RASSEGNA STAMPA CISL del 12 luglio 2013.
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RASSEGNA STAMPA CISL del 12 luglio 2013.
LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] ■ Salerno ■ Salerno SanLeonardo,51 ■ Centralino 089/2783111 ■ Fax 089/2783236 9 ■ Abbonamenti 089/2783235 ■ Pubblicità 089/4838911 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] e-mail: [email protected] » Licenziati gli operai edili della stazione marittima OPERE PUBBLICHE LE INCOMPIUTE Nuovo stop al cantiere, l’impresa vanta un credito di 700mila euro col Comune Ultimato il ponte di imbarco restano ancora da completare i lavori interni di Gianni Giannattasio Lo avevamo scritto un mese fa. I lavori nel cantiere della stazione marittima procedevano solo all’esterno, per ultimare il ponte di imbarco destinato ai passeggeri delle navi da crociera, mentre all’interno i lavori non erano ripresi. Preannunciammo pure che, completato il ponte, ci sarebbe stato un nuovo blocco. E così è stato. Ieri mattina l’impresa Passarelli ha spedito le lettere di licenziamento agli ultimi dieci lavoratori edili della stazione marittima. Tra l’altro, a quanto si è appreso, non riuscirà neanche a ricollocarli nel cantiere delle residenze universitarie, che ormai volge al termine. Il motivo dell’ennesimo stop è sempre lo stesso: l’impresa vanta un credito di circa 700mila euro dal Comune, per lavori eseguiti e fatturati nel 2012. E ricomincerà i lavori solo se sarà pagata. Purtroppo tra i 28 milioni di debiti che il Comune proprio in questi giorni sta pagando, grazie al mutuo trentennale ottenuto dalla Cassa depositi con il decreto “salva imprese”, non ci sono i circa 700mila euro dovuti all’impresa Passarelli. Come è noto, i pagamenti andavano effettuati in base all’ordine cronologico e il Comune sta saldando esclusivamente i debiti contratti fino al 31 dicembre 2011. L’auspicio era che il finanziamento ottenuto dalla Cassa depositi e prestiti avesse fatto tirare un sospiro di sollievo alla Ragioneria del Comune e che tra le pieghe del bilancio potessero essere reperite le risorse per far ripartire i lavori della stazione marittima. Al momento, però, l’impresa ha inviato le lette- Il traffico sul raccordo Salerno-Avellino infrastrutture Raccordo Salerno-Avellino La Feneal Uil sollecita De Luca Il cantiere della stazione marittima re di licenziamento agli operai e questo non è un buon segno. Una cosa è certa: questi 700mila euro sono somme dovute dal Comune e non c’entrano altri enti. Dunque, se Palazzo di Città non paga i lavori non riprenderanno. L’impresa Passarelli non ha alcuna intenzione di anticipare i soldi per conto del Comune, soprattutto di questi tempi con le note difficolta di accesso al credito. A quanto si è appreso, per ultimare la stazione marittima progettata da Zaha Hadid servirebbero cinque mesi, non di più. L’ammontare dei lavori da effettuare ammonterebbe a circa 5 milioni e si tratta dei servizi tecnologici, delle vetrate e delle finiture, in quanto le ope- re murarie sono state già tutte ultimate. Rispetto a qualche mese fa, quindi, l’unico passo in avanti che è stato fatto riguarda il ponte di imbarco, per il resto i lavori sono fermi. Nel frattempo, poche decine di metri più avanti, l’Autorità portuale sta effettuando i lavori per allungare il molo Manfredi che, come previsto dal Piano regolatore portuale, sarà poi destinato esclusivamente alle navi da crociera. I lavori procedono spediti e, secondo quando affermato la scorsa settimana dal presidente Andrea Annunziata, potrebbero concludersi anche prima del previsto, massimo fra due mesi. L’allungamento del Manfredi, e il successivo dragaggio dei fondali, consentiranno l’attracco contemporaneo di due navi e ciò permetterà di raddoppiare, se non addirittura triplicare, il numero di scali crocieristici. Già da quest’anno, comunque, nonostante le navi da crociera non abbiano una banchina dedicata, a Salerno sono previste una crescita del 41,3% per il movimento passeggeri, che passerebbero dai 113mila del 2012 a 160mila, e l’arrivo di otto navi da crociera in più, per complessivi 80 scali contro i 72 del 2012. C’è il rischio concreto che sia pronta prima la banchina e non ancora la stazione marittima, una vera beffa se si considera che i lavori furono appaltati diversi anni fa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Vorremmo che il vicemini- struttura è stata considerata stro Vincenzo De Luca dedi- strategica per l'Europa – corricasse lo stesso impegno con il doio Berlino-Palermo – e rilequale si è prodigato per reperi- vante per lo sviluppo della rere i fondi per il completamen- gione e dunque ha tutte le cato della cittadella giudiziaria, ratteristiche richieste dalla leganche per il potenziamento ge di stabilità per ricorrere ai del tratto autostradale Saler- cofinanziamenti dell’Unione no-Avellino, opera rimessa al europea». centro delle attenzioni nel reTrattandosi di un investicente convegno ad Avellino». mento che assicurerà un ritorA sostenerlo è Patrizia Spi- no non solo economico ma nelli, segretaria provinciale anche di benessere sociale per della Feneal, il sindacato lavo- il territorio, la Feneal Uil chieratori edili de agli ammidella Uil. nistratori «di Secondo Spinelli «Basterebfare la loro basterebbe be una semparte fino in plice firma un piccolo sforzo fondo per sull’accordo non vedere, quadro della per mettere subito mano anche questa Regione Cam- al lotto Fratte-Baronissi volta, sfumapania per po- E per il prolungamento re l’occasioter indire ne dei finanspiega Spinel- fino a San Severino ziamenti euli – la gara di vanno chiesti i fondi Ue ropei. Il pieappalto per no utilizzo la messa in sidei fondi cocurezza di quest’opera, la cui munitari è fondamentale in realizzazione porterebbe lavo- questo momento di particolaro nel nostro territorio e limi- re e drammatica crisi per l'editerebbe anche l’elevata ricor- lizia, causata dai mancati parenza di incidenti stradali». gamenti delle pubbliche amSecondo la sindacalista, ministrazioni, dal difficile ac«con un piccolo sforzo della cesso al credito e dalla troppa Regione si potrebbero avviare burocrazia. L'inerzia, o l’incasubito i cantieri per il tratto Sa- pacità, amministrativa che lerno-Baronissi e, in seguito, non consente di utilizzare apCaldoro e i presidenti delle pieno i fondi europei costa Province potrebbero adope- troppo al nostro territorio: è rarsi per ottenere i finanzia- un lusso – conclude Patrizia menti europei per il completa- Spinelli che non possiamo più mento fino a Mercato San Se- permetterci». (g.g.) verino, dato che questa infra©RIPRODUZIONE RISERVATA 24 Cilento-Diano Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Disservizio in sei paesi del Cilento interno, monta la protesta Gioi Cilento. La posta giace negli uffici postali e non viene consegnata ai destinatari perché manca il portalettere. E’ quello che succede da una settimana in sei paesi del Cilento interno. Il disservizio di Poste Italiane si sta registrando nei Comuni di Gioi, Stio e Magliano Vetere e nelle relative frazioni di Cardile, Gorga e Capizzo Monta la protesta degli utenti di cui si è fatto portavoce il sindaco di Gioi Andrea Salati.. I cittadini residenti sono all’esasperazione poiché bloccata la corrispondenza viene meno la possibilità di essere in regola con il pagamento delle tasse e di tanti altri servizi. Il motivo che ha portato a questo caos sarebbe la nuova riorganizzazione imposta da Poste Italiane che ha deciso di spostare il postino presente a Gioi a Vallo della Lucania affidando a un unico portalettere, che tra l’altro è in fe- Portalettere in ferie, la posta non arriva da una settimana Gioi, Stio, Magliano Vetere e frazioni senza corrispondenza Lettera del sindaco di Gioi Andrea Salati al prefetto di Salerno “Si torni al passato” rie per dieci giorni, l’intero compito di gestire sei paesi che tra l’altro sono collegati tra di loro da vie di comunicazioni impraticabili. “E’ la razionalizzazione che impone Poste Italiane a un territorio già martoriato di suo. - attacca il primo cittadino di Gioi Andrea Salati – Purtroppo i vertici dell’azienda pensano a spendere soldi per appellare una decisione di primo grado del Tar dinanzi al Consiglio di Stato contro la chiusura indiscriminata degli uffici postali invece di investire le somme di denaro per regolamentare il servizio di consegna della posta”. Infatti i legali di Poste Italiane pochi giorni fa hanno appellato la sentenza di primo grado con la quale il Tar, qualche mese fa, ha dato ragione ai Comuni sospendendo il provvedimento di chiusura dettato da Poste Italiane: “Vanno ad appellare una sentenza – spiega il sindaco di Gioi – che è già stata discussa dal Consiglio di Stato poiché i pochi Comuni che hanno visto confermata la chiusura ricorrendo al secondo grado di giustizia si sono visti confermare la decisione in quanto i giudici hanno preso per buone le distanze chilometriche già indicate in primo grado”. Nel frattempo i cittadini si stanno preparando per forti azioni di protesta contro Poste Italiane perché “…siamo stufi – gridano – di dover essere sempre penalizzati rispetto ad altre comunità”. In attesa della mobilitazione della popolazione il sindaco di Gioi questa mattina ha inviato una lettera ai vertici di Poste Italiane (country manager Campania e direttori delle filiali di Salerno e Sala Consilina) e al Prefetto di Salerno chiedendo di ritornare allo status quo ante, così da “…far regolamentare – conclude Salati – il servizio, che funzionava bene, in breve tempo. L’azienda è abituata a ragionare per numeri, ma deve capire che noi siamo esseri umani bisognevoli dei servizi essenziali come nelle aree super urbanizzate”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Corisa/4, protesta a oltranza degli operai L’inchiesta Autovelox col trucco: i vigili a novembre davanti al giudice Sala Consilina. Gli avvocati scioperano, rinviato il processo (14 novembre) sugli “autovelox truccati”, portato alla luce in seguito ad un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina. Sul banco degli imputati 10 persone tra cui, oltre la mente della gang, Diego Barosi di 61 anni di Desenzano sul Garda, titolare della ‘Garda Segnale srl’, anche i Vigili Urbani di San Rufo, San Pietro al Tanagro e Sant’Arsenio. Il raggiro fu scoperto nella primavera del 2009 e la Procura di Sala Consilina sequestrò 50 “Velomax”, computer, rilevatori ottici e fotografici e documentazione contabile e amministrativa che facevano capo alla “Garda segnale srl”, il cui responsabile era proprio Barosi (re.giu.). Sicignano-Lagonegro Iannuzzi assicura: “Un nuovo studio” Vallo, pronti a manifestare anche durante la festa patronale Vallo della Lucania. Prosegue la protesta, è il quarto giorno, dei lavoratori del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno/4 che rimangono legati al monumento dei caduti in piazza Vittorio Emanuele a Vallo della Lucania. Infatti nonostante nella mattinata di ieri è stato confermato l’arrivo del mendato, firmato dal Commissario Liquidatore Domenico Del Gaudio, che destina a ciascuno 3mila euro come acconto, la mobilitazione non ha fine perché “…noi vogliamo – spiegano i lavoratori – che ci sia riconosciuto tutto il dovuto a stipendiale e soprattutto sia garantito il nostro futuro lavorativo visto che si parla di tutto tranne di quello che noi dovremmo fare dopo”. Nel frattempo la cittadinanza di Vallo della Lucania, ma anche quella cilentana è vicina a questi operai che protestano in piazza: “Oltre a supportarci con vari viveri – rivelano i lavoratori del Corisa/4 – hanno in iniziato pure una raccolta firme che sta producendo i suoi primi risultati visto che le firme in solidarietà alla nostra protesta sono in netto aumento”. Ieri non c’è stato alcun incontro istituzionale, ma i lavoratori sottolineano di voler restare in piazza almeno fino alla festa di San Pantaleone, protettore del centro propulsore del Cilento, così da “…rendere sempre più visibili le nostre giuste rivendicazioni che per troppo tempo sono state rimaste confinante nonostante avanziamo ben 14 mensilità noi lavoratori e 18 coloro che occupano posti nel setto- La protesta degli operai del Corisa © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Roma. Nella seduta di ieri della Commissione Trasporti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso il SottoSegretario Girlanda, ha risposto alla interrogazione presentata il 14 maggio da Tino Iannuzzi sul ripristino della Tratta ferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro; una interrogazione analoga e mossa dal medesimo obiettivo è stata formalizzata l’1 luglio da Deborah Bergamini (Pdl). “Entro settembre- dice Iannuzzi Rfi definirà un nuovo Studio di Fattibilita”. Camerota Sant’Arsenio Sant’Arsenio Ci sono Stefano Tacconi e Simone Barone ma il campo è chiuso: “Ritorsione politica” Polpette avvelenate nella palestra comunale: strage di randagi, ora accelerare sul canile Bimbo conteso, oggi il tribunale del Riesame decide sulla revoca dei domiciliari alla madre Camerota. Due ex calciatori dovevano presenziare ad uno stage calcistico organizzato da una scuola calcio di Camerota. Ma al loro arrivo hanno trovato i cancelli del campo sportivo chiusi a causa del diniego improvviso dell’amministrazione comunale. Protagonisti della vicenda l’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi e il campione del mondo Simone Barone. “Avevamo chiesto l’autorizzazione ad un assessore comunale tramite un dirigente dell’associazione – spiega Maria Scarano, presidente della scuola calcio “Barone” – ma improvvisamente, a poche ore dalla manifestazione, c’è stata revocata. Sono convinta che si tratta di una ritorsione politica in quanto l’evento è stato organizzato in sinergia con l’associazione “Tuttinsieme”, presieduta dal consigliere di opposizione Mario Scarpitta”. Proprio Scarpitta non si è perso d’animo: quando ha appreso la notizia ha subito spostato la manifestazione in un centro sportivo privato, a poche centinaia di metri di distanza da dove si doveva svolgere l’evento. Sant’Arsenio. Polpette avvelenate, strage di randagi. I cani vivevano nei pressi della costruenda palestra comunale di Sant’Arsenio dove le sette bestiole avevano trovato rifugio grazie alla collaborazione e al buonsenso dei cittadini. Ma, evidentemente, qualcuno ha ben pensato che dessero fastidio. Così, come co già avvenuto in tempi non sospetti, in via Sottobraida, sono stati uccisi allo stesso modo: con polpette avvelenate. “Un problema quello del randagismo che dovrebbe essere risolto una volta per tutte- affermano alcuni cittadini-, ad esempio si potrebbe accelerare sui tempi per ultimare i lavori del canile comprensoriale situato nel territorio di Sala Consilina”. Sant’Arsenio. Sarà il Tribunale del Riesame di Salerno a decidere oggi sulla legittimità del provvedimento restrittivo (domiciliari) eseguito dal tribunale di Sala Consilina nei confronti di una donna italo-venezuelana, accusata di “sottrazione di minore”. Al centro della contesa c’è il figlio di 8 anni della donna, conteso tra l’Italia e il Venezuela, dopo un matrimonio finito male. La donna italo-venezuelana, tre anni fa, decide di fare ritorno a Caracas, portando con sè il bambino, dando assicurazione al marito che presto, entrambi, avrebbero fatto ritorno a Sant’Arsenio. Trascorso un anno, però, il papà del bimbo sporge denuncia ai carabinieri. Dopo gli opportuni scambi di informazione con le autorità italiane, i giudici venezuelani si esprimono per il rimpatrio del bambino. La donna decide di far ritorno da sola a Sant’Arsenio, contravvenendo alle decisioni dei giudici, lasciando il figlio presso i suoi parenti a Caracas, con l’intento di cercare un dialogo con il suo ex marito che nel frattempo aveva sporto altre due denunce. www.metropolisweb.it Capaccio-Agropoli-Cilento Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Attesa per questa mattina la sentenza del Consiglio di Stato su ricorso del Comune Ospedale Civile di Agropoli: arriva il giorno del giudizio A Palazzo Spada si sono costituiti anche Capaccio e Castellabate Agropoli. Entro la tarda mattinata di oggi si conoscerà il destino dell’ospedale civile di Agropoli. Il Consiglio di Stato, infatti, sarà chiamato a pronunciarsi definitivamente sull’appello presentato dal comune di Agropoli contro l’ordinanza del Tar Campania che di fatto ha ritenuto lecito l’atto dell’Asl Salerno di dismissione della struttura. La sentenza che arriverà da Palazzo Spada a Roma sarà definitiva e inappellabile. Anche secome ha riferito il manager dell’Asl Antonio Squillante in un incontro col sindaco di Castellabate Costabile Spinelli- la chiusura definitiva del nosocomio agropolese non arriverà prima di settembre. Ma il Comune della città principe del Cilento muove autonomamente i suoi passi e con un parere positivo proveniente dalla Capitale aprirebbe nuovi scenari. Non c’è il rischio di un rinvio causato dallo sciopero degli avvocati poiché la pendenza di un’ordinanza cautelare di sospensione di un provvedimento dell’Asl rende ininfluente la protesta sulla celebrazione dell’udienza il cui esito potrebbe conoscersi in tarda mattinata. A palazzo di città c’è grande ottimismo. Già lo scorso giugno, nella prima udienza, il Consiglio di Stato sospese il provvedimento di dismissione della struttura puntando su due fattori di rischio: il numero di utenti che usufruisce del nosocomio agropolese e i tempi di percorrenza necessari per raggiungere le altri presidi ospedalieri. Da parte sua il manager dell’Asl Antonio Squillante ha più volte auspicato la necessità di arrivare alla fine della contesa giudiziaria in tempi brevi per stabilire definitivamente se i provvedimenti attuati sono o meno legittimi, evitando quindi ulteriori cambiamenti nell’organizzazione dell’ospedale civile di Agropoli che in base al decreto regionale 49/2010 andrebbe dismesso. Con la sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe cessare anche l’occupazione della direzione sanitaria della struttura che dura ormai da un mese. Notte e giorni i membri del comitato civico pro ospedale, coordinati dall’avvocato Giovanni Basile e da tanti altri volontari, hanno presidiato il cuore del nosocomio raccogliendo dati e informazioni sul funzionamento della struttura. In questo periodo hanno anche provato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema. Tra le iniziative intraprese dai manifestanti ci sono volantinaggi, esposizioni di striscioni e giornate di visite gratuite nel centro cittadino. Non sono mancate polemiche sull’attività svolta, scarna di soluzioni pratiche per risolvere la questione ospedale ma comunque lodevole. Tutte le speranze sono ora puntate sulla via indicata dall’amministrazione comunale agropolese retta dal sindaco Franco Alfieri: il ricorso al Consiglio di Stato. In giudizio si sono costituiti anche i comuni di Capaccio e Castellabate. Tra poche ore si conoscerà il destino di una struttura che sin dal primo giorno dalla sua nascita è stata sempre al centro delle attenzioni (re.cro.). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Dogramazio Appello del vescovo alla vigilia della decisione Miniero in visita al nosocomio “Che i giudici siano imparziali” LA VISITA Il vescovo della Diocesi di Vallo ieri in visita all’ospedale Agropoli. “Sono vicino a voi”, con queste parole il vescovo della Diocesi di Vallo si è rivolto agli agropolesi durante la visita al nosocomio cittadino. Ad accoglierlo il sindaco di Agropoli Franco Alfieri Un vescovo che ogni giorno di più entra nel cuore della gente, che solo adesso a quasi due anni della sua venuta a Vallo della Lucania sta prendendo confidenza con i fedeli. la visita di oggi è segnale chiaro ed inequivocabile della grandezza del personaggio. Una visita che sa di speranza e proprio con la speranza ha chiuso sua eccellenza Monsignor Ciro Miniero vescovo di Vallo della Lucania la sua omelia ai dipendenti e ai vertici comunali presenti alla benedizione che con una solenne Ave O Maria l’alto prelato vallese ha rivolto al Signore. Alla vigilia della decisione del consiglio di Stato in stabilita per questa mattina Miniero è stato duro ma con l’alto perbenismo che lo ha sempre contraddistinto e rivolgendosi ai giudici che saranno chiamati a pronunciarsi ha detto: ”Siate imparziali nel giudizio, decidete per il bene della popolazione, prendete decisioni che vadano a favore delle persone, non siamo numeri che possiamo essere cancellati, vogliamo vedere segni di maggiore equilibrio e di imparzialità e non gesti che tagliano, chiedo che ogni decisione venga presa per realizzarsi il bene in questa zona”, ha concluso Miniero. “Siamo fiduciosi, forse anche grazie ad una forza che ci viene dalla fede che ci fa resistere e sperare”, ha aggiunto il primo cittadino di Agropoli Franco Alfieri (re.cro.). 23 Capaccio. Contrade penalizzate Nel mirino del gruppo Api la rassegna di eventi estivi Capaccio. Il Gruppo Api contro l’amministrazione retta dal sindaco Voza. Nel mirino la rassegna estiva che si svolgerà nell’area archeologica di Paestum. Il neo-nato movimento politico precisa che il Comune di Capaccio Paestum comprende anche altre 15 contrade, alcune marittime e nel periodo estivo sono affollate di turisti, che lamentano la mancanza di luoghi per il divertimento: sarebbe opportuno che venisse data anche a loro l’opportunità ad assistere spettacoli ed eventi, poiché in queste contrade insistono molte attività commerciali che, durante il periodo invernale, con tanti sacrifici riescono appena a tirare avanti, con la speranza che in estate possano incrementare il loro guadagno con il turismo. “Purtroppo, si ritrovano a fare i conti con un’Amministrazione che, oltre a penalizzarli durante tutto l’anno con lo stop della musica a mezzanotte, li esclude anche dagli eventi estivi, curando solo gli interessi di pochi e non di tutti, ad esempio sono ben 29 le date che hanno come location Piazza Basilica a Paestum e i Giardini del Museo: in questo caso ci chiediamo, a favore di chi?”, si chiede il gruppo Api. Inoltre, la location scelta per la maggior parte degli eventi è anche priva di adeguati parcheggi pubblici se non alcuni privati, che per l’Api non rispondono alle normative di sicurezza vigenti e non abbastanza capaci di ospitare l’afflusso di gente che si reca a Paestum, creando così enorme disagio e caos al traffico veicolare, specialmente all’ingresso nord dell’area, dove esistono diversi appezzamenti di terreni ad entrambi i lati di via Magna Graecia, dove potrebbe sorgere un parcheggio pubblico, a gestione comunale, capace di ospitare l’afflusso di turisti sia con auto e pullman, che eviterebbe il caos che si crea, oltre a rimpinguare le casse comunali” (ma.es.). Capaccio, Voza interrogato sugli sbancamenti dunali Capaccio. Opposizione consiliare di nuovo all’attacco dell’Amministrazione Voza sugli sbancamenti dunali e su alcune disposizioni riguardanti la fascia costiera. Due le interrogazioni, con richiesta di risposta scritta, protocollate ieri mattina, direttamente all’attenzione di Italo Voza, dai consiglieri di minoranza Gennaro De Caro e Franco Tarallo. Si fa riferimento alla delibera 262 del 24 giugno scorso, relativa all’individuazione di aree da adibire ad attività di noleggio di attrezzature balneari su aree demaniali del litorale. L’opposizione ha chiesto di sapere se i responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Demanio e Patrimonio hanno previsto il picchettaggio con strumenti tecnici e cartografici delle aree indicate sulla delibera; se le dune antistanti tali aree sono state correttamente delineate al fine di salvaguardarne la biodiversità ed impedirne l’accesso non autorizzato; se non fosse opportuno lasciare libere le aree adiacenti l’Oasi Dunale protetta per non creare pericolosi precedenti in grado di compromettere la tutela della vegetazione psammofila. La seconda riguarda l’intervento eseguito a Laura, lungo la fascia pinetata che costeggia la via del mare tra i lidi Kennedy e Tritone: si chiede se tali lavori risultano coperti da spesa, ordinaria o straordinaria. Castellabate. La Regione ha emesso i decreti di ammissione ai fondi Castellabate. Tre anni, ricoverato a Vallo: stava soffocando per crisi epilettica Baia Arena, soldi per l’ambiente Malore in strada, bimbo al San Luca Castellabate. Baia Arena, Palazzo Santa Lucia ha emesso i decreti di ammissioni al finanziamento.La Regione Campania ha emesso i decreti di ammissione a finanziamento sui fondi Por Campania Fesr 2007-13 Obiettivo operativo 1.3 per i lavori di adeguamento del sistema depurativo della frazione Ogliastro Marina. Un intervento fondamentale per il risanamento dell’ambiente marino in località Baia Arena, al confine tra il comune di Castellabate e il comune di Montecorice Cilento. Il Comune di Castellabate nel 2010 ha sottoscritto con la Regione Campania e proprio con il Comune di Montecorice un protocollo d’intesa che prevede il finanziamento dell’intero intervento per la sistemazione degli impianti fognari e di depurazione dei due Comuni per un importo di 6.560 euro, a valere sulle risorse in dotazione all’obiettivo operativo 1.3 del Por Campania Fesr2007-13. Dopo l’acquisizione di tutti i pareri necessari e l’approvazione dei progetti esecutivi da parte delle Giunte dei due comuni, si attendeva l’emissione dei decreti. “E’ una notizia che attendevamo da tempo. – afferma il sindaco di Castellabate Costabile Spinelli – Ci eravamo assunti l’impegno di portare avanti l’iter e lo abbiamo fatto nella maniera più veloce possibile. Abbiamo mantenuto le promesse fatte a residenti e turisti. Il lavoro è stato impegnativo ed è stato possibile raggiungere l’obiettivo anche grazie all’accordo e alla collaborazione tra i due Comuni. Ringrazio l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano per il ruolo determinante che ha avuto in questa vicenda”, ha concluso il primo cittadino del comune cilentano. Castellabate. Si sente male in strada a causa di una crisi epilettica: provvidenziale l’intervento dei volontari del 118 e dell’Humanittas del Tipo A di Agropoli, che strappano alla morte un bambino di appena tre anni. E’ accaduto ieri sera a Santa Maria di Castellabate, nel bel mezzo del passeggio e con tanta gente in strada. Un bambino in compagnia dei genitori, ad un certo punto ha iniziato a diventare bianco in faccia, la lingua praticamente era finita in gola e stava morendo soffocato. Momenti di terrore tra la gente, uno dei presenti ha allertato i volontari del 118 che da Agropoli sono prontamente giunti a Santa Maria di Castellabate. Arrivati sul posto, gli operatori sanitari del 118 agropolese hanno provveduto a stabilizzare il piccolo e a trasferirlo in ambulanza all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania dove è stato ricoverato per gli accertamenti e tenerlo sotto osservazione. L’intervento dei volontari, particamente, ha salvato la vita al piccolo che a quanto pare sarebbe fuori pericolo propio grazie alle operazioni effettuate sul posto dai ragazzi dell’Humanitas (re.cro.). www.metropolisweb.it 22 Eboli Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Il segretario provinciale Fausto Lucarelli incalza: «Nostre denunce confermate dalla stampa nazionale» La Destra, l’ospedale e il rischio sismico L’accusa alla politica locale: «Era prevedibile l’esclusione dalla rete d’emergenza dell’Asl» Santa Cecilia REDAZIONE EBOLI La Destra torna a chiedere chiarezza sullo stato sismico dell’ospedale di Eboli Maria Santissima Addolorata. In una nota Fausto Lucarelli, segretario provinciale de La Destra, sollecita «una assunzione di responsabilità da parte delle autorità in relazione al rischio sismico dell’ospedale di Eboli ed alla ineludibilità di escludere tale presidio dalla rete di emergenza dell’Asl Salerno. Le dichiarazioni rese a suo tempo dallo stesso Lucarelli hanno avuto recentemente una conferma da diversi quotidiani anche nazionali che riprendono i dati, i numeri, le classificazioni di rischio, i pericoli per la popolazione, alla base della denuncia de La Destra di due mesi or sono, riconoscendo la piena attendibilità delle fonti, la realtà del rischio, e la urgente necessità di provvedimenti». Fausto Lucarelli, inoltre, spiega: «Al sindaco di Eboli ed ad alcuni illustri esponenti della vita politica della cittadina che avevano sottovalutato il problema e contestato la esattezza delle informazioni fornite dal nostro partito – afferma Fausto Lucarelli -, ha dato Il fatto Allaccio abusivo alla rete Enel: due coniugi scoperti e denunciati dai carabinieri una risposta autorevole e documentata, non il nostro partito, ma diverse testate nazionali. Pubblicata la classificazione degli ospedali a più alto rischio sismico in Regione Campania, sulla base della black list della Protezione Civile, ed ha messo al primo posto il presidio della Santissima Annunziata di Napoli, ospedale del 1889, ma c’è l’elenco degli ospedali a maggior rischio sismico in provincia di Salerno, che non potrà escludere un presidio, la cui struttura centrale è un convento del 1300». Ma non è tutto: «Inquadrato anche il criterio più intuitivo, ma scientificamente valido, per definire la sicurezza degli ospedali, secondo la valutazione di Edoardo Cosenza, ingegnere docente alla Università di Napoli ed Assessore Regionale alla Protezione civile che a proposito dei criteri di sicurezza dichiara “il miglior test fu il sisma del 1980”, intendendo precisare che gli ospedali che hanno resistito al terremoto del 1980 sono i più sicuri». Quindi Lucarelli conclude e aggiunge: «La competenza scientifica ed istituzionale di Cosenza sono la risposta più eloquente alle insinuazioni di qualche politico ebolitano, che sosteneva che l’ospedale a rischio fosse l’ospedale di Battipaglia, aperto pochi mesi prima del terremoto, che ha strutturalmente resistito all’evento sismico del 1980, senza registrare alcun danno, costituendo anzi la prima e più efficace risposta all’emergenza sismica del territorio, arrivando ad accogliere più di mille ricoverati». L’inchiesta L’indagine. Le accuse parlano di poche decine di euro accettate in cambio di autorizzazioni a circolare a favore dei camionisti salernitani. @Metropolis_Web @Metropolis_Web Sotto torchio gli agenti infedeli Salerno. Stamattina sfileranno davanti al gip due degli agenti di Polizia indagati nell’ambito dei presunti ‘piaceri’ ai camionisti. Nell’indagine sui presunti agenti infedeli risultano coinvolte dodici persone: cinque poliziotti e sette camionisti. L’accusa è quella di aver messo su un giro di mazzette, da importi davvero trascurabili, in cambio di autorizzazioni a circolare ai mezzi pesanti in orari o in modalità altrimenti non consentite. Per l’accusa i poliziotti si sarebbero ‘accontentati’ di cifre tra i 20 ed i 50 euro per aiutare gli autisti ed i camionisti, in tutto sette provenienti dalle diverse zone della provincia di Salerno, per offrire loro le agognate autorizzazioni al transito per trasporti eccezionali o in orari solitamente ‘vietati’ ai tir. I primi a sfilare davanti © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi interrogatorio di garanzia per i poliziotti ai domiciliari Sono accusati di aver accettato somme di denaro tra i 20 e i 50 euro per rilasciare autorizzazioni alla circolazione. In tutto ci sono dodici indagati Eboli. Allaccio abusivo alla rete pubblica dell’Enel: denunciate due persone a Santa Cecilia di Eboli. L’operazione porta la firma dei carabinieri della locale stazione, diretta dal maresciallo Forcina, ed inquadrati nella compagnia ebolitana agli ordini del capitano Alessandro Cisternino. I due coniugi, dopo i controlli dei carabinieri, sono risultati ‘allacciati’ alla corrente elettrica in modo abusivo, avendo operato un vero e proprio ‘innesto’ che consentiva loro di portare in casa l’energia elettrica senza pagare le bollette. Per questo motivo è scattata la denuncia. Intanto proseguono senza sosta i controlli, nelle zone rurali e nelle frazioni costiere, sui delicatissimi fronti relativi al mondo dell’immigrazione ed al fenomeno della prostituzione. al gip saranno i due poliziotti che due giorni fa si sono visti notificare dai colleghi della Polizia stradale di Salerno e di Eboli, l’ordinanza di custodia al regime degli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni toccherà agli altri indagati, tra cui tre poliziotti ed i sette camionisti. Gli indagati ‘in divisa’ abitano in varie zone della Piana del Sele, di Battipaglia, Eboli e Bellizzi. A vario titolo ed in posizioni differenti dovranno rispondere di varie accuse tra cui concussione, abuso d’ufficio o falso. L’iter giudiziario, adesso, procede mentre gli indagati sono decisi a far valere le loro ragioni davanti ai magistrati salernitani. Secondo il collegio difensivo, infatti, le accuse mosse ai poliziotti sarebbero destituite da ogni fondamento. Oggi, davanti al gip, comincerà la girandola degli interrogatori di garanzia per i dodici indagati coinvolti nell’inchiesta. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web La kermesse Evoli Festival, presentazione con la criminologa Bruzzone Eboli. E’ in programma per questa mattina alle ore 11 a Palazzo Sant’Agostino a Salerno la presentazione della seconda edizione di “Evoli Festival”, che si svolgerà ad Eboli dal 26 al 28 luglio in Piazza della Repubblica, con la supervisione del maestro Salvatore De Pasquale in arte “Depsa”. Alla conferenza prenderanno parte il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, il presidente della Commissione provinciale Lavoro, Formazione e Pari Opportunità, Massimo Cariello, il sindaco di Eboli, Martino Melchionda, il direttore artistico dell’evento Claudio D’Eboli, il coordinatore Tommaso Bergamo, la criminologa Roberta Bruzzone, testimonial contro il femminicidio, l’assessore comunale Liberato Martucciello. L’iniziativa in questione si terrà dal 26 al 28 luglio in pieno centro ad Eboli e prevede lo svolgersi di diversi eventi artistici, culturali e musicali. La kermesse vanta il patrocinio del Comune di Eboli e della Provincia di Salerno e per una volta gli esponenti dei due enti, seppelliranno l’ascia di guerra per presentare, allo stesso tavolo, proprio l’iniziativa che si terrà a fine luglio in pieno centro cittadino. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Battipaglia Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 21 Cifre da capogiro per il ‘grande fratello fiscale’ del Comune: 15mila ingiunzioni per la Tarsu evasa Diciottomila verifiche sull’Ici GIOVANNI VASSO BATTIPAGLIA Comune senza soldi: valanga di controlli per l’Ici, conclusi ben 18mila verifiche sui cittadini ma gli uffici comunali non hanno raggiunto l’obiettivo che era stato quantificato in quasi 25mila ingiunzioni. Il prospetto riepilogativo della lotta all’evasione fiscale, per l’anno 2012, mostra cifre a dir poco spaventose. Gli obiettivi primari della task force comunale, infatti, riguardavano il controllo di quasi 25mila posizioni fiscali) e spedire a casa dei cittadini quasi 15mila ingiunzioni di pagamento per la Tarsu, i cui atti, poi, sono stati ceduti alla società di riscossione della Gefill. I comunali, nelle loro operazioni di ‘grande fratello tributario’, hanno accertato poco più di un milione di euro di Ici evasa (a fronte dell’obiettivo stimato in 800mila euro) e hanno riscosso poco meno di 1,4 milioni mentre la soglia minima era stata fissata a 900mila euro. Sul fronte Ici i controlli sono stati eseguiti verificando i dati on-line dell’Agenzia del territorio e si sono concentrati a formare le ‘schede contribuente’ per gli anni dal 2007 fino al 2009. Sono stati inviati quasi duemila tra avvisi di liquidazione e accertamento Ici per il 2007 e avvisi di accertamento di area fabbricabile dallo stesso anno in poi. Sul versante Tarsu, dopo la valanga di cartelle pazze recapitate ai cittadini sugli accertamenti relativi al 2006, la task force comunale ha accertato poco più di un milione di euro di evasione a fronte di un ‘incasso’ pari a 930mila euro. Tutti gli atti relativi alle quasi 15mila ingiunzioni Accertati, per entrambi i tributi, ammanchi pari a più di due milioni di euro Il fatto Nuova srl, i lavoratori «Ci spieghino dove dobbiamo risparmiare» I controlli Raffica di verifiche sulle posizioni fiscali dei cittadini battipagliesi. Ed il prossimo anno, con le tasse al massimo, potrebbero essere anche più stringenti. da inviare ai battipagliesi per il tributo non pagato. I risultati raggiunti hanno indotto il nucleo di valutazione del Comune di Battipaglia ad autorizzare il compenso ‘incentivante’ pari a circa 31mila euro da prelevare dal fondo che conta su una cifra pari a 100mila euro che andrà diviso tra gli impiegati in servizio presso l’Ufficio Tributi fino al dicembre dello scorso anno. Dagli operatori tributari fino ai messi notificatori, si tratta di 25 dipendenti dell’ente di piazza Aldo Moro che si divideranno la cifra stanziata come premio ed incentivo per i controlli sui ‘furbetti’ battipagliesi. Intanto, per il prossimo anno, la morsa fiscale dell’ente battipagliese si annuncia ancora più feroce. Le casse comunali, infatti, sono in profondo rosso e devono far fronte ad un debito da circa 23mila euro a fronte del quale sono state innalzati, dal piano di riequilibrio finanziario già abbozzatto dall’amministrazione Santomauro e poi confermato dal commissario Ruffo, tutti i tributi ed i balzelli comunali. E in più proseguiranno i controlli sulle posizioni fiscali dei cittadini che, nelle ultime settimane, hanno iniziato a ricevere nuove cartelle contro cui, in molti, hanno già presentato ricorso. Battipaglia. Non ci stanno i lavoratori di Nuova, dopo che il commissario ha fissato la chiusura della compartecipata del Comune al 31 dicembre di quest’anno. A mandare su tutte le furie i lavoratori, questa volta sono state le riduzioni previste da Ruffo, alla cessazione delle attività: «Il commissario scrive che è necessaria una riduzione della spesa per il personale – dicono i lavoratori – ma gli sfugge che noi siamo inseriti all’interno del contratto di lavoro “Enti locali”, mentre dovremmo essere all’interno di quello manutentivo». A maggio dello scorso anno, era stato lo stesso Ente a certificare l’economicità della società in house: «Nell’ultima relazione dei Revisori dei conti – continuando i lavoratori – vi era riportato che l’affidamento dei servizi alla Consip avrebbe comportato una spesa di circa 3,3 milioni, più Iva». Tra manutenzione di impianti elettrici, idrici e di riscaldamento, giardinaggio, illuminazione, strade e tutti gli altri servizi attualmente svolti da Nuova, infatti, la Consip aveva previsto un conto molto salato, rispetto ai 2,7 milioni, Iva inclusa, previsti da Nuova. «Noi vogliamo sapere dove dobbiamo risparmiare oltre – concludono i lavoratori – ce lo facessero sapere». Marco Di Bello © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Partecipate Pignatelli, si chiude il bilancio consuntivo Giù i servizi, ottomila euro in più per il dg Le cifre Rispetto ai 53mila euro per l’annualità 2011 la somma per il direttore generale della Pignatelli è stata ritoccata verso l’alto. Battipaglia. In tempi di spending review, calano i costi dei servizi per l’azienda speciale Pignatelli, ma non quelli per il personale dell’azienda. Il consiglio di amministrazione dell’azienda ha, infatti, presentato al Comune il progetto consuntivo per l’anno 2012 approvato a metà giugno. In esso, spicca il sostanziale ritocco verso l’alto dei compensi previsti per il personale dirigenziale dell’azienda. La voce che pesa maggiormente, in tal senso, è quella del direttore generale, che rispetto ai 53 mila euro del 2011, vede un ritocco di ben 8 mila euro, attestandosi a 61 mila euro per il 2012. Crescono, anche se di poco meno di mille euro, le spese per le consulenze che, in tal modo, si attestano sui 28 mila euro. In crescita anche le spese per la commissione di selezione del personale, che rispetto ai mille euro del 2011, sfonda il muro dei due mila euro nel 2012. Fra tutti, solo i revisori dei conti registrano una diminuzione rispetto al 2011, con un costo che si attesta intorno ai 5 mila euro. Tendenza opposta, invece, per i servizi, che diminuiscono quasi tutti. Diminuiscono, per esempio, i servizi di assistenza specialistica, che dai 328 mila euro del 2011, passano a 286 mila euro, con un risparmio di 41 mila euro. Stessa sorte per i servizi di assistenza domiciliare sociale, che registra un calo rispetto al 2011 di ben 118 mila euro, e dei servizi di assistenza domiciliare integrata, che invece diminuiscono di 43 mila euro. Anche il personale dell’azienda, registra una diminuzione netta. Rispetto al 2011, infatti, le collaborazioni per l’assistenza domiciliare registrano una diminuzione di ben 167 mila euro. Stessa sorte per le collaborazioni di assistenza specialistica, che rispetto all’anno precedente diminuiscono di quasi 40 mila euro. Secondo i compilatori, tuttavia, il decremento di produzione dipende principalmente dalla diminuzione dei servizi affidati. In sostanza, la minore richiesta dell’utenza ha determinato un minore costo di gestione per l’azienda. Nella relazione allegata al progetto, poi, si auspica una rapida definizione della programmazione dei servizi nell’ambito del Piano di zona, cosicché l’azienda possa concorrere per l’affidamento dei servizi dell’intero ambito. (marco di bello) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 20 Picentini Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Pontecagnano Faiano. Antonio Anastasio ricorre al Tar e chiede l’annullamento dei risultati «Schede ballerine, elezioni da rifare» GIOVANNI VASSO PONTECAGNANO F. Antonio Anastasio vuol far annullare le elezioni. Gravissime le accuse dell’esponente di Fratelli d’Italia, già candidato a sindaco proprio alle ultimissime amministrative vinte per un soffio al ballottaggio da Ernesto Sica, che parla di schede ballerine, verbali elettorali dai contenuti sballati e vistose divergenze nei numeri delle elezioni ai seggi. Nelle sei pagine, fitte di argomentazioni, Anastasio chiede l’annullamento della proclamazione degli eletti a causa della violazione e falsa applicazione della legge elettorale, nel caso specifico, per eccesso di potere, erroneità dei presupposti, travisamento e sviamento dei fatti. In sostanza, in alcune sezioni, si sarebbe registrato un numero di schede votate maggiore rispetto agli aventi diritto riportati nei verbali delle sezioni stesse. «Nella sezione numero 4 - si legge nel documento - la somma delle schede scrutinate è pari a 798 (775 valide, 20 nulle e 3 bianche) ragione per cui risulta superiore al numero dei votanti registrato nel relativo verbale di sezione che è di 775». In pratica 23 schede in più. «Conseguentemente deve ritenersi assolutamente erroneo il numero di schede autenticate ma non utilizzate (310) previsto nello stesso verbale dal momento che tale cifra è data dalla differenza tra schede autenticate (1085) e numero di elettori (798 e non 775 come si legge nel verbale)». Ma c’è altro: «Nella sezione 8 i voti validi (585) non corrispondono come dovrebbero alla somma dei voti attributi solo ai candidati sindaci (15) ed alle liste (557). Il numero, per conseguenza, risulta sovradimensionato ed erroneo pure quello delle schede autenticate ma non utilizzate». Problemi anche altrove, secondo Anastasio: «Nella sezione 12 i voti validi riportati a verbale sono 810. Sommando i voti a liste e soli candidati a sindaco si ottiene 792. Ci sono più voti rispetto a quelli effettivamente assegnati. Anche in questo caso erroneo il numero delle schede autenticate ma non utilizzate indicato nel verbale». Ancora problemi per la 13, la 16 e la Presentato un articolato ricorso elettorale contro i verbali compilati nelle diverse sezioni. Ecco tutte le presunte irregolarità sollevate Le accuse I DOCUMENTI I legali dell’esponente legato a Fratelli d’Italia ed all’ex presidente della Provincia Edmondo Cirielli hanno chiesto l’annullamento delle elezioni in quanto, nei fogli riepilogativi del voto, sono emerse diverse difformità numeriche che indurrebbero a credere nella poca trasparenza dell’ultima elezione. Pontecagnano Faiano Città Attiva giura fedeltà a Sica: «Sempre leali alla maggioranza» Pontecagnano Faiano. Città Attiva giura fedeltà ad Ernesto Sica e fissa gli obiettivi politici ed amministrativi del movimento che si candida, a quanto assicurano i diretti interessati, a durare nel tempo. Per il consigliere Gianfranco Ferro : «La compattezza e l’unità di un gruppo che sin da subito si è dimostrato all’altezza di poter conseguire un brillante risultato elettorale”. Dello stesso avviso il consigliere Luigi Bellino, che ha anche mostrato tutto il suo entusiasmo e la voglia di intraprendere “questo nuovo percorso con grande impegno a favore del territorio”. In chiusura, l’intervento dell’assessore, riconfermato, Francesco Pastore: “Saremo attenti e responsabili ad ottemperare al programma di governo che abbiamo sottoposto agli elettori, tenendo ferma sempre la lealtà e il rispetto verso il sindaco Sica». A chi domanda in merito alla posizione del gruppo politico di Città attiva in merito ad un eventuale assegnazione della presidenza del consiglio comunale ad un esponente dell’opposizione, l’assessore Francesco Pastore, con un’apertura, risponde: “Da parte nostra c’è massima apertura mentale e culturale, considerando sempre la presidenza del Consiglio comunale come organo garante dell’intera assise. Rispetteremo, comunque, la volontà della coalizione di maggioranza»Sulla partecipazione dei giovani e le indicazioni provenienti da questo target strategico dell’elettorato, lo stesso Pastore ha poi concluso: «Ben venga il cambiamento, ma non sempre abbassare l’età degli esponenti politici significa aumentare la qualità della macchina amministrativa; la freschezza culturale – ha detto - non è necessariamente legata al dato anagrafico». Il gruppo politico di Città Attiva quindi, giura fedeltà a Sica proprio nello stesso giorno in cui dall’opposizione del centrodestra di Antonio Anastasio arriva un pesante affondo relativo alla regolarità della competizione elettorale che ha confermato lo stesso Sica alla guida della città. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web sezione 17. E ancora, alla sezione 21: «Manca completamente il foglio di riepilogo finale». Gli avvocati di Antonio Anastasio, quindi, chiedono per conto dell’aspirante sindaco l’annullamento delle elezioni e accampano seri dubbi sulla regolarità della competizione elettorale. «Il fenomeno della scheda ballerina - si legge nel ricorso che cita la giurisprudenza del Tar della Calabria - è in grado di invalidare il risultato elettorale». Chiusa le urne, ora comincia la battaglia a colpi di carte bollate. In ballo la regolarità delle ultime amministrative che hanno rinconfermato Sica. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Montecorvino Rovella La giunta rinuncia a tutto lo stipendio: «Noi volontari» Montecorvino Rovella. La giunta Rossomando ha rinunciato per intero all’indennita’ ripartendo la somma risparmiata per il 50% alle politiche sociale e l’altro 50% alla costruzione di aree ludiche/ricreative al servizio dei cittadini. La somma risparmiata ogni sei mesi e’ di poco superiore ai 32mila euro. Rossomando fa chiarezza e smentisce le notizie relative al ‘solo’ dimezzamento degli emolumenti: «In questo momento di crisi ci è’ sembrato doveroso proporre questo azzeramento delle indennità. Il nostro e’ un impegno doveroso per la nostra cittadina. Per noi la politica e’ volontariato, ridiamo alla nostra cittadina la dignita’ e il nostro sacrificio e’ solo un piccolo passo che compiamo per tirarci fuori dalla situazione in cui siamo piombati a causa di scelte scellerate compiute in passato». Giffoni Valle Piana Sconsy sbarca al Film Festival Giffoni Valle Piana. Anna Maria Barbera sarà ospite del Giffoni Experience il 28 luglio, in occasione della cerimonia di chiusura della 43esima edizione. L’attrice, che regalerà al pubblico del festival quindici minuti di show, parteciperà alla serata di premiazione dei film in concorso e riceverà il Giffoni Experience Award come segno di riconoscimento per il suo poliedrico talento nel campo dello spettacolo e delle arti. Pochi sanno che la sua carriera comincia da molto lontano, sempre però contraddistinta dall’amore per il mondo dello spettacolo; giovanissima, infatti, è corrispondente per L’Ora di Palermo testata autorevole di quel periodo, dove firma ampie interviste per la pagina dello spettacolo. Fra i grandi nomi incontrati: Giorgio Gaber, Glauco Mauri, Andrej Konchalovsky, Antony Queen, Antonio Gadés. Vince una borsa di studio per la Bottega Teatrale di Firenze, dove si diploma sotto la guida dell’immenso Maestro Vittorio Gassman, che in lei riconosce la stessa tragicità di Elettra. Anna Maria Barbera diventa presto nota al pubblico televisivo grazie alle sue apparizioni alla trasmissione Zelig Circus, nelle vesti del personaggio Sconsolata, detta Sconsy, donna del sud Italia emigrata al nord, che parla una lingua che unisce dialetto, termini stranieri e strafalcioni memorabili. Sempre in tv, tra le tante cose, è stata ‘inviata specialissima’ di Striscia La Notizia e alla conduzione di una seguitissima edizione di ‘Scherzi a Parte’. www.metropolisweb.it Cava de’ Tirreni Metropolis Venerdì 12 luglio 2013 19 La consorte di un professionista cavese è finita all’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” Aggredita la moglie di un avvocato Cava de’ Tirreni. È giallo sulla misteriosa aggressione subita dalla moglie di un avvocato di Cava de’ Tirreni nella giornata di mercoledì in pieno centro. Ad agire, a quanto pare, sarebbero state due persone a volto coperto. L’episodio è accaduto a pochi passi dalla centralissima Piazza Abbro, nei pressi dell’ex mercato coperto di Viale Crispi. Al momento non si conosce né l’identità degli aggressori della consorte del professionista cavese né tantomeno i motivi che hanno spinto due “incappucciati” a picchiare la donna a bastonate prima di darsi alla fuga. A soccorre la donna sarebbero state alcune persone che si trovano a transitare in zona e che hanno provveduto a chiamare i soccorsi. Sul posto è intervenuta un’autoambulanza della Croce Bianca del 118 di Cava de’ Tirreni che ha trasportato la donna all’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” dove i medici gli avrebbero diagnosticato una prognosi di pochi giorni a causa dei violenti colpi subiti. Al momento, non è stata preasentato nessuna denuncia né al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corso Giovanni Palatucci né alla Tenenza dell’Arma dei Carabinieri di Via Pasquale Atenolfi. Resta fitto il mistero, quindi, sul movente dell’aggressione. Non si esclude nessuna pista, anche se quella al momento più aggredita potrebbe essere una vendetta legata alla sfera lavorativa del marito che svolge la professione di avvocato. Non è da tralasciare anche la pista che porta al movente passionale. La notizia dell’aggressione ha fatto immediatamente il giro della città e invaso le frequenze di “radio portici”, “emittente” molto in voga nella valle metelliana, da cha sempre svolge il ruolo di cassa di risonanza di quanto accade nella città metelliana, facendosi portatrice degli umori dell’opinione pubblica di Cava de’ Tirreni. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Giallo sull’episodio avvenuto nella centralissima piazza Abbro: la donna colpita da due balordi è stata soccorsa dai passanti prima dell’arrivo di un’ambulanza Tutti i componenti Comitato cittadino per l’attribuzione delle onorificenze Cava de’ Tirreni. È stata costituito a Cava de’ Tirreni il Comitato cittadino per l’attribuzione delle Civiche Onorificenze per il 2013. Così come previsto dal regolamento, il comitato sarà composto dall’avvocato Antonio Barbuti presidente del Consiglio Comunale; dal segretario generale, la dottoressa Mailyn Flores; dal dottor Luca Alfieri, consigliere comunale di maggioranza; da Enrico Polichetti, consigliere comunale di minoranza; dall’assessore Teresa Sorrentino; dal dirigente comunale, professoressa Assunta Medolla; e infine da quattro cittadini Benemerti: la professoressa Maria Olmina D’Arienzo, la professoressa Lucia Avagliano, il ragioniere Gerardo Canora e il professor Mario Lamberti. Il Comitato, presieduto dal sindaco Marco Galdi, lavorerà per le valutazioni e le attribuzioni della Civiche Onorificenze. (g.f.) Caos alla Settimana Rinascimentale Rissa nell’arena di piazza Amabile Cava de’ Tirreni. Rissa nell’arena di piazza Amabile, ieri sera, nella seconda edizione della “Settimana Rinascimentale” di Cava de’ Tirreni. Gli spettatori hanno invaso la zona in cui dovevano esibirsi i quattro casali impegnati nel “Trofeo Città fedelissima”. La tensione è esplosa a causa delle scarse condizioni di sicurezza riscontrate da trombonieri e spettatori. Polemiche tra gli stessi gruppi. Dagli spalti sono piovute critiche e urla eloquenti: “Vergogna”. Il caos è esploso intorno alle ore 21 quando era previsto l’ingresso sul piazzare dei rappresentanti dei quattro casali. Troppo poco spazio per l’esibizione e auto in transito nel vicino parcheggio. La calma è ritornata dopo circa mezzora. Rinviato il tutto a domenica allo stadio Lamberti. (Valdido) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Il liceo classico in vetrina Record di 100 al ‘Galdi’ negli esami di maturità Ecco l’agognata delibera Dopo gli ‘scontri’ il via libera dalla Giunta: il Comune finanzia le vacanze per i disabili Cava de’ Tirreni. Si conclude con un lieto fine la questione in merito alle vacanze per i disabili: dopo numerose polemiche, e il mancato contributo comunale dello scorso anno, l’amministrazione ha infatti approvato per quest’estate il servizio vacanze rivolto ai diversamente abili con soggiorno di una settimana in una località marina. Il via è arrivato tramite delibera sottoscritta dalla giunta comunale, riunitasi nel pomeriggio di martedì 9 luglio. Queste le quote contributive messe a disposizione dall’amministrazione Galdi per venire incontro alle esigenze di quanti, diversamente abili, necessitano di un periodo di vacanza: per chi ha un’Ise fino a 3800 euro dovrà compartecipare con una quota pari al 20%, fino a 6000 euro il 40%, ad 8000 euro per il 60%, 10 mila per l’80% mentre dovrà provvedere a coprire integralmente le spese coloro che hanno un Ise oltre i 10 mila euro. Possono quindi tirare un sospiro di sollievo le famiglie dei portatori di handicap che, appoggiate dal consigliere di minoranza Giovanni Bove e dall’ex sindaco Gravagnuolo, avevano provveduto alla sottoscrizione (oltre 150 firme) di un’opportuna petizione per risolvere la questione dopo che già l’anno scorso era stato annunciato che il comune non avrebbe potuto finanziare vacanze. Tant’è che questa volta se n’è discusso anche in sede di consiglio comunale con la proposta del consigliere Luigi Gravagnuolo di sfruttare i fondi Pac, giunti al Piano di Zona e destinati a minori e anziani, per finanziare l’iniziativa. Per fortuna tutto si è concluso per il meglio e i diversamente abili potranno avere le loro meritate vacanze. Giuseppe Ferrara © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Da Cava de’ Tirreni a Salerno: domani una serata nel segno di Miki Milone & Co. Il sabato Aumm Aumm ‘sbarca’ al To Beach Cava de’ Tirreni/Salerno. Un connubio perfetto. Il divertimento che sposa l’eleganza. Il sabato dell’Aumm Aumm, nota «polveriera del divertimento» di Cava de’ Tirreni, domani sera si trasferisce a Salerno, sbarcando direttamente in uno dei lidi più «in» del capoluogo: il To Beach. L’organizzazione del patron Ciro Mosca dà così brillantemente inizio all’estate 2013 sulla Costa Sud salernitana, cavalcando l’onda lunga del successo già conquistato con i venerdì della Rosa dei Venti a Vietri sul Mare. La serata di domani sarà animata dal live show di Peppe Parlato e della musica di Danilo Napoliello e Miki Milone. Proprio al To Beach il popolare «Miki», mattatore delle notti all’insegna del divertimento, comincerà il suo «giro d’Italia» musicale, che lo porterà poi ogni sabato al Dinella di Praia a Mare, con qualche puntatina a Roma e nelle Marche al Sottovento Numana, insieme all’inseparabile maestro Mario Da Costa. Tutti gli ingredienti, insomma, per una serata speciale. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Cava de’ Tirreni. Dopo qualche giorno di attesa, e mentre molte scuole stanno ancora concludendo gli esami orali (che dovranno comunque finire entro il 18 luglio), iniziano ad essere ufficializzati i voti finali degli esami di maturità nella città metelliana. Un vero e proprio record di 100/100 ha invaso il Liceo Classico “Marco Galdi” di Cava de’Tirreni. Nelle due sezioni, VD e VE, ci sono stati ben dieci 100/100 ed un 100/100 con lode. Ieri mattina, nell’aula magna del Liceo Classico di cia Rosario Senatore, si è svolto una cerimonia in cui sono stati proclamati i neo diplomati. Il presidente dalla commissione , il prof Pasquale Rizzo, alla luce degli straordinari risultati, ha voluto inviare al dirigente scolastico del liceo metelliano, Pasquale Spaziano, una nota con la quale ha voluto elogiare sia il lavoro svolto dai docenti che i risultati ottenuti dai maturandi. “I professori commissari interni ed esterni hanno manifesto un’alta professionalità ed una spiccata umanità nell’espletare le loro funzioni durante le prove d’esame; essi hanno offerto ai candidati una comprensione massima, mettendo gli stessi a proprio agio durante le prove. Prima dei colloqui, i commissari interni hanno, con senso morale ed estremo garbo, presentato ogni candidato alla commissione, mettendo la stessa nelle condizioni ottimali per poter accertare le preparazione dei candidati, in un clima sereno e imparziale. La commissione, durante il colloquio, è riuscita ad ottenere da ciascun candidato, in relazione alle proprie capacità ed inclinazione personali, il massimo delle prestazioni”. Ecco, quindi, i nomi dei dieci ragazzi che si sono diplomati con 100/100: Carlo Della Rocca, Maria Filomena Lamberti, Alfredo Mignone, Benedetta Novelli, Giovanni Storiale (classe VD), Angela Avagliano, Ciro Benevento, Chiara Neve Folliero, Sharon Russo e Camilla Visconti (classe VE). Un plauso particolare, infine, lo ha meritato lo studente Mirko Pedone della classe VD che, per il curriculum eccellente del triennio ed il brillante esame sostenuto, ha conseguito la votazione di 100/100 con lode. Per loro anche i complimenti dall’assessore alla pubblica istruzione Vincenzo Passa. Valentino Di Domenico © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 18 Irno - Costiera Metropolis Venerdì 12 luglio 2013 L’ex docente del “Virgilio” di Mercato San Severino stamani davanti al Gip Abusi sui minori, Diego Landi oggi sarà interrogato in carcere Alcune intercettazioni telefoniche incastrerebbero il politico di Fisciano Fisciano/Salerno. Si terrà stamattina alle 10, nel carcere di Fuorni, l’interrogatorio di Diego Landi, il professore in pensione di latino e greco del liceo Virgilio di Mercato San Severino, arrestato per induzione alla prostituzione. Ieri mattina, nella casa circondariale, gli avvocati Mauro Iannone e Agostino De Caro hanno incontrato il docente di Fisciano per stabilire la linea difensiva in vista dell’interrogatorio. Le indagini sono supportate da alcune intercettazioni telefoniche effettuate nei mesi scorsi dalle quali emergono i contatti con i ragazzi vittime degli abusi e dei loro familiari. Landi, infatti, conosceva anche le famiglie delle vittime per averle aiutate in ambito sociale (pare fornisse loro supporto psicologico e aiuti materiali). Ad inchiodare il prof sono state le dichiarazioni delle giovani vittime, in particolare di uno dei ragazzi con il quale il 65enne di Lancusi avrebbe avuto rapporti ‘completi’. Gli abusi si sarebbero ripetuti numerose volte tra il 2009 e il 2012 in cambio di pochi euro, ricariche telefoniche, dolci e beni di prima necessità. Il fatto ha suscitato scalpore in tutta la Valle dell’Irno. Landi è infatti una persona molto nota, sia per i suoi lunghi trascorsi nella scuola che per l’attività politica (fu candidato sindaco di Fisciano nel 2006, quando perse contro Tommaso Amabile, mentre alle scorse elezioni era candidato al consiglio comunale). Un «insospettabile», che martedì pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del giudice per le indagini preliminari Elisabetta Boccassini. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Elena Guarino della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno. Diego Landi, secondo l’accusa, tra l’ottobre 2012 e l’aprile 2013, approfittando delle sue condizioni familiari e sociali poco abbienti, avrebbe persuaso un 14enne con modeste somme di denaro, ricariche telefoniche, dolciumi e altre gratificazioni ma avrebbe avuto frequenti incontri con almeno quattro ragazzini, coetanei, rumeni e in cambio di piccole dazioni di danaro e generi prima necessità i due 15enni avrebbero dovuto concedergli prestazioni a sfondo sessuale. Accuse gravissime, supportate da indagini e da testimonianze, oltre che da intercettazioni telefoniche. Questa mattina Landi sarà interrogato a Fuorni. re.giu. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Sopra l’ingresso della Procura di Salerno, nel riquadro il professor Diego Landi Baronissi. Sbloccati gli interventi per realizzare secondo e terzo lotto Città dei Giovani, ripartono i lavori Baronissi. La roadmap verso il completamento di Città dei Giovani fa un altro passo in avanti. A giorni è previsto l’accesso alle aree relative al secondo e terzo lotto. A sbloccare il riavvio dei lavori due decreti dirigenziali della Regione Campania: quello del 27 maggio scorso che assegna in via definitiva a Baronissi il finanziamento da 2.867 milioni di euro circa per il secondo lotto e quello del 29 marzo scorso che assegna 4.217 milioni di euro per il terzo lotto. I lavori interessano l’area contermine al campus universitario, in cui si prevede l’insediamento di attività produttive e di ricerca collegate all’Università. Il “programma”, già completamente approvato, è stato individuato quale “progetto portante” del progetto integrato “Valle dell’Irno” approvato dalla Regione Campania con delibera di Giunta del 28 febbraio 2002, pubblicata sul Burc. Per l’attuazione di tale “programma” e in particolare per la realizzazione delle opere di infrastrutturazione sono stati ottenuti i seguenti finanziamenti: ¬finanziamento di un primo lotto per l’importo di euro 1.845.000,00 per la realizzazione del sistema fognario, acque reflue e acque meteoriche e la realizzazione di un vasto parcheggio; e il finanziamento del secondo e terzo lotto per la realizzazione dell’anello viario, completo delle reti tecnologiche, parte della rete viaria e la realizzazione di tre grosse aree di parcheggio pubblico di cui una multipiano. «È uno step importante, questo, che ci permette di ipotecare il completamento di un grande progetto – sottolinea il sindaco Giovanni Moscatiello – è un’opera imponente e strategicamente importante per la valle dell’Irno. Insieme al retro porto ed alla terza corsia sulla Salerno-Avellino, con quest’ultime da realizzare, rappresenta uno slancio qualitativo per lo sviluppo di Baronissi e per il comprensorio». © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Minori. Il primo cittadino amaro: «Basta coi fantasiosi esposti alla magistratura» Ravello/Scala Istituto turistico, assolto il sindaco Reale Minori. Assolto per non aver commesso. Il sindaco di Minori, Andrea Reale, esce così a testa alta dal processo sulla sanatoria per la messa in sicurezza del palazzo scolastico di via San Giovanni a Mare, che tuttora ospita l’Istituto Turistico Flavio Gioia di Amalfi. La sentenza che è stata pronunciata dal giudice Trivelli della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, che si riserva il deposito della motivazione nel termine di 75 giorni. Nel comunicare ai cittadini la notizia, Reale ha ricordato la recente presa di posizione pubblica dei consiglieri Pa- olo Russo e Ferruccio Salvestri, che hanno rivolto un appello alla città «in direzione di una dimensione politica più costruttiva e proficua». Pur concordando pienamente con questa impostazione, il sindaco ha voluto però constatare come, a suo avviso, la realtà dei fatti sia ancora molto diversa e lontana da un tale cambiamento. «Sono stato costretto – ha dichiarato Reale – a causa di uno dei tanti fantasiosi esposti che continuano a pervenire alla magistratura, a difendermi in un giudizio penale da una accusa relativa all’agibilità del palazzo scolastico di via San Giovanni a Mare e l’intervenuta assoluzione con formula piena mi consente oggi di informare la cittadinanza sul reale svolgimento dei fatti». L’intricata vicenda cominciò nel 2010, al momento della collocazione dell’Istituto Turistico nello stabile, ristrutturato già dal 2003, quando venne accertata l’assenza del requisito di agibilità e il mancato deposito dei calcoli strutturali. Ora il lieto fine, con l’assoluzione di Reale. (Lucia Lieto) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Strade provinciali, sancito un accordo per la pulizia Ravello. Il Comune di Ravello scende in campo per la pulizia e la diserbatura delle strade provinciali che ricadono nel proprio territorio. L’accordo stretto dal sindaco Paolo Vuilleumier coinvolge l’amministrazione provinciale, la Comunità Montana dei Monti Lattari e il Comune di Scala in un progetto che, grazie al contributo degli enti coinvolti, garantiràmuna adeguata accoglienza ai numerosi turisti. L’evento L’Atom at Night sbarca questa sera al Ravello Festival Ravello. L’Atom at Night, l’evento tributo dedicato alla musica dei Pink Floyd, sbarca al Ravello Festival. Dopo il grande successo del 27 gennaio scorso al palamangano di Scafati, che fece registrare 2000 presenze, la band dell’agro è di scena sul Belvedere di Villa Rufolo, per il Ravello Festival, l’appuntamento è per stasera alle ore 21, per una serata davvero indimenticabile. Il concerto evento dedicato ai padri del rock progressivo, nonché pionieri della musica psichedelica, sbarca nel suggestivo scenario del Belvedere di Villa Rufolo, a Ravello, inserito tra gli eventi della dell’edizione 2013 del Ravello Festival, la rassegna internazionale di mostre, concerti, danza e teatro che, dal 29 giugno al 7 settembre, si terrà nella rinomata cittadina costiera e ospiterà oltre quaranta eventi in ben settanta giorni di programmazione. Il concerto dedicato al celebre quartetto britannico è pronto ad emozionare il pubblico di Ravello per una serata di grande musica, dalle atmosfere uniche e ricercate, non a caso ribattezzata: Atom At Night in Ravello. Più di cento musicisti, un direttore d’orchestra, una rock band e due cori, faranno rivivere i successi, i suoni e le suggestioni forgiate dalla celebre band formatasi nella seconda metà degli anni ’60 per mano del cantante e chitarrista Roger Keith “Syd” Barrett, del bassista George Roger Waters, del batterista Nicholas Berkeley “Nick” Mason, del tastierista Richard William “Rick” Wright e dal chitarrista David Jon “Dave” Gilmour che, nel ’68, subentrò al compianto Barrett. Ospitato in uno dei più antichi festival musicali d’Europa e negli stupendi giardini di Villa Rufolo che, nel 1880, destarono anche la meraviglia di Wagner. L’evento vedrà l’unione del rock alla sinfonia, proprio come previsto nella versione originale di Atom Heart Mother, la suite concepita negli anni ‘70 dal compositore britannico Ron Geesin, eseguita per l’occasione con arrangiamenti inediti scritti e diretti dal Maestro Giulio Marazia. Atom at Night è anche un viaggio di due ore e mezza attraverso i brani, eseguiti per la prima volta nel Sud Italia in chiave sinfonica e con arrangiamenti inediti, che hanno segnato la discografia dei Pink Floyd, ascrivendoli così nell’Olimpo degli dei: Shine On You Crazy Diamond, Dogs Of War, Time, Money, Another Brick In The Wall, sono solo alcuni di questi a cui non mancheranno delle novità al fine di omaggiare lo speciale appuntamento di Ravello. Gabriele Musco © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Nocera Inferiore Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 17 Nocera Inferiore. L’inchiesta per il decesso del 52enne Giovanni Gallo di Sant’Egidio Morto dopo la colon: tre indagati Avvisi di garanzia per il medico curante della vittima e due professionisti dell’Umberto I Nocera Inferiore/S. Egidio del Monte Albino. Muore dopo una colonscopia: nel registro degli indagati finiscono tre medici. Il sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti ha inviato l’avviso di garanzia per omicidio colposo a due medici dell’Umberto I che hanno effettuato l’esame a Giovanni Gallo e al medico curante del 52enne, morto mercoledì sera. I tre potrebbero avere delle responsabilità sul decesso che sarebbe stato provocato dalla perforazione dell’intestino nel corso di una colonscopia che il paziente ha praticato in day hospital mercoledì Stamane si farà l’autopsia per chiarire le cause scorso. Le indagini affidate alla polizia del Commissariato di Nocera Inferiore, dopo la denuncia dei familiari della vittima, hanno permesso di circoscrivere il campo delle presunte responsabilità. Dodici i medici e paramedici che in due giorni hanno avuto in cura o hanno visitato Giovanni Gallo che martedì ha effet- Per il pm Giuseppe Cacciapuoti si tratta di omicidio colposo. La morte sarebbe stata provocata dalla perforazione dell’intestino nel corso dell’esame tuato l’esame endoscopico. Ma già in serata aveva cominciato a stare male tanto che - per i fortissimi dolori all’addome - si era rivolto al medico curante N. B. per chiedere consiglio e farsi visitare. Nonostante, l’uomo avesse riferito di aver effettuato l’esame clinico e quindi si poteva sospettare che avesse avuto problemi durante l’endoscopia, il dottore aveva minimizza- to il problema e gli aveva prescritto dei semplici antidolorifici. Una notte intera era rimasto a casa prima di recarsi il giorno dopo di nuovo in ospedale dove dal pronto soccorso era stato trasferito d’urgenza in sala operatoria per un intervento salvavita. Ma i chirurghi non erano riusciti a salvarlo e mercoledì sera, Giovanni Gallo era morto. Da quanto emerso, l’uomo - nel corso dell’esame aveva avuto una perforazione dell’intestino con versamento di liquidi nell’addome. L’infezione, con la febbre alta, e le complicazioni avrebbero poi provocato il decesso. Ieri mattina, il pm Cacciapuoti ha circoscritto le responsabilità a tre persone, l’endoscopista A. C., il dottore G. R. e il medico curante, N. B. tutti accusati di omicidio colposo. I tre professionisti Il convegno Il sottosegretario Ferri incontra magistrati avvocati e politici potranno nominare un proprio consulente nel corso del conferimento dell’incarico al medico legale della Procura Giovanni Zotti che si terrà stamattina alle 11. Subito dopo il perito potrà effettuare l’esame autoptico che potrà chiarire meglio le cause della morte dell’uomo. I poliziotti attraverso la testimonianza dei familiari hanno ricostruito gli ultimi giorni di vita del 52enne di Sant’Egidio del Monte Albino. L’uomo dopo aver effettuato l’esame era tornato a casa accompagnato dai familiari, e poche ore dopo si era sentito molto male. Dopo il decesso, i familiari hanno presentato una denuncia affinchè si accertino eventuali responsabilità. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web La sottosezione di Nocera Inferiore dell’ANM (Associazione Nazionale Magistrati), presieduta dal Presidente della Seconda Sezione Civile, Ornella Crespi, ha organizzato per oggi pomeriggio, alle ore 16.00, un confronto dibattito sullo scottante tema della riforma del sistema giudiziario ed in particolare con la modifica della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari. Interverranno,: Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, Giuseppina Casella e Alessandro Pepe, componenti del CSM, Matteo Casale, Presidente della Corte di Appello di Salerno, Lucio Di Pietro, Procuratore Generale di Salerno, Catello Marano, Presidente del Tribunale di Nocera Inferiore, Gianfranco Izzo, Procuratore della Repubblica di Novera Inferiore, Massimo Palumbo, Presidente Giunta Distrettuale ANM Salerno, Antonio Fasolino, Presidente Camera Penale Nocera Inferiore, Giuseppe Cacciapuoti, segretario Anm sottosezione di Nocera Inferiore. www.metropolisweb.it 16 Nocera Inferiore Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 L’otorino Giovanni Casillo è accusato di truffa, calunnia e violenza privata in ospedale Scontro tra dottori, indagini chiuse Nocera Inferiore. Truffa, calunnia e violenza privata: chiuse le indagini sul medico, otorinolaringoiatra, Salvatore Casillo di Poggiomarino che alla fine dello scorso anno fu protagonista di una battaglia interna contro i colleghi. Il professionista 59enne è stato denunciato per truffa e per calunnia da alcuni medici dell’ospedale umberto I dove faceva servizio, al terimine di una querelle interna all’ospedale. La diatriba che ha portato Casillo all’iscrizione nel registro degli indagati era iniziata a novembre quando nel corso di un intervento chirurgico aveva minacciato di querelre un collegain servizio nello stesso reparto di otorinolaringoiatria per costringerlo a modificare il registro operatorio nel quale il dottore aveva annotato che Casillo si era allontanato dalla sala operatoria durante un intervento. Da qui una serie di screzi interni esplosi due mesi dopo quando lo stesso Casillo aveva calunniato alla presenza di altri colleghi il primario del reparto dove lavora, Remo Palladino. Salvatore Casillo - probabilmente per ritorsione - aveva comunicato a più persone che il primario non aveva effettuato correttamente un intevento chirurgico per l’asportazione di una ciste alla tiroide nei confronti di un paziente. Questa calunnia aveva provocato la reazione del primario che il 9 gennaio scorso aveva presentato una dettagliata querela al pubblico ministero Roberto Lenza. Ma a Casillo, nell’avviso di conclusione delle indagini, viene contestato anche il falso ideologico. Simulando di essere malato aveva indotto in errore un collega del pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore, lo stesso ospedale dove prestava servizio, che attestò falsamente che il paziente era affetto da ‘ipostasia’ per stress emotivo La diatriba sorta nel reparto con il primario Remo Palladino è sfociata in una serie di denunce Nell’ospedale Umberto I di Nocera si è verificato un acceso scontro tra un medico e il primario per la quale necessitava di sette giorni di cure. Il dottore ‘stressato’ si mise in malattia, dunque, per non ritornare al lavoro e così gli viene contestato anche il reato di truffa per aver ‘con artifici e raggiri’ simulato una malattia che in realtà non aveva e che gli impediva di svolgere il suo normale servizio di medico addetto al reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Nocera inferiore. Inoltre Casillo avrebbe indotto in errore anche il medico dell’Asl che avrebbe controllato il suo reale stato di salute, procurandosi così ‘l’ingiusto vantaggio’ di aver percepito l’indennità pubblica pe il periodo di malattia.Dopo mesi di indagini, il pm Roberto Lenza ha inviato al medico indagato l’avviso di conclusione delle indagini che ora - attraverso i suoi legali Giuseppe Petrosino e Giovanni Annunziata - potrà difendersi dalle accuse rendendo interrogatorio. L’otorinolaringoiatra di Poggiomarino è accusato di truffa, falso, calunnia e violenza privata. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Nocera Inferiore In arrivo 240mila euro per il progetto Bike sharing Saranno installate anche 30 rastrelliere per 180 bici e 8 a pedalata assistita Nocera Inferiore. Più vicino a partire il progetto Bike Sharing a Nocera Inferiore. Il ministero ha approvato la proroga che consentirà al progetto ripresentato dopo anni dal Comune (con varie modifiche rispetto alla prima versione del 2010) di ottenere il finanziamento statale necessario. Tale finanziamento fu già approvato allora ma non arrivò mai concretamente nelle casse di Palazzo di Città. Da allora il progetto è stato abbandonato, complice la doppia gestione commissariale, per poi essere riportato alla luce dall’assessore all’Ecologia Tonia Lanzetta su impulso dell’Osservatorio per le Politiche Giovanili di Nocera. Una volta ripresentato il progetto, l’amministrazione Torquato ha anche dovuto fornire una folta documentazione sui motivi per i quali dal 2010 il progetto non è più andato in porto. Il vecchio progetto redatto dall’amministrazione Romano è stato rimodulato: l’importo del finanziamento è sempre di 240mila euro circa (di cui 90mila andranno alla Multiservizi per istallazione e manutenzione) ma ora il Comune è riuscito ad ottenere molto di più con quella cifra: saranno posizionate in città circa 30 rastrelliere, per un totale di 180 posti bici. Sessanta saranno invece le biciclette destinate al bike sharing; ad esse vanno sommate 8 biciclette a pedalata assistita, complete di centralina di alimentazione che funzionerà con l’energia solare. Le postazioni per il bike sharing saranno quattro (due da 20 bici e due da 10) e saranno con tutta probabilità sistemate presso i principali parcheggi cittadini: le aree selezionate dovrebbero essere via Barbarulo, via Sarajevo, via Canale e il parcheggio del cimitero. Le rastrelliere saranno invece posizionate in varie zone della città, sia al centro che in periferia. (luca denis) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Pagani Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 15 Pasqualina La Pietra dà alla luce a Pagani la sua Annagiulia: è la prima nascita in città dal 1998 Partorisce in auto davanti al ‘Tortora’ LUCIANO VERDOLIVA PAGANI Annagiulia è nata a Pagani, un evento che non si ripeteva in città dal 1998. La piccola è venuta al mondo a bordo dell’auto guidata dalla mamma venticinquenne: Pasqualina La Pietra, una casalinga di San Vitaliano, un paese dell’Agro nolano dove la donna vive con il marito, Carmine, un elettricista, che ha sposato lo scorso aprile. Pasqualina è arrivata nell’area dell’ex ospedale ‘Andrea Tortora’ con in brac- La neo mamma di San Vitaliano voleva essere assistita solo dal proprio ginecologo di fiducia ma non fa in tempo a raggiungere l’ospedale di Nocera Inferiore insieme al marito Carmine co di turno Consiglia Tiano e il chirurgo Zito Marcone che hanno stabilizzato e prestato le prime cure del caso a madre e figlia, prima di disporre FIOCCO ROSA Sotto, l’Umberto I. A sinistra e in basso, il ‘Tortora’ e Pasqualina La Pietra Chiuso dagli anni Novanta il reparto di ginecologia del nosocomio cio la bambina nata qualche istante prima. Una sosta imprevista per la giovane mamma diretta, dopo due tappe forzate, all’ospedale di Nocera Inferiore. Pasqualina alla 36esima settimana, ha infatti, avvertito le doglie verso le 22 della serata di mercoledì. La frenetica odissea della ‘precoce bambina’ è iniziata, però, qualche ora prima all’ospedale di Nola. La donna, che aveva avvertito i primi dolori, è infatti arrivata sola ed a bordo di un motorino, davanti al presidio sanitario per farsi visitare. Da qui la conferma dei medici: “Signora manca poco”, e la scelta della donna di tornare a casa, con il pancione poggiato sullo sterzo del ciclomotore. La donna, alla prima gravidanza, avrebbe rifiutato il ricovero e il trasferimento nel presidio dotato di Tin scegliendo di lasciare il nosocomio nella speranza di potersi affidare alle cure del suo ginecologo di fiducia, in servizio presso una clinica privata di San Gennaro Vesuviano. Una volta raggiunti la struttura sanitaria il ginecologo di fiducia non era di turno. Da qui la decisione di dirigersi in auto verso l’ospedale di Nocera Inferiore. Caricata a bordo dell’auto di A prestare le prime cure alla donna è stato il chirurgo Zito Marcone famiglia, la donna - stavolta accompagnata dal marito Carmine e dai suoi genitori - si è diretta verso l’ospedale di Nocera Inferiore. Il pancione della signora Pasqualina, però, non ha resistito, e proprio a pochi passi dall’ospedale di Pagani, la piccola Mariagiulia è venuta alla luce. Quando l’auto si è fermata dinanzi ai locali che un tempo ospitavano il pronto soccorso, in quella che ora è un’area parcheggio, la piccola aveva già emesso il suo primo vagito. A soccorrere la giovane neo mamma il medi- il loro trasferimento in ambulanza all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove la piccola è stata immediatamente ricoverata nella Tin, visto che essendo nata prematura pesa poco più di un chilo e mezzo. La mamma invece è stata ricoverata nel reparto di Neonatologia, diretto dal dottore Antonio Del Bene. Per Pasqualina e Carmine si tratta della loro primogenita, venuta alla luce durante una notte di tribolazione e di ansia per l’intera famiglia. Per la cittadina liguorina si tratta di un evento eccezionale, visto che l’ultimo nato risale alla fine degli anni novanta. Da allora nessuna nascita si era registrata all’ospedale di Pagani, da quando fu sancita la chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web La prima udienza Iniziato il processo per i fatti del 5 agosto Scontri tra tifosi a Santa Chiara Alla sbarra 10 ultras paganesi per il derby contro la Nocerina Serata cubana al ‘Babà’ E’ un mese di luglio all’insegna dell’arte e del buon bere quello al ‘Babà’, il winebar e paninoteca di Pagani frequentato da molti giovani dell’Agro. Mercoledì prossimo serata cubana con l’artista Chiara Savarese il dj Manuel Di Martino. Il messaggio del candidato a sindaco L’appello di Salvatore Fiore: “Qui si deve tornare a nascere” Pagani. “Il futuro sindaco di Pagani deve attuare una buona politica sanitaria, l’ospedale ‘Andrea Tortora’ ha una posizione strategica sul territorio”. Così Salvatore Fiore, medico e futuro candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali, dopo la notizia della nascita della piccola Anna Giulia a Pagani. “Finalmente si ritorna a nascere in questa città - ha continuato Salvatore Fiore - l’ospedale ‘Andrea Tortora’ di Pagani era negli anni addietro la capitale sanitaria della provincia, grazie al contributo di Bernardo D’Arezzo. L’episodio che ha visto protagonista la giovane mamma 25enne di San Vitaliano ci deve far riflettere, perchè l’ospedale di Pagani ha una posizione strategica sul territorio e quindi dobbiamo lottare affinchè altri reparti siano traferiti in questa struttura, tra cui proprio il reparto di ginecologia che anni fa fu trasferito da Pagani a Nocera Inferiore”. Il futuro candidato a sindaco, Fiore, ha le idee chiare e lavorando come medico proprio al nosocomio ‘Andrea Tortora’ ha intenzione di ridare vita e speranza ai cittadini del comprensorio. Nel suo programma elettorale c’è spazio quindi per la politica sanitaria e lui promette che si batterà per far aprire nuovi reparti all’ospedale Andrea Tortora. “Trasferire alcuni reparti da Nocera Inferiore a Pagani significa - ha continuato Salvatore Fiore - effettuare una migliore distribuzione degli stessi sul territorio. A Pagani devono ritornare i reparti di medicina generale, otorino e anche quello di ginecologia e pediatria”. La nascita della piccola Anna Giulia, fa riaccendere i riflettori sull’ospedale di Pagani che attualmente ospita nei nuovi locali il reparto di onco-ematologia trasferito da Nocera, ma la struttura ospedaliera potrebbe aprire le porte anche ad altri reparti importanti, visto che ci sono i locali a disposizione. Rosanna Marrazzo © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Salerno. Scontri tra tifosi paganesi e nocerini in dieci approdano dinanzi al Gup Paolo Valiante: si è tenuta ieri la prima udienza del processo che vede alla sbarra gli ultrà azzurrostellati, protagonisti degli scontri avvenuti il 5 agosto dello scorso anno in località Santa Chiara. Alla sbarra dieci sfegatati tifosi: Alfonso Belluno, Mirko Amendola, Alfonso Gaetano Grimaldi, Diodato Trapani, Carmine Fortino, Gerardo Carrieri, Salvatore Del Sorbo, Alfonso Balzano e Antonio Cesarano, difesi dagli avvocati Maria Grazia Cafisi, Bonaventura Carrara, Teresa D’Alessandro, Arturo Ferrante e Pietro Pasquali. Ieri mattina, la prima udienza preliminare per valutare le accuse nei confronti dei dieci imputati che rispondono a vario titolo di lancio di oggetti, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. I dieci ultrà paganesi avevano attesto al ‘varco di Santa Chiara’ i tifosi della Nocerina, che in quell’occasione non avevano reagito, lanciando ordigni esplosivi e oggetti metallici, oltre a bottiglie di vetro. Una guerriglia urbana nella quale furono coinvolti numerosi tifosi, alcuni dei quali già condannati, e che ha portato i dieci imputati dinanzi al Gup Valiante. Gli investigatori erano riusciti a dare un nome e un volto agli ultras che avevano agito con il volto coperto da sciarpe o maglie. Tatuaggi, corporatura, caschi e indumenti avevano aiutato i militari a riconoscere i balordi, che erano poi stati ammanettati. Dopo il derby dell’agosto scorso un centinaio di paganesi, molti a torso nudo e a viso coperto, armati di mazze ferrate, biglie, bulloni e fionde aveva sferrato l’attacco alle forze dell’ordine. Avevano svuotato le campane per la raccolta del vetro usandole come armi di sfondamento, rotolate fino all’incrocio di Santa Chiara. I tifosi nocerini, quella volta, non avevano risposto alle provocazioni e la rabbia dei paganesi si era rivolta sulle forze dell’ordine. Gli imputati sono accusati anche di lesioni nei confronti di alcuni esponenti delle forze dell’ordine che riportarono vari traumi contusivi negli scontri. Il processo è stato rinviato, approderà nuovamente dinanzi al Gup nei prossimi mesi. (ros.fed.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 14 Agro Nocerino Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Angri. Un 55enne si introduce in una ditta nei pressi del cimitero per spiare le coppiette Guardone si ferisce durante la fuga: denunciato Scoperto dai proprietari li picchia e poi scappa: ma sul posto lascia il suo portafogli aver colpito con calci e pugni i titolari della ditta. Ma forse la passione, forse la paura, il salto non è efficace e il 55enne resta infilzato con una gamba nel palo dell’inferriata. In pochi istanti l’eccitazione cede il passo alla paura. L’uomo urla e intanto perde sangue. Sul posto arrivano i militari che intimano al 58enne di non muoversi. Ma le raccomandazioni non servono. L’uomo si libera e pur perdendo copiosamente sangue si dà alla fuga nelle campagne vicine. Ma non deve essere un giorno fortunato per F.E. che nella fuga lascia cadere il portafogli. Dentro un talloncino della lavanderia VINCENZO LAMBERTI ANGRI La passione per le coppiette in amore stavolta gli ha fatto male. In tutti i sensi. F.E. 55 anni, di Angri, è stato denunciato dai carabinieri per lesioni personali aggravate, percosse e violazione di domicilio. I fatti. E’ l’una di notte quando il 55enne decide di entrare nella recinzione di un’attivita commerciale di Angri che è adiacente al parcheggio del cimitero cittadino dove, di notte, le coppiette si appartano in auto. I proprietrari della ditta “Il Paradiso dei Fiori” da giorni si sono resi conto che qualcuno, per motivi ancora sconosciuti, fora la recinzione ed entra nella struttura. Mai immaginando i veri motivi, e temendo sopralluoghi di ladri senza scrupoli, decidono di fare un appostamento. Provetti detective scoprono a mezzanotte che F.E. si è intrufolato all’interno della rete di recinzione e atrraverso alcuni fori si appassiona nel vedere una coppia mentre fa l’amore. In pochi istanti i titolari della ditta gli sono accanto. L’uomo, vistosi braccato decide di fuggire saltando la recinzione, non prima di Angri, scippò la borsa a un’anziana in centro: patteggia otto mesi Angri. Scippò la borsetta ad una signora e la spinse con forza a terra ma fu arrestato dai carabinieri della stazione di Angri pochi minuti dopo: ha patteggiato la pena di otto mesi ed è stato rimesso in libertà Salam Eddine Shail, marocchino di 18 anni. Il giovane, difeso dall’avvocato Gerardo Striano, aveva ammesso le sue responsabilità nell’immediatezza dei fatti e, ieri mattina, il Gup Valiante ha ratificato il concordato di pena di otto mesi. Era stato arrestato il 24 aprile scorso dopo lo scippo di una borsetta ad una 49enne angrese. L’aveva spinta con forza a terra ed era riuscito ad impossessarsi della borsa che conteneva contanti e effetti personali. Subito dopo, però, era stato individuato e arrestato dai carabinieri della stazione di Angri, agli ordini del maresciallo Egidio Valcaccia. Ieri mattina, il giovanissimo ha patteggiato la pena di 8 mesi ed è stato immediatamente scarcerato dal Giudice per le udienze preliminari, Paolo Valiante. Salam Eddin Khali, finora incensurato, è residente da tempo in Italia ed è domiciliato a Sant’Egidio del Monte Albino. (r.f.) con il nome e il cognome. I militari della stazione di Angri agli ordini del maresciallo Valcaccia ci mettono poche ore per rintracciare il guardone fuggitivo. Lo trovano nel suo letto con una ferita vistosa alla gamba destra mentre si trovava sul divano di casa. Prima di denunciarlo, perciò, i carabinieri contattavano l’ambulanza del 118 che lo trasferiva al pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore per essere medicato. Una giornata che il 55enne ricorderà benissimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Due milioni di euro stanziati dalla Regione per il risanamento del corso d’acqua Canale San Tommaso, ecco i fondi per la bonifica Potrebbe esserci una svolta sull’annoso problema del Canale San Tommaso, il rivo maleodorante e collettore naturale degli scarichi fognari ed industriali della Strada Statale 18 che attraversa, i territori di Angri e Scafati. Gli scarichi come dimostrato dagli abitanti di Contrada Cappelle a Scafati confluiscono nel canale in prossimità della rete ferroviaria metropolitana. Per risolvere questa annosa situazione, e quella degli affluenti del Sarno, potrebbero presto essere stanziati 1.990.880. Questo è quanto è emerso dell’audizione, in Regione Campania di questa mattina, delle delegazioni. Per quanto concerne le aree protette, gli interventi in progetto ricadono in parte nelle perimetrazioni del Parco Regionale del Bacino Idrografico del fiume Sarno. La fase operativa del progetto attende l’esito della VIA (Valutazione impatto ambientale) che dovrebbe giungere entro il prossimo settembre. Se ci sarà un esito positivo entro dicembre potrebbe prendere il via il bando per l’assegnazione del primo lotto dei lavori dei 5 previsti. I 217,5 milioni di euro verranno appaltati e ripartiti in 5 lotti. La bonifica del San Tommaso avverrebbe con l’assegnazione del secondo lotto, di circa 50 milioni di euro, durante i lavori del fratto fluviale tra Scafati ed il canale San Tommaso, risolvendo, in un tempo ritenuto a medio termine, la questione relativa ai miasmi che affligge gli abitanti delle due periferie tra Angri e Scafati, una parte di popolazione da tempo sul piede di guerra. (Luciano Verdoliva) L’importante arteria che collega a Nocera Inferiore non è praticabile: enormi disagi Sarno, ancora enormi problemi di viabilità: chiuse via Vecchia Lavorate e via Tuostolo Sarno. Restano ancora chiuse, dopo circa cinque mesi: via Vecchia Lavorate e via Tuostolo. Del tutto incerti i tempi per la riapertura delle due arterie cittadine e, intanto, parte la protesta dei cittadini. È da oltre cinque mesi, e precisamente dal primo febbraio scorso, che l’importante arteria provinciale 206, che collega il centro di Sarno alla frazione Lavorate e Nocera Inferiore è chiusa per cedimento della sede stradale, ma da allora ancora nulla, è stato fatto. Tanti i disagi per i cittadini, come l’incremento dei furti nelle abitazioni, considerato che si tratta di una strada isolata, ma a tutt’ora la strada resta transennata. A parlare sullo stato dell’arte dei lavori di via vecchia Lavorate, l’assessore alla manutenzione del comune di Sarno: “la provincia sta procedendo a fare gli atti propedeutici in attesa di reperire l’ingente somma per iniziare i lavori. La spesa si aggira intorno ai 700 mila euro. Intanto, sono arrivate delle richieste all’ufficio tecnico del comune di Sarno, da parte della provincia, per procedere agli espropri per poter fare l’allargamento della carreggiata, proprio nel tratto di strada interessata dalla frana”. Via vecchia Lavorate non è nuova a questi tipi di cedimenti, già qualche anno fa a poche centinaia di metri ci fu un altro cedimento, una situazione di grande pericolo, dunque, che fortunatamente non ha avuto risvolti gravi anche per l’incolumità delle persone, anche se desta grande preoccupazione nella popolazione. Stessa situazione si vive dal lato opposto della città, nell’altra frazione Episcopio, dove dal 15 marzo scorso è chiuso al traffico via Tuostolo, la strada che collega la frazione alla località di Foce strada molto trafficata, soprattutto d’estate. Dopo le copiose piogge abbattutesi sul territorio la notte del 15 marzo scorso crollò il muro di cinta dell’agglomerato della cooperativa “Domus Nostra” e la strada che la sovrasta, tragedia sfiorata, ma da allora la strada continua a restare chiusa. Il materiale crollato è stato rimosso, da allora si cercano le cause, si cerca di capire la responsabilità delle competenze per le spese di ripristino, ricostruzione e messa in sicurezza. Finora solo un continuo rimpallo di responsabilità tra il comune e i condomini della cooperativa, “all’inizio – spiega l’assessore Milone - il sindaco, attraverso una nota inviata ai condomini, sosteneva che le responsabilità del crollo erano da attribuire alla cooperativa e, quindi a loro toccavano le spese; dall’altra parte la cooperativa sosteneva che era responsabilità del comune. Poi è stato fatto un ricorso, adesso stiamo aspettando l’esito della valutazione del Ctu (consulente tecnico d’ufficio), per capire di chi siano le colpe e, quindi, procedere a fare i lavori”. Intanto le strade restano chiuse e i disagi per i cittadini aumentano. Di chi sia la colpa saranno le autorità competenti a deciderlo ma si spera che sia via Tuostolo che via vecchia Lavorate siano aperte al traffico al più presto. Gabriele Musco © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Angri, il Comune mette un freno a chioschi e pedane Il Comune di Angri in concerto con l’Assessorato all’Urbanistica per fare fronte ai continui abusi commessi dai privati, autorizzati all’installazione di dehors, strutture esterne e connesse ai pubblici esercizi quali bar, ristoranti, negozi commerciali, ha disposto la revisione del regolamento che disciplina la materia, sospendendo, ogni ulteriore autorizzazione o rinnovo delle stesse sul territorio comunale. Nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento, d’ora in poi, potrà essere consentita solo l’installazione di sedie, tavolini ed ombrelloni, fioriere con lati non superiori a cm. 60 e pedane movibili che non superino per ciascun lato ml 1,50. Attrezzature, quindi, non fisse, ma provvisorie, da smantellare al termine del periodo estivo. La decisione di porre un freno all’abuso scaturisce dalla proliferazione su tutto il territorio comunale ma soprattutto in alcune piazze storiche e di pregio artistico, dei famosi dehors, un fenomeno segnalato anche dalle varie associazioni attive sul territorio cittadino che ha fatto scattare controlli serrati. (l.v.) www.metropolisweb.it 12 Salerno Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Per la Provincia la nomina del rettore dell’Ateneo è stata sponsorizzata da De Luca Cstp, Pasquino divide la politica Pd e Sel plaudono all’arrivo dell’ingegnere: “Saprà risollevare il Consorzio” Salerno. La nomina del rettore Pasquino diventa un “caso” politico, il Pd sorride: “Il professore è la scelta migliore”, l’amministrazione provinciale attacca: “Ma non doveva decidere il Tribunale? Il Pd si sostituisce agli organi deputati, la scelta del ministero non è avvenuta per caso”, facendo riferimento all’intercessione di De Luca. Poco più di 24 ore, dopo la decisione della sezione fallimentare e del Ministero dello Sviluppo Economico, e già la nomina del rettore uscente dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino, a commissario giudiziale del Cstp fa discutere gli esponenti della politica salernitana. Soddisfatto dell’incarico affidato al rettore è il segretario provinciale del Partito democratico Nicola Landolfi che così si è espresso nella giornata di ieri: “La nomina del professore Pasquino è la scelta migliore possibile che si poteva fare per il Cstp e per il trasporto pubblico locale. Il professore saprà assicurare correttezza gestionale e governance pubblica, non separate da competenze tecniche e professionali indiscutibili. Una buona notizia per il nostro territorio, per l’intera comunità provinciale, per i lavoratori di un’azienda importante”. Non si è fatta attendere la risposta dell’ente di Palazzo Sant’Agostino, con il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, e l’assessore provinciale ai Trasporti, Michele Cuozzo, che hanno commentato il nuo- L’odissea di studenti e lavoratori L’estate nera dei pendolari: “Qui i bus sono un miraggio” Salerno/Fisciano. Mentre il rettore uscente dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino, s’appresta a diventare commissario giudiziale del Cstp per le strade di Salerno e provincia è la solita routine, con i salernitani che stanno vivendo l’ennesima estate nera del trasporto pubblico. Una routine fatta di appuntamenti mancati, di ritardi a lavoro, di esami universitari finiti prima di arrivare, di stress provocato dalle lunghe e faticose attese sotto al rovente sole estivo presso quelle che solo un tempo, piuttosto lontano, potevano fregiarsi di diritto dell’appellativo di fermate dell’autobus, divenute oramai luoghi di sosta di immaginifici sognatori. Insomma di quella gente che spera, che spera nell’incredibile miraggio, in quel soprannaturale materializzarsi della rumorosa diligenza arancione nonostante tutto capace di provocare gioie infinite del tipo ‘Ce la farò ad arrivare in tempo per l’esame per il quale ho impiegato solo due mesi della mia esistenza. Oggi dev’essere il mio giorno fortunato’ oppure ‘Ce la farò ad arrivare a lavoro senza dovermi fare due chilometri a piedi’. A questo punto la domanda è esistenziale suonante quasi come il quesito amletico di Shakespeare: ”Ma il trasporto pubblico cittadino è un servizio accessorio per cui c’è o non c’è è la stessa cosa, o il trasporto pubblico è un diritto che dovrebbe garantire a tutti di muoversi liberamente?”. Questo è il problema, forse prospettico per cui fino a quando non ci si metterà nell’ottica di chi non ha scelta, non ha altre possibilità o chi sta cercando di costruirsi un futuro, la propria indipendenza non si farà mai caso al concreto problema disponendo i giusti provvedimenti volti a tamponare l’inefficienza attuale che in particolar modo colpisce i giovani universitari e specialmente quelli salernitani costretti a vivere l’incredibile paradosso di non poter raggiungere l’ateneo cittadino. Roberta Marchesano © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web vo incarico utile a salvare il Consorzio con la procedura dell’amministrazione straordinaria: “Immaginavamo che la nomina del professore Raimondo Pasquino dovesse avvenire con provvedimento collegiale della sezione fallimentare del tribunale di Salerno. Prendiamo atto che il segretario provinciale del Pd anticipa i tempi, brucia le tappe e si sostituisce alla magistratura ordinaria. Ancora una volta il Pd salernitano si è sostituito agli organi deputati per legge ad effettuare le dovute scelte. Dobbiamo prendere atto, pertanto, che la scelta del ministero forse non è avvenuta per caso”, facendo intuire che dietro la scelta di Pasquino ci sia lo zampino del vice ministro ai Trasporti, Vincenzo De Luca. Altro commento sulla delicata nomina a commissario giudiziale del Cstp arriva dal deputato di Sel Michele Ragosta: “La nomi- na di Raimondo Pasquino a commissario del Cstp è una buona notizia. Posso esprimere a nome mio e della federazione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, grande soddisfazione per questa indicazione. Pasquino è stato il Rettore del fare. Saprà certamente rilanciare l’azienda”. Intanto la Faisa Cisal ha chiesto una convocazione all’ente di Palazzo Sant’Agostino per discutere del tema “corrispettivo” per il Cstp: “siamo venuti a conoscenza che per il bimestre maggio giugno 2013 l’ente Provincia provvederà alla liquidazione del solo corrispettivo di esercizio, con accantonamento temporaneo dell’aliquota Iva – ha dichiarato in una nota Salvatore Trinchese segretario della Faisa Cisal – si tratta di un taglio del 10% e potrebbe causare pesanti ricadute sui lavoratori e sui servizi offerti, chiediamo un urgente incontro in merito”. Marco Rarità © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Caso Asl Atto aziendale, i Democratici contro Squillante Salerno. Partito Democratico al veleno contro la bozza dell’Atto aziendale presentato dal manager dell’Asl, Antonio Squillante: “E’ illegittimo e fa letteralmente schifo”, ha esclamato senza mezze parole Nicola Landolfi, dalla sede della segreteria provinciale di via Manzo, nella conferenza di ieri con Gianfranco Valiante e Anna Petrone per discutere in merito all’Atto aziendale, “è un mostro dal punto di vista normativo, sia nel metodo in cui è stato proposto sia nei contenuti. E’ un atto privo del parere, obbligatorio, preventivo della Conferenza dei sindaci e dei sindacati”. Il segretario provinciale ne ha anche per l’ex commissario dell’Azienda sanitaria di via Nizza, Maurizio Bortoletti: “Ha dato completamente i numeri”, facendo riferimento alla puntata in cui l’ex colonnello dell’Arma fu ospite del programma di Bruno Vespa su Rai Uno, “il debito della sanità cresce, contrariamente a quanto aveva affermato”. Accusa l’Asl di gestione clientelare, definendola una roccaforte dell’Agronocerino, su imitazione della politica di una certa area politica l’allusione a Fratelli d’Italia guidata da Edmondo Cirielli. “Scafati è stato chiuso senza colpo ferire e l’ospedale della Valle del Sele è una bufala. Con questa crisi e la mancanza di risorse non ci sarà mai”. Entra nel merito Landolfi: “Manca l’organizzazione dell’emergenza, c’è una completa assenza di dati e rilievi statistici e il personale è stato trasferito senza nessun criterio logico. Il decreto 49 è stato forzato. chiederemo ai nostri parlamentari lo sblocco del turn over e la mobilità passiva”, e Valiante, a margine della conferenza, sottolinea l’entrata nell’entourage di Squillante di un cardiologo, figura richiesta e carente sul territorio, in pratica una competenza in meno per la sanità al collasso. “Non c’è il minimo rapporto con il Ruggi, che rappresenta l’altra metà della provincia”, chiosa Landolfi, promettendo le barricate a tutti i livelli e lasciando la parola ai colleghi di partito. “Squillante dice di aver inviato l’informativa per la stesura dell’atto”, attacca Valiante, “ma io ho formalizzato oltre 15 proteste di organizzazioni sindacali e di oltre 30 rappresentanti del territorio esclusi. Ora sono due le cose: o loro mentono, o la delibera 600 con la quale Squillante confermava l’informativa afferma un falso ideologico. La sua cultura politica lo ha portato ad una totale chiusura al confronto politico. La settimana prossima presenteremo la nostra richiesta al commissario ad acta, Stefano Caldoro, di rigettare al mittente la bozza dell’atto”. “Alla Regione noi consiglieri viviamo un dramma”, ha spiegato la Petrone. L’atto aziendale non tiene conto e non ascolta le esigenze del territorio”, ha concluso l’esponente regionale del Partito Democratico. Luca Marrazzo © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 11 Coscia (Pd): “Comportamento demagogico e doppiogiochista che penalizza i lavoratori e lo stesso servizio” Provincia, per i forestali arriva la beffa Dopo due approvazioni in Consiglio, l’Ente si “accorge” di non avere i fondi necessari per stabilizzarli DALLA REDAZIONE SALERNO Brutta sorpresa per i 14 idraulici forestali che si attendevano un riassorbimento, a tempo determinato, dopo la delibera approvata all’unanimità nell’ultimo Consiglio provinciale. Una situazione kafkiana, dunque, proprio in un momento delicato della stagione estiva, leggi incendi boschivi, in cui la presenza dei 14 lavoratori precari potrebbe essere determinate sotto il profilo della prevenzione. Ma l’Ente Provincia che ha sforato decisamente il patto di stabilità sembra che non possa impegnare e destinare la somma necessaria per il reintegro, seppur parziale, degli stessi 14 idraulici forestali impiegati finora a tempo determinato. Il tutto nonostante una delibera di approvazione da parte del Consiglio provinciale che, di fatto, ridava speranza a 14 famiglie. Un argomento su cui si è impegnato particolarmente il Pd provinciale. “E’ impensabile che possa accadere tutto ciò. - afferma il capogruppo del Pd provinciale, Giovanni Coscia - Eppure, per casi del genere, per integrazioni per servizi di pubblica incolumità, la stessa Corte dei Conti non avrebbe nulla da ridire”. Sembra, dunque, che la vertenza degli Idraulici Forestali sia destinata a raggiungere un amaro epilogo. Si tratta di operai che sono stati occupati dal 2005 al 2011 nel Servizio Antincendio Provinciale, in tutti i Comuni sprovvisti delle Comunità Montane. “Adesso scopriamo che la maggioranza che governa la Provincia di Salerno e che avrebbe dovuto dare indicazioni politiche precise, per attivare le procedure previste per l’impiego dei suddetti operai, ha fatto il doppio gioco, dichiarandosi, demagogicamente, favorevole nelle sedute “pubbliche”, ma di fatto non facendo nulla di concreto se non addirittura ostacolando quanto, solo a parole condiviso ed approvato. - afferma Coscia - Un atteggiamento che, non solo ha illuso gli operai forestali, ma che dietro varie accampate “scuse e giustificazioni paraburocratiche”, si dimostra assolutamente irresponsabile e non curante della tutela e della salvaguardia del territorio provinciale salernitano e della tutela della pubblica e privata incolumità. Il destino lavorativo di queste persone sembra definitivamente segnato, con la nefasta conseguenza di avere un Servizio antincendio ridotto all’osso e deficitario”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Decadenza. Il sindaco spiega il procedimento e rassicura tutti: “Tranquilli che non me ne vado” De Luca: “Non lascerò mai Salerno” Salerno. Con l’avvio del procedimento di decadenza di De Luca, inizia la corsa alle prossime elezioni con molti consiglieri di Palazzo di Città già in clima elettorale. Per la verità non solo loro, visto che dalle segrete stanze i primi decisivi contatti sono stati già avviati con i candidabili. Ma resta l’incompatibilità, con la prima fase che è stata avviata appena lunedì scorso. “Stiamo seguendo la strada della trasparenza. – afferma De Luca nel suo intervento radiofonico settimanale - Non potevo salutare Salerno con un cenno della mano e dire adesso chi s’è visto, s’è visto. Con questa città ho un rapporto di rispetto ma soprattutto di sangue”. Ancora una volta, lo stesso sindaco De Luca, che è ancora tale almeno fino al termine della terza seduta di Consiglio comunale, sulla sua incompatibilità, spiega le ragioni della scelta della decadenza, rigettando decisamente quella della dimissioni, più volte richiesta dall’opposizione. “Ci sono due strade, la prima è che il sindaco si dimetta ma questo significava paralizzare l’attività del Consiglio e buttare al vento anni di lavoro. E’ qualcosa che non avrei mai permesso e lo avrebbe fatto un farabutto e non io. La seconda strada è quella della decadenza del sindaco decretata dal consiglio comunale. In questo caso si garantisce al Consiglio di continuare a lavorare e portare avanti le attività che sono già in corso. Ed è quello che stiamo facendo. A Salerno mi ha votato il 75% della gente, cioè tutti. Vi pare che possa abbandonare? Seguirò sempre quello che si fa qui. Adesso mi allontano tre giorni e succede il finimondo... state tranquilli che non me ne vado”. Del resto l’articolo 51 del L’assessore Maraio: “Così si valorizzano le nostre terre” Nella contesa anche Provenza e Iorio che contestano l’investitura di Memoli Cilento in vetrina con il progetto “Perla del Mediterraneo” Salerno. Partirà nel giro di pochi mesi il Progetto “Perla del Mediterraneo”, l’iniziativa promossa dall’Accademia della Cucina Cilentana e Mediterranea in collaborazione con Esga Viaggi e Vacanze ed i Comuni di Salerno e Castellabate. Nel programma, ricco di eventi dedicati alla valorizzazione del territorio, ci sono anche corsi di cucina, pacchetti-viaggio, escursioni montane e lezioni di ginnastica (per stimolare il benessere psico-fisico). “Questo progetto ha preso l’avvio in assenza dell’intervento di Enti sovraordinati” ha dichiarato l’Assessore al Turismo Enzo Maraio, nella presentazione svoltasi presso l’Info Point in Corso Vittorio Emanuele. “La spinta è partita dalle Associazioni e dai suggerimenti dei privati, che il Comune di Salerno è stato ben felice di appoggiare”. Adele D’Angelo, di Esga Viaggi, precisa che “l’iniziativa si propone di mettere in risalto la territorialità da cui deriva la dieta mediterranea, un’offerta gastronomica capace d’infondere benessere psico-fisico e di custodire il segreto della longevità”. L’agenzia Esga Viaggi ha preso contatto con i Buyers americani, proponendo anche all’estero (Sudamerica, Stati Uniti e Stati europei) dei pacchetti-vacanze con percorsi dedicati all’interno della vasta regione cilentana. “La costa cilentana è la vera Perla del Mediterraneo” dichiara Antonio Vassallo, autorevole membro dell’Accademia della Cucina Cilentana. “Per questo, oltre ai corsi di cucina tenuti da chef di alto livello, abbiamo previsto uno splendido programma che racconterà le bellezze del nostro territorio e valorizzerà i prodotti tipici della dieta Mediterranea”. Il Progetto, dunque, prenderà l’avvio a settembre e continuerà nei mesi di ottobre, novembre, aprile, maggio e giugno. Le lezioni saranno tenute dagli chef Alessandro Feo, Fabrizio Rizzo , Rosetta Rossi e Maria Rossi, in collaborazione con la Fondazione Scuola Medica Salernitana che disporrà - all’interno del Museo - installazioni virtuali atte ad illustrare i poteri benefici di piante medicamentose (spesso impiegate nei processi culinari). Maria Cristina Folino Tuel gli offre un magnifico assist per poter vantare un terzo mandato alla guida della città. Su questo De Luca ironizza come suo solito con espressioni a lui care. “Stanno facendo i numeri? – afferma – Meglio giocarseli al Lotto? Pensassero, piuttosto, a godersi questa meravigliosa città”. (recro) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Polveriera Udc, Ferrara contro Cobellis:“A che titolo ora parla” Salerno. Non c’è pace nell’Udc consiliare. Dopo lo scontro in Consiglio comunale fra Salvatore Gagliano e Pakj Memoli, adesso il confronto dialettico si sposta fra il segretario provinciale Luigi Cobellis e il vicepresidente del Consiglio comunale, in quota Udc, Alessandro Ferrara. Il primo, infatti, ha investito direttamente Memoli quale portavoce consiliare del partito, sfiduciando di fatto Gagliano. “E’ quanto mai singolare che intervenga l’onorevole Cobellis, visto che fino ad oggi mai si è occupato dei problemi che assillano la nostra città. - ha affermato Ferrara - Non comprendo a quale titolo parla, visto che a tutt’oggi risulta autosospeso dal Partito. Voglio ricordargli che Alessandro Ferrara ha portato all’Udc salernitano il 18,57%, pari a 850 voti, quello che conta in politica, oltre il rispetto della persona, sono i consensi elettorali che determinano la collegialità e la rappresentanza partitica e che bisogna riconoscere e dare merito a chi ha consentito all’Udc di avere una sua rappresentanza nell’assise comunale. Pertanto non capisco la faziosità dell’On. le Cobellis nel sminuire la mia persona ed il mio ruolo, Vice Presidente del Consiglio Comunale, ruolo che è il frutto del consenso elettorale ricevuto e non di gratuite nomine. Pertanto la precisazione di individuare nel Consigliere Memoli, l’unico rappresentante dell’Udc, non fa altro che mortificare tutti i candidati della lista Udc che hanno sempre dato la loro disponibilità”. La sensazione, marcata, è che l’Udc di Palazzo di Città sia pronta per esplodere, con gli stesi rappresentanti, fra cui lo stesso Ferrara, che sarebbero già corteggiati da altri partiti per le prossime tornate elettorali. Insomma, l’ala moderata al Comune di Salerno rischia di ripiegarsi pericolosamente su sè stesso. Ma l’investitura, ufficiale o meno, di Memoli non sembra essere piaciuta nemmeno al presidente cittadino, Luigi Provenza, ed al vice segretario, Adriano Iorio. “Sentiamo di dover esprime il nostro dissenso e rammarico. - affermano Provenza e Iorio - Ovviamente il nostro rilievo non tocca in alcun modo la persona di Memoli, quanto il criterio adoperato, che, a ben vedere, è completamente fasullo e, alla fine, pregiudizievole alla stessa persona impropriamente “designata“. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Giunta: protocollo d’intesa Provincia-Asl sul registro dei tumori Salerno. La Giunta ha deliberato di chiedere, tramite il settore provinciale delle Politiche scolastiche, giovanili e Formazione professionale, di acquisire da parte degli Ambiti Territoriali, l’assenso alla prosecuzione dell’attività di assistenza specialistica in favore degli alunni affetti da handicap grave frequentanti gli istituti superiori di secondo grado per l’anno scolastico 2013/2014, così come stabilito dal relativo protocollo d’Intesa sottoscritto il 25 luglio del 2012, nonché di stabilire che, nei casi in cui fosse evidente l’impossibilità di proseguire con i Piani di Zona, di affrontare direttamente con i Dirigenti scolastici degli Istituti secondari di secondo grado le problematiche afferenti all’assistenza specialistica, destinando, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, i contributi per l’assistenza specialistica degli studenti con gravi disabilità. Approvato anche lo schema di Protocollo d’Intesa sul Registro Tumori tra la Provincia di Salerno e l’AslSalerno, su relazione dell’assessore Mancusi. www.metropolisweb.it 10 Salerno Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Il completamento dell’opera sarebbe possibile con finanziamenti Ue che restano bloccati alla Regione Fondi europei a rischio per la Sa-Av DALLA REDAZIONE SALERNO Potrebbero esserci spiragli per avviare, finalmente, il potenziamento della Salerno Avellino. Un tratto autostradale che, sempre più spesso, miete vittime per l’elevata insicurezza dello stesso. Resta iun’opera incompiuta che, quotidianamente, è percorsa da studenti e pendolari, a conferma dell’utilità palpabile dall’utenza. Piccoli passi burocratici che potrebbero permettere addirittura il completamento della stessa tratta autostradale, come ricorda il segretario provinciale della Feneal Uil, Patrizia Spinelli. “Basterebbe una semplice firma sull’accordo quadro della Regione Campania per poter indire la gara di appalto per la messa in sicurezza di quest’opera. - afferma la Spinelli - La cui realizzazione non solo porterebbe lavoro nel nostro territorio ma limiterebbe anche l’attuale elevata ricorrenza di incidenti stradali. Con un piccolo sforzo della Regione si potrebbero avviare Consorzi di Bacino In Parlamento arriva l’interrogazione di Cirielli Salerno. Edmondo Cirielli, l’ex presidente della Provincia di Salerno ed oggi deputato di “Fratelli d’Italia” e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, è pronto a presentare una interrogazione parlamentare sull’attuale situazione dei Consorzi di Bacino della Regione Campania. “Presenterò un’interrogazione parlamentare – afferma Cirielli - per capire quali provvedimenti il Governo ha intenzione di adottare nei confronti dei Comuni e a tutela dei lavoratori che non possono giustamente più tollerare una simile situazione”. Una situazione pesante, con gli stessi dipendenti in ritardo di più mensilità. “Mi associo alla protesta dei lavoratori dei Consorzi di Bacino della Regione Campania che, ormai, da mesi non percepiscono lo stipendio, ma continuano a garantire il servizio. E’ una vicenda ormai insostenibile a causa dei ritardi e delle morosità dei Comuni che, pur riscuotendo regolarmente ieri la Tarsu, oggi la Tares, non pagano i canoni del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento ai Consorzi e utilizzano questi soldi in maniera irresponsabile, per feste e sagre”. Spinelli (Feneal- Uil): “Basterebbe una firma per avviare la gara di appalto per la messa in sicurezza del tratto autostradale” subito i cantieri per il tratto Salerno Baronissi e, in seguito, Caldoro e i presidenti delle province potrebbero adoperarsi per ottenere i finanziamenti europei per il completamento fino a Mercato San Severino, dato che questa infrastruttura è stata considerata strategica per l’Europa (corridoio Berlino-Palermo) e rilevante per lo sviluppo della regione e dunque ha tutte le caratteristiche richieste dalla legge di stabilità per ricorrere ai cofinanziamenti Ue”. Per dirla alla De Luca, si resta impelagati nel groviglio burocratico che attanaglia l’Italia. Proprio nell’attuale vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, il segretario Spinelli rivolge un invito deciso a dedicarsi con decisione alla questione, ormai annosa, della Salerno-Avellino. “Vorremmo che il viceministro Vincenzo de Luca dedicasse lo stesso impegno con il quale si è prodigato per reperire i fondi per il completamento della cittadella giudiziaria. - afferma - Questo è un investimento che assicurerà un ritorno non solo economico ma anche di benessere sociale per il territorio; chiediamo dunque agli amministratori di fare la loro parte fino in fondo per non vedere, anche questa volta, sfumare l’occasione dei finanziamenti europei. Il pieno utilizzo dei fondi europei è fondamentale in questo momento di particolare e drammatica crisi per l’edilizia, causata dai mancati pagamenti delle pubbliche amministrazioni, dal difficile accesso dal credito e dalla troppa burocrazia. L’inerzia, o incapacità, amministrativa che non consente di utilizzare appieno i fondi europei costa troppo al nostro Secca accusa di Alternativa Comunista: “Continua la privatizzazione della città” Sulla Centrale del Latte è confronto politico Ancora critiche e manifestazione di protesta Salerno. Sulla Centrale del Latte, sull’alienazione della storica municipalizzata di Fuorni, continua lo scontro. Si divide a metà la città, ma anche le forze politiche. Ad intervenire sulla questione, adesso, è Valerio Torre di Alternativa Comunista che va ad ingrossare il coro dei no alla alienazione. “La vendita conferma, da un lato, la sostanza di quello che era un progetto risalente già alla giunta De Biase e, dall’altro, la necessità di fare cassa dell’attuale sindaco.dichiara Valerio Torre - Ma conferma, altresì, il piano cosciente dei rappresentanti locali degli interessi capitalistici: favorire, attraverso la svendita di tutto quanto resta di pubblico (territorio, sanità, istruzione, trasporto, economia), la realizzazione di ulteriori ingenti profitti a vantaggio della borghesia e in danno dei lavoratori e dei cittadini-utenti. Il voto contrario di Sel, tipica espressione dell’ipocrisia vendoliana, serve solo a dare qualche pennellata di “rosso” a una formazione che continua per il resto a sostenere la giunta antioperaia e antipopolare di De Luca e si limita ad essere “l’ala sinistra” del deluchismo. Il Partito di Alternativa Comunista, si oppone con tutte le proprie forze a quest’ulteriore tassello del disegno di privatizzazione della città e chiama i lavoratori, gli studenti e i cittadini tutti a scendere in piazza per manifestare la propria contrarietà e a rivendicare un altro governo per Salerno”. Sempre sulla delibera che indirizza la vendita della municipalizzata, è intervenuto radiofonicamente il sindaco e vice ministro De Luca, ribadendo quanto in parte affermato nella seduta consiliare di lunedì scorso. “L’opposizione al territorio: è un lusso che non possiamo più permetterci”. Finanziamenti che avrebbero un ritorno nell’intero indotto, con lo stesso livello occupazionale che potrebbe averne risvolti benefici. “siamo pronti, come sempre, a rivendicare la creazione di posti di lavoro attraverso la cantierizzazione di opere finanziate e da finanziare. Opere che dovrebbero essere la giusta conclusione di una pianificazione e gestione territoriale complessiva che tenga conto degli aspetti economici, sociali e territoriali e attui un modello di sviluppo sostenibile, per il miglioramento del benessere dei lavoratori, dei servizi e dell’ambiente nel quale essi vivono. Questo significa investire sul futuro e non lasciare una cambiale in bianco alle prossime generazioni”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Comune dice solo fesserie. A livello nazionale vogliono vendere tutto quello che è pubblico, a livello locale fanno demagogia. Per anni l’opposizione ha parlato male delle aziende pubbliche, delle clientele e adesso invece vogliono difenderle. La Centrale ha registrato delle flessioni nelle vendite. Abbiamo un prodotto di qualità acquistando a prezzi elevati il latte di qualità dei nostri fornitori. Per difendere il nostro marchio e i lavoratori, dobbiamo investire su un mercato più ampio, nella rete meridionale, ma il Comune non può farlo da solo e quindi cerchiamo un partner privato che consenta di far arrivare i prodotti almeno nel mercato meridionale altrimenti si fa inesorabilmente in crisi. Il carattere pubblico dell’azienda non garantisce più nessuno”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Appalto portierato all’Asl, la Fisascat Cisl pronta a chiedere l’annullamento della gara La ditta aggiudicatrice non è disposta ad assumere i lavoratori impiegati in precedenza Salerno. Appalto portierato, la Fisascat Cisl pronta a chiedere l’annullamento della gara e il reintegro degli otto lavoratori senza un impiego dal 30 giugno scorso. E’ questo il passo successivo che Remo Criscuolo, segretario del sindacato provinciale di categoria, è pronto a fare dopo che l’incontro richiesto, insieme alle altre sigle, con le aziende uscenti e subentranti presso la Direzione provinciale del Lavoro si è dimostrato un flop, a fine luglio. Il summit, convocato per discutere del caso che vede coinvolti otto lavoratori dell’appalto Asl relativo al portierato e alla guardiania non armata senza lavoro dal 30 giugno, è stato disertato dalle aziende subentranti, che hanno deciso di bypassare completamente le relazioni sindacali. “E un film già visto questo”, ha ribadito Criscuolo. “Tempo fa la stessa cosa capitò con i 10 lavoratori del presidio di Battipaglia in merito alla guardiania armata”. Il sindacalista, infatti, coadiuvato dall’ufficio legale della Fisascat Cisl salernitana, è pronto a chiedere l’annullamento della gara indetta dall’Asl. “Ci sono tutti i motivi per farlo. La nuova Ati, guidata dalla Pegaso, infatti, secondo quanto recita il bando di gara, ha l’obbligo di assumere i lavoratori del precedente appalto. Ovviamente questa cosa non è stata fatta e, visto che anche l’Asl sembra tirarsi indietro davanti a questa infrazione, richiederò personalmente l’annullamento della gara d’appalto”. Criscuolo porta avanti le istanze di otto lavoratori, senza un impiego dallo scorso 30 giugno e a cui oggi saranno notificati i licenziamenti dalle aziende Falco Security, Doria Cooperativa e Vigilanza Motorizzata. “A questi lavoratori non sarà riconosciuta nemmeno la cassa integrazione, perché il contratto nazionale di categoria non lo prevede. E’ una vergogna, ma tutti continuano a tacere”. La nuova Ati, gui- data dalla Pegaso, si è aggiudicata la gara con un prezzo di 10,10 euro l’ora. Prezzo che, secondo Criscuolo, non riuscirà a coprire per intero l’appalto affidato negli anni precedenti a circa 11 euro l’ora. Ma il nodo cruciale della vicenda resta il futuro dei lavoratori, con la nuova Ati che ha fatto sapere, ancora una volta, di non voler assumere i lavoratori del vecchio appalto, come invece prevede la legge e il bando di gara dell’Asl. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Venerdì 12 Luglio 2013 Grave incidente poco dopo la mezzanotte: ferito in modo lieve anche un altro anziano Investito a piazza della Concordia Grave il 66enne Andrea De Rosa DOMENICO GRAMAZIO SALERNO Denunciato il 18enne alla guida dello scooter E’ scappato senza soccorrere i due feriti Lotta tra la vita e la morte Andrea De Rosa, il 66enne di Salerno investito ieri poco dopo la mezzanotte, da un 18enne straniero in sella ad uno scooter, mentre si trovava con un amico nei pressi di piazza della Concordia. L’uomo, ricoverato d’urgenza al reparto Rianimazione dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno, attualmente è in coma farmacologico, dopo l’operazione eseguita nella notte, con i medici che non hanno ancora sciolto prognosi. Gravissime le sue condizioni, con la frattura della base cranica ed un’emorragia celebrale che fanno temere per il peggio. Fondamentali, quindi, saranno le prossime ore, per capire se De Rosa potrà dirsi totalmente fuori pericolo. L’uomo, un ex artigiano in pensione, è stato vittima, insieme ad un amico 71enne, di un brutto incidente avvenuto a piazza della Concordia, all’altezza del capolinea Sita. Era da poco passata la mezzanotte quando, infatti, De Rosa e il suo amico s’apprestavano ad attraversare la strada quando, a velocità sostenuta, è sopraggiunto uno scooter guaidato da P. G. S. L., 18enne nato in Honduras ma residente a Salerno, che ha preso in pieno i due uomini ed è scappato senza prestare nessun tipo di soccorso dileguandosi nel nulla. Uno spettacolo raccapricciante, avvenuto sotto gli occhi dei clienti dei locali presenti in zona, che hanno provveduto subito ad allertare i volontari del 118 e le forze dell’ordine, oltre a prestare le prime cure del caso ai due malcapitati. E se subito sono apparse lievi le condizioni del 71enne, giudicato guaribile in otto giorni dai medici del Pronto soccorso del ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno, ben più gravi si sono rivelate quelle di De Rosa. L’uomo infatti, dopo essere stato stabilizzato dagli operatori dell’Humanitas, è stato trasferito d’urgenza al nosocomio di via San Leonardo dove, dopo una lunga operazione, è stato ricoverato in Rianimazione. I medici al momento non si sbilanciano, ma le sue condizioni restano critiche. Nella notte, intanto, è stato identificato il pirata della strada di piazza della Concordia. Era P. G. S. L., 18enne nato in Honduras ma residente a Salerno da tempo, a guidare lo scooter che ha travolto i due anziani. Fondamentali sono state le testimonianze dei clienti dei locali della zona e del 71enne ferito in modo lieve, che hanno fornito agli agenti della sezione ‘Volanti’ della Questura di Salerno, coordinati da Rosanna Trimarco, un dettagliato identikit per risalire all’identità della persona alla guida del ciclomotore. I poliziotti lo hanno bloccato nella zona orientale qualche ora dopo l’impatto, proprio in sella del suo ciclomotore. Denunciato a piede libero ora dovrà rispondere dei reati di omissione di soccorso e lesioni gravi. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi ulteriormen© RIPRODUZIONE RISERVATA @Dogramazio La battaglia della Cooperativa Livingstone Ostello Koinè verso lo sfratto Pagnotta: “Pronti alle barricate” LA LOTTA Un momento della conferenza stampa tenuta ieri mattina all’ostello Salerno. La quattordicesima ordinanza di sfratto inviata dal Comune all’ostello Koinè, struttura gestita dalla Coopoerativa Sociale Linvingston, ha indotto i responsabili a protestare contro l’amministrazione comunale. Da tempo il presidente della Cooperativa Livingstone, Antonella Pagnotta, esprime la volontà di raggiungere un accordo che vada incontro alle esigenze di tutti. L’amministrazione comunale di Salerno però non sembra essere dello stesso avviso, avendo avviato procedure di sfratto, nonostante - meno di un anno fa - abbia deliberato un accordo con l’ostello Koinè che ne sanciva la sopravvivenza. E’ dal 2001 che giungono ordinanze di sfratto e l’ultima è stata recapitata il 4 luglio per cui, teoricamente, l’ostello entro il 14 dovrebbe chiudere anche se si è in attesa dell’esito del ricorso al Tar. “Viviamo con il patema d’animo di vederla chiusa questa struttura ed è la quarta volta che facciamo ricorso al Tar. Solo di deposito si pagano 650 euro ed ogni volta le sentenze sono a nostro favore. Ciò dimostra come il comportamento dell’amministrazione sia inqualificabile. I lavoratori del Koinè sono sette e tutti a busta paga. Le persone che hanno pernottato qui e l’esperienza di una struttura in cui convivono studenti Erasmus, musulmani e cattolici, non è un ghetto ma un’eccellenza di Salerno. Se il Comune vuole cambiare l’involucro dell’ostello non ci opponiamo, ma ci sono strutture comunali dove continuare il servizio; quindi devono dimostrarci che il fine non è perseguire, dissanguare e distruggere economicamente la Cooperativa”. Federica Pisani 9 Sull’A3 perde la vita un calabrese Stroncato da un infarto su un bus diretto a Roma Salerno. Tragedia sull’autobus, un 60enne avverte un malore sull’autostrada e viene stroncato da un infarto fulminante. E’ accaduto ieri notte su un bus di linea diretto a Roma. L’ultimo viaggio per lo sfortunato 60enne deceduto nella notte di ieri. Per i passeggeri invece è stato un incubo durato tre ore. Partito da Cosenza, il mezzo si era fermato per una breve sosta alla stazione di servizio di Contursi-Campagna quando, dopo aver ripreso il tragitto, un uomo ha iniziato a sentire delle forti fitte al petto all’altezza tra San Mango Piemonte e Salerno. Il 60enne stava accusando forti malori, per questo motivo l’autista del mezzo ha individuato la prima piazzola di sosta utile per effettuare una fermata d’emergenza per far scendere l’uomo e farlo riprendere. Ma è qui che è accaduta la tragedia. Mentre il 60enne scendeva le scale dell’autobus per uscire e prendere aria, si è accasciato a terra, tra lo stupore degli altri passeggeri. E’ caduto a terra improvvisamente, svenuto senza apparenti motivi, ma il dramma era già avvenuto. Nel frattempo che dall’autobus venivano chiamati i soccorsi dei volontari del 118, un medico che era bordo si è fatto avanti per prestare le prime cure per il malcapitato. Una volta avvicinatosi all’uomo, con lo sconcerto di tutti i presenti, la dottoressa ne ha dovuto constatare il decesso, nulla è stato potuto fare per salvargli la vita. L’autobus è rimasto fermo in quella piazzola per ben tre ore, in attesa delle disposizioni del magistrato di turno, solo successivamente il mezzo ha potuto riprendere la corsa, facendo ritorno, però, in Calabria e non dirigendosi verso la Capitale. Il corpo del 60enne è stato trasferito prima all’ospedale di Salerno per l’esame esterno, per poi fare ritorno in Calabria dove è stato affidato ai familiari per il rito funebre. Salerno Energia, le bollette ora si pagano con il cellulare Salerno. Per i salernitani al via il pagamento col cellulare per le bollette del gas. Le bollette di Salerno Energia, d’ora in poi, potranno essere pagate anche attraverso uno smartphone, in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi. La società, infatti, ha siglato un accordo con il Gruppo Banca Sella, grazie al quale i clienti potranno pagare le bollette relative alla fornitura del gas metano direttamente dal proprio cellulare, attraverso l’innovativo sistema Up Mobile. Per effettuare il pagamento della bolletta dal proprio smartphone, i clienti dovranno semplicemente lanciare l’applicazione Up Mobile. A transazione avvenuta, sullo schermo del telefono comparirà la ricevuta del versamento effettuato. Diritto d’autore, nel mirino le tipografie che fotocopiano i testi universitari Il prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone Salerno. Diritto d’autore, nel mirino le tipografie che fotocopiano i testi universitari e gli e-book utili per seguire corsi e seminari all’Università di Salerno. Questo uno dei punti caldi del primo seminario sulla tutela del diritto d’autore a favore delle forze di Polizia, organizzato, per la prima volta in Italia, dalla Siae presso il comando provinciale dei Carabinieri di Salerno. A lanciare l’allarme è stato proprio il Prefetto, Gerarda Maria Pantalone, durante il suo intervento. “Già tempo siamo venuti a conoscenza di questo fenomeno, che cresce perché è alta anche la richiesta”. Un caso non sottovalutato nemmeno dal comando provinciale della Guardia di Finanza che, in vista del prossimo anno accademico, hanno intenzione di dare vita ad una vera e propria task force. “Sicuramente è un fenomeno che non sottovalutiamo e su cui stiamo già lavorando. Controlleremo anche chi scarica testi illegalmente dal web, visto che oggi con un solo click si può accedere a qualsiasi opera”. Un’operazione importante, che vedrà anche la collaborazione dell’Ateneo. Il seminario, il cui intento è stato quello di far conoscere al meglio e rendere viva una materia fortemente specialistica, il diritto d’autore, per garantire un incisivo controllo del territorio con l’azione congiunta di magistratura, forze dell’ordine e Siae, ha visto relatori d’eccezione come il comandante della Polizia Municipale, Eduardo Bruscaglin, il Questore di Salerno, Antonio De Iesu, il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Franco Roberti, il comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, il colonnello Fabrizio Parrulli. “I cittadini devono abituarsi a non delegare tutto alle forze dell’ordine, alle forze di polizia o allo Stato”, ha detto il Questore di Salerno, Antonio De Iesu. Qui c’è bisogno di far crescere una sensibilità e una coscienza. Se si acquista un cd falsificato si contribuisce ad alimentare la camorra, qui bisogna insistere molto. Al di là dell’attività repressiva che è importante e serve a prevenire, non si considera che queste attività illecite come la contraffazione crea uno squilibrio nel mercato, è ricchezza che viene sottratta alle attività lecite a favore di quelle criminose”. Importante anche l’intervento di Blandini, direttore generale della Siae. “A Salerno l’attività di contrasto è molto buona perché il dottor Preziosi, il nostro agente mandatario, fa molto bene il suo mestiere e lo fa in sinergia con le forze dell’ordine quindi siamo molto soddisfatti. Per questo vogliamo partire da qui, da questo tipo di seminario sperando di trasportare questa collaborazione con le forze di polizia anche in altre regioni”. (do.gra.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.33.237 Venerdì 12 luglio 2013 41 Nocera/Scafati/Angri Il Mattino Nocera Inferiore La tragedia, l’inchiesta Scafati Morto dopo la colonscopia tre indagati Ricette anti-crisi per il commercio una consulta per Aliberti L’esame clinico si sarebbe concluso quando il paziente avrebbe accusato un intenso dolore. Secondo il racconto, il sanitario che stava eseguendo la colonscopia avrebbe spinto con forza tanto da ricordagli una vite che squarcia un muro: questa espressione è Salvatore De Napoli quella che più ha colpito gli inquirenti. Dall’esame clinico non sarebbero NOCERAINFERIORE. DecessodiGiovanni Gallo: due medici e un infermiere emerse gravi patologie e il paziente è indagati per omicidio colposo. Sarà tornato a casa a Corbara. Martedì pol’autopsiasulcadaveredelcinquantot- meriggioGalloavrebbeaccusatodolotenne consulente del lavoro di Corba- ri addominali e dorsali, aumentati la ra a stabilire eventuali responsabilità sera, tanto che sarebbe stato avvertito daparte dei due sanitari dell’ospedale il medico di famiglia che avrebbe preUmberto I che avevano eseguito la co- scritto degli antidolorifici. Una notte lonscopia e del medico di famiglia di didoloriperGallochealle7.45dimerGallo. Ieri, i tre, un medico e un infer- coledì, il giorno dopo, era in condiziomiere del presidio ospedaliero di No- ni tali che il medico di famiglia ne ha cera e un medico di base di Corbara, disposto il trasferimento in ospedale. sonostatiindagatiperilpresuntoomi- Unatacavrebberiscontratolaperforacidio colposo del cinquantottenne zione dell’intestino. Gallo poco dopo consulente del lavoro. Stamattina sa- è stato operato: l’intervento è riuscito, malesuecondizionidisalurà conferito l’incarico per te sarebbero state comunl’autopsia al medico legale que gravissime a causa di Giovanni Zotti da parte del La denuncia un’infezione estesa e di pm Giuseppe Cacciapuoti La figlia: disse uno choc settico. Trasferito chedirigeleindagini.L’esameautoptico dovrà stabili- di aver provato inrianimazione,Galloèdeceduto alle 16.30 per arrere le cause del decesso di un dolore sto cardiocircolatorio. Gallo e il legame tra que- molto intenso La procura ha indagato sto,laperforazioneall’inte- come una vite anche il medico di famiglia stino e la colonscopia esedel consulente corbarese guita martedì all’Umberto che squarcia che, come per gli altri due I, dal medico e dall’infer- un muro sanitari, è stato raggiunto miere indagati. da un avviso di garanzia Le indagini dei carabinieri sono scattate in seguito alla de- per consentire una difesa efficace e la nuncia sporta da una delle figlie del nominadiunconsulentedurantel’audeceduto. La figlia di Gallo, accompa- topsia. L’ospedale ha aperto un’inchiesta gnatadagliavvocatiRaffaeleGuerritoreeRitaCalifano,hadenunciatoaica- interna per accertare i fatti, come anrabinieri che martedì mattina il padre nunciatodaldirettoresanitarioMauriera andato all’ospedale di Nocera per zioD’AmbrosioedaAntonioSquillanuna colonscopia, per un controllo le- te, direttore generale dell’Asl Salerno. gato alle emorroidi di cui soffriva. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’incontro Basilio Puoti Magistrati al capezzale del tribunale SCAFATI. La Consulta per il commer- «La nuova geografia giudiziaria», ovvero i problemi derivanti dal previsto accorpamento a Nocera delle sezioni di Cava e San Severino senza adeguati aumenti di personale: se ne discute oggi dalle 16 al Comune di Nocera Inferiore. Al confronto partecipano il sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri (nella foto), magistrati, avvocati ed amministratori. Sono i sanitari dell’ospedale che hanno eseguito l’esame ed il medico di famiglia L’assemblea Cento tra negozianti e artigiani presentano linee guida e proposte Indagini Sull’ospedale Umberto I l’inchiesta interna e quella della procura Angri Guardone violento tradito dallo scontrino Sorpreso in una proprietà privata di Angri a sbirciare, di nascosto, una coppia intenta ad amoreggiare in macchina, aggredisce tre persone e scappa per poi essere identificato qualche ora dopo dai carabinieri. A tradire F.E., 52 anni, denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e percosse, è stato uno scontrino di pagamento a suo nome rinvenuto dai militari del luogotenente Egidio Valcaccia nel portafogli che l'uomo, disoccupato e pregiudicato, ha perso durante la fuga. Il 52enne, mercoledì notte, ha aggredito tre persone colpevoli di averlo sorpreso nella loro proprietà a sbirciare una coppia appartata in macchina, nel parcheggio del cioel’artigianatosi presentaallacittà. Nella biblioteca si è svolta un’assemblea con circa cento commercianti e artigiani di Scafati. Obiettivo:presentareunorganismopermanente di comunicazione e raccordo tra le due categorie e l’amministrazione. Nel corso dell’incontro Vincenzo Pelly ha introdotto il regolamentodella consultachedovràpassarealvagliodellecommissioniconsiliari competenti e del consiglio comunale. «La Consulta avrà sede nel municipio,collaboreràconl’Amministrazione con funzioni propositive e consultive nell’elaborazione di politiche di promozione delle attività commerciali e artigianali», ha spiegato Pelly. Patrizia Pesacane si è soffermata sul centro commerciale naturale che dovrebbe sorgere tra il corsonazionaleepiazzaVittorioVeneto.Perparteciparealrelativobandoregionaleicommerciantidovranno consorziarsi. Ogni consorzio potràotteneretra50e200milaeuro.Pasquale Carotenuto e Giulio Chirico da.fa. hanno posto l’accento sul senso dell’incontro,comemomentodiaggregazione,«diretto atrovare strategiecomunial finedisuperare la crisi che ha colpito il settore». Tra i temi trattati: la riduzione della tarsu, il piano viario, un calendario di eventi,ilfondo-bonus.IlsindacoPasquale Aliberti si è detto contento per la nascita della consulta: «È un momentodi dialogo propositivo volto a captare fondi necessari a rivitalizzare il commercio, evitando polemiche strumentali e non costruttive». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA cimitero. Il guardone, una volta scoperto, si è avventato contro le tre persone, colpendole con una chiave inglese. Poi, scappando, ha perso il portafogli. Ai militari sono bastate poche ore per risalire al 52enne e raggiungerlo a casa, dove è stato trovato ferito e sanguinante. Cava de’ Tirreni/Valle dell’Irno Cava de’ Tirreni Da casa ad una clinica specializzata, il calvario continua Fisciano Annabella, un perito per il risarcimento Sesso coi ragazzini, al prof intercettate telefonate hard Ancora senza aiuto i familiari della giovane donna in coma dopo un intervento al seno Paola Florio FISCIANO. È previsto per stamattina Simona Chiariello CAVADE’TIRRENI. Continuailcalva- riodiAnnabellaBenincasa,lagiovane madre di 37 anni da tre anni incomadopouninterventoestetico al seno eseguito alla clinica Iatropolis di Caserta, il 24 maggio del2010.Dopounbreveperiodoa casa, la donna è stata trasferita pressola clinicaMaugeri a Telese, specializzatainriabilitazionineurologiche, anche se le sue condizioni restano statiche nella loro drammaticità. A fronte delle sostanziosespesemediche,affrontate dal marito Alessandro Apicella e dai suoi familiari, al momento non c'è stato ancora alcun risarcimento. Il Giudice civile di Caserta ha però nominato, su richiesta dell'avvocato Michele Avallone, legale della famiglia di Annabella, il perito Antonello Crisci come consulente tecnico incaricato di quantificare,sullabasediaccertamenti e perizie mediche, l'entità del risarcimento da parte dei mediciedellecompagniediassicurazioni. Ilprossimo23luglioilprofessoreCrisciinizieràleoperazioniperitaliecioègliesamiclinicisullagiovanedonnaancorainstatovegetativoperipotizzarelacifradelrisarcimento. Sono stati gli stessi legali -l'avvocatoMicheleAvallone,rappresentante del marito Alessandro Apicella e della figlioletta e I controlli Tra i rifiuti anche un vitello morto I vigili urbani sono intervenuti in piazza Vittorio Emanuele II dove, nei pressi di un cantiere edile, erano state depositati cinque grosse buste di materiali vari non differenziati. L'accertamento ha consentito di risalire all'autore della violazione: la ditta del cantiere vicino, alla quale è stata comminata una sanzione amministrativa di 250 euro. Nella frazione Petrellosa, all'altezza dell'inizio del sentiero che porta al parco Decimare, la polizia municipale ha ritrovato la carcassa di un vitello abbandonata a bordo strada. Sono in corso accertamenti per risalire al proprietario del bovino. In strada Rifiuti abbandonati in periferia a Cava MaurizioMastrogiovanni,rappresentante legale della mamma di Annabella - a chiedere in via cautelare il sequestro conservativo dei beni del chirurgo Sergio Brongo, che eseguì l'intervento, e dell'anestesista Lucio Romandino, unici imputati nel procedimentoincorsopressoilTribunale ordinario di Caserta. «Siamo davverosconsolatietristi-dicel'avvocato Michele Avallone - perchè sul caso di Annabella tutti latitano.Stopensando,insiemeaifamiliari,discrivereunlibrosull'insensibilitàdelprossimoeinparticolare dei medici che hanno operato Annabellaedellecompagniediassicurazionichesistannocomportando, a mio avviso, in maniera nonconsona allagravitàdeifatti». © RIPRODUZIONE RISERVATA alle 10 presso la casa circondariale di Fuorni l’interrogatorio di garanzia di Diego Landi (nella foto), il professoredilatinoegrecoarrestato martedì scorso con l’accusa di prostituzioneminorile.Intantoieri mattinaLandiharicevutoincarcerelavisitadeisuoilegali,gliavvocatiMauroIannoneeAgostinoDeCaro, probabilmente per decidere la migliore linea difensiva. Tutto dipendedaquantoemergeràoggidurante l’incontro con il giudice per le indagini preliminari, Elisabetta Boccassini. Si attende, dunque, l’esito dell’interrogatorio, al termine del quale potrebbe essere anche adottataunamisuramenograve.Intanto,ieri,lanotiziadell’arrestodiDiegoLandihasuscitatomoltoclamore a Fisciano. D’altronde il professore è molto conosciuto, prima di andare in pensione ha insegnato quarant’annialliceoclassico,inoltre ha al suo attivo una lunga militanza politica che lo ha visto anche vice sindaco del comune di Fisciano. Il reato che gli viene contestato nasce a seguito di una denuncia sportaloscorsomarzodaunadonna di origini romene, la quale aveva notato una improvvisa disponibilità economica del figlio 14enne e atteggiamenti strani che l’hanno spinta a recarsi dai carabinieri. Da quisonopartiteleindaginideimilitari della compagnia di Mercato SanSeverino,agliordinidelcapita- Composite IL_MATTINO - SALERNO - 41 - 12/07/13 ---- Time: 11/07/13 22:50 no Rosario Basile. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno diretta dal procuratore Franco Roberti, sono stateeffettuateconun’articolataattività tecnica, oltre ai servizi di osservazione,controlloepedinamentoconl’obiettivoditutelareiminori. Nelle decine di pagine dell’ordinanza di custodia cautelare sembracheappaianoancheintercettazioni con esplicite conversazioni a sfondo sessuale che il professore avrebbe avuto con il 14enne. Dalle carteemergecheattierapportisessuali con il minore sarebbero stati consumati tra l’ottobre 2012 e l’aprile 2013. Mentre, tra il 2009 ed il2010,avrebbeindottoaltritrestranieri, all’epoca minorenni, a compiere prestazioni sessuali in cambio di denaro. Molte, comunque, levocichesisonolevateinsuadifesa, non ultima quella dell’attuale assessore alla Cultura di Fisciano, Francesco Di Geronimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.33.237 40 Venerdì 12 luglio 2013 Eboli/Battipaglia Il Mattino Eboli Il Comune vince al Tar il braccio di ferro con l’azienda esclusa dalla gara per il metano Eboli Mazzitelli, negati 10 milioni Camion contromano mazzetta al poliziotto No al maxi-risarcimento ora Melchionda respira aveva perso altre due cause Ai domiciliari i due agenti traditi dalle cimici oggi saranno interrogati Battipaglia Francesco Faenza Maria Rosaria Sica EBOLI. Il comune vince la causa in tri- bunale contro la società Mazzitelli. La dittabareseavevaavanzatounarichiesta di risarcimento danni da 10 milioni di euro ma l’istanza è stata respinta dal Tar di Salerno. Sospira sollevato il sindaco Melchionda che pochi giorni faaveva approvato in consiglio comunale, con il centrosinistra, un nuovo pianodiriequilibriodellecassecomunali. Le richieste della Mazzitelli sono state respinte: «Abbiamo vinto il primo round davanti al Tar. Non è una vittoriacompletama cilascia ben sperare per il futuro», ha dichiarato ieri Martino Melchionda. La società Mazzitellihalapossibilità dipresentareun ricorso al Consiglio di Stato per rilanciare le proprie pretese. La vertenza tra la società barese e il comunediEboliènataoltre diecianni fa. Conclusi i lavori di metanizzazione, la ditta Mazzitelli si candidò alla gestionedelladistribuzionedelgas.Altre ditte parteciparono al bando: «La società di Bari venne esclusa in fase preliminare - ricorda il sindaco - per questo ci hanno fatto causa. L’esclusione fu decisa da una commissione comunalepresiedutadall’alloradirettoregenerale,BiagioD’Ambrosio».Secondo l’ex city manager, la società Mazzitelli non aveva presentato tutti i documenti previsti dal bando. Dopo l’esclusioneèpartito ilricorso al Tar.Il tribunale amministrativo ha ritenuto legittima la scelta della commissioL’altro nodo ne comunale. In un’altra vertenEspropri za,invece, la ditta nella zona Mazzitelli aveva industriale: ottenutounrisardevono pagare cimentodi1,5midi euro per gli imprenditori lioni la rivalutazione È una partita deiprezzilegatialda 25 milioni lacostruzionedella rete metanifera. Il comune di Eboli è stato sconfitto anche contro il consorzio Aracne (1,8 milioni di euro) per un progetto di riqualificazione del quartierediSant’Andreabocciatosenza l’esame del consiglio comunale. Il Tar e il Consiglio di Stato hanno invece«assolto»ilcomunesugliespropri dei terreni della zona industriale. L’aumentodeiprezzideilotti,quadruplicati negli ultimi anni, sarà pagato dagli imprenditori. La cifra sfiora i 25 milionidieuro.Ogniimprenditoredovrebbe quindi sborsare 200mila euro per conservare il proprio lotto industriale. Il sindaco Melchionda ha più voltesottolineatochelevertenzegiudiziarie sono state ereditate dall’amministrazione Rosania. Pochi giorni fa, però, un imprenditore proprietario di un immobile lungo la statale 19, ha chiesto 4 milioni di euro a titolo di risarcimento danni. Il comune non gli ha concesso una licenza per costruire dei muri di cinta intorno al palazzo e il cittadinoprivatosièsentitofortemente danneggiato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Violenza Donne vittime di uomini brutali, un altro caso Botte da orbi alla moglie denunciato Picchia la moglie, denunciato dai carabinieri. L'episodio è avvenuto mercoledì sera a Battipaglia. La malcapitata dopo essere stata picchiata ha allertato telefonicamente i militari che l'hanno soccorsa e accompagnata in ospedale dove è stata medicata e giudicata guaribile in dieci giorni. A scatenare l'ira del marito violento è stata la gelosia e la convinzione che la moglie avesse una relazione extraconiugale. I carabinieri hanno appurato che il marito violento aveva malmenato la moglie anche in altre occasioni e ieri lo hanno denunciato a piede libero per i reati di lesioni e maltrattamento. L’altra sera dopo l’ennesima lite l’uomo ha aggredito la moglie che ha tentato di rifugiarsi in una delle stanze della loro abitazione ma il marito l’ha raggiunta ed ha continuato a picchiarla. Contenziosi Metanizzazione ed espropri per l’area industriale, arrivano i verdetti del Tar © RIPRODUZIONE RISERVATA Anastasio va dai giudici: elezioni da annullare Pontecagnano Alessandro Mazzaro PONTECAGNANO. Annullare il risultatoelettorale«perlagravi illegittimità che inficiano i verbalidialcunesezioni».Antonio Anastasio (nella foto), consigliere di minoranza in quota Fratelli d'Italia, rompe la quiete estiva e annuncia il ricorso al Tar di Salerno per invalidarel'esitodelleamministrative,svoltesi a Pontecagnano Faiano il 25 e 26 maggio scorsi. Sei pagine in tutto per elencare in maniera dettagliata le motivazioni di tale atto, vero fulmine a ciel serenoperlaneoinsediataammi- nistrazione Sica. Alla base di tuttolepresunteincongruenze riscontrate nei verbali di undici delle 22 sezioni dislocatesututtoilterritoriopicentino. Alcuni esempi: «Nella sezione 4 la somma delle schede scrutinate è pari a 798, numero superiore ai votantiregistratinelrelativoverbaledi sezione, pari a 775 (...) Nella sezione 12 i voti validi riportati a verbale sono 810. In realtà sommando i voti alle liste (765) ed i voti ai soli candidati sindaco (27) si ottengono 792 voti. Ci sono, cioè, più voti validi di quelli effettivamenteassegnati».Infine,lasezione16,dovesarebbero stati registrati erroneamente 737 voti validi, rispet- toai729effettivi.«Nelriepilogo conclusivo - si legge - i voti attribuiti solo ai candidati a sindaco da 24 diventano incredibilmente 32. L'illegittimità è grave, perché capace dialterareilrisultatoelettorale». Dal sindaco un laconico «no comment», in attesa che il Tribunale Amministrativo verifichilaregolaritàdeirilievi mossi dal consigliere provinciale. II ricorso, accolto con una certa sorpresa dall'entourage del primo cittadino, condizionerà senza dubbio il dibattito politico di qui alle prossime settimane, acominciaredalconsigliocomunale in programma per il 23 luglio. L’accusa «Irregolarità nei verbali alterato il risultato del voto» © RIPRODUZIONE RISERVATA EBOLI. «Paghiamo i poliziotti ed evitiamo le multe». Parte dalle dichiarazioni di alcuni camionisti l’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ispettore capo della polizia stradale, Giuseppe Viscido, 51 anni, di Olevano sul Tusciano, e dell’agente Antonino Conte, 47 anni, di Eboli. Dal gennaio all’agosto del 2011, le infrazioni stradali venivano «annullate» con il pagamento di tangenti nel tratto dell’A3 tra EbolieFisciano.Ledichiarazioni dei camionisti finironosulla scrivania del pm salernitano Carmine Olivieri. NelleautodiserviziodiViscido e Conte il pm fece inserire delle microtelecamere e delle cimici. I sedici illeciti contestatidalpubblicoministero sono stati accertati attraverso le intercettazioni ambientali. Alle indagini hanno collaborato anche gli agenti della polizia stradale di Eboli dove lavoravano Viscido e Conte. Nell’inchie- Dalla prima di cronaca Trasformare il mezzogiorno... Mauro Maccauro* Non vi è dubbio che, soprattuttonelMezzogiorno, annoveriamo aziende di grande qualità operanti in questo comparto, che da tempo hanno fatto dell’internazionalizzazione una delle leve fondamentali per il loro sviluppo. Credo, tuttavia,chelasfidadiquestitempisiaquelladimettere in campo strategie di supporto e di sostegno all’export per tutte quelle aziende sane, ora in difficoltà, che hanno operato – finora - esclusivamente sul mercato italiano perché troppo piccole o lontane da possibili mercati esteri disbocco,macheoggisentono la necessità di mutare pelle per restare in vita. Sostenere le aziende vitali a prescindere dai settori di appartenenza. Questa è la sfida da vincere! Il Mezzogiorno, oltre all’alimentare ed al turismo, rappresenta realtà importanti nel campo della meccanica, del gomma plastica, del legno stasonocoinvoltialtritrepoliziotti di via San Giovanni e settecamionisti.Concussione,falsoeabusodiufficiosonoireatiipotizzatidallaProcura della Repubblica di Salerno. Il pm Carmine Olivieri, pochi giorni fa, ha chiesto latraduzioneincarcerediViscido e Conte. Il gip, Renata Sessa,haconcessogliarresti domiciliari ai due indagati principali. DifesidagliavvocatiCecchino Cacciatore e Nicola Naponiello, questa mattina i due poliziotti saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia. Le contestazioni sono numerose e circostanziate. L’episodio più grave è quellodell’autistacheprocedeva contromano a Lancusi. Il camionista venne fermato e lasciato andare, senza multa nè contestazione penale.Nell’indaginec’èanche un carro carnevalesco diretto da Eboli ad Agropoli che non aveva i documenti in regola. Anche in questo caso i poliziotti chiusero un occhio. C’erano camionisti che pagavano mazzette per un sorpasso vietato e altri che evitavano il sequestro del tir senza assicurazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA arredo, della carta e della ceramica, che profondono quotidianamentetantisforzipertrasformarsidapiccoleemedieaziendedomesticheinvereeproprie“multinazionali tascabili”. Per cambiare davvero, questo Paese ha bisogno di scelte coraggiose.Ilministroharicordato le risorse messe a disposizione di 33 zone franche urbane del SUD. Menodidiecimilionidieuro per ciascuna zona non cambia il destino di questi territori. Una no tax area a valere per l’intero Mezzogiorno,questorivoluzionerebbe il concetto di sviluppo del nostro Paese. Qualcheannofa,insiemeaglialtri Presidenti regionali del Sud dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ci appassionammo allo studio di una proposta rivoluzionaria: abolire per dieci anni l’IRES per le aziende che investono nel Mezzogiorno.Avviammodibattiti, incontriconParlamentarieuropei,matuttoèrimastotimidamente ancorato al dilemmaseciòfosseconsentito dalle regole europee. Ci avviciniamo al rinnovo del Parlamento Europeo. Sono sempre stato convintocheogniazione,sesostenuta con convinzione, incrocia la strada del successo. *Mauro Maccauro Presidente di Confindustria Salerno Cilento/Vallo Agropoli Oggi il verdetto del Consiglio di Stato sulla dismissione del presidio sanitario Il vescovo in ospedale: le persone non sono numeri Ernesto Rocco AGROPOLI. «Vi sono vicino. So di non poter fare molto mavoglio lanciareun appello a chi è chiamato a decidere affinché compia le scelte giuste per il popolo e il territorio». Con queste parole ed una preghiera alla Vergine Maria, nella tradizione cristiana da sempre vicina ai malati e ai bisognosi, si è chiusa la visita del vescovo della diocesi di Vallo della Lucania,monsignorCiroMiniero,pressol’ospedalecivi- le di Agropoli. L’incontro si è tenuto ieri mattina, alla vigilia del pronunciamento del Consiglio di Stato sulla legittimità del provvedimento dell'AslSalernodidismissione della struttura. «Il mio compito - ha detto monsignorMiniero-èstareaccanto alle popolazioni. La speranzaèchetuttele sceltesiano fatte con senso di imparzialità e tenendo conto che le persone non sono dei numerichepossonoesserecancellate solo perché lo decide l'economia». Ad accogliere il vescovo, tanti cittadini, i parroci agropolesi, il personale del nosocomio, rappresentanti delle istituzioni e i membri del comitato civico proospedale che per un mesehannooccupatoladirezione sanitaria della struttura, terminataproprioconlavisita del vescovo della diocesi di Vallo della Lucania. «La nostra protesta perora si fermaqui-haspiegatoGiovanni Basile, a capo del comitatocivicoproospedale-adesso inizierà una seconda fase. Attendiamo le decisioni del Incontro Monsignor Miniero col sindaco Alfieri Consiglio di Stato e quindi valuteremo il da farsi». Sulla pronuncia del massimo tribunaleamministrativo,attesa per la tarda mattinata di oggi, c'è un cauto ottimismo da parte delle istituzioni. «Sappiamo che è una battaglia durissima - ha spiegato ilsindacodiAgropoliFranco Alfieri - ma nonostante tutto siamo fiduciosi. Speriamo cheilSignorepossailluminare i tre magistrati del Consiglio di Stato che oggi saranno chiamati ad assumere unadecisioneimportantissima che inciderà sul futuro di questo territorio, e sulla sua sicurezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA Sicignano degli Alburni Ferrovia da riaprire un piano entro settembre SICIGNANO DEGLI ALBURNI. Ripristinodellatrattaferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro: il Ministero delle infrastrutture, inrispostaall’interrogazionepresentatadaldeputato del Pd Tino Iannuzzi, assicura che entro settembre Rfi definirà un nuovo studio di fattibilità. Ieri, nella seduta della commissione trasportiallaCamera,ilMinisteroattraversoilsottosegretario Rocco Girlanda Composite IL_MATTINO - SALERNO - 40 - 12/07/13 ---- Time: 11/07/13 22:50 ha risposto all’interrogazionepresentata il 14 maggio scroso da Tino Iannuzzi; un’interrogazione sostanzialmente analoga è stata formalizzata il primo luglio scorso da Deborah Bergamini del Pdl. Girlanda ha precisato che Rfi ha avviatoamaggio scorsoun nuovo studio di fattibilità per verificare la possibilità di ripristinare la linea con il necessario contenimento dei costi. • user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.33.237 Cronaca Salerno 39 Venerdì 12 luglio 2013 Il Mattino L’inchiesta Il broker Carenzio, detenuto nel carcere di Poggioreale, inizia a collaborare con gli inquirenti Il seminario «I venti milioni erano dei D’Amico» Contraffazione 30mila prodotti sequestrati in sette mesi positate all’estero ma il mio cliente resta a disposizione della magistratuira per qualsiasi altro chiarimento». Nel lungo interrogatorio, Giovanni Carenzio ha anche parlato del rapporto di amicizia che lo legava a monsignor Scarano, un legame che Angela Trocini risale ad anni fa: l’alto prelato lo ha Iventimilionidieuroche,dallaSviz- inserito negli ambienti del Vaticano zera dovevano tornare in Italia pas- e in quelli della finanza romana. E sando per canali non ufficiali, erano non solo. Del resto sono note le amidegli armatori D’Amico. E non solo ciziealtolocatecheilpresulesalerniL’amicizia quelli. Il broker napoletano Giovan- tano aveva essendo conosciuto anQuel legame ni Carenzio, arrestato con monsi- cheneljetsetnazionale.Nell’interrognorNunzioScaranoel’exagentese- gatorio di ieri reso da Carenzio non di interesse greto Giovanni Maria Zito, non ha sono stati fatti riferimenti all’inchiecol prelato dubbiinpropositoedhaspiegatoco- sta salernitana, che vede monsignor meanchealtresommedidenarode- Scarano indagato per riciclaggio ingliarmatorisalernitanisianostatein- sieme ad altre cinquantasei persovestite anche in Spagna attraverso ne.Sonointantoalvagliodegliinquil’ex moglie che era titolare di diverse rentile dichiarazioni reseda uno deNelle quattro ore di società finanziarie. Ai D’Amico, per i gli amici più intimi dell’alto prelato, interrogatorio al Massimiliano fondi finanziari investiti, veniva cor- l’imprenditore carcere di Marcianò che, in una derisposto il 30%. Poggioreale, il posizione alla Guardia di GiovanniCarenzioharibroker napoletano FinanzadiSalernoconfluicostruitocondoviziadiparha parlato dei ta nei fascicoli dell’inchieticolarila vicendachelo verapporti che lo staromana,hafattoinomi de coinvolto per il trasferilegavano da tempo dimoltiimprenditorieuomentoin Italiadi20 milioni a Scarano e di come minidell’alta finanza con i di euro riconducibili ai quest’amicizia lo quali Scarano aveva conD’Amicoma,altempostesabbia introdotto tattieconiqualiuscivaanso, ha respinto con forza nell’ambiente della che in barca. Marcianò ha l’accusadicorruzioneafferfinanza romana e parlato anche di un archimando di non conoscere vaticana. Una vio in mano a monsignor gliaccordieconomiciinter- Il racconto conferma del ruolo Scarano con alcuni doscorsi tra Zito e Scarano per L’indagato di primo piano sier riservati su delicate il rientro dei capitali: «Non rivestito da erano consapevole del rap- «Altre somme operazioni contabili. Rimonsignor Scarano porto corruttivo», ha detto degli armatori guardanti non solo l’Apsa, nelle gerarchie dicuil’altoprelatoerailreilbrokeraimagistratiroma- investite d’Oltretevere. sponsabile del servizio niStefanoPescieNelloRos- in Spagna contabilità, ma anche lo si puntando il dito contro il Ior, la potente banca vatipresule salernitano e l’ex attraverso cana. 007. L’interrogatorio di ieri, società» nel carcere di Poggioreale, Gli armatori I cugini D’Amico hanno negato che i 20 milioni appartenessero a loro © RIPRODUZIONE RISERVATA è durato più di quattro ore ed è stato richiesto dallo stesso indagato che ha deciso di collaborare Attesa per la pronuncia dei magistrati. La difesa ha chiesto la remissione in libertà con la giustizia. In sede di interrogatorio di garanzia, Giovanni Carenzio decisedinonrisponderealledomande del gip Barbara Callari ma di rinviare l’interrogatorio in un secondo personaggio notissimo segretoZito.MonsignorScamomento.Secondoquantohariferi- Monsignor Nunzio Scarano giunto Nello Rossi e al sostidell’alta finanza. Nell’inter- ranohadichiaratochequeltol’avvocatoElioD’Aquino,difenso- èancorainattesa delladeci- tutoStefanoPescidi«operarogatorio di garanzia, reso la somma doveva «andare a re del brooker, Carenzio ha risposto sione del Riesame sulla ri- zioni sospette effettuate da da Scarano lo scorso primo Beirut che è un paradiso fialle domande degli inquirenti rico- chiesta di revoca, avanzata uncollaboratoredeldirettostruendolavicendachelovedecoin- dagli avvocati Silverio Sica, re dell’Apsa, Paolo Menni- Centrale la figura luglio al gip Barbara Callari, scale». Indagato a Salerno eragiàstataricostruital’ope- per il riciclaggio di 560mila volto per il trasferimento in Italia dei Luigi Paternostro e France- ni». dell’ex razione per la quale il prela- euro, gli inquirenti si sono 20 milioni di euro riconducibili - se- sco Caroleo Grimaldi, della Speculazioni milionarie funzionario condo le accuse - agli armatori misura cautelare in carcere. gestite dall’Amministrazio- dell’Aisi Zito. Per toèfinitoinmanettepertruf- insospettiti per le modalità D’Amico. Soldi che erano depositati Anche l’ex funzionario ne,inparticolaredicontiin- l’accusa avrebbe fa e corruzione, raccontan- dell’operazione di estinziodo dei 20 milioni di euro che ne di un’ipoteca su un apsu un conto svizzero. «Il mio cliente, dell’Aisi,GiovanniMariaZi- testatiasocietàesteresvizze- dovuto far sarebbero stati il frutto di partamento che il presule però, ha respinto con forza l’accusa to, e il brooker finanziario re, monegasche e lussem- rientrare i soldi di corruzione in quanto non cono- Giovanni Carenzio sono in burghesi. E ancora depositi evitando controlli un’evasionefiscaleda41mi- aveva dato in garanzia comlioni di euro degli armatori piuta con finte donazioni di scevagliaccordieconomiciintercor- attesa della decisione dei a sei zeri su banche italiane anti-riciclaggio D’Amico.Sommaaffidataal terzie conassegnida10mila si tra Zito e Scarano per il rientro dei giudici del Riesame di Ro- attraversoicontiApsa:enorbroker Carenzio. Denaro euro rimborsati in contanti. capitali. Nel lungo interrogatorio ha ma. La scadenza dei termini mi capitali che venivano chedallaSvizzeradovevaar- La magistratura salernitana ricostruito in maniera lucida tutte le è prevista per oggi. All’inizio spostati e i cui utili nascosti rivare in Italia e finire su un stacercandodicapiredadoquestioni rispetto alle indagini che della settimana, monsignor alle autorità italiane. Tutto conto Ior per evitare i con- ve venivano i soldi liquidi. hanno portato al suo arresto. Resta Scarano ha deciso di colla- ciòèstatoraccontatodaScaa.t. trolli antiriciclaggio grazie qualche ombra sulla dinamica dei borare con la giustizia rac- rano. Inoltre monsignore all’intervento dell’ex agente fatti e sul recupero delle somme de- contandoalprocuratore ag- ha fatto anche il nome di un © RIPRODUZIONE RISERVATA L’indagato si difende «Non sapevo dell’accordo tra Zito e Scarano» Scarcerazione Scarano, oggi la decisione del Riesame 007 La deposizione Il commerciante imputato si giustifica in udienza: quei soldi non erano per la droga Rapinò benzinaio: «Lo feci per pagare l’assicurazione» Il colpo un mese fa al distributore Q8 di via Cocchia a Pastena Di professione fa l’ambulante e un mese fa ha messo a segno una rapinaperpagarel’assicurazionedelfurgone. E non per acquistare droga. A riferirlo, ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, è Fabio Pellegrino: «Ho messo a segnolarapinaperpagarel’assicurazionedelfurgoneconcuivadoavendere al mercato. Senza assicurazione non potevo avere il permesso per entrarenell’areamercatale»,hariferito l’imputato in udienza dove ieri sièdiscussalasuaposizioneprocessuale. FabioPellegrino(difesodall’avvocato Pierluigi Spadafora) è consapevolediavercommessounreato:«Sono più di dieci anni che rigo dritto ma non sapevo proprio cosa fare. Lo so ho sbagliato ma volevo spiegare il motivo», ha concluso l’imputato. La rapina fu realizzata un mese fa: Fabio Pellegrino arrivò a bordo di un furgone, come un cliente qualsiasi, al distributore di carburanti Q8 di via Rocco Cocchia a Pastena. Quando il benzinaio gli si avvicinò invece di chiedere il rifornimento, Fabio Pellegrino scese dall’abitacolo del furgone e intimò alla vittima di consegnare l’incasso minacciandolo con un coltello. Il dipendente della stazione di servizio reagì e ne nacque una colluttazione durante la Il raid Prima di impossessarsi dei soldi Pellegrino e il benzinario ebbero una colluttazione quale il rapinatore ferì il benzinaio alla mano destra. Per fortuna superficialmente. Scappato via a bordo del furgone, Fabio Pellegrino riuscì a portare via 700 euro prelevate dalla cassa. Fu la testimonianza di un passante (la rapina avvenne nel primopomeriggio)aconsentireaicarabinieri di individuare il malvivente: il testimone, infatti, descrisse il veicolo a bordo del quale Pellegrino si eraallontanatodopo la rapina.Venti minuti dopo, i carabinieri della compagnia di Largo Pioppi lo rintracciarononelrioneSantaMargherita a poca distanza dal luogo della rapina. Il 45enne aveva ancora con sè le banconote, alcune sporche di sangue, in seguito al ferimento del benzinaio. In un primo momento il movente della rapina fu individuato neltentativodirecuperaredeldenaro per l’acquisto della droga tanto chel’uomo,pocodopol’arresto,ebbe una crisi di astinenza da stupefacenti ma la testimonianza di ieri ha apertouno spaccatodiverso e molto comune negli ultimi tempi come la mancanzadidenaroancheperlecose necessarie come recarsi a lavoro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Inchiesta «Zio’s team» Non luogo a procedere per sette imputati Antonio Pisani Circa 30mila prodotti contraffatti sequestrati nei primi sette mesi dell’anno,tracd-rom,dvdegiocattoli. È il business del falso nel Salernitano, uno dei mercati più fiorenti per la criminalità organizzata anche perchè privo di confini territoriali. La dimensione del fenomeno emerge dai dati forniti dal comando provinciale dei Carabinieri che ieri ha ospitato in collaborazione conlaSiaeunseminariosulleattivitàillecitecheviolanoildirittodiautore. Erano presenti, accanto al comandante dell’Arma Fabrizio Parrulli, il prefetto Gerarda Pantolone, il questore Antonio De Iesu, il comandante provinciale della Finanza Salvatore Di Benedetto, il capo dellaProcuraFrancoRobertieildirettore generale della Siae Gaetano Blandini. «Si tratta di reati che hanno una valenzatransnazionale-spiegaRoberti - verso cui, di conseguenza, aumenta l’attenzione da parte dell’Ue,anche perchè dietro tali attività ci sono le organizzazioni criminali che con investimenti molto ridotti riescono a massimizzare i profitti».«Ènecessariocheicittadinifaccianounsaltoculturale-afferma il colonnello Parrulli - perchè nella maggiorparte dei casi manca la percezione che l’acquisto di un prodotto contraffatto rappresenti un illecito che va ad arricchire anche la camorra». Non è un caso che la parte del leone tra i prodotti sequestrati da gennaio a luglio la facciano i cd-rom e i dvd, spesso Il business contenenti le Parrulli: hit musicali o i film appena manca usciti nella sa- la percezione le cinemato- dell’illiceità grafiche, pro- Roberti: venienti il più delle volte da profitto magazzini del per i clan napoletano; 10772icd,9mila i dvd sequestrati cui si aggiungono1963floppydiskmentreigiocattoli, pericolosissimi per i bambini e prodotti in massima parte da cittadinicinesi,sono1891.Intotaleimilitari di Salerno hanno denunciato 88persone,dicui70dioriginesenegalese,sequestrandoanchedueappartamenti in cui si producevano i supporti falsi; sigilli sono stati posti anche a 3 magazzini di prodotti cinesi . Ma il mercato del falso non è sinonimo solo di criminalità organizzata, ma anche di illeciti comunipostiinesseredaonesticittadini, come gli studenti, che quotidianamente fotocopiano libri di testo, specie universitari, con gravi ripercussioni economiche per le case editrici. «La cosa più sconvolgente è che molti pensano che fotocopiareinteramenteunlibrosiaun’attività lecita - riflette il prefetto di Salerno Gerarda Pantalone - e non è un caso che tale fenomenocresca nellelibrerieattornoFisciano».«Ilruolo della Siae è fondamentale - dice il direttore generale Blandini - perchè tutela il lavoro intellettuale». © RIPRODUZIONE RISERVATA Disposto il non luogo a procedere per Gianluca Palmieri, Stefano Maisto, Antonio Abate, Mario Enrique Barbato, Giovanni Beccio, Danilo Raimo e Annamaria Riccio, coinvolti nel blitz «Zio’s team» relativo allo spaccio di droga tra Salerno e la Piana del Sele. Il giudice dell'udienza preliminare, dopo le arringhe degli avvocati Stefania Pierro, Simona Sica, Marco Martello, Enzo Caliendo, Antonio Boffa e Danilo Laurino, non ha ritenuto che gli indizi di colpevolezza fossero tali da rinviare a giudizio i 7 imputati. Il 17 luglio sono previsti i patteggiamenti e il 26 settembre il rito abbreviato per gli altri 40 imputati. Secondo la Dda, il traffico si svolgeva attraverso una rete di pusher che facevano capo ad Antonio Noschese; appellato come «zio», era lui che teneva i contatti con i fornitori partenopei, per poi riciclare i proventi dello spaccio in attività «pulite». Composite IL_MATTINO - SALERNO - 39 - 12/07/13 ---- Time: 11/07/13 22:50 Carabinieri Il comandante provinciale, colonnello Parrulli user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.33.237 Cronaca Salerno 37 Venerdì 12 luglio 2013 Il Mattino Pietro Abate Franco Siano Vincenzo Apicella «Bollette mai ricevute se scadono ci toccherà pagare anche la mora» «Mezza giornata per ritirare la pensione e andrà sempre peggio» «Si riapre a fine agosto che supplizio scarpinare fino agli altri uffici» «È grave che dalla sera alla mattina cambi il postino arrecando disagi. Alcuni residenti non hanno ricevuto la posta per giorni e rischiano di pagare una mora per mancato saldo delle bollette». A dirlo è Pietro Abate, portavoce dei residenti di via Guercio. Bollette non pagate, documenti non recapitati. È la foto del disagio scattata dai residenti, ora sul piede di guerra. «Forse arriverà un altro portalettere – dichiara Abate – ma il disservizio resta, perchè dovrà imparare nuovi indirizzi». «Perché i disagi aumentano d’estate, quando la temperatura è insostenibile e viene messa a dura prova la resistenza degli anziani?». A chiederselo è Franco Siano un utente che in questi giorni ha dovuto fare i conti con lunghe attese agli sportelli delle sedi periferiche. Per ritirare la pensione ha impiegato mezza giornata. «I prossimi giorni saranno davvero infernali – riflette – già gli ultimi non sono stati dei migliori. Gli uffici postali vanno potenziati con altro personale, non razionalizzati o peggio ancora chiusi». Dopo il riordino delle zone per quindici postini zone nuove per la consegna La proposta © RIPRODUZIONE RISERVATA Garibaldi, è semplicemente assurdo». Protesta duramente Vincenzo Apicella, portavoce dei residenti di via Arce, ormai esasperati dalla chiusura dello sportello per lavori di ristrutturazione. «Si parla di riaprire a fine agosto - aggiunge - ma così impazziremo». Via Arce A Mariconda un gazebo per ripararsi Gianluca Sollazzo Poste dei disagi. Tra succursali chiuse per ferie, riduzione dei turni lavorativi e uffici off limits per ristrutturazione, inizia l’estate di fuoco degli utenti salernitani. Si preannunciano settimane molto calde, e non solo climaticamente,pericittadini giàalleprese con situazioni di disagio ataviche per quanto riguarda il servizio di sportello. Negli ultimi giorni non sono mancati affanni e proteste da parte dei salernitani di via Porto, in centro, e a via Fiume, a Mariconda, costretti a lunghe file e ad attese insostenibili negli uffici, anche per ritirare una semplice pensione. Sono in allarme i residenti di buona parte del centro e del rione dei Mutilati per la chiusura dallo scorso 8 giugno dell’ufficio postale 3 di via Arce, interessato da un intervento di manutenzione:ilprogrammadeilavori sembra aver subito un ulteriore slittamento, tanto da spingere i residenti della zona alta del centro a protestare in vista delle prossime settimane, che vedrannoperaltro apertea singhiozzo le restanti sedi postali dislocati sul territorio comunale. Non mancano disagi anche in via Luigi Guercio, quartiere Irno, dove centinaia di famiglie sono sul piede di guerra per il mancato recapito della posta; il disservizio sarebbe determinato dal cambio del portalettere, dopo il riordino di zone disposto dall’azienda.Solonelcapoluogorisultano15ipostiniallepreseconuncambio di aree di consegna della corrispondenza. «Larimodulazione –spiega Mario Ronca, segretario provinciale Slc Cgil - ha interessato gran parte del capoluogo, e non mancano i disagi e la giacenza». Con l’avvento delle ferie estive si dimezzano intanto gli orari di apertura al pubblico in quasi tutti gli uffici postali della city. Secondoquanto stabilito dal piano aziendale di Poste Italiane, gran parte delle succursali dislocate nel capoluogo resteranno al serviziodell’utenzanellafasciaorariadalI disagi le 8,20 alle 13,35 Dal centro dallunedìalveneralla zona dì,mentredisabaorientale to dalle 8,20 alle 12,35. Tagliato, ricevere quindi, il servizio o ritirare pomeridiano in i documenti granpartedelleseè un’impresa di. I prossimi giorni coincideranno anche con la chiusuraestivadimoltesuccursali,dalcentro alla zona orientale; i primi uffici ad abbassarele serrandesaranno il 19 luglio gli sportelli di via Capasso (zona Irno), via Moscati (Torrione Alto) e via OrazioFlacco(Pastena).Comeannunciato già a metà giugno, stanno osservando dal lunedì al venerdì la chiusura pomeridiana l’ufficio postale 9 di via Flacco (Pastena), al servizio di un bacino d’utenza molto vasto, l’ufficio 7 di via Sciaraffia (Torrione), l’ufficio 10 di via Capasso (zona Irno), l’ufficio 5 di via Paolo De Granita (Carmine), l’ufficio 13 di via Petroncello (Carminealto), l’ufficio 2 di via Porto (centro) e l’ufficio di Fratte. Sono aperti di pomeriggio fino alle 19,05 la sede delle poste centrali di via Garibaldi, l’ufficio 11 di via Moscati (Torrione) e l’ufficio 15 di via Picenza (Mercatello). Ma a mettere in ansiagli utenti è l’ondata di chiusure per riposo estivo degli uffici. Chiudono per due giorni, dal 19 al 20 luglio, le sedi di via Capasso e via Moscati, invece dal 19 al 31 luglio stop al servizio in via Paolo De Granita, dove gli sportelli chiuderanno anche ad agosto per dieci giorni; chiude il 20 e il 27 luglio la sede di piazza Vittorio Veneto, dal 22 al 23 luglio l’ufficio di via Portoedal 26 al 27 luglio l’ufficio di via Petroncello. «È uno scandalo, non ci sono altri modi per definire quello che sta accadendo in via Arce, con un ufficio chiuso da un mese e forse per molte altre settimane. I residenti fanno ogni mattina chilometri a piedi per raggiungere l’ufficio di via De Granita o quello in corso I servizi d’estate Poste, orari a metà lettere in giacenza e utenti in rivolta Luglio e agosto, sportelli chiusi di pomeriggio Non basta il servizio a macchia di leopardo che costringerà gli utenti a sobbarcarsi le attese agli sportelli del capoluogo rimasti con le saracinesche alzate. Da via Fiume, zona Mariconda, arriva la proposta degli utenti di installare un gazebo mobile per rendere meno faticosa e stancante l’attesa all’esterno della succursale. Per gli anziani restare un’ora, ma anche due, sotto il solleone di agosto diventa un’impresa. Già in passato l’ufficio postale di via Fiume è finito al centro delle proteste per le lunghe file, nel pieno della stagione estiva, anche fuori dall’ufficio. Le poche panchine posizionate all’esterno della sede postale non bastano e l’ombra degli alberi serve a poco quando il termometro segna 35, persino 38 gradi. Da qui la richiesta al Comune di installazione di un gazebo mobile per riparare gli anziani dal sole. E così, nell’estate dei disagi in fila agli sportelli, c’è chi le pensa tutte per provare a lenire le fatiche. Off limits per lavori di ristrutturazione residenti esasperati: tempi ancora lunghi Anche ieri l’ufficio di via Arce era off limits, con gli operai impegnati a lavorare nella manutenzione strutturale della sede. Gli utenti sono preoccupati per lo slittamento dell’apertura. Via Porto Dopo la chiusura della sede a S. Lucia sovraccarico di lavoro da quattro anni È l’ufficio del centro più colpito dal piano di razionalizzazione della rete postale: da quattro anni è alle prese con un sovraccarico di lavoro, a causa della chiusura della sede di Santa Lucia. Via De Granita Record di chiusure nei mesi caldi e ad agosto si accederà a singhiozzo Resterà chiuso per più giorni nel capoluogo. Dopo aver osservato un breve riposo dal 29 al 31 luglio, ad agosto l’ufficio postale di via Paolo De Granita chiuderà dall’8 al 9, il 14, il 16, dal 19 al 23 e il 30 agosto. Via Flacco Il caso Sei paesi del Cilento e un postino: sos al prefetto Un solo portalettere al servizio di sei paesi del Cilento interno. Situazione paradossale, quella che da una settimana stanno vivendo i residenti di Gioi, Stio e Magliano Vetere e delle frazioni di Cardile, Gorga e Capizzo. E con il caldo sale l’esasperazione, insieme al timore che bollette e tasse da pagare scadano. Un caos annunciato dalla nuova riorganizzazione imposta da Poste Italiane, che ha deciso di spostare il postino di Gioi a Vallo della Lucania affidando a un unico portalettere, tra l’altro in ferie per dieci giorni, il compito di gestire sei paesi, collegati da strade impraticabili. «Tutto questo accade in un territorio già martoriato attacca il sindaco di Gioi, Andrea Salati – l’azienda spende soldi per appellare una decisione di primo grado del Tar davanti al Consiglio di Stato, contro la chiusura indiscriminata degli uffici postali. Meglio sarebbe investire denaro per regolamentare le consegne». Ora gli utenti stanno preparando azioni di protesta. «Siamo stufi – gridano – di essere sempre penalizzati». Impiegati disponibili solo di mattina per una missiva lunghe file con l’afa Gli sportelli di via Orazio Flacco coprono uno dei bacini d’utenza più vasti della zona orientale. Da giugno osserva apertura dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle 13,35 e il sabato fino alle 12,35. Il pomeriggio è chiuso. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 37 - 12/07/13 ---- Time: 11/07/13 22:50 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.33.237 Primo piano Salerno 35 Venerdì 12 luglio 2013 Il Mattino Guardia costiera Bollino blu per il diporto meno burocrazia e più sicurezza La trattativa ” Il progetto L’opera raccoglierà i reflui dei comuni di Montecorice e Castellabate e li porterà a tre chilometri dalla costa evitando gli scarichi attuali I sindaci «Impegno mantenuto» La costa cilentana Una veduta della splendida insenatura di Baia Arena ai confini fra Montecorice e Castellabate L’ambiente Arrivano i soldi per Baia Arena le acque torneranno cristalline Dalla Regione 6,5 milioni di euro per la condotta sottomarina Antonio Vuolo MONTECORICE. Finanziati i lavori per ” I finanziamenti Concessi, revocati e poi sbloccati sono fondi recuperati dai Por-Fser e il 2013 era l’ultima possibilità di utilizzo larealizzazione della condottasottomarina a Baia Arena, al confine tra i comunidiMontecoriceediCastellabate. A pochi giorni dalle polemiche dei residenti e dei turisti che hanno denunciato per l’ennesimo anno la problematicadelmareinquinato,arriva il decreto di finanziamento per larealizzazione della condottasottomarina che consentirà a quel tratto di mare della costa cilentana di ritornare ad essere blu. La Regione Campania, infatti, ha emesso ieri mattina i decreti di ammissione a finanziamento sui fondi Por Campania Fesr 2007-2013, Obiettivo operativo 1.3 per la realizzazione degli interventi di risanamento ambientale della baia. L’intero intervento, per un importo complessivo di 6,5 milioni di euro, prevede la realizzazione della condotta sottomarina e l’adeguamento degli impianti fognari e di de- purazione dei due comuni cilentani. Travagliata la storia di una delle aree più suggestive del Cilento, incastonata tra le Ripe Rosse e la Punta di Ogliastro Marina, che per anni è stata al centro di polemiche da parte di cittadiniedituristicontroleamministrazioni locali e regionali a causa dell’inquinamento del mare. Infatti, dopo la stipula di un protocollo d’intesa tra Regione Campania ed i due comuninelfebbraio2010,ilfinanziamento fu revocato nel luglio dello stessoannodallaneo giuntaCaldoro e successivamente sbloccato dalla medesimagiuntaregionalenell’aprile del 2011. Il progetto più imponente, curato dall’ingegnere Domenico Corrente, riguarderà la costruzione dellacondottasottomarinachepartirà dal depuratore di Case del Conte e che, dopo aver superato la stazione disollevamento posizionata nellevicinanze,espelleràirefluigiàdepurati a circa 3 km di distanza dalla costa. Il secondo intervento riguarderà in- vece l’adeguamento del sistema fognario e del depuratore di Case del Conte. Due anche i progetti per il comune di Castellabate: il potenziamento del sistema depurativo di Ogliastro Marina e l’adeguamento del sistema fognario con la ristrutturazione delle condotte di scarico sia dell’impiantodiOgliastroMarinasia di Maroccia. Tutti gli impianti saranno collegati alla stazione di sollevamento che confluirà i reflui depurati nella condotta sottomarina. I lavori saranno eseguiti in un anno e mezzo circa. La notizia è stata accolta con soddisfazione dalla popolazione e dai sindaci di Montecorice e di Castellabate, Pierpaolo Piccirilli e CostabileSpinelli.«Èunanotiziacheattendevamo da tempo - concludono i due amministratori - Ci eravamo assunti l'impegno con residenti e turisti. È stato un lavoro duro e l’obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione tra i due comuni». I sindaci di Montecorice e di Castellabate, Pierpaolo Piccirilli e Costabile Spinelli sono soddisfatti per come si è sviluppata la trattativa insede regionale. «È stato un lavoro duro - dicono i due all’unisono - Un ringraziamento particolare per il ruolo che ha avuto in questa vicenda va all’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano che ha assecondato le nostre istanze» © RIPRODUZIONE RISERVATA Dal 15 al 18 luglio le capitanerie di porto aumenteranno i servizi all’utenza e offriranno maggiori servizi a diportisti e turisti. Nell’ambito dell’organizzazione peraumentarelesogliedisicurezza delle attività balneari, turisticheediportistichesonostatemesse in campo svariate iniziative. Fraquestequelladiincrementare gli orari in cui i cittadini possono esserericevutinegliufficiperottenere le informazioni necessarie. Il Comando Generale delle CapitaneriediPortohadispostoilprolungamentodell’aperturaal pubblicofinoalle20nelperiodo compreso tra il 15 luglio e il 18 agosto, garantendo anche la rintracciabilità del personale addetto agli uffici. Particolarmente importante, poi, l’in- I controlli novazionedel- I natanti la burocrazia direttamente a potranno mare dove la esibire Guardia Co- l’attestato stiera, in coor- ed evitare dinamento conlealtreFor- perdite ze di polizia, di tempo svolgeunaattività vigilanza sulla navigazione diportistica. Per evitare che, specie in questo periodo di maggiore concentrazione turistica, le imbarcazioni vengano controllate da diverse forzedipolizia,addiritturapiùvolte nella stessa giornata, verrà rilasciato al diportista, al termine di unasingolaverifica,unveroeproprio certificato di avvenuto controllo denominato «bollino blu». Tale certificato consentirà al diportista, di non subire ulteriori controlli, assicurando sia la sicurezzadella navigazione,sia dievitarelamoltiplicazioneinutiledelle attività di controllo. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 35 - 12/07/13 ---- Time: 11/07/13 22:50 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.33.237 34 Salerno Primo piano Venerdì 12 luglio 2013 Il Mattino L’estate, i disagi Presidio di vigili sulla Mingardina bonifica rinviata Sul tratto a corsia unica una task force per evitare code chilometriche ai semafori Carmela Santi sta esasperando soprattutto i tanti automobilisti che di domenica raggiunLapalizzatanonsaràtolta,iduesema- gonola costiera Cilentana per trascorforinon saranno spenti, ma la presen- rere qualche ora al mare e che restano za di agenti della polizia comunale, bloccati,anche per ore,nel percorrere provinciale e della protezione civile pochi metri. Al termine della riunione dovrebbecontribuireasnellireiltraffi- di ieri pomeriggio, dopo due ore di dico sulla Mingardina nei prossimi scussione, è stato deciso di costituire weekend,finoal22luglio.Nelfrattem- un coordinamento di forze di polizia po dovranno essere individuate ulte- tra i vigili urbani di Centola e Cameroriori soluzioni al fine di evitare altre ta, la polizia provinciale e i volontari giornateinfernaliperivacanzieridiret- della protezione civile. Gli agenti doti a Camerota e Palinuro. Questo, vranno presidiare la Maingardina duquanto deciso durante l’incontro che ranteifinesettimana.Sarannopresensi è svolto nel pomeriggio di ieri negli tinelleoredipuntaall’altezzadellafrauffici di piazza Amendola della Prefet- na per regolare il traffico ed evitare intura di Salerno, tra il vicario Giovanni gorghi e lunghe code. É chiaro che il Cirillo, il viceprefetto Roberto Aman- problema non é stato risolto del tutto, tea, delegato alla protezione civile, e i gliautomobilistidelfinesettimanadotresindaci:AntonioRomanodiCame- vranno comunque affrontare qualche rota, Carmelo Stanziola di Centola e disagio,malasperanzaèquelladinon ritrovarsi con le code chiloCristoforo Cobucci di Celle metriche di sabato e domedi Bulgheria. Presente annica scorsi quando i turisti che l’assessore provinciale I tempi per percorrere pochi chiloalla viabilità Attilio Pierro. Impossibile metri in auto hanno atteso Sul tavolo della discussione anche due ore sotto il sole il caos che negli ultimi fine rimuovere cocente. Almeno per il mosettimana si è registrato sul- il costone mentoé statarinviata la bola Mingardina. Da nove me- pericoloso si nel tratto interessato da entro l’estate nifica del costone roccioso e quindi la rimozione della un vasto fronte di frana, si viaggia ad una corsia, con il sarà l’inferno palizzata. Solo oggi, dopo il sopralluogotecnico,dapartrafficoregolatodaunsema- per i turisti te della ditta di Brescia che foro. Una condizione che La Fiba Le imprese chiederanno i risarcimenti La Fiba sta valutando la possibilità di avviare un’azione di risarcimento danni collettiva, nei confronti di chi avrebbe dovuto evitare il crac turistico. La viabilità La coda sabato scorso sulla Mingardina sièaggiudicatailavoridimessainsicurezza,sipotràdecidereseneiprossimi giorni sarà possibile eseguire un primo intervento di bonifica per poi rinviareilcompletamentodeilavoriasettembre. C’è tempo fino al 22 luglio per decidere su ulteriori soluzioni. Sul caso Mingardina nei giorni scorsisonovolateparoleforticonreciproci scambi di accuse tra il sindaco Romanoel’assessorePierro.Lariunione in Prefettura è stata utile anche per stabiliredefinitivamentelacompeten- za dei comuni in materia di protezione civile. Essendo il comune di Camerota proprietario del costone franato, l’amministrazione comunale guidata da Romano ha piena responsabilità sulla strada. Mentre la politica fa il suo corso, la chiusura della Mingardina hacausato fino adaogginotevolidanni agli operatori turistici. Le imprese tra Centola, Camerota e Pisciottahannointroitatocircail35percentoinmenorispettoall’estateprecedente.LaFiba sta valutando, la possibilità di atti- varsi presso le sedi opportune con azioni di risarcimento danni collettive, nei confronti di chiunque avrebbe dovuto fare e non ha fatto, al fine di scongiurare il fallimento di centinaia di imprese turistiche. Raffaele EspositodellagiuntanazionaleFiba,hachiesto un incontro urgente con i sindaci di Camerota, Centola e Pisciotta al fine di concordare per l’estate in corso, possibili soluzioni al pagamento dei tributi locali. © RIPRODUZIONE RISERVATA dal 2 Luglio Sconti dal 30% al 70% sul prezzo outlet e dal giovedì alla domenica shopping fino alle 23 shopping democratico Orari di apertura: Lunedi - mercoledi dalle 10 alle 21. Giovedi - domenica dalle 10 alle 23 Autostrada Salerno-Reggio Calabria Uscita Eboli o Battipaglia - San Nicola Varco, Eboli (SA) - S.S. 18 Salerno-Paestum Composite IL_MATTINO - SALERNO - 34 - 12/07/13 ---- Time: 11/07/13 22:50 LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Agropoli-Capaccio 31 ■ e-mail: [email protected] Ospedale, Miniero benedice la protesta Agropoli, la visita del vescovo a poche ore dal verdetto dei giudici: «Non siamo numeri che possono essere cancellati» ◗ AGROPOLI «Non possono sempre pagare i più deboli. Non siamo numeri che possono essere cancellati». Queste le parole del vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Ciro Miniero che, ieri, è stato in visita presso l’ospedale di Agropoli, a 24 ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che dovrà decidere se confermare l’ordinanza del Tar di Napoli che ha dato il via libera al piano del direttore generale dell’Asl, Antonio Squillante, che prevede la riconversione della struttura sanitaria agropolese, con la sua fuoriuscita dalla rete dell’emergenza. L’alto prelato è stato accolto dal sindaco Franco Alfieri e dal direttore sanitario Francesco Lombardo. «La mia venuta è un gesto di solidarietà – ha affermato il vescovo durante l’incontro con i cittadini e dipendenti ospedalieri – non potevo non esserci. Se questo ospedale è stato realizzato è perché vi era la necessità e l’urgenza. È una struttura molto bella e attrezzata, è un peccato vanificare tutto. Certo personalmente non posso fare grandi cose, però, ci tengo a dire che dobbiamo continuare e chiedere ciò che giusto per la nostra gente». Per scongiurare l’ipotesi chiusura del presidio Miniero ha lanciato un appello: «Rivolgo un appello a quanti possono decidere per il bene di questa popolazione. Non siamo numeri che possono essere cancellati perché lo decide l’economia. Vorremmo dei segni di maggiore imparzialità. L’economia per poter girare ha bisogno di servizi. Chiedo che ogni decisione sia presa tenendo conto del bene della comunità. Non dobbiamo perdere di vista la speranza. Per quello che posso sono vicino al territorio e a tutti coloro che stanno portando avanti questa battaglia». Ad illustrare al vescovo, in un breve excursus, tutti i problemi che, sin dalla sua nascita, hanno caratterizzato il nosocomio agropolese è stato il sindaco Alfieri: «È stata una storia tormentata con un ospedale aperto nel 2004 dopo tren- agropoli Libri scolastici Si torna all’antico L’arrivo di monsignor Miniero all’ospedale di Agropoli (Foto SgPress) ta anni di attesa e già pugnalato alle spalle poco dopo con la riduzione dei posti letto. Gli appelli fatti alle istituzioni sono stati vani: non ci resta che sperare nella magistratura e che i giudici del Consiglio di Stato accolgano il nostro ricorso. Sarà una decisione che riguarderà migliaia di persone che, nel caso in cui la sentenza fosse negativa, vedranno privarsi del loro diritto alla salute. Come sindaco sono stato esposto a cattiverie e attacchi che ci hanno creato sofferenza in quanto devi rispondere su responsabilità che non sono tue. Il risparmio non si può fare chiudendo in tutta la regione Campania solo l’ospedale di Agropoli, la struttura che costa Il vescovo col sindaco Alfieri meno. Siamo stati valutati con ospedali dell’Agro nocerino con popolazioni diverse. Si gioca barando». Presente anche il direttore sanitario Lombardo: «Sono portavoce di tutte le difficoltà che i cittadini e i dipendenti ospedalieri stanno affrontando quando viene meno un’aspettativa. Confidiamo nel vescovo che possa esse- re fonte di speranza. Togliere il presidio ospedaliero di eccellenza sarebbe una tragedia». Alla fine dell’incontro il vescovo ha invitato tutti a fare una preghiera per la sopravvivenza dell’ospedale punto di riferimento per un vasto bacino di utenza. Angela Sabetta ©RIPRODUZIONERISERVATA Condono edilizio, censiti 2700 casi Mappatura degli abusi ultimata a Capaccio. Atti a Soprintendenza e Comune ◗ CAPACCIO Il sindaco di Capaccio, Voza Conclusa la mappatura delle istanze di condono edilizio suddivisa per singole contrade. Complessivamente ne sono state conteggiate 2.700, tra condoni edilizi per opere abusive già rilasciati e pratiche non ancora istruite. L’attività di mappatura è stata effettuata dall’area IV di pianificazione urbanistica e progetti strategici, coordinata dal dirigente Rodolfo Sabelli. In particolare 2.100 sono le istanze pervenute a seguito della legge 47 del 1985; 525 con la legge 724 del 1994, e un centinaio con il condono del Governo Berlusconi. L’elaborazione del database geografico territoriale consente di attivare il protocollo di intesa, sottoscritto dal Comune con la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, per il rilascio delle concessioni in sanatoria in aree sottoposte a vincoli. Inoltre, è indispensabile ai fini della predisposizione del Il comune di Agropoli, il prossimo anno scolastico, fornirà i testi didattici per la scuola primaria gratuitamente, senza alcuna anticipazione da parte dei cittadini. Questa nuova modalità segue le polemiche sollevate lo scorso anno dalle famiglie agropolesi costrette ad acquistare i libri per poi richiedere il rimborso al comune. L’esecutivo agropolese quest'anno torna sui suoi passi ristabilendo la procedura di rimborso utilizzata fino all’anno scolastico 2011-2012. Dal prossimo settembre quindi le famiglie, i cui figli frequentano le scuole agropolesi, potranno recarsi presso le due librerie convenzionate, prendendo i testi necessari senza sborsare alcun corrispettivo, in quanto il rimborso alle librerie sarà operato da parte dell’ente. La spesa complessiva stimata è di 30mila euro. Il metodo di rimborso utilizzato lo scorso anno aveva suscitato grosse dispute tra gli amministratori locali e le famiglie. (a.p.) Puc in corso di elaborazione. L’importante documento è suddiviso in 19 tavole contenenti l’inquadramento generale del territorio; le istanze di condono edilizio; il regesto delle istanze di condono. La mappatura è stata inviata alla Soprintendenza per dare piena attuazione al protocollo di intesa per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche concernenti gli abusi edilizi realizzati nella fascia litoranea e nelle aree di maggior interesse del territorio comunale. Il tut- to al fine di procedere al coordinamento delle attività di rispettiva competenza e ottimizzare il procedimento di verifica della compatibilità paesaggistica delle opere oggetto di sanatoria. La validazione dei dati spetterà all’area V gestione del territorio. L’istruttoria delle istanze di condono infatti, saranno valutate dall’ufficio tecnico. La mappatura riguarda, in modo particolare, le borgate Licinella, Torre di Mare, Santa Venere, Laura, Linora, Capodifume e Gromola, caratterizzate dal maggior numero di abusi edilizi. L’obiettivo è anche quello di istruire le centinaia di pratiche che attendono da anni di essere valutate per verificare se concedere o meno un condono. Capaccio, corsi di autodifesa Incubo questuanti, Piano chiede intervento delle autorità per i diversamente abili capaccio ◗ CAPACCIO «Capaccio è diventata ostaggio di questuanti, venditori di calzini e persone che chiedono soldi in nome di fantomatiche associazioni o per presunti bimbi malati. È necessario porre fine a questo fenomeno che sta creando numerosi disagi». La denuncia arriva da Giovanni Piano, presidente del movimento “Vola alto”. «La situazione è diventata insostenibile – tuona Piano – ormai si trovano questuanti da qualsiasi parte. Davanti al supermercato, situato nell’area retrostante il mercato ortofrutticolo, ne bivaccano a decine per non parlare degli incroci semaforici dove approfittano di quel minuto di sosta per chiedere soldi». Ad infastidire i passanti è anche la presenza per le strade del centro urbano di Capaccio scalo di venditori di calzini. «Nella maggior parte dei casi con insistenza cercano di piazzare la loro merce – evidenzia Piano – e anche se tu rispondi che non sei interessato, ti seguono e continuano anche con modi tutt’altro che gentili, con un fare sgarbato e maleducato. Si piazzano ovunque soprattutto davanti alle attività commerciali del centro di Capaccio scalo, e perfino in pros- simità delle farmacie. Arrivano con i loro borsoni e pretendono che i passanti acquistino la merce; chi si rifiuta quasi sempre riceve parolacce e improperi». Piano conclude: «I cittadini non possono litigare ogni volta con questi ambulanti. È necessario che chi di competenza prenda gli opportuni provvedimenti ed intervenga per la soluzione del problema che sta arrecando numerosi disagi e diventa ogni giorno che passa sempre più esasperante. Senza contare il danno all’immagine per un territorio che in estate registra la presenza di migliaia di turisti». ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ CAPACCIO Venditore di calzini in azione I diversamente abili a scuola di difesa personale. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle politiche sociali del comune di Capaccio, diretto da Rossana Barretta, in collaborazione con l’associazione “Arti marziali” che, nelle persone del presidente Matteo D’Amato, e dell’istruttore Giovanni Annunziata, hanno dato la propria disponibilità alla realizzazione del corso che va ad aggiungersi a quello di autodifesa per le donne. L’idea è partita nel corso della Festa dello sport tenutasi a Paestum a fine giugno alla quale ha preso parte anche il consigliere regionale del Partito democratico, Anna Petrone, l’assessore Barretta e il consigliere delegato allo sport Franco Sica. «Siamo ben lieti – afferma l’istruttore della “Arti marziali”, Annunziata - di aprire le porte della nostra associazione e delle nostre attività sportive alle donne e al mondo dei disabili promuovendo un corso di autodifesa. Un impegno da onorare in quanto preso con il consigliere regionale Petrone, nel corso della Festa nazionale dello sport». ©RIPRODUZIONERISERVATA 30 Cilento ❖ Diano ❖ Alburni LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Mingardina, ecco le competenze Il Comune farà i lavori al costone Lungo incontro in prefettura con i sindaci del basso Cilento e l’assessore provinciale Pierro Stabilito anche il coordinamento tra forze dell’ordine e protezione civile per gestire la viabilità ◗ CAMEROTA Show del sindaco di Camerota Antonio Romano e dell’assessore provinciale Attilio Pierro in prefettura sul caso Mingardina. Neppure dinanzi al viceprefetto Roberto Amantea si sono placate le polemiche che si erano già accese nel corso dell’incontro alla Proloco di Camerota. Ma al termine della riunione salernitana, alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Centola, Carmelo Stanziola, e di Celle di Bulgheria, Cristoforo Cobucci, è stato comunque sottoscritto un accordo unanime. Innanzitutto sono state chiarite le competenze dei comuni in materia di protezione civile ed in particolare sulla competenza degli interventi sui costoni rocciosi a monte della provinciale Mingardina, da ritenersi in capo al Comune e non alla Provincia. Preso atto dell’avvenuto affidamento dei lavori di bonifica del costone, è stato poi stabilito di comune accordo di costituire un coordinamento tra polizia urbana, polizia provinciale e sala consilina La coda di autovetture sulla Mingardina protezione civile al fine di gestire i flussi del traffico nei fine settimana, fino al 22 luglio. Data entro la quale bisognerà necessariamente individuare ulteriori soluzioni al problema. E nel frattempo è stato deciso il silenzio stampa: gli ammi- nistratori hanno infatti concordato di non fare alcuna dichiarazione sulla vicenda fino a quando non verrà risolto il problema. Intanto questa mattina, sulla Mingardina, verrà effettuato un sopralluogo da parte della ditta che dovrà poi effettua- vallo della lucania camerota re i lavori. Ma è ancora giallo sul da farsi. Da nove mesi su questa arteria si transita a senso alterno, su una sola carreggiata, dopo il crollo di alcuni massi avvenuto la scorsa estate. I lavori sono fermi e tutto è affidato a due semafori che gestiscono la viabilità ma dinan- zi ai quali inevitabilmente si formano lunghe code di auto. Moltissimi gli automobilisti che, fermi in auto sotto il sole, nei fine settimana, hanno chiamato il 112 per chiedere aiuto, ma soprattutto per protestare. Esasperati. Costiera ed entroterra di fatto sono ancora divisi da un budello che costringe i vacanzieri ad uno stress da viaggio. Ed il rischio è che i turisti, per evitare il traffico, decidano di trascorrere le ferie in altre località. A lamentarsi dello stato della Mingardina, la scorsa estate, fu anche il cantautore Enrico Ruggeri, che, sul socialnetwork twitter, paragonò il Cilento a Sarajevo in tempo di guerra. La Mingardina è del resto una delle strade del Cilento più importanti. Quella che collega le località turistiche di Palinuro e Marina di Camerota con il resto della regione. Costeggia il fiume Mingardo, attraversa le “dolomiti” del Cilento e sbuca direttamente sul mare cristallino di Marina di Camerota. Vincenzo Rubano ©RIPRODUZIONERISERVATA Campo negato a Tacconi e Barone Entro settembre Gli operai del Corisa lo studio di fattibilità continuano della ferrovia il presidio di protesta Spostata manifestazione della scuola calcio. «Ritorsione politica» biamo portato a termine con grande successo lo stage – spiega Scarpitta – ancora una volta l’amministrazione Romano ha dimostrato di non voler bene a questo territorio». Sulla vicenda è intervenuto anche Tacconi: «Sono molto dispiaciuto. La politica non deve entrare in queste manifestazioni dedicate ai ragazzi». Agli allievi della scuola calcio i due calciatori hanno consegnatomagliette e pantaloncini, senza negare a nessuno consigli utili per una carriera da campioni. (v.r.) Il postino va in vacanza Sei paesi senza la posta ◗ GIOI CILENTO Il postino va in ferie, il sostituto non viene inviato e sei centri del Cilento interno da una settimana non ricevono la corrispondenza. Il disagio sta interessando i comuni di Gioi (con le frazioni Cardile e Gorga), Stio e Magliano Vetere (con la frazione Capizzo), già colpiti nei mesi scorsi dal provvedimento di razionalizzazione degli uffici postali. E mentre la popolazione, ritenendosi discriminata rispetto ad altre comunità, medita azioni di protesta, il sindaco di Gioi Andrea Salati ha scritto una lettera all’azienda, nelle persone del country manager Campania e dei direttori delle filiali di Salerno e Sala Consilina, nonché al Prefetto di Salerno. Nella nota il primo cittadino ha chiesto di ripristinare il servizio così come organizzato in precedenza: da poco tempo il portalettere di Gioi è stato spostato a Vallo della Lucania e da allora i sei centri, mal collegati tra di loro, sono serviti da un unico operatore. «È la razionalizzazione che impone Poste Italiane a un territorio già martoriato di suo. L’azienda è abituata a ragionare per numeri – spiega Salati - ma deve capire che noi siamo esseri umani bisognevoli dei servizi essenziali come nelle aree super urbanizzate». La nuova riorganizzazione segue il piano di chiusura disposto a novembre da Poste Italiane per 28 uffici, contro cui i sindaci hanno prima cercato una soluzione politica, poi, fallita questa strada, hanno impugnato il provvedimento al Tar. Il tribunale amministrativo ha salvato 19 sportelli, tra cui quello di Cardile, e confermato la chiusura per altri 9, tra cui Gorga e Magliano Nuovo, decisione poi ratificata in sede cautelare dal Consiglio di Stato. Pochi giorni fa Poste Italiane ha fatto appello contro la sentenza del Tar. «Purtroppo – aggiunge Salati - i vertici dell’azienda pensano a spendere soldi per appellare una decisione di primo grado del Tar dinanzi al Consiglio di Stato contro la chiusura indiscriminata degli uffici postali invece di investire le somme di denaro per regolamentare il servizio di consegna della posta». Rosamaria Morinelli ◗ SALACONSILINA ◗ VALLODELLALUCANIA ◗ CAMEROTA Entro settembre, Rete Ferroviaria Italiana definirà un nuovo studio di fattibilità per la riattivazione della tratta Sicignano degli Alburni- Lagonegro. Ad annunciarlo, in risposta ad un’interrogazione presentata dal deputato salernitano del Pd, Tino Iannuzzi, è stato il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, Rocco Girlanda. Iannuzzi aveva presentato l’interrogazione lo scorso 14 maggio per sapere le intenzioni del ministero in merito alla riapertura della tratta che collega la provincia di Salerno con quella di Potenza. Il ministero ha precisato che Rfi ha avviato nel mese di maggio scorso un nuovo studio di fattibilità per verificare se ci siano le condizioni per poter ripristinare la linea con un contenimento dei costi. La tratta in questione attraversa 22 comuni nel Vallo di Diano, tutti in provincia di Salerno tranne Lagonegro. Dal 1987 è stata chiusa per lavori di elettrificazione che però non sono mai iniziati. A rendere ancora più irto il percorso che dovrebbe portare alla riattivazione è stato anche l’esito di uno studio di fattibilità fatto realizzare dalla Regione Campania nel 2007 dal quale è venuto fuori che per far tornare il treno nel Diano sarebbero serviti circa 370 milioni di euro. «È, invece, indispensabile – ha sottolineato Iannuzzi – che il progetto di riattivazione riduca al massimo i costi, prevedendo soluzioni tecnologicamente adeguate ma il più possibile funzionali». Erminio Cioffi Continua dallo scorso lunedì il presidio permanente di alcuni operai del Corisa4, incatenati giorno e notte per protesta al monumento ai caduti di Vallo di Lucania. Gli operai chiedono risposte in merito al disagio sociale che vivono da tempo non percependo regolarmente lo stipendio da 16 mesi. Al commissario liquidatore del Corisa4, Domenico Del Gaudio, che aveva definito tale protesta «strumentale» e «montata ad arte da qualcuno che sa bene che transitando in Ecoambiente perderà i privilegi che ha acquisito nello spazio di una notte, passando dal terzo al settimo livello in poco tempo» risponde il lavoratore chiamato in causa, che definisce «false» le affermazioni del commissario liquidatore sottolineando che «ne risponderà nelle sedi opportune. La mia situazione è stata trattata alla luce del sole, secondo la legge. Per il riconoscimento del mio livello, documentato, ci sono voluti tre anni, dal 2004 al 2007, ed il ricorso prima all’ufficio provinciale lavoro, quindi al Tribunale del lavoro». Solidarietà ai lavoratori è stata intanto espressa dal Pd vallese in una nota: «La crisi del settore non è un buon motivo per non garantire i diritti ai lavoratori. Non ci sfuggono le difficoltà e le contraddizioni del settore. Ma, proprio per questo, ci sarebbero fondate ragioni per evitare che ci siano ancora un liquidatore e un presidente della spa controllata dal Corisa4, peraltro vicesindaco in carica di Vallo». Andrea Passaro Dovevano presenziare ad uno stage calcistico organizzato da una scuola calcio locale. Ma al loro arrivo hanno trovato i cancelli del campo sportivo chiuso a causa del diniego improvviso dell’amministrazione comunale. Protagonisti della vicenda l’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi e il campione del mondo Simone Barone. «Avevamo chiesto l’autorizzazione ad un assessore comunale tramite un dirigente dell’associazione – spiega Maria Scarano, presidente della scuola calcio “Barone” – ma improvvisamente, a poche ore dalla manifestazione, c’è stata revocata». La motivazione? «Ci hanno riferito che la manifestazione poteva degenerare a causa della presenza di troppe persone che avrebbero invaso il campo richiamati dalla popolarità dei due calciatori. Naturalmente continua Scarano – si tratta di una scusa. Sono convinta che si tratta di una ritorsione politica in quanto l’evento era organizzato in sinergia con l’associazione “Tuttinsieme” presieduta dal consigliere di opposizione Mario Scarpitta». E Scarpitta non si è perso d’animo: quando ha appreso la notizia ha subito spostato la manifestazione in un centro sportivo privato, a poche centinaia di metri di distanza. «Alla fine ab- centola omignano Musica e cabaret Stasera a Palinuro la “notte bianca” Marcia della pace sul monte Stella ◗ CENTOLA ◗ OMIGNANO Oggi a Palinuro la “notte bianca” organizzata dalla Palinuro FashionWeek in collaborazione con il comune di Centola. Per tutta la notte si alterneranno performer, artisti di strada, concerti e dj set con la partecipazione di radio Ibiza. Dalle 22 in piazza Virgilio l’esibizione di Espedito De Marino, poi l’Accademia arte e spettacolo di Luigi Ferrone e il cabaret di Chicco d’Oliva e Mariello Prapapappo (alias Gianluca Impastato) da Colorado Cafè. (v. r.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Marcia della pace domenica sulla cima del monte Stella. Il lungo e variopinto corteo della 15esima edizione, partirà da Omignano e attraverso otto chilometri di stradina tortuosa, ed in alcuni punti molto ripida, seguirà la statua della Madonna della Stella che, per antichissima tradizione, viene portata nella caratteristica chiesetta sulla montagna omonima dove sosterrà fino all’ultima domenica di agosto. Tanti i partecipanti, soprattutto giovani, che si ritroveran- ©RIPRODUZIONERISERVATA GUARDALAFOTOGALLERY ECOMMENTASULSITO WWW.LACITTADISALERNO.IT ©RIPRODUZIONERISERVATA Domenica torna il tradizionale corteo con la statua della Madonna no sulla vetta che sembra protendersi verso le marine di Agnone, Acciaroli e Pioppi. Il sindaco e presidente della comunità montana Alento Montestella, Emanuele Malatesta, insieme ad altri sindaci del comprensorio apriranno al corteo al quale nessuno vuole mancare. L’amore e la fratellanza, che sono i simboli della marcia della pace, si ricollegano quasi ad un’antichissima leggenda legata a quattro sorelle ed un fratello che, assurti agli onori degli altari, furono collocati sulle cime di montagne visibili tra loro in linea ret- ta. Ed infatti lo sguardo spazia lineare tra la Madonna di Montevergine in Irpinia e quella del Granato a Capaccio, dal San Leonardo di Ogliastro Cilento alla Madonna della Stella ed a quella del Sacro Monte sul Gelbison. E proprio per rinnovarsi nel comune credo, domenica 21 luglio, accolte dal vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Ciro Miniero, saliranno sul monte Stella per l’omaggio filiale alla Madonna, le confraternite del Cilento antico. Pietro Comite ©RIPRODUZIONERISERVATA Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Eboli 29 ■ e-mail: [email protected] » Agenti “infedeli” incastrati dai video L’INCHIESTA MAZZETTE ALLA POLIZIA STRADALE Telecamere e “cimici” piazzate sulle vetture di servizio. Oggi l’interrogatorio di Viscido e Conte. Tre loro colleghi indagati Cinque poliziotti indagati - di cui due agli arresti domiciliari - ed altre sette persone, per lo più camionisti, tutti coinvolti in un’inchiesta della Procura di Salerno per reati che vanno dalla concussione all’abuso d'ufficio. Questo il succo di un’inchiesta partita nel 2011 ed emersa nel pomeriggio dell’altro ieri quando la polizia giudiziaria ha provveduto a notificare le misure cautelari chieste dal pm Camine Olivieri, magistrato della procura della Repubblica di Salerno guidata da procuratore Franco Roberti. Solo due gli arresti concessi dal gip Renata Sessa, a fronte dei cinque proposti dal pm. Un autentico terremoto quello che ha colpito la sottosezione di Polizia Stradale di Eboli: ai domiciliari sono finiti l'ispettore capo Giuseppe Viscido, 51 anni, di Olevano sul Tusciano, difeso dall'avvocato Cecchino Cacciatore; e il collega Antonino Conte, 47 anni, di Eboli difeso dall'avvocato Nicola Naponiello (per entrambi la Procura aveva chiesto gli arresti in carcere); per gli altri tre poliziotti coinvolti il gip ha negato l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Al centro dell’inchiesta un presunto giro di tangenti e regalie varie da parte di camionisti che avrebbero versato soldi ai poliziotti affinché questi ultimi chiudessero un occhio su presunte irregolarità rilevate in autostrada o su alcune autorizzazioni al transito. Sono sette - tra camionisti e responsabili di ditte di trasporto - ad essere finiti nel mirino della Procura, anche se nei loro confronti non è stato emesso alcun provvedimento cautelare. Un’inchiesta, trapela da fonti giudiziarie, che potrebbe avere a breve ulteriori sviluppi con il coinvolgimento anche di altre persone, dopo i primi indagati originari di Contusi Terme, Battipaglia, Eboli, Catania, Roccadaspide e Padova. Intanto questa mattina i due poliziotti finiti ai domiciliari, Conte e Viscido, assistiti dai loro legali di fiducia, compariranno davanti al gip Sessa per l’interrogatorio di garanzia. In quella sede potranno difendersi dalle accuse di concussione e abuso d'ufficio. L’indagine era iniziata nel 2011 e grazie ad alcune intercettazioni ambientali aveva avuto subito i primi riscontri. Gli inquirenti infatti erano riusciti a piazzare delle microspie e delle telecamerine all'interno della macchina di servizio utilizzata dagli indagati in modo da seguire passo passo le loro attività. Secondo la Procura le intercettazioni avrebbero confermato i "favori" fatti dai poliziotti a dipendenti delle aziende di trasporto in cambio di "regali" o di vere e proprie mazzette. Episodi che nel corso di questi mesi sembra si siano verificati in più occasioni, e sempre durante l'orario di lavoro. I cinque agenti della Polstrada indagati non avrebbero però adottato lo stesso modus operandi. Alcuni, infatti, rispondono di concussione, altri di falso ed abuso d’ufficio. Da qui la gradualità delle richieste cautelari avanzate dal pm Olivieri che solo per due aveva prospettato la misura degli arresti in carcere, mentre per altri tre i domiciliari. Il gip Sessa, però, già in sede di valutazione delle misure, ha deciso di accogliere solo in parte le istanze della Procura, disponendo i domiciliari (invece del carcere) per Viscido e Conte, negando le altre richieste. Stamane, dunque, i due poliziotti dovranno comparire davanti al gip per difendersi dalle accuse mosse nei loro confronti. La Procura dal canto suo sta valutando se proporre appello al Riesame per ottenere le misure negate in prima istanza. Sergio Macellaro ©RIPRODUZIONE RISERVATA sul litorale Furto di corrente Due denunciati Corrente elettrica a scrocco: due proprietari di case vacanza sono stati denunciati per furto dai carabinieri. Si tratta di S.S., 62 anni, di Poggiormarino, e una donna, F.Z., 50 anni, di Fisciano. I militari della stazione di Santa Cecilia, diretta dal maresciallo Forcina, sono intervenuti sul litorale in una struttura su due livelli con 4 appartamenti. Da un rapido controllo è emersa l’irregolarità nella fornitura elettrica. Il furto è stato confermato dai tecnici della società elettrica. Nel corso dei controlli i carabinieri hanno trovato anche nordafricani negli appartamenti. I due denunciati sembra svolgessero anche l’attività di affittacamere. Un posto di blocco della Polizia stradale Macchinari rubati, l’Asl li ricomprerà L’impegno del manager Squillante dopo il raid a Nefrologia. Per due mesi le analisi a Polla Giuseppe Gigliotti Buone notizie per il reparto di Nefrologi: fra due mesi, infatti, arriveranno in ospedale i nuovi macchinari in sostituzione di quelli trafugati da ignoti ad inizio luglio. I fondi per acquistarli sono stati stanziati direttamente dal manager Squillante e dalla Caiazzo. Per il momento il dottor Michele Nigro, responsabile dell’immunopatologia renale, con il dottore Giuseppe Gigliotti, Direttore del Reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Eboli, lavoreranno insieme per svolgere le biopsie renali i cui test saranno svolti a Polla, mentre i vetrini esaminati al “Maria Santissima Addolorata”. Una collaborazione voluta sempre dai ver- tici Aziendali. «Devo ringraziare i vertici dell’Asl - afferma il responsabile del Coordinamento dell’Area Medica e Veterinaria del Gau Uil Aziendale, Gigliotti - perché hanno compreso l’urgenza di reperire i fondi necessari, circa 60mila euro, per comprare i nuovi macchinari. Già ieri abbiamo svolto le prime biopsie renali col collega Nigro ed il supporto dell’ospedale di Polla». Soddisfatti tutti i pazienti in lista d’attesa che in questi giorni avevano inviato delle lettere ai vertici aziendali per sensibilizzarli sul problema. Per settembre arriveranno dunque i fondi per il nuovo triostato, il microstato, microscopi fotografi- Omicidio, stralcio per Albanese ci e computer. La richiesta per l’acquisto dei macchinari nuovi era stata protocollata il 4 luglio, ma fino ad ieri, 11 di luglio, non era ancora giunta ai vertici aziendali e agli uffici amministrativi e di economato dell’Asl. Lentezze da record, se si considera che era stato direttamente il manager Squillante a comunicare nell’immediatezza del furto al rappresentante sindacale Uil del Maria Santissima Addolorata un impegno concreto dell’Asl, che si è realizzato solo ieri con lo stanziamento della somma necessaria per l’acquisto dei macchinari. Il rappresentante Uil medici Gigliotti sottolinea: «mi hanno informato che la documentazione per i macchinari non era ancora materialmente giunta. Il manager Asl, invece, ha bruciato i tempi ed ha già predisposto i fondi promessi. A volte con la forza di volontà si ottiene tutto, e si superano anche le montagne, in questo caso della burocrazia. Quella richiesta è ferma in chissà quale ufficio in attesa di essere sottoposta per il visto al manager. Un via libera di cui ora non ve ne è più bisogno, visto che l’atto amministrativo già è pronto ed inviato per l’esecuzione». Non resta che attendere ora due mesi, poi Nefrologia tornerà alla piena operatività. Antonio Elia consiglio comunale Stasera l’assise cittadina Il 37enne ai domiciliari per armi. L’avvocato: «Estraneo al delitto della prostituta» decide sul Decreto sviluppo Vito Albanese Stralciata la posizione di Vito Albanese, 37 anni - agli arresti domiciliari per detenzione e porto illegale di armi e furto aggravato - dalla vicenda giudiziaria che vede coinvolto Costabile Piccirillo 38 anni di Agropoli, accusato dell’omicidio di Rosa Allegretti avvenuto il 21 dicembre del 2011. Fu proprio Piccirillo a tirare in ballo l’amico ebolitano, destinatario di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal tribunale di Vallo della Lucania dopo l’appello del pm, addossandogli le responsabilità dell’uccisione della prostituta pugliese. «Il mio assistito – afferma il legale di Albanese, l’avvocato Paolo Corsaro – all’epoca dei fatti come, evidenziarono i tabulati telefonici, è estraneo ai fatti. Nel momento in cui la donna è stata uccisa, Albanese si trovava in un’altra località come si evince dai tabulati, ed era a telefono con il padre. Nel febbraio del 2012, dopo alcuni giorni di carcere a seguito delle dichiarazioni di Piccirillo, fu rimesso in libertà. La recente ordinanza fa riferimento al possesso e detenzione delle armi e furto aggravato e per questo dovrebbe essere indagato. La sua posizione è stata stralciata e si avvia verso la fase della chiusura delle indagini». Non è del tutto chiaro se Albanese allo stato risulta o meno indiziato per il delitto della prostituta. A chiusura delle indagini saranno resi noti i reati contestati oltre a quelli relativi al possesso delle armi per i quali è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Piccirillo fece il nome dell’amico Albanese dopo circa un mese e mezzo dal suo arresto ritrattando la precedente confessione resa agli inquirenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Torna stasera in consiglio comunale la discussione sul Decreto Sviluppo, così come chiesto dal Comitato Edilizia e Lavoro e recepito dall’Amministrazione che, dopo le commissioni consiliari, ha modificato ulteriormente il regolamento abbozzato e contestato dal Comitato nell’assise del 12 giugno. La filosofia del Decreto Monti prevede la cancellazione nell’edilizia degli iter burocratici se riferiti ad interventi di riqualificazione. Questa sera il consiglio comunale esaminerà il regolamento per l’applicazione della legge 106, un documento che racchiude regole e modalità per l’utilizzo della legge. Come specificato e chiarito dai funzionari comunali, infatti, la legge non è applicabile a tutti gli interventi edili ma isolo per quelli che prevedono la razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Norme che prevedono premialità per chi demolisce e ricostruisce: volumetria o superficie coperta aggiuntiva, eventuale trasferimento di volumetrie in altra area. Regolamento dettagliato al quale manca solo il via libera del consiglio. Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Battipaglia 27 ■ e-mail: [email protected] Diktat dalla Germania sull’accordo Treofan «Ventuno licenziati» LA POLITICA L’architetto Vitolo correrà da sindaco I vertici tedeschi dell’azienda bocciano l’intesa già siglata Nuovo vertice in Confindustria tra sindacati e proprietà Diktat tedesco sul destino della Treofan di Battipaglia. Da Raunheim, città della Germania nella regione dell’Assia dove ha sede il quartier generale dell’azienda a capitale italo/tedesco, è giunto un secco rifiuto ai contenuti della bozza di accordo siglata lunedì scorso presso la sede di Confindustria Salerno, alla presenza di dirigenti dell’azienda, sindacalisti e lavoratori. Per i super vertici dell’impero multinazionale, i 21 licenziamenti sarebbero frutto di un accurato lavoro di analisi sul budget a disposizione e sul fatturato medio, e non ci sarebbe alcuna volontà di ragionare sul numero. L’unica apertura è giunta sulla scelta dei nomi. Come deciso lunedì, quando però si era accennato alla possibilità di ridurre gli esuberi ad un massimo di cinque, saranno privilegiati nei licenziamenti coloro che sono più vicini alla pensione. Si tratterebbe, in quel caso, di un taglio meno pesante per dipendenti che sarebbero sostanzialmente accompagnati in maniera più frettolosa in direzione della conclusione della loro epoca lavorativa. Di tutto questo si discuterà in un’altra riunione che si terrà lunedì prossimo, alle 14.30, presso la stessa stanza di Confindustria Salerno. Dovrebbero essere presenti gli stessi attori della precedente riunione, ossia l’amministratore delegato della Treofan Italy spa Roberto Mariani, il direttore dello stabilimento di Battipaglia Luigi Martinese, il legale dell’azienda Andrea Marcovecchio, tre consulenti esterni. Per le sigle sindacali ci saranno Alessandro La Via e la Rsu Massimo Vece della Uil, Carmine Bevilacqua e la Rsu Alberto Padula della Cisl, Gio- vanni Perritto e la Rsu Antonio Ielmi della Cgil, Rosario Di Bartolomeo della Ugl. Non è esclusa la presenza anche di qualche dirigente che potrebbe raggiungere Salerno direttamente dalla sede centrale tedesca. Per ora i sindacati hanno ricordato a denti stretti di essere pronti, qualora la situazione dovesse precipitare, a bloccare la linea di produzione B2, la più grande d’Europa. Si parlerà nel corso della riunione anche delle motivazioni che sono alla base di tali esuberi, os- sia il debito di 70 milioni di euro che la Treofan ha nei confronti di alcuni istituti di credito e che andrà azzerato entro la fine di settembre. Al momento lavorano presso lo stabilimento battipagliese 75 persone, oltre a quindici interinali. Nei programmi tedeschi dell’azienda che produce film polipropilenici per packaging alimentare, a Battipaglia dovrebbe essere chiusa una delle due linee di estrusione, la cosiddetta B1, spostando altrove la produzione per clienti come Ferrero, Galbuse- Dipendenti all’ingresso della “Treofan” ra, Dal Colle, Barilla, Lete, Pepsi, Coca-Cola, Ferrarelle. C’è chi parla della volontà dell’azienda – ma si tratta chiaramente di indiscrezioni non confermate – di trasferire buona parte della produzione ita- liana direttamente in Germania, incentivando in tal modo la forza lavoro tedesca ai danni di quella italiana. Un’ipotesi inaccettabile per i sindacati. Francesco Piccolo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Progetti Interpass, la città s’accoda La gestione delle risorse Ue per l’ambiente affidata al comune di San Cipriano Si sbiadisce sempre di più il bagliore politico di Battipaglia superata dai comuni limitrofi e priva di rappresentanti di rilievo nelle sedi amministrative provinciali, regionali e nazionali. Dopo aver perso la corona di capofila dell’ambito territoriale S4 del Piano di Zona a favore di Pontecagnano, Battipaglia si troverà a rincorrere le scelte altrui anche per quanto concerne il progetto Interpass per ambiente e sviluppo sostenibile. Si tratta di un progetto per ottenere fondi europei e che prevede la costituzione di associazioni temporanee di scopo (Ats) mediante conferimento di mandato collettivo speciale con rappresentanza. Mentre dieci comuni della provincia hanno costituito un partenariato con il Comune di Eboli capofila, Battipaglia ha scelto di entrare nell’Ats com- Reparto di Medicina nucleare bloccato Francese sollecita l’intervento di Ruffo Il commissario prefettizio Ruffo posta da quattro comuni dei monti Picentini. Capofila sarà San Cipriano, scalzando ancora una volta Battipaglia da un ruolo di rilievo che le dovrebbe essere conferito almeno per evidenti ragioni legate alla popolazione residente. Il commissario Ruffo ha in- vece deciso di aderire all’invito presentato il 3 luglio scorso dal sindaco di San Cipriano Picentino, Gennaro Aievoli, approvando lo schema di atto costitutivo e di statuto trasmesso e demandando al sub commissario Raffaella De Asmundis la partecipazione alla prima riu- nione tenutasi mercoledì scorso. Il progetto Interpass prevede la possibilità di utilizzare risorse europee per investimenti nell’ambiente, nell’agricoltura e nel turismo, al fine di raggiungere gli obiettivi della tutela dell’ambiente e di incentivare lo sviluppo sostenibile del territorio di riferimento. Il Comune di San Cipriano, in qualità di capofila, avrà la rappresentanza legale del progetto, il coordinamento dei rapporti finanziari con gli enti finanziatori, provvedendo anche ad incassare le somme dovute, il coordinamento amministrativo del progetto, preparerà i rendiconti intermedi e finali conformemente alle disposizioni ministeriali e regionali in materia. Nessun altro associato potrà assumere le stesse iniziative a nome e per conto dell’Ats. Nicola Vitolo è il terzo candidato sindaco dopo le discese in campo di Cecilia Francese e Fernando Zara. Per l’architetto battipagliese tutto è cambiato in poco meno di due mesi. A maggio, subito dopo la fine dell’era Santomauro e al momento della presentazione dell’associazione “A717 Battipaglia & Oltre”, Vitolo aveva affermato di «non avere interesse ad una candidatura a sindaco». Ieri, però, in un comunicato a firma del presidente dell’associazione Emilio Maiorano (422 voti come candidato sindaco alle elezioni del 2007), “A717 Battipaglia & Oltre” ha fatto sapere di aver deciso di «partecipare attivamente alla prossima competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e dell’elezione del sindaco con propri candidati e con l’individuazione del candidato sindaco nella persona dell’architetto Nicola Vitolo». Nella nota si legge che «il grande momento d’incertezza politica e di grave crisi economica ci porta alla consapevolezza di dover intraprendere un ulteriore sforzo di responsabilità individuando una candidatura capace di rappresentare il bisogno di innovazione, di partecipazione e slancio verso il futuro». Per quanto riguarda la figura di Vitolo, l’architetto rappresenterebbe «il naturale sbocco di un percorso intrapreso dell’associazione incardinato sulla volontà e l’impegno per andare oltre, superando quello che è stato fino ad ora il quadro politico locale e progettare il futuro di una città moderna e all’altezza del suo ruolo, quello che naturalmente ha assunto nella Piana del Sele e nell’intera provincia». I prossimi incontri a sostegno della candidatura a sindaco di Vitolo saranno rivolti all’incontro con le associazioni presenti sul territorio comunale per «l’analisi delle principali problematiche del territorio, la proposta di soluzioni e creare un dialogo costruttivo che recuperi la voglia e la capacità di partecipare dei propri abitanti e cittadini». ospedale “Santa maria della speranza” Tanti murales colorati nella Rianimazione pediatrica «La questione della medicina nucleare dell'ospedale di Battipaglia è argomento non più rinviabile»: lo afferma Cecilia Francese, leader di Etica. «Avevamo sollevato la questione qualche mese fa - dice l’ex consigliere comunale - quando facemmo notare che, a causa della rottura della gamma camera, da mesi la medicina nucleare a Battipaglia, unica struttura presente e operativa in tutta l'Asl di Salerno, era ferma con gravi disagi per i pazienti». Dura l’accusa di Francese, che parla di «una politica sanitaria fatta di scelte "non dichiarate" ma tese a "consumare" nei fatti situazioni poi non più recuperabili». Per Francese «si tenderebbe a non acquistare una nuova gamma camera che consentirebbe di riattivare la medicina nucleare battipagliese. Forse c’è la volontà di portare alla chiusura di quella struttura, a vantaggio della vicina Eboli senza dirlo o a favorire strutture private? Se davvero il piano fosse questo saremmo dinanzi a qualcosa di una gravità unica». La Francese chiederà al commissario Ruffo «di intervenire nella vicenda, di chiedere conto all'Asl di quanto sta accadendo e di pretendere chiarezza sulle scelte di politica sanitaria e di politica sociale che si stanno operando sulla pelle della nostra comunità». I murales in Pediatria L'Asl Salerno e l'Associazione Arcobaleno Marco Iagulli Onlus, nell'ambito del percorso di umanizzazione dell'assistenza ai piccoli ricoverati, hanno offerto ieri un “Colore al Buio della Malattia” attraverso dei murales creati dell'artista Maria Nardi e realizzati nell’Unità operativa di Anestesia Rianimazione Pediatrica e Pediatria e Neonatologia -Tin dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”. I muri della sala rianimazione ricoperti da disegni di paesaggi suggestivi, hanno fatto dimenticare per un attimo di essere in una corsia di ospedale. L’obiettivo dell’Associazio- ne Marco Iagulli e dell’artista, Maria Nardi, era proprio quello di cancellare il buio delle camere della rianimazione e riportare la luce. Anche la sala che ospita i familiari dei pazienti è ora completamente diversa dal solito. Due pareti totalmente ricoperte da murales, da un lato un mare in tempesta simbolo del dolore che purtroppo tante persone, molto spesso bambini, sono costretti a vivere; dall’altro lato un mare splendido con un sole meraviglioso che emana luce, la stessa luce che deve ritornare a splendere nei cuori di cui uscirà dal tunnel della sala rianimazione e terapia intensiva. Presenti diverse autorità, tra cui l’assessore Sebastiano Odierna e Massimo Cariello. Personale medico e paramedico del presidio battipagliese, nonché il dottor Rocco Calabrese, direttore sanitario; il dottor Raffaele D’Amato, direttore di Anestesia – Rianimazione Terapia del Dolore; la dottoressa Beatrice Lopardo di Neonatologia; il dottor Vito Clemente, responsabile del Centro raccolta di Sco; il dottor Livio D’Isanto, responsabile di Pediatria. Gli ambienti completamente rinnovati sono stati benedetti da don Gerardo. ©RIPRODUZIONERISERVATA 24 Pagani ❖ Angri LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 I commissari non cedono Angri, 400mila euro solo per pagare Tenuta Criscuolo abusiva quattro avvocati Pagani: la proprietà è intestata alla moglie del noto boss Petrosino D’Auria Sarà il Consiglio di Stato a decidere sul ricorso presentato dai funzionari ◗ PAGANI Sarà il Consiglio di Stato a dover decidere sui lavori all’interno della “Tenuta Criscuolo” di via Sant’Anna a Pagani. La triade commissariale ha affidato l’incarico all’avvocato Raffaele Marciano di difendere l’Ente. La moglie del boss Gioacchino Petrosino D’Auria, Giuseppina Ruggiero, che occupa il fondo donato al Comune dal cavaliere Criscuolo, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Salerno che, qualche mese fa, aveva respinto la sua richiesta di annullamento seguente sospensione della delibera numero 362 del quattro gennaio 2013. Con quel provvedimento il Comune aveva bocciato la domanda del 31 dicembre scorso presentata dalla moglie di Petrosino D’Auria per ottenere la sanatoria dell’abuso edilizio per un intervento di ristrutturazione edilizia con il conseguente mutamento di destinazione d’uso da deposito ad unità abitativa di un manufat- La tenuta “Criscuolo” a Pagani to edilizio in piazza Sant'Anna. Il ricorso presentato dai legali di Ruggiero, per i giudici amministrativi, sarebbe infondato. Adesso sarà il Consiglio di Stato a dover decidere. La triade commissariale. nocera inferiore Giornata di mobilitazione per salvare il tribunale ◗ NOCERA INFERIORE Si svolgerà oggi la prima azione comune di protesta organizzata dagli avvocati del foro di Nocera Inferiore in collaborazione con magistrati, giudici e personale amministrativo per chiedere la giusta attenzione alle autorità di governo in vista degli accorpamenti al distretto giudiziario di Nocera delle aree di Cava e S. Severino. L’Associazione nazionale magistrati, la classe forense e la classe politica hanno organizzato una manifestazione congiunta al palazzo comunale di Nocera, presenti Ornella Crespi, presidente della sotto- con il neo commissario Salvatore Carli, ha già conferito all’avvocato Marciano, l’incarico di costituirsi e difendere il Comune nel giudizio. L’avvocato Marciano, poche settimane fa, aveva ricevuto dalla commissione straordi- naria anche l’incarico per resistere nel giudizio promosso innanzi al Tar, sempre dalla Ruggiero, per l’annullamento della delibera della Commissione Straordinaria numero 53 del cinque aprile 2013 relativa all’approvazione del progetto preliminare relativo ai lavori di “Completamento urbanizzazione zona Peep strada di collegamento via Mangioni”, che dovrà essere realizzato su parte del fondo. È ferma intenzione del Comune realizzare in tempi brevi la strada che consentirà l’accesso all’area dove insistono gli alloggi di edilizia economica e popolare. Per la realizzazione del progetto è prevista secondo palazzo San Carlo una spesa di 280 mila euro con i lavori che saranno finanziati grazie al pagamento degli oneri di urbanizzazione. Oneri questi che secondo alcune verifiche effettuate dal Comune non sarebbero mai stati pagati a Pagani. Un braccio di ferro. Gerardo Vicidomini ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ ANGRI In arrivo i pagamenti a favore di quattro avvocati. L’amministrazione comunale grazie al finanziamento trentennale di 4milioni e 380mila euro ricevuto dalla Cassa Depositi e Prestiti potrà finalmente saldare le spettanze di alcuni legali che da tempo attendono di essere pagati. Crediti attentamente valutati e ritenuti certi, sicuri ed esigibili, quindi, da saldare senza ulteriori tentennamenti da parte del Municipio. Parcelle in alcuni casi molto lievitate a causa del lungo trascorrere del tempo. Palazzo di Città, quindi, a seguito di una analisi delle fatture in suo possesso ha potuto dare il via libera al saldo di quanto vantato legittimamente da quattro legali. Un’operazione resa possibile grazie all’erogazione di danaro ottenuto in due tranche dalla Cdp spa. Una opportunità per il Comune di chiudere vecchie pendenze senza incorrere in ulteriori forme di ricorsi da parte degli aventi diritto. L’avvocato Ernesto Mauri per parcelle addirittura risalenti al periodo 1980-1990 riceverà circa 350mila euro a cui si aggiungono altri 15mila e 726 euro per alcune sentenze esecutive. Una somma cospicua che potrà essere riconosciuta esclusivamente grazie al flusso di denaro liquido erogato dall’istituto romano. All’avvocato Filippo Castaldi verranno pagate fatture per poco più di 41mila euro, mentre 13mila e 652 euro è l’importo vantato dall’avvocato Luigi Anastasio, infine all’avvocato Renato Orlando verranno saldate parcelle per 8mila e 808 euro. Crediti da tempo vantati dai quattro professionisti che hanno atteso a lungo prima di ottenere quanto di propria spettanza. Restando in tema l’amministrazione pagherà anche il Consorzio Farmaceutico Intercomunale per 229mila e 790 euro, la società di lavoro interinale Lavoro Doc per 15mila e 400 euro, Poste Italiane per 6mila e 487 euro, circa 128mila euro andranno al Patto Territoriale dell’Agro. Infine alla Banca della Campania verranno restituiti 91mila e 960 euro. Flussi di spesa possibili grazie ai milioni di euro ottenuti ad adiuvandum da parte della Cassa Depositi e Prestiti. Pippo Della Corte ©RIPRODUZIONE RISERVATA Spazzatura nell’area del mercato Pagani: vasca Pignataro da giorni è tornata a essere peggio di una discarica sezione Anm di Nocera, Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, Giuseppina Casella e Alessandro Pepe, componenti del Csm, con i giudici Matteo Casale, Presidente della Corte d’Appello di salerno, Catello Marano, presidente del Tribunale di Nocera, Lucio Di Pietro, procuratore generale di Salerno, Gianfranco Izzo, procuratore capo di Nocera Inferiore, Massimo Palumbo, presidente della giunta distrettuale Anm e Antonio Fasolino, presidente della camera penale di Nocera, con l’intervento finale del Pm Giuseppe Cacciapuoti, relatore della manifestazione. ◗ PAGANI ed illegale dei rifiuti, i vigili urbani, e contro chi dovrebbe occuparsi della rimozione dei rifiuti e della pulizia dell’area, il Consorzio di Bacino SA1. L’accusa mossa contro i primi, i commercianti del mercato settimanale, è quella di sversare i propri rifiuti, anche quelli relativi ad altri mercati, proprio il venerdì. Rifiuti a cui vanno aggiunti quelli che vengono depositati abusivamente di notte nelle zone verdi che si trovano ai lati dell’area. Una situazione più volte denunciata ai commissari prefettizi e ai vigili urbani ma che fino ad adesso non ha ancora portato ad una risoluzione del problema. Problema che viene acuito dal- la mancata raccolta dei rifiuti e pulizia dell’area che in principio era di competenza del Consorzio di Bacino SA1. Intano monta la rabbia di chi quotidianamente usufruisce dello spazio come parcheggio o come area da jogging. «È assurdo che l’abbandono ed il degrado in cui versa Vasca Pignataro si aggravi giorno dopo giorno e nessuno fa niente - afferma un residente della zona - Spero che i vigili urbani, o chi per esso, possano dare inizio a controlli rigidi sul mercato del venerdì per cercare di limitare lo sversamento illegale di rifiuti dopo il mercato». Aldo Padovano Cumuli di rifiuti Vasca Pignataro ancora una volta sommersa dai rifiuti. Si presenta ancora così l’area che ospita ogni venerdì il mercato settimanale. La denuncia è di residenti e alcuni sportivi che approfittano dello spazio per correre. «Ogni sera ci ritroviamo con un ostacolo nuovo da dover dribblare o saltare», afferma un assiduo frequentatore della zona. In tanti puntano il dito contro chi lavora in Vasca Pignataro, ovvero i commercianti ambulanti del mercato settimanale del venerdì, contro chi dovrebbe occuparsi di controllare lo sversamento selvaggio pagani pagani angri pagani Dopo tredici anni al presidio partorisce una giovane donna In liquidazione la Multiservice Le procedure Guardone spia una coppietta Denunciato dai carabinieri Due grattini da diecimila euro nello stesso giorno ◗ PAGANI ◗ ANGRI Il futuro di Multiservice, società partecipata del Comune resta al centro dell’agenda politica della classe dirigente locale. Oggi sarà avviata la procedura di messa in liquidazione della società che tanti problemi economici ha creato all’Ente in questi anni. La decisione da parte dei commissari prefettizi è arrivata in seguito ad un pignoramento di sette milioni di euro presentato da Equitalia ai vertici della società paganese. I carabinieri di Angri, agli ordini del luogotenente Egidio Valcaccia, denunciano E. F., un cinquantacinquenne angrese, per essersi reso responsabile di lesioni personali aggravate, percosse e violazioni di domicilio, ai danni dei proprietari di una ditta. I querelanti si sono recati poco dopo la mezzanotte di ieri dai militari per denunciare la presenza di uno sconosciuto nella loro proprietà, che aveva forato una rete, per guardare una coppietta. Appena si è ◗ PAGANI Dopo 13 una bambina è nato all’ospedale di Pagani. A distanza di anni dalla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia, nella notte tra mercoledì e giovedì una bimba è venuta alla luce all’”Andrea Tortora”. Annagiulia, una bimba di un chilo e mezzo, è nata in auto nel cortile che immette al Psaut del presidio paganese. La giovane mamma ha messo al mondo la sua primogenita nell’abitacolo della vettura di famiglia mentre tentava di raggiungere l’ospedale di No- ©RIPRODUZIONERISERVATA cera. La donna si è diretta all’ospedale di Nola, ma ha rifiutato il ricovero. La donna ha preferito lasciare il nosocomio nella speranza di potersi affidare alle cure del suo ginecologo di fiducia a San Gennaro, ma non era di turno. Quando l’auto si è fermata dinanzi ai locali che un tempo ospitavano il pronto soccorso, la piccola aveva già emesso il suo primo vagito. La dottoressa di turno Consiglia Tiano e il chirurgo Zito Marcone hanno prestato le prime cure. (g. v.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA visto scoperto dai proprietari, prima di darsi alla fuga, li ha colpiti e percossi. I carabinieri, dopo la denuncia, si sono recati sul posto per cercare l’uomo che è riuscito a scappare nelle vicine campagne, facendo perdere le sue tracce nella notte. All’indomani le indagini degli uomini agli ordini di Valcaccia sono proseguite, e i militari hanno rinvenuto un portafoglio, grazie al quale hanno scoperto l’identità del malintenzionato. Maria Paola Iovino ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ PAGANI Due vincite da 10mila euro al Gratta e Vinci con un tagliando da appena 5 euro in due Bar di via De Gasperi. La prima vincita è successa nella ricevitoria del Bar Mezzanino di Lello Pepe, in via De Gasperi. Non è la prima vincita di una certa consistenza registrata dal Bar Mezzanino diventato punto di riferimento in questi anni per giocatori di tutte le età. Intanto vinti ancora con il Gratta e Vinci 10 mila euro anche al Bar “La Biga”. ©RIPRODUZIONERISERVATA LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Nocera 23 ■ e-mail: [email protected] » SANITÀ MORTE IN CORSIA furto il caso Sottratti farmaci dall’ospedale A rischio il centro per diabetici ra del medico legale nominato dal sostituto procuratore titolare del fascicolo, Cacciapuoti. Al momento resta l’imprevisto decesso di Giovanni Gallo, dopo forti dolori iniziati nella notte dopo la colonscopia, con un ricovero successivo, un intervento delicatissimo d’urgenza e infine, nel tardo pomeriggio di mercoledì, la morte, a causa di un collasso cardiocircolatorio. I carabinieri hanno acquisito la cartella clinica dell’uomo per una prima raccolta di elementi, alla ricerca di eventuali concause per un decesso anomalo. Poi è arrivata la denuncia presentata da una delle figlie. Alfonso T. Guerritore Ha sporto denuncia per la sparizione di alcune fiale di farmaci il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio, riportando all’attenzione della procura di Nocera l’ennesima sparizione di farmaci. L’indagine iniziale era stata aperta due mesi fa, quando la procura decise di ascoltare il direttore sanitario dell’ospedale Umberto I contestualmente all’apertura di un’inchiesta in merito alla vicenda dei farmaci ospedalieri spariti. La procura di Nocera Inferiore allora attivò i carabinieri della sezione di pg con un primo accesso alla vicenda, con l’indagine coordinata dallo stesso magistrato intervenuto ieri mattina, il dottor Roberto Lenza, coi militari che sentirono tutti i vertici ospedalieri avviando un inventario generale dei farmaci presenti, per comparare gli ordinativi effettuati, la giacenza e le eventuali accertate discrasie. L’ipotesi al vaglio riguardava farmaci e materiali medici ordinati e mai utilizzati, con un eccessivo volume di ordinativi di alcune tipologie farmacologiche finiti nel mirino dei responsabili della farmacia ospedaliera, col successivo passaggio di informazioni alla direzione sanitaria. Al centro di quelle anomalie c’era il reparto dell’area emergenza-urgenza, che produsse un filo ininterrotto di richieste nonostante la presenza di un notevole stoccaggio in deposito: stessi medicinali disponibili eppure oggetto di ordinazioni. Il passo successivo era stato tutto interno, con la predisposizione di una prima indagine ordinata dalla stessa Asl, tenuta segreta per la delicatezza della situazione, poi definitivamente resa pubblica col passare dei giorni. I primi sospetti si legarono al furto di alcuni farmaci oculistici, spariti dal dispensario ospedaliero e finiti in una relazione interna. Allora arrivò il primo inventario dei medicinali stoccati. L’intervento della procura aprì l’attività investigativa. (a. t. g.) L’Atto aziendale sta mietendo vittime inconsapevoli. A rimetterci le penne, questa volta, sarebbero tre centri diabetologici. In particolare a scomparire sarebbero quelli di Nocera Inferiore e Cava. La notizia è trapelata nella giornata di ieri dopo l’ennesima lettura del piano Squillante. Sono centinaia gli utenti di queste strutture territoriali che si ritroverebbero senza un punto di riferimento. Da quanto si apprende non c’è un’esplicita indicazione dell’eventuale unità a cui sarebbero accorpati. Il centro nocerino sarebbe quello ristrutturato da pochi anni a via Barbarulo, nei locali del distretto sanitario. Le associazioni di persone diabetiche si starebbero già mobilitando. L’altra sera ci sarebbe stato un primo incontro durante il quale si è discusso del da fare. Le perplessità emerse dovrebbero trasformarsi in un comunicato stampa/lettera aperta ai dirigenti Asl. Il diabete è una patologia tra le più complesse e in crescita nella popolazione, sopprimere e non rivedere un servizio del genere rappresenterebbe un grave disagio. Sorte inversa, invece, per l’unita operativa semplice di neurofisiologia dell’Asl Salerno, attualmente operativa presso il dipartimento di salute mentale di via Federico Ricco a Nocera Inferiore. Si tratta dell’unico ambulatorio specialistico pubblico che sul territorio salernitano effettua esami di elettromiografia ed elettroencefalografia e che, dal 2002, è centro di riferimento per la cura delle cefalee. Anche questa unità era scomparsa dalla geografia sanitaria salernitana contemplata nell’Atto aziendale. Le sollecitazioni, anche giornalistiche, hanno indotto i vertici di via Nizza a riconsiderare l’utilità di questa unità. Soprattutto ci sarebbe stato un confronto produttivo tra gli addetti della struttura nocerina ed i diretti superiori. Pare che l’unità si fosse persa per strada. Salvatore D’Angelo ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA san giorgio Seduta consiliare sul distretto Convocato per questa sera alle 18,30 il Consiglio comunale di Castel San Giorgio. Punto all'ordine del giorno l’Atto Aziendale ASL Salerno. «Parleremo dell’Atto pubblicato dall’Asl e della chiusura del Materdomini, la cui struttura resta di fondamentale importanza per l’equilibrio sanitario territoriale», così il sindaco di Castel San Giorgio, Franco Longanella, sugli ultimi eventi che hanno portato la scorsa settimana anche ad un consiglio comunale congiunto a Nocera Superiore, insieme all’amministrazione ospitante e a quella di Roccapiemonte, circa l’eventuale chiusura del sub distretto di Materdomini. L’ospedale di Nocera Inferiore Colonscopia sospetta Sotto accusa tre persone Indagati medici e infermieri che hanno effettuato l’esame prima del decesso L’uomo di Corbara ha perso la vita per la perforazione dell’intestino Sono tre le persone raggiunte da avviso di garanzia per il decesso del cinquantottenne Giovanni Gallo, originario di Corbara, morto due giorni fa dopo una colonscopia per sospetta perforazione dell’intestino. Si tratta dei medici e infermieri intervenuti durante lo svolgimento dell’esame diagnostico, con l’ipotesi di condotta colposa formalizzata dalla procura di Nocera Inferiore dopo la denuncia dei familiari, in attesa del conferimento dell’esame autoptico atteso in mattinata. L’attività investigativa dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera ha raccolto i dettagli della vicenda e la cartella clinica dell’uomo lavorando sulla possibilità di manovre errate eseguite durante la colonscopia, cui lo stesso Gallo si era sottoposto durante il ricovero all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Sulla base di queste ipotesi, la Procura ha avviato un’inchiesta, con una ulteriore fase di accertamento indipendente portata avanti dall’Asl di Salerno per ricostruire quanto accaduto. Secondo la ricostruzione di una delle figlie del deceduto, firmataria della denuncia ai carabinieri di Nocera Inferiore, Giovanni Gallo si era recato qualche giorno fa all’Umberto I per sottoporsi alla colonscopia, avvertendo un forte dolore dopo una manovra del medico. Dolori e spasmi erano andati avanti nelle ore e nei giorni seguiti all’esa- me, fino all’emergenza e al nuovo ricovero nella struttura ospedaliera. Una volta tornato in ospedale i medici avevano disposto l’operazione chirurgica d’urgenza per rimuovere il tratto intestinale danneggiato, ma a quel punto l’infezione intervenuta non era più controllabile. La conseguente setticemia, se confermata dagli esami autoptici e istologici imminenti, avrebbe dato atto al crollo delle funzioni vitali e poi al decesso, originato dall’iniziale “errore medico”. Mentre il manager dell’Asl Squillante ha già avviato la procedura interna per accertare eventuali errori, gli inquirenti partiranno dal decisivo esame autoptico, accertamento irripetibile da svolgersi a cu- religione castello fienga Dopo il trasferimento l’amarezza tifosi violenti «Falsa l’accusa sui crolli determinati Lo spostamento di don Antonio non compreso dai fedeli di Cicalesi dal nostro trenino» Notificati quattro “daspo” per gli incidenti a Benevento Umori ancora neri e grande amarezza circola tra la gente della comunità di San Giovani Battista a Cicalesi dopo la notizia che il parroco della chiesa, Padre Antonio Cuomo, sarà trasferito ad Angri. La gente del posto porta ancora con sé il malcontento. Si è riunito anche il Consiglio parrocchiale di San Giovanni Battista. L’argomento da trattare con la massima urgenza era il trasferimento di Padre Antonio. Alcuni componenti del Consiglio avevano dichiarato che uno dei primi atti contro il cambiamento in atto sarebbe A seguito di una complessa attività investigativa condotta dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nocera Inferiore, retti dal dottore Marziano, che ha consentito di identificare alcuni tifosi della Nocerina calcio i quali, in occasione dell’incontro con il Benevento si rendevano responsabili di atti di violenza, la Questura di Benevento ha emesso i primi quattro Daspo. Sono stati notificati ad A. L., nato a Nocera Inferiore, di 35 anni, resosi responsabile di aggressione ad uno steward colpendolo al volto; B. G. A., nato stato quello di scrivere una lettera al vescovo Giudice e all’ordine dei Presbiteri, paventando anche una missiva per Papa Francesco. Ma nulla di tutto questo sarà fatto. «Abbiamo deciso, per non creare ulteriori polemiche e disagi a Padre Antonio, di non fare alcuna lettera e di fermare per adesso le nostre mobilitazioni», dichiarano dal Consiglio pastorale di S.Giovanni Battista. Lo stesso sacerdote avrebbe chiesto il silenzio. «Però continuiamo a non capire questa decisione, non ne comprendiamo le motivazioni. È una situazione molto difficile per la nostra comunità, umanamente parlando. Vedremo in futuro quali decisioni prendere». Il sacerdote, originario di S. Antonio Abate e appartenente all’ordine dei Dehoniani, era stato inviato da circa 4 anni presso la comunità di San Giovanni Battista, sostituendo il precedente parroco, Don Antonio Calabrese. Molto, a detta della gente del posto, era stato costruito negli ultimi anni per fidelizzare il popolo. Davide Speranza L’associazione culturale di storia ferroviaria, attraverso i suoi legali, replica alle accuse che erano state mosse da un’altra associazione, “Le voci del castello”. Quest’ultima aveva sostenuto che il trenino dell’associazione, determinava crolli del castello Fienga. L’accusa viene rintuzzata dicendo che non ci sono mai stati crolli. Per questo l’associazione ha dato mandato ai suoi legali di denunciare Antonio Pace che aveva formulato le dure accuse. (a. p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA a Nocera Inferiore, di 26 anni, resosi responsabile di accensione di fumogeno all’interno della curva ospiti; C. F., nato a Nocera Inferiore, di 28 anni, resosi responsabile di accensione di fumogeno all’interno della curva ospiti; P. G., nato a Nocera Inferiore di 33 anni, resosi responsabile di danneggiamento di una porta in vetro. Dovranno comparire personalmente al commissariato in occasione di tutti gli incontri di calcio che disputerà la Nocerina calcio, per 3 anni i primi due, e per due gli altri due. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 18 Irno ❖ Costiera LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Oggi l’interrogatorio di Diego Landi L’ex docente e politico di Fisciano sarà ascoltato in carcere e dovrà spiegare cosa accadeva con il quattordicenne ◗ FISCIANO il sindaco Si terrà oggi alle 10, presso il carcere di Fuorni a Salerno, l’interrogatorio di garanzia all’ex docente Diego Landi, tratto in arresto martedì scorso con l’accusa di prostituzione minorile. A difenderlo ci saranno gli avvocati Mauro Iannone e Agostino De Caro, che ieri hanno ascoltato anche i familiari di Landi per approfondire i fatti addebitati all’ex professore di latino e greco presso il liceo classico “Publio Virgilio Marone” di Mercato San Severino. Anche se il capo di imputazione è molto grave, vige sempre il principio della presunzione di innocenza fino alla pronuncia definitiva da parte del giudice. In tutti i modi, è molto probabile che i legali tenteranno di far applicare al loro assistito una misura cautelare meno afflittiva rispetto all’arresto in carcere, cercando di ottenere almeno gli arresti domiciliari, prima di avviare l’iter processuale e scavare a fondo per conoscere tutta la verità dei fatti contenuti nell’accusa a seguito delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Salerno. Investigazioni che sono iniziate a seguito di una denuncia sporta dalla madre di uno dei ragazzini di origini rumene che sarebbero stati indotti a ravello La minoranza accusa «Festival “avaro” verso i residenti» Amabile: «Crediamo alla sua innocenza» L’avvocato del professore di greco e latino chiederà i domiciliari Intanto ieri ha incontrato i familiari per chiarire gli aspetti della vicenda praticare col docente atti e rapporti sessuali. La donna, infatti, da qualche tempo aveva notato una improvvisa disponibilità economica del figlio quattordicenne che l’hanno portata alla denuncia. Le indagini, condotte dal procuratore Franco Roberti, hanno consentito di confermare che Landi tra l’ottobre 2012 e l’aprile 2013, approfittando delle condizioni familiari e sociali poco abbienti, avrebbe adescato il minore con modeste somme di denaro, ricariche telefoniche, dolciumi ed altre gratificazioni, inducendolo a praticare con lui atti e rapporti sessuali. Inoltre, secondo le indagini della Procura, tra il 2009 e il 2010, il professore avrebbe in- dotto ed istigato altri tre stranieri, all’epoca minori, disoccupati e privi di mezzi economici, a compiere prestazioni sessuali in cambio di denaro. L’uomo sostanzialmente, poneva in essere una condotta persuasiva favorita dallo stato di indigenza delle sue vittime, lusingandole mediante l’elargizione di utilità di vario tipo e dell’ospitalità nella propria abitazione. Per conquistarli concedeva loro l’uso del computer e della televisione e poi, una volta carpita la loro fiducia, facendo confondere la natura di tali regali con generosità, li induceva ai rapporti sessuali. Mario Rinaldi ©RIPRODUZIONERISERVATA Non sono finiti i disagi alle poste Mercato S. Severino: proteste degli utenti anche dopo i lavori alla sede centrale ◗ RAVELLO ◗ MERCATO S.SEVERINO Doveva essere un “evento”, invece, da un punto di vista di presenze, il ritorno in Italia di David Knopfler, che si è esibito al Ravello Festival, si è rivelato uno “spettacolo triste”. La denuncia è del capogruppo di “Ravello nel cuore”, Ulisse Di Palma, che ritiene che il fallimento del concerto, annunciato in pompa magna ma che, invece, non ha affatto realizzato il tutto esaurito, sia da attribuire principalmente alla circostanza che, da quest’anno, ai ravellesi sia stato negato, come invece nelle edizioni precedenti, il benefit del ticket d’ingresso ridotto agli spettacoli. «Se si serve un prodotto – evidenzia Di Palma - deve essere prima di tutto conosciuto da chi lo porge e, per questo, i ravellesi dovrebbero avere la possibilità di assistere alle manifestazioni ad un prezzo cosiddetto politico». Tutto questo, tuttavia, non avviene più. «Di chi è la colpa – si chiede il rappresentante dell’opposizione – e soprattutto chi ha deciso. È stato il presidente della Fondazione, Renato Brunetta, o il Consiglio di amministrazione?». Domande che Di Palma rivolge a chi può dare una risposta, assieme all’ultimo, fondamentale quesito: «Cosa hanno fatto o hanno intenzione di fare i rappresentanti del comune di Ravello in seno al consiglio di indirizzo della Fondazione, il sindaco Paolo Vuilleumier, il consigliere di minoranza Salvatore Di Martino e l’ex primo cittadino Paolo Imperato, per rappresentare le esigenze della comunità?». (g. d. s.) Ancora disagi e caos alle poste di Mercato S. Severino: nonostante le rassicurazioni da parte dei vertici di Poste Italiane, in merito alla decantata maggiore efficienza della sede principale al capoluogo, in corso Diaz, non si placano le proteste dei cittadini, delusi per aver nuovamente sperimentato disservizi dopo la recente riapertura. Il restyling si era reso necessario appunto per la necessità di garantire una migliore erogazioni di servizi. Cosa che, almeno in questi primi giorni di attività, sembra – a detta di numerosi avventori – non essersi ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il carcere di Fuorni dove oggi sarà ascoltato dal magistrato Diego Landi, in alto a sinistra ancora verificata: la pensa così una gran fetta di utenza, che segnala un numero ancora maggiore, se possibile, di disagi rispetto a prima della riqualificazione, come, ad esempio, la disorganizzazione nel rapportarsi ai clienti e le interminabile attesa fuori dalle Poste dovute all’applicazione di un’ordinanza di sicurezza in vigore già prima del rifacimento. La maggior parte della gente è arrabbiata per tali criticità, ma non mancano commenti positivi e un plauso alla ricostruzione. Ci sono anche quelli che lodano i miglioramenti dell’ammodernamento, più funzionale, nonché la piacevo- lezza dell’aria condizionata nell’attuale periodo estivo. Secondo alcuni, poi, in mattinata gli operatori lavorano meglio; stando a sentire altri – invece – nell’orario antimeridiano dei primi di luglio c’erano solo tre addetti allo sportello e le operazioni andavano – dicono sempre coloro che si sono recati al corso – abbastanza a rilento. Presumibilmente il “disservizio” contestato potrebbe acuirsi con l’avvento dell’orario estivo: l’espletamento dei servizi, per qualche tempo, sarà possibile solo al mattino. «Dopo la ricostruzione è tutto come prima – sostengono delle persone – c’è folla fuori dall’edificio, i tempi per le operazioni sono sempre elefantiaci. Insomma: cambia la forma ma non la sostanza». Ed è sotto gli occhi di tutti – sempre secondo le segnalazioni - la lentezza nello sbrigare gli utenti, unita a delle considerazioni sulla modalità della riscossione delle raccomandate, a quanto pare da ritirarsi addirittura a Nocera Inferiore. Innumerevoli – dunque - i malumori degli utenti e non solo di quelli di Mercato S. Severino: l’ufficio è infatti frequentato anche da utenti che provengono da altri centri della Valle dell’Irno. Anna Maria Noia Sotto shock il mondo politico di Fisciano, dove Diego Landi fino alla passata legislatura ha ricoperto il ruolo di capogruppo della minoranza di governo alla guida del gruppo “L’Aquilone, Progetto Civico per Fisciano”. La sua posizione è stata sempre giudicata da tutti molto equilibrata, senza far mai mancare uno spiccato spirito combattivo per la lotta alla legalità e alla trasparenza amministrativa. Innumerevoli le battaglie condotte con uno dei compagni di coalizione, Andrea Landi, attuale consigliere di minoranza di Sel, il partito del quale ha fatto parte anche l’ex docente nelle ultime elezioni, capeggiato da Rino Mele in qualità di candidato a sindaco per sfidare il primo cittadino Tommano Amabile. «Stento a credere a quanto viene contestato a Diego Landi – ha affermato il consigliere Andrea Landi – il professore ha mostrato sempre grandi doti morali. Ha condotto una brillante carriera scolastica: in oltre 40 anni di insegnamento ha formato generazioni di ragazzi. Dal punto di vista politico si è sempre battuto per la lotta alla legalità nel comune di Fisciano e mi auguro che continui a farlo. “Non conosco i fatti – continua il consigliere di opposizione – di certo era nota a tutti la grande generosità di Diego Landi verso le persone bisognose. Ma non credo affatto che questa sua disponibilità lo abbia indotto a fare ciò che gli viene contestato. Io credo nella sua innocenza e sono sicuro che riuscirà a dimostrarla ai giudici». Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco Amabile, il quale ha detto: «Dispiace molto per quello che è successo a Diego Landi. Se è innocente, come noi tutti crediamo, sono sicuro che riuscirà a dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli sono stati addebitati». Solidarietà a Landi intanto è stata espressa anche dall’istituto “Virgilio” di Mercato S. Severino, dove il professore ha insegnato greco e latino per tanti anni. Anche qui, il sentimento che prevale fra docenti e personale scolastico, è quello dello stupore per le accuse rivolte a Landi. (m. r.) ©RIPRODUZIONERISERVATA minori vietri sul mare È stato assolto il sindaco Reale Sette istruttori di vigilanza assunti a tempo determinato Era accusato di irregolarità nella ristrutturazione di una scuola ◗ MINORI È stato assolto con formula piena per “non aver commesso il fatto”. La seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, infatti, ha ritenuto il sindaco di Minori, Andrea Reale, completamente estraneo dall’accusa di omessa consegna dei calcoli strutturali al Genio civile, riguardanti la ristrutturazione dell’immobile del palazzo scolastico di via S. Giovanni a Mare. «Il primo cittadino – evidenzia l’avvocato Giuseppe Della Monica – si è limitato a sanare un’inadempienza che non po- teva essere in nessun modo riconducibile a lui, come riconosciuto dalla corte». La vicenda risale al 2010, quando all’atto della stipula del contratto di locazione dell’edificio con la Provincia, saltò fuori come lo stabile, ristrutturato nel 2003, non avesse il certificato di agibilità, a causa del mancato deposito dei calcoli strutturali. «Per rimediare a questa grave mancanza – spiega Reale - si provvide ad effettuare un’accurata verifica strutturale, innanzitutto a garanzia della sicurezza del sito e dell’incolumità degli utenti. In virtù del positivo riscontro ottenuto, si determinò la regolarizzazione dell’iter procedurale attraverso il deposito in sanatoria dei calcoli, per ottenere la certificazione mancante». E, da quel momento, è cominciato l’iter giudiziario, che si è concluso con l’assoluzione. «Il processo subìto – conclude il sindaco - non ha scalfito la mia certezza di aver agito e di agire ogni giorno esclusivamente nell’interesse generale del paese». Gaetano de Stefano ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ VIETRI SUL MARE Il Comune assume per due mesi 7 istruttori di vigilanza categoria C, posizione economica C1 - a tempo parziale (18 ore settimanali) e determinato. I candidati utilmente collocati in graduatoria saranno impiegati ad espletare mediamente 72 ore lavorative mensili, prioritariamente nella fascia oraria dalle 22 all’1. Le domande di partecipazione al concorso per titoli e colloquio, dovranno essere presentate a mezzo raccomandata “a.r.” entro le 12 del prossimo 23 luglio - faranno fede il timbro e la data dell’ufficio postale - oppure presentate, entro la stessa data, all’ufficio protocollo del Comune. Lo schema di domanda per la partecipazione al concorso è pubblicato sul sito www.comune.vietri-sul-mare.sa.it. Ulteriori informazioni sulla selezione potranno comunque essere richieste sia all’ufficio personale che alla segreteria generale del comune di Vietri sul Mare. Antonio Di Giovanni ©RIPRODUZIONE RISERVATA LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Cavade’Tirreni 17 ■ e-mail: [email protected] Ex Seta alla Metellia I sindacati chiedono garanzie al sindaco l’incidente Alla Tengana soccorsi in ritardo cuperare il pallone finito al di là della delimitazione. Da allora è passato oltre un anno, ma all’interno della villa, dove non c’è guardiania, alcuni ragazzi continuano ad adottare comportamenti che creano pregiudizio al bene pubblico e allo loro stessa incolumità. Oltre ad invadere le strutture pericolanti, sradicano alberi e rami che poi lanciano all’interno della vasca. Ma nella villa entrano anche persone a cavallo ed altre che portano a spasso i cani. Due le possibili soluzioni avanzate dai residenti del posto: dare la possibilità ad un privato di gestire un gazebo e curare anche la vigilanza, o predisporre controlli periodici da parte dei volontari civici, come già del resto è accaduto in passato. Annalaura Ferrara Incidente l’altra notte poco dopo le 2 in località Pontisurdolo, poco più giù della Tengana: una motocicletta con in sella un ragazzo e una ragazza, in fase di sorpasso è finita contro un’autovettura che stava per svoltare in direzione Dupino-Alessia. La giovane ha fatto un volo di parecchi metri prima di cadere sull’asfalto, ma fortunatamente non ha riportato danni gravi. Esplode però la polemica per il ritardo dei soccorsi. Svegliati dal forte impatto, i residenti sono stati i primi ad intervenire ma hanno dovuto chiamare numerose volte i soccorsi prima di vederli arrivare. Solo dopo circa un quarto d’ora, infatti, sul posto è arrivata l’ambulanza che ha prestato le prime cure ragazza, salvata dal casco protettivo. I due giovani sono stati trasportati al pronto soccorso di Cava de’ Tirreni, poi al “Ruggi” di Salerno, dove hanno diagnosticato loro ferite lacero-contuse e fratture. «Solo dopo numerose telefonate - affermano alcuni residenti del posto- è arrivata l’ambulanza. Erano ormai trascorsi 15 minuti e c’è voluta circa mezz’ora per le forze dell’ordine, prima la polizia poi i carabinieri. Siamo sempre noi residenti a prestare i primi soccorsi, anche a rischio di essere investiti dalle auto in corsa. Eppure l’ospedale di Cava è a pochi metri». In zona avvengono infatti frequentemente degli incidenti e meno di una settimana fa uno scooter era finito sotto un camion della nettezza urbana: il conducente del mezzo a due ruote era stato trasportato al vicino ospedale per contusioni varie. I veicoli coinvolti nell’incidente di ieri mattina, scendevano entrambi dalla Tengana, quando all’altezza dello svincolo per Dupino-Alessia, mentre stava per compiere la manovra di svolta a sinistra, l’automobilista si è visto piombare la motocicletta nella fiancata della propria autovettura. (a. f.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Possibile riduzione dei costi per gli stipendi del personale I rappresentanti dei lavoratori vogliono un tavolo comunale Lavori sul corso Il tratto interessato e le disposizioni A partire dal prossimo lunedì è vietata la circolazione nel tratto di corso Umberto I compreso tra piazzetta Nicola Di Mauro e piazza San Francesco. Questo a causa dei lavori di pavimentazione dello stesso corso, che si protrarranno fino al prossimo 6 settembre. Per evitare disagio ai residenti, l’amministrazione comunale ha comunicato che i residenti all’interno dei portoni contrassegnati dai civici 32, 44, 56, 72, 80, 86 e 77, 91 e 105, potranno sostare i veicoli presso l’area di parcheggio del Trincerone numero 2. Per farlo, però, dovranno prima presentare una richiesta di permesso alla Metellia Servizi (la società che si occupa della sosta a pagamento in città), previa esibizione del pass in deroga della Ztl in corso di validità. Nell’ordinanza dirigenziale, inoltre, si stabilisce che è consentita la circolazione nei due sensi di marcia sul tratto di corso Umberto tra l’intersezione di piazza Vittorio Emanuele III ed il civico 32, esclusivamente per i residenti e gli operatori commerciali che sono muniti di permesso in deroga. I veicoli che sosteranno nelle zone interessate alla pavimentazione saranno ovviamente rimossi. (a. c.) I rappresentanti sindacali vogliono vederci chiaro. Durante la riunione dello scorso mercoledì sera con il presidente della Metellia Servizi, Giovanni Muoio, ed i consiglieri della società Bruno D’Elia ed Antonio Sorrentino, ed alla quale erano presenti anche le Rsa aziendali, i sindacalisti prima di dire il loro sì ad un contratto diverso da quello attuale per gli operatori ex Seta, hanno chiesto di «ottenere copia del piano dei costi dell’attuale organizzazione di Metellia, per poterlo valutare nel suo complesso». Inoltre i sindacati - rappresentati da Arturo Sessa per la Cgil, Giuseppe Baldassarre per la Cisl, Lucia Pagano per la Fiadel e Valentina Bisogno per la Ugl – hanno sottolineato che «è necessario ed opportuno che il tavolo del confronto sia spostato presso l’ente comunale, per una disamina complessiva ed in prospettiva unitaria sulla problematica dell’abbattimento della spesa del personale in termini adeguati e possibili». I sindacalisti appaiono, dunque cauti. La trattativa sul contratto degli operatori ex Seta, che per ragioni tecniche dovrà terminare prima del prossimo 30 luglio, si sposta nella stanza del sindaco Marco Galdi, che aveva già messo in conto di intervenire nella questione, dopo aver fatto svolgere il ruolo di apristrada a Muoio. Come spiegato dal presidente della Metellia, che detiene “ad interim” la gestione del servizio di nettezza urbana, la “conditio sine qua non” per la proroga alla società “in house” del Comune della gestione rifiuti – affidatagli dopo il crac della Seta - è il minor costo del personale ex Seta, che è transitato in Metellia ed attualmente svolge le stesse mansioni di prima. L’obiettivo dell’incontro di mercoledì era quello di individuare, in via concordataria, le misure di contenimento del costo globale del personale. Come spiegato da Muoio e poi riportato nel verbale della riunione, infatti, «affinché il perdurare del servizio di igiene ambientale in capo alla Metellia sia compatibile in termini di spesa del personale con i vincoli posti all’ente comunale dalla normativa vigente, risulta necessario procedere ad una riduzione del costo del Il palazzo del municipio personale pari al 20% rispetto a quello attuale». Solo una volta raggiunto questo obiettivo, si procederà all’attuazione di un nuovo piano industriale su cui la Metellia è già al lavoro. Nel caso la trattativa fallisse, però, il sindaco ha già detto di avere intenzione di procedere all’esternalizzazione del servizio, emanando un apposito bando. Alfonsina Caputano ©RIPRODUZIONE RISERVATA il caso Villa Rende preda dei vandali Senza custodia, l’area verde ai Pianesi rischia già di chiudere Tanti appelli per la riapertura al pubblico ma intanto la carenza di vigilanza rischia già di farla chiudere. È la famosa villa Rende ai Pianesi che è teatro delle scorribande di vandali. Per la sua riapertura, avvenuta circa tre settimane fa, c’era stata una mobilitazione generale dei residenti dell’antico borgo, i quali avevano chiesto all’amministrazione Galdi di poter fruire dell’area verde nel periodo estivo, almeno fino a quando non riprenderanno i lavori per la riqualificazione degli interni della villa. A riapertura avvenuta, però, con il presidente dell’associazione “San Gaetano” che si è preso l’impegno di aprire e chiudere Villa Rende, sono subito arrivate lamentele dovute al fatto che la struttura, soprattutto tra le 14,30 e le 16, è frequentata da ragazzi tra i 12 e i Villa Rende ai Pianesi 18 anni, spesso non del posto, che la saccheggiano. Cosa ancora più grave, i giovani scavalcano la recinzione del cantiere per nascondersi nelle strutture pericolanti. Recinzioni sulle quali ad aprile dello scorso un dodicenne dei Pianesi si lacerò i legamenti del braccio per re- il provvedimento la manifestazione liceo galdi Per le onorificenze civiche Galdi costituisce il comitato Stasera in piazza i Cavalieri della pergamena Undici “cento” e anche una lode Il sindaco Marco Galdi, con un autonomo provvedimento, ha costituito un comitato per le civiche onorificenze, presieduto dallo stesso primo cittadino. Tra i componenti si annoverano: il presidente del consiglio, Antonio Barbuti; il segretario generale, Maylin Flores; il consigliere di maggioranza Luca Alfieri e quello di minoranza Enrico Polichetti; l’assessore al turismo, Teresa Sorrentino, e il dirigente comunale Assunta Medolla. A loro si aggiungono i cittadini onorari e benemeriti Maria Olmina D’Arienzo, Lucia Avigliano, Gerardo Canora, e Mario Lamberti. Nel provvedimento sindacale si stabilisce, inoltre, che “il comitato, nel rispetto della massima riservatezza, effettuerà sedute chiuse al pubblico e provvederà a svolgere l’attività istruttoria e le valutazioni per le attribuzioni delle civiche onorificenze”. Si specifica, poi, che il comitato svolgerà la sua attività a titolo gratuito e in ottemperanza ad una deliberazione del consiglio comunale, con la quale veniva approvato il regolamento che disciplina l’attribuzione delle civiche onorificenze. (a. c.) Proseguono le iniziative della “Settimana rinascimentale”, la manifestazione che sta animando il centro storico di Cava. Stasera alle 21, a piazza Amabile, si potrà assistere alla “Giostra dei distretti”: giochi a cavallo organizzati dal gruppo “I Cavalieri della pergamena bianca”. Domani alle 21, invece, appuntamento con le “Nozze di Florinella” che rievoca il matrimonio del 1400 tra Florinella e Risoctulo. Il taglio della torta avverrà al Borgo Scacciaventi, la cena nuziale nei giardini di San Giovanni. (a.c.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Undici studenti del liceo classico “Marco Galdi”, guidato dal dirigente Pasquale Spaziano, hanno superato gli esami con il massimo dei voti, uno di loro anche con la lode. Ieri mattina al Galdi cerimonia voluta dal presidente della commissione, Pasquale Rizzo, per rende merito agli alunni delle quinte delle sezioni E e D. Mirko Pedone ha conseguito 100/100 con lode, Carlo Della Rocca, Maria Filomena Lamberti, Alfredo Mignone, Benedetta Norelli, Giovanni Storiale, Angela Avagliano, Ciro Benevento, Chiara Neve Folliero, Cerimonia per gli studenti che hanno avuto il massimo dei voti Gli studenti del liceo classico “Marco Galdi” promossi a pieni voti Sharon Russo e Camilla Visconti, tutti promossi con 100/100. L’intera commissione, con il prezioso sostegno del professo- re Gennaro Apuzzo, ha prima di tutto creato una forte intesa con gli alunni da esaminare. (a. f.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Campania 16 ■ e-mail: [email protected] » AMBIENTE E SALUTE LO SCANDALO ISOCHIMICA ◗ AVELLINO L’esposizione all’amianto è stata certamente la concausa che ha portato alla morte Luigi Maiello, ex operaio dell’Isochimica di Avellino, deceduto il 14 febbraio scorso. Lo ha stabilito il medico legale, Carmen Sementa, cui il Procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo, aveva affidato l’incarico di stabilire il nesso di causalità tra la morte del 53enne operaio, originario di Afragola, in provincia di Napoli, e il suo lavoro di scoibentatore di carrozze ferroviarie dal 1983 al 1988 nell’azienda avellinese di Elio Graziano. La perizia ha accertato che Maiello era affetto da asbestosi, la patologia cronica provocata dal prolungato contatto con l’amianto che interessa i polmoni e determina crescenti difficoltà all’apparato respiratorio. La famiglia dell’operaio, che sarebbe la decima vittima tra gli ex lavoratori dell’Isochimica, aveva presentato una denuncia per omicidio colposo alla Procura avellinese che il 3 giugno scorso aveva sequestrato l’intera area dell’azienda di Borgo Ferrovia, iscrivendo nel registro degli indagati 23 persone. In quella ordinanza, poi confermata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, si contestava agli indagati il reato di disastro ambientale in concorso ma anche l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti di «persone in via di identificazione». Tra le persone indagate figurano funzionari della locale Asl, la curatela fallimentare, nonchè i componenti la giunta municipale guidata dall’ex sindaco Giuseppe Galasso. Un altro filone delle indagini condotte dalla procura avellinese riguarda proprio la morte di dieci ex operai dell’Isochimica per patologie derivate dalla prolungata esposizione all'amianto, senza alcuna cautela e protezione. In questo caso si ipotizza il reato di omicidio colposo nei confronti di persone in via di identificazione. Gli esami disposti dal procuratore Cantelmo hanno anche accertato «la generale inidoneità dei cubi di cemento-amianto a trattenere le fibre, la cui dispersione espone a concreto pericolo l’incolumità di un numero indeterminato di persone». Alla Isochimica aveva lavora- lettera al ministro dello sviluppo Maccauro: «Il Sud diventi no-tax area» ◗ SALERNO Una manifestazione degli ex operai Isochimica davanti alla sede dell’Asl di Salerno Operaio deceduto Fatale l’esposizione alle fibre d’amianto Depositata la perizia chiesta dalla Procura di Avellino Il 53enne aveva lavorato per cinque anni nello stabilimento Sepe: «Inquinare è peccato che grida vendetta al cospetto di Dio» Per il cardinale Crescenzio Sepe inquinare la terra e «attentare alla salute delle persone, delle mamme, dei bambini che stanno per nascere, alla salute di chi mangia perché questi prodotti sono frutto di veleni nascosti è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio». L’arcivescovo di Napoli, in occasione della sottoscrizione del protocollo “Patto per la Terra dei Fuochi” sottoscritto ieri nel capoluogo partenopeo, ha aggiunto che «la Chiesa ha più volte fatto sentire la sua voce». Laddove l’uomo è offeso, umiliato, danneggiato in una maniera così grave, la Chiesa non può stare zitta perché – ha ammonito il porporato – è in gioco la dignità dell’uomo, e quindi di quel Dio che ha creato l’uomo non per essere avvelenato, ma per vivere una vita di dignità». to per due anni – dal 1983 al 1985 – anche Alberto Oliviero, l’operaio di Mercato San Severino deceduto il 28 maggio scorso all’età di 55 anni. Sono decine i lavoratori salernitani che hanno prestato servizio presso lo stabilimento finito sotto ac- cusa. Per loro soltanto nel maggio scorso, dopo anni di battaglia, è scattato l’inserimento nell’elenco degli esposti all’amianto. Il provvedimento firmato dal dirigente del settore Assistenza Sanitaria della Regione, era stato sollecitato dal con- sigliere regionale cavese Giovanni Baldi, che lo aveva definito «un riconoscimento dovuto che chiarisce la posizione di tanti lavoratori esposti per anni al rischio amianto e che finora subivano una pesante discriminazione». e propri” perché, a differenza di quest’ultimi, considerano le idee più importanti del potere. I politici di professione, dunque, si muovono nella logica del potere che non sempre coincide con l’idealismo intellettuale; anzi in alcuni casi si genera un conflitto, risolto, quasi sempre, a danno delle idee. Il potere, infatti, può essere creato, organizzato, esercitato e conservato prescindendo dalle idee: “o ignorandole del tutto o adoperandole come slogan acchiappacitrulli”. In una siffatta situazione gli intellettuali sono allontanati dai luoghi del compromesso poiché la loro abilità, nel manovrare le leve del potere, è nulla rispetto a quella dei politici di professione: “… eserci- tare il potere basandosi sulla pura e semplice logica del potere si riduce… all’uso indiscriminato della violenza e della frode”. Ma è vero anche il contrario: il dominio degli intellettuali politici, sicuramente più raro, può sfociare nel terrorismo ideologico a causa dell’inclinazione a trascurare i centri di potere. Spinelli nel 1963 porta ad esempio il Partito d’Azione e il Partito Radicale degli “Amici del Mondo”. Noi, cinquant’anni più tardi, possiamo aggiungere i gruppi eversivi extraparlamentari e il Movimento 5 Stelle (nel senso di idealismo estremista avulso dal potere). C’è un passaggio, tuttavia, che più degli altri mi ha illuminato. Lo trascrivo pari pari lasciando al lettore la libertà di interpretarlo secondo il proprio sentire: “I partiti …, nel momento attuale, mostrano… la loro pauperizzazione crescente quanto a idee, e perciò, la scomparsa pressoché totale degli intellettuali politici dalle fila della loro classe dirigente […]I partiti … non sono più strumenti per conquistare il potere o per parteciparvi, ma sono essi stessi già di per sé un potere fra gli innumerevoli altri della società. La pauperizzazione ideale ed il prevalere esclusivo dei politici propriamente detti nelle loro direzioni ha quindi, come conseguenza, una crescente importanza del tema del come conservare e rafforzare questo specifico po- Fare di tutto il Sud «una no-tax area». È la proposta avanzata dal presidente degli industriali salernitani, Mauro Maccauro, in una lettera aperta sul blog di Costozero.it e postata anche da salernoeconomy.it con la quale risponde alle dichiarazioni rilasciate domenica scorsa dal ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, in merito alle prospettive economiche del Paese. «Per cambiare davvero – scrive Maccauro – questo Paese ha bisogno di scelte coraggiose». E in questo senso si inquadra l’idea della no-tax area che «rivoluzionerebbe il concetto di sviluppo del nostro Paese». Il presidente di Confindustria Salerno sottolinea che «gli imprenditori, i lavoratori, le famiglie sono ormai abituati a sentirsi dire, ad ogni cambio di Governo, che se non riparte il Mezzogiorno non riparte l’Italia. Dal momento che l’Italia stenta a ripartire qualcuno potrebbe convincersi che la colpa sia del Mezzogiorno. È necessario abbandonare quei vecchi stereotipi che nessun passo avanti hanno fatto fare al nostro Paese». Se Zanonato individua nell’agroalimentare un settore prioritario da sostenere, per Maccauro «la di MARCELLO RAVVEDUTO Sarà una mia predisposizione naturale, una tara psicologica o una maledizione voodoo? Appena poso gli occhi su uno scritto del passato trovo sempre una corrispondenza con il tempo presente. Questa volta mi è accaduto con un saggio di Altiero Spinelli, pubblicato sulla rivista “Il mulino” del novembre 1963. Il titolo è Gli intellettuali politici e i partiti di massa. Secondo il grande europeista, gli intellettuali politici si distinguono dai politici “veri sfida di questi tempi è quella di mettere in campo strategie di sostegno all’export per tutte quelle aziende sane, attualmente in difficoltà, che hanno operato finora esclusivamente sul mercato italiano perché troppo piccole o lontane da possibili mercati esteri. Sostenere le aziende vitali a prescindere dai settori di appartenenza è la sfida da vincere». Infine, un invito al ministro a recarsi a Salerno per conoscere da vicino «realtà imprenditoriali di eccellenza che lottano, ogni giorno, per consentire all’Italia di essere, ancora, il secondo Paese più industrializzato d’Europa». De Luca a Legautonomie Impegno per la ricostruzione ◗ SALERNO Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca ha incontrato, mercoledì scorso, una delegazione di amministratori comunali campani di Legautonomie. Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse problematiche tra cui il completamento della ricostruzione post terremoto. Il vice ministro ha assicurato un impegno immediato per sbloccare i fondi relativi alla ricostruzione delle abitazioni di quanti, ancora oggi, vivono in condizio- il mio sguardo libero Intellettuali politici e politici di professione Mauro Maccauro tere - il partito - che è diventato una specie di roccaforte feudale dalla quale si fanno sortite per allargare il potere… Partiti cosiffatti possono avere un passato rivoluzionario, possono inalberare programmi molto innovatori, possono battersi fragorosamente con i partiti avversari, ma in realtà sono fattori di immobilità politica. Un accordo… vige fra i vari partiti allo scopo di mantenere… coperto tutto lo scacchiere politico, tenendone lontani gli intrusi”. @MarcRavv ©RIPRODUZIONE RISERVATA ILBLOG DIRAVVEDUTO SEGUIECOMMENTA SU WWW.LACITTADISALERNO.IT ne di precarietà alloggiativa. Nella giornata di ieri, De Luca è tornato sulla questione del doppio incarico ribadendo, ai microfoni di Radio Alfa, che la strada giusta è quella della procedura di incompatibilità avviata dal consiglio comunale di Salerno: «Le dimissioni da sindaco avrebbero comportato l’arrivo di un commissario prefettizio e, dunque, la paralisi dell’attività amministrativa. Solo un farabutto avrebbe potuto salutare la città con un cenno della mano e dire “chi si è visto, si è visto”». Droga nascosta in cappella votiva Blitz a Caivano CAIVANO. Tre cappelle votive abusive, in una delle quali era stata nascosta della cocaina, sono state sequestrate nel rione Iacp di Caivano, in provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno effettuato un servizio di contrasto all’illegalità «Alto Impatto» che, tra l’altro, ha portato in carcere due persone, - Pietro Ronga, di 25 anni, e Franco Fruggiero, di 32 anni rispettivamente per rapina e danneggiamento. Denunciate otto persone per inquinamento ambientale e contrabbando di sigarette. 14 Salerno LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 «La sede è senza bagni? Ecco dove potete trovarli» Il comando dei vigili in via Dei Carrari rappresentante sindacale della Cgil – tenta, in modo maldestro ed equivoco, di porre rimedio ad una delle numerosissime carenze strutturali della caserma di via Dei Carrari, già denunciate all’Asl e all’Ispettorato del lavoro e puntualmente rilevate a seguito di ispezione». Acconciagioco ricorda che da tempo le organizzazioni sindacali, nel cor- so di ripetuti incontri con l’amministrazione pubblia, hanno provato a raggiungere un accordo «per trovare locali idonei sul territorio cittadino dove i colleghi e le colleghe della polizia municipale potessero dignitosamente usufruire di servizi igienici a norma». «A tutt’ora – osserva – la richiesta delle parti sociali è rimasta inevasa e il comandante Bru- È scontro politico sulle piscine Il Pdl contro Petillo scaglin, forse consigliato da qualcuno degli scienziati di cui si circonda, ha ritenuto opportuno notificare agli agenti un foglio su cui è riportato l’elenco delle sedi istituzionali dove reperire servizi igienici, come si legge testualmente nella circolare». I vigili urbani si sentono presi in giro da questa soluzione che non fa altro che rimandare un problema ben più grave. «Bisognerebbe spiegare a Bruscaglin che il problema non è reperire le sedi, perché basta un qualsiasi pubblico esercizio; il problema è che le sedi devono essere a norma e idonee con armadietti, spogliatoi e servizi distinti per uomini e donne». Le rappresentanze sindacali stanche di continue riunioni senza risultati sull’argomento, stanno pensando seriamente di presentare una nuova denuncia. «Questo foglio che è stato distribuito – conclude Acconciagioco – è la prova provata della mancanza di volontà di rispettare le norme vigenti in materia». Angela Caso È scontro politico sulla vicende della chiusura nel periodo estivo della piscina comunale “Simone Vitale” sollevata dalla Cisl funzione pubblica la scorsa settimana. Al consigliere comunale Marco Petillo, che indicò come alternative la “Nicodemi” e la “Arbostella”, ha risposto tramite una nota l’avvocato Pietro Smeriglio, del coordinamento Pdl Salerno città parlando di «bugie dell’amministrazione cieca». «Il consigliere delegato agli impianti sportivi – scrive Smeriglio – indica quale causa di chiusura della “Vitale” la manutenzione della stessa che può esser fatta solo in questo periodo poiché in inverno utilizzata per attività sportive. È un’affermazione che non ha senso, mi chiedo quanto tempo richieda questa manutenzione». La questione si sposta poi sulle eventuali alternative indicate da Petillo. «La “Arbostella” è coperta, quindi non è idonea per l’utilizzo in estate e poi è affidata in gestione al Circolo Nautico, così come risulta dal sito web del Comune. Non diversamente, la “Nicodemi” è affidata in gestione ad Assonuoto Salerno. Entrambe le piscine, pertanto, potrebbero essere utilizzate solo durante una ristretta quota delle ore utili rimaste nella disponibilità dell’amministrazione». (c.i.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Dopo i rilievi mossi dall’Asl alla struttura dei vigili di via Dei Carrari il comandante redige una mappa dei servizi e la distribuisce agli agenti Originale soluzione del comandante dei vigili Eduardo Bruscaglin ad alcuni rilievi mossi dall’Asl nel corso dell’ultima ispezione che è costata anche una multa al sindaco di Salerno. Nel verbale, gli ispettori mettevano in evidenza l’inadeguatezza dei servizi igienici all’interno del comando della polizia municipale di via Dei Carrari e l’assenza di presidi dove i vigili potessero anche solo riposarsi e rinfrescarsi; per risolvere questo problema il maggiore Bruscaglin ha pensato di inviare a tutti i dipendenti del settore un elenco di 49 postazioni dove possono recarsi, in assenza dei servizi richiesti. Un’iniziativa che ha mandato su tutte le furie buona parte dei lavoratori che si sono sentiti letteralmente feriti nella dignità. Nell’elenco composto per buona parte dai wc degli uffici comunali distaccati sul territorio, ci sono anche i bagni pubblici sul Lungomare, quelli del cimitero e della piscina “Simone Vitale”. «Il comandante Bruscaglin – commenta Enzo Acconciagioco, impianti comunali brevi centro agroalimentare Nasce il concorzio “Qualità Salerno” ■■ I commissionari del Centro agroalimentare di Salerno hanno costituito il Consorzio “QS - Qualità Salerno” . L’assemblea ha eletto presidente, per il primo quinquennio, Sabato Pecoraro. Il consiglio direttivo è invece composto da Giuseppe e Francesco Gambardella, Sabato Pecoraro, Dario Plaitano e Giuseppe Sica. Segretario è stato nominato Ciro Massa. il tour De Luca e Savastano nelle strutture sociali ■■ Tour nelle strutture di carattere sociale, oggi per il sindaco Vincenzo De Luca. Accompagnato dall’assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano sarà alle 17.30 a Cappelle per l’inaugurazione del campo estivo “L’Isola che non c’è” presso il centro di aggregazione Nuovi Orizzonti. Un’ora dopo ci sarà la presentazione della balneazione estiva organizzata dall’associazione “Il Verde Pino” per anziani, disabili, minori accompagnati e famiglie in difficoltà. Appuntamento presso la sede dell’associazione a lungomare Colombo. Alle 19.30De Luca sarà al parco del Galiziano, a Torrione Alto, dove per tutta l’estate la cooperativa “Lavoro Vero” organizzerà giochi e serate a tema. Salerno ❖ Economia VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 LA CITTÀ 13 «Cstp, il Pd si è sostituito al tribunale» Per la nomina di Pasquino manca ancora il decreto dei giudici fallimentari. Il Pdl attacca i democratici, i sindacati mediano Non è ancora arrivato il decreto con cui il Tribunale fallimentare di Salerno dichiarerà lo stato d’insolvenza del Cstp, un atto necessario per avviare l’iter per l’ammissione all’amministrazione straordinaria per le grandi aziende in crisi. In verità il decreto era atteso già per ieri ma probabilmente la mole di documentazione da analizzare per poterlo emettere ha allungato i tempi del giudice delegato Maria Elena Del Forno. Alla pubblicazione del provvedimento sarà contestuale la nomina ufficiale di Raimondo Pasquino che potrà iniziare ad analizzare la situazione del Cstp verificando l’ammissibilità alla procedura indicata dal Tribunale fallimentare. A quel punto il nuovo commissario giudiziale avrà un mese di tempo, con l’eventualità di una proroga laddove se ne verificasse la necessità, per redigere un nuovo piano industriale, che molto probabilmente ripartirà proprio dalle condizioni non rispettate del precedente. Sembra inevitabile la vendita della sede di piazza Luciani e la dismissione di alcuni uffici distaccati; stesso ragionamento per la riduzione del costo del lavoro. Fra le ipotesi percorribili anche una manutenzione straordinaria del parco mezzi con l’obiettivo di rendere maggiori servizi in maniera da determinare un aumento degli introiti per la società di trasporto. La nomina a commissario giudiziale del Cstp del rettore uscente dell’Università di Salerno è stata invece ben accolta da tutte le parti coinvolte nella vicenda che, però, non hanno perso occasione per rinfocolare lo scontro politico ormai in atto da tempo sulle sorti del consorzio. Il sindaco di Cava de’ Tirreni, Marco Galdi, ha espresso apprezzamento «per la scelta ministeriale di indicare una figura del calibro, dell’autorevolezza e della professionalità del rettore Pasquino» impegnandosi a sostenere il processo di rilancio dell’azienda. Anche sindacati e lavoratori si sono detti concordi sulla necessità di sostenere il nuovo commissario, riconoscendo in lui una guida solida e d’esperienza. Ma tra Pd e Pdl è scontro a distanza. «La nomina del professore Pasquino – ha detto ieri il segretario provinciale dei democratici, Nicola Landolfi – è Salernoeconomy.it Confidi: nasce Cpm per aumentare le garanzie alle Pmi Una protesta dei lavoratori del Cstp in piazza Luciani, nei pressi della sede dell’azienda la scelta migliore possibile che si poteva fare per il Cstp e per il trasporto pubblico locale». Per Landolfi il nuovo commissario «saprà assicurare correttezza gestionale e governance pubblica, non separate da competenze tecniche e professionali indiscutibili». Immediata la risposta di Palazzo Sant’Agostino con una nota congiunta a firma del presidente Antonio Iannone e dell’assessore ai trasporti Michele Cuozzo che accusano il Pd di «sostituirsi a organi competenti per legge». «Immaginavamo – scrivono gli amministratori della Provincia – che la nomina del professore Raimondo Pasquino dovesse avvenire con provvedimento collegiale della sezione fallimentare del Tribunale di Salerno. Prendiamo atto che il segretario provinciale del Pd anticipa i tempi, brucia le tappe e si sostituisce alla magistratura. Complimenti. Dobbiamo prendere atto, pertanto, che la scelta del Ministero forse non è avvenuta per caso». «Adesso – ha commentato Amedeo D’Alessio, della Filt Cgil – è il caso di evitare scontri politici. Questa è davvero l’ultima spiaggia per il Cstp: aziende come Parmalat ed Ali- talia ce l’hanno fatta e sono speranzoso che con la guida del nuovo commissario potrà aprirsi un nuovo corso anche per quest’azienda. L’auspicio è che Pasquino faccia della concertazione un punto qualificante della sua gestione, da parte nostra ci sarà massima collaborazione per la risoluzione della vicenda». Carmen Incisivo ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’odissea mattutina dei pendolari Da giorni il treno delle 8.17 per Napoli ha solo quattro carrozze. Utenti inferociti di Fiorella Loffredo La stazione ferroviaria di Salerno Il treno della discordia - e della rabbia dei tanti salernitani che ogni giorno devono recarsi a Napoli per lavoro - è sempre lo stesso: il regionale 3704 che parte dalla stazione cittadina alle 8.17. Se durante l’inverno, a far andar su tutte le furie i pendolari era il suo frequente ritardo - che causava notevoli disagi a chi aveva un cartellino da timbrare - con l’arrivo della calda stagione la nuova problematica pare riguardi un “dimagrimento” improvviso del convoglio. Dalle cinque carrozze di cui prima il treno disponeva - che bastavano a stento a contenere tutta l’utenza - da qualche giorno i viaggiatori abi- tuali della mattina devono accontentarsi di quattro vagoni su cui trovare uno spazio vitale diventa quasi un’impresa tant’è la ressa. Per due mattine si è ripetuta una scena quasi “fantozziana” alla stazione di Salerno dove i viaggiatori sono riusciti a salire a bordo solo a colpi di spintoni e sono rimasti come sardine per tutto il tragitto. E, si sa, d’estate non è sempre piacevole stare a distanza ravvicinata con il proprio vicino, se costui ha un rapporto difficile con l’acqua e il sapone. Ironia a parte, il problema sussiste. I pendolari che si servono dei treni regionali, ancora una volta vengono trattai come pas- seggeri di serie B nonostante paghino in maniera puntuale un abbonamento mensile. E sono stufi. I disagi, poi, spesso si verificano anche nel viaggio di ritorno a Salerno quando a salire sui treni “low cost” che da Napoli partono alla volta del Cilento e delle note mete di villeggiatura di cui esso è ricco, sono le decine di venditori ambulanti extracomunitari che affollano le spiagge con le loro chincaglierie. In quel caso, i regionali diretti verso l’estremo sud della provincia ad esempio il 2431, o il 3465, o ancora il 2435 - viaggiano non solo carichi di passeggeri ma anche di buste piene di orecchini, borse, collane e statue di legno È on line da questa mattina il nuovo numero della newsletter pubblicata ogni settimana sul blog di informazione economica www.salernoeconomy. it diretto da Ernesto Pappalardo. Focus sulla carenza di liquidità e sul sistema delle garanzie per agevolare il credito alle Pmi. È in fase di start up in Campania la costituzione del Confidi Province Meridionali (Cpm) che annovera tra i propri enti sostenitori Confidi Province Lombarde (Cpl) ed alcune associazioni di categoria. L’intervista della settimana è con Gennaro Buongiorno – responsabile delle sedi di Cpl in Campania negli ultimi quattro anni – che si prepara a coordinare questa nuova iniziativa. Per “I numeri dell’economia” il presidente di Federcampana Bcc Silvio Petrone spiega la strategia che il credito cooperativo è pronto ad attuare. Per “Ecobionews” (direttore editoriale Giuliano D’Antonio) spazio ai dati Sinab sull’agricoltura “green”: nel primo quadrimestre 2013, la spesa bio è ancora in espansione. che riducono ulteriormente la capienza dei vagoni. C’è poi il caso dell’ormai famoso 3387 delle 18.18 che, molto spesso, viene addirittura cancellato in quanto non riesce ad arrivare in stazione in tempo utile per rispettare gli orari, maturando un ritardo notevole nella sua tratta precedente. L’utenza, soprattutto quella giornaliera, chiede quindi a Trenitalia di mantenere inalterato il numero delle carrozze del regionale mattutino - lasciandone almeno cinque, e non quattro, al servizio di chi viaggia per lavoro - e monitorare la situazione pomeridiano-serale in modo da ridurre i disagi, ai quali ormai i pendolari sembrano essersi tristemente abituati, di quanti vorrebbero tornare a casa in un orario decente, e non ulteriormente stressati, dopo una lunga giornata di fatica. ©RIPRODUZIONERISERVATA 12 Salerno ❖ Politica LA CITTÀ VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 Sel chiede una verifica di maggioranza La vendita della Centrale del latte apre una spaccatura. Ragosta: «Confronto sul programma o faremo un passo indietro» La questione della vendita della Centrale del Latte rischia davvero di mandare in fibrillazione la granitica maggioranza di Vincenzo De Luca. Prima le dichiarazioni del capogruppo dei Progressisti Sorrentino in Consiglio comunale, poi la replica dell’assessore Calabrese e l’invito di Landolfi a «non forzare ideologicamente sul punto» ed ora la dura presa di posizione di Michele Ragosta, coordinatore provinciale del partito di Vendola, pronto anche ad uscire dalla maggioranza. «Nessuna forzatura ideologica - spiega Ragosta in una nota stampa - la Centrale del latte è un bene comune, un patrimonio dei salernitani che va salvaguardato da chi cerca, attraverso la vendita, di fare soltanto cassa a danno dei lavoratori, dell’indotto e dei consumatori». Un’analisi che sembra quella fatta nel corso dell’assise dai rappresentanti dell’opposizione e che va anche oltre la semplice richiesta di rinvio della discussione dell’argomento proposta dal consigliere del partito Emiliano Torre. Il parlamentare replica poi direttamente a Landolfi. «A lui e agli amici del Pd dico che la nostra non è mai stata una posizione puramente ideologica. Bensì il nostro atteggiamento è figlio di una palazzo s. agostino L’assessore Mancusi «Tagli condivisi con il sindacato» «La decisione di tagliare a tutti i dipendenti dell’Ente il 10% del salario accessorio, conservando le posizioni acquisite, è stata maturata solo dopo numerosi incontri con le organizzazioni sindacali». L’assessore provinciale al Personale, Amilcare Mancusi ritorna sulla questione sollevata dalle organizzazioni sindacali in merito ai tagli del salario dei dipendenti della Provincia. Lo fa però, omettendo di dire «che le organizzazioni sindacali, a quel tavolo - ribadisce Arturo Sessa della Cgil - avevano proposto una soluzione diversa, ovvero tagli proporzionati equamente, cioè che colpissero i salari più alti e meno quelli più bassi. Ma la nostra proposta non fu tenuta in considerazione e la Provincia decise unilateralmente di applicare l’art. 40 comma 3». Per l’assessore poi, in merito allo sforamento del patto di stabilità, il provvedimento sul salario accessorio non ha nessuna attinenza, «sforato - scrive Mancusi - per spese di investimento e non per la duplicazione dei centri di costo». E a conferma di ciò «la decisione da parte del ministero dell’Economia di cancellare alla Provincia di Salerno la sanzione relativa allo sforamento». Siamo consapevoli, ha concluso l’assessore «di aver chiesto un sacrificio e in virtù di ciò abbiamo ritenuto opportuno che fosse ripartito tra tutti i lavoratori. Auspico sinceramente che prevalga il senso di responsabilità e mi rendo disponibile ad ogni possibile confronto». (c.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’onorevole Michele Ragosta battaglia che viene da lontano, fatta al fianco dei lavoratori e dei salernitani». E a riprova di questo, Ragosta spiega che «vendere significherebbe rinunciare all’unica azienda, interamente pubblica, che ha da sempre prodotto utili che sono stati poi redistribuiti sul territorio, creando anche nuova occupazione. Se tutto questo significa avere un atteggiamento ideologico, allora siamo ben contenti di indossare questo marchio». Una presa di posizione che non significa venire meno «agli obblighi di maggioran- za», come sostenuto da Sorrentino, perché si tratta di un argomento che non faceva parte dell’accordo programmatico sottoscritto alla vigilia delle elezioni, così come quello relativo alla variante al Puc e alla messa in vendita delle aree edificabili. «E’ necessaria, ora più che mai - spiega Ragosta in merito a questi aspetti - una nuova, seria e concreta verifica programmatica. Se queste sono le determinazioni del Pd e del sindaco di Salerno, noi siamo pronti a fare un passo indietro, prendendo atto che è stato modificato l’indirizzo politico dell’amministrazione». Tanto per chiarire ulteriormente: «Siamo pronti ad uscire dalla maggioranza anche se non sarà una scelta che prenderemo a cuor leggero. Ma se non ci sarà un confronto serio e pacato su questi temi che per noi sono fondamentali, e lo sono altrettanto per l’intera collettività salernitana, non potremo far altro che prenderne atto, assumendo tutte le decisioni consequenziali». Sembra quasi che i deluchiani siano accerchiati: centrodestra da una parte Sel dall’altra, senza dimenticare gli oppositori che sono fuori dal consiglio a partire dai grillini per finire a Valerio Torre coordinatore regionale di Alternativa Comunista che ieri in una nota stampa ha invitato i lavoratori della Centrale del Latte «a scendere in piazza per manifestare la propria contrarietà e a rivendicare un altro governo per Salerno». Secondo Torre, infatti, il voto del consiglio «conferma il piano cosciente dei rappresentanti locali: favorire, attraverso la svendita di tutto quanto resta pubblico, la realizzazione di ulteriori ingenti profitti a vantaggio della borghesia e in danno dei lavoratori». Angela Caso rifiuti Idraulico-forestali Consorzi di bacino Cirielli se la prende coi Comuni morosi Coscia attacca la Provincia «Solo demagogia» Anche Edmondo Cirielli (FdI) si associa «alla protesta dei lavoratori dei Consorzi di bacino della Regione Campania che, ormai, da mesi non percepiscono lo stipendio, ma continuano a garantire il servizio». Per l’esponente di Fratelli d’Italia è questa, «una vicenda ormai insostenibile a causa dei ritardi e delle morosità dei Comuni che, pur riscuotendo regolarmente ieri la Tarsu, oggi la Tares, non pagano i canoni del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento ai Consorzi e utilizzano questi soldi in maniera irresponsabile, per feste e sagre». Per questo motivo il parlamentare di centrodestra presenterà «un’interrogazione parlamentare per capire quali provvedimenti il Governo ha intenzione di adottare nei confronti dei Comuni e a tutela dei lavoratori che non possono giustamente più tollerare una simile situazione». Il consigliere provinciale Giovanni Coscia (Pd) riaccende i riflettori sulla situazione degli Idraulico-forestali, quelle impiegati dal 2005 fino al 2011 nel servizio antincendio provinciale, in tutti quei Comuni. Ebbene, spiega Coscia, «dopo aver acquisito, per ben due volte e su proposta del Pd, l’adesione ed il voto unanime dell’intero Consiglio Provinciale (compresi i voti della maggioranza e dello stesso Iannone), affinchè si procedesse concretamente all’assunzione di questi operai, ai fini dello svolgimento del servizio, il destino lavorativo di queste persone sembra definitivamente segnato, con la nefasta conseguenza di avere un Servizio antincendio ridotto all’osso e deficitario». Così si scopre «che la maggioranza in Provincia che avrebbe dovuto dare indicazioni politiche precise, per attivare le procedure previste per l’impiego dei suddetti operai, ha fatto il doppio gioco, dichiarandosi, demagogicamente, favorevole nelle sedute “pubbliche”, ma di fatto non facendo nulla di concreto». ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Udc, Ferrara chiede chiarezza al partito Il consigliere interviene nella polemica: «Ricordo a Cobellis che siamo in Comune grazie ai miei voti» di Carlo Pecoraro Rompe il silenzio il consigliere comunale Alessandro Ferrara (l’unico consigliere Udc eletto a Palazzo di Città), e lo fa sulla scia delle dichiarazioni rese dal segretario cittadino Nicola Miranda e dall’onorevole Luigi Cobellis che, in sintetesi, indicavano nel consigliere Paky Memoli «l’unico referente Udc a Palazzo di Città». Per Ferrara «è quanto mai singolare che sulla città di Salerno intervenga l’onorevole Cobellis, visto che fino ad oggi mai si è occupato dei problemi che assillano la nostra città» aggiungendo: «Non comprendo a quale titolo parla, visto che a tutt’oggi risulta autosospeso dal partito». Ferrara, che avrebbe preferito «non evidenziare, né alimentare ulteriori discrasie politiche», però ricorda a Cobellis «che sono stato io a portare all’Udc salernitano il 18,57%, pari a 850 voti, quello che conta in politica, oltre il rispetto della persona, sono i consensi elettorali che determinano la collegialità e la rappresentanza partitica e che bisogna riconoscere e dare merito a chi ha consentito al partito di avere una sua rappresentanza nell’assise comunale». Per questi motivi, «non capisco la faziosità di Cobellis nello sminuire la mia persona ed il mio ruolo (vice presidente del Consiglio Comunale, ndr) ruolo che è il frutto del consen- Luigi provenza ‘‘ Nulla contro la dottoressa Memoli ma la leadership dovrebbe toccare a chi è in grado di convincere e aggregare so elettorale ricevuto e non di gratuite nomine». Per questo «individuare nel consigliere Memoli l’unico rappresentante dell’Udc - conclude Ferrara non fa altro che mortificare tutti i candidati della lista Udc che hanno sempre dato la loro di- sponibilità». Alle precisazioni di Ferrara si aggiungono anche quelle del presidente cittadino Luigi Provenza (nella foto) e del vice segretario cittadino Adriano Iorio, che in una nota prendono le distanze dalle dichiarazioni di Cobellis. Provenza e Io- Il Pd bolla l’Atto: «È una schifezza» La segreteria pronta ad impugnare il documento di programmazione dell’Asl Il segretario Nicola Landolfi «Impugneremo l’atto aziendale dell’Asl Salerno sia in sede politica che in sede giudiziaria perché questo documento fa veramente schifo e non c’è espressione che sintetizzi meglio la nostra opinione». A dirlo è il segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi nel corso di una conferenza stampa convocata proprio per annunciare le prossime mosse del partito per quanto riguarda il futuro della sanità sul territorio. Oltre le polemiche, il dirigente ha voluto lanciare anche un appello. «Mi voglio rivolgere anche ai consiglieri re- gionali che non sono del nostro partito. Mettiamo da parte le bandiere e lottiamo insieme». Accanto a Landolfi, i consiglieri regionali Gianfranco Valiante e Anna Petrone da sempre in prima linea nel difendere il diritto alla salute dei cittadini. «Già dal primo giorno in cui è stato adottato il piano - ha detto Valiante - abbiamo formalizzato la nostra diffida. Il direttore generale ha voluto procedere di testa sua ed ora siamo inondati di proteste da parte di sindaci e sindacati che avrebbero voluto dire la loro. Non c’è stata alcuna apertura democratica da parte di Squillante ed è una cosa gravissima. La prossima settimana chiederemo di rispedire al mittente il piano aziendale e sono sicuro che questo accadrà». Sono naturalmente diversi i punti messi sotto accusa dai rappresentanti del centrosinistra, primo fra tutti la decisione di ridurre i distretti da tredici e dieci presa «nel più totale disprezzo della normativa vigente», come sottolineato da Nicola Landolfi. Ed è sempre il segretario del Pd a evidenziare che nell’atto manca, ancora una volta, «un’orga- rio rafforzano le dichiarazioni di Ferrara («la laedership, anche a livello locale, dovrebbe toccare a chi è in grado di convincere ed aggregare») e aggiungono: «In questo momento di grande difficoltà della vita del paese, tutti coloro i quali sono direttamente impegnati nella vita politica come dirigenti di partito, dovrebbero invece avvertire, fortissimo, il dovere, innanzitutto verso la propria coscienza e poi verso la collettività, di formare e selezionare una nuova classe politica, seria, moralmente e culturalmente credibile, dedita al servizio civile autentico e disinteressato e senza malcelate ambizioni personali». ©RIPRODUZIONERISERVATA nizzazione della rete di emergenza e del personale. Senza sblocco del turn over e forme di mobilità passiva accadrà che gli ospedali chiuderanno non per decreto ma perché non ci sono più medici e infermieri». Altri aspetti da considerare sono la mancata previsione di quelli che saranno i rapporti tra l’Asl e l’Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e il totale abbandono della zona sud della provincia «dove si ripropone ancora una volta la grande bufala dell’Ospedale Unico della Valle del Sele». Insomma a giudizio del Pd si rischia di penalizzare ulteriormente la sanità in provincia di Salerno, «ma noi - conclude Landolfi stavolta alzeremo le barricate». (an.ca.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Salerno VENERDÌ 12 LUGLIO 2013 LA CITTÀ 11 Il broker “scarica” monsignor Scarano A Poggioreale l’interrogatorio di Carenzio: «Non conoscevo gli accordi che aveva preso con l’agente dei servizi» Per il sacerdote salernitano un’altra notte in carcere in attesa del parere dei giudici del Tribunale del Riesame che potrebbero decidere oggi sulla scarcerazione di Fiorella Loffredo Non è arrivata, almeno non entro ieri, l’atteso parere dei giudici del Tribunale del Riesame che hanno deciso di prendersi ancora tempo per esprimersi sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali di monsignor Nunzio Scarano, da quelli del broker napoletano Giovanni Carenzio, e da quelli dell’ex 007 dei servizi segreti italiani, Giovanni Maria Zito, accusati di corruzione per aver tentato di riportare in Italia dalla Svizzera gli ormai famosi 20milioni di euro. Un altra notte in carcere, quindi, per i protagonisti della vicenda che sta facendo tremare la Santa sede, tra i quali spicca il conosciutissimo prelato salernitano, difeso per l’occasione dai legali Silverio Sica e Francesco Caroleo Grimaldi, che rimane costretto nel carcere romano di Regina Coeli dove si trova dal 28 giugno scorso. Dopo il parere negativo della procura di Roma alla scarcerazione dei tre, ieri mattina davanti ai pm romani Stefano Pesci e Nello Rossi si è presentato il broker napoletano Carenzio, attualmente ristretto nel carcere di Poggioreale, il quale - stando alle dichiarazioni del suo legale, Elio D’Aquino che ha assitito all’interrogatorio durato più di quattro ore - pare che abbia fornito chiarimenti sulle La procura di Roma continua a indagare dopo la deposizione di un imprenditore che ha rivelato l’esistenza del tesoretto di lingotti d’oro presente in Vaticano Nella foto a lato monsignor Nunzio Scarano con gli armatori Cesare e Paolo D’Amico (foto archivio “la Città”) questioni finanziarie al centro dell’inchiesta, respingendo le accuse di corruzione rivoltegli dai magistrati. Carenzio ha risposto alle domande degli inquirenti «ricostruendo la vicenda che lo vede coinvolto per il trasferimento in Italia di 20 milioni di euro riconducibili agli armatori D’Amico, depositati su un con- to svizzero», ha riportato l’avvocato, che ha poi aggiunto: «Il mio cliente ha respinto con forza l’accusa di corruzione, non conosceva gli accordi economici intercorsi tra Zito e don Scarano per il rientro dei capitali. Nel lungo interrogatorio - ha ribadito l’avvocato - ha ricostruito in maniera lucida tutte le questioni rispetto alle indagini che hanno portato al suo arresto. Resta, però, qualche ombra sulla dinamica dei fatti e sul recupero di quelle somme, depositate all’estero. Comunque il mio cliente resta a disposizione della magistratura per qualsiasi altro chiarimento». Per i pm, però, c’è il rischio che, una volta scarcerati e fini- ti ai domiciliari, gli indagati - e soprattutto monsignor Scarano - forti dei rapporti creatisi nell’alta finanza e nelle gerarchie ecclesiastiche, possano far sparire documenti importanti che potrebbero portare ad altri, e ben più cospicui, “tesoretti”. Come quello cui ha fatto riferimento l’imprenditore romano Massimiliano Marcianò, molto vicino al prelato salernitano finito in carcere, che, ascoltato dai magistrati, avrebbe parlato di «lingotti d’oro scaricati davanti al Vaticano. Ci sarebbe un dossier a riguardo e la procura di Roma lo sta cercando di trovarlo. Della sua esistenza è stato chiesto conto anche a monsignor Scarano il quale, però, ha negato la sua esistenza. Quel che è certo, però, è che il giro d’affari su cui la magistratura sta tentando di fare chiarezza riguarda livelli altissimi del panorama finanziario. In cui Scarano sembra essere una pedina importante.Di qui il parere contrario alla scarcerazione; a nulla sono valse, almeno per ora, le “rassicurazioni” avanzate dai legali del prelato che, nell’istanza di scarcerazione hanno insistito sulla collaborazione fornita dal monsignore agli inquirenti, sulla fine di ogni rapporto con Carenzio e Zito e sul fatto che il loro assistito sia stato sospeso dalla funzione di contabile dell'Apsa. Tali motivazioni, tuttavia, non devono essere state considerate sufficienti per la scarcerazione, secondo il pm Pesci. Ora si attende il parere dei giudici del Tribunale del Riesame che potrebbe arrivare nella giornata di oggi. ©RIPRODUZIONERISERVATA POLIZZA RC a partire da 378 VESPA GTS 4.500 LIBERTY 50 BEVERLY 350 SH 125 SH 150 SH 300 SYM SYMPHONY 50 SYM SYMPHONY 125 SYM SYMPHONY 150 LML STAR 150 Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro 1.900 4.600 2.950 3.150 3.990 1.500 1.680 1.780 2.300 BEVERLY 300 3.600 Offerta valida questa settimana. 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Il centauro pirata - risultato poi P.G.S.L., 18enne nato in Honduras ma residente a Salerno è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per omissione di soccorso e lesioni ma la sua posizione potrebbe aggravarsi in quanto uno dei due investiti, A.D.R., 66enne salernitano rimasto ferito nello scontro insieme a un71enne - rischia ora la vita. Le sue condizioni sono apparse, infatti, subito gravi ai soccorritori dell’Humanitas che, dopo essere prontamente intervenuti sul posto, hanno brevi via guariglia Si blocca l’ascensore Soccorse due donne ■■ Stesso tipo di intervento ma in due parti diverse della città, ieri quando i vigili del fuoco sono dovuti giungere in soccorso di alcuni condomini che - prima alcuni in via Guariglia, poi altri in via Antonio Barone - erano rimasti intrappolati in un ascensore a causa di un guasto all’impianto. Tanto spavento soprattutto per le due donne che i vigili hanno “liberato” durante il primo intervento. via sorgente Cornicioni pericolanti Intervengono i vigili ■■ Per scongiurare il peggio, alcuni passanti, notando pezzi di calcinaccio sul marciapiede, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco in via Camillo Sorgente dove alcuni cornicioni di un condominio risultavano pericolanti e quindi pericolosi per l’incolumità pubblica. I caschi rossi hanno presto rimesso in sicurezza la zona. brignano Guasto alle tubature A secco i condomini ■■ La sospensione idrica era stata annunciata per questa mattina, dalle 9 alle ore 15, ma ieri, a seguito di un’improvvisa rottura della tubazione idrica nei pressi del cimitero, per riparare il danno, è stato necessario togliere l’acqua nei condomini di via Sant’Alfonso Maria dei Liguori e in via Gatti che sono rimasti a secco per qualche ora. trasportato d’urgenza l’uomo all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” dove i medici hanno diagnosticato all’uomo una frattura alla calotta cranica. L’incidente si è verificato mercoledì sera poco prima di mezzanotte, le due vittime stavano - come detto attraversando la strada quando sono stati travolti da un ciclomotore. A seguito della segnalazione telefonica del sinistro stradale pervenuta al 113, i poliziotti sono immediatamente giunti sul posto raccogliendo le prime testimonianze, e, successivamente si sono recati presso l’ospedale di via San Leonardo - dove i due investiti erano stati trasportati per sentire la versione dei feriti. Uno solo di loro, però, ossia il 71enne scampato al peggio le cui ferite sono state considerate guaribili in 8 giorni, ha potuto raccontare l’accaduto in quanto l’altro, il 66enne ancora in prognosi riservata, era in rianimazione. Dove si trova tutt’ora. I poliziotti si sono quindi messi alla ricerca del pirata della strada e, grazie all’aiuto di altre Volanti, sono riusciti ad individuare presto il responsabile dell’investimento, ossia il giovanissimo honduregno che, a bordo del suo ciclomotore, ha travolto i due anziani. Il giovane è stato bloccato prima che riuscisse a far perdere le sue tracce. Si tratta di un 18enne di origini straniere ma residente a Salerno da tempo che è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per omissione di soccorso e lesioni. Come anticipato, la sua posizione potrebbe, però, aggravarsi in quanto gli stessi medici del “Ruggi” ritengono le condizioni del 66enne, attualmente ricoverato in prognosi riservata, molto gravi. L’uomo, nell’urto con l’asfalto, ha, infatti, riportato gravissime fratture alla base cranica, il che fa presagire, purtroppo, il peggio. L’ambulanza intervenuta mercoledì sera in piazza della Concordia L’incidente, com’era naturale che fosse, ha creato il caos in piazza della Concordia, a mezzanotte ancora viva grazie ai diversi bar e rosticcerie che animano la zona. L’investimento, poi, pare sia avvenuto proprio in prossimità di una nota gelateria, davanti alla quale, a quell’ora, c’erano parecchi avventori che hanno do- vuto, purtroppo, assistere a una scena da molti definita raccapricciante. Mentre il 71enne ha dato subito segni di vita, il 66enne è rimasto sull’asfalto esanime e si è subito temuto per la sua vita. Arrivato già gravissimo all’ospedale, ora si spera per una sua ripresa. Un ventilatore lasciato acceso per rinfrancarsi dalla calura estiva. Che però, a sua volta, si è surriscaldato, andando in fiamme e creando il panico in un appartamento al secondo piano del civico 10 di via Carmine Antonio Petrone, a Pastena. L’incendio è divampato all’interno dell’abitazione - al momento occupata da una famiglia con due figli ragazzini - mercoledì sera poco prima di mezzanotte. Ed è stato proprio uno dei due figli della coppia a rischiare il peggio in quanto il ventilatore da cui è scaturito il rogo si trovava proprio a due passi dal suo letto. L’intervento provvidenziale di suo padre, che ha cercato di spegnere l’incendio con una coperta, ha evitato che le fiamme si propagassero per tutto l’appartamento. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza gli inquilini. ©RIPRODUZIONERISERVATA il gruppo di noschese Spaccio di stupefacenti Prosciolti dal giudice Tutti prosciolti. Nemmeno i loro avvocati si aspettavano un epilogo così positivo per la vicenda giudiziaria che si è conclusa ieri mattina davanti a Emiliana D’Ascoli, il giudice dell’udienza preliminare svoltasi ieri mattina nell’aula bunker del Tribunale di Salerno, la quale ha emesso sentenza di non luogo a procedere per i sei salernitani che, nell’inchiesta “Zio’s team”, non avevano optato per patteggiamenti o riti abbreviati ma avevano deciso di andare avanti nel processo con rito or- dinario. Prosciolti perchè «i fatti non sussistevano» o per «non aver commesso il fatto» Gianluca Palmieri (40 anni), Stefano Maisto (24 anni), Anna Maria Riccio, Antonio Abate (47anni), Lorys Avossa (29 anni) e Ugo D’Amato (46 anni). Secondo il gup i sei prosciolti non sono, quindi, ascrivibili al clan messo in piedi da Antonio Noschese (alias Pupatella) che si era imposto come principale gestore dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle piazze di Salerno, Baronissi e Pontecagnano. Clan che era stato sgominato lo scorso ottobre, con l’inizio dell’inchiesta che ha coinvolto ben 42 imputati. Mentre durante l’udienza preliminare, l’avvocato Spadafora aveva ottenuto lo stralciamento per la posizione di sette di loro, tra cui lo stesso Noschese, che dovranno quindi essere risentiti. Dagli altri imputati era arrivata una raffica di richiesta di patteggiamenti e riti abbreviati. A optare per la pena concordata sono stati in sette e l’udienza è stata fissata per mercoledì prossimo. Lorys Avossa Stefano Maisto Antonio Abate Ugo D’Amato Coloro - in quindici - che hanno invece scelto il rito abbreviato - che consente la riduzione di un terzo dell’eventuale condanna - saranno ascoltati il prossimo 26 settembre. Del collegio difensivo fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Stefania Pierro, Bianca De Concilio, Antonio Boffa, Marco Martello e Simona Sica. Grande il loro positivo stupore nel venire a conoscenza che alcuni dei loro assistiti da ieri sono a piede libero. (fi.lo.) Forze dell’ordine e Siae insieme contro la contraffazione Tutela del diritto d’autore, contraffazione e strumenti utili per combattere fenomeni in grande crescita. Se n’è parlato ieri mattina al Comando provinciale dei carabinieri di Salerno in un seminario, il primo in Italia, organizzato dalla Siae e rivolto a tutte le forze dell’ordine affinchè, in un generale quadro di rinnovamento e trasformazione e con l’ausilio delle tecnologie informatiche, l’azione congiunta degli attori coinvolti possa dare il miglior risultato possibile. «L’auspicio - ha detto il direttore generale della Siae, Gaetano Blandiniè che questo incontro possa rafforzare il fronte operativo comune tra l’ Autorità giudiziaria, forze dell’ordine e Siae, che a Salerno funziona già bene per quanto ne so, al fine di strutturare una sempre più incisiva azione coordinata, finalizzata alla prevenzione ed alla repressione di tutti quei fatti illeciti che si commettono a danno del diritto d’autore». La giornata è stata aperta dai saluti del prefetto Gerarda Maria Pantalone, e con gli interventi del presidente della Corte di Appello, Matteo Casale, del procuratore generale di Salerno, Lucio Di Pietro, del procuratore capo Franco Roberti, del comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, il colonnello Fabrizio Parrulli, del questore Antonio De Iesu, del comandante provinciale della guardia di finanza Il tavolo dei relatori del convegno di ieri mattina di Salerno, Generale Salvatore Di Benedetto. «Spesso - ha osservato il prefetto - si commettono reati non sapendolo o sottovalutando il fatto. Anche fo- tocopiare un libro per più del 15 per cento è un reato. Lo fanno in tanti e non lo sanno. Giornate come questa, unite a controlli mirati ed alla sensibi- ©RIPRODUZIONERISERVATA lizzazione dei cittadini, possono fare davvero tanto». La contraffazione e la violazione del diritto d’autore - stando a quanto riferito da Blandini fanno perdere alla Siae più di 20 milioni di euro l’anno andando a favore della malavita organizzata o di chi comunque commette illeciti. «Siamo felici di aver ospitato questa giornata di studi - ha detto il comandante Parrulli - confrontandoci insieme su quest’argomento riusciremo a svolgere meglio i controlli del caso». Dalla pirateria fonodiscografica a quella on line, la copia privata, le pubbliche esecuzioni, il diritto di seguito e i diritti connessi. Questi, e tanti altri, gli argomenti trattati nella lunga mattina di studio. Carmen Incisivo ©RIPRODUZIONERISERVATA