemente, qualcuno ha ben
pensato che dessero fastidio. Così, come
co già avvenuto in tempi non sospetti,
in via Sottobraida, sono stati uccisi allo
stesso modo: con polpette avvelenate.
“Un problema quello del randagismo che
dovrebbe essere risolto una volta per tutte- affermano alcuni
cittadini-, ad esempio si potrebbe accelerare sui tempi per
ultimare i lavori del canile comprensoriale situato nel territorio
di Sala Consilina”.
Sant’Arsenio. Sarà il Tribunale del Riesame di Salerno a decidere oggi sulla legittimità del provvedimento restrittivo (domiciliari) eseguito dal tribunale di Sala Consilina nei confronti di una
donna italo-venezuelana, accusata di “sottrazione di minore”. Al
centro della contesa c’è il figlio di 8 anni della donna, conteso tra
l’Italia e il Venezuela, dopo un matrimonio finito male. La donna
italo-venezuelana, tre anni fa, decide di fare ritorno a Caracas,
portando con sè il bambino, dando assicurazione al marito che
presto, entrambi, avrebbero fatto ritorno a Sant’Arsenio. Trascorso
un anno, però, il papà del bimbo sporge denuncia ai carabinieri.
Dopo gli opportuni scambi di informazione con le autorità italiane,
i giudici venezuelani si esprimono per il rimpatrio del bambino.
La donna decide di far ritorno da sola a Sant’Arsenio, contravvenendo alle decisioni dei giudici, lasciando il figlio presso i suoi
parenti a Caracas, con l’intento di cercare un dialogo con il suo ex
marito che nel frattempo aveva sporto altre due denunce.
www.metropolisweb.it
Capaccio-Agropoli-Cilento
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Attesa per questa mattina la sentenza del Consiglio di Stato su ricorso del Comune
Ospedale Civile di Agropoli:
arriva il giorno del giudizio
A Palazzo Spada si sono costituiti
anche Capaccio e Castellabate
Agropoli. Entro la tarda
mattinata di oggi si conoscerà il destino dell’ospedale
civile di Agropoli. Il Consiglio di Stato, infatti, sarà
chiamato a pronunciarsi
definitivamente sull’appello presentato dal comune
di Agropoli contro l’ordinanza del Tar Campania
che di fatto ha ritenuto
lecito l’atto dell’Asl Salerno di dismissione della
struttura. La sentenza che
arriverà da Palazzo Spada
a Roma sarà definitiva e
inappellabile. Anche secome ha riferito il manager
dell’Asl Antonio Squillante
in un incontro col sindaco
di Castellabate Costabile
Spinelli- la chiusura definitiva del nosocomio agropolese non arriverà prima
di settembre. Ma il Comune della città principe del
Cilento muove autonomamente i suoi passi e con un
parere positivo proveniente dalla Capitale aprirebbe
nuovi scenari. Non c’è il
rischio di un rinvio causato dallo sciopero degli
avvocati poiché la pendenza di un’ordinanza cautelare di
sospensione di un provvedimento
dell’Asl rende ininfluente la protesta sulla celebrazione dell’udienza
il cui esito potrebbe conoscersi in
tarda mattinata. A palazzo di città
c’è grande ottimismo. Già lo scorso giugno, nella prima udienza, il
Consiglio di Stato sospese il provvedimento di dismissione della
struttura puntando su due fattori
di rischio: il numero di utenti che
usufruisce del nosocomio agropolese e i tempi di percorrenza necessari per raggiungere le altri presidi
ospedalieri. Da parte sua il manager dell’Asl Antonio Squillante ha
più volte auspicato la necessità di
arrivare alla fine della contesa giudiziaria in tempi brevi per stabilire
definitivamente se i provvedimenti attuati sono o meno legittimi,
evitando quindi ulteriori cambiamenti nell’organizzazione dell’ospedale civile di Agropoli che in
base al decreto regionale 49/2010
andrebbe dismesso. Con la sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe
cessare anche l’occupazione della
direzione sanitaria della struttura
che dura ormai da un mese. Notte e giorni i membri del comitato
civico pro ospedale, coordinati
dall’avvocato Giovanni Basile e da
tanti altri volontari, hanno presidiato il cuore del nosocomio raccogliendo dati e informazioni sul
funzionamento della struttura. In
questo periodo hanno anche provato a sensibilizzare l’opinione
pubblica sul problema. Tra le iniziative intraprese dai manifestanti
ci sono volantinaggi, esposizioni
di striscioni e giornate di visite
gratuite nel centro cittadino. Non
sono mancate polemiche sull’attività svolta, scarna di soluzioni
pratiche per risolvere la questione
ospedale ma comunque lodevole.
Tutte le speranze sono ora puntate sulla via indicata dall’amministrazione comunale agropolese
retta dal sindaco Franco Alfieri:
il ricorso al Consiglio di Stato. In
giudizio si sono costituiti anche
i comuni di Capaccio e Castellabate. Tra poche ore si conoscerà
il destino di una struttura che sin
dal primo giorno dalla sua nascita
è stata sempre al centro delle attenzioni (re.cro.).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Dogramazio
Appello del vescovo alla vigilia della decisione
Miniero in visita al nosocomio
“Che i giudici siano imparziali”
LA VISITA
Il vescovo
della Diocesi
di Vallo
ieri in visita
all’ospedale
Agropoli. “Sono vicino a voi”,
con queste parole il vescovo
della Diocesi di Vallo si è rivolto agli agropolesi durante
la visita al nosocomio cittadino. Ad accoglierlo il sindaco
di Agropoli Franco Alfieri Un
vescovo che ogni giorno di
più entra nel cuore della gente, che solo adesso a quasi due
anni della sua venuta a Vallo
della Lucania sta prendendo
confidenza con i fedeli. la visita di oggi è segnale chiaro
ed inequivocabile della grandezza del personaggio. Una
visita che sa di speranza e proprio con la speranza ha chiuso sua eccellenza Monsignor
Ciro Miniero vescovo di Vallo
della Lucania la sua omelia ai
dipendenti e ai vertici comunali presenti alla benedizione
che con una solenne Ave O
Maria l’alto prelato vallese ha
rivolto al Signore. Alla vigilia
della decisione del consiglio
di Stato in stabilita per questa
mattina Miniero è stato duro
ma con l’alto perbenismo che
lo ha sempre contraddistinto e
rivolgendosi ai giudici che saranno chiamati a pronunciarsi
ha detto: ”Siate imparziali nel
giudizio, decidete per il bene
della popolazione, prendete
decisioni che vadano a favore delle persone, non siamo
numeri che possiamo essere
cancellati, vogliamo vedere
segni di maggiore equilibrio e
di imparzialità e non gesti che
tagliano, chiedo che ogni decisione venga presa per realizzarsi il bene in questa zona”,
ha concluso Miniero. “Siamo
fiduciosi, forse anche grazie
ad una forza che ci viene dalla
fede che ci fa resistere e sperare”, ha aggiunto il primo cittadino di Agropoli Franco Alfieri (re.cro.).
23
Capaccio. Contrade penalizzate
Nel mirino del gruppo Api
la rassegna di eventi estivi
Capaccio. Il Gruppo Api contro l’amministrazione
retta dal sindaco Voza. Nel mirino la rassegna estiva
che si svolgerà nell’area archeologica di Paestum. Il
neo-nato movimento politico precisa che il Comune
di Capaccio Paestum comprende anche altre 15 contrade, alcune marittime e nel periodo estivo sono affollate di turisti, che lamentano la mancanza di luoghi
per il divertimento: sarebbe opportuno che venisse
data anche a loro l’opportunità ad assistere spettacoli
ed eventi, poiché in queste contrade insistono molte
attività commerciali che, durante il periodo invernale, con tanti sacrifici riescono appena a tirare avanti,
con la speranza che in estate possano incrementare
il loro guadagno con il turismo. “Purtroppo, si ritrovano a fare i conti con un’Amministrazione che, oltre
a penalizzarli durante tutto l’anno con lo stop della
musica a mezzanotte, li esclude anche dagli eventi
estivi, curando solo gli interessi di pochi e non di tutti,
ad esempio sono ben 29 le date che hanno come location Piazza Basilica a Paestum e i Giardini del Museo: in questo caso ci chiediamo, a favore di chi?”, si
chiede il gruppo Api. Inoltre, la location scelta per la
maggior parte degli eventi è anche priva di adeguati
parcheggi pubblici se non alcuni privati, che per l’Api
non rispondono alle normative di sicurezza vigenti e
non abbastanza capaci di ospitare l’afflusso di gente
che si reca a Paestum, creando così enorme disagio
e caos al traffico veicolare, specialmente all’ingresso
nord dell’area, dove esistono diversi appezzamenti di
terreni ad entrambi i lati di via Magna Graecia, dove
potrebbe sorgere un parcheggio pubblico, a gestione comunale, capace di ospitare l’afflusso di turisti
sia con auto e pullman, che eviterebbe il caos che si
crea, oltre a rimpinguare le casse comunali” (ma.es.).
Capaccio, Voza interrogato
sugli sbancamenti dunali
Capaccio. Opposizione consiliare di nuovo all’attacco dell’Amministrazione Voza sugli sbancamenti
dunali e su alcune disposizioni riguardanti la fascia
costiera. Due le interrogazioni, con richiesta di risposta scritta, protocollate ieri mattina, direttamente
all’attenzione di Italo Voza, dai consiglieri di minoranza Gennaro De Caro e Franco Tarallo. Si fa riferimento alla delibera 262 del 24 giugno scorso, relativa all’individuazione di aree da adibire ad attività di
noleggio di attrezzature balneari su aree demaniali
del litorale. L’opposizione ha chiesto di sapere se i
responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Demanio e Patrimonio hanno previsto il picchettaggio con
strumenti tecnici e cartografici delle aree indicate
sulla delibera; se le dune antistanti tali aree sono
state correttamente delineate al fine di salvaguardarne la biodiversità ed impedirne l’accesso non
autorizzato; se non fosse opportuno lasciare libere
le aree adiacenti l’Oasi Dunale protetta per non creare pericolosi precedenti in grado di compromettere
la tutela della vegetazione psammofila. La seconda
riguarda l’intervento eseguito a Laura, lungo la fascia pinetata che costeggia la via del mare tra i lidi
Kennedy e Tritone: si chiede se tali lavori risultano
coperti da spesa, ordinaria o straordinaria.
Castellabate. La Regione ha emesso i decreti di ammissione ai fondi Castellabate. Tre anni, ricoverato a Vallo: stava soffocando per crisi epilettica
Baia Arena, soldi per l’ambiente Malore in strada, bimbo al San Luca
Castellabate. Baia Arena,
Palazzo Santa Lucia ha
emesso i decreti di ammissioni al finanziamento.La
Regione Campania ha emesso i decreti di ammissione
a finanziamento sui fondi
Por Campania Fesr 2007-13
Obiettivo operativo 1.3 per
i lavori di adeguamento del
sistema depurativo della frazione Ogliastro Marina. Un
intervento fondamentale per
il risanamento dell’ambiente
marino in località Baia Arena, al confine tra il comune
di Castellabate e il comune
di Montecorice Cilento. Il
Comune di Castellabate nel
2010 ha sottoscritto con la
Regione Campania e proprio
con il Comune di Montecorice un protocollo d’intesa che
prevede il finanziamento
dell’intero intervento per la
sistemazione degli impianti
fognari e di depurazione dei
due Comuni per un importo
di 6.560 euro, a valere sulle
risorse in dotazione all’obiettivo operativo 1.3 del
Por Campania Fesr2007-13.
Dopo l’acquisizione di tutti i
pareri necessari e l’approvazione dei progetti esecutivi
da parte delle Giunte dei
due comuni, si attendeva
l’emissione dei decreti. “E’
una notizia che attendevamo da tempo. – afferma
il sindaco di Castellabate
Costabile Spinelli – Ci eravamo assunti l’impegno
di portare avanti l’iter e lo
abbiamo fatto nella maniera
più veloce possibile. Abbiamo mantenuto le promesse
fatte a residenti e turisti. Il
lavoro è stato impegnativo
ed è stato possibile raggiungere l’obiettivo anche
grazie all’accordo e alla
collaborazione tra i due Comuni. Ringrazio l’assessore
regionale all’Ambiente Giovanni Romano per il ruolo
determinante che ha avuto
in questa vicenda”, ha concluso il primo cittadino del
comune cilentano.
Castellabate. Si sente male
in strada a causa di una crisi
epilettica: provvidenziale
l’intervento dei volontari
del 118 e dell’Humanittas
del Tipo A di Agropoli, che
strappano alla morte un
bambino di appena tre anni.
E’ accaduto ieri sera a Santa
Maria di Castellabate, nel
bel mezzo del passeggio e
con tanta gente in strada.
Un bambino in compagnia
dei genitori, ad un certo
punto ha iniziato a diventare
bianco in faccia, la lingua
praticamente era finita in
gola e stava morendo soffocato. Momenti di terrore tra
la gente, uno dei presenti ha
allertato i volontari del 118
che da Agropoli sono prontamente giunti a Santa Maria
di Castellabate. Arrivati sul
posto, gli operatori sanitari
del 118 agropolese hanno
provveduto a stabilizzare
il piccolo e a trasferirlo in
ambulanza all’ospedale San
Luca di Vallo della Lucania
dove è stato ricoverato per
gli accertamenti e tenerlo
sotto osservazione. L’intervento dei volontari, particamente, ha salvato la vita al
piccolo che a quanto pare
sarebbe fuori pericolo propio
grazie alle operazioni effettuate sul posto dai ragazzi
dell’Humanitas (re.cro.).
www.metropolisweb.it
22
Eboli
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Il segretario provinciale Fausto Lucarelli incalza: «Nostre denunce confermate dalla stampa nazionale»
La Destra, l’ospedale e il rischio sismico
L’accusa alla politica locale: «Era prevedibile l’esclusione dalla rete d’emergenza dell’Asl»
Santa Cecilia
REDAZIONE
EBOLI
La Destra torna a chiedere
chiarezza sullo stato sismico
dell’ospedale di Eboli Maria
Santissima Addolorata.
In una nota Fausto Lucarelli,
segretario provinciale de
La Destra, sollecita «una
assunzione di responsabilità
da parte delle autorità in
relazione al rischio sismico
dell’ospedale di Eboli ed alla
ineludibilità di escludere
tale presidio dalla rete di
emergenza dell’Asl Salerno.
Le dichiarazioni rese a suo
tempo dallo stesso Lucarelli
hanno avuto recentemente
una conferma da diversi
quotidiani anche nazionali
che riprendono i dati, i
numeri, le classificazioni di
rischio, i pericoli per la popolazione, alla base della denuncia de La Destra di due
mesi or sono, riconoscendo
la piena attendibilità delle
fonti, la realtà del rischio,
e la urgente necessità di
provvedimenti».
Fausto Lucarelli, inoltre,
spiega: «Al sindaco di Eboli
ed ad alcuni illustri esponenti della vita politica della cittadina che avevano
sottovalutato il problema
e contestato la esattezza
delle informazioni fornite
dal nostro partito – afferma
Fausto Lucarelli -, ha dato
Il fatto
Allaccio abusivo alla rete Enel:
due coniugi scoperti
e denunciati dai carabinieri
una risposta autorevole e
documentata, non il nostro
partito, ma diverse testate
nazionali. Pubblicata la classificazione degli ospedali a
più alto rischio sismico in
Regione Campania, sulla
base della black list della
Protezione Civile, ed ha
messo al primo posto il
presidio della Santissima
Annunziata di Napoli, ospedale del 1889, ma c’è l’elenco
degli ospedali a maggior
rischio sismico in provincia
di Salerno, che non potrà
escludere un presidio, la
cui struttura centrale è un
convento del 1300».
Ma non è tutto: «Inquadrato
anche il criterio più intuitivo,
ma scientificamente valido,
per definire la sicurezza
degli ospedali, secondo la
valutazione di Edoardo
Cosenza, ingegnere docente
alla Università di Napoli
ed Assessore Regionale alla
Protezione civile che a proposito dei criteri di sicurezza
dichiara “il miglior test fu il
sisma del 1980”, intendendo
precisare che gli ospedali
che hanno resistito al terremoto del 1980 sono i più
sicuri».
Quindi Lucarelli conclude e
aggiunge: «La competenza
scientifica ed istituzionale
di Cosenza sono la risposta
più eloquente alle insinuazioni di qualche politico
ebolitano, che sosteneva che
l’ospedale a rischio fosse
l’ospedale di Battipaglia,
aperto pochi mesi prima del
terremoto, che ha strutturalmente resistito all’evento
sismico del 1980, senza registrare alcun danno, costituendo anzi la prima e più
efficace risposta all’emergenza sismica del territorio,
arrivando ad accogliere più
di mille ricoverati».
L’inchiesta
L’indagine. Le accuse parlano di poche
decine di euro accettate in cambio di autorizzazioni a circolare a favore dei camionisti
salernitani.
@Metropolis_Web
@Metropolis_Web
Sotto torchio gli agenti infedeli
Salerno. Stamattina sfileranno davanti al gip due
degli agenti di Polizia
indagati nell’ambito dei
presunti ‘piaceri’ ai camionisti.
Nell’indagine sui presunti
agenti infedeli risultano
coinvolte dodici persone:
cinque poliziotti e sette camionisti. L’accusa è quella
di aver messo su un giro
di mazzette, da importi
davvero trascurabili, in
cambio di autorizzazioni a
circolare ai mezzi pesanti
in orari o in modalità altrimenti non consentite.
Per l’accusa i poliziotti si
sarebbero ‘accontentati’ di
cifre tra i 20 ed i 50 euro
per aiutare gli autisti ed
i camionisti, in tutto sette
provenienti dalle diverse
zone della provincia di
Salerno, per offrire loro le
agognate autorizzazioni
al transito per trasporti
eccezionali o in orari solitamente ‘vietati’ ai tir.
I primi a sfilare davanti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi interrogatorio di garanzia per i poliziotti ai domiciliari
Sono accusati di aver accettato somme di denaro
tra i 20 e i 50 euro per rilasciare autorizzazioni
alla circolazione. In tutto ci sono dodici indagati
Eboli. Allaccio abusivo alla rete pubblica dell’Enel:
denunciate due persone a Santa Cecilia di Eboli.
L’operazione porta la firma dei carabinieri della
locale stazione, diretta dal maresciallo Forcina, ed
inquadrati nella compagnia ebolitana agli ordini del
capitano Alessandro Cisternino.
I due coniugi, dopo i controlli dei carabinieri, sono
risultati ‘allacciati’ alla corrente elettrica in modo abusivo, avendo operato un vero e proprio ‘innesto’ che
consentiva loro di portare in casa l’energia elettrica
senza pagare le bollette. Per questo motivo è scattata
la denuncia.
Intanto proseguono senza sosta i controlli, nelle zone
rurali e nelle frazioni costiere, sui delicatissimi fronti
relativi al mondo dell’immigrazione ed al fenomeno
della prostituzione.
al gip saranno i due poliziotti che due giorni fa
si sono visti notificare dai
colleghi della Polizia stradale di Salerno e di Eboli,
l’ordinanza di custodia al
regime degli arresti domiciliari.
Nei prossimi giorni toccherà agli altri indagati,
tra cui tre poliziotti ed i
sette camionisti. Gli indagati ‘in divisa’ abitano in
varie zone della Piana del
Sele, di Battipaglia, Eboli
e Bellizzi. A vario titolo
ed in posizioni differenti
dovranno rispondere di
varie accuse tra cui concussione, abuso d’ufficio
o falso.
L’iter giudiziario, adesso, procede mentre gli
indagati sono decisi a
far valere le loro ragioni
davanti ai magistrati salernitani. Secondo il collegio difensivo, infatti, le
accuse mosse ai poliziotti
sarebbero destituite da
ogni fondamento. Oggi,
davanti al gip, comincerà
la girandola degli interrogatori di garanzia per i
dodici indagati coinvolti
nell’inchiesta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
La kermesse
Evoli Festival, presentazione
con la criminologa Bruzzone
Eboli. E’ in programma per questa mattina alle ore 11 a
Palazzo Sant’Agostino a Salerno la presentazione della
seconda edizione di “Evoli Festival”, che si svolgerà
ad Eboli dal 26 al 28 luglio in Piazza della Repubblica,
con la supervisione del maestro Salvatore De Pasquale
in arte “Depsa”.
Alla conferenza prenderanno parte il presidente della
Provincia di Salerno, Antonio Iannone, il presidente
della Commissione provinciale Lavoro, Formazione e
Pari Opportunità, Massimo Cariello, il sindaco di Eboli, Martino Melchionda, il direttore artistico dell’evento Claudio D’Eboli, il coordinatore Tommaso Bergamo,
la criminologa Roberta Bruzzone, testimonial contro il
femminicidio, l’assessore comunale Liberato Martucciello.
L’iniziativa in questione si terrà dal 26 al 28 luglio in
pieno centro ad Eboli e prevede lo svolgersi di diversi
eventi artistici, culturali e musicali. La kermesse vanta
il patrocinio del Comune di Eboli e della Provincia di
Salerno e per una volta gli esponenti dei due enti, seppelliranno l’ascia di guerra per presentare, allo stesso
tavolo, proprio l’iniziativa che si terrà a fine luglio in
pieno centro cittadino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
Battipaglia
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
21
Cifre da capogiro per il ‘grande fratello fiscale’ del Comune: 15mila ingiunzioni per la Tarsu evasa
Diciottomila verifiche sull’Ici
GIOVANNI VASSO
BATTIPAGLIA
Comune senza soldi: valanga di controlli per l’Ici,
conclusi ben 18mila verifiche sui cittadini ma gli
uffici comunali non hanno
raggiunto l’obiettivo che
era stato quantificato in
quasi 25mila ingiunzioni.
Il prospetto riepilogativo
della lotta all’evasione
fiscale, per l’anno 2012,
mostra cifre a dir poco
spaventose. Gli obiettivi
primari della task force
comunale, infatti, riguardavano il controllo di
quasi 25mila posizioni
fiscali) e spedire a casa
dei cittadini quasi 15mila
ingiunzioni di pagamento per la Tarsu, i cui atti,
poi, sono stati ceduti alla
società di riscossione della
Gefill.
I comunali, nelle loro operazioni di ‘grande fratello
tributario’, hanno accertato poco più di un milione
di euro di Ici evasa (a fronte dell’obiettivo stimato
in 800mila euro) e hanno
riscosso poco meno di 1,4
milioni mentre la soglia
minima era stata fissata a
900mila euro. Sul fronte
Ici i controlli sono stati
eseguiti verificando i dati
on-line dell’Agenzia del
territorio e si sono concentrati a formare le ‘schede
contribuente’ per gli anni
dal 2007 fino al 2009. Sono
stati inviati quasi duemila
tra avvisi di liquidazione
e accertamento Ici per il
2007 e avvisi di accertamento di area fabbricabile
dallo stesso anno in poi.
Sul versante Tarsu, dopo
la valanga di cartelle pazze recapitate ai cittadini
sugli accertamenti relativi
al 2006, la task force comunale ha accertato poco più
di un milione di euro di
evasione a fronte di un ‘incasso’ pari a 930mila euro.
Tutti gli atti relativi alle
quasi 15mila ingiunzioni
Accertati, per entrambi i tributi, ammanchi pari a più di due milioni di euro
Il fatto
Nuova srl, i lavoratori
«Ci spieghino dove
dobbiamo risparmiare»
I controlli
Raffica di verifiche sulle posizioni fiscali
dei cittadini battipagliesi. Ed il prossimo
anno, con le tasse al massimo, potrebbero essere anche più stringenti.
da inviare ai battipagliesi
per il tributo non pagato.
I risultati raggiunti hanno
indotto il nucleo di valutazione del Comune di
Battipaglia ad autorizzare
il compenso ‘incentivante’
pari a circa 31mila euro da
prelevare dal fondo che
conta su una cifra pari a
100mila euro che andrà
diviso tra gli impiegati in
servizio presso l’Ufficio
Tributi fino al dicembre
dello scorso anno. Dagli
operatori tributari fino ai
messi notificatori, si tratta
di 25 dipendenti dell’ente
di piazza Aldo Moro che
si divideranno la cifra
stanziata come premio ed
incentivo per i controlli sui
‘furbetti’ battipagliesi.
Intanto, per il prossimo
anno, la morsa fiscale
dell’ente battipagliese si
annuncia ancora più feroce. Le casse comunali,
infatti, sono in profondo
rosso e devono far fronte ad un debito da circa
23mila euro a fronte del
quale sono state innalzati,
dal piano di riequilibrio
finanziario già abbozzatto
dall’amministrazione Santomauro e poi confermato
dal commissario Ruffo,
tutti i tributi ed i balzelli
comunali.
E in più proseguiranno i
controlli sulle posizioni
fiscali dei cittadini che,
nelle ultime settimane,
hanno iniziato a ricevere
nuove cartelle contro cui,
in molti, hanno già presentato ricorso.
Battipaglia. Non ci stanno i lavoratori di
Nuova, dopo che il commissario ha fissato la
chiusura della compartecipata del Comune
al 31 dicembre di quest’anno. A mandare su
tutte le furie i lavoratori, questa volta sono
state le riduzioni previste da Ruffo, alla cessazione delle attività: «Il commissario scrive
che è necessaria una riduzione della spesa
per il personale – dicono i lavoratori – ma
gli sfugge che noi siamo inseriti all’interno
del contratto di lavoro “Enti locali”, mentre
dovremmo essere all’interno di quello manutentivo».
A maggio dello scorso anno, era stato lo
stesso Ente a certificare l’economicità della
società in house: «Nell’ultima relazione dei
Revisori dei conti – continuando i lavoratori – vi era riportato che l’affidamento dei
servizi alla Consip avrebbe comportato una
spesa di circa 3,3 milioni, più Iva». Tra manutenzione di impianti elettrici, idrici e di
riscaldamento, giardinaggio, illuminazione, strade e tutti gli altri servizi attualmente svolti da Nuova, infatti, la Consip aveva
previsto un conto molto salato, rispetto ai
2,7 milioni, Iva inclusa, previsti da Nuova.
«Noi vogliamo sapere dove dobbiamo risparmiare oltre – concludono i lavoratori –
ce lo facessero sapere».
Marco Di Bello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Partecipate
Pignatelli, si chiude il bilancio consuntivo
Giù i servizi, ottomila euro in più per il dg
Le cifre
Rispetto ai 53mila
euro per l’annualità 2011 la somma
per il direttore
generale della
Pignatelli è stata
ritoccata verso
l’alto.
Battipaglia. In tempi di spending
review, calano i costi dei servizi per
l’azienda speciale Pignatelli, ma non
quelli per il personale dell’azienda. Il
consiglio di amministrazione dell’azienda ha, infatti, presentato al Comune il progetto consuntivo per l’anno 2012 approvato a metà giugno. In
esso, spicca il sostanziale ritocco verso l’alto dei compensi previsti per il
personale dirigenziale dell’azienda.
La voce che pesa maggiormente, in
tal senso, è quella del direttore generale, che rispetto ai 53 mila euro del
2011, vede un ritocco di ben 8 mila
euro, attestandosi a 61 mila euro per
il 2012. Crescono, anche se di poco
meno di mille euro, le spese per le
consulenze che, in tal modo, si attestano sui 28 mila euro. In crescita
anche le spese per la commissione di
selezione del personale, che rispetto
ai mille euro del 2011, sfonda il muro
dei due mila euro nel 2012. Fra tutti, solo i revisori dei conti registrano
una diminuzione rispetto al 2011,
con un costo che si attesta intorno ai
5 mila euro.
Tendenza opposta, invece, per i servizi, che diminuiscono quasi tutti.
Diminuiscono, per esempio, i servizi di assistenza specialistica, che
dai 328 mila euro del 2011, passano
a 286 mila euro, con un risparmio di
41 mila euro. Stessa sorte per i servizi di assistenza domiciliare sociale,
che registra un calo rispetto al 2011
di ben 118 mila euro, e dei servizi di
assistenza domiciliare integrata, che
invece diminuiscono di 43 mila euro.
Anche il personale dell’azienda, registra una diminuzione netta. Rispetto
al 2011, infatti, le collaborazioni per
l’assistenza domiciliare registrano
una diminuzione di ben 167 mila
euro. Stessa sorte per le collaborazioni di assistenza specialistica, che
rispetto all’anno precedente diminuiscono di quasi 40 mila euro. Secondo
i compilatori, tuttavia, il decremento
di produzione dipende principalmente dalla diminuzione dei servizi
affidati. In sostanza, la minore richiesta dell’utenza ha determinato un
minore costo di gestione per l’azienda.
Nella relazione allegata al progetto,
poi, si auspica una rapida definizione della programmazione dei servizi
nell’ambito del Piano di zona, cosicché l’azienda possa concorrere per
l’affidamento dei servizi dell’intero
ambito. (marco di bello)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
20
Picentini
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Pontecagnano Faiano. Antonio Anastasio ricorre al Tar e chiede l’annullamento dei risultati
«Schede ballerine, elezioni da rifare»
GIOVANNI VASSO
PONTECAGNANO F.
Antonio Anastasio vuol
far annullare le elezioni.
Gravissime le accuse dell’esponente di
Fratelli d’Italia, già
candidato a sindaco
proprio alle ultimissime amministrative vinte per un soffio al ballottaggio
da Ernesto Sica, che
parla di schede ballerine, verbali elettorali dai contenuti
sballati e vistose
divergenze nei numeri delle elezioni
ai seggi.
Nelle sei pagine, fitte di argomentazioni, Anastasio chiede
l’annullamento della
proclamazione
degli eletti a causa
della violazione e
falsa applicazione
della legge elettorale, nel caso specifico, per eccesso
di potere, erroneità dei presupposti, travisamento e
sviamento dei fatti.
In sostanza, in alcune sezioni, si sarebbe registrato un
numero di schede votate
maggiore rispetto agli
aventi diritto riportati
nei verbali delle sezioni
stesse. «Nella sezione numero 4 - si legge nel documento - la somma delle
schede scrutinate è pari a
798 (775 valide, 20 nulle
e 3 bianche) ragione per
cui risulta superiore al
numero dei votanti registrato nel relativo verbale
di sezione che è di 775».
In pratica 23 schede in
più. «Conseguentemente
deve ritenersi assolutamente erroneo il numero
di schede autenticate ma
non utilizzate (310) previsto nello stesso verbale
dal momento che tale cifra è data dalla differenza tra schede autenticate
(1085) e numero di elettori (798 e non 775 come
si legge nel verbale)».
Ma c’è altro: «Nella sezione 8 i voti validi (585)
non corrispondono come
dovrebbero alla somma
dei voti attributi solo ai
candidati sindaci (15) ed
alle liste (557). Il numero,
per conseguenza, risulta sovradimensionato ed
erroneo pure quello delle schede autenticate ma
non utilizzate». Problemi
anche altrove, secondo
Anastasio: «Nella sezione 12 i voti validi riportati a verbale sono 810.
Sommando i voti a liste
e soli candidati a sindaco si ottiene 792. Ci sono
più voti rispetto a quelli
effettivamente assegnati. Anche in questo caso
erroneo il numero delle
schede autenticate ma
non utilizzate indicato
nel verbale». Ancora problemi per la 13, la 16 e la
Presentato un articolato ricorso elettorale contro i verbali compilati
nelle diverse sezioni. Ecco tutte le presunte irregolarità sollevate
Le accuse
I DOCUMENTI
I legali dell’esponente
legato a Fratelli d’Italia
ed all’ex presidente
della Provincia Edmondo Cirielli hanno
chiesto l’annullamento
delle elezioni in quanto,
nei fogli riepilogativi
del voto, sono emerse
diverse difformità numeriche che indurrebbero
a credere nella poca
trasparenza dell’ultima
elezione.
Pontecagnano Faiano
Città Attiva giura fedeltà a Sica:
«Sempre leali alla maggioranza»
Pontecagnano Faiano. Città Attiva
giura fedeltà ad Ernesto Sica e fissa gli
obiettivi politici ed amministrativi del
movimento che si candida, a quanto
assicurano i diretti interessati, a durare nel tempo.
Per il consigliere Gianfranco Ferro :
«La compattezza e l’unità di un gruppo che sin
da subito si
è dimostrato
all’altezza di
poter
conseguire un brillante risultato
elettorale”.
Dello
stesso
avviso il consigliere Luigi
Bellino, che ha
anche mostrato tutto il suo
entusiasmo
e la voglia di
intraprendere
“questo nuovo
percorso con
grande impegno a favore
del territorio”.
In
chiusura,
l’intervento dell’assessore, riconfermato, Francesco Pastore: “Saremo attenti e responsabili ad ottemperare al
programma di governo che abbiamo
sottoposto agli elettori, tenendo ferma
sempre la lealtà e il rispetto verso il
sindaco Sica». A chi domanda in merito alla posizione del gruppo politico
di Città attiva in merito ad un eventuale assegnazione della presidenza
del consiglio comunale ad un esponente dell’opposizione, l’assessore
Francesco Pastore, con un’apertura,
risponde: “Da parte nostra c’è massima apertura mentale e culturale,
considerando sempre la presidenza
del Consiglio comunale come organo
garante dell’intera assise. Rispetteremo, comunque, la volontà della coalizione di maggioranza»Sulla
partecipazione
dei
giovani e le indicazioni provenienti da questo
target strategico
dell’elettorato,
lo stesso Pastore
ha poi concluso: «Ben venga
il cambiamento,
ma non sempre
abbassare l’età
degli esponenti
politici significa
aumentare
la qualità della
macchina
amministrativa; la
freschezza culturale – ha detto
- non è necessariamente legata
al dato anagrafico».
Il gruppo politico di Città Attiva
quindi, giura fedeltà a Sica proprio
nello stesso giorno in cui dall’opposizione del centrodestra di Antonio
Anastasio arriva un pesante affondo
relativo alla regolarità della competizione elettorale che ha confermato lo
stesso Sica alla guida della città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
sezione 17. E ancora, alla
sezione 21: «Manca completamente il foglio di riepilogo finale».
Gli avvocati di Antonio
Anastasio, quindi, chiedono per conto dell’aspirante sindaco l’annullamento delle elezioni
e accampano seri dubbi sulla regolarità della
competizione elettorale.
«Il fenomeno della scheda ballerina - si legge nel
ricorso che cita la giurisprudenza del Tar della Calabria - è in grado
di invalidare il risultato
elettorale».
Chiusa le urne, ora comincia la battaglia a colpi
di carte bollate. In ballo
la regolarità delle ultime
amministrative che hanno rinconfermato Sica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Montecorvino Rovella
La giunta rinuncia a tutto
lo stipendio: «Noi volontari»
Montecorvino Rovella. La giunta Rossomando
ha rinunciato per intero all’indennita’ ripartendo
la somma risparmiata per il 50% alle politiche
sociale e l’altro 50% alla costruzione di aree ludiche/ricreative al servizio dei cittadini. La somma
risparmiata ogni sei mesi e’ di poco superiore ai
32mila euro. Rossomando fa chiarezza e smentisce
le notizie relative al ‘solo’ dimezzamento degli
emolumenti: «In questo momento di crisi ci è’
sembrato doveroso proporre questo azzeramento
delle indennità. Il nostro e’ un impegno doveroso
per la nostra cittadina. Per noi la politica e’ volontariato, ridiamo alla nostra cittadina la dignita’
e il nostro sacrificio e’ solo un piccolo passo che
compiamo per tirarci fuori dalla situazione in cui
siamo piombati a causa di scelte scellerate compiute in passato».
Giffoni Valle Piana
Sconsy sbarca al Film Festival
Giffoni Valle Piana. Anna Maria Barbera sarà ospite
del Giffoni Experience il 28 luglio, in occasione della
cerimonia di chiusura della 43esima edizione. L’attrice,
che regalerà al pubblico del festival quindici minuti di
show, parteciperà alla serata di premiazione dei film in
concorso e riceverà il Giffoni Experience Award come
segno di riconoscimento per il suo poliedrico talento nel
campo dello spettacolo e delle arti.
Pochi sanno che la sua carriera comincia da molto
lontano, sempre però contraddistinta dall’amore per il
mondo dello spettacolo; giovanissima, infatti, è corrispondente per L’Ora di Palermo testata autorevole di
quel periodo, dove firma ampie interviste per la pagina
dello spettacolo. Fra i grandi nomi incontrati: Giorgio
Gaber, Glauco Mauri, Andrej Konchalovsky, Antony
Queen, Antonio Gadés. Vince una borsa di studio per
la Bottega Teatrale di Firenze, dove si diploma sotto la
guida dell’immenso Maestro Vittorio Gassman, che in
lei riconosce la stessa tragicità di Elettra.
Anna Maria Barbera diventa presto nota al pubblico
televisivo grazie alle sue apparizioni alla trasmissione
Zelig Circus, nelle vesti del personaggio Sconsolata,
detta Sconsy, donna del sud Italia emigrata al nord, che
parla una lingua che unisce dialetto, termini stranieri e
strafalcioni memorabili. Sempre in tv, tra le tante cose, è
stata ‘inviata specialissima’ di Striscia La Notizia e alla
conduzione di una seguitissima edizione di ‘Scherzi a
Parte’.
www.metropolisweb.it
Cava de’ Tirreni
Metropolis Venerdì 12 luglio 2013
19
La consorte di un professionista cavese è finita all’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”
Aggredita la moglie di un avvocato
Cava de’ Tirreni. È giallo
sulla misteriosa aggressione subita dalla moglie di
un avvocato di Cava de’
Tirreni nella giornata di
mercoledì in pieno centro.
Ad agire, a quanto pare, sarebbero state due persone a
volto coperto. L’episodio è
accaduto a pochi passi dalla centralissima Piazza Abbro, nei pressi dell’ex mercato coperto di Viale Crispi.
Al momento non si conosce
né l’identità degli aggressori della consorte del professionista cavese né tantomeno i motivi che hanno
spinto due “incappucciati”
a picchiare la donna a bastonate prima di darsi alla
fuga. A soccorre la donna
sarebbero state alcune persone che si trovano a transitare in zona e che hanno
provveduto a chiamare i
soccorsi.
Sul posto è intervenuta
un’autoambulanza
della Croce Bianca del 118 di
Cava de’ Tirreni che ha
trasportato la donna all’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” dove
i medici gli avrebbero diagnosticato una prognosi
di pochi giorni a causa dei
violenti colpi subiti. Al momento, non è stata preasentato nessuna denuncia né al
Commissariato di Pubblica
Sicurezza di Corso Giovanni Palatucci né alla Tenenza
dell’Arma dei Carabinieri
di Via Pasquale Atenolfi.
Resta fitto il mistero, quindi, sul movente dell’aggressione. Non si esclude nessuna pista, anche se quella
al momento più aggredita
potrebbe essere una vendetta legata alla sfera lavorativa del marito che svolge
la professione di avvocato.
Non è da tralasciare anche
la pista che porta al movente passionale. La notizia
dell’aggressione ha fatto
immediatamente il giro
della città e invaso le frequenze di “radio portici”,
“emittente” molto in voga
nella valle metelliana, da
cha sempre svolge il ruolo di cassa di risonanza di
quanto accade nella città
metelliana, facendosi portatrice degli umori dell’opinione pubblica di Cava de’
Tirreni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Giallo sull’episodio avvenuto nella centralissima piazza Abbro: la donna colpita
da due balordi è stata soccorsa dai passanti prima dell’arrivo di un’ambulanza
Tutti i componenti
Comitato cittadino
per l’attribuzione
delle onorificenze
Cava de’ Tirreni. È stata costituito a Cava de’ Tirreni il Comitato cittadino per l’attribuzione
delle Civiche Onorificenze per
il 2013. Così come previsto
dal regolamento, il comitato
sarà composto dall’avvocato
Antonio Barbuti presidente
del Consiglio Comunale; dal
segretario generale, la dottoressa Mailyn Flores; dal dottor Luca Alfieri, consigliere
comunale di maggioranza; da
Enrico Polichetti, consigliere comunale di minoranza;
dall’assessore Teresa Sorrentino; dal dirigente comunale, professoressa Assunta
Medolla; e infine da quattro
cittadini Benemerti: la professoressa Maria Olmina
D’Arienzo, la professoressa
Lucia Avagliano, il ragioniere
Gerardo Canora e il professor
Mario Lamberti. Il Comitato,
presieduto dal sindaco Marco
Galdi, lavorerà per le valutazioni e le attribuzioni della Civiche Onorificenze. (g.f.)
Caos alla Settimana Rinascimentale
Rissa nell’arena di piazza Amabile
Cava de’ Tirreni. Rissa nell’arena di piazza Amabile,
ieri sera, nella seconda edizione della “Settimana Rinascimentale” di Cava de’ Tirreni. Gli spettatori hanno
invaso la zona in cui dovevano esibirsi i quattro casali
impegnati nel “Trofeo Città fedelissima”. La tensione è
esplosa a causa delle scarse condizioni di sicurezza riscontrate da trombonieri e spettatori. Polemiche tra gli
stessi gruppi. Dagli spalti sono piovute critiche e urla
eloquenti: “Vergogna”. Il caos è esploso intorno alle ore
21 quando era previsto l’ingresso sul piazzare dei rappresentanti dei quattro casali. Troppo poco spazio per
l’esibizione e auto in transito nel vicino parcheggio. La
calma è ritornata dopo circa mezzora. Rinviato il tutto a
domenica allo stadio Lamberti. (Valdido)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Il liceo classico in vetrina
Record di 100 al ‘Galdi’
negli esami di maturità
Ecco l’agognata delibera
Dopo gli ‘scontri’ il via libera dalla Giunta:
il Comune finanzia le vacanze per i disabili
Cava de’ Tirreni. Si conclude con un lieto
fine la questione in merito alle vacanze
per i disabili: dopo numerose polemiche,
e il mancato contributo comunale dello
scorso anno, l’amministrazione ha infatti approvato per quest’estate il servizio
vacanze rivolto ai diversamente abili con
soggiorno di una settimana in una località marina.
Il via è arrivato tramite delibera sottoscritta dalla giunta comunale, riunitasi
nel pomeriggio di martedì 9 luglio. Queste le quote contributive messe a disposizione dall’amministrazione Galdi per
venire incontro alle esigenze di quanti,
diversamente abili, necessitano di un periodo di vacanza: per chi ha un’Ise fino a
3800 euro dovrà compartecipare con una
quota pari al 20%, fino a 6000 euro il 40%,
ad 8000 euro per il 60%, 10 mila per l’80%
mentre dovrà provvedere a coprire integralmente le spese coloro che hanno un
Ise oltre i 10 mila euro.
Possono quindi tirare un sospiro di sollievo le famiglie dei portatori di handicap
che, appoggiate dal consigliere di minoranza Giovanni Bove e dall’ex sindaco
Gravagnuolo, avevano provveduto alla
sottoscrizione (oltre 150 firme) di un’opportuna petizione per risolvere la questione dopo che già l’anno scorso era stato annunciato che il comune non avrebbe
potuto finanziare vacanze.
Tant’è che questa volta se n’è discusso
anche in sede di consiglio comunale con
la proposta del consigliere Luigi Gravagnuolo di sfruttare i fondi Pac, giunti al
Piano di Zona e destinati a minori e anziani, per finanziare l’iniziativa. Per fortuna tutto si è concluso per il meglio e i
diversamente abili potranno avere le loro
meritate vacanze.
Giuseppe Ferrara
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Da Cava de’ Tirreni a Salerno: domani una serata nel segno di Miki Milone & Co.
Il sabato Aumm Aumm ‘sbarca’ al To Beach
Cava de’ Tirreni/Salerno. Un connubio perfetto. Il divertimento che sposa l’eleganza. Il sabato dell’Aumm
Aumm, nota «polveriera del divertimento» di Cava de’ Tirreni, domani
sera si trasferisce a Salerno, sbarcando
direttamente in uno dei lidi più «in»
del capoluogo: il To Beach. L’organizzazione del patron Ciro Mosca dà così
brillantemente inizio all’estate 2013
sulla Costa Sud salernitana, cavalcando l’onda lunga del successo già conquistato con i venerdì della Rosa dei
Venti a Vietri sul Mare. La serata di
domani sarà animata dal live show di
Peppe Parlato e della musica di Danilo Napoliello e Miki Milone.
Proprio al To Beach il popolare «Miki»,
mattatore delle notti all’insegna del
divertimento, comincerà il suo «giro
d’Italia» musicale, che lo porterà poi
ogni sabato al Dinella di Praia a Mare,
con qualche puntatina a Roma e nelle
Marche al Sottovento Numana, insieme all’inseparabile maestro Mario Da
Costa. Tutti gli ingredienti, insomma,
per una serata speciale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Cava de’ Tirreni. Dopo qualche giorno di attesa, e
mentre molte scuole stanno ancora concludendo gli
esami orali (che dovranno comunque finire entro il 18
luglio), iniziano ad essere ufficializzati i voti finali degli esami di maturità nella città metelliana. Un vero e
proprio record di 100/100 ha invaso il Liceo Classico
“Marco Galdi” di Cava de’Tirreni. Nelle due sezioni,
VD e VE, ci sono stati ben dieci 100/100 ed un 100/100
con lode.
Ieri mattina, nell’aula magna del Liceo Classico di cia
Rosario Senatore, si è svolto una cerimonia in cui sono
stati proclamati i neo diplomati. Il presidente dalla
commissione , il prof Pasquale Rizzo, alla luce degli
straordinari risultati, ha voluto inviare al dirigente scolastico del liceo metelliano, Pasquale Spaziano, una
nota con la quale ha voluto elogiare sia il lavoro svolto
dai docenti che i risultati ottenuti dai maturandi.
“I professori commissari interni ed esterni hanno manifesto un’alta professionalità ed una spiccata umanità
nell’espletare le loro funzioni durante le prove d’esame; essi hanno offerto ai candidati una comprensione
massima, mettendo gli stessi a proprio agio durante le
prove. Prima dei colloqui, i commissari interni hanno,
con senso morale ed estremo garbo, presentato ogni
candidato alla commissione, mettendo la stessa nelle
condizioni ottimali per poter accertare le preparazione
dei candidati, in un clima sereno e imparziale. La commissione, durante il colloquio, è riuscita ad ottenere da
ciascun candidato, in relazione alle proprie capacità ed
inclinazione personali, il massimo delle prestazioni”.
Ecco, quindi, i nomi dei dieci ragazzi che si sono diplomati con 100/100: Carlo Della Rocca, Maria Filomena
Lamberti, Alfredo Mignone, Benedetta Novelli, Giovanni Storiale (classe VD), Angela Avagliano, Ciro
Benevento, Chiara Neve Folliero, Sharon Russo e Camilla Visconti (classe VE). Un plauso particolare, infine, lo ha meritato lo studente Mirko Pedone della classe VD che, per il curriculum eccellente del triennio ed
il brillante esame sostenuto, ha conseguito la votazione di 100/100 con lode. Per loro anche i complimenti
dall’assessore alla pubblica istruzione Vincenzo Passa.
Valentino Di Domenico
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
18
Irno - Costiera
Metropolis Venerdì 12 luglio 2013
L’ex docente del “Virgilio” di Mercato San Severino stamani davanti al Gip
Abusi sui minori, Diego Landi
oggi sarà interrogato in carcere
Alcune intercettazioni telefoniche incastrerebbero il politico di Fisciano
Fisciano/Salerno. Si terrà
stamattina alle 10, nel carcere di Fuorni, l’interrogatorio di Diego Landi, il professore in pensione di latino
e greco del liceo Virgilio di
Mercato San Severino, arrestato per induzione alla
prostituzione. Ieri mattina,
nella casa circondariale, gli
avvocati Mauro Iannone e
Agostino De Caro hanno
incontrato il docente di Fisciano per stabilire la linea
difensiva in vista dell’interrogatorio. Le indagini sono
supportate da alcune intercettazioni telefoniche effettuate nei mesi scorsi dalle
quali emergono i contatti
con i ragazzi vittime degli
abusi e dei loro familiari.
Landi, infatti, conosceva anche le famiglie delle vittime
per averle aiutate in ambito
sociale (pare fornisse loro
supporto psicologico e aiuti
materiali). Ad inchiodare il
prof sono state le dichiarazioni delle giovani vittime,
in particolare di uno dei ragazzi con il quale il 65enne
di Lancusi avrebbe avuto rapporti ‘completi’. Gli
abusi si sarebbero ripetuti
numerose volte tra il 2009
e il 2012 in cambio di pochi
euro, ricariche telefoniche,
dolci e beni di prima necessità. Il fatto ha suscitato scalpore in tutta la Valle dell’Irno.
Landi è infatti una persona
molto nota, sia per i suoi
lunghi trascorsi nella scuola
che per l’attività politica (fu
candidato sindaco di Fisciano nel 2006, quando perse
contro Tommaso Amabile,
mentre alle scorse elezioni
era candidato al consiglio
comunale). Un «insospettabile», che martedì pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia
di Mercato San Severino, in
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere emessa del giudice
per le indagini preliminari
Elisabetta Boccassini. Le indagini sono state coordinate
dal pubblico ministero Elena Guarino della Procura
della Repubblica presso il
Tribunale di Salerno.
Diego Landi, secondo l’accusa, tra l’ottobre 2012 e
l’aprile 2013, approfittando
delle sue condizioni familiari e sociali poco abbienti, avrebbe persuaso un
14enne con modeste somme di denaro, ricariche telefoniche, dolciumi e altre
gratificazioni ma avrebbe
avuto frequenti incontri con
almeno quattro ragazzini,
coetanei, rumeni e in cambio di piccole dazioni di
danaro e generi prima necessità i due 15enni avrebbero dovuto concedergli
prestazioni a sfondo sessuale. Accuse gravissime,
supportate da indagini e da
testimonianze, oltre che da
intercettazioni telefoniche.
Questa mattina Landi sarà
interrogato a Fuorni.
re.giu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Sopra l’ingresso della Procura di Salerno, nel riquadro il professor Diego Landi
Baronissi. Sbloccati gli interventi per realizzare secondo e terzo lotto
Città dei Giovani, ripartono i lavori
Baronissi. La roadmap verso il completamento di Città dei Giovani fa un
altro passo in avanti. A giorni è previsto l’accesso alle aree relative al secondo e terzo lotto.
A sbloccare il riavvio dei lavori due
decreti dirigenziali della Regione
Campania: quello del 27 maggio scorso che assegna in via definitiva a Baronissi il finanziamento da 2.867 milioni di euro circa per il secondo lotto
e quello del 29 marzo scorso che assegna 4.217 milioni di euro per il terzo
lotto.
I lavori interessano l’area contermine al campus universitario, in cui si
prevede l’insediamento di attività
produttive e di ricerca collegate all’Università. Il “programma”, già completamente approvato, è stato individuato quale “progetto portante” del
progetto integrato “Valle dell’Irno”
approvato dalla Regione Campania
con delibera di Giunta del 28 febbraio 2002, pubblicata sul Burc. Per l’attuazione di tale “programma” e in
particolare per la realizzazione delle
opere di infrastrutturazione sono stati ottenuti i seguenti finanziamenti:
¬finanziamento di un primo lotto per
l’importo di euro 1.845.000,00 per la
realizzazione del sistema fognario,
acque reflue e acque meteoriche e la
realizzazione di un vasto parcheggio;
e il finanziamento del secondo e terzo
lotto per la realizzazione dell’anello
viario, completo delle reti tecnologiche, parte della rete viaria e la realizzazione di tre grosse aree di parcheggio pubblico di cui una multipiano.
«È uno step importante, questo, che
ci permette di ipotecare il completamento di un grande progetto – sottolinea il sindaco Giovanni Moscatiello
– è un’opera imponente e strategicamente importante per la valle dell’Irno. Insieme al retro porto ed alla terza corsia sulla Salerno-Avellino, con
quest’ultime da realizzare, rappresenta uno slancio qualitativo per lo sviluppo di Baronissi e per il comprensorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Minori. Il primo cittadino amaro: «Basta coi fantasiosi esposti alla magistratura» Ravello/Scala
Istituto turistico, assolto il sindaco Reale
Minori. Assolto per non aver commesso. Il sindaco di Minori, Andrea Reale,
esce così a testa alta dal processo sulla
sanatoria per la messa in sicurezza del
palazzo scolastico di via San Giovanni a Mare, che tuttora ospita l’Istituto
Turistico Flavio Gioia di Amalfi. La
sentenza che è stata pronunciata dal
giudice Trivelli della seconda sezione
penale del Tribunale di Salerno, che si
riserva il deposito della motivazione
nel termine di 75 giorni.
Nel comunicare ai cittadini la notizia,
Reale ha ricordato la recente presa di
posizione pubblica dei consiglieri Pa-
olo Russo e Ferruccio Salvestri, che
hanno rivolto un appello alla città «in
direzione di una dimensione politica
più costruttiva e proficua». Pur concordando pienamente con questa impostazione, il sindaco ha voluto però
constatare come, a suo avviso, la realtà
dei fatti sia ancora molto diversa e lontana da un tale cambiamento. «Sono
stato costretto – ha dichiarato Reale – a
causa di uno dei tanti fantasiosi esposti
che continuano a pervenire alla magistratura, a difendermi in un giudizio
penale da una accusa relativa all’agibilità del palazzo scolastico di via San
Giovanni a Mare e l’intervenuta assoluzione con formula piena mi consente
oggi di informare la cittadinanza sul
reale svolgimento dei fatti».
L’intricata vicenda cominciò nel 2010,
al momento della collocazione dell’Istituto Turistico nello stabile, ristrutturato già dal 2003, quando venne accertata l’assenza del requisito di agibilità
e il mancato deposito dei calcoli strutturali. Ora il lieto fine, con l’assoluzione di Reale. (Lucia Lieto)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Strade provinciali,
sancito un accordo
per la pulizia
Ravello. Il Comune di Ravello scende in campo per la
pulizia e la diserbatura delle
strade provinciali che ricadono nel proprio territorio.
L’accordo stretto dal sindaco
Paolo Vuilleumier coinvolge
l’amministrazione provinciale, la Comunità Montana
dei Monti Lattari e il Comune di Scala in un progetto
che, grazie al contributo
degli enti coinvolti, garantiràmuna adeguata accoglienza ai numerosi turisti.
L’evento
L’Atom at Night
sbarca questa sera
al Ravello Festival
Ravello. L’Atom at Night,
l’evento tributo dedicato alla musica dei Pink
Floyd, sbarca al Ravello
Festival. Dopo il grande
successo del 27 gennaio
scorso al palamangano
di Scafati, che fece registrare 2000 presenze, la
band dell’agro è di scena sul Belvedere di Villa
Rufolo, per il Ravello Festival, l’appuntamento è
per stasera alle ore 21,
per una serata davvero
indimenticabile. Il concerto evento dedicato ai
padri del rock progressivo, nonché pionieri della musica psichedelica,
sbarca nel suggestivo
scenario del Belvedere
di Villa Rufolo, a Ravello,
inserito tra gli eventi della dell’edizione 2013 del
Ravello Festival, la rassegna internazionale di
mostre, concerti, danza e
teatro che, dal 29 giugno
al 7 settembre, si terrà
nella rinomata cittadina
costiera e ospiterà oltre
quaranta eventi in ben
settanta giorni di programmazione.
Il concerto dedicato al celebre quartetto britannico
è pronto ad emozionare il pubblico di Ravello
per una serata di grande
musica, dalle atmosfere
uniche e ricercate, non a
caso ribattezzata: Atom
At Night in Ravello. Più di
cento musicisti, un direttore d’orchestra, una rock
band e due cori, faranno
rivivere i successi, i suoni e le suggestioni forgiate dalla celebre band
formatasi nella seconda
metà degli anni ’60 per
mano del cantante e chitarrista Roger Keith “Syd”
Barrett, del bassista
George Roger Waters,
del batterista Nicholas
Berkeley “Nick” Mason,
del tastierista Richard
William “Rick” Wright e
dal chitarrista David Jon
“Dave” Gilmour che, nel
’68, subentrò al compianto Barrett. Ospitato
in uno dei più antichi festival musicali d’Europa
e negli stupendi giardini
di Villa Rufolo che, nel
1880, destarono anche
la meraviglia di Wagner.
L’evento vedrà l’unione
del rock alla sinfonia,
proprio come previsto
nella versione originale
di Atom Heart Mother,
la suite concepita negli
anni ‘70 dal compositore
britannico Ron Geesin,
eseguita per l’occasione
con arrangiamenti inediti
scritti e diretti dal Maestro Giulio Marazia.
Atom at Night è anche
un viaggio di due ore e
mezza attraverso i brani,
eseguiti per la prima volta nel Sud Italia in chiave
sinfonica e con arrangiamenti inediti, che hanno
segnato la discografia
dei Pink Floyd, ascrivendoli così nell’Olimpo degli
dei: Shine On You Crazy
Diamond, Dogs Of War,
Time, Money, Another
Brick In The Wall, sono
solo alcuni di questi a cui
non mancheranno delle
novità al fine di omaggiare lo speciale appuntamento di Ravello. Gabriele Musco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
Nocera Inferiore
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
17
Nocera Inferiore. L’inchiesta per il decesso del 52enne Giovanni Gallo di Sant’Egidio
Morto dopo la colon: tre indagati
Avvisi di garanzia per il medico curante della vittima e due professionisti dell’Umberto I
Nocera Inferiore/S. Egidio
del Monte Albino. Muore dopo una colonscopia:
nel registro degli indagati
finiscono tre medici. Il sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti ha inviato
l’avviso di garanzia per
omicidio colposo a due
medici dell’Umberto I che
hanno effettuato l’esame a
Giovanni Gallo e al medico
curante del 52enne, morto
mercoledì sera. I tre potrebbero avere delle responsabilità sul decesso che sarebbe
stato provocato dalla perforazione dell’intestino nel
corso di una colonscopia
che il paziente ha praticato
in day hospital mercoledì
Stamane si farà
l’autopsia per
chiarire le cause
scorso. Le indagini affidate
alla polizia del Commissariato di Nocera Inferiore,
dopo la denuncia dei familiari della vittima, hanno
permesso di circoscrivere
il campo delle presunte responsabilità. Dodici i medici e paramedici che in due
giorni hanno avuto in cura
o hanno visitato Giovanni
Gallo che martedì ha effet-
Per il pm Giuseppe Cacciapuoti si tratta di omicidio
colposo. La morte sarebbe stata provocata dalla
perforazione dell’intestino nel corso dell’esame
tuato l’esame endoscopico.
Ma già in serata aveva cominciato a stare male tanto
che - per i fortissimi dolori
all’addome - si era rivolto
al medico curante N. B. per
chiedere consiglio e farsi
visitare. Nonostante, l’uomo avesse riferito di aver
effettuato l’esame clinico e
quindi si poteva sospettare
che avesse avuto problemi durante l’endoscopia, il
dottore aveva minimizza-
to il problema e gli aveva
prescritto dei semplici antidolorifici. Una notte intera
era rimasto a casa prima
di recarsi il giorno dopo di
nuovo in ospedale dove dal
pronto soccorso era stato
trasferito d’urgenza in sala
operatoria per un intervento salvavita. Ma i chirurghi
non erano riusciti a salvarlo
e mercoledì sera, Giovanni
Gallo era morto. Da quanto
emerso, l’uomo - nel corso
dell’esame aveva avuto una
perforazione dell’intestino
con versamento di liquidi
nell’addome. L’infezione,
con la febbre alta, e le complicazioni avrebbero poi
provocato il decesso. Ieri
mattina, il pm Cacciapuoti
ha circoscritto le responsabilità a tre persone, l’endoscopista A. C., il dottore G.
R. e il medico curante, N.
B. tutti accusati di omicidio
colposo. I tre professionisti
Il convegno
Il sottosegretario Ferri
incontra magistrati
avvocati e politici
potranno nominare un proprio consulente nel corso
del conferimento dell’incarico al medico legale della
Procura Giovanni Zotti che
si terrà stamattina alle 11.
Subito dopo il perito potrà
effettuare l’esame autoptico
che potrà chiarire meglio le
cause della morte dell’uomo. I poliziotti attraverso la
testimonianza dei familiari
hanno ricostruito gli ultimi
giorni di vita del 52enne di
Sant’Egidio del Monte Albino. L’uomo dopo aver effettuato l’esame era tornato
a casa accompagnato dai
familiari, e poche ore dopo
si era sentito molto male.
Dopo il decesso, i familiari
hanno presentato una denuncia affinchè si accertino
eventuali responsabilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
La sottosezione di Nocera
Inferiore dell’ANM (Associazione Nazionale Magistrati),
presieduta dal Presidente
della Seconda Sezione
Civile, Ornella Crespi,
ha organizzato per oggi
pomeriggio, alle ore 16.00,
un confronto dibattito sullo
scottante tema della riforma
del sistema giudiziario ed in
particolare con la modifica
della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari.
Interverranno,: Cosimo
Ferri, sottosegretario alla
Giustizia, Giuseppina
Casella e Alessandro Pepe,
componenti del CSM, Matteo Casale, Presidente della
Corte di Appello di Salerno,
Lucio Di Pietro, Procuratore Generale di Salerno,
Catello Marano, Presidente
del Tribunale di Nocera
Inferiore, Gianfranco Izzo,
Procuratore della Repubblica di Novera Inferiore, Massimo Palumbo, Presidente
Giunta Distrettuale ANM
Salerno, Antonio Fasolino,
Presidente Camera Penale
Nocera Inferiore, Giuseppe
Cacciapuoti, segretario
Anm sottosezione di Nocera
Inferiore.
www.metropolisweb.it
16
Nocera Inferiore
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
L’otorino Giovanni Casillo è accusato di truffa, calunnia e violenza privata in ospedale
Scontro tra dottori, indagini chiuse
Nocera Inferiore. Truffa, calunnia e violenza privata: chiuse le indagini sul medico, otorinolaringoiatra,
Salvatore Casillo di Poggiomarino che alla fine dello scorso
anno fu protagonista di una
battaglia interna contro i colleghi. Il professionista 59enne
è stato denunciato per truffa e
per calunnia da alcuni medici
dell’ospedale umberto I dove
faceva servizio, al terimine di
una querelle interna all’ospedale. La diatriba che ha portato
Casillo all’iscrizione nel registro degli indagati era iniziata a
novembre quando nel corso di
un intervento chirurgico aveva minacciato di querelre un
collegain servizio nello stesso
reparto di otorinolaringoiatria
per costringerlo a modificare
il registro operatorio nel quale
il dottore aveva annotato che
Casillo si era allontanato dalla
sala operatoria durante un intervento. Da qui una serie di
screzi interni esplosi due mesi
dopo quando lo stesso Casillo
aveva calunniato alla presenza
di altri colleghi il primario del
reparto dove lavora, Remo Palladino. Salvatore Casillo - probabilmente per ritorsione - aveva comunicato a più persone
che il primario non aveva effettuato correttamente un intevento chirurgico per l’asportazione
di una ciste alla tiroide nei confronti di un paziente. Questa calunnia aveva provocato la reazione del primario che il 9 gennaio scorso
aveva presentato una dettagliata querela al pubblico
ministero Roberto Lenza. Ma a Casillo, nell’avviso
di conclusione delle indagini, viene contestato anche
il falso ideologico. Simulando di essere malato aveva indotto in errore un collega del pronto soccorso
dell’ospedale di Nocera Inferiore, lo stesso ospedale
dove prestava servizio, che attestò falsamente che il
paziente era affetto da ‘ipostasia’ per stress emotivo
La diatriba
sorta nel
reparto con il
primario Remo
Palladino
è sfociata in
una serie di
denunce
Nell’ospedale Umberto I di Nocera si è verificato un acceso
scontro tra un medico e il primario
per la quale necessitava di sette giorni di cure. Il dottore ‘stressato’ si mise in malattia, dunque, per non
ritornare al lavoro e così gli viene contestato anche il
reato di truffa per aver ‘con artifici e raggiri’ simulato una malattia che in realtà non aveva e che gli impediva di svolgere il suo normale servizio di medico
addetto al reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Nocera inferiore. Inoltre Casillo avrebbe indotto in errore anche il medico dell’Asl che avrebbe
controllato il suo reale stato di salute, procurandosi
così ‘l’ingiusto vantaggio’ di aver percepito l’indennità pubblica pe il periodo di malattia.Dopo mesi di
indagini, il pm Roberto Lenza ha inviato al medico
indagato l’avviso di conclusione delle indagini che
ora - attraverso i suoi legali Giuseppe Petrosino e
Giovanni Annunziata - potrà difendersi dalle accuse rendendo interrogatorio. L’otorinolaringoiatra di
Poggiomarino è accusato di truffa, falso, calunnia e
violenza privata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Nocera Inferiore
In arrivo 240mila euro per il progetto Bike sharing
Saranno installate anche 30 rastrelliere per 180 bici e 8 a pedalata assistita
Nocera Inferiore. Più vicino a partire il
progetto Bike Sharing a Nocera Inferiore. Il ministero ha approvato la proroga
che consentirà al progetto ripresentato dopo anni dal Comune (con varie
modifiche rispetto alla prima versione
del 2010) di ottenere il finanziamento
statale necessario. Tale finanziamento
fu già approvato allora ma non arrivò
mai concretamente nelle casse di Palazzo di Città.
Da allora il progetto è stato abbandonato, complice la doppia gestione commissariale, per poi essere riportato alla
luce dall’assessore all’Ecologia Tonia
Lanzetta su impulso dell’Osservatorio
per le Politiche Giovanili di Nocera.
Una volta ripresentato il progetto,
l’amministrazione Torquato ha anche
dovuto fornire una folta documentazione sui motivi per i quali dal 2010 il
progetto non è più andato in porto.
Il vecchio progetto redatto dall’amministrazione Romano è stato rimodulato:
l’importo del finanziamento è sempre
di 240mila euro circa (di cui 90mila andranno alla Multiservizi per istallazione e manutenzione) ma ora il Comune
è riuscito ad ottenere molto di più con
quella cifra: saranno posizionate in città
circa 30 rastrelliere, per un totale di
180 posti bici. Sessanta saranno invece
le biciclette destinate al bike sharing;
ad esse vanno sommate 8 biciclette a
pedalata assistita, complete di centralina di alimentazione che funzionerà
con l’energia solare. Le postazioni per
il bike sharing saranno quattro (due da
20 bici e due da 10) e saranno con tutta
probabilità sistemate presso i principali
parcheggi cittadini: le aree selezionate
dovrebbero essere via Barbarulo, via
Sarajevo, via Canale e il parcheggio del
cimitero. Le rastrelliere saranno invece
posizionate in varie zone della città, sia
al centro che in periferia. (luca denis)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
Pagani
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
15
Pasqualina La Pietra dà alla luce a Pagani la sua Annagiulia: è la prima nascita in città dal 1998
Partorisce in auto davanti al ‘Tortora’
LUCIANO VERDOLIVA
PAGANI
Annagiulia è nata a Pagani,
un evento che non si ripeteva
in città dal 1998.
La piccola è venuta al mondo a bordo dell’auto guidata
dalla mamma venticinquenne: Pasqualina La Pietra,
una casalinga di San Vitaliano, un paese dell’Agro nolano dove la donna vive con il
marito, Carmine, un elettricista, che ha sposato lo scorso
aprile. Pasqualina è arrivata
nell’area dell’ex ospedale
‘Andrea Tortora’ con in brac-
La neo mamma di San Vitaliano voleva essere assistita solo dal proprio ginecologo di fiducia
ma non fa in tempo a raggiungere l’ospedale di Nocera Inferiore insieme al marito Carmine
co di turno Consiglia Tiano e
il chirurgo Zito Marcone che
hanno stabilizzato e prestato
le prime cure del caso a madre e figlia, prima di disporre
FIOCCO ROSA
Sotto, l’Umberto I. A sinistra
e in basso, il ‘Tortora’ e
Pasqualina La Pietra
Chiuso dagli anni
Novanta il reparto
di ginecologia
del nosocomio
cio la bambina nata qualche
istante prima. Una sosta
imprevista per la giovane
mamma diretta, dopo due
tappe forzate, all’ospedale
di Nocera Inferiore. Pasqualina alla 36esima settimana,
ha infatti, avvertito le doglie
verso le 22 della serata di
mercoledì. La frenetica odissea della ‘precoce bambina’
è iniziata, però, qualche ora
prima all’ospedale di Nola.
La donna, che aveva avvertito i primi dolori, è infatti arrivata sola ed a bordo di un
motorino, davanti al presidio
sanitario per farsi visitare.
Da qui la conferma dei medici: “Signora manca poco”,
e la scelta della donna di
tornare a casa, con il pancione poggiato sullo sterzo del
ciclomotore. La donna, alla
prima gravidanza, avrebbe
rifiutato il ricovero e il trasferimento nel presidio dotato
di Tin scegliendo di lasciare
il nosocomio nella speranza
di potersi affidare alle cure
del suo ginecologo di fiducia,
in servizio presso una clinica
privata di San Gennaro Vesuviano. Una volta raggiunti
la struttura sanitaria il ginecologo di fiducia non era di
turno. Da qui la decisione di
dirigersi in auto verso l’ospedale di Nocera Inferiore.
Caricata a bordo dell’auto di
A prestare le prime
cure alla donna
è stato il chirurgo
Zito Marcone
famiglia, la donna - stavolta
accompagnata dal marito
Carmine e dai suoi genitori - si è diretta verso l’ospedale di Nocera Inferiore. Il
pancione della signora Pasqualina, però, non ha resistito, e proprio a pochi passi
dall’ospedale di Pagani, la
piccola Mariagiulia è venuta
alla luce. Quando l’auto si è
fermata dinanzi ai locali che
un tempo ospitavano il pronto soccorso, in quella che ora
è un’area parcheggio, la piccola aveva già emesso il suo
primo vagito. A soccorrere la
giovane neo mamma il medi-
il loro trasferimento in ambulanza all’ospedale Umberto
I di Nocera Inferiore, dove
la piccola è stata immediatamente ricoverata nella Tin, visto che essendo nata prematura pesa poco più di un chilo
e mezzo. La mamma invece è
stata ricoverata nel reparto
di Neonatologia, diretto dal
dottore Antonio Del Bene.
Per Pasqualina e Carmine si
tratta della loro primogenita,
venuta alla luce durante una
notte di tribolazione e di ansia per l’intera famiglia. Per
la cittadina liguorina si tratta di un evento eccezionale,
visto che l’ultimo nato risale
alla fine degli anni novanta.
Da allora nessuna nascita si
era registrata all’ospedale di
Pagani, da quando fu sancita la chiusura del reparto di
ostetricia e ginecologia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
La prima udienza
Iniziato il processo per i fatti del 5 agosto
Scontri tra tifosi a Santa Chiara
Alla sbarra 10 ultras paganesi
per il derby contro la Nocerina
Serata cubana al ‘Babà’
E’ un mese di luglio all’insegna dell’arte e del
buon bere quello al ‘Babà’, il winebar e paninoteca di Pagani frequentato da molti giovani
dell’Agro. Mercoledì prossimo serata cubana con
l’artista Chiara Savarese il dj Manuel Di Martino.
Il messaggio del candidato a sindaco
L’appello di Salvatore Fiore:
“Qui si deve tornare a nascere”
Pagani. “Il futuro sindaco di Pagani
deve attuare una buona politica sanitaria, l’ospedale ‘Andrea Tortora’ ha una
posizione strategica sul territorio”.
Così Salvatore Fiore, medico e futuro candidato a sindaco alle prossime
elezioni comunali,
dopo la notizia della
nascita della piccola Anna Giulia a
Pagani. “Finalmente
si ritorna a nascere
in questa città - ha
continuato Salvatore
Fiore - l’ospedale
‘Andrea Tortora’
di Pagani era negli
anni addietro la
capitale sanitaria
della provincia,
grazie al contributo
di Bernardo D’Arezzo. L’episodio che ha
visto protagonista la giovane mamma
25enne di San Vitaliano ci deve far riflettere, perchè l’ospedale di Pagani ha
una posizione strategica sul territorio e
quindi dobbiamo lottare affinchè altri
reparti siano traferiti in questa struttura, tra cui proprio il reparto di ginecologia che anni fa fu trasferito da Pagani a
Nocera Inferiore”.
Il futuro candidato a sindaco, Fiore, ha
le idee chiare e lavorando come medico
proprio al nosocomio ‘Andrea Tortora’
ha intenzione di ridare vita e speranza
ai cittadini del comprensorio. Nel suo
programma elettorale c’è spazio quindi
per la politica sanitaria e lui promette che si batterà per far aprire nuovi
reparti all’ospedale
Andrea Tortora. “Trasferire alcuni reparti
da Nocera Inferiore a
Pagani significa - ha
continuato Salvatore
Fiore - effettuare una
migliore distribuzione
degli stessi sul territorio. A Pagani devono
ritornare i reparti di
medicina generale,
otorino e anche quello
di ginecologia e pediatria”. La nascita della
piccola Anna Giulia, fa
riaccendere i riflettori
sull’ospedale di Pagani che attualmente ospita nei nuovi locali il reparto di
onco-ematologia trasferito da Nocera,
ma la struttura ospedaliera potrebbe
aprire le porte anche ad altri reparti
importanti, visto che ci sono i locali a
disposizione.
Rosanna Marrazzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Salerno. Scontri tra tifosi paganesi e nocerini in
dieci approdano dinanzi al Gup Paolo Valiante:
si è tenuta ieri la prima udienza del processo
che vede alla sbarra gli ultrà azzurrostellati,
protagonisti degli scontri avvenuti il 5 agosto
dello scorso anno in località Santa Chiara.
Alla sbarra dieci sfegatati tifosi: Alfonso
Belluno, Mirko Amendola, Alfonso Gaetano Grimaldi, Diodato
Trapani, Carmine Fortino, Gerardo Carrieri, Salvatore Del Sorbo, Alfonso Balzano
e Antonio Cesarano,
difesi dagli avvocati
Maria Grazia Cafisi,
Bonaventura Carrara,
Teresa D’Alessandro,
Arturo Ferrante e Pietro Pasquali. Ieri mattina, la prima udienza
preliminare per valutare le accuse nei confronti
dei dieci imputati che rispondono a vario titolo di lancio di oggetti, resistenza e oltraggio a
pubblico ufficiale e lesioni aggravate. I dieci ultrà paganesi avevano attesto al ‘varco di Santa
Chiara’ i tifosi della Nocerina, che in quell’occasione non avevano reagito, lanciando ordigni
esplosivi e oggetti metallici, oltre a bottiglie di
vetro. Una guerriglia urbana nella quale furono
coinvolti numerosi tifosi, alcuni dei quali già
condannati, e che ha portato i dieci imputati
dinanzi al Gup Valiante.
Gli investigatori erano riusciti a dare un nome
e un volto agli ultras che avevano agito con il
volto coperto da sciarpe o maglie. Tatuaggi,
corporatura, caschi e indumenti avevano aiutato i militari a riconoscere i balordi, che erano
poi stati ammanettati. Dopo il derby dell’agosto scorso un centinaio di paganesi, molti a
torso nudo e a viso coperto, armati di mazze
ferrate, biglie, bulloni e fionde aveva sferrato
l’attacco alle forze dell’ordine. Avevano svuotato le campane per la raccolta del vetro usandole
come armi di sfondamento, rotolate fino all’incrocio di Santa Chiara. I tifosi nocerini, quella
volta, non avevano risposto alle provocazioni e
la rabbia dei paganesi si era rivolta sulle forze
dell’ordine. Gli imputati sono accusati anche di
lesioni nei confronti di alcuni esponenti delle
forze dell’ordine che riportarono vari traumi
contusivi negli scontri. Il processo è stato rinviato, approderà nuovamente dinanzi al Gup
nei prossimi mesi.
(ros.fed.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
14
Agro Nocerino
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Angri. Un 55enne si introduce in una ditta nei pressi del cimitero per spiare le coppiette
Guardone si ferisce durante la fuga: denunciato
Scoperto dai proprietari li picchia e poi scappa: ma sul posto lascia il suo portafogli
aver colpito con calci e pugni i titolari della ditta. Ma
forse la passione, forse la
paura, il salto non è efficace
e il 55enne resta infilzato
con una gamba nel palo
dell’inferriata. In pochi
istanti l’eccitazione cede il
passo alla paura. L’uomo
urla e intanto perde sangue.
Sul posto arrivano i militari
che intimano al 58enne di
non muoversi. Ma le raccomandazioni non servono.
L’uomo si libera e pur perdendo copiosamente sangue si dà alla fuga nelle
campagne vicine.
Ma non deve essere un
giorno fortunato per F.E.
che nella fuga lascia cadere il portafogli. Dentro un
talloncino della lavanderia
VINCENZO LAMBERTI
ANGRI
La passione per le coppiette
in amore stavolta gli ha fatto male. In tutti i sensi. F.E.
55 anni, di Angri, è stato
denunciato dai carabinieri
per lesioni personali aggravate, percosse e violazione
di domicilio.
I fatti. E’ l’una di notte
quando il 55enne decide
di entrare nella recinzione
di un’attivita commerciale
di Angri che è adiacente
al parcheggio del cimitero
cittadino dove, di notte,
le coppiette si appartano
in auto.
I proprietrari della ditta
“Il Paradiso dei Fiori” da
giorni si sono resi conto
che qualcuno, per motivi
ancora sconosciuti, fora la
recinzione ed entra nella
struttura.
Mai immaginando i veri
motivi, e temendo sopralluoghi di ladri senza scrupoli, decidono di fare un
appostamento. Provetti
detective scoprono a mezzanotte che F.E. si è intrufolato all’interno della rete
di recinzione e atrraverso
alcuni fori si appassiona nel
vedere una coppia mentre
fa l’amore.
In pochi istanti i titolari
della ditta gli sono accanto.
L’uomo, vistosi braccato
decide di fuggire saltando
la recinzione, non prima di
Angri, scippò la borsa
a un’anziana in centro:
patteggia otto mesi
Angri. Scippò la borsetta ad una
signora e la spinse con forza
a terra ma fu arrestato dai carabinieri della stazione di Angri
pochi minuti dopo: ha patteggiato la pena di otto mesi ed è
stato rimesso in libertà Salam
Eddine Shail, marocchino di 18
anni. Il giovane, difeso dall’avvocato Gerardo Striano, aveva
ammesso le sue responsabilità
nell’immediatezza dei fatti e,
ieri mattina, il Gup Valiante ha
ratificato il concordato di pena
di otto mesi. Era stato arrestato il 24 aprile scorso dopo lo
scippo di una borsetta ad una
49enne angrese. L’aveva spinta
con forza a terra ed era riuscito
ad impossessarsi della borsa
che conteneva contanti e effetti
personali. Subito dopo, però,
era stato individuato e arrestato
dai carabinieri della stazione di
Angri, agli ordini del maresciallo
Egidio Valcaccia. Ieri mattina,
il giovanissimo ha patteggiato
la pena di 8 mesi ed è stato
immediatamente scarcerato dal
Giudice per le udienze preliminari, Paolo Valiante. Salam
Eddin Khali, finora incensurato,
è residente da tempo in Italia ed
è domiciliato a Sant’Egidio del
Monte Albino. (r.f.)
con il nome e il cognome.
I militari della stazione di
Angri agli ordini del maresciallo Valcaccia ci mettono
poche ore per rintracciare il
guardone fuggitivo. Lo trovano nel suo letto con una
ferita vistosa alla gamba
destra mentre si trovava sul
divano di casa.
Prima di denunciarlo, perciò, i carabinieri contattavano l’ambulanza del 118
che lo trasferiva al pronto
soccorso dell’ospedale di
Nocera Inferiore per essere
medicato. Una giornata
che il 55enne ricorderà
benissimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Due milioni di euro stanziati dalla Regione per il risanamento del corso d’acqua
Canale San Tommaso, ecco i fondi per la bonifica
Potrebbe esserci una svolta sull’annoso
problema del Canale San Tommaso, il
rivo maleodorante e collettore naturale
degli scarichi fognari ed industriali della
Strada Statale 18 che attraversa, i territori di Angri e Scafati. Gli scarichi come
dimostrato dagli abitanti di Contrada
Cappelle a Scafati confluiscono nel canale in prossimità della rete ferroviaria
metropolitana. Per risolvere questa annosa situazione, e quella degli affluenti
del Sarno, potrebbero presto essere stanziati 1.990.880. Questo è quanto è emerso
dell’audizione, in Regione Campania
di questa mattina, delle delegazioni.
Per quanto concerne le aree protette, gli
interventi in progetto ricadono in parte
nelle perimetrazioni del Parco Regionale
del Bacino Idrografico del fiume Sarno.
La fase operativa del progetto attende
l’esito della VIA (Valutazione impatto
ambientale) che dovrebbe giungere entro il prossimo settembre. Se ci sarà un
esito positivo entro dicembre potrebbe
prendere il via il bando per l’assegnazione del primo lotto dei lavori dei 5
previsti. I 217,5 milioni di euro verranno appaltati e ripartiti in 5 lotti. La
bonifica del San Tommaso avverrebbe
con l’assegnazione del secondo lotto, di
circa 50 milioni di euro, durante i lavori
del fratto fluviale tra Scafati ed il canale
San Tommaso, risolvendo, in un tempo
ritenuto a medio termine, la questione
relativa ai miasmi che affligge gli abitanti delle due periferie tra Angri e Scafati,
una parte di popolazione da tempo sul
piede di guerra. (Luciano Verdoliva) L’importante arteria che collega a Nocera Inferiore non è praticabile: enormi disagi
Sarno, ancora enormi problemi di viabilità:
chiuse via Vecchia Lavorate e via Tuostolo
Sarno. Restano ancora chiuse, dopo circa cinque mesi: via
Vecchia Lavorate e via Tuostolo. Del tutto incerti i tempi
per la riapertura delle due arterie cittadine e, intanto, parte
la protesta dei cittadini. È da oltre cinque mesi, e precisamente dal primo febbraio scorso, che l’importante arteria
provinciale 206, che collega il centro di Sarno alla frazione Lavorate
e Nocera Inferiore è chiusa per
cedimento della sede stradale, ma
da allora ancora nulla, è stato fatto.
Tanti i disagi per i cittadini, come
l’incremento dei furti nelle abitazioni, considerato che si tratta di
una strada isolata, ma a tutt’ora la
strada resta transennata. A parlare
sullo stato dell’arte dei lavori di via
vecchia Lavorate, l’assessore alla
manutenzione del comune di Sarno: “la provincia sta procedendo a
fare gli atti propedeutici in attesa
di reperire l’ingente somma per
iniziare i lavori. La spesa si aggira
intorno ai 700 mila euro. Intanto,
sono arrivate delle richieste all’ufficio tecnico del comune di
Sarno, da parte della provincia, per procedere agli espropri
per poter fare l’allargamento della carreggiata, proprio nel
tratto di strada interessata dalla frana”. Via vecchia Lavorate
non è nuova a questi tipi di cedimenti, già qualche anno fa a
poche centinaia di metri ci fu un altro cedimento, una situazione di grande pericolo, dunque, che fortunatamente non
ha avuto risvolti gravi anche per l’incolumità delle persone,
anche se desta grande preoccupazione nella popolazione.
Stessa situazione si vive dal lato opposto della città, nell’altra frazione Episcopio, dove dal 15 marzo scorso è chiuso
al traffico via Tuostolo, la strada che collega la frazione alla
località di Foce strada molto trafficata, soprattutto d’estate.
Dopo le copiose piogge abbattutesi sul territorio la notte del
15 marzo scorso crollò il muro di cinta dell’agglomerato della cooperativa “Domus Nostra” e la strada che la sovrasta,
tragedia sfiorata, ma da allora la strada continua a restare
chiusa. Il materiale crollato è
stato rimosso, da allora si cercano le cause, si cerca di capire la
responsabilità delle competenze
per le spese di ripristino, ricostruzione e messa in sicurezza.
Finora solo un continuo rimpallo
di responsabilità tra il comune e
i condomini della cooperativa,
“all’inizio – spiega l’assessore
Milone - il sindaco, attraverso
una nota inviata ai condomini,
sosteneva che le responsabilità
del crollo erano da attribuire alla
cooperativa e, quindi a loro toccavano le spese; dall’altra parte
la cooperativa sosteneva che era
responsabilità del comune. Poi
è stato fatto un ricorso, adesso stiamo aspettando l’esito
della valutazione del Ctu (consulente tecnico d’ufficio),
per capire di chi siano le colpe e, quindi, procedere a fare
i lavori”. Intanto le strade restano chiuse e i disagi per i
cittadini aumentano. Di chi sia la colpa saranno le autorità
competenti a deciderlo ma si spera che sia via Tuostolo che
via vecchia Lavorate siano aperte al traffico al più presto.
Gabriele Musco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Angri, il Comune
mette un freno
a chioschi e pedane
Il Comune di Angri in concerto
con l’Assessorato all’Urbanistica per fare fronte ai continui
abusi commessi dai privati,
autorizzati all’installazione di
dehors, strutture esterne e connesse ai pubblici esercizi quali
bar, ristoranti, negozi commerciali, ha disposto la revisione
del regolamento che disciplina
la materia, sospendendo, ogni
ulteriore autorizzazione o rinnovo delle stesse sul territorio
comunale. Nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento, d’ora in poi, potrà essere consentita solo l’installazione
di sedie, tavolini ed ombrelloni,
fioriere con lati non superiori a
cm. 60 e pedane movibili che non superino per ciascun lato
ml 1,50. Attrezzature, quindi,
non fisse, ma provvisorie, da
smantellare al termine del
periodo estivo. La decisione
di porre un freno all’abuso
scaturisce dalla proliferazione
su tutto il territorio comunale
ma soprattutto in alcune piazze
storiche e di pregio artistico, dei
famosi dehors, un fenomeno
segnalato anche dalle varie
associazioni attive sul territorio
cittadino che ha fatto scattare
controlli serrati. (l.v.)
www.metropolisweb.it
12
Salerno
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Per la Provincia la nomina del rettore dell’Ateneo è stata sponsorizzata da De Luca
Cstp, Pasquino divide la politica
Pd e Sel plaudono all’arrivo dell’ingegnere: “Saprà risollevare il Consorzio”
Salerno. La nomina del rettore Pasquino diventa un
“caso” politico, il Pd sorride: “Il professore è la scelta
migliore”,
l’amministrazione provinciale attacca:
“Ma non doveva decidere
il Tribunale? Il Pd si sostituisce agli organi deputati,
la scelta del ministero non è
avvenuta per caso”, facendo
riferimento all’intercessione
di De Luca. Poco più di 24
ore, dopo la decisione della
sezione fallimentare e del
Ministero dello Sviluppo
Economico, e già la nomina
del rettore uscente dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino, a commissario
giudiziale del Cstp fa discutere gli esponenti della politica salernitana.
Soddisfatto
dell’incarico
affidato al rettore è il segretario provinciale del Partito
democratico Nicola Landolfi
che così si è espresso nella
giornata di ieri: “La nomina
del professore Pasquino è la
scelta migliore possibile che
si poteva fare per il Cstp e
per il trasporto pubblico locale. Il professore saprà assicurare correttezza gestionale e governance pubblica,
non separate da competenze
tecniche e professionali indiscutibili. Una buona notizia
per il nostro territorio, per
l’intera comunità provinciale, per i lavoratori di un’azienda importante”.
Non si è fatta attendere la
risposta dell’ente di Palazzo
Sant’Agostino, con il presidente della Provincia di
Salerno, Antonio Iannone, e
l’assessore provinciale ai Trasporti, Michele Cuozzo, che
hanno commentato il nuo-
L’odissea di studenti e lavoratori
L’estate nera dei pendolari:
“Qui i bus sono un miraggio”
Salerno/Fisciano. Mentre il rettore uscente dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino, s’appresta a
diventare commissario giudiziale del Cstp per le strade di Salerno e provincia è la solita routine, con i salernitani che stanno vivendo l’ennesima estate nera del
trasporto pubblico.
Una routine fatta di appuntamenti mancati, di ritardi a lavoro, di esami universitari finiti prima di arrivare, di stress provocato dalle lunghe e faticose attese
sotto al rovente sole estivo presso quelle che solo un
tempo, piuttosto lontano, potevano fregiarsi di diritto
dell’appellativo di fermate dell’autobus, divenute oramai luoghi di sosta di immaginifici sognatori. Insomma di quella gente che spera, che spera nell’incredibile
miraggio, in quel soprannaturale materializzarsi della
rumorosa diligenza arancione nonostante tutto capace
di provocare gioie infinite del tipo ‘Ce la farò ad arrivare in tempo per l’esame per il quale ho impiegato solo
due mesi della mia esistenza.
Oggi dev’essere il mio giorno
fortunato’ oppure ‘Ce la farò
ad arrivare a lavoro senza
dovermi fare due chilometri
a piedi’. A questo punto la
domanda è esistenziale suonante quasi come il quesito
amletico di Shakespeare: ”Ma
il trasporto pubblico cittadino
è un servizio accessorio per
cui c’è o non c’è è la stessa
cosa, o il trasporto pubblico
è un diritto che dovrebbe garantire a tutti di muoversi liberamente?”. Questo è il
problema, forse prospettico per cui fino a quando non
ci si metterà nell’ottica di chi non ha scelta, non ha altre
possibilità o chi sta cercando di costruirsi un futuro, la
propria indipendenza non si farà mai caso al concreto problema disponendo i giusti provvedimenti volti a
tamponare l’inefficienza attuale che in particolar modo
colpisce i giovani universitari e specialmente quelli
salernitani costretti a vivere l’incredibile paradosso di
non poter raggiungere l’ateneo cittadino.
Roberta Marchesano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
vo incarico utile a salvare il
Consorzio con la procedura
dell’amministrazione straordinaria: “Immaginavamo
che la nomina del professore
Raimondo Pasquino dovesse
avvenire con provvedimento collegiale della sezione
fallimentare del tribunale di
Salerno. Prendiamo atto che
il segretario provinciale del
Pd anticipa i tempi, brucia le
tappe e si sostituisce alla magistratura ordinaria. Ancora
una volta il Pd salernitano si
è sostituito agli organi deputati per legge ad effettuare
le dovute scelte. Dobbiamo
prendere atto, pertanto, che
la scelta del ministero forse
non è avvenuta per caso”,
facendo intuire che dietro
la scelta di Pasquino ci sia
lo zampino del vice ministro ai Trasporti, Vincenzo
De Luca. Altro commento
sulla delicata nomina a commissario giudiziale del Cstp
arriva dal deputato di Sel
Michele Ragosta: “La nomi-
na di Raimondo Pasquino a
commissario del Cstp è una
buona notizia. Posso esprimere a nome mio e della
federazione provinciale di
Sinistra Ecologia e Libertà,
grande soddisfazione per
questa indicazione. Pasquino è stato il Rettore del fare.
Saprà certamente rilanciare
l’azienda”. Intanto la Faisa
Cisal ha chiesto una convocazione all’ente di Palazzo
Sant’Agostino per discutere del tema “corrispettivo”
per il Cstp: “siamo venuti
a conoscenza che per il bimestre maggio giugno 2013
l’ente Provincia provvederà
alla liquidazione del solo
corrispettivo di esercizio,
con accantonamento temporaneo dell’aliquota Iva – ha
dichiarato in una nota Salvatore Trinchese segretario
della Faisa Cisal – si tratta di
un taglio del 10% e potrebbe
causare pesanti ricadute sui
lavoratori e sui servizi offerti, chiediamo un urgente
incontro in merito”.
Marco Rarità
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Caso Asl
Atto aziendale,
i Democratici
contro Squillante
Salerno. Partito Democratico al veleno contro la
bozza dell’Atto aziendale
presentato dal manager
dell’Asl, Antonio Squillante:
“E’ illegittimo e fa letteralmente schifo”, ha esclamato
senza mezze parole Nicola
Landolfi, dalla sede della
segreteria provinciale di via
Manzo, nella conferenza
di ieri con Gianfranco Valiante e Anna Petrone per
discutere in merito all’Atto
aziendale, “è un mostro dal
punto di vista normativo, sia
nel metodo in cui è stato
proposto sia nei contenuti.
E’ un atto privo del parere,
obbligatorio, preventivo
della Conferenza dei sindaci e dei sindacati”. Il segretario provinciale ne ha
anche per l’ex commissario
dell’Azienda sanitaria di via
Nizza, Maurizio Bortoletti:
“Ha dato completamente
i numeri”, facendo riferimento alla puntata in cui
l’ex colonnello dell’Arma
fu ospite del programma di
Bruno Vespa su Rai Uno, “il
debito della sanità cresce,
contrariamente a quanto
aveva affermato”. Accusa
l’Asl di gestione clientelare,
definendola una roccaforte dell’Agronocerino, su
imitazione della politica di
una certa area politica l’allusione a Fratelli d’Italia
guidata da Edmondo Cirielli.
“Scafati è stato chiuso senza colpo ferire e l’ospedale
della Valle del Sele è una
bufala. Con questa crisi e la
mancanza di risorse non ci
sarà mai”. Entra nel merito
Landolfi: “Manca l’organizzazione dell’emergenza,
c’è una completa assenza
di dati e rilievi statistici e il
personale è stato trasferito
senza nessun criterio logico. Il decreto 49 è stato forzato. chiederemo ai nostri
parlamentari lo sblocco del
turn over e la mobilità passiva”, e Valiante, a margine
della conferenza, sottolinea
l’entrata nell’entourage di
Squillante di un cardiologo,
figura richiesta e carente
sul territorio, in pratica una
competenza in meno per la
sanità al collasso. “Non c’è il
minimo rapporto con il Ruggi, che rappresenta l’altra
metà della provincia”, chiosa Landolfi, promettendo le
barricate a tutti i livelli e lasciando la parola ai colleghi
di partito. “Squillante dice di
aver inviato l’informativa per
la stesura dell’atto”, attacca
Valiante, “ma io ho formalizzato oltre 15 proteste di
organizzazioni sindacali e
di oltre 30 rappresentanti
del territorio esclusi. Ora
sono due le cose: o loro
mentono, o la delibera 600
con la quale Squillante
confermava l’informativa
afferma un falso ideologico.
La sua cultura politica lo ha
portato ad una totale chiusura al confronto politico. La
settimana prossima presenteremo la nostra richiesta al
commissario ad acta, Stefano Caldoro, di rigettare al
mittente la bozza dell’atto”.
“Alla Regione noi consiglieri
viviamo un dramma”, ha
spiegato la Petrone. L’atto
aziendale non tiene conto
e non ascolta le esigenze
del territorio”, ha concluso
l’esponente regionale del
Partito Democratico.
Luca Marrazzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
Salerno
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
11
Coscia (Pd): “Comportamento demagogico e doppiogiochista che penalizza i lavoratori e lo stesso servizio”
Provincia, per i forestali arriva la beffa
Dopo due approvazioni in Consiglio, l’Ente si “accorge” di non avere i fondi necessari per stabilizzarli
DALLA REDAZIONE
SALERNO
Brutta sorpresa per i 14
idraulici forestali che si attendevano un riassorbimento, a tempo determinato,
dopo la delibera approvata
all’unanimità nell’ultimo
Consiglio provinciale. Una
situazione kafkiana, dunque, proprio in un momento
delicato della stagione estiva, leggi incendi boschivi,
in cui la presenza dei 14
lavoratori precari potrebbe
essere determinate sotto il
profilo della prevenzione.
Ma l’Ente Provincia che ha
sforato decisamente il patto
di stabilità sembra che non
possa impegnare e destinare
la somma necessaria per il
reintegro, seppur parziale, degli stessi 14 idraulici
forestali impiegati finora a
tempo determinato. Il tutto
nonostante una delibera di
approvazione da parte del
Consiglio provinciale che,
di fatto, ridava speranza a
14 famiglie. Un argomento
su cui si è impegnato particolarmente il Pd provinciale. “E’ impensabile che
possa accadere tutto ciò.
- afferma il capogruppo del
Pd provinciale, Giovanni
Coscia - Eppure, per casi
del genere, per integrazioni per servizi di pubblica
incolumità, la stessa Corte
dei Conti non avrebbe nulla
da ridire”. Sembra, dunque,
che la vertenza degli Idraulici Forestali sia destinata
a raggiungere un amaro
epilogo. Si tratta di operai
che sono stati occupati dal
2005 al 2011 nel Servizio
Antincendio Provinciale,
in tutti i Comuni sprovvisti
delle Comunità Montane.
“Adesso scopriamo che la
maggioranza che governa
la Provincia di Salerno e
che avrebbe dovuto dare
indicazioni politiche precise, per attivare le procedure
previste per l’impiego dei
suddetti operai, ha fatto
il doppio gioco, dichiarandosi, demagogicamente, favorevole nelle sedute
“pubbliche”, ma di fatto non
facendo nulla di concreto se
non addirittura ostacolando
quanto, solo a parole condiviso ed approvato. - afferma
Coscia - Un atteggiamento
che, non solo ha illuso gli
operai forestali, ma che dietro varie accampate “scuse e
giustificazioni paraburocratiche”, si dimostra assolutamente irresponsabile e non
curante della tutela e della
salvaguardia del territorio
provinciale salernitano e
della tutela della pubblica
e privata incolumità. Il destino lavorativo di queste
persone sembra definitivamente segnato, con la nefasta conseguenza di avere un
Servizio antincendio ridotto
all’osso e deficitario”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Decadenza. Il sindaco spiega il procedimento e rassicura tutti: “Tranquilli che non me ne vado”
De Luca: “Non lascerò mai Salerno”
Salerno. Con l’avvio del procedimento di decadenza di
De Luca, inizia la corsa alle prossime elezioni con molti
consiglieri di Palazzo di Città già in clima elettorale. Per la
verità non solo loro, visto che dalle segrete stanze i primi
decisivi contatti sono stati già avviati con i candidabili. Ma
resta l’incompatibilità, con la prima fase che è stata avviata
appena lunedì scorso. “Stiamo seguendo la strada della trasparenza. – afferma De Luca nel suo intervento radiofonico
settimanale - Non potevo salutare Salerno con un cenno
della mano e dire adesso chi s’è visto, s’è visto. Con questa
città ho un rapporto di rispetto ma soprattutto di sangue”.
Ancora una volta, lo stesso sindaco De Luca, che è ancora
tale almeno fino al termine della terza seduta di Consiglio
comunale, sulla sua incompatibilità, spiega le ragioni della
scelta della decadenza, rigettando decisamente quella della
dimissioni, più volte richiesta dall’opposizione. “Ci sono
due strade, la prima è che il sindaco si dimetta ma questo
significava paralizzare l’attività del Consiglio e buttare al
vento anni di lavoro. E’ qualcosa che non avrei mai permesso e lo avrebbe fatto un farabutto e non io. La seconda
strada è quella della decadenza del sindaco decretata dal
consiglio comunale. In questo caso si garantisce al Consiglio
di continuare a lavorare e portare avanti le attività che sono
già in corso. Ed è quello che stiamo facendo. A Salerno mi
ha votato il 75% della gente, cioè tutti. Vi pare che possa
abbandonare? Seguirò sempre quello che si fa qui. Adesso mi allontano tre giorni e succede il finimondo... state
tranquilli che non me ne vado”. Del resto l’articolo 51 del
L’assessore Maraio: “Così si valorizzano le nostre terre”
Nella contesa anche Provenza e Iorio che contestano l’investitura di Memoli
Cilento in vetrina con il progetto
“Perla del Mediterraneo”
Salerno. Partirà nel giro di pochi mesi il Progetto “Perla del
Mediterraneo”, l’iniziativa promossa dall’Accademia della
Cucina Cilentana e Mediterranea in collaborazione con Esga
Viaggi e Vacanze ed i Comuni
di Salerno e Castellabate. Nel
programma, ricco di eventi dedicati alla valorizzazione del
territorio, ci sono anche corsi
di cucina, pacchetti-viaggio,
escursioni montane e lezioni
di ginnastica (per stimolare il
benessere psico-fisico). “Questo progetto ha preso l’avvio in assenza dell’intervento di Enti
sovraordinati” ha dichiarato l’Assessore al Turismo Enzo Maraio,
nella presentazione svoltasi presso l’Info Point in Corso Vittorio
Emanuele.
“La spinta è partita dalle Associazioni e dai suggerimenti dei
privati, che il Comune di Salerno è stato ben felice di appoggiare”. Adele D’Angelo, di Esga Viaggi, precisa che “l’iniziativa
si propone di mettere in risalto la territorialità da cui deriva la
dieta mediterranea, un’offerta gastronomica capace d’infondere
benessere psico-fisico e di custodire il segreto della longevità”.
L’agenzia Esga Viaggi ha preso contatto con i Buyers americani, proponendo anche all’estero (Sudamerica, Stati Uniti e Stati
europei) dei pacchetti-vacanze con percorsi dedicati all’interno
della vasta regione cilentana. “La costa cilentana è la vera Perla
del Mediterraneo” dichiara Antonio Vassallo, autorevole membro
dell’Accademia della Cucina Cilentana. “Per questo, oltre ai corsi
di cucina tenuti da chef di alto livello, abbiamo previsto uno splendido programma che racconterà le bellezze del nostro territorio e
valorizzerà i prodotti tipici della dieta Mediterranea”. Il Progetto,
dunque, prenderà l’avvio a settembre e continuerà nei mesi di
ottobre, novembre, aprile, maggio e giugno. Le lezioni saranno
tenute dagli chef Alessandro Feo, Fabrizio Rizzo , Rosetta Rossi
e Maria Rossi, in collaborazione con la Fondazione Scuola Medica Salernitana che disporrà - all’interno del Museo - installazioni
virtuali atte ad illustrare i poteri benefici di piante medicamentose
(spesso impiegate nei processi culinari).
Maria Cristina Folino
Tuel gli offre un magnifico assist per poter vantare un terzo
mandato alla guida della città. Su questo De Luca ironizza
come suo solito con espressioni a lui care. “Stanno facendo i
numeri? – afferma – Meglio giocarseli al Lotto? Pensassero,
piuttosto, a godersi questa meravigliosa città”. (recro)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Polveriera Udc, Ferrara contro
Cobellis:“A che titolo ora parla”
Salerno. Non c’è pace nell’Udc consiliare.
Dopo lo scontro in Consiglio comunale fra
Salvatore Gagliano e Pakj Memoli, adesso il
confronto dialettico si sposta fra il segretario
provinciale Luigi Cobellis e il vicepresidente del Consiglio comunale,
in quota Udc, Alessandro
Ferrara. Il primo, infatti, ha
investito direttamente Memoli quale portavoce consiliare del partito, sfiduciando
di fatto Gagliano. “E’ quanto
mai singolare che intervenga
l’onorevole Cobellis, visto che
fino ad oggi mai si è occupato
dei problemi che assillano la
nostra città. - ha affermato
Ferrara - Non comprendo a
quale titolo parla, visto che a
tutt’oggi risulta autosospeso
dal Partito. Voglio ricordargli
che Alessandro Ferrara ha
portato all’Udc salernitano
il 18,57%, pari a 850 voti, quello che conta
in politica, oltre il rispetto della persona,
sono i consensi elettorali che determinano
la collegialità e la rappresentanza partitica
e che bisogna riconoscere e dare merito
a chi ha consentito all’Udc di avere una
sua rappresentanza nell’assise comunale.
Pertanto non capisco la faziosità dell’On.
le Cobellis nel sminuire la mia persona ed
il mio ruolo, Vice Presidente del Consiglio
Comunale, ruolo che è il frutto del consenso
elettorale ricevuto e non di gratuite nomine.
Pertanto la precisazione di individuare nel
Consigliere Memoli, l’unico rappresentante
dell’Udc, non fa altro che mortificare tutti i
candidati della lista Udc che hanno sempre
dato la loro disponibilità”. La sensazione,
marcata, è che l’Udc di
Palazzo di Città sia pronta per esplodere, con gli
stesi rappresentanti, fra
cui lo stesso Ferrara, che
sarebbero già corteggiati
da altri partiti per le prossime tornate elettorali.
Insomma, l’ala moderata
al Comune di Salerno
rischia di ripiegarsi pericolosamente su sè stesso.
Ma l’investitura, ufficiale
o meno, di Memoli non
sembra essere piaciuta
nemmeno al presidente
cittadino, Luigi Provenza, ed al vice segretario,
Adriano Iorio. “Sentiamo di dover esprime
il nostro dissenso e rammarico. - affermano
Provenza e Iorio - Ovviamente il nostro
rilievo non tocca in alcun modo la persona
di Memoli, quanto il criterio adoperato, che,
a ben vedere, è completamente fasullo e,
alla fine, pregiudizievole alla stessa persona
impropriamente “designata“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Giunta: protocollo
d’intesa Provincia-Asl
sul registro dei tumori
Salerno. La Giunta ha deliberato di chiedere, tramite il
settore provinciale delle Politiche scolastiche, giovanili
e Formazione professionale,
di acquisire da parte degli
Ambiti Territoriali, l’assenso
alla prosecuzione dell’attività
di assistenza specialistica in
favore degli alunni affetti da
handicap grave frequentanti
gli istituti superiori di secondo
grado per l’anno scolastico
2013/2014, così come stabilito dal relativo protocollo
d’Intesa sottoscritto il 25 luglio
del 2012, nonché di stabilire
che, nei casi in cui fosse evidente l’impossibilità di proseguire con i Piani di Zona, di
affrontare direttamente con i
Dirigenti scolastici degli Istituti
secondari di secondo grado le
problematiche afferenti all’assistenza specialistica, destinando, nei limiti delle risorse
finanziarie disponibili, i contributi per l’assistenza specialistica degli studenti con gravi
disabilità. Approvato anche lo
schema di Protocollo d’Intesa sul Registro Tumori tra la
Provincia di Salerno e l’AslSalerno, su relazione dell’assessore Mancusi.
www.metropolisweb.it
10
Salerno
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Il completamento dell’opera sarebbe possibile con finanziamenti Ue che restano bloccati alla Regione
Fondi europei a rischio per la Sa-Av
DALLA REDAZIONE
SALERNO
Potrebbero esserci spiragli
per avviare, finalmente, il
potenziamento della Salerno
Avellino. Un tratto autostradale che, sempre più spesso,
miete vittime per l’elevata
insicurezza dello stesso. Resta
iun’opera incompiuta che,
quotidianamente, è percorsa
da studenti e pendolari, a
conferma dell’utilità palpabile dall’utenza. Piccoli passi
burocratici che potrebbero
permettere addirittura il completamento della stessa tratta
autostradale, come ricorda il
segretario provinciale della
Feneal Uil, Patrizia Spinelli.
“Basterebbe una semplice
firma sull’accordo quadro
della Regione Campania per
poter indire la gara di appalto per la messa in sicurezza
di quest’opera. - afferma la
Spinelli - La cui realizzazione
non solo porterebbe lavoro
nel nostro territorio ma limiterebbe anche l’attuale elevata
ricorrenza di incidenti stradali. Con un piccolo sforzo della
Regione si potrebbero avviare
Consorzi di Bacino
In Parlamento arriva
l’interrogazione di Cirielli
Salerno. Edmondo Cirielli,
l’ex presidente della Provincia di Salerno ed oggi
deputato di “Fratelli d’Italia”
e componente dell’Ufficio di
Presidenza di Montecitorio,
è pronto a presentare una
interrogazione parlamentare sull’attuale situazione dei
Consorzi di Bacino della Regione Campania. “Presenterò un’interrogazione parlamentare – afferma Cirielli
- per capire quali provvedimenti il Governo ha intenzione di adottare nei confronti
dei Comuni e a tutela dei
lavoratori che non possono
giustamente più tollerare
una simile situazione”. Una
situazione pesante, con gli
stessi dipendenti in ritardo
di più mensilità. “Mi associo
alla protesta dei lavoratori
dei Consorzi di Bacino della Regione Campania che,
ormai, da mesi non percepiscono lo stipendio, ma continuano a garantire il servizio.
E’ una vicenda ormai insostenibile a causa dei ritardi
e delle morosità dei Comuni
che, pur riscuotendo regolarmente ieri la Tarsu, oggi
la Tares, non pagano i canoni del servizio di raccolta,
trasporto e smaltimento ai
Consorzi e utilizzano questi
soldi in maniera irresponsabile, per feste e sagre”.
Spinelli (Feneal- Uil): “Basterebbe una firma per avviare la gara
di appalto per la messa in sicurezza del tratto autostradale”
subito i cantieri per il tratto
Salerno Baronissi e, in seguito, Caldoro e i presidenti delle
province potrebbero adoperarsi per ottenere i finanziamenti europei per il completamento fino a Mercato San
Severino, dato che questa
infrastruttura è stata considerata strategica per l’Europa
(corridoio Berlino-Palermo) e
rilevante per lo sviluppo della
regione e dunque ha tutte
le caratteristiche richieste
dalla legge di stabilità per
ricorrere ai cofinanziamenti
Ue”. Per dirla alla De Luca, si
resta impelagati nel groviglio
burocratico che attanaglia
l’Italia. Proprio nell’attuale
vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, il segretario
Spinelli rivolge un invito deciso a dedicarsi con decisione
alla questione, ormai annosa,
della Salerno-Avellino. “Vorremmo che il viceministro
Vincenzo de Luca dedicasse
lo stesso impegno con il quale
si è prodigato per reperire i
fondi per il completamento
della cittadella giudiziaria.
- afferma - Questo è un investimento che assicurerà un
ritorno non solo economico
ma anche di benessere sociale
per il territorio; chiediamo
dunque agli amministratori di
fare la loro parte fino in fondo
per non vedere,
anche questa
volta, sfumare
l’occasione dei
finanziamenti
europei. Il pieno
utilizzo dei fondi
europei è fondamentale in questo momento
di particolare e drammatica
crisi per l’edilizia, causata
dai mancati pagamenti delle
pubbliche amministrazioni,
dal difficile accesso dal credito e dalla troppa burocrazia.
L’inerzia, o incapacità, amministrativa che non consente
di utilizzare appieno i fondi
europei costa troppo al nostro
Secca accusa di Alternativa Comunista: “Continua la privatizzazione della città”
Sulla Centrale del Latte è confronto politico
Ancora critiche e manifestazione di protesta
Salerno. Sulla Centrale del
Latte, sull’alienazione della
storica municipalizzata di
Fuorni, continua lo scontro.
Si divide a metà la città, ma
anche le forze politiche. Ad
intervenire sulla questione,
adesso, è Valerio Torre di
Alternativa Comunista che
va ad ingrossare il coro dei
no alla alienazione. “La
vendita conferma, da un
lato, la sostanza di quello
che era un progetto risalente
già alla giunta De Biase e,
dall’altro, la necessità di fare
cassa dell’attuale sindaco.dichiara Valerio Torre - Ma
conferma, altresì, il piano
cosciente dei rappresentanti
locali degli interessi capitalistici: favorire, attraverso
la svendita di tutto quanto
resta di pubblico (territorio,
sanità, istruzione, trasporto,
economia), la realizzazione
di ulteriori ingenti profitti a
vantaggio della borghesia e
in danno dei lavoratori e dei
cittadini-utenti. Il voto contrario di Sel, tipica espressione dell’ipocrisia vendoliana,
serve solo a dare qualche
pennellata di “rosso” a una
formazione che continua per
il resto a sostenere la giunta
antioperaia e antipopolare
di De Luca e si limita ad
essere “l’ala sinistra” del deluchismo. Il Partito di Alternativa Comunista, si oppone
con tutte le proprie forze a
quest’ulteriore tassello del
disegno di privatizzazione
della città e chiama i lavoratori, gli studenti e i cittadini
tutti a scendere in piazza per
manifestare la propria contrarietà e a rivendicare un
altro governo per Salerno”.
Sempre sulla delibera che
indirizza la vendita della
municipalizzata, è intervenuto radiofonicamente il
sindaco e vice ministro De
Luca, ribadendo quanto
in parte affermato nella
seduta consiliare di lunedì
scorso. “L’opposizione al
territorio: è un lusso che non
possiamo più permetterci”.
Finanziamenti che avrebbero
un ritorno nell’intero indotto,
con lo stesso livello occupazionale che potrebbe averne
risvolti benefici. “siamo pronti, come sempre, a rivendicare
la creazione di posti di lavoro
attraverso la cantierizzazione
di opere finanziate e da finanziare. Opere che
dovrebbero essere la giusta conclusione di una
pianificazione e
gestione territoriale complessiva
che tenga conto
degli aspetti economici, sociali e
territoriali e attui un modello di
sviluppo sostenibile, per il
miglioramento del benessere
dei lavoratori, dei servizi e
dell’ambiente nel quale essi
vivono. Questo significa investire sul futuro e non lasciare
una cambiale in bianco alle
prossime generazioni”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Comune dice solo fesserie.
A livello nazionale vogliono
vendere tutto quello che è
pubblico, a livello locale
fanno demagogia. Per anni
l’opposizione ha parlato
male delle aziende pubbliche, delle clientele e adesso
invece vogliono difenderle.
La Centrale ha registrato
delle flessioni nelle vendite.
Abbiamo un prodotto di
qualità acquistando a prezzi
elevati il latte di qualità dei
nostri fornitori. Per difendere il nostro marchio e i lavoratori, dobbiamo investire
su un mercato più ampio,
nella rete meridionale, ma
il Comune non può farlo da
solo e quindi cerchiamo un
partner privato che consenta
di far arrivare i prodotti almeno nel mercato meridionale altrimenti si fa inesorabilmente in crisi. Il carattere
pubblico dell’azienda non
garantisce più nessuno”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
Appalto portierato all’Asl, la Fisascat Cisl pronta a chiedere l’annullamento della gara
La ditta aggiudicatrice non è disposta ad assumere i lavoratori impiegati in precedenza
Salerno. Appalto portierato, la Fisascat Cisl pronta
a chiedere l’annullamento della gara e il reintegro
degli otto lavoratori senza un impiego dal 30 giugno scorso. E’ questo il passo successivo che Remo
Criscuolo, segretario del sindacato provinciale di
categoria, è pronto a fare dopo che l’incontro richiesto, insieme alle altre sigle, con le aziende uscenti e
subentranti presso la Direzione provinciale del Lavoro si è dimostrato un flop, a fine luglio. Il summit,
convocato per discutere del caso che vede coinvolti
otto lavoratori dell’appalto Asl relativo al portierato e alla guardiania non armata senza lavoro dal 30
giugno, è stato disertato dalle aziende subentranti,
che hanno deciso di bypassare completamente le
relazioni sindacali. “E un film già visto questo”,
ha ribadito Criscuolo. “Tempo fa la stessa cosa
capitò con i 10 lavoratori del presidio di Battipaglia
in merito alla guardiania armata”. Il sindacalista,
infatti, coadiuvato dall’ufficio legale della Fisascat
Cisl salernitana, è pronto a chiedere l’annullamento
della gara indetta dall’Asl. “Ci sono tutti i motivi
per farlo. La nuova Ati, guidata dalla Pegaso,
infatti, secondo quanto recita il bando di gara, ha
l’obbligo di assumere i lavoratori del precedente
appalto. Ovviamente questa cosa non è stata fatta
e, visto che anche l’Asl sembra tirarsi indietro davanti a questa infrazione, richiederò personalmente
l’annullamento della gara d’appalto”. Criscuolo
porta avanti le istanze di otto lavoratori, senza un
impiego dallo scorso 30 giugno e a cui oggi saranno
notificati i licenziamenti dalle aziende Falco Security, Doria Cooperativa e Vigilanza Motorizzata. “A
questi lavoratori non sarà riconosciuta nemmeno
la cassa integrazione, perché il contratto nazionale
di categoria non lo prevede. E’ una vergogna, ma
tutti continuano a tacere”. La nuova Ati, gui-
data dalla Pegaso,
si è aggiudicata la
gara con un prezzo
di 10,10 euro l’ora.
Prezzo che, secondo Criscuolo, non
riuscirà a coprire
per intero l’appalto
affidato negli anni
precedenti a circa 11
euro l’ora. Ma il nodo cruciale della vicenda resta il
futuro dei lavoratori, con la nuova Ati che ha fatto
sapere, ancora una volta, di non voler assumere i
lavoratori del vecchio appalto, come invece prevede la legge e il bando di gara dell’Asl.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
Salerno
Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013
Grave incidente poco dopo la mezzanotte: ferito in modo lieve anche un altro anziano
Investito a piazza della Concordia
Grave il 66enne Andrea De Rosa
DOMENICO GRAMAZIO
SALERNO
Denunciato il 18enne alla guida dello scooter
E’ scappato senza soccorrere i due feriti
Lotta tra la vita e la morte
Andrea De Rosa, il 66enne
di Salerno investito ieri
poco dopo la mezzanotte, da un 18enne straniero in sella ad uno scooter,
mentre si trovava con un
amico nei pressi di piazza
della Concordia. L’uomo,
ricoverato d’urgenza al reparto Rianimazione dell’ospedale ‘San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona’ di
Salerno, attualmente è in
coma farmacologico, dopo
l’operazione eseguita nella
notte, con i medici che non
hanno ancora sciolto prognosi. Gravissime le sue
condizioni, con la frattura
della base cranica ed un’emorragia celebrale che fanno temere per il peggio.
Fondamentali, quindi, saranno le prossime ore, per
capire se De Rosa potrà
dirsi totalmente fuori pericolo.
L’uomo, un ex artigiano in
pensione, è stato vittima, insieme
ad un amico 71enne, di un brutto
incidente avvenuto a piazza della
Concordia, all’altezza del capolinea Sita. Era da poco passata la
mezzanotte quando, infatti, De
Rosa e il suo amico s’apprestavano
ad attraversare la strada quando, a
velocità sostenuta, è sopraggiunto
uno scooter guaidato da P. G. S. L.,
18enne nato in Honduras ma residente a Salerno, che ha preso in
pieno i due uomini ed è scappato
senza prestare nessun tipo di soccorso dileguandosi nel nulla. Uno
spettacolo raccapricciante, avvenuto sotto gli occhi dei clienti dei
locali presenti in zona, che hanno
provveduto subito ad allertare i
volontari del 118 e le forze dell’ordine, oltre a prestare le prime
cure del caso ai due malcapitati.
E se subito sono apparse lievi le
condizioni del 71enne, giudicato
guaribile in otto giorni dai medici
del Pronto soccorso del ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’
di Salerno, ben più gravi si sono
rivelate quelle di De Rosa. L’uomo
infatti, dopo essere stato stabilizzato dagli operatori dell’Humanitas, è stato trasferito d’urgenza al
nosocomio di via San Leonardo
dove, dopo una lunga operazione,
è stato ricoverato in Rianimazione.
I medici al momento non si sbilanciano, ma le sue condizioni restano
critiche.
Nella notte, intanto, è stato identificato il pirata della strada di piazza della Concordia. Era P. G. S.
L., 18enne nato in Honduras ma
residente a Salerno da tempo, a
guidare lo scooter che ha travolto i due anziani. Fondamentali
sono state le testimonianze dei
clienti dei locali della zona e del
71enne ferito in modo lieve, che
hanno fornito agli agenti della
sezione ‘Volanti’ della Questura
di Salerno, coordinati da Rosanna
Trimarco, un dettagliato identikit
per risalire all’identità della persona alla guida del ciclomotore. I
poliziotti lo hanno bloccato nella
zona orientale qualche ora dopo
l’impatto, proprio in sella del suo
ciclomotore. Denunciato a piede
libero ora dovrà rispondere dei
reati di omissione di soccorso e
lesioni gravi. Ma la sua posizione
potrebbe aggravarsi ulteriormen© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Dogramazio
La battaglia della Cooperativa Livingstone
Ostello Koinè verso lo sfratto
Pagnotta: “Pronti alle barricate”
LA LOTTA
Un momento
della conferenza
stampa tenuta
ieri mattina
all’ostello
Salerno. La quattordicesima
ordinanza di sfratto inviata dal
Comune all’ostello Koinè, struttura gestita dalla Coopoerativa
Sociale Linvingston, ha indotto
i responsabili a protestare contro l’amministrazione comunale. Da tempo il presidente della
Cooperativa Livingstone, Antonella Pagnotta, esprime la volontà di raggiungere un accordo
che vada incontro alle esigenze di tutti. L’amministrazione
comunale di Salerno però non
sembra essere dello stesso avviso, avendo avviato procedure
di sfratto, nonostante - meno di
un anno fa - abbia deliberato un
accordo con l’ostello Koinè che
ne sanciva la sopravvivenza. E’
dal 2001 che giungono ordinanze di sfratto e l’ultima è stata
recapitata il 4 luglio per cui, teoricamente, l’ostello entro il 14
dovrebbe chiudere anche se si è
in attesa dell’esito del ricorso al
Tar. “Viviamo con il patema d’animo di vederla chiusa questa
struttura ed è la quarta volta che
facciamo ricorso al Tar. Solo di
deposito si pagano 650 euro ed
ogni volta le sentenze sono a nostro favore. Ciò dimostra come
il comportamento dell’amministrazione sia inqualificabile. I
lavoratori del Koinè sono sette
e tutti a busta paga. Le persone
che hanno pernottato qui e l’esperienza di una struttura in cui
convivono studenti Erasmus,
musulmani e cattolici, non è
un ghetto ma un’eccellenza di
Salerno. Se il Comune vuole
cambiare l’involucro dell’ostello non ci opponiamo, ma ci
sono strutture comunali dove
continuare il servizio; quindi
devono dimostrarci che il fine
non è perseguire, dissanguare e
distruggere economicamente la
Cooperativa”.
Federica Pisani
9
Sull’A3 perde la vita un calabrese
Stroncato da un infarto
su un bus diretto a Roma
Salerno. Tragedia sull’autobus, un 60enne avverte
un malore sull’autostrada e viene stroncato da un infarto fulminante. E’ accaduto ieri notte su un bus di
linea diretto a Roma. L’ultimo viaggio per lo sfortunato
60enne deceduto nella notte di ieri. Per i passeggeri invece è stato un incubo durato tre ore. Partito da
Cosenza, il mezzo si era fermato per una breve sosta
alla stazione di servizio di Contursi-Campagna quando, dopo aver ripreso il tragitto, un uomo ha iniziato a
sentire delle forti fitte al petto all’altezza tra San Mango Piemonte e Salerno. Il 60enne stava accusando
forti malori, per questo motivo l’autista del mezzo
ha individuato la prima piazzola di sosta utile per effettuare una fermata d’emergenza per far scendere
l’uomo e farlo riprendere. Ma è qui che è accaduta la
tragedia. Mentre il 60enne scendeva le scale dell’autobus per uscire e prendere aria, si è accasciato a
terra, tra lo stupore degli altri passeggeri. E’ caduto
a terra improvvisamente, svenuto senza apparenti
motivi, ma il dramma era già avvenuto. Nel frattempo che dall’autobus venivano chiamati i soccorsi dei
volontari del 118, un medico che era bordo si è fatto
avanti per prestare le prime cure per il malcapitato.
Una volta avvicinatosi all’uomo, con lo sconcerto di
tutti i presenti, la dottoressa ne ha dovuto constatare
il decesso, nulla è stato potuto fare per salvargli la
vita. L’autobus è rimasto fermo in quella piazzola per
ben tre ore, in attesa delle disposizioni del magistrato
di turno, solo successivamente il mezzo ha potuto riprendere la corsa, facendo ritorno, però, in Calabria e
non dirigendosi verso la Capitale. Il corpo del 60enne
è stato trasferito prima all’ospedale di Salerno per l’esame esterno, per poi fare ritorno in Calabria dove è
stato affidato ai familiari per il rito funebre.
Salerno Energia, le bollette
ora si pagano con il cellulare
Salerno. Per i salernitani al via il pagamento col
cellulare per le bollette del gas. Le bollette di Salerno Energia, d’ora in poi, potranno essere pagate anche attraverso uno smartphone, in qualsiasi
momento e ovunque ci si trovi. La società, infatti,
ha siglato un accordo con il Gruppo Banca Sella,
grazie al quale i clienti potranno pagare le bollette
relative alla fornitura del gas metano direttamente
dal proprio cellulare, attraverso l’innovativo sistema Up Mobile. Per effettuare il pagamento della
bolletta dal proprio smartphone, i clienti dovranno
semplicemente lanciare l’applicazione Up Mobile.
A transazione avvenuta, sullo schermo del telefono comparirà la ricevuta del versamento effettuato.
Diritto d’autore, nel mirino le tipografie che fotocopiano i testi universitari
Il prefetto di
Salerno, Gerarda
Maria Pantalone
Salerno. Diritto d’autore, nel mirino le tipografie che fotocopiano i testi universitari e gli
e-book utili per seguire corsi e seminari all’Università di Salerno. Questo uno dei punti caldi
del primo seminario sulla tutela del diritto
d’autore a favore delle forze di Polizia, organizzato, per la prima volta in Italia, dalla Siae
presso il comando provinciale dei Carabinieri
di Salerno. A lanciare l’allarme è stato proprio
il Prefetto, Gerarda Maria Pantalone, durante il
suo intervento. “Già tempo siamo venuti a conoscenza di questo fenomeno, che cresce perché
è alta anche la richiesta”. Un caso non sottovalutato nemmeno dal comando provinciale della
Guardia di Finanza che, in vista del prossimo
anno accademico, hanno intenzione di dare vita
ad una vera e propria task force. “Sicuramente
è un fenomeno che non sottovalutiamo e su cui
stiamo già lavorando. Controlleremo anche chi
scarica testi illegalmente dal web, visto che oggi
con un solo click si può accedere a qualsiasi
opera”. Un’operazione importante, che vedrà
anche la collaborazione dell’Ateneo.
Il seminario, il cui intento è stato quello di far
conoscere al meglio e rendere viva una materia
fortemente specialistica, il diritto d’autore, per
garantire un incisivo controllo del territorio
con l’azione congiunta di magistratura, forze
dell’ordine e Siae, ha visto relatori d’eccezione
come il comandante della Polizia Municipale,
Eduardo Bruscaglin, il Questore di Salerno,
Antonio De Iesu, il direttore generale della Siae,
Gaetano Blandini, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Franco
Roberti, il comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, il colonnello Fabrizio Parrulli.
“I cittadini devono abituarsi a non delegare
tutto alle forze dell’ordine, alle forze di polizia
o allo Stato”, ha detto il Questore di Salerno,
Antonio De Iesu. Qui c’è bisogno di far crescere
una sensibilità e una coscienza. Se si acquista
un cd falsificato si contribuisce ad alimentare
la camorra, qui bisogna insistere molto. Al di
là dell’attività repressiva che è importante e
serve a prevenire, non si considera che queste
attività illecite come la contraffazione crea uno
squilibrio nel mercato, è ricchezza che viene
sottratta alle attività lecite a favore di quelle
criminose”.
Importante anche l’intervento di Blandini,
direttore generale della Siae. “A Salerno
l’attività di contrasto è molto buona perché il
dottor Preziosi, il nostro agente mandatario,
fa molto bene il suo mestiere e lo fa in sinergia
con le forze dell’ordine quindi siamo molto
soddisfatti. Per questo vogliamo partire da
qui, da questo tipo di seminario sperando di
trasportare questa collaborazione con le forze
di polizia anche in altre regioni”.
(do.gra.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Metropolis_Web
www.metropolisweb.it
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.33.237
Venerdì 12 luglio 2013
41
Nocera/Scafati/Angri
Il Mattino
Nocera Inferiore La tragedia, l’inchiesta
Scafati
Morto dopo
la colonscopia
tre indagati
Ricette anti-crisi
per il commercio
una consulta
per Aliberti
L’esame clinico si sarebbe concluso
quando il paziente avrebbe accusato
un intenso dolore. Secondo il racconto, il sanitario che stava eseguendo la
colonscopia avrebbe spinto con forza
tanto da ricordagli una vite che squarcia un muro: questa espressione è
Salvatore De Napoli
quella che più ha colpito gli inquirenti. Dall’esame clinico non sarebbero
NOCERAINFERIORE. DecessodiGiovanni Gallo: due medici e un infermiere emerse gravi patologie e il paziente è
indagati per omicidio colposo. Sarà tornato a casa a Corbara. Martedì pol’autopsiasulcadaveredelcinquantot- meriggioGalloavrebbeaccusatodolotenne consulente del lavoro di Corba- ri addominali e dorsali, aumentati la
ra a stabilire eventuali responsabilità sera, tanto che sarebbe stato avvertito
daparte dei due sanitari dell’ospedale il medico di famiglia che avrebbe preUmberto I che avevano eseguito la co- scritto degli antidolorifici. Una notte
lonscopia e del medico di famiglia di didoloriperGallochealle7.45dimerGallo. Ieri, i tre, un medico e un infer- coledì, il giorno dopo, era in condiziomiere del presidio ospedaliero di No- ni tali che il medico di famiglia ne ha
cera e un medico di base di Corbara, disposto il trasferimento in ospedale.
sonostatiindagatiperilpresuntoomi- Unatacavrebberiscontratolaperforacidio colposo del cinquantottenne zione dell’intestino. Gallo poco dopo
consulente del lavoro. Stamattina sa- è stato operato: l’intervento è riuscito,
malesuecondizionidisalurà conferito l’incarico per
te sarebbero state comunl’autopsia al medico legale
que gravissime a causa di
Giovanni Zotti da parte del La denuncia
un’infezione estesa e di
pm Giuseppe Cacciapuoti La figlia: disse
uno choc settico. Trasferito
chedirigeleindagini.L’esameautoptico dovrà stabili- di aver provato inrianimazione,Galloèdeceduto alle 16.30 per arrere le cause del decesso di un dolore
sto cardiocircolatorio.
Gallo e il legame tra que- molto intenso
La procura ha indagato
sto,laperforazioneall’inte- come una vite
anche il medico di famiglia
stino e la colonscopia esedel consulente corbarese
guita martedì all’Umberto che squarcia
che, come per gli altri due
I, dal medico e dall’infer- un muro
sanitari, è stato raggiunto
miere indagati.
da un avviso di garanzia
Le indagini dei carabinieri sono scattate in seguito alla de- per consentire una difesa efficace e la
nuncia sporta da una delle figlie del nominadiunconsulentedurantel’audeceduto. La figlia di Gallo, accompa- topsia.
L’ospedale ha aperto un’inchiesta
gnatadagliavvocatiRaffaeleGuerritoreeRitaCalifano,hadenunciatoaica- interna per accertare i fatti, come anrabinieri che martedì mattina il padre nunciatodaldirettoresanitarioMauriera andato all’ospedale di Nocera per zioD’AmbrosioedaAntonioSquillanuna colonscopia, per un controllo le- te, direttore generale dell’Asl Salerno.
gato alle emorroidi di cui soffriva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’incontro
Basilio Puoti
Magistrati
al capezzale
del tribunale
SCAFATI. La Consulta per il commer-
«La nuova geografia
giudiziaria», ovvero i
problemi derivanti
dal previsto
accorpamento a
Nocera delle sezioni
di Cava e San
Severino senza
adeguati aumenti di
personale: se ne
discute oggi dalle 16
al Comune di
Nocera Inferiore. Al
confronto
partecipano il
sottosegretario alla
giustizia Cosimo
Ferri (nella foto),
magistrati, avvocati
ed amministratori.
Sono i sanitari dell’ospedale
che hanno eseguito l’esame
ed il medico di famiglia
L’assemblea
Cento tra negozianti
e artigiani presentano
linee guida e proposte
Indagini Sull’ospedale Umberto I l’inchiesta interna e quella della procura
Angri
Guardone violento tradito dallo scontrino
Sorpreso in una proprietà
privata di Angri a sbirciare, di
nascosto, una coppia intenta
ad amoreggiare in macchina,
aggredisce tre persone e
scappa per poi essere
identificato qualche ora dopo
dai carabinieri. A tradire F.E.,
52 anni, denunciato in stato di
libertà per lesioni personali
aggravate, violazione di
domicilio e percosse, è stato
uno scontrino di pagamento a
suo nome rinvenuto dai militari
del luogotenente Egidio
Valcaccia nel portafogli che
l'uomo, disoccupato e
pregiudicato, ha perso durante
la fuga. Il 52enne, mercoledì
notte, ha aggredito tre persone
colpevoli di averlo sorpreso
nella loro proprietà a sbirciare
una coppia appartata in
macchina, nel parcheggio del
cioel’artigianatosi presentaallacittà. Nella biblioteca si è svolta un’assemblea con circa cento commercianti e artigiani di Scafati. Obiettivo:presentareunorganismopermanente di comunicazione e raccordo
tra le due categorie e l’amministrazione. Nel corso dell’incontro Vincenzo Pelly ha introdotto il regolamentodella consultachedovràpassarealvagliodellecommissioniconsiliari competenti e del consiglio comunale. «La Consulta avrà sede nel
municipio,collaboreràconl’Amministrazione con funzioni propositive e consultive nell’elaborazione di
politiche di promozione delle attività commerciali e artigianali», ha
spiegato Pelly. Patrizia Pesacane si è
soffermata sul centro commerciale
naturale che dovrebbe sorgere tra il
corsonazionaleepiazzaVittorioVeneto.Perparteciparealrelativobandoregionaleicommerciantidovranno consorziarsi. Ogni consorzio potràotteneretra50e200milaeuro.Pasquale Carotenuto e Giulio Chirico
da.fa.
hanno posto l’accento sul senso
dell’incontro,comemomentodiaggregazione,«diretto atrovare strategiecomunial finedisuperare la crisi
che ha colpito il settore». Tra i temi
trattati: la riduzione della tarsu, il
piano viario, un calendario di eventi,ilfondo-bonus.IlsindacoPasquale Aliberti si è detto contento per la
nascita della consulta: «È un momentodi dialogo propositivo volto a
captare fondi necessari a rivitalizzare il commercio, evitando polemiche strumentali e non costruttive».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cimitero. Il guardone, una volta
scoperto, si è avventato contro
le tre persone, colpendole con
una chiave inglese. Poi,
scappando, ha perso il
portafogli. Ai militari sono
bastate poche ore per risalire
al 52enne e raggiungerlo a
casa, dove è stato trovato
ferito e sanguinante.
Cava de’ Tirreni/Valle dell’Irno
Cava de’ Tirreni Da casa ad una clinica specializzata, il calvario continua
Fisciano
Annabella, un perito per il risarcimento
Sesso coi ragazzini, al prof
intercettate telefonate hard
Ancora senza aiuto i familiari
della giovane donna in coma
dopo un intervento al seno
Paola Florio
FISCIANO. È previsto per stamattina
Simona Chiariello
CAVADE’TIRRENI. Continuailcalva-
riodiAnnabellaBenincasa,lagiovane madre di 37 anni da tre anni
incomadopouninterventoestetico al seno eseguito alla clinica Iatropolis di Caserta, il 24 maggio
del2010.Dopounbreveperiodoa
casa, la donna è stata trasferita
pressola clinicaMaugeri a Telese,
specializzatainriabilitazionineurologiche, anche se le sue condizioni restano statiche nella loro
drammaticità. A fronte delle sostanziosespesemediche,affrontate dal marito Alessandro Apicella
e dai suoi familiari, al momento
non c'è stato ancora alcun risarcimento. Il Giudice civile di Caserta
ha però nominato, su richiesta
dell'avvocato Michele Avallone,
legale della famiglia di Annabella,
il perito Antonello Crisci come
consulente tecnico incaricato di
quantificare,sullabasediaccertamenti e perizie mediche, l'entità
del risarcimento da parte dei mediciedellecompagniediassicurazioni.
Ilprossimo23luglioilprofessoreCrisciinizieràleoperazioniperitaliecioègliesamiclinicisullagiovanedonnaancorainstatovegetativoperipotizzarelacifradelrisarcimento. Sono stati gli stessi legali
-l'avvocatoMicheleAvallone,rappresentante del marito Alessandro Apicella e della figlioletta e
I controlli
Tra i rifiuti anche un vitello morto
I vigili urbani sono
intervenuti in piazza
Vittorio Emanuele II
dove, nei pressi di un
cantiere edile, erano
state depositati cinque
grosse buste di
materiali vari non
differenziati.
L'accertamento ha
consentito di risalire
all'autore della
violazione: la ditta del
cantiere vicino, alla
quale è stata
comminata una
sanzione
amministrativa di 250
euro. Nella frazione
Petrellosa, all'altezza
dell'inizio del sentiero
che porta al parco
Decimare, la polizia
municipale ha ritrovato
la carcassa di un vitello
abbandonata a bordo
strada. Sono in corso
accertamenti per
risalire al proprietario
del bovino.
In strada
Rifiuti
abbandonati in
periferia a Cava
MaurizioMastrogiovanni,rappresentante legale della mamma di
Annabella - a chiedere in via cautelare il sequestro conservativo
dei beni del chirurgo Sergio Brongo, che eseguì l'intervento, e
dell'anestesista Lucio Romandino, unici imputati nel procedimentoincorsopressoilTribunale
ordinario di Caserta. «Siamo davverosconsolatietristi-dicel'avvocato Michele Avallone - perchè
sul caso di Annabella tutti latitano.Stopensando,insiemeaifamiliari,discrivereunlibrosull'insensibilitàdelprossimoeinparticolare dei medici che hanno operato
Annabellaedellecompagniediassicurazionichesistannocomportando, a mio avviso, in maniera
nonconsona allagravitàdeifatti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
alle 10 presso la casa circondariale
di Fuorni l’interrogatorio di garanzia di Diego Landi (nella foto), il
professoredilatinoegrecoarrestato martedì scorso con l’accusa di
prostituzioneminorile.Intantoieri
mattinaLandiharicevutoincarcerelavisitadeisuoilegali,gliavvocatiMauroIannoneeAgostinoDeCaro, probabilmente per decidere la
migliore linea difensiva. Tutto dipendedaquantoemergeràoggidurante l’incontro con il giudice per
le indagini preliminari, Elisabetta
Boccassini.
Si attende, dunque, l’esito
dell’interrogatorio, al termine del
quale potrebbe essere anche adottataunamisuramenograve.Intanto,ieri,lanotiziadell’arrestodiDiegoLandihasuscitatomoltoclamore a Fisciano. D’altronde il professore è molto conosciuto, prima di
andare in pensione ha insegnato
quarant’annialliceoclassico,inoltre ha al suo attivo una lunga militanza politica che lo ha visto anche
vice sindaco del comune di Fisciano. Il reato che gli viene contestato
nasce a seguito di una denuncia
sportaloscorsomarzodaunadonna di origini romene, la quale aveva notato una improvvisa disponibilità economica del figlio 14enne
e atteggiamenti strani che l’hanno
spinta a recarsi dai carabinieri. Da
quisonopartiteleindaginideimilitari della compagnia di Mercato
SanSeverino,agliordinidelcapita-
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 41 - 12/07/13 ----
Time: 11/07/13
22:50
no Rosario Basile. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della
Repubblica di Salerno diretta dal
procuratore Franco Roberti, sono
stateeffettuateconun’articolataattività tecnica, oltre ai servizi di osservazione,controlloepedinamentoconl’obiettivoditutelareiminori. Nelle decine di pagine dell’ordinanza di custodia cautelare sembracheappaianoancheintercettazioni con esplicite conversazioni a
sfondo sessuale che il professore
avrebbe avuto con il 14enne. Dalle
carteemergecheattierapportisessuali con il minore sarebbero stati
consumati tra l’ottobre 2012 e
l’aprile 2013. Mentre, tra il 2009 ed
il2010,avrebbeindottoaltritrestranieri, all’epoca minorenni, a compiere prestazioni sessuali in cambio di denaro. Molte, comunque,
levocichesisonolevateinsuadifesa, non ultima quella dell’attuale
assessore alla Cultura di Fisciano,
Francesco Di Geronimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.33.237
40
Venerdì 12 luglio 2013
Eboli/Battipaglia
Il Mattino
Eboli Il Comune vince al Tar il braccio di ferro con l’azienda esclusa dalla gara per il metano
Eboli
Mazzitelli, negati 10 milioni
Camion contromano
mazzetta al poliziotto
No al maxi-risarcimento
ora Melchionda respira
aveva perso altre due cause
Ai domiciliari i due agenti
traditi dalle cimici
oggi saranno interrogati
Battipaglia
Francesco Faenza
Maria Rosaria Sica
EBOLI. Il comune vince la causa in tri-
bunale contro la società Mazzitelli. La
dittabareseavevaavanzatounarichiesta di risarcimento danni da 10 milioni di euro ma l’istanza è stata respinta
dal Tar di Salerno. Sospira sollevato il
sindaco Melchionda che pochi giorni
faaveva approvato in consiglio comunale, con il centrosinistra, un nuovo
pianodiriequilibriodellecassecomunali. Le richieste della Mazzitelli sono
state respinte: «Abbiamo vinto il primo round davanti al Tar. Non è una
vittoriacompletama cilascia ben sperare per il futuro», ha dichiarato ieri
Martino Melchionda. La società Mazzitellihalapossibilità dipresentareun
ricorso al Consiglio di Stato per rilanciare le proprie pretese.
La vertenza tra la società barese e il
comunediEboliènataoltre diecianni
fa. Conclusi i lavori di metanizzazione, la ditta Mazzitelli si candidò alla
gestionedelladistribuzionedelgas.Altre ditte parteciparono al bando: «La
società di Bari venne esclusa in fase
preliminare - ricorda il sindaco - per
questo ci hanno fatto causa. L’esclusione fu decisa da una commissione
comunalepresiedutadall’alloradirettoregenerale,BiagioD’Ambrosio».Secondo l’ex city manager, la società
Mazzitelli non aveva presentato tutti i
documenti previsti dal bando. Dopo
l’esclusioneèpartito ilricorso al Tar.Il
tribunale amministrativo ha ritenuto
legittima la scelta
della commissioL’altro nodo ne comunale. In
un’altra vertenEspropri
za,invece, la ditta
nella zona
Mazzitelli aveva
industriale:
ottenutounrisardevono pagare cimentodi1,5midi euro per
gli imprenditori lioni
la rivalutazione
È una partita
deiprezzilegatialda 25 milioni
lacostruzionedella rete metanifera. Il comune di
Eboli è stato sconfitto anche contro il
consorzio Aracne (1,8 milioni di euro)
per un progetto di riqualificazione del
quartierediSant’Andreabocciatosenza l’esame del consiglio comunale.
Il Tar e il Consiglio di Stato hanno
invece«assolto»ilcomunesugliespropri dei terreni della zona industriale.
L’aumentodeiprezzideilotti,quadruplicati negli ultimi anni, sarà pagato
dagli imprenditori. La cifra sfiora i 25
milionidieuro.Ogniimprenditoredovrebbe quindi sborsare 200mila euro
per conservare il proprio lotto industriale. Il sindaco Melchionda ha più
voltesottolineatochelevertenzegiudiziarie sono state ereditate dall’amministrazione Rosania. Pochi giorni fa,
però, un imprenditore proprietario di
un immobile lungo la statale 19, ha
chiesto 4 milioni di euro a titolo di risarcimento danni. Il comune non gli
ha concesso una licenza per costruire
dei muri di cinta intorno al palazzo e il
cittadinoprivatosièsentitofortemente danneggiato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Violenza Donne vittime di
uomini brutali, un altro caso
Botte da orbi
alla moglie
denunciato
Picchia la moglie,
denunciato dai carabinieri.
L'episodio è avvenuto
mercoledì sera a
Battipaglia. La malcapitata
dopo essere stata
picchiata ha allertato
telefonicamente i militari
che l'hanno soccorsa e
accompagnata in ospedale
dove è stata medicata e
giudicata guaribile in dieci
giorni. A scatenare l'ira del
marito violento è stata la
gelosia e la convinzione
che la moglie avesse una
relazione extraconiugale. I
carabinieri hanno appurato
che il marito violento aveva
malmenato la moglie
anche in altre occasioni e
ieri lo hanno denunciato a
piede libero per i reati di
lesioni e maltrattamento.
L’altra sera dopo
l’ennesima lite l’uomo ha
aggredito la moglie che ha
tentato di rifugiarsi in una
delle stanze della loro
abitazione ma il marito l’ha
raggiunta ed ha continuato
a picchiarla.
Contenziosi Metanizzazione ed espropri per l’area industriale, arrivano i verdetti del Tar
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Anastasio va dai giudici: elezioni da annullare
Pontecagnano
Alessandro Mazzaro
PONTECAGNANO. Annullare il
risultatoelettorale«perlagravi illegittimità che inficiano i
verbalidialcunesezioni».Antonio Anastasio (nella foto),
consigliere di minoranza in
quota Fratelli d'Italia, rompe
la quiete estiva e annuncia il
ricorso al Tar di Salerno per
invalidarel'esitodelleamministrative,svoltesi a Pontecagnano Faiano il 25 e 26 maggio scorsi. Sei pagine in tutto
per elencare in maniera dettagliata le motivazioni di tale
atto, vero fulmine a ciel serenoperlaneoinsediataammi-
nistrazione Sica. Alla base di
tuttolepresunteincongruenze riscontrate nei verbali di
undici delle 22 sezioni dislocatesututtoilterritoriopicentino. Alcuni esempi: «Nella
sezione 4 la somma delle
schede scrutinate è pari a
798, numero superiore ai votantiregistratinelrelativoverbaledi sezione, pari a 775 (...)
Nella sezione 12 i voti validi
riportati a verbale sono 810.
In realtà sommando i voti alle liste (765) ed i voti ai soli
candidati sindaco (27) si ottengono 792 voti. Ci sono,
cioè, più voti validi di quelli
effettivamenteassegnati».Infine,lasezione16,dovesarebbero stati registrati erroneamente 737 voti validi, rispet-
toai729effettivi.«Nelriepilogo conclusivo - si legge - i voti
attribuiti solo ai candidati a
sindaco da 24 diventano incredibilmente 32. L'illegittimità è grave, perché capace
dialterareilrisultatoelettorale». Dal sindaco un laconico
«no comment», in attesa che
il Tribunale Amministrativo
verifichilaregolaritàdeirilievi mossi dal consigliere provinciale. II ricorso, accolto
con una certa sorpresa
dall'entourage del primo cittadino, condizionerà senza
dubbio il dibattito politico di
qui alle prossime settimane,
acominciaredalconsigliocomunale in programma per il
23 luglio.
L’accusa
«Irregolarità
nei verbali
alterato
il risultato
del voto»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
EBOLI. «Paghiamo i poliziotti
ed evitiamo le multe». Parte
dalle dichiarazioni di alcuni
camionisti l’inchiesta che
ha portato all’arresto
dell’ispettore capo della polizia stradale, Giuseppe Viscido, 51 anni, di Olevano
sul Tusciano, e dell’agente
Antonino Conte, 47 anni, di
Eboli. Dal gennaio all’agosto del 2011, le infrazioni
stradali venivano «annullate» con il pagamento di tangenti nel tratto dell’A3 tra
EbolieFisciano.Ledichiarazioni dei camionisti finironosulla scrivania del pm salernitano Carmine Olivieri.
NelleautodiserviziodiViscido e Conte il pm fece inserire delle microtelecamere e
delle cimici. I sedici illeciti
contestatidalpubblicoministero sono stati accertati attraverso le intercettazioni
ambientali. Alle indagini
hanno collaborato anche gli
agenti della polizia stradale
di Eboli dove lavoravano Viscido e Conte. Nell’inchie-
Dalla prima
di cronaca
Trasformare
il mezzogiorno...
Mauro Maccauro*
Non vi è dubbio che, soprattuttonelMezzogiorno,
annoveriamo aziende di
grande qualità operanti in
questo comparto, che da
tempo hanno fatto dell’internazionalizzazione una
delle leve fondamentali
per il loro sviluppo. Credo,
tuttavia,chelasfidadiquestitempisiaquelladimettere in campo strategie di
supporto e di sostegno
all’export per tutte quelle
aziende sane, ora in difficoltà, che hanno operato –
finora - esclusivamente sul
mercato italiano perché
troppo piccole o lontane
da possibili mercati esteri
disbocco,macheoggisentono la necessità di mutare
pelle per restare in vita. Sostenere le aziende vitali a
prescindere dai settori di
appartenenza. Questa è la
sfida da vincere! Il Mezzogiorno, oltre all’alimentare
ed al turismo, rappresenta
realtà importanti nel campo della meccanica, del
gomma plastica, del legno
stasonocoinvoltialtritrepoliziotti di via San Giovanni e
settecamionisti.Concussione,falsoeabusodiufficiosonoireatiipotizzatidallaProcura della Repubblica di Salerno. Il pm Carmine Olivieri, pochi giorni fa, ha chiesto
latraduzioneincarcerediViscido e Conte. Il gip, Renata
Sessa,haconcessogliarresti
domiciliari ai due indagati
principali.
DifesidagliavvocatiCecchino Cacciatore e Nicola
Naponiello, questa mattina
i due poliziotti saranno sottoposti all’interrogatorio di
garanzia. Le contestazioni
sono numerose e circostanziate. L’episodio più grave è
quellodell’autistacheprocedeva contromano a Lancusi. Il camionista venne fermato e lasciato andare, senza multa nè contestazione
penale.Nell’indaginec’èanche un carro carnevalesco
diretto da Eboli ad Agropoli
che non aveva i documenti
in regola. Anche in questo
caso i poliziotti chiusero un
occhio. C’erano camionisti
che pagavano mazzette per
un sorpasso vietato e altri
che evitavano il sequestro
del tir senza assicurazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
arredo, della carta e della
ceramica, che profondono
quotidianamentetantisforzipertrasformarsidapiccoleemedieaziendedomesticheinvereeproprie“multinazionali tascabili”. Per
cambiare davvero, questo
Paese ha bisogno di scelte
coraggiose.Ilministroharicordato le risorse messe a
disposizione di 33 zone
franche urbane del SUD.
Menodidiecimilionidieuro per ciascuna zona non
cambia il destino di questi
territori. Una no tax area a
valere per l’intero Mezzogiorno,questorivoluzionerebbe il concetto di sviluppo del nostro Paese. Qualcheannofa,insiemeaglialtri Presidenti regionali del
Sud dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ci appassionammo allo studio
di una proposta rivoluzionaria: abolire per dieci anni l’IRES per le aziende che
investono nel Mezzogiorno.Avviammodibattiti, incontriconParlamentarieuropei,matuttoèrimastotimidamente ancorato al dilemmaseciòfosseconsentito dalle regole europee.
Ci avviciniamo al rinnovo
del Parlamento Europeo.
Sono sempre stato convintocheogniazione,sesostenuta con convinzione, incrocia la strada del successo.
*Mauro Maccauro Presidente di
Confindustria Salerno
Cilento/Vallo
Agropoli Oggi il verdetto del Consiglio di Stato sulla dismissione del presidio sanitario
Il vescovo in ospedale: le persone non sono numeri
Ernesto Rocco
AGROPOLI. «Vi sono vicino.
So di non poter fare molto
mavoglio lanciareun appello a chi è chiamato a decidere affinché compia le scelte
giuste per il popolo e il territorio». Con queste parole ed
una preghiera alla Vergine
Maria, nella tradizione cristiana da sempre vicina ai
malati e ai bisognosi, si è
chiusa la visita del vescovo
della diocesi di Vallo della
Lucania,monsignorCiroMiniero,pressol’ospedalecivi-
le di Agropoli. L’incontro si è
tenuto ieri mattina, alla vigilia del pronunciamento del
Consiglio di Stato sulla legittimità del provvedimento
dell'AslSalernodidismissione della struttura. «Il mio
compito - ha detto monsignorMiniero-èstareaccanto alle popolazioni. La speranzaèchetuttele sceltesiano fatte con senso di imparzialità e tenendo conto che
le persone non sono dei numerichepossonoesserecancellate solo perché lo decide
l'economia». Ad accogliere
il vescovo, tanti cittadini, i
parroci agropolesi, il personale del nosocomio, rappresentanti delle istituzioni e i
membri del comitato civico
proospedale che per un mesehannooccupatoladirezione sanitaria della struttura,
terminataproprioconlavisita del vescovo della diocesi
di Vallo della Lucania. «La
nostra protesta perora si fermaqui-haspiegatoGiovanni Basile, a capo del comitatocivicoproospedale-adesso inizierà una seconda fase.
Attendiamo le decisioni del
Incontro Monsignor
Miniero col sindaco Alfieri
Consiglio di Stato e quindi
valuteremo il da farsi». Sulla
pronuncia del massimo tribunaleamministrativo,attesa per la tarda mattinata di
oggi, c'è un cauto ottimismo
da parte delle istituzioni.
«Sappiamo che è una battaglia durissima - ha spiegato
ilsindacodiAgropoliFranco
Alfieri - ma nonostante tutto
siamo fiduciosi. Speriamo
cheilSignorepossailluminare i tre magistrati del Consiglio di Stato che oggi saranno chiamati ad assumere
unadecisioneimportantissima che inciderà sul futuro di
questo territorio, e sulla sua
sicurezza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sicignano degli Alburni
Ferrovia da riaprire
un piano entro settembre
SICIGNANO DEGLI ALBURNI.
Ripristinodellatrattaferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro: il Ministero delle infrastrutture,
inrispostaall’interrogazionepresentatadaldeputato
del Pd Tino Iannuzzi, assicura che entro settembre
Rfi definirà un nuovo studio di fattibilità. Ieri, nella
seduta della commissione
trasportiallaCamera,ilMinisteroattraversoilsottosegretario Rocco Girlanda
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 40 - 12/07/13 ----
Time: 11/07/13
22:50
ha risposto all’interrogazionepresentata il 14 maggio scroso da Tino Iannuzzi; un’interrogazione sostanzialmente analoga è
stata formalizzata il primo
luglio scorso da Deborah
Bergamini del Pdl. Girlanda ha precisato che Rfi ha
avviatoamaggio scorsoun
nuovo studio di fattibilità
per verificare la possibilità
di ripristinare la linea con
il necessario contenimento dei costi. •
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.33.237
Cronaca Salerno 39
Venerdì 12 luglio 2013
Il Mattino
L’inchiesta Il broker Carenzio, detenuto nel carcere di Poggioreale, inizia a collaborare con gli inquirenti
Il seminario
«I venti milioni erano dei D’Amico»
Contraffazione
30mila prodotti
sequestrati
in sette mesi
positate all’estero ma il mio cliente
resta a disposizione della magistratuira per qualsiasi altro chiarimento». Nel lungo interrogatorio, Giovanni Carenzio ha anche parlato del
rapporto di amicizia che lo legava a
monsignor Scarano, un legame che
Angela Trocini
risale ad anni fa: l’alto prelato lo ha
Iventimilionidieuroche,dallaSviz- inserito negli ambienti del Vaticano
zera dovevano tornare in Italia pas- e in quelli della finanza romana. E
sando per canali non ufficiali, erano non solo. Del resto sono note le amidegli armatori D’Amico. E non solo ciziealtolocatecheilpresulesalerniL’amicizia
quelli. Il broker napoletano Giovan- tano aveva essendo conosciuto anQuel legame
ni Carenzio, arrestato con monsi- cheneljetsetnazionale.Nell’interrognorNunzioScaranoel’exagentese- gatorio di ieri reso da Carenzio non
di interesse
greto Giovanni Maria Zito, non ha sono stati fatti riferimenti all’inchiecol prelato
dubbiinpropositoedhaspiegatoco- sta salernitana, che vede monsignor
meanchealtresommedidenarode- Scarano indagato per riciclaggio ingliarmatorisalernitanisianostatein- sieme ad altre cinquantasei persovestite anche in Spagna attraverso ne.Sonointantoalvagliodegliinquil’ex moglie che era titolare di diverse rentile dichiarazioni reseda uno deNelle quattro ore di
società finanziarie. Ai D’Amico, per i gli amici più intimi dell’alto prelato,
interrogatorio al
Massimiliano
fondi finanziari investiti, veniva cor- l’imprenditore
carcere di
Marcianò che, in una derisposto il 30%.
Poggioreale, il
posizione alla Guardia di
GiovanniCarenzioharibroker napoletano
FinanzadiSalernoconfluicostruitocondoviziadiparha parlato dei
ta nei fascicoli dell’inchieticolarila vicendachelo verapporti che lo
staromana,hafattoinomi
de coinvolto per il trasferilegavano da tempo
dimoltiimprenditorieuomentoin Italiadi20 milioni
a Scarano e di come
minidell’alta finanza con i
di euro riconducibili ai
quest’amicizia lo
quali Scarano aveva conD’Amicoma,altempostesabbia introdotto
tattieconiqualiuscivaanso, ha respinto con forza
nell’ambiente della
che in barca. Marcianò ha
l’accusadicorruzioneafferfinanza romana e
parlato anche di un archimando di non conoscere
vaticana. Una
vio in mano a monsignor
gliaccordieconomiciinter- Il racconto
conferma del ruolo
Scarano con alcuni doscorsi tra Zito e Scarano per L’indagato
di primo piano
sier riservati su delicate
il rientro dei capitali: «Non
rivestito da
erano consapevole del rap- «Altre somme operazioni contabili. Rimonsignor Scarano
porto corruttivo», ha detto degli armatori guardanti non solo l’Apsa,
nelle gerarchie
dicuil’altoprelatoerailreilbrokeraimagistratiroma- investite
d’Oltretevere.
sponsabile del servizio
niStefanoPescieNelloRos- in Spagna
contabilità, ma anche lo
si puntando il dito contro il
Ior, la potente banca vatipresule salernitano e l’ex attraverso
cana.
007. L’interrogatorio di ieri, società»
nel carcere di Poggioreale,
Gli armatori I cugini D’Amico hanno negato che i 20 milioni appartenessero a loro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
è durato più di quattro ore
ed è stato richiesto dallo stesso indagato che ha deciso di collaborare Attesa per la pronuncia dei magistrati. La difesa ha chiesto la remissione in libertà
con la giustizia. In sede di interrogatorio di garanzia, Giovanni Carenzio
decisedinonrisponderealledomande del gip Barbara Callari ma di rinviare l’interrogatorio in un secondo
personaggio
notissimo segretoZito.MonsignorScamomento.Secondoquantohariferi- Monsignor Nunzio Scarano giunto Nello Rossi e al sostidell’alta finanza. Nell’inter- ranohadichiaratochequeltol’avvocatoElioD’Aquino,difenso- èancorainattesa delladeci- tutoStefanoPescidi«operarogatorio di garanzia, reso la somma doveva «andare a
re del brooker, Carenzio ha risposto sione del Riesame sulla ri- zioni sospette effettuate da
da Scarano lo scorso primo Beirut che è un paradiso fialle domande degli inquirenti rico- chiesta di revoca, avanzata uncollaboratoredeldirettostruendolavicendachelovedecoin- dagli avvocati Silverio Sica, re dell’Apsa, Paolo Menni- Centrale la figura luglio al gip Barbara Callari, scale». Indagato a Salerno
eragiàstataricostruital’ope- per il riciclaggio di 560mila
volto per il trasferimento in Italia dei Luigi Paternostro e France- ni».
dell’ex
razione per la quale il prela- euro, gli inquirenti si sono
20 milioni di euro riconducibili - se- sco Caroleo Grimaldi, della
Speculazioni milionarie funzionario
condo le accuse - agli armatori misura cautelare in carcere. gestite dall’Amministrazio- dell’Aisi Zito. Per toèfinitoinmanettepertruf- insospettiti per le modalità
D’Amico. Soldi che erano depositati Anche l’ex funzionario ne,inparticolaredicontiin- l’accusa avrebbe fa e corruzione, raccontan- dell’operazione di estinziodo dei 20 milioni di euro che ne di un’ipoteca su un apsu un conto svizzero. «Il mio cliente, dell’Aisi,GiovanniMariaZi- testatiasocietàesteresvizze- dovuto far
sarebbero stati il frutto di partamento che il presule
però, ha respinto con forza l’accusa to, e il brooker finanziario re, monegasche e lussem- rientrare i soldi
di corruzione in quanto non cono- Giovanni Carenzio sono in burghesi. E ancora depositi evitando controlli un’evasionefiscaleda41mi- aveva dato in garanzia comlioni di euro degli armatori piuta con finte donazioni di
scevagliaccordieconomiciintercor- attesa della decisione dei a sei zeri su banche italiane anti-riciclaggio
D’Amico.Sommaaffidataal terzie conassegnida10mila
si tra Zito e Scarano per il rientro dei giudici del Riesame di Ro- attraversoicontiApsa:enorbroker Carenzio. Denaro euro rimborsati in contanti.
capitali. Nel lungo interrogatorio ha ma. La scadenza dei termini mi capitali che venivano
chedallaSvizzeradovevaar- La magistratura salernitana
ricostruito in maniera lucida tutte le è prevista per oggi. All’inizio spostati e i cui utili nascosti
rivare in Italia e finire su un stacercandodicapiredadoquestioni rispetto alle indagini che della settimana, monsignor alle autorità italiane. Tutto
conto Ior per evitare i con- ve venivano i soldi liquidi.
hanno portato al suo arresto. Resta Scarano ha deciso di colla- ciòèstatoraccontatodaScaa.t.
trolli antiriciclaggio grazie
qualche ombra sulla dinamica dei borare con la giustizia rac- rano. Inoltre monsignore
all’intervento dell’ex agente
fatti e sul recupero delle somme de- contandoalprocuratore ag- ha fatto anche il nome di un
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’indagato si difende
«Non sapevo dell’accordo
tra Zito e Scarano»
Scarcerazione Scarano, oggi la decisione del Riesame
007
La deposizione Il commerciante imputato si giustifica in udienza: quei soldi non erano per la droga
Rapinò benzinaio: «Lo feci per pagare l’assicurazione»
Il colpo un mese fa
al distributore Q8
di via Cocchia a Pastena
Di professione fa l’ambulante e un
mese fa ha messo a segno una rapinaperpagarel’assicurazionedelfurgone. E non per acquistare droga. A
riferirlo, ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, è Fabio Pellegrino: «Ho messo a
segnolarapinaperpagarel’assicurazionedelfurgoneconcuivadoavendere al mercato. Senza assicurazione non potevo avere il permesso per
entrarenell’areamercatale»,hariferito l’imputato in udienza dove ieri
sièdiscussalasuaposizioneprocessuale.
FabioPellegrino(difesodall’avvocato Pierluigi Spadafora) è consapevolediavercommessounreato:«Sono più di dieci anni che rigo dritto
ma non sapevo proprio cosa fare. Lo
so ho sbagliato ma volevo spiegare il
motivo», ha concluso l’imputato. La
rapina fu realizzata un mese fa: Fabio Pellegrino arrivò a bordo di un
furgone, come un cliente qualsiasi,
al distributore di carburanti Q8 di
via Rocco Cocchia a Pastena. Quando il benzinaio gli si avvicinò invece
di chiedere il rifornimento, Fabio
Pellegrino scese dall’abitacolo del
furgone e intimò alla vittima di consegnare l’incasso minacciandolo
con un coltello. Il dipendente della
stazione di servizio reagì e ne nacque una colluttazione durante la
Il raid Prima di
impossessarsi
dei soldi Pellegrino
e il benzinario ebbero
una colluttazione
quale il rapinatore ferì il benzinaio
alla mano destra. Per fortuna superficialmente. Scappato via a bordo
del furgone, Fabio Pellegrino riuscì
a portare via 700 euro prelevate dalla cassa. Fu la testimonianza di un
passante (la rapina avvenne nel primopomeriggio)aconsentireaicarabinieri di individuare il malvivente:
il testimone, infatti, descrisse il veicolo a bordo del quale Pellegrino si
eraallontanatodopo la rapina.Venti minuti dopo, i carabinieri della
compagnia di Largo Pioppi lo rintracciarononelrioneSantaMargherita a poca distanza dal luogo della
rapina. Il 45enne aveva ancora con
sè le banconote, alcune sporche di
sangue, in seguito al ferimento del
benzinaio. In un primo momento il
movente della rapina fu individuato
neltentativodirecuperaredeldenaro per l’acquisto della droga tanto
chel’uomo,pocodopol’arresto,ebbe una crisi di astinenza da stupefacenti ma la testimonianza di ieri ha
apertouno spaccatodiverso e molto
comune negli ultimi tempi come la
mancanzadidenaroancheperlecose necessarie come recarsi a lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Inchiesta «Zio’s team»
Non luogo a procedere
per sette imputati
Antonio Pisani
Circa 30mila prodotti contraffatti
sequestrati nei primi sette mesi
dell’anno,tracd-rom,dvdegiocattoli. È il business del falso nel Salernitano, uno dei mercati più fiorenti
per la criminalità organizzata anche perchè privo di confini territoriali. La dimensione del fenomeno
emerge dai dati forniti dal comando provinciale dei Carabinieri che
ieri ha ospitato in collaborazione
conlaSiaeunseminariosulleattivitàillecitecheviolanoildirittodiautore. Erano presenti, accanto al comandante dell’Arma Fabrizio Parrulli, il prefetto Gerarda Pantolone,
il questore Antonio De Iesu, il comandante provinciale della Finanza Salvatore Di Benedetto, il capo
dellaProcuraFrancoRobertieildirettore generale della Siae Gaetano
Blandini.
«Si tratta di reati che hanno una
valenzatransnazionale-spiegaRoberti - verso cui, di conseguenza,
aumenta l’attenzione da parte
dell’Ue,anche perchè dietro tali attività ci sono le organizzazioni criminali che con investimenti molto
ridotti riescono a massimizzare i
profitti».«Ènecessariocheicittadinifaccianounsaltoculturale-afferma il colonnello Parrulli - perchè
nella maggiorparte dei casi manca
la percezione che l’acquisto di un
prodotto contraffatto rappresenti
un illecito che va ad arricchire anche la camorra». Non è un caso che
la parte del leone tra i prodotti sequestrati da gennaio a luglio la facciano
i
cd-rom e i
dvd, spesso Il business
contenenti le Parrulli:
hit musicali o i
film appena manca
usciti nella sa- la percezione
le cinemato- dell’illiceità
grafiche, pro- Roberti:
venienti il più
delle volte da profitto
magazzini del per i clan
napoletano;
10772icd,9mila i dvd sequestrati cui si aggiungono1963floppydiskmentreigiocattoli, pericolosissimi per i bambini e
prodotti in massima parte da cittadinicinesi,sono1891.Intotaleimilitari di Salerno hanno denunciato
88persone,dicui70dioriginesenegalese,sequestrandoanchedueappartamenti in cui si producevano i
supporti falsi; sigilli sono stati posti
anche a 3 magazzini di prodotti cinesi . Ma il mercato del falso non è
sinonimo solo di criminalità organizzata, ma anche di illeciti comunipostiinesseredaonesticittadini,
come gli studenti, che quotidianamente fotocopiano libri di testo,
specie universitari, con gravi ripercussioni economiche per le case
editrici. «La cosa più sconvolgente
è che molti pensano che fotocopiareinteramenteunlibrosiaun’attività lecita - riflette il prefetto di Salerno Gerarda Pantalone - e non è un
caso che tale fenomenocresca nellelibrerieattornoFisciano».«Ilruolo della Siae è fondamentale - dice
il direttore generale Blandini - perchè tutela il lavoro intellettuale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Disposto il non luogo a procedere per
Gianluca Palmieri, Stefano Maisto,
Antonio Abate, Mario Enrique
Barbato, Giovanni Beccio, Danilo
Raimo e Annamaria Riccio, coinvolti
nel blitz «Zio’s team» relativo allo
spaccio di droga tra Salerno e la Piana
del Sele. Il giudice dell'udienza
preliminare, dopo le arringhe degli
avvocati Stefania Pierro, Simona Sica,
Marco Martello, Enzo Caliendo,
Antonio Boffa e Danilo Laurino, non ha
ritenuto che gli indizi di colpevolezza
fossero tali da rinviare a giudizio i 7
imputati. Il 17 luglio sono previsti i
patteggiamenti e il 26 settembre il rito
abbreviato per gli altri 40 imputati.
Secondo la Dda, il traffico si svolgeva
attraverso una rete di pusher che
facevano capo ad Antonio Noschese;
appellato come «zio», era lui che
teneva i contatti con i fornitori
partenopei, per poi riciclare i proventi
dello spaccio in attività «pulite».
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 39 - 12/07/13 ----
Time: 11/07/13
22:50
Carabinieri Il comandante
provinciale, colonnello Parrulli
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.33.237
Cronaca Salerno 37
Venerdì 12 luglio 2013
Il Mattino
Pietro Abate
Franco Siano
Vincenzo Apicella
«Bollette mai ricevute
se scadono ci toccherà
pagare anche la mora»
«Mezza giornata
per ritirare la pensione
e andrà sempre peggio»
«Si riapre a fine agosto
che supplizio scarpinare
fino agli altri uffici»
«È grave che dalla sera alla
mattina cambi il postino
arrecando disagi. Alcuni
residenti non hanno ricevuto
la posta per giorni e rischiano
di pagare una mora per
mancato saldo delle bollette».
A dirlo è Pietro Abate,
portavoce dei residenti di via
Guercio. Bollette non pagate,
documenti non recapitati. È la
foto del disagio scattata dai
residenti, ora sul piede di
guerra. «Forse arriverà un
altro portalettere – dichiara
Abate – ma il disservizio resta,
perchè dovrà imparare nuovi
indirizzi».
«Perché i disagi aumentano
d’estate, quando la
temperatura è insostenibile e
viene messa a dura prova la
resistenza degli anziani?». A
chiederselo è Franco Siano un
utente che in questi giorni ha
dovuto fare i conti con lunghe
attese agli sportelli delle sedi
periferiche. Per ritirare la
pensione ha impiegato mezza
giornata. «I prossimi giorni
saranno davvero infernali –
riflette – già gli ultimi non sono
stati dei migliori. Gli uffici postali
vanno potenziati con altro
personale, non razionalizzati o
peggio ancora chiusi».
Dopo il riordino delle zone
per quindici postini
zone nuove per la consegna
La proposta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Garibaldi, è semplicemente
assurdo». Protesta duramente
Vincenzo Apicella, portavoce
dei residenti di via Arce, ormai
esasperati dalla chiusura dello
sportello per lavori di
ristrutturazione. «Si parla di
riaprire a fine agosto - aggiunge
- ma così impazziremo».
Via Arce
A Mariconda
un gazebo
per ripararsi
Gianluca Sollazzo
Poste dei disagi. Tra succursali chiuse
per ferie, riduzione dei turni lavorativi
e uffici off limits per ristrutturazione,
inizia l’estate di fuoco degli utenti salernitani. Si preannunciano settimane molto calde, e non solo climaticamente,pericittadini giàalleprese con
situazioni di disagio ataviche per
quanto riguarda il servizio di sportello. Negli ultimi giorni non sono mancati affanni e proteste da parte dei salernitani di via Porto, in centro, e a via
Fiume, a Mariconda, costretti a lunghe file e ad attese insostenibili negli
uffici, anche per ritirare una semplice
pensione. Sono in allarme i residenti
di buona parte del centro e del rione
dei Mutilati per la chiusura dallo scorso 8 giugno dell’ufficio postale 3 di via
Arce, interessato da un intervento di
manutenzione:ilprogrammadeilavori sembra aver subito un ulteriore slittamento, tanto da spingere i residenti
della zona alta del centro a protestare
in vista delle prossime settimane, che
vedrannoperaltro apertea singhiozzo
le restanti sedi postali dislocati sul territorio comunale.
Non mancano disagi anche in via
Luigi Guercio, quartiere Irno, dove
centinaia di famiglie sono sul piede di
guerra per il mancato recapito della
posta; il disservizio sarebbe determinato dal cambio del portalettere, dopo il riordino di zone disposto
dall’azienda.Solonelcapoluogorisultano15ipostiniallepreseconuncambio di aree di consegna della corrispondenza. «Larimodulazione –spiega Mario Ronca, segretario provinciale Slc Cgil - ha interessato gran parte
del capoluogo, e non mancano i disagi e la giacenza». Con l’avvento delle
ferie estive si dimezzano intanto gli
orari di apertura al pubblico in quasi
tutti gli uffici postali della city. Secondoquanto stabilito dal piano aziendale di Poste Italiane, gran parte delle
succursali dislocate nel capoluogo resteranno al serviziodell’utenzanellafasciaorariadalI disagi
le 8,20 alle 13,35
Dal centro
dallunedìalveneralla zona
dì,mentredisabaorientale
to dalle 8,20 alle
12,35. Tagliato,
ricevere
quindi, il servizio
o ritirare
pomeridiano in
i documenti granpartedelleseè un’impresa di. I prossimi giorni coincideranno
anche con la chiusuraestivadimoltesuccursali,dalcentro alla zona orientale; i primi uffici ad
abbassarele serrandesaranno il 19 luglio gli sportelli di via Capasso (zona
Irno), via Moscati (Torrione Alto) e via
OrazioFlacco(Pastena).Comeannunciato già a metà giugno, stanno osservando dal lunedì al venerdì la chiusura pomeridiana l’ufficio postale 9 di
via Flacco (Pastena), al servizio di un
bacino d’utenza molto vasto, l’ufficio
7 di via Sciaraffia (Torrione), l’ufficio
10 di via Capasso (zona Irno), l’ufficio
5 di via Paolo De Granita (Carmine),
l’ufficio 13 di via Petroncello (Carminealto), l’ufficio 2 di via Porto (centro)
e l’ufficio di Fratte. Sono aperti di pomeriggio fino alle 19,05 la sede delle
poste centrali di via Garibaldi, l’ufficio
11 di via Moscati (Torrione) e l’ufficio
15 di via Picenza (Mercatello). Ma a
mettere in ansiagli utenti è l’ondata di
chiusure per riposo estivo degli uffici.
Chiudono per due giorni, dal 19 al 20
luglio, le sedi di via Capasso e via Moscati, invece dal 19 al 31 luglio stop al
servizio in via Paolo De Granita, dove
gli sportelli chiuderanno anche ad
agosto per dieci giorni; chiude il 20 e il
27 luglio la sede di piazza Vittorio Veneto, dal 22 al 23 luglio l’ufficio di via
Portoedal 26 al 27 luglio l’ufficio di via
Petroncello.
«È uno scandalo, non ci sono
altri modi per definire quello
che sta accadendo in via Arce,
con un ufficio chiuso da un
mese e forse per molte altre
settimane. I residenti fanno
ogni mattina chilometri a piedi
per raggiungere l’ufficio di via
De Granita o quello in corso
I servizi d’estate
Poste, orari a metà
lettere in giacenza
e utenti in rivolta
Luglio e agosto, sportelli chiusi di pomeriggio
Non basta il
servizio a macchia
di leopardo che
costringerà gli
utenti a
sobbarcarsi le
attese agli
sportelli del
capoluogo rimasti
con le
saracinesche
alzate. Da via
Fiume, zona
Mariconda, arriva
la proposta degli
utenti di installare
un gazebo mobile
per rendere meno
faticosa e
stancante l’attesa
all’esterno della
succursale. Per gli
anziani restare
un’ora, ma anche
due, sotto il
solleone di agosto
diventa
un’impresa. Già in
passato l’ufficio
postale di via
Fiume è finito al
centro delle
proteste per le
lunghe file, nel
pieno della
stagione estiva,
anche fuori
dall’ufficio. Le
poche panchine
posizionate
all’esterno della
sede postale non
bastano e l’ombra
degli alberi serve a
poco quando il
termometro
segna 35, persino
38 gradi. Da qui la
richiesta al
Comune di
installazione di un
gazebo mobile
per riparare gli
anziani dal sole. E
così, nell’estate
dei disagi in fila
agli sportelli, c’è
chi le pensa tutte
per provare a
lenire le fatiche.
Off limits per lavori di ristrutturazione
residenti esasperati: tempi ancora lunghi
Anche ieri l’ufficio di via Arce era off limits, con gli
operai impegnati a lavorare nella manutenzione
strutturale della sede. Gli utenti sono preoccupati per
lo slittamento dell’apertura.
Via Porto
Dopo la chiusura della sede a S. Lucia
sovraccarico di lavoro da quattro anni
È l’ufficio del centro più colpito dal piano di
razionalizzazione della rete postale: da quattro anni è
alle prese con un sovraccarico di lavoro, a causa
della chiusura della sede di Santa Lucia.
Via De Granita
Record di chiusure nei mesi caldi
e ad agosto si accederà a singhiozzo
Resterà chiuso per più giorni nel capoluogo. Dopo
aver osservato un breve riposo dal 29 al 31 luglio, ad
agosto l’ufficio postale di via Paolo De Granita
chiuderà dall’8 al 9, il 14, il 16, dal 19 al 23 e il 30 agosto.
Via Flacco
Il caso
Sei paesi del Cilento e un postino: sos al prefetto
Un solo portalettere al
servizio di sei paesi del
Cilento interno. Situazione
paradossale, quella che da
una settimana stanno
vivendo i residenti di Gioi,
Stio e Magliano Vetere e
delle frazioni di Cardile,
Gorga e Capizzo. E con il
caldo sale l’esasperazione,
insieme al timore che
bollette e tasse da pagare
scadano. Un caos
annunciato dalla nuova
riorganizzazione imposta
da Poste Italiane, che ha
deciso di spostare il postino
di Gioi a Vallo della Lucania
affidando a un unico
portalettere, tra l’altro in
ferie per dieci giorni, il
compito di gestire sei paesi,
collegati da strade
impraticabili.
«Tutto questo accade in un
territorio già martoriato attacca il sindaco di Gioi,
Andrea Salati – l’azienda
spende soldi per appellare
una decisione di primo
grado del Tar davanti al
Consiglio di Stato, contro la
chiusura indiscriminata
degli uffici postali. Meglio
sarebbe investire denaro
per regolamentare le
consegne».
Ora gli utenti stanno
preparando azioni di
protesta. «Siamo stufi –
gridano – di essere sempre
penalizzati».
Impiegati disponibili solo di mattina
per una missiva lunghe file con l’afa
Gli sportelli di via Orazio Flacco coprono uno dei bacini
d’utenza più vasti della zona orientale. Da giugno
osserva apertura dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle
13,35 e il sabato fino alle 12,35. Il pomeriggio è chiuso.
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 37 - 12/07/13 ----
Time: 11/07/13
22:50
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.33.237
Primo piano Salerno 35
Venerdì 12 luglio 2013
Il Mattino
Guardia costiera
Bollino blu
per il diporto
meno burocrazia
e più sicurezza
La trattativa
”
Il progetto
L’opera raccoglierà i reflui
dei comuni di Montecorice
e Castellabate e li porterà
a tre chilometri dalla costa
evitando gli scarichi attuali
I sindaci
«Impegno
mantenuto»
La costa cilentana Una veduta della splendida insenatura di Baia Arena ai confini fra Montecorice e Castellabate
L’ambiente
Arrivano i soldi per Baia Arena
le acque torneranno cristalline
Dalla Regione 6,5 milioni di euro per la condotta sottomarina
Antonio Vuolo
MONTECORICE. Finanziati i lavori per
”
I finanziamenti
Concessi, revocati
e poi sbloccati sono fondi
recuperati dai Por-Fser
e il 2013 era l’ultima
possibilità di utilizzo
larealizzazione della condottasottomarina a Baia Arena, al confine tra i
comunidiMontecoriceediCastellabate. A pochi giorni dalle polemiche
dei residenti e dei turisti che hanno
denunciato per l’ennesimo anno la
problematicadelmareinquinato,arriva il decreto di finanziamento per
larealizzazione della condottasottomarina che consentirà a quel tratto
di mare della costa cilentana di ritornare ad essere blu. La Regione Campania, infatti, ha emesso ieri mattina
i decreti di ammissione a finanziamento sui fondi Por Campania Fesr
2007-2013, Obiettivo operativo 1.3
per la realizzazione degli interventi
di risanamento ambientale della
baia. L’intero intervento, per un importo complessivo di 6,5 milioni di
euro, prevede la realizzazione della
condotta sottomarina e l’adeguamento degli impianti fognari e di de-
purazione dei due comuni cilentani.
Travagliata la storia di una delle
aree più suggestive del Cilento, incastonata tra le Ripe Rosse e la Punta di
Ogliastro Marina, che per anni è stata al centro di polemiche da parte di
cittadiniedituristicontroleamministrazioni locali e regionali a causa
dell’inquinamento del mare. Infatti,
dopo la stipula di un protocollo d’intesa tra Regione Campania ed i due
comuninelfebbraio2010,ilfinanziamento fu revocato nel luglio dello
stessoannodallaneo giuntaCaldoro
e successivamente sbloccato dalla
medesimagiuntaregionalenell’aprile del 2011. Il progetto più imponente, curato dall’ingegnere Domenico
Corrente, riguarderà la costruzione
dellacondottasottomarinachepartirà dal depuratore di Case del Conte e
che, dopo aver superato la stazione
disollevamento posizionata nellevicinanze,espelleràirefluigiàdepurati a circa 3 km di distanza dalla costa.
Il secondo intervento riguarderà in-
vece l’adeguamento del sistema fognario e del depuratore di Case del
Conte. Due anche i progetti per il comune di Castellabate: il potenziamento del sistema depurativo di
Ogliastro Marina e l’adeguamento
del sistema fognario con la ristrutturazione delle condotte di scarico sia
dell’impiantodiOgliastroMarinasia
di Maroccia. Tutti gli impianti saranno collegati alla stazione di sollevamento che confluirà i reflui depurati
nella condotta sottomarina. I lavori
saranno eseguiti in un anno e mezzo
circa. La notizia è stata accolta con
soddisfazione dalla popolazione e
dai sindaci di Montecorice e di Castellabate, Pierpaolo Piccirilli e CostabileSpinelli.«Èunanotiziacheattendevamo da tempo - concludono i
due amministratori - Ci eravamo assunti l'impegno con residenti e turisti. È stato un lavoro duro e l’obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla
collaborazione tra i due comuni».
I sindaci di
Montecorice e
di Castellabate,
Pierpaolo
Piccirilli e
Costabile
Spinelli sono
soddisfatti per
come si è
sviluppata la
trattativa
insede
regionale. «È
stato un lavoro
duro - dicono i
due all’unisono
- Un
ringraziamento
particolare per il
ruolo che ha
avuto in questa
vicenda va
all’assessore
regionale
all’Ambiente
Giovanni
Romano che ha
assecondato le
nostre istanze»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 15 al 18 luglio le capitanerie di
porto aumenteranno i servizi
all’utenza e offriranno maggiori
servizi a diportisti e turisti.
Nell’ambito dell’organizzazione
peraumentarelesogliedisicurezza delle attività balneari, turisticheediportistichesonostatemesse in campo svariate iniziative.
Fraquestequelladiincrementare
gli orari in cui i cittadini possono
esserericevutinegliufficiperottenere le informazioni necessarie.
Il Comando Generale delle CapitaneriediPortohadispostoilprolungamentodell’aperturaal pubblicofinoalle20nelperiodo compreso tra il 15 luglio e il 18 agosto,
garantendo
anche
la
rintracciabilità del personale addetto agli uffici.
Particolarmente importante, poi, l’in- I controlli
novazionedel- I natanti
la burocrazia
direttamente a potranno
mare dove la esibire
Guardia Co- l’attestato
stiera, in coor- ed evitare
dinamento
conlealtreFor- perdite
ze di polizia, di tempo
svolgeunaattività vigilanza
sulla navigazione diportistica.
Per evitare che, specie in questo
periodo di maggiore concentrazione turistica, le imbarcazioni
vengano controllate da diverse
forzedipolizia,addiritturapiùvolte nella stessa giornata, verrà rilasciato al diportista, al termine di
unasingolaverifica,unveroeproprio certificato di avvenuto controllo denominato «bollino blu».
Tale certificato consentirà al diportista, di non subire ulteriori
controlli, assicurando sia la sicurezzadella navigazione,sia dievitarelamoltiplicazioneinutiledelle attività di controllo.
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 35 - 12/07/13 ----
Time: 11/07/13
22:50
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.33.237
34 Salerno Primo piano
Venerdì 12 luglio 2013
Il Mattino
L’estate, i disagi
Presidio di vigili
sulla Mingardina
bonifica rinviata
Sul tratto a corsia unica una task force
per evitare code chilometriche ai semafori
Carmela Santi
sta esasperando soprattutto i tanti automobilisti che di domenica raggiunLapalizzatanonsaràtolta,iduesema- gonola costiera Cilentana per trascorforinon saranno spenti, ma la presen- rere qualche ora al mare e che restano
za di agenti della polizia comunale, bloccati,anche per ore,nel percorrere
provinciale e della protezione civile pochi metri. Al termine della riunione
dovrebbecontribuireasnellireiltraffi- di ieri pomeriggio, dopo due ore di dico sulla Mingardina nei prossimi scussione, è stato deciso di costituire
weekend,finoal22luglio.Nelfrattem- un coordinamento di forze di polizia
po dovranno essere individuate ulte- tra i vigili urbani di Centola e Cameroriori soluzioni al fine di evitare altre ta, la polizia provinciale e i volontari
giornateinfernaliperivacanzieridiret- della protezione civile. Gli agenti doti a Camerota e Palinuro. Questo, vranno presidiare la Maingardina duquanto deciso durante l’incontro che ranteifinesettimana.Sarannopresensi è svolto nel pomeriggio di ieri negli tinelleoredipuntaall’altezzadellafrauffici di piazza Amendola della Prefet- na per regolare il traffico ed evitare intura di Salerno, tra il vicario Giovanni gorghi e lunghe code. É chiaro che il
Cirillo, il viceprefetto Roberto Aman- problema non é stato risolto del tutto,
tea, delegato alla protezione civile, e i gliautomobilistidelfinesettimanadotresindaci:AntonioRomanodiCame- vranno comunque affrontare qualche
rota, Carmelo Stanziola di Centola e disagio,malasperanzaèquelladinon
ritrovarsi con le code chiloCristoforo Cobucci di Celle
metriche di sabato e domedi Bulgheria. Presente annica scorsi quando i turisti
che l’assessore provinciale I tempi
per percorrere pochi chiloalla viabilità Attilio Pierro. Impossibile
metri in auto hanno atteso
Sul tavolo della discussione
anche due ore sotto il sole
il caos che negli ultimi fine rimuovere
cocente. Almeno per il mosettimana si è registrato sul- il costone
mentoé statarinviata la bola Mingardina. Da nove me- pericoloso
si nel tratto interessato da entro l’estate nifica del costone roccioso
e quindi la rimozione della
un vasto fronte di frana, si
viaggia ad una corsia, con il sarà l’inferno palizzata. Solo oggi, dopo il
sopralluogotecnico,dapartrafficoregolatodaunsema- per i turisti
te della ditta di Brescia che
foro. Una condizione che
La Fiba
Le imprese
chiederanno
i risarcimenti
La Fiba sta valutando
la possibilità di avviare
un’azione di
risarcimento danni
collettiva, nei
confronti di chi
avrebbe dovuto
evitare il crac turistico.
La viabilità La coda sabato scorso sulla Mingardina
sièaggiudicatailavoridimessainsicurezza,sipotràdecidereseneiprossimi
giorni sarà possibile eseguire un primo intervento di bonifica per poi rinviareilcompletamentodeilavoriasettembre. C’è tempo fino al 22 luglio per
decidere su ulteriori soluzioni.
Sul caso Mingardina nei giorni
scorsisonovolateparoleforticonreciproci scambi di accuse tra il sindaco
Romanoel’assessorePierro.Lariunione in Prefettura è stata utile anche per
stabiliredefinitivamentelacompeten-
za dei comuni in materia di protezione civile. Essendo il comune di Camerota proprietario del costone franato,
l’amministrazione comunale guidata
da Romano ha piena responsabilità
sulla strada. Mentre la politica fa il suo
corso, la chiusura della Mingardina
hacausato fino adaogginotevolidanni agli operatori turistici. Le imprese
tra Centola, Camerota e Pisciottahannointroitatocircail35percentoinmenorispettoall’estateprecedente.LaFiba sta valutando, la possibilità di atti-
varsi presso le sedi opportune con
azioni di risarcimento danni collettive, nei confronti di chiunque avrebbe
dovuto fare e non ha fatto, al fine di
scongiurare il fallimento di centinaia
di imprese turistiche. Raffaele EspositodellagiuntanazionaleFiba,hachiesto un incontro urgente con i sindaci
di Camerota, Centola e Pisciotta al fine di concordare per l’estate in corso,
possibili soluzioni al pagamento dei
tributi locali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dal 2 Luglio
Sconti dal 30% al 70% sul prezzo outlet
e dal giovedì alla domenica shopping fino alle 23
shopping
democratico
Orari di apertura:
Lunedi - mercoledi dalle 10 alle 21. Giovedi - domenica dalle 10 alle 23
Autostrada Salerno-Reggio Calabria Uscita Eboli o Battipaglia - San Nicola Varco, Eboli (SA) - S.S. 18 Salerno-Paestum
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 34 - 12/07/13 ----
Time: 11/07/13
22:50
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Agropoli-Capaccio
31
■ e-mail: [email protected]
Ospedale, Miniero benedice la protesta
Agropoli, la visita del vescovo a poche ore dal verdetto dei giudici: «Non siamo numeri che possono essere cancellati»
◗ AGROPOLI
«Non possono sempre pagare
i più deboli. Non siamo numeri che possono essere cancellati». Queste le parole del vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Ciro Miniero che, ieri, è
stato in visita presso l’ospedale di Agropoli, a 24 ore dalla
sentenza del Consiglio di Stato
che dovrà decidere se confermare l’ordinanza del Tar di Napoli che ha dato il via libera al
piano del direttore generale
dell’Asl, Antonio Squillante,
che prevede la riconversione
della struttura sanitaria agropolese, con la sua fuoriuscita
dalla rete dell’emergenza. L’alto prelato è stato accolto dal
sindaco Franco Alfieri e dal direttore sanitario Francesco
Lombardo.
«La mia venuta è un gesto di
solidarietà – ha affermato il vescovo durante l’incontro con i
cittadini e dipendenti ospedalieri – non potevo non esserci.
Se questo ospedale è stato realizzato è perché vi era la necessità e l’urgenza. È una struttura molto bella e attrezzata, è
un peccato vanificare tutto.
Certo personalmente non posso fare grandi cose, però, ci
tengo a dire che dobbiamo
continuare e chiedere ciò che
giusto per la nostra gente». Per
scongiurare l’ipotesi chiusura
del presidio Miniero ha lanciato un appello: «Rivolgo un appello a quanti possono decidere per il bene di questa popolazione. Non siamo numeri che
possono essere cancellati perché lo decide l’economia. Vorremmo dei segni di maggiore
imparzialità. L’economia per
poter girare ha bisogno di servizi. Chiedo che ogni decisione sia presa tenendo conto del
bene della comunità. Non dobbiamo perdere di vista la speranza. Per quello che posso sono vicino al territorio e a tutti
coloro che stanno portando
avanti questa battaglia».
Ad illustrare al vescovo, in
un breve excursus, tutti i problemi che, sin dalla sua nascita, hanno caratterizzato il nosocomio agropolese è stato il
sindaco Alfieri: «È stata una
storia tormentata con un ospedale aperto nel 2004 dopo tren-
agropoli
Libri scolastici
Si torna all’antico
L’arrivo di monsignor Miniero all’ospedale di Agropoli (Foto SgPress)
ta anni di attesa e già pugnalato alle spalle poco dopo con la
riduzione dei posti letto. Gli
appelli fatti alle istituzioni sono stati vani: non ci resta che
sperare nella magistratura e
che i giudici del Consiglio di
Stato accolgano il nostro ricorso. Sarà una decisione che riguarderà migliaia di persone
che, nel caso in cui la sentenza
fosse negativa, vedranno privarsi del loro diritto alla salute.
Come sindaco sono stato esposto a cattiverie e attacchi che ci
hanno creato sofferenza in
quanto devi rispondere su responsabilità che non sono tue.
Il risparmio non si può fare
chiudendo in tutta la regione
Campania solo l’ospedale di
Agropoli, la struttura che costa
Il vescovo col sindaco Alfieri
meno. Siamo stati valutati con
ospedali dell’Agro nocerino
con popolazioni diverse. Si gioca barando». Presente anche il
direttore sanitario Lombardo:
«Sono portavoce di tutte le difficoltà che i cittadini e i dipendenti ospedalieri stanno affrontando quando viene meno un’aspettativa. Confidiamo nel vescovo che possa esse-
re fonte di speranza. Togliere il
presidio ospedaliero di eccellenza sarebbe una tragedia».
Alla fine dell’incontro il vescovo ha invitato tutti a fare una
preghiera per la sopravvivenza
dell’ospedale punto di riferimento per un vasto bacino di
utenza.
Angela Sabetta
©RIPRODUZIONERISERVATA
Condono edilizio, censiti 2700 casi
Mappatura degli abusi ultimata a Capaccio. Atti a Soprintendenza e Comune
◗ CAPACCIO
Il sindaco di Capaccio, Voza
Conclusa la mappatura delle
istanze di condono edilizio
suddivisa per singole contrade. Complessivamente ne sono state conteggiate 2.700, tra
condoni edilizi per opere abusive già rilasciati e pratiche
non ancora istruite. L’attività
di mappatura è stata effettuata
dall’area IV di pianificazione
urbanistica e progetti strategici, coordinata dal dirigente Rodolfo Sabelli.
In particolare 2.100 sono le
istanze pervenute a seguito
della legge 47 del 1985; 525 con
la legge 724 del 1994, e un centinaio con il condono del Governo Berlusconi.
L’elaborazione del database
geografico territoriale consente di attivare il protocollo di intesa, sottoscritto dal Comune
con la Direzione regionale per
i beni culturali e paesaggistici
della Campania, per il rilascio
delle concessioni in sanatoria
in aree sottoposte a vincoli.
Inoltre, è indispensabile ai
fini della predisposizione del
Il comune di Agropoli, il prossimo
anno scolastico, fornirà i testi
didattici per la scuola primaria
gratuitamente, senza alcuna
anticipazione da parte dei
cittadini. Questa nuova modalità
segue le polemiche sollevate lo
scorso anno dalle famiglie
agropolesi costrette ad
acquistare i libri per poi
richiedere il rimborso al comune.
L’esecutivo agropolese
quest'anno torna sui suoi passi
ristabilendo la procedura di
rimborso utilizzata fino all’anno
scolastico 2011-2012. Dal
prossimo settembre quindi le
famiglie, i cui figli frequentano le
scuole agropolesi, potranno
recarsi presso le due librerie
convenzionate, prendendo i testi
necessari senza sborsare alcun
corrispettivo, in quanto il
rimborso alle librerie sarà
operato da parte dell’ente. La
spesa complessiva stimata è di
30mila euro. Il metodo di
rimborso utilizzato lo scorso anno
aveva suscitato grosse dispute
tra gli amministratori locali e le
famiglie. (a.p.)
Puc in corso di elaborazione.
L’importante documento è
suddiviso in 19 tavole contenenti l’inquadramento generale del territorio; le istanze di
condono edilizio; il regesto
delle istanze di condono.
La mappatura è stata inviata
alla Soprintendenza per dare
piena attuazione al protocollo
di intesa per il rilascio delle autorizzazioni
paesaggistiche
concernenti gli abusi edilizi realizzati nella fascia litoranea e
nelle aree di maggior interesse
del territorio comunale. Il tut-
to al fine di procedere al coordinamento delle attività di rispettiva competenza e ottimizzare il procedimento di verifica della compatibilità paesaggistica delle opere oggetto di
sanatoria. La validazione dei
dati spetterà all’area V gestione del territorio. L’istruttoria
delle istanze di condono infatti, saranno valutate dall’ufficio
tecnico. La mappatura riguarda, in modo particolare, le borgate Licinella, Torre di Mare,
Santa Venere, Laura, Linora,
Capodifume e Gromola, caratterizzate dal maggior numero
di abusi edilizi. L’obiettivo è
anche quello di istruire le centinaia di pratiche che attendono da anni di essere valutate
per verificare se concedere o
meno un condono.
Capaccio, corsi di autodifesa
Incubo questuanti, Piano chiede intervento delle autorità per i diversamente abili
capaccio
◗ CAPACCIO
«Capaccio è diventata ostaggio di questuanti, venditori di
calzini e persone che chiedono soldi in nome di fantomatiche associazioni o per presunti bimbi malati. È necessario
porre fine a questo fenomeno
che sta creando numerosi disagi». La denuncia arriva da Giovanni Piano, presidente del
movimento “Vola alto”. «La situazione è diventata insostenibile – tuona Piano – ormai si
trovano questuanti da qualsiasi parte. Davanti al supermercato, situato nell’area retrostante il mercato ortofrutticolo, ne bivaccano a decine per
non parlare degli incroci semaforici dove approfittano di
quel minuto di sosta per chiedere soldi».
Ad infastidire i passanti è anche la presenza per le strade
del centro urbano di Capaccio
scalo di venditori di calzini.
«Nella maggior parte dei casi
con insistenza cercano di piazzare la loro merce – evidenzia
Piano – e anche se tu rispondi
che non sei interessato, ti seguono e continuano anche
con modi tutt’altro che gentili,
con un fare sgarbato e maleducato. Si piazzano ovunque soprattutto davanti alle attività
commerciali del centro di Capaccio scalo, e perfino in pros-
simità delle farmacie. Arrivano con i loro borsoni e pretendono che i passanti acquistino
la merce; chi si rifiuta quasi
sempre riceve parolacce e improperi». Piano conclude: «I
cittadini non possono litigare
ogni volta con questi ambulanti. È necessario che chi di competenza prenda gli opportuni
provvedimenti ed intervenga
per la soluzione del problema
che sta arrecando numerosi disagi e diventa ogni giorno che
passa sempre più esasperante.
Senza contare il danno all’immagine per un territorio che in
estate registra la presenza di
migliaia di turisti».
©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ CAPACCIO
Venditore di calzini in azione
I diversamente abili a scuola di
difesa personale.
L’iniziativa è promossa
dall’assessorato alle politiche
sociali del comune di Capaccio, diretto da Rossana Barretta, in collaborazione con l’associazione “Arti marziali” che,
nelle persone del presidente
Matteo D’Amato, e dell’istruttore Giovanni Annunziata,
hanno dato la propria disponibilità alla realizzazione del corso che va ad aggiungersi a
quello di autodifesa per le donne.
L’idea è partita nel corso della Festa dello sport tenutasi a
Paestum a fine giugno alla quale ha preso parte anche il consigliere regionale del Partito
democratico, Anna Petrone,
l’assessore Barretta e il consigliere delegato allo sport Franco Sica.
«Siamo ben lieti – afferma
l’istruttore della “Arti marziali”, Annunziata - di aprire le
porte della nostra associazione e delle nostre attività sportive alle donne e al mondo dei
disabili promuovendo un corso di autodifesa. Un impegno
da onorare in quanto preso
con il consigliere regionale Petrone, nel corso della Festa nazionale dello sport».
©RIPRODUZIONERISERVATA
30
Cilento ❖ Diano ❖ Alburni
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Mingardina, ecco le competenze
Il Comune farà i lavori al costone
Lungo incontro in prefettura con i sindaci del basso Cilento e l’assessore provinciale Pierro
Stabilito anche il coordinamento tra forze dell’ordine e protezione civile per gestire la viabilità
◗ CAMEROTA
Show del sindaco di Camerota
Antonio Romano e dell’assessore provinciale Attilio Pierro
in prefettura sul caso Mingardina. Neppure dinanzi al viceprefetto Roberto Amantea si
sono placate le polemiche che
si erano già accese nel corso
dell’incontro alla Proloco di
Camerota. Ma al termine della
riunione salernitana, alla quale hanno partecipato anche i
sindaci di Centola, Carmelo
Stanziola, e di Celle di Bulgheria, Cristoforo Cobucci, è stato comunque sottoscritto un
accordo unanime.
Innanzitutto sono state
chiarite le competenze dei comuni in materia di protezione
civile ed in particolare sulla
competenza degli interventi
sui costoni rocciosi a monte
della provinciale Mingardina,
da ritenersi in capo al Comune e non alla Provincia. Preso
atto dell’avvenuto affidamento dei lavori di bonifica del costone, è stato poi stabilito di
comune accordo di costituire
un coordinamento tra polizia
urbana, polizia provinciale e
sala consilina
La coda di autovetture sulla Mingardina
protezione civile al fine di gestire i flussi del traffico nei fine
settimana, fino al 22 luglio.
Data entro la quale bisognerà
necessariamente individuare
ulteriori soluzioni al problema.
E nel frattempo è stato deciso il silenzio stampa: gli ammi-
nistratori hanno infatti concordato di non fare alcuna dichiarazione sulla vicenda fino
a quando non verrà risolto il
problema.
Intanto questa mattina, sulla Mingardina, verrà effettuato un sopralluogo da parte della ditta che dovrà poi effettua-
vallo della lucania
camerota
re i lavori. Ma è ancora giallo
sul da farsi. Da nove mesi su
questa arteria si transita a senso alterno, su una sola carreggiata, dopo il crollo di alcuni
massi avvenuto la scorsa estate. I lavori sono fermi e tutto è
affidato a due semafori che gestiscono la viabilità ma dinan-
zi ai quali inevitabilmente si
formano lunghe code di auto.
Moltissimi gli automobilisti
che, fermi in auto sotto il sole,
nei fine settimana, hanno
chiamato il 112 per chiedere
aiuto, ma soprattutto per protestare. Esasperati. Costiera
ed entroterra di fatto sono ancora divisi da un budello che
costringe i vacanzieri ad uno
stress da viaggio. Ed il rischio è
che i turisti, per evitare il traffico, decidano di trascorrere le
ferie in altre località.
A lamentarsi dello stato della Mingardina, la scorsa estate, fu anche il cantautore Enrico Ruggeri, che, sul socialnetwork twitter, paragonò il
Cilento a Sarajevo in tempo di
guerra. La Mingardina è del resto una delle strade del Cilento più importanti. Quella che
collega le località turistiche di
Palinuro e Marina di Camerota con il resto della regione.
Costeggia il fiume Mingardo,
attraversa le “dolomiti” del Cilento e sbuca direttamente sul
mare cristallino di Marina di
Camerota.
Vincenzo Rubano
©RIPRODUZIONERISERVATA
Campo negato a Tacconi e Barone
Entro settembre
Gli operai del Corisa
lo studio di fattibilità continuano
della ferrovia
il presidio di protesta Spostata manifestazione della scuola calcio. «Ritorsione politica»
biamo portato a termine con
grande successo lo stage – spiega Scarpitta – ancora una volta
l’amministrazione Romano ha
dimostrato di non voler bene a
questo territorio».
Sulla vicenda è intervenuto
anche Tacconi: «Sono molto dispiaciuto. La politica non deve
entrare in queste manifestazioni dedicate ai ragazzi». Agli allievi della scuola calcio i due calciatori hanno consegnatomagliette e pantaloncini, senza negare a nessuno consigli utili per
una carriera da campioni. (v.r.)
Il postino
va in vacanza
Sei paesi
senza la posta
◗ GIOI CILENTO
Il postino va in ferie, il sostituto non viene inviato e sei centri del Cilento interno da una
settimana non ricevono la corrispondenza. Il disagio sta interessando i comuni di Gioi (con
le frazioni Cardile e Gorga),
Stio e Magliano Vetere (con la
frazione Capizzo), già colpiti
nei mesi scorsi dal provvedimento di razionalizzazione degli uffici postali. E mentre la
popolazione, ritenendosi discriminata rispetto ad altre comunità, medita azioni di protesta, il sindaco di Gioi Andrea
Salati ha scritto una lettera
all’azienda, nelle persone del
country manager Campania e
dei direttori delle filiali di Salerno e Sala Consilina, nonché al
Prefetto di Salerno.
Nella nota il primo cittadino
ha chiesto di ripristinare il servizio così come organizzato in
precedenza: da poco tempo il
portalettere di Gioi è stato spostato a Vallo della Lucania e da
allora i sei centri, mal collegati
tra di loro, sono serviti da un
unico operatore. «È la razionalizzazione che impone Poste
Italiane a un territorio già martoriato di suo. L’azienda è abituata a ragionare per numeri –
spiega Salati - ma deve capire
che noi siamo esseri umani bisognevoli dei servizi essenziali
come nelle aree super urbanizzate».
La nuova riorganizzazione
segue il piano di chiusura disposto a novembre da Poste
Italiane per 28 uffici, contro
cui i sindaci hanno prima cercato una soluzione politica,
poi, fallita questa strada, hanno impugnato il provvedimento al Tar. Il tribunale amministrativo ha salvato 19 sportelli,
tra cui quello di Cardile, e confermato la chiusura per altri 9,
tra cui Gorga e Magliano Nuovo, decisione poi ratificata in
sede cautelare dal Consiglio di
Stato. Pochi giorni fa Poste Italiane ha fatto appello contro la
sentenza del Tar. «Purtroppo –
aggiunge Salati - i vertici
dell’azienda pensano a spendere soldi per appellare una
decisione di primo grado del
Tar dinanzi al Consiglio di Stato contro la chiusura indiscriminata degli uffici postali invece di investire le somme di denaro per regolamentare il servizio di consegna della posta».
Rosamaria Morinelli
◗ SALACONSILINA
◗ VALLODELLALUCANIA
◗ CAMEROTA
Entro settembre, Rete Ferroviaria Italiana definirà un nuovo
studio di fattibilità per la riattivazione della tratta Sicignano degli Alburni- Lagonegro. Ad annunciarlo, in risposta ad un’interrogazione presentata dal deputato salernitano del Pd, Tino
Iannuzzi, è stato il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti,
Rocco Girlanda.
Iannuzzi aveva presentato
l’interrogazione lo scorso 14
maggio per sapere le intenzioni
del ministero in merito alla riapertura della tratta che collega la
provincia di Salerno con quella
di Potenza. Il ministero ha precisato che Rfi ha avviato nel mese
di maggio scorso un nuovo studio di fattibilità per verificare se
ci siano le condizioni per poter
ripristinare la linea con un contenimento dei costi.
La tratta in questione attraversa 22 comuni nel Vallo di Diano,
tutti in provincia di Salerno tranne Lagonegro. Dal 1987 è stata
chiusa per lavori di elettrificazione che però non sono mai iniziati. A rendere ancora più irto il
percorso che dovrebbe portare
alla riattivazione è stato anche
l’esito di uno studio di fattibilità
fatto realizzare dalla Regione
Campania nel 2007 dal quale è
venuto fuori che per far tornare
il treno nel Diano sarebbero serviti circa 370 milioni di euro.
«È, invece, indispensabile –
ha sottolineato Iannuzzi – che il
progetto di riattivazione riduca
al massimo i costi, prevedendo
soluzioni tecnologicamente adeguate ma il più possibile funzionali».
Erminio Cioffi
Continua dallo scorso lunedì il
presidio permanente di alcuni
operai del Corisa4, incatenati
giorno e notte per protesta al
monumento ai caduti di Vallo di
Lucania. Gli operai chiedono risposte in merito al disagio sociale che vivono da tempo non percependo regolarmente lo stipendio da 16 mesi.
Al commissario liquidatore
del Corisa4, Domenico Del Gaudio, che aveva definito tale protesta «strumentale» e «montata
ad arte da qualcuno che sa bene
che transitando in Ecoambiente perderà i privilegi che ha acquisito nello spazio di una notte, passando dal terzo al settimo
livello in poco tempo» risponde
il lavoratore chiamato in causa,
che definisce «false» le affermazioni del commissario liquidatore sottolineando che «ne risponderà nelle sedi opportune. La
mia situazione è stata trattata alla luce del sole, secondo la legge. Per il riconoscimento del
mio livello, documentato, ci sono voluti tre anni, dal 2004 al
2007, ed il ricorso prima all’ufficio provinciale lavoro, quindi al
Tribunale del lavoro».
Solidarietà ai lavoratori è stata intanto espressa dal Pd vallese in una nota: «La crisi del settore non è un buon motivo per
non garantire i diritti ai lavoratori. Non ci sfuggono le difficoltà e
le contraddizioni del settore.
Ma, proprio per questo, ci sarebbero fondate ragioni per evitare
che ci siano ancora un liquidatore e un presidente della spa controllata dal Corisa4, peraltro vicesindaco in carica di Vallo».
Andrea Passaro
Dovevano presenziare ad uno
stage calcistico organizzato da
una scuola calcio locale. Ma al
loro arrivo hanno trovato i cancelli del campo sportivo chiuso
a causa del diniego improvviso
dell’amministrazione comunale. Protagonisti della vicenda
l’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi e il campione del
mondo Simone Barone.
«Avevamo chiesto l’autorizzazione ad un assessore comunale tramite un dirigente dell’associazione – spiega Maria Scarano, presidente della scuola calcio “Barone” – ma improvvisamente, a poche ore dalla manifestazione, c’è stata revocata».
La motivazione? «Ci hanno riferito che la manifestazione poteva degenerare a causa della presenza di troppe persone che
avrebbero invaso il campo richiamati dalla popolarità dei
due calciatori. Naturalmente continua Scarano – si tratta di
una scusa. Sono convinta che si
tratta di una ritorsione politica
in quanto l’evento era organizzato in sinergia con l’associazione “Tuttinsieme” presieduta
dal consigliere di opposizione
Mario Scarpitta».
E Scarpitta non si è perso
d’animo: quando ha appreso la
notizia ha subito spostato la manifestazione in un centro sportivo privato, a poche centinaia di
metri di distanza. «Alla fine ab-
centola
omignano
Musica e cabaret
Stasera a Palinuro
la “notte bianca”
Marcia della pace sul monte Stella
◗ CENTOLA
◗ OMIGNANO
Oggi a Palinuro la “notte bianca” organizzata dalla Palinuro
FashionWeek in collaborazione
con il comune di Centola. Per
tutta la notte si alterneranno
performer, artisti di strada, concerti e dj set con la partecipazione di radio Ibiza.
Dalle 22 in piazza Virgilio l’esibizione di Espedito De Marino,
poi l’Accademia arte e spettacolo di Luigi Ferrone e il cabaret di
Chicco d’Oliva e Mariello Prapapappo (alias Gianluca Impastato) da Colorado Cafè. (v. r.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Marcia della pace domenica
sulla cima del monte Stella. Il
lungo e variopinto corteo della
15esima edizione, partirà da
Omignano e attraverso otto
chilometri di stradina tortuosa, ed in alcuni punti molto ripida, seguirà la statua della
Madonna della Stella che, per
antichissima tradizione, viene
portata nella caratteristica
chiesetta sulla montagna omonima dove sosterrà fino all’ultima domenica di agosto.
Tanti i partecipanti, soprattutto giovani, che si ritroveran-
©RIPRODUZIONERISERVATA
GUARDALAFOTOGALLERY
ECOMMENTASULSITO
WWW.LACITTADISALERNO.IT
©RIPRODUZIONERISERVATA
Domenica torna il tradizionale corteo con la statua della Madonna
no sulla vetta che sembra protendersi verso le marine di
Agnone, Acciaroli e Pioppi.
Il sindaco e presidente della
comunità montana Alento
Montestella, Emanuele Malatesta, insieme ad altri sindaci
del comprensorio apriranno al
corteo al quale nessuno vuole
mancare. L’amore e la fratellanza, che sono i simboli della
marcia della pace, si ricollegano quasi ad un’antichissima
leggenda legata a quattro sorelle ed un fratello che, assurti
agli onori degli altari, furono
collocati sulle cime di montagne visibili tra loro in linea ret-
ta. Ed infatti lo sguardo spazia
lineare tra la Madonna di Montevergine in Irpinia e quella
del Granato a Capaccio, dal
San Leonardo di Ogliastro Cilento alla Madonna della Stella ed a quella del Sacro Monte
sul Gelbison.
E proprio per rinnovarsi nel
comune credo, domenica 21
luglio, accolte dal vescovo di
Vallo della Lucania, monsignor Ciro Miniero, saliranno
sul monte Stella per l’omaggio
filiale alla Madonna, le confraternite del Cilento antico.
Pietro Comite
©RIPRODUZIONERISERVATA
Le opportunità non aspettano!
annunci, news e strumenti
per chi cerca e offre lavoro
Afferrale su www.miojob.it
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Eboli
29
■ e-mail: [email protected]
»
Agenti “infedeli” incastrati dai video
L’INCHIESTA MAZZETTE ALLA POLIZIA STRADALE
Telecamere e “cimici” piazzate sulle vetture di servizio. Oggi l’interrogatorio di Viscido e Conte. Tre loro colleghi indagati
Cinque poliziotti indagati - di
cui due agli arresti domiciliari
- ed altre sette persone, per lo
più camionisti, tutti coinvolti
in un’inchiesta della Procura
di Salerno per reati che vanno
dalla concussione all’abuso
d'ufficio. Questo il succo di
un’inchiesta partita nel 2011
ed emersa nel pomeriggio
dell’altro ieri quando la polizia
giudiziaria ha provveduto a
notificare le misure cautelari
chieste dal pm Camine Olivieri, magistrato della procura
della Repubblica di Salerno
guidata da procuratore Franco
Roberti. Solo due gli arresti
concessi dal gip Renata Sessa,
a fronte dei cinque proposti
dal pm. Un autentico terremoto quello che ha colpito la sottosezione di Polizia Stradale di
Eboli: ai domiciliari sono finiti
l'ispettore capo Giuseppe Viscido, 51 anni, di Olevano sul
Tusciano, difeso dall'avvocato
Cecchino Cacciatore; e il collega Antonino Conte, 47 anni, di
Eboli difeso dall'avvocato Nicola Naponiello (per entrambi
la Procura aveva chiesto gli arresti in carcere); per gli altri tre
poliziotti coinvolti il gip ha negato l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
Al centro dell’inchiesta un
presunto giro di tangenti e regalie varie da parte di camionisti che avrebbero versato soldi
ai poliziotti affinché questi ultimi chiudessero un occhio su
presunte irregolarità rilevate
in autostrada o su alcune autorizzazioni al transito. Sono sette - tra camionisti e responsabili di ditte di trasporto - ad essere finiti nel mirino della Procura, anche se nei loro confronti non è stato emesso alcun provvedimento cautelare.
Un’inchiesta, trapela da fonti giudiziarie, che potrebbe
avere a breve ulteriori sviluppi
con il coinvolgimento anche
di altre persone, dopo i primi
indagati originari di Contusi
Terme, Battipaglia, Eboli, Catania, Roccadaspide e Padova.
Intanto questa mattina i
due poliziotti finiti ai domiciliari, Conte e Viscido, assistiti
dai loro legali di fiducia, compariranno davanti al gip Sessa
per l’interrogatorio di garanzia. In quella sede potranno difendersi dalle accuse di concussione e abuso d'ufficio.
L’indagine era iniziata nel
2011 e grazie ad alcune intercettazioni ambientali aveva
avuto subito i primi riscontri.
Gli inquirenti infatti erano riusciti a piazzare delle microspie
e delle telecamerine all'interno della macchina di servizio
utilizzata dagli indagati in modo da seguire passo passo le loro attività. Secondo la Procura
le intercettazioni avrebbero
confermato i "favori" fatti dai
poliziotti a dipendenti delle
aziende di trasporto in cambio
di "regali" o di vere e proprie
mazzette. Episodi che nel corso di questi mesi sembra si siano verificati in più occasioni, e
sempre durante l'orario di lavoro.
I cinque agenti della
Polstrada indagati non avrebbero però adottato lo stesso
modus operandi. Alcuni, infatti, rispondono di concussione,
altri di falso ed abuso d’ufficio.
Da qui la gradualità delle richieste cautelari avanzate dal
pm Olivieri che solo per due
aveva prospettato la misura
degli arresti in carcere, mentre
per altri tre i domiciliari. Il gip
Sessa, però, già in sede di valutazione delle misure, ha deciso di accogliere solo in parte le
istanze della Procura, disponendo i domiciliari (invece del
carcere) per Viscido e Conte,
negando le altre richieste. Stamane, dunque, i due poliziotti
dovranno comparire davanti
al gip per difendersi dalle accuse mosse nei loro confronti. La
Procura dal canto suo sta valutando se proporre appello al
Riesame per ottenere le misure negate in prima istanza.
Sergio Macellaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
sul litorale
Furto di corrente
Due denunciati
Corrente elettrica a scrocco: due
proprietari di case vacanza sono
stati denunciati per furto dai
carabinieri. Si tratta di S.S., 62
anni, di Poggiormarino, e una
donna, F.Z., 50 anni, di Fisciano. I
militari della stazione di Santa
Cecilia, diretta dal maresciallo
Forcina, sono intervenuti sul
litorale in una struttura su due
livelli con 4 appartamenti. Da un
rapido controllo è emersa
l’irregolarità nella fornitura
elettrica. Il furto è stato
confermato dai tecnici della
società elettrica. Nel corso dei
controlli i carabinieri hanno
trovato anche nordafricani negli
appartamenti. I due denunciati
sembra svolgessero anche
l’attività di affittacamere.
Un posto di blocco della Polizia stradale
Macchinari rubati, l’Asl li ricomprerà
L’impegno del manager Squillante dopo il raid a Nefrologia. Per due mesi le analisi a Polla
Giuseppe Gigliotti
Buone notizie per il reparto di
Nefrologi: fra due mesi, infatti,
arriveranno in ospedale i nuovi macchinari in sostituzione
di quelli trafugati da ignoti ad
inizio luglio. I fondi per acquistarli sono stati stanziati direttamente dal manager Squillante e dalla Caiazzo. Per il
momento il dottor Michele Nigro, responsabile dell’immunopatologia renale, con il dottore Giuseppe Gigliotti, Direttore del Reparto di Nefrologia
dell’Ospedale di Eboli, lavoreranno insieme per svolgere le
biopsie renali i cui test saranno svolti a Polla, mentre i vetrini esaminati al “Maria Santissima Addolorata”. Una collaborazione voluta sempre dai ver-
tici Aziendali. «Devo ringraziare i vertici dell’Asl - afferma il
responsabile del Coordinamento dell’Area Medica e Veterinaria del Gau Uil Aziendale, Gigliotti - perché hanno
compreso l’urgenza di reperire i fondi necessari, circa 60mila euro, per comprare i nuovi
macchinari. Già ieri abbiamo
svolto le prime biopsie renali
col collega Nigro ed il supporto dell’ospedale di Polla». Soddisfatti tutti i pazienti in lista
d’attesa che in questi giorni
avevano inviato delle lettere ai
vertici aziendali per sensibilizzarli sul problema. Per settembre arriveranno dunque i fondi per il nuovo triostato, il microstato, microscopi fotografi-
Omicidio, stralcio per Albanese
ci e computer. La richiesta per
l’acquisto dei macchinari nuovi era stata protocollata il 4 luglio, ma fino ad ieri, 11 di luglio, non era ancora giunta ai
vertici aziendali e agli uffici
amministrativi e di economato dell’Asl. Lentezze da record,
se si considera che era stato direttamente il manager Squillante a comunicare nell’immediatezza del furto al rappresentante sindacale Uil del Maria
Santissima Addolorata un impegno concreto dell’Asl, che si
è realizzato solo ieri con lo
stanziamento della somma necessaria per l’acquisto dei
macchinari.
Il rappresentante Uil medici
Gigliotti sottolinea: «mi hanno
informato che la documentazione per i macchinari non era
ancora materialmente giunta.
Il manager Asl, invece, ha bruciato i tempi ed ha già predisposto i fondi promessi. A volte con la forza di volontà si ottiene tutto, e si superano anche le montagne, in questo caso della burocrazia. Quella richiesta è ferma in chissà quale
ufficio in attesa di essere sottoposta per il visto al manager.
Un via libera di cui ora non ve
ne è più bisogno, visto che l’atto amministrativo già è pronto
ed inviato per l’esecuzione».
Non resta che attendere ora
due mesi, poi Nefrologia tornerà alla piena operatività.
Antonio Elia
consiglio comunale
Stasera l’assise cittadina
Il 37enne ai domiciliari per armi. L’avvocato: «Estraneo al delitto della prostituta» decide sul Decreto sviluppo
Vito Albanese
Stralciata la posizione di Vito
Albanese, 37 anni - agli arresti
domiciliari per detenzione e
porto illegale di armi e furto aggravato - dalla vicenda giudiziaria che vede coinvolto Costabile Piccirillo 38 anni di
Agropoli, accusato dell’omicidio di Rosa Allegretti avvenuto il 21 dicembre del 2011. Fu
proprio Piccirillo a tirare in ballo l’amico ebolitano, destinatario di un’ordinanza di misura
cautelare emessa dal tribunale
di Vallo della Lucania dopo
l’appello del pm, addossandogli le responsabilità dell’uccisione della prostituta pugliese.
«Il mio assistito – afferma il legale di Albanese, l’avvocato Paolo Corsaro – all’epoca dei fatti come, evidenziarono i tabulati telefonici, è estraneo ai fatti. Nel momento in cui la donna è stata uccisa, Albanese si
trovava in un’altra località come si evince dai tabulati, ed
era a telefono con il padre. Nel
febbraio del 2012, dopo alcuni
giorni di carcere a seguito delle dichiarazioni di Piccirillo, fu
rimesso in libertà. La recente
ordinanza fa riferimento al
possesso e detenzione delle armi e furto aggravato e per questo dovrebbe essere indagato.
La sua posizione è stata stralciata e si avvia verso la fase della chiusura delle indagini».
Non è del tutto chiaro se Albanese allo stato risulta o meno indiziato per il delitto della
prostituta. A chiusura delle indagini saranno resi noti i reati
contestati oltre a quelli relativi
al possesso delle armi per i
quali è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
Piccirillo fece il nome dell’amico Albanese dopo circa un mese e mezzo dal suo arresto ritrattando la precedente confessione resa agli inquirenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Torna stasera in consiglio comunale la discussione sul Decreto Sviluppo, così come chiesto dal Comitato Edilizia e Lavoro e recepito dall’Amministrazione che, dopo le commissioni consiliari, ha modificato ulteriormente il regolamento abbozzato e contestato
dal Comitato nell’assise del 12
giugno. La filosofia del Decreto Monti prevede la cancellazione nell’edilizia degli iter burocratici se riferiti ad interventi di riqualificazione. Questa
sera il consiglio comunale esaminerà il regolamento per l’applicazione della legge 106, un
documento che racchiude regole e modalità per l’utilizzo
della legge. Come specificato e
chiarito dai funzionari comunali, infatti, la legge non è applicabile a tutti gli interventi
edili ma isolo per quelli che
prevedono la razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Norme che prevedono premialità
per chi demolisce e ricostruisce: volumetria o superficie coperta aggiuntiva, eventuale trasferimento di volumetrie in altra area. Regolamento dettagliato al quale manca solo il via
libera del consiglio.
Le opportunità non aspettano!
annunci, news e strumenti
per chi cerca e offre lavoro
Afferrale su www.miojob.it
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Battipaglia
27
■ e-mail: [email protected]
Diktat dalla Germania
sull’accordo Treofan
«Ventuno licenziati»
LA POLITICA
L’architetto
Vitolo correrà
da sindaco
I vertici tedeschi dell’azienda bocciano l’intesa già siglata
Nuovo vertice in Confindustria tra sindacati e proprietà
Diktat tedesco sul destino della Treofan di Battipaglia. Da
Raunheim, città della Germania nella regione dell’Assia dove ha sede il quartier generale
dell’azienda a capitale italo/tedesco, è giunto un secco rifiuto ai contenuti della bozza di
accordo siglata lunedì scorso
presso la sede di Confindustria Salerno, alla presenza di
dirigenti dell’azienda, sindacalisti e lavoratori. Per i super
vertici dell’impero multinazionale, i 21 licenziamenti sarebbero frutto di un accurato lavoro di analisi sul budget a disposizione e sul fatturato medio, e
non ci sarebbe alcuna volontà
di ragionare sul numero.
L’unica apertura è giunta
sulla scelta dei nomi. Come deciso lunedì, quando però si era
accennato alla possibilità di ridurre gli esuberi ad un massimo di cinque, saranno privilegiati nei licenziamenti coloro
che sono più vicini alla pensione. Si tratterebbe, in quel caso,
di un taglio meno pesante per
dipendenti che sarebbero sostanzialmente accompagnati
in maniera più frettolosa in direzione della conclusione della loro epoca lavorativa.
Di tutto questo si discuterà
in un’altra riunione che si terrà lunedì prossimo, alle 14.30,
presso la stessa stanza di Confindustria Salerno. Dovrebbero essere presenti gli stessi attori della precedente riunione,
ossia l’amministratore delegato della Treofan Italy spa Roberto Mariani, il direttore dello stabilimento di Battipaglia
Luigi Martinese, il legale
dell’azienda Andrea Marcovecchio, tre consulenti esterni. Per le sigle sindacali ci saranno Alessandro La Via e la
Rsu Massimo Vece della Uil,
Carmine Bevilacqua e la Rsu
Alberto Padula della Cisl, Gio-
vanni Perritto e la Rsu Antonio Ielmi della Cgil, Rosario Di
Bartolomeo della Ugl. Non è
esclusa la presenza anche di
qualche dirigente che potrebbe raggiungere Salerno direttamente dalla sede centrale tedesca.
Per ora i sindacati hanno ricordato a denti stretti di essere
pronti, qualora la situazione
dovesse precipitare, a bloccare la linea di produzione B2, la
più grande d’Europa. Si parlerà nel corso della riunione anche delle motivazioni che sono alla base di tali esuberi, os-
sia il debito di 70 milioni di euro che la Treofan ha nei confronti di alcuni istituti di credito e che andrà azzerato entro
la fine di settembre.
Al momento lavorano presso lo stabilimento battipagliese 75 persone, oltre a quindici
interinali. Nei programmi tedeschi dell’azienda che produce film polipropilenici per
packaging alimentare, a Battipaglia dovrebbe essere chiusa
una delle due linee di estrusione, la cosiddetta B1, spostando altrove la produzione per
clienti come Ferrero, Galbuse-
Dipendenti all’ingresso della “Treofan”
ra, Dal Colle, Barilla, Lete, Pepsi, Coca-Cola, Ferrarelle. C’è
chi parla della volontà
dell’azienda – ma si tratta chiaramente di indiscrezioni non
confermate – di trasferire buona parte della produzione ita-
liana direttamente in Germania, incentivando in tal modo
la forza lavoro tedesca ai danni
di quella italiana. Un’ipotesi
inaccettabile per i sindacati.
Francesco Piccolo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Progetti Interpass, la città s’accoda
La gestione delle risorse Ue per l’ambiente affidata al comune di San Cipriano
Si sbiadisce sempre di più il bagliore politico di Battipaglia superata dai comuni limitrofi e
priva di rappresentanti di rilievo nelle sedi amministrative
provinciali, regionali e nazionali. Dopo aver perso la corona di capofila dell’ambito territoriale S4 del Piano di Zona a
favore di Pontecagnano, Battipaglia si troverà a rincorrere le
scelte altrui anche per quanto
concerne il progetto Interpass
per ambiente e sviluppo sostenibile. Si tratta di un progetto
per ottenere fondi europei e
che prevede la costituzione di
associazioni temporanee di
scopo (Ats) mediante conferimento di mandato collettivo
speciale con rappresentanza.
Mentre dieci comuni della
provincia hanno costituito un
partenariato con il Comune di
Eboli capofila, Battipaglia ha
scelto di entrare nell’Ats com-
Reparto di Medicina nucleare bloccato
Francese sollecita l’intervento di Ruffo
Il commissario prefettizio Ruffo
posta da quattro comuni dei
monti Picentini. Capofila sarà
San Cipriano, scalzando ancora una volta Battipaglia da un
ruolo di rilievo che le dovrebbe essere conferito almeno
per evidenti ragioni legate alla
popolazione residente.
Il commissario Ruffo ha in-
vece deciso di aderire all’invito presentato il 3 luglio scorso
dal sindaco di San Cipriano Picentino, Gennaro Aievoli, approvando lo schema di atto costitutivo e di statuto trasmesso
e demandando al sub commissario Raffaella De Asmundis la
partecipazione alla prima riu-
nione tenutasi mercoledì scorso.
Il progetto Interpass prevede la possibilità di utilizzare risorse europee per investimenti nell’ambiente, nell’agricoltura e nel turismo, al fine di raggiungere gli obiettivi della tutela dell’ambiente e di incentivare lo sviluppo sostenibile del
territorio di riferimento. Il Comune di San Cipriano, in qualità di capofila, avrà la rappresentanza legale del progetto, il
coordinamento dei rapporti finanziari con gli enti finanziatori, provvedendo anche ad incassare le somme dovute, il coordinamento amministrativo
del progetto, preparerà i rendiconti intermedi e finali conformemente alle disposizioni ministeriali e regionali in materia. Nessun altro associato potrà assumere le stesse iniziative a nome e per conto dell’Ats.
Nicola Vitolo è il terzo candidato sindaco dopo le discese
in campo di Cecilia Francese e
Fernando Zara. Per l’architetto battipagliese tutto è cambiato in poco meno di due mesi. A
maggio, subito dopo la fine
dell’era Santomauro e al momento della presentazione
dell’associazione “A717 Battipaglia & Oltre”, Vitolo aveva affermato di «non avere interesse ad una candidatura a sindaco». Ieri, però, in un comunicato a firma del presidente
dell’associazione Emilio Maiorano (422 voti come candidato
sindaco alle elezioni del 2007),
“A717 Battipaglia & Oltre” ha
fatto sapere di aver deciso di
«partecipare attivamente alla
prossima competizione elettorale per il rinnovo del consiglio
comunale e dell’elezione del
sindaco con propri candidati e
con l’individuazione del candidato sindaco nella persona
dell’architetto Nicola Vitolo».
Nella nota si legge che «il
grande momento d’incertezza
politica e di grave crisi economica ci porta alla consapevolezza di dover intraprendere
un ulteriore sforzo di responsabilità individuando una candidatura capace di rappresentare il bisogno di innovazione,
di partecipazione e slancio verso il futuro». Per quanto riguarda la figura di Vitolo, l’architetto rappresenterebbe «il naturale sbocco di un percorso intrapreso dell’associazione incardinato sulla volontà e l’impegno per andare oltre, superando quello che è stato fino ad
ora il quadro politico locale e
progettare il futuro di una città
moderna e all’altezza del suo
ruolo, quello che naturalmente ha assunto nella Piana del
Sele e nell’intera provincia». I
prossimi incontri a sostegno
della candidatura a sindaco di
Vitolo saranno rivolti all’incontro con le associazioni presenti sul territorio comunale per
«l’analisi delle principali problematiche del territorio, la
proposta di soluzioni e creare
un dialogo costruttivo che recuperi la voglia e la capacità di
partecipare dei propri abitanti
e cittadini».
ospedale “Santa maria della speranza”
Tanti murales colorati nella Rianimazione pediatrica
«La questione della medicina nucleare dell'ospedale di Battipaglia è
argomento non più rinviabile»: lo afferma Cecilia Francese, leader
di Etica. «Avevamo sollevato la questione qualche mese fa - dice l’ex
consigliere comunale - quando facemmo notare che, a causa della
rottura della gamma camera, da mesi la medicina nucleare a
Battipaglia, unica struttura presente e operativa in tutta l'Asl di
Salerno, era ferma con gravi disagi per i pazienti». Dura l’accusa di
Francese, che parla di «una politica sanitaria fatta di scelte "non
dichiarate" ma tese a "consumare" nei fatti situazioni poi non più
recuperabili». Per Francese «si tenderebbe a non acquistare una
nuova gamma camera che consentirebbe di riattivare la medicina
nucleare battipagliese. Forse c’è la volontà di portare alla chiusura
di quella struttura, a vantaggio della vicina Eboli senza dirlo o a
favorire strutture private? Se davvero il piano fosse questo
saremmo dinanzi a qualcosa di una gravità unica». La Francese
chiederà al commissario Ruffo «di intervenire nella vicenda, di
chiedere conto all'Asl di quanto sta accadendo e di pretendere
chiarezza sulle scelte di politica sanitaria e di politica sociale che si
stanno operando sulla pelle della nostra comunità».
I murales in Pediatria
L'Asl Salerno e l'Associazione
Arcobaleno Marco Iagulli
Onlus, nell'ambito del percorso di umanizzazione dell'assistenza ai piccoli ricoverati,
hanno offerto ieri un “Colore
al Buio della Malattia” attraverso dei murales creati dell'artista Maria Nardi e realizzati
nell’Unità operativa di Anestesia Rianimazione Pediatrica e
Pediatria e Neonatologia -Tin
dell’ospedale “Santa Maria
della Speranza”. I muri della
sala rianimazione ricoperti da
disegni di paesaggi suggestivi,
hanno fatto dimenticare per
un attimo di essere in una corsia di ospedale.
L’obiettivo dell’Associazio-
ne Marco Iagulli e dell’artista,
Maria Nardi, era proprio quello di cancellare il buio delle camere della rianimazione e riportare la luce.
Anche la sala che ospita i familiari dei pazienti è ora completamente diversa dal solito.
Due pareti totalmente ricoperte da murales, da un lato un
mare in tempesta simbolo del
dolore che purtroppo tante
persone, molto spesso bambini, sono costretti a vivere;
dall’altro lato un mare splendido con un sole meraviglioso
che emana luce, la stessa luce
che deve ritornare a splendere
nei cuori di cui uscirà dal tunnel della sala rianimazione e
terapia intensiva. Presenti diverse autorità, tra cui l’assessore Sebastiano Odierna e Massimo Cariello. Personale medico e paramedico del presidio
battipagliese, nonché il dottor
Rocco Calabrese, direttore sanitario; il dottor Raffaele
D’Amato, direttore di Anestesia – Rianimazione Terapia del
Dolore; la dottoressa Beatrice
Lopardo di Neonatologia; il
dottor Vito Clemente, responsabile del Centro raccolta di
Sco; il dottor Livio D’Isanto, responsabile di Pediatria. Gli ambienti completamente rinnovati sono stati benedetti da
don Gerardo.
©RIPRODUZIONERISERVATA
24
Pagani ❖ Angri
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
I commissari non cedono Angri, 400mila euro
solo per pagare
Tenuta Criscuolo abusiva quattro avvocati
Pagani: la proprietà è intestata alla moglie del noto boss Petrosino D’Auria
Sarà il Consiglio di Stato a decidere sul ricorso presentato dai funzionari
◗ PAGANI
Sarà il Consiglio di Stato a dover decidere sui lavori all’interno della “Tenuta Criscuolo” di
via Sant’Anna a Pagani.
La triade commissariale ha
affidato l’incarico all’avvocato
Raffaele Marciano di difendere l’Ente.
La moglie del boss Gioacchino Petrosino D’Auria, Giuseppina Ruggiero, che occupa il
fondo donato al Comune dal
cavaliere Criscuolo, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di
Salerno che, qualche mese fa,
aveva respinto la sua richiesta
di annullamento seguente sospensione della delibera numero 362 del quattro gennaio
2013.
Con quel provvedimento il
Comune aveva bocciato la domanda del 31 dicembre scorso
presentata dalla moglie di Petrosino D’Auria per ottenere la
sanatoria dell’abuso edilizio
per un intervento di ristrutturazione edilizia con il conseguente mutamento di destinazione d’uso da deposito ad
unità abitativa di un manufat-
La tenuta “Criscuolo” a Pagani
to edilizio in piazza Sant'Anna.
Il ricorso presentato dai legali di Ruggiero, per i giudici
amministrativi, sarebbe infondato. Adesso sarà il Consiglio
di Stato a dover decidere.
La triade commissariale.
nocera inferiore
Giornata di mobilitazione
per salvare il tribunale
◗ NOCERA INFERIORE
Si svolgerà oggi la prima azione comune di protesta organizzata dagli avvocati del foro
di Nocera Inferiore in collaborazione con magistrati, giudici
e personale amministrativo
per chiedere la giusta attenzione alle autorità di governo in
vista degli accorpamenti al distretto giudiziario di Nocera
delle aree di Cava e S. Severino.
L’Associazione nazionale
magistrati, la classe forense e
la classe politica hanno organizzato una manifestazione
congiunta al palazzo comunale di Nocera, presenti Ornella
Crespi, presidente della sotto-
con il neo commissario Salvatore Carli, ha già conferito
all’avvocato Marciano, l’incarico di costituirsi e difendere il
Comune nel giudizio.
L’avvocato Marciano, poche settimane fa, aveva ricevuto dalla commissione straordi-
naria anche l’incarico per resistere nel giudizio promosso innanzi al Tar, sempre dalla Ruggiero, per l’annullamento della delibera della Commissione
Straordinaria numero 53 del
cinque aprile 2013 relativa
all’approvazione del progetto
preliminare relativo ai lavori
di “Completamento urbanizzazione zona Peep strada di
collegamento via Mangioni”,
che dovrà essere realizzato su
parte del fondo.
È ferma intenzione del Comune realizzare in tempi brevi
la strada che consentirà l’accesso all’area dove insistono
gli alloggi di edilizia economica e popolare.
Per la realizzazione del progetto è prevista secondo palazzo San Carlo una spesa di 280
mila euro con i lavori che saranno finanziati grazie al pagamento degli oneri di urbanizzazione.
Oneri questi che secondo alcune verifiche effettuate dal
Comune non sarebbero mai
stati pagati a Pagani. Un braccio di ferro.
Gerardo Vicidomini
©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ ANGRI
In arrivo i pagamenti a favore
di quattro avvocati. L’amministrazione comunale grazie al finanziamento trentennale di
4milioni e 380mila euro ricevuto dalla Cassa Depositi e Prestiti potrà finalmente saldare le
spettanze di alcuni legali che
da tempo attendono di essere
pagati.
Crediti attentamente valutati e ritenuti certi, sicuri ed esigibili, quindi, da saldare senza
ulteriori tentennamenti da
parte del Municipio. Parcelle
in alcuni casi molto lievitate a
causa del lungo trascorrere del
tempo. Palazzo di Città, quindi, a seguito di una analisi delle fatture in suo possesso ha
potuto dare il via libera al saldo di quanto vantato legittimamente da quattro legali.
Un’operazione resa possibile grazie all’erogazione di danaro ottenuto in due tranche
dalla Cdp spa. Una opportunità per il Comune di chiudere
vecchie pendenze senza incorrere in ulteriori forme di ricorsi da parte degli aventi diritto.
L’avvocato Ernesto Mauri per
parcelle addirittura risalenti al
periodo 1980-1990 riceverà circa 350mila euro a cui si aggiungono altri 15mila e 726 euro
per alcune sentenze esecutive.
Una somma cospicua che potrà essere riconosciuta esclusivamente grazie al flusso di denaro liquido erogato dall’istituto romano. All’avvocato Filippo Castaldi verranno pagate
fatture per poco più di 41mila
euro, mentre 13mila e 652 euro è l’importo vantato dall’avvocato Luigi Anastasio, infine
all’avvocato Renato Orlando
verranno saldate parcelle per
8mila e 808 euro.
Crediti da tempo vantati dai
quattro professionisti che hanno atteso a lungo prima di ottenere quanto di propria spettanza.
Restando in tema l’amministrazione pagherà anche il
Consorzio Farmaceutico Intercomunale per 229mila e 790
euro, la società di lavoro interinale Lavoro Doc per 15mila e
400 euro, Poste Italiane per
6mila e 487 euro, circa 128mila
euro andranno al Patto Territoriale dell’Agro.
Infine alla Banca della Campania verranno restituiti 91mila e 960 euro. Flussi di spesa
possibili grazie ai milioni di euro ottenuti ad adiuvandum da
parte della Cassa Depositi e
Prestiti.
Pippo Della Corte
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Spazzatura nell’area del mercato
Pagani: vasca Pignataro da giorni è tornata a essere peggio di una discarica
sezione Anm di Nocera, Cosimo Ferri, sottosegretario alla
Giustizia, Giuseppina Casella
e Alessandro Pepe, componenti del Csm, con i giudici
Matteo Casale, Presidente della Corte d’Appello di salerno,
Catello Marano, presidente
del Tribunale di Nocera, Lucio
Di Pietro, procuratore generale di Salerno, Gianfranco Izzo,
procuratore capo di Nocera Inferiore, Massimo Palumbo,
presidente della giunta distrettuale Anm e Antonio Fasolino, presidente della camera
penale di Nocera, con l’intervento finale del Pm Giuseppe
Cacciapuoti, relatore della manifestazione.
◗ PAGANI
ed illegale dei rifiuti, i vigili urbani, e contro chi dovrebbe occuparsi della rimozione dei rifiuti e della pulizia dell’area, il
Consorzio di Bacino SA1.
L’accusa mossa contro i primi, i commercianti del mercato settimanale, è quella di sversare i propri rifiuti, anche quelli relativi ad altri mercati, proprio il venerdì. Rifiuti a cui vanno aggiunti quelli che vengono depositati abusivamente di
notte nelle zone verdi che si
trovano ai lati dell’area. Una situazione più volte denunciata
ai commissari prefettizi e ai vigili urbani ma che fino ad adesso non ha ancora portato ad
una risoluzione del problema.
Problema che viene acuito dal-
la mancata raccolta dei rifiuti e
pulizia dell’area che in principio era di competenza del Consorzio di Bacino SA1.
Intano monta la rabbia di
chi quotidianamente usufruisce dello spazio come parcheggio o come area da jogging. «È
assurdo che l’abbandono ed il
degrado in cui versa Vasca Pignataro si aggravi giorno dopo
giorno e nessuno fa niente - afferma un residente della zona
- Spero che i vigili urbani, o chi
per esso, possano dare inizio a
controlli rigidi sul mercato del
venerdì per cercare di limitare
lo sversamento illegale di rifiuti dopo il mercato».
Aldo Padovano
Cumuli di rifiuti
Vasca Pignataro ancora una
volta sommersa dai rifiuti. Si
presenta ancora così l’area
che ospita ogni venerdì il mercato settimanale. La denuncia
è di residenti e alcuni sportivi
che approfittano dello spazio
per correre.
«Ogni sera ci ritroviamo con
un ostacolo nuovo da dover
dribblare o saltare», afferma
un assiduo frequentatore della
zona. In tanti puntano il dito
contro chi lavora in Vasca Pignataro, ovvero i commercianti ambulanti del mercato settimanale del venerdì, contro chi
dovrebbe occuparsi di controllare lo sversamento selvaggio
pagani
pagani
angri
pagani
Dopo tredici anni al presidio
partorisce una giovane donna
In liquidazione
la Multiservice
Le procedure
Guardone spia una coppietta
Denunciato dai carabinieri
Due grattini
da diecimila euro
nello stesso giorno
◗ PAGANI
◗ ANGRI
Il futuro di Multiservice, società partecipata del Comune resta al centro dell’agenda politica della classe dirigente locale.
Oggi sarà avviata la procedura
di messa in liquidazione della
società che tanti problemi economici ha creato all’Ente in
questi anni.
La decisione da parte dei
commissari prefettizi è arrivata in seguito ad un pignoramento di sette milioni di euro
presentato da Equitalia ai vertici della società paganese.
I carabinieri di Angri, agli ordini del luogotenente Egidio Valcaccia, denunciano E. F., un
cinquantacinquenne angrese,
per essersi reso responsabile
di lesioni personali aggravate,
percosse e violazioni di domicilio, ai danni dei proprietari
di una ditta.
I querelanti si sono recati
poco dopo la mezzanotte di ieri dai militari per denunciare
la presenza di uno sconosciuto nella loro proprietà, che aveva forato una rete, per guardare una coppietta. Appena si è
◗ PAGANI
Dopo 13 una bambina è nato
all’ospedale di Pagani. A distanza di anni dalla chiusura
del reparto di ostetricia e ginecologia, nella notte tra mercoledì e giovedì una bimba è venuta alla luce all’”Andrea Tortora”. Annagiulia, una bimba
di un chilo e mezzo, è nata in
auto nel cortile che immette al
Psaut del presidio paganese.
La giovane mamma ha messo al mondo la sua primogenita nell’abitacolo della vettura
di famiglia mentre tentava di
raggiungere l’ospedale di No-
©RIPRODUZIONERISERVATA
cera. La donna si è diretta
all’ospedale di Nola, ma ha rifiutato il ricovero. La donna ha
preferito lasciare il nosocomio
nella speranza di potersi affidare alle cure del suo ginecologo di fiducia a San Gennaro,
ma non era di turno.
Quando l’auto si è fermata
dinanzi ai locali che un tempo
ospitavano il pronto soccorso,
la piccola aveva già emesso il
suo primo vagito. La dottoressa di turno Consiglia Tiano e il
chirurgo Zito Marcone hanno
prestato le prime cure.
(g. v.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
visto scoperto dai proprietari,
prima di darsi alla fuga, li ha
colpiti e percossi.
I carabinieri, dopo la denuncia, si sono recati sul posto per
cercare l’uomo che è riuscito a
scappare nelle vicine campagne, facendo perdere le sue
tracce nella notte.
All’indomani le indagini degli uomini agli ordini di Valcaccia sono proseguite, e i militari
hanno rinvenuto un portafoglio, grazie al quale hanno scoperto l’identità del malintenzionato.
Maria Paola Iovino
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ PAGANI
Due vincite da 10mila euro al
Gratta e Vinci con un tagliando da appena 5 euro in due Bar
di via De Gasperi. La prima
vincita è successa nella ricevitoria del Bar Mezzanino di Lello Pepe, in via De Gasperi.
Non è la prima vincita di una
certa consistenza registrata
dal Bar Mezzanino diventato
punto di riferimento in questi
anni per giocatori di tutte le
età. Intanto vinti ancora con il
Gratta e Vinci 10 mila euro anche al Bar “La Biga”.
©RIPRODUZIONERISERVATA
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Nocera
23
■ e-mail: [email protected]
»
SANITÀ MORTE IN CORSIA
furto
il caso
Sottratti
farmaci
dall’ospedale
A rischio
il centro
per diabetici
ra del medico legale nominato
dal sostituto procuratore titolare del fascicolo, Cacciapuoti. Al momento resta l’imprevisto decesso di Giovanni Gallo,
dopo forti dolori iniziati nella
notte dopo la colonscopia,
con un ricovero successivo, un
intervento delicatissimo d’urgenza e infine, nel tardo pomeriggio di mercoledì, la morte, a
causa di un collasso cardiocircolatorio.
I carabinieri hanno acquisito la cartella clinica dell’uomo
per una prima raccolta di elementi, alla ricerca di eventuali
concause per un decesso anomalo. Poi è arrivata la denuncia presentata da una delle figlie.
Alfonso T. Guerritore
Ha sporto denuncia per la sparizione di alcune fiale di farmaci il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio, riportando
all’attenzione della procura di
Nocera l’ennesima sparizione
di farmaci. L’indagine iniziale
era stata aperta due mesi fa,
quando la procura decise di
ascoltare il direttore sanitario
dell’ospedale Umberto I contestualmente all’apertura di
un’inchiesta in merito alla vicenda dei farmaci ospedalieri
spariti. La procura di Nocera
Inferiore allora attivò i carabinieri della sezione di pg con un
primo accesso alla vicenda,
con l’indagine coordinata dallo stesso magistrato intervenuto ieri mattina, il dottor Roberto Lenza, coi militari che sentirono tutti i vertici ospedalieri
avviando un inventario generale dei farmaci presenti, per
comparare gli ordinativi effettuati, la giacenza e le eventuali
accertate discrasie.
L’ipotesi al vaglio riguardava farmaci e materiali medici
ordinati e mai utilizzati, con
un eccessivo volume di ordinativi di alcune tipologie farmacologiche finiti nel mirino dei
responsabili della farmacia
ospedaliera, col successivo
passaggio di informazioni alla
direzione sanitaria. Al centro
di quelle anomalie c’era il reparto dell’area emergenza-urgenza, che produsse un filo
ininterrotto di richieste nonostante la presenza di un notevole stoccaggio in deposito:
stessi medicinali disponibili
eppure oggetto di ordinazioni.
Il passo successivo era stato
tutto interno, con la predisposizione di una prima indagine
ordinata dalla stessa Asl, tenuta segreta per la delicatezza
della situazione, poi definitivamente resa pubblica col passare dei giorni. I primi sospetti si
legarono al furto di alcuni farmaci oculistici, spariti dal dispensario ospedaliero e finiti
in una relazione interna. Allora arrivò il primo inventario
dei medicinali stoccati. L’intervento della procura aprì l’attività investigativa.
(a. t. g.)
L’Atto aziendale sta mietendo
vittime inconsapevoli. A rimetterci le penne, questa volta, sarebbero tre centri diabetologici. In particolare a scomparire
sarebbero quelli di Nocera Inferiore e Cava. La notizia è trapelata nella giornata di ieri dopo l’ennesima lettura del piano Squillante. Sono centinaia
gli utenti di queste strutture
territoriali che si ritroverebbero senza un punto di riferimento. Da quanto si apprende non
c’è un’esplicita indicazione
dell’eventuale unità a cui sarebbero accorpati. Il centro nocerino sarebbe quello ristrutturato da pochi anni a via Barbarulo, nei locali del distretto sanitario. Le associazioni di persone diabetiche si starebbero
già mobilitando. L’altra sera ci
sarebbe stato un primo incontro durante il quale si è discusso del da fare. Le perplessità
emerse dovrebbero trasformarsi in un comunicato stampa/lettera aperta ai dirigenti
Asl. Il diabete è una patologia
tra le più complesse e in crescita nella popolazione, sopprimere e non rivedere un servizio del genere rappresenterebbe un grave disagio.
Sorte inversa, invece, per
l’unita operativa semplice di
neurofisiologia dell’Asl Salerno, attualmente operativa
presso il dipartimento di salute mentale di via Federico Ricco a Nocera Inferiore. Si tratta
dell’unico ambulatorio specialistico pubblico che sul territorio salernitano effettua esami
di elettromiografia ed elettroencefalografia e che, dal 2002, è
centro di riferimento per la cura delle cefalee. Anche questa
unità era scomparsa dalla geografia sanitaria salernitana
contemplata nell’Atto aziendale. Le sollecitazioni, anche
giornalistiche, hanno indotto i
vertici di via Nizza a riconsiderare l’utilità di questa unità.
Soprattutto ci sarebbe stato
un confronto produttivo tra gli
addetti della struttura nocerina ed i diretti superiori. Pare
che l’unità si fosse persa per
strada.
Salvatore D’Angelo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
san giorgio
Seduta consiliare
sul distretto
Convocato per questa sera alle
18,30 il Consiglio comunale di
Castel San Giorgio. Punto
all'ordine del giorno l’Atto
Aziendale ASL Salerno.
«Parleremo dell’Atto pubblicato
dall’Asl e della chiusura del
Materdomini, la cui struttura
resta di fondamentale
importanza per l’equilibrio
sanitario territoriale», così il
sindaco di Castel San Giorgio,
Franco Longanella, sugli ultimi
eventi che hanno portato la
scorsa settimana anche ad un
consiglio comunale congiunto a
Nocera Superiore, insieme
all’amministrazione ospitante e a
quella di Roccapiemonte, circa
l’eventuale chiusura del sub
distretto di Materdomini.
L’ospedale di Nocera Inferiore
Colonscopia sospetta
Sotto accusa tre persone
Indagati medici e infermieri che hanno effettuato l’esame prima del decesso
L’uomo di Corbara ha perso la vita per la perforazione dell’intestino
Sono tre le persone raggiunte
da avviso di garanzia per il decesso del cinquantottenne
Giovanni Gallo, originario di
Corbara, morto due giorni fa
dopo una colonscopia per sospetta perforazione dell’intestino. Si tratta dei medici e infermieri intervenuti durante lo
svolgimento dell’esame diagnostico, con l’ipotesi di condotta colposa formalizzata dalla procura di Nocera Inferiore
dopo la denuncia dei familiari,
in attesa del conferimento
dell’esame autoptico atteso in
mattinata.
L’attività investigativa dei
carabinieri del reparto territoriale di Nocera ha raccolto i
dettagli della vicenda e la cartella clinica dell’uomo lavorando sulla possibilità di manovre
errate eseguite durante la colonscopia, cui lo stesso Gallo si
era sottoposto durante il ricovero all'ospedale Umberto I di
Nocera Inferiore.
Sulla base di queste ipotesi,
la Procura ha avviato un’inchiesta, con una ulteriore fase
di accertamento indipendente portata avanti dall’Asl di Salerno per ricostruire quanto
accaduto. Secondo la ricostruzione di una delle figlie del deceduto, firmataria della denuncia ai carabinieri di Nocera Inferiore, Giovanni Gallo si
era recato qualche giorno fa
all’Umberto I per sottoporsi alla colonscopia, avvertendo un
forte dolore dopo una manovra del medico. Dolori e spasmi erano andati avanti nelle
ore e nei giorni seguiti all’esa-
me, fino all’emergenza e al
nuovo ricovero nella struttura
ospedaliera. Una volta tornato
in ospedale i medici avevano
disposto l’operazione chirurgica d’urgenza per rimuovere il
tratto intestinale danneggiato,
ma a quel punto l’infezione intervenuta non era più controllabile. La conseguente setticemia, se confermata dagli esami autoptici e istologici imminenti, avrebbe dato atto al crollo delle funzioni vitali e poi al
decesso, originato dall’iniziale
“errore medico”.
Mentre il manager dell’Asl
Squillante ha già avviato la
procedura interna per accertare eventuali errori, gli inquirenti partiranno dal decisivo
esame autoptico, accertamento irripetibile da svolgersi a cu-
religione
castello fienga
Dopo il trasferimento l’amarezza
tifosi violenti
«Falsa l’accusa
sui crolli determinati
Lo spostamento di don Antonio non compreso dai fedeli di Cicalesi dal nostro trenino»
Notificati quattro “daspo”
per gli incidenti a Benevento
Umori ancora neri e grande
amarezza circola tra la gente
della comunità di San Giovani
Battista a Cicalesi dopo la notizia che il parroco della chiesa,
Padre Antonio Cuomo, sarà
trasferito ad Angri.
La gente del posto porta ancora con sé il malcontento. Si è
riunito anche il Consiglio parrocchiale di San Giovanni Battista. L’argomento da trattare
con la massima urgenza era il
trasferimento di Padre Antonio. Alcuni componenti del
Consiglio avevano dichiarato
che uno dei primi atti contro il
cambiamento in atto sarebbe
A seguito di una complessa attività investigativa condotta
dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nocera Inferiore, retti dal dottore
Marziano, che ha consentito
di identificare alcuni tifosi della Nocerina calcio i quali, in occasione dell’incontro con il Benevento si rendevano responsabili di atti di violenza, la Questura di Benevento ha emesso
i primi quattro Daspo.
Sono stati notificati ad A. L.,
nato a Nocera Inferiore, di 35
anni, resosi responsabile di aggressione ad uno steward colpendolo al volto; B. G. A., nato
stato quello di scrivere una lettera al vescovo Giudice e all’ordine dei Presbiteri, paventando anche una missiva per Papa Francesco. Ma nulla di tutto questo sarà fatto.
«Abbiamo deciso, per non
creare ulteriori polemiche e disagi a Padre Antonio, di non fare alcuna lettera e di fermare
per adesso le nostre mobilitazioni», dichiarano dal Consiglio pastorale di S.Giovanni
Battista. Lo stesso sacerdote
avrebbe chiesto il silenzio. «Però continuiamo a non capire
questa decisione, non ne comprendiamo le motivazioni. È
una situazione molto difficile
per la nostra comunità, umanamente parlando. Vedremo
in futuro quali decisioni prendere».
Il sacerdote, originario di S.
Antonio Abate e appartenente
all’ordine dei Dehoniani, era
stato inviato da circa 4 anni
presso la comunità di San Giovanni Battista, sostituendo il
precedente parroco, Don Antonio Calabrese. Molto, a detta della gente del posto, era stato costruito negli ultimi anni
per fidelizzare il popolo.
Davide Speranza
L’associazione culturale di storia ferroviaria, attraverso i suoi
legali, replica alle accuse che
erano state mosse da un’altra
associazione, “Le voci del castello”. Quest’ultima aveva sostenuto che il trenino dell’associazione, determinava crolli
del castello Fienga. L’accusa
viene rintuzzata dicendo che
non ci sono mai stati crolli. Per
questo l’associazione ha dato
mandato ai suoi legali di denunciare Antonio Pace che
aveva formulato le dure accuse.
(a. p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a Nocera Inferiore, di 26 anni,
resosi responsabile di accensione di fumogeno all’interno
della curva ospiti; C. F., nato a
Nocera Inferiore, di 28 anni, resosi responsabile di accensione di fumogeno all’interno della curva ospiti; P. G., nato a Nocera Inferiore di 33 anni, resosi
responsabile di danneggiamento di una porta in vetro.
Dovranno comparire personalmente al commissariato in
occasione di tutti gli incontri
di calcio che disputerà la Nocerina calcio, per 3 anni i primi
due, e per due gli altri due.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
18
Irno ❖ Costiera
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Oggi l’interrogatorio di Diego Landi
L’ex docente e politico di Fisciano sarà ascoltato in carcere e dovrà spiegare cosa accadeva con il quattordicenne
◗ FISCIANO
il sindaco
Si terrà oggi alle 10, presso il
carcere di Fuorni a Salerno,
l’interrogatorio di garanzia
all’ex docente Diego Landi,
tratto in arresto martedì scorso con l’accusa di prostituzione minorile. A difenderlo ci saranno gli avvocati Mauro Iannone e Agostino De Caro, che
ieri hanno ascoltato anche i familiari di Landi per approfondire i fatti addebitati all’ex professore di latino e greco presso
il liceo classico “Publio Virgilio
Marone” di Mercato San Severino.
Anche se il capo di imputazione è molto grave, vige sempre il principio della presunzione di innocenza fino alla
pronuncia definitiva da parte
del giudice. In tutti i modi, è
molto probabile che i legali
tenteranno di far applicare al
loro assistito una misura cautelare meno afflittiva rispetto
all’arresto in carcere, cercando di ottenere almeno gli arresti domiciliari, prima di avviare l’iter processuale e scavare a
fondo per conoscere tutta la
verità dei fatti contenuti
nell’accusa a seguito delle indagini avviate dalla Procura
della Repubblica di Salerno.
Investigazioni che sono iniziate a seguito di una denuncia sporta dalla madre di uno
dei ragazzini di origini rumene
che sarebbero stati indotti a
ravello
La minoranza accusa
«Festival “avaro”
verso i residenti»
Amabile: «Crediamo
alla sua innocenza»
L’avvocato
del professore
di greco e latino
chiederà i domiciliari
Intanto ieri ha incontrato
i familiari
per chiarire gli aspetti
della vicenda
praticare col docente atti e rapporti sessuali. La donna, infatti, da qualche tempo aveva notato una improvvisa disponibilità economica del figlio quattordicenne che l’hanno portata alla denuncia. Le indagini,
condotte dal procuratore
Franco Roberti, hanno consentito di confermare che Landi tra l’ottobre 2012 e l’aprile
2013, approfittando delle condizioni familiari e sociali poco
abbienti, avrebbe adescato il
minore con modeste somme
di denaro, ricariche telefoniche, dolciumi ed altre gratificazioni, inducendolo a praticare
con lui atti e rapporti sessuali.
Inoltre, secondo le indagini
della Procura, tra il 2009 e il
2010, il professore avrebbe in-
dotto ed istigato altri tre stranieri, all’epoca minori, disoccupati e privi di mezzi economici, a compiere prestazioni
sessuali in cambio di denaro.
L’uomo sostanzialmente,
poneva in essere una condotta
persuasiva favorita dallo stato
di indigenza delle sue vittime,
lusingandole mediante l’elargizione di utilità di vario tipo e
dell’ospitalità nella propria
abitazione. Per conquistarli
concedeva loro l’uso del computer e della televisione e poi,
una volta carpita la loro fiducia, facendo confondere la natura di tali regali con generosità, li induceva ai rapporti sessuali.
Mario Rinaldi
©RIPRODUZIONERISERVATA
Non sono finiti i disagi alle poste
Mercato S. Severino: proteste degli utenti anche dopo i lavori alla sede centrale
◗ RAVELLO
◗ MERCATO S.SEVERINO
Doveva essere un “evento”, invece, da un punto di vista di presenze, il ritorno in Italia di David
Knopfler, che si è esibito al Ravello Festival, si è rivelato uno
“spettacolo triste”. La denuncia
è del capogruppo di “Ravello nel
cuore”, Ulisse Di Palma, che ritiene che il fallimento del concerto, annunciato in pompa magna ma che, invece, non ha affatto realizzato il tutto esaurito, sia
da attribuire principalmente alla circostanza che, da quest’anno, ai ravellesi sia stato negato,
come invece nelle edizioni precedenti, il benefit del ticket d’ingresso ridotto agli spettacoli.
«Se si serve un prodotto – evidenzia Di Palma - deve essere
prima di tutto conosciuto da chi
lo porge e, per questo, i ravellesi
dovrebbero avere la possibilità
di assistere alle manifestazioni
ad un prezzo cosiddetto politico». Tutto questo, tuttavia, non
avviene più. «Di chi è la colpa – si
chiede il rappresentante dell’opposizione – e soprattutto chi ha
deciso. È stato il presidente della
Fondazione, Renato Brunetta,
o il Consiglio di amministrazione?».
Domande che Di Palma rivolge a chi può dare una risposta,
assieme all’ultimo, fondamentale quesito: «Cosa hanno fatto o
hanno intenzione di fare i rappresentanti del comune di Ravello in seno al consiglio di indirizzo della Fondazione, il sindaco Paolo Vuilleumier, il consigliere di minoranza Salvatore
Di Martino e l’ex primo cittadino Paolo Imperato, per rappresentare le esigenze della comunità?».
(g. d. s.)
Ancora disagi e caos alle poste
di Mercato S. Severino: nonostante le rassicurazioni da parte dei vertici di Poste Italiane,
in merito alla decantata maggiore efficienza della sede principale al capoluogo, in corso
Diaz, non si placano le proteste dei cittadini, delusi per
aver nuovamente sperimentato disservizi dopo la recente
riapertura.
Il restyling si era reso necessario appunto per la necessità
di garantire una migliore erogazioni di servizi. Cosa che, almeno in questi primi giorni di
attività, sembra – a detta di numerosi avventori – non essersi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il carcere di Fuorni dove oggi sarà ascoltato dal magistrato Diego Landi, in alto a sinistra
ancora verificata: la pensa così
una gran fetta di utenza, che
segnala un numero ancora
maggiore, se possibile, di disagi rispetto a prima della riqualificazione, come, ad esempio,
la disorganizzazione nel rapportarsi ai clienti e le interminabile attesa fuori dalle Poste
dovute all’applicazione di
un’ordinanza di sicurezza in
vigore già prima del rifacimento.
La maggior parte della gente
è arrabbiata per tali criticità,
ma non mancano commenti
positivi e un plauso alla ricostruzione. Ci sono anche quelli che lodano i miglioramenti
dell’ammodernamento, più
funzionale, nonché la piacevo-
lezza dell’aria condizionata
nell’attuale periodo estivo. Secondo alcuni, poi, in mattinata gli operatori lavorano meglio; stando a sentire altri – invece – nell’orario antimeridiano dei primi di luglio c’erano
solo tre addetti allo sportello e
le operazioni andavano – dicono sempre coloro che si sono
recati al corso – abbastanza a
rilento. Presumibilmente il
“disservizio” contestato potrebbe acuirsi con l’avvento
dell’orario estivo: l’espletamento dei servizi, per qualche
tempo, sarà possibile solo al
mattino.
«Dopo la ricostruzione è tutto come prima – sostengono
delle persone – c’è folla fuori
dall’edificio, i tempi per le operazioni sono sempre elefantiaci. Insomma: cambia la forma
ma non la sostanza». Ed è sotto gli occhi di tutti – sempre secondo le segnalazioni - la lentezza nello sbrigare gli utenti,
unita a delle considerazioni
sulla modalità della riscossione delle raccomandate, a
quanto pare da ritirarsi addirittura a Nocera Inferiore. Innumerevoli – dunque - i malumori degli utenti e non solo di
quelli di Mercato S. Severino:
l’ufficio è infatti frequentato
anche da utenti che provengono da altri centri della Valle
dell’Irno.
Anna Maria Noia
Sotto shock il mondo politico di
Fisciano, dove Diego Landi fino
alla passata legislatura ha
ricoperto il ruolo di capogruppo
della minoranza di governo alla
guida del gruppo “L’Aquilone,
Progetto Civico per Fisciano”. La
sua posizione è stata sempre
giudicata da tutti molto
equilibrata, senza far mai
mancare uno spiccato spirito
combattivo per la lotta alla
legalità e alla trasparenza
amministrativa. Innumerevoli le
battaglie condotte con uno dei
compagni di coalizione, Andrea
Landi, attuale consigliere di
minoranza di Sel, il partito del
quale ha fatto parte anche l’ex
docente nelle ultime elezioni,
capeggiato da Rino Mele in
qualità di candidato a sindaco
per sfidare il primo cittadino
Tommano Amabile. «Stento a
credere a quanto viene
contestato a Diego Landi – ha
affermato il consigliere Andrea
Landi – il professore ha mostrato
sempre grandi doti morali. Ha
condotto una brillante carriera
scolastica: in oltre 40 anni di
insegnamento ha formato
generazioni di ragazzi. Dal punto
di vista politico si è sempre
battuto per la lotta alla legalità
nel comune di Fisciano e mi
auguro che continui a farlo. “Non
conosco i fatti – continua il
consigliere di opposizione – di
certo era nota a tutti la grande
generosità di Diego Landi verso le
persone bisognose. Ma non credo
affatto che questa sua
disponibilità lo abbia indotto a
fare ciò che gli viene contestato.
Io credo nella sua innocenza e
sono sicuro che riuscirà a
dimostrarla ai giudici». Sulla
vicenda si è espresso anche il
sindaco Amabile, il quale ha
detto: «Dispiace molto per quello
che è successo a Diego Landi. Se è
innocente, come noi tutti
crediamo, sono sicuro che
riuscirà a dimostrare la sua
estraneità ai fatti che gli sono
stati addebitati». Solidarietà a
Landi intanto è stata espressa
anche dall’istituto “Virgilio” di
Mercato S. Severino, dove il
professore ha insegnato greco e
latino per tanti anni. Anche qui, il
sentimento che prevale fra
docenti e personale scolastico, è
quello dello stupore per le accuse
rivolte a Landi. (m. r.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
minori
vietri sul mare
È stato assolto il sindaco Reale
Sette istruttori di vigilanza
assunti a tempo determinato
Era accusato di irregolarità nella ristrutturazione di una scuola
◗ MINORI
È stato assolto con formula piena per “non aver commesso il
fatto”. La seconda sezione penale del Tribunale di Salerno,
infatti, ha ritenuto il sindaco di
Minori, Andrea Reale, completamente estraneo dall’accusa
di omessa consegna dei calcoli
strutturali al Genio civile, riguardanti la ristrutturazione
dell’immobile del palazzo scolastico di via S. Giovanni a Mare. «Il primo cittadino – evidenzia l’avvocato Giuseppe Della
Monica – si è limitato a sanare
un’inadempienza che non po-
teva essere in nessun modo riconducibile a lui, come riconosciuto dalla corte».
La vicenda risale al 2010,
quando all’atto della stipula
del contratto di locazione
dell’edificio con la Provincia,
saltò fuori come lo stabile, ristrutturato nel 2003, non avesse il certificato di agibilità, a
causa del mancato deposito
dei calcoli strutturali. «Per rimediare a questa grave mancanza – spiega Reale - si provvide ad effettuare un’accurata
verifica strutturale, innanzitutto a garanzia della sicurezza
del sito e dell’incolumità degli
utenti. In virtù del positivo riscontro ottenuto, si determinò
la regolarizzazione dell’iter
procedurale attraverso il deposito in sanatoria dei calcoli, per
ottenere la certificazione mancante».
E, da quel momento, è cominciato l’iter giudiziario, che
si è concluso con l’assoluzione. «Il processo subìto – conclude il sindaco - non ha scalfito la mia certezza di aver agito
e di agire ogni giorno esclusivamente nell’interesse generale
del paese».
Gaetano de Stefano
©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ VIETRI SUL MARE
Il Comune assume per due
mesi 7 istruttori di vigilanza categoria C, posizione economica C1 - a tempo parziale (18
ore settimanali) e determinato. I candidati utilmente collocati in graduatoria saranno
impiegati ad espletare mediamente 72 ore lavorative mensili, prioritariamente nella fascia oraria dalle 22 all’1.
Le domande di partecipazione al concorso per titoli e
colloquio, dovranno essere
presentate a mezzo raccomandata “a.r.” entro le 12 del
prossimo 23 luglio - faranno
fede il timbro e la data dell’ufficio postale - oppure presentate, entro la stessa data,
all’ufficio protocollo del Comune.
Lo schema di domanda per
la partecipazione al concorso
è pubblicato sul sito www.comune.vietri-sul-mare.sa.it. Ulteriori informazioni sulla selezione potranno comunque essere richieste sia all’ufficio
personale che alla segreteria
generale del comune di Vietri
sul Mare.
Antonio Di Giovanni
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Cavade’Tirreni
17
■ e-mail: [email protected]
Ex Seta alla Metellia
I sindacati chiedono
garanzie al sindaco
l’incidente
Alla Tengana
soccorsi
in ritardo
cuperare il pallone finito al di là
della delimitazione.
Da allora è passato oltre un
anno, ma all’interno della villa,
dove non c’è guardiania, alcuni
ragazzi continuano ad adottare
comportamenti che creano
pregiudizio al bene pubblico e
allo loro stessa incolumità. Oltre ad invadere le strutture pericolanti, sradicano alberi e rami
che poi lanciano all’interno della vasca. Ma nella villa entrano
anche persone a cavallo ed altre che portano a spasso i cani.
Due le possibili soluzioni
avanzate dai residenti del posto: dare la possibilità ad un privato di gestire un gazebo e curare anche la vigilanza, o predisporre controlli periodici da
parte dei volontari civici, come
già del resto è accaduto in passato.
Annalaura Ferrara
Incidente l’altra notte poco dopo le 2 in località Pontisurdolo, poco più giù della Tengana:
una motocicletta con in sella
un ragazzo e una ragazza, in fase di sorpasso è finita contro
un’autovettura che stava per
svoltare in direzione Dupino-Alessia. La giovane ha fatto
un volo di parecchi metri prima di cadere sull’asfalto, ma
fortunatamente non ha riportato danni gravi. Esplode però
la polemica per il ritardo dei
soccorsi.
Svegliati dal forte impatto, i
residenti sono stati i primi ad
intervenire ma hanno dovuto
chiamare numerose volte i
soccorsi prima di vederli arrivare. Solo dopo circa un quarto d’ora, infatti, sul posto è arrivata l’ambulanza che ha prestato le prime cure ragazza, salvata dal casco protettivo. I due
giovani sono stati trasportati
al pronto soccorso di Cava de’
Tirreni, poi al “Ruggi” di Salerno, dove hanno diagnosticato
loro ferite lacero-contuse e
fratture.
«Solo dopo numerose telefonate - affermano alcuni residenti del posto- è arrivata
l’ambulanza. Erano ormai trascorsi 15 minuti e c’è voluta
circa mezz’ora per le forze
dell’ordine, prima la polizia
poi i carabinieri. Siamo sempre noi residenti a prestare i
primi soccorsi, anche a rischio
di essere investiti dalle auto in
corsa. Eppure l’ospedale di Cava è a pochi metri».
In zona avvengono infatti
frequentemente degli incidenti e meno di una settimana fa
uno scooter era finito sotto un
camion della nettezza urbana:
il conducente del mezzo a due
ruote era stato trasportato al
vicino ospedale per contusioni varie. I veicoli coinvolti
nell’incidente di ieri mattina,
scendevano entrambi dalla
Tengana, quando all’altezza
dello svincolo per Dupino-Alessia, mentre stava per
compiere la manovra di svolta
a sinistra, l’automobilista si è
visto piombare la motocicletta
nella fiancata della propria autovettura.
(a. f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Possibile riduzione dei costi per gli stipendi del personale
I rappresentanti dei lavoratori vogliono un tavolo comunale
Lavori sul corso
Il tratto interessato
e le disposizioni
A partire dal prossimo
lunedì è vietata la
circolazione nel tratto di
corso Umberto I compreso
tra piazzetta Nicola Di
Mauro e piazza San
Francesco. Questo a causa
dei lavori di pavimentazione
dello stesso corso, che si
protrarranno fino al
prossimo 6 settembre. Per
evitare disagio ai residenti,
l’amministrazione comunale
ha comunicato che i
residenti all’interno dei
portoni contrassegnati dai
civici 32, 44, 56, 72, 80, 86 e
77, 91 e 105, potranno
sostare i veicoli presso
l’area di parcheggio del
Trincerone numero 2. Per
farlo, però, dovranno prima
presentare una richiesta di
permesso alla Metellia
Servizi (la società che si
occupa della sosta a
pagamento in città), previa
esibizione del pass in deroga
della Ztl in corso di validità.
Nell’ordinanza dirigenziale,
inoltre, si stabilisce che è
consentita la circolazione
nei due sensi di marcia sul
tratto di corso Umberto tra
l’intersezione di piazza
Vittorio Emanuele III ed il
civico 32, esclusivamente
per i residenti e gli operatori
commerciali che sono muniti
di permesso in deroga. I
veicoli che sosteranno nelle
zone interessate alla
pavimentazione saranno
ovviamente rimossi. (a. c.)
I rappresentanti sindacali vogliono vederci chiaro. Durante
la riunione dello scorso mercoledì sera con il presidente della
Metellia Servizi, Giovanni
Muoio, ed i consiglieri della società Bruno D’Elia ed Antonio
Sorrentino, ed alla quale erano presenti anche le Rsa aziendali, i sindacalisti prima di dire
il loro sì ad un contratto diverso da quello attuale per gli operatori ex Seta, hanno chiesto di
«ottenere copia del piano dei
costi dell’attuale organizzazione di Metellia, per poterlo valutare nel suo complesso». Inoltre i sindacati - rappresentati
da Arturo Sessa per la Cgil,
Giuseppe Baldassarre per la
Cisl, Lucia Pagano per la Fiadel e Valentina Bisogno per la
Ugl – hanno sottolineato che
«è necessario ed opportuno
che il tavolo del confronto sia
spostato presso l’ente comunale, per una disamina complessiva ed in prospettiva unitaria
sulla
problematica
dell’abbattimento della spesa
del personale in termini adeguati e possibili».
I sindacalisti appaiono, dunque cauti. La trattativa sul contratto degli operatori ex Seta,
che per ragioni tecniche dovrà
terminare prima del prossimo
30 luglio, si sposta nella stanza
del sindaco Marco Galdi, che
aveva già messo in conto di intervenire nella questione, dopo aver fatto svolgere il ruolo
di apristrada a Muoio. Come
spiegato dal presidente della
Metellia, che detiene “ad interim” la gestione del servizio di
nettezza urbana, la “conditio
sine qua non” per la proroga
alla società “in house” del Comune della gestione rifiuti – affidatagli dopo il crac della Seta
- è il minor costo del personale
ex Seta, che è transitato in Metellia ed attualmente svolge le
stesse mansioni di prima.
L’obiettivo dell’incontro di
mercoledì era quello di individuare, in via concordataria, le
misure di contenimento del
costo globale del personale.
Come spiegato da Muoio e poi
riportato nel verbale della riunione, infatti, «affinché il perdurare del servizio di igiene
ambientale in capo alla Metellia sia compatibile in termini
di spesa del personale con i
vincoli posti all’ente comunale dalla normativa vigente, risulta necessario procedere ad
una riduzione del costo del
Il palazzo del municipio
personale pari al 20% rispetto
a quello attuale».
Solo una volta raggiunto
questo obiettivo, si procederà
all’attuazione di un nuovo piano industriale su cui la Metellia è già al lavoro. Nel caso la
trattativa fallisse, però, il sindaco ha già detto di avere intenzione di procedere all’esternalizzazione del servizio, emanando un apposito bando.
Alfonsina Caputano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
il caso
Villa Rende preda dei vandali
Senza custodia, l’area verde ai Pianesi rischia già di chiudere
Tanti appelli per la riapertura
al pubblico ma intanto la carenza di vigilanza rischia già di farla chiudere. È la famosa villa
Rende ai Pianesi che è teatro
delle scorribande di vandali.
Per la sua riapertura, avvenuta circa tre settimane fa, c’era
stata una mobilitazione generale dei residenti dell’antico borgo, i quali avevano chiesto
all’amministrazione Galdi di
poter fruire dell’area verde nel
periodo estivo, almeno fino a
quando non riprenderanno i lavori per la riqualificazione degli interni della villa.
A riapertura avvenuta, però,
con il presidente dell’associazione “San Gaetano” che si è
preso l’impegno di aprire e
chiudere Villa Rende, sono subito arrivate lamentele dovute
al fatto che la struttura, soprattutto tra le 14,30 e le 16, è frequentata da ragazzi tra i 12 e i
Villa Rende ai Pianesi
18 anni, spesso non del posto,
che la saccheggiano. Cosa ancora più grave, i giovani scavalcano la recinzione del cantiere
per nascondersi nelle strutture
pericolanti. Recinzioni sulle
quali ad aprile dello scorso un
dodicenne dei Pianesi si lacerò
i legamenti del braccio per re-
il provvedimento
la manifestazione
liceo galdi
Per le onorificenze civiche
Galdi costituisce il comitato
Stasera in piazza
i Cavalieri
della pergamena
Undici “cento” e anche una lode
Il sindaco Marco Galdi, con un
autonomo provvedimento, ha
costituito un comitato per le civiche onorificenze, presieduto
dallo stesso primo cittadino.
Tra i componenti si annoverano: il presidente del consiglio,
Antonio Barbuti; il segretario
generale, Maylin Flores; il consigliere di maggioranza Luca Alfieri e quello di minoranza Enrico Polichetti; l’assessore al turismo, Teresa Sorrentino, e il dirigente comunale Assunta Medolla. A loro si aggiungono i cittadini onorari e benemeriti Maria Olmina D’Arienzo, Lucia
Avigliano, Gerardo Canora, e
Mario Lamberti.
Nel provvedimento sindacale
si stabilisce, inoltre, che “il comitato, nel rispetto della massima riservatezza, effettuerà sedute chiuse al pubblico e provvederà a svolgere l’attività istruttoria e le valutazioni per le attribuzioni delle civiche onorificenze”. Si specifica, poi, che il comitato svolgerà la sua attività a titolo gratuito e in ottemperanza ad
una deliberazione del consiglio
comunale, con la quale veniva
approvato il regolamento che
disciplina l’attribuzione delle civiche onorificenze.
(a. c.)
Proseguono le iniziative della
“Settimana rinascimentale”, la
manifestazione che sta animando il centro storico di Cava. Stasera alle 21, a piazza Amabile, si
potrà assistere alla “Giostra dei
distretti”: giochi a cavallo organizzati dal gruppo “I Cavalieri
della pergamena bianca”.
Domani alle 21, invece, appuntamento con le “Nozze di
Florinella” che rievoca il matrimonio del 1400 tra Florinella e
Risoctulo. Il taglio della torta avverrà al Borgo Scacciaventi, la
cena nuziale nei giardini di San
Giovanni.
(a.c.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
Undici studenti del liceo classico “Marco Galdi”, guidato dal dirigente Pasquale Spaziano, hanno superato gli esami con il massimo dei voti, uno di loro anche
con la lode. Ieri mattina al Galdi
cerimonia voluta dal presidente
della commissione, Pasquale
Rizzo, per rende merito agli
alunni delle quinte delle sezioni
E e D.
Mirko Pedone ha conseguito
100/100 con lode, Carlo Della
Rocca, Maria Filomena Lamberti, Alfredo Mignone, Benedetta Norelli, Giovanni Storiale, Angela Avagliano, Ciro Benevento, Chiara Neve Folliero,
Cerimonia per gli studenti che hanno avuto il massimo dei voti
Gli studenti del liceo classico “Marco Galdi” promossi a pieni voti
Sharon Russo e Camilla Visconti, tutti promossi con 100/100.
L’intera commissione, con il
prezioso sostegno del professo-
re Gennaro Apuzzo, ha prima di
tutto creato una forte intesa con
gli alunni da esaminare.
(a. f.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
Le opportunità non aspettano!
annunci, news e strumenti
per chi cerca e offre lavoro
Afferrale su www.miojob.it
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Campania
16
■ e-mail: [email protected]
»
AMBIENTE E SALUTE LO SCANDALO ISOCHIMICA
◗ AVELLINO
L’esposizione all’amianto è stata certamente la concausa che
ha portato alla morte Luigi Maiello, ex operaio dell’Isochimica di Avellino, deceduto il 14
febbraio scorso. Lo ha stabilito
il medico legale, Carmen Sementa, cui il Procuratore capo
di Avellino, Rosario Cantelmo,
aveva affidato l’incarico di stabilire il nesso di causalità tra la
morte del 53enne operaio, originario di Afragola, in provincia
di Napoli, e il suo lavoro di scoibentatore di carrozze ferroviarie dal 1983 al 1988 nell’azienda
avellinese di Elio Graziano. La
perizia ha accertato che Maiello
era affetto da asbestosi, la patologia cronica provocata dal prolungato contatto con l’amianto
che interessa i polmoni e determina crescenti difficoltà all’apparato respiratorio. La famiglia
dell’operaio, che sarebbe la decima vittima tra gli ex lavoratori
dell’Isochimica, aveva presentato una denuncia per omicidio
colposo alla Procura avellinese
che il 3 giugno scorso aveva sequestrato
l’intera
area
dell’azienda di Borgo Ferrovia,
iscrivendo nel registro degli indagati 23 persone. In quella ordinanza, poi confermata dal
giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, si
contestava agli indagati il reato
di disastro ambientale in concorso ma anche l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti di
«persone in via di identificazione». Tra le persone indagate figurano funzionari della locale
Asl, la curatela fallimentare,
nonchè i componenti la giunta
municipale guidata dall’ex sindaco Giuseppe Galasso.
Un altro filone delle indagini
condotte dalla procura avellinese riguarda proprio la morte di
dieci ex operai dell’Isochimica
per patologie derivate dalla prolungata esposizione all'amianto, senza alcuna cautela e protezione. In questo caso si ipotizza
il reato di omicidio colposo nei
confronti di persone in via di
identificazione. Gli esami disposti dal procuratore Cantelmo
hanno anche accertato «la generale inidoneità dei cubi di cemento-amianto a trattenere le
fibre, la cui dispersione espone
a concreto pericolo l’incolumità di un numero indeterminato
di persone».
Alla Isochimica aveva lavora-
lettera al ministro dello sviluppo
Maccauro: «Il Sud
diventi no-tax area»
◗ SALERNO
Una manifestazione degli ex operai Isochimica davanti alla sede dell’Asl di Salerno
Operaio deceduto
Fatale l’esposizione
alle fibre d’amianto
Depositata la perizia chiesta dalla Procura di Avellino
Il 53enne aveva lavorato per cinque anni nello stabilimento
Sepe: «Inquinare è peccato che grida vendetta al cospetto di Dio»
Per il cardinale Crescenzio
Sepe inquinare la terra e
«attentare alla salute delle
persone, delle mamme, dei
bambini che stanno per
nascere, alla salute di chi
mangia perché questi prodotti
sono frutto di veleni nascosti è
un peccato che grida vendetta
al cospetto di Dio».
L’arcivescovo di Napoli, in
occasione della sottoscrizione
del protocollo “Patto per la
Terra dei Fuochi” sottoscritto
ieri nel capoluogo partenopeo,
ha aggiunto che «la Chiesa ha
più volte fatto sentire la sua
voce». Laddove l’uomo è
offeso, umiliato, danneggiato
in una maniera così grave, la
Chiesa non può stare zitta
perché – ha ammonito il
porporato – è in gioco la dignità
dell’uomo, e quindi di quel Dio
che ha creato l’uomo non per
essere avvelenato, ma per
vivere una vita di dignità».
to per due anni – dal 1983 al
1985 – anche Alberto Oliviero,
l’operaio di Mercato San Severino deceduto il 28 maggio scorso all’età di 55 anni. Sono decine i lavoratori salernitani che
hanno prestato servizio presso
lo stabilimento finito sotto ac-
cusa. Per loro soltanto nel maggio scorso, dopo anni di battaglia, è scattato l’inserimento
nell’elenco
degli
esposti
all’amianto. Il provvedimento
firmato dal dirigente del settore
Assistenza Sanitaria della Regione, era stato sollecitato dal con-
sigliere regionale cavese Giovanni Baldi, che lo aveva definito «un riconoscimento dovuto
che chiarisce la posizione di
tanti lavoratori esposti per anni
al rischio amianto e che finora
subivano una pesante discriminazione».
e propri” perché, a differenza
di quest’ultimi, considerano
le idee più importanti del potere. I politici di professione,
dunque, si muovono nella logica del potere che non sempre coincide con l’idealismo
intellettuale; anzi in alcuni casi si genera un conflitto, risolto, quasi sempre, a danno delle idee. Il potere, infatti, può
essere creato, organizzato,
esercitato e conservato prescindendo dalle idee: “o ignorandole del tutto o adoperandole come slogan acchiappacitrulli”.
In una siffatta situazione gli
intellettuali sono allontanati
dai luoghi del compromesso
poiché la loro abilità, nel manovrare le leve del potere, è
nulla rispetto a quella dei politici di professione: “… eserci-
tare il potere basandosi sulla
pura e semplice logica del potere si riduce… all’uso indiscriminato della violenza e
della frode”.
Ma è vero anche il contrario: il dominio degli intellettuali politici, sicuramente più
raro, può sfociare nel terrorismo ideologico a causa
dell’inclinazione a trascurare
i centri di potere.
Spinelli nel 1963 porta ad
esempio il Partito d’Azione e
il Partito Radicale degli
“Amici del Mondo”. Noi, cinquant’anni più tardi, possiamo aggiungere i gruppi eversivi extraparlamentari e il Movimento 5 Stelle (nel senso di
idealismo estremista avulso
dal potere). C’è un passaggio,
tuttavia, che più degli altri mi
ha illuminato.
Lo trascrivo pari pari lasciando al lettore la libertà di
interpretarlo secondo il proprio sentire: “I partiti …, nel
momento
attuale,
mostrano… la loro pauperizzazione crescente quanto a
idee, e perciò, la scomparsa
pressoché totale degli intellettuali politici dalle fila della loro classe dirigente […]I partiti
… non sono più strumenti
per conquistare il potere o per
parteciparvi, ma sono essi
stessi già di per sé un potere
fra gli innumerevoli altri della
società. La pauperizzazione
ideale ed il prevalere esclusivo dei politici propriamente
detti nelle loro direzioni ha
quindi, come conseguenza,
una crescente importanza del
tema del come conservare e
rafforzare questo specifico po-
Fare di tutto il Sud «una no-tax
area». È la proposta avanzata
dal presidente degli industriali
salernitani, Mauro Maccauro,
in una lettera aperta sul blog di
Costozero.it e postata anche da
salernoeconomy.it con la quale
risponde alle dichiarazioni rilasciate domenica scorsa dal ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, in merito
alle prospettive economiche del
Paese. «Per cambiare davvero –
scrive Maccauro – questo Paese
ha bisogno di scelte coraggiose». E in questo senso si inquadra l’idea della no-tax area che
«rivoluzionerebbe il concetto di
sviluppo del nostro Paese».
Il presidente di Confindustria
Salerno sottolinea che «gli imprenditori, i lavoratori, le famiglie sono ormai abituati a sentirsi dire, ad ogni cambio di Governo, che se non riparte il Mezzogiorno non riparte l’Italia. Dal
momento che l’Italia stenta a ripartire qualcuno potrebbe convincersi che la colpa sia del Mezzogiorno. È necessario abbandonare quei vecchi stereotipi
che nessun passo avanti hanno
fatto fare al nostro Paese». Se Zanonato individua nell’agroalimentare un settore prioritario
da sostenere, per Maccauro «la
di MARCELLO RAVVEDUTO
Sarà una mia predisposizione
naturale, una tara psicologica
o una maledizione voodoo?
Appena poso gli occhi su uno
scritto del passato trovo sempre una corrispondenza con il
tempo presente.
Questa volta mi è accaduto
con un saggio di Altiero Spinelli, pubblicato sulla rivista
“Il mulino” del novembre
1963. Il titolo è Gli intellettuali
politici e i partiti di massa.
Secondo il grande europeista, gli intellettuali politici si
distinguono dai politici “veri
sfida di questi tempi è quella di
mettere in campo strategie di
sostegno all’export per tutte
quelle aziende sane, attualmente in difficoltà, che hanno operato finora esclusivamente sul
mercato italiano perché troppo
piccole o lontane da possibili
mercati esteri. Sostenere le
aziende vitali a prescindere dai
settori di appartenenza è la sfida da vincere». Infine, un invito
al ministro a recarsi a Salerno
per conoscere da vicino «realtà
imprenditoriali di eccellenza
che lottano, ogni giorno, per
consentire all’Italia di essere,
ancora, il secondo Paese più industrializzato d’Europa».
De Luca a Legautonomie
Impegno per la ricostruzione
◗ SALERNO
Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca ha incontrato, mercoledì
scorso, una delegazione di amministratori comunali campani
di Legautonomie. Nel corso
dell’incontro sono state affrontate diverse problematiche tra
cui il completamento della ricostruzione post terremoto. Il vice ministro ha assicurato un impegno immediato per sbloccare i fondi relativi alla ricostruzione delle abitazioni di quanti,
ancora oggi, vivono in condizio-
il mio sguardo libero
Intellettuali politici
e politici
di professione
Mauro Maccauro
tere - il partito - che è diventato una specie di roccaforte
feudale dalla quale si fanno
sortite per allargare il
potere… Partiti cosiffatti possono avere un passato rivoluzionario, possono inalberare
programmi molto innovatori,
possono battersi fragorosamente con i partiti avversari,
ma in realtà sono fattori di immobilità
politica.
Un
accordo… vige fra i vari partiti
allo scopo di mantenere… coperto tutto lo scacchiere politico, tenendone lontani gli intrusi”.
@MarcRavv
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ILBLOG DIRAVVEDUTO
SEGUIECOMMENTA SU
WWW.LACITTADISALERNO.IT
ne di precarietà alloggiativa.
Nella giornata di ieri, De Luca è tornato sulla questione del
doppio incarico ribadendo, ai
microfoni di Radio Alfa, che la
strada giusta è quella della procedura di incompatibilità avviata dal consiglio comunale di Salerno: «Le dimissioni da sindaco avrebbero comportato l’arrivo di un commissario prefettizio e, dunque, la paralisi dell’attività amministrativa. Solo un
farabutto avrebbe potuto salutare la città con un cenno della
mano e dire “chi si è visto, si è
visto”».
Droga nascosta
in cappella votiva
Blitz a Caivano
CAIVANO. Tre cappelle votive
abusive, in una delle quali era
stata nascosta della cocaina,
sono state sequestrate nel rione
Iacp di Caivano, in provincia di
Napoli, dove i carabinieri hanno
effettuato un servizio di
contrasto all’illegalità «Alto
Impatto» che, tra l’altro, ha
portato in carcere due persone,
- Pietro Ronga, di 25 anni, e
Franco Fruggiero, di 32 anni rispettivamente per rapina e
danneggiamento. Denunciate
otto persone per inquinamento
ambientale e contrabbando di
sigarette.
14
Salerno
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
«La sede è senza bagni?
Ecco dove potete trovarli»
Il comando dei vigili in via Dei Carrari
rappresentante sindacale della Cgil – tenta, in modo maldestro ed equivoco, di porre rimedio ad una delle numerosissime carenze strutturali della caserma di via Dei Carrari,
già denunciate all’Asl e
all’Ispettorato del lavoro e
puntualmente rilevate a seguito di ispezione». Acconciagioco ricorda che da tempo le organizzazioni sindacali, nel cor-
so di ripetuti incontri con
l’amministrazione pubblia,
hanno provato a raggiungere
un accordo «per trovare locali
idonei sul territorio cittadino
dove i colleghi e le colleghe
della polizia municipale potessero dignitosamente usufruire di servizi igienici a norma».
«A tutt’ora – osserva – la richiesta delle parti sociali è rimasta
inevasa e il comandante Bru-
È scontro politico
sulle piscine
Il Pdl contro Petillo
scaglin, forse consigliato da
qualcuno degli scienziati di
cui si circonda, ha ritenuto opportuno notificare agli agenti
un foglio su cui è riportato
l’elenco delle sedi istituzionali
dove reperire servizi igienici,
come si legge testualmente
nella circolare».
I vigili urbani si sentono presi in giro da questa soluzione
che non fa altro che rimandare un problema ben più grave.
«Bisognerebbe spiegare a Bruscaglin che il problema non è
reperire le sedi, perché basta
un qualsiasi pubblico esercizio; il problema è che le sedi
devono essere a norma e idonee con armadietti, spogliatoi
e servizi distinti per uomini e
donne». Le rappresentanze
sindacali stanche di continue
riunioni senza risultati sull’argomento, stanno pensando
seriamente di presentare una
nuova denuncia. «Questo foglio che è stato distribuito –
conclude Acconciagioco – è la
prova provata della mancanza
di volontà di rispettare le norme vigenti in materia».
Angela Caso
È scontro politico sulla vicende
della chiusura nel periodo estivo della piscina comunale
“Simone Vitale” sollevata dalla
Cisl funzione pubblica la scorsa settimana. Al consigliere comunale Marco Petillo, che indicò come alternative la
“Nicodemi” e la “Arbostella”,
ha risposto tramite una nota
l’avvocato Pietro Smeriglio,
del coordinamento Pdl Salerno
città parlando di «bugie
dell’amministrazione cieca».
«Il consigliere delegato agli impianti sportivi – scrive Smeriglio – indica quale causa di
chiusura della “Vitale” la manutenzione della stessa che può
esser fatta solo in questo periodo poiché in inverno utilizzata
per attività sportive. È un’affermazione che non ha senso, mi
chiedo quanto tempo richieda
questa manutenzione».
La questione si sposta poi
sulle eventuali alternative indicate da Petillo. «La “Arbostella”
è coperta, quindi non è idonea
per l’utilizzo in estate e poi è affidata in gestione al Circolo
Nautico, così come risulta dal
sito web del Comune. Non diversamente, la “Nicodemi” è affidata in gestione ad Assonuoto
Salerno. Entrambe le piscine,
pertanto, potrebbero essere utilizzate solo durante una ristretta quota delle ore utili rimaste
nella disponibilità dell’amministrazione».
(c.i.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
Dopo i rilievi mossi dall’Asl alla struttura dei vigili di via Dei Carrari
il comandante redige una mappa dei servizi e la distribuisce agli agenti
Originale soluzione del comandante dei vigili Eduardo
Bruscaglin ad alcuni rilievi
mossi dall’Asl nel corso dell’ultima ispezione che è costata
anche una multa al sindaco di
Salerno. Nel verbale, gli ispettori mettevano in evidenza
l’inadeguatezza dei servizi
igienici all’interno del comando della polizia municipale di
via Dei Carrari e l’assenza di
presidi dove i vigili potessero
anche solo riposarsi e rinfrescarsi; per risolvere questo
problema il maggiore Bruscaglin ha pensato di inviare a tutti i dipendenti del settore un
elenco di 49 postazioni dove
possono recarsi, in assenza
dei servizi richiesti.
Un’iniziativa che ha mandato su tutte le furie buona parte
dei lavoratori che si sono sentiti letteralmente feriti nella dignità. Nell’elenco composto
per buona parte dai wc degli
uffici comunali distaccati sul
territorio, ci sono anche i bagni pubblici sul Lungomare,
quelli del cimitero e della piscina “Simone Vitale”. «Il comandante Bruscaglin – commenta Enzo Acconciagioco,
impianti comunali
brevi
centro agroalimentare
Nasce il concorzio
“Qualità Salerno”
■■ I commissionari del
Centro agroalimentare di
Salerno hanno costituito il
Consorzio “QS - Qualità
Salerno” . L’assemblea ha
eletto presidente, per il primo
quinquennio, Sabato
Pecoraro. Il consiglio direttivo
è invece composto da
Giuseppe e Francesco
Gambardella, Sabato
Pecoraro, Dario Plaitano e
Giuseppe Sica. Segretario è
stato nominato Ciro Massa.
il tour
De Luca e Savastano
nelle strutture sociali
■■ Tour nelle strutture di
carattere sociale, oggi per il
sindaco Vincenzo De Luca.
Accompagnato dall’assessore
alle Politiche Sociali Nino
Savastano sarà alle 17.30 a
Cappelle per l’inaugurazione
del campo estivo “L’Isola che
non c’è” presso il centro di
aggregazione Nuovi Orizzonti.
Un’ora dopo ci sarà la
presentazione della
balneazione estiva
organizzata dall’associazione
“Il Verde Pino” per anziani,
disabili, minori accompagnati
e famiglie in difficoltà.
Appuntamento presso la sede
dell’associazione a lungomare
Colombo. Alle 19.30De Luca
sarà al parco del Galiziano, a
Torrione Alto, dove per tutta
l’estate la cooperativa “Lavoro
Vero” organizzerà giochi e
serate a tema.
Salerno ❖ Economia
VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 LA CITTÀ
13
«Cstp, il Pd si è sostituito al tribunale»
Per la nomina di Pasquino manca ancora il decreto dei giudici fallimentari. Il Pdl attacca i democratici, i sindacati mediano
Non è ancora arrivato il decreto con cui il Tribunale fallimentare di Salerno dichiarerà
lo stato d’insolvenza del Cstp,
un atto necessario per avviare
l’iter per l’ammissione all’amministrazione straordinaria
per le grandi aziende in crisi.
In verità il decreto era atteso
già per ieri ma probabilmente
la mole di documentazione
da analizzare per poterlo
emettere ha allungato i tempi
del giudice delegato Maria
Elena Del Forno. Alla pubblicazione del provvedimento
sarà contestuale la nomina ufficiale di Raimondo Pasquino
che potrà iniziare ad analizzare la situazione del Cstp verificando l’ammissibilità alla procedura indicata dal Tribunale
fallimentare. A quel punto il
nuovo commissario giudiziale avrà un mese di tempo, con
l’eventualità di una proroga
laddove se ne verificasse la necessità, per redigere un nuovo
piano industriale, che molto
probabilmente ripartirà proprio dalle condizioni non rispettate del precedente. Sembra inevitabile la vendita della
sede di piazza Luciani e la dismissione di alcuni uffici distaccati; stesso ragionamento
per la riduzione del costo del
lavoro. Fra le ipotesi percorribili anche una manutenzione
straordinaria del parco mezzi
con l’obiettivo di rendere
maggiori servizi in maniera
da determinare un aumento
degli introiti per la società di
trasporto.
La nomina a commissario
giudiziale del Cstp del rettore
uscente dell’Università di Salerno è stata invece ben accolta da tutte le parti coinvolte
nella vicenda che, però, non
hanno perso occasione per
rinfocolare lo scontro politico
ormai in atto da tempo sulle
sorti del consorzio. Il sindaco
di Cava de’ Tirreni, Marco
Galdi, ha espresso apprezzamento «per la scelta ministeriale di indicare una figura del
calibro, dell’autorevolezza e
della professionalità del rettore Pasquino» impegnandosi a
sostenere il processo di rilancio dell’azienda. Anche sindacati e lavoratori si sono detti
concordi sulla necessità di sostenere il nuovo commissario, riconoscendo in lui una
guida solida e d’esperienza.
Ma tra Pd e Pdl è scontro a distanza. «La nomina del professore Pasquino – ha detto ieri il
segretario provinciale dei democratici, Nicola Landolfi – è
Salernoeconomy.it
Confidi: nasce Cpm
per aumentare
le garanzie alle Pmi
Una protesta dei lavoratori del Cstp in piazza Luciani, nei pressi della sede dell’azienda
la scelta migliore possibile
che si poteva fare per il Cstp e
per il trasporto pubblico locale». Per Landolfi il nuovo commissario «saprà assicurare
correttezza gestionale e governance pubblica, non separate
da competenze tecniche e
professionali indiscutibili».
Immediata la risposta di Palazzo Sant’Agostino con una
nota congiunta a firma del
presidente Antonio Iannone
e dell’assessore ai trasporti
Michele Cuozzo che accusano il Pd di «sostituirsi a organi
competenti per legge». «Immaginavamo – scrivono gli
amministratori della Provincia – che la nomina del professore Raimondo Pasquino dovesse avvenire con provvedimento collegiale della sezione fallimentare del Tribunale
di Salerno. Prendiamo atto
che il segretario provinciale
del Pd anticipa i tempi, brucia
le tappe e si sostituisce alla
magistratura. Complimenti.
Dobbiamo prendere atto, pertanto, che la scelta del Ministero forse non è avvenuta per
caso».
«Adesso – ha commentato
Amedeo D’Alessio, della Filt
Cgil – è il caso di evitare scontri politici. Questa è davvero
l’ultima spiaggia per il Cstp:
aziende come Parmalat ed Ali-
talia ce l’hanno fatta e sono
speranzoso che con la guida
del nuovo commissario potrà
aprirsi un nuovo corso anche
per quest’azienda. L’auspicio
è che Pasquino faccia della
concertazione un punto qualificante della sua gestione, da
parte nostra ci sarà massima
collaborazione per la risoluzione della vicenda».
Carmen Incisivo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’odissea mattutina dei pendolari
Da giorni il treno delle 8.17 per Napoli ha solo quattro carrozze. Utenti inferociti
di Fiorella Loffredo
La stazione ferroviaria di Salerno
Il treno della discordia - e della
rabbia dei tanti salernitani che
ogni giorno devono recarsi a Napoli per lavoro - è sempre lo stesso: il regionale 3704 che parte
dalla stazione cittadina alle 8.17.
Se durante l’inverno, a far andar
su tutte le furie i pendolari era il
suo frequente ritardo - che causava notevoli disagi a chi aveva
un cartellino da timbrare - con
l’arrivo della calda stagione la
nuova problematica pare riguardi un “dimagrimento” improvviso del convoglio. Dalle cinque
carrozze di cui prima il treno disponeva - che bastavano a stento a contenere tutta l’utenza - da
qualche giorno i viaggiatori abi-
tuali della mattina devono accontentarsi di quattro vagoni su
cui trovare uno spazio vitale diventa quasi un’impresa tant’è la
ressa.
Per due mattine si è ripetuta
una scena quasi “fantozziana”
alla stazione di Salerno dove i
viaggiatori sono riusciti a salire a
bordo solo a colpi di spintoni e
sono rimasti come sardine per
tutto il tragitto. E, si sa, d’estate
non è sempre piacevole stare a
distanza ravvicinata con il proprio vicino, se costui ha un rapporto difficile con l’acqua e il sapone.
Ironia a parte, il problema sussiste. I pendolari che si servono
dei treni regionali, ancora una
volta vengono trattai come pas-
seggeri di serie B nonostante paghino in maniera puntuale un
abbonamento mensile. E sono
stufi.
I disagi, poi, spesso si verificano anche nel viaggio di ritorno a
Salerno quando a salire sui treni
“low cost” che da Napoli partono alla volta del Cilento e delle
note mete di villeggiatura di cui
esso è ricco, sono le decine di
venditori ambulanti extracomunitari che affollano le spiagge
con le loro chincaglierie. In quel
caso, i regionali diretti verso
l’estremo sud della provincia ad esempio il 2431, o il 3465, o
ancora il 2435 - viaggiano non
solo carichi di passeggeri ma anche di buste piene di orecchini,
borse, collane e statue di legno
È on line da questa mattina il
nuovo numero della newsletter pubblicata ogni settimana
sul blog di informazione economica www.salernoeconomy.
it diretto da Ernesto Pappalardo. Focus sulla carenza di liquidità e sul sistema delle garanzie per agevolare il credito
alle Pmi. È in fase di start up in
Campania la costituzione del
Confidi Province Meridionali
(Cpm) che annovera tra i propri enti sostenitori Confidi Province Lombarde (Cpl) ed alcune associazioni di categoria.
L’intervista della settimana è
con Gennaro Buongiorno – responsabile delle sedi di Cpl in
Campania negli ultimi quattro
anni – che si prepara a coordinare questa nuova iniziativa.
Per “I numeri dell’economia”
il presidente di Federcampana
Bcc Silvio Petrone spiega la
strategia che il credito cooperativo è pronto ad attuare. Per
“Ecobionews” (direttore editoriale Giuliano D’Antonio) spazio ai dati Sinab sull’agricoltura “green”: nel primo quadrimestre 2013, la spesa bio è ancora in espansione.
che riducono ulteriormente la
capienza dei vagoni. C’è poi il caso dell’ormai famoso 3387 delle
18.18 che, molto spesso, viene
addirittura cancellato in quanto
non riesce ad arrivare in stazione in tempo utile per rispettare
gli orari, maturando un ritardo
notevole nella sua tratta precedente.
L’utenza, soprattutto quella
giornaliera, chiede quindi a Trenitalia di mantenere inalterato il
numero delle carrozze del regionale mattutino - lasciandone almeno cinque, e non quattro, al
servizio di chi viaggia per lavoro
- e monitorare la situazione pomeridiano-serale in modo da ridurre i disagi, ai quali ormai i
pendolari sembrano essersi tristemente abituati, di quanti vorrebbero tornare a casa in un orario decente, e non ulteriormente
stressati, dopo una lunga giornata di fatica.
©RIPRODUZIONERISERVATA
12
Salerno ❖ Politica
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Sel chiede una verifica di maggioranza
La vendita della Centrale del latte apre una spaccatura. Ragosta: «Confronto sul programma o faremo un passo indietro»
La questione della vendita
della Centrale del Latte rischia davvero di mandare in
fibrillazione la granitica maggioranza di Vincenzo De Luca. Prima le dichiarazioni del
capogruppo dei Progressisti
Sorrentino in Consiglio comunale, poi la replica dell’assessore Calabrese e l’invito di
Landolfi a «non forzare ideologicamente sul punto» ed
ora la dura presa di posizione
di Michele Ragosta, coordinatore provinciale del partito di
Vendola, pronto anche ad
uscire dalla maggioranza.
«Nessuna forzatura ideologica - spiega Ragosta in una nota stampa - la Centrale del latte è un bene comune, un patrimonio dei salernitani che
va salvaguardato da chi cerca, attraverso la vendita, di fare soltanto cassa a danno dei
lavoratori, dell’indotto e dei
consumatori».
Un’analisi che sembra
quella fatta nel corso dell’assise dai rappresentanti dell’opposizione e che va anche oltre la semplice richiesta di rinvio della discussione dell’argomento proposta dal consigliere del partito Emiliano
Torre. Il parlamentare replica poi direttamente a Landolfi. «A lui e agli amici del Pd dico che la nostra non è mai stata una posizione puramente
ideologica. Bensì il nostro atteggiamento è figlio di una
palazzo s. agostino
L’assessore Mancusi
«Tagli condivisi
con il sindacato»
«La decisione di tagliare a tutti i dipendenti dell’Ente il 10%
del salario accessorio, conservando le posizioni acquisite, è
stata maturata solo dopo numerosi incontri con le organizzazioni sindacali». L’assessore provinciale al Personale,
Amilcare Mancusi ritorna sulla questione sollevata dalle organizzazioni sindacali in merito ai tagli del salario dei dipendenti della Provincia. Lo
fa però, omettendo di dire
«che le organizzazioni sindacali, a quel tavolo - ribadisce
Arturo Sessa della Cgil - avevano proposto una soluzione diversa, ovvero tagli proporzionati equamente, cioè che colpissero i salari più alti e meno
quelli più bassi. Ma la nostra
proposta non fu tenuta in considerazione e la Provincia decise unilateralmente di applicare l’art. 40 comma 3». Per
l’assessore poi, in merito allo
sforamento del patto di stabilità, il provvedimento sul salario accessorio non ha nessuna attinenza, «sforato - scrive
Mancusi - per spese di investimento e non per la duplicazione dei centri di costo». E a
conferma di ciò «la decisione
da parte del ministero
dell’Economia di cancellare
alla Provincia di Salerno la
sanzione relativa allo sforamento». Siamo consapevoli,
ha concluso l’assessore «di
aver chiesto un sacrificio e in
virtù di ciò abbiamo ritenuto
opportuno che fosse ripartito
tra tutti i lavoratori. Auspico
sinceramente che prevalga il
senso di responsabilità e mi
rendo disponibile ad ogni possibile confronto».
(c.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’onorevole Michele Ragosta
battaglia che viene da lontano, fatta al fianco dei lavoratori e dei salernitani». E a riprova di questo, Ragosta spiega
che «vendere significherebbe
rinunciare all’unica azienda,
interamente pubblica, che ha
da sempre prodotto utili che
sono stati poi redistribuiti sul
territorio, creando anche
nuova occupazione. Se tutto
questo significa avere un atteggiamento ideologico, allora siamo ben contenti di indossare questo marchio».
Una presa di posizione che
non significa venire meno
«agli obblighi di maggioran-
za», come sostenuto da Sorrentino, perché si tratta di un
argomento che non faceva
parte dell’accordo programmatico sottoscritto alla vigilia
delle elezioni, così come quello relativo alla variante al Puc
e alla messa in vendita delle
aree edificabili. «E’ necessaria, ora più che mai - spiega
Ragosta in merito a questi
aspetti - una nuova, seria e
concreta verifica programmatica. Se queste sono le determinazioni del Pd e del sindaco di Salerno, noi siamo pronti a fare un passo indietro,
prendendo atto che è stato
modificato l’indirizzo politico
dell’amministrazione».
Tanto per chiarire ulteriormente: «Siamo pronti ad uscire dalla maggioranza anche
se non sarà una scelta che
prenderemo a cuor leggero.
Ma se non ci sarà un confronto serio e pacato su questi temi che per noi sono fondamentali, e lo sono altrettanto
per l’intera collettività salernitana, non potremo far altro
che prenderne atto, assumendo tutte le decisioni consequenziali». Sembra quasi che
i deluchiani siano accerchiati: centrodestra da una parte
Sel dall’altra, senza dimenticare gli oppositori che sono
fuori dal consiglio a partire
dai grillini per finire a Valerio
Torre coordinatore regionale
di Alternativa Comunista che
ieri in una nota stampa ha invitato i lavoratori della Centrale del Latte «a scendere in
piazza per manifestare la propria contrarietà e a rivendicare un altro governo per Salerno». Secondo Torre, infatti, il
voto del consiglio «conferma
il piano cosciente dei rappresentanti locali: favorire, attraverso la svendita di tutto
quanto resta pubblico, la realizzazione di ulteriori ingenti
profitti a vantaggio della borghesia e in danno dei lavoratori».
Angela Caso
rifiuti
Idraulico-forestali
Consorzi di bacino
Cirielli se la prende
coi Comuni morosi
Coscia attacca
la Provincia
«Solo demagogia»
Anche Edmondo Cirielli
(FdI) si associa «alla protesta
dei lavoratori dei Consorzi di
bacino della Regione Campania che, ormai, da mesi non
percepiscono lo stipendio,
ma continuano a garantire il
servizio».
Per l’esponente di Fratelli
d’Italia è questa, «una vicenda ormai insostenibile a causa dei ritardi e delle morosità
dei Comuni che, pur riscuotendo regolarmente ieri la
Tarsu, oggi la Tares, non pagano i canoni del servizio di
raccolta, trasporto e smaltimento ai Consorzi e utilizzano questi soldi in maniera irresponsabile, per feste e sagre».
Per questo motivo il parlamentare di centrodestra presenterà «un’interrogazione
parlamentare per capire quali provvedimenti il Governo
ha intenzione di adottare nei
confronti dei Comuni e a tutela dei lavoratori che non
possono giustamente più tollerare una simile situazione».
Il consigliere provinciale Giovanni Coscia (Pd) riaccende i riflettori sulla situazione degli
Idraulico-forestali, quelle impiegati dal 2005 fino al 2011 nel servizio antincendio provinciale, in
tutti quei Comuni. Ebbene, spiega Coscia, «dopo aver acquisito,
per ben due volte e su proposta
del Pd, l’adesione ed il voto unanime dell’intero Consiglio Provinciale (compresi i voti della
maggioranza e dello stesso Iannone), affinchè si procedesse
concretamente all’assunzione
di questi operai, ai fini dello svolgimento del servizio, il destino
lavorativo di queste persone
sembra definitivamente segnato, con la nefasta conseguenza
di avere un Servizio antincendio
ridotto all’osso e deficitario». Così si scopre «che la maggioranza
in Provincia che avrebbe dovuto
dare indicazioni politiche precise, per attivare le procedure previste per l’impiego dei suddetti
operai, ha fatto il doppio gioco,
dichiarandosi, demagogicamente, favorevole nelle sedute
“pubbliche”, ma di fatto non facendo nulla di concreto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
Udc, Ferrara chiede chiarezza al partito
Il consigliere interviene nella polemica: «Ricordo a Cobellis che siamo in Comune grazie ai miei voti»
di Carlo Pecoraro
Rompe il silenzio il consigliere
comunale Alessandro Ferrara
(l’unico consigliere Udc eletto a
Palazzo di Città), e lo fa sulla
scia delle dichiarazioni rese dal
segretario cittadino Nicola Miranda e dall’onorevole Luigi Cobellis che, in sintetesi, indicavano nel consigliere Paky Memoli
«l’unico referente Udc a Palazzo
di Città». Per Ferrara «è quanto
mai singolare che sulla città di
Salerno intervenga l’onorevole
Cobellis, visto che fino ad oggi
mai si è occupato dei problemi
che assillano la nostra città» aggiungendo: «Non comprendo
a quale titolo parla, visto che a
tutt’oggi risulta autosospeso dal
partito». Ferrara, che avrebbe
preferito «non evidenziare, né
alimentare ulteriori discrasie
politiche», però ricorda a Cobellis «che sono stato io a portare
all’Udc salernitano il 18,57%,
pari a 850 voti, quello che conta
in politica, oltre il rispetto della
persona, sono i consensi elettorali che determinano la collegialità e la rappresentanza partitica e che bisogna riconoscere e
dare merito a chi ha consentito
al partito di avere una sua rappresentanza nell’assise comunale». Per questi motivi, «non
capisco la faziosità di Cobellis
nello sminuire la mia persona
ed il mio ruolo (vice presidente
del Consiglio Comunale, ndr)
ruolo che è il frutto del consen-
Luigi
provenza
‘‘
Nulla contro
la dottoressa Memoli
ma la leadership
dovrebbe toccare
a chi è in grado
di convincere e aggregare
so elettorale ricevuto e non di
gratuite nomine». Per questo
«individuare nel consigliere Memoli l’unico rappresentante
dell’Udc - conclude Ferrara non fa altro che mortificare tutti
i candidati della lista Udc che
hanno sempre dato la loro di-
sponibilità». Alle precisazioni di
Ferrara si aggiungono anche
quelle del presidente cittadino
Luigi Provenza (nella foto) e del
vice segretario cittadino Adriano Iorio, che in una nota prendono le distanze dalle dichiarazioni di Cobellis. Provenza e Io-
Il Pd bolla l’Atto: «È una schifezza»
La segreteria pronta ad impugnare il documento di programmazione dell’Asl
Il segretario Nicola Landolfi
«Impugneremo l’atto aziendale dell’Asl Salerno sia in sede
politica che in sede giudiziaria
perché questo documento fa
veramente schifo e non c’è
espressione che sintetizzi meglio la nostra opinione». A dirlo è il segretario provinciale
del Pd Nicola Landolfi nel corso di una conferenza stampa
convocata proprio per annunciare le prossime mosse del
partito per quanto riguarda il
futuro della sanità sul territorio. Oltre le polemiche, il dirigente ha voluto lanciare anche un appello. «Mi voglio rivolgere anche ai consiglieri re-
gionali che non sono del nostro partito. Mettiamo da parte le bandiere e lottiamo insieme». Accanto a Landolfi, i consiglieri regionali Gianfranco
Valiante e Anna Petrone da
sempre in prima linea nel difendere il diritto alla salute dei
cittadini. «Già dal primo giorno in cui è stato adottato il piano - ha detto Valiante - abbiamo formalizzato la nostra diffida. Il direttore generale ha voluto procedere di testa sua ed
ora siamo inondati di proteste
da parte di sindaci e sindacati
che avrebbero voluto dire la
loro. Non c’è stata alcuna
apertura democratica da parte di Squillante ed è una cosa
gravissima. La prossima settimana chiederemo di rispedire
al mittente il piano aziendale
e sono sicuro che questo accadrà». Sono naturalmente diversi i punti messi sotto accusa dai rappresentanti del centrosinistra, primo fra tutti la
decisione di ridurre i distretti
da tredici e dieci presa «nel
più totale disprezzo della normativa vigente», come sottolineato da Nicola Landolfi. Ed è
sempre il segretario del Pd a
evidenziare che nell’atto manca, ancora una volta, «un’orga-
rio rafforzano le dichiarazioni di
Ferrara («la laedership, anche a
livello locale, dovrebbe toccare
a chi è in grado di convincere ed
aggregare») e aggiungono: «In
questo momento di grande difficoltà della vita del paese, tutti
coloro i quali sono direttamente
impegnati nella vita politica come dirigenti di partito, dovrebbero invece avvertire, fortissimo, il dovere, innanzitutto verso la propria coscienza e poi verso la collettività, di formare e selezionare una nuova classe politica, seria, moralmente e culturalmente credibile, dedita al servizio civile autentico e disinteressato e senza malcelate ambizioni personali».
©RIPRODUZIONERISERVATA
nizzazione della rete di emergenza e del personale. Senza
sblocco del turn over e forme
di mobilità passiva accadrà
che gli ospedali chiuderanno
non per decreto ma perché
non ci sono più medici e infermieri». Altri aspetti da considerare sono la mancata previsione di quelli che saranno i
rapporti tra l’Asl e l’Azienda
ospedaliera San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona e il totale abbandono della zona sud
della provincia «dove si ripropone ancora una volta la grande bufala dell’Ospedale Unico
della Valle del Sele». Insomma
a giudizio del Pd si rischia di
penalizzare ulteriormente la
sanità in provincia di Salerno,
«ma noi - conclude Landolfi stavolta alzeremo le barricate».
(an.ca.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Salerno
VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 LA CITTÀ
11
Il broker “scarica” monsignor Scarano
A Poggioreale l’interrogatorio di Carenzio: «Non conoscevo gli accordi che aveva preso con l’agente dei servizi»
Per il sacerdote
salernitano
un’altra notte in carcere
in attesa del parere
dei giudici del Tribunale
del Riesame
che potrebbero decidere
oggi sulla scarcerazione
di Fiorella Loffredo
Non è arrivata, almeno non entro ieri, l’atteso parere dei giudici del Tribunale del Riesame
che hanno deciso di prendersi
ancora tempo per esprimersi
sull’istanza di scarcerazione
presentata dai legali di monsignor Nunzio Scarano, da quelli del broker napoletano Giovanni Carenzio, e da quelli
dell’ex 007 dei servizi segreti
italiani, Giovanni Maria Zito,
accusati di corruzione per aver
tentato di riportare in Italia
dalla Svizzera gli ormai famosi
20milioni di euro. Un altra notte in carcere, quindi, per i protagonisti della vicenda che sta
facendo tremare la Santa sede,
tra i quali spicca il conosciutissimo prelato salernitano, difeso per l’occasione dai legali Silverio Sica e Francesco Caroleo
Grimaldi, che rimane costretto nel carcere romano di Regina Coeli dove si trova dal 28
giugno scorso. Dopo il parere
negativo della procura di Roma alla scarcerazione dei tre,
ieri mattina davanti ai pm romani Stefano Pesci e Nello
Rossi si è presentato il broker
napoletano Carenzio, attualmente ristretto nel carcere di
Poggioreale, il quale - stando
alle dichiarazioni del suo legale, Elio D’Aquino che ha assitito all’interrogatorio durato
più di quattro ore - pare che
abbia fornito chiarimenti sulle
La procura di Roma
continua a indagare
dopo la deposizione
di un imprenditore
che ha rivelato
l’esistenza del tesoretto
di lingotti d’oro
presente in Vaticano
Nella foto a lato monsignor
Nunzio Scarano con gli armatori
Cesare e Paolo D’Amico
(foto archivio “la Città”)
questioni finanziarie al centro
dell’inchiesta, respingendo le
accuse di corruzione rivoltegli
dai magistrati.
Carenzio ha risposto alle domande degli inquirenti «ricostruendo la vicenda che lo vede coinvolto per il trasferimento in Italia di 20 milioni di euro
riconducibili agli armatori
D’Amico, depositati su un con-
to svizzero», ha riportato l’avvocato, che ha poi aggiunto:
«Il mio cliente ha respinto con
forza l’accusa di corruzione,
non conosceva gli accordi economici intercorsi tra Zito e
don Scarano per il rientro dei
capitali. Nel lungo interrogatorio - ha ribadito l’avvocato - ha
ricostruito in maniera lucida
tutte le questioni rispetto alle
indagini che hanno portato al
suo arresto. Resta, però, qualche ombra sulla dinamica dei
fatti e sul recupero di quelle
somme, depositate all’estero.
Comunque il mio cliente resta
a disposizione della magistratura per qualsiasi altro chiarimento».
Per i pm, però, c’è il rischio
che, una volta scarcerati e fini-
ti ai domiciliari, gli indagati - e
soprattutto monsignor Scarano - forti dei rapporti creatisi
nell’alta finanza e nelle gerarchie ecclesiastiche, possano
far sparire documenti importanti che potrebbero portare
ad altri, e ben più cospicui,
“tesoretti”. Come quello cui
ha fatto riferimento l’imprenditore romano Massimiliano
Marcianò, molto vicino al prelato salernitano finito in carcere, che, ascoltato dai magistrati, avrebbe parlato di «lingotti
d’oro scaricati davanti al Vaticano.
Ci sarebbe un dossier a riguardo e la procura di Roma lo
sta cercando di trovarlo. Della
sua esistenza è stato chiesto
conto anche a monsignor Scarano il quale, però, ha negato
la sua esistenza. Quel che è certo, però, è che il giro d’affari su
cui la magistratura sta tentando di fare chiarezza riguarda livelli altissimi del panorama finanziario. In cui Scarano sembra essere una pedina importante.Di qui il parere contrario
alla scarcerazione; a nulla sono valse, almeno per ora, le
“rassicurazioni” avanzate dai
legali del prelato che,
nell’istanza di scarcerazione
hanno insistito sulla collaborazione fornita dal monsignore
agli inquirenti, sulla fine di
ogni rapporto con Carenzio e
Zito e sul fatto che il loro assistito sia stato sospeso dalla
funzione di contabile dell'Apsa.
Tali motivazioni, tuttavia,
non devono essere state considerate sufficienti per la scarcerazione, secondo il pm Pesci.
Ora si attende il parere dei giudici del Tribunale del Riesame
che potrebbe arrivare nella
giornata di oggi.
©RIPRODUZIONERISERVATA
POLIZZA RC a partire da 378
VESPA GTS 4.500
LIBERTY 50
BEVERLY 350
SH 125
SH 150
SH 300
SYM SYMPHONY 50
SYM SYMPHONY 125
SYM SYMPHONY 150
LML STAR 150
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
1.900
4.600
2.950
3.150
3.990
1.500
1.680
1.780
2.300
BEVERLY 300 3.600
Offerta valida questa settimana. Finanziamento con prima rata a 120 gg. Salvo approvazione finanziaria. Foglio informativo e condizioni finanziamento presso punto vendita.
10
Salerno
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013
Investe due pedoni
e scappa: 18enne
Scoperto dalla polizia
Prende fuoco
un ventilatore
Paura a Pastena
Il giovane che viaggiava su uno scooter è stato denunciato
Uno dei feriti è ricoverato in gravi condizioni al “Ruggi”
di Fiorella Loffredo
Stavano attraversando la strada in piazza della Concordia
quando un ciclomotore, che
presumibilmente viaggiava a
forte velocità, è piombato loro
addosso e, dopo averli scaraventati sull’asfalto, è fuggito
via. Per essere, poi, individuato dopo meno di un’ora dai poliziotti della sezione Volanti
giunti immediatamente sul
luogo dell’incidente. Il centauro pirata - risultato poi
P.G.S.L., 18enne nato in Honduras ma residente a Salerno è stato denunciato all’Autorità
giudiziaria per omissione di
soccorso e lesioni ma la sua
posizione potrebbe aggravarsi
in quanto uno dei due investiti, A.D.R., 66enne salernitano rimasto ferito nello scontro insieme a un71enne - rischia ora
la vita. Le sue condizioni sono
apparse, infatti, subito gravi ai
soccorritori dell’Humanitas
che, dopo essere prontamente
intervenuti sul posto, hanno
brevi
via guariglia
Si blocca l’ascensore
Soccorse due donne
■■ Stesso tipo di intervento
ma in due parti diverse della
città, ieri quando i vigili del
fuoco sono dovuti giungere
in soccorso di alcuni
condomini che - prima alcuni
in via Guariglia, poi altri in via
Antonio Barone - erano
rimasti intrappolati in un
ascensore a causa di un
guasto all’impianto. Tanto
spavento soprattutto per le
due donne che i vigili hanno
“liberato” durante il primo
intervento.
via sorgente
Cornicioni pericolanti
Intervengono i vigili
■■ Per scongiurare il
peggio, alcuni passanti,
notando pezzi di calcinaccio
sul marciapiede, hanno
richiesto l’intervento dei
vigili del fuoco in via Camillo
Sorgente dove alcuni
cornicioni di un condominio
risultavano pericolanti e
quindi pericolosi per
l’incolumità pubblica. I
caschi rossi hanno presto
rimesso in sicurezza la zona.
brignano
Guasto alle tubature
A secco i condomini
■■ La sospensione idrica
era stata annunciata per
questa mattina, dalle 9 alle
ore 15, ma ieri, a seguito di
un’improvvisa rottura della
tubazione idrica nei pressi
del cimitero, per riparare il
danno, è stato necessario
togliere l’acqua nei
condomini di via
Sant’Alfonso Maria dei
Liguori e in via Gatti che sono
rimasti a secco per qualche
ora.
trasportato d’urgenza l’uomo
all’ospedale “San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona” dove i
medici hanno diagnosticato
all’uomo una frattura alla calotta cranica. L’incidente si è
verificato mercoledì sera poco
prima di mezzanotte, le due
vittime stavano - come detto attraversando la strada quando sono stati travolti da un ciclomotore. A seguito della segnalazione telefonica del sinistro stradale pervenuta al 113,
i poliziotti sono immediatamente giunti sul posto raccogliendo le prime testimonianze, e, successivamente si sono
recati presso l’ospedale di via
San Leonardo - dove i due investiti erano stati trasportati per sentire la versione dei feriti. Uno solo di loro, però, ossia
il 71enne scampato al peggio
le cui ferite sono state considerate guaribili in 8 giorni, ha potuto raccontare l’accaduto in
quanto l’altro, il 66enne ancora in prognosi riservata, era in
rianimazione. Dove si trova
tutt’ora. I poliziotti si sono
quindi messi alla ricerca del pirata della strada e, grazie
all’aiuto di altre Volanti, sono
riusciti ad individuare presto il
responsabile dell’investimento, ossia il giovanissimo honduregno che, a bordo del suo
ciclomotore, ha travolto i due
anziani. Il giovane è stato bloccato prima che riuscisse a far
perdere le sue tracce. Si tratta
di un 18enne di origini straniere ma residente a Salerno da
tempo che è stato denunciato
all’Autorità giudiziaria per
omissione di soccorso e lesioni.
Come anticipato, la sua posizione potrebbe, però, aggravarsi in quanto gli stessi medici del “Ruggi” ritengono le condizioni del 66enne, attualmente ricoverato in prognosi riservata, molto gravi. L’uomo,
nell’urto con l’asfalto, ha, infatti, riportato gravissime fratture alla base cranica, il che fa
presagire, purtroppo, il peggio.
L’ambulanza intervenuta mercoledì sera in piazza della Concordia
L’incidente, com’era naturale che fosse, ha creato il caos in
piazza della Concordia, a mezzanotte ancora viva grazie ai
diversi bar e rosticcerie che
animano la zona. L’investimento, poi, pare sia avvenuto
proprio in prossimità di una
nota gelateria, davanti alla
quale, a quell’ora, c’erano parecchi avventori che hanno do-
vuto, purtroppo, assistere a
una scena da molti definita
raccapricciante.
Mentre il 71enne ha dato subito segni di vita, il 66enne è rimasto sull’asfalto esanime e si
è subito temuto per la sua vita.
Arrivato
già
gravissimo
all’ospedale, ora si spera per
una sua ripresa.
Un ventilatore lasciato acceso
per rinfrancarsi dalla calura
estiva. Che però, a sua volta, si
è surriscaldato, andando in
fiamme e creando il panico in
un appartamento al secondo
piano del civico 10 di via
Carmine Antonio Petrone, a
Pastena. L’incendio è
divampato all’interno
dell’abitazione - al momento
occupata da una famiglia con
due figli ragazzini - mercoledì
sera poco prima di mezzanotte.
Ed è stato proprio uno dei due
figli della coppia a rischiare il
peggio in quanto il ventilatore
da cui è scaturito il rogo si
trovava proprio a due passi dal
suo letto. L’intervento
provvidenziale di suo padre,
che ha cercato di spegnere
l’incendio con una coperta, ha
evitato che le fiamme si
propagassero per tutto
l’appartamento. Immediato
l’intervento dei vigili del fuoco
che hanno messo in sicurezza
gli inquilini.
©RIPRODUZIONERISERVATA
il gruppo di noschese
Spaccio di stupefacenti
Prosciolti dal giudice
Tutti prosciolti. Nemmeno i
loro avvocati si aspettavano
un epilogo così positivo per la
vicenda giudiziaria che si è
conclusa ieri mattina davanti
a Emiliana D’Ascoli, il giudice
dell’udienza preliminare svoltasi ieri mattina nell’aula
bunker del Tribunale di Salerno, la quale ha emesso sentenza di non luogo a procedere
per i sei salernitani che,
nell’inchiesta “Zio’s team”,
non avevano optato per patteggiamenti o riti abbreviati
ma avevano deciso di andare
avanti nel processo con rito or-
dinario. Prosciolti perchè «i
fatti non sussistevano» o per
«non aver commesso il fatto»
Gianluca Palmieri (40 anni),
Stefano Maisto (24 anni), Anna Maria Riccio, Antonio Abate (47anni), Lorys Avossa (29
anni) e Ugo D’Amato (46 anni).
Secondo il gup i sei prosciolti non sono, quindi, ascrivibili
al clan messo in piedi da Antonio Noschese (alias Pupatella)
che si era imposto come principale gestore dello spaccio di
sostanze stupefacenti sulle
piazze di Salerno, Baronissi e
Pontecagnano. Clan che era
stato sgominato lo scorso ottobre, con l’inizio dell’inchiesta
che ha coinvolto ben 42 imputati. Mentre durante l’udienza
preliminare, l’avvocato Spadafora aveva ottenuto lo stralciamento per la posizione di sette di loro, tra cui lo stesso Noschese, che dovranno quindi
essere risentiti. Dagli altri imputati era arrivata una raffica
di richiesta di patteggiamenti
e riti abbreviati. A optare per
la pena concordata sono stati
in sette e l’udienza è stata fissata per mercoledì prossimo.
Lorys Avossa
Stefano Maisto
Antonio Abate
Ugo D’Amato
Coloro - in quindici - che hanno invece scelto il rito abbreviato - che consente la riduzione di un terzo dell’eventuale
condanna - saranno ascoltati
il prossimo 26 settembre.
Del collegio difensivo fanno
parte, tra gli altri, gli avvocati
Stefania Pierro, Bianca De
Concilio, Antonio Boffa, Marco Martello e Simona Sica.
Grande il loro positivo stupore nel venire a conoscenza
che alcuni dei loro assistiti da
ieri sono a piede libero. (fi.lo.)
Forze dell’ordine e Siae insieme contro la contraffazione
Tutela del diritto d’autore,
contraffazione e strumenti utili per combattere fenomeni in
grande crescita. Se n’è parlato
ieri mattina al Comando provinciale dei carabinieri di Salerno in un seminario, il primo
in Italia, organizzato dalla Siae
e rivolto a tutte le forze dell’ordine affinchè, in un generale
quadro di rinnovamento e trasformazione e con l’ausilio delle tecnologie informatiche,
l’azione congiunta degli attori
coinvolti possa dare il miglior
risultato possibile. «L’auspicio
- ha detto il direttore generale
della Siae, Gaetano Blandiniè che questo incontro possa
rafforzare il fronte operativo
comune tra l’ Autorità giudiziaria, forze dell’ordine e Siae,
che a Salerno funziona già bene per quanto ne so, al fine di
strutturare una sempre più incisiva azione coordinata, finalizzata alla prevenzione ed alla
repressione di tutti quei fatti illeciti che si commettono a
danno del diritto d’autore».
La giornata è stata aperta
dai saluti del prefetto Gerarda
Maria Pantalone, e con gli interventi del presidente della
Corte di Appello, Matteo Casale, del procuratore generale di
Salerno, Lucio Di Pietro, del
procuratore capo Franco Roberti, del comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, il colonnello Fabrizio Parrulli, del questore Antonio De
Iesu, del comandante provinciale della guardia di finanza
Il tavolo dei relatori del convegno di ieri mattina
di Salerno, Generale Salvatore
Di Benedetto. «Spesso - ha osservato il prefetto - si commettono reati non sapendolo o sottovalutando il fatto. Anche fo-
tocopiare un libro per più del
15 per cento è un reato. Lo fanno in tanti e non lo sanno.
Giornate come questa, unite a
controlli mirati ed alla sensibi-
©RIPRODUZIONERISERVATA
lizzazione dei cittadini, possono fare davvero tanto». La contraffazione e la violazione del
diritto d’autore - stando a
quanto riferito da Blandini fanno perdere alla Siae più di
20 milioni di euro l’anno andando a favore della malavita
organizzata o di chi comunque commette illeciti. «Siamo
felici di aver ospitato questa
giornata di studi - ha detto il
comandante Parrulli - confrontandoci
insieme
su
quest’argomento riusciremo a
svolgere meglio i controlli del
caso». Dalla pirateria fonodiscografica a quella on line, la
copia privata, le pubbliche esecuzioni, il diritto di seguito e i
diritti connessi. Questi, e tanti
altri, gli argomenti trattati nella lunga mattina di studio.
Carmen Incisivo
©RIPRODUZIONERISERVATA